Guerra Tra La Chiesa e Nwo

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EteroGenesi dello Spirito e Mysterium Inequitate Creazione, Rivelazione e Fine dei Tempi Gv-16:13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la Verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Ma attenti! PERCHE‟ IL NEMICO SA‟ QUALE E‟ IL PUNTO PIU‟ FORTE MA ANCHE PIU‟ DEBOLE: E‟ LA MASSIMA POTENZA TERRENA SU CUI E‟ RIPOSTO LO SPIRITO DOPO ADAMO: IL PAPATO. E SE QUESTI CAMBIASSE FEDE E CON QUESTA FONDASSE UNA NUOVA CHIESA ED UNA NUOVA RELIGIONE TOTALMENTE PRIVATA DI QUELL‟UNICO SPIRITO SANTO? Mt-24:15 "Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!), …” Mc-13:14 Quando poi vedrete l'abominazione della desolazione posta là dove non deve stare (chi legge faccia attenzione!), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti”. (“CHI LEGGE FACCIA ATTENZIONE”. QUESTA AVVERTENZA STA SCRITTA NEL VANGELO E SPIEGA AI “CUORI ARDENTI” COME SIA IMPORTANTE CONOSCERE SECONDO LA GRANDEZZA DELLA FEDE LEGGENDO E NON PER SENTITO DIRE) Ecco che il piano si sta realizzando mediante istruzioni date dagli Illuminati al Concilio Vaticano II! Ecco le ragioni del sottotitolo: Eterogenesi dello Spirito e New Age- Dalla IG Farben all'Unione Europea tra rimozione del Katechon e imposizione di un AntiPapa di Baviera e degli Illuminati "Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una elite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all‟autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati ." - David Rockefeller, 1991 - "lasciati prendere per mano dal bambino di Betlemme, non temere, fidati di lui, la forza vivificante della sua luce ti incoraggia ad impegnarti nell‟edificazione di un Nuovo Ordine Mondiale..." - Benedetto XVI - Dunque, uomo avvisato mezzo salvato. Eccovi le istruzioni per l’uso, forniteci dal Salvatore!

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EteroGenesi dello Spirito e Mysterium Inequitate

Creazione, Rivelazione e Fine dei Tempi

Gv-16:13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la Verità,

perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire.

Ma attenti! PERCHE‟ IL NEMICO SA‟ QUALE E‟ IL PUNTO PIU‟

FORTE MA ANCHE PIU‟ DEBOLE: E‟ LA MASSIMA POTENZA

TERRENA SU CUI E‟ RIPOSTO LO SPIRITO DOPO ADAMO: IL

PAPATO. E SE QUESTI CAMBIASSE FEDE E CON QUESTA

FONDASSE UNA NUOVA CHIESA ED UNA NUOVA RELIGIONE

TOTALMENTE PRIVATA DI QUELL‟UNICO SPIRITO SANTO? Mt-24:15 "Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il

profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!), …”

Mc-13:14 “Quando poi vedrete l'abominazione della desolazione posta là dove non deve stare

(chi legge faccia attenzione!), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti”.

(“CHI LEGGE FACCIA ATTENZIONE”. QUESTA AVVERTENZA STA SCRITTA NEL

VANGELO E SPIEGA AI “CUORI ARDENTI” COME SIA IMPORTANTE CONOSCERE

SECONDO LA GRANDEZZA DELLA FEDE LEGGENDO E NON PER SENTITO DIRE)

Ecco che il piano si sta realizzando mediante istruzioni date dagli Illuminati al Concilio Vaticano II!

Ecco le ragioni del sottotitolo: Eterogenesi dello Spirito e New Age- Dalla IG Farben all'Unione

Europea tra rimozione del Katechon e imposizione di un AntiPapa di Baviera e degli Illuminati

"Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una

elite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all‟autodeterminazione

nazionale praticata nei secoli passati ." - David Rockefeller, 1991 - "lasciati prendere per

mano dal bambino di Betlemme, non temere, fidati di lui, la forza vivificante della sua luce ti

incoraggia ad impegnarti nell‟edificazione di un Nuovo Ordine Mondiale..." - Benedetto XVI -

Dunque, uomo avvisato mezzo salvato. Eccovi le istruzioni per l’uso, forniteci dal Salvatore!

