Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

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Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, EnglishGuida Turistica, Storica e Letteraria della provincia di AgrigentoTouristic Guide Agrigento

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ULISSE SETTEMBRE 2OO3

I VIAGGI DI ULISSE ULISSE'S TRAVELS

IL SEI!1ES-TRE ITALIANOVÉRSO tA NUOVA EUBOPAIOWARDS A NEW ETJROPE

Da Rva delGarda a Foma appunla.nenticon laslor a/Appo ntmenls wlh history

I V IAGGI DI ULISSEHOLTYWOOD NEL DESERTOHOLTYWOOD IN THE DESERT

ciema lrova nelGrarde Sud de fularocco tinerare uogh piei d g amour/Mov e-makers frndgamorous ocalonsand siles ln the south olf,lorocco

26 SOGNI D'ATLANTELE ANIME VIVONO A ROMADEAO SOULS LIVE OI'I IN ROME

Un p ccolo bro sve a perché Nlko al cogoscelse la ciltà elefna come palriadeezione.Asim book by N kolai Gogol reveals why hechosethe Eterna City as lris second horneand

30 LA FILAB]\,1ONICA DELLA SCALAI VIRTUOSI DIMUTIMUTI'S VIRTUOSO MUSICIANS

forcheslfa snfon ca de preslg oso tealromlaneseè ormai cons derata lra e rn gliorde rnondo/Ihe syrnphony orchestra oi MìansLa Sca a opera house s raledone of lh€ ffest in lhe world

42 IL GRAN SAN BERNARDOI GIGANTI DELLE ALPIALPINE GIANTSdiALrs!^ DRo B^Nr

I eggendar can da soccorso apno presdiano ancoralc€l€bre va co che vdelTansitar€ e truppe diNapoleofe e ( jorse)g ieefant d Ann baeThese huge mounla n dogs are sll on ca allhe farnousPass wh ch was crossed nolonly by Napo eon s anÌy butalso (perhaps) by Hann bals e ephanls.

50 EVENTI I\ ,1ONDO/JTALIA/PALCOSCENICOEVENTS IN THE WORLD/IN I'TALY/ON SÍAGE

a!c"rylo !ton,c0 0L ctr,!a a!l_P-.-o!- {, r:0 '10-J0A s s o ù a r r f r e r . e 5 6 ' ? 6 2 l ( o x l R À s r 0 r o ' r 6 i j { k 4 j 8 8 j qq0!rasro fa0{u[l,D.@ d30{cH %mr ' ) r - I Pr io j i r cRÀua

b rErlPFlss P.o e3. rocis rEArlr. o ' ' ! / D - 3 0 q I o P R | f i A

rn c0pèfilnar il lempio di Giunone,On th€ cover: lhe Temple ol Juno.

Ullsse. Fivista mensile di bordoAnio XX llni234 Setembre 2003

LneeAerce h aneSpAvare A Marchelr fr .00148 Foma

Peg l.b Roma n" 169rz77

Realzzaziane edtanalePROCoM Connunication croupV a delTrlone 46'00187 FomaIe 06696231 !Fax0669781477e ma : prccofr@prccomgroup ir

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Siriana Flavla Yatènli

Bedazione ALITALIA

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ww,ulisse.alilalla.it

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Iit6nÍ:Nf(r

SPECIALE AGRIGENTO SPECIAL ON AGRIGENTO

ULISSE SEPTEMBER 2OO3

LA TERRA DELLA INOUIETARICERCA DEL SENSOLAND OFTHE RESTLESSOUESf FOR SENSE

La reallà, insierne doenle e sufuread quesl"sola nel iso a'che nonvuole rèstare pf glon era diunnaíivabie passalo.Ìle pa nfu and sulphureous reaiVofan island wllhìn an sland whichrefuses to be a pr soner ol 1s past

LA COLLINA DEGLl DEITHE HILL OF THE GODSdi GTUSEDPE CasrEraNA

- 126 UN AUTORE IN CERCADEL PAESE SOGNATOAN AUTHOR IN SEARCHOF A DREAI\,IED-OF TOWNdi ENzo LaurErla

134 LA CITTÀ CfiE RESISTE ALTEIlIPO/THE CITYTHATWITHSTANDS TII\,1Edi Ev CaNr rrRTemp i cosfuÌti per dura€ mllennì.0 tre g i uorninirrTemples buil to ast forlhousands oJ years outlving hurnanbengs.

LA SUGGESTIONESI RINNOVAFRESHLY EVOCATIVE

LA PROVINCìA DELLE LETTEREA PROVINCE WITH LITERARY CONNECIIONS

Qllsono nal Pirandelo, Scasciae Camller Qu sorgonoGirgenl Regapetrae Vigàta che ichiarnano loghirealoÍna profondarnente segnal da la I nz one ellerar a.Piandelo Sciasca and Camllerlwere bom here Thetowns ofGrgenl Begalpetra and Vgàta are rca placeswh ch havè been deep y rnarked by the r lileraryassocarcns.

.I\4I PIACOUE fAI\,lBIGUITÀ DI VIGÀTA".I LIKED VIGÀTA'S AMBIGUIÎY'

ll paese de le rnie slorie è semilantasl co. VisirconoscePono Empedocè, maesso haorma assunto afomafangolare de a Sicila stessaThe lown where rny s1oíes are set is half-lmag nafy t hassomethng of Pono Empedocle in it butovertafe I hastaken on lhe f angular shape ol S ciy lsell

SCIASCIA E IL TEATRO DI RACALI\4UTOSCIASCIA AND THE RACALI\,IUTO THEATRE

PIRANDETLO, IL FIGLIO DEL CAOSPIBANDELLO, CHILD OF CAOS

CONIRADDIZIONI E LIEIE SORPRESECONTBADICTIONS AND PLEASANI SURPBISESdi N|cora Gr|Ju^xo LroNÉouii paesaggimulano secondo le caratleristche lls che egeolog che E con ess mulano la cultura e la nalura dei popoli.ferlor orgog ios e ricch dè la oro complessilà.fhe landscape changes accordingto ls geology And lhe nalu@oflhe peope changes loo Apoud and rlch ln its compler ly

LE TRACCE DELfEIA DI I\4EZZO.TRACES OF THE IVlIDDLE AGESdi FTRDTNANDo ltauRrcl

SCIACCA. LICATA, LAMPEDUSA, LINOSA

SAPERE DI SALE/LEARNING ABOUT SALTLe anlchssime mlnierc d sae diRealrnontefhe anc ent salt mines ol Fealrnonle

UN BUON VINO SUL PESCE SALATOA GOOD WINE WITH SALTED FISH

Laccugae a sarda co-lpore' l . lsosrl ib id -nac,cia,o_forle persofa là/Anchov es and sardines are essenliangred enls in the loca cu sine wh ch has a sfong personally

FBUTTO Dl VITA NUOVI'/FRUIT 0F NEW LIFEdic|oic|o È C^IIRN C^r lRrsÉllmandoro è un precoce annLlnc o di prirnavera.A mond blossorn is a harb nger ol spring.

EVENTI 2OO3/EVENTS IN 2OO3

I PRODOT-T1 DI CAIJPAGNA AIMICA'IYPICAL PRODUCÌS

146

156

182

r88

164't76

104

114192

195

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221 ALITALIA PER VOI ALITALIA FOR YOU

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AGRIGENTOLA PROVINCIA DEI TEMPLI

E DELLE LETTERETEMPLES AND LETTERS

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AGRIGENTO CIVILTA NEL TEMPO

E si ascr ive al lan,ltur,r scontrosa ClergEndi leÍer.ìti e si-ciliani in specie. cheproprio il sùo più famoso feudatario. GiuseppeTomasi di Lampedusa, l autore del Gattaparda.non l'abbia nìai voluta vedere Lafipedusa. Isolanon solo ftrggita (/igala) per vendita ai Re Ferdinando II da paÍe della famiglia nel 1842, fix an-che perché nistedosa e vaga e applrnlo torrida dimare e secca d acque dj cielo.

Ed un'altra isola resta conle sospesa di fìonte aquesta costa: Ferdinandea, Emersa una volta persei mesi, quest isola fu oggetto di contesa lra in-glesi e trancesi e, infìne, conquistala a buon dirittoda Ferdinando ll, da lulia passò a chiamarsi !èrdinande;r proprio meúre scompariva sotto le acqueal largo di Sciacca nel gefllaio 1832.

Questa è la terfa di Empedocle, deÌ fascinode1 \arlcano e del fuoco, della ricerca inquieta de1senso, dellx iN'enzione e del travestimento, doveprofondo e sùperfìciale si inîrecciano conùnlìa-mente. A Empedocle, padre della retorica e nuestro di Gorgìa, dobbiamo l idea del potere dellaparclai questo potente slgnole con un cofpo úntopiccolo ottiene effelli vasti e moltepLici, dalìa com-mozione îl riso. allà persumione, all'innamora

LAND OF THERESTLESS QUESTFOR SENSEHkîory and euents, literaîytradition ancl tbeatrical uocation,ouerlay tbe painful andsulphureous reality of tbis"island within an island" wbicbrefuses to be a prisr.mer of its past.

T'.r ' ( l lcr . lo l l ,c \ r . rhrn. . . ,s \1$ (n I l r ì l r . .n lI L . . u : r r s c . l t u r n r ' c L ' ) L . . . . r l , , r g u | l r l È l l c l i r ' ' |

rane:rn. drc se.ì only rccenll)- consiclcl'e(l n7È,Ì/rr',whereìs lor centrn ies jt \1as seen xs I úcr Uo\ljngto\mds 'the darkness of tlìe Nofth, the lùnìe of mist,tlìe land oishiìdo\1s". A lirclcss path lor'îfd5 dre srurset. r bridlie beNÌecn the islands. nmlti-soLrndinghoery. \\in!, as descril)c(l l:rr'llorncr hitter anclharshrs celebrnted bl Luigi Pn:rndello, wlìo \\.ìs l)()Úr (rlthe phteau ofblue cla,v ovedooking rhc AIrican sca.A time of origins - ofcivilisadoD. agriculturc, Ù3(le arìciwdting becrusc, as Bmlrdcl s.ìys, thc i\'leclitcrr.Ìnean

Fièlding, I potro di airgent|

Fi€ld;ng, The pon ol Girgenri-

q

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AGRIGENTOCIVILTA NELTEMPO

mento, Di materia per nar-fazione e rappfesentazione,questa terfa ne ha offeftosempfe copiosamente. Bastipensare alla milica fonda-zione di Eraclea Minoa,spiaggia oggi fantasl ica-mente tffnersa in tÉmontrafiicani, alla foce di uî fiu-me un temPo navigabile. E-raclea Minoa fu teatro delprimo ingaffìo con il quale

il re Cocalo trad e fece uc-cidere dalle figlie Minossevenuto qui alla ricerca del_l'archltetro Dedalo, l'inven-tore del labirinto e del giar-

dino fantastico della Kolim-b€tra.

Teria dl racconto e dafaccontare, cominciandodalle origini e giù lungo isecoli dei mori, dei paladi-ni, della memoria ebraica,della illusrazione baro.ca, della let-teratura sociale, della fantastica tfa-sfigurazione delle maschere, di cuiresteno i modi e i tÉfti nello sPidtosulfureo e beffardo degli agrigentini, fonte inÎniladi soprannomi e di aneddoti, Un'invenzione sem-pre astratta e ironica, come la figura di don CicciodellAccademia det Pamalo di Clnicartr. In pieno

fascismo, I Accademìe scîisse nel suo statuto chedon Ciccio l'oste, presso cui si riuniscono gli "ac-cademici", ha sempre ragione. Ed aggiungeì "Incaso di differenza tra la realtà e don Ciccio è larealtà che deve adeguarsi".

"Personagg1", scrive Sciascia, "che l'amore di sé,parossistico, iperlrofico, spinge ai confini della fol-lia: lucidi notomizzatori dei propri sentimenti e deipropri guai, presi fino al delkio dalla passione delragionare ancor più che da quella per lx donna eper la roba, intenti a difendere ossessivamente illoro appadre dal loro essere o, impro\..,isamentevocati a sciogliersi dalle apperenze, ad eleggersiuomini soli, creaùre nel flusso della vita, Perso-

"js a very ancienl crossroadsievert'thing has come togeth_

er there for millenniums,complicaling and enrichingiti history: traveliers, aninuls,ships, goods, ideas, rcligions,ways of life".In front of the Sicilian coastthere are two large jslands:

Pantelleria, covered withflowers as iis Greek nameimplies, a black pead of lavaand wind, and lampedusa,all honey{olourcd $one andbeac'hes and fìsh of all kinds,like a Med{enanean lropical paradise. Tlrc fect that iLsmost famous landowner,Giùseppe Torusi di Lampe-d\rs , av\hoî of 1he leoqard,never even 6aw lampedusais aEributed to the unsociableflature of grea! writers ingeneral, and Sicilian onesespecially.

The islan4 mysreîious, vague, to.ridand arid, pnctically without mifl, wassold to King Ferdinand by ùe Tonìasi

fanily ifl 1M2. Another island remains suspended op-posite the coasdinel the Lto la Ferdinatulea.'lhe Eng-lish and the French vied for it when it eme€ed foraround six months, bul in the end Ferdinand IIclaimed it and named it Fe .inandea tî'sreÀd of Ju-lla, jusr as it sank back into the sea off Sciacca inJan-uary 18J2. This is the land of Empedocle.s, ofdÌe lureofvolcanoes and fire. úe resdrss que$ for meminS.inventioÍr and disguise, where the deep fid the su-perficial arc constandy intertwined. The idea of thepovr'er of wods comes !o us from Empedocles, thefaùer of rhetoric and teacher o[ corgias this pow-erful nìan wiú a srnall body achieved vast, multipleeffr,1". from s),mprthy lo ìJughrcr. lrorn p(rsuxsion

to love. A land that h&s aiways offercd an abuffLuceof subjecfs for narration xnd reprcsentation. For ex-:ìmple, the mfhical four'd^rton of Eraclea Minoa, ^beach now fafiastically immersed in Afncan sunse$,

Busto di Emp€docle.

E

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AGRIGENTO CIVILTA NELTEMP

ll i€mpio della Concordla.

The Tenpte of Concod.

naggi in cerca di autore'. Così Gir-genti è in Pirandello il teatro. Ed èPirandello, autore di un saggio sul-I'umorismo come patologia dell'u-more. fiele e ble. bifroote aftitudine aI riso ed aIpianto, che inventa, come Borges, prima di Bor-ges, nel Fu Mattla Pasatl ùn libro che non esiste,costringendo un solerte bibliotecano maotovarb avane ricerche, r isolte l iberatoriamente in unascherzosa dichrarazione di non esistenza dellostesso Pirandello. Ed il foglio di compianto per Ìamorte ìÍìminente dell'illustre estinto, già ffrmato,ad aprire la list dei visiutori, dal morenre premioNobel la madna stessa del prevedibiÌe decesso.Scherzo dolente, tristezza ironica, profonda com-passione, nosta.Ìglca rivendicazione di appartenen-

Da qui sl caplsce meglio quel sentimento clisolitudine così nîemenre descriÍo da S(iascia especialneíte in occrio dí capra del 1984, dedica-to ai nipoti, "perché riconCino': 'Isola nell'isola,come ogîi paese siciliano di mare o dr montagna,

at the mouth of a river that used to benaigable. hacleaMl.noa was the set-ring of the firsr deception drcì,€fu up byKrng Cocalus, who betrayed Minos

and had him killed by his daùghters when he cameherc in search of the architecl Daedalus, cre.ùor of thelabtrinth and of the fantastic garden of Kolimbetra.A land of stories to be told, starting ftom ùe originsarìd conlinuing tfuough the centuries, of Moors, Paladins, Jewish history, Baroque illustration, social lit-erature and the fantastic ransfìguration of masks,whose traib survive in the sulphurous, mockingspirit of the people of Agrigento, an ir.finíte source ofnicknames and anecdotes.

A taste for furvelrdou Ùrat is aìways abstract andironic, like dre ffgure of Don Ciccio of the ParnassusAcademy of Canicatrì. At rhe height of Fascism, theAcademys statute stated thal Don Ciccio, a localinnteeper whose tavem was the academicians' meet-ing pÌace, was always right. Moreover, "in the eventof a dìscreparcy between reality and what Don Cic-cìo holds, rcality must be the one to adapl'.

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Sciascia e.rites: "Characters driven by conwlsive,hypenrophied selflove to the borderline of madness- lucid analyse$ oftheir seritiments and their troubles,delirious with a passion for reasoning even more rhanfor women or propefty, intent on obs€ssively de-fending what they appear to be ftom wlÉt they areor, sudder y given up to freeing lhem.selves from ap-pearances, b appointing thems€lves men who arcalone, q€atures in the flosa of life, Characters in searchof an author."

Thus for Pir"Ídello, the town of cbgerui is thestage. Pirandello, author of an essay on humour as apaùrology of wit, gaì and bile, twefaced aftitude tolaughter and tears. Like Borges and before him, Pi-randello inr€nted a book ttaf dlxs nor eÀx, Tbe LateMatîia Pascal, forcing a dilig€nt librarian ftom Man-tua to cilîry oùt useìess res€arch, solved by a hu-morous declaration of non-€xistence by Piîandellohimself. Therc is a letter of mouming for the death ofthe illusîdous departed, and it heads the list of visi-rors. aheady signed by the dying Nobel prize-winnerthe very momìng of his foreseeable demise. soÍoeúijoking, ironic sadness, deep compassion, a nosta.lgic

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NAP]OLI0039{r-281012

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AGRIGENTO CIVILTA NELTEMPO

di desolata piarura o dl a-

mena collina, la mia terra,

la mia Sicilia, è Racalmuto,in provincia di Agrigento .

Ma non fu così agi inizidella provincìa. La distín-zione fu infa$i, a Partiredal Quinto secolo, tra areaoccide ale Punica, ed a-rea oflentale greca.

E passava il conîne Pro-prio alla foce del Belice,nome ripreso dagli arabi

da quello di un piccolo af-fluente del Tig , laddovesorse la ci t tà dal nomegenlile di un'erba Profu-maia, il prezzemolo seìva-tico, seliflon, che coPrivale spoîde dei fiumi. Quiuna colonia di nome Seli-nunte fu fondata da navi-ganti provenientr da Mega-ra lblea. Cresciuta in Po-lenza e ricchezza qùestacittà si espanse verso notd, scontran-dosi con gli Elimi di Segesta e con iFenicio-Punici di Mozia e verso est

dove fondò Eraclea Minoa, alla focedi un altro fiume, il Platani.

Gli fuabi, che qui resistettero più a lungo all'im-peto di Ruggero il Gran Conte, divisero la Sicìliain tre valli e TÉpani, Agngento e Paleîmo e granparte della Sicilia iderna furono inquadrate nellaV^l di M^zzaa.

Ruggero, Conte di Calabria e di Sicilia, nel 1093,dopo aver dichiarato di avere 'lannientato i sarace-

fli, per la divina misericordia, come dimoslra I am-pia e completa rovina dei loro castelli e delle lorocittà e l'irnnensa distruzione dei loro palazzi' isti-tuisce la chiesa di Agrigento.

Un altra vasta isola dentro il Vallo di Mazzaracomprende una lunga sriscia di costa úa le piir

belle di Sicilia, con un maÍe iícantato, limpido efresco ed uria parte interna tuttora chiamata "lamontagna". Or.unque sono castellíi feudi, santuari

claim to beloflging.An aid to understanding the

feeling of solitude subdy de-scribed by Sciascia, esPe-cí^lly ir:' occbio di cavtu,dedicated in 1984 to hisgrandchildreri "so tÌÌat theywill remember". He sr'rites;'Ar island within ùe islandtike every Sicilian town, bYthe sea or in the mountains,in the desolate plain orpleasant hills, my land, my

Sicily, is Racalmulo, in theprovince of Agrigento."In lhe beginning, thiîgswere differeîÌ. Startrog fromthe 5'h century BC, theprovince was divided into athe western Punic area anda Greek eastern one. Theborder was r ight at themoulh of the nver Belice,named by dle Arabs alier alitde tributary of the Tigri.s,

where a town was founded ^nd c?lledafter a fragrant herb called selinon, dÌewilcl parsley dÌat glew on drc bants ofthe rivers. Here a colony named Selin-

unte s/as founded by sallors frofi\ Megara lblea As

it Éfew rich and povr'erful, ùe lown €xpanded nonh-wards, clashing s/ith thc Elimi at Segesta and ùePhoenicians-Carthaginians of Mozia, and eastwardswhere ìt foú\ded Etuclea Minoa ^t the nlortth of an'other nve! rhe Platani.

I'|rc Arab6, who held out longer here xgainst dteimpetus of the great Count Ruggero, dividecl Sicily iftro *ree valleys, and Trapani, Agrigenlo, Palermo andmost of inland Sicily formed the Val di Mazzara. In1093, Ruggero, Count of Calabria and Sicily, estab-lished the chufch ofAgrigento, after having declared"the amibilarion ofthe Sarrc€ns, by the mercy of God,as proved by the ertensive and complete ruin of theircastles and tosns and îhe irnmense deslnìction oftheir paìaces."

Anoîher vast island widìin dÉ Vallo di Mazzarà c.on-

LElèbo di Agigenlo.

Íhè Ephebus of AgtigÉnto.

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AGRIGENTO CIVILTA NEL TEMPO

rupestd come quello di Ri

fesi (dove a Femgosto una

processione a c!ìvallo Portaun Cristo trecentesco), mo-

nasteri basiliani e Poi chia_

romontani, chiese, Palazzi'vitlaggi fortificati arroccati

su pizzi inaccessibili e dai

nomi arabi come Caltabel-

lotta (rocca delle querce),

Zambul, Raffadali, Favara(che qrol dire sorgente), S

Angelo Muxaro, forse l'anti-

ca rocca di Camico E, in

aggiunta, ùna Pafte dell'al-

tipiano che va da Castro-giovanni (l'odierfla Enna)fino ad Agrigento: un mon-

do diverso, arso, feffigno,dove sono maturate "8ravilegge0de di teffa e di zolfb,

oscufe stof le squafclaredalla tragica lùce dell'aceti-lene". E qui, fino alla metàdegli anni '70, si è svolta ì'awentu-

îa della zolf^î^, ser,za la qùale, dice

Sciascia, non ci sarebbe stata I'av-

ventura dello scrivere, del racconta-

re; per Pirandello, Alessio Di Giovanni, Rosso di

San Secondo, Nino Savarese, Francesco Lanza E

per lui stesso.

E I sanll, come il Calogero di Naro barocca e

di Sciacca normarma, le città scomparse come A.

cristia o Camico, i personaggi come Sciaralla dei

Veccbi e i gioùani, sono tuÍi irìlmersi ìn un am-

biente agrario denso di tutte le essenze mecliler

ranee, simbolo del crocevia ùiciliano: le arance. i

mandaúni e i limoni che un poeta arabo dice

"del pallore dell'amxnte che abbia passato in at-

tesa la notte", ponati daglì arabi Le agavi, le aloè

ed i fichi d'india venuîi dall'Americai i cipressÌ

dalla Persia, glì eucalipti dall Australia, il pomo

doro (e buonissimi qrelli di Licata) dal Perù, la

melanzana dall'lndia, il peperoncino dalla GU}?

na. Solo l'ulivo, la vite ed il grano sono autocloni

e di precocìssimo insediamento, come i cani cil-

sists of a long striP of coast

that is one of the most beau

tiÍìrl in Sicily, with a fresh,

Iimpid, encbanted sea ancl 3n

inland area still known as

"the mountain". Therc arc

castles, estates, roak sarictu-

aries like the one in Rifesi(where x proccssion on

horseback carries a lour-

tcenth century Chliù on theFeast of rhe AssùÌnPtion),Basilian monasteries and, lat

er, Chiaromonte ones,

churches, palîzzos, fortifìed

villages built on inaccessibierockT heighls bearing Arab

names l ike Caltabel lot ta(stronghold of oak trees),Zambut, Raffadali, FavaÉ,(meaning spring, SanfAnge-

Io Mùxaro and Possibly tlle

an ieff saonghold of C^mico.

In addit ion, part of the

pirleau stretching from CastroÉliovan-

ni (îow Enna) to Agrigento, is î dif

ferent, parched, steely wodd of lrìo-

mentous legends of land and sulplìur,

obscure stodes shzltered by the úagic liglÌt of acety-

lene". Up to ùe mid-1970s, this was the place of the

sulphur adventure, witlìoul whìch, says Sci:tscia,

there woúld have b€en îo advenNre of writing anri

telling rtorie. - not for Piflndello. Alessi,, DI L,io\ J nni

Rosso di San Secondo, Nino Savarese or F ancesco

Ianza- Afld not for him either

Itre safurts, lil€ Calogero in Bardluc Nam and tn

Norman Sciac!?, the vanisltd towl]-s such as Acns

tia and CanÌico, rhe characters like SciarÀlla dei Vec-

chi and the young are all ifimersed in an agricritur

al environment dense with Mediten'anean essences,

s),mf\Jl of the SriliJn cr,ì.sroJd. - umngc\. ungerin$

and lemons, described by xn Arab txret as being "Pale

as a lover who has spent the night waiting", brougirt

by rhc Arabs. Agaves, aloes and Prickly Pears lrom

America, cypresses ftom Persia, eucalyptus from

Aust$lia, torìatoes (dte ones in Licata are delicious)

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AGRIGENTO CIVILTA NEL TEMPO

nechi scolpiti sulle metoPedei templi. Un Paesaggloche poteva semDfare llfe-

dimibi le al GattoPardoaiÌante della Tramontana e

dei rnari del Baltico, tutto

teso, come gfan parte qel

siciliani a voltare le spalle

allo scirocco ed al Sud Percorrere nel cuote d'EuloPae poi sempre Più lontanonelle Americhe, in CanadaMa ovunque lasciandosÌdietro il rimpianto di unparadiso ÍoPPo duro davivere ma che non si Puòdimenticarc, di una terra

che seduce e tmdisce ma

che sempre si tenterà di ri-

conquistare. Come il caPi-tano Bellodi del Gic)rnodella ciuetÎa, scor,frtto d^llamafia, ma affascinato daceni tratti non del tufto scomParsÌdi umanità, di ominità.

o come Maupassant, trcntacin_quefìne ancora iontano dalle turbeche lo ùcciderarìno, commosso dal-la Valle dei Templi, che esclana: "E l'antichiîàtutta che si eleva in questo cieÌo antico, 81i dei

fascinosi, carnali e appassionati come noi, che

inteapretxvano poeúcamente il flostro sentire più

profondo, i sogni della nostra mente, gli istinti

dei nostri sensì". E le ar.'hitetture barocche deipaesi dai nomi nobili come Aragona, Naro, Pal-ma, Lucca, Villafranca, Cattolica, Siculiarla. E l'u-va di Canicauì, il vino di MenfÌ e quello di Cam-pobello di Licata. L'olio dela valle del Belice e le

ricofte, i pecorini, le vastedde, i pani, la pasta

che coethe giudicò la più bùona del mondo, ilnìaccu di fave e le frittate di uova e asparagi sel-

vatici. E le ceramìche di Sciacca, le campane di

Burgio. Le pesche di Bivona, le arance e le frago-line di Ribera. E i dolcì di fìchi, di nocciole, di pi-

stacchi e soprattulto di mandorle- Cose verc epotenziali fattori di successo, oggi che il lungo

fiom Peru, eggplanl ftom In-dia, red pepper from Guyana.

Orùy the olive trees, the vines

and the wheat are indigenousand go back e lontì \vay, likethe Cimeco dogs carved ontlÉ metopes of the temPles. A

landscaPe th'rt se€mecl irre

deerneble ro ùe Gatto,anlowho loved the nordÌ wind

and the Daltrc s€a and was in-tenr, like many Sicilians, ontùIrling his back on dre sirocco:úd the South lo run to theheart of Èwope and then fur-ther ànd further ^wxy, to the

Amedcas, to Cxnada. Yet he

nevef overcame his reffet rcr

a pîndise loo hard to lìve inbut impossibie to forget, aland that enchanls md be-úays though one never stopstrying to return to it. Like

c^pÍ^inllellcròi |ît The Da)t oJ the oul,

defeated by the Mafia but fascinated by

cerîain still noi entirely vanishecl fèa

$fes of humrlnity.

fike Ìta4'assatlt, a ùity five-ytir-old

stil ùÍtouched by the mental di.,order dút caùsed his

death, moved by the Valley of TemPles, who ex-

claimed: "The whole of andquìty rises up in this an-

cient sLf, the fascinating gods, as c:lmal and Pas-sionate as us, who poetically expressed our deePest

feelings, the dreans of out minds, dle instirÌcts ot oùr

The Baroque architecture of towns with noblenames like Aragona, Naro, I'alîra, Lucca, Villafranca,C:lttolica, Sicùlilna. Grapes from Canicatì, wine ftom

MenÀ afld Campobello di Licaa. Olive oil made in d]e

BeliceValley ^îd ricotta, pecorí o, u$kru4 brc d

and the pasaa th^t Goethe considefed the best jn thewúld,"maccL" ofbîoad bsrns and e8g omelette with

wild asp^ragus. Pottery fìom Sciacca, bells lrum Burgio. Bivona peaches, Ribera oranges and \lild

strawberlies. Cakes made with figs, hazelnuls, pista'

chios and especially alJnonds. These are red ùings

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AGRIGENTO CIVI LTA NEI IEIMEO

sonno della Sicilia feudale si diradae può resiare la sfida che una let-tura accurata del terrilorio rivela a-naloga alla descrizione di Prospero, duca di Mi-lano, nel quart'alto dell,. Tempesta: "Si dissolve-ranno le torri le cùi cime toccano le îubi, i son-tuosi palazzi, ì solenni temPli. Noi siamo dellastessa sostanza di cùi sono fatti i sogni e la nostra breve vita è circondata da ufl sonno". Qùelsonno che ha impedito per anni di tenere il rit-mo del progresso, che ha visto declinare I'agri.coltura e non crescere l'industrìa, che sembmvacondannare Ì'area piùì nascosta e sotterraneadella Sicilia a meta di fuggevoli visite alla cittàLdei rempl j . Da r lcuni anni lo slrut(2menro razio-nale del vino, dell'olio, delle colture pregiate,

del turismo, del godimento deì beri culturali,sembra dirada.e il sonno e apre Ia strada a unastagione di ricerca, di impresa e di investimentoumano e finanziario di cui sono protagoniste leuniversità e Ìe aziende orientate all'esportazio-ne, gfazie ad un uso razionale e speriamo tempestivo dei finanziamentì europei. Ad Agrigeîtopuò cominciare ufla stagione più modesta eprodu$iva, senza fughe nel grandioso e nel son-no ma attivo disincanto e fattore di autenlicosviluppo, una prospettiva creativa e di dùraturolivello europeo.

and potential elemenLs of success nowthar Sicily is awakeÍing from its iongfeudal sleep aod drc challenge re

maìns, rcvealed by an accurate reading of ùe land as

being similar to the description given by Prospero,Duke of Milan, in ùe fouîr\ aú of me Telnpest:

.The cloud capp'd iowe$, the gorgcolìs palaces,

the solemn temples .. . shall dissolve-..we are suchstuff ff dreams are made on, and our litde life isrounded ù.ith î sleep. '

The very sleep that has prevented Sicily for years

frofl keepìn!: pace with progress, crusing the declineolJgi icul lu 'c.rnd r l rc * l rgn.r l ron ' r ind,r . t r) . .ccm

ingly condeÌnning Sicily's mo$ hidden and sùbrerranean area to the rcle of destination of fleetingvisiLs to the city of templcs. !-or sonìe yea$ now theratiooal exploitation of rrine, olive oil, local crops,tourisÌìì and the cultLìral heritage seen$ to haveclispelled this sleep and to be paving the \\'ay for xtime of research, underîakings lnd h nun and tinancial invesrment in which ùe univcrìrities and en-teryrises airìing ar expoíîtion play a lelding role,rh.ìnks to lr Étìonal and hopefully prompt use of Eu-ropean fundìng. Noq, Agrigenlo can emb:ì.k Òn îmorc modest and fruitful season. not ,rn escxpe intodrc grandiose or into sleep, but adìve clisenchantmentand a factor of real developlrent, a prospect of cre-ativity at a lasting European level.

vno Riggia, docente di Diiío AnninisÙativa Vilo Riggia, teaches administtative Law

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I ì Parco Archeologico eI Paesaggistico della ValleI dei Tempti è di recenre i-stituzìone. Il termine Valledei Templi, fìno a tempi re-cefìti riferito all'area dellacittà antica, si estende oggi alterritorio cifcostante interes-

caso delle aree sulla collinache comprendono, nel set-tore oîientale, i templi di vasta area monìlment2ìe carat-teizz f^ d^11^ presenza delsantuario ctonio e del tem-pio dì Demetra, sul quale inetà nomarìna veme ednca-

sato dalle necropoli e dai santìlari fuo.i delle muradi fofificazione, aBraveFato dai ffumi Akmgas edH''psas, ffno al nìare di San I€one. In essa, lelenze ambientali e raturali, fonemente caratterìz-zate dall intervenlo umano, si londono con i mG.numenti archeologci, ola solenni come i templi,ora discreti e suggestivi come le necropoli e icomplessi ìpogeici. La gran pafe della citrà classi-ca e fomana è tuilavia ancora nascosta sotto la distesa di flìardorli ed ulivi secolari. E da quelÌa ri-sefva segrera emefgono ancofa, dl quanoo inquando, nuove testimonianze della sua vita,

Il Parco, attnveîsato oggi dalla viabilità pubbli-ca di collegamento tra la città moderna e il mare,si articola in diverse aree, ora contigue come nel

ta Ia chiesa, u$oÉ esìstente, di San Biagio. Nelazona persistono ampi, monumentali resti dellefortjfìcazioni di età greca, e dei caseggiati ruraliche ospiteranno attivft di carattere culturale delParco.

Altîa arca monumentaÌe del Parco, a nord dellacollina e a questa collegata attaverso la viabilitàantica, di recente pofata alla luce, è il QuartiereEllenisrico Romano e il poggio San Nicola, sulqua.le sorge ìl Museo Archeologico, ricavato neiresd di un convenro medie\ale ci5lercen.e, e i lcompÌesso degli edifìci pubblici delÌa cift aúica,tra i quali emergono Ì'Ecclesìasrerion, il boulete-rion, Ì'Oratorio di Falaride e, al centro di un poni-co, un tempio romano di recente portato alla lùce.

di GIUSEPPE CASIE1IANA

Il parco della Vallee il museo arcbeologico

"rilasciano " ancoratestimonianze uiue

dell'antico splen dore.

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THE HILLOF THE GODSTl:e Valley of TemPles andt b e arc b aeo logic al museumare an euoccttiue uitnessof ancient splendours.

Tììe Ar( r . . rcolugr rnJ LanJ"cdn( l ' r rk uf rh. V ì-I l . ] uf f rr ì rplc. q-" estrhl is l rcd 'e((nl l ) . I rLr l

nor long .ìgo, úe rerm Valley of TempÌes referedonly to the ancieút city, buî now i clrdcs rhe sur-rounding necropoli and sanctuafies outside lhewalls. -lwo tvers- lhe Akragas :ìncl Hypsas. rLrnthrcugh the Lìre^, which stretches as f:rr as the sea-side distfict of San Leone. lts envíonmental andnaùrrìl fArrìres, sùongly nìafked by Lhe hand ofman, nlerye witlì its rrchaeological monluìents -

the na,estic lemplcs, the discreer charm of thenecropoli and hypogcan complexes. The greater

prÍ of the clîssical and lloman city still lies lidclen under the cxpanse of alnoncl ancl age olclo l i \ r r r \ ' , . l i o n , t i r ì ( r , r i r r r n r s r r . r , ( . o l | . r \ -istence emerge lrcm tllis sccret reserve.

Ro.ìcls connecting thc tnoclern town to the seanow nrn drror.rgh dìe I'ark. whlch is dividcd intodiffefent zones, some adiojning. like the lììll rreesthat include, iÌì tlìe eastern sector, dre vast monu-lnental templc area markcd by tlle Chthonic sanc-tuîry and dìe 'ferìlple of D(:metr.l, on whìch theNornuns l)Lìilt the chlìrch of San llìrgio still stxnd-ing todxy. \carby, the colossal renrins of Greekfofiificrtions xre visible. elong \rith some ruralbuildings wÌìere the l']afk s cLrltrìral actililies wìllbe helcl.

Anodìcr rccenlly cìiscovercd nrcl]umental a.en,nolth of úe hill .nd connected !o ù bv rùeans ofAn ancienr roacl, is lhc Ilellenistic Runan QuaierÀîd P(Mio SL,t À?.o1d !.,,ììere dìe ArclìaeologicaÌMuselrlll lus becn crcîlccl ou! of lhc ruins of amedieval Cìstcrcjan nro,listery, încì tlìe pul)ìicbuildings of the :ìncien! ro\\'n, especialìy dÌe /icclesiaslerio/t, the bouleteríoú, flìe oratory of

E

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AGRIGENTO ITEMPLI

nel Tempio di Zeus.

l€ Necropoli formano degÌi ampi si-stemi nelle aree esterne alla cintamumria e si svìluppano soprattuttonella piana a sud della collina e adoccidente di essa,

Colltoa det T€mplt. A partire dalla fìne del vIsecolo a.C. comincia a delirìearsi, con la costruzio-ne del tempio di Erade, l'assetto monumentale diquesto seltore orientale della collina. Tale opera dimoîumentalìzzazione nel corso del V secolo, par-ticolamente tra il 450 e il 430 a.C., trova la suapiù alta definizione con la costruzione dei Templidi ciunone e della Cotuordìa. Quest'ultimo è ilmeglio conservato dei templi agrigentini e conser-va i caratteri del migliore stile aîchitettoÍico dori-co. Deve I'eccezionale stato di conservazione allasua ftasfomazione, operata nel VI secolo d2l ve-scovo Gregorio, in basilica cristiana dedicata agliapostoli Pietro e Paolo, A tale Íasformazione sifanno risalire ad esempio l'apertura delle arcatelungo i muÎi della cella.

A nord del tempio si conselvano i resti di unanecropoli paleocrisliana e bizantina cui appaniene

Phalaris and, in the middle of a por-tico, a recently excavated Romaltemple. The necropoli lorm exteo-sive systems outside the walls andare especially developed on the

plain soùth of the hill and to the west.

Th€ Htll of Tetnples. The Temple of Heracles,built at the end of the 6'h cenNry Bc, maîked thestart of the monumentai layout of tlÌe eastern sec-tor of the hill. Building activity condnued through-out the 5'r century, especialìy belween 450 and430 BC, and reached its peak with the Temple ofJuoo aÍd the Temple of concord. The lat{er is rhebest-presersed of the Agrigento temples built inthe Doîic slyle, IÌs exceptional state of preserva-lion is due to the fact that it w.s converted bybishop Gregorio in the 6h century into a Chnstianbasilica dedicated to the aposdes Perer and Paul.The opening of arches along the cell.a w^ll isúought to daÉ back to this period.

Nofh of the tempìe lie the remains of an earlyChristian aîd Byzantirie necropolis that includeslhe llpoeean necrqnh c lled Grctta Fran+pane,

q

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AGRIGENTO ITEMPLI

la necropoìi ipogeica denonìinxta CroÍa ltlngipa-ne, il piiì impoÌIîntc complesso catacomb:Ìle aÉtrìgentino. Si può, inohre, visitare l'antiquadum di''Cîsr Pace', una vecchiî casr colonica rìstrLìltural .r chc rr , ,Jql ic 1. , . lo. urì(nl . r , / iJnc pror._icnleclallî necropoli plrleocdsriiìna agigentina e dx îlrdsiti clellx provincie.

Tempio di ciove e Santuario delle dtvinitàctorrie. Il tenpio di Zelrs Olinpio, ereÍo dopo labattaglie di Flill1erx, cìalle dinìensioni colossaìi,presenlevî unr sequcnza di gìgîntesche figure(telenoni) poste ad unî celÎlì altezza sul mruo cìi. l r . rsUr., . l -p r :n.r /r Inrcrt ul l rnt t - . r ogn.srtu, . .lonnî. Di queste gjganlesclìe figure, una è srata d-conìposta al Nluseo Archeologico di Agrigento.

Alle spîl1e del leÌnpio, dopo Lìn scÍore îDuxro,\unu ptuì 'J l ' i l ì ì (n e in l ' r / 'onc r ' . \Jnr r :rro, . rtlova un'area secra all'interno clellî quale si rico-noscono i rcsti di un teùìpietto eretro nel \.1 seco-lo r.C.. rimîneggirto nel V e nel corso de1 Itl se-colo a.C.. lnmediîramenre ad ovest, superirc lerovÌnc Lli p(nta Y si acce.le xllater del sîntlrarioclelle divinìtà ctonìe. il piùr imporrînte complesso

I lempio diCaslore e Polluce.AgrlgcnÎo s l l lostlnPorranr group olcaucoùl)s. \ r is i toìsfan elso stoP el the' ' C a s x l ) a c e À n t i

quariLnì.:r fenof ilrc'.l fîrmlìouse co tlnìinlt fìn(lsfìorn tlìe site oî the c.ìrlv Christixn nccropoììs !Ìn(lfì-onì odref sitcs jn the prorlncc of Agrìgento

The Temple ofJupiter and the Sanctuary ofthe Chthonian divinities. The colossîÌ tcll]pìe ofOlvnlpian Zeus, blrilt irlier llìe brtrie of fiinttllr,l ì îd e surcessìon oi gigînl i ( l ìgrues (rclxùn)ns)plxce(l rt r c.1îai!ì heighr on rhe \a.ìll se.rlng ottdrc sp.ìces betNeen drc scfii colullìns. (rne orthese gi.Ìnr ligufes llxs been rersseùrl)led înd isclisphyed in thc Archîcologicirl \lLìseun of Agfi

tlehin.l thc teùrple, xfref :r bLlih up xfex thilprobebly sprung up !o sene the s;ìncruxrJ. 1ì srcrc(l afer conlaììls thc ren.ìins of e sn ll tcnll)lc€rcctcd in tììc 6 , ccln. ìry BC rnd rcstftìcrurcd irìthe 5' .nd 3 centlìfics BC. lùnrecliatclf ú thewes!, pas! the ruins of ],o.tî \;. bcgins dtc Sinctlì-

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AGRIGENTO ITEMPLI

cli edifici sacrideclicari al cultodelle divinità ctonie (Demelrx

dal l 'età arcr ica(VI secolo a.C.)a quella elleni-stica. Tale san-tuario è caÉtte-r izz^to d^I la

piir altari aLl'in-

colo a.C. r isaÌ

++.\,

ary of (he

Clìùonixn di

most jnrpofl:lnt

!{ious builclitgs

c u l t o f t h ec h r h o n i a n d i -vinities (Dcnc

if l l and Kore),w o f s h i P P e c l

lc age (6 ' rentlr

ry BC) up to thel{ellcnis!ìc pcrl-

gonoj inl€cej i resti del rempio deiDioscud del qlrale si colìserra l'angolo nord occidentale.

