Guida alla corretta gestione dei RAEE Professionali e dei RPA · Guida alla corretta gestione dei...
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Manuale
B2B
Documento a cura di: RAEcycle
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Guida alla corretta gestione dei RAEE Professionali e dei RPA
Guida alla corretta gestione dei RAEE professionali e dei RPA 1
Introduzione
La corretta gestione e dismissione dei rifiuti
generati dall’attività della propria azienda è ad
oggi tutt’altro che immediata. È necessario che il
soggetto che si identifica come produttore del
rifiuto rispetti tutta una serie di disposizioni e
accorgimenti al fine di garantire l’adeguata
raccolta e smaltimento.
Questo documento focalizza la propria attenzione
sulla gestione dei rifiuti professionali da
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
e dei rifiuti da pile e accumulatori (RPA) in esse
contenute o raccolte separatamente.
La guida alla corretta gestione dei RAEE
professionali e dei RPA ha come obiettivo quello di
fornire ai nostri clienti tutte le informazioni
normative ed operative necessarie affinché il ritiro
e lo smaltimento di queste apparecchiature possa
avvenire conformemente alle normative vigenti e
nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda.
Questo documento contiene una sintesi delle
informazioni relative alle modalità con cui
effettuare il deposito temporaneo e la richiesta di
ritiro, una guida per scegliere correttamente il
codice CER da utilizzare per l’avvio a recupero, una
guida alla corretta compilazione dei documenti
necessari ed altri suggerimenti che aiutano le
aziende a orientarsi nel panorama legislativo.
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Indice:
1. Come deve essere organizzato il deposito temporaneo ......................................................................... 3
2. Come effettuare la richiesta di ritiro ........................................................................................................ 3
3. Corretta Attribuzione del codice CER ...................................................................................................... 6
4. Corretta compilazione del Formulario Identificativo del Rifiuto (FIR) .................................................... 8
5. Informazioni in merito a SISTRI .............................................................................................................. 10
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1. Come deve essere organizzato il deposito temporaneo
Questa “formula semplificata” di deposito temporaneo, è una procedura rivolta alle aziende e a tutti gli altri soggetti (anche pubblici) che producono rifiuti (attività commerciali e attività di servizio). Con questa formula i soggetti richiedenti il servizio, possono raggruppare-raccogliere i propri rifiuti nel luogo in cui gli stessi sono prodotti.
REGOLE OPERATIVE DA SEGUIRE PER EFFETTUARE UN CORRETTO DEPOSITO TEMPORANEO:
Il deposito va effettuato per categorie omogenee di rifiuto;
Il rifiuto deve essere riposto ordinatamente nelle adeguate unità di carico fornite (ceste roll, ceste pallet; cassoni scarrabili; fusti HDPE);
Ad ogni tipologia di rifiuto deve essere associato il relativo codice CER; per la corretta attribuzione del codice CER si rimanda al capitolo 3 del presente documento;
È necessario in fase di stoccaggio mantenere separate le varie categorie di rifiuti raccolti in funzione del rispettivo codice CER;
Le aree adibite a deposito devono essere dotate di pavimentazione impermeabile in cemento;
Le aree adibite a deposito devono essere dotate di copertura al fine di garantire la protezione dei RAEE stoccati dagli agenti meteorici;
Il deposito del rifiuto all’interno dei contenitori adibiti alla raccolta deve essere effettuato adottando tutti gli accorgimenti necessari al fine di garantire l’integrità del rifiuto stoccato. Mantenere il rifiuto integro permette agli operatori logistici e agli impianti di trattamento di poter operare in maggior sicurezza, evitando così dispersione nell’ambiente di componenti pericolosi, quali ad esempio gas e polveri e favorendo il corretto avvio a trattamento;
È necessario, qualora le apparecchiature contengano pile e/o accumulatori di qualsiasi genere, rimuovere gli stessi e raccoglierli in opportuni contenitori stagni realizzati in materiale anti corrosivo (es: fusti HDPE).
2. Come effettuare la richiesta di ritiro
Sia le parti di ricambio che i RAEE che i RPA sono rifiuti speciali (RS). Tali rifiuti speciali possono rientrare nella categoria dei rifiuti pericolosi o in quella dei non pericolosi a seconda delle componenti e delle sostanze in essi contenute.
In base alla tipologia di rifiuto speciale (pericoloso/non pericoloso) devono essere rispettate le seguenti tempistiche e/o quantità di ritiro:
PER I RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI:
- avviare a recupero e smaltimento ogni 3 mesi i rifiuti prodotti; oppure
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- avviare a recupero e smaltimento i rifiuti al raggiungimento dei 20 metri cubi; - in entrambi i casi il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad 1 anno.
PER I RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI :
- avviare a recupero e smaltimento ogni 3 mesi i rifiuti pericolosi prodotti; oppure - avviare a recupero e smaltimento i rifiuti pericolosi al raggiungimento dei 10 metri cubi; - in entrambi i casi il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad 1 anno.
