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HalloweenQuaderni di Scrivere 8© 2009 Scrivere.info
Tutti i diritti di riproduzione, con qualsiasi mezzo, sono riservati.In copertina: “Grinning Jack” ©2008, Lynne Lancaster
Prima edizione PoeBook Marzo 2009Pubblicato in UE da Lulu Enterprises, Inc.
www.scrivere.info - www.poebook.it
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amhain
Mi ritrovo soloNel buio completoIntorno a meSilenzio d’oscurità
Vecchie poltrone di ragnatele fitteNella grande casaDai corridoi lunghiE senza fine
Samhain...Celebrazione dell’autunnoSvanire dell’estateDi un antico popolo celtico
Ora sono lucidoTra stupore e sgomentoMi affaccio dal balcone della vitaE vedo che Halloween...E’ ogni giorno.
Al rogo
nera la notte...rosso, il fuocopurifica i vostri peccatibruciando la mia libertàcela il vostro orrorespegnendo la mia luce
donna e solo donnastrega per forza...ho finalmente davvero maledettoogni atomo di voi...
ciò che vorreste uccidetecosì da non vederequella vostra parte di meche fa paura...
paura che guida la torciache urla nelle vostre gole
che segue ogni gestodel vostro povero vivere...
festa... per mascherare in sognoun incuboun anatema che ancora incombein risa...
sento vivo l’antico dolore
sputo un’altra voltaai vostri piedi
ancora fiammea lambire la mia pelle...
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Una notte di stelle
Bianchi fantasmidi morti risortifantastiche storieci portano vocedi misteri forti.
Tra brividi ignotie tetri entusiasmirimugina l’animasu strani pensierie segreti eccitanti
Vecchie memorienei cuori impavididiventan pretestoper feste pagane.Ma poi non rimane
di zucche e fiammelleche una notte di stelle.
Anime in volo
Ho un pensiero in questa notteper le anime perse che vagano,là, nella nebbia del limbo,lente incedono nell’oscuritàin attesa di vederequel fascio luminoso,intenso,quel bagliore che eleveràle loro essenze a Dio.Arriverà anche per loroil momento del volo,ali si libereranno in cieloe si apriràquel cancello doratodel paradiso divinoche finalmente le accoglierànell’eterno infinito.
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Il Trillo del diavolo
In questa notte di cielovelluto trapuntato dimisteriose stellecomplice la consapevolezzadell’avvicinarsi della tristegiornata del 2 novembreho sentito librarsi nell’ariaimprovvisamente silenziosale note del tuo violino.
Sonata 35 in sol minoredi Giuseppe Tartini notesimbolo dell’eterna eirrealizzabile tensionenella ricerca dell’assoluto .
L’immaginazione sconfiggefinalmente la realtà:nel mistero di una sonataemersa da un sognodi un uomo di tanti anni fa.
Mi dicevi: “Ho uditoin sogno la musica del diavolo,vuoi ascoltarla pure tu?”Ed io con il mio pigiamadi fustagno ti ascoltavo rapitafluivano dolci le note della musica...di mistero vestita.
Suonavi non solo condestrezza ma anche conl’animami offrivi un dolcettoed iniziavi il tuo scherzobrandendo con forza l’archetto.
Festa d’autunno
La mia generazione è come Halloweenuna festa pagana ricordo morbosodi un legame grandioso
La mia generazione è come halloweenpiena di mostri che vuole scacciaree di dolcetti da dover comprare
Insomma una festa copiatache ci ricorda mostri che non affrontiamoe tutte le volte che ci spaventiamo
Halloween non è la mia generazioneche per fortuna cambia in continuazionee lotta ogni giorno contro ogni delusione
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Ad una strega
Dolce ammaliatrice sapientedi arti oniriche insidiose e profonde .Come ogni notte, me in questa,chiara e perversaIn un solito viaggiorendi irriverente omaggio .Guardi la luna indecenteE cerchi amori umaniracchiusi nella sfera di cristallo che ora spezziSento ora il tuo canto qua e là ora: lo sento .Dicesti: “Sarà il mio re chi ne coglierà il lamento.”Ora la tua anima respira come un fiore;è l’alba; e la luce della notte ti abbandona;la tua anima gioisce, sente i profumi;Ciò che era andato in frantumiora si ricompone.
