Hand-Out Navigazione Da Diporto Ridotto Edizione 1 08 Settembre 2013

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Hand-out per la Navigazione da Diporto Versione Ridotta Alessandro Bellomo Edizione 1

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Libretto di un corso per la patente per la navigazione da diporto. Molto carino e ben fatto.

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Hand-out per la

Navigazione da

Diporto

Versione Ridotta

Alessandro Bellomo

Edizione 1

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I CONTROLLI prima della PARTENZA

DOCUMENTI IMBARCAZIONE

Licenza di Navigazione Dichiarazione di Potenza e Certificato d’ uso Motore (per motori ausiliari) Polizza e Contrassegno di Assicurazione (per ogni motore di qualsiasi potenza) Tabella delle Deviazioni (per imbarcazioni in navigazione oltre le 6 miglia) Licenza di Esercizio VHF (in navigazione oltre le 6 miglia)

DOCUMENTI PERSONALI

Patente di Abilitazione al Comando Certificato Limitato di Radiotelefonista RTF (in navigazione oltre le 6 miglia) Documento di Identità del Comandante Documento di Identità di ogni Passeggero

PUBBLICAZIONI

Portolani Elenco dei Fari e Segnali da Nebbia – Parte I e Parte II Radioservizi per la Navigazione – Parte I e Parte II Cartografia Cartacea e/o Elettronica Pubblicazione 1111 – Simboli, Abbreviazioni, Termini in Uso nelle Carte Nautiche (non obbligatoria) Tavole di Marea – Pubblicazione Annuale (non obbligatoria) Effemeridi – Pubblicazione Annuale (non obbligatoria)

CONTROLLI IMBARCAZIONE

Dotazioni di Sicurezza Quantità di Carburante Serbatoi e Calcolo Preventivo dei Consumi Quantità di Acqua nei Serbatoi Verifica della Carica di Gas nelle Bombole Approvvigionamento di Bevande e di Viveri Effemeridi – Pubblicazione Annuale (non obbligatoria)

NUMERI UTILI Numero Blu – Guardia Costiera – Emergenza in Mare: 1530

Centro Internazionale Radio Medico – C.I.R.M.

Telex: 612068 C.I.R.M. I Telefono (+39) – 06 54 22 30 45 Cellulare (+39) – 348 39 84 229 Fax (+39) – 06 59 23 333 e-mail: [email protected]

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OBBLIGHI, POTERI E RESPONSABILITA’ DEL COMANDANTE

Durante la navigazione: Dirige la navigazione rispettando limiti e divieti, si mantiene informato circa le condizioni meteomarine. Dirige personalmente la navigazione all'ingresso ed all'uscita dai porti, canali stretti, durante l'ancoraggio e l'ormeggio ed in ogni situazione di particolare difficoltà. Dirige personalmente le operazioni d'assistenza e salvataggio ad un'unità e/o persone in pericolo.

All’ arrivo in porto: Fornisce all'Autorità locale i dati relativi all’ unità, alle persone a bordo, al porto di provenienza ed alla permanenza stimata. In caso d'evento straordinario occorso durante la navigazione (incendio, falla, collisione, infortunio, assistenza, salvataggio, avvistamenti): presenta immediatamente la Denuncia d' Evento Straordinario all'Autorità Marittima o consolare, se all'estero. Presenta entro 24 ore al Pretore o Console la Relazione d'Evento Straordinario.

In caso d'abbandono dell'unita: Decide e dirige personalmente le operazioni d'abbandono dell’unita. Dispone l’invio della richiesta di soccorso (MayDay) Verifica che le persone indossino le cinture di salvataggio. Verifica la messa in opera (con viveri) del mezzo collettivo di salvataggio e che le persone abbandonino l'unità. Abbandona per ultimo l’ unità portando con sé i documenti di tutte le persone imbarcate.

LE BANDIERE

Bandiera: quando un’ unità da diporto è iscritta nei Registri Italiani deve esporre bandiera italiana in posizione più opportuna o sull’ asta poppiera sempre durante la navigazione e in porto quando sia ordinato dalla Capitaneria o durante le feste nazionali. Bandiera di cortesia: bandiera dello Stato ospitante; va tenuta alzata sia in porto sia in navigazione. Bandiera dell’ armatore o del proprietario: bandiera liberamente scelta dal proprietario issata a snistra solo di giorno quando il proprietario o un suo familiare è a bordo. Gran Pavese o Gala di Bandiera: formato dalle 26 bandiere alfabetiche, dai 10 pennelli numerici e dai 3 guidoni ripetitori; viene issato per la prima volta in occasione del varo e poi solo in porto in occasione delle feste nazionali proprie o del paese ospitante

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Senza

Limiti

Entro 50

miglia

Entro 12

miglia

Entro 6

miglia

Entro 2

miglia

Entro 1

miglio

Entro 300

metri

Fiumi

Corsi

Acqua

Senza

Limiti

Entro 50

miglia

Entro 12

miglia

Entro 6

miglia

Entro 2

miglia

Entro 1

miglio

Entro 300

metri

Fiumi

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1 1 1

1 1 1

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

1 1 1 1 1 1 1 1 1

1 1 1 1 1 1

3 2 2 2 1 1 1

4 3 2 2 2 1 1

4 3 2 2 1 1

1 1 1 1 1 1 1

1 1 1 1 1 1 1 1 1

1 1 1 1 1 1 1 1

POMPA di ESAURIMENTO

L' armatore deve provvedere a dotarne la propria unità solo se l ' unità è senza marchio

CE. Le unità con marchio CE ne sono già dotate.

