Guida, mappa e percorsi del quartiere Centocelle di Roma

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cittadiparole.it UNA guida dei luoghi di centocelle P A R C O D I C E N T O C E L L E V I L L A D E S A N C T I S C E N T R O P R I M A V E R A O R A T O R I O D O N B O S C O F O R T E P R E N E S T I N O 1 2 4 6 5 3 S C U O L A G . V E R G A L A S C I A T E V I G U I D A R E N E L Q U A R T I E R E D I C E N T O C E L L E . . . O g n i s c u o l a h a i n t o r n o a s è u n t e r r i t o r i o c h e p u ò e s s e r e e s p l o r a t o e c o n o s c i u t o . C h e s i a i l c e n t r o o l a p e r i f e r i a d i u n a m e t r o p o l i , o p p u r e u n p i c c o l o p a e s i n o r u r a l e , o g n i t e r r i t o r i o n a s c o n d e u n a s t o r i a i n t e r e s s a n t e c h e s i p u ò r i - s c o p r i r e e r a c c o n t a r e i n m o d o d i v e r t e n t e . N e l l e p a g i n e s e g u e n t i è p o s s i b i l e r i p e r c o r r e r e a l c u n e t a p p e d i u n i t i n e r a r i o n e l q u a r t i e r e d i C e n t o c e l l e . Q u e s t e t a p p e s o n o s t a t e p e r c o r s e i n s i e m e a l l a c l a s s e 3 ° A d e l l a s c u o l a G . V e r g a n e l l A . S . 2 0 1 3 / 2 0 1 4 , t r a m i t e u n p r o g e t t o e u r o p e o . C i a u g u r i a m o c h e q u e s t o b r e v e p e r c o r s o s u s c i t i l o s t e s s o s t u - p o r e c h e a b b i a m o v i s s u t o n o i m a n m a n o c h e c o n o s c e v a m o l a s t o r i a d i q u e s t o c o n t e s t o u r b a n o , m a a n c h e l a c u r i o s i t à d i c o n o s c e r e n u o v i l u o g h i e q u a r t i e r i d e l l a p e r i f e r i a r o m a n a . A d e s s o s i e t e p r o n t i p e r i n i z i a r e i l g r a n t o u r e p e r p e r d e r v i a C e n t o c e l l e ! B u o n v i a g g i o . . . “100CELLE SChOOL OF WOR(L)Ds”: PROGETTO REALIZZATO DA pomeriumonlus.org insieme alla scuola G. Verga, I.C. Largo cocconi

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Guida, mappa e percorsi del quartiere di Centocelle realizzati insieme alla scuola Largo Cocconi di Roma, per mezzo del progetto europeo "Centocelle School of worLds", ideato e gestito dall'associazione Pomerium Onlus. Sito del progetto: www.cittadiparole.it Sito dell'associazione: www.pomeriumonlus.org

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cittadiparole.itUNA guida dei luoghi di centocelle

PARCO DICENTOCELLE

VILLA DESANCTIS

CENTRO PRIMAVERA

ORATORIODON BOSCO

FORTEPRENESTINO1 2

46

5

3

SCUOLAG.VERGA

LASCIATEVI GUIDARE NEL QUARTIERE DI CENTOCELLE...

Ogni scuola ha intorno a sè un territorio che può essere esplorato e conosciuto. Che sia il centro o la periferia di una metropoli, oppure un piccolo paesino rurale, ogni territorio nasconde una storia interessante che si può ri-scoprire e raccontare in modo divertente.Nelle pagine seguenti è possibile ripercorrere alcune tappe di un itinerario nel quartiere di Centocelle. Queste tappe sono state percorse insieme alla classe 3°A della scuola G.Verga nell’A.S. 2013/2014, tramite un progetto europeo.Ci auguriamo che questo breve percorso susciti lo stesso stu-pore che abbiamo vissuto noi man mano che conoscevamo la storia di questo contesto urbano, ma anche la curiosità di conoscere nuovi luoghi e quartieri della periferia romana. Adesso siete pronti per iniziare il gran tour e per perdervi a Centocelle! Buon viaggio...