Un'ultima area sac1? è infine ubi-cîta all'estremitàr occidentale del ter-

ary s chafacter ist ic featLrfes efeopen-air encÌosures conlaining oneor morc alta$. Tlìe peripterul Tem-p1e of îhe Dioscuri , of which lhcnonh-\'restcrn corner hîs survivcd,

r^zzo che si affaccia $lla Colimbetra, I'ampia de-pressione idenrificata con la vasta piscina di cuiparla Diodoro, L'area è stata recentemente affidatarl FAI ed è stata oggetto di interessante restauroambienrale e resdtuita alla fruizione.

Quartiere ellenistico fomano. Si traÍa di unimpoÍante settore di abitato che offre la docu-nentazione piùr signfìcativa delÌa storia urbanisti-cà cli Agrigento andca. L'intero complesso dei restimonumentdi in vista è riferibile ad epoca tardo ellenistica e rcn1ana, fia saggi di profondità hannorilevxto che l'impianto urbano risale al 1,{ secoloa.c..

Il Museo Afcheologtco Regionafe di Agfi'gento. Il Museo tu inaugurato il 24 gi].Jg\a 196f.Nonosante la gEnde impoÌlanza che ebbe la cùtàltra le colonie greche delh Sicilia e della MagnaCre( i - e nono{.rnte .r \upp-hi ! del le lest.rnorrn-ze archeologiche e delle ricerche che emno statecondotte da Pirro Marconi negli anni Venti del'900 e da Pietro Giffo negli anni '50, era Íuncatoun islituto museale che rappresentasse degnamente la ciÍà della Valle dei Templi.

vxs built jn dre 5'r' ccnlury IlC. A! the wesrc.n Ìltuit of the terrace ovcrìooking the Colinlbetru, theextensjve dcpression in thc grorìnd identified asdle vast pool ùentioned bv Diodorus. lies )'et another sacred are:ì, lt has recently been llancleclover to the FAI (thc Italien Nationi Trust Ìind)xn.i is opcn ro dre public.

The Helenistic-Roman area 1he most iúter-esting evidence of :rncient Agr€ento s town-plan-ninlt lislory is provìcled by thìs ìmpoÍant built ùpare^. Tbe rcmains rh:Ìt îre sti1l \'isible date back tohte Heìlenistic and Roman times, bur deprh teslshave revexled tklt the urban structllrc goes backto dre 6" century BC.

The Agrigento Reglonal Archaeology Muse-um. TlÌc nuseum opened on.lùnc 24, 1961. Desphe Agigento's domìnanl role arnong dle Grcekcolonies of Sicìly and Magna Gmeci.r and dìe superb archaeologìc:rl lìncls broLìght to light bv PinoMarconi in rhe 1920s aÌìd Pietfo criffo in dre19i0s. tlìere wîs no lrLrseùm wolÎhy of representing ihe town of thc Valley of Temples.

The San Nicola erea in the heart of thc Valley

I museo archeologico.

View of the archaeolagical

g

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AGRIGENÎO ITEMPLI

Il luogo prescelto peri l nuovo Museo fu lazona di San Nicola si-tuata nel cuore del laValle dei Templi, nel si-to della "vilÌa ...più deli-ziosa in Girgenti" che o-spitò la prima raccoltavascolare agrigentina, Ìasuperba collezione delCiantro Panit ter i , oravanto del Museo di Mo-naco. Efa questa la zonain pari tempo al centrodell'area occupata dal-l'antica citlà, con lo sce-nario cost i t l r i to dal laCollina dei Templi ed ilmare, ma anche la zonaoccùPata da pfesenzearchitet toniche di etàlmedievale di straordina-ria bellezza. Progettistadel Museo fu il professor Franco Minissi, il quale fu consapevole chel'inserimento della struttura dovesse a!ryenire senzi gudstr. senza faLe forzarufe. (on una co<(iefv,critica paficolare ed una sensibilità non comune,C'era la presenza di un insigne monumento di etàantica, il noGsimo tempietto su podio detto "Ora-torio di Falarìde"i c'era la presenza della chiesx diSan Nicola, che dà nome alla località, una strutturadi architettuú medie le cislercense rimaneggiatasino ai rempi deÌ Fjnascimento. C'emno i resti del-l'annesso convento, assai mal ridotti, tIa le struttu-re di fabbricati più recenti. Il risultato fu I'originalefusione delle antiche fabbriche, opportunamenterestaurate, con le moderne, fafta nel rispetto deivalori architettonici e storici. La struttura musealesr ,nserì in manier, .Iscr<ta n<lla sLperbÀ corni(edella Valle dei Templj.

Il Museo di Agdgento, malgÉdo gli anni già rascorsi, è conside.ato ancora oggi come un esem-pio di museografia moderna.

Giuseppe Castellana, Diptae del Museo Archeolagico

of Temples, where the'lDost chînning villa inGirgcnt i oncc slood,was choscn ds the siteof the new mLrseLlm,\\'hich housed the firstcol lecl ion of vases inAgrigento ancl the mag-nificent Ciantro Panitteúcol lect ion, now thepride of the Municl ìM u s e u m . T h i s i s t h eheart of the area occlr-p i e d b y t h e a n c i e n trovr'n, in rhe sedng ofùe Hill of TempÌes andthe sea, and also thezone vr'here exception-ally heaulifil medieval

buildings stancl. The museum was designed byFranco Minissi, who was conscious of the needfor a buìlding ùxt fitted in with jts surroundings,and that special critical e$,,areness and exceptìon-al sensitivity were required Ìo xvoid damage or, r rr ineLì inrerpft larrun.. f \e r l ( i l . , lud(( l ar . rnlique rÌontìlìent, dre fànlorìs little temple on ar a i s c d p ^ J i ' . r n k n o s n J \ r h e O r J r o r ) ú lPhalar is", and also the church of San Nicoh,which gives its name to the area, a medieval Cis-tercian building restructured up to Renalssancctimes. Then there \"r'ere the remains of dre adja-cent monastery, in a bad state among more rc-cent buildings. The resùlt is an unusurl blcnd be,tween modern and rcstored buildings respcclingrhcir îrchitecNral and iristorical values.

Tlìe Agdgento mlrseum \\'as designed to fit indiscreedy in the mîgnìficent sening of dte Valleyof TempÌes ancì, drough nuny yerrs have passcd,it is still considcrecì a llne example of irs rype.

G.LspDDe C agettèFa cuuto, otthe qq.gehta PpgiÒul

q

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P;,ff.,iX i:Iî;:1 LA SUGG ESTI ONESI RINNOVA

Splendide uestisia in una tet"t"aospi tale. tol lertl n le. m ultiel n ica

d]VINCENZO TONTANAPresldenie dello ProvÌncio Reg ono e di Agrigenlo

Presldeni of ihe Province ot Agr genlo

l'hanno segnata in manleraprofonda.

La meravigliosa Valìe deiTempli, dichiar.úa dall'UnescoPatrimonio Mondiale deli'U-manità, resta testimonianza diufla civiltà che agli albori deÌ-la storia mppresentava già ùnfarc in lutto il Mediternneo.

la suggestione delle sue ri-serve natur]li, il fascino sel-vaggio ed incontaminato clihmpedusa e Linosa, due gru-

mi di roccia nell'aspro "miìre a_fricano", co$iùiscono ogri an

mortal i " . con questa

eredità Agrigento e la suaprovjncia si ffacciano alterzo millennìo, con unbagaglio di cultura di storia e di tr.rdizioni che hapochi cguali.

l€ diverce dominazio-ni che l'harno etÌraversata nel corso clei secoli

no richiamo per mìgliaia di turisti provenienti cLrogni parte del mondo. Ma Agrigento è anche cul-tura, tmdizioni, folklore: la storia ha lasciato il proprio retaggio in ogni angolo di questa Provincia. si

va dal barocco di Naro a Caltabellotta che fu teatrosettecento ,uni fa della fìne della guern dei VespriSiciliani, sino alle testimonianze degli insediamen-tì romani, greci ed arJbi. Ogni arìÌìo la Valle deÌTempli ospita il Festival intenìazionale del Folklo-re e la sagm clel Mandorlo in fiore: un :rppunta-lìrnlo rl quJle aderi\cono g|t ppi tolklori.tit i pruvenienti da ogni parte del mofldo, che in questo

modo, di fronte al Tempio della Concorcìia. vogliono ribrllire la volont/ d"i pùpoli d ur!ere in lìl-

A pochi metri dalla Valle dei Templi sorge la ca-sa natale di Luigi Pirandello che con il suo genio hailluminato la cultura di quest'ultimo secolo.

Una tena ospitale, tollerante, multietnica, gene-rosa che dà iI benvenuto a tutti coloro che vorran-no visilarla,

donal legecy ùat has \'ery lewequals. Over lhc cenluies aseries of rtLlcrs conqueredAgrigento, lcaving tlìcir !ìarkon the cily. lhe splendid Val-ley of Temples. declarcd a\íorld Heritage Site bY tlN_[SCo, testifies to n great civil-isation. one of the ost developecl ìn tLe Mecliternneanarea at rhe dxwo of history.The striking natufe reseÍvesancì the sild, unspoilt charmof Lampedlrsa and Linosil,tv"o sPurs of rock ìn thc h,rsh

"African sea", attract thousînds of tourisls everyyear lìom all over the norld. Agrigento ìs also cul-

rure, rraditions, folkiorc. History has bcquenthedits legacy lo every corner oflhe province.

From Naro's Baroque rtonuments lo Caltabcl_lorta, where the Sicilian Vespers'\}r'àr enclecl seven hundred years ago, to tlìe luces of Rotnan,creek and Arab settlemenls.

Every ycar the Internationîl FoÌklore Festivaland the Almond Blosson Fc5tival are held ifl úeValley of Ten1ples. Folkìore groups come from allover the worlcl to perform in front of the Templeof Concord, expressing the wish to lì\'c logetherìn peace sharecl by mafly pcoples.

Just a stone's throw fìom the Valley of Tenìplesstands the house where LLrigi l'irîndello wasborn, thc writer sr'hose genius lil up tlt entieth-cen-t!ìry culnue.

A lìospitable, blemnt, muÌti ethnic and gener-

ous land, Agrigento extends a warù welcome tovisitors of all kinds.

ÍRESHTYEVOCAIIVE

Magntficent remains ína friendlf,

ltindar called it "thcf mosl beautifuÌ cilyof nloÍals'. At tlÌe sta.iof rhe third rnillendum,Agrigento and rs Prov-ìnce can claim a ctìltut-al, lÌisrorical rnd tradi-

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e )

ffilffirfl=rffiI GRANDI SCRITTORI

LA PROVINCIADELLE LETTERE

dì GAEIANO SAVATTERI'.Quí sono nati Pírand.elk4 Sciascia e Cannilleri.

. Quì sotgono GÍrgenti, Regalpetra e Vi.gcitct''-à cbe ricbiamano luoghi realÍ ormaí

- ; ;r - |

S,it

e segnatì d.alln fìnzíone letteraria.

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: i 5 r ( r r t , l r ( u | i l i ( i ( L L r . ì | \ i l o 1 n , L . ì r ì . h r ' \ r I r : i ì l r ' L l r i Ì I l t r ] | ' r I I r I Ì I I i L i I ) I

t : r . \ l l r l l r ( ) ! h r i i r \ t . r { L r U r . : l L r l l r ( ! ì 1 ) L l t f : L r i \ r i ( l i ì l i r ' r \ r : \ ' L f r t ' ( ! r ì

r ) ! ! f r ì , r l i . r r s r . L r r ( i t ) r l r l l i l r l L L . t r r Ì l ( ì r l r i l l l l ' s t r t r ' ! ù r l L r ) ! l r r ' l r r ' n 1 t ) i l

t . r l ì l r ì ' r f I i l

< , n L g L i . L n , , : r L i ! t ì l ! L ì r L . 1 l ' r ' : r . r ' c o r r " L ( t ì n i r r ( l ( n ì ( i t ì n r r r ì L l r ' L l o

\ t l , ! g r l - r L i ' l l ( ! g $ p L r l l r | ! ì \ : ì 1 r ( t l ) - / 1 / i ' ' 1 r ' L ! / i ' f r r i i l , r , r r l ! ' r l i i r f : l

i , l , , f ( ( ì . r c ì i l i r ì 7 j ( ! , i r l l ! . i : t | ì / r L r n , i . ì f i r ' ( ( \ r l ] f L t | r r \ i n r L : L r i \ ! 1 1 : ! r ì r r '

i l r , r r f l r l r ! l r { g r i , f f \ r ) 1 t l ( t ) t t r t i L ! l t ! t ) . . : l ' i i i t t , l . l ! i r r 1 r r l l ) L : ì L I I L \ I I : I i L ( I I 1 I \ \ L l

n ) ì L r r g l r ì L l r ì ( ) r ì r L i r ) r r ì u r r ( L L L . ! r l i . f e L l l l , r r r r \ \ l r r \ ' l r r t r i r r ' t i r ) I

r l ! f r . l r , ì ' l u r r l ( l ì , n lo l lo Lo ! r r rLLrL . ,L l l .L S i rL j :L l l r r ) i rmt i r l ' Lgr ì i l i l LL( ) t ! l

!.I

,

- t'

On thè set fÒr Kaos.rhe filn by favianibrcthers, inspred byPi.ande o swotks.

Page 24: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTOIGRANDI SCRITTORI

I'universo, ma c'è qLralcosa nella sua iÍunagine checon(ord/ con l úfffllgrrì/lone de8Ù uomifl '.avev3

allora 10 stesso Borges. CÒsì forse si fìnisce per igno-Ére la geofFafia concreta e reale di urìa Provincia checorre Ìungo la cqsta del mare afi.icano d2 Sciacca a Li-cata, si addentra nelle vallate arse dell'intemo versoCJmmdmu. si inerpi a sur bo\chidelìr Qulsquina. 5idispiega nel ll]oto abbacirìante dei feudi smembnde ràcchiude la sua luce ir cene forme barocche del-le chiese di tufo giaìlo. Si può ignorare tutto qùesto,

ma non si può sfuggire a una geografia più leggera,piùr resistente.

Perché se quella deue stracìe, dei paesi, dei mGnumenti e de'le spiagge pùò essere la provincia delviaggirtor. del ruristz. dr chiunque ìr atrra\ rlsi per (?

so o per scelta durante quello che Lùigi PirandelÌochiamò "l'involonhrio soggiomo sulla teri".Ì", ad essase ne sovrappone un'aìtra che per certi versi comttach e per altri si discosta dalla geograJìa reale: una pro-vincia lettemria che ha i s\toi. fuadeler e le llre guide,dai titoli str.ni e suggesdvl I tBccbi e i gíoúani" IP parroccbie d.i Regalpetra, Í re .li Gírgenti. Maîll^li pervìaggiatori che possono percoÍere questo territoriodai conîni dìlatati e dilatabili senza spostaEi da casa;vademecum che non si trovano sui consueti scaffalidedicati ai viaggi ma in quelli occupati dala narrati-va italiana. Uîa provincia triangolare, come a trepunte è la Sicilia che la contiener "isola dentro I'iso-la . lavrehhe definjra Leoru.lo sciascia (he iî que-sto sistema conc€ntrico di i.sole C'l'isola-plovincia" den-tro "l'isola-regione", e così via flno ad arrivare all"'i-sola individuo") ravvisa ùno degli elementi fondantidella sua "Sicilia come melafora". Una provincia tut-ta dì parole stampate, di parole che parlano delÌarcaltà, fÌno a ridisegnarla e a riscrìverla. Un tenitorioche ha le sue epitali nella Girgenti di Luigi Pirandello,nella Regalpetm di I€onardo Sciascia, ne a Vigàta diAndrea Camileri. Certo, ci rarol poco a tentare il gio-co dele cìorrispondeDze. Così Girgenti è Agrigento, Regalp€tra è Racaùnuto, Vigàta è Porto Empedocle. À{achi conosce i viaggi dele parole s.ritte sui libri, sa chele,o'e funzionano diver-dmenre "Regilpeúa. ci .a-pisce, non esiste", scriveva Sciascia nell'introduzione^lle $e Paîaccbie. Anzí: "Esistono ìn Siciiia tznti pae-si che a Regdpetra somigiano". E uno di questi pae-si era Racalmuto, dove Scra.scl.1 era nato, "un paese chenella mia immaginazione conJìna con Regalpetra". Ec

t

1r 'ASS0(

Page 25: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

-,\izcNt

AGRIGENTOGREAT WRITERS

A PROVINCEWITH LITERARYCONNECTIONSPirandello, Sciascia andCamilleri uere born bere. Tbetouns of GirgentL RegalPerraand Vigàta are real Places utbicbhate been deeply marked by tbeirliteraty a.ssociations.

rJhc|e ar. olri c\ one goes bJ, k lu. cvm il it lhe firslI r i r re,ne lus sr. twL u'r ùr< n. Thcr* "r .

, 'Lh"n Jr. t

avoid all attempts to get to know thenl and rcmain lor

ever unexplored. And lhere ere places that split in two

and mulùpl) . hkc In r miror r R k. r( l le, ' int imrgq'thar look like the re.l thin!Ì but e in fact dcccitfll,confusing and bewitclìing.

In 1967, Jorge Luk Borges públisl\ed 7he Boak o/'Imaghary tseirgs, an enq,clopaedia of ììteút, lìcìtionsand lives, an.l the province of Agrìgento could aÌsol:lal'e ns Atlas oÍ Imaginary P[aces, to paraptu";se

tn- Argenlincrn ruthuf from Btlcno. Aifr( h' t n In i

neighboùrhood named Palermo, a coificiden.e thaicoruÌects him 1o Sicily.

BoÌges wrote: "we camot comprehend the mcan-hg uf úe utuver.c. Lur rhctcis.on\ ' , rnJ- n rr ' uì .agc thal agrees with men's imagination". This maylead to iÉfìoring the tangible, reaì geogrîphy of a

l iovin( c dral nrns dlong lh( !^J{ , , f J. l Afrn Jn ' rJ

from Sciaccx to Licata, penetrating the parched val-leys of the ifllerior, climbing up into the Qlrisquinxwoods, ùnfoldhg in the djzling empiincss of dis-nernbered feuds and inscribing its light in theB:uoque foffns of chrìrches nude of yeIo.r' tufa. Onecan ignore all this, but one caruÌot escapc a gcogra-phy of a lìlihter, more rcsistant kind.

La Fésra di san calogero,

The lestivat of San Calogerc,paton saìnt of Agngento.

The gcograplÌy ofroads, vìllages, mon-umens ancl beachesbelongs to ú?vcllers,toùrÌsts ancl anyonepassing through by

Page 26: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

Le parrocchiedi Regalpetla

Y \ !

AGRIGENTO I GRANDI SCRITTORI

co, sta lì l1 trucco, la mistificazione, il congegno che

si treslòffla in trapPola affascinante per I'ifielligenza'

Agrigento nell ilrÌìaginazione di Pirandeìk) 'con-

fina" con Giryenti e, allo stesso modo, l)orto Empe_

' locl< i oruina'un l l Vig r ta Ll i ( rmi l len Qrrà' i uno

spùsta ento dj asse, forse di pochi alomi, an'he me-

no, ma che sulla lunga distaiza - la dislanza clel lem

po, la distaflza tra scrittore e ìeftore, m reale e f:rnÎa_

,rrLo - sLdbili:( c lo \'aro tr'i geoAr'i'ic rrìrÍrlg'n.rrie r

gmgîdfie Lon(rc|r. EppLrÈ bi\ognrÉ nui_L'e.r crPite.

prima o pol, come tre scrittorì abbiano scelto come

luogo d'a\'vio del loro "involonlario soggiorno suLla

telr:d' questo triangolo pdma ancora geograh'o che

lettcrario, questo lembo di terra meridionale Tre

scrittori nali in tre lLìollhi concreti che distano fm lo'

ro non piiL di venti chiÌomeÍi I'uno dall'altroi nello

squncio breve di poco più di mezzo secolo, à cavallo

tra la lìne dell'ottocento e il prjmo ventennio del No-

vecento. Pirandello. sciÀscia e Camilleri, autod che nel

loro Jn-cc.rmenlú illc rlJi. i, dr , oìori r \anÒ.i urigi

nari ricscono x par1arc la lingua dì tutte le latitùdini'fanro da convìncere Sciascia clell'assioma che "iÌ

massimo della sicilianità coincida col massinÌo clcl-

I'LìniversalitÌi".

E PiÉndello come Sciasc'ie, come camilled affofl

da in una provincia dis6nte dai grandi circuiti cultu-

ruli cd editoriali, lontana dalle capitali mondlne, gra-

vaù da ritardi economici e storici Una provincia

che Andrea Camilleri, nclla sua adolescenza, so-

chance or by choice in thc course oftheir "involÙn'

rìry sojour on lalfh' 3-s LtLilli Phnclello called it înd

is opposed to .rnother sort of geogftPlìy, l"+ìi'h in

some \a'a-vs r].:Ìlches înd ln othe$ diffe|s fftnì lhe re

al one a literary prrxince s idr its own BxedekeB xnd

guidel)ooks with slrelìge, cvocativc titles: 1'!?"/,1e

igtord,ri ("Thc Old and thc \-oung ), Zepdnót'-'r?

.li ]legatpelht (Etlgllsh title: 'Sxlt on the Vound")' /

re di Giryenîi. '1hey are handbooks for t'î\'ellers

who c:ln cxplorc tìre arca xnd its exPandecl înd cx-

pandable tìonliers rvithout ha!'hg to lcate hollle'

$ddebooks not to be ibr.rnd on the usu^l úìvel lil-

crature shelves but in rc Italian fiction sectof A lri

mgrlar provincc, Iike dìc tlnee Pointed Sicily thst

contaiìs it. an'island sithin the islan.l'to quole

Lc^nrrJo \c: i r . , rr u r ' ' r r . ùgni. 'J in lhi- \ , , r " in lr i .

systen of islancls (the island-prolin('e" u'irhin rhc _is-

land-region ' ancl so on up to thc "ìslanci indif icìuîl ')

one of úe hrnclanenlal elenenls of his "Sicily es

lìleúphor". A provincc of the printed s'ord, of

$îds dcscdbìng a reality so tlnt it is rclesigned încl

rc srirten. A te, ritory whosc capitnls arc Luigi Piran

dcllos Girgcnti, Leonîrdo Sciascie s RegalPeLra a d

Andrea ca illed's Vigata. of rotrrse. lìncliog dìe

sinÌilaities i-s easy. Gi+Ìentì is AgriÉ:ento. Rcgalpetiri . R.r , aln uro.rnJ \ is"Lr i . Purro fr îF( lú, lL

Yet traveller-readers of dre \\ iftcn \\'orcl kl1o!l'

thît dris is not how things nrxk. of coune, Regîipetrr docs not exist, sa)s Scìîscia in his inlro-

Lurcl PIRANDELLo

I ' lecchieigiovani

Page 27: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

ducrion to thc "S.k on dre \lhlìnd Or ndrer: InSici-

ly thcfc îrc lìan) to$ns sirniliìr to Regslpetú' One

oi tlìe0r is l{îcxlmtrlo. $llcrc Sci:ìsciî $es ì)orlì, 'r

r()!vn drxr ììordc*i lìcgrìlPclrd in ù! irrr.rginlrriou l-his

is the î!ick. the dcception. dìc cìcvice tu ccl inro x l,ìs

cnuting t!.ìp fbr thc nri0d.ln l,iruncìcllos iìîginîtion. Agrigcnio "ho(leN'

Girgcnri xnd in dre seme \vry P(nlo llmPcdocle_borders' Cîmiìleri s Vigxle..lust I (lisPlacenìcnl oi x

fè\\. at(nìÉ. r r'hc lcss, bul in lhe bnf.i distîncc - thc(listîncc of tinrc, dlc Lìislan(c bctrvecn îutho, :ìlì.1iixd€I: bcnvcen rcality anclllrntrsy - it e*eblishcs drcdc\ ix!ìon bet\ecn inÌrgirìrry xncl hngil)lc geotaÈplìy

How can v.e expliain lhc fact tlìrl tbrce $rilcls

hrYe cìloscll this tìiangle. nlore liic,ary th:ln geo

: . . r n l r r ( . , 1 . r l ì i ' - o . . r l c - n . r " i c u l - l ! n . l J ' r ì ì , ' r I r r n ;placc ofrheir -ìnvoìLrnury soiolrfÌì on Flîrh'? lhr(jcrutho$ bom in fcal !()úns nLJl rìrolc tllen t\\'cnlykil(rre!,cs apaÍ. ì)e!\veer'ì dre cnd of the 19 'a!ìd dìefiisr l\rcnt) _yeAl1i of tlìe 20' (c!111ìry Piran(lcllo.Sciîscix ind Cxnrilleri arc so decplyrtlached to dlei'foots înd nad\c colour.s ancl lìrvou|s thet dre-v spcakr unhcNîì ì.ngu:ìge - thus coùfiùring scirs.ìî s h(l

licfrhdr l)cing Sicilìîn tlù(rìgh and lìÌough coincides$ irlì Lrnivcr'.sxlio'. '

Pir:ìDdelb. Scixscir xnd Cîmilled are rìl rootecl inx pro\incc fîf fìom thc grcxr ùìltrmllrnd pubÌìshingcrclìns. e long \\'r! tiolì ftrsÌri()nîble cîpi!.ìh, h an:rrer bufcìcncd l)) cconorric înd histofical un(lcr-d(\ek)pmcnr. A plÌn iÌc!' cìescdl)c'd by drc îdolcscentA.ndrcx Cxrìilled. \\'ì'ìo dfernled of escxping, as a_slnkcn subnurinc . Ilo$ is ir possible? l)ossiì)ì\'forlìlis ver! rcxson. sî!s dì!'crcatof.f lnsPcrctof i\'lont.lbîno. "ì\'lî_vbe becxLrsr our pcrsoorlilics $.erelòÍnc(llìkc fod<s, $iùout bencfiting ircù dle cruess()f other vulets. of dificfcnt clrlTents.

Girgenri. Regrhctn. Vigîîn - neer to caclì o le' anclcvcn adjeccnt on nups designcd hv pintcd r,o(ls.,{llìosl \ilhin sighl of e;Ìch olher, likc lhe squar,gloonì) ro\\'crs crcctecì îìong thc const agri]sr thcSîl.lÌcen ÍÌi(ls, cacl] one \1ith enother rwo lowcrs rnsìght, lo rhc right xnd to dlc lefi, in x ncF\()rk ofrc-mote \'isLìxl conîxcts dlît sllfl()undcd îî(l :ÌfÌcn]pteclt() protcc! dre slrte of Sicih,.

Agrigcnto. RxcalnìLuo, l']ofto Enìpelk)cle. Tlìrccxdjoining to\\îs. thrcc rudroFlinkcd lT tics rnd fc-

Page 28: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTO I G RANSI-g8B]TfQB]

gnando di

scappame \lai

mergìbile ffondato". Al lora,

bi le? Fofse

Proprio per

ne il papà del

Montalbano."Forse perchéin qùesto luogo Ia nostrapersonalità si è

samenle, senza poter godere della cafezza di altfi fi_

voli, di diverse conenti".cirgenti, Regalpeùr, Vigàla. Luoghi vicini fta loro

e contigui sulle mappe tracciate in caraftefl ú plom-

bo. Paesi che qùasi si guardano l'un l'altro, conle le

tolli tozze e cùpe aLzate lungo Le coste a femare glÌ

assalf salÌlceni, ciascuna delle quali ne awisla altreclue, a dest? e a sinisL%, in un reticolo di sguardi lon-tani che circonda e tenta cli proteggere l'intem Sicilia

Agrigento, Racalmuto, Porto Emp€docle. Tre[ìoghÌ adiacenti, lre scritîod legati da vincoli e pa

rcntele. Ma non solo di sangue, come queÌla fiE la fa-miglia matema dr Andrea Camilleri e la famigLi. .li hrigi Pirandello, ma affinitàr più foni e profonde perché

scaturite dal ceppo comune, dal comune senlire, dauna carafterjstica che Sciascia rawisava negli autorisiciliani, uoiti fia essi da erediù letterarie.

E se Pirandello dconoscew di avere un debito verso Giovanni Verga, Sciascia lo amrnetteva verso Pimfldello e Camilleri verso Sciascia. È come se leopere di questi alrtori andassero a compoÍe ungrande libro che parla delle stesse cose, mantenen-do suono, voce e timbro propri. Ma a voler smvareper cercare la vena cofiune, il fìlone aureo, qualco-sa si trova. È giallo come l'oro, ma demoniaco e ardente corne lo zolfo. Quello zolfo che unisce tre luo-

8r,i tre \.nnori. \etl indrisoia degL zon commercir\ rStefano Pirandello, il padre di Luigi, e I'allagamenlo

t e r i s l i c t h a ! S c i a s c i arecDgnlsed in Sicilirn audrcît. ulìited by a Liter.lryhedlîgc. Piundello ac-kno$ledged his debt roGiovanni Ve€1ì, Scias-cir admifted his to PÌ

ranclello and Canìilleri feels lìe is indebted 1o scias-cia - as if úe wolks of lhese audìo6 all come togedre'i11 a grcat book dealing widr the same subjecLs while

maintaining individual lones. voices and imbres.

In point of fact, a common iospit:ation canbe folìnd, I streak like e golcl vein, if only onclooks hard enough. Yelloiv as gdd. l)ut cliabdìcal and arclent as sulphur. Sulphur is tììe link ìre-tween the three rowns :rn<1 :rudloÉ.

Stefano l)ìranclello, Luilli s laùer, workecl in thesulphur industry and thc floocling of a sulphulnìine clllsed the economic disastcr that over-whelùed his family and destroyecl his wifè'speace of nìind so tllaa she wen! nìad and Piran-Ll<l los l i ie hecamc:r nr\cr cnclnd lurm(nl

Poúo Empedocle .rlso lived oif the sulphurtradc. Ships carr icd the mìneral al Ì over theworid and heaps of ycllow sulphur slabs wefestxcked on the \l.hîrfi v"ùefe Andfea Camillerileaned to walk înd swim watched ovef by hisfather, who \vas r cLrstoms officer. Tlìe whole

l a t i o n s h i p s .Not orìly ties of

kinship, l ikctlle one linking

the maternal

dello s family.

st fonger andciecper allini-Ìres sPnlìgmg

della Fesia della l,ladonna

E

Page 29: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTO I GRANDI StBITTQB

di una zolfr tara

ravolse la famiÉiliae la serenità dellamoglie dello scrit-tore, rendendolapazza, trastofl'nan-do la vita cli PirandeLlo in un percor-so di pena. Di zol-fi viveva Porto Empedocle, dei r'z1]ì-ci e delle navi chequel minemle Por-tavano ln guo peril nondo: cataste di lingotti giaLli sulle banchine delpofo Llove Andrc.r C.rmrl led inir ió r m'ro\-r i e r

nuolare, softo I occhio del padre doganiere. E di zol

fare era tarlato il terrilorio di Racalnuto, in una zol_

fJÉ lavora\ îno il nonno e il padrc dr S\ i3{ia. in unr

zolfara desefa si uccise a venticinque anni suo fra-

telio Giuseppe e ail'epopea nisem di quei minatoril'^vtc'.e de Il gíamo àella c,z€Íd declicò pffte del suoprimo libro. Lo zolfo. dunque. Che sa di intelligen-za, di faîica, di energia, di dannazione, di solirudineAl punlo che Sciascia affermava, a conclusione delsÙo Alfabeta píîandelliat?o: "Senza I'avventura dellazofrra non ci 5rrebbe qtdla I Jweîlum dello scrive-

re, del raccontare per Pirandello, Alessio di Giovaruìi,Rosso di San Secondo, Nino Savùese, Fnncesco Lan-za. E per noi

E co6l s€guendo lo zofo. d lh ts.ogmfia liana ce

ne aggiunge ancofa un'^ltm: sotterranea, quesl^ vol-ta. Nascosta e invisibile, come le vene di zolfo chepercofrono la pfovincia, quasi una nervatura som-mersa e atavica. Ma aoche queslo non spiega Perchéqui, perché proprio qui, tre scrittori abtliano intra-preso ii loro percorso morale e letterario. Forse per_ché casualmente appanengono allo stesso teÍitorio,alla stessa geogÉfia reale. O forse no. Forse è il con-trario. Fo6e questa Ìatitlrdine esiste solo nelÌe loro pa-role, in quello che harno scritto e descrino. Forse la"loro" provincia è quella vera. L'unica.

staocls iòr intclligcnce, fltiglìc. cnefgy. chtnn^-tioll, solitude. Î) thc cxten! thal Sciascix wtote atthe enò oÌ l\is A|abetu Pirdnrlelliano: "1t^4 it notbeen tbr ùe sulphur-rr ining rrdvcnturc, thefewolr ld have been no xclvenlure of wri t iog. of

tclling stories: nol ior Pirandelio, Alcssio di Giovxnnj, Rosso di San Secon&). NÌno Savarese,l'rancesco Lrnza. Nor for us.'

The sulphur tratl leîds us throtìgh superlicialgeography to .ìnotìrer, underyroun.l rerlity. lnvisr l ì , e l \ \ J . r s ( r r r r l r r l J e r , l i k \ . r l r e { u r n L , u r \ e f l É

thxt nrn through the provincc, sinÌìlxr to x sub_mergcd, atxvistic nen,orìs syslem. Ho$ever. nolc \ ( n r l ì i - r . r . , \ l ) l , r i n $ l r ! l , c r ( . i n r l r \ \ r ' r )plîce, three authors eml)arkecl or a molal andlitemry journey. Possiìrly becrùsc lhcy lìappenedto come fioùÌ the same xfeî, lrom thc sarùe tan-gible {aeognplìical fe^Ìity. or ùxybe no!. ìuî}ibethis laritlrde only exists in their $,orLls, ìn ilìcilstorics and descúptions. M.ybe lherr' provìnccis dre rcal one - úe only rcal onc.

Luca Zìngarellirn una scsnadot Co m m i s s a rio M ont a I b a n o.

as I nspectot Mantalbano

ridden Ìr'ith sLlLphrlr rìúres. Scì-ascir's father anclg r a n d f a r l ì e f

of them and hìsbrother Giùsep-pe killcd h,lìseir

phur r Ì ine. TherLìthor of 1/ glof

( The Day ot theOwl ) .ledicrtedpar! of his f i rstbook to dre rnis-e r a l ) l y e p ì cd e e d s o f t h o s eminers. SuLphur

Gaetana Savafleri, gionallsla e scritorc GaeÌano Savatleti, jaurnalist and wntel

Page 30: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

LA PROVINCIA DELLE LETTERE

.,MI PIACQUE IAMBIGUITA

i sono scrinori chesenloflo la neces-sità di ambientare

DI VIGATA''di ANDREA CAMIITERI

Il paese delle ntie storie èsemifa.ntastico. Vi si riconosce

Porlo Ernpedocle, nta essoba ormai assunto la forma

triangolare della' Sicilia stessa.ta maggior parte delle lcro storie rn un unico luogo semifantastico, un-acittà, ufla provincia. Ecome se si fossero au-toeletti sindaci o gover-íatori dei loro personaggi. Dando Ìoro inqualche modo deì confini, geogÉfìci ed esisteÍziri, forse sentono di po-te.lì tenere maggìormente sotto conlÎollo.Due casi per tutti: Faulk-ner e Garcìa Mirquez.Ho detto dìe sono luo-ghi semifantastici a m-gion veduta: in realtàquelÌa città o qùeÌIa pro-vincia esistono sulla car-ta geografica come strut-ture toponomastiche dibase, ma le necessitànarrative degli autori fan-no sì che i con$ni sianoa geometria variabile,che le súade si ordininoifl un modo diverso, cheun fiùme che scorre ad est venga spostato a ovest,che ùna collina da sud trovi la sua pìù giusta collocazione fantastica a noîd. Ne I ueccbi e i giolnní

di Pirandello, Girgenti (ora Agrigento.) appare let-teralmente teÍemotata: ad esempio, siccome Pi

randelÌo aveva la neces-sità che due case si ftoÍteggiasserc, fece scompa-rire un colle che nellarealtà si frappone. Le vi-cende del mio pnmo roÍraîzo, Il cotso delle cose,terminato nel 1968 mapubbiicato dieci anni do-po, si svolSevano in unpaese costiero del sìrd del-la Sìcilia che non aveva unnome. Ma chi tra i mieicompaesani lo lesse îiconobbe subito che si tratta-va di Porto Empedocle, ilmio paese natale. E del re-sto ro non avevo lattoriente per camuffaîlo. Allora comiflciò una speciedi gioco d'identifìcazìoÍe:qual era iI nome vero diun personaggio che si nascondeva dietro ìl riomeinveritato che io gli avevodato? Qualcuno si rico-nobbe (forse non a torto)e s'initò. E questo malgrado io avessi scritto iI solitoawertimento e cioè che inomi e i fatti non avevaro

alcun rapporto con la realtà. la cosa mi seccò molro. mi r ipromisidi non corrre pru r l r is(hio e \osl .quando scrissi il mio secondo rcm nzo, Unrtb di

fumo, del 1980, volli uttbientarlo in un paese, VigàL-ta, che esisteva e flello stesso tempo non esisteva.

@

Page 31: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

,,.. :1i. gr""ttl'''

..I LIKED VIGATASAMBIGUITY''The toum uhere my storiesare set is bÀlf-ímaginary. It hassometbing of Polto EnxPedocle init, but ouer tinxe it bas taken onthe triangular sbaPe of Sicily

Lumr \r i ler l ) f t r l thr nc(J lo \er dr- i r . lof ics rn

D " " ' . " , . \ c r n . I n r J g r - J r ) P i J L c . r o \ \ ' n o r

province. .s if rlìey \\'ere the selÈelectcd nuyolsor govcflrors of dìeir chaftctel5. Maybe they tèelrhrr est:rbì ishing gcogLaphical ancl eaistent i : r lbound.rries hehs to keep lhen under control.'fwo cxrnples: Ì_aLrlkner ancì Garcil Àlarqttez. Il r . r r < J c l r " r r . , ì 1

( r ì l c J r l e î - n - i n , l s i n . r f v

places lhe fîct ls ùlt the !o$-n or provincc actlr'i ly exisls on rhe ln:lp in its bîsic configuration.bù! thc authors narative needs cause boundariesto be moved, chînges in the lîlout of stfeets, ari\,er flo\\'ing erstwxds to be diverted lo ùe wcsl.

Camilleri, a Porlo Empedocle.

Aufhot Andrca Camillei

and a hi l l to bcrransferred f lomsourh io an imagi-nary location north.lo Pirandello s Ir?

Olcl aú.l tbe Young, Gitgenti (noB. Agrigenlo) is lil-

erally disrupted. For example, since Pira dello re'quired aso lÌouses to face each othcf, he caused

the hill that rises between then in rcal life, lo clis-

luy fft{ novel 1l co^, de1le(]o.\?, B'lìich I finisheclwrìting ìn 196ti (though i! \|'as pùblisheci ten yea$

later) w:ls set in iìn unnanÌed tos/n on the soùthcoast of Sicily. lihen my fèlb\l citizens read il,úey irnìneclìrteiy recogniscd PoÌIo Enpedocie, nìyhonìetosn. For rhat tì:rftef, I hlrd clonc nothing loclisguise ir. A sort of glÌessnìg gane ltgan ' whowere thc real peopLe concerlecl behind úe fiction-al n3mes I had ùa.le up lòf llrem? somc peoplerecognised them,seLves (and sometimes they wer€riglìt) and g()! angrt, dcspite mv having wrhlenrhe usuil warning !he! manìes xnd f:ìcts had nothing to do sith .ealiry.

I \\?s very înnolcd .ìn.ì prcrnised mysell not !o rurrî sinillr risk aBrin. so when I n'lote fiy seconcl nov-el Utl lìlo di fLt no in 19a0. I set i! in :ì tos n called Vi

Page 32: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTO LA PROVINCIA DELLE LETTERE

Quel paese, lo confesso, mi piacque,mi piacque quell'ambigùità, e decisiche, possibilmente, tutti i miei ro-manzi futuri dovessero svolgersi aVigàta. Vigàta che era capace d'inglo-bare fattr e vicende d'altri paesi sicilianipur restando sempre Porto Empedocle. Però, spo-sta ìl confine oggi, spostalo un po' più domani, è an-dato a finire che Vigàta ha assunro la foma riangolare della Sicilia stessa. Con I'insperato successodei miei libri, il nome di VigàLta ora è conoscìuto inIlalia e in buonx pane del mondo. Ma c'è stata, secosì si può chiamare, una complicazione. Vale a di-re una sorta di sdoppiamento di Vigàta. Quando sitrattò di ghare i telefilm che avevano a protagoni-srJ :l cornmissàno l\'lontalbano. rl produnore. il regista, Ìo scenogmfo, ritennero che la splendida zo-na di Ragusa e dintorni fosse più adatta come am-bientazione. E non avevano tutti i tori. Il mio pae-saggio empedoclìno era di memoîìa e nel corso de-gli anni aveva subìto molte e sostanziali modiiche.

