Guida pratica alla percezione dell'energia di Angelo Balladori

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VIDEOCORSI DI NATUROPATIA Guida pratica alla percezione dell’energia VIDEOCORSO IN DVD Angelo Balladori

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Lo scopo di questo video è di condurvi alla percezione tattile e alla valutazione qualitativa e quantitativa dell’energia, dell’aura e dei chakra. La percezione dell’energia non presuppone alcuna dote psichica: tutti possediamo questa facoltà. Dobbiamo solo riscoprirla e riattivarla e ciò è possibile attraverso alcuni semplici esercizi.

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VIDEOCORSI DI NATUROPATIA

Guida praticaalla percezione dell’energia videocorso

in dvd

Angelo Balladori

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GUIDA PRATICA ALLAPERCEZIONE DELL’ENERGIA

Angelo BAllAdori

edizioni

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© Copyright 2012Edizioni Enea - SI.RI.E. srlI edizione maggio 2012

ISBN 978-88-95572-75-8

Edizioni EneaSede Legale - Ripa di Porta Ticinese 79, 20143 MilanoSede Operativa/Magazzino - Piazza Nuova 7, 53024 Montalcino (SI)

[email protected]

Progetto graficoLorenzo Locatelli

Disegno in copertina e illustrazioniFederica Aragone

Si ringraziano Giovanni Paris e Petronilla Marconi per la loro colla-borazione.

Stampato da Graphicolor, Città di CastelloMasterizzato da Easyreplica, Pesaro

I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, informatica, multi-mediale, riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, compresi microfilm e copie fotostatiche, sono riservati per tutti i Paesi.

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Imparare a percepire le Energie ea valutarne la qualità

L’Energia, l’aura e i chakraDa anni conduco corsi di cristalloterapia e di Ki Therapy, una tecni-

ca che insegna innanzi tutto a percepire l’energia e, quindi, a “pulire” ed energizzare le strutture eteriche con protocolli personalizzati per ogni patologia.

Questo video tratta la parte iniziale, comune ai due corsi, nella qua-le vengono spiegate in dettaglio le modalità di percezione dell’energia, a prescindere dalla tecnica terapeutica adottata.

A seconda delle latitudini e delle tradizioni, vi sono vari sinonimi del termine “Energia”, così come lo intendiamo in questo video-corso, tra i quali: “Prana” in India, “Ki” in Giappone, “Chi” in Cina, “Mana” nella tradizione hawaiana, “Ruah” nella cultura ebraica, “Pneuma” che ebbe origine nella Grecia di Socrate e fu ripreso molto più tardi dal grande alchimista Paracelso e da Giordano Bruno.

Noi useremo i termini “Energia” oppure “Prana”.

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L’Energia ha le sue leggi, vediamo subito quali sono:• L’Energia segue il pensiero: per poter raggiungere il bersaglio pre-

scelto, richiede una messa a fuoco assolutamente precisa.• Simile attrae simile: energie simili, sia in qualità che in frequenza

vibratoria, tendono ad aggregarsi.• Riceviamo la stessa qualità di Energia che, più o meno consapevol-

mente, abbiamo proiettato all’esterno: in altre parole, raccogliamo quello che abbiamo seminato.

Dal momento che in questo video affronteremo il discorso soprat-tutto in chiave terapeutica, vorrei aggiungere tre aspetti di un’ultima “regola del gioco”, una quarta legge, che si fonda su una verità ormai ampiamente condivisa, ossia il pensiero è “creativo” nel senso letterale del termine, e quindi: • l’origine della malattia è sempre psicosomatica (da un’allergia al

cancro); è illuminante che la parola “malattia” derivi dal latino ma-lus habitus, che significa appunto “cattiva abitudine”;

• l’origine della guarigione è sempre psicosomatica;• non esiste malattia che, per propria natura, sia “inguaribile”.

Vediamo brevemente il modus operandi di ciascuna di queste leggi. Innanzitutto, poiché “l’Energia segue il pensiero”, se devo verificare lo stato di salute di un’aura eterica (quella che, come vedremo, si situa a circa una spanna dal corpo fisico), o di un chakra (verificandone la mi-sura della circonferenza e lo stato di pulizia della membrana eterica), o di un organo (per esempio il fegato), io devo sapere esattamente dove si trovano questi bersagli.