ESTINTORI

Solo se l ' unità è senza marchio CE, un estintore in ogni vano chiuso e dove sono stivati

carburanti e/o gas e uno in zona motore proporzionato alla potenza del motore. Le

unità con marchio CE ne sono già dotate.

Gli estintori con manometro (indicante la carica) non sono soggetti a revisioni periodiche.

BAROMETRO

Meglio del barometro tradizionale è i l "barografo", strumento che permette l '

osservazione delle variazioni bariche in un arco di tempo.

BINOCOLO

Ideale per la nautica con focale 7 x 50 (7 indica i l numero di ingrandimenti, 50 è i l

diametro, in mill imetri, della focale)

CASSETTA di PRONTO SOCCORSO

Non obbligatoria per la navigazione entro le 12 miglia ma diventa obbligatoria a

qualsiasi distanza dalla costa se si pratica lo sci nautico.

CARTE NAUTICHE

Le carte nautiche cartacee, che devono corrispondere alla zona di navigazione,

possono essere sostituite da carte elettroniche solo se a bordo sono presenti due

sistemi di radioposizionamento GPS.

Mantenere sempre aggiornata la cartografia.

STRUMENTI di CARTEGGIO

Compasso, squadrette o regoli, gomma e matita.

APPARECCHIO VHF

Per util izzare i l VHF è obbligatorio possedere:

1. l icenza di esercizio

2. certificato RTF

3. contratto di affidamento gestione ad una concessionaria in caso di util izzo per

traffico di corrispondenza pubblica.

STRUMENTO di RADIOPOSIZIONAMENTO

Obbligatorio in navigazione oltre le 12 miglia ma consigliato sempre. Quando è

obbligatorio, un doppio sistema GPS può sostituire le carte nautiche obbligatorie.

FUOCHI a MANO

Torcia a mano: accesa per richiedere soccorso, emette una luce rossa per circa 1

minuto, visibile di notte fino a 6 miglia. Sulla confezione sono indicate le istruzioni d'

uso e la data di fabbricazione e/o la data di scadenza.

Scadenza: 4 anni

RAZZO a PARACADUTE

Razzo attivabile a mano: util izzato per chieder soccorso; lancia una segnalazione a luce

rossa a 200 ÷ 300 metri di altezza; visibile per circa 30 secondi fino a 7 miglia di giorno

e 25 miglia di notte. Sulla confezione sono indicate le istruzioni d' uso e la data di

scadenza.

Scadenza: 4 anni

FANALI REGOLAMENTARI

APPARECCHI di SEGNALAZIONE SONORA

Tipologia e quantità in funzione della lunghezza dell ' unità.

BOETTA FUMOGENA

Latta metallica galleggiante: attivata per richiedere soccorso, emette fumo

arancione per circa 4 minuti. Sulla confezione sono indicate le istruzioni d' uso e la

data di fabbricazione e/o la data di scadenza.

Scadenza: 4 anni

EPIRB

Trasmettitore satellitare con attivazione automatica; in caso di emergenza permette

l' identificazione e la localizzazione dell' unità.

RIFLETTORE RADAR

Oggetti composti da parti metalliche che, fungendo da specchio, riflettono le onde

elettromagnetiche emesse dagli apparati radar agli apparati stessi.

BUSSOLA e TABELLA di DEVIAZIONE

La tabella di deviazione è obbligatoria per le sole imbarcazioni.

Controllare periodicamente l' ideoneità delle tabelle di deviazione con un

allineamento o direttamente dal perito competente.

OROLOGIO

Nelle navigazioni oceaniche è bene avere a bordo due orologi, uno con l' ora di

Greenwich el 'altro indicante l' ora del fuso in cui si effettua la navigazione che deve

essere regolato ogni 15' di longitudine.

CINTURE di SALVATAGGIO

Mezzo di salvataggio individuale: una cintura per ogniuna delle persone presenti a

bordo, adatta alla corporatura dell' utilizzatore.

Verificare periodicamente: retroriflettenti, cinghie e fischietto

SALVAGENTE ANULARE

In materiale rrigido con fasce retroriflettenti e sagola galleggiante di circa 30 metri.

Tenere il salvagente a portata di mano nel pozzetto di poppa.

BOETTA LUMINOSA

Torcia stagna a batteria in materiale plastico: mantenerla legata al salvagente in

posizione rovesciata.

Controllare periodicamente la carica delle batterie.

ZATTERA

Mezzo di salvataggio collettivo idoneo ad accogliere il numero totale delle persone

presenti a bordo.

Revisione obbligatoria ogni 2 anni

ZATTERA APERTA

Mezzo di salvataggio collettivo idoneo ad accogliere il numero totale delle persone

presenti a bordo.

