Guida ai diritti per i nuovi arrivati alle scuole superiori

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Le scuole superiori sono molto diverse dalle scuole medie. Problemi con i prof? Problemi con il preside? Non sai cosa sono le assemblee e come funzionano? Conosci i tuoi diritti?

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BENVENUTO NELLA SCUOLA SUPERIORE! Se ti stai già chiedendo come sopravvivere ai prossimi 5 anni, noi abbiamo dei consigli che fanno al caso tuo! Le scuole superiori sono molto diverse dalle scuole medie! Problemi con i professori? Problemi con il preside? Non sai cosa sono le assemblee e come funzionano? Qui di seguito troverete i più importanti decreti legislativi che sanciscono i diritti studenteschi commentati. Il punto focale da portare alla vostra attenzione è la modalità con cui sono stati ottenuti. Tutte questi decreti non sono nati dall'oggi al domani dall'idea di qualcuno, ma sono stati richiesti dalle scuole di tutta Italia che, all'interno dei Consigli d'istituto, hanno approvato punti dello Statuto o del DPR 567, facendo sì che poi fossero riportati su scala nazionale. Questo sta a significare che tutti noi, vivendo la scuola, possiamo migliorarla portando proposte effettive all'interno dei nostri spazi partecipativi (dal Consiglio di Classe, al Consiglio D'Istituto), collaborando con docenti e personale ATA,

innescando meccanismi di innovazione dal basso. Conoscere i nostri diritti deve spronare a partecipare alla vita della scuola, a proporre alternative, a riempire le assemblee e discutere.

Statuto Degli Studenti e Delle Studentesse o D.P.R. 249/98: Contiene i principi fondamentali dei Diritti e Doveri Studenteschi. Testo Unico 297/94: Contiene articoli sulla composizione e l’elezione degli Organi Collegiali a tutti i livelli e sul diritto di Assemblea. D.P.R. 567/96: Contiene articoli inerenti la partecipazione attiva. In particolare sulla possibilità di destinare ai progetti studenteschi una parte di bilancio, sull'aula autogestita, sui collettivi e le associazioni d'istituto, e sancisce la nascita delle Consulte Provinciali.

Gli Organi Collegiali:

sono gli organi a cui è affidata la gestione della scuola a tutti i livelli. Per partecipare alle decisioni della scuola non è necessario essere rappresentanti d'Istituto: cercate di partecipare sempre a tutte le assemblee ed a tutti gli spazi di partecipazione che sono dati per vivere attivamente la vita scolastica e partecipare ai processi decisionali!

Comitato Studentesco: Il comitato

Studentesco è il "Parlamento" degli studenti. All'interno del comitato accedono 2 rappresentanti per ogni classe (gli stessi che partecipano al Consiglio di Classe) ed i rappresentanti d'istituto e Consulta che gestiscono l'assemblea. Secondo il regolamento d'istituto è possibile svolgere 1 assemblea al mese di comitato studentesco durante l'ultima ora di lezione, ma il

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comitato studentesco è spesso convocato al di fuori dell'orario scolastico. Esso è l'organo in cui si discutono nello specifico le tematiche inerenti la scuola e si prendono decisioni riguardo ad assemblee, ordini del giorno, attività legate al D.P.R. 567 ed alle posizioni da tenere in Consiglio D'Istituto. All'interno del Comitato tutte le classi sono rappresentate ed hanno la possibilità di far emergere problemi o dubbi e dare spunti operativi. Le decisioni vengono prese a maggioranza secondo la pratica del voto palese (alzata di mano). Consiglio Di Classe: Il consiglio di classe ha durata annuale. Fanno parte del consiglio di classe tutti i docenti di una classe, 2 rappresentanti degli studenti, 2 rappresentanti dei genitori. Il consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato ed è convocato in due parti: una aperta ai rappresentanti di studenti e genitori, una svolta solo dai docenti. Il CDC ha il compito di discutere dell'andamento complessivo della classe, degli eventuali problemi, della coordinazione tra docenti di diverse materie, delle valutazioni. All'interno del CDC il docente coordinatore di classe propone i voti di condotta, che vengono poi discussi tra tutti i docenti. Il docente coordinatore di classe ha anche il compito di mantenere il registro delle assenze e dei ritardi che inficiano su crediti formativi e voto di condotta. Tutti gli studenti, in caso di necessità, possono richiedere di assistere alla prima parte del CDC, ma solo i rappresentanti eletti hanno diritto di parola. Collegio dei Docenti: Il collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti della scuola e presieduto dal Dirigente Scolastico. Esso ha compiti di diverso tipo: elegge i rappresentantii al CDI, sceglie i collaboratori del Dirigente Scolastico, delibera su tutto ciò che riguarda la didattica (scelta libri di testo, adeguamento