REGOLE OPERATIVE PER EFFETTUARE LA RICHIESTA DI RITIRO
Una volta raggiunte le quantità o le tempistiche sopra riportate, inoltrare la richiesta di ritiro a RAEcycle ai seguenti contatti:
i) Telefono: 02 450 74 590
ii) Indirizzo Mail: [email protected]
Alla richiesta di ritiro dovrà essere allegato il modulo richiesta di ritiro e trattamento RAEE e parti di ricambio (vedi destra) opportunamente compilato;
Il modulo richiesta di ritiro e trattamento RAEE e parti di ricambio è scaricabile in formato digitale dal sito www.raecycle.it nella sezione dedicata “richiedi il ritiro dei RAEE presso la tua azienda”;
Se possibile si richiede di allegare alla mail di richiesta di ritiro fotografie che possano fornire un miglior dettaglio delle caratteristiche del materiale da ritirare;
Una volta inoltrato il modulo richiesta di ritiro e trattamento RAEE e RPA, il servizio sarà garantito entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione della mail di richiesta.
Il produttore/detentore del rifiuto , riceverà la chiamata da parte dell’operatore logistico incaricato al fine di accordare data e orario del ritiro;
Il trasportatore incaricato, giunto nel punto di ritiro, prenderà in carico il materiale stoccato e dovrà rilasciare al produttore del rifiuto una copia cartacea del FIR (Formulario Identificativo dei Rifiuti) contenente i dati anagrafici del produttore del rifiuto compilata e firmata dal trasportatore stesso e controfirmata dallo stesso produttore;
Entro 90 giorni dal ritiro, il produttore riceverà a mezzo posta la quarta copia del formulario cartaceo opportunamente controfirmata dall’impianto di trattamento a cui viene destinato il materiale ritirato;
Il produttore del rifiuto, qualora lo ritenesse necessario, può richiedere il Certificato di avvenuta distruzione.
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3. Corretta Attribuzione del codice CER
Tutte le tipologie di rifiuti sono riconducibili ad un codice CER. La corretta scelta di quest’ultimo è il punto di partenza essenziale per un’adeguata gestione del rifiuto. Sulla base della presenza o meno di sostanze o componenti pericolose presenti al loro interno, il codice CER che contraddistingue il rifiuto può essere pericoloso o non pericoloso. (Tutti i codici CER seguiti da * fanno riferimento a rifiuto pericoloso). A titolo di esempio di seguito si riporta una tabella non esaustiva che indirizza alla corretta scelta del codice
CER sulla base della tipologia di apparecchiatura elettrica ed elettronica, componente di essa e di
pile/accumulatori oggetto delle richieste di ritiro:
Tipologia RAEE/ componenti RAEE Codice CER Descrizione rifiuto
Frigoriferi, congelatori 160211* Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi, HCFC, HFC
Solo condizionatori 160211* Apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi, HCFC, HFC
Televisori e Monitor CRT, Televisori e Monitor al Plasma e LCD
160213* Apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi
Piccoli elettrodomestici, audio video, stampanti prive di cartucce, notebook, basi PC e notebook,ecc.
160214 Apparecchiature fuori uso non contenenti componenti pericolosi
Grandi condensatori e interruttori a mercurio
160215* Componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Tubi catodici di TV e Monitor, pannelli LCD e plasma di TV e Monitor, display telefoni cellulari
160215* Componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Compressori frigoriferi e climatizzatori 160215* Componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Schede madri e schede elettroniche ad alta integrazione quali schede video, schede controller, schede i/o di PC
160216 Componenti non pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Hard disk, microprocessori e cavi elettrici di varia natura
160216 Componenti non pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Alimentatori, motori elettrici, lettori CD, DVD e floppy, schede elettroniche a bassa integrazione rimosse da televisori e monitor, frigoriferi, condizionatori
160216 Componenti non pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Carcasse metalliche di apparecchiature disassemblate
160216 Componenti non pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Scocche, rivestimenti e carcasse di plastica rimosse da apparecchiature
160216 Componenti non pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Cartucce stampanti 160216 Componenti non pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
Fluidi refrigeranti 140601* Clorofluoro carburi, HCFC, HFC
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Batterie rimosse dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche
Descrizione rifiuto Codice CER
Batterie al piombo (Pb) 160601*
Batterie al nichel-cadmio (Ni-Cd) 160602*
Batterie al nichel-cadmio (Ni-MH – Metal idruro) 160202*
Batterie contenenti mercurio 160603*
Batterie alcaline (Zn carbone) 160604
Altre batterie e accumulatori (Accumulatori Li – Ion da telefoni e notebook) 160605
Altre batterie e accumulatori (Accumulatori Li – Ion da utensili e Litio Primario) 160605
Altre batterie e accumulatori (Accumulatori Li, Fe e PO4 – litio ferro fosfato) 160605
Le informazioni relative alle caratteristiche della pila o dell’accumulatore sono sempre riportate sull’etichetta della batteria;
La differenza tra pila ed accumulatore è che la prima non è ricaricabile mentre la seconda sì;
Il codice CER non deve essere reperito attraverso una semplice ricognizione dell’Elenco europeo dei rifiuti, ma deve essere frutto di esito ad una specifica caratterizzazione posta in essere dal produttore oppure (solo nel caso in cui quest’ultimo non sia reperibile) dal detentore del rifiuto.
