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GUIDA NATURALISTICALa Lomellina, agricoltura e natura come conoscenza
23 febbraio 2013
ELEMENTI DI ZOOLOGIA 1Studio Emys – Elena Moselli
CHE COSA E’ LA VITA?ORDINE
grande regolarità e complessità delle strutture
METABOLISMOprocessi chimici che scompongono e costruiscono le molecole, e energia
MOVIMENTOGli organismi si muovono o muovono parti del loro corpo utilizzando energia propria
REATTIVITA’Percepiscono gli stimoli provenienti dall’ambiente e reagiscono ad essi
RIPRODUZIONEDanno origine ad altri organismi simili a loro
SVILUPPOcambiamenti progressivi che si verificano durante il ciclo vitale
EREDITARIETA’unità ereditarie che vengono trasmesse dai genitori ai figli
EVOLUZIONELe specie acquisiscono nuovi modi di vivere, di procurarsi energia e di riprodursi
ADATTAMENTOstrutture e comportamenti rendono gli organismi adatti al proprio ambiente
SOLO GLI ESSERI VIVENTI PRESENTANO TUTTE QUESTE CARATTERISTICHE
Le onde del mare I minerali La fiamma di una candela
CLASSIFICAZIONE DEI VIVENTI - TASSONOMIAPiù di 200 anni fa Karl von Linné (Linnaeus)
sviluppò un sistema di classificazione ancora oggi in uso
LA SPECIEcategoria tassonomica
fondamentale
IL GENEREpiù specie strettamente
imparentate tra loro
Quando si fa riferimento ad una specie si usa un doppio nome latino
(nomenclatura binomia) il primo nome è il GENERE ed il secondo
la SPECIE
LA FAMIGLIA L’ORDINE LA CLASSE
IL PHYLUM (animali) LA DIVISIONE (piante)
IL REGNO
SPECIE Homo sapiens
GENERE Homo
FAMIGLIA Hominidae
ORDINE Primates
CLASSE Mammalia
PHYLUM Chordata
REGNO Animalia
SPECIE Egretta garzetta
GENERE Egretta
FAMIGLIA Ardeidae
ORDINE Ciconiformes
CLASSE Aves
PHYLUM Chordata
REGNO Animalia
SPECIE Pelophylax esculenta
GENERE Pelophylax
FAMIGLIA Ranidae
ORDINE Anura
CLASSE Amphibia
PHYLUM Chordata
REGNO Animalia
I REGNIQuanti regni conoscete?
Secondo gli antichi greci – 2 regniPIANTE ANIMALI
Verso la metà del ‘900 si classificarono 5 regni basandosi sulla struttura della cellula
PIANTE ANIMALI FUNGHI PROTISTI MONERE
Alla fine degli anni ‘80 basandosi sulla struttura del DNA si sono identificati 6 regniPIANTE ANIMALI FUNGHI PROTISTI EUBATTERI ARCHEBATTERI
ORGANISMI DI GRANDI DIMENSIONI CON CELLULE COMPLESSE
ORGANISMI SPESSO INVISIBILI A OCCHIO NUDO
ANIMALIPluricellulari – si procurano
materiale ed energia nutrendosi di altri organismi
PROTISTIUnicellulari e Pluricellulari
PIANTEPluricellulari –producono da sé il
loro nutrimento
FUNGHIUnicellulari e Pluricellulari – si
producono energia per decomposizione di altri organismi
EUBATTERIUnicellulari
ARCHEBATTERIBatteri antichi – Unicellulari che
vivono in ambienti estremi
UNITA’ STRUTTURALE DEI VIVENTI : LA CELLULA
TEORIA CELLULARE – metà del 1800Tutti gli esseri viventi sono costituiti da una o più cellule
Le cellule sono le unità fondamentali di strutturae di funzione della vita e la sede delle reazioni chimiche dei processi vitali