Prima revisione dopo 3 anni, successive ogni 2 anni

DOTAZIONI di SICUREZZA

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Le AMP (Aree Marine Protette) sono state istituite dalla Legge di Difesa del Mare n. 979 del 1982 che le definisce come”ambienti marini costituiti da acque, fondali e tratti di costa che rappresentano un rilevante interesse per le loro caratteristiche naturali, geo-morfologiche fisiche e biochimiche” (art. 25). La normativa vigente prevede che le aree siano sottoposte a suddivisione del territorio-mare in tre zone a diverso grado di tutela:

Zona A di riserva integrale: area integra considerata meritevole di conservazione assoluta; prescrive, comunemente, il divieto di balneazione e navigazione, escluse solo le attività di ricerca scientifica, alcune zone all'interno della riserva possono essere destinate alla protezione completa. Rientrano in tale categoria le zone di nursery o dove sono presenti specie animali e vegetali protette o in estinzione. Zona B di riserva generale: area ai confini con la zona A dove i vincoli consentono una parziale utilizzazione dell'ambiente marino a visitatori e turisti. Sono consentite la balneazione, le visite guidate anche subacquee, l'ormeggio nei campi predisposti. La pesca sportiva, quando permessa, è severamente disciplinata. La pesca subacquea è rigorosamente vietata. Zona C di riserva parziale: rappresenta la fascia cuscinetto tra le zone a più alto valore naturalistico e le aree esterne alla AMP. Oltre quanto già consentito nelle altre zone sono realizzabili tutte le attività con modesto impatto ambientale. E' la zona più ampia delle AMP.

AREE MARINE PROTETTE – A.M.P.

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FANALI REGOLAMENTARI

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PRECEDENZE e PREVENZIONE ABBORDI

Tra due unità in navigazione a motore HA DIRITTO DI PRECEDENZA l’ unità che proviene da DRITTA (destra)

Tra due unità in navigazione su rotte opposte in asse, per evitare la collisione, DEVONO ENTRAMBE accostare a DRITTA che proviene da DRITTA (destra)

Tra l’ unità A in rotta raggiungente a B l’ unità raggiunta. HA DIRITTO DI PRECEDENZA l’ unità RAGGIUNTA; la raggiungente, se intende sorpassare, segnala* la propria intenzione e attende risposta dall’ unità raggiunta.

Tra due unità in navigazione, una a vela ed una a motore, HA DIRITTO DI PRECEDENZA l’ unità a VELA

Tra due unità in navigazione a vela con MURE DIVERSE HA DIRITTO DI PRECEDENZA chi ha le MURA A DRITTA

Tra due unità in navigazione a vela con MURE UGUALI HA DIRITTO DI PRECEDENZA quella che si trova SOTTOVENTO rispetto all’ altra

GERARCHIA delle PRECEDENZE

1° NON GOVERNA Ha diritto di precedenza su 2°, 3°, 4°, 5° e 6°.

2° MANOVRABILITA LIMITATA Ha diritto di precedenza su 3°, 4°, 5° e 6°.

3° VINCOLATA DAL PESCAGGIO Ha diritto di precedenza su 4°, 5° e 6°.

4° PESCHERECCIO (in pesca) Ha diritto di precedenza su 5° e 6°.

5° VELA (in navigazione a vela) Ha diritto di precedenza su 6°.

6° UNITA’ A MOTORE Deve dare precedenza a tutti.

SEGNALAZIONI ACUSTICHE VALUTAZIONE RISCHIO DI COLLISIONE

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A.I.S.M./ I.A.L.A

Associazione Internazionale di Segnalamento Marittimo / International Association of Lighthouse Athorities

5 tipi di segnalazione a struttura: Conica Sferica a Fuso Asta

Spesso con Miragli: Cilindrici Conici a X o Sferici Luce

LATERALI

Canale

Secondari

Canale

Secondari

Canale

Principale Canale Principale

Canale Secondari

Canale Principale

Canale Secondari

Canale Principale

PERICOLO ISOLATO

Segnala un pericolo isolato circondato da acque sicure.

ACQUE LIBERE

Segnala acque navigabili intorno a sé; può indicare anche l’ atterraggio in sostituzione ai cardinali o laterali.

PERICOLO ISOLATO

Segnala zone in cui vigono speciali norme indicate sui documenti nautici; ad esempio delimitano aree marine protette.

Rosso a Sinistra Verde a Dritta

RAGIONE A

DIREZIONE D’ INGRESSO

Rosso a Dritta Verde a Sinistra

RAGIONE B

DIREZIONE D’ INGRESSO

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OBBLIGO Tutte le unità in navigazione oltre le 6 miglia

FREQUENZA di SOCCORSO

CANALE 16 = 156.8 MHz

PORTATA

Portata Ottica

Stazioni Radio Fisse Stazioni Radio Portatili

Portata Max 40 M; media 20/25 M Potenza max consentita 25 Watt

Portata Max 10 M Potenza media 1/6 Watt

UTILIZZO

E’ obbligatorio per tutte le unità in navigazione mettersi in ascolto sulle frequenze di soccorso. Per chiamate accertarsi che la frequenza sia libera; se non si ottiene risposta, richiamare ancora 2 volte, poi attendere per 15 minuti per effettuare una nuova chiamata. E’ vietato occupare le frequenze di soccorso per più di 1 minuto. Obbligo di silenzio radio sul canale 16 nei primi 3 minuti dopo l’ ora e dopo la mezz’ ora.