Only for money
“Dolcetto o scherzetto?”Bussano alla porta,piccoli mocciositravagliati dalla festa americana.“Tieniti i tuoi dolcetti e i tuoi scherzetti”guardano allibiticome fossi io il mostroe le loro facce gommosefossero solo visi sorridentidi figlioli con qualche dente in menoe un colorito che non mi piace.Non ho voglia di far parte di questo giornodove al cimitero vendono bomboloni e castagnedove c’è più pieno che nell’ora di punta tra tristi cipressie tante chiacchiere e vestiti buoni.Spoon River di casa mia,che non dormono più sulla collinama nella città addobbata a festacon le zucche e le candelele maschere e il consumismo che impazza.Spoon River di casa mia,voglio star sedutostappare una bottigliae scrivere come faccio sempree sto pensando quasidi chiedere lo scherzetto la prossima volta che bussano.Spoon River di casa miala mia ricorrenza èquando mi siedo e pensoa chi dormenell’anima mia.
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Bella festa
Piccolo fanciullovestito di lenzuolomostri solamenteil verde dei tuoi occhi.Di graziosi teschi saltellanti,di streghette che fanno girotondoe di Potter tenerelli,sei gioioso compagno.Or vedo,è sempre festa nel tuo cuore.E il teschio della paura,e la strega Solitudine,e il mago dell’egoismoe il fantasma del non senso,non inviti.
La maschera di ferro
Nasconde in spazi segretiAdorni d’alibi specchiSfregio ornato d’aspettoUscio saldato e ferreo
Arte desta estroversoImmagine solca l’involucroOcchi sfociano curiosiL’esser visti odiosi
Cupa e meschina torturaGanci e d’ugelli a chiusuraSchiavo consenso l’addossoPur che, nulla incida figura
Estratta al fuoco in gradiLà fu scolpita in fibraRovente forma anticaTemuta in lunge vita.
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Notte di Samhain
Notte scintilla di eternitàDi tempo oltre il tempoNotte di SamhainConfine tra alba e crepuscoloTerra e maregiorno e notte
Ora che scossa alla mezzanotte per magia nelsabba raduna le stregheRiunisce i druidi spegne i focolari.
Momento di confinePer entrare in altre realtàNon solo scuro ma ritorno di interioritàSpirito che richiede la rinascitaLascia morire il passatoLe vecchie abitudiniBrucia al falò ciò che hai d’inutileEntrano i nostri amici invisibiliCome dea madre che si spegnePer ritornare in nuova scintillaTempo di canti antichi il fuoco grande s’accendeSacro per i druidia scongiurar la notte antica degli spiritiE il mattino accoglie nuova scintilla in tante torcePer riaccendere il focolare a nuova vita.
La notte delle streghe
La notte delle streghe c’era musica per stradae una vaga atmosfera da film d’orrorequalcuno si celava dietro ad una maschera,qualcun altro in un auto a far l’amore.I bimbi per le strade si aggiravano feliciintonando il loro ritornello,i grandi nelle case si aggiravano infeliciconfidando in un mondo un po’ più bello.
La notte delle streghe c’era Giacomo per stradache vagava con tristezza in qualche postosenza meta in cui vagare, né una porta a cui bussaresenza maschera, per gli altri, era lui il mostro.Jack ‘O Lantern lo irrideva col suo sguardo,coi suoi occhi rosseggianti come il fuocoma una giovane pietosa lo avvicinacon l’intenzione di parlargli un poco.
“Poveruomo, dove scappi, qui a quest’oranon è bello stare soli questa sera,non è bello non avere neanche un posto dove andarené un amore, né un amico” gli diceva.“Tu chi sei?” grida lui “lasciami stare,io non sono un uomo con cui dir parolaio non sono di nessuno, io non sono con nessunoe nessuno da una vita mi consola.”
“Ma stanotte non è una delle tanteanche gli uomini più soli stanno insiemeanche io non ho nessuno e da sola non so stare,non ho nessuno che mi vuole bene.Io ti prego, almeno tu, non mi lasciarequesta sera vieni a cena a casa mia.Io ti prego, caro amico, non lasciarmi questa serae domani poi ti lascio andare via.”
Le parole della giovane son chiare
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il buon Giacomo credeva di essere il soloa non avere con chi stare, né un posto dove andarecosì Giacomo la segue al suo ritrovo.La tavola era già imbandita,era tutto già pronto per la cenaera tutto apparecchiato, cibo pronto prelibatoa lui un brivido corre lungo la schiena.
Quella sera a banchettare, come a ridere a scherzarelui è sicuro che sia tutto solo un sogno,solo un sogno da sognare ma, in attesa del risvegliolui decide di sognarlo sino in fondo.Così guarda la giovane negli occhie si perde nell’incanto del suo sguardopoi la bacia finalmente, e a quel bacio segue infinequell’amore bello come un bel romanzo.