E così è accaduto ch€ ll successo dei telefilmha faflo cono'cere und pdrte della rrciiia che invece è assente nei miei romanzi, E ora esistono conpieno diritto due Vigàta: quella leftenrìa, che con-trnLa ad avere ( ome stfullur,r pofranÎe ìa memofiadella mia Pofo Empedocle, e quella della fìcdontelevìsìva, aÌtrettanto valida e plausibile nella suarealtà odiema-

gata, feal and inexistent at lhe sametiùe. I confess I liked the xmbigùilyof dlis torvn so much that I decidedthal in the future all my novels, as faras possible, wouìd lake place in Vigàra. \fhile continuing to be Pofto

Eopedocle, vigàLra wîs able to absorb facts ancleveds of other Sicilian lowns. Gradually, by dint ofextending its bolìfldaries, Vigàta ended up by tak-ing on úe triangular shape of Sicily in its entirety.As my books became unexpectedly populx., thename of Vigàta became knoer'n tbrougholrt Italy fidindeed in a lîrge par of the $/odd. Hovr'evet à com-plication has cropped up, if it can be ternìed slìch- Vigàta now has a double. \(/hen ir came to shooÈing the TV series based ofl d1e figure of InspectorMontalbano, everybody involved - the producer, dÌedirector and tÌÌe set designer - all judged thesplendid areà of Ragusa and ils surroundings ro bea fàr more suit^ble setting. And thev werent fars/rcng. The landscape of my Empedocle orìly exisÉd in my memory and lìad gre^tly clìanged wiÎ'\the passing of the years.

So it happened fhat the success of the ]v senes 1ús introduced the public to a palÎ of Sicily dÌatdoes not feature in my novels. Now tlvo Vigàfas ex-ist - the literary one. still based on my memorìes ofPorto Empedocle, and the one fd the TV series, tlrstas valid and plausible in its presenl reaÌity.

allaline dell'800.

Podo Empèdocle in the late

Andea C ani |et i, sct inot e

@

Andrea Canillet i, Milel

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LA-P R OV I N C I A D E LLE LETT E R E

SCIASCIA EIL TEATRO DIRACALMUTOdr fEUcE cAvALLaRo

Lln resta.uro tanto desideratocbe può essere letto comenxetctfora di un riscatto.

I | _ is.3t o Jr Jn- lcr 13 di :"s lrJ l I i r ' o l tc P-r ( o nrI , t i " t '

, i . t - i r , , p u o . ^ m i n ( i l r c ' n , h \ L l r r r n l c / -

I rro c ' ha n.orrr . I 'a lerrru quJndu hJ r iJ ' c$ l

lucì dcl Massimo con i Berliner diretti da Abbado

E ci prol'x, ^ due passi da Agrigento, il paese di Leo-

nardo Sciescia, Racahìuto.'felr di zolfo e dì sale. Buonn mlsccla, linfa vitaìe

per le intelligenze, come slìssurravx sornione Ge-

sueldo Bufalino fra le nivrte deLla chiesa Mrdre.

scrutando Ìe tcle di Pietro D'Asaro, quasi sentendo

ancoú aleggiare lc eresie di Fra Diello La Matina, il

fmre úcalmlìtese.hc uccise I lnquisitore Poi, îp-penll ftrori dal Duomo, a Sciascia che 1C) guidîvî e

alLo scrìtlorc di Comiso s xpril'a, di fronte, la irge delcorso, comparivino le torri del Castello Chìafa

montano a sinirm e, a dcstra, 1a scelinata per la Ma

donna del Nlontc, addossala aL convento trasforrÌrato

in municipio. in una scquenza chiusa dai tratti dl un. r \ 'SgiJ 'o , l r roccaro. . rn , dn. crìo rosu Llr ì13 nrgqi-ne, 1e vcrate a pezzi, le pietre a visla sfaúlate, il lelto srìlLrzzicato. Era la !,ergogna di un ebbandono aiquale Sciascia non si Éssegna\-a, e si era alL,r fine degli ,ìnni Settantì, dopo un1 visita coÌrpiùta a1l inÈrnodi ùn teatro ridotto ad un girone infernale, con losgomento di chi sentiva offesi e cmcellati i ri.o'tli

di Lìn te po lonl:ìno: 'Alla soh luce dÌ una lanrPa-da che pcnde\a dal soffitlo, ho vislo Ia .ovina cli

quel luogo che rlcordavo splendido, jncantevo

Ie. .. . I l'aveva scrittlr in Occbia .li capra cos'em sra-

to il Regina Margherita" Per lui, sin dall'adole

r'r--

v

Page 34: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

' t r

:tt*,n,,'

LEONARDOSCIASCIA ANDTHE RACALMUTOTHEATRETbe restoration he aluaYslonged for can be seenas a metaqhor of redemPtion.

f l ì , r , ' 1 c , , t r " , | . ' ' \ î \ ' , o ' r r r ' r ' r r ' ' I n '

| ' r , p . " 1 | r , r ' , ' , . , r i i ' l ( \ r ' r r i u , r

bcgin \\itlì a llÌcrtfc. l'alcfr'ì1o iìltcnìPlcd il l)y

fe!i!,ìng rhc 7c.ttt'a lI(tstin:|o xnd inriting lhe

BcrLincr Ofchcslrx con(lLì.te(l b\' Alù.ìdo. NoN

I.licxlnrulo. Leonxdo Sciiìscilr's homcl(N n !'cD

ncrf Agrigcnlo, rs l l t lcr Ìrptrr ìg l l t (x)A hnd () f sr l t xnd sùlPhuf. r \ good nì ixrurc.

a vitxl norìrishrÌìcnt fof kc!'n nììnds. iìs Gesuxl_

do llùlnlino usc'tl lo nìLìrnur liììo\\'lngl-\ $hllc' ' r ' - r r r i n g l c t ' , r r . l . n q ' ' i l i L r ' I \ ' J r ' r n

rl\e (:híesa .llctit(..ts if hc teh hercs,! slìll lìov'

edrrg in the rÌir - lhe 1ìcrcs-t of l'ú l)iego L.t

Matin: ì . dìc nr(r ìh frc l l ] RiL.. ì l r ì rùt i \ \1xr l i i l l tLì

dr(j LìqLìisilor.On ()ne occxsrcn. Leorer( lo t . ixs. ix: ìnd l lu

fr l ino, \ \ho canc' f ìorr ( Ìnì ìso. louùd thcn

seLles iù front of t l r t cedrecìr41. t r(r . ì \ \ i th x!ic\r' whìch cnconrp.rssed tlìc Corso. the lo\\

efs of the Chirraîrorte Cxsl lc to lbc lct t t lnd.on dle r ighr. r l ìc steps le, Ìding Lrp r) t l ìe cl ìurchof ùlrdornî . ìc l Nlonte. ne\t l ( ) drc conlenLiurned ìnk) Ìhc to\\rl hrll. jn I sc.tLrcÌìcc sr.ling in l r incd I)Lr i l ( l iDg. i t r tes corrcded b,\ 'mst, brokcn \1 indo\\ s, crLiùbl ing slrnìe$'orkxnd. dì lxpìdxte( l r ! )oi .

Sr iuscia rclused l() ncccpÌ l ) ì is sh;rnìcful staL€of neglljct. ^1axin. rn the l|tc 19:0s. etìe| \'lsrling dre inside ol .ì rhertre noN rtdLrcccì to a

Sciascla, nellasua casa i

gl j$pse of l ìc11. hcr x t ) r c s s e . l r h c . l i sr l l r \ ' o t s o , , ì c ( , n cNlìo fccls hìs nrenr-o r i e s o f f 3 r o f fl l l ncs l l i r l c L reeD

Leonardo Sciascia at hiscourlry housé La Noce.

Page 35: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTO LA PROVINCIA DELLE LETTERE

.#

s(cnzx: I l pì i r l ) , r l tcxto dcl lx nr i : r \ i r l r .inclrntcyole. l i srùcchi. or i . \ .c l lur i . î1lejloric e [Lci '

11i ì h nrcf i ry is l ìx dcl rrg:rzzo chts. ìggi fr ì \ ' r ì l f l ì pxlchi rossi c c() . I icbìbLLi s crr spezzat.r nel l r ìonro cìrc

oLrt r : rgccì ancl c \ f r l : l l \ rh ! l j ! rh1o J r s j n g l c l , L r n l ) l ì . r i ì s i l l ! l J r ) r ì r r h ( .. c l l i n g J s x \ r i r r , f r r i l l t ) t x t ) j , L . cl r c r n t n r l x ( r l r s s t ) l r n r l j r l r n c t . J r

J n l r i i \ o r l i ( ) L . h i t ) t l i L I ù ! 1 ! \ t r t \:r\ I'nzrvlr n liclìro .()l srìo l)xslorìe trlr poltronc lllcc|c. | l rgnrtelc sin] i l i x l i r rne. nìcl i c. l cscrcl ìcf l r ,sPunr()ni \ ' r rc i sotto lc sf l rpc i | . ìp lstxtc c()n rcsr idirnbn;r(r scfost;rr i . dfrppi pohcdzzrt i . s lucchi cr ls( i 'nt i . xt t rcs(hic(r ìosi ed un sDari{) squ ci l ro_: r ì -nruÍìio. ofmri slrrccio.)pirco. Qucrìto err il dis.ìsù1)l : l i un lert f () c()slrLr i to ccnt() rnni pr i ru. comc Sci: Ì

" i . l r r , r , , r t . r . , 1 . , t , ' , . r , . ( t . r , r . . { i , . ,IlYrtrv). c(nìc lo irìdìc;r\'lì xl suo iìnrìc() lJurarlno,' ' ' . r r ' l ' L \ . . , , i \ r r , 1 r l , , , . r . . . r , ,

Sisr i . in lc l lc l luxl i . Lrorì ì in i pot i t ic i gr)nxt i {r qLrxncl)si prcscntr\xn() nel lx sur l rx rLìcrnrprgnx, î l lu \o(c. l Pochi chi l (nrclr i ( ì . ì l t ) resc. i r l f ìnìclo 1r. l unlst|xdclllt corÌ i ltlufctti :ì secco, j nÌîndoflj picni, llrl igùr r i .qogl l () . i p ini rhi sul lu coìtnrî . ì i t ìornc

c\ r ) . hc . \ t )h inc( l $ h l r rhr . / i . tqr / r / . l r r - .1 t , . / // . / l J ì e x ù 1 l l l r ( l n r c r r ì t t o l r i n r s i n . ( . r r ( , l c s ( ( I r ( !' lhe

l ( ) \c l1e: l rhc i r r fc ot r ì ] l t iJ ! ] rn: rc lc r te l jg t li u l l ) ! s L ( ( { ) c s . g ( ) l ( 1 o f . i r Ì r ì r n r s \ c t ì 1 1 . i L I cg ( n ì r s : r i r ( l l i g h r s

Y c t t h c \ o n ( c f h c f c l r u s l l , ( ) \ r i , . , , r r r ì !r h r ( ) u e h r c ( l v c i \ c t l ) o \ ! . s x n J ( t t i l l i . ( ) n i ! l o r s .s r s s h ù Ì r i r d ; ù 1 l ì ( n ì . L n \ h O p r r r ( . t . r t c t t L r r rs l ( r ! r L \ . l c l n l Ì ] g ( ) n h i s s t i r l i : Ù n . , n S s c : r r s i ns l r ( . 1 s . c ( n ) \ \ c l ) s l ì s n r ) r ì r n g c \ r r v t h i n ! . n ! s r sl n d c \ r r c J ì r c n r . e l l r s s s p t l i c s r n i \ c ( l \ \ i r h r h cr ( ' n r x i n s ( ) l f l r l { i n g p l : r s r c f r r r . l e f t r l s \ h ( , ! s. runr l ) l inr l1 ì l ) r i fs r rL r l ) lcc l (^ \ Jr s | | r ( r . , )c : . ( ( ) rf ( ) ( l c a l l r c s a L ) c s l t n L l i t t 0 l r . n l { ) r l r l y . r ì f t l Ì r nrcc lLrccd rc , u r lLr l l r lg . ' l ì r is \ rs rhc ! t isxs, r ( , , r5

Page 36: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

ruin of a thearre bùilt a hundred years before,

as told by Sciascia in his columo for the

I'Espresso îî gaz\ne, as he showed it to his

friend Bufalino and also to Vincenzo Consolo

and the actors, film directors, intellecluals'poiìticians and iournalists who turned ùp at his

coùn!ry house at La Noce, a few miles from

the vì l lage, at the end of a íarrow road

flanked by dry-stone a'alls, flourishing almond-

ùees, a lush vineyard and tall pine trees on the

hill opposite.Twenty years of wailing and of resloîatiofl

'work have gone by since those first decades of

neglect "Lrncovered" by Sciascia, but had it not

been for him the reopening of this 8em of a

ùeatre in February 2003 would possibly neverhave taken place. Spellbound, President CarloAzeglio Ciampi was guided through "stuccoesand gold ornament<. velvet and aì legories by

Andrea camilleri, dte author who has taken up

Sciascia's legacy aîd is now artistic directot of

the "Regina Margherita" theatre.On December 19, 1870, the town council ap-

proved the building of this gem and allocateda sum of one hundred lhousand lire for two

But the building designed by Dionisio Scias-cia (no relation to the writer), pupil of Basile,the architect of the Teatro Massimo \^ PaleÍL\o,was finally completed iî 1880, to the delight ofthe town's s/ealthy families whose riches andpower were founded on the mines and thehard work of the miners.

A bonbonnière arith 350 seats, two rows ofboxes, a gallery shaped like a horseshoe, anorchestra pit, a large stage and litde columns,undulared like sensual balìerinas, separatingthe boxes and giving a rouch of lightness tothe shuctùre, the theatre glitlers once mores/ith a thousand lights, as it did in the past.

The lovingìy restored frescoes are as mcliantas rhe stuccoes by Giuseppe CaIta, also authorof the French-style cunain depicting the revoltof ùe Sicilian Vespers.

Not an accideoral choice of subject in thoseyears immedìately after the Unification of ltaly,when Sicily, by recalling the up.ising against

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Page 37: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTO LA PROVINQIA_DELLEIETTEBE

Si sono aggiunti altrivent'anni d'attesa e direstauri a quei primìdue decenni di rcvina'scoperti" da Sciascia,ma se oon ci fosse statala sùa spinta forse nonsi sarebbe aÍivati alÌariapertrrra di un gioielloche, nel febbraio 2003,ha incantato il presi_dente della RepubblicaCaío Azeglio Ciampi,guidato fta stucchi edori, velluti ed 'allegorie"

da Aodrea camilleri, loscrittore che ha Preso iÌtestimone di Sciascia eche del "Regina Mar-gherita" è diventato di-rettofe artistrco.

Adesso risplendequesto gloiello nato conuna delibera del 19 di-cembre 1870, quando iIconsigl io comunalestarìziò un fondo di ceî-tomila lire. Per lavoriche dovevano duraîe due affLi. Ma ilprogeso di Dionisio Sciascia, nessunaparcntela con lo scrittorc, alÌievo delBasile, l'archiletto del Teatro Massimodi Palemo, fu compÌetato solo nel1880, per la gioia delle famigÌie ricchedel paese che benessere e pote.efondavano sulle miniere e sulla fatica di chi ci la-

ni iúmedntamente suc-cessivi all'Udtà Perchéla Sicilia, ricordando ladvolta del 1282 contro iFmncesi, pro\ava a ri-verìdicare il proprio ruo-lo nella storia, nella sto-ria "rrazion le" .Allora come oggi nelteatro ecco specchiarsilo scatto di una possibi-le rirEsci@ civile capace,come accade sulle sce-ne, di miscelare svago eclrltura, offrendo un'oc-casione in piir al viag-giatore p€r raggiungeree visitar€ qìresto paesinoin cui Sciascia visse úc-coÍtanclo stone, calat-teri, aneddotì di una co-munità trasformata iflmetafora, in laboratorioper interpretare vizi epigrizie, malesseri e mi-sfatti di uo Paese intero.Cominciò da maesro e-lementaîe dmunciando

la sofferenza di generazioni che nonvedevano mai il sole perché si entravain miniera prima dell'alba e se ne u-sciva dopo il tramonto. Ma note e dia-i tfadottr nelle Panocchíe d.i Regahe-tr4 oggi sono solo l'occasione per saldare una linea di riflessione cultuÉle

pudeggiata da tante poste di ìrn percoÉo che sem-pre a Sciascia e a RacaìmuteRegalpetra ripoIÎa,

coúe accadeva a Bufallno, consolo e agli altriospiri quando erano condotti dallo scrinorc. oggimeglio di ieri si porà trovare a Racalmuto il gustodi inÌmergersi in un vero e proprio parco letterario.

cominciando dalle navate della Madonna delMode, la chiesa di qìrella scalinata dove i cavaÌli bar-dati a metà luglio s'affampicano da 500 anni per u-na corsa mozzafiato conclusa da bestie sbuffanti ol-Íe il sagrato, fin davanti all'aftaîe. Consuetudine ri-

Sciascia, n6lla chiesadslla Madonna dsl À,lonle.

Lèonarclo Sciascia,in the úu.ch of thè Madon a

Allora come oggl s'accende di mille luci questaborìboniera da 350 posti con due ordini di palchi, unloggione a feno di cavallo, il golfo misrico per l'or-chestîa, un palcoscenico ampio, uîa linea alleggeîila dalle colonnine che separano i palchi, ordulate co-me ballerine sensuili. E. poi. gI affreschi ben ripre-si, solari come gli stìicchi di Giuseppe Carta, autoredel sipaîio, un velaîio alla francese con gli scontri deiVe$rí sicillani. Uf]a scelta non casuale in quegli an-

Page 38: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

tlìe Irench in 1282, attemPled to clainr a role

lbr itself in Ilely's national hislory'

The theîlre reprcsented dlen. zls it does to

, l a y " b r r * o l . i r i c l , t . ! l c i ' J p o ' s i l t c f c n î i c -

sance capable of combìning entertainment and

culture. xs happens on stage, offering visìlors

rbe oppo,lunity to visìt the ljltle town whe.e

Scì^scia livecl and wrote Írìany of his stories

and anecdotes about a community that l Ìe

used as a metaphor, a workshop for the inter_

pretirdon of the vices, indolence, nalaise and

misdeecls of an enlire nation.Sciascia stafed ou! as an elenìentary school-

teacher, denouncing tììe sLrfferings of all thosegenerîtions who never saw daylight because

dley entercd the mines before dawn aod cameo U t , r ù e r . u n < r r . H i . n Ò l e " . r n d J ' . l r r e . . 8 , l l ì -ered in 'Patocchie di ReSalpetra" (Englis|, îi

der "Srh on the WoLntd") are novr' an opporttF

nity to weld together the many stages of a cùl

nual irineury thal alwa)'s leeds back to Scias_c?Ì rnd Racalmuto-RegîlPetra.

Like Bufal ino, Consolo and ot l ìer gueslsguided by Sciascia, Racalmuto, ìn the presenl

even nlore lhan in dle past, offers the deìighaof immersing oneself in a world of lìterature.

Staúinli with the church of Madonna del,rlforle horscs in full finery have charged upits steps in mid-luly 1òr the pxst i00 years, inan exciting race that only cnds $'hen the snorl-in!ì horses enter the church înd reach the alt^r.

A r.adirion that reperts itself in an ancient,unchingirg popular rite dì|lt makes the l?saadel Monte one of the olclest in Sicily ancl in-spired Sciascia to srudy (and write aboLrl) theisland's pagan and religious lèstivìties.

Racalmuto-Regalpelra's stodes and inhabitants have beconìe a metaphof, like lìther Alfbnso Pume, rl\e Cbíesa Mactre parlsh priesÌvr'ho concealed the church's precious paintingsby D'Asaro, "Il Manacolo . R'hile reslorationwork was going on ancl refused to reveal dreirhiding place to rnyone not even to prcfècts

of police or Lnder secreraries - for fexr of their

l l ( con. iLl-red I hesl î^r | ' r f l r \ r , inyune rndle "Land of Reason", as Racalmuto Nas calìed

Viaggia semprecon Passport.

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Page 39: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTO LA PROVINCIA DELLE LETTERE

proposta invariabilmeÍ-te per uo rito Popolareche della Festa del Mon_É fa Ìa più antica di Si-cilia e che oftì a Sciasciaoccasione Per un viaggio (ed un libo) tra le

feste religiose e Paganedelf isola.

Racalmuto-RegalPetraancofa una volta me-tafora con le sue storie ei suoi uomini. Anchequellì in tonaca, comepadre Alfonso Pùma, ilparroco-Padrone dellaChiesa Madre che, du-|ante i îestauri del Duo-mo, tlzrscose le pÍeziosetele del D'Asaro, ll .l4onocolo,ser\zaf i is ' re-lame ìl magazzino se-greto Per timore di fur-ti. Celandolo anche da-vant iaprefett iesottosegreta.i.

Perché riteneva me-glio non fìdalsi di alcu-no nel "Paese della Ragione", come vollerochiamare Racalmuto quanti nel '91 organizzarono,due anni dopo la scomparsa di Scias( ia. unr sede

di dibattiti su giustizia, politica, ÌeÍeratura.E lo fecero gocando su quella ragione spesso per-

duta. Nel Paese e nel piccolo paese di RacaÌmuto.Che per dibaltil e chiacchiere sul corso aveva ed inparte arÌcora ba un suo santuario proprio nel circoloal quale era iscritto Sciascia, il "Circolo Unione". Fa-cile trovarlo. Perché ad indicarlo, sul marciapiede,c'è Sciascia a passeggìo.

Un po' come Pessoa al cafè di Lisbona. Eccolo,un po' chiuso, l'espressione scettica come sempre,solo ùna smorfia, una sigaretla schiacciata $ ladestra, fm indìce e medio, ll passo lenlo, il baslonecome appoggio, E con Io stesso Passo entmva al cir_

colo, salendo al primo piano, nel salone dove sem-

There he ls, rather reserved, the ìrsùalscepticaì expression on his face, no moae thana grimace, a cigarette crushed between the in-dex and middle fìnger of his right hand, walk_ing slowly as he leans on his stick. He used roenter the ciub at rhe same slow pace and {lo upto the hall on the first floor, where the air stillechoes with the witticism of keen minds asweil xs the chit-chat of locrl worthies who, as"the only siÍln of úìeir transit on ea.th" 1eft "ah o l l o w i n a n a r m c h a i r " . t o q u o l e S c i a s ( i a . d susual busy creating metaphors out of the ob-jects and people of his homelancl.

These are the pdncipal sigh$ - after the clut)

and rhe churche.. \ is i rors can go on Lo \ ies

fhe Madonna dél l,lonle

way - rather like Pessoa

in 1991, two Yeals af

ter Sciascia s deaih,by the organisers of a

series of debates onjust ice, pol i l ics andl i terature- I t was asarcast ic al lusion tothe frequenl loss ofreason, not ,ust in the

lirtle town of Racal_muto but in the w-h o l e o f I t a l y . I nRacalmuto debatesand conversat iontook pÌace - and stilldo today - in the clubof which Sciascia toowas a membef, tne"Circolo Unione" .Ics easy to f ind be-cause Sciascia himseìfis there, on the side-walk of the Corso,ready to pojnt out the

iÍ the Lisbon café.

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bra di sentire ancora echeÉlfÌiare acute intelligenze,m:ì pure chiacchìcrc c voci di notabili che "comeunico segno ctel loro passaggio sulla terra" ìascin-\ ' . rno l r l ro, . . . r I" nÈl l . r pulr junr . , umr !r | l !c\ . ]sciascia traslòmìando sefipre in metafor2r cose eduomini clclh sLìî teffa.

Ecc,o i luoltn obbligari per il viagiqiatore che dal cir-colo o dalle plnocchie (di Regalpetra) potrà passare al Castello Chlarinìontano, clft)ccrt() {llìanc ) Scia-' iJ ì , rr , , . t r , r \ , i r 8l l " l inu. ugg, rr .hr*u r?( rprr d r o p r r . o n . c n i r . r o s r c c \ p c l J ( o l i E . J m m p l ( 3 ndosi oltre I Teaùo. oltre la Madonne del Monte, sulÌa sbad:r per la stazione si potrii mggilngere I edlficìodellà \,ccchiî ccnraie eletrica trasformara nclh Fondîzione Sciascia. llna grande fabbrica ceduta dall'Eflel aÌ comune quando lo scdttore eÈ ancora lì \'1ta. Anche se llri proponev:t d intitolarla a Fra DiegoL, ùl ,r l r r . ner u_.r . rssoîrn/.r ' on qucl l 'crc\rr sociale' che, oel Cjflquecento, dovette essere alla basedeÌle toftn€ dprese in Morte de 'Inqttisitare

Librout i l issimoFrcÒg||cr( r l r^\L l l^ L| r ! ' t \ . rsul tenìa clelÌa giustizia. Anche di una giustizia socialcoflcsa dallc f^tiche consumate in quelle miniere og-

!ai. anchesse, tappa di un prrco lettemÌio che clovràlconNnque cominciare o finie ne1 snììbo1o del riscatto,il "Regina M gìreritî", il lciÌtro in cui rivivono 1e sce-ne cìi una vile, cìi un Paese.

conccÍs, exhibitidr an.l perbnnances.Beyoncl thc thcxtre dnd thc trladonna LIel

r l , Ior le cl Ìuach, along rhc foad ro thc star ionstends the oìd po\\'er pìxnt. convertecì int() theSciasciî foundation.

A lxfge builcling. il \\':ls mrde over by Lnel(rhc n.ìr ioÌ ìal elecrf ic i ty board) ro r l ìe roq,n\ l /hcn thc \ \ ' r ' i ler was st i l l a l ivc, rhorìgh Ì ìesuggeste(l (lc.licaring ìr to Diego La lhrha, ùesixteenth-century nn)nk rcrÌured ìrercause of lìis_socirl hcrcsy". ;ìs toÌd by Sciescì:r in DcrÌh ofen lnquisi tor ' .

A book that €xplatns Sciascia s ol)sesslonú, l th Lbe sul) jed () i jLrst ice. iDclucl ing r socialjusr jce outragcd by the hald lebouf rn the

ines, noú yet anodrcr st îge of lhe l i terxrtitincrary dìai bcgìns înd ends Nith the 'Re.gt,l?

l l largheri ta" theatre, syùbol of f l : 'del ìpt ion,scene of rhe rebir th of e l ì fc .nd rn entìrc

llBegina L,largherila, la seradèll'inaugurazione (a rebbraio

À,larghe la ihealre, €l tlsrcopening in Feb@ty 2003.

t h e C h i a r e m o n t €C î s t l e . x r u i n\ \ 'hen Sc iasci xshoù.c( l i t to Bufrlìno bur no\\, rc-stored and turnedr n t o a v c n u c l o r

Felice Cavallarc. invialo delCori€€ della Se6

@

Fetce Cava ara conespandent lÒtcótÍlere dèltase@

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,s ,r- '

dell E .i@ /Y, con gli aìtori-

Pinndello with the @sl of hls

, '

Non che ripuclìassele sue origini e tanlomeno i suoi legamifìliali, paterni, co1liugali ai quali era anzigelosamente attacca-to. Me preferiva dilalare i confifli degli eventi flaturaliprimari, della nascita e deÌla morte, quasi ponendo-

li fuori dnlle circostaÌ\ze del luogo e di temPo. In un

Frammallo d'autabí{Erafia dettato a un amico a ven-ticinque efmi (er"r nato nel 1u67) volle soúolineaÌe nonil nome della ciftà nalale, Agrigento (allora Girgenti),ma quello della cont%da posta in Lìmiti territoriali in-certi e indicati con un ioponimo che avev.r Per iui unvalore simbolico, allusivo di una sua identità soÌo umana, non anagrafica:

lo dunquc son figlio del CaG, e non àllegoricamente, min giusta reiA, pcrc'hé son n2to in ùm nostra cropagna, clìerrcvàsi preso ad un inlrjclto l)No, doomimto, in iofúa dialetrle, càwsù dagli abichù dì Girgeni. Colà la mia húigliasi cra rìfugiaú dal rcribilc colerr del 1i167, che inlìsi lò!tc-nentc nclk si.ilia. QuelL campagoa, pe'n, porú sditto I aÈpellaúvo di Lina, nesso da mio padrc in cordo della pdmlìaÌia appcm ùla e .he è mSSiore di mè di un umq ru n*suno si è xdafiaro alnuovo nóúei e qùella campagna.onti-nua, per i più, a chiamrsi (-wsù, comzione di,leftale deLgenuino e antico vocabob gÉco Xaos.

La camprgna del Caos è un vasto pianoro che so-

rrasta la ciÍà di Pono Empedocle, una volta dettasemplicementc la M4nad di Girgenti, a cui om con-

PIRANDELLO,CHILD OF CAOSTbe wùter's inuoluntary "sojournon Eartb ", tormented by tbedesire to be free of bk "cíuilstahts ".

Dir ' ,n, l* , lo r lwr! ' h: ,J r * orc ro serrìF s ' rh r l rc

f . o r , r p r ^ f , ; \ i l . l r l r . : l ) ^ l l ì ' r i . , ' $ n , r n L lthat of his characlers. PhiÌosopher, BencclettoCroce, with a cerîain llmoLrn! of dedsion. termedPilandello s most famous novel, The Late M.tttiaP.Ltcal. a rî,qe<iy of .ftil strtus. of the impossibiì-ity of escaping from burcaucrecy to lìvc e free

existeflce. Dcspìte Croce's cLevastating crjtiqueand othet less aùdÌoritative ones, this u,ork \\assuccessfully aclapted for dìe thealre and even forthe ciÍema. The character was born ol thc alr-rhois autobiographical idcntifìcnrion with an occurrcnce that Ìs îol as implausible as i t mry

Ar rhc rime Pirandello roo, ìike lhe mîin char-ecr(r , , r \ i . norcl . rre ' go ng t ì rorgh :r 'cn,,rr .

economic and family crisìs. He lived in Romc onthe proceeds of his fathels sùlphur-mininÉì com-pany ìn the environs of Agrigenlo, which failed

E

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, l i s r L i l r l ) u : l \ i n l ( ) 0 - J . l h e d o \ r r . r r r ( 1 r ì r ' n r l ì l

hcî l r | o i hrs \ \ i tc . th( ' nr i l ( l re l ìP(rcc l : \ r ì r (mr '1t r

l ) ( ) r ( ) l i rn( i . \1 'c fc x ls l ) r l l lcc le( ì lhc n(^ i r l \ 'xs

pLr ln ishccl in l ! )0 l . . t r ìd 15 mxf l 'c ( l h \ Lrn.Lrr ( t ' l r ) s

e\ isr r t l r i r ì l su l l r f ìng t r r r . l e \en 1) \ sLr j r i (h l r tù i l r r ì

. i ts . i rs tc . t i f i (a l b \ ' h l . lc r îc fs f ! ( ! ì r ù is 1J. ' f ! , ( l l ' ì

r s . f ( 1 . l ' i f . r ì ( l e l l o . l i k r l r l s l i . i ì . ) n i 1 . r h e f . g ( ) .

\ r i 1(nrrcr l (1 | hr Lì r i ' r lcsnr l ( ) l )c t f r r 1) l h is . iv

\ot ( l ì r r he. l i5r^v l1ed h js (J f ìgìns i r r rd ler t l o t

i ì l l h is i i l ix l . t ) r l , ] | l rx l r r r ( l nrxr1 l l r l r rcs to $ r r . l ì

o r ì t h t r ù ì t ! r r \ . l r c \ \ : r s f ì t n e h r r t t i ì . h c . ì l i r

t rc f ì r r fd . ho\ . fer . ( , ( \P l ìnd l l ìc boÙn. ì î r i .s ( f

Ì ) r i f ì i rL \ nr ì (Lr : t1 e\ .cnrs. l i l ' . b i11b r r ìd dc ' : r l l r r ìnL1

scr L l ì . r ì ( )Lr1:Lc ic the ( r r r Îc \ t o i c i r . t t ì ìs t t ì r ì r t * . , f

l inrc iL l r ( l p l r l ( ( 1 t \ . \11 \ t ! / t )b i . ,qùt l l . t í .L t l t i r t .g

, r , r , d ì ( l i r lcL l r ) x l ì cnd \ \her l h ! ' \ \ i rs t \ \ f r ì r r '

r ' ! t r r r . . , l ' l . $ r ' ; l

rhc iLnlc . n() ( ( ) l t l js nrL l i \e t lNn Agngct ì1() ( lhc

. r ì ìcr l Cj fgrnr i l . l ì rL l o t I r ' ( )unnl es l iL l r \ l ìosc

L f r d e l i n c ( t 1 . r I i r , ) f i r l b ( ) r L n , : h r i c s l ì ! i n . l r . x l e ( l

\ r r h r s \ f ì h ( ) l i r i ( l e r r l L r \ . \ i n c e i l : ì L l ' L d c d Ú r l

l ) ! rdr l r ÌL iù-ùr r ì . r l n( ) t ( ) l l i . i : ì l s l lL tLr '

I inr t l ,c , , l , ! r . , .h , la , , l a : ! , \ . rn l l nor . r l l . ' r , , i ( r l l \ :

| r r i f g . h r l n r i r l ! . n L r . r 5 m c l \ . r . l r r r ( ! r . r . . \ ì . L L ! '

i i l r r . r r l r ( l \ ( r )d 11r .1 Lrr ' In | . rhr .ùr l ' ,n 1ì i i ' r t . r i ' r lLa i r i r r l r j r i l j .L i . .L \ ' \ l r in L\ ' l r rn i i r r r l r r r r . Ì r r !ù 1r t r 'r l iùh l , r r r r r . ' l f t r l rù1. L r ù ! rù.1 : r . rh l t lsa- Ì1 , t r \f \cr rbr r i . r r . l ì ! .n \ t Ì r r n : . r ' l r , tur . l t ' Ì . ( ! ( l ( ! r I l ) \j r \ t . rLhl 1, , rc l r ì r r . l rs u\ l \ h !n t r r l tL . ì r rg r t r ' . o . !Ì f . . (nLtr rhrn fn ì rL rbofr l r .L \ ì ,hPtr1 l r , tLr t n . \f . , , r t r . r n r i r ! r ^ L | r , ) t ì . ! , ' r n r ' t r L , ì . r l l L l t r t \ l | , r , r , ,, r . ! ! r r . ! l t ì t N L l r c . L r r i . i ì 1 ì , ! . i i r ( ! r \ í , !

' lL ! a . : ì rurr cs lJ( t i \ i \ i r \ r P l : r lex l r rL(r r rnni l r r rg

r h e L o \ f o 1 l ) ( r f t o l : 1 l ] t ) t r l o ( l ( ' . o . . c s i ù r t ) l \

knr^\ r r t ìs aì i1 :grnLl5 l / , r t ,?r / \ 'hrch n,^ \ .L i r ! r Ì ì \

r , ) l r ' rh ! h, ) l l l ! (o \ . ( i l l . r l r ' \ r ìxrs i tunr s \ ( )

I tL f r i rc \ \m] l r f l l ìc f l ìs . r ipr i im on l | r brLsr , ) j .L

nr( r ruf ìen( r l . r l i . : r tcd i r ) l i r tnr l t l l ( i sr \s 15 l r rL l .h

i r \ \ ( m l s L l u r r L r ! 1 ( x ) l ) ( ) L ( l l i n r \ d t e f \ | ( i k l l , r

legr . \ 1) l ( lorbr \ nrr rdL.rnt r rs

\ \hcn l r ( ' \ : rs \ r iL l r !n i \ r fs i rv s ludfn l in l ' .1( l

n r ) . l ù ) r r ì r i ì n ( l l l n ì n ( ì c f l r l L n \ . \ h r r r h f l r ! ) l {

l r i 5 ! c s f c t . : ì n r l r ( l n L r ! \ i r l \ r h r i r ì g h i \ : ì . l i \ i r \ ' . r s

p l . r \ \ \ r ighr i f r (L I is ù: ì rc l5 r l ) ror( l l ) ì i rn( lc l ( ) r .

r r L r ì . ( l t ( J r h c t \ \ ( ) ( l ) s n s h ! . ( ) n s i d c f r ( l ì r ) 1 1 ì

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AGRIGENTO LA PROVINCIA IEILEIETTEBE

tende il vanto di essere lacisà dele origini del Piùì fa-

moso pîemio Nobel italia-no, come ricorda l'iscrizio-ne posta alÌa base di unmonumento che lo raffi-gura con un incidere forsefoppo spa\'?ldo per unoscrittore che ha lasciato unpaEimonio di dubbi Più

Nel tempo, quand'eraancofa studente univeÍsi-tario a Paiermo, a Roma ea Bonrl in Germania, dovesi laureò, e poi negli inlervalli della sua aftività didrammaturgo e dei suoisoggiomi anche fuori dal-l'italia, Pirandello tomavanelle due ciftà che sentivaparimenti $ret ma vi tof-rÌava sopmtlutlo con la suamemoria di scfittore. Inuna delle sue pime novelÌe, che èqùasì un bfeve romanzo , Lontano, del1902, ll nanatore si mette nei parìni diLm pefsorìaggio che, con una buona do-se di ùmorìsmo tipico della sua poeÌi-ca e poi della sua teoria critica, mette a confronto ildeclino del capoluogo rispefto al borgo marìttimo:

Torulo a Poío Empeddlq aveva rrcvato il paese aesiuroqua5i per prodiSio, a spese della vecchia Gi.genti che, sd$ia-ta su I allo colle a ciro quattro mjglia dal mare, si rassegnÀvaa morir di lora mqte p€r la quriîa o La qùinta vota, guardandoda ùna pare le rovine dell'antrca Àcragante, dall'altn il poÈro der nasceffe Paese.

Acragante è la greca Akragas, "la più bella cittàdei mortali", come la celebrò Pindaro. Pirandellonon ne tmsse mai materia di nostalgìche o incantaterievocazioni. Una dithsa immagine foiografica lovede ai pjedi del solenne tempio della ConcorcÌia;rlrail suo accollatissimo gilet da cui esce un cravattino afafal'a. i] cappello di felúo ben .Àlzaîo e Ln sorîi.oiron Lo bs.ialo in ombra, rrffigurano tufi nsieme L-na relazione drssociala tÉ due epoche, tm antico e

eqlÌally his - bu! alroveali. he returned with hismemofles, as e wfller.ln lantano (Fer away)1902, one of his f i rstshoÍ stor ics, almosî abdef novel, the naffatoridentilies wirh a charac-ter $4ro. with a plenliflrldose of the huÌIour rypi-caÌ of his \vorks. com-prfes the decline of theprovincial capi ial ìv i threspect lo the marltime

" Q n m y . e t u r n r o l ' ó r t oEdpedocle. I foùnd tlìe lownalmost mìracùl(Nslt grÒwn,àt rhe erpense of old Gùlcn'i on a liìsh hill around lburmiles fom rhe sex, rcsig.edro a slow deirh for the louÍhor tifÌh tiù€. ovelooknrg onone hànd die ̂ ,irN of ancicntAc.xgxnte and o. ùe other.

úe poÍ of tlìe nerv ro$n '

Acragante is the Greek Akîagas,celebnîed by Pindar as 'rhe most

beautifùl city of mortals". Pirandello never usesit as the subjed of nos!àlgic, enchanted ùemo-ries. A fxmous phorograph shows him :rt dìesire of tlÌe majestic Temple of Concord. bur bisligh!-filting iaistcoat sith a bow tie peekingor.rt, feh lìat pùlled down low, and his secretlyironic smile express a dissocjated relation bete/een the two eras, ancient and modern. A sirì-i iar dissociat ion is ef ident when Pirenclel Ìowrites of the new Rome, the bustiing capital ofa united hr y, the city úat latet by instinctiveancl conscious clìoice, becane his home, moreso than his native lown.

In poin! of fact, the most intense 'nemorìes ofGirgenti are a reflection of Rome's topicxlily.Nlany of Lhe \ha4 î tortes Jòr a yedr. hi . vJ\rcollection of tales. are set in Girgenti and arepeopled by human types impossibÌe to uproor

Pirendsllo € la sua lamiglia.

PiÈnde|o and hls fanily.

@

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AGRIGENTO LA PROVINCIA DELLE LETTERE

moderno. Un'analoga dissociazione è messa ìn ri,saltoquando Pirandelo parla de a nùova Roma, dela giàrtoppo óftulsa capftale dello Srato unÌario, della cittàche, per una scelta inìmediata e consapevole, fu poipiù sua della stessa cìità natale.

ln reahà, la memoria piìr intensa di Girgenti si ma-nifesta a specchio dell'attualità di Roma. Molte delleNouelleper n anno, dí q\tel suo vasto corpus di rac-conti, sono ìnscenate a Gi€enti e sono popolate daripi unùni che. .ome lffenìi\a Leorudo kiascir. .a-rebbe impossìbile sradicare da quei contesto am-bienrale e soprattutto intellettuale.

MaPirand€ o inquadra meglio quell'ufianità os-servandola a distznza, non solo dal sùo osseffatorioromano, ma anche con lo sguardo sgomento di unvecchio contadino, come il protagonista della novellaI uítalizia, del !901. Qui la città è descritta lungo unpercorso tortuoso tra vecchie murà e logori abituri fino a quella tone mezzo diroccata dove "s'esponevanoi mori \conoj iur i e \ : fofr \ano per le periz ie grudiziarie gli uccìsi" e dove Pirandello bambino assistettenascosto alla prima, forse traumatica, visione di un accoppiamento tra un uomo e una donna:

'Non lemi Compivano anzi con le eza ùn movimentobizzarc, ininÉrcfto, quasi cbe sicuudsero agitati da úo spa'simo o regolaù da una mollx t...1Le chione di Ìeì non eranoscopefe come usa il popolo. . . Ma porava un cappellino: eÉ

P na n dè I o betw eon Ed u ar d o

from tlìis cnviron-ment ànd above allthis intel lectùalcontext, as Sciascia

Pirandello pictures these characters best\vhen he observes them frcm afar, not just fromhis Roman observarory, but also through thedismayed gaze of an old peasanr, like the nìalncharacter in the story enrirled 'fhe Annui.y, writ-ten in 1901. The town is described through atortuous route among crumbling walls and dilapidated hovels ro ùe old, half-ruined towerwhere llÌe unknovu'n dead were laid out, andthe rnurdered corpses were brought for legalexpeftise".