Ad esempio, il chakra maggiore della gola si radica in corrispon-denza del pomo d’Adamo. Quindi, se voglio misurarne il diametro e valutarne la tonicità e la pulizia della membrana, dovrò portare tutta la mia attenzione alla zona corporea dove si trova questo chakra, cioè, appunto, al pomo d’Adamo.

La tecnica Ki Therapy, cui ho accennato in apertura, dopo aver ve-rificato le condizioni iniziali della struttura energetica della persona, si articola in due fasi: la pulizia e l’energizzazione delle strutture eteriche.

La prima fase ha lo scopo di asportare dall’aura, dai chakra ed even-tualmente anche dalla struttura energetica degli organi, le tossine. Que-

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sta pulizia, chiamata sweeping (in inglese to sweep significa “scopa-re”), è fatta con le mani che sono appunto usate come scopini. Dopo ogni serie di “passate”, le tossine, raccolte nel palmo delle mani, sono scrollate con grande accuratezza in una bacinella di acqua e sale (che le dissolve). Poiché queste tossine mantengono la memoria della fre-quenza vibratoria della persona dalla quale sono state asportate, se non fossero accuratamente indirizzate nella bacinella, per “risonanza”, ob-bedendo al principio “simile attrae simile”, tenderebbero a ritornare al mittente, vanificando parzialmente gli effetti del trattamento.

Nei corsi inserisco sempre un esercizio, quello della benedizione, perché serve a dimostrare le restanti due leggi dell’Energia, ossia che “il pensiero è creativo” e che “riceviamo la stessa qualità di energia che proiettiamo”, che è poi il concetto-cardine della famosa legge del karma.

La benedizione (“dire bene”) non è altro che la proiezione di forme psichiche d’amore dal centro energetico del cuore. Per “forma psichi-ca” intendo l’associazione di forme pensiero ed emozioni. L’esercizio si svolge in questo modo: due persone siedono l’una di fronte all’altra, una benedice e l’altra è benedetta; appena prima che la benedizione abbia inizio il resto del gruppo “misura” con la percezione eterico-tattile a quale distanza dal corpo si trova l’aura di chi è benedetto e di chi benedice; quando la benedizione ha inizio, il gruppo controlla la dinamica delle due aure, rendendosi subito conto del rapido amplia-mento dei loro confini dal corpo; le dimensioni normalmente almeno raddoppiano per entrambe le aure.

Il giapponese Masaru Emoto, ormai celebre in tutto il mondo, ha dimostrato che l’acqua, l’elemento yin per eccellenza, è direttamente influenzata dall’energia che riceve: a seconda della qualità della vibra-zione assorbita, la sua struttura può essere o del tutto caotica, oppure di luminosa armonia.

È noto che il 90% delle molecole del nostro corpo e il 70% del suo peso sono costituiti da acqua. Perciò la qualità delle forme psichiche (pensieri ed emozioni) alle quali permettiamo di accedere alla nostra struttura, ne determinano inevitabilmente sia la luce e l’armonia, che l’ombra e il caos.

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L’oncologo Mariano Bizzarri, che esercita presso il Laboratorio di Ricerca Sperimentale della I Clinica Chirurgica dell’Università la Sa-pienza di Roma, nel suo libro La mente e il cancro, al capitolo dal cu-rioso titolo “Om Mani Padme Om” (che è un noto mantra), afferma che la prima causa del cancro è lo stress metropolitano (cioè quell’ansia da competizione che ci vede sempre perdenti), e che la meditazione è una “specifica tecnica antistress”; racconta inoltre il caso di un paziente che, in un anno, abbinando la visualizzazione creativa alla meditazione (nel caso specifico la Meditazione Trascendentale ideata da Maharishi Yogi, che il paziente già conosceva), aveva ridotto di due terzi un tu-more al polmone.

Dopo aver visto quali sono le leggi che muovono l’Energia, ci oc-cuperemo ora della fisiologia del corpo energetico. Il corpo energetico è costituito dall’aura, dai meridiani (detti anche nadi) e dai chakra. La sua fisiologia ha varie e sorprendenti analogie con quella del corpo fisico. Vi sono molti testi che si occupano di questi argomenti da varie angolature culturali. Mi limiterò qui a esporre quanto ritengo rientri nell’ottica di questo videocorso.