Ogni cellula ha origine da una cellula preesistente
CELLULA PROCARIOTA CELLULA EUCARIOTA
Assenza di un nucleo distinto(Archebatteri e Eubatteri)
Presenza di un voluminoso nucleo delimitato da membrana
(Protisti, funghi, piante e animali)
LA CELLULA ANIMALE
Le cellule eucarioti hanno il citoplasma organizzato in compartimenti separati e possiedono molti organuli che svolgono differenti funzioni
IL REGNO ANIMALECARATTERISTICHE DISTINTIVE
Gli animali sono tutti pluricellularile loro cellule sono organizzate in tessuti
(gruppi di cellule che svolgono funzioni specializzate)
Gli animali sono eterotrofi
Gli animali possono spostarsi autonomamente – almeno in qualche stadio del loro ciclo vitale – alla ricerca di cibo e del partner con cui accoppiarsi, o per evitare pericoli
Gli animali sono diploidi e la loro principale modalità di riproduzione è quella sessuata. Ogni individuo si origina da uno zigote che deriva dall’unione di due gameti diversi: l’uovo e lo spermatozoo
TENDENZE EVOLUTIVE
Da simmetria radiale a simmetria bilaterale
Sviluppo di un capo - cefalizzazione
Da un corpo a sacco a un corpo a tubo, dotato di due aperture
Da nessuna cavità corporea ad una cavità corporea rivestita di pareti interne
Da un corpo non segmentato ad un corpo segmentato
LE STRUTTURE CHE MOLTI ANIMALI CONDIVIDONOCAPO – BOCCA – SISTEMA NERVOSO – CUORE - STOMACO – APPENDICI
SI SONO FORMATE NELL’ARCO DI MILIONI DI ANNI DI EVOLUZIONE E RAPPRESENTANO SOLUZIONI RISULTATE VANTAGGIOSE PER LA SOPRAVVIVENZA
Gli Animali hanno una lunga e interessante storia evolutiva, che è stato possibile chiarire meglio di quelle degli altri regni grazie al fatto che degli animali sono rimaste testimonianze fossili più complete.
PORIFERI CNIDARI PLATELMINTI NEMATODI MOLLUSCHI ANELLIDI ARTROPODI ECHINODERMI
PROTISTI ANCESTRALI
PLURICELLULARI
TESSUTI
SIMMETRIA RAGGIATA SIMMETRIA BILATERALE
CAVITA’ CORPOREA
SEGMENTAZIONE
CORDATIVERTEBRATI
ARTROPODIIl più vasto Phylum animale
CARATTERISTICHE
Scheletro esterno - esoscheletro
Segmenti corporei modificati e specializzati a svolgere determinate funzioniMovimento rapido e metabolismo veloce
Organi di senso molto ben sviluppati
PRINCIPALI CLASSICHILOPODI CROSTACEI ARACNIDI INSETTI
Centopiedi Granchi, gamberi, aragoste
Ragni, acari, scorpioni
I CHILOPODICorpo depresso
tronco con 19-180 segmenti di norma recanti ciascuno un paio di zampe
il primo paio è sempre modificato in uncini veleniferi detti forcipule
Le zampe sono laterali, i movimenti sono veloci, sono tutti predatori
Vivono in ambienti bui ed umidi (tipicamente nel suolo)
Ogni metamero è fornito di una lamina dorsale sclerificata che forma la volta, e di una lamina ventrale sclerificata che forma il pavimento di ogni metamero.
I Crostacei costituiscono un subphylum degli Artropodi comprendente quasi esclusivamente animali acquatici marini, sebbene siano ampiamente rappresentati anche nelle acque dolci e sia nota qualche specie terrestre.
