Guida ragazzi A2 - Guerra Edizioni...essere costituita da una canzone, uno spot pubblicitario, un...

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  • AutoriMarco Mezzadri e Paolo E. Balboni

    Progetto graficoKeen s.r.l.

    ImpaginazioneGuerra Edizioni Edel s.r.l.

    In collaborazione con Èulogos

    ISBN 978-88-557-0442-7

    I edizione © Copyright 2014 Guerra Edizioni - Perugia

    www.guerraedizioni.com/nuovorete

    Proprietà letteraria riservata.I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e le copie fotostatiche), sono riservatiper tutti i paesi.

    Gli Autori e l’Editore sono a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare nonché per involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani o immagini riprodotte nel presente volume.

    Nomi, immagini e marchi di prodotti sono riportati senza modifiche o ritocchi perché così, didatticamente più efficaci.Non esiste alcun rapporto con i relativi produttori. Gli Autori e l’Editore non intendono cioè fare paragoni o indirettamente opera di promozione.

    La realizzazione di un libro comporta un attento lavoro di revisione e controllo sulle informazionicontenute nel testo, sull’iconografia e sul rapporto che intercorre tra testo ed immagine.Nonostante il costante controllo, è quasi impossibile pubblicare un libro del tutto privo di errori o refusi.Per questa ragione ringraziamo fin da ora i lettori che li vorranno segnalare al seguente indirizzo:

    Guerra Edizioni Edel srl - Perugiavia Aldo Manna, 25 - 06132 Perugia (Italia) / tel. +39 075 5270257-8 / fax +39 075 5288244e-mail: [email protected] / www.guerraedizioni.com

  • La nuova versione di Rete! Junior

    Ragazzi in Rete ha una struttura editoriale e glottodidattica diversa dalla prima edizione di dieci anni fa:

    a. suddivisione in volumi: per rendere più agile il manuale e per suddividere meglio il costo tra le varie fasi del corso Ragazzi in Rete è suddiviso in 3 volumi secondo i livelli del Quadro comune europeo: A1, A2, B1;

    b. materiali accessori: ogni volume dispone di

    - una Guida per l’insegnante, - cd audio, - materiali sul sito web;

    c. struttura interna dei volumi: ogni volume contiene 8 Percorsi/Unità didattiche composte da 3 Unità di apprendimento, chiamate “Lezioni”, una sezione di civiltà, un test di autovalutazione e una sezione di revisione e ampliamento (che sostituisce il vecchio Libro di casa); ogni volume contiene inoltre in appendice:

    - una sintesi grammaticale, - una sezione di fonologia, - una sezione “giochi di ruolo” - il glossario dei termini usati;

    d. il sito web di ogni volume offre gratuitamente- gli audio scaricabili in formato MP3;- attività e progetti da svolgere in rete;- informazioni e collegamenti per l’apprendimento e l’insegnamento dell’italiano.

    ›› introduzioneintroduzione

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    La metodologia

    Ragazzi in Rete propone una metodologia che da un lato riprende i presupposti della vecchia come nel caso della gradualità dei sillabi sviluppati, dall’altro presenta modifiche sostanziali, ad esempio per quan-to riguarda la struttura dei Percorsi, e un maggior controllo del lessico e delle strutture proposte.

    Unità didattiche (Percorsi) e Unità di apprendimentoDa alcuni anni la ricerca glottodidattica ha introdotto una nuova nozione, quella di unità d’apprendimento, che si affianca a quella già usata da diversi decenni, l’unità didattica. La differenza è sostanziale e per-mette anche di articolare meglio un manuale:UdA: è pensata per il modo in cui funziona la mente di chi deve acquisire una lingua e si basa sui tre

    momenti essenziali individuati, decenni orsono, dalla psicologia della Gestalt per ogni tipo di apprendimento, non solo quello linguistico: percezione globale, in cui l’emisfero destro del cervello svolge la maggior parte del lavoro, basandosi sull’intuizione, il contesto, la ridondanza, l’esperienza del mondo; in un dialogo, è la fase della comprensione globale, intuitiva; analisi di quanto intuito, condotta soprattutto dall’emisfero sinistro del cervello; sintesi in cui l’intera mente coopera nel com-pito di acquisire; nell’apprendimento spontaneo ci si ferma qui, in quello strutturato, in classe, si muove verso una riflessione, una sistematizzazione di quanto appreso.

    L’UdA è quindi pensata dal punto di vista dello studente, è il compito che deve affrontare in quella seduta, in quella microfase: un compito ben più semplice, controllabile, abbordabile di quello costi-tuito da un’UD tradizionale, di 10 e più pagine;

    UD: è il materiale visto dal lato insegnante, che ha bisogno di una strutturazione più ampia e comples-sa dell’UdA, include civiltà, attività di rinforzo, autovalutazione e verifica vera e propria; un’UD può essere integrata da materiale aggiuntivo, per cui di fatto l’insegnante aggiunge una UdA che può essere costituita da una canzone, uno spot pubblicitario, un articolo scaricato da internet.

    In Ragazzi in Rete le UD e UdA descritte sopra si fondono in un unico percorso: 3 UdA, con tematiche affi-ni, compongono un’UD che conclude il percorso proponendo una sezione di civiltà, che rinforza la sintesi, un test di autovalutazione e una sezione di revisione e ampliamento.Il risultato finale sul piano operativo è quello di una maggior facilità ed efficacia di utilizzo e di gestione del percorso di apprendimento/insegnamento, sia per il docente che per lo studente.

    Impianto multisillabicoIl percorso di apprendimento/insegnamento è basato sullo sviluppo di molteplici competenze linguistico-comunicative e di saperi generali che si realizzano nei sillabi di- lessico,- morfo-sintassi,- fonologia,- nozioni e funzioni comunicative,- situazioni,- quattro macroabilità,- cultura/civiltà,- abilità di studio e strategie di apprendimento.Tutti i sillabi si sviluppano gradualmente, in modo integrato, dal livello A1 al livello B1.

    introduzione introduzione ››

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    Approccio induttivoL’UdA consente di sfruttare al meglio l’approccio induttivo, applicato sia alla grammatica, che viene sco-perta dallo studente sotto la guida dell’insegnante, sia ad altri ambiti quali il lessico, la cultura, ecc.Fondamentale risulta un approccio che porta all’attivazione costante delle pre-conoscenze dello studente, come strumento per coinvolgerlo sia sul piano psico-affettivo sia su quello cognitivo. Ciò permette di crea-re le condizioni affinché l’apprendimento avvenga in maniera attiva e motivante: ad esempio, lo studente è chiamato costantemente a formulare ipotesi per immaginare i contenuti dei testi presentati prima della lettura o dell’ascolto. In questo modo il fondamentale processo di comprensione avviene avendo predispo-sto lo studente a questo compito in maniera adeguata.

    Ragazzi in Rete e il Quadro comune europeoRagazzi in Rete è organizzato secondo i principi del Quadro elaborato dal Consiglio d’Europa, ma li integra secondo le necessità specifiche dell’italiano e in base ad un approccio alla lingua anche culturale, non solo utilitaristico:

    - ogni unità didattica include una serie di “saper fare”, - ogni unità didattica e ogni unità di apprendimento recuperano una parte del multisillabo: basta vedere

    l’indice iniziale per cogliere la complessità e la progressione del percorso didattico; per quanto riguarda il sillabo fonetico e fonologico, oltre alla sezione apposita in appendice, c’è una grande quantità di materia-le audio registrato anche nelle diverse varietà regionali italiane (non nei dialetti, naturalmente);

    - i vari contenuti vengono presentati a spirale, tornandoci sopra più volte, in modo che a ogni nuovo livello di competenza quanto si è fatto in precedenza venga ripreso e non perduto.

    Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Si tratta del punto d’arrivo di un lavoro che ha coinvolto glottodidatti e linguisti di tutt’Europa fin dagli anni Sessanta sotto l’egida del Consiglio d’Europa: tutti conosciamo il primo dei prodotti di questo lavoro, la serie di “livelli soglia” per le varie lingue, corrispondenti al livello B1 del Quadro.Il Quadro propone tre capisaldi per l’insegnamento linguistico:

    a. sapere una lingua significa soprattutto “saper fare” in quella lingua: quindi un approccio molto funzionale, pragmatico, utilitaristico (che Ragazzi in Rete integra sul piano culturale);

    b. “saper fare” con una lingua significa lavorare su un sillabo complesso, in cui tutte le componenti (e non solo le funzioni e la morfosintassi) sono integrate in un “multisillabo” come quello descritto nell’apposito paragrafo, sopra;

    c. questa competenza va graduata in una serie di livelli successivi, individuati sulla base del “saper fare”.

    La dimensione culturaleAlle indicazioni prese dal Quadro che prevede di associare lo sviluppo delle competenze linguistico-comu-nicative a quello delle competenze generali (sapere, saper fare, saper essere, saper apprendere), Ragazzi in Rete associa una forte dimensione culturale, sia nella direzione della cultura quotidiana (che viene pre-sentata tanto nel volume, quanto attraverso appositi collegamenti, unità per unità, grazie al sito web crea-to per il testo www.guerraedizioni.com/ragazziinrete), sia verso la cultura in senso alto: dalle canzoni d’au-tore alle pagine letterarie, partendo dal presente e poi con un recupero anche di testi classici, usati non per fare storia italiana ma per fornire una rappresentazione il più completa possibile della nostra lingua.

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    La costellazione di Ragazzi in Rete

    Questo manuale, che si è evoluto negli anni e continuerà a evolversi, è il cardine di una costellazione di materiali didattici tra cui l’insegnante può scegliere per completare la formazione dei suoi studenti a mano a mano che crescono nella competenza dell’italiano.È un progetto di vasto respiro diretto da Marco Mezzadri (Università di Parma) e Paolo E. Balboni (Università Ca’ Foscari di Venezia).

    Schematicamente il progetto si presenta in questo modo:

    La collana di letture Il piacere della lettura.Italiano in azienda per chi vuole apprendere il microlinguaggio degli affari.Non manca uno sguardo ai più piccoli con la serie Girotondo e i numerosi contributi per la formazione del docente, ad esempio la rivista gratuita In.It.Tutti questi materiali, e altri che continueranno ad apparire, sono legati da una logica di sistema, hanno un’idea di apprendimento e insegnamento che riprende ed espande ai vari ambiti la logica di Ragazzi in Rete e sono reperibili nel catalogo della Guerra Edizioni (www.guerraedizioni.com).

    introduzione introduzione ››

    - Grammatica essenzia-le della lingua italiana - Cantagramma - Italiano Essenziale (Grammatica italiana

    Risorse fotocopiabili: - volumetti con schede fotocopiabili con giochi, attività specifiche per arabi, cinesi, slavi, ecc.

    Progetto cultura: - Letteratura, storia, geografia, cucina, arte per stranieri - Quaderni di Cinema - CDLibri con libretti d’opera e canzoni d’autore

    Dizionari: - Dizionario per immagini - Dizionario dei gesti degli italiani

    Varianti di Ragazzi in Rete per pubblici diversi: - Nuovo Rete! per adulti

    Civiltà: - Civiltàpuntoit - Civiltà Italia

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    PercorsoPercorso › › INTRODUTTIVOINTRODUTTIVO

    Il Percorso introduttivo di questo inizio di volume permette, al docente che lo desidera, di raccordarsi con quanto svolto in Ragazzi in Rete A1.Particolarmente utile risulta nel momento in cui Ragazzi in Rete A2 venga cominciata all’inizio dell’anno scolastico o di un corso, cioè quando si rivela opportuno sollecitare il ricordo degli alunni.È un percorso particolarmente utile anche per quei contesti in cui lo studente cominci lo studio con questo volume, avendo coperto il primo tratto del percorso formativo con strumenti didattici diversi. È questo il caso ad esempio di quei contesti in cui l’italiano affrontato in modo formale fin dalle scuole primarie porta l’alunno alle scuole medie inferiori a non poter ricominciare lo studio dal livello iniziale.