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4. Corretta compilazione del Formulario Identificativo del Rifiuto (FIR)
REGOLE OPERATIVE DA SEGUIRE PER L’EMISSIONE E LA COMPILAZIONE DEL FIR
Il Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR) è costituito da 4 copie;
Il trasportatore pre-compila il campo relativo al produttore/detentore del rifiuto;
Una volta giunto al luogo di ritiro, il trasportatore prende in carico il rifiuto. Il FIR dovrà essere datato e firmato dal produttore/detentore del rifiuto e controfirmato dal trasportatore;
Il trasportatore rilascia la prima copia del FIR al produttore/detentore del rifiuto. Le rimanenti 3 copie sono acquisite dal trasportatore;
Giunto all’impianto di destinazione, il trasportatore fa controfirmare e datare le 3 copie del FIR al responsabile dell’impianto di trattamento a prova di accettazione del conferimento;
Di queste 3 copie, una resta al destinatario e 2 sono acquisite dal trasportatore;
Di queste 2 ultime copie, una resta al trasportatore e una viene inviata al produttore/detentore del rifiuto entro i 3 mesi successivi alla data del conferimento;
In caso di mancata ricezione della quarta copia nel termine previsto, il produttore/detentore deve darne comunicazione alla Provincia al fine dell’esclusione della responsabilità;
Ciascun soggetto intervenuto nel trasporto (produttore/detentore, trasportatore, destinatario) dovrà apporre il proprio numero di registro sulla copia del formulario che resta in suo possesso;
Nel caso in cui il soggetto non sia obbligato alla tenuta del registro, egli deve indicare nello spazio riservato alle annotazioni i motivi dell’esonero.
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5. Informazioni in merito a SISTRI
Le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti sono obbligati ad
iscriversi e ad operare con SISTRI dal 03/03/2014. (I CAT sottoscrittori dell’ Accordo di prestazione di servizi
ambientali che hanno meno di 10 dipendenti non dovranno pertanto iscriversi a SISTRI);
La legge di conversione n.125/2013 ha precisato che l’obbligo riguarda solo i rifiuti speciali pericolosi.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE
L’utente, dopo aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati personali, deve collegarsi alla
sezione del Portale SISTRI (www.sistri.it) dedicata alla fase di iscrizione al sistema ed inserire i dati richiesti
nel modulo di iscrizione seguendo le istruzioni riportate nella procedura di iscrizione online. Il Portale è
attivo 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana.
GESTIONE IN MODALITA’ SISTRI
SISTRI obbliga i soggetti coinvolti nella filiera dei rifiuti a comunicare per via telematica ad un sistema
informativo, gestito dallo Stato, tutti i dati quali/quantitativi dei rifiuti prodotti, detenuti, trasportati,
smaltiti o sottoposti a trattamento di recupero. Il nuovo sistema informativo di controllo della tracciabilità
dei rifiuti impone altresì di dotare i veicoli adibiti al trasporto dei rifiuti di impianti di tracciamento
satellitare dei percorsi effettuati (black box) e di installare negli impianti di trattamento dei rifiuti particolari
sistemi di controllo elettronico per monitorare entrate ed uscite dei veicoli adibiti al trasporto.
La Scheda SISTRI è compilata, per le parti di propria competenza, dai seguenti soggetti:
- Produttore - Trasportatore - Destinatario (impianto di trattamento)
Le schede SISTRI devono essere conservate in formato digitale (.pdf) dall’utente per 5 anni.
REGIME TRANSITORIO E SANZIONI
A decorrere dal 1° ottobre 2013 fino al 31 dicembre 2014, nei confronti dei soggetti obbligati ad aderire al
Sistri non trovano applicazione le sanzioni relative agli adempimenti del Sistri.
Per il periodo di moratoria delle sanzioni del Sistri, gli operatori saranno tenuti, oltre che ad effettuare gli
adempimenti del Sistri a tenere i registri di carico e scarico, a redigere i formulari di trasporto ed a
compilare la dichiarazione annuale al catasto dei rifiuti (MUD).
A partire dal 1° gennaio 2015, tutti i soggetti per i quali è scattato l'obbligo di adesione al Sistri dovranno
effettuare gli adempimenti Sistri e, in caso di inadempienza, subiranno le relative sanzioni.
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RAEcycle in qualità di promotrice di questo progetto, si
propone come punto di riferimento per tutte le necessità
operative e normative riguardanti i processi di gestione
RAEE professionali ed RPA dei nostri clienti.
Il servizio di assistenza sarà operativo nei seguenti giorni
e orari:
Dal lunedì al venerdì: ore 09:00 – 13:00 / 14:30 – 17:00
Tel: 02 450 74 590
mail: [email protected]
Per assistenza operativa SISTRI:
mail: [email protected]