LE 3 CHIAMATE

SICUREZZA SECURITE’ - SECURITE’ - SECURITE’

CHIAMATA DI SICUREZZA Da terra a mare. Il “Securitè” della radio costiere può essere un preavviso di burrasca, temporale o pericoli vari per la navigazione. Il comandante deve segnalare eventuali pericoli rilevati in navigazione e trasmetterli alla radio costiera più vicina eventualmente chiedendo un pointe radio con un “securitè relay, securitè relay, securitè relay”

URGENZA PAN – PAN - PAN

CHIAMATA DI URGENZA Il “PAN PAN PAN” è una chiamata di URGENZA ed è effettuata su ordine del comandante per un messaggio che riguarda la sicurezza della nave e/o dell’equipaggio – occorre assistenza ma non vi è pericolo di vita per l’ equipaggio (es. avaria a bordo con richiesta di rimorchio, consulto medico, etc.). Messaggio: “PAN – PAN, PAN – PAN, PAN – PAN, qui nave ________, qui nave ________, qui nave ________, a Lat X Long Y (oppure: in posizione stimata miglia ….) per Rv ----° da punto A [punto di partenza], richiede assistenza per ---------“

SOCCORSO MAYDAY – MAYDAY - MAYDAY

CHIAMATA DI SOCCORSO Il “MAYDAY MAYDAY MAYDAY” è una chiamata di SOCCORSO ed è effettuata su ordine del comandante quando la nave e/o una vita umana è in grave pericolo e richiede soccorso immediato (es. falla irreparabile, incendio non domabile, grave emergenza sanitaria, etc.). Messaggio: “MAYDAY, MAYDAY, MAYDAY, qui nave ________, qui nave ________, qui nave ________, a Lat X Long Y (oppure: in posizione stimata miglia ….. per Rv ---° da punto A), richiede immediato soccorso per ---------“

RICEZIONE – RILANCIO – FINE TRAFFICO RADIO

RICEZIONE MESSAGGIO DI SOCCORSO

Sospendere immediatamente il traffico radio in corso e sintonizzarsi sulla frequenza su cui si è ricevuta la chiamata di soccorso . Se non vi sono altre navi più vicine alla propria che hanno raccolto il segnale di soccorso, imporre il silenzio radio sulla frequenza interessata trasmettendo: proprio nominativo e “SILENCE MAYDAY” tre volte. Mettersi a disposizione della stazione che ha ricevuto la direzione del traffico di soccorso Messaggio: “Nave ________, nave________, nave________, qui nave________, qui nave________, qui nave________, ricevuto Mayday”, poi comunicare alla nave in pericolo propria posizione, propria velocità e tempo di arrivo stimato.

RICLANCIO MESSAGGIO DI SOCCORSO

Se non si è in grado di prestare soccorso e/o la nave da soccorrere non è più in grado di trasmettere, rilanciare ad altre unità la chiamata di soccorso con le seguenti modalità: Messaggio: “MAYDAY RELAY qui nave ________, MAYDAY RELAY qui nave ________, MAYDAY RELAY qui nave ________”, poi ripetere il messaggio ricevuto dalla nave in pericolo.

FINE TRAFFICO RADIO Dalla stazione che ha diretto il traffico radio di soccorso: “SILENCE FINI

RADIO TRASMISSIONI - VHF

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FORZA DEL VENTO E STATO DEL MARE MARERASMISSIONI - VHF

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Famiglia Genere Base Descrizione Immagine A

lte

Cirri 14000

Forma: di ricciolo, di virgola o di piuma; Colore: generalmente bianco e la colorazione può essere più o meno brillante; sono nubi fini, a strisce o filamentose, che

lasciano passare la luce.

Cirrocumuli 12000

Forma: in banchi di piccoli fiocchi bianchi senza ombre. Si riconoscono facilmente dalla classica conformazione "a

pecorelle". Coore: brillante poiché costituiti interamente da cristalli di

ghiaccio.

Cirrostrati 8000

Forma: trasparenti costituiti da cristalli di ghiaccio e tendono a conferire al cielo un aspetto lattiginoso, i loro cristalli di

ghiaccio diffondono luce e creano un alone o un velo sottile attorno al Sole o alla Luna.

Me

die

Altocumuli 6000

Forma: nubi distinte molto vicine tra loro a costituire strati di aspetto solitamente ondulato e fibroso che assumono forme

bizzarre di colore bianco o grigio. Sono formati da estese file di cumuli, collocati a quote medie

e con la parte inferiore più scura.

Altostrati 5000

Forma: distesa nuvolosa più o meno densa di colore grigio o blu.

Velano il Sole e la Luna ma, diversamente dai cirrostrati, non creano aloni.

Producono neve leggera o pioggia fine e fitta, ma di solito sono così alte che le loro precipitazioni evaporano prima di

raggiungere il terreno.

Basse

Nembostrati 4000

Forma: stratificate basse, generalmente grigio scure dalla base spesso non ben definita. Il cielo si presenta buio e tetro.