Ir was here that Pirandello as a child secretlywrrnc..ed hi \ f i r"r rnd no'r ihl) rrrumarir v icsof the couplirg of a man and a woman:

"lhey s,ere nor srill. On rlìe conrfury, thcy .rovcdslo$ìy with r bizdre- conrinuóus nmvemcnl {s ll ro.kins, shaken by x sp.sÙ o. resuleted by a spring 1...1Her hair $'as not ùnL.vered Ìike dì ól loc.ìl *onea...She wore x h.r - she was x lady."

P r r u n J e l l o s m < n r o f i c . ú r ' l ì r : n J r i v e l o w n i ncluded this and otlìer childhood recollections,which he revealed to a tnFted biographer in 1932.

EI

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AGRIGENTO LA PROVLNq]AqEILEIETTEEE

Nella memoriaclelÌa sua cit i P,rs-savano questi e aÌ-tri rìcordi d'inf,Lnzh che lo scrittorerivcÌa a un suo biografo cli fiducia nel1932.

Anche i ronuizi,fanne quclli maîifestamente romani,5i gt , .d ovvero

Quaderni rtí Serd-

Jrìno Gubbío oPemtarc e Suo mailaouLerL) Giust inoRancell!:t nato Bo4qiòlo, hanno comc

scena Girgenti, esplicita solo nel Piùbrcve, 1l lrmo e nel pìir ìungo, l aeccbi e i giouani (iî alterr,anza con Ro-rxì), nr^ riconoscibile nell'-Esc/r.57, nelrcmar\zo testamentafio u7?o, nestuno ecenlamiltl, e nel Fu Mattí.t Patcal, dove, per maE€iorc\ crosir niglanTJ rì/rîJÙ\,i. ta r i. cndr e , oll<^ru tn ' rr.r

lo.Jlir: liÉlure d nverL/iu ri. lrìfrnc. 8i-g-nlini ó en

F,l , "1,r ì i . s i . i l i rni ( on.rnquc d( lL .ui rcrrd. -ono ipaesaggi e le tipologie delle commedie dialettali, dG\€ PiÈndcllo mette a frutto la sua competenza di dialettologo laureatosi a Bonn con una tesi sulla parlata di Cirgenti e dove, sopràrtuto, dà rilievo umorisiico- quindì lragicomìco a a dialeÍica implacabile deisuoi pemomgÉi più esemplari: primo fra tutli, lo scn-v,ir o Clrmpr del Bd7edo 4 \or?481r. liìo5ofo non irn-pmwisato delle "re col([e", la civile, la seria e la paz-

za, su cui egli regola i rapponi con interlocutoripronti alle sopraffazione e ad esporlo al disonore.

l-a memorla pirand€lliana di Gjrgenti Fende for. tammalic, ,Lr que\ré. iuJzi^ni on-

flittuali c sulla nÌisur.ì inte.iore di personaggi camÈterizzati d:r una dialettica d'impronta sofistica eppure autentica, che agisce come mezzo di rivalsaumoristica di condizioni esisteÍziali fortemente sot-ferte. Storicamede, peò, Girgenii è la città morta delîomanzo I recchi e i Siauat?i: un'opem caratterizzatacla un acre risentimento morile e polftico, clopo la crduta deÉl1i ideali risorgimenali ereditati con gli en

úì l i f rs l l t Ro-

1joggillo irrc seli n G i r g e n r i .whicl ì is onl ,v

lo&,Ìg (:ìlernîr-

ing sitlÌ RorÌc), yet is rlso recog

nislble in the novel Otre, r\b O?k'a d One Htt tl.lred 'fhorrszrtl rllì(l in'lbe ILt te llatli1 Pascal , \\ hcrc for lhesake ofnaftrtivc plausibility the storyis set in aù imaginrry l-iglrrirn town.

finally, his djalect plays aÌrcl rlìeir sellings .ìre

typically sicilian ù4ìether in Girgcnli of ]rdî()

Empedocle.In them. Pirendclìo not only pLrls to goocl Lìse

his skill rs a dialectdogist (ù'ho 8rîdualed inBorÌn wirh :ì tììesis on tlìe Gìrgcnti dirlect) lrL'l îlso gives a humorous slxnt lo the implacrble dialectics of his ùosr exempla,y chireclcrs - especÌally cia pa ihc clcrk ì Cttp Ltit.l ltclls. l'l1cphì losophcr of the ' lhree str ini ls ( ihcci l i l , rhese-

rior.ìs and the insane) which hc uscs lo rtglìLate h$rclàtions s,,ith those who trc reacly to over\À,lìehnand shrne hinì.

The flarradv€ and thealrical fornì of I'ir.ìndellos nìemodes ofGirgenti :ìriscs ftom llìrsc con-flicnral sruîùrns and ch.rfrcte$ qÌole l:ìin,ccrì(s.thorrgh sophistic, arc genuine ard ad rs 1ì rùcens ol'humorous retaliatioo agxinst pxinful cxistentiel con-ditions. HisioricalÌy, Girgcnti is the dead cìtv ofIhc Old and the Yaurq. a noveì nîfked hy l)ittermoràl and politicxl resentment efìer the failu.e d rhr'Risaryinrc ta idc ls inherite.l, along l\'ith great entbusiîsm for Gxrib:rlcli, ffom his patcfnel î.d nu

Vera vergani, grande aftrice

vera vergani a gt&t actessin Piandello s repetlotrc.

et

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AGRIGENTO LA PROV]NC.IA_9ELLEIETIEBE

tusiasmi garibaldini tanto del-la famiglia paterna quanto diqùeÌla matema:

Paese morto, Tanto vero cl!cevano i maligni - che vi reSnà-vano i.otricioè i Preti Laccidia,Bnto di far bene quafio di far maIe, era radicata nellz Piùr Profon-da sconfidenza della sorte, nelconceto che nullt potesse iwe_nire, che vano sarebbe stato ognisforzo per scuolere L abbandonodesolato, ìn cì.ri giacevino nonsolhfto 8li animi, ma anche tut-

Ancora uoa Yolta il con-

fronto è con Porto ErnPedocle,

"giallo di zolfo, bianco di

marmo, Polvefulento e nlmofoso, in

poco tempo divenuto uno dei Piùaffollati e affaccendati empori dell'iso-Ia". Povera Girgenti, città offnai sepa-rata della sua spÌendida antichfta chiu-sa tra i templi e i monumend dellagrande vallel Eppure em la stessa città che panoriva

iù continua fecondità il reperîorio del 8mÍ teatro pi-

îandelliano, del dmÍìrMturgo e del narîatore, E arì-

che del poeia delì'ultimo e iÍcompiuto dîamma, 18igan d"lla monlagu. che segna ù ntomo alle oriSinireali e nello stesso tempo mitiche del Caos. la vilÌadegli "scalognati", dove vive e opera i suoi incante-simi il rnago Crotone, nasce dalla prima memo.ia pi-îandeliana de|ja sua nascita quasr fuori dil tempo. inquella "campagna d'olivi saraceni aflacciala agli orli

d un altopiano d'argille azzuíe sul nìffe africaÍo". Qui- aveva lasciato scritto nelle posn\Í\e Infonnazionisu.l mia inùolontario swiomo sulla Teía - vrranotte di gugno caddi come una lucciola sotlo un g€npino solitaJlo". Em quello, lo stesso, dove furcno rac-colte le sue ceneri dieci anni dopo Ìa morte awenu-ta a Roma nel dicembre 1936, e dove reslano sigilla-te in una rozza pietra, come voleva lui, della cam_pagfla di Girgenti sovrastante la marina di Porto Em-pedocle. Tra le sue due città.

'A dead cfty. So muclì so _ said evilrongues úal lhe col{'s rei$ed

there, jn odH wotds ùe Pdes$ An

inertia, whether for good or for cvil,

had i"ken root in tle nost Pcfound distrust of destiny, in theconviction tbat nolhing @uld PossibLy bappen, ùar sery effott úusrprcve tuùle ro shake off the Ùterdesolation that engu[èd not onlythe souls of lnen but every!ìing

Agaln the comparisonw i th Po r to Empedoc le ,"sùlphur-yelÌow, marble-white, dusty and noisy, in ashort time it has becomeone of lhe island's moslcrovr'ded and busiest trad-

ing centres". Poor Girgenti, sePa-

rated from its splendid antiquilyenclosed belween the temPles andmonuments of úe great valleyl Yetthis same town gave bir th, withunceasing fecundity, to the rePer-

tory of Pirandello, llÌe plal'wright and novelist

And also to the poet of lhe last, unfinishedtr^gedy. Tlre Giants of tbe Mountalr, markingPirandello's return to his real oriÉiins and at the

sanÌe time to mythicai origins of Chaos. The

house of the "iirÌxed", whcre the magician Cro-tone lives and catries out his spells, harks backro Pirandello's earliest memories of childhoodin a t im<less era. in 2 " ldni ls( ape o[ Saratenolive lfees overlooking a jagged plateau of blue

clay on the African sex'.In his posthumous Infornation on my ínuol-

untaty sojo rn on Eartb, he wrote: "on a JLrnenighr, I fell like a firefly under a Sreat solirarypine", The very same tree received his ashesten years after hìs death in Rome in l)ecember1936. They are st i l l sealed in a rough-hewnstone, as he wished, inrerred in the Girgenticountryside overlooking the seafroot of PortoEmpedocle, Between his two towns.

Nino Borsellno, prcfessapene o diLettetatuta lta anaa Univercità La SapieÈa di Rana

Nino Basettino, Emùitus Prcfessat of ltalian lllenturcat Banes Unìversity La Sapienza

Page 49: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

grigento, questoombelico del vecchio mondo ap-

parve subito a Pirandellocome un luogo emblematico, sempre lo stesso esempre diverso anche nei

Pirandello non può cbe Forche' su' fino a Rupe

"tornare" ad. Agrigento, urt m.a à5T:r:1".1;î,:;';:invece la discesa (om viaImem) verso la Val di Sol-lano (iÌ Quadrivio Spina-santa di oggi) chiusa a

incons clpeuo le de ll'inesora bilesgreto I arci de I la storia.

nomi: Akr igas pcr i grecr coloni d ur la. Agf i

Élenium per i Romani, Kerkent per gli Arabi, Gir-genti... Luogo dolenre e denso di contrasd, abitato da pochissini signori, da qualche nobile caduto in rovina. da una sparLrta schiera di pìccoliborghesi e da una folla di contaclini, bmccianti,coloni e mezzadrì legili îd un econonÌia primitiva, aggrxppari a tmdizioni anlichlssime. Una cit-t:ìdina sgranata sùl colle, bloccata bruscamente aest da1 mitico "taglio di EmpedocÌe" dal quale ilventoso Piano Sanfilippo sembrava prenclere re-

spiro priùa della ripida salita per Safl Vito e le

nord dalle piftoresche alture gessose con i pozzidelle vecchie miniere dj zolfo. Poco piìr di unborgo. onorato dalla lradizione come una localitàlstrategica, elevato dopo I'unilà dltalia alla pom-posa dignità di capoluogo di prol incìn, Girgenlia Pirandello senbra sia posta lì a contemplarecon stupefazione lî belLissìnìr vaÌlata di mandorlie di ulivl limitata .lalla cfestî tufacea dei lempliJon, i e qurndi d- ì - ì ' r r \ r pirnd di S.rn Grclor ioe dal mare vicino.

Nella dolce follia di cercare senza sosta slriLa

lerra Paese sognato.

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AN AUTHORIN SEARCH OFA DREAMED.OFTOWNPirandello cannot but "retLîn" toAgrigento, a uictim of tbeinexorable decay of bistory.

f l r r a n d c l ì o ! r e w c d l ì ì e . r r r ! i ' n r r ú s n , ' l \ c f , -

F g t n . o . . . r ' r , - n ' n . I . , r . , f ì . , , - . : r ì s J ) s r h r. . rrn. ) , : : l 'v .r) . Jr l 'eren' "vÈn in r l re nJr.es 3i \-en to iÌ ove. tlìe yeersi ir was Akfà€las to thecreek settlers tiorì Geia, Agrigentu to the Roùìans. Kerkent !o lhc Arabs, then Girgent i . . .A

sorrowful phce full of contrasts, home lo veryfèv"' gentry, x smattcring of younger sons of rLì-ined l1oble fanilics, a scrnty niddlc class and agreat mass of pcasxnts, lal)ourers, fatnreru andshare cfoppe.s úed lo :l prjmitivc economy anclclinging to ancient rfedirions.

The towo sils on a rise cut oft brusquely byrhe f^fio\\s "taglia dí En\qurlocfu , fìom * hich drewindy Sanfìlippo pl.ììn seenN ro cutch ils breîrhbefbre the steep rise to ùn Vilo înd Lc Forcheand on upwîrds towards ilìc Rupe Atenea. Onrhe other sjde af tl\c "taglio , the clescent (now

vh ImeÍì) begins ro\1îrds Val di Sollano, today

Quadrivio Spinasanta, cut off to dre noÍh l)y thepicturesquc chirlk hills whele lhe slufts of theold sulphur mjnes can sr;ll bc seen.

Liule more than a village, Girgenli had al\,îysbcen .ì strutegÌc locntion xnd úas elevîtcd to thedignifiecl position of prcvjnci:ìl capir.ìl following

@

Page 51: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTO LA PROVINAIA IELLEIEIfEBE

Ìl paese che un dì sognli...

già lùn8o rempo lo cdcii, fìdenteneì vago inxnaginrr che scona nteu.. . e tàrìi, xhimè. coDrp.esiche vano ca LÈrcaÍi sorto il sole.

Er. lolliai lolÌir.enoi ma doÌce

Pimndello non plrò clìe far rìtorno sempre aquel paese, a qlrel luogo che perciò dev'esserevìsto come iL punto medianico nel quaie conflul-scono, pef chjssà quale sortilegio, umori, realtii,sognr Ll i e\r . .onc. \cf fc ion5lr îrrrc. . .orrr \r \ncn-

r i , gr igior i indispett i t i , impennate sardoniche,stanchezze nîlate. soluzioni geniali. trovate biz-zarfe, dolcezze insospettate, delLrsioni accorate.

Accade così che Gìrgenti diventi la fascia cll-nerica nella quale molte creatufe pirandelliane ̂ -mîno respirarei soffrife, scontrarsi: vj!,erel Tîlvoi-!a, con una vollùa clÌiarczza topografica, Girgentiè chiamata Girgenti come nei due ronanzi 11lrlno e I rcccbi e i gíauanii ma Gìrgenti è senPre il

dre unifìcîtion of ]lrly. l'o I']imndello, Cifgentìsccmcd ro l ìavc l tcn phce(l thcrc in amrrzcd

contemplîlk)n of tlrc gofgcoLrs vrlle,v of allnondand ol i r ,c t |ces borrndcd by thc rock) r idgt$.hcrc thc Doúc tenplcs strncl. xncl thcn )\' llìe

sbort strelch oi lhc Sxn Grcgori() phin rnd thc

I n L " . s ( \ r I r ì . r . r n ! - . ' I I ' q ' \ l f ' ( ( \ I ' i ' ' r '

cxúh llìc phrc h(' drex,ìrc!ì of

'lhc l(nvn I drclnrcd .f o.c dd\'.... l soughr n on or lh

far x ldrg tlnÌe. lrusring1n nrv \ rflue !nrs'ó'ngs.. r{n) lîrc. dÌas. I ln(Lcrst{uldur ir N$ lsclcss to kr)k loi .!ou ii rhc sun

il Nis nrddness tar sur. blrÌ r sNtel nr|dncss

I ) ì rrnclclb kceps rctufnìng t() r l ì is ()wr] . lo:rplace Nlìich Dìu$ dìrf,iforc l)e secn îs a l)srchìcpoint ùhere sonc Ín_vslerkùs spell bììÌlgs togelh-er moods, rcality, clrc:rnrs of €scrPc. tircd j()kes,

Page 52: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

Bust ol Denelet.

paese cle lzscltlsa,4\ Scialle nero. deIl oitalízio, C,i Tutt'etre. de La Madoll-

nin.t. La giatu, Il be1rcÍta a sonagli, La sagra delSignoe delct r?4r"i ed è încora Girgenti la Ri-

chieti de LAue lvari1 di Bobbio e del romanzoUúo. Dessut la e celúanikt , La Mirano de 1/. / i !f,kttia Pascal, la CoslAno!,a (le linbecille e d]t t d Maestà, la Zít1ic .le La ueste lu1|ga. l^ Mon-tclusr cLeile ft)ra.bc (Montelusa è ùnî contradaa rììare allc ioci dellYPs^s) o della novella Zo

starno e lAr\elo centutb.vittima cons:Ìpevole e non ceÍo lnnocente del

graduale e incsombile sgretolsrsi della sloriî. la\recchiiì finuncìatîria e stànca Girgentì aPpxre aPirandelLo. all'inizio cìel r:ìcconto de I vccchi e i

Sr, \ . .nr nql l -11,. , l i \ ' r ì . . . - l ) ì 'JnJon.r! ! in Lrnc r ì -

seria senzx riparo" silenziosa e allonia supersrire ncl vuoto clbn tempo senza rjcende , residuomiserevole dì un anriclìjssirna vita, raccolta e ìn-frccldolita softo ii brì\'ido dina pioggia assillante,lra le mfÌìche cllrn vento che spira ùicidiale daponente. Con[o I'oslinara crucleltàL del cielo. GiFgenti serÌììrm vole$i chirìdere cone in rìna vanadifcs.ì _alta c yelara slrl colLe dove si tlova "sirn^r^' lhúòt ,naziot| i), clove _siecle aha" (ll ritall-zio). Cosi -scìmirta slr l alto colie' qlìestî Girgenti' r . r

turr :r ' : r_i | , ì . , .cr , r-s* g_,r ia J I or fe ur .

quîÍa !(ttx" (Iont tu), ra]|, le sue 'efte- stmde

L'eredità che Pirandello lìa lasci:rto elLx suavecchia Girgcnli è dunqlre slrettaÍnente lelaata al-la sua opcu c non solo per i rifèrinenti topogra-l i . i q ' r Inro I r i l i na ;h ,rr ìu r I i -z iu, inrrrleneo e lo!ìorxnte cli tanti peffonaggi fuori cli

È gli .ìgrigcnlini hxnno compreso moÌto benet r r t t . . i ò l c r n \ i \ . r n o \ ( f l t t u t c r r n l . i n . r \ t è r ì . i!;Ln!o adoperîta: intant() nel 1967, giusto nel cenr q n , r ' o J c l l . , n r u | l r . l i P i . : r n . ì r ì o , l v n u , l ( u n r J nni cli sperinìcntrzione c di dcerche. sorgeva il( , - r . , \ . 7 r u - . r l c J L r J r P . r . r n , H l i r n r l r r ' . r n . - r . . run qrìarantennio cli xfth,ilà, hA realìzzato 39 con-vegni che rnnualnenle si svolgono del j all'8 dicembre. dchirnundo ogni volta oltre 1.000 con

Banca Popolare S. Angelo& Piccola lmpresa siciliana

J'-i

In S ic i l ia i l c red i to ha f in i to con l 'abbandonarela P icco la lmpresa.La nostra Banca, fedele alle ragioni per cui è natapiu di ottant'anni fè e non abbandonerà mèi a sèstessa questa reèlta vitèle della nostra economia,con la quale ha molti trattt in comuneCosì la Piccola lmpresa ci trova a(canto fin dallanascita e poi sempre, lungo tutto i l 9uo per€orso.

;iJAt /I

BANCAPOPOLARES.ANGELO

NEL CUORE DELLA PICCOLA IMPRESA

Page 53: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENÍ O LA PRQV]N]QIA IELLE LENEBE

vegnisri da circa 40

Province ì tal iane eda mohi Paesi elrro-pei, americanì e atl'Lcani.

I convegni sonoapeÍì 1Ì giovani s!Lì-dentì di uhitì]o înnoche, org,rnìzzat i 1npiccoli gruPpi, fannoricerca sul tema Pro-p o s t o d l a n n o l n a n -no e paÍecipano attivamemc ai lavori. Diquesti convegni nonsolo si slampano gli

afti ftì, fin dall'eslateche precede l'interessante evcnto clLltura-le, v iene edito clalCcntro un volumecon tutte le reÌ:rzioni,così anticipate a be-nefìcio clei gruppi di

Visite al territorio, premi pcr la migliorc tesi di

laurea e per la nÌigliorc tesina inlegrano il convegno as. iemÈ,-r l conro-so prr un con')nr lrdggio e

alia Rffsegna Nazionale del Teaùo Scuola.In qucsti anni pieni di vitalÌtà, dì iniziative e, so

pl?úufto, di stillroli, di soÌlecilîzioni verso I opcrapirîndeÌÌiana si è acceso un vivo interesse Pcrprodr.ne e fornie nterpretazioni e chiavi .ìi lernr

rî illlìrÌrhanti, c.ìmbixndo profondamefle la criticapirîndeÌliana allî quale è stato cìrÌlo un contributo

\^n" \rdru c\ tr lofrrc r .r l lc l \ r rrr Llr Ioper.r ni-rzcdclhJn, In,r l in lr((( i -s . l , on|cgn . rronùi, in Ì!îlia e all estero, propedeutici e coùpLe-mentarÌ I'uno all altro, Per trovîre poi nej convc-gni agrigcntini di dicembre il momenro clrlminan

te e conclusii'o. A questo annuale evento cl ecce-

enìPry smìles. ir.|irrtcd borcdoù. s: t f

d o n i c b u r s t s o lrnger. îiLhg lìrigtte.l ) r i l l i î n r s o l u r i o n s .brz: l l rc dlscoverles.LrnexPcctc. l sr!ecl 'ncss 3rì41 sofr()v'Itrlclìsxppointrrent.

c irgent i [ tecanlerhc pef lccr sett in l tfor mrrìv of l'ifxtrdello s chal.Ìctel's. îp ì e c e $ h e r e l l ì e ycan bfeaÌlìc. sLìftèr.

coi l ic lc r . , ' i th cacl totlìcr - in slìon. livelSolnel imes. $ henhe \\'anrecl to l)c geogrxphic.ìlly pre.ise,Pirxndel lo c. ì Lle. iGirgent i by ús ferLnîÌ ìe, lo l cxxnìP1cin the t \1 'o novclsThc l lerù Gok o u n L l o l L o r e , r n l' Ihe AILI .1n.1 tbef o r l , Ì , 9 . H o N c ! c r .

aìi€cnti ls îlso dre to$n Porùrye(l in li'stl.ts.t(-Tire Ouicast ), Scitllle n1r',.). I itLtlizia ('Tl1c

q n n . , l ' ! ' / / / / / , 1 n . L t . t h t , l ' \ t , 1 ; t t , t . I ù . . i n t 1 1(-The Jxr'). Cdl and Bclls. ̂ ì(1 L.t saga .lel Sig'

inre dela Ndue.'f]r,e villagcs of Rchicri ìrì Z,4rr.'

Mdúa di Bobbia ̂ n l the nolcl O,/e, Àb Ore a,?/One I[utl.lrcLl ThotlsLtìtl. \4irrno in The I4lc 'lldl

îia Pascal. Cost.ìùo\'.r in L intbecillt' ^i.l S L1ill.testit. 7.únìc^ t1Ì I4 rcstc lunga. ÌlkrDlclrrs. rn

7bra.rÉ? (Nlonrcllìsr is a scasìde qurftef rl rlìcmourh ol the Ypsxsl :1n.1 dìc'sholt slor! lo sroDr)elA gelo Centloto úe.ìll versbns ()1 (ìirgerìr.

A consciorls encl b)' no nlerùs ìnnocent viclilìof the !Ìradunl and ùnsloppxble crlxnbling of his-

tory. the o1d. passiYe .rnd tìred l.rlvn of (;ilgentì

as see in the livid lighr of da\rn is (ìescribed b1Pifrndello ît the l)eginning of TIre Ohl dnd îhe

Ibr,€ as abencloned to a "oliscl,l' without rctnc_

Page 54: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

dy", "sìlent and stupefied in an empty, eventless

time", the miserable residue of an ancient life,

huddled, cold and shivering under the insistent

rain, against the onslaught of a chill westerly

wind. AÉlainst the obstinate cruelty of the sky,

Girgenti seems to want to withdraw in a vain de-fence, "high and veiled on the hill", where it is"s:tr..li ted " (Informaziolrt), where it "sils oî high"('Ihe annuity). Girgenti on its "high hill", sr'ith its"steep" and "tonurous" roads, gives the inpres-sion of being resigned to 'die a fourth time"(Iontano) "fhe legacy Pirandeìlo left his old Gir-genti is closely lirked to his work, not only in

terms of geographical references but in rhe at-

mosphere. the mood5 ind the strarned rersonìngof many of his off key" characters.

The people of Agrtg€nto arc well aware oftheir ìnheritance. No other lown has ever exerteditself so much for a writer ln 1967, on the 100'nanniversary of l,irandello's death and after someyears of er(perimentation and studres, rhe Nation-al Centre for Pirandellian Studies was founded.Since it opeÍed forly years ago, it has hosted 39conventions, held annually from December 5 to8, atlmcting each time over 1,000 participanbftom around forty ltalian provirces and manyEuropean. Al i icrn Jnd American counme\.

The {onvent,ons are open lo final-year univer-sity students srho, in small groups, carry oùtresearch on the theme chosen for that year andactively paficipate in the convention. The pro-ceedings of each year's convention are pub-lished, and in the summer preceding the eventthe Centre publishes a volume containir4 all thepapers to aid lhe study groùps who will betaking pan in the convention.

The convention also includes visits to localplaces of interest, prizes for the besr graduatedissenadon and the best paper, a shon fiim com-petition and the nation^l Teatro Scuo[a îestivàl.

Over l l ìe yer15 rhe abu. ldance of dynamic.stimulating inidatives has resulted in a number ofilluminatiîg new interpretatiols and readings,both enrichinfi and radically changing Pirandel-lian criticism.

An interliflked series of coÍveflious and meetings

Page 55: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

AGRIGENTO@

zione, occorre ag-

gìungere l'amore e ll

gusto Per i l teatfoche non solo vede inpima liÍea il TeatroPirandello resburatoe r iaperlo già damolti anm, rna ancheuna inteÍessante set_

tirnana Pirandellianaorgaruzzata Îfa luglioe agosto davanti allacasa natale del loscrittore dal PiccoloTeatro "Cfttà di Agri-genro .

con la manifesta_zioÍe del 50' antrver-sano della morte Poi,la Regione ha dato vi-la ad un'imPortarte i-stituzione in cittàr laBiblioteca-Museo"Luigi PiErdello", cherÌon solo ha in custo-dia Ia c sa n tale,splendidamente re-stauÍata, vefa e propfia meta di pel-

legrinaggio per centinaia di migliaia divisitaton, ma anche ùn prezioso pun-

to di riferimento con le s\e aÍîezz '

ture, Ia sua biblioteca, i rari mafloscriÍlfecupeÉti e Ie sue nrìmero.se e ben of-ganizzate iniziative cul rali. C'è anche in attivia un

Parco letterado legato al nome di Pirandello che èin via di assestamento ilspetto alle iniziative cultu-Éli promozioruli che si propone e che testimoniaassieme alle altre più antiche iniziative, Ì'interesse

Fofoído che la ciÍà a!ryerte per l'opera di uno scrit-

tore che non scelse dl nascerc qui rna "cadde" in "u-

na none di giugno proprio qul,n leffilorio agfi-geotino. ir una conúada dalnome misterioso e inquierante, "U Causu", il Caos.

exploring ùe many

aspecLs of Pirandello s

$rork are held both inItaly and abord eachye2f îs a lead up tothe main and c.orlclLFsive conventtons tnAgrigeoto in December In addition to thisexceptional annualevent, the locaì Pàs_sion fbr the theatrc Ls

well represented bYthe Pirafldello The-aIre, feslorecl 2 nclfeopened many yeanjago. Moreover, thePiccolo Teatto "Città

di AgrigetTto or?:an-ises an interest ingPirandello weeke\erylìrly ^nd August infront of the housewhere the Eriter wasbom.

On the flftieth an-niversaly ol t l Ìe

writer's death, the region founded animportant institutron - the 'LLrigi Pirandello' Museum-Library, which isnot only in charge of Pi{andello'shouse, splenclidly restored and a place

of pilgrimxge for thousands of vi'si_

!ors, but dso an invaluable refèrence poiÍ wfth irs fa-

cilities, its Library contairing rare inanuscriPis ancl nu-

merous, srell-organised culrural events. TheÍe is also

a litemry park declicated to Pirandelìo, whose pro-

motional culnìrdl evenls are curendy being amnged.AI this is evìdence of dìe town'.s intense interest in the

work of a writer who did not choose lo be bom here

but, in his oI!{1 words, "felì" on a 'June nighf' right

here, in Agrigenlo îenitory, in a disrict mysleriousÌy

ajld disquietingly named 'U, cdrr.s'l', ùat is chzos

Enza Laúetà, sctitore, tuesidente det CenÌto Nazianale Enm Lauetta, wilet, pt$ident of the Naianal Centte

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TRA MITO E STORIA

LA CITTACHE RESISTEAL TEMPOdi EVA CAMAREIIA

Tenxpli costruiti Per duraremillenni. Oltre gli uomini.

acconta Tlrcidide che Agr'gef]to (Akragas

per i greci, Agnqeatum pet i rcr'nàîi, GirSefltiper gli arabi) fu fondata dagli abitanti di Ge-

la, al seglito di Aristonoo e Pistilo, circa cento ot-

to anni dopo il loro arrivo in Sicilia Siamo, dunque

dflomo al s80 a.C.. lvld per conos(ere Ia . omposi

zione della città bisogna risalire al momento ini, all'incirca un secolo prirna, due contingenti, prc

venientl da Rodi e da creta, avevano fondato cela:Akgragas, dunque, era la subcolonia dodca. Se al-

la sua fondaziole parteciparono solo gli abitanti diG€la, o se a questi si aggiunse urvl componente prcveniente diretlammte da Rodi e d2 crela, è cosa in-certa. À4a nulla cambia, ai nosrri elTelti: iî ogni ca-so, nella mrova città - che prese iI nome da un fiu-me che scoffeva nella zona - eÉ presente unacomponente cretese. E questo basta, nel mccontodelÌa sua fondazione, a intrecciare la storia al mito:nella specie, quello, notissimo, della presenza di Mi-nosse in Sicilia.

Nana Erodoto, confermato da Apollodoro, che ilcelebÉ re cretese si recò sull'isola per ucciderc DedaÌo, che gli aveva anecato due imperdonabili oltraccr.

ll primo consisreva neli a!cr aiutaro Pasifae. moglie di Minosse, a confneBere un mostruoso adul-terio. Pasifae irifatts si er. brìamomta dì un bellìssimotoro, e Dedalo avecosúuiro per lei unavacca di Ìegno, cheaveva consentrto l'u-nione, dalla quale e-

Empèdocl€ d€l Signolelli.

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AGRIGENTO TRA MIT! E SfoBIA

ra nato il Minotaufo,mostro dal corPo umano e la testa tau-rina. Rinchiuso daMinosse in ùn labi-rinto, il mostro, chesi cibava solo di car-ne ùmana, sopmwiveva gfazie a un tributo impo-sto agli Ateniesi, costretd a inviare perìodicamentea Crera il fìore della loro gioventù, perché il mostrose ne saziasse. Ma un SiornoTeseo.I eroe aÚco per

eccellenza, era sbarcato a Creta, per liberare la suacitlà dalla terribile servitùr. E Dedalo, per la secon-da volta, aveva sfidato il re. Arianna, infatti, la figliadi Minosse, si era ìnflamorata di Teseo, e Dedalo leaveva suggerito lo stntagemma che aveva salvatoI'eroe: addentmtosi nel labirinto lasciando svolgereil fìlo di una spoÌa, di cui ArÌanna teneva il capo, Te-seo - dopo aver ucciso il mostro - aveva ritrovato lavia dell'ùscita davvolgendo il filo.

Questo I'antefatto: ed ecco il segùito della storia. Grazie alìe ali di piume di uccello tenute insie-me da cera costruite da suo figìio lcaro, Dedato emtuggito in Sicilia (Icaro, è quasi troppo nolo per do-verlo ricordare, si era arvicinato troppo al sole, edem caduto in mare). Qìri giunto, em stato accoltonella casa di Cocalo, re di Camico, Íel teîrìtorio diAgrigento, ove peraltro Minosse lo aveva trovato, MaCocalo aveva dato ordine alle sùe figlie di iìccider-lo, e queste lo aver.ano htto, preprrandogli il bagno,e sommergendolo nell'acqua bollente. I resti diMinosse, dunque, errno rifiasti in Sicilia, sino aÌ momento in cui emno stati ritrovaf da Terone, ttannodi Akragas dal 488 al 472, e da questi rimandati inpatria.

Salda, dunque, nel mito, la connessione anfca traCrera. la Sici ì ia. e in panicolare. per queì che om ciinteressa, cofl Agrigento. E oggi, dopo decenni discetticismo, una serie di dtrovamenti archeoÌogicisembra dare buona confeÍna degli antichi legami.Ma passiamo, ora, daÌ mito aÌla sloriar Akragasvenne fondata sulla costa sud dell'isola, circa cen-to chilometri a est di Selinunte. Come specifica Po-libio, essa non venne costruita direttamente sulmare, ma godeva di tutti i vantaggi dor'ìrti alla vicinanza della costa (circa tre chilometîi), ivi compîeso

Gùstav€ DoÉ, Minos€€ rs diCreia in una 6c€na dell'lnlernodi Danle.

Austave Doté, Minos, Kingol crcle, a scene tron oarne's

THE CITY THATWITHSTANDS TIME

Temples built to last fortbotsands oI lears - outliuingbuman beings.

Thc presenr-day rown of Agrigenro $rs knownI b) \ i r ious namcs in anriquir) the Grceks

c lle<l it Akragas, the Romans Agrigent m trndrlie Aî bs Girgentí. According to Thùcydides, thelown was founded by the inhabitants of Gela,

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AGRIGENTO MYTH ANQII]-S'IQBY

un porto sulla focc dell'Akragas, di cui parla Srahnn-. Ls\a godevr ino,ue r bcnelì!iJ una tlfes: n.r-ltlmle, costituira dalle colline che l,r circondavano,Ìungo la cr.ìi linea, già nel VI sccoÌo a.C., venne costrLrita una cerchia cli mura che poggiava, dice Po-libio, "su roccia alta e scoscesa",

cli inizi clella vita cittadina, pemltro, non furonofacili. Nella zona erano da tempo stanziati i Siculi ei 5 r rnr, che Len ""onu Ll , onlr :r5(dre o, ' LfJzionedelle loro terre. Ma la loro resistenza venne stron-cata da lalàrride, tiranno della città (470-155?), chela tra.- lzronc l re-ent" (àpare dr cLr:rordinr- iF (ru

dehà: úa queste, la costfuzione di un toro cavo di

bronTo. ncl quale Lrceva rinchi,rJerc e !-oJI-e i re-

mici, errovenranclo il metallo. veritàr o leggenda? Co-

led by Aristinootts ;lnd l)ysrilus, aroulÌd 108 veîrs

after they came to Sici ly. ' fh is sels dre.ì : rre at

around 580 BC Yet Agrigento s odgins go even

fu.rlìer bîck in iìmc. to îround ? centu,y earÌler-

hen ls,o cxpediti()ns lrom llho.lcs rDCl trorÌì

Crete folìnded Gcla. Therctì)re Akfeges \'\'as x

Doric sLìb-colony. It is not.eÍain *4lcther jl $'rs

founded solely by lhc inhrbìtants of Gela. () f

whether they were ioincd by reinfofcenìen!s

fronì Rhodes and Crete. Not thît it nìekes rn)

difference. ln 1ny cate- lììe nc\\'to\\'n niìrììed

aftcr :l nearby dvcr - conúì!ìe.ì x CreÉn eÌcrrent.

In the story of its fbtrndation norhing nrore Is

needcd to link hislory rnd m!'th. end cspecìîll-v

r h < l r r ì u L r - l . g e n L l ' r K i r ì l ] l i n o ' | | t * , " ' È i n

Sicily.

Herodotus maintains, encl Apolbdorus con

finns ir, dìat the fanous Crct^n king $'ent to Sicj-

ly ro kill D.ìedaius, $4ro had grievor.rsLv tnslìLted

him rwice. l-irsr. nhen hc he\xcl Ì'iìsDhae, tifc

of lUinos, to comnìi t l1 lonstroLrs adLl l tery

l,asiphae fcll in lore \lith r beaurifìl l)ull încl

Daedalus br.riÌt her r $,oodcir co\\' to make úleir

ùnìon possible. Thc fesult \\îs the tr'lìnoleur' I

monster with :r htì1ì:Ìn bo.ly înd tììe hc-rd ol ^

buil, whom Minos irpìisonc.ì in rl lxbyrintlì. The

monster, \\4ro only îte htltÌan llcsh. lived on thcflower of Aúcns' yorrth sen! lo Crete ît reguhf

intervîìs as ^ trìbute iìposed oD tlìe Athenians.

OÌìe day I'hescus. the greal Altic hero, cîrrc to

Crere, delennined !o iree his cit) liom this lerri-

ble servitucle. È'or drc secotd tirÌc l)xeclaius de

fiecl tlìe king bccause Ariachte, cìaughter of NIFnos, iel l in love wi lh ' fheseus and Daeclaluscame Lrp $ith lhe st,trtagen that $ved llìe hcro -

.ìs Theseus c'nrcrccl dre lîbvfi!1dr. he caflie(l aspool of thread shh him. letting it un\vind. $hilc

Ariadnc helcl the other end. Afier he h:rd killc.lthe monster, Theseus found his n' . rv oul byre$inding thc thread.

This is the îccouìì t of pfevious evcnls 'no*,for the story rtsclf. Dred.llus flecl !o sicily Lìsingwings hel(t togcdrcr uith \'.rx (while lcxrlìs. rrseve$one kno\\'s, fles'too cl()se lo dre sLrn irnclfell into ùc sea). In Sicily he $as recei\.ecl by

Cocallrs, king of Ca iclrs. in tlre i!n.l of Agrigen-

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AGRIGENTO TRA MITO E STORIA

me che sie, la storiaadombra la realtà diLÌno sconfo ra Akragas c re popola-zioni indigene, com-prensibilnìente decise a clifendere il pos-sesso di un territ()-rio ricco cli beslia-me, la cui ierra prc-cìuccva in granclerbbondanza cereali,vino e olio. Ma nonostanre quesre cliffìcoltà, e nonostantela vicìnanz:r di Gelae di Selinunre costituisse un ulteriore ostacolo alln sua politica di espansione,Akragîs si sviluppòcon grînde rapidità.Neì V secolo la sLì-perf ic ic comprcsanclla sua cinta mu-raril superava i seicento ettari, e Diodoro racconta chenel momento delsuo m,ìssimo splcn-dore essa contavapiù di duecefiomila abitanti, vennmihdei quali erano cittadini di pìeno di-rirto. Una cifra, questlltima, estre-mmìente siEFrific,rtiva. Iì numcro degli schiavi, oltrc ll qucllo degli srrarìieripiù o nlcno stanziali, era el,identeftenie moìto aho. Alcuni ricchi ciftadini. si r^cconta, affivavano a possedere fino a 500 schinvi. E conil benessele giunse ad Akragas la cultura: nellacittn, inlatti. trascorse gli uhjmi anni della sua vita Si-monide, che vi morì nel 467i negìi stessi anni ftequcntava la corte cli Terone Pìndaro che celebrò lcvftorie conseguite dal tianno nei giochi di Olimpiai, i raJrno di Ai . f , ig,r . . in l inc - c !oîe vrdrrmu. \ isvolse un nìok) inìportante era il grende filosofì)Empedocle.

Sicily, îround one hundred kilonle-tres east of Sclinlrnre.Polvbius spec-ifìes thilr it u'.ìs 'ro! blrilr difeclly onlhe se'r, but enjoyed rll the nclmn-tages provided b! thc ncîrÌess ofùe coaÍ (amLrncì thrcc kik,retfes).

ri:"rr*4

to, whefe X' l inosfolì1]cl him. But Cocalus orclcfed hisd a u g h l c r s t o k i l iNlinos, \4rich lheydicl by pfeparinghnì a boiling horbarl Ì . Minos fe-mîrns stxyecl rnS i c i ì , v u n t i l r h c yn ere foLrnd byTheron. ryf înr ofAkrasrs from .188

lo 472, who sentthenì brck toCrete.So. myth ancl leÉiend esirbl ish Is r r o n g l i o k b ct lveen Crere anclSicily xncl in pafìculaf Agrigcnto. 'tb

dey, lrfter decidesot scept ic is l l l , af-chreolo!!ica1 finclsseerù ro conf irmthose encient tìes.FronÌ myth to his-rory: Atragxs wasfounde. l on thesoul l ìern coast of

ìncllrcljng .ì pon on tlìc rnoulh oi rhe Akftgxs riv-er desc bed bv Strubo. Il :riso er1joved rl1 the acì-valltages ol a naturrl lnre of defcncc fo.nìe(l bythe slìrrolìnding hills. xlo g \\'hich *,3lls werebuiÌl ill the 6" century BC directìy on thc 'high.

steep rock". ro quorc Polybius.ln the beginning the to\lî h,rcl quùe î hard

ùre of 1t. The Siccls ancl Sicens wiro inhabitedthe area attemprecl to oppose fie occupation oftheir territories. but tlÌcìr resistxnce \l.as over

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AGRIGENTO MYTH ANq LISTQEY

l-nx storìx lunga e glorios:r. insomlnx. qLÌclliL de_

glì Ak gantini. jncviîabilmenle iÌr'eccialî con .lLrcl-

le dei Sracr$ani. r\ sccondr clci x)lnentì c delle ci'

costxùze. inlìtti, Akngas e Siúcusi lulono llleate,r . - . . . ' i . . , \ . Ò r r - r l ( ' 1 a i r

serc j CaÍ:rginesi (x Iùel".l. nel '180 x C.. lo slcsso an

no.lell;Ì bxtiuglla dj :jilaninx)ì xssienìe ffonteggìa-rcno il riculo Ducezb. che nel r59 avcva deto \'ì!a

r un rc'gno incligcno indipcndenle (srontillo nel:i50). trix Ía le due cùt:l. che peNcguivano una nrc-

cl!'snra politic.ì cll polere. coravr unx ìncslinglìibile d\alità .li fondo. Ciì îì teNPo dcì tirxnno Ìiasi

' I l - r ' n - A S r , g ^ - n r r , ' - '

sconfiftx d;r unl| g(rcra conno Siacusa e.1 Inìe|a.