    1. Guarda la foto e cerca di rispondere alle domande.

    È molto importante che lei cerchi fin dall’inizio di porre l’accento in maniera, se crede, anche esplicita su alcuni punti metodologici che consideriamo strategici. Uno di questi è l’attivazione della capacità di anticipazione (expectancy grammar) dello studente attraverso attività di previsione.

    2. Ascolta il dialogo e controlla le tue risposte (CD 1 traccia 1).

    Abbiamo scelto di non riportare sulla pagina il testo del dialogo per aiutarla a costruire un giusto percorso con i suoi studenti. Occorre infatti che venga chiarito subito, o che venga ricordato allo studente, che se si legge mentre si ascolta lo sviluppo dell’abilità d’ascolto non segue un percorso armonico. Ascoltare leggendo può essere alquanto negativo!

    Testo della registrazione: Mario: Quanti anni hai, Michela?Michela: Ne ho quindici e tu?Mario: Sedici. Dove abiti?Michela: Abito a Roma, e tu?Mario: Anch’io abito a Roma! Qual è il tuo indirizzo?Michela: Via Piemonte, 6.Mario: Via Piemonte, è quella vicino al ponte, vero?Michela: Sì. E tu, dove abiti?Mario: In Via Napoli, 12. Michela: Oh, è qui vicina, vero?Mario: Sì, magari ci incontriamo uno di questi giorni. Michela: Perché no?!

    3. 4. Lavora con un compagno.

    Insista su queste attività soprattutto se gli studenti non si conoscono, ma faccia attenzione a non creare situazioni falsamente comunicative se gli alunni si conoscono. Sul piano linguistico comunque si tratta di attività utili a un ripasso globale degli elementi incontrati in Ragazzi in Rete A1.

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    PERCORSOPERCORSO › introduttivointroduttivo

    5. Ascolta il dialogo ed inserisci le parti mancanti (CD 1 traccia 2).

    Testo della registrazione:

    Mario: Sei libera mercoledi, Patrizia?Patrizia: No. Mario: E... venerdì…?Patrizia: Sì, sono libera venerdì. Perché? Mario: C’è un concerto allo stadio alle 8 e mezza... Vuoi venire?Patrizia:… Sì, grazie dell’invito! A venerdì, allora. Chiamami!

    7. La scuola di Mario e Michela fa uno scambio con un’altra scuola.

    Mario scrive a Roberta, un’alunna della classe dello scambio. Leggi i loro e-mail e rispondi alle affermazioni segnando vero o falso.

    Chiavi: 1 f; 2 v; 3 f; 4 f; 5 f; 6 v.

    12. Ricordate Anne e Claudio? Scrivete delle domande da fare a un vostro compagno per vedere se anche lui li ricorda.

    Quest’attività è possibile se gli alunni hanno già affrontato lo studio da Ragazzi in Rete A1. In caso contrario le consigliamo di cogliere l’occasione per introdurre i personaggi attraverso le informazioni che può desumere da Ragazzi in Rete A1.

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    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 11

    1PercorsoPercorso › › In negozio, i In negozio, i solDIsolDI› Funzioni: I soldi. Chiedere il prezzo. Dire il prezzo. Dire cosa si desidera. Chiedere la quantità. Dire la

    quantità. Mostrare. Consegnare. Prendere tempo per riflettere. Chiedere quanto si spende. Dire quan-to si spende. Chiedere se si vuol comprare ancora qualcosa. Dire che non si vuol comprare più nien-te. Esprimere preferenza. Esprimere dovere. Chiedere cosa si sta facendo. Dire cosa si sta facendo. Modificare aggettivi, verbi, sostantivi e avverbi.

    › Grammatica: revisione: da (me, Carlo). Dal macellaio vs. in macelleria. Quanto costa? + risposta. Stare + gerundio. Dovere. Verbi irregolari: conoscere, dare, preferire (revisione: modello finire e dormire). Un po’ di, poco/i, troppo/i, molto con sostantivi, avverbi e aggettivi. Numeri da 100 a un milione.

    › Abilità: strategie d’apprendimento: predire, comprensione globale e dettagliata.

    › Lessico: oggetti vari da supermercato. I numeri da 100 a un milione. Informatico, grafico, manager, cas-siera, autista, controllore, parrucchiere.

    › Civiltà: le spese.

    › Fonologia: suoni /f/ /v/ /s/ [z]. (In appendice)

    1. Guarda le banconote e le monete europee.

    Questa prima attività dà la possibilità di rivedere e ampliare i numeri. Ma dà anche diversi spunti per affrontare vari aspetti culturali. Che ci piaccia o no, il denaro, il costo della vita, la possibilità di acquista-re sono alcuni degli argomenti che più rapidamente portano a confrontare la propria realtà con quella del paese (o dei paesi) di cui si studia la lingua. Le consigliamo di cominciare dicendo alcune cose che conosce sul costo della vita in Italia, ad esempio, paragonandolo a quello del paese degli studenti. Alcune informazioni: l’Italia è tra gli otto paesi più industrializzati al mondo. Il prodotto interno lordo pro capite, cioè la ricchezza prodotta dal paese divisa per ogni abitante, è di oltre 20 000 euro all’anno. La vita è cara, soprattutto nelle grandi città e nel centro-nord del paese. Ci sono molte differenze tra una parte e l’altra del paese sia come livello di vita (ricchezza delle persone), sia per quanto riguarda la disoccupazio-ne (molto più alta al sud). Uno stipendio medio è di circa 1100/1200 euro al mese, ma non è sufficiente per vivere, quindi, soprattutto al centro-nord, in una famiglia sia l’uomo che la donna devono lavorare. È questa una delle ragioni per cui in Italia spesso i giovani vivono con i genitori fino anche oltre i 30 anni di età: non ce la fanno a mettere su casa da soli, perché spesso hanno stipendi inferiori ai 1000 euro. Sull’argomento si potrebbero dire moltissime cose; abbiamo cercato di darle alcuni spunti per cominciare la lezione. Se gli studenti sono interessati, stimoli qualche domanda e dia loro informazioni aggiuntive.

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    2. Ascolta e ripeti il valore delle banconote e delle monete europee. (CD 1 traccia 3)

    Faccia attenzione alla pronuncia e faccia ripassare se necessario i numeri. Chiavi: 20 centesimi; 50 centesimi; 100 euro; 200 euro; 500 euro.

    ATTIVITÀ SUPPLEMENTARE

    Se può e lo ritiene opportuno, provi a utilizzare, fotocopiandola, l’unità 29 del testo M. Mezzadri, Dizionario per immagini, Guerra Edizioni. Le fornisce, oltre alla possibilità di sensibilizzare gli studenti sull’utilità di uno strumento di questo tipo, anche di affrontare un tema culturale particolarmente interessante e piacevole: la pasta in Italia!

    3. Ascolta e segna il prezzo che senti. (CD 1 traccia 4)

    Chiavi: 2 a, 3 c, 4 b, 5 b, 6 a (attenzione, sono dollari).

    4. Ascolta e scrivi il prezzo che senti. (CD 1 traccia 5)

    Può fare riascoltare il testo più di una volta se lo ritiene necessario.Chieda agli studenti di capire al secondo ascolto non solo la quantità, ma anche il tipo di valuta: 1. yen, 2. franchi svizzeri, 3. euro, 4. dollari australiani, 5. dollari americani, 6. euro.Per un terzo ascolto, se gli studenti hanno capito i numeri, può chiedere loro di capire dove si svolgono queste mini-conversazioni o di che cosa si parla: 1. agenzia di viaggio, volo e soggiorno a Firenze; 2. banca, soldi; 3 negozio di moto, moto; 4 banca, soldi; 5 la conversazione è fra persone che parlano di un’offerta trovata in Internet, viaggio e soggiorno a Los Angeles; 6 agenzia immobiliare, una casa.Chiavi: 1 Signora, volo e soggiorno a Firenze sono 342.500 yen. 2 Vorrei cambiare questi 2.250 franchi svizzeri in euro, per favore. 3 È una moto molto bella, ma un po’ cara: costa 78.900. 4 Al cambio di oggi sono 560 dollari australiani. 5 Su Internet ho trovato un’offerta interessante: volo Los Angeles - Milano - Los Angeles e una settimana in albergo a soli 1.500 dollari americani. 6 Per questa casa il nostro cliente chiede 1.070.000.

    5. Ascolta e leggi le conversazioni. (CD 1 traccia 6)

    È ora il momento di soffermarsi sui centesimi. Chieda agli studenti di indovinare come si leggono i prezzi con i centesimi prima di far ascoltare la registrazione. Poi faccia controllare le loro ipotesi facendo ascolta-re la registrazione. Commenti con loro la risposta corretta.

    6. Ora lavorate a coppie…

    Dia un’occhiata a come lavorano le coppie, ma non interrompa in caso di errore di pronuncia o altro. Cerchi di ricordare gli errori per poi commentarli insieme. Cerchi anche di cogliere o stimolare osservazioni sui prezzi degli oggetti, in modo da poter riprendere, una volta conclusa l’attività, quanto detto all’inizio della lezione nell’attività 1.

    › IN negozio, i soldiIN negozio, i soldi1

    6.

    PERCORSOPERCORSO

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI11

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 11

    O

    Q U A T T O R D I C IU T O

    I O D

    N O V E I

    D C

    I V E N T I

    C E N T O S E I

    I

    M I L L E

    7. 8. Buon compleanno!

    Lasci che gli studenti confrontino le liste e incoraggi la discussione. È importante, non solo ai fini di una migliore pratica linguistica, che imparino a sviluppare tecniche di negoziazione, spesso molto utili quan-do ci si relaziona con altre persone. Faccia attenzione e intervenga quando sente che i registri linguistici non sono idonei. Se lo ritiene, può assegnare a ogni studente un ruolo diverso: ad esempio uno potrebbe essere il padre o la madre, l’altro un addetto di una ditta che organizza feste, ecc., in modo da obbligare gli studenti a interagire in maniera più controllata e formale.

    1. Abbinate i numeri alle trascrizioni.

    Chiavi: 1 345 trecentoquarantacinque 2 6 784 seimilasettecentoottantaquattro 3 912 000 novecentododicimila 4 1 000 000 un milione 5 90 500 novantamilacinquecento 6 657 seicentocinquantasette 7 3 200 tremiladuecento 8 11 800 undicimilaottocento

    Tra le centinaia e le migliaia in italiano si mette di solito un punto (.), anche se la forma con uno spazio al posto del punto, come si trova qui, è la più accettata in ambito europeo.

    2. Scrivete i numeri in lettere sugli assegni e sul bollettino postale.

    Chiavi: 1 duecentotrentaquattro; 2 centoottantacinque; 3 milletrecentonovanta;

    ATTIVITÀ SUPPLEMENTARE

    Può succedere che sia necessario staccare un po’, alleggerire la lezione, riempire cinque minuti che mancano alla fine è possibile: disegnare rapidamente alla lavagna lo schema che comprende questi numeri; dire a ogni studente di copiarselo su un foglio;farli compilare dicendo ad esempio: “Nella prima rigaorizzontale mettere il numero che risulta da 28 diviso 2” o altri modi in cui far emergere la soluzione, QUATTORDICI.