Lo spessore può variare notevolmente da caso a caso. Sono nuvole di cattivo tempo e possono generare piogge o

neve.

Stratocumuli

Forma: si presentano come una distesa continua di masse cumuliformi (rotondeggianti) oscure, generalmente allungate.

Si potrebbe scambiarli, avendo una forma abbastanza similare, con gli altocumuli.

Si comportano come gli altocumuli: da soli non provocano alcun fenomeno, se associati a nubi medie possono generare

piogge.

Strati 3000

Forma: nubi basse, spesse e grigie, che si formano ad altitudini di 600 m circa si possono vedere quindi a pochi metri

dall'orizzonte con la basa estesa ed uniforme; di limitato spessore.

Si possono presentare a banchi o coprire totalmente il cielo. Spesso derivano dalla nebbia formatasi al suolo.

A s

vilu

ppo v

ert

icale

Cumuli 2000

I cumuli, almeno nella fase iniziale della loro formazione, non riescono a coprire completamente il cielo, ma lasciano ampli

squarci fra l'uno e l'altro Lo spazio di cielo libero è occupato dalle correnti discendenti

che vanno a chiudere il ciclo dei moti convettivi.

Cumulonembi 1000

Nubi temporalesche, la cui sommità raggiunge spesso la tropopausa (9000 – 10000 metri).

L'enorme massa d'aria ascendente incontra, a quella quota, una zona di inversione termica che la frena, generando una

tipica forma piatta, ad incudine. Sono nubi che accompagnano manifestazioni temporalesche,

portano forti piogge, grandine o neve, oltre a fulmini ed, in alcune circostanze, tornado.

LE NUVOLE

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GLI OTTO VENTI

LE BREZZE

BREZZA di GIORNO / di MARE. La terra si riscalda più velocemente dell’ acqua. L’ aria presente sulla terra, riscaldandosi diventando più leggera, tende a sollevarsi creando uno spazio c he viene subito occupato dall’ aria più fredda proveniente dal mare; si viene quindi a creare un moto circolatorio di scambio di mase d’ aria mare → terra con diversa temperatura.

BREZZA di NOTTE / di TERRA. La terra si raffredda più rapidamente dell’ acqua che si riscalda lentamente ma, altrettanto lentamente, cede il calore accumulato. Al calare del sole, da mare si solleva l’ aria più calda che crea uno spazio subito occupato dall’ aria più fredda proveniente dalla terra creando un moto circolatorio di scambio di masse d’ aria terra → mare

con diverse temperature.

I FRONTI

FREDDO. Si forma quando una massa d'aria di una determinata temperatura raggiunge una massa d'aria più calda, e, irrompendo sotto di essa, la scalza dal terreno sollevandola. La velocità del fronte è in genere di notevole entità, fino anche a 65 km/h. La profondità di un fronte freddo è in genere di poche centinaia di chilometri, ed è tanto più limitata quanto maggiore è la velocità di spostamento del fronte.

STAZIONARIO. Di due masse di aria nessuna

riesce a spostare l'altra. Questa situazione si verifica quando le forze esercitate dalle due opposte masse d'aria di diversa densità sono in equilibrio. Nei fronti stazionari i venti spirano parallelamente alla superficie di discontinuità. Il fronte stazionario è sempre parallelo alle isobare e le masse d’ aria scorrono parallelamente tra di loro.

CALDO. Si genera quando una massa d'aria raggiunge una massa d'aria più fredda; al momento dell'incontro, l'aria calda, più leggera, è costretta a sormontare l'aria fredda e a salire. La velocità del fronte è di circa 25 km/h. Data la sua esigua velocità e la scarsa inclinazione della superficie di discontinuità, il fronte caldo interessa superfici moto estese, che possono anche superare i 1000 chilometri.

OCCLUSO. Può alternativamente avere carattere di fronte caldo (occlusione calda) o di fronte freddo (occlusione fredda), a seconda che l'aria calda sia spinta in quota da una massa d'aria fresca (cool) oppure da una massa d'aria fredda (cold) che si incunea sotto una massa di aria fresca (ccol). I corpi nuvolosi che si formano in un fronte occluso dipendono sempre dalla velocità delle masse di aria cosi come l'intensità e la natura delle precipitazioni.

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IL METEOMAR

I Bollettini METEOMAR sono i Bollettini del Tempo sul Mediterraneo emessi dal C.N.M.C.A.(Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica) e radiodiffusi dalle Capitanerie di porto o dalle Radiocostiere ogni sei ore (00.00 – 06.00 – 12.00 – 18.00 UTC) e validi 12 ore. Sono costituiti dalle seguenti parti: Avvisi - è la parte obbligatoria di ogni bollettino e in mancanza di informazioni, il bollettino segnala: "nessun avviso". Segnala temporali in corso e/o previsti, burrasche (vento con una velocità compresa tra 34 e 55 nodi) in corso e previste. In caso non siano in corso e previsti temporali e burrasche viene fornita l’ indicazione: “Nil”. Situazione - sintetizza le condizioni attuali generali del tempo insieme a una loro prevista evoluzione: vi si descrivono i centri di bassa e/o di alta pressione, il gradiente barico, le perturbazioni di carattere frontale (fronti caldi, freddi e occlusi), la circolazione atmosferica prevalente, il passaggio di linee temporalesche, ecc. Previsione e Tendenza – Previsione valida fino alle: 18 UTC del giorno in corso e tendenza per le 12 ore successive nel METEOMAR delle 00 e 06 UTC 06 UTC del giorno successivo e tendenza per le 12 ore successive nel METEOMAR delle 12 e 18 UTC

Tendenza (Vento e moto ondoso sui mari italiani) - La tendenza è relativa al vento (in direzione e forza) e al mare sui mari circostanti l’Italia nelle 48 ore successive alla scadenza della parte terza.