Qucsto l|e!r detcnrìinato lî lì]e clcll:ì d|annide. allx cllr.ìle :ì\'eva tullo scglrito Lrt] go\ cmo che Diodo.dcfltljsce dem()cf.ìli.o (iúenotto .14 un breve governo cìi Enpedocle. mxndato in csilìo.1opo tle anni) ùIx la \,irorin su DLrccTio tu causa di trn xhrosconrro aon iSiracus.rni. rcclrsilli .li esserc stalilroppo lienerosi (on il coùr.rne netuìco. esilianclc)

(oDlc bv Phxhds. t \ Í ìn l o f Agl i len l ( ) ( l_{ ) l i5? i

\ \ ' ln)m t . i (L i r io Ì r ( lePicts 1ìs bc i r ìg i t ì , ) f r l1r ì1rrch cru

d. l lc is s lL | t )ose. l ro h: r i , . hacl iL bol lo \ l ) (ùì r .

hLrll h \\lìich lrt ùìlP s(nl.'Ll iìn(l i(r'llrfc(l lù\ cn'

cmì( ,s ì ) ) hcr i in j r rhc l r t r l ì unLi l i r l )cct ìnre fc(L l ì r , I

1 ìLùh or legcn(L? \ \ 'h . ì r t \ t r i t ml ì \ ì ) ( " ì r isror \

sccnìs ro (oniirì1 drc eìesh bcmccn .U{f.rgtrs l.(

thc 1()cr l to t )Lr lxr i (Jns. un. lcrsr i ìnr l iLb l \ . lc ' r r ' f

mtrrc'.Ì () .ìcldìd .t lin(l silh tlbrrrìd.ùìl lives()cL

xnd \'ìeldng Lìrge qurìnîilies ()f griìin. \rine ruìrl

Dcspi te thcsc in l t i r l cL i l f i . r r l l ìes r rn( [ lh t f r tc l

rbx( drc pr(J \ i i l o f G( l : ì . ìnd SeLlrLr . (c hrr îhel

h l rdcrc. ì i ts e\ t ) r ìns ion. . \kr rs i rs gfc \ r 'cr t r r rpnì

l ) ln tbc i ' ce. ruf r . rhe 1ì fe l cr ' ìc loscd \ \ i1 ì ì i r r

rhe \ r l ls ef iorur tcc l Ìo o lef 60i l hc. r r res. lLn( l

Drr . l ( ) f !s re l ìs Lrs l l ì . ìL . ì t ih i ' l ru lg l ì r o l i ls sp l rn

c l - rLu i l counLerL rnor t rhrn 101).0 i )0 iùhnìr i ( ln ls ( ) l

rh ich 20. t -100 \ \c fc r i t izer ' ìs l ) \ f l r l l íg l ì1 . lhrs Lrsr

f ìgLoc is c ' \ ( f r r rc l \ ' s igni i rxn l l r ( . t ìLr -<t i r sh(n\s

that t l r t , nLrmìrcr of : lare\ . : ìs $c l l xs L l ì î ( (n fcs i

2

I IBAGLIO DELLA LUNA

PARVA DOMUS MAGNA QUITS

It

l l Risbrùt ÌL Datlom nella nì.icr comicedèlb vrlìe de'Tenpli sipófrone cone punro disicum nfcrin.rrù g6to@'nico in Sicilit. Lcprcpore d.l MeN del siovec Chòr DdrimoFlhtu. trCg.no spùto dalh pii' pM lÈdizioncsi.ihM .on aùtÍiche nfti@iori ieì rií'cno deiddbi d.ll! scùohDu6t l! hclh s,cióm iì srino viene Íeso sullasplmdida ttr%púùtrh4.

'Iìe Resbumr "IL DIIIORS in thc londerrulsdring Òfv.llcy ofrhc Tmllc1 is propoled ro bec.tuin eMnonr poìnr in Sìcilr'lhc youit ChèrMr Dúimo Fcftú .mc b8.k ro sic'ly antrycls spcnd ú lo'.ign coútìes in the hsr

DoMUs AUREAPARVA SED APTA MIHI

l1 Baslio delh Luna racc d,llÀ nstuturuione diun ùiichisima Hidem nella Vallc dc Tcrpli, ècomporo da un. rofc dcl xlll $c. .he nd 1555 tuamplirb d ir*nta n.l lisr.na direm'vo conto lSmcen, da|l ÍnpentoF Cmlo V'.Dzllo spìendido siúdino mediremnco comc dùllecmÈ Sùpenor si eode ì incmro del|l coììiM de

The Baslio ddla Lm is d ancied buildins in rhcTemp16 Vàlllt, {nh a bwer of tE end or Xìl!cenùùy, s coú wiù hign ùauq *ondertul viesnom sprior mtr md nedirelma gÀd.n.

inrdndional Esblltrt. Ìn the sumúerimc sNhèorfsuunnr È in a pùomic tmce

Lavilla. o,!gi Horgl Dontrs ,^ft! lo$ruira ncl ?00rl suo anùco prrisio di

BideM nobile di camp.gr L holcl tova îdic!siimuiorc n.ll! nirica vallc dC Tcúpli. lo nllr

rdicoloso rsúutu. dà lll.dificlo bxun

rhe Tmples aner an accmt Bbunrion comin-e jr

back 1o splcrdoua of rimr €oFùd{ic ereen gaJdei with roúhns sd remcawnh wondertul vi@ of archeological area.

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AGRIGENTO TRA MITO E SlqB]A

lo a Corinto. Dopo lunghe tensioni u-na nuova guerm scoppiò, che ter-minò nel 446 a.c., con la sconfìtta diAkragas presso il fìume SaÌso. A que_sta sconfitta, uÍ'altfa fece seguito: nel406 la città veme distrutr^ d^l C^îtz-ginesi. RifoÍdata nel 338, per volontà del siracusano Timoleonte, essa vjsse un Íuovo periodo dì Pó-speità, che ebbe fine nel momento in cui scoppiòla pdma guerra punica: nel262 a.C. Agdgento, chegravirava nell'aerea cartagìnese, venne conquistatadai Romani. Ia rrìaggior parte dei suoi abitanti,mcconta Polibio, fu ridoÍa in schiavitù e deportata.Ma le tracce de['antica grandezzir non andarorìo per

dute.

Molte sono le mzgniff.he opere edilizie, pùbbliche e private, che il tempo ha risparmiato. Tra diesse, celebri nel mondo, i templi erctti tra il \aI e ilV secolo- Per cominciare, il monumentale tempiodedicab per volontà di Terone a Zeus Olimpio, incelebrazione della vittoria sui Cartaginesi. Nellaprima metà del l.I secolo ùn tempio dorico venneeÉtto sull'acropoli (oggi collina di Girgenti). Un al-lro tempio venne dedicalo alle divinità ctonie De-

dent foreigneîs, was very high. Itseems that some of the richest citi-zens owned up to 500 slaves.Along with wealth, cultùre came toAÌragasr Simonides speîì the lastpan of his life there until his death

in 467, and ìn those same years Pyndarus fre-quented the couÍ of TheroÍ and celebrated ùeq,Tznis victories in the games held in Olympia.Fiîally, the great philosopher Empedocles was anative of Atî.€as, where he played, as we shall

The long and glortoùs btstory of the people

of Àlúagas is inevitabìy intertwined with lhat ofthe Syracusans. Depending on the times and cir-curnstances, Akragas and s''racuse wefe eithef al-lies or bitter enemies. They ioined forces to lighland defeat Carîhage (at Himera in 480 BC, thesame year of the battle of Salamis) and togetherthey faced the Sicel leader Ducetìus, who lound-ed an independent local kingdom 1î 459

"ndwas vdnquished in 450. Yel the underlyitg, inex-tinguishable rivalry between the two towns, whofollowed the same power politics, was always

ll caÍo dl Pindaro e la corsadéllebigho.

P indaru É' ce rc noni al wa g d1and a chaiot Eca.

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AGRIGENTO TRA MITO E STORIA

metra e Kore sìlìle PeÍdìcisudoccidentali della RuPe

Atenea (351 metri sul livel-lo del mare)- Ma i temPlipiùl celebri sono quelli col-locati sull'altura a mezzo-giorno della città, nota -

appunto - come "la collioadei templi". Primo, moven-do da es! a ovest, è un edi-ficio dorico del 450 a.c.,detto tempio di GiunoneLacinia. Più avaÍt i , suun'imponente piattaformadi quattro gradini, si alzanole poderose colonne sca-îalate del tempio del laCor'coîdia^ (440-430 ̂ .C.),uno degli edifici sacri piùfamosi e meglio conserva-ri della grecità. Sempre pro-

cedendo da est a ovesl, ec-co, più a sud, i ruderi di untempio dedicato flel V se-colo a Esculapio. Aho sulciglìo della collina, in posìzione sce-nografica, si sraglia un tempio dellafine del IV secolo, detto di Ercole. ln-fine, i r€sti del tempio monumentaledi Zeus Olimpio (citca 1,1,2 peî 56metri), paragonabile, come estensione, soÌo altempio di Selinunre. Una descrizione incompleta,quella che abbiamo tentato, che non reÍde giu-

stizia della bellezza del luogo.

Le emodonl che I templi di Agrigento offro-rìo al visitatorc sono diffìcili a descrivere. Sta-gliandosi conlro iì (ieìo. essì traspotano in unmondo e iî un tempo che grazie a loro continuaad esìstere. Diceva Empedocle, dei suoi concitta-diÍi, che essi vivevano nel lusso, come se doves-sero morire il giorno dopo, irvÌ costruivano, comese fo55ero desl inaLi a vi \ere in ererno. Crazie airempli sulla collina, sono riusciti a farÌo.

Eva Cantaella, scìtrlce, insegna lstituàani dt Dintto rcnanoe Diillo greco antica all univercnà di Milano

there. ln the days of the

tyîant Trasidetls, sùcces-sor of Theron, Agrigenlolost a war :rgainst syracuse and Himera thalcaused the end of tyras-ny, follo$/ed by a govern_

ment that Diodorus de-scr ibes as "democrat ic"(interrupted by the briefrule of Empedocles, whowas senl into exile aflerthree years), Howevel,the victory over Dùcedusresulted in another dis-pute with the Syracusans,accused of beiÍg loo gen-efoùs wìth the commonenemy by banishinS himto Corinth. Afler a longperiod of tension, a new$/ar broke out, ending in446 Bc srith rhe defeat ofAkragas near the river Sal-so. Another defeat fol-

lowed shordy after, when in 406the town was destroyed by theCarthaginians. Agrigento was re-built in 338 by order of the Syracu-san Timoleon, and flourished once

again until rhe outbreak of the lìrst Punic war. ln262 BC the rowîi which came wìthin Cafthage'ssphere of influence, was conquered by ihe Ro-mans, and most of the inhabilants were enslavedafld deported, according to Polybius. Yet thetraces of iis ancient gìory lived on.

Tlme has spar€d úany of Agrigento's mag-nificent pubiic and private buildings, includingthe world-famous temples dating back to the 6'and 5'h centuries BC. To begin with, úe monu-meotal temple of Olympian Zeus buil t byTheron to celebrate the viclory over Canhage,lfi the first half of tlìe 6'n century Bc, a Doricremple was eîected on the acropolis (noe/ thehill of cìrgerti). Aîotheî temple was dedicatedto the chthonian divinities Demetra and Koîe on

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AGRIGENTO TRA MITO E STORIA

t h c s o u t h \ \ ' c s ( e f n

sloprs of rìr | Ìrrr. ':1kr,/.d (3i1 nrerrrs

FI()\\ e\ cf. thc iìrostrr1ìr()us lcnì l ) les rrer h c ( ) n e s o D l h chìgh grcunLl soLrl l ì o l-hi l l of tcnplcs .

From east to west, the lìIsl is . Dodc blril.l'i n g d 1 ì r i r l 1 l b . ì c k r o i 5 0 t l C . k n ( ) \ \ n . ì s r h crcrìrflc of Ac,,l ld.nra. lì,rthcr rhen(l. on 3nir ìrposlrg plxr l ì r fnì \ ! i th lorì f steps. s l | lnd lhcp()\\cffLLl flLrerì r.rlunns ol lhc tenrplt of &rn-c()f . l ( . i10' j30 l3C). one of thc r ìr()st l : ì r ì rous aù.|bcst prcsrf \L 'd e\ànl l ) lÈs of : rncìcnt ( ; fecl i sn-. IC'cì r fchhecturc QnìrìnlLìng hom crst lo Nesl,I r | thcì s()Lrrh \ t ' f ind tbr fcnì; ì ins ol . r tcùrpledcdicatcLl t () Aescuhpiùs jn rhe 5' ' ccntLìf1t l igh on ihe crcsî of r ì rc hi l l . in r spect ircLr lxr

posir i ( , r . stxnds thc renìPlc of Llefcules. buih xrrhe en. l oi the I crntLr. \ l in. ì lh. \ \ 'e ronìe l ()rhc'mrjesr ic fuir ìs of the nl()nunr( 'nr1l l lcìrplc ofOl lnìpixn Zeus (. ì rourì . ì 112 b\ '5ó n1cr.esl . onl !conprrxble rn siTc to thc rcrìPle ot sel inunlr .

1 , , ì , . f , r . . ' . r 1 , . . ( . r ' , t ' r " ' i . r , r lp lete ancl c loes nor. lo j l rst ice () l ì ìc l )cîut) 'o j '

Ir is hard to describe rhc fc.lings Agfigent o s l e r ù P l c s . r r o L r s e i n \ i s i l ( ) r s S i l h ( ) t L c l l e dlrgr inst thc sk\ ' . thel tuke Lrs blch l () r ì $ofÌ .1xncl . t i r ìe that cont inùcs to cxisl rhxnks l . )r l ìem t l r ì lpe(1o(lcs si ic l (Jf his fel lo\ \ ' c i t izt ! ]srhrr r l ìc_\ ' ì i \cd in lu\Lrn. : rs i f fut({ l l ( ) c lrc rhecLy :r f ter. 1;ut r l ìc\ ' l )ui l t xs i f dcsturc(1 1o Ì i \ (fìrreÌcr Thxnks l() tlìe tenìples oo rlìc hjìI. the!hare in lact nìiìrìrgcd tr) clo s().

Luigi Mayer, incisìone acolorid un lempio anl co

lnc Îo!1n. Kn()\\ n 11s tlìe

Eva Canlarella wntet. tea.hes ancient GÉek and Fanan Law

EI

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E CAMPAGNE

er conprendefe ap-pieno lî Sicilia oc-cofre lnlefogare la

storia delle vicende delle

Popolazioni insediate insie-me alla natura propria deidiversi teffirori che la com-pongono. Questo vale inmodo particolare per i ter-r i tor i del la provincia dí

stiero. Questr tre centri sonole realtà urbane di maggiore rilievo della provincia econfermano per il peso de-mografico che rappresen-tano una tendenza della popolazione in Sicilia, analogaa quella di tutto il territorionazionale, ad occupare pre-valentemente i tenitorì lam-

The "Scala dei Turchi" (rurkscauseway) at Realnante.

CONTRADDIZIONIE LIETE SORPRESE

dÌ NtcoLA GtuuANo tEoNE

Qui i paesa.ggi mut6.nosecondo le caratîeristicb e

fisiche e geologicbe. E con essimutano la cultura e la naturadei popoli. Territori orgogliosie nccht della loro complessua.

Agrige o dove i paes€gi murano secondo differcntiqualità fìsico-geologiche e con essi i modi e la natu-ra dei popoli che li hanno occupati e li occupano an-

Il teffitorio provinciale costituisce l'area centromeridionale clella Sicilia. Possiede inoltre, nell ambitodel sistema costiero che si affaccia sul canale di sicilia,il fronte marino più esteso, con una linsn di costa chesi sviluppa per 136 chilometri, di cui solo 27 sonospiagge facilmente raggiungibili.

Il rapporto con questo fronte di mare ha consen-tito comunque, per la sua estensione, di costruire neltempo alcune città costiere molto popolose che han-no a!!to un ruolo delerminante per la configurazonedi questa pare dell'isola.

Due fiumi fanno da confine, a occidente il fiumeBelice e a oriente ìl fiume Salso. Essi segnano teni-tori che trnscrivono il mutare del paesaggio verso I area del úapanese e del gelese, mentre la pane centrale del territorio è fofemente segnata dal corso delPlatani e dal suo pronunciato percorso di valli e si-stemi collinari che cofltengono i rilievi gessoso-sol-fiferi delle aree minerarie di Comitini, Racalmuto,Grotte, Favam sino a Pakna di Mo echiaro. Agrigentoinsieme a Porto Empedocle è posta al centro, men-tre le due cittàr più importanti, Sciacca e Licata, sonoposte ai Ìimiti orientale e occidedale del sistema co-

biti dal n]are. Nelle aree più interne, gli ambiti definiti dai comuni di Bivona e S. Stefano Quisqùina, nel-l'alla valle del fiume Magazzolo e i comuni che flo-tano intomo al cenùo di Canicattì. nel sistema colli-nare che ^limenta i fiùmi Delia e Narc, possono es-sere considerati gli altri due sistemi insediativi demograficamente più signifìcativi-

Le città di costa non sono mohe perché pochi so-no i promontori difendibili e gli attracchi naturali, mahaffìo una numerosa popolazìone. I centri dell'in-terno haffìo invece prevxledemente origine dall'a-zione colonizzatrice della politica della "ripopola-zione" voluta dal viceregno spagnolo con la costÍuzione di nuove città e borghi agricoli.

L'occupazione della costa da parte delle comuniràrdi greci Rodio cretesi, quindi 1a fondazione della ciÍàan(icd di Agrjgen(o. sr rn(ontrò (on popoì"r/ioni in-digene, i Sicani, già insediatesi in epoca precedenteche laicÉfono campo rinuo\ iami\aù per rroccarsinelle aree piùr interne. Si configurò un equiÌibrio, ab-basBnza diJfuso in tutta la Sicilia, di una comlce co-sllem occupala oa co-loni greci (xd occì-dente) e fenici (ad oriente) e un internoabitato da popolazio-ni autoctone di varia

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AGRIGENTOCITTA E CAMPAGNE

e incefa origine: i Sicani nella Sicilia occidentale e iSiculi nelLa Sicilia orientale.

Quesfeqlrilibrio si nrppe in epoca romana. Ven-gono interroÍe le opponunità di convivenza ù,lpo-polazioni cli diverse cultllre, vengono conferMte so-lo alcune città principali e viene colonizzaîo l'inter-no con grandi propderà che sono all'origine deigrandi ieudi siciLiani, orgnnizzate sull'asservimento aÌlavoro dei campi e h riorganizzazione della prevalente produzione cereallcoÌa. Il periodo arabo con-fema lale poliúca con iÌ raJîozamento di alcune cilÌà,in parîicolare Narc, e la definizione di tenute agricolepresidiate da edifici con forti camtteri difensivi. Il pe-riodo normarìno permefterà il rafforzamento di talesruÍurà insediativa con alcuni sposramenti di po-polazione e con iniegÌazioni significative che tendonocDmunque ad a\'valorare i cenlrj già esistenti attra-velso una fofe polirica di incastellamento. Questo penodo < rnfalll5egn.rro Jall.r .ocrruzione dr un.r .erie.ignll. aùvJ úi carcl| .l|ìo( ("ù l|l punl i .tmlegi, i e rc-smLili sia per il presidio del feudo che per il controllodi alcune principali vie di comunicazione. Tra que-sti i piìr significativi sono quelli di Mussumeli, di F^-var.ì, di Racalmuto, di Naro, ma ve ne è per lo me-no uno pef ognuno dei quindici centri abirati di pri-

Dt fatto fi'ro al f500 non dovevano esserci, nelreritorio della provincia di Agrigento, più di 15 cen-tri abi!a!i, contornati da un Ìnsìeme di ampie tenuteagricole presiedute dî casali fortificati, in pafe ancoÉeredìtàL del sistema insediativo arabo e nofmanno.

ll periodo dei viceregno spagnolo, che per la Sicilia,coDe per l America Latina, è successivo àlla grande"Reconquista" della penìsola iberi€a nella guerracontro i mori, inaugura in Sicilia (dal sec. XVI) unapolitica gÈ ampiamente perseguita nel teritorio del-I'impero ispanico. Tale polirica veniva definita in Spa-gna della repob[ación e in Sicilia dello jus papulan-dl. Nell'arco di circî due secoli e a panie dalla se-condl metà clel 1i00 solo nella provincia di AgriÉìentovengono costruiti ben 27 cenùi di nuova fondazio-ne, che con la piir recente definjzione di Porto Empdo(ìe (ome (oml.nr. ponrno iruieme dei\om'Inia 4 3 .

Se si considera che alla fine del secolo X\411 la con-figumzione dei principali cenîri coincide in buona

CONTRADICTIONSAND PLEASANTSURPRISESTbe landscape cbangesaccording to its geology. And tbeculture and tbe nature of tbepeople cbdnge too. A proucl lancl,ricb in its complexity.

- r . r ì r , n , l e r . . r J n , l r n j ^ ' { i . l ) . | | ì o n l } h e. r c l t r e t . . l h r c À r n r . n i n É r l r - | i . r n f \ . j r \

peoples în(l rhe nîl1rrc of its variolìs tcffitodes.Thi. rr rrn<r.- l ì ' U,rc, ' l r ì ì r t r^\ nc ol A!r ! l !nto, rvhcfe thc landscape ch:rnges \:\'ith the physi-cal ancl gcological clifferences ancl drc customsrnd nxture of the peoples $ho lì\'cd rhere in rhcpast and stiu do toclîy.

The provincc of Agrilaento occupìes the ccn-tml-southern part of Sicily rnd covers în areî of3,04i.,i9 sq. knì, €qlìivalcnt ro 11 83Eo of the tdal.rrea of the islxnd. Nbrcover. $.irh rega|cl to thecoast along the Channcl of Sicily i! cxn clîim tlìelìlost extensive ser front. consisling of :r corstlineof 136.2 kibnetres, only 27 of which are easy toreach. 'lhe cxtension of the coasdine made thefbundation of severil deosely populatecl coastalcifies possible and rhey played a cmcial fole in

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shapjng this par! of s ic i ly. Tl ìe province is

borlnded by two rivers. the l]elice to dre $'esrancl tlÌe Salso to the eas!. Along thei, coLrtses. thelancìscape changes in the direcl jons of theprovinces of Trapani and Gela, v"hereils dìe ccD-rfJl f . rr o r l ìe I nrtorv i \ r ' r ' r tkrJ by . t rc r i t r t

Plarani s colrl'.se dlrougb vtlleys anci hills inclùding the gypsurr-suhhlrr rock in ùe nìÌning areasof Conlitjni, Racalnuto. Grotte .ìncl Fav:ur, as lîras Palma di Nlontechiaro. Agrigento and PortoEnrpcdocle are locxtccl in the middìe, whÌlc twoiDlportant lowns, Sciacca and Licîta. lie on theeasrern and westem limits of the coastline. Ihesethree cities are the province's major urban ccn-lres and their denrogmphic jnpofance conJjrmsthe tendency of dre population. cor.oon lo drercst of Sicily and indeed to dìe \\,'lÌole of ltaly, tooccupv mainly lerdtories along the coast. In tlìeinteior the re itory deiùred by the mlìnicip: i-ries of Bivon:r and Sîn Srefano Qlìisqlìina in theupper valley of the Magazzolo rivcr and the mu-nicipxlities ccntred aroìincl Canicattì, in the hilisthat feed dìc Deliil .lnd Nafo rivers, xrc lhe otherno rrcrr uf (un.r( lcrJlr l ( ( l<mo!nt, ì ì ic r- tnnr-

'fhe coastal towns are lèw in nunber becauscof rlìe scarcir' oi defènsible heacuands rnd natuFîl h.ìrbours, but ùey are densely populxted. Onthe other hand, the urban centrcs in tlìe intcriorarc mosdy thc result of tÌre Spanish vicefoys "re-population colonìsìng policy, which lecl to tllefounding of ne\"r' towns and egricuìtural settle-

AGRIGENTOTOWN AND COUNTRY

nel campanile della cattedrale

înces of Anb influencein the bell lowèr oi Agdgento

menls. Greek com-oìunit ies trorrRhodes and Crete,who folrnded rhcancieflt city of AÉirigento, clashed witha pre cxrsrng nx

rive population, the Sicans, who rctreated to iheintedor ancl left the co:ìst to the newcomers. Thebalance that q.s lbrmed then $îs coll]mon all

over Sicily -coastal areas occuPied by Greek set_

l r r r - ! l ^ l r r \ ' e ' 1 , r n ! l P n , r n i , i . r n ' l u r h e c . r { ì

and .rn interior inlìabited b-v native populalionso l \ r | | C J . r n , l . r n , r r L . , r i , f g r n . l l , c S , I n . ' i n

Vestem Sicily and tÌÌe Siccls in Ersîern SicilyThe balance was broken by drc Romîns, whenpopulîtìon:r of clifferent cultlrrcs were no ìongcfgiven a chxnce to live side by side ^nd only

sone of dre main towns were confìrmed. 'l'lÌe in-

lerior s/xs coLonised ancl wrst laflded estales were

established, laying the founclations of the geat

Sicilian feuds, based on rÌliricultu,al rctivily anddre reorganis.ìrion of the prcvailing cereal pro.luction. Under the Arabs, dris policy was condn, eJ \un-q ̂ i t l e r-sns. - . f , ( , ' r l ! \ : r ro. scrcreinforcecl . and landed cslales protected bybuilclings of .r dcfensive nalurc r,cre deiìned.

The NorrDan perlod l , rorrght r l 'oJl l 'c .c i î '

fbrcernent of these scttlenents tlìrough novenents of populalion ancì consicleÍrbÌe ìntegrationtending to stferìgùen previously exisling ro\\,nsby means of cîstle-building. Duriflg lhis pedod asignificant nlrmbcr of crstles $'as built in sù?tegìc points ro p.otect dre feuds and control tl,emiìin cooÌnlunication rc tes. AmonÉ{ the mostioportant :ue the c:rstles of MLrssulneli. Favam,Racalmuto an.1 Naro. though every one of tlìcfirut ffìeen setrleùents to be founded can claime! leîst one of these bujldings.

ln facr. up to 1500 there r"ere no mole drnnfifteen rowns in dre province of Agdgenlo. slìr-roundecl by a series of lalge landed estates de-lended by fofified vilhges, some inherited lronlthe Arrb and Nornlar] clefence sysiem.

Thc perioci oi Spxnish rule, \\,ùich for Sicily,like South Anìedca, cane after thc grcet "1?eco,

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I lipici scenari argillosi nellacampagna agrigentina.

Typical day ndges in theAgígenlo conlrysi.le.

parte con I'attuale localizzrzione dellecitîà e dei centri rurali, si pìrò asserireche I'insìeme dei comuni che definiscela presenza umafla nella provincìa haraggiùnto urìa sua defìnizione poprioattraverso la pollrlca .lello jus popu-klndi. Dal censirnento iniziato nel 1816 da B€nedeBoMarzola e pubblicato nell Adante Corogrdfico Stori-co e Statistico del Regno delle Due Sicilie, Napoti1832, si evince che la popolazione della prcvincia diAgrigento era all'epoG di 212.390 abitanti, awersogli atto^li. circa 472.222 abilÉ'..n.

Oltre all'effeftivo increnento dela popolazione la sua distribuzione appare alquanto modificata.I comuni di costa avevano nel 1827 circ'J.77.64a ̂-bitanti (un terzo della popolazione) mentre allo sta-to attuale mggiìrngono le 241.293 unità (oltre lametà della popolazìone). Sì evince come lo sposta-mento dalle attività dell'agricoltura e nelle miniere dizolfo e di sale alle attività principalnente terziarie hascoflvolto i vecchi equilibri. la concentrazione di po-polazione sul sistema costiero ha così determinaronon pochi casi di edilizia abusiva, in particolare negli ambiti de[e più forti concentraziofli urbzme di A-grigento, Sciacca e nei comuni di Palma di Montechiaro e Licata, appesantendo ìrn delicatissimo rap-porto tra insediamento umanor natura e afee ar-cheologiche di grande pregio.

Il caso più evidente di queste contraddizioni è de-terminato dalla Valle dei Templi di Agrigenro. La fra-na del 1966 che coinvolse anche edifici di recenre ccF5rruzionc ai margini del cenrro meújey.Je. i pro-nunciaf viadoÍi, alcme cqstruzioni abusive nell'ajeaarcheologica, hanno poÍato questo teÍirorio alla

quista" oÎ the Iberian peninsula andthe struggle against the Moors!nìarked the begirning (froiì rhe 16,',century) of a new policy alreadywidely pursued throughouî rheSpanislÌ empire, knoRn in Spain as

"rùc)blación" and in Sicily as "jus populandi". Ir1the space of two centuries, starting from the second half of the 16'r' century, no less rhan 27 newtowns were founded in the provìnce of Agrigen-to alone, which brought the number of m nici-palities, counting the recendy established mùnici-pality of Porto Èmpedocie. to 43. Consideringthat at the end of lhe 19'6 century úe conigura-tion of the main urban centres mostly coincideswilh ùe presenl localion of towns and villages,we can claim that the totality of the ìÌunicipali-îies ihat clefine the provìnce's popularion ùras determined by the jus popllandí policy. The cen-sus begur by Benedetto Marzolla in 1816 anclpublished in the Historical and Sraristic Clìoro-graphìc Atlas of the Reign of the Two Sicilles(Naples 1832) f ixes the populat ion of rheprovince of Agrigento at 212,390 inhabitanrs, ascompared to the present 472,222.

Besides having effectively increased, rhepopulation is distributed very differently. In 1827rhe municipal i t ies on lhe coasr had around71,648 inhabi.ants (one third of the pop{rladon)whereas today the number has dsen to 241,293(more than half the popuiation). The obvious de-duction is that the old balance has beer upset bythe population's transferal from agricultural ac-t iv i l ics anLl qurk in thu sulphu. rnd \ah minc.,

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AGRIGENTO CITTA E CAMPAGNE

ribalta della cronaca e al-I'attenzione di quanti han-no a cuore i temi dellaconsefvazione del pae-saggio e dell'ambiente. Intermini di occupazionecompÌessiva di suolo co-munque il fenomeno èmeno preoccupante d1 al-tre rcallà nazionali anchese le specifiche qualità storiche e ambientali acui-scono legi t t imamentepreoccupazioni e gudizicritici. NorostaÍte questìsquilibri Ia rcaltà del telfi-toflo nserva aîcofa sug-gestioni e rinvii ad unaqualità di paesaggi e diforme insediative non co-muni, dove tutla la stodaflappare m una non usua-Ìe cornmistione di eventi.

to iobs mosrly in theservices indùstry, Thepopulation i6 now con-centrated along thecoast and this has fre-quent ly resulted inunauthorised building,especially in the densely inhabited utban areasof Agrigento and Sciacca and in the munici-pal i t ies of Palma diMontechiaro and Licata,disturbing rhe delicarebalance between hu-man settlements, natureand archaeological areas of Sreat interest,The most evident ex-ample of these contra-dicdons is rhe Valley ofTemples in Agrigenro.The 1966 landslide also

Tutto il territorio della Valle del PIa-tani è cosrellato di sorprese archeolo-giche che richiamarìo le culture pre-greche, dalla preistoria ai Sicani. In pierìa campagnaemergono grandi rocche natufali sca te per ifìse-diamenti in grotta ampiamente diffusi nell'area del-le colline gessose-solfifere. Sono quasi dei tholos na-turali, come nel teFitorio del comune di C,omitini edi Grotte, usati nelle differenti epoche come fort€z-ze e come luoghi di sepoltura.

I f€sd d€n'andca Agrtgenîo, greca e roÍuna,emergono nell'area a va.lle deua rocca che ospita ilcentro medievale, con ìIna trapunta di templi che daoccidente ad oîiente segnano un îilievo naturaleche forÍìa quasi una cinta di mtlra naturale, Il tempiodi \fulcano. l immenso rempio di Cio,"e Otimpico coni telamoni coricati, il più famoso tempio della con-cordia, iI tempio di Giunone lacinia segnalano l'im-ponenza della ciÍa a chi viene dal fiare. Il Parco ar-cheologico è slato istituito recentemente a tutela diquesd beni preziosi didriaraf dall'UNESCO .Patri-

monio dell'Unanità'. È questo sicuramente il pae-saggio aîcheologco piir s1-€gesdvo dela proviÍcia che

affecting recent buildings on theourskirts of the old medieval toemcentre, the pîominent viaducts and

several buildings erected without planning per-mission in the archaeological zone have madethis area fiont-page news and attîacted the atten-úor of all those s/ho take rhe issues of the land-scape and the environment to hean, However, inrcrms of overall occupation of grorìnd, it is not asserious as other situations in ltaly, though in thiscase concern and critical opinion is legitimatelyexacerbated by specific hisloric.rl rnd environmental considerations,

D€splt€ thls lmbalanc€, Agrigento'sprovince is still an area of great charm m^rkedby a striki4g landscape and unusual urban cen-tres, where history is revealed in a singùlar min-gling of everìts.

The entire Valle dei Platani area is doted witharchaeological surprises dating back to pre,Greek civ i l isar ions, f rom prehistory to rheSicans. ln the úiddle of ùe countryside hugenalural boulders hollowed out to make grottoes

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I

nemmeno le tanto diffuse cartoline o gli effetti di u

na crescit urba.rla inconÎfollata riescono a consufiafe.Sciacca, antica stazione dr posta rcmaftl, con le sue

terme di San Calogero, e Calabellotta, dove fu fìmìata

una fxmosa pace che a!.r'iò la fine del regno normanno, \rro, 5iruliana. Favam. rappre.entano irbe-diamenti medrevali in buona parte segrìati da impianti

di origìne araba rinúacciabili nelle stradine che ter-minano con sacche nor comunicantì. La presenza

norrnanna e successi\,?mente gli interventi del taFdoCinquecento siciliano hafmo s€gnato i loro p.ìncipali

luoghi ufficiaìi, il castello, la cattedrale, le chieseprincipaÌi. Emerge un'architettura dai modi contenuti,dove dominano i volumi sul decoro, trarme che pe.

le chiese di Narc dove le forme cinqùecentesche sievolvono velso ùn Mrocco segrìato da fìoîitue di su-perfìcie. L'insieme dei cenri di fondazione ddloiirspopu.landi tf.'til^ ad un interessammto per la co-struzione della città atúaverso un intreccio tra edìfi-ci momrmentali e tessuti edilizi. Qui si ripete, congrande úaesria, il modelo della pi^zza ceùtralecon paÌÀzzo barcnale e chiesa rìradre e le linee di sla-de principali che, secondo la culùra barocca, puntanopfospettrcamente cinscufra vefso una chiesa spessodalla facciata impegnativa anche se dì poco conto al-I'intemo. Si avverte come ogni piccolo centro aspida darsi tono di ciftà; aíche se feudo, esso ancora l'rro-le Éppre'enure non soìo ì ifnponanza deì principe.Íìa anche la qualità della vita di una comunità. Irìfattiil principe fondatore invitava a colonizzare il suo feu-do con pmmesse e contÉlti che, per Ìo meno nei primi anni, tendeva r rispettare,

Tutto qùesto è ancom rintraccìabile neÌ territoriodella provincia di A€rigento che non solo fu meta pre-ferita dei grandi viaggiatod studiosi del Settecento edell'Ottocento, come Hittorf, Zanth, Goethe, tsrydo-ne e altri, in ragione dell'attrattiva esercitata dai tem-pli di Agrigento e che si femarono anche ad osservaÌe alîre cose, ma che ha Fodotto i più interessan-ti scrittori del nostro tempo da Pirandello a Sciascia,a Camilleri. Una ragione ci deve essere e di certo varintncciaL/ netla mohepÙcilà di contraddLioni m, an-che di valori che questo temtorio possiede in beni evicende umane,

Nicala Giuliana Lecr.e, adinatu di Uhanistica, P.eside Fa@ltàdi Atchitettura, Univercità di Palemo

PRODOTTI PER FUMISTERIA

Tecnologiarispetta l'ambiente

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AGRIGENTO CITTA E CAMPAGNE

for living in are vcry common in dre gypsun sulphlrr hill district. They remind us of the naturallrolo.s in tlìc Coùitini and Grolte areas, usedthroughour the ages as fortresses ancl bur ix lgrcùnò. The remains of ancient Agrigenlo, Greekand Roman, are vis ible below the srrongholdwhere tire medieval tos/n is. From west to east dìearea is studdecl wìth temples marking natural €on-rorìrs lhat form a sorl of wali around the city. Thetemple of Vulcan, rhe inmense temple ofOlympian Jupiter ^nd its te[amones, the famoùstemple of Concord and the temple ofjuno bciniagive Agrigenlo r Ìnnjestic appearance, seen fromtlìe sea. An archaeological park was recendy es-tablished to prolecr lhis precioLrs area dcclared aVorÌd Fleritage Sire by UNESCO. Nor even dÌeùoùsands of pjcture postcalds and lhe effects ofuncontrolled urban developúent cxn lessen theattmction of the prc\dnce s rìost striking arclBeo-logical lanclscape.

Sclacca, an ancient Roman post lìouse, stththe thermal baths of San Calogero, Caliabellott:r,whefe a famous peace treaty marking the

Ihe church orSanl'Agoslino

b e g i n n i n g o f i h eend of tlìe Norm;lndomination wls sig-ncd, r,vxro, Siculainaînd l , rvarr : rre al l

meclieval towns whose od!Ìinaì Arub lxyout canbe taced in tlìe lilllc srecls encling in non-conìrùunic^ti,lg clead encls. The Norman influenceand, subsequently. rhat of h(e sixteendì centurySicilian aú are cvident in thcif pfincipîl lìlonu-m ' n \ r ì r . J - r l e , r h ( , r r l r | J r - l . , n , ì r l r , n r : r i r lchurches. The resLìlt is a sober rfchiteclural slyìern whrch loìLrn r . f ì (vr i '^r \r o-nJn cî l . r ' ion. (rcept for the church of Nrro whose sixtecntlì-cen-rlrry fo.Ín-s c'volve rowards n tlo$,cry i3îroquc.

The 'lus papulalk[t" towns as î lrhole rctlecrthe tendency to build towns in whi.h rìonunren-tal buildings xnd urban lxbric are inrel.twinecì.They are skilful repetitions of thc rnoclel basecl ona central piazza conraining a b.ironial p:rlazzo an.la morhcr chlrrclì from \\4ìich a series of rì.ìinloads depa,t , e^ch onc leading. jn accofdrn(ewirh lhe Baroque schemc. |o a perspecrìve of Jchurcl ì of len boast ing a sùmptuous frcade.lhough of iittle ìmpoÌlance insiclc. Cleariy, cverylittle town aspir'!'s to givc thc inpression of a city.Even when it is e feud, it ainìs to represent notoùly the importance of the bcal pince. but úequal i ty of l i fe in the community. In f1ìct thefbuncìing feudal lold $ould atiract seltlers wilhpromises ancl contr lcts that werc usunl ly ob-served, r! leaù in lhe early yexrs.

Traces of all these events can be tracecì in thcprovincc of Agrigento, a la\rcLrrite destinaijon ofgreat cighteenth and ninelcenth century tre\'ellìngscholars like llitrorf. Zanù, Cocdre, Bry'done andoîhcrs who, attmcred by the temples of Agdgen-to. dlen stayed on to ol)servc othcr mînels. Yet itis also the binlrpl.ce of sonìe of thc m.rst intcrcsr-ìng iuúors of oùr tine. fron] Pjrandello to Scixscir xnd Cxnilleri.'Ilìc rcason for lhis undoublecl-ly lies in the mLrhiple conradictions ancl velues ola land rich in cultural lìedtage xnd hLrnan hisrory.

Ni@la Giùl1ano Leane, lectuer in Lrban plannirrg,dean al Facutly Òf Atchitecturc Palerm Unwercly

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ICASTELLI

LE TRACCEDEL[ETADI MEZZOdi ÍERDINANDO MAURICI

Ia proDincia di Agrigentoè disserninata dí castelli e restidi località fortificate.Un'architettura ca.ríca dí sbrta.

I grigento è universalmente famosa per la

/ll grande archilettura sacra greca. Il rempioFdetta Concodia è divenuto a giusta m-gione uno dei simboli non solo della città madel l intera Sici l ia. del la civ i ì rà greca ed insiemedel mondo occidenlale. Cenamente ben pochituristi programfierebbero un ùaggio ad Agrigen-to e nell'agrigentino, in questa teffa ai confinimeidioÍali dell'Europa, per incontrare un'epocae segni divemi da quelli della 8lecità. Eppure A-grigento e la sua provincia sono ricchissimi dimonumenti di ogni peîiodo stoîico ed il Medioe-vo, in particolare, vi ha lasciato tracce di grandeinteress€ e fascino, Basti pensare che il rcmpiodella Concordia è giunto fino a noi ìî buono sta-to di conseryazione, ^ dtffereíza degli altri tem-plì della "valle", proprio perché agli inizi del Me-dioevo fu trasfomato in basilica cristiana, con-servando a lungo questa funzione che assicuròper secoli i restauri e la quotidiana manutenzio-

Se ci spostiamo da A.grigento al suo tenitodoprovinciale, il Medioevo ed i suoi monumenti di-veÍgono il segno domiÍaíte. I casrelli, in parti-colare, raccontano storie di conqùiste, di scontrie ircontri [ra civillà, di feudatari e vescovi nor-manni e di contadini saraceni insofferenti allasottomissione, di gueffe civili, di potere del re e

dei baroni in antagonismo fra loro, del ruolowolto per secoli dal baronaggio in quesra Siciiiaprofonda del feudo e del grano.