    7. 8. B8 8 8

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    PERCORSOPERCORSO › IN negozio, i soldiIN negozio, i soldi1

    Una riflessione sulla glottodidattica ludica

    La collocazione di attività ludiche, cioè giocose, in pagine molto serie come quella con gli schemi grammaticali risponde a una scelta precisa di Ragazzi in Rete: sdrammatizzare la grammatica, inserirla in un contesto di gioco, anche se non necessariamente di gioco sulla grammatica.Nella lingua – in quella italiana come in tutte le altre – la grammatica non è tutto sommato l’elemen-to più difficile: basti pensare all’immane lavoro mnemonico e di categorizzazione della realtà che è implicito nell’acquisizione del lessico, che tra l’altro è molto più numeroso e aperto all’innovazione che non le poche (o quanto meno “relativamente poche”) regole di grammatica. Tuttavia l’accentua-zione tradizionale sulla grammatica e la forte penalizzazione dell’errore di grammatica ha demonizza-to questo settore – e quindi Ragazzi in Rete vuole sdrammatizzarlo, inserendo giochi tra le regole e gli schemi.Un’ultima riflessione sull’errore: è più grave un errore lessicale (cioè l’ignoranza di una parola) o un errore in una desinenza verbale?Nella tradizione didattica si perdona il primo errore mentre si punisce il secondo… ma nella vita, sbagliare una desinenza non porta drammi, ma non sapere una parola porta al blocco della comuni-cazione!

    4. Abbina le frasi di sinistra a quelle di destra.

    Chiavi: 1. Quest’anno ho pochi soldi, e. non posso andare in vacanza. 2. C’è un po’ di farina in casa f. per fare una pizza. 3. È troppo tardi b. per andare al cinema. 4. Oggi non sto molto bene, ma a. devo andare a lavorare. 5. Ci sono tanti libri interessanti c. per fare un regalo a Ivan. 6. Mi alzo sempre molto tardi e d. perdo spesso l’autobus.

    3. Formate due squadre e seguite le istruzioni dell’insegnante.

    Divida la classe in due squadre (ad esempio, maschi contro femmine). Le regole sono: a) bisogna contare in successione di 100 in 100 (100, 200, 300, …); b) ogni volta che si trova un multiplo di 7 (700, 1400, 2100, 2800, …) o un numero che contiene il 7 (1700, 2700, 3700, ecc.) bisogna dire “Passo”; c) chi sbaglia o pronuncia molto male è eliminato; d) vince la squadra dell’ultimo giocatore che rimane.Finita la partita con l’eliminazione dell’avversario, si può staccare dicendo agli studenti che hanno giocato abbastanza e che a questo punto devono tuffarsi negli schemi grammaticali che trovano sotto.

    3.

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    SINTESISINTESILEZIONELEZIONE 11 1. 2. Cerchia gli anni che senti. (CD 1 traccia 7)

    Spieghi le sigle AC e DC prima dell’ascolto e dopo l’ascolto dia alcune informazioni culturali legate ad avvenimenti e personaggi storici quali Martin Lutero o Garibaldi e la Spedizione dei Mille, o la crisi petro-lifera del 1973-1974 durante la quale, a causa dell’aumento dei prezzi dei carburanti, gli italiani furono costretti a rinunciare in parte a usare la propria auto. È questa la ragione principale per cui la memoria storica collettiva degli italiani ricorda quell’evento.

    Corregga poi le date alla lavagna.

    Testi della registrazione: 1. Garibaldi condusse la Spedizione dei Mille nel 1860.2. Il 1973 è l’anno della crisi petrolifera.3. Nel 1971 non sapevo ancora né leggere, né scrivere.4. Nel 1517 Martin Lutero pubblicò le sue famose tesi.5. Quando ero piccolo, pensavo che nel 2003 saremmo tutti andati in vacanza sulla Luna. 6. Non sarebbe stato male essere figlio di un faraone nel 700 AC. 7. Chissà com’era Roma nel 30 DC.

    3. Saper dire l’anno di nascita è fondamentale.

    Faccia notare l’espressione “è nato” con il maschile singolare e faccia un esempio con un sostantivo fem-minile singolare: “Quando è nata tua madre?”.

    4. Racconta la storia di Antonella.

    Chiavi: 1 Antonella è nata a Verona nel 1983. 2 Nel 1986 è andata all’asilo. 3 Nel 1989 ha iniziato la scuola elementare. 4 Dal 1997 al 2002 è andata/ha studiato/ha fatto/ha frequentato il liceo classico. 5 Dal 2002 al 2007 ha studiato architettura all’Università di Venezia. 6 In/Nell’ ottobre 2007 è andata in Inghilterra. 7 In/Nel marzo 2008 ha conosciuto Robert. 8 In/Nel dicembre 2008 sono nate Alice e Nina. 9 Nel 2009 è tornata/sono tornati in Italia. 10 Nel 2010 ha trovato lavoro a Padova.

    1. Abbina le foto alle parole del riquadro.

    Noti come questo Percorso, ma in generale tutto il testo Ragazzi in Rete, offra innumerevoli spunti di discussione e riflessione su aspetti di tipo culturale. Non si impara la lingua se non si acquisiscono le conoscenze culturali necessarie per utilizzarla in contesto. Chiavi: 4 farmacia, 6 pasticceria, 1 macelleria, 5 salumeria, 3 supermercato, 2 cartoleria.

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 221.

    3. S

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    PERCORSOPERCORSO › IN negozio, i soldiIN negozio, i soldi1 2. Quali prodotti vendono i negozi delle foto?

    Prima di fare questo esercizio, è opportuno che chieda agli studenti se notano differenze tra i negozi nelle immagini e negozi simili nei loro paesi.

    3. Ora, a coppie confrontate le vostre liste.

    Lasci che siano gli studenti a filtrare e controllare le risposte prima di intervenire per la correzione finale insieme a tutta la classe.

    4. Guarda le figure…

    In questo caso gli studenti devono mettere in pratica diverse strategie per scoprire e applicare la regola: ad esempio devono pensare alla soluzione logica secondo il contesto, quindi facendo molta attenzione ai significati, ma devono anche badare alle concordanze grammaticali di genere e numero. Così, se lo ritiene opportuno, con classi deboli o studenti solitamente in difficoltà con la grammatica può rendere esplicita questa riflessione prima di far affrontare l’attività.

    Chiavi: 1 pochi, 2 molti, 3 troppa, 4 un po’.

    5. 6. Ascolta e leggi il testo incompleto della conversazione. (CD 1 tracce 8-9)

    È importante che gli studenti facciano quanto viene richiesto. Li avverta quindi di non scrivere durante il primo ascolto, ma non li sgridi per evitare di distrarre tutta la classe.

    Salumiere: Buongiorno, Signora. Madre di Claudio: Buongiorno.Salumiere: La stanno servendo?Madre di Claudio: No. Vorrei un po’ di prosciutto crudo.Salumiere: Quanto prosciutto desidera?Madre di Claudio: Un po’... non so... un etto e mezzo circa.Salumiere: Sono quasi due etti. È troppo?Madre di Claudio: No, va bene.Salumiere: Ecco il prosciutto. Poi?Madre di Claudio: Un pezzo di formaggio parmigia-no.Salumiere: Questo va bene?Madre di Claudio: Quanto costa?

    Salumiere: 15 euro al chilo.Madre di Claudio: Costa molto! Ne vorrei un pezzo piccolo. Mezzo chilo circa.Salumiere: Ecco qui. Poi?Madre di Claudio: Il latte. E anche un chilo di pane. Salumiere: Nient’altro?Madre di Claudio: È tutto grazie. Quant’è?Salumiere: Allora… sono 16 euro e 25 centesimi.Madre di Claudio: Ecco a Lei 20 euro.Salumiere: Ecco il resto. Arrivederci e grazie.Madre di Claudio: Arrivederci.

    Testo della registrazione:

    3.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI15

    Faccia ascoltare il dettato due volte, se necessario, oppure dia più tempo utilizzando il tasto “pausa” se vede che gli studenti sono particolarmente in difficoltà a seguire il ritmo della registrazione.Non sono molte le occasioni per fare dettati, tuttavia è importante in questa Lezione aiutare gli studenti a impadronirsi della tecnica corretta per eseguirli. Inoltre, se lo ritiene opportuno, potrà lei decidere quali ascolti utilizzare anche come dettati. Ma attenzione! I dettati sono sia attività d’ascolto che di scrittura e sono molto particolari. Si focalizzano in maniera esclusiva sulla accuratezza e quindi contrastano con molte strategie che stiamo presentando e cercando di fare acquisire agli studenti: ad esempio stiamo lavorando per convincerli che spesso non è importante capire tutte le parole di un testo per compren-derlo, mentre il dettato sembrerebbe dare l’indicazione opposta. Quindi, sia convincente nel presentarlo semplicemente come una tecnica in più a disposizione per migliorare certi aspetti delle abilità di ascolto e scrittura.

    Post it-in basso a destra. (CD 1 traccia 10) Faccia ripetere più volte questo ascolto, sottolineando l’importanza di una corretta intonazione, soprattut-to con studenti la cui madrelingua tende a interferire spesso in questo ambito.Se non l’ha ancora fatto potrebbe essere utile soffermarsi su aspetti legati alla pronuncia e all’intonazio-ne. Spesso gli studenti chiedono: “Ma come suoniamo agli orecchi di un madrelingua italiano quando parlia-mo?”.Faccia provare questa attività: dica a uno studente di imitare l’accento e l’intonazione di un parlante madrelingua inglese, tedesco, francese, o altro che parla nella lingua dello studente. Li lasci “giocare” così per un po’ e poi cerchi di riassumere quali sono gli errori più frequenti che gli studenti commettono quando parlano italiano. Se lo trova troppo difficile da affrontare in chiave contrastiva in questo momento, sia pure a livello non approfondito, segua la sequenza di presentazione del sillabo della fonologia che a più riprese presenta momenti di riflessione sull’intonazione, oltre ad affrontare ogni singolo suono della lingua italiana, e si limiti qui a far “giocare” gli studenti.

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 22

    1. Chiedi a Paolo di farti alcuni favori.

    Le forme del tipo potresti appartengono al condizionale. Può liberamente decidere di introdurre questa forma semplicemente come variante più gentile di puoi. Altrimenti un discorso più complesso sul condi-zionale è anch’esso possibile, ma faccia attenzione al livello degli studenti e al carico di strutture nuove di questo Percorso, nonché al tempo a disposizione! Ancora una volta anche nella presentazione della gram-matica si cerca di stimolare un approccio induttivo, in questo caso chiedendo di osservare la figura. Non sottovaluti questa impostazione e pretenda dai suoi studenti il giusto livello di attenzione nell’eseguire quanto viene richiesto.

    Chiavi: 2 Paolo, puoi andare dalla parrucchiera a prendere un appuntamento per mia madre, per favore? 3 Paolo, puoi andare dal dottore a ritirare la ricetta per le medicine, per favore? 4 Paolo, puoi andare in pescheria a comprare un chilo di pesce per la zuppa, per favore? 5 Paolo, puoi andare dal panettiere a comprare due chili di pane, per favore? 6 Paolo, puoi andare dal tabaccaio a comprarmi un francobollo, per favore? 7 Paolo, puoi andare in pizzeria a prendere le pizze, per favore? 8 Paolo, puoi andare dal car-tolaio a comprare della carta da lettera e delle buste, per favore?

  • 16

    PERCORSOPERCORSO › IN negozio, i soldiIN negozio, i soldi1

    2. Guarda le figure. Cosa stanno facendo le persone?

    Chiavi: 1 Sta guardando un aereo. 2 Sta mangiando un gelato. 3 Sta facendo la spesa. 4 Stannogiocando a calcio. 5 Stanno studiando. 6 Stanno ballando.

    3. Rispondi alle domande.

    Chiavi: 2 Sto facendo i compiti. 3 Stiamo parlando delle vacanze di Natale. 4 Si stanno alzando. 5 Mi sto svegliando. 6 Sta correndo.

    4. Trasforma i verbi alla forma stare + gerundio.

    Chiavi: 1 sto andando, 2 stiamo mangiando, 3 state ascoltando, 4 stai leggendo, 5 stanno facendo, 6 sta dicendo, 7 sto finendo, 8 stai dormendo.

