Scuola secondaria di primo grado sezione ospedaliera di Torino

a.s. 2008-2009

Chi siamo?

UomoNome comune

SapiensSpecie

HomoGenere

OminidiFamiglia

PrimatiOrdine

MammiferiClasse

CordatiPhylum

AnimaleRegno

Homo SapiensNome scientifico

Le prime forme di vita

• 60 milioni di anni faun mammifero insettivoro si avvia a un processo evolutivo che porterà ai primati. Ha caratteristiche che vengono trasmesse ai discendenti, unghie appuntite senza artigli, pollice opponibile, occhi in posizione centrale e cranio di maggior volume, a scapito del muso che si appiattisce.Siamo alle primitive proscimmie, quali tupaie, lemuri e tarsi ancora esistenti.

Le prime forme di vita

• 40 milioni di anni faè il periodo delle foreste tropicali; in Africa, fra le proscimmie, compare un tipo di scimmia antropoide da cui, circa 25 milioni di anni fa, si evolve un gruppo di primitive scimmie antropomorfe, idriopiteci, simili agli attuali scimpanzè.Un periodo lungo milioni di anni permette l’ulteriore evoluzione di queste scimmie e porta agli antenati degli ominidi

Le prime forme di vita

• 18 milioni di anni fauna serie di eventi geologici portano alla riduzione della foresta tropicale e di molte zone dell’Africa, il clima si sta facendo sempre più freddo.L’ambiente,poco adatto alle scimmie abituate a vivere sugli alberi,costringe la maggior parte di esse a spostarsi verso la foresta tropico equatoriale, dove possono conservare le loro abitudini. Queste scimmie sono gli antenati delle attuali scimmie antropomorfe o pongidi.I pochi esemplari rimasti nella savana si devono invece adattare al nuovo ambiente che, ovviamente seleziona i più idonei,cioè quelli che hanno gli arti posteriori più adatti ad un’andatura bipede.Compaiono così i primi individui capaci di stare in piedi:gli ominidi

Gli ominidi

• Fra questi animali, perfettamente adattati alla savana, 12 milioni di anni fa troviamo il Ramapithecus, i cui resti sono stati trovati in Africa, India e Europa.Ha caratteristiche ancora scimmiesche, ma presenta una faccia piuttosto corta e una mandibola bassa, senza i grandi canini tipici delle scimmie

Gli ominidi• Un salto di quasi 7 milioni di

anni, dovuto alla mancanza di reperti fossili ci porta, circa 4 milioni di anni fa, alla comparsa di un nuovo genere, l’Australopithecus. I suoi resti sono stati ritrovati in varie parti dell’Africa in tre specie: l’Australopithecusafarensis, successivamente sostituito dall’Australopithecus africanus e dall’Australopithecus robustus.L’Australopithecus ha una scatola cranica di circa 300-400 cm cubici, un’arcata dentaria molto simile all’attuale, la capacità di utilizzare oggetti per scuoiare animali, un’accentuata coordinazione fra cervello, mani, occhi e scheletro.

Gli ominidi

• 2 milioni di anni fasi estinguono gli ultimi australopitechi e compare una specie ulteriormente evoluta, il nostro diretto antenato, l’Homo Habilis, che ha giàcaratteristiche tipicamente umane. Il suo cranio ha una capacità di circa 700 cm cubici, la mandibola è piccola e i denti sono simili a quelli dell’uomo attuale, come gli scheletri dell’arto inferiore e del piede, che confermano una stazione esclusivamente eretta e un’andatura umana.A queste caratteristiche somatiche si aggiungono, per la prima volta, capacità operative come la capacitàdi scheggiare le pietre e quindi di costruire utensili primitive e per vivere organizza strutture di tipo abitativo ben precise.

Gli ominidi

• 1,8 milioni anni fadall’Homo habilis discende l’Homo erectus che dura fino a circa 400.000 anni fa.E’ un ominide molto intelligente, la cui scatola cranica ha raggiunto un volume di 1000 cm cubici; costruisce arnesi perfezionati e fa la conquista più importante, il fuoco, che utilizza per cucinare il cibo e per tenere lontani gli animali feroci.Con lui nasce la famiglia primitiva, in cui il maschio provvede a procurare il cibo per mezzo della caccia e la femmina accudisce i piccoli e cura l’abitazione.

Gli ominidi

• 150.000 anni facompare la nostra specie, l’Homo Sapiens, così chiamato per la sua caratteristica più importante: il particolare sviluppo dell’intelligenza; il suo cervello ha infatti un volume di1500 cm cubici. Il primo rappresentante è l’Homo sapiens di Neandertal. L’Uomo di Neandertal vive fino a 50.000 anni fa e si diffonde in Europa, Asia e Africa; è capace di costruire una gamma di attrezzi,sia di pietra sia di legno.Ma 50.000 anni fa l’Uomo di Neandertal, per cause sconosciute, inizia a scomparire, senza lasciare nessuna discendenza.

Gli ominidi

• 100.000 anni faforse dal ceppo orientale dell’uomo di Neandertal si evolve l’Homo sapiens sapiens, l’uomo moderno che incomincia la sua “scalata al successo”, conquistando rapidamente tutto il pianeta.

“Ciò ci fa capire che tutti gli esseri umani, a dispetto delle differenze

somatiche, sono realmente membri di un’unica entità che ha avuto

un’origine molto recente in un unico luogo. Esiste una specie di

“fratellanza biologica” che è molto più profonda di quanto noi abbiamo

mai immaginato”S.J. Gould