“100CELLE SChOOL OF WOR(L)Ds”: PROGETTO REALIZZATO DA pomeriumonlus.orginsieme alla scuola G. Verga, I.C. Largo cocconi

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un laboratorio a scuola

LAVORARE INSIEME...L’etimologia della parola ‘laboratorio’ ha un’origine molto interessan-te. Ha a che fare con il lavoro e con la bottega artigianale, ma la sua orgine si riferisce a quel particolare laboratorio in cui ci si aspetta che un certo processo naturale avvenga: il laboratorio di chi-mica. Ciò può far venire in mente l’età della crescita, anche se a scuola il processo di sviluppo non è solo di tipo naturale o fisico, piuttosto di tipo psico-sociale e culturale.Se pensiamo ai laboratori in classe ci vengono in mente delle attività che non hanno a che fare solo con la crescita naturale, ma piuttosto con lo sviluppo di alcune competenze che si possono acquisire solo tramite l’esperienza, il mettersi in gioco e l’implicazione delle proprie emozioni entro un processo di apprendimento in cui le relazioni sociali sono al centro dell’esperienza stessa. I laboratori a scuola rappresen-tano una grande risorsa con cui poter fare attività in gruppo o in cui sperimentare nuove modalità di apprendimento.L’autonomia scolastica è sicuramente una risorsa per creare dei labo-ratori a scuola rispondenti alle esigenze di studenti e docenti. I pro-getti europei sono degli ottimi strumenti finanziari per rendere possi-bili la realizzazione di laboratori di eccellenza a scuola, nell’ottica di potersi confrotare con altre realtà in tutta Europa.

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STORIA DELLA SCUOLA La Scuola Media Statale "Giovanni Verga" è stata istituita nel 1957. La sua nascita è legata al progetto di urbanizzazione del quartiere di Centocelle , che il Comune di Roma nel 1948 prevede per sistemare V ia dei Castani e per costruire quindi l'edif icio scolastico compren-sivo "Marco Polo e Giovanni Verga". In quegli anni i l quartiere stava vivendo un forte incremento demograf ico, ma non erano ancora presenti scuole medie, se non una succursale della Catullo. I lavori per edif icare la scuola inziano a Primavera del 1955 per f inire a Novembre del 1956. Il complesso per molti anni è stato chiamato e conosciuto come "Scuole Bianche". La toponomastica delle vie che circondano questo grande complesso prendono i nomi da importanti studiosi di botanica , a differenza dei nomi delle specie botaniche delle altre vie circostanti.

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borgo ragazzi don bosco “1948”

IERI: Un pò di storiaIl 18 luglio 1948, non si ricorda solo perché Bartali vinceva la sesta tappa al Tour de France o il nostro paese stava tornando alla norma-lità dopo l’attentato a Togliatti, ma anche perché fu inaugurato il Borgo Ragazzi di Don Bosco nell’area dell’ex Forte Prenestina a Roma. Qui sorgeva una distesa di capannoni in fila come vecchie sentinelle, come soldati in attesa. La sua ubicazione si poteva definire strategi-ca: al centro tra il Quarticciolo, la Borgata Gordiani, Centocelle e Tor Sapienza e a poca distanza dal Tiburtino III. A marzo del 1947, l’inizio ufficiale dei lavori e il 22 marzo 1948, il trasloco da via Mar-sala e via Varese con tutte le masserizie. Dopo una settimana il Forte Prenestino, uso a vedere soldati, vide una nidiata di circa mille ragazzi che guardavano al futuro. Poi l’inaugurazione in quella stori-ca domenica del 18 luglio 1948. “Orfani, smarriti, immigrati, giovani e giovanissimi, che per sopravvivere cercavano di adattarsi a tutto”. Molti divennero Sciuscià, i lustrascarpe dello straniero, anche se “al-leato o liberatore”.Il numero degli Sciuscià e non solo, che accorrevano nei cortili dei Salesiani, diventava sempre più grande; in questi ambienti di fortuna, la periferia di Roma, povera, provata, mandò là molti dei suoi figli perché fossero sfamati, vestiti ed educati.(tratto dal sito www.borgodonbosco.it)