    5. Metti le frasi alla forma stare + gerundio, quando è possibile.

    Chiavi: 1 Che cosa stai dicendo? Tu non sai niente dei miei problemi. 2 - Cosa stai facendo? - Sto guar-dando una partita del mondiale di calcio. 3 Sono in Italia da tre anni. 4 Ho una piccola casa al mare dove vado spesso in estate. 5 Marco, se esci mi compri due etti di prosciutto di Parma? 6 In questo periodo sto mangiando troppo. 7 - Dov’è Cecilia? - È in camera sua. Sta dormendo. 8 Sai quanti anni ha mia nonna? 85, non sembra, vero?

    1. Lavora con un compagno…

    1 Hai problemi psicologici, dove vai? (dallo psicologo) 2 Dove vai a comprare la carne? (dal macellaio/in macelleria) 3 Dove vai a comprare la frutta e la verdura? (dal fruttivendolo)4 Hai l’influenza. Dove vai? (dal medico)

    1 Dove vai a comprare il pane? (dal panettiere/in panetteria)2 Dove vai a comprare i francobolli? (dal tabaccaio/in tabaccheria)3 Hai bisogno di un giornale? Dove vai? (dal giornalaio/in edicola)4 Hai bisogno di una scatola di aspirine. Dove vai? (dal farmacista/in farmacia)

    2. Abbina le figure con i lavori del riquadro. Quale non c’è?

    Chiavi: manager, parrucchiere, cassiera, controllore, informatico, grafico. Manca l’autista.

    3. R 3

    4. T 4 4

    5. M 5 5

    SINTESISINTESILEZIONELEZIONE 22

    2.

    1.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI17

    globalitàglobalitàLEZIONELEZIONE 33

    analisianalisiLEZIONELEZIONE 33

    1. 2. 3. 4. Ascolto. (CD 1 tracce 11-12)

    Come Lei sa, un tratto distintivo di Ragazzi in Rete è la sistematica azione condotta per stimolare e faci-litare i processi di comprensione. Le prime attività di questa lezione sono un chiaro esempio di come si procede in questo manuale. Le chiediamo di dedicare la massima attenzione ai processi di comprensio-ne, ricordando agli studenti che uno degli obiettivi è formare le loro abilità e competenze utili per “saper apprendere”.

    4. Chiavi: 1 faccio, 2 vendo, 3 inizia, 4 vado, 5 arrivo, 6 metto, 7 pulisco, 8 tocco, 9 cambiano, 10 vogliono, 11 sono, 12 piace, 13 ho, 14 conosco, 15 cerco.

    1. Completa le frasi con un verbo del riquadro.

    Chiavi: 1 stai, sto; 2 conosci; 3 dai; 4 preferite; 5 conosco, preferisco; 6 dobbiamo; 7 dà; 8 sta.

    2. 2 2 22 AscoAAA A 4.44. A4. A 3. 3. 3.3. 3. 3.

    Testo della registrazione:

    Faccio il fruttivendolo. Ho un negozio dove vendo frutta e verdura.La mia giornata di lavoro inizia molto presto, vado al mercato e poi arrivo in negozio verso le 8. Sono da solo e c’è molto lavoro ogni giorno.Metto a posto la frutta e la verdura fresca.Pulisco le cose del giorno prima, guardo se devo togliere, eliminare qualcosa.Quando tocco i prodotti, lo faccio sempre con i guanti. È una questione di pulizia, di igiene. Poi controllo i prezzi che cambiano spesso nel nostro lavoro. Con la frutta e la verdura bisogna essere molto delicati, i clienti vogliono frutta e verdura non solo buona, ma anche bella. Sono sempre attenti alla qualità e al prezzo.Mi piace il mio lavoro. È un modo per stare a contatto con i prodotti della terra, della natura. E a me piace molto la natura: quando il negozio è chiuso o durante le vacanze vado spesso in monta-gna a camminare. Purtroppo ho poco tempo libero. Un aspetto del mio lavoro che mi piace molto è il rapporto con le persone.Vedo crescere i bambini, li vedo diventare grandi. Il mio è un negozio piccolo, conosco quasi tutti i miei clienti. Conosco le preferenze delle persone, i loro gusti e cerco di soddisfare i loro bisogni.

    1. C 1

    1.

  • 18

    PERCORSOPERCORSO › IN negozio, i soldiIN negozio, i soldi1

    CIVILTàCIVILTàLEZIONELEZIONE 33

    Chiavi dell’es. 3:PRODOTTI CLASSIFICA casa (affitti, mutui, ecc.) 1 trasporti e telecomunicazioni 2 abbigliamento 3 arredamento, articoli per la casa 4 elettricità, riscaldamento ecc. 5 tempo libero, istruzione, cultura 6 salute 7

    TESTTEST

    SINTESISINTESILEZIONELEZIONE 33

    2. Guarda i promemoria e scrivi cosa deve fare Mattia.

    Chiavi: Sono possibili leggere differenze. 1 Sabato 4 dicembre deve andare dal dentista alle 10.30. 2 Domenica 5 dicembre deve andare a casa di Maddalena a mangiare una pizza e deve portare un dolce. 3 Lunedì 6 alle undici deve fare l’esame finale di inglese. 4 Mercoledì pomeriggio deve andare a compra-re un regalo per il compleanno di sua madre e deve telefonarle.

    1. 2. 3. 4. Prepara un questionario con domande sul costo della vita.

    Dica alla classe, quando assegna il compito a casa o se decide di farlo in classe, che i questionari verran-no poi utilizzati come attività in classe.

    Ancora una volta le possibilità di fare confronti interculturali sono tantissime e possono riguardare sia le abitudini alimentari che altre abitudini. Se gli studenti o l’insegnante possiedono informazioni simili riguar-do il paese o i paesi di provenienza degli studenti, sono possibili confronti e discussioni sui diversi stili di vita. Per esempio: l’importanza che gli italiani danno al possedere una bella macchina, a quanto spendo-no per l’abbigliamento, ecc., sono tutte categorie in cui le differenze con altri paesi possono essere più marcate.

    Chiavi dell’es. 2:PRODOTTI CLASSIFICA latte, formaggi e uova 4 carne 1 pane e cereali 2 frutta e verdura 3 tabacchi 7 bevande 5 zucchero, caffè, tè, cacao e altri generi alimentari 6

    1. Completa le vignette…

    1 Il signor Bassi sta camminando e parlando al telefonino.2 Laura e Marco stanno mangiando e guardando la televisione.3 Marta sta leggendo e ascoltando la musica.4 Anna sta parlando e aspettando l’autobus.5 Paola sta cucinando e ascoltando la radio.6 Franco sta cantando e facendo la doccia.7 Paola sta ballando e mangiando un gelato.

    3. 4.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI19

    I A R U V N O V O R R E I U N P O D I F A E O A U S M G R O S P O B A N S L B C I R C A M E Z Z O C H I L O U A T A C O R A C F T E L A M N V B U I L S U O U E C H G O B R V I L O I M F A I B I N I D F S O N O V A N C H I N M N A L B U V S E A O P E T E A S T R E M N R V N Z D G N I E N T E A L T R O I A E C L V F T V A B T B V A U I N G T B S A I A R T C N I I N D A C H E R U S T C T S A V N U T C B A C C A I A D V O R R E I U N C H I L O D A N F Z A R G S O U N A S O C N U K I E N A I E E R A D P A R C U S Q S D P A U N E T I A N I E T R V A E U C E A L I E A E H Z F L V A D E S S E A A T C E R O A C I E A A C H I N A E S V A A C R O Q U E S T I S O N O D U E E T T I A L U C Z V T A I C H E N R A E E R G O N I N F I E M O I A S C O C T U N B A S

    Chiavi: 2 Cliente: - Quant’è? Macellaio: - Sono venticinque euro. 3 Fruttivendolo: - Ecco le cipolle signora, dopo? Signora: - Vorrei un chilo di patate. 4 Salumiere: - Questi sono due etti. Cliente: - Perfetto, basta così grazie.

    3. Metti in ordine il dialogo. Salumiere: Buongiorno, Signora. Cliente: Buongiorno.Salumiere: La stanno servendo?Cliente: No. Vorrei un po’ di prosciutto crudo.Salumiere: Quanto prosciutto desidera?Cliente: Un po’... non so... un etto e mezzo circa.Salumiere: Sono quasi due etti. È troppo?Cliente: No, va bene.Salumiere: Ecco il prosciutto. Poi?Cliente: Un pezzo di formaggio parmigiano.Salumiere: Questo va bene?

    Chiavi: 3 – c – 7 – a – 1 – e – 2 – b – 4 – g – 5 – f – 6 – m – 8 – l – 10 – d – 9 – h – 11 – i.

    2. In questo diagramma...

    5 Droghiere: - E dopo il formaggio? Ragazza: - Niente altro grazie.6 Signore: - Quanti etti è quel pezzo di parmigiano? Droghiere: - Circa mezzo chilo.

    Cliente: Quanto costa?Salumiere: 15 euro al chilo.Cliente: Allora, mezzo chilo di parmigiano.Salumiere: E poi?Cliente: Il latte. E anche un chilo di pane. Salumiere: Nient’altro?Cliente: È tutto grazie. Quant’è?Salumiere: Allora… sono 16 euro e 25 centesimi.Cliente: Ecco a Lei 20 euro.Salumiere: Ecco il resto. Arrivederci e grazie.Cliente: Arrivederci.

  • 20

    PERCORSOPERCORSO › IN negozio, i soldiIN negozio, i soldi1

    1 1 1 1 0 5 0 01 0 0 0 0 0 0 0 0 0 01 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 5 0 0 0 0

    5. Metti in ordine le frasi.

    1 In Italia molti negozi chiudono troppo presto.2 Oggi non ho molta fame e sono molto stanca.3 Di solito di sera mangio un po’ di prosciutto e della mozzarella.4 Questo ristorante è buono ma un po’ troppo caro.

    4. Crucinumeri.

    1. Completa la conversazione.

    Chiavi: 2 sto leggendo, 3 sto lavorando, 4 sta comprando, 5 stanno spendendo, 6 sto partendo, 7 sto decidendo, 8 sta chiamando.

    2. Scrivi le forme singolari e le forme plurali dei verbi dovere, sapere, volere, potere.

    dovere io devo noi dobbiamo volere io voglio noi vogliamo tu devi voi dovete tu vuoi voi volete lui/lei deve loro devono lui/lei vuole loro vogliono

    sapere io so noi sappiamo potere io posso noi possiamo tu sai voi sapete tu puoi voi potete lui/lei sa loro sanno lui/lei può loro possono

    3. Trasforma i verbi alla forma stare + gerundio.

    Chiavi: 1 sto andando, 2 stiamo mangiando, 3 state ascoltando, 4 stai leggendo, 5 stanno facendo, 6 sta dicendo, 7 sto finendo, 8 stai dormendo.

    4. Rispondi alle domande.

    Chiavi: 1 Stanno giocando a carte; 2 Sta guardando la televisione; 3 Sta scrivendo un messaggio e-mail; 4 Sta preparando la cena; 5 Stanno navigando in Internet; 6 Sto dormendo.

    REVISIONE REVISIONE & AMPLIAMENTO& AMPLIAMENTO

    3.

    4.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI21

    5. Scrivi le domande.

    Varie alternative possibili.

    Chiavi: 2 Quant’è? 3 Quanto costa questo...? 4 Vorresti un piatto di spaghetti al tonno? 5 Nient’altro?

    6. Cruciverba in negozio.

    ORIZZONTALI: 2 quattordici, 4 nove, 6 quindici, 7 centosei. VERTICALI: 1 otto, 2 quindici, 3 dodici, 5 venti.

    8. Prova ad abbinare i termini che seguono al luogo giusto.

    Chiavi: le foto sono: c negozio di calzature, g negozio di abbigliamento, d libreria, a ipermercato.