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“LA VERA GUERRA CHE SI COMBATTE NELLA STORIA E' QUELLA PRO E CONTRO LA

CHIESA” (San Giovanni Bosco). E‘ importante sin dall‘inizio comprendere lo Spirito della Storia!

Esistono fatti inderogabili che non spetta alla storia giudicare visto che appartengono alla sfera della

Fede. Questi fatti appartengono all‟inizio di tutto e sono prerogativa solo di Dio, nel senso che solo

Lui può determinarne l‟essenza e la gravità: la Rivolta degli Angeli è stata contro il Suo progetto di

Amore Misericordioso! Noi dobbiamo Onorarlo ricusando Satanael e le tentazioni che ci vorrebbero

liberi da Dio. Quindi partiamo da questo presupposto inequivocabile di Fedeltà: la Rivolta degli

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Angeli c‟è stata, Lucifero e Satana esistono, e quindi conseguentemente esiste l‟Inferno ed il Male.

Cosa comporta questo evento epocale sulla storia di tutti i giorni, da Adamo in poi? Ciò influenza

inevitabilmente ogni nostro pensiero, ogni nostra azione, ogni nostra opera, ogni nostro sentire. Per

una ragione assai semplice: E‟ IN CORSO UNA GUERRA ALLUCINANTE tra coloro (Demoni e

non solo) che dai tempi remoti vogliono sovvertire l‟Ordine Naturale di Dio con l‟introduzione di

un Nuovo Ordine Mondiale, e coloro che al seguito di Gesù, e nella Giusta corrente dello Spirito

Santo e della Vera Chiesa, lo vogliono Instaurare in Cristo, dopo il PECCATO ORIGINALE,

RiEvangelizzando la Cultura e contrassegnandosi come umili “servi” nella Vigna del Signore. E, a

affinchè ciò possa essere compiuto tutto secondo Verità e Retta Ragione, Dio ha mandato fra di noi,

sulla Terra, nel Giorno del Suo Riposo, preannunciandolo dai Profeti e secondo una linea di Eletti,

il Figlio Prediletto Gesù, il Cristo, il Salvatore, il Redentore, sottraendolo dal Giorno della Sua

Gloria per fargli vivere, in questa emergenza, Passione e Resurrezione perché potessimo CREDERE

e affidarci a Lui anche per riscoprire la Bellezza del Creato e quindi puntare alla Salvezza Eterna.

Come viatico di identità cristiana sono stati forniti pochi e utilissimi strumenti di discernimento: la

Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica Romana, custode della Verità e Dogma di Fede, e senza la

quale “nulla è salvo”; il Suo Pontefice Vicario di Gesù in Terra con i Sacerdoti “Una Cum”, ed i

Vescovi successori degli Apostoli; i Comandamenti; le Virtù Teologali e la Dottrina secondo il

Catechismo di San Pio X; i Sacramenti; l‟Eucarestia, la Liturgia e la Santa Messa; Nostra Signora

Madre di Dio Soccorritrice, Mediatrice di Grazie; il Rosario; tutta la comunità di Santi. Ma fra tutte

queste cose, l‟unico modo certo che abbiamo di identificare, certificare, collaudare, autenticare e

quindi Testimoniare la nostra Fede è il nostro cambiare vita assumendo su di noi e per tutto il nostro

Tempo di Conversione la Carità Apostolica, la Fede in Atto e le Opere di Misericordia Spirituale e

Corporale, con cui possiamo compiere quella vera missione che un cristiano autentico dal Cuore

Caldo, Ardente e persino Fervente deve mettere in conto per essere davvero sintonizzato in Virtù

con lo Spirito Santo: SOTTRARRE QUANTE PIU‟ ANIME POSSIBILI A SATANA. Dio questo

ci chiede: diventare Santi pescatori di uomini, strumento di CONVERSIONE per tutti i Popoli.

Ed è con il Battesimo prima e con la Cresima poi che noi decidiamo di tornare a nuova vita e di

essere Soldati di Dio, Militi dello Spirito Santo, Degni Testimoni e Pronti Operatori di Redenzione.