All’amore segue il sonno più profondoconsumato tra le coltri di quel lettoma le risa lo ridestano, le risa delle stregheche gli gridano: “Dolcetto o scherzetto?”Giacomo tenta la fuga, ma è in catenee la giovane è una di loro,lei lo scruta e gli sussurra infine:“Vedi cosa succede a chi sta solo!”
La notte delle streghe se n’è andata finalmentetrascinando con sè l’ansia e l’allegriae tutto ciò che resta di quell’immensa festasolo un pizzico di noia o nostalgia.Dicono che un certo Giacomo è scomparsoma nessuno lo rimpiange o se ne frega,solo qualche piantagrane va dicendo, per scherzareche se l’è portato via una strega!
La notte in festa
La notturna quiete si fa minacciosa;nella penombra, strane e orribil creatureci osservano.Saran demoni?Streghe o spiriti malvagi...Sono qui, le sentosempre più vicinele riconosco, passate e presenti;sono le paure,le paure del mondo.Figure mostruose, ma affascinanti,danzano e sogghignanonell’aria sospinta da battiti d’ali.Spiritelli e magici poteriregnano liberi in questa notte,la notte più buia,più buia che ci sia...è la loro festa... e che festa sia!...
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La saga della strega - rifluire alla sorgente
La luna è una moneta d’oro pagata dai bambini al cieloche distribuisce i sogni.Ci sono pegni e molte stradenella vita, e sassaiole dirocce tonde come arance.Io ho visto, nella notte,processioni di fiaccole eforche levate come mani.Venivano a cercarmi, donnee bambini dai volti rugosi,uomini con gli occhi rossi.Ho abortito i miei sogni perla paura di finire arsa vivao di venire messa in pentola.Gli uomini hanno spento lefiaccole nel lago, mentrele donne cullavano i bambini.Ho tremato su aghi di pagliatintinnando eco metallichecome un vecchio campanile.Sono invecchiata dentro e hodovuto legare i capelli eindossare cuffie ricamate.Sembra che il rosso sconcertil’immaginario delle vergini eturbi il sonno delle bambine.Sono invecchiata fuori e hosmesso di danzare nudaattorno ai fuochi fatui di Samahin.Mi sono coricata coi pastoried ho imparato che matrimonio eamore non dividono significati.Venivano a cercarmi, gli uominisenza le donne, coi volti rugosi,perché anche il sorriso è una ruga.Ho sciolto i miei capelli rossi
per scaldare col mio fuoco lemembra fredde dei mariti delusi.Io ho visto uomini ricurvi su unamore negato, nelle iridi degliocchi diventare quasi grigi.Non ho mai smesso di pregare,la luna è ancora una moneta chepago per riuscire a dormire.Ho un incantesimo legato al cuorecon lacci di pervinca e bastoncinidi vaniglia lunghi appena un dito.Ho amato un solo uomo e ne hoavuti molti, ma pochi mi hannoavuta per più di un istante.Ci sono pegni e molte stradenella vita, e troppi giornitondi come arance da sbucciare.
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La notte oscura
Mia dolce ed evanescente Amica
Non temereL’oscurità delle stradeE i volti di fuoco che arrossano le finestre
La gente che corre e gridaCelebra con fuochi una festa notturna
Nelle mani non stringono gemme insanguinateCaraMa caramelle variopinte e liquirizia
Non c’è il carnefice e i lampi di luce non sono pugnali
Non temereIl vampiro che corre sul tettoO il lupo mannaro che ringhiaAlla luna di carta
Sono amici che scherzanoNon spaventarti dei mille mostriCosì giocano i ragazzi con la notte
Avvicinati se ti è permessoAmata fanciullaSiediti accanto e bevi da questo candido boccale
Asciuga finalmente quelle lacrime
Ti ho evocataIn questa notte lividaperché narrassi a me la tua storia di sventuranascosta dai secoli
Dolce innocente
Quando tu e tua figlia foste bruciateQuiSu questa piazza dove stanotte la gente ride e scherza coi morti.
Zucca vuota
Svuoto la zucca...così posso festeggiare.Ogni pretesto è buono:la sagra della mucca,con tanto latte d’assaggiare,la festa del vinocon un bicchiere vicinoma io,avrei scelto il capodanno cinesesai, dura un mese!
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La strega regina
Il tuo corpo si immerge nella blu perdizione;tra le ali ti avvolgecome caldo sudario;perdersi per semprefra i suoi capelli di sanguementre le unghie graffiano la carne.Quando di notte ha di corvo i capellialle convenzioni violento ti ribelli.
Non noti i piedi caprini,la sua coda di serpecol suo odore ti ammalia,sei perduto, sei inerte.