dei programmi...), valuta l'andamento dell'azione didattica, la formulazione dell'orario, l'assegnazione dei docenti e discute di eventuali problemi. Consiglio D'Istituto: Il Consiglio D'Istituto è l'organo che si occupa della gestione vera e propria della scuola in campo economico ed ha massimo potere decisionale. All'interno del CDI sono presenti le rappresentanze di tutte le componenti scolastiche in numero variabile rispetto alle dimensioni della scuola. Nel nostro CDI ci sono Dirigente Scolastico, 8 docenti, 4 genitori, 4 studenti, 2 membri del personale ATA (il CDI è del Pepe-Calamo, pertanto le rappresentanze sono divise tra Classico e Scientifico). Il CDI ha potere decisionale su: adozione del POF; acquisto e rinnovo attrezzature; adattamento del calendario scolastico; determinazione dei criteri per attività extrascolastiche, viaggi d'istruzione, attività di recupero; criteri generali relativi alla formazione delle classi; può esprimere pareri rispetto all'andamento generale della scuola. All'interno del CDI si forma una Giunta Esecutiva che ha poteri preparatori ed esecutivi (prepara i lavori del CDI e cura l'esecuzione delle delibere) ed è composta dal Dirigente Scolastico, il Coordinatore Amministrativo, un docente, un genitore, uno studente ed un rappresentante del personale ATA. Organi studenteschi extra-scolastici: La Consulta provinciale degli Studenti (CPS): La Consulta Provinciale Degli

Studenti è composta da 2 studenti per ogni istituto votati con le stesse modalità dei rappresentanti D'istituto. Ogni CPS è composta da un'assemblea plenaria a cui accedono tutti gli eletti, una giunta ed una segreteria con potere esecutivo. La giunta della CPS di Brindisi elegge, come tutte le altre CPS, il proprio presidente che rappresenterà la provincia nella Conferenza Nazionale dei 103 presidenti di

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Consulta che viene convocata ogni anno per scambiare informazioni sui progetti delle diverse Consulte, confrontare i problemi, discutere col Ministro Dell'Istruzione. Ogni CPS dispone di fondi propri pari al 7% dei fondi provinciali destinati alle scuole secondo il D.P.R. 567/96 ed il D.P.R. 156/99 pari circa a 20 mila euro l'anno. Questi soldi sono utilizzati per la realizzazione di progetti su base provinciale, per la realizzazione di

campagne di sensibilizzazione su vari temi (scolastici e non), per l'organizzazione di eventi quali la Giornata dell'Arte e della Creatività Studentesca (BAMS: Brindisi Arte Musica Spettacolo). Non dobbiamo dimenticare ilcompito più importante della CPS: collegare le scuole, affrontare progetti comuni, confontarsi sui problemi. Il mandato di ogni Consulta ha durata biennale.

I Diritti degli Studenti:

1) LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E DI PENSIERO

(Art. 1, comma 4 Statuto degli studenti) La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età o condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale o culturale.

(Art. 4, comma 4 Statuto degli Studenti) In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestate e non lesiva dell'altrui personalità.

2) RISERVATEZZA

(Art. 2, comma 2 Statuto) La comunità

scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

Ciò è valido per le valutazioni o per particolari situazioni familiari (ad esempio situazione economica, ecc...)