Il nostro corpo fisico ha forme e confini che ci sono ben noti: ba-sta guardarci allo specchio. Ma i nostri confini reali non sono quelli delimitati dai contorni del corpo fisico. I “veri” confini sono i confini energetici dell’aura e sono ben diversi, perché si espandono all’esterno del nostro confine fisico (da un minimo di un metro e mezzo a due, tre metri e anche più) assumendo la forma di un ovoide. L’energia dell’au-ra è elettromagnetica: la polarità “elettrica” scende dal Cosmo, mentre quella “magnetica”, o tellurica, sale da Madre Terra: siamo una specie di trait d’union tra il Padre e la Madre.

Questo ovoide ha anche una specie di “guscio”, costituito da una membrana eterica più densa, di una quindicina di centimetri di spesso-re, che svolge la funzione di filtro protettivo.

All’interno di questo ovoide ci sono tutte le nostre funzioni e tutte le nostre energie, fisiche, psichiche e spirituali: il corpo emotivo, il corpo mentale, la memoria, quella cosa un po’ confusa che chiamiamo “coscienza” e anche la nostra essenza, quella che fluirà in un’altra di-mensione quando ci staccheremo dalla vita fisica.

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Questo campo vibrazionale non è semplicemente un globo di ener-gia. Si tratta piuttosto di un fitto reticolo di energie ben organizzate, che non solo sono radicate nel nostro corpo fisico, ma anche orientate verso il nostro domani, inteso come cammino evolutivo, fatto di un nu-mero imprecisabile di tappe. In questo senso, l’aura è anche il veicolo evolutivo che ci è messo a disposizione ad ogni incarnazione.

Espandendo e rafforzando l’aura, espandiamo e rafforziamo tutti questi nostri corpi sottili ed espandiamo anche la coscienza, intesa come “essenza in evoluzione”.

L’aura può essere anche vista come il nostro universo privato. Al di là dell’aura incomincia il resto del mondo, al quale, comunque, siamo olograficamente connessi, come ha ormai accertato la fisica quanti-stica. Il concetto di “connessione olografica” è molto importante per definire il nostro stesso rapporto con il Tutto cosmico, e merita perciò una breve digressione.

L’ologramma è essenzialmente una fotografia fatta con il laser, che viene ottenuta quando due raggi laser convergono sullo stesso punto di una lastra fotografica. Quando ciò avviene, si manifesta un fenomeno di interferenza e, di conseguenza, si forma un’immagine tridimensio-nale che, in quanto tale, cambia la sua prospettiva a seconda del punto di osservazione.

Questo è l’aspetto che potremmo definire “spettacolare” dell’olo-gramma. Ma c’è un altro aspetto ben più straordinario. Se si taglia una foto olografica in cento pezzettini, in ciascuno di questi cento pez-zettini si vedrà l’immagine intera. Proprio così: l’ologramma è la più calzante esemplificazione del concetto “il Tutto nell’Uno”. E la sbalor-ditiva conclusione a cui è giunta la fisica quantistica è che la struttura dell’universo è olografica. Davanti a noi si sta per aprire uno scenario del tutto nuovo e incredibilmente affascinante.

Se l’universo è olografico e noi, incontestabilmente, ne siamo parte, qual è la conclusione? Così come nel pezzettino della fotografia è con-tenuta l’intera immagine, anche in quel microscopico pezzettino di universo, che è ciascuno di noi, è contenuto il Tutto.

A questo punto, anche il significato di un’altra frase che poteva suo-nare alquanto sibillina assume una sua propria chiarezza: “la scintilla divina in noi”. Questa scintilla è proprio quel pezzettino di universo

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che ciascuno di noi ha dentro di sé. Il divino è veramente in ciascuno di noi e non ci resta che cercarlo.

In questa prospettiva, l’ovoide dell’aura è quindi il veicolo con il quale ci muoviamo e facciamo esperienze nell’ologramma. L’aura è anche la nostra parte più intelligente, il nostro vero “corpo cosciente”, perché ingloba, controlla e dà energia a tutti gli altri corpi: fisico, eteri-co, emotivo (o astrale), mentale e spirituale (o causale).