Sappiamo dell'esistenza di località fonificaregià per i secoli in cui la Sicilia appartenne all'im-pero di Bisanzio (535-827) e lottò durameÍle perresistere alla conquìsta islamica (827-902). Nellaprovincia di Agrigento si trova la cittadina diCaltabellotta, un nido d'aquile sormontato da uíincrcdibile pinnacolo roccioso cui si abbarbica

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no i resti clel castello. Cîltabeliotla è un toponì-mo di origine ambr e sìgnifica ìa rocca deilequercie : conìp:rre nella lìsta dclle fortezze bi-zanline conqlustate clai musulmani verso l anno8'10. Negli stessi elenchj si rova enche iì nomedi Platano, Lrna localirà fofificata la cui vita dàl-l età blzantlna si pfotrasse lino al XIII secolo.

Lir conquista muslrlmal]a portò un uherioresviiuppo dcll'abitato foúificato nell'agriÉtentinoed in utta la Sicilia. Come nel caso cli Caltabel-

lotte. toponimi fó.mîtj conla parola araba qala reî\nero det i a forrezze già esi

srenti o a località iòÍiicate ex novo dxi musul-mîni . Una cl i qùeste potrebbe essere la 'Pietra'di Calatasuclelni, presso Comitini, un intercssan-lisssimo tjpo di castelÌo prrzialrÌlente scavaronc l- foc( ir U1 r l l |o , J\rr l u pJr, , i r ln 'cnrc r . lcslrej documentato fin dall'Lrltnìa epoca islînica,è quello di Monte Guastînella, presso il conune

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AGRIGENTO ICASTELLI

di Santa Elisabetta.Con la conquista

nofmanna ( 1061-1091) il castello en-tra prepoÉnlemen-te nella stoia sici-

der cdtèllo chlammoniano.

ot Chlarcnonbno Castte.

liana insieme ad una foÍna di organizzazione so-ciale impofata dall'Erlropa: il feudalesimo. I nor-manni, in origine un pugno di cavalieri stretti inùna piramide di obbedielze feudali, hanno la vi-tale necessità di assicurare le loro conquiste e lasottomissione deì musulmani edificando casteÌline, punti chiave del lerfiono. È quello che 5i ve-rificò anche ad Agrigento, dove la conquista nor-mannJ fu rubiro rdfforzat.r con ìr costruzione, incittZt, di, un castrum. I normanni inolke eresseroAgrigento a sede vescovile e vi edificarono l'at-tuale caîtedrale. I vescovi sentivano di esserequasi assediati in pnrîibus infidelíum ed uno d]essi decìse, nel )(II secolo, di costruirsi un pro-prìo forîilizio attiguo alla cattedrale. Allo scopofece trasponare su carri fainati da bLloi pìeramedalle rovine della città antica. Alúi castelli soîseroin età normanna ad opera dei baroni che îicevet-

TRACES OF THEMIDDLE AGESTlse Agrigento Prouince is strewnuitb castles and fotlilcations.Its architecture sbous layerupon lq)er of bistoty.

f , ! : r ig-nro i \ famous throughoul t l te sor ld

Flfor i ts rncrent Gkrk rchgious rr , hrretture

The Temple of Concord has righdy become one

of the symbols of the city, and indeed of tbe w-

hole of Sicily, of ancienl Greek cultúre and ofour western civilisation. The fact is, not manyrourists would plan î tdp to Agrigento and ilsprovince, a region al the southernmos! tip of

Eùîope, to encounter a culture and art othelrh.rn rhose uf rhe Heì leni" l ic qor lJ. Yel AgriSen

to and its province abound in monumenls dat-ing back to various historical periods, especiallydÌe Middle Ages, of i/hich fascinatinÉa haceshave survived. For example, the Temple of Con_coîd is very Rell-preserved, unlike the othertemples of the "Valley", because il \vas tutnedinto a christian basilica in the early Middle Agesand maintained this function for a long time,ensuring its constant upkeep ancl reslorrrronover tne centuLles.

If we transfer our atlention from the town ofAgrigento to its province. the Middle Ages andits monuments become a don'ìinant feature. Thecastles in p^rtícular lell tales of conqLlests, ofthe clash and the minglhg of civilisations, ofNorman feuclal lxndowners and bishops andSaracen peas:rnts uns/illing to be subjugated, ofcivil wars, the dvalry between kings and lordsaod úe age-old role of the barons in dre deepest souù of Sicily, Iand of feuds and wheat.

Fort i f ied towns already exìsted during t l Ìecentluies in 1vlìich Sicily belonged to the Byzan-tine empire (535-827) and fiercely resisled theIslamic conquest (827-902). The lirde town ofCa[Jbel lo J i r r l ìe pro\ in(e oÍ Agrgenlo is 3neyric.urmounred by:rn incredibìe rocky pinna-

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AGRIGENTO ICASTE

tero già da RuggeroI vasti feudi. Origininormarìne poÍebbeavere il castello diBurgio che nell'im-piano ricorda, an-che se in versioneassal meno elegan-te, ll p^l^zzo r\or-manno di cafonia equindi i suoi mo-delÌi aulici, la Zisa ela Cuba di Palermo,palazzi reali del )íIsecolo. Origirii nor

cle ro vr 'hich theremains of a casdecling. Caltabellotta,a name of Arab o-r i g i n m e a n i n g"strongholcl ofoaks", is l isted a-moÍg the Byzan-tine fotresses conquered by theMoslems around840. The same listalso includes Pla-rano, a fort i f iedtown that sùrvìvedefa up to the 13'i1manne dovrebbe avere anche il for

tilizio di Cammarata dove nel 1153è ricordata tale Lucia "dominatricedel castello di CaÍmarnta". Un ca-

the Byzantinecentury.

stello noflnarìno esistette anche a Sciacca, feudodella nipote di Ruggero I, Giuditta.

L'età di Federico II di Svevi^ (1.194 1.250) vide,anche nell'agrigentino, da ìrn lato la lotta serìzaquartiere condotta dall'imperatore contro gli ùltimì mùsulmani, dall'altro la costruzione di ca-stelli destinati agli svaghi venalorì del sovlano.Nel casrello di Guastanella i saraceni ribellì tennero pÍgioniero per mcsi il vcscovo di Agrjgen-to Urso, in attesa di Lrn cospicuo riscatto. Plata-Ío, già ricordata, fu anch'essa uno dei centridella ribellione e della resistenza islamica, stloncata nel sangue da Fededco. La fine della prc-sen/, is l imi(a. la deportazione degl i uì t imi sara-ceni di Sicilia in Puglìa lasciò, anche nel teffÌto-rio agrigentino, grandì territori vuoti e privi di a-hirr i . \e l f rudu spopola(o di Burgrmrl lusio. og-gi Menfi, Federico II fece costruire ùn castelloproget laro ioprarrurro come punto d appoggioper le grandi battute di caccia dell'imperatore. I1monumento fu purtroppo distrutto dal te.remo-to del 1968.

Ma è n€l corso del XlV secolo che I'agrigenti-no conoscerà la fase pììl significatìva di costruzione di castelli. Protagonista di questa fioriuraarchitetronica sarà la feudalità che nel corso delTrecento riduce sempre più il potere della mo-

Ihe Mosl€m conquest led to thebuilding of other fortified towîs in the provinceof Agrigento and indeed ìn the whole of Sicily.As in the case of Caltabellotta, place-names de-riving froú the Arab word qala h,ere giveî' topre-existing strongholds or to towns newly foni-fied by the Muslims. Among these, probably,th.e Calatasudemi "Pietra' near Comitini., aî ex-tremely ìnteresting rype of castle, paÍ of whichis carved into the rock. Monte Guastanella, iî,rhe municipality of santa Elisabetta, is anotherrock casde, mentioned in documents datirÌgback to the erd of the Islamic era.

The castle became a fundamental eìement ofSicilian history during the Normaî conquestr l06l- luol r . along wrth .r 'orm of social organi-sation ìnlpolted from Europe, feùd^lism. TheNofmans, originally a handfui of knighls whoobsewed rigid rules of feudal obedience, needed to make sore of their conquests and eoforcetheir rule over the Mosiems by building casdesat key points. This happened irÌ Agrigento too,where À castrum was immediately erected v/ith-in the cìty to reinforce Norman rule. MoÍeover,the Normans decided to make Agrigento xnepiscopal see and built the cathedral that still s-tands there today. The bishops felt they wereunder siege in partibus infídelilun ^nd oîe ofthem decided, in ihe 12'r'cenîury, to build his

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AGRIGENTO CASTLES

narchia siciliana fì-no a meterÌa sottola propda tutela.

Nel l 'agr igent inosarà in primo ÌuogoÌa grande iamigl iadei Chiaromonte aottenefe spazi di

Potere e possessiterderi sempre piùgrandi, sottolinean-do e rafforzando lasua formidabile ascesa con La costflr-zione di castelli. U-no di questi, quello di Montechiaro,in suggestiva posìzione sut mare,celebra ancora oggi con il suo no-me la gloria dei costfuttori- Verso il1366 i Chiaromonte si impadroniranno anche delpaese e del castello di Naro, da essi probabil-menre ampliato. Più o meno negli stessi anni lafamiglia entra in possesso anche di Favara. Qui,il grande castello (o pìuftosto, il p^lazzo fofti'fi-, rro) e. se(ondo alcunr rrudiosi , una rcÀl i / lazio-ne trecentesca proprio deí chiaromonte, mentresecondo altri sarebbe opera di Federico IL Quelli di Naro e di Favara, in ogni caso, sono castellisorti all'interno di centri abitati, cosi come quellodi Racalmulo o il castello nuovo di Sciacca. Piùfiequente fu, nel corso del Treceflto, la costru-zione di castelli isoÌati al centro dei feudi, secon,do il modello già ricordato deÌ castello di Monte-

In splendlda solitudifle sorge il 'castelluc-

c,o di Crbelhnr pre\so Ra(àlrnuto: rncord pru Fsolate sono le rovine del casrello di Crìstia dacui, al principio del Trecento, si muoveva unafamigefata compagnia di uomini armati, dettaappunto "la compagnia della Cristia". Un veronido di aquile inaccessibile era il castello di Morta SmfAgara (presso Casrelrermini) di cui resta-no solo poche rovine. Poco più di roffi isolare e-rano in realtà i castelli di Fabbrica o Chabicapresso Casteltermini e di Calastra.

Nel corso del XV secolo alcuni castelli, soprar-

ov/n snall fortfcssnext to the cathe-draÌ. For dlis pur-p o s e h e h r d stones from the ru-ins of tbe rncientcity broughl in oncans cira$,n by ox-en. Otl Ìer cast les\1,,ere bùih dùringtlìe Noman epochby balons who received \,:rst felì cìsfronì Roger L Thec a s r l e o f B u r g i o

lnay elso bc of NorrÌÌ3n oligin since its la''olrt ìs :ì fîr lcss elegaDtve$ion of the No ÌrÌn palazzo ofce.onie 3ncl ils couÍly models, rhe

royal p:rlrces of La Zìsr and La Cuba in Palernìodating back to the 12'r'cenrLrry. The fbnress ofCammaratr also goes back to Norùan tiÌnes. s-ince a ceÍain Lucia is nìentioned as "nistress oft l ìe cast le of Cxmmarlr t î in i l i3. A Normanr J s r ì e : r l i , ( \ ' r r e . l i r . \ \ i r ( c . r . r f L u d ) e l ù n g i n gto Judith. niecc of Roger L

The epoch of Ffederick II of S\\'.rbiî (119,11250) \1r'as nìîrkecl on one hancl by the cnrperor 's relentìess f ight ag.r inst the last Moslems,:lnd oÌì tlìe oùer by dìe l)uil(ling of casdes tosîtisfy the king-s lovc ol hunting. ln dte cxsdeof Cuastrnel le, Saracen febels held l i rso, rhehsltun ot ag| igcnto. nr i \on. - l iJr monrh-. hup-ing for a subslantiîÌ rxnsom. Platano was also acentfe of llìc Ìslen]ic revolt cluellv pLìt dolvn byFrederick. In the province of Agrigento too, tbeencl of the Islanric presence and dìe depof^tionof the lrut S.ìracens of Sicily to Puglia lefr vrststretches of land empty and l)ercfì oi inhabilants. ln îhe deserted felrd of Burginillrsio. nowMenfÌ, Frededck Il orderecl a castle to be buil!as a base for lrs gre.t hunting expeclitions. Un-fortunalely, it !!as destfoyecì durìng rhe e:ìrrh-quake of 1968.

Cast le-bui lding rexcl ìed i ts heighr in rhcpfovirce of Agrigenro in the course of ùe 14ù

casiello Grisiia a Bulgio.

Gistia Casue in Buryio.

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AGRIGENÎO ICASTELLI

tuî to del l 'ù l t ima*generazione tre-centesca, comtncla-rono Però a Perde-re la loro funzione. Nel nuovo clima di pace in-terna imposto dalla riconquìsla monalchica cata-lano-aragonese, castelli aIroccati, scomodi per gÌi

occupanti e pericolosi per la supremazia politica

e iÌllitare monarchicx, vennero abbandonati, Cn-stia, Motta SarCAgata ed altri fortilizi medievaliandarono così incontîo ad una 6ne poco glorio-

sa. Alrrove, fin dal Quattrocento, e poi soptattut-ro nel Cinqùecento, il baronaggio cercò invece di"^rr[ lizzaîe" i propri castelli trasformandoli indimore più comode, in linea con lo stile di vìtapiù raffinato che si andava affermando con il Ri-nascimento. Emblematico è in tal senso il casodel castello di Misilcassim, presso I'attuale Pjbeú.Si trattava di un piccolo fonilizio trecentesco chenel X\al secolo fu trasfomato in una grande di-mora aristocratica. Nle garanzie diferisive offerteda mura e bastioni, il nuovo complesso architet-tonico affiancò i lùssi e gli agi di stanze conforte-voli con panoramici finestroni, ariose logge eampi saloni. Alla fine anche il vecchio nome ara-bo di Misilcassim fu sostituito, toscanamente, dal-l'attuale toponimo di Poggio Diana, scelto in o-nore di una darna della famiglia de Luna, titolaredel castello. Anche ifl Sicilia, il Medioevo tramon-tava incalzato dai tempi nuovi.

Ferdinanda Mauici, prolessue a contratto diArchealagiaùistiana a Univercilà di Bologna

rl casr€llo Luna di sciacca.

Luna Cas e in Sciacca.

century. The feudal iords, whose gowing poe/er dùring the 14'h century was eroding thal ofthe Sicilian monarchy, werc Ihe protaSonists olthis archi tectural blossoming. The great

Chirromunrr fdmily. ahove.r l l . qa5 becominglocally more and mo.e powerful and gaìning

control over increasingly large estates - buildingcasdes was a way of underlining and consoli-dating its rise to power. The castle of MoÍrrechiaro, in a striking situation overlooking thesea, still ceiebrates the glory of its owners by

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AGRIGENTO CASTLES

bearinÉÌ their name. Towards 1366 the Clìiara,montes also seized the village and casrle ofNaro, sr'hich they probably extended. In thosesarne yeafs, more or less, the family also tookpossession of Favara, $r'here the great casde (orraúer, fodfied pal^zzo) ls a fourteenth-cen!ùrycreation of the Chiaramonte family, according tosome experts, s.hile others maintain that it wasbuih by Frededck IL

ln any case, rhe casdes of Naro and Favarastood inside the towns, like rhe one in Facalmu-

to and the new Sciacca castle. But in the courseof the 14ú century, isolated castles buiÌr in thecentîe of feuds were more common, like theabove-mentioned casde of Montechiaro. Thecibellini "Castelluccio" near RacaÌmuto stands insplendid solitude and the ruins of dÌe castle ofcristia are even more isolated - in the early 14'hcenrury it was the home of a notorious band ofarmed men, known as '1he Company of Cristia".The c stle of Motta Sant'Agata (îeàr C^stelter-minil, of which only a f<w ruins still remain.was aî inaccessible eyrie, while the caslles ofFabbrica or chabica near casteitermini and ofcalastra were little more than isola[ed towers.During the 15ú century, however, some of thesecas(les. and especiel ly îhose buih in rhe pfevi-ous century, began to lose their original func-tion. In the new atmosphere of peace imposedby lhe Caralan-Aragonese monarchy. these im-pregnable castles, inconvenient for the occu-piers afld a threat to the political and mil,rarysuprcmacy of the monarchy, were abandonedby their owners.

Thus Cflstia, Motta Sant'Agata and odÌermedieval fonresses came to an inglorious efld.Elseq/herc the barons tried, already in rhe lir,and especially in the 1óù centuries, to "adapf'their casdes and turn them into comforîable res-idences, ir line widr the more refined life styleof the Renaissance. An emblernatìc exarnple inthis ser6e is lhe castle ol Misilcassim, îear whatis now Ribera. This small foùfteenth-centuryfortress was tulfled into a large xristocraticd$/elling - ìn addition to ùe defèNive qualitiesof the walls and ramparts, the new buildìn8 of-fered luxurious, comfortable rooms wrrnpanoramic wìndos/s, airy loggias and largehaÌls. Even ùe old Arab nan'ìe $/as replaced bythe present place-name, ihe Tuscan,soundingPoggio Diana, in honour of a lady of the de Lù-na family, owners of the casde. In Sicily too theMiddle Ages werc waning, to be replaced by a

Fèdinanda Mauici, visiting lectutet in Chtistian Archaeatogy

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DAL PORTOALLE TERMEIl fascino di Sciacca,città di confine e di "sintesi".

a , iîÍeÀ provincra di Agrigenlo si mosrru nel

I - suo aspetto doppro. diviso rra co5u e cam-

I pagna. a chi vogli/ inrenderne le frrflure e rlfascino. ll teÍitorio agrigentino mostra un'inÎnitàr disfumature, chiarissime ai suoi abitanti ma spessooscure ai visitatori. vi è però un luogo di confine trauna Sícilia solare, di una vitalitàr fervida e appas-sionata, ed una Sìcilia lunare, malinconica, mor-rraria: il gioco degli intrecci tra queste due "Sicilie"ha affascinato per millenni chì è passato per I'iso-la, fossero conquistatori o semplici luristi. Questoluogo è Sciacca, termine occidentale della costaagrigentina, citta ricca di storia e di tradizioni. furi-

vando dal mare il nostro sguardo sale veloce per lateoria di terrazle che dal pofio. allasciîanre e pie-

no di vìta, ci accompagna ve$o iÌ Monte San Ca-logem da cui sgorgano le acque termali tra le più nete in Italia. Le grotte vaporose del monte, dette stu-fe di San Calogero, vengono usate a tutt'oggi, an-nesse all'elegante stabiìimento che tanta parte hanell'economia saccense. Secondo il mito, Dedaloscampò su queste coste all'ira del re cretese Minosse,e qui costruì le teme. I nomi suggesdvi dei vaniprincipalì richiamano la leggenda: antro di Dedalo,grotta degli animali, del Santo, antro di Fazello. Mafurono i romani i primi a riconoscere i benefìci ef-fl'rvi dell€ memúe Selinuntinae, ̂ $,i^îdo qui I piìrandco turismo teffrìale che si ricordi. Rinfrrncati dalla sauna naturale, gli occhi pieni del panorama vastissimo che da capo Lilibeo e capo Bianco arriva al-1e creste dei monti di caltabellotta, con la sagomadi Panlel ler ia sul lo sfondo. guirdiamo Scracca piuda vicino.

Pas.eggrdndo per le 'tradine rrabe. ra p/ìal/i Lr-ulani e (hiese nomanne. FermiJmoci in piazrdScandaliaro. Qui è il centro della città e non potrebbe

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FROM THE PORTTO THE THERMALBATHSThe cbarm of Sciacca, a borclertou)n uitb its oun succinctness.

T ì e - n r r r D r o v r n , c o f A A r i c c n , ó h J . r $ ^ . i J . . I ,I i r , J i \ i J c d . r . r i - h Ú s r r n t ì , c . u : r " t : r n c t , r |

countq-side. ready to be revealed to rhose who ares,illìng tLr be chal'lÌed. An ìnfinity of nuances ofwhich thc inhabitants arc wcll aware, tholrgh vìsi-tors ohen ignore thetì. There arc nvo Sicìlies: onesoÌff, inrensely alive înd pîssionate, dte oùer llnur,nìelxnclÌolic .ìnd deathly, and tlìc rningling of theÍvo has alw.ys fascinîted visitors to rhe islancl, bethey conquefors or simply loLrrists. On dìe boùnd-ary between thc awo lies Scjacca. al the westem cndof the Alirigento coasdite, I town rich in history andÍaditiol$. Ardvinli froÌn thc sca. our eyes follow a

series of temaces leading uprv:trds front the iascinadng, bustling port to Nfount Sar Cxlogero, Íherethe famous therrnal rwaters gLrsh out. The stexmymountain grottoes, called stule di San Calogerc. ̂ restill used today by the cìcgant sp:Ì that plays a lajor role in Sciacca s econonly. The 1ì]}th goes rhatDreclalus came here fleeing flom the wrath ofMìnos, King of Crete, nnd buìlt the themìal b.rdìs.The la€er caves Mve been gi€n nanìes rcnÌùìisccnrof re legend: the Cavern ofDaedalus. the cave oflhe Anìrì1als, dre Cave of the Saint, the Cavern ofFazello. ln point of fact. tlìe Romans were rhe firsito reco!{nìse the salutrry effecr oÌ rhe TbernaeSe[i urúinae ,'nd ro sct up d)e oldest exxmple ofthennxl toLldsm. llefieshecl by oru natural saLrna.our eyes fil1ed wìth the inmense panorama fronìCapo Lilibeo ancl Clpo Bianco to the crests of theCaltabellott:ì 1ìlountaìns, \'"ith the oudine ofPanteÌ-leria in lhe ìrackgmlrnd, let us tike a closcr look aiScircca.

Strolling tlnoutiir úe na o$ Aralr strects, amongCr.r lar fàh.,2^. : r ' ( ì \ , , rn|rrr r ì rrrrr hu., rr e ar rrr ein Piazza Scendaliaro. This is the centre of tosrn ̂ nd

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AGRIGENTO SCIACCA

esserc diveîso da com'è:un teato sul mare cofl le

scene barocche delle chie-se d1 S. Domeruco e del-l'antico collegio dei gesui-

ti, oggi sede del Municipio, e la chiesa dello stes-so ofdine a lato.

Ma se gli arabi e i íor-manni accrebLÉro le fonu-ne di Sciacca con il com-mercio e rma Politica aFteÍta, I'apogeo ínasci-mentale della città segnaanche la fìne di tanta go-ria. In questa terra di mc-conti, le disattente con-giunture politico-econo-miche che portarono aÌ tra-collo si sono Íamutate inuna storia di faide familia-ri tra le famiglie nobili deiLuna e dei Peîollo neglianni tra Quatúo e Cinque-cento, una storia che è e-spfessione di un pfoges-sivo spostamento degli as-si politici e coiÌmerciaìiche coinvolse tutto il Me-cuteraneo.

Dt questa glorta e de a sua fine Iacittà mostra i s€gni evidenti rel dis€gnodelle vie e îeì magnifici monìrmmti. Iquartierc arabo di Rabato e quelÌoebreo di Cadda si sono mantenuti intatti nel co6o deisecoli; alcùne chiese o palazzi mostrano tutto losplendore di quel particolare sdle che è il siculo-ca-taìano, come palazzo Sterpinto del 1501; altri 6ubi-rono le modifiche degli antichi impianti due e Ee-centeschi in ragione dell'oídata controdformistadella chiesa. Così la chiesa di Santa À.faria dell'ltria poiannessa ala Badia Grande. Santa Caterina. la chie-sa del Carmine e tanti ancora ra edifici laici e rcli-giosi consmtono il piacere di spostare Io sguardo daun secolo all'altro, notando la maestda immutata eil bDzaÍo inEeccio di volumi e decori.

is jìrst ns it should be: astage overlooking the seawith Ba.oque sceneryprovided by the churchesof S. Domenico and theaÍcient Jesuit College,now converted into theTown Hall, and a churchof the same order on one

Under the Arabs and theNormaÍs Sciacca pros-pered thanks to irade andshrewd politics, but the1own's Renaissancesplendour also nìarks theeÍd of its gìory.In this land of stories, d1epolitical and economiccircumstances that led todisaster v'/ere îrade into astory of family feuds be-twee$ the nobÌe Luna arldPerollo families in the 15"and 16r' centuries, a storyreflecting the gadual shiftin the political and com-mercial balance of powerinvolving the whole ofthe Mediterranean.

The town shovs evìden! tnces of itspast glory in its streets and magnifi-cent monumenl.s. The Afab quafer ofRabato and Cadda, dle Jee/ish quarter,

have reÍlaifl intact over the centuries, Some of thechurches and palazzos are splendid examples of theSicilian-Catalan style, like Palazzo Sterpinto, buìlt in1501, while lhe odginal 13'ù and 14" century struc-tures of other buildings vrere modified as a result ofthe crunter-Reformation. The church of Sada Mariadell'lrria, larer johed to Badia Grande, Santa Cate-rina, therchiesa del Carmine and many other religious and secular buildings offer the opportunity togaze upon the vr'ork of differenl centuries and notethe unchanged skill and rhe bizarre blend of vol-umes arìd decorations.

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icata, compresa ùa lamontagna omonifnae il fiume Salso, se-

UNA VISITA ANTISTRESS" Storico " c entro agrico lo,

Licata regala una grandesensazione di quiete.gna il termine o entale

delle cìttà costiere agragentrne. È storicamenle u-no dei maggiori centi a-gricoli delÌa Sìcilia meri-dionale, la cui produzion€ha def inì t ivamente soP-piantato la famosa industr ia sol f i fera nel dopo-guerri.

La storia di Licata co-mincia coi Greci, il mito ei tiranni. Fu Pbintias tl s.uonome greco, a memoriadel suo fondatore Finziache nel 280 a.C. fondò laci t tà a occiderì te del la"Montagna di Licata". Èqui, sul monte tÈrror?os,che Falaride, timnno di A-grigento, custodiva il tefri-bile toro di feffo: i rari op-positori al despota venivx-no chiusi al suo interno che, alro-ventato, dava loro una morte olribi-le. Le urla attutite giungevano aÌleorecchie divertite della coÍe come imuggiti dell'animale. Dopo i GÉci,Romani, Arabi, Normarmi e îutte le

ll casrello santAngelo e,in alto, la cosla di San Nicola.

The " C a st e Io S a nt Ang e I o"and above the San Nicola

so- Qui, il prosperb Ìi-berty del municìpio è se-gno di un'agiatezza pas-sata che riposa, ormai,nella calma paesana cleibar e dei circoli. I princi-palÌ assi viad del centrostorico partono da questa piazza e cì conduco-no al la scoperta di r ic-che chiese barocche enascosti chiostrì chiaromontani. La Badia, comeancor oggi v iene chia-mata, è il convento cin-quecentesco di S. Mariadel Soccorso che, lascia-te le anîiche funzioni dicar i tà, ospita i l nuovoMuseo civico.Ma non c'è motivo di af-frettarsi alle visite e allecode. Passeggiate calmilasciandovi guidare dagliodori del paese, svoltateclove vl pare sempfe cef

cando il gusto che l'intreccio dicùlture ha lasciato un po' ovun-que, Incontrerete presto alcù e-sempi magnif ic i come la Chiesadel carmine e il suo convento, Difondazione normanna, il ventaglio

declinazioni della cultura siciliana, hanno arric-chito Licata facendone un impollante centro dicofnmeîci. Il porto, di origine romana, ha avutola sua massima espansione nei primi anni delNovecento, quando le miniere di zolfo costituiva-no la principaÌe fonte di reddito.

In segùito alla crìsi del seftore, allo spostamen-to degli assi colÌllnerciali e alÌa fine de[a secondaguena mondiale, il pono ha limitato la sua atti-vità alla sola pesca.

Il centro di Licata è certamente Piazza Progres-

dì stilì è quasi archetipo del tempo storico: lafacciata barccca, rivista a metà Settecento, na-sconde le strutture cinque e secentesche, i pre-ziosi medaglioni che raccontano storie del vec-chio e nuovo testamento, e soprattutb il chio-stro e le sue bifore e i pofiali deì Trecento chiaromontano. I l panorama in cima al col leSant'Angelo mostra il magnifico Castello quat-trocentesco di Falconara, luogo ideaÌe per unalunga passeggiata sulla spiaggia e ùn irdimenti-cabile bagflo nel mare africano,

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AGRIGENTO LICATA

Church or the Camine.

u x s l c ( l - h o t . ' l o t h eî l ì lL lsemcnt of t h. '

court , the lnùff lc( igr() îns soLrnded l ike

A STRESS.FREEVISITA traditional a.griculturalcentre, Licata offers a uonderfulfeeling of tranquillity.

I i L r l . r . o ( l r c r l l \ ' r $ c ( n l l r c I l r r n r r r c ' r r l r '

E' l r r t . n:rn. rnLl Ll ì r f i \cr : r ls. . r t rrrkr t l rcensternmost lìmìt of dre province of Ag gcn()'sco:ìstrl tosns. It hîs l)ccome one ()f dre lrosti r ì rpor lrnt fxrnÌ in8 lowrìs in soLrthefn Si. i lysince rgr icufture . lcf in i tely or lste. l r l ìc lanìoussulplìur industry in rlìc post-$ar pcfio.l.

Lic i ta s history begins \1irh lhe Greeks îndmydrs xnd tyrants. Thc Greeks nxnred ìt Phin'tias, after the foLrnclcr who esirblished (he t()u'nto thc wcst of thc "Molrntrin of Licrtr"

IIcre. on À4olrÌìt Eknomos. rhe ryrant l)hal^risof Agrigenro kept lÌis lcrril)le il.()n hlrll :rnyoncwho darecl ro opposc hiÌn was inprìsoîed ìnside dle bùll. which ivrs then healecl unril i!

thc bel lovi ing of thc buÌ1.Afìcr the Grceks, I-ì.dta bccanìe rn ùìrPortant

t|1ldìnli cenlre undcr the lìonrans, tlìc Ariìl)s. thcNoflììxns înd all thc odrel pe()Plcs of Sicili:LnciVi l isxt ion.

The port, creirted by lhe Ìlomîns, reachecl thchcighl of ils i'ìrlxxtrncc in the early 20'" ccntlrry. when sLrlphl ìr nincs wcre lhc pr incipalsorr|cc o[ incorrc. Alier the dccl;ne of thc sect()Í, tlìe changcs jn lfading routcs rnd drc endof ùc Seconcl vorld \\''ar, thc port was onlyused for lìsìring

\Vithout a doubt. Licîtî s centfe is Pirzza Progrcsso. R,here the b\\'n hrll in thc îrt nolrveAu

" r f l ( ' n , . . k r , ' r C . r r l s ( . l r l , n o \ ' f e p a . n s I n

(hc rufll pcîcc of tlìe calés rnd cÌubs. Thc oìdto$ns nxin roacls î l i bcgin l ìcrc xnd lercl t rrs L r j l l p ( u o u s b . ì f ( ) q u e c ì r u r c h c s a t d h i c l d e nChìa.xnìonrc cloisiers. 'llìc B.lalia. ^s ir is stillcallecl r()da,v, is dre si\tecnth-century convent ofSxnla llelia cìcl Socc(r'so nor' aonverted ink) xmùnicipal muscum.

Do not hun! () j ( ) ìn thc orhcr vis i t ()s in thcqueLrc'- just strou xl . rrg and fol los the odousof thc to\ \ ,n. tLrn off ùùcrcvcr yorì rvan!. inscrrch oi tlìe ùringling ()f cr.rllures visibLe ahnost

YoLr \1ilì soon run ifto nrgniflcent exxmplcs,like the Cúlc.s.7 dcl Cto,niue and ils convenr.l'oùndcd hy dre Norùans, its rdngc of styles rc-flccts thc p.ìssing of timc, ùc baroquc lÌrcrdc.rcbui l l in thc rùi . l -18'ccrì i l r ) , \1i t l ì f i f tccndrrn( l s irreenth-ccntufy srructurcs Lrn. lerneùh.prccbLrs mcclallions rcprcscnting thc sl()r'ics ofthc Old rnd New Testiìmeíìt înd rbove rÌl tìrecLoistcr an!ì its doublc l;rDcct \\'indo!r,s xnd rheli^rúeenlh cenlury Chirrxnúnlc ckrofs.

From the top of the Sant'Angelo hill, )ouclrn scc drc l ì la lni i iccnr f i l tc 'crì th 'ccntury fel-conirra ( :rs l le. aD idexl Phce f ìrr a long w:r lk oul l ìe bc.ìch înl l rn Lrnforgett ; ìbìc barhe in t [c

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LE ISOLE

IAMPEDUSAHA IL COLOREDEL MAREUn pa.trimonio uniconel Meditel'raneo.

I '^ lJ L l . r .e. L:r ì ocJ,r .J I J rr l .o Jci nì .rr i n rr l ìe l-

I l r , l l r . i . ' | . . o ( r c . r ' t ! . n . ( r \ i i ) r r ' I n ^ r r r - ,

1 . . . r J c n r - , r r u u . . n o - i , . ì . c J , . , 1 c , e i . p . r gge d'incanto.

Una prolunglra siccilà hî reso lisole, un !em-

f ì o \ e 1 l \ , r n r . r u d r - . e t L , J r \ o / 1 \ i a . r c n

dendola parrìmonio unico dì tutto il Meclìlerre1cL. Qu' \ r . pdc.-egrÒ I ' re*u,ì , ( pr 'Lo di \eg--

r,uione esalla coLod e odori del mare, che suLlcpareti di f^lesia a picco suL nìare creano unospeÍro iÌÌìpression^ie cli lonalitì e sflrm.ìrlìrc.

Ma Lampcdusl non è semprc st,rta così. I naiur^lisii che 1a visitarono nei secoli scorsi la descri\ o n o - i c r I r ' r r I J r r r l , u . t i e - n - i - r " r e . " l e . l imonianze delh vicinanza all'Affica e aLh Sicilie.

Ccrcancb di sftuttare queste potenzialit:i biologiche dell ìsola. la ENar.lir forestalc ha awi,io rrnplogcfto di rimboschimen!o dci pinj d'AlepPo,per xdesso conpreso in una piccola ffex a nord.ll resto, picgato in dr.re dal venlo, sono vigne, fi-chí giganri e soprîtlLìtto palme, che delineeno ilprofilo di Lampedusa.

L^ Iapadusa Ìatina non h,r certo una !Ìranclestoria, ma la sua posizione stmtegica lha vistaspesso dÀrgio o appoggio dei popoli medirerra-_ . i . e r r p f r n l o t t r f r ; l ' r o B r T J n l r n r . 5 . , r . , . , n .come testìmonia una lcÍcra cli papa Leone III aCerlomalano. si scontrarono al largo .Ìelle sue cosre: lî flolla di Carlo V vi na fflÉ:ò dlrmnte Lrnaspedizione contro imoriì ma, in cffetti, fino rl1843 lisolx rinìase disabìreta. lìrrono j Borboniad instruÍr',"i tllu colonie di alcLrne cenrinaia diabiranri, il cì.ri insedixmento è dcordeto ogni 22settembre al s/Trlrdrio clella Mado na.li Larnpe-l u . a P a i t ú l J o g o , l , , , n l i r ú f i - u , i l 1 o 1 0 .

Dopo anni .li econonì. slcntati, basata suÌlasolî pesca. .Ìa circa un dcccnnio Lanìpedusa èriLìscira a sfnúta.e le sLrc belLezze in mamera nrrelligenic c redditizia.

I-a riseîva rnarina" che copre 320 ettari clellaparte meridionale, è stata istituita nel 1996 dxll'Assessofato Turislno e Ambiente delh RcgioncSicilianz a salvaguardìa delle rxrità frìLìnistjche efloreali dell isola. ln cffcftì, occlìi csperti o appas-sionati vedono Asfodcli. Asteracee, Camedrio, Tèsicilimo e clistese di Scilla nìaritilma a coprire diazzuffi c gielìì i valloni. l'antico reticolo iclrografì-

piir attìvo. I.l proprio allo sbocco diqucsli valloni si trovano le spiegge piir belle: I i-sola dei Conigli, Cala Pulcino, Cala Galera.

sùl le sabbie bianche del l isole dei conigl i , latartanrga marina dcponc lc suc uova aìì in iz iodell'estate. È questa la ragiofle pdncipaLe deile d

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THE ISLANDS

LAMPEDUSAIS THE COLOUROF THE SEAA uni.que beritage in tbeMediterranean.

I rmfìedlsa. Lhe island of light. is blessed wiùlbeaìrrrful sea. To rhe nonh and rhe we<r, rhecóast is steep and impervious, but on the southside the island abounds in little bays and en-chanting beaches.

A prolonged droughr has turned .he island,once covered with vegehtion, into a bare, dryexpanse of ro.k - a unìque sìght in the vr'hole ofthe Medireraneaî. The landscape, almost entire-

ly devoid of plant life, enhances the coloùrs and

fiagrances of lhe sea, which takes on an imprcs_

sive Érge of different lonalities and shadeswhere the cliffs drcp sheer to the sea.

lampedusa did not use to look like this. Natu-

ralists srho visited in the past have describecl it asfull of shrubs and rare species tesirying to theproximity of Africa and Sicily.

To exploit the island's bìological potential, theforestry departmeît has started on a reforestationplan wirh Aleppo pine trees, limited for now to asmall area to the nonh. Other native plants, bentdouble by the wind, are vines, giant fig tlees andabove all the palms lhat trace the contou$ ofLampedusa.

The history oÎ lapadusa, its name ir Latin, isnothing mlrch, but its strategic posifon made il arefuge or a base for warring Mediteffanean pop-ulations, Byzantines and Saracens, as document-ed by a letter from Pope Leo III to Charlemagne,fought fierceÌy off its coast, and Charles V's fleetwas shipwrecked here during an expedition a-gainst the Moors, bìrt in actual fact the isÌand wasuninhabited until 1843. The Bourbons v/ere thefirst to est^blish a colony of several hundredpeople, an event celebrated on September 22e^ch year at the sanctuary of the Madonna ofLampedusa. Up to 1940 it was a place of inten-ment. After yea.s of a falterìng economy basedexclusively on fish, around ten years aflo Lampe-dusa beg€n to exploit its attr'rÌctions in an intelli-gent and prcfitable fashion.

The oartne resefve, an area of 320 hectareson the southern side of the island, was estab-lished ir 1996 by the Tourism and EnvironmenrOffice of Sicily to protect Lampedusa's rare floraand fauna. Nature lovers can glory in the sight ofthe gorges that ùsed to make ùp the aocient wa-ter network, now dried up, covered in blue andyellow fioq.ering plants: asphodels, asters, ger,manders, Sicllian tea trees and sea onions. At tiÌeend of these valleys lie the most beauriftrl beach-es Isola .lei Conigli, Cala Pulcino, Chla Galera.

In early summer, sea turtles come to lay theireggs on the white sand of Isola dei C,oniglí 'îhis

is ùe chief reason for the reserve, making it a

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AGRIGENTO LE ISOLE

-- - " 'E |'TSoLASELVAGG|A- L ' r-----= - - -msimdicolor i . I lp iccolobor8o'anznùf io ' lesùecase'&- afffttate dai pescarori dùmnte I'estate, sodo dlpine neir-ffi -^ì^-i rrpi.i del Medtemneor l,àzzurc, I aoncione, ilrcRrc ià,L . .u.o,d"," o, o"".n",Iea e sersomid, seÉni er e f f i : : : : ndt redrcapp( r i Ma so lmru f lo J mr re p ro fondoeú!ri{ jEitllles-Er i ..

. reorbLlnent( limnido .o"r ofeFo Llr quelìu ii LJmmoúri ùqgare óedùsa eppù.e altre$anlo belLo e ricco.Iino a qualche6,\É- ÈesrsEstro 'f f i J . n . t j ú c a i f , n s e k L i : o . , r ' ' a c . . . c . 2 f m D | n ( L -m!( Per la înPdu"a oo\ i r " íe 'mr- r ì r r jao de ì . sLcry.FÍ#ffiMÈWW coste, menre una barchetta a remi veniva a raccattare

i pochi turisn che scúde%no ca.ichi di bagagli e provvìstc per una ripida e lunga scala. Adesso il molo è slalo alla.gato e consenre un tu.ismo deno sParl,no e ronunrico, con tanlo dì acqùa e luce. lnoltre, Lampedusa dirotta PaÍe dei suoi vìsitatori sú rinosa, che non sivogliono PeFdere l'esperienza dell isola selvxggia. Insoma, uflosa è più ri.ca o8gl nia per fonuna semPre cù.ata c protetu dai

THE ÌMLD lStrAND. Linosa is a smll volcanic ishnd forty kiiometÉs from Lrmpecltls3 ' l)ìack lava rock, bùt F. lof .olour StaÍine fror! the litlle viìÌrge s lìose holìses, rented out by tlìe tìshermen h sùnnùet. arc plinted in typic,l Medftem.ean colours - bluc. or2.ge ànd .ed - rnd soÍounded by bougîinvilleex, ÌNnine, Semniums and capers. Above all, thc deep ,nd crysîal'cleù seà is lery diilerent from the wàrer oif Lmpedosa bùt just as beauÍtuI.Up untiì a lès years tgo, linosà w.s nor an easy place ro ge! to. The sbip to linìpedùsa anchored off iÉ coasîind , rÒwns bodt .aùe our ro pick up thc fes lou.isrs ùho dise,nbarked carrying thcú luSg,se and suPPliesdoq,n a lons, rcep hdder Now tlÈ pier h.s been ealerdcd lnd lourism is less spafan and romandc. wirh va'ter and cle(! cily Ìaid on so'ne of ranpedùsr's visirors. the ones looking for a really wild hland, are re roùredro Linosa. ln shor!, Lìnosa is richef now rhrn in rhe prsî, dìoùgh fo1îumtely ìt (onrinues ro bc iooked alìc. andprorected by ir5 i.habiranîs.

serva, l'attraftiva maggiore per i turisti che adagosto e a seftembre possono assistere a questofenomeno unico in tutta ItaÌia, e che fà ben spe-rare per il futuro di questa specie considerata arìschio d'estinzìone. È stata una lLrnE{a bataglìache ha coinvolto animalisti e istituzioni per conciliare la salvaguardia dell'animale con le abitudini dei pescatori. Di fatto, i1 recupero delle tafta-rughe impigliate nelÌe reti o ferite dalle barche,dìpende ormai dai pescatori stessi che hanno ca-pito come il rispe$o dell'ambiente e la sua curasia alla base de a loro economia.