CROSTACEI
Hanno spesso uno scheletro ulteriormente indurito con carbonato di calcio
Tutti hanno 2 paia di antenne
I granchi, i gamberetti, le aragoste, le cicale di mare… tutti appartengono alla Classe Crostacei… sono animali così diversi tra loro che valgono per essi solo due generalizzazioni:
ARACNIDI
Animali privi di antenne
Dotati di 6 paia di appendici4 sono zampe
2 sono modificate per iniettare veleno o enzimi e per trattenere la preda
All’estremità posteriore della coda hanno le FILIERE organi che secernono la proteina della seta con cui si fabbricano la tela
GLI INSETTI
Il capo porta un paio di antenne
Il torace è provvisto di 3 paia di zampe
Addome privo di appendici
Una serie di segmenti modificati formano apparati boccali specializzati, che permettono agli insetti di alimentarsi in modo molto efficiente
I CORDATI - VERTEBRATITratti innovativi caratteristici dei cordati
La corda dorsale
Il tubo neurale
Le fessure branchiali
I fasci muscolari
La coda
Il supporto offerto prima dalla corda dorsale e poi dalla colonna vertebrale ha consentito ai cordati di aumentare sempre più le loro dimensioni, diventando grandi quanto i dinosauri o le balene
Il tubo neurale permette:
Coordinazione e controllo neurale centralizzato
Evoluzione di organi di senso acuti
Comportamenti complessi
Intelligenza superiore
I PESCI
Gruppo eterogeneo di organismi fondamentalmente acquatici
CARATTERISTICHE
idrodinamicità
la presenza di pinne che permettono loro di muoversi nell'elemento fluido con particolare efficacia
la respirazione prevalentemente branchiale dell'ossigeno disciolto
Gli organi di locomozione dei pesci sono le pinne:impari (1 o più dorsali, 1 caudale, 1-2 anali)pari (pettorali e ventrali).
La maggioranza dei pesci è ricoperto da scaglie, posizionate sopra l'epidermide, di materiale incastrate una con l'altra come tegole di un tetto, che crescono come crescono agli animali unghie e peli. La loro funzione è quella di coprire il corpo del pesce rendendolo liscio e idrodinamico.
Nei pesci la bocca si è evoluta in base allo stile di vita e all'habitat colonizzato. -se vivono in superficie hanno bocca rivolta verso l'alto, -se che vivono a mezza altezza hanno la bocca parallela al corpo- pesci di fondo hanno la bocca orientata verso il basso.
La pinna caudale è responsabile della principale spinta propulsiva del pesce, è disposta verticalmente rispetto al piano del pesce e si muove da destra verso sinistra e viceversa. Questa caratteristica permette di distinguere a prima vista un pesce da un cetaceo, in cui la pinna caudale è disposta orizzontalmente e si muove dal basso verso l'alto.
GLI ANFIBI
il ciclo vitale degli anfibi prevede che almeno una parte della vita dell'animale venga trascorsa nell'elemento acquatico, sia al fatto che la maggior parte delle specie presenta una fase larvale dall'aspetto piuttosto dissimile da quello della fase adulta, alla quale l'animale giunge tramite metamorfosi.
Gli anfibi sono stati i primi vertebrati a colonizzare l'ambiente terrestre, e come tali hanno avuto in passato una notevole espansione e diversificazione. Rimangono però nella maggior parte dei casi ancora estremamente legati all'acqua.
I polmoni non sono molto suddivisi all'interno, quindi lo scambio di gas non è molto efficiente, ed essi respirano quasi solo con la pelle che quindi viene inumidita grazie a delle ghiandole o con continue immersioni in acqua. Nella famiglia delle salamandre, gli animali non possiedono polmoni e respirano unicamente attraverso la pelle.
:
La classe degli Anfibi si divide in due sottoclassi principaliANURI
con adulti privi di codaURODELI
con adulti muniti di coda
I RETTILI
I Rettili rappresentarono la prima classe di vertebrati svincolatasi dall'ambiente acquatico e quindi adattata, per le fondamentali funzioni biologiche, alla vita in un ambiente strettamente terrestre.