E‟ giunto il tempo di approfondire, insieme, un teorema che ho declinato come Eterogenesi dello

Spirito. Si potrebbe partire anche da un teorema analogo che affronta la formazione del Pensiero

Sincretico Moderno (Modernismo) e dello Spirito Americano (Puritanesimo Anglo Sionista), quello

che oggi conosciamo, per definizione come Dottrina NEOCON, orientata alla costituzione di un

Nuovo Ordine Mondiale, costruita su “I Protocolli dei Savi Anziani di Sion”, contrapposta al Piano

Naturale di Dio, all‟Economia equa/solidale dell‟Assoluto e allo Spirito Santo, unico Spirito Libero.

Dunque attraverso un procedimento insolito tenteremo di smascherare, o porre le basi di un metodo

di Discernimento, per aiutare la gente ad intuire il Piano Diabolico in Atto, necessariamente segreto,

di costruzione del Nuovo Ordine Mondiale al servizio dell‟AntiCristo, cercando di contrapporgli il

Giusto Spirito, che è dato dall‟Instaurazione di un Ordine Sociale in cui regna Cristo. Vediamo qui

di recuperare il Senso di questo Spirito nella Parusìa, cercando prima di ConoscerLo meglio.

La premessa è questa: l‟uomo è la Creatura al vertice della Creazione; è capace di fare cose grandi e

belle, utili a sè e agli altri, ma anche azioni cattive, spinto dall‟egoismo e dalle passioni generate da

quello spirito “ingrato” che già prima dei tempi si è Ribellato a Dio. Gesù dona Lo Spirito perchè

Dio sà che abbiamo bisogno di questa forza per vincere il Male e compiere il più possibile il Bene.

Andiamo per passi graduali a scoprire come avviene il dominio del mondo da parte dell‟Avversario.

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PERCHE' IL POTERE NON VUOLE L'"ENERGIA LIBERA"?

IL MONDO DELLA FREE ENERGY

Alla fine del 1880, le riviste commerciali delle scienze elettriche stavano predicendo

l‟elettricità gratis e l‟energia libera nel futuro prossimo. Incredibili scoperte riguardo la

natura dell‟elettricità stavano diventando ormai cosa comune. Nikola Tesla stava

dimostrando “l‟illuminazione senza fili” ed altre meraviglie associate alle correnti ad alta

frequenza. C‟era un entusiasmo per il futuro come mai prima. Ma JP Morgan fermò tutto.

Di Peter Lindemann

The World Of Free Energy

Entro 20 anni, ci sarebbero state automobili, aeroplani, film, musica registrata, telefoni, radio e

macchine fotografiche pratiche. L‟Età Vittoriana stava cedendo il passo a qualcosa di totalmente

nuovo. Per la prima volta nella storia, le persone comuni furono incoraggiate a prevedere un futuro

utopico pieno di abbondanti trasporti e comunicazioni moderne, cosi come lavoro, casa e cibo per

tutti. Le malattie, cosi come la povertà, sarebbero state sconfitte. La vita stava migliorando, e questa

volta, ognuno si accingeva ad ottenere un pezzo della torta. Allora, che cosa successe? Nel mezzo di

questa esplosione tecnologica, che fine fece la conquista energetica? Tutto questo entusiasmo per

l‟energia libera, poco prima dell‟inizio del secolo scorso, fu solamente un pio desiderio che la

“scienza reale” confutò?

L‟attuale stato della tecnologia

JFK: Energy Revolution!

http://www.youtube.com/watch?v=KjotfwzvR5k&feature=player_embedded#!

In realtà, la risposta a questa domanda è no. Anzi, è vero il contrario. Spettacolari tecnologie

energetiche furono sviluppate insieme alle altre conquiste. Da allora, sono stati sviluppati diversi

metodi per la produzione di grandi quantità di energia a costi estremamente bassi anche se nessuna

di queste tecnologie è giunta sul mercato come un articolo in vendita. Il perché questo è vero sarà

discusso a breve.