    9. Tu dove preferisci comprare?

    Questo questionario non prevede una soluzione, ma può rappresentare un’occasione di confronto in classe tra diversi gruppi e alla fine dare lo spunto per creare una classifica sulle preferenze della classe.

    10. Come paghi?

    Chiavi: 1d; 2b; 3c; 4a.

    11. Che cos’è?

    Chiavi: 2 macelleria; 3 informatico; 4 formaggio; 5 bicchiere; 6 un etto; 7 mittente; 8 piani.

    15. Prepara un questionario con domande sul costo della vita.

    Dica alla classe, quando assegna il compito a casa o se decide di farlo in classe, che i questionari verranno poi utilizzati come attività in classe.

  • 22

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 11

    PercorsoPercorso 2 › › a scuolaa scuola › Funzioni: Descrivere oggetti. Parlare della scuola. Indicare gli oggetti. Chiedere e dire come si dice una

    parola o espressione. Chiedere e dire come si scrive una parola o espressione. Chiedere e dire cosa significa una parola o espressione. Esprimere accordo in frasi affermative e negative. Esprimere la durata. Esprimere il fine. Esprimere disappunto o sorpresa.

    › Grammatica: Aggettivi e pronomi dimostrativi completi (questo e quello). Pronomi personali diretti atoni: mi, ti, ci, vi, lo, la, li, le. Ce l’ho. Revisione: per (finale). Dall’1 alle 2.

    › Abilità: Strategie d’apprendimento: indovinare il significato di parole sconosciute. Compilare un modu-lo d'iscrizione a una scuola.

    › Lessico: Oggetti della scuola. Terminologia metalinguistica: spiegare, pronunciare, ecc.

    › Civiltà: Il sistema scolastico.

    › Fonologia: Suoni /ts/ /dz/. Intonazione per esprimere stati d'animo: rabbia. (In appendice)

    1. Guarda la figura e prova a immaginare il dialogo tra il ragazzo e la ragazza, poi scrivilo sul quaderno.

    I due ragazzi chiacchierano un po’ annoiati durante la lezione: chieda se è una situazione così insolita. Cerchi di personalizzare la situazione, dicendo agli studenti di immaginare di essere nei panni dei due ragazzi o che i due ragazzi siano due compagne/i della classe e che lei è la professoressa!

    2. Lavora con un compagno. Confrontate i vostri dialoghi. Ci sono molte differenze?

    Inizialmente gli studenti devono leggersi a vicenda il dialogo, ma poi ogni studente corregge il dialogo del compagno. In maniera discreta passi tra le coppie e aiuti nella correzione.

    3. Ascolta la conversazione e rispondi alle domande. (CD 1 traccia 13)

    Chiavi: 1 Stanno chiacchierando. 2 Annoiati, demotivati, ecc. 3 Sì. 4 Di fare i compiti d’inglese. 5 Sta facendo lezione e si accorge che i due ragazzi chiacchierano.

    2. L2 2

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI23

    Alla scoperta della linguaAlla scoperta della lingua

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 11

    Con due attività induttive vengono presentati i pronomi atoni. La terminologia offre spesso problemi e questo è un caso emblematico. Se non vuole spiegare il perché di questa definizione, inviti semplice-mente gli studenti ad accettare e ricordare il termine “àtono”. Come sempre nella sezione di gramma-tica vengono ripresi e approfonditi questi spunti grammaticali, per cui qui si limiti all’esecuzione delle attività senza una sua presentazione alla lavagna di tipo deduttivo.Chiavi: la, la Prof. Schiavi; la, la Prof. Schiavi; li, i compiti; l’, il quaderno; l’, il quaderno; li, gli occhiali; vi, voi due; vi, voi due.

    2. Rispondi alle domande.

    Chiavi: 2 Sì, li conosco da tanti anni. 3 No, non lo so, non mi interessa il calcio. 4 Sì, lo leggo tutti i giorni. 5 Sì, le vedo tutte le settimane. 6 Sì, l’ascolto tutti i giorni.

    Post-it Riguardo ai post-it, faccia notare l’importanza di intendersi sulla terminologia. La lingua italiana difficilmente si riesce a insegnare se non si trova un codice comune che, sia pure ridotto al minimo, possa rendere possibile la comunicazione tra docente e studenti. Tuttavia se a causa della formazione dei suoi studenti, dell’obiettivo del suo corso, della sua impostazione metodologica, non ritiene utile elaborare un codice metalinguistico con i suoi studenti, può evitare di affrontare i post-it. Ciò che consigliamo vivamente è di non eccedere nell’uso della metalingua. Spesso si pensa che gli studenti colgano le nostre spiegazioni grammaticali fatte di tecnicismi (soggetto, complemento oggetto, verbo transitivo) e invece…Una delle ragioni principali della presentazione della grammatica in Ragazzi in Rete così schematica e sempre in contesto, in situazione, con un lessico attentamente tarato sui livelli di difficoltà del Percorso è proprio la volontà di creare un canale di comunicazione il più efficace possibile tra insegnanti e studenti. A volte però la metalingua, i termini tecnici della grammatica sono indispensabili per riuscire ad aumen-tare il livello di consapevolezza dello studente, per poter controllare al meglio l’acquisizione delle strut-ture avvenuta attraverso le attività delle sezioni di presentazione del Percorso e quindi passare alla fase dell’apprendimento razionale della lingua.

    Alla scoperta della linguaAlla scoperta della lingua 1. Ascolta e completa i dialoghi. (CD 1 traccia 15)

    È importante che gli studenti, una volta scoperta la regola, anche se in modo non del tutto consapevo-le, la applichino immediatamente. Può quindi correggere i minidialoghi registrati e poi farli rileggere più volte da diversi studenti.Chiavi: 1 la, 2 li, 3 l’, 4 vi, ci, 5 ti, 6 lo, 7 Mi.

    1. A 1 1

    4. Ascolta nuovamente la conversazione e leggi il testo per controllare le tue risposte. (CD 1 traccia 14)

    Faccia la correzione dell’attività dell’ascolto con tutta la classe e chieda chi ci si è avvicinato nel dialogo scritto. Con un briciolo di autoironia sia da parte degli studenti che sua potrebbero nascere situazioni sim-patiche.

    4.

    5. Guarda le parti evidenziate del testo. A cosa si riferiscono?

  • 24

    PERCORSOPERCORSO › A scuolaA scuola2

    SINTESISINTESILEZIONELEZIONE 11

    3. Rispondi alle domande.

    Chiavi: 2 No, non ce le abbiamo. 3 No, non ce l’ho. 4 Sì, ce li ho. 5 Sì, ce l’abbiamo. 6 Sì, ce l’abbiamo.

    4. Completa con i pronomi.

    Chiavi: 2 ti, 3 ci, 4 mi, 5 ti, 6 ci.

    Tutti gli esercizi di questa sezione riprendono il lessico dell’italiano della classe e dello studio.

    1. Guarda le immagini e abbina gli oggetti alle parole.

    Chiavi: 1 televisore, 2 banco, 3 videoregistratore, 4 armadietto, 5 cattedra, 6 gesso, 7 matita, 8 lavagna, 9 libro, 10 registratore, 11 sedia, 12 lavagna luminosa, 13 gomma, 14 quaderno,15 penna, 16 cartina geografica.

    3. Ora, sempre con un compagno, prova a eliminare la parola che non va bene.

    Chiavi: è un esercizio volutamente ambiguo. Soluzioni proposte: 2 un insegnante, 3 due pronunce, 4 una gomma, 5 di un quaderno, 6 una lavagna.

    4. Abbina le domande alle risposte.

    Chiavi: 2 b, 3 a, 4 c.

    5. Insieme a un compagno, cerca sul dizionario la definizione…

    È un’attività adatta per sviluppare la capacità di fare perifrasi, cioè di descrivere con un giro di parole un termine particolare. È utile perché nella conversazione spesso manca una parola e sapere costruire una perifrasi che porta comunque il significato all’interlocutore permette di non arenarsi.

    4.

    5.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI25

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 22

    ATTIVITÀ SUPPLEMENTARE

    Se ha ancora un po’ di tempo o se capisce che è necessario continuare un po’ di pratica può organizzare il seguente gioco. Si gioca in gruppi di quattro, una coppia contro l’altra. Una coppia dice: “È una parola formata da (per esempio) 5 lettere, inizia per L e finisce per O”. L’altra coppia deve indovinare la parola (libro). Dica agli studenti che possono utilizzare ogni parola incontrata che riguardi la scuola o lo studio, verbi, sostantivi, ecc.

    1. Perché studi l’italiano?

    Inviti a scrivere sotto forma di appunti le ragioni della scelta dell’italiano. Consigliamo di insistere perché le ragioni non si fermino a un banale “perché mi piace”. Se sa che i suoi studenti sono particolarmente non motivati o superficiali, parli loro delle sue ragioni quando ha cominciato a studiare l’italiano e quelle che ancora la spingono a insegnarlo, cercando così di stimolare una minima riflessione.

    2. Compila il modulo d’iscrizione a un corso di lingua italiana a Firenze.

    Se lo ritiene opportuno e se non opera in Italia, parli un po’ dell’italiano per stranieri in Italia, del fiorire di innumerevoli istituzioni che si dedicano alla diffusione della lingua e cultura italiane in moltissime città, con una particolare concentrazione nell’Italia centrale, grazie alle indiscusse bellezze naturali e alle ric-chezze storiche e artistiche di queste zone, ma soprattutto al richiamo della tradizione culturale: Dante, Petrarca e Boccaccio e la nascita dell’italiano. È però anche opportuno sottolineare che quasi tutte le città italiane piccole e grandi nascondono tesori artistici di notevole valore e che ormai il fenomeno dell’immi-grazione interessa tutto il territorio nazionale e sta portando alla diffusione di centri per l’insegnamento dell’italiano sia pubblici (scuole e università) che privati, un po’ dappertutto.Oltre alla componente culturale, l’attività ne ha una operativa: insegna a compilare un modulo per l’iscrizione a una scuola. Aiuti gli studenti a capire i termini sconosciuti, tenendo presente che oltre all’alta frequenza di que-sta situazione (l’iscrizione a un corso d’italiano) in molte altre occasioni ci si trova a usare questo lessico.

    Per ulteriori ricerchePuò essere interessante per i suoi studenti, o anche per lei, avere informazioni precise sui corsi e le scuo-le di italiano per stranieri; ci sono molti corsi di scuole private, e ci sono anche alcune università che lavo-rano in questo settore. Tra queste:

    - Università per Stranieri di Perugia, Piazza Fortebraccio, 06100 Perugia www.unistrapg.it- Università per Stranieri di Siena, Piazza Carlo Rosselli, 57100 Siena, www.unistrasi.it- Progetto ITALS, Università di Venezia - Dipartimento Scienze del Linguaggio, 30125 Venezia, www.itals.it

    E poi i Centri linguistici di molte università…

    1.

  • 26

    PERCORSOPERCORSO › A scuolaA scuola2

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 22

    3. 4. Ascolto. (CD 1 traccia 16)

    Testo della registrazione:

    Insegnante: Allora, Yoko… Mi può dire perché vuole fare un corso d’italiano?Yoko: Sì, in Giappone ho lavorato per una banca americana e lì ho imparato bene l’inglese. Le lingue mi piacciono molto e ora voglio imparare un’altra lingua.Insegnante: Perché proprio l’italiano?Yoko: Perché mi piacciono molte cose dell’Italia. E poi voglio imparare l’italiano per vivere un po’ in Italia. Insegnante: Ad esempio, quali cose ti piacciono?Yoko: La moda sicuramente, la cucina... Insegnante: E poi?Yoko: E poi... e poi il calcio. Il calcio mi piace moltissimo.Insegnante: Quindi interessi più o meno culturali?Yoko: Sì, ma anche perché vorrei proprio vivere in Italia e lavorare in Italia.Insegnante: Lei parla abbastanza bene. Quali sono gli aspetti che vorrebbe migliorare?Yoko: Per me la fonetica è difficile. Spesso ho molti problemi di pronuncia: però la grammatica non è un problema, no, però nelle parole di tutti i giorni trovo parole che non conosco. Poi, anche, vorreiimparare a scrivere meglio.Insegnante: Benissimo, ora vediamo il test scritto poi decideremo in che gruppo sarà.