BASILARI ADATTAMENTI VOLTI AD EVITARE LA DISIDRATAZIONE DI UOVA E ANIMALI
pelle fortemente cheratinizzata e generalmente squamosapolmoni maggiormente concamerati di quelli degli anfibiuovo dotato di guscio esterno e sacco amniotico interno
schiusa a sviluppo avanzato dell'organismo
GLI UCCELLI
Si tratta di animali bipedi, alati, omeotermi ed ovipari specializzati nel volo. Le loro dimensioni variano dai 5 cm del colibrì di Elena ai 2,7 m dello struzzo.
Tutti gli uccelli hanno i due arti anteriori modificati in ali e questa caratteristica permette, a quasi tutti gli appartenenti alla classe, di volare. Proprio questa capacità di volare ha portato all'evoluzione di particolari adattamenti anatomici
ADATTAMENTI AL VOLO
il becco corneo privo di denti (a spatola, a cesoia, ad uncino, ecc.)
mancanza di un vero e proprio naso: le narici si aprono direttamente sulla superficie superiore del beccopresenza di una palpebra accessoria, per ulteriore protezione dell'occhio
presenza di piume sul corpo
presenza di penne sopra le piume che permettono un miglior controllo del volo
Ossa leggere e cave
Sterno dotato di una robusta cresta alla quale si attaccano i potenti muscoli pettorali che muovono le aliZampe ridotte che possono essere retratte come il carrello di un aeroplano
Polmoni collegati con SACCHI AEREI una serie di cavità che aumentano la circolazione dell’aria.
I MAMMIFERI
I mammiferi (Mammalia) sono una classe di vertebrati, a diffusione cosmopolita.La classe dei Mammiferi conta circa 5.400 specie attualmente viventi, variabili in forma e dimensioni dai pochi centimetri agli oltre 30 metri e centocinquanta tonnellate di peso della balenottera azzurra, uno dei più grandi animali finora apparsi sulla Terra.
I mammiferi colonizzano praticamente qualsiasi ambiente, dalle calotte glaciali ai caldi deserti: alcuni gruppi (Pinnipedi, Sirenidi, Cetacei) sono riusciti a colonizzare con successo anche l'ambiente acquatico, mentre altri hanno evoluto delle ali e sono perciò in grado di volare (Chirotteri).
CARATTERISTICHE
La presenza di pelo
Omeotermia - in grado di mantenere costante la propria temperatura corporea
Viviparità - lo sviluppo embrionale avviene all'interno dell'organismo materno
Cure parentali che prevedono anche l'allattamento della prole
I mammiferi possiedono tutti e cinque i sensi
Come Homo sapiens (dal latino: uomo sapiente) si designa la specie umana, l'unica attualmente vivente, appartenente, secondo la classificazione scientifica, alla superfamiglia ominoidei, i primati a cui afferiscono tutte le attuali scimmie antropomorfe e moltissime specie estinte, comprensive di tutto il genere Homo.
LA TEORIA EVOLUTIVA
Le affinità morfologiche e biochimiche tra diverse specie suggeriscono che tutti gli organismi derivino, attraverso un processo di divergenza, da progenitori ancestrali comuni.
In biologia, con il termine evoluzione, si intende il progressivo ed ininterrotto accumularsi di modificazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo sufficientemente ampio, significativi cambiamenti morfologici, strutturali e funzionali negli organismi viventi.
Questo processo si basa sulla trasmissione del patrimonio genico di un individuo alla sua progenie e sull'interferenza in essa frapposta dalle mutazioni casuali. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e l'altra siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare un cambiamento sostanziale nella popolazione, attraverso i fenomeni di selezione naturale e deriva genetica, fino all'emergenza di nuove specie.
La teoria dell'evoluzione delle specie è uno dei pilastri della biologia moderna.
Nelle sue linee essenziali, è riconducibile all'opera di Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell‘ evoluzione della vita sulla Terra.
La definizione del concetto di evoluzione ha costituito una vera e propria rivoluzione nel pensiero scientifico in biologia, e ha ispirato numerose teorie e modelli in altri settori della conoscenza.