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LA BARCA A VELA

LE ANDATURE

ATTREZZATURA DI COPERTA

WINCH STOPPER TRASTO BITTA BOZZELLO GALLOCCIA

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LA BARCA A MOTORE

1. Fly 2. Pozzetto 3. Tuga 4. Tientibene 5. Passa Uomo 6. Salpaancora 7. Musone 8. Poppa 9. Prua 10. Timone 11. Elica 12. Elica di Prua

LE QUATTRO CARATTERISTICHE dell’ ELICA

EFFETTO EVOLUTIVO dell’ ELICA

ORMEGGI

Il corpo del motore ed il piede porta-elica sono fuori dallo scafo. La linea d’ asse è verticale; il corpo del motore solidale con il piede del motore e all’ elica ruota su se

stesso fungendo anche da timone.

Il corpo del motore è all’ interno dello scafo ma il piede porta-elica è esterno. La linea d’ asse è ancora verticaale, l’ elica, con il suo

piede orientabile, funge da timone.

La linea d’ asse è “orizzontale”. Nel motore entrobordo solo un tratto dell’ asse dell’ elica e, ovviamente, l’ elica sono esterni allo scafo. Con motore entrobordo il timone è

autonomo.

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LA BUSSOLA E I TRE NORD

Angolo compreso tra la direzione del Nord Vero (Nv) e la direzione del Nord Magnetico (Nm), e si indica con il simbolo “d”. Essendo un angolo, la declinazione si misura in gradi e primi con segno: + se il Nord magnetico è a Est del Nord geografico (vero) - se il Nord magnetico è a Ovest del Nord geografico (vero) Pm = Pv – (± d)

N

S

E W

N

S

E W

I metalli e gli impinati elettrici di bordo influenzano la bussola che viene deviata verso Est o verso Ovest rispetto al Nord Magnetico. L’ agolo compreso tra la direzione del Nord Magnetico (Nm) e la direzione del Nord Bussola (Nb) si indica con il simbolo “δ”. Essendo un angolo, la deviazione si misura in gradi e primi con segno: + se il Nord Bussola è a Est del Nord Magnetico - se il Nord Bussola è a Ovest del Nord Magnetico Pb = Pm – (± δ)

LA DEVIAZIONE (δ)

CONVERSIONE e CORREZIONE

COVERSIONE: dalla bussola alla carta Pb = Pv – (± d) – (± δ) dove Pv – (± d) = Pm CORREZIONE: dalla carta alla bussola Pv = Pb + (± d) + (± δ)

Il Nord di riferimento delle carte nautiche è il Nord Geografico (Nord Vero) punto di unione dei meridiani geografici. Il Nord indicato dalle bussole è il Nord Magnetico punto di unione dei meridiani magnetici, linee di forza del campo magnetico terresetre. Il Polo Magnetico si sposta continuamente, e questo comporta una variazione annua del valore della declinazione, sia in aumento sia in diminuzione.

Esempio: Decl. (1994, 0) 0° 20' E - Aumenta annualmente di 7' circa. Supponendo di essere nel 2013, cioèo 19 anni dopo, si calcola la declinazione cumulativa dal 1994 pari a 7' x 19 (anni) = 133’ = 2° 13'; si aggiunge (algebricamente, quindi con il suo segno) la variazione alla declinazione iniziale ottenendo 0° 20' E + 2° 13' = 2° 35' E = valore della declinazione nel 2013.

LA DECLINAZIONE (d)

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CALCOLO: DISTANZA (MIGLIA =M) VELOCITA’ (NODI = KNT) TEMPO (T)

DISTANZA / MIGLIA Misurazione delle miglia percorse: Distanza (miglia) =Velocità (knt/ora) x Tempo (ora) : 60 (minuti / ora) Misurazione sulla carta: si usa il compasso ricordando che 1' primo di Latitudine corrisponde sempre ad un miglio e che la misura si prende alla stessa altezza della zona di navigazione sulla scala delle latitudini.

VELOCITA’ / NODI Per detreminare la velocità da tenere per percorrere una rotta in un determinato intervallo di tempo occorre: Misurare le miglia totali di rotta Dividere il valore delle miglia per il tempo imposto applicando la formula Velocità (knt) = Distanza (miglia) / Tempo (minuti) x 60 Esempio: si devono percorrere 27 miglia in 2

h

15m

2

h 15

m = 60

m x 2 + 15

m = 135

m

27 miglia / 135 minuti x 60 = 12 nodi

TEMPO / E.T.A. (Estimated Time of Arrival) Per stimare l’ orario di arrivo, navigando ad una data velocità si applica la formula: Tempo = Distanza (miglia) x 60 / Velocità (knt) Tracciata la Rotta Vera con apertura del compasso pari alla distanza percorsa in 1 ora (velocità) si contano sulla rotta stessa i tratti percorribili in 1 ora Stringendo il compasso sull’ ultima tratta si misura la lunghezza del segmento di rotta inferiore all’ ora e, con la formula T = D x 60 / V, si calcola

il tempo necessario al suo percorso.