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OGGI: Le prime impressioni

Personalmente il Borgo non mi attrae, sia per l'ambiente, sia perché fin da bambino uscivo più verso la parte di Via Tor De' Schiavi ed anche perché se devo uscire, mi fa più piacere passeg-giare per il quartie-re. Il borgo per me è

un posto per svagarsi e stare tra gli amici. Non manca niente al borgo, visto che da un po' si fanno vari sport: calcio, tennis, judo, danza e basket.

Si conosce

gente nuova e

stai “al

sicuro”.

Tuttavia alla

fine è uno

spazio piccolo

e dopo un po'

stufa.

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Perchè visitarloSi tratta di una struttura imponente e affascinante che negli anni ha mantenuto una certa aria di inaccessibilità e di chiusura al mondo esterno.Come molti giovani del quartiere, i ragazzi della 3°A sono cresciuti con una forte curiosità nei confronti di questo luogo che da un lato li spaventava, dall’altro li incuriosiva. Le loro stesse parole parlano chiaro: “è un luogo angosciante, inquietante” ma anche “è un posto storico, un luogo caratteristico di Roma”. Questi contrasti li hanno condotti a scegliere il Forte come un’area che valeva la pena esplorare insieme. Prima di avventurarci al suo interno ci siamo documentati su internet (www.campotrinceratoroma.it), scoprendo così che i forti sparsi per a Roma sono ben 15. A “guidarci” nel forte prenestino invece è stato uno di quelli che nel ‘77 l’ha occupato e che lo frequenta tutt’oggi.

il FOrte prenestino3

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Le prime impressioniCamminando nei tunnel e visitando le “cento celle”, l’emozione di

inquietudine non ha abbandonato i ragazzi. Qualcuno si è anche

chiesto se ci fossero dei fantasmi al suo interno! Di contro sono

rimasti sorpresi dalle attività sportive, ricreative e formative che si

organizzano al suo interno. Nel complesso si sono meravigliati del

fatto che un luogo così denso di storia e di storie potesse trovarsi

proprio dietro la loro scuola. Sono tutt’ora increduli del fatto che

questo luogo non sia mai stato trasformato negli anni in un museo...

Il ruolo nel quartiere

Il 1872 è l’anno di nascita del Forte Prenestino, una costruzione nel cuore di Centocelle che nel corso del tempo ha cambiato più volte destinazione d’uso e funzione mantenendo però l’aspetto originario di un tempo. Inizialmente deputato alla difesa della città di Roma, è stato poi usato come deposito di armi, abbandonato nel dopoguerra e occupato infine negli anni ’80, assumendo la veste odierna di centro sociale.

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il ccp: una piazza insolita

Come può un centro commerciale prendere parte e diventare luogo di un’uscita didattica?

Nel corso dell’organizzazione del laboratorio e delle varie uscite da organizzare, è emersa la necessità di incontrare gli abitanti di Cen-tocelle per recuperare alcune informazioni sul quartiere. Insieme a studenti e docenti della classe abbiamo così pensato ad un momento in cui indagare la storia e “le storie” di Centocelle, attraverso la raccolta di interviste e testimonianze. Nel cercare un luogo dove poter incontrare queste persone è emersa una grande difficoltà: le piazze storiche che rappresentavano prima i luoghi di socializzazione oggi hanno perso questa funzione. Passeggiando per piazza dei Mirti, piazza dei Gerani e piazza delle Camelie, ciò che colpisce principal-mente è che ci si confronta con spazi che oggi sono utilizzati per lo più come parcheggi o come rotatorie per il traffico lacale. Abbiamo così scoperto che il “Centro Commerciale Primavera” oggi si trova ad essere “la piazza” del quartiere, un luogo di socializzazione moderno, un posto “caldo e accogliente” dove in particolar modo i giovani pos-sono incontrarsi e passare del tempo insieme.