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Quattro forze invisibili

Ci sono quattro gigantesche forze che hanno lavorato insieme per creare questa situazione. Dire che

c‟è stata una cospirazione per sopprimere queste tecnologie ci porta solo ad avere una comprensione

superficiale del mondo, e pone la colpa per questo completamente al di fuori di noi stessi. La nostra

volontà di rimanere ignoranti e di non agire di fronte a questa situazione è sempre stata interpretata

da due di queste forze come consenso implicito. Quindi, oltre ad un pubblico non-esigente, quali

sono le altre forze che stanno impedendo la disponibilità della tecnologia free energy?

Negli Stati Uniti, e in molti altri paesi del mondo, c‟è un monopolio monetario in atto. Ad esempio.

io sono libero di guadagnare quanto più denaro voglio, ma verrò sempre pagato in banconote della

Federal Reserve. Non c‟è niente che posso fare per essere pagato con Certificati Aurei o con

qualche altra forma di denaro. Questo monopolio monetario è nelle mani di un ristretto numero di

banche di riserva private e queste banche sono di proprietà delle più ricche famiglie del mondo. Il

loro piano è quello di controllare il 100% di tutte le risorse di capitale del mondo, e quindi

controllare la vita di ognuno attraverso la disponibilità (o la non disponibilità) di tutti i beni e

servizi.

Una fonte indipendente di ricchezza (dispositivo di free energy) nelle mani di ogni persona,

manderebbe alla rovina i piani delle famiglie più ricche per il dominio del mondo. Il perché questo è

vero è facile da vedere. Attualmente, l‟economia di una nazione può essere rallentata o accelerata

con l‟innalzamento o l‟abbassamento dei tassi di interesse. Ma se una fosse presente nell‟ economia

di questa nazione una fonte indipendente di capitale (energia), e qualsiasi impresa o persona potesse

aumentare il proprio capitale senza prenderlo in prestito da una banca, l‟ azione centralizzata di

strozzinaggio sui tassi di interesse, semplicemente, non avrebbe lo stesso effetto.

La tecnologia free energy cambia il valore del denaro. Le famiglie più ricche e gli emettitori di

credito non vogliono alcuna concorrenza. E‟ talmente semplice. Vogliono mantenere il loro attuale

controllo monopolistico della massa monetaria. Per loro, la tecnologia free energy non è solo

qualcosa da sopprimere, deve essere permanentemente proibita!

Così, le famiglie più ricche e le loro istituzioni bancarie centrali sono la prima forza che opera per

posticipare la disponibilità pubblica della tecnologia free energy. Le loro motivazioni sono

l‟immaginato diritto divino a governare, l‟avidità e il loro insaziabile bisogno di controllare quasi

tutto, tranne se stessi. Le armi che hanno usato per far rispettare questo rinvio includono

l‟intimidazione, l‟uso di “esperti” debunker, l‟acquisto e l‟archiviazione della tecnologia, l‟omicidio

e il tentato omicidio degli inventori, la diffamazione, incendi dolosi, e una vasta gamma di incentivi

e disincentivi finanziari per manipolare possibili sostenitori. Essi hanno anche promosso la comune

accettazione di una teoria scientifica che afferma che la free energy è impossibile (leggi della

termodinamica).

La seconda forza che opera per posticipare la disponibilità pubblica della tecnologia free energy

sono i governi nazionali. Il problema qui non è tanto relativo alla concorrenza nella stampa della

moneta, ma nel mantenimento della sicurezza nazionale. Il fatto è che il mondo là fuori è una

giungla, e gli esseri umani possono essere molto crudeli, disonesti e subdoli. E‟ compito del

governo provvedere alla difesa comune. Per questo, le forze di polizia sono state delegate dal ramo

esecutivo del governo a far rispettare “lo stato di diritto”. La maggior parte di noi che acconsente

alla regole del diritto lo fa perché crede che sia la cosa giusta da fare, per il nostro bene. Ci sono

sempre, tuttavia, alcuni individui che credono che per il loro proprio beneficio sia meglio tenere un

comportamento non conforme all‟ accordo generale sull‟ordine sociale. Queste persone scelgono di

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operare al di fuori del diritto e perciò vengono considerate fuorilegge, criminali, sovversivi,

traditori, rivoluzionari o terroristi.