3) INFORMAZIONE E PUBBLICITA’ DEGLI ATTI

(Art.2, comma 3, Statuto) Lo studente ha diritto ad essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

(Art.6, comma 2, Statuto) Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto di iscrizione.

(Art.2, Legge 11 Ottobre 1977 n.748) Alle sedute dei consigli di circolo e di istituto possono assistere gli elettori delle

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componenti rappresentate nel rispettivo consiglio... .I consigli di circolo e di istituto stabiliscono nel loro regolamento le modalità di ammissione in relazione all’accertamento del titolo di elettore e alla capienza ed idoneità dei locali disponibili, nonché le altre norme atte ad assicurare la tempestiva informazione e l’ordinato svolgimento delle riunioni.

Ossia dovremmo possedere una copia dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse (la nostra copia è presente nel libretto delle assenze) e dovremmo avere informazioni riguardo:

· i lavori del Consiglio d’Istituto e delle delibere più importanti; · la programmazione didattica della scuola, del corso e dei singoli docenti ad inizio anno. · i criteri di valutazione indicati dal Collegio dei Docenti ed esplicitati da ogni insegnante. · il regolamento d’istituto. · le nuove norme legislative. · lo Statuto degli Studenti e delle Studentesse · La legislazione generale in materia scolastica, più nel particolare ciò che regolamenta le assemblee di istituto e tutto il sistema di partecipazione democratica degli Studenti alla vita scolastica, quindi il T.U. 297/94.

La legge sulla trasparenza (art. dal 21 al 25 Legge 241/90) stabilisce inoltre l’importante principio dell’"accesso agli atti amministrativi da parte di chi ne abbia interesse personale (atti riguardanti la propria persona) o giuridico (atti rilevanti nella tutela giuridica o amministrativa della

propria persona)". Ciò vuol dire che gli alunni possono avere accesso:

· ai verbali dei Consigli di Classe, anche nelle parti riguardanti gli scrutini (non solo della propria persona) · ai verbali del Collegio dei docenti · ai registri dei docenti · alle verifiche scritte · ai verbali delle commissioni d’esame · alle verifiche scritte d’esame · ai verbali del Consiglio d’Istituto, anche nelle parti riguardanti singole persone.

4) DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE ATTIVA E RESPONSABILE (Art. 2, comma 4 Statuto) Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento d'Istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico.

Aula autogestita (Art. 2 comma 1 DPR 567) "Gli istituti di istruzione secondaria di (...) secondo grado predispongono almeno un locale attrezzato quale luogo di ritrovo per i giovani dopo la frequenza delle lezioni." Ciò vuol dire che abbiamo la possibilità di richiedere un aula autogestita e di sovvertire completamente la nostra idea di scuola: essa infatti non deve essere intesa come un parcheggio obbligato nelle ore mattutine, ma come uno spazio da riempire con le nostre idee.

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Presentazione di progetti (Art.4 comma 2 DPR 567 ) "Le iniziative complementari dell'iter formativo, che negli istituti o scuole di istruzione secondaria superiore possono essere proposte anche da gruppi di almeno 20 studenti e da associazioni studentesche, sono sottoposte al previo esame del Collegio dei docenti per il necessario coordinamento con le attività curricolari e per l'eventuale adattamento della programmazione didattico-educativa." (Art. 1 comma 2 DPR 567)"Le iniziative complementari che tengono conto delle concrete esigenze rappresentate dagli studenti (...)si inseriscono negli obiettivi formativi delle scuole. La partecipazione alle relative attività può essere tenuta presente dal consiglio di classe ai fini della valutazione complessiva dello studente." (Art. 1 comma 4 DPR 567) "A richiesta degli studenti la scuola può destinare, sulla base della disponibilità dei docenti, un determinato numero di ore, oltre l'orario curricolare, per l'approfondimento di argomenti anche di attualità che rivestono particolare interesse

Ciò vuol dire che gruppi di Studenti possono proporre progetti da inserire nel POF in collaborazione con i docenti o attuare laboratori su argomenti di attualità e particolare interesse.