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IL PARERE DELLA III A

VOX POPULI

Abbiamo potuto riscontrare che le necessità che i cittadini esprimo sono molti simili tra gli anziani e i giovani del quartiere, come i ragazzi stessi della III A.Un vissuto che li accomuna è quello di sentirisi distanti dal centro, privi di mezzi di trasporto affidabili che li colleghino con il resto della città. Non si tratta solo di una separazione fisica, ma di una separazione emozionale che schiaccia la socializzazione all’interno di luoghi che non sono nati prettamente per socializzare, come un centro commerciale.Nei quartieri sprovvisti di servizi come Centocelle, la scuola diventa inevitabilmente un luogo di socializzazione per gli studenti e per le loro famiglie.

Le persone intervistate sono state intercettate a fare la spesa, a fare colazione al bar o a fare due chiacchiere sulle panchine del Centro Commerciale. Facendo loro delle domande abbiamo iniziato ad indagare la loro rappresentazione del quartiere di ieri e di oggi.È stato divertente scoprire che non solo i giovani, ma anche gli adulti, sentono l’esigenza di avere dei luoghi di riferimento per la loro vita sociale e aggregativa. A mancare sono infatti dei luoghi in cui i cittadini possano socializzare, mancano delle strutture ricreati-ve e a volte si sente nelle parole degli intervistati una certa nostal-gia dei tempi andati, in cui la “borgata Centocelle”, con le sue vie e le sue piezza, era un luogo di condivisione di vite e di storie.

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Il parco di Centocelle è uno sconfinato prato al di là della via Casilina, che si estende fino al quartiere Don Bosco. Anche se una così grande distesa di verde all'interno della città è già qualcosa di importante, qui dentro c'è molto da scoprire. Nelle sue viscere sono sepolte alcune ville, costruite dai romani in quella che allora era aperta campagna, per coltivare il cibo con cui venivano sfamati gli abitanti di Roma. Queste ville aspettano solo che qualcuno le riporti nuovamente alla luce. Da una lunga lingua di asfalto, che compare improvvisamente nel cuore del parco, riusciamo invece ad identificare una pista di atterraggio, traccia del fatto che qui, nel 1907, sono stati compiuti dai fratelli Wright i primi voli d'Europa, ed in seguito costruito il primo aeroporto d'Italia. E' forse per questo motivo che il parco è frequentato dagli appassionati di aeromodellismo. Se ciò ancora non bastasse, oltre la via Palmiro Togliatti, si intravede una torre costruita nel Medioevo conosciuta come “La torraccia”. Sotto questa terra c'è inoltre la prima linea di metropolitana fatta costruire da Mussolini. A breve si potrà visitare anche il Forte Casilina, che è situato sempre all'interno del parco.Quando si viene a conoscenza di tutte queste potenzialità si può forse rimanere disorientati. Tutto però diventa più chiaro se si pensa che questo patrimonio archeologico può diventare strumento di aggregazione sociale, luogo di divertimento in cui passare belle giornate, magari venendo a mangiare un panino come abbiamo fatto noi.