La maggior parte dei governi nazionali ha scoperto, per tentativi ed errori, che l‟unica politica estera

che funziona davvero, nel tempo, è la politica del “pan per focaccia.” Questo significa che i Governi

trattano l‟un l‟altro nel modo in cui vengono trattati. Vi sono imbrogli continui per ottenere

posizione e influenza negli affari mondiali, e chi è più forte vince! In economia esiste la Regola

d‟Oro che afferma: “Quello con l‟oro detta le regole.”

Succede cosi anche con la politica, ma con un aspetto più darwiniano. E „semplicemente la

sopravvivenza del più forte. In politica, però, il più forte è di solito anche quello che è disposto a

combattere con i metodi più sporchi. Tutti i mezzi a disposizione vengono utilizzati per mantenere

un vantaggio rispetto all‟avversario, ed ognuno è l‟avversario, indipendentemente dal fatto se sia

considerato amico o nemico. Questo include scandalosi atteggiamenti psicologici, menzogne,

inganni, spionaggio, furto, assassinio di leader mondiali, guerre per procura, alleanze e cambiamenti

di alleanze, trattati, aiuti stranieri e la presenza di forze militari ovunque sia possibile.

Che ci piaccia o no, questo è l‟arena psicologica e reale in cui operano i governi nazionali. Nessun

governo nazionale farà mai qualcosa che dia gratuitamente un vantaggio all‟avversario. E‟ un

suicidio nazionale. L‟attività di qualsiasi persona che fornisca, all‟interno o all‟esterno del paese, un

vantaggio all‟ avversario sarà considerata una minaccia per la “sicurezza nazionale”.

La tecnologia free energy è l‟incubo peggiore di un governo nazionale! Apertamente riconosciuta,

la tecnologia free energy scatenerebbe una corsa agli armamenti senza limiti da parte di tutti i

governi, come ultimo tentativo per tentare di ottenere un vantaggio assoluto e la dominazione.

Pensateci. Pensate che il Giappone non si sentirà intimidito se la Cina diventi free energy? Pensate

che Israele starà tranquillo se l‟Iraq avesse la free energy? Pensate che l‟India permetterebbe al

Pakistan di sviluppare la free energy? Pensate che gli USA non avrebbero cercato di fermare Osama

bin Laden dall‟ottenere la free energy?

L‟energia illimitata a disposizione,allo stato attuale delle cose, su questo pianeta porta ad un

inevitabile rimescolamento degli equilibri di potere. Questa potrebbe diventare una vera e propria

guerra per evitare che “l‟altro” abbia il vantaggio della ricchezza e del potere illimitato. Chiunque la

vorrà e, al tempo stesso, vorrà evitare che la posseggano tutti gli altri.

Quindi, i governi nazionali sono la seconda forza che opera per posticipare la disponibilità pubblica

della tecnologia free energy. Le loro motivazioni sono l‟ “auto-conservazione.” Questa

autoconservazione opera su tre livelli. In primo luogo, non dando indebito vantaggio ad un nemico

esterno. Poi prevenendo un‟azione individualizzata capace di sfidare efficacemente i poteri di

polizia ufficiali (anarchia) all‟interno del paese. Terza ed ultima, conservando i flussi di reddito

derivanti dalla tassazione delle fonti di energia attualmente in uso. Le loro armi includono il

prevenire dell‟emissione di brevetti in base a ragioni di sicurezza nazionale, le molestie legali e

illegali degli inventori con accuse criminali, verifiche fiscali, minacce, intercettazioni telefoniche,

arresti, incendi dolosi, furti durante le spedizioni, e una miriade di altre intimidazioni che rendono

l‟attività di costruzione e commercializzazione di una macchina free energy praticamente

impossibile.