L’aura è definita anche il nostro “corpo d’energia”. La sua ener-gia elettromagnetica è in perpetuo e vorticoso movimento all’interno dell’ovoide che la contiene, e i suoi flussi sono veicolati attraverso un sistema distributivo molto sofisticato e del tutto simile alla circolazio-ne sanguigna.

Nel corpo fisico ciascuna cellula del plasma sanguigno transita nei polmoni ogni minuto per cedere le tossine raccolte (anidride carboni-ca) e approvvigionarsi di ossigeno, che è quindi distribuito nel corpo. Le vene e le arterie, dalle più importanti ai capillari, sono i canali che fanno fluire il plasma sanguigno in tutto il corpo. Il cuore è la pompa che movimenta la circolazione e il fegato e i reni sono i filtri che la purificano.

Nel corpo energetico la funzione di vene e arterie è assolta dal-le nadi, o meridiani. Le scritture vediche accennano a 72 mila nadi, mentre altre fonti della spiritualità dell’India indicano in 350 mila il loro numero complessivo; le antiche mappe cinesi dell’agopuntura ne tracciano circa 640. Tra questi, 12 sono i canali principali, dei quali Sushumna, Ida e Pingala sono i più importanti.

Ida e Pingala hanno un andamento sinusoide che fa sì che questi due canali si incrocino sei volte, così come rappresentato dal Caduceo. Sushumna è la nadi centrale, nella quale, in coincidenza con gli incroci di Ida e Pingala, si connettono i primi sei (partendo dal basso) vortici energetici della tradizione yogica.

La funzione di pompaggio (propria del cuore), quella che assicura ricambio energetico (propria dei polmoni) e la funzione di filtro (pro-pria degli organi emuntori) sono espletate da vortici energetici chiama-ti chakra, termine sanscrito che significa “vortice”, o anche “ruota”, proprio perché alla vista chiaroveggente appare come una vorticosa

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spirale, simile nella forma a una ruota se vista di fronte, o a una piccola tromba d’aria radicata nel corpo, se vista di lato.

Occupiamoci ora dell’aura, il contenitore del nostro intero patri-monio energetico. L’aura, come abbiamo già detto, non è statica ma in perpetuo movimento, ed è soggetta a espansione e a contrazione. Il caldo la dilata e il freddo la contrae; energie positive la espandono, quelle negative la compattano.

Si suole dire che l’aura sia composta da vari strati. Barbara Ann Brennan, una famosa guaritrice e chiaroveggente, opera terapeutica-mente su sette strati, che chiama: eterico, emotivo, mentale, astrale, eterico “matrice”, celestiale e causale.

C’è chi parla di quattro aure: aura dei corpi eterico, emotivo (o astrale), mentale e spirituale (o causale).

La tecnica del Pranic Healing del Maestro Choa Kok Sui, che ho praticato per anni, ne usa tre: aura esterna, aura “di salute” e aura ete-rica (che, a sua volta, si può suddividere in quattro substrati). Anche un altro noto chiaroveggente e terapeuta, Joseph Ostrom, ne distingue sette come la Brennan, ma li classifica in modo diverso: aura fisica, eterica, “vitale” (che è quella che il Pranic Healing chiama “aura di salute”), astrale, mentale inferiore, mentale superiore e spirituale.

Il Reiki prevede l’accarezzamento dell’aura, a una ventina di centi-metri dal corpo: questo “strato” corrisponde al confine dell’aura eterica.

Sahasrara

Ajna

Visuddha

Anahata

Manipura

SvadhisthanaMuladhara

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Alla fine, tutti hanno ragione, perché ciascuno considera solo il nu-mero di strati che gli sono necessari per applicare la propria tecnica. Per concludere questa disamina, a mio avviso chiedersi quanti siano gli strati dell’aura non ha molto senso pratico, mentre è importante cono-scere a fondo le proprietà e le funzioni delle aure con le quali si opera.