PARCO DI CEntocelle5

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Villa De Sanctis è un parco molto piccolo, che però mostra di avere molte risorse da offrire.In bella vista si staglia il mausoleo di Sant’Elena, detta anche “Torpignattara”, cioè la tomba della madre dell’imperatore Costantino. Alle spalle della grande chiesa che si affaccia su via Casilina, San Marcellino e Pietro, c’è invece la seconda catacomba più grande di Roma, che grazie ad un lungo restauro verrà aperta al pubblico il 13 aprile 2014, diventando così un luogo che tutti potranno visitare.Sorpresi? Anche Piranesi nel 1757 fu fortemente colpito da tanta ricchezza in via di decadenza, tanto da disegnarne diverse stampe (una è qui a destra).Non manca una grande area sportiva con piscina, ai bordi del quale l’estate fanno concerti. Infine c’è la “Casa della Cultura”, un edificio in cui ognuno può organizzare eventi, incontri, mostre e spettacoli, perché no, anche organizzate dalle scuola...Fino a qualche anno fa, gli unici frequentatori del parco erano i giocatori di cricket. Oggi invece è teatro di partite a calcio, jogging e allenamento sportivo, grazie anche agli attrezzi che vi sono stati istallati.

Due aree verd i ai marg in i de l quar tie re , due luoghi in bi l i co tra vi s ibi le e invi s ibi le . Analogamente alla scuola , questi parchi hanno in sè grandi potenzial i tà di svi luppo, che a primo impatto si fa fati ca a ind ividuare. Si trat ta di parchi che olt re ad avere grandi aree verd i , che si possono frequentare per fare spor t o per passare una piacevole g iornata in compagnia , hanno in sè un patr imonio nascosto speciale : l ’archeolog ia! Con un pò di immaginazione e di creativi tà si può invece provare a pensare che integrare una funzione sociale e una stor i co-culturale de l parco potrebbe creare uno svi luppo di questo ter r i tor io.

villa de sanctis6

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CHIESA DEL 2000

VILLA GORDIANI PROGETTO MUROACQUEDOTTO ALESSANDRINO

SCUOLA FAUSTO CECCONI TOR SAPIENZA

Il parco di Centocelle è uno sconfinato prato al di là della via Casilina, che si estende fino al quartiere Don Bosco. Anche se una così grande distesa di verde all'interno della città è già qualcosa di importante, qui dentro c'è molto da scoprire. Nelle sue viscere sono sepolte alcune ville, costruite dai romani in quella che allora era aperta campagna, per coltivare il cibo con cui venivano sfamati gli abitanti di Roma. Queste ville aspettano solo che qualcuno le riporti nuovamente alla luce. Da una lunga lingua di asfalto, che compare improvvisamente nel cuore del parco, riusciamo invece ad identificare una pista di atterraggio, traccia del fatto che qui, nel 1907, sono stati compiuti dai fratelli Wright i primi voli d'Europa, ed in seguito costruito il primo aeroporto d'Italia. E' forse per questo motivo che il parco è frequentato dagli appassionati di aeromodellismo. Se ciò ancora non bastasse, oltre la via Palmiro Togliatti, si intravede una torre costruita nel Medioevo conosciuta come “La torraccia”. Sotto questa terra c'è inoltre la prima linea di metropolitana fatta costruire da Mussolini. A breve si potrà visitare anche il Forte Casilina, che è situato sempre all'interno del parco.Quando si viene a conoscenza di tutte queste potenzialità si può forse rimanere disorientati. Tutto però diventa più chiaro se si pensa che questo patrimonio archeologico può diventare strumento di aggregazione sociale, luogo di divertimento in cui passare belle giornate, magari venendo a mangiare un panino come abbiamo fatto noi.

Finaziatoda:

CON La IIIA della scuola g.vergaa.S. 2013/14 - I.C. LARGO COCCONI

REALIZZATO DApomeriumonlus.org

www.cittadiparole.it/mappa

Nel nostro percorso non abbiamo inserito una tappa che ritieni importante?

Verifica se c’è sul sito del progetto...

Citta di parole non è solo il sito di un progetto concluso, ma un pro-getto aperto tramite cui coinvolgere scuole, famiglie e stakeholders del quadrante est di Roma per rivalutarne la storia, l’archeologia e la cultura.E’ anche un social network tramite cui tutti possono registrarsi e partecipare, aggiungere punti di interesse sulla mappa, raccontare una storia, proporre delle attività.

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