La terza forza che opera nel posticipare la disponibilità pubblica della tecnologia free energy

consiste nel gruppo di inventori ingannati, nei ciarlatani e nei truffatori. Alla periferia delle

straordinarie conquiste scientifiche che costituiscono le vere tecnologie free energy, giace un

mondo di ombre e di anomalie inspiegate, invenzioni marginali e promotori senza scrupoli. Le

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prime due forze hanno costantemente utilizzato i media per promuovere i peggiori esempi di questo

gruppo, per distrarre l‟attenzione del pubblico e per screditare le reali innovazioni associandole con

frodi evidenti.

Nel corso degli ultimi cento anni, sono emerse decine di storie su invenzioni insolite. Alcune di

queste idee hanno così affascinato l‟immaginazione pubblica che ancora oggi continua ad esistere

una certa mitologia su questi sistemi. Vengono subito in mente i nomi di Keely, Hubbard, Coler e

Henderschott . Ci possono essere vere tecnologie dietro questi nomi, ma, semplicemente, non ci

sono abbastanza dati tecnici di pubblico dominio per poterlo affermare con certezza. Questi nomi

rimangono associati ad una mitologia di energia libera e utilizzati dai debunker come esempi di

frode.

L‟idea della free energy incide profondamente nel subconscio umano. Qualche inventore di

tecnologie marginali che ha dimostrato utili anomalie ha erroneamente esagerato l‟importanza delle

sue invenzioni. Alcuni di questi inventori hanno anche erroneamente esagerato l‟importanza di se

stessi per aver fatto queste invenzioni. Appare una combinazione di “febbre dell‟oro” e / o un

complesso del messia, che distorce ogni futuro contributo che essi possono dare.

Questi illusi inventori iniziano a scambiare l‟ entusiasmo per i fatti e il valore del lavoro scientifico

ne risente enormemente. C‟è una potente ma sottile seduzione che può deformare una personalità

dal momento in cui si comincia a credere che il mondo poggi sulle sue spalle o che sia il salvatore

del mondo. Accadono anche cose strane alle persone quando pensano di essere in procinto di

diventare molto ricche. Ci vuole una tremenda disciplina spirituale per rimanere obiettivi e umili in

presenza di una macchina free energy.

La psiche di molti inventori è diventata instabile solo credendo di avere una macchina free energy.

Cosi, mentre la qualità della scienza si deteriora, alcuni inventori sviluppano anche un complesso di

persecuzione che li mette sulla difensiva e li rende inavvicinabili. Questo processo li preclude da

qualsiasi reale sviluppo di una macchina free energy, alimentando tremendamente la mitologia delle

frodi.

Poi ci sono i truffatori. Negli ultimi 15 anni c‟è stata una persona negli Stati Uniti che ha fatto della

truffa sulla free energy un‟arte professionale. Ha raccolto oltre 100.000.000 di dollari, gli è stato

impedito di fare affari nello Stato di Washington, è stato incarcerato in California, ed è ancora

continua. Parla sempre di una variazione di un reale sistema di energia libera, vendendo alla gente

l‟idea che potranno ottenere presto uno di questi sistemi e lasciargli alla fine solamente

informazioni promozionali che non forniscono alcun dato reale sul sistema energetico stesso. Egli

ha spietatamente predato la comunità cristiana e la comunità patriota negli Stati Uniti e va ancora

forte.

L‟attuale truffa di quest‟uomo consiste nel far in modo che centinaia di migliaia di persone rendano

disponibili ubicazioni dove installare una macchina free energy. In cambio della sua installazione di

un generatore di energia libera nella loro casa, essi avranno elettricità gratis a vita, e la sua società

venderà l‟energia in eccesso alla compagnia elettrica locale. Dopo essersi convinti che riceveranno

elettricità gratis per sempre, senza anticipare alcuna spesa, acquisteranno volentieri un video

dimostrativo per convincere a far aderire anche i loro amici. Una volta capito il potere e le

motivazioni delle prime due forze che ho discusso, è evidente che il business di questa persona non

può funzionare. Questa persona ha probabilmente fatto più danno al movimento free energy negli

Stati Uniti di qualsiasi altra forza, distruggendo la fiducia della gente in questa tecnologia.