    4. Chiavi: 1f, 2v, 3f, 4f, 5v, 6v.

    1. Rispondi con anche o neanche.

    Chiavi: 1 Anche noi, 2 Anche loro, 3 Anche lei, 4 Neanch’io, 5 Neanche noi, 6 Anch’io.

    2. Abbina le frasi di sinistra a quelle di destra.

    Chiavi: 2 f, 3 b, 4 e, 5 a, 6 d.

    3. Di’ le stesse cose in un modo diverso.

    Chiavi: 2 Il Giro d’Italia dura da maggio a giugno. 3 Gli studenti italiani sono in vacanza da giugno a set-tembre. 4 Mi riposo dalle 12 all’1. 5 Gli italiani solitamente lavorano dal lunedì al venerdì. 6 Il fine setti-mana dura dal sabato alla domenica.

    4. Abbina le frasi di sinistra a quelle di destra.

    Chiavi: 2 c, 3 a, 4 b, 5 f, 6 e.

    1.

    2.

    3.

    4.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI27

    sintesisintesiLEZIONELEZIONE 22

    Questa è un’ottima occasione per attirare l’attenzione degli studenti sulla possibilità di studiare on line, ma anche di fare dei semplici esercizi di rinforzo. Se vuole un panorama dei siti che offrono materiali per esercitazioni, vada nella sezione “Materiali” di www.itals.it.

    1. 2. Ascolto. (CD 1 traccia 17)

    2. Chiavi:età - 22 annitipo di studi all’università - Lingue e Letterature straniere studi prima dell’università - Liceo Scientifico Sperimentale, Liceo Linguisticopreparazione scolastica - I primi due anni allo Scientifico non non si è trovata bene, soprattutto con le materie scientifiche. Ma poi al Linguistico si è trovata molto bene, diplomata con il massimo dei voti. Parla perfettamente inglese e franceseinteressi - danza e nuotoprogetti futuri - viaggiare e conoscere paesi diversi, un po’ paura del futuro, non sa come può essere quella che l’aspetta dopo

    3. Leggi il testo e rispondi alle domande.

    Il testo è volutamente difficile. Lo dica agli studenti. Lo scopo dell’attività è sviluppare alcune abilità cheti aiuteranno a capire testi di livello più alto.

    1. 2. 3. Lettura.

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 33

    3.

    Chiavi: 1 un professore di italiano e due alunni stranieri. 2 Il 20% sono stranieri e provengono da molti paesi diversi. 3 Non si sa con esattezza, ma alcuni sono arrivati da poco tempo e hanno bisogno di corsi di italiano, la maggior parte sono nati all’estero. 4 Spesso sono di condizioni modeste. 5 Spesso hanno un periodo di difficoltà e sentono la mancanza del mondo che hanno lasciato. 6 L’aiuto dei facilitatori che cercano di migliorare l’integrazione degli alunni stranieri nella scuola e nella città.

    1.

    LetL 3. 3333. 33.

  • 28

    PERCORSOPERCORSO › A scuolaA scuola2

    1. Ascolta e scrivi la parola che manca. (CD 1 traccia 18)

    Chiavi: quella.

    2. Completa le frasi con un aggettivo o un pronome dimostrativo.

    Chiavi: 2 quel, 3 questo, quello, 4 quello, 5 questa, 6 quei, 7 questo, Questo, quello, 8 quelli.

    3. Fa’ delle frasi.

    Chiavi: 2 Questa è la mia bicicletta e quella è la tua. 3 Signora, questo è il suo tavolo e quello è il mio. 4 Di chi sono quei maglioni? E questi? 5 Mi piacciono i libri gialli ma preferisco quelli d’avventura. 6 Chi sono quei bambini vicino a Sandro?

    4. Rispondi alle domande.

    Chiavi: 2 Questa è la loro e quella è la mia. 3 Questa è la loro e quella è la nostra. 4 Questa è la mia e quella è la vostra. 5 Questa è la mia e quelle sono le loro. 6 Questo è il nostro e quello è il suo.

    Quando l’articolo parla di corsi triennali intende “laurea” (vedi il commento all’attività 3 della fase di Globalità); laurea lunga corrisponde al ciclo di 5 anni, triennale + magistrale; i corsi a ciclo unico sono quelli indicati, in cui non esiste la laurea base, di tre anni.

    4. Cerca nel testo altre tre parole che non conosci...

    Con quest’attività gli studenti hanno la possibilità di mettere in pratica quanto indicato nell’attività prece-dente. Dia loro il tempo necessario per provare e riprovare, li aiuti incoraggiandoli e dando indicazioni, ad esempio sulle somiglianze con parole della loro lingua o altre già conosciute, ma anche sull’utilizzo e la funzione nel contesto. Cerchi di far capire quanto sono importanti questi consigli!

    SINTESISINTESILEZIONELEZIONE 33

    2.

    3.

    1.

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 33

    Strategie di apprendimentoStrategie di apprendimentoIndovinare il significato di parole sconosciute

    In queste spiegazioni ci sono molte parole non conosciute. Dovrà aiutare gli studenti a capire soprattutto quando ci sono troppi termini “tecnici” della grammatica, ecc. Sottolinei però che quanto viene indicato è molto pratico e utile per comprendere parole nuove.

    4.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI29

    CIVILTàCIVILTàLEZIONELEZIONE 331. Osserva le foto…

    Chiavi: 2, 4, 5, 3, 1.

    2. Lavora con un compagno.

    Chiavi: infanzia, da 3 a 5, 3 anni primaria, da 6 a 10, 5 anni secondaria primo grado (“media”), da 11 a 13, 3 anni

    1. Osserva le vignette.

    2 Va bene questa? / No, preferisco quella.3 Quale ti piace / Io sarei per questo.4 Scusi, è questo l’autobus per piazza Cavour? / No, signora, le conviene prendere quello, il 47.5 Chi è Francesca? / È quella in piedi sulla destra.6 Conosci quei ragazzi? / Certo, sono quelli che lavorano al bar della scuola.7 Chi sono Robert e Margit? / Non ti ricordi? Sono quegli amici di Amburgo che studiano a Perugia.

    2. Sostituisci i nomi in corsivo con i pronomi.

    Chiavi: 2 Per Natale li chiamo sempre per telefono. 3 La guardo tutte le sere. 4 L’ascolto spesso. 5 Vi voglio invitare al ristorante. 6 Mario, ci chiami per andare al cinema?

    3. Unisci con una linea le parole alle definizioni corrette.

    Chiavi: 1c, 2b, 3d, 4f, 5h, 6g, 7a, 8e.

    4. Completa le frasi con i pronomi atoni diretti.

    Chiavi: 1 li, 2 le, 3 la, 4 La, 5 ti, 6 Ci, 7 li, 8 le.

    TESTTEST

    1.

    secondaria secondo grado (“superiori”) da 13 a 18, 5 anniuniversità, dai 18 ai 21 anni (e oltre)

  • 30

    PERCORSOPERCORSO › A scuolaA scuola25. Leggi il seguente dialogo…

    Pratica/o Creativa/o Riflessiva/o Hai paura di sbagliare.

    Prendeappunti.

    Preferisceascoltare.

    Preferiscevedere.

    Presta attenzione globale o selettiva.

    Cerca di memorizzare tutto.

    Elena X X X X X

    Franco X X X X

    1. Le battute …

    Chiavi: 2, 1, 4, 3, 5.

    2. Completa la tabella con i pronomi personali atoni diretti.

    singolare pluraleprima persona mi ciseconda persona ti viterza persona maschile femminile riflessiva

    lolasi

    lilesi

    3. Rispondi alle domande come nell’esempio.

    Chiavi: 2 No, non ce l’abbiamo. 3 Sì, ce l’ha. 4 No, non ce l’ho. 5 No, non ce li ho. 6 Sì, ce li ho.

    4. Completa il dialogo come nell’esempio.

    Chiavi: 2 la, 3 Li, 4 l’, 5 l’, 6 Li, 7 Vi, 8 vi.

    5. Metti la preposizione di tempo.

    Chiavi: 1 dalle, alle, 2 in, 3 In, 4 dal, al, 5 (senza preposizione) lunedì, 6 per, dal, al, 7 Nel, 8 da, a.

    7. Che cosa sono?

    Chiavi: 1 aggettivo, 2 preposizione, 3 verbo, 4 soggetto, 5 nome, 6 aggettivo, 7 avverbio (di modo), 8 pronome, 9 congiunzione, 10 complemento (di luogo), 11 articolo determinativo, 12 avverbio (di tempo).

    REVISIONE REVISIONE & AMPLIAMENTO& AMPLIAMENTO

    3.

    4.

    5.

    7.

    30

    PERCORSOPERCORSO › A SCUOLAA SCUOLA2

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI31

    8. Cruci-gramma.

    Chiavi: ORIZZONTALI 5 pronome; 7 aggettivo; 9 avverbio; 10 congiunzione; 11 aggettivo. VERTICALI 1 aggettivo; 2 soggetto; 3 nome; 4 complemento; 6 preposizione; 7 verbo.

    9. Abbina le parole alle definizioni.

    Chiavi: 2 e, 3 b, 4 f, 5 h, 6 a, 7 d, 8 g.

    10. Completa il cruciverba.

  • 32

    PERCORSOPERCORSO › A scuolaA scuola2

    3PercorsoPercorso › › i vi vestiti e i coloriestiti e i colori

    32

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 11

    › Funzioni: Chiedere e dire ciò che piace. Esprimere preferenze. Descrivere l'abbigliamento di una perso-na. Parlare di vestiti. Parlare di colori. Parlare di forme e modelli per i vestiti. Chiedere e dire la taglia. Esprimere il momento finale di un'azione che dura nel tempo.

    › Grammatica: Pronomi personali atoni indiretti. Verbo piacere. Fino a (tempo).

    › Abilità: Strategie d’apprendimento: inferire.

    › Lessico: I colori; i vestiti; aggettivi sull’abbigliamento. Dunque.

    › Civiltà: L’Italia dei colori. Come telefonare. I mezzi pubblici della città.

    › Fonologia: Dittonghi, trittonghi e loro ortografia; intonazione per esprimere stati d'animo: sorpresa. (In appendice)

    1. 2. 3. 4. 5. Lettura.

    5. Chiavi:1. Perché è il simbolo di un’eleganza austera. 2 Perché così si sente dandy. 3 Un’immagine forte, ma più eccentrica che naturale. 4 Perché il blu è interessante da un punto di vista storico. 5 Perché le manca la natura.

    ATTIVITÀ SUPPLEMENTARI

    a. Ci sono molti modi di dire particolari che nascono a partire dai nomi dei vestiti. Eccone alcuni:- “nato con la camicia”: significa che una persona è fortunata; si riferisce ad alcuni bambini che nasco-

    no senza lasciare la membrana del sacco amniotico dentro l’utero, ma trascinandosela durante il parto. Veniva considerata una protezione contro i rischi di malattie;

    - “paga Pantalone”: anche se gli studenti possono pensarlo, questa espressione non c’entra con i pan-taloni: si riferisce infatti alla maschera veneziana Pantalon, cioè Pantaleone, il vecchio un po’ rimbambito e avaro che alla fine, nella commedia dell’arte, finisce per pagare; spesso si usa per indicare che una spesa viene fatta sperando o sapendo che pagherà qualcun altro (spesso con soldi pubblici!).