Comitato Studentesco (Art.3 comma 5 DPR 567) "L'accettazione di somme provenienti da privati, deliberata dal Consiglio d’istituto, è subordinata al parere favorevole del comitato studentesco." (Art.4 comma 4DPR 567) "Negli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore il Comitato studentesco (...)

integrato con i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di istituto, formula proposte ed esprime pareri per tutte le attività disciplinate dal presente regolamento." (Art. 4 comma 5 DPR 567)"Il comitato (...)adotta un regolamento interno di organizzazione dei propri lavori, anche per commissioni e gruppi, ed esprime un gruppo di gestione, coordinato da uno studente maggiorenne, che può assumere la responsabilità della realizzazione e del regolare svolgimento di talune iniziative." (Art. 4 comma 7 DPR 567)"Nelle iniziative gestite direttamente dalla scuola il Comitato studentesco elabora un piano di realizzazione e gestione delle attività" (Art. 4 comma 8 DPR 567) "Per la realizzazione delle iniziative il Comitato studentesco può anche realizzare attività di autofinanziamento". Questi articoli danno maggiori poteri al Comitato Studentesco e lo qualificano come organo di massima rappresentanza democratica per gli studenti.

Diritto di assemblea ed associazione (Art. 2 comma 9, Statuto )"La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto." Art. 12, Art. 13, Art. 14 del Testo Unico (non inseriti per motivi di spazio) Assemblea di Classe: L'assemblea di classe è della durata di 2 ore. Può essere richiesta ogni mese escluso l'ultimo mese

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di lezione. All'interno dell'assemblea si discutono i temi e le istanze che i 2 rappresentanti di classe porteranno in Consiglio di Classe. La richiesta per l'assemblea di classe deve contenere le ore e la data in cui è prevista l'assemblea, l'ordine del giorno e le firme dei rappresentanti di classe e dei docenti le cui ore sono impegate nell'assemblea. La richiesta deve essere consegnata 3 giorni prima ed approvata da preside o vicepreside. Assemblea D'Istituto: L'assemblea d'Istituto ha una durata massima pari a quella delle ore di lezione ed avviene una volta al mese escluso il mese conclusivo delle lezioni. Essa può essere convocata su richiesta dei rappresentanti d'Istituto, del 50%+1 del comitato studentesco o dal 10% dell'intera popolazione scolastica. In determinati casi è possibile svolgere assemblee straordinarie (fino ad un massimo di 4 l'anno) concordate con il Dirigente Scolastico che prevedono la presenza di ospiti esterni. L'Ordine del Giorno e la richiesta per l'assemblea deve essere presentata ed approvata dal Dirigente Scolastico almeno 3 giorni prima. Il Dirigente Scolastico per motivi di ordine pubblico ha la facoltà di sciogliere l'assemblea. L'assemblea è lo spazio di maggiore democrazia scolastica. All'interno dell'assemblea si trattano temi scolastici, si discutono le decisioni e le istanze da portare in Consiglio D'Istituto, si trattano temi di carattere generale e di attualità. L'assemblea può svolgersi in diverse modalità, dalla discussione all'utilizzo di ausili multimediali.

Associazioni d’istituto e Collettivi (Art. 2 Comma 10 Statuto)- “I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e

disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.”

5) VALUTAZIONE

(Art. 2, comma 4, Statuto) Lo studente ha inoltre il diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

(Art. 4, comma 3, Statuto) […]Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

Lo statuto dunque sancisce che il voto deve essere palese e tempestivo. I docenti sono tenuti a spiegare le motivazione ed i criteri con cui assegnano una determinata valutazione per farci crescere e migliorare la volta successiva.

6) DIRITTO ALLA CONSULTAZIONE

(art. 2 comma 5, Statuto) Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti

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della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola

media o i loro genitori.

NUOVI DIRITTI Oltre alla difesa dei diritti esistenti, è necessario puntare ad acquisirne di nuovi! Nuovi spazi di democrazia negli organi collegiali, nuove idee per partecipare,

nuove proposte sulla struttura della scuola. Partecipa insieme a noi alla costruzione di proposte per ampliare i diritti degli studenti!

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