Nel video ci eserciteremo sulla percezione di due strati: • l’aura eterica, che è lo strato energetico più denso, l’interfaccia tra

il corpo fisico e l’aura dei corpi psichici (emotivo-mentale), il cui limite si colloca a circa una ventina di centimetri dal corpo;

• l’aura vitale o “di salute”, collegata al sistema immunitario, che si estende dal corpo per 60-90 centimetri.

Queste misure possono variare in funzione di vari fattori, ad esempio:• il freddo contrae, mentre il calore espande l’aura;• un atteggiamento positivo (come l’ottimismo) espande i nostri

confini energetici, mentre pessimismo e atteggiamenti di difesa li compattano;

• la malattia contrae, la buona salute espande;• la benedizione espande, mentre la critica contrae sia l’aura ricevente,

che quella di chi produce la forma pensiero.

Corpo fisico

Corpo eterico

Corpo astrale

Corpo mentale

Corpo spirituale

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È il caso di aggiungere che qualsiasi essere (animale, vegetale, mi-nerale) o oggetto è contornato da un’emanazione energetica, cioè da un’aura che è percepibile all’indagine eterico-tattile. Anche gli organi e le ghiandole all’interno del corpo hanno una propria struttura ener-getica.

Può essere utile sapere che l’aura del corpo eterico, o aura eterica, è anche una sorta di memoria della struttura, delle funzioni e dello stato di salute del corpo fisico.

In altre parole, l’aura eterica è una specie di struttura olografica, concetto che sottintende come in ogni parte dell’aura eterica siano con-tenute tutte le informazioni di tutto l’organismo, a sua volta collegate con le informazioni del cosmo.

L’aura eterica può anche essere vista come una specie di “ingabbia-tura energetica” che tiene insieme la struttura fisica. Alla morte, queste due strutture si separano e quella fisica, non più tenuta insieme e vita-lizzata dall’eterica, si decompone.

L’aura vitale, o aura di salute, come ho già detto è invece collega-ta al sistema immunitario e ha una struttura costituita da “bioraggi”, un neologismo che cercherò di chiarire. Con molta fantasia possiamo immaginare l’aura di salute formata da aculei. Capirne la diversa strut-tura, rispetto all’aura eterica, si rivela utile quando farete gli esercizi di percezione proposti dal video.

Ora passiamo alla seconda struttura: i chakra. Abbiamo già detto che i chakra sono dei vortici energetici, che filtrano e movimentano l’energia vitale, o Prana.

Le più diffuse filosofie orientali accennano alla possibilità dello svi-luppo di centri energetici solo sulla parte anteriore del corpo, con l’ec-cezione del primo chakra (o chakra della radice, o Muladhara Chakra, che è il termine sanscrito usato da chi pratica lo yoga), situato alla fine della spina dorsale, in corrispondenza del coccige.

Personalmente mi sono formato nel Pranic Healing, che opera su una struttura energetica che prevede chakra su entrambi i lati del corpo. Come ho già detto, è una questione di tecniche.

Spesso si pensa che i chakra siano solo sette. In realtà vi sono diver-se gerarchie di chakra (chakra maggiori, minori, mini-chakra e micro-

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Lo scopo di questo video è di condurvi alla percezio-

ne tattile e alla valutazione qualitativa e quantitativa

dell’energia, dell’aura e dei chakra.

La percezione dell’energia non presuppone alcuna dote

psichica: tutti possediamo questa facoltà. Dobbiamo

solo riscoprirla e riattivarla e ciò è possibile attraverso

alcuni semplici esercizi.

Nel libro presente all’interno del cofanetto sono

esposte le premesse teoriche utili alla comprensione

dell’energia e delle sue leggi, mentre nel video viene

affrontata la pratica.

www.scuolasimo.it

Contiene un libro di 32 pagine eun dvd video di 1 ora e 20 minuti

24,00 €

9 788895 572758

ISBN 978-88-95572-75-8

Angelo Balladori, cristallote-

rapeuta, master Reiki, si for-

ma direttamente con Master

Choa Kok Sui e la sua scuola,

che comprende innanzi tutto

la disciplina terapeutica nota

come Pranic Healing.

Ha scritto Tecniche di Cristal-

loterapia, Ki Therapy e Co-

creare (Edizioni Enea).

V I D E O