    - “ha fatto cappotto”: lo si dice giocando a carte, ma anche in un set di tennis che finisca ad esempio per 6-0; non c’entra il cappotto, ma solo la versione italianizzata di KO, “kappaò”.

    b. Ci sono anche delle osservazioni linguistiche possibili:- “pantaloni” è una delle parole italiane che richiama l’antico duale, cioè un plurale riservato a coppie e

    paia di oggetti considerati inscindibili: pantaloni, forbici, gemelli (quelli per chiudere i polsini della cami-cia, non due fratelli);

    1. . 2. 2. 222 22 . 4. 444... . . 33. 3. 3 ttuLet5. Let5555.. LLLeeet5. LLee

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI33

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 11

    SINTESISINTESILEZIONELEZIONE 11

    - “jeans” deriva dalla versione francese di “Genova”, cioè Gênes, in Lousiana; lentamente la pronuncia passò da quella francese a una versione inglese, per cui la “tela di Genova” (in realtà era solo il colore che veniva dall’Italia…) divenne Jeans fabric.

    c. È infine possibile una doppia annotazione culturale, apparentemente contraddittoria:- in Italia pare non esserci in questo inizio di secolo nessuna linea precisa nella moda: ciascuno si veste

    come vuole, e si taglia i capelli o si fa il piercing come vuole; andando in una piazza dove ci siano dei teenager si vedono tante fogge quante sono le persone, e tutte apparentemente contraddittorie: capel-li lunghi e corti, rasta e rapati a zero, decolorati e coloratissimi, ecc.;

    - eppure, anche se può sembrare contraddittorio, esiste uno sport che gli italiani fanno all’estero: ricono-scere altri italiani. Sembra incredibile, ma se tra cento ragazzi in maglietta, jeans e scarpe da tennis ci sono tre italiani, li si riconosce subito. Perché? Nessuno sa rispondere, ma è un dato di fatto che esiste un gusto particolare nell’indossare le cose più semplici, apparentemente casual (nulla è più apparente e falso della casualità di un vestito casual di un ragazzo italiano!) per cui basta avvicinarsi e li si senti-rà parlare italiano…

    1. Sostituisci i nomi in corsivo con i pronomi.

    Chiavi: 2 compro loro/gli compro, 3 le regalo, 4 gli do un bacio, 5 vi telefono, 6. ci dà.

    2. Correggi gli errori se necessario.

    Chiavi: 2 Quando vedi Carla, le dici per favore che la chiamo presto? 3 Giusta. 4 Giusta. 5 Devo fare un regalo a mia cugina. Forse le prendo un gatto. 6 Giusta.

    3. Completa le frasi con un pronome.

    Chiavi: 2 gli, 3 ci, 4 Mi, 5 mi, ti, 6 la, 7 lo, 8 Li.

    1. Ascolta l’intervista a una parrucchiera e rispondi alle domande. (CD 1 traccia 19)

    Testo della registrazione:

    Mi chiamo Deborah, faccio la parrucchiera, ho un negozio mio, e ho con me delle dipendenti. Sono due dipendenti, sì. Il nostro è un lavoro molto bello perché ci permette di essere sempre aggiornate alla moda, siamo sempre infatti in giro a vedere le sfilate, le ... le creazioni degli stilisti e dei par-

  • 34

    PERCORSOPERCORSO › A scuolaA scuola2

    rucchieri più alla moda di tutto il mondo. Quindi ho avuto modo di constatare che quest’anno ci sono dei colori molto particolari che vanno di moda per i capelli, naturalmente che poi vanno abbinati ai vestiti! Per esempio ci sono... c’è un punto di viola per i capelli che è la fine del mondo, me lo chiedono tutte eh..., tutte di qualsiasi età, dalle più giovani alle più anziane, ma è anche giusto che sia così perché, voglio dire, ci si diverte a tutte le età. Insomma c’è questo viola, poi ci sono i rossi che non passano mai, naturalmen-te, cioè i capelli rossi sono sempre di moda, comunque di tutte le tonalità... naturalmente con questi colo-ri di capelli si deve stare attenti al vestito che si porta, naturalmente non mi si presenterà una donna con i capelli rossi e la magliettina fucsia, naturalmente, quindi bisogna stare molto molto attenti agli abbina-menti che si fanno fra colore dei capelli e colore del vestito, e colore del trucco naturalmente... anche. E direi che a questo punto vi posso lasciare perché scusate devo tornare al mio lavoro! Le mie due aiutanti, le ho lasciate da sole e a questo punto vi saluto e... arrivederci.

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 22

    34

    PERCORSOPERCORSO › i vestiti e i colorii vestiti e i colori3

    Chiavi: 1 Con due dipendenti. 2 Perché le permette di essere sempre alla moda e può vedere sfilate di stilisti di tutto il mondo. 3 Il viola. 4 Il rosso. 5 All’abbinamento tra colore dei capelli, dei vestiti e del trucco.

    1. 2. Ti ricordi i colori? (CD 1 traccia 20)

    Gli studenti non dovrebbero avere grossi problemi nel fare quest’attività perché i colori e i vestiti sono già stati ripresi in varie occasioni.

    Chiavi: bianco, rosso, nero, verde, giallo, blu, azzurro, marrone, viola, grigio, rosa.

    4. 5. 6. Ascolto. (CD 1 tracce 21-22)

    Testi delle registrazioni:

    1 Il nostro personaggio indossa una gonna nera, una camicia panna, un impermeabile marrone chiaro e degli stivali in tinta con l’impermeabile. Sulla testa indossa un cappello a tesa larga con una striscia nera, sempre molto chiaro.

    2 Questa persona indossa pantaloni grigio chiaro, una camicia bianca con una cravatta rossa, una giacca grigio scuro e calza scarpe nere tipo mocassino.

    4. Chiavi: 1 figura 4; 2 figura 2.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI35

    ATTIVITÀ SUPPLEMENTARI

    In questa pagina e nella precedente ci sono vari spunti per attività che possono coinvolgere gli studenti – che di solito sono di un’età in cui amano vestirsi bene:a. uno studente può essere chiamato a descrivere un compagno attraverso il suo vestiario; appena un

    compagno lo indovina, prende il suo posto; se però il compagno ha sbagliato, viene eliminato. Il gioco è interessante perché spinge chi descrive a incominciare dagli elementi comuni: scarpe da ginnastica, jeans, ecc. non sono indumenti tali da permettere di indovinare, quindi gli ascoltatori devono stare attenti a individuare il primo indumento davvero unico che compare nella descrizione;

    b. fare un dialogo come se si fosse in un negozio, chiedendo un indumento che ha indosso qualcuno degli studenti che sono allineati vicino alla lavagna come fossero dei manichini. Allora lo studente che fa il commesso o la commessa deve avvicinarsi e toccare l’indumento, tirarlo, far vedere l’etichetta o la cucitura, ecc., disturbando il “manichino”. Perde il “manichino” che si mette a ridere;

    c. si disegna alla lavagna un omino molto semplice e poi gli studenti “dettano” al loro compagno che è alla lavagna in che modo vestirlo: “mettigli dei jeans troppo corti”, “un’orribile maglietta troppo larga”, ecc.: stando voltato verso la lavagna lo studente deve indovinare quale dei compagni seduti si sta prendendo in giro.

    1. e 3. L’abbigliamento.

    Sono attività di recupero del lessico.

    2. Completa la tabella con i colori.

    Lo scopo è far notare come ci siano dei colori con tutte le forme del maschile, femminile, singolare e plu-rale, altri con solo il numero, altri invariabili, come viola, rosa, lilla, ecc.

    4. Completa le frasi con i pronomi personali atoni diretti o indiretti.

    Chiavi: 1 Le, l’, 2 lo, 3 ci, 4 li, 5 la, 6 vi, 7 mi, l’, 8 ti, 9 ti, ti, 10 gli, lo.

    1. In italiano si usano molte parole straniere…

    Lo scopo non è tanto quello di trovare spiegazioni italiane di parole straniere, quanto di ritornare alla stra-tegia di perifrasi, cioè alla descrizione di una parola con altre parole, strategia su cui stiamo già lavorando da alcuni Percorsi.

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 22

    2. C

    4. C

    SINTESISINTESILEZIONELEZIONE 22

    3. L’33 3 3 3 3

    1.

  • 36

    Ricordiamo che è una strategia fondamentale per poter parlare: essa infatti permette in qualche modo di sopperire alla mancanza di lessico.

    ATTIVITÀ SUPPLEMENTARE

    Si possono stimolare gli studenti a confrontare la lista delle parole straniere usate in italiano con una lista di parole straniere usate nelle loro lingue materne.Sono le stesse o no? Perché ci sono parole straniere in una lingua? Da dove vengono le parole straniere?Un glottologo italiano dell’Ottocento, il grande avversario di Manzoni nella questione della lingua, scriveva nel 1878, spiegando l’arrivo di parole francesi ad “inquinare” l’italiano, che “vien da Parigi il nome perché da Parigi vien la cosa”.Questo è vero ancor oggi per l’informatica: computer, software, mouse… ma per tutte le lingue? In italiano sì, ma in francese abbiamo ordinateur, logiciel, souris...Si può intavolare una bella discussione sulla nozione di purismo linguistico.

    1. 2. Ascolto. (CD 1 traccia 23)

    La Globalità di questa Lezione inizia con un’attività già rivolta alla comprensione e manipolazione del testo. Cerchi di stimolare una prima fase di motivazione con sue proposte. Ad esempio un suo racconto di un’esperienza di acquisto di qualche capo di abbigliamento.

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 332. A 2 2 2 2 2221.

    Testo della registrazione:

    Commessa: Ciao. Posso aiutarti?Ragazza: Ciao. Sto cercando un maglione.Commessa: È per te?Ragazza: Sì, è per me.Commessa: Come ti piacciono i maglioni? Abbiamo maglioni di vari tipi.Ragazza: Dunque, vorrei un maglione a tinta unita, di colore non scuro, anzi abbastanza chiaro, con un disegno un po’ moderno...Commessa: Ti faccio provare questo che mi sembra adatto per te. A me piace moltissimo. Che taglia porti?Ragazza: Porto una M solitamente. Però quello non mi piace, vorrei un colore forte, caldo.Commessa: Allora questo. È un giallo molto bello, il modello sportivo è perfetto per una ragazza come te.Ragazza: Posso provarlo?Commessa: Certamente.Ragazza: Mi sta bene?

    PERCORSOPERCORSO › i vestiti e i colorii vestiti e i colori3

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI37

    Commessa: Secondo me sì. Ti piace?Ragazza: Sì, molto. Quanto costa?Commessa: 75 euro... Però ti faccio uno sconto di 15 euro. Fino a domani ci sono i saldi.Ragazza: Va bene, lo prendo.

    3. Ascolto. (CD 1 traccia 24)

    Testi delle registrazioni:

    1 GiovanniMi chiamo Giovanni, ho 14 anni. Dunque... devo parlare dei miei gusti in fatto di moda? Allora, beh, la prima cosa è che non mi piace vestirmi elegante... da grande, insomma.Quando Luca, mio cugino, si è sposato, alla festa la mamma mi ha fatto mettere un paio di pantaloni eleganti, una camicia e una cravatta. Appena sono arrivati gli antipasti mi sono sporcato di olio e così mi sono tolto la cravatta e la camicia e sono rimasto in maglietta. Ma non l’ho fatto apposta! Cosa credi... Quando papà torna a casa dall’ufficio con la giacca e la cravatta, mi sembra così vecchio e triste. E soprattutto noioso!Torniamo ai vestiti... Mi piacciono i colori forti, come il rosso o il giallo. D’estate a volte mi metto magliette di vari colori, tutti molto forti. Mi piacciono i contrasti. Quello che più mi piace è un bel paio di jeans. Mi metterei i jeans anche a letto!Le scarpe, le scarpe... si solito le compro con mia madre. Ma solo quelle serie. A me però piacciono le scarpe da ginnastica e quando posso me le metto, cioò quando mia madre non mi fa mettere le altre scarpe.