E vl caplterà. ponali in giro dri pes rrori perle baie di Lampedusa, di ascoltare la leggendagasronomica dell'isola: la zuppa di patate e tar-taruga, che per fonuna è ormai leggenda.

great ettraction for visirors who come to see thisunique sighl, the only one of ias kind in ltaly, inAugLr{ /nd s.nrc nhcr. lhc l ì Iurc oi rh . sn, r i ( ."thrertened with extinction noR. looks rosier, aftera long batrle involvìng animal lovers and enimalrights associalions in the attenpt to rcconcile theprotection of the turtles wnh the customs of thelocxl fìshermen. Now ùar the fìshermen haveundefttood that a prctecled environnÌent is tlÌebasis of their econonÌy, they are the fil.sr to savethe tufiles caught in their nels or q'ounded by

WheIr they take you on a tour of the islancl,you rney hear theÍr speak of the local gasr|o-nomic legemL, tlnîle ancl potao soup... luckilynow just a legend.

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MINIERE

SAPERE DI SALELe anticb issirne minieredi sale di Realmontericbiama.no paesaggi it realied auuolgenti. Una bolla Pienadi purissima acqu6 marina.

enerrare nelle viscere del tcmpo. E quesk la afL:( nanle -en5Jrion- ( ì rc prrnJe ( l ì r . i . r ! i r .hr-go la Ll i - crJcr J . l 'e.on.cnrr J i r . !

giungere il sottoslrolo di Rcalmonte che acclLrntla ùno dei patrinoní di sale piir antico cd inpoÍante del

Sci nilioni cli alxli la. Così conincia la sloda del sale diSicilia: qrìanclo la Sicilia emcrgc dalle profincìitànìarine, si crea co rc um enonDe bolla pìena di pur i \ r r / J , q U r î à I | n ! , 1 ' c m J n o c m r n ' , s r l r r t ' -scilìgatlL regalendoci il salc pìù plìro che esiste almondo. Così le mi1lrere sÌciliane di salgcmma sonoftescolc, favolose, per I'appunto. di storìe andchissimc. I silenzi del srle ed i cìxdieri novimenti di o-gni granello hamo un eftètto lento, ewollicnrc, pc-nerr.ìnte. Al pari di un^ amronia che dà sicur€zza, tor-

t , . r . - :erì .ú Ji rrur i , r reruo .rJ r n rmpu encrp.J esusi sono, infatti, i conpagni cìi passeggiata quandosi camnìina nel sottosuolo di RealmLrtue osseNandoùJ .h. ln iLl lendrun . i ha h\. i o c cio.he no uo-mini abbiamo s;rplìlo e sappiamo ancoú fare con u-na sapicnza clìe è molio dfiìcile ritrovare alùove

C'è 'sapere in tùfto ciò. È un nùmerxo patrimo-nio dì notizie, di dali. di conoscenze. di movimenti,chc ogni minetore tflsnìefte al suo conÌpagno di la-voro c a chì viene dopo di llìi, a clìi vi\,€ nccanto aìui. C'è un "sapefe che ogni tecnico, ingegnere. di-dgente, oper.lilr, ogfli inpiegaro accumula e ri.lislrìbuisce conìe un prtdnìonio conÌune che ha lo stes-so, se non superioae, valore del sale che da milionidi anni xÍcndc solo di crsscrc 'colÌivato", 'raccoLto'

e offerto sul mercato.Sono "sapcri' chc sj vcstono di modeme ed e

\,anzate tecnologie, di conplessi impianti di Ìavolx-zionc, di modernissimi sistemi di aercazione e ven-

tihzbne, di clecine cli chilometri di sorrosuoÌo etrrave$xti da auto, camion c ri\,'oìuzionari nlczzi dì lî\ulJzion< comdnJ.ru J JirL:nz.r cJ.rnror, rl rc:t"ntrinvestinlenti in rìcercî ecl innovîzionc. .li un^ c.rpiliarc rete di \ endiÍì che use tufti i sisteni di ù?sponodel pl1)dono finito, "impa(hettab" o 'ìnsaccato'. pefmggiunliere a1 meglio i consumerori.

'Coltìvare'le miniere. QLÌera è Ìesprcssione chesi Llsa tra gÌi addciti pcr ìÌìdicere il ìavoro dci minatori, prcpdo per esprimere quanto sja nlìtru: e e conn : r l u É l e . n c ^ F r ' r n ^ d l ^ r ^ . l J l o r . r ' c ( \ r l c r ' . I n m lniera. È comc r-rn campo d^ îrarc. I-"cslr'lzione" del. . r le dcn.r . , - . r- p.r propriJrnenresaftamefie lo stesso rfto di di 'rìccoglie' il frutto del-Ìa reÍ? e del suo levoro. È una storìa, quella del sa-le, che si legge in lefter.ìtura, negli antlchi tesli dì sto-

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MINING

LEARNINGABOUT SALTtne anctenr satL mtnes oJReahnonte are set in a strikinala ndscape witb undergroundcauerns, like bubbles, filled witbpure eùaporated seaxqater.

J o u r n c ) i n r o t h e b o w e l ' u l t h c c r r t l - rIa\cinr l ing.cn\rr ion expenencc.J by rho.*tnìvel along the "discenderia" lflding un-

A

dergro nd to thc sal t nines of ReîLrìonte,amoog the oldest ancl largest in thc world. The

hìsrory of salt in Sicily is six nÌillion years old.when Sicily emerged fiom tììe cìcPths of lììese:r, an enormous brbble fillcd witlì ulúa pure

s(]a water was formcd xnd gracLrally drìed up,leaving us witlì dÌe $orld's purest salt. 'fhe Si-cilian sall flincs are a f:rbu1oùs blcncl of xncientlegencls. The silence of sah ancl tbe movenenlof each single gfain 1Ìave e slo$. enveloping,

f c n r l r r l i n g c f f c c l L ; k - J l r . r r r r , u n \ l ì ì . 1 g i r c c 'scnse of secudty, torPor and movemeit aÌl atthe same rìme - indeed, both elergy and stilì-ness accompany those sho sralk through thcRealmontc nÌines to observe what lvlothcr Na-ture lÌas given us and what mar h rchievedin the past and still contnÌÙes to achieve, wilhan expert knowlcdge rarely fbÙncl elsewhere.

h all requircs "knowìedge', an imrnense legacy of inlormation, figures, expertise and nìovcments that each miner passcs on 1o his col-leagues ancl his slrccessors, to the men who livcl)y his side. The "knowledge built Lrp by everysingle technici în, cnghccr. nìanrger, $orkeland employee is recl istr ìbute. l as par-t of esharcd herimge thet ìs as valuable, if not moreso, than the salt that hes been wiiting for millions of years to be "cultivated' and 'lnrveslecl

for the markcrplacc. This "knoùledge' takcs onthe forlì oi moclcrn, advincccl tcchnology. ofcutling cdge vcntiiition systcms, of clozens ofkilometres Lrnderyrourd througÌì which sagons,trucks and innovxtivc rcmotc controllcd workv i h i , ì r " r u r , . . n , Ì : ì \ J u l , ú n . r I n r ' n \ È { n r r ' i -research aod ìnnovation. a s,iciespreacl salesnetwork employìnl l systems of el l k inds iotransport the furished prodùct, in pîckcrs orbags, and deliver it to consumcrs in thc l)cs!

lnsidcrs speak of cuhiviring a rni,re, lo jnclj

cete how naturìÌ it fecls for thcù to be lìling afidworking in the mines - like rilling a ficld. lhcextrrctioni of n]ore accì.rmtcly rhe "hîftesf of úesah Ls exactly the sanle as the harvesting of croPs.The story of srlt is fblrnd ìn books, in .ncient his-toricel texts, ifl paÌntings through the egcs. Itìurks rn tofuìrr ì 'cì iÈf. n tr i ry-t r lcs:nd .rurrc. .

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AGRIGENTO MINIERE

ria, neile riproduzioni pittoriche lungo Ia storia del-I'arte: si annida nelle credenze popolan, nelle fiabee nelle novelle, nei cDmportamenti di ogni giomo. Av-volge e coinvolge I'esistenza dell'unìverso con le sies-se sensazioni con le quali è fisicamente ar.volto ecoinvolto ogni visitatore che scenda in miniera affofl-dando, anìnu e co.po, rra i biancori cangianti di mi-Iiardi e miliardi di cristalli minerali.

Il sale era per Omero, nell^ sn lliaàe, "l^ so-stanza divina" che avvicjnava l'uomo agli dei, dei che,secondo Platone, amavano il sale come ciò che dì sa-cro a loro si addiceva. Ma era già così per gli Egizi eper le più antiche popoìazioni indoeuropee ed è u-na cosrante Lii tufti r popoh della Ten-a. e\olurio nonche srano. che il sale sil connarurale alle Iiturgie re-ligio6e, come alle preghiere ed alle cerimonie che sug-gellano solenni accordi e promesse tra gli uomini egli dei. Egiziani, greci e romani arnavano invocare glidei mescoìrndo saie ed acqua pura ed è a questa lon-tana origine che si fa risalife l'acqua santa della tra-dizione cristiana con cui il sacerdote, in nome di Dioe della Trinità, ìmpartisce la Sada Benedizione. Il sa-le ha costituito per secoli e secoli una diffusa forma

Deep inside the sat'bubÚe".

in everyday behav-iour, I t envelopsand affects the ex-istence of the uni-

verse just as it physically envelops and affecrsvisitors descending into the mines and sinking,body and soul, into the iridescent whiteness ofbi l l ions and bi l l ions of mineral cryst^ls. InHomels Iliad, salt is the "divine substance" thatbrings mfln closer to the gods who, accordingto ltlato, loved salt as a sacred lhing, afld rhusbefitring them.

This was also trLre of the Egyptirìns and theancient lndo-European peoples - indeed in rllcivilisations, whethe. more or less developed,salt is a fundamental paft of religious .ites, likethe prayers and cerenonies seal ing solemnagreements and promises between the godsand man,

Egyptlans, Greeks and Romans invoke thegods by mixing salt with pure water. and theChrisr ian tradj t ion of the holy blessing be-stowed by priests in the name of God and the

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AGRIGENTO MINIERE

cll paSamenroper prcstazlonld'opera e di la-

te, tanto grande

ianza nella vitadella famiglia pergarart i re l 'a l i -

partire dalla "sa

le e caglio natLrmle che è il pane. Ancocr ogglin molte lingue il"salado" è lo stipendio, ii corrispettivo che spetta didiriEo per il proprio lavoro. Nel Galles, fino a nonmolto tempo fa, ùrìa antica tradizione induce a meÈtere ne a tomba deÌ mo.to un piatto con pane e sa-le e, pdîra dell'ìnurìrazione, una sorta di santone cheveniva a mangiare un poco di questo sale a simboleggiare che venivaÍo maflÉ{iati i peccati del defun-to pdma della sua definitiva dipanfta dalla terra.

Un altro pezzo importante della storia del sale, e qLindi della storia dell'umanità, è quello de-dicato al sale come strumento utilissìmo per laconservazione dei cibi. Dalla ben nota salatuÉ delpesce (merluzzo, arìnghe, salnone) o di tutti i tipidi insaccati derivanti dalla lavorazione della carnedì manzo o di maiale (ma anche dell'uccellagione),dal salame pru popotare ed arfigianale fiîo ai piu so-f$ticati e delicati prosciuîti, conseÍare gli alimenÙ _.olto sdle è da sempre uno dei merodi piir nJ-turili e sicuri pe. garantire ai cibi durata e freschezza. In Sicilia, prima della invenzione dei/'.'- '-

Bidaire e óelle ghj^cct!ie. iL uni monl.rnari esercitavano un meslere apparentemente molto strano,ma molto apprezzato; qùello di salare la neveschiacciandola denro delle ceste poi ricoperte di tele e sacchr. per raggrungere ic ciflà ed i pae5i vicini per vendere la neve alle famiglie od ai pasticcierìche prepararano suc( ulrnri g.lati e deliziose. rinfrescanti granite agli agrumi o ai frutti di boscol

the life of a famìly, startingmixture of fiour, water, saltused to make bread.

Today in many languages

in galleria.

Holy Tr ini ty

ed back ro thìsremotc ongrn,

of payment for

dered, like rea d y m o n e y ,

tmPortance tnfrom the "sacred"

and natùral rennet

the word "salary"means the wages received for work, Until notvery IonS î8o. an dncicnl \c lsì ì t r : rdi t ron involved placiîg a plate of bread and salt in adead pe$on's tomb. A sort of holy man woulctthen eat some of the salt to signify that thedead man's sins had been consumed before hisfinal departure from earh.

Another fundamental moment ìn the lsrr

ry of salt, and drus in the srory of mankind, isthe preservatioî of food dÌanks to salt. Fromfish (cod, heffings and salmon) to pork andbeef products (and even birds), from popular,band made salamis to the most refined and del-icately flavoured ham, salting food has alwaysbeen one of the most ratlrral rnd safest rÌethods of preserving f. in Sicily, befòre reftigera-tors and ice boxes \rere invented, some mounr a i n n r o n ì e p r a . r i s e d r < a n g e l | 3 J r - r h e ypressed sîÌted snow into baskets covered wirhfabric and sacks nnd sold it in nearby to\À,nsand villages ro fàmilies ancì p^stry-makers s/housed the sno$/ to make deliciously refreshingcitrus-flnvourecl or v"'ild berry flavoured ice-cream and w^ter rces.

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GASTRONOMIA

UN BUON VINOSUL PESCESALATOdi DAVIDE PAOTINI

L'a,cciuga. e la sard.acottponenti insostituibili di unacucina con forle perconalità.

I ì îo-ne rvo,a i rnrnedidtdmente i mandorl i in

I l iore e una \" l le. qlrel l : r Llei lcmpl i . pxrudi.Ò dlchi ama rl pà\.aro. Non -i puo sbrgliare, .i LraFra di Agrigento, una città e la sua provincia defìlate in una Sicilia spesso al centro deil'attenzione.Anche la sua cucine può essere considerata un'i-sola nell'isola, a cominciare da quella sua pastacon le sarde, così divelsa da quella ìn uso nel pa-lermitano, come da sempre mettono in risaho glisrorici della gastronomia. Nella città di Luigi Piran-dello infatti per prepamre questa ormai lamosapasta "made in Sicily" flon si ricoffe all'uva passae ai pinoli, bensì si fa largo uso di mollica frescasoffritra in padella con pasla d'acciughe e olio extrl vergine cl'oliva Grazie alla stÈordinaria varietàNocellara del Belice diffusa nel territorio). Ie versioni di questa pasta corÌìunque sono variegate,lna la differenza dj uso degli ingredienti (assenza

di uva pass,r e pinoli) è una regola. Chissàr forsegli agrigentinj ci tengono ad essere diversi, a tavo-la, dai palemitani.

L'acciuga e la s da fanno parte del Dna di que-\ru rcf l i ror io , onram.nando ìd cu, i a luale per-ché lagrigenrino possiede la capitale <lella lavoú-zione del pesce salaro, Sciacca. Fino agìi anni '50

il grosso della produzione di sarde e acciughe ar-rivava appunto da questo borgo marinaro e tuttorasi calcola che circa 18ff/o del salato prodotto in Ita-Iia giunga ancora da lì. Dunque per gli ananti defle acciughe e sarde, Agrigento e dintomi sono illuogo ideale, ma non sono gli unici ltioielli perché

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GASTRONOMY

A GOOD WINEWITH SALTED FISHAncbouies and sardines areessential ingredients in tbe locdlcuisine wbicb has a strongperconétlity.

T l c n J n t ^ ! r ! ( n r " i r " m , \ l , r , l ) , \ u k c . ' r 'I m,,nJ rr . . ' rn bl ,^- ,rr . rnJ Lhe \ .r l ler . ' f lcrn

ples. :r pxfaclise for lovers of xntiqrìil,v. A lo\1-profìlc city ancl province in r Sjcily lh3l is oficnthc cenrre of rttcntion, its cuisine can he r{Jnsi(ìr Í , . 1 J u i " l r n J \ i r r , i - r l ( r J . r n . ' \ ' . . , l I i - l]s pasld cau le satde lp;Ìsta Nith sadines), r vcry( h ' l , r ( n r J i " h f ̂ r ì r l r o r ì , r : r , l r n r l \ i - u ' i , ' iof Palefnìo, as É{astronomìc e\pefis hslc allvrys

In Luigì Pirandellos nîtivc ro\1n, this f.rìrousSicìlirn past:ì clish d.res not lrìcllrcle raisins ancìp i n c n u t s . ì ì ì s t e r d . f r e s h b r c a d c f u ì ì ì b s d r cbrorvned in a pan wìth .nchovy p,lslc .rnd exirrr ' ì rgin" ol ivc oì l (drc del ic ious loc:Ì l spccial i rymacìc fxxr NoccltLtra .lel Belice oìives). llJenvr r r . r o r t . n f t r r r . ! l . 1 , ( \ r . r l r u l r l r J r l f c r c r r . r . r rincredients (no f î ìs ins or pin! 'n lr ts) is r hîrcl-înd frìst rulc. \l/ho kno$,s. rùryl)c' the people ofAgrigcnto rre k!'en io sho$ ho$ diifercnt dleÌare rt table liorr rlìe inhxbitrnts of ìrîlerDr,.

{ - . ì , ^ \ ( . , - ( l - . r r J r n c . . r r r n . I r , , f \ u i g , r , , .genctic rÌrke-up xnd hceyilr. nÍluence dìc k)crlcuisìne since Scjacca, dre sahed iish capitrl. lies$ithin thc provìDcc

Until the i950s. lhc bulh of rlìr sardinc xnd anchovy inclùsrry carìre ircDì this seaside to\an rncìlocl.Ìy 800/0 of thc salled fish pf()LìLìce.l ìn lt.Ìll isstill esrimated to cone froù Scircca.

ThLìs AgdgeÌìro.ìrì.t irs prlJvince xfe ùe idcîlpÌxce k)r :rnciìo\'\. and sardinc bvcfs bur noru r r l \

' l - l ' q $ r i ì ( q r - * | | 3 r ' - r " u t i , - . r n ( l ( r $ . r . i

Inacch€ronicon esard€.

l\l acche rc n i w it h s a rd in e s.

r c c e n t v c r . s h 1 l sprocluccd dnothergcm,Once lalrolrs for irs

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AGRIGENTO GASTRONOMIA

negli uftini annì si è verificata una vera e propriarivolr.lzione "vitivinicola", Da terra conosciula perLrva da tavola, il te.rirorio ha cominciato a produr-re vini di grande qualità, grézìe all'apporto di alcune aziende che ornui fanno parte della hit paradenazionale, quali i Planeta di Menfi, che oltre a va-lorizzare vitigni aurocîoni come il grecanico e ilnero d'Avola, harljlo creato Lrvaggi, ottenutì convitigni internazjonali assieme a vitigni srorico-loca-l i . Oluc .r i l ' l . rnet.r . r l l ' r !ccel len i pr^dLrnor ope-lano nella provinciar Barone Lumia di Licala connero d Avol.Ì (Signorio Cadefto rosso), Gaspare DiPrima di Sambuca, la cantina Sottesolì di MenJì.

L aspetto piir curioso e , Ire q e.rJ pro\'r.J .i

nìostm assaì adattta alla sperimentazione di vidgniqualì 1() syrah e 10 chardonnay. Una vocazione olivicola, una realtà vinicola ma da non sollovalutarela propensìonc alla ravola, î cominciare da unagrancle úaclizione dolciaría costiluita da cannoli didcotta, sfinge dì ricotte (sono snnili ai bignè hittì ericopeni di ricotta Ìavorata con zucchero c canditi), 'cubbaita" (dolce di fruttn secca, rundorle esesamo soprattLltto, che viene cotta nel miele conaromi come la cannella o il succo cli ̂ grume), cns-

Capretlo con ìe olive e,a destra, la Cuccll?, dolce

Roast kid wth olives and,

rab le g rApes , t hexrcî nol\' pfoduceslop-qìial i ty $/ines,î Process lo \\'hicÌl

several of the bestR'ine producers inl!al_\" hî\ 'c grca!ly

contfibuted, srch as Platrcta di Mel?f besidesenhancing the importance of native tines likeGrecanico ,rnd Nera d 7r,o1d, ir lìrs elso crertedblends oi interrxtiolul rnd local vincs.

In aód]nion to Planeta, othel first-mte produc-ers operate in lhe pro\, ince, such ?s Nerod A \ o l a L I i B r r o n e L I m r r J r L r L J l . r r \ ' g n o r ' o

Cadefo rosso), Gaspare Di Pdnìa di S:rnbucaand the SoÍesoli cli Menfi s ìnery.

I hc o' iJ r l - rng r ' rhr| , l rc fro\ in, c ul AgnJrrnto seems prficularly suitecl to exPefimenrs r'irhspecjes of vioe like Syrîh .nd Clìi.clonnî,.

B L ^ i d c \ o l i v e o i l . . n L l $ i n r , t l r - l , ' r l . r r . r n ccan couflt on a €ifeat confcctioncry tleditionthat includes caltnolí di ricott.t, sîi1rye di ricolld(ftied cream prìlls covered ìn ricoth miriecì \\'ithsl ìgar ancl candied f î ]ui t ) . cubbitaia (r \ c^kemacie with dr iecl f rui t , : r lmonds ancl above aLIs ( . . , î , . r o . k c , l I n l ì o , , e ) f l . , \ Ò , , r ' d q i . i , . i , n . , .mon or citrus juice), cdss.ttd. dstazz()lat (bisarils

seÌved $irh cooked nnrst) and crccld (!.r'hear,

milk ancl ricott:r c:rkes). Also l.r'ta /'rlsll.z (shoft

pastry. sponge cakc. r icotte ancl t ()rsted el-n ì o n J , ' , , , r / J u , / i . r i s c r r . t r l ì l l < . 1 $ r t h l | { u r rcovered with cammel arcl xl1ì1onds) xod c.t|1no-li nith candied oranges. r speciality of dre BaLConcordia (347, Via Atene:r). To complete thelist oî clessefts, I place .lescribin!! itself xs ùeland of almoocl blosson nìust also offer sweetsma.Ìe Ìt ith rlmonds.

î l ì is encìent local rredi t ion l iYes ol1 in rheconvcnt of sanro spir i ro (8. v ia sanro spir i ro)wherc thc cnclosccl nLrns of tlìe Cisterciîn orderî1so prep, lrc a r . ì rc vcrsìon of cous cous. of

O v o M u r i î a . . r n o l ì , \ r o r i t s r n J l ( l ! s s ( r r r r ( . t ì ( .is simihr to the cannala siciliano (also knownas surlllrcf crr'ltolo because ricotta is not nladein [ot $reathcr).

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AGRIGENTO GASTRONOMY

s te, "ast^zzolz" (biscotti che poi vengono serviticon il mosto cotto), "cuccja" (dolci di grano, lattee ricotta).

E ancora torta rustica (pasta frolla, pan di Spa-gna, ricotîa e mandorle tostate), cialdoni (biscotti

secchi con uÍ îipieno di ricotta che vengono cara-mellati e passati con rn ndorle) e tanti canrìoli conarance candite. speciaìil: quesre ulrime (he si possono tuttom assaggiafe al bar concordia (via Ate-îe , 347). E sempÍe per rinìanefe nel dolce, uflaterra che viene definila dei mandorli iî fiore, nonpuò non offîire dei dolcetti appunto a base dimandorle. L'antica tradizione agrigentina è conti-nuata nel tempo dalle monache Cistercensi diclausuú del MonasteÍo di Santo Spirito (via SantoSpirito, 8) che preparano anche un mro cous cousdolce di tradizione araba. Allra originalità dolciariaè rappresentata daìl'Ovo Murìna: è simile ad uncannolo siciliano (viene chiamato cannolo estivopoiche la dcona dumnre il pedodo caldo oon \ie-ne prodofta), L'origine del nome è controversa: u-na interpretazione úaduce il nome con "uova Mo-resche", poiché furono i Mori che pofarono caco,cannelia, vaniglia e altri irìredienti per la prepara-zioîe dei dolce, facendo derivare inolbe ii colorescuro estemo finale. L'altra scuola invece fa derivare il nome dalla similitudine con la carne delpesce Murena, che è scura all'esterno e bianca alI'interno,

Soprattùtto pesc€. ma ranle verdure e (arnibianche (come il capretto al fomo) formano la ba-se dei piatti che si possoflo trovare nei ristomnti diAgrigento a cominciare dal bellissimo Hotel Bagliodella Luna Dehors, una dstrufturazione che ha da-lo vila ad un raffinato albergo relais dove cappe-sante, iorìno, pesce spada trionfano nel menu, ac-compagnati da buonissime verdìrre o ancora all€on d'oro, ristorante con enoteca, dove si puòcominciare il pasto con il caioccino di sparola al-lo zibibbo, per passa{e alle caserecce con pescespada o alle bavette al |agu di triglie, per fìnire algelato di cassata. Le sarde al beccafìco sono da as-saggiare alla Trattoria dei Templì, assieme alle pol-peftine di neonate,

The or igin of the name is cl isputed: sometrace it back to LloDa Morescbe ("Mootisl-i cg+s")bec. juse .e\crJl ingredjents - l ike (acJo. . inndflÌon and vanilla were brought by the Moorsand also becluse of its clark colour, Another in-terpretation explains the nell1e $'ith a likenessto fhe flesh of Murend fish, clark on the ou$rceand white within.

Flsh above all, and also vcgctables in abun-dance and white meat (such as roast kid) arefunclamental ingredienls of the local specialiriesserved in Agrigento's .estaLrrants: the lovely re-stoted Hotel Baglio della luna Derors, wherethe menu includes cappesante, runa and swordfish served with delicious vegetables and rheLean d'oro, a r€staurlnt ^nd wine bar, e/herethe meal begins with paddlefish and m!$cxrelgrapes baked in foil, then a pasra dish, eithercasefecce witlr swordfish or bauetle wirh ^ rn\tl-let ragout, and linally cassala ice cream.

The Trattaha dei Tenrplí \s the besr place toeat s rdiùes al beccafíco and fishcakes.

D avi de P aol i n i, g astro n auta D avide Paalini, gastronaú

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MANGIARE AD ARTE

"M:li:xl:monianza e vide che dallaverga di Arcnne, della casadei Levi, erano spuntalegemme, ma anche fiori epersino mandorle mature"(Numeri 17,23). Primo fratutti gli ?lberi, il mandorlofiorisce a fine gennaio. Lasua precocità ed il suo fiorecandido simboleggiano pergli Ebrei la promessa di vi-ta Nuova. La sua strutturache prevede più sîrati pro-

tettivi, di cui ùno durissi-mo, rendono il frutto di dif-ficile accesso, tanto da es-sere raJfrontato a simbolovirgineo. I candelieri del Ta-berracolo avevano i bracci afofma di fiori di mandorlol"Vi saramo su dr un bracciotre calici a forma di fiore dimandorlo, con bulbo e corolla, e così anche sull'altrobîaccio tre calici di forma difìori di rnandodo, con bulboe corolla. Così saù per i seibracci che usciranno dalcandelabro. Il fusto del candelabro a!'rà quasro calici informa di fiori di mandorlo,con i lofo bulbi e le loro corolle" (Esodo 25,33-34,37 ,

FRUTTODI VITANUOVA

diGIORGIO E CATERINA CALABRESE

Il mandorlo è un Precoceannuncio di primauera.Con qualità nuffiziona.li

dauuero sorPrendenti.

glio di Tiberio, sfìdava tùtii abere vino senza ubriacami evinceva sempre, ma un giorno scoprirono il suo segreto: priÍìa di bere e prima deipasto mangiava mlndorleamare. La nundorla, da uopunto di vista nutdzionale, èparagonabile alla noce; in-fatti contiene un' abbon-dante quantità di olio e po-ca acqua e fornisce tantabuona energia in pocaquantilà di alimentor un et-to di mandorla fornisce 543kcal- E non contiene asso-lutamente colesterolo.È un grande serbatoio diminemli come il ferro, cal-cio, il fosforo, il rame e ilmagnesioi tutli elementimolto utili sia al fegato, sia alcuore, sia al cervello, specienella prevenzione di alcunemalattie quali I'inlaro cardiaco, le trombosi, le statosi epatiche (cioè il fegatograsso) e le demenze seniÌi,come I'Alzheimer e il Parkin-

L'olio che si estrae, per pres-sione, dalle mandorle dolciviene usato in farmacia eindicato come la-ssativo, spe-cie nei bambinii è lo stesso

19-20). Fu proprio solto un mandorlo che il Signorevolle inconùare Mosè sul monte oreb. In Israele cre-scevano due tipi di mandorle dette lrz ma anche lllzq urm arúrÀ ddl1 q\Jale si ricavava olio per cure me-diche e una dolce usata a scopi alimentari per pre-parare dolci e canditi. Ancora oggi I'olio di mandor-le amare viene usato come protettivo cutaneo, comeanìrnorbidefie, rassodante e antismagliature. Plinio ePlutarco riferiscono che la mandoÍla em ritenuta unofiimo rimedio contro I'ubriachezzx, anzi Plutarco narra di un medico che, nei banchefti offerti da Druso fi-

olio sfruftato in cosmeticaper le proprietà di clri dicevamo prima, di protezio-ne della pelle. Le mandorle schiacciate e filtrate pro-ducono il lafte di mandorle. Se alle mandorle schiac-{ rdre 5i aggiunge Jn po di olio dr mindorle dmare siottiene un prodoso che, opportunamente diluito, serve per la preparazione dell'orzata. Ma mohi altri an-cora sono i prodotti che si ottengono dalle mandor-le: l^ graníta, í biscotti di nandoia, non hél^ f^rîj!:'spasta di mandarle che lavo|ata da abili mani da pa-sticcerc può diventare oîa copenum per la cassata sí-cill"lna on piccole e perfette imitazioni di frutti no-

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FRUIT OF NEW LIFEAlmond blossom is a barbinger ofsprtng. And almondsb aue surprising nutritionalproperiies.

" M n:: ;il:i::'J:"..;i' $ [:i:'i]"il:house of Levi vr'as bLìdding, and put forth buds, andblooned blossonr"s, and bore ripe almonds" (Num'b€rs 17, 23). The almond ree i$ drc lìrst to blossom,in Ìate January. Because of its early i'lowering andpure white blossom, dìe Jcws considcrecl it a symbol of New Life. The fnrit is protected by severxl layers one of which is very had. Being diftìcult to getat, ìt is thereiòre also a "virginal" emblem. 'fhe

branches of the Tabeflucle candelabra were shapedliÌe almond blossoms: "Three cups shall be shap€dlike almond blossoms ìn the one branch, ^ bud arldà flower, and three clrps shaped like almoncl blossoms in tÌìe other brunch, a bud and a ilower - thus,fbr slx branches going oui from the lamp-stand; andin the lanlp-stand four cups shaped like ahonclblossoDrs, its buds and its flovrers." (Exodus 25, 3334,37, 19-20).

TlÌe lord nìet Moses on Mount Oreb under an al-mond ùee. Two typc's of almoncls grew in lsmcl, ,rzand lrz4 ' one e/as bitter xnd its oiÌ wns used formedicinal purposes, the other was sweet and used

Giovanna Gazoni, Piafocon nespole, maúorleé una rosa (1600'1 670).

G ion n n a G a I zon i, st il t I ile

and a rose (16001670).

cording to Pliny and Plulîrch, aÌÌDonds werc an excelieÌìt cure for drunkenness - in fact Plurarch tellsthe story of a physician who rook on all úe otherguests in drinking contests at the banqueLs offeredby Druse, son of Tiberìus, ancl alvr'eys won, until oneday his secret was revealed - before eating anddfinking he always ate some bitter fllmonds. As re-gads their nutritive value almoncls arc similar ro s/afnuts, since they contain a lxrge xmount of oil andvery little $/ater and provide a great deal of energyin a small quxntity of lbod - a hundrecl grams of almonds equals 5'i3 kca1s, ancl no cholestcrol at all.Almonds are rich in minerals including iron, calci-um, phospÌlorus, copper and magnesiLrm, which arebeneficial to the liver, heîÍ and brain ancl arc es-pecially effective in preventing certain illnesses,sùch as heàrl attack, thrombosis, liver trouble anosenile dementia, like Alzheìnìer and Parkinson s disease, '1he oil extracted from sweet almonds is usedto rnake pharmaceutic?l producls and is effecrive asa laxative. especially for chilclrcn, as vr'ell as beingan inglri<lient of úany cosmetics since, as nentioneclcerlier, it protects the skin.

Crushed and fìÌtered, alnìoncls produce alnìon.lmilk. The addition of a snall amount of biter aìmond oil gives a product !hat, when diluted, seffes

to m:Ìke sweetmealsanci candied fruit. Bi!ter alnond oii is stillused today to mois-tur ise and rone t l ìes k i n , a n d a g a i n s rstretcl ì narks. Ac-

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AGRIGENTO MANGIARE AD ARTE

ti cotr il îoÍre dl frutta Mar-

ll nome latino assegna.to^ln rvJoîlo (An)Edal*s) èstato attnbùilo direttameÍteda Plinio, Palladio, Columel-la; in effesi è la tradtione aÌ-la leÍera del nome greco del-l^ f.rranòoiJ^ <miehdbola) rra-mandato da Teofrasto e Dio-scoride poiché la specie eracoltimla in Grecia già nel Wsec, a.C, e a Roma dal I se-colo d.C. , anzi nella RomaImperiale pare fossero gianote le tecniche di iúesto,L'Amigdalirìa contenuta nel-Ia nufìdorla è, ìnoltre, unasostanza glicosidic2, ricca diacido cranidrico e risulta molto vele-nosa e quindi dannosa pet ìa salute ebisogna preslare, dunque, molta at-lenzione a non introdurla ifl grandiquantiîà, Írangiando moÌte ÍìaÍdorle a-mare, che sono la fonte principale diquesto alcaloide. II rnzndorlo fu intro-dofto in America dagli Spagnoli nelsec. X\al, si difftúe soprattulto in Califomia dove îÉ i secoli X\4II e )aD( si realizzarono ipimi impianti interìsivi. Negli ùltimi tleflîa anni la prcduzione califomiarìa ha fatto balzare gli Stati Uniti aipdmi posti come prodùttore mondiale.

In Italla trvece la maúdodlcoltura ha fatto re-gistrare un forte calo di superfici di produzione mag_giormente ifl Puglia portando il nostro Paese solo alterzo posto nella gÉduatoria delle nazioni. l.e òÉ re-gioni che da sole fomiscono il 94yo della produziGne nazionale sono ìa Sicilia con iI61,4% e la Puglia,come dicevamo, con il J2,6%. II nìandodo è originariodi ufl vasto territorio dell'Asìa centraÌe che com-prende anche la Cifla occidentale, parte deì12 Russiameridionale, Kurdistzn, Tagìkistan, e ancora Afgani-stan e fran. t na solr specje. A.u)ebbii. semb.a o..9i-naria dei territorì che si aflacciano sul Mediîeraneo.Come altîe drupace€, il nÌandorlo appartiene alla famiglia delle Rosacee, tribù Prúnoideln geÍere ^ll^

to make orz4fa (also ktovt rìas o€eaf). Alfnonds are usedto make many other prodrrcts: Srani ta (water-ice),

almond biscuits and thefamous almond paste, orn'ìarzipan, that serves either asroppinq f or cassa M slci lían a(ice cream cake) or to makethe smdl, perfect imihtions offtuit UJlown as J:rutta MaùLran!]. Arogdafu' úre l'^tinflame for alnond, comes di-recdy ftom Pliny, PaÌladiùmand Columella and is theliteral tr]rìslatioî of úle Greekî r e migb.lbalo, h:àîdeddown by Theophrastus andDioscorides since almonds

were elftady gro$n in Greece in the 4ùcentury BC afld in Rome after Ùìe 1"century AD - in fact, ìt seenÌs that gl'iIi-ing techniques were already in use inlmperial Rome. Amtgdalin, a snbstance contained rn alnonds, is a gly-coside rich in hydro-ryanic or prussicacid, very pojsonous and bad for thehealth. Conseqùendy, one must take

Éreat care not to consume it in Sreat quantities by eat-ing a lor of bitter alnonds' the principal source of thisalkaloid.

Almonds w€lr lÍtroúlced into Nofh America bytlìe Spaniards in úe 160' century. Especially in cali-fomia, iÍtensive almond faming became popular inthe 18s and 19ù centuries. tn the last thirty years, Cal-ifomia's almoúd produclon has resÌ ted ìí ùle UnitedSrares ranking among the world's largesÌ produce6,wherers in IÍ y aÌnorld-gfowing shoù's a llìarked de-crease in cuÌtivared arqr-s, especially in Puglia, so th3tItaly noe/ only comes third in ùe lisl of alrnond-pro-ducing counmes. The tv/o regions providing 94olo ofÍational pirdùce are Sìc-ily (61.4Vo) ll](lPúdi, 32.6yo).

Almond trees originally came from a large area ofCentral Asia that also irdudes e/estem China, part ofsouthem Russia, Kurlisian, Taiikisarq Afghanisan andIran. Orily one specìes, A. uebhi, seens to be i^-

Vencllta dell'olio di nandoie,Tacuinum ssnltatis,

Codex VindobonensisSèí€s Nova 26,14.

Selling almond oil.Tacuinrn Sanilalis,

Codèx VndobonennsSeieÉ Nova 2644.

ET

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AGRIGENTO THE ART OF EATING

specie collivata viene attri-brri,to I .'cúie di A.cofimufiis,Il mandorlo prospera in climicaldi e asciutti, con minimetermiche invemali moÌto moderate, non in grado quindi didanneggiare la fioritura pre-coce. h specie sopporta lasiccità estiva, i terreni poveri,cioftolosi e calcarei, ha un accrescimento moito lento, lepiante cominciano a produr-re fra il sesto e I'oltavo anno,raggiungono la piena matuîiÈproduttiva intorno ai 20 anni.Come le percenùrali ben evi-denziano, la Sicilia, in tema dimandorle, raccoglie, a buoncliritto, un primato difficilmente contendibile, pe. una vocazio-ne teffiloriale, climafca ed ambienta-le che rcndono il panorama unico almomento della fioritura.

Ia be[€za d€l pa€sagglo della Val-le dei Templi tra gennaìo e febbraioviene ingga$ita dala leggiadrja dei fio-ri. Il Conte Alfonso Gaetani dtenneper ciò di oÍftire questo spettacolo al nìaggior numeropossibile di persone, decise quindi di spostare da unpiccolo paesino della provincia di Agrigento, Naro, la"Sagra del Mandorlo in fìore", lì istituih nel 1934. An€he questa festa naice ed è legata ai cicli della naru-raì con un certo margine di anticipo infafti viene fesreggiarr la primavera già nella prifia decade di febbmio, quindi oltre un mese prima del reale inizio del-la stagione climatica. Non poteva accadere che qui,in questa parte di Sicilia, I'antica Akragas grecafondau nel 528 a.C. dai coloni di Rodi, divenuta poiuna delle piir fiorenti città della Magna crecia, edancora oggi in Agrigento îon si perde occasione peffare cultum anche su un singolo p.odotro come la

clillenous to the trleditcr-rllnelln bnsin. Like other dm-

Pes. iÌhloncls are a Pntrrr_bclong to thc ,Roycaac fafi-ily. Almoncl trees gror, wellin hot. clry clirnates. wherewinter îemperatures neverdrop low enough to cla -îge lhe early blossonìing.The spe{ies toÌerates summer droughr and poor, stonyand calcareous soi l andgrov/s vcry slolvly so thatthe ftrcs ordy begh to yieldfilìit when drey arc six toeiglÍ }'eals old and reach thcheight of productivcness aÈter arcund Nenty l€rrs. Fig-ures r4,eal lllat sicily has

few rivals .s regalds alùond produ.'don lor lerrirorial, clhutic and envi-ronmental feasons.

'wheIr the trees flower, the land

scdpc is unique and in January anclFebrurry the be^uty of the Vallcy of'femples is enhrncecl lry clouds ofal-mond blossom. Count Alfbnso Gre-

tani decided thàr as nuny people ^s possibleshoùld be able to admirc the sight ancl thcreforemoved the "AlmoncL Blosson Festival" from Naro,the htle village in dre province ofAgrigcnlo whereit $,as esublished in 1932i, to A!Ìrigenro. ltouSh rlìefèstival follows dìe nalural cycle. in poinr offacr itpre.edes the coming of spring by r monú, srnce itis celebrated in rhe fìrst ten days of February.'lfhere elsc could thìs happen if nor hefe, in thisarea of Sicily? In the ancient creck Akragas found-ecl ill 528 BC by setrlers from Rho<Ìcs and tlrenbecome one of the most prosperorìs tonnsMagna Craecia. Even tocìay Agrigento nevcr misses the chance ro highlielìt the ctlhlrúl lìisrory of îlocîl product like alnonds.

in

La rcdofta dele nandode dolciTaculnum Sanilalis,

Codex Vindobonensis Ssri€sNova 2644-

Haíesiing sw€el almondsfaa)inun Sanilatis,

Codex Vndobonensis Seies

Gbtgio Calabese, dacente di Dietetca al Universiè CattolicaS. Cuae di PiacerEa - Cateina Calabrcse.Ie cnal ag a ali rne ntare de ll a i sta a2ia ne

GiÒgia Calabtese, lecturet in Dietotogy at UniversiÈ CaracaS.Cuate di Piacenza - Cabina Calabese, laod and dietolagy

Page 102: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

EVENTI 2003-04

SETTEMBREEFEBO qOBO

Agngenio - Info 0922.596632lEiebo d oro, prima €d wica man 'estaio-ne che sin da lontano 1979 si occupa dl

flm rlalt da una paq na l€ileraria, d€crelaloquale lno de cinque prerni nazionali d

evanza naziona e edinternazionae feslegg a Le nozze dargen_lo L.Jna serie d iniziatvs corelano I pre

mio: una grande mostra sLiflm che hannoavlro come set la s ciia, la vislone di corl,

delle Scuole diClnerna di Roma e Atene convegni incontrie la

cef imon a conclus va ne la fastosa cofn lcs del leaìro

P randelLiano. Da!22a 27 seltembre.rhe Efebo dAlo(Gode. Ephebus) is theirstand onlv przeex_

clusively for movies based on boÒks. Since 1979, t has be€ncónsldered one of th€ five major f lm awards at a national and inrefnal ona eve th s yèar I ce ebraies iìs lwenly"lifth ann ver-sary A series oi evenls is connect€d with the pr ze a large-scale

exh bilon o. movies sel n Sicly, short lilms bv lhe C nemaSchoosofFome and Athens. conlerences, meelrngs and a c|os-lng ceremony ln lhe sLrmptuous selting of ìhe Tealrc Pnandel'liana. Frcn Septenbet 22lo 27 .