LO SCARROCCIO (scr) - Effetto prodotto dal Vento

Il vento viene da una direzione

Il vento fa cambiare la Rotta mantenendo la Prora; occorre modificare la Prora per mantenere la Rotta. Dati del vento: Direzione di Provenienza; Intensità (in nodi)

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Dati: Rv Vp Dc Vc

Dati: Pv Vp Dc Vc

Determinare: Rv e Ve

LA DERIVA (der) - Effetto prodotto dalla Corrente

La corrente va verso una direzione

La corrente fa cambiare la Rotta mantenendo la Prora; occorre modificare la Prora per mantenere la Rotta. Dati della corrente: Dc = Direzione Corrente; Vc = Velocità Corrente

I QUATTRO PROBLEMI DELLA CORRENTE

Determinare: Pv e Ve

Dati: Rv Ve Dc Vc

Determinare: Pv e Vp

Dati: Pv Vp Pn Ps

Determinare: Dc, Vc e der

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I RILEVAMENTI

Per “rilevamento” s’intende la misura (tra 0° e 360° in senso orario) dell’ angolo compreso tra una direzione fissa e determinata e la visuale condotta al punto (detta “retta osservatore-oggetto”). A bordo la direzione fissa può essere data dal:

Nord bussola (Nb) e, in questo caso, si avrà un Rilevamento bussola (Rlb) Nord magnetico (Nm) dando così il Rilevamento Magnetico (Rlm).

Sulla carta nautica la direzione fissa è data dal Nord vero (Nv) e, quidi, si parlerà di Rilevamento vero (Rlv).

Il luogo di posizione è un insieme di punti sul globo terrestre che godono di una stessa proprietà geometrica o di posizione. I luoghi di posizione rilevanti per la navigazione costiera sono:

semiretta di rilevamento

1) cerchio d'uguale distanza 2) cerchio capace 3) allineamento 4) la linea batimetrica.

Punto Cospicuo: qualsiasi oggetto sulla costa ben definito e fisso nel tempo, facilmente rilevabile (sia dal largo che sulla carta) e ben visibile dal largo.

L’ osservatore a bordo misura il rilevamento vero tra il Nord Vero e i punti cospicui identificando così i luoghi di posizione. Il punto in cui i due luoghi di posizione si incontrano corripsonde alla posizione, ovvero il Punto Nave (Pn).

GLI STRUMENTI DA RILEVAMENTO

CERCHIO AZIMUTALE o RILEVATORE. E’ costituito da un cerchio amagnetico dotato di due traguardi fissati alle estremità del suo diametro. Questo viene collocato sulla bussola di rotta con l'asse verticale passante per il centro di sospensione del sistema magnetico. La bussola è affetta da deviazione e quindi occorrerà effettuare la correzione con formule analoghe a quelle viste per le rotte e le prore ma applicate al rilevamenti, ovvero: Rlv = Rlb +(±

δ+ (± d) (dove Rlb +(± δRlm).

BUSSOLA da RILEVAMENTO PORTATILE. Permette di determinare con sufficiente precisione l’ angolo rispetto al Nord Magnetico con cui osserviamo un punto cospicuo. La buona lettura è resa possibile da linee guida e appositi mirini che premettono di traguardare leggendo con facilità l’ angolo su piccoli prismi riflettenti o al centro di particolari tacche. E’ esente da deviazione (Rlb = Rlm); di conseguenza: Rlv = Rlm + (± d).

PELORO e GRAFOMETRO. Rilevamento a bordo riferito all'asse longitudinale dell'unità (linea

prodiera) = Rilevamento Polare Rlp (). Questo si attua con il “grafometro” che è uno strumento amagnetico costituito da un cerchio graduato (goniometro). Il grafometro può essere circolare (Peloro) o semicircolare; quello circolare può spaziare per tutto il giro d'orizzonte (360°) mentre quello semicircolare è costituito da due semicerchi sistemati ai lati dell’ unità. Se si rileva un oggetto a dritta, il Rlp è positivo (+ 0° ÷ + 180°); se si rileva un oggetto a sinistra Rlp è negativo (- 0° ÷ - 180°) (0° è la direzione della prua mentre ± 180° è la direzione della poppa).