    2 ValeriaFin da bambina mi è sempre piaciuto vestirmi bene. Ho una zia molto più grande di me, e l’ammiravo molto... si vestiva sempre elegante e io volevo vestirmi come lei. Così ho imparato i nomi di tanti tipi di vesti-ti, stilisti, marche di scarpe... cioè cose che forse non interessavano alle altre bambine della mia età. Poi da grande ho cominciato a lavorare in un negozio di abbigliamento come commessa... il lavoro in sé mi piaceva molto... ma i clienti un po’ meno. Erano persone che volevano vestiti esclusivi, firmati, unici... cioè un mondo che non mi piace. La moda va bene, ma quando diventa un modo per essere snob... beh, allora proprio non mi piace, no.Comunque, cosa mi piace di più... allora, vado pazza per le scarpe, mi piace averne un paio per ogni vesti-to... poi... gonne corte e vestitini leggeri, insomma abbigliamento estivo. In inverno, invece, non mi piace niente... quei giacconi pesanti, i maglioni, la lana... no, no, non fanno per me.

    Chiavi:

  • 38

    PERCORSOPERCORSO › i vestiti e i colorii vestiti e i colori3

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 33

    1. Fa’ delle domande.

    Chiavi: 2 Ti piacciono le vacanze al mare? Ti piace andare al mare in vacanza? 3 Ti piace andare in discoteca? 4 Ti piacciono gli spaghetti? 5 Ti piacciono i ragazzi biondi? 6 Quali programmi televisivi preferisci?

    2. Rispondi alle domande come nell’esempio.

    Chiavi: 2 Sì, gli piace, ma preferiscono la pallavolo. 3 Sì, mi piace, ma preferisco il cinema. 4 Sì, ci piace, ma preferiamo le lettere tradizionali. 5 Sì, gli piace, ma preferisce Roma. 6 Sì, le piacciono, ma preferisce i gatti.

    3. Scegli l’espressione giusta.

    Chiavi: 1 fino alle, 2 dalle... alle, 3 fino a, 4 in , 5 il, 6 da, 7 per, 8 fino all’.

    4. Completa la conversazione con i pronomi necessari.

    Chiavi: 2 vi/ti, 3 lo, 4 li, 5 ti, 6 Mi, 7 le, 8 mi, 9 lo, 10 lo, 11 lo, 12 li, 13 mi, 14 ti, 15 li, 16 lo, 17 li, 18 mi, 19 gli, 20 gli.

    1. I colori della vita di ogni giorno.

    Chiavi (in Italia): taxi: di vari colori a seconda della città, ma prevalentemente bianchi;autobus: di vari colori a seconda della città, ma prevalentemente arancioni;treni: di vari colori; Trenitalia ha verde e blu come colori base, treni ad alta velocità sono spesso rossi;passaporto: bordò; ambulanza: di vari colori, predomina il bianco;automobili della polizia: generalmente blu e bianche; bandiera dell’Italia: bianca, rossa e verde; targa automobile: bianca con numeri neri.

    2.

    3. S 3 3

    CIVILTàCIVILTàLEZIONELEZIONE 33

    1. I 1

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI39

    TESTTEST1. Che colori vedi in queste bandiere?

    Chiavi: Italia: verde, bianco, rosso.Francia: blu, bianco, rosso.Brasile: verde, giallo, blu, bianco.Spagna: rosso, giallo.Germania: nero, rosso, giallo.Grecia: bianco, blu.Russia: bianco, blu, rosso.Cina: rosso, giallo.

    2. Completa il testo…

    Chiavi: Da, a, per, dalle, alle, a, fino a, in, in, in.

    3. Metti in ordine le frasi.

    Chiavi: 1 A Francesca non piacciono i vestiti troppo stretti.2 Luisa se la cava molto bene in cucina.3 Le piacciono i pantaloni neri con la camicia verde.4 Marta non compra un cappotto nuovo perché è al verde.

    4. Rispondi alle domande con il verbo piacere.

    Risposte libere.

    5. Rispondi alle domande con i pronomi.

    Chiavi: 1 ti offro del tè/il tè, 2 vi invito al cinema, 3 le scrivo, 4 le, 5 gli faccio, 6 gli prendo/compro.

    6. Abbina le frasi delle due colonne.

    Chiavi: 1 c 2 e, 3 a, 4 b, 5 d, 6 f.

  • 40

    PERCORSOPERCORSO › i vestiti e i colorii vestiti e i colori3REVISIONE REVISIONE & AMPLIAMENTO& AMPLIAMENTO

    1. Indovina i colori.

    Chiavi: 1 azzurro, 2 verde, 3 nero, 4 rosso, 5 giallo, 6 marrone, 7 bianco, 8 blu.

    3. Cruciverba.

    4. Scrivi frasi di significato contrario con il verbo piacere e i pronomi.

    Chiavi: 2 Mi piace viaggiare. 3 Vi piace lavorare. 4 Ci piace la televisione. 5 Mi piace leggere. 6 Le piace la musica inglese.

    5. Completa il dialogo con i pronomi.

    Chiavi: 1 Le, 2 Le, 3 mi, 4 mi, 5 lo, 6 Mi, 7 Le, 8 Le, 9 lo.

    6. Che strano piacere! Il verbo piacere provoca uno... spiacevole problema: una C oppure 2?

    Chiavi: piaccio, piaci, piace, piacciamo, piacete, piacciono.

    9. Prova a riscrivere…

    Chiavi: a. Giovane moglie lascia il marito e spiega: “È al verde”.b. La principessa è decisa: “Lo sposo anche se non ha sangue blu”.c. Impiegato milanese passa le notti in bianco a causa dei vicini.d. Gli italiani al cinema preferiscono i gialli.

    4.

    5.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI41

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 11

    PercorsoPercorso › › le vacanzele vacanze4

    › Funzioni: Parlare delle vacanze. Narrare eventi al passato. Chiedere informazioni sulle vacanze trascorse. Esprimere ammirazione.

    › Grammatica: Passato prossimo: l’accordo con avere e con lo/la/li/le. Passato prossimo dei verbi rifles-sivi.

    › Abilità: Strategie d’apprendimento: inferenze (2).

    › › Lessico: Lessico dei luoghi di vacanza. Scrivere cartoline.

    › › Civiltà: Gli italiani in vacanza.

    › › Fonologia: Suoni intensi /ff/ /vv/ /ss/. (In appendice)

    1. 2. Ascolto. (CD 1 tracce 25-26)

    Alla scoperta della linguaAlla scoperta della lingua

    Faccia osservare la fotografia di Assisi, se nessuno la riconosce, nomini San Francesco, per vedere se il nome fa affiorare qualche conoscenza. In ogni modo non dica se sono giuste le eventuali risposte degli studenti, anche nel caso in cui qualcuno risponda correttamente. Lasci che lo scoprano ascoltan-do il dialogo.

    È possibile passare subito alla parte di grammatica. Un altro percorso che consigliamo è il seguente: riprenda le domande “Vi siete divertiti?”, ma prima scriva sulla lavagna queste espressioni e altre simili: per l’ultimo dell’anno/per il tuo compleanno/l’estate scorsa in vacanza/ecc.Invitando a usare una delle espressioni sulla lavagna, faccia fare la domanda “Ti sei divertito/a…?” agli studenti uno alla volta a catena, a volte però inviti gli studenti a fare la domanda a due persone per poter provare il plurale “Vi siete divertiti/e…?”.

    3. Alla scoperta della lingua.

    4. Leggi e completa la lettera.

    Chiavi: 2 visto, 3 nato, 4 piaciuta, 5 impressionato, 6 restata, 7 spiegati, 8 annoiati, 9 rimasta, 10 scritto, 11 chiamato.

  • 42

    PERCORSOPERCORSO › Le vacanzeLe vacanze4

    ANALISIANALISILEZIONELEZIONE 11

    1. Completa le frasi con il verbo e il pronome.

    Chiavi: 2 le hai messe?, 3 l’ho comprata, 4 l’ho accompagnata, 5 l’ha finito?, 6 Le ho trovate.

    2. Rispondi alle domande. Usa i pronomi lo/la/l’/li/le.

    Chiavi: 2 L’ho prestata a Peter. 3 Sì, li ho chiamati domenica scorsa. 4 L’ha accompagnata Franco. 5 Le ho messe sul tavolo. 6 Sì, li ho visitati tutti.

    3. Sostituisci alle parole in corsivo…

    Chiavi: 1 Non l’ho mai capito. 2 Li ho chiamati questa mattina. 3 L’ho vista nel parco. 4 Quando li abbia-mo invitati a cena l’ultima volta? 5 Le hai sentite? 6 Li hai letti?

    4. Lavora con un compagno.

    Di nuovo un’attività di grammatica comunicativa. Lo faccia notare invitando gli studenti a divertirsi, se possibile, giocando con quest’attività!

    1. Sei mai stato in vacanza in uno di questi posti?

    È improbabile, ma comunque può essere che qualcuno non abbia mai avuto occasione di trascorrere una vacanza in posti come quelli rappresentati nelle foto. In questo caso dica allo studente che dovrà immagi-nare di esserci stato.

    2. 3. Raccontare.

    È un’attività produttiva: ascolti e analizzi in silenzio soprattutto l’uso del passato prossimo e quando avete finito l’attività, dedichi un paio di minuti, eventualmente, alla correzione dei passati prossimi sba-gliati, ma attenzione a non danneggiare con una riflessione troppo prolungata la sequenza che si sta cre-ando e che unisce le varie attività appena fatte con quelle che seguono.

    SINTESISINTESILEZIONELEZIONE 11

    4.

  • RETERETERAGAZZIRAGAZZI43

    GLOBALITÀGLOBALITÀLEZIONELEZIONE 22

    1. 2. 3. 4. 5. Ascolto. (CD 1 tracce 27-28)

    Se la classe è particolarmente in difficoltà nell’individuare il posto o se al contrario gli studenti lo indovina-no subito, faccia delle domande per indurre a capire quali elementi delle foto hanno utilizzato per creare le loro ipotesi. Chieda ad esempio: “C’è la neve? Siamo in Scandinavia in inverno?”, usando il paradosso come strumento per fare avvicinare gli studenti alla risposta corretta.Facendo seguito alla preparazione fatta nell’attività 1, chieda agli studenti di scrivere una lista di possibili attività da fare in quei posti, utilizzando le foto e i suggerimenti che forniscono, ma anche le proprie espe-rienze e conoscenze culturali. La scelta di una meta turistica non tra le più famose è voluta, per permette-re di fare usare al meglio la capacità di immaginazione degli studenti.

    5. Chiavi: 1 A una lacrima, una goccia. 2 Con un autista. 3 Due settimane. 4 Li ha rincorsi perché lo ave-vano disturbato. 5 La frutta era la migliore che avessero mai mangiato. 6 No, sono anche stati alcuni gior-ni al mare.

    Testo della registrazione:

    Allora, il viaggio di cui vi voglio raccontare, l’abbiamo fatto alcuni anni fa, cinque, sei anni fa, con un gruppo di amici. Siamo partiti. All’inizio volevamo andare in India, poi abbiamo detto che forse..., abbia-mo pensato che forse era meglio la Tailandia. Alla fine siamo finiti in Sri Lanka. Dunque lo Sri Lanka, paese meraviglioso, una goccia, se prendete una mappa e la guardate in una cartina è come una goc-cia, una lacrima in fondo all’India, il posto è assolutamente incantevole. Siamo arrivati, avevamo un autista che ci ha portato in giro per due settimane e abbiamo fatto tantissime cose. Abbiamo visitato posti meravigliosi, abbiamo visto delle cascate fantastiche, sopra ad un..., in uno strano posto, isolato dal mondo, dove vivevano delle persone veramente a contatto con la natura, e sempre esplorando, visi-tando, cercando di vedere le cose belle, naturali di questo posto, abbiamo trovato un orfan