NOVEMBRESPECULAnIU : RIFLESSI Dl SlClLlAPorto Emp€docre - Info 0922.638202La vdorizaone dela c! tura siciliana, interpretata secondo epù moderne lecnlche promoziona i, è Iobletvo dlSpecularium.Un progetlo che promuove a Siciliai lera ricca di sole, sloaa erradizione, ricca d valorl da raffermare e difondere n campoturisiico. Atlraverso le mig iof esp€ssioni dela regioner cullura,turismo, economia, tulto in un unico conten tore.Specu/a.iun aims to high ight lhe imponance of Sic lan cullureaccording to modern promolonal technques Siciy a land orsùn hsrory and I€dilon with an ab!.danceoivaues to be en_hanced ln lhe tour sl sclol lhe plan ls to promote al these val_ues by rneans oi the reg ons grealesl attraclons: crr lur€,toLrrism and economy, a I n the same conlexl.

DICEMBREIL CII{EíA E PIÍIAI{DELLOcenko di Sttdi Pirandellìdi, Agigonto - Info 0922.29052lvolte de le opefe pirande I ane sono slate n€ lempo lrAposteper lgrande schermo, ed è prDprio per questo mot vo che il40'Convegno Pirandeliano è dedicato airappon dello scritlore conI cinema. Attorno a uoghi dove I drammalufgo s c lianónacque. i mondo della scuola si accosta per ascollare slldiosdocenll universitari. esperlie questanno qundi, anche scrltoidicinema Da 5 al'8 dicembre.\4anyworks by Prandelo havebeen adapledlorlhe screen - rorths reason rhe 40"PÉndello Convention is dedicated to thewriters Inks wllh cinema Sclrolals. lniversity t€achers and ex_

oefis - lherelore scr€enwrit€rs 1oo, this year ' gather in Pirandel_los homelown from Décember 5 to ICALTABELLOIÍA, C|lÎÀ. DRESEPElnto 800.31 5555A Nalae, il paesino di Caftabelloda è ancora più aftascinante.

Partendo dalLo spazio arch lettonico e da valori del a ÙadlzDne

da non perd€re è ilPr€sepeespo$o nella cattedfale ch€ @c!_pa lna supelicie di sedc m€ri qoadrati ed è sviluppaiÒ supianl sovrapposi : le slrufture rlproducono f€delmenb L carattende larchitettura spontanèa del e cosÙuz onr aglo_paslo€fal chf strnastime. the iftle town of ca tabellolla is even rnofe

charming lts architeclura and lradlional va Lres make ìlie Crib

on disoiav in the Caihedral an absolute must The nalivitv scene

covers an area of slneen squafe metres and is bu lt on severaLevels. and the buidings are a falhlu reproducton ofthe loca

agricultural and pastoral archileclure

FEBBRAIOsacRÀ DEI Itaxnonlo lt{ FtoBÉIrlo 0922.20391l.ln appuntarn€nb cne srrpete da plù dl mezo secolo e che

coinc ide con avvento del laprimavera e de pelal dl mandoroche inondano la Valle de TemPì.Sloria, folklore ed ad€, si iondonoarmoniosamente ne l'anlica Akra-gas durante una delle ieste folk-orlsuche più famose de mondo.Da vedère la suggestva tiaccolaladell'arnlciza dove llni ragazzi

dei gruppl iolk sfilano con una liacco a in mano e lo spetiacoloconc lsivo del a domenica di lmnts al lempio di Erco e. Da 1' a

For over haf a ceriury, ths èvenl has marked the coming oisprl.g, when ahond trees n b ossorn f I the Va ley ol Temp esHistory art and foLklore come logelher n ancienl /Akragas dlLing one oi lhe words most larnoLrs folk festiva s fhe highlighlsare the proc€ssion dedicated to Íre.dship when the youngpeople of lhe iok grcups f e pasl beafìng tofches in the rhancls, as wel as Ihe closing pedoÍnance on Sunday n lront ollhe lemp e oi Hercules From F€bruary 1 to Lcait{EvatE Dl scl^ccalnlo ww.cafnèvdgdlsdacca.comNato intorno ala tine del!800, oggi i ca.nevals di Sciacca ha recuperalo la sua ant ca irad zione associandovi I ul llzzo d modeÉ' ò eLrc ogié è caÍird al oa d_ n a i d6| p'ini éfiigia^' .i .onososliluile rn ponsnii slfltu re semovenlied an rnaie. Salira po iticae dicostume slmescoano lnsieme in lna girandola dì color checulmina nella maschera d Peppi NappaThecarnivalofScaccadales back Io llre ale 19 i cenlury and hasnow been rev ved n a mofe modern version - the iocal crarlsm€n scarls drawn by anirna s hav€ been replac€d by automat c and an-irnated struclures. Po illcal and soc a satie in a whÙ of co oufs cLr '

rninat ng in Peppl Nappa, a sìock loca clraracter.

@

Page 103: Guida Turistica Provincia Agrigento dell'Alitalia 2003 in Italiano e Inglese, English

I PRODOTTI TIPICI DICnnnencNA

AIVIICA

IN COLI.ABORAZIONEcoN

A CURADELIA/\rw\

GNCOIDIRETTI

WWWCAMPAGNAAMICA.IT

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AORIGEìI|O

ALLA FONTE DEI SAPORICome una tradizione

che risale agli eroi omericisi tramanda

e si euolue nel segnodella sPecialíz z azione.

gngento e una ci t tàL che

flvigliosa armoni^ al-l 'nrancìo degl i agru-meti e al bianco deimandorli in fiore. Tutto I Agrigent ino ècomplesso ad ellissi-ma vocazione agrlco-la. Ai dod deìla natu-r a - e s p o s i z i o n e e f e rtilità deì suoli, un clima di straordinariadolcezza si affiincano gÌi stimolanti risultat j di una pol i t icaagricola "moderna".Laddove un tempo ilcomParto rurale eramonopolizzarc dal latifondo e dalle coltureestenslve, ogÉil trovrzÌ-mo i frùfti di Lrn'agri-coltur^ atamente spe-cializzata e capace dibrillare per i suoi pro-dotti di assoluta pecu-liarità. Grandi e picco-le aziende tratteggia-no uno scenarlo 1ncui è prolagonista la

guardaro al suo fertileent orerra. Pur in pre-senza Cll un mare pirr

lcolafnente pescoso,la sca$ità di approdinaturali ha di fattoimpedito lo sviluppodi importanti centricostieri, fatla eccezione per Sciacca e Lica-ta. Nel l ' interno, aicontranoj sl conlanonumerosi insediamenti fondat i sul lasommitàr di pÌanoridebolmenle incliflati,che in prossimitiÌ della costa digradano inlarghe drÌne sabbiosequa e là interotte damagnifiche scogliere.

Delimitato a norcldal le pendici deiMonti Sicani, ad ove-st daÌ corso del fiumeBelice e ad est dal-ILr|mo r-uuo del \ rLso. lAgrigent ino è dun-que nettamente distinto in una fascia costie-rr e in unr 7oîa inleru inrensamenle Lolli-vata. Larga parte del territorio è occupatad^l cosìddetto 'altopiano solfifero", un comp eico errrogcneo Lostirurro dr rilie\i collinar i eLl ampie \al l . r te E un paesagsio anl i.o. Ll isegn.to dal prol i lo delìe (ol ì inc bruno giallastre che in prirnaverà si ammanlanodi verde, in.rna trdmJ ordi ta da campi digrano e filari di vite che si alternano ill me-

qu.rUtà. e le . le lh InoJcrnr ' ,4-nologia vengono utilizzale a salvaguardiadelb l ip icrrà e del ldn birnlr . InÎdl l i . moì l iprodùttori praticano l agricoltura biologica eintegrata,

la parte occidentale della provincia - e inpJni.oìarc ld porTrone di t rr î rui io (ompr(-

"r nel la Val le del Beì i( e - , osr.rui . (e ^gg' r ' -na delle aree emergenti dell intera enologianazionale. Ad est del capoluogo troviamoinvece Canic/nrc i l ( omprensodo J Ind(: ,-

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AGRIGEIITO

THEVERYSOURCEOF FLAVOUR

Traditior$ dating back toHomeric times are bandeddoum and euolue towardswcinlísation.

The ciry of Agrigenro h"" Jlwaf looked! ro its fenile hinterland. despile ils prox.

imiry lo úe.ea.rbounding in lsh. The lackof natìrral harbours has fesulted in a scarcityof mrtor (orsr?l towns. wiù ú)e ex.epuonof Sciacc? and Licata, By co rast, there arerÌumeîous towns on tlìe rolling plains of theinterior, sloping down towarò the coast toiorm large san. l t lunes broken here andthere by Íìagnificent cliffs.

'ìhe province of Agrigento, bounded tolhe norh by the slopes of rhe \kani moun-tains, to the west by the coìuse of the Belicedver alld to the east by the last stretch of theSalso river, is clearly divided into a coastalzone and an area of iîtensive l)rming. Alarge part is taken up by the so{alled "sulphur pìareau . consistrrS of hills ancl widcvrllqs. tîc _an(i<nr' landscape is ourlinedby the contouri of )( l losi \h-brosn hi l lscovered in a geen blanket of wheat fìeldsand rows of vines altematiÍg in marvellousharmony with the orange of the citrusgroves and the white of alnond blossom.

The entire province is excellent faffingland. Nature's gilìs - the layout and fèrtilityof rh( land ànd an e$raordinari ly mi ld ( l rmdle . have been er ìanced by ùe stimuìf l ing rrsu,rs of modern agricuhLrral pol i -cies. A coùntryside once dominated by biglandowners and extensive farming is nowdcvorcd ro h,ghi) .pe( ial ised agr!(ulrurcthat stands out for its distinctive prodìrcts.Làrge and.mal l farms r l ike conLentrate on

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AGRIOENTO

zione geografica protetta della famosa uvaItalia. esporaîa ar quanro angolidel mondo.Punto di riferimenro dell agumicoltuÉ Provincrale è Ribera, un unr(o verdeSgiantegjardino che è culld di un arancia _bionda

di snaordiîarid qualit?. îla anche di ufl? n-nomata varieà dr fragoline e di pere. Nello.plendido comprensorio dei À4onti Sicaniec.o Ialrra capirale della frurticoltura agr-gentina, Bivona, celebre per una varietà dipesca dena "montagnola", mentre nellecampagne di Licata, Palma di Montechiaro eFavaÉ troviamo vaste coltivazioni dedicater ' l melone cantalupo Ovunque cresce i lrn ndodo. che dar primi del Nove(enro inpoi ha (onosciuto sempre maggiore impufso e oggi. fore di ciîca l5mila erun di su-perficie. rappresenrd la colNra maggiormen-le diÎfusa nel rerrilorio. Altra presenza co-5ranre nel paesaSSio agrigentino è ìuìrvo. r(ui f ru( i .ono nobi l i ta l i dr l le Dop _Val diMaz îa" e "v^Ile dei TempÌf'. Sta per olte-

quJl i ry. rnd u\s modem lccl ìnolog) ru Pro-r e c r l y p i ( a l p r o J u r l . J n L l n r r ' r r e . M : ì n yfarms speci^lise in ìntegraled biological

agricultLìre.The $e.rcrn par ol r ì le provin.r ' - e.pr

, r : ì ly rhe Val l . del Btì i re r te: t - i . noq

considered one of Ìtaly s most Pronisingsine-making rreas. East of Agrigentc.Cani.rr t r rnd i r \ en\rron< pro. lu<u dtc t t -mous Italia grrpes exPorled all over dleworld and boasting Prolected GcogmphicalIndicar ion.rJru\. Citrus erosing i r (onùn-

tratecl around Ribera, the lush gardensnerL" .Jn c\rrroroin.rr i ly del tr ioL- blun(ì .

uranSe gfowi r lonp $i lh luì lou. var iel ies

of wild strawbeflies and pears. Bivona, inrhe.plendr. l Sicrr j Í ìÒLrnIàrn are:r . j5 r , . -odler fruit-growing capital of the provinceof Agrigento, famous fo r type of peachc \led "montagnola", wlÌile vast expansesrfo.rnd Lr!al . r , Palmr di l \4ontecìr i"rc rndF'.rvrr |1 Jrc pldnled wi l l r crntr loLP( mclor l \

Atrnun(l t r ' i (s rn rv(rywhere - l fúnì lhc

early 20'h centÙry almond-growing spreadincrersrngly \o lhrt roJay rt lovl j -s rn rrrdof around l<,000 hecrîrcs rnd r\ rhe n,o. l\ idesprcd\ l rocJl croF. Ol ivc l re(. Jrt Jn-other rccLrrring element of rhe landscape,nd lhc lorr l uhve. hJ\\ ' r l lJ in.Ll rhe ydl

di i l íù.aru" and' \ : l le Ller Tenrf ' l i Prol(ct-ed Designalion of origin label.

Another ( tainìrnî ro DOP \talu: i { rh(prickly pear from Belice, the fìnest in theMedirerraîean area and a lèather in thecrp <-rf úe loc.rì econurì]) LLvc*ru(k brrrd-r n g a l s o r < r e a l s ; t c r t l r n , y l n . P e ( i r h . !tion - ancient breeds likc the "Valle del Be1r.. sheef' ,nd \h\ -Gir4eatana gort trcbeing r(Jrscovcrcd .rn. l improrecl . fhrrrmilk is used to make excellent cheeses likeSicilian pecoriro DOP and lhe rare and ex-c|Llsive "aastedda clel Belícc'.

edited 4) Aiiina Tiliacos

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AORIGENTO

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AGNrcENTO

n ( r t , l \ ' p I n . l R I l . ' J I n J i r J < L r ( l ir c. r l nrr nrrd.:ru lc \ l - , l . rcr : , rcu - l , fc?l l o.rhiel lo clel pxniere pfovinciale. La\rv\ . . . ro. , rz on' Jì : . .ne(1,r1i7,, r , , , ,nr . i i -(rova nel cenpo clelh zootecnìr. dove è in!rr" : ì 'q(r 'nqro c i l migì ior-nìcnlo Ji . rnr l, h- | , , , , , r - ì . , l , - , u". ' \ , ì ì - ,1, ì b- l i . , ' ì .1

capra Cirgcnan:ì - che dînno vix a unaproduzione clseedr dì eccellenza úppre\ ' -r . l I LìJì l , - . of i r o . i ' i : r ro D-t L .ntr . r-tutlo da un prcdotlo mrc ecl esclusiÍ) co-ll]e ìa '\'asteddr" del Belice.

d tutd Jt aùt l Ì tu T i l i tcos

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aoRtoEilro

in quella softadi ìnlmensogìardino mediteffaneo che facapo a Rjbera,

"citrà delle a

A RIBERAPREFERISCONO LE BIONDEBenùenuti nel trictngolo d'oro dell'arancia Riberella.

bionde diSicilia na-

rance'. È que-

s i i n c u i u nprodotto si idenlifica per antonomasia con il suo territoriodr or ig.ne. un brronto,he \J.e J -naggroi r"grone fcr lamn, ia bronLb di Ribem, tdnro (he'I lo,ale LonsorTro di lJreh ha rbd(I<zzaroquesro pr-l b.rro agruine ron | îume di Ribe-

lnpo.r-irt! con rJÍa probab lila in ttal.a da,-la Penjsola Ib€rÌca, I'arancia bionda è arivataa Ribe€ nel 1ú)0. Quesra coltum si è sviluppatanotevolmente sopraftutto nell arco dell'ultimov\nt(nnio. in renLìt , l7a con un- .pe(.r l lzza-/ione (he canneriTza rufto (otnprro Jgricoloagrigentino. Negi agrumeri del comprensorioJ lgp.ono JLloÍaIe rr(niche (ulnì17ì| | ' \o lrr d,la salvaguardia dell'ambiente e della salutedei coni.rmaton. quîli h lonà SrclogKr e la loltr inregmlr Larea geogrJli(a (ornprenLlÉ icornuniJr Riber". Brvona. B rg o. Crlamon"-ci, CallabelloÍa, Cattolica Eraclea, Ciancani,

Lucca Sicula,Men-fi, Montalle-gÍo, Sciacca, Si-culiana e Villa-franca Sicu la:6.000 euad di a-ranceti, che fen-clono circa 1.2milioni cli quin-tali di "bionde".La raccolta inizià l^ lerz de

per tutto aprilecon la cultivar

\ l /a.hrngon \r \el . , I ( ! l . qual i îa mrggio-mente coltivata. Spieghjamo l origine del nonle:Wa5hrrFon prr(he e in q.rc\u , in! .he pcf llprima volta, agli jnizi dell-Ottocento, ia vaieràvenne studiala e catalogata Navel, che in in-glese \'.uol dire "ombelico", idenlifica invece la(rratteri.tica pf.n( ipaìc Jr quEsta .ìrivJ- ovvero la presenza cli una piccola e nrdimentalearancia, quasi una "iìglia'. incastrau nel polooppos.o al punt^ Lli arrr., o rlcl frutro-rnrJr-.Quelrr rrJnc( tono Ji fo1ìu orJle. lcggr-Inenr( s!hù((uu rr pol i : I " bu(. i i c |s. i r , Jrun beì color. qi!llo rjì]n( io Inr.n.o. l, tolp.. rmoho dolce <.u., osr. (onpleramenlr priva Llisemi. ll contenuto cli virannna C è pari a 50 nìgner 100 (( Ll inruLloîro l -e5Lo Ènxlfroirmente adafta per usi culinlri e sj consefta î lunllornLùe in amhrcnri non relrieemfi..amne-isrirdche ia rende ideale per I'esportazione.

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AGRIOElIÎO

BLOND ORANGESFROM RIBERAWelcome to tbe goldentriangle of tbe RíberellaoranSe.

fhe famous "blond Sicrlian orange5 onlyI grow here. in the immense Medirer-

rarean garden noth-easr ol Agrigento (en-tred around Rìbera, v/ idelyknown as "the orange capi-tal"- In som€ cases an

caltabellotta,CaÍolica Eraclea, Cian-

sicula for a total 6,000 hecatresand an annual yield of around1.2 quintals. Orange picking be-gios io late Noveúber and coa-tinues to the end of Apdl for

the most widespread localvariety, known as "wash-

cana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro,Sciacca, Siculiana and villafranca

ag cultural productident i f ies with i tsplace of odgin, andthis is especially trueof 'blond" Fibera or-anges, to the extentthat the local Farmers'Consorl ium has re-named this delicious cit-t\ts fruit Riberella.

These oranges were almostcertainly imponed into ltalyfîom the lberìan penìosulaand came to Ribera in 1600.over the last twenty years theyhave been increasingly cultivaFed, in line with lhe trend towardsspecialised prcducts, tlpical of the

ington Navel". Thename derives from thecity where the variety

local agriculfural sector.The IGP citrus orchards adopt

environment and con-sumer-friendly farmiîg

techniqùes, such asbiological and inte-grated Íeatment,The protected geo-graphical area in-cludes the munici-pal i t ies of Ribera,

Bivona, Bu€io, Cala-

was fi$t srudied andclassified in the ear-ly 19'i century, whileNavel indicates i ts

main characteristic: asmall, half-formed or-

ange, a litde "daughter"growing at the opposite

e n d o f i h e p o i n r q h e r e r h emother-fruit ìs attached to the plant. Theoranges are ovÀl rì shape. slighdy flanenedat each end. and rhe p€el is smoorh and alovely bright orange-yeilow colour. Thefruit is very sweet afld juicy, and totallyseedless.

The vitamin C conrent i5 50 mg per 100cc. Ribera oranges are panicìlaÙ suited tocookìng and can be preserved for a longtime in a non-refrigerated environment,making them ideal for exportation.

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aoiloEilro

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VINI MODERNIDAANTICHI VITIGNI

Un panoranxa di nuouedenomina zioní c ostituisceil punto di riferimento pertutta la moderna enologia

isolana.

nosce battute d arresto, Un progresso notevolissimo, risconùabile specialmente nell'arcabelicina, dove la vite ha sostituito in rìanieramassiccia Ie colture cerealicole preesistenti alrerremoro del i 968. \elle vigne dellASriBen-úno è poi sempre prir impo'Îanre Ìa presenzadei cosiddelti vitrgnr migliorarivr. qulli lo(hardonnay. il medor e il caberner sauvi-gnon. Nel la zoru diSambuca di Sici l ia, Men-lì e Monlevago. in padcoìare. si segnalaîo ù-ni che nascono dall'indovinato corìnùbio traquesre uve nrerruzionati e i ùpici vi(igni iso-ìani. A ciò siaSgjur€d un modemo approrcioalìe remiche colmrali e di vinificazone, nel se-gno di una speciaìizza7ìone sempre piu rìarcJIa. Una serie di nuove denominazioni, tut-te riconosciute durante il trascorso decennio,sr afliancano nel cosùtuire uno dei pjir enrusid\manti distretti della nuova Srilia del vino.Le cùìùvar più drlfu\e ririangono quelle au-toclone. catarraÍo in primjs. owero I uvà abacca bianca più tipica dell arca cenno-occidentale delÌa Sicilia. La affiancano il trebbiano

dei rossi predominano il nero d'Avola (dettoanche calabresel. il miglior viùgno rosso del-La Sicùa ed anche il piu ditruso. seguiro daì ne-rello (neÌle due varieà mascalese e cappìlccio)e dagli "stranieri sangiovese. merlot e caberner sauvignon. Per quanro dgurda le de-flominazioni, iniziamo con la Doc Menfi, cheè stata istitùita nel 1995 e i cui confini com-prendono in pafte anche i comuni di Sambuca di Sicilia e Sciacca. p€r sconfinare nel vicino Trapanese. Oltre a una serie di tipologiemonovariet li come lo Chardonnay. il C re.a-nico e l'InzoÌia, iÌ relativo disciplinare preve-de anche un Bianco da we Ì..zalia (50/15Vùin uvaggio con Ie altre suddette variel,. Nefl'area di produzione a Doc sono poi prevìstedue sottozone. rispettjvamenre ìa Feudo deiFioîi e Ìa Bonerar la prima riguarda un Bian-co da uve inzolia e chardonrìay, la seconda unRosso da Nero d Avola iÍ prevalerìza, prodoftoanche neÌ tipo Riserva. Entrata in vigore nel1997, la Do{ Sambuca di Sicilia è inreramen-te (ompresa nel (erritorio dell omonimo co-

partire daglianni SessanB,

e l'inzolia (detra ancheansonica), seguiti dalgrecaÍrco, presenle Írquasi tutta Ìa Sicilia centro occidentale e diffu-so soprattufio nei comprensori a Doc di Men-fi e di Santa Margheritadel Belice. Sul fronte

il settore eno-logico provinciale haconoscluto una cfescFta continua, con ùnseflsibile incrcmentodella superficie vitatache a tutt oggi non co-

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AGR.IOENTO

mune. Le tipologie comprese nel discipiinarepuntdno sia rul le u\e duloclone che 5ui v iÙ-gru d imporrnone. Ed ecco quindi un Bian(o da ure inzoì ia (<0--s0ol piu (d(aoatto cchardonnay: un Rosso. dnche nel ùpo fuser-vi, e lLn Rosaro, enrambiderivrÙ da nero d Avoì,r 150--50oì più nereìlo mascalese. 5angrovese e caberner sauvignon. da <oli o con-giLnlamenre. Compìerano Ia gamma di questa innovativa denoÍùnazrone uno Chardon-nav e Caberner Sauvignon. A Sanla Margherta del Beìice tro\ iamo ì omonirì? Doc I (urconllfli .rhbmccirîo anche il tefiitorio della viciîd Monre\igo. Sono prcvisli una serie dj

prcdoni monovarietaìi rAnsoni( a. Calarranu.Urecanico. \ero d Avoìa e Sangiovesel. qLrirdr un Bianco Grecanlco e o cau|fatto e Jn-sonica più altre uve locrli) e un Rosso godottocon sr ngio\ csr e o mhemet 5auvignon e nrro d Avola Loncludiamo con la Doc 5r iacc.(he fa (apo al la nou loci l rà (osùem. ls l i ru-ta nel 98. rutela Ia produaone di un Bi.rrco (| -

vaggio di inzolia, greenìco e chardonnar, unRosso e un Rosato (nero d'Avola, cabemetsauvignon, merlot e sangiovese) accanto a unasefle di vrni monovarietali quJli lnzolia. Grrcanico. Char donîay e \erc d A\ola. CabemelSauvignoÍ, Sangiovese e Merlot.

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AGilGENfO

MODERN WINESFROM ANCIENTVINES

A range of nan uines is apoint of reference for modernenologj,t in sicily.

From thc 1960s on*ards. the local er'in.'! . .I rnakmg noustfy llas Deen conqtanuy expandjng and new rrea5 rre $ill being planFed silh lincs rociiy Considerdhle propessis being made especially ìn the Belice area,where vifles replaced cereal growing afterthe 1968 eanhqual€. Local vineyarG revealthe increasingly important rcle played bythe so-'called amelioratfue vi'].es, s]uch asChardonnay. Ivfer lot dnd Cabern<r Sîu\ i -gnon,

The Sambùca di Sicilia area, especiallyMerJì and Montev.rtto. prcdures wine\ tharare the successful result of the union ofúe'e rìremaLional grJpes and the local is.land vines. Add to this a modem apptuachto cuÌtivarion and wine-making techniquesinspircd by an inoeasiflgly marked tendencyto specialise and the re$ t is a series of newDOC wìnes, all acknowledged in the courseof lhe li"r ren )ears. which make up one c,lthe most exciting areas of the new v/ine-prcducing Sicily.

Local vines xre stìll the most conÌmon,above tll Cat.tndno. ùe whrlc grape rypicalof the central-weslerÍ area of Sicily- AlsoTrcbbiano ̂ nJ lnmlia (:àl'o known rs ,4r-$r7fud)followed by Grccanico, gto'ù,n i1t almost all of central we\rem \i( il) rnd p:rn,cùlarly common in the Menfi and SantaVa'ghent2 Llcl Belice DOC rJer\. Th( prevailìryi red grape is ,^{e/o d'ALDb (^lso c lledCalabrese), Sicily's best and most widely-grown vln(. followed by Ncrpllo íh( Mas

.al6p ànd Cappu..io varieùesl rnd úìe "Ío'elgn" Sangiouese, Merlo, àîd CabernetSaLtùignon. As to the DOC wines (con-troiled origin), let's begin with ttÌe MenfiDOC, establjshed in 1995, whose bound-aries include part of the municipalities ofSambuca di Sicilia and scia(cd and sp l ovcfinto the adjoining province of Trapanr.Along widì a sedes of single variety typessjJc}l zs CbarAonnty, Grecanico ^id Inzo-/?4, regulations alÌow a wfute ftom Inzoliagrdpes l50 ro -500\ bìrnded wirh rhc abo\rmmtioned varieties. The l)OC afea also ifl-cludes two suFzones: tseuda dei Fioi andBoneta. Thc lulmcr i) d whitc kom 1n2ol,-^nd Cbardnnna)) grÀpes, the latter is a leclwinc, ffom a blcn.l of \lpro ú Auola ar.JSangio'ese an(l/ or Cabernet Sau \i+non,!n\l <i Frappata Ji vinoria. al,o ptoluiedrn a lrsa2la \eF,lon. The S6mbu.a di SictltúDOC came into force in 1997 and is entirelyproduced within the municipalìty of the

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q

AORIGENTO

.1.

sîo1c rllme. Reglrllrtions allow for typesrr. . ( ì ( ì ,oùr saì ioc.r l . rnLl uùpoÍ(( i gr. .pe":r $fr t- f r , , rn J hl(nl ol i0-- i" . / / r :o/ /"-lu. , , //,.7,7. /,/, ' .ln(l t'barJott dl J rc\1. tl-. ,^ r l?1./ t1r \qr.rón. .UrJ - ros- \rr , D.botÌr nìa.lc frc]]:. i\"ero d Abla (i0-75o/o',,Netdlo Mascalese, Sangiouese ,'n(l CabernetSaurig)lon, elr-\er singly or blended. Twosingic vì!]e types ho1ìl Ch.tr.lan q, ^r'(ll dfut ttd .\aurilttott rornnlcrr rhe pi, Irrr olr ì ì l \ inî ' { . l l i \ r DOL. In l l ì \ he.rn of th. B.ì r , q r r l l e r . r t \ . , n r J M r S h - n r r r l . e D O C o laì( ' . rnr< n.] |n( ,u\rr5 an -re., r ì , . rr . r l jo ,n( lu. ìc- Ihr ncrphhouring l rrr i ror l ol À4onr€-va8o. Bcsi{ ies a range of s ingle v^r iety

grep!' producrs (Ansonicd. c1tal7alto, Gfe-tatt io. . \ptr J Atr,ht . .nJ 5r l /Sr, t csc\. t l .DOC also incLlLdcs a \\'hrte (.r blencl of Gr-ec.l1tico ̂ rd/or Catan1lto and Ansanicawith orhcr locxl grapcs) .nd 3 rcd fro.xîL tprot ?.p t .1J,n ar l \1Dat at tut i ! ú t ! . . | \

O r . r ì i . c n , l s s i t ' r l l , L ) r l , / c L . / I J U C$ine. in dìe I , r r . , i0 r l , r ) o f thr . . r rne nrnrer lord r l , c^J\ l l : \ t r l r lFhe( l .n I . )qx. i r ; .

l ì r e ) o . r n g ( r ì o ' î h r p r J \ L . r , r : l r O ( \ \ i n +

ànd includcs a while (a blend of lrzollaCrc. ,Dt i . , . t î ,J aho\1, , t '4 t , | ) . . r f i ( ì rn , ì .tosé (NeÍo d At,ola, Caberìleî SauuigllottMerbt, Sangiorcse).

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AGR|GENÎO

LA RISORSAAGRIGENTOPuntare sullo suiluppo del"sistema territorio"abbinando arte e paesaggio,cultura e prodotti tiqici.

I a provincia di Agdgento è un teffi-

I aorio da sempre a forte vocadone aIgdcola. Quali sono le priorìtà per lapromozlone di questo settore sù?aegico?

C r d r r c J l l e o | | i m J l i . o n d i z i o n i p e d o { ì imatichc e a giovani che si impegnano cong-Jnde proirrsiuni l i r j . I agr iLolNra .gr igenrin, !Jnr I proLldzioni d. grJnJe qLral i r i e rmL|zrone Le pr ior i l l r . rnno rnr l i r . .hr.r te nel-l . r lpfu\ \ ig ionamenro idr i (o per I . rgr i .ohu rae "el l i1(en, ivrr ' i l pro, cs'o Ci inrcrnazion, izzazione deìle pmi

La provlncla è pronta alle sfide com.

F.itive del 2010 quando si creerà uî areadl llbero scamblo euro-mediterranea?

Posso affermare, con una punta di orgoglic ,ihe esi . te. oggi. 'n provinLir un.r chi .r im-prcn.hror i . r le -nol i \ rr . r \ , ì r rrentJ ,r ì ìe inno-! rz ioni lccnologr( h< r r lh qurlr tJ. .he:à re-l-rzronar -i (on l< iealt.r eLonomrch< piiì evohre rruu-Llo nLrovr.bo,chr di mer(.Uo al-ìc-tero Esr-tono fìrLcole e medle rmPre.(, cìpacì, da um parte, di adattaÍsi alle dinamicheevolulive dei mercati e, dail'altra, di puntaresui prodotti tipici, sia agro-alifienrari cheLlell anrgrdn.rlo. -f\<( e rrl.rr(o. Mi pi.rce ricor. lxre ch<.chccr e Burglo rono cenki J ipro, l , r / ionc d; mlf ;nare mrio' ichr. e . he nu-mrrose .rzicnde Jrì ìa pfo\ in( i r ì rz ' rno r :( e-wto r .(ono.( imenl i r ì \ in;ra ) . a Sol ed an-che aì le\rero nei.oncorsj pi i r r inonMtr. fsF

sre, a 'r-esr. un inLl( ,r f i ja r l l rnenrJr( ( l , j vr ìo.rizz^ le pe.l iarità di quesla tena di Sicjlia: daidolci di manclorla e di pisrxcchio elle cxssetee r i ( Jnnol i s ic i l i .n i . J:r l l r g- , te"r .r r l l . , nr-.erve di proJut lr Jel [ rerra e. l uuer. c un 'u-seguirsi di sapori e proluni genuini e rxri.

Oltre alle produzloril plù famose ci so-no prodod meno noti da portare all al-terizlon€?

Sicuramente il cor. lo. la cui lavorîzione rv-\ iene r 5!ÉLia (on l rr( toJL LLc uni\ono Llecniche tradizionali con le sonsticate tecnc)log,e. lel mondo Jylb cr^rr ì lcru IL ncnsancle, lh v,rr t-J, l . r . l . l Dr l , c . rn 'ufr ' , : rggi .r pl i . r f r lar, n. . o . ì i qrJìrrJ orp Inù e.r . h, .

oltre all'agdcoltrra avanzata e all'artl'gianato. esistono altri senori arainantiI'economica agrigefl tina?

Il iirirno e, più in gerìe|ele, i sef\izì. Lr Val-l r ( l ( i Tenìph. dr, hrrr 'àr.r Ll : r l1 ùn..(u , ' rnr-m u n r u J ( l U ' n : r î r r J ( n u r ì r e f ^ s r . l r acheologrcr. pacr. ìSgr"rr .r . ( , r l rLI .r l i e " t , , r . r ir rpprecenrano r icor,- i nponJîr i" : rn.r " . l -c h e i n . h i r r e c ì i , \ . ì U p p o c . o n o l r n o . | , I l r -sci .r co\ l iem in gmndi. . i rnJ frrc In. , ,n, : n '-nata, sapon e profuùi antichi costituiscono un

-=s

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AGRIGENTO

.-.Y AGRIGENTOùita t :lla'lù.Lll .ù? tLNiúNttkúìk d.lh thlh t!!\ reúlit

mi\ clal grandissimo potenziale tlu-istico esonoj a mio î.!.visoi le chiàvi dello svilupposocio-economico delia nostra provincia.

Quall sono nefo specifico le iniziadvedella Camera di com'lrerclo ?

La C(IAA Ji {8nP(îro. Jrrr- \e|so l r sur r-ricndJ .le( iaic Ser\.rzr < Promuzion<. hc rea-l izzaru pre..o l i sruu. in nrena Val le deil rmnl l . unr Inu.tr . r pLrn i rnenle de prodol-rr eno-g,r .rro ronri . i i d i ì l Jnigirnrro r Í i : r i ( o.\l pres, nlr lo.pcllr.ulu KamuliLt Ah,,tg,tslalba di htM rLùilta. rhe fip<rLorre l.r .tor€d(lb ufl.r d rllJ \4rBn.r urecra " Pirandello. P.uin generale. l i Cirnera di ( ommer. io pJre-ci ld. co. prop_ie :niz i , , r l :vr e.ongidnrdrnenre ,on rr : r l r rc {rnnì ini{ î rJzronr lo, "r l i . a progmmmi di sviluppo. Vàlorizzazione, ancheeLonomic/. oc r :rr .o - f t eolog:. o del la \a.-lc <ìer Tenrpl r . : r ì izz:rzrone , ì i rn reropor.o.porenziamento dei poft i , anche tur ist ic in . . ro. l i f 'cr l rnrIrnJzronrl izTrTionr .o.1o

solo alcuni dei recenti ìmpegni della Giunta

Fikppo GandolfaPresídente C.C.I A.A. di Agrigent()

AGRIGENTOASA RESOURCE

art and

Tbe aim is to deueloP tbe"teritorialcombining

system" by

landscape, culture and localproducts.

Thc province of {grigenlo has alwayrI had a \rrong agricul tural (radi t ion.

What are ]ouî priorities io lh( p.omation of this sffitegic sector?

A3fr,1r l ' . r . n I n_. r in, , ' Ar. i j .J, nr ' ' ., + I t . . i e . t , q l ì c n - . r J l t r r . . t t ,. J . . t , o ù r . r o J L ' ( l a , , | ' r r l r i l l r . l , r " lt . r , B n r " l ì - r ' n . L \ ' r i . . t . l l r . . i r ] r . -J u r . r . r J . r , , p . . r o r ' - r r ' l r , t . ' . r n t . " ' t r l '

r r , ( 1 , . - . n ( . , 1 , . . f , , 1 r . r g r . , 1 t . . r . . , ì c . r l 1' r s ( r , h l ( F , , ' 1 , , , - , ' , . , r u . r r . l , k "picklv peafs. l)rk)dtìes consisr ùr supphing\\'îlcr lòr .rgficLrlturL' anci p.onìoting rhc

P r o \ . ' r n k n ì . r l r , r ì . l l r . r t r . n l . r . r l ' . r n . l

medirnn'sìzed hurinessesIs lbe province ready to mee( the

c h a l l e n g e o f 2 0 l o . s h e n a f u r o -Mediterranean ftee trade area rn'lll be

I J ' r l ' r ' r . l t ' , . r \ r l , , r , r n r ' . r ' I l

t r ^ \ i ) , ( i ' ' . . , * : , r " ' t ' . r ' , ' l n t n t r , n , . r r . r lcl3sr focussinij on rcchnobgical iùx 'dlion

. u ì J q . r , ì i n ' r , L ^ n , . r r r \ i r ì , ̂ l , L r I U l ( 1 .

\ e l o f , . l - , r ' r . . È . t ì r ' r ' . l i r L n r $ r , r 1 . .our lets rhfoad On onc l nd thcse sn:r l l. r n i I n , \ 1 . . r . , . | l . ( l . | I , r t r i r . r r ' . r t r l ' .. | . r d r r . n ! | ' , t ' l t n r , . , . ' r k L . r . ' r . i ., 1 ì r r ( o . l r ' f . l Í \ ' t . . . . { , r ' t . , . , 1 r ! . ' lr . . l . , r . l 1 . , t r , \ 1 , r 1 . . . . r . 1 . n 1 , , . ' i l ì . ì r -. r J É . ( \ t ì c i . , l \ . 1 h " . f l r l i , i n \ f r . r , , J

" n c ì B t t , l j " ' 1 " ' 1 . . ' ( ( ( t s , n r r r , i o l i . . ì ' " . ,ing an age-old tnclition and ser'crll of lhc

nror in. ( - ! in( ."^ lu ' f . I 'J! ! r( . : \ \ '

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AGRTGENfO

\ / l r ' l ' I

ln fsL ig ior ìs . { rurer j r iors rL l ) rcrL. l . - f l r t

t ì ror l

l r , i r r , t | | I , l . l . . . . , . . . . , / ' . , ,

. , / . , / . i r . . r . l r I

. r r ' ' r . l , l - r " r r i ' r l . I I " r ,

r n ( l l n ! l \ u ( . ( ' s s i o n . ) l g c r r ! j r ì . x n c l f . ì f c

f l 1 Ì \1)ùf \ r ìD( l I rL ! r rn(( ,sl :ddition to thc morc laùous prod-

ucr{ , î re rh( . rc o lhcr , l rss-k, ros l l o f le .that dcservc to bc p.omotcd?

' ! r . . | . r , \ . r L t ll " r , r . r . ' . | . . . t ' . . I l r " . ! i l

' J ' r l r '' , . , i r ' : . \ l l . / . / 1 1 . 1 , / / ' / j 4 . ì r '

h dr\olifc.l srferchc'd cLrf(l clìceseBesides advanced : rgî icu l ture ar Ìd

harìdicratos, wlìat are îhe drivirìg sectoîsof ,{grig€nto s econom}'?

| . . , ' - . , I i l r . I : , , '

:rl th! \'xllt\ of Irlìt)lc:. rìe.l:rfccì x \\ò,1.1' , " . . . ' \ ' \ ' ' r I c t r

. r . ì , ' 1 " , , , r , ì ' , ' l . , \nì i (r ì s i tes r ì fc hrnd.ìmrnr: ì l resourcs. : r lsoi n r r r n ì s . n c . ( , r ( ) n r . ( l c \ c l ( ) t ) n r c . t _ l l r r

. o r ì b i r ì i ù i , n ì ( i l s c r . s L L n . I L f g ( l y p r r t l l n cl - ' \ ' i r '

lrrs grclLt r()uìisr l]orc, irl. I bclìcre rìr1u hefc'

r , 1 , . . , \ , . 1 . . , t\c() t rcn' or ouf t ) '1)! ' rxc.

ln d( l . r i l , $ hal Lì i l ia lhcs l ì r . thc t hrùnlter of Connìerce undertaken?

\ . . ! . I ' 1 , . , . | , 1 . ' r "nrcrcc ()f Aitfigcnto 1lìf(Jugh 1i5 Serl1(cs rn.ìl 1 I _ r r . . u r l . r \ 1 , . ' 1 , . ' . L \ " 1 / .

i r ' \ . 1 " \ " 1 . t . . l " , r , , r ' r r l. l i , . . t , ' 1 . 1 r , , r . .

| , r l ( r . I . I . r ' ' . 1 . . 1 | . l . . I I^ . . . r , r \ l i , - , . s r , f ' .

ìng rirr ro\11s lrjsro\ liltri rlic .lkt,9)Ll Gtrlc, , , , " ; " l r ' i - , ' l \ l r ' '

' , , | ' I ' r r r . ' . \ . , , l . lnrcnr plîrìs. c'iLhef rlone of \1irh ()rlìd l(l(Jll rulbo l ic5. r ì r(L 1s corì Ì Ì ì r i l {cr l 1o fe( lLLf lni l r Icgxp sctìxr1rllng ìr ùoDr 01h.ì fegi()Ds. ripcrìxl-

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