Entri nel suo buio urlando senza un fiato;il suo alito è droga, ne resti ammaliato.
Il corpo suo è perfetto senza inibizionidalla geena arrivato per rapirti,per rubarti emozioniné Senoy né Semangelof per difenderti alle spallesolo la voglia che dentro te ribolle.
Non ha naso ricurvo né faccia butterata;non ha porri né scopa per volareha volto d’angelo, un’anima stregataali da demone, ed un corpo da amare.
La luna in cielo resta nera come pecei suoi occhi diventan rossie tutto taceogni suo figlio muore senza pacee tu finisci nel dolore più atroce.
E’ la prima stregala più crudeleti ruba l’amore
lo fà svilire.
Danza un sabba all’oscuro senza frettanella notte senza luna, maledetta;nel cuore anela nemmeno poi nascostauna irragionevole, magnifica vendetta.
Pensa a colli storti, a respiri smorzatiad incubi contorti ad amori bruciatiGhigna alla notte la sua rabbia feraceed il suo riso di questa notte è la voce.
Ascolta bene il terrore camminaLilith di Halloween è la strega regina.
No non uscire in questa notte da lupiperché gli scherzi potrebbero essere cupi.
Si dai su esci in questa notte di bareLilith ti attende...non ti vuole ingannare.
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Presagio
Piccola partes’aggrovigliacome serpenella profondacavernadi visceriil funestopresagioodiernodell’ingannovincente.
Festa Pagana
Non fa parte della mia gioventùla festa paganaoramai acquisita dai più.
Neanche il tempo è giusto orsù,per chi onora coloroche in terra non ci stanno più.
Non c’hanno insegnato quaggiùciò che ora è la moda,far festa e baldoria lassù.
Mesta restar è la seraricordar che la vitaun gioco non è,una candela che piano si spegneal lento consumar della cera.
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Elogio
Sfinito ondeggiante, il corpo;
Da erroneo intento stremato.
Strade sbarrate,Usci serrati.
Corroso da rimorsi pressanti;Fugace diviene l’orgoglio.
Insisto, in brevi entusiasmi;Dissipati al primo sudare.
Ordunque posseggo le ore,Cavalco, assopita, le righe.
Fantasia di bramoso finale;
Incendio, così, le parole.
Dell’arte festeggio...
A funerale.
Dark night
Sii la mia stregaquesta notte d’ombre e di mistero
offrimi il filtro tuo d’amore
ed io giammai ti lasceròper una fata.
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La mia vita per una delle sue
Una candela a far lucein milioni di zucchevuote come le nostre testeperse a cercar fatemagici ritualiper assaggiare il loro nettareabbracciarle e tenerle con noisenza vedere dietro il vetro......mutate in streghenon nella notte propiziama nell’eterno starvi accanto.
Il giorno dopola magica scopa in manonon per volaresolo pavimenti da spazzareinvasi da peli di gattonero come la mia sfigaal quale proporreila mia vita per una delle sue.
Meravigliosamente strega
Una falce di luna argenteamille tremolanti fiammelleilluminano scenedi scalpitante dolce allegria.La notte s’inoltratra balli e cantil’attesa con il naso all’insùdel dodicesimo rintoccoè frenetica.Un fruscio ne annuncial’imminente presenza,a cavallo della classica scopaatterri qui davanti a metutto svanisce intornoresti solo tua compiere l’ultimo atto...stregare il mio cuore
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Strega
Sfera tra le tue mani,futuro svelatoma non sempre chiaro...Carte ben disposte,risposte cercatema non sempre accettate...Due parole e il mondo si trasforma.Dolce gatta pericolosa,una carezza e un artiglio...un bacio e un morso...Il mondo tra le tue mani.
Io... strega
Occhi fissano il fuocoche t’ammaliaattraendoti con le sue colorate danzecaldo e suadentecome un’ardente amantedentro stregaper chi lo percepiscedonna fuoriper chi non può comprendereUn’unghia di lunaabbaglia il tuo cuoreil miracolo della vitaracchiuso in te...anima di strega circondatada un corpo di donna
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Notte triste
E’ usanza le zucche intagliare,per volti minacciosi ricavare;all’interno una candela depositare,per i morti ingannare.
Tutto questo per scongiurare,e la pazza idea affondare,che i defunti vaghino per la terra con fuochi in manocercando di portare con sé l’essere umano.
Caro amico, forse non ti eri munitodi maschera abbastanza orripilante,Tu, che sei stato dalla morte ghermitoproprio in questa notte poco rassicurante?
Non era la leucemiagià maschera sufficienteper non farti portar viadalla vista, ma non dai cuori, della gente?