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SPORT ACQUATICI E PESCA SPORTIVA

PRENEDER COMUNQUE VISIONE DELLE ORINANZE BALNEARI E DI POLIZIA MARITTIMA PRESSO L’ A SCI NAUTICO

Lo sci nautico è consentito solo in ore diurne condizioni meteo favorevoli ad oltre 300- 500 m. dalla batimetrica di 1,60 metri (si vedano comunque le Ordinanze Marittime Locali) e ad otre 100 m. dalle coste a picco. Valgono le seguenti condizioni: il conduttore, indipendentemente dalla potenza del motore installato, deve essere in possesso di patente e deve

essere assistito da una persona esperta di nuoto il numero massimo di sciatori trainati è pari a 2 i mezzi nautici devono essere muniti di:

motore con invertitore (per la messa in folle e l’ inversione di marcia) sistema di aggancio approvato (ritenuto idoneo dalla Capitaneria) specchio retrovisore convesso (ritenuto idoneo dalla Capitaneria) cassetta di pronto soccorso salvagente a portata di mano (uno per ogni sciatore) cavo di traino di lunghezza maggiore a 12 metri

Nel corso del traino valgono le seguenti norme: la partenza e l’ arrivo dello sciatore devono avvenire in acque libere da bagnanti nella fase di recupero metter il motore in folle è vietato a qualsiasi unità di seguire nella scia imbarcazioni che traina sciatori così come attraversare la scia in

velocità a distanza tale da poter investire gli sciatori in caso di caduta.

ATTIVITA’ SUBACQUEA SPORTIVA Il subacqueo ha l’ obbligo di segnalare la propria presenza mostrando una bandiera rossa con diagonale bianca (in acque nazionali) oppure la bandiera “A” bianco celeste del C.I.S. (in acque internazionali) di giorno e una luce a lampi (strobo) di notte entrambi visibili a non meno di 300 metri quando: è immerso con le bombole, in quaqlsiasi zona, anche in quelle riservate alla balneazione; effettua snorkeling e si trova in zone non riservate alla balneazione; anche se semplice nuotatore in zona non riservata alla balneazione ha la facoltà di mostrare la medesima

segnalazione con sagola massima di 3 metri. Il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 metri dalla segnalazione che può essere mostrata su apposita boa o su un’ unità d’ appoggio, nel qual casoa bordo del mezzo deve essere presente una persona. Tutte le unità, sia a vela sia a motore, in avvistamento della suddetta segnalazione devono

moderare la velocità e mantenersi a non meno di 100 metri.

ACQUASCOOTER Requisiti Indispensabili: il conduttore dell’ acquascooter deve essere in possesso di patente nautica (qualunque sia la potenza del motore); il conduttore e le persone trasportate devono indossare permanentemente un mezzo di ssalvataggio individuale e

anche il casco dove le ordinanze ne prevedano l’ obbligo. Norme: la navigazione è genericamente consentita oltre 300 metri dalle spaigge e non oltre 1 miglio dalla costa; per l’ allontanamento dalla costa è obbligatorio utilizzare gli appositi corridoi di lancio mantenendo il tubo di scarico

immerso in acqua e velocità massima di 3 nodi; se in zona non esistono corridoi di lancio è fatto obbligo l’ allontanamento dalla costa a nuoto o a remi.

PESCA SUBACQUEA La pesca subacque può essere esercitata: da maggiori di 16 anni; solo nelle ore diurne; in apnea senza ausilio di fonti luminose; a non meno di 500 metri dalle zone di balneazione

e a non meno di 100 metri dagi impianti di pesca o dalla unità alla fonda.

Al pescatore subacqueo e fatto divieto di: attraversare le zone riservate ai bagnangti con

armi cariche; raccogliere corallo e molluschi; E’ consentito trasportare contemporaneamente su una unità nautica fucili per la pesca e bombole con capacità massima di 10 litri, fermo restando il divieto d’ uso durante la pesca.

ATTREZZI DA PESCA E’ consentita non a scopo di lucro con i seguenti attrezzi da pesca: coppo; rezzaglio, ghiacchio o sparviero con diametro

massimoi di 16 metri; bilancia con lato massimo di 6 metri; rastrelli da usare a piedi; massimo 5 canne a persona con massimo di 3 ami

per canna; bollentino con massimo 6 ami; massimo 2 nasse per barca; attrezzi da pesca ad ami multipli con massimo 200

ami per barca.

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NODI

PRENEDER COMUNQUE VISIONE DELLE ORINANZE BALNEARI E DI POLIZIA MARITTIMA PRESSO L’ A

NODO SEMPLICE

NODO SAVOIA

NODO di BANDIERA

NODO PI ANO GASSA d’ AMANTE SEMPLICE

MEZZI COLLI

PARLATO SEMPLICE BOCCA di LUPO

Nodi di Arresto: si eseguono ad una estremità della cima per evitare che questa si sfili da un foro o una apertura. Alcuni nodi di arresto sono usati anche come nodi di appesantimento per cime o sagole da lancio. Nodi di Giunzione:servono per unire le estremità di due cime senza danneggiarne la struttura e si possono sciogliere cone estrema facilità. Con l' eccezione del nodo bandiera, sono sicuri quando vengono utilizzate cime dello stesso diametro e dello stesso materiale. Nodi ad Occhio o Gasse: sono asole o cappi eseguiti quasi sempre all' estremità di una cima che non vanno a strigersi, come i nodi scorsoi, sull' oggetto in presa. Nodi di Avvolgimento: si eseguono direttamente sull' oggetto e, se sottoposti a tensione, iniziano a scorrere ed a stringere. Facili e rapidi da eseguire e da sciogliere.

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