Quindi, la terza forza che opera per il rinvio della disponibilità pubblica della tecnologia free energy

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è la delusione e la disonestà all‟interno del movimento stesso. Le motivazioni sono l‟auto-

esaltazione, l‟avidità, il desiderio di potere sugli altri, e un falso senso di auto-importanza. Le armi

utilizzate sono la menzogna, l‟inganno, le truffe “specchietti per le allodole” , l‟auto-delusione e

l‟arroganza, combinate con una scienza da due soldi.

La quarta forza che opera per posticipare la disponibilità pubblica della tecnologia free energy è

tutto il resto di noi. Può essere facile vedere come siano meschine ed egoiste le motivazioni delle

altre forze, ma in realtà, queste motivazioni sono ancora molto vive in ognuno di noi. Proprio come

le famiglie più ricche, non ci illudiamo con una falsa superiorità e col voler controllare gli altri

invece di noi stessi? Inoltre, non vi ”vendereste” se il prezzo fosse abbastanza alto, ad esempio, per

un milione di dollari in contanti? O come i governi, ognuno di noi non vuole assicurare la sua

sopravvivenza? Se foste dentro un teatro in fiamme, nel panico, non spingereste allontanando tutte

le persone più deboli in una folle corsa per la porta? O come l‟inventore ingannato, non

confezionereste una confortevole illusione al posto di un fatto spiacevole? E non ci piace pensare

più a noi stessi che agli altri che ci danno credito? O non temiamo ancora l‟ignoto, anche se

promette una grande ricompensa?

Vedete, in realtà, tutte e quattro le forze sono solo diversi aspetti dello stesso processo, operando a

diversi livelli nella società. C‟è davvero solo una forza che impedisce la disponibilità pubblica della

tecnologia free energy, ed è il comportamento non spirituale che motiva gli umani. In ultima analisi,

la tecnologia free energy è una manifestazione esteriore di abbondanza divina. E „il motore

dell‟economia di una società illuminata, dove le persone si comportano volontariamente in modo

rispettoso e civile verso l‟altro, dove ogni membro della società ha tutto ciò di cui ha bisogno e non

desidera quello che è del suo vicino, dove la guerra e la violenza fisica sono qualcosa di socialmente

inaccettabile e le differenze delle persone sono, se non godute, almeno tollerate.

La comparsa della tecnologia free energy nella sociata è l‟alba di un‟ età veramente civilizzata. Si

tratterebbe di un evento epocale nella storia umana. Nessuno può prendersi il merito per questo.

Nessuno può diventare ricco con essa. Nessuno può governare il mondo con essa. E‟ semplicemente

un dono di Dio. Costringe tutti ad assumersi la responsabilità delle nostre azioni e della nostra auto-

disciplina e autocontrollo quando necessario. Il mondo, come è ordinato attualmente, non può avere

la tecnologia free energy senza essere completamente trasformato da essa in qualcos‟altro. Questa

civiltà ha raggiunto l‟apice del suo sviluppo, perché ha partorito i semi della propria trasformazione.

Gli esseri umani non spirituali non possono fidarsi dell‟ energia libera. Faranno solamente quello

che hanno sempre fatto, sfruttarsi senza pietà o uccidersi a vicenda nel processo.

Se si torna indietro e si rilegge Atlas Shrugged di Ayn Rand o il Rapporto del Club di Roma,

diventa evidente che le famiglie più ricche lo hanno capito da decenni. Il loro piano è quello di

vivere nel mondo della free energy, ma lasciando fuori in modo permanente il resto di noi. Ma

questa non è una novità. I potenti hanno sempre considerato la popolazione comune (noi) come loro

sudditi. Quello che c‟è di nuovo, è che voi ed io possiamo adesso comunicare tra di noi tramite

Internet, che appunto ci offre la quarta forza, un‟opportunità per superare gli sforzi combinati delle

altre forze di impedire il diffondersi delle tecnologie free energy.

L‟opportunità

Quello che sta per accadere è che gli inventori stanno cominciando a pubblicare i loro lavori, invece

di brevettarli e mantenerli segreti. Sempre più persone stanno dando via le informazioni su queste

tecnologie in libri, video e siti web. Mentre su Internet c‟è ancora una grande quantità di

informazioni inutili sulla free energy, sta invece crescendo rapidamente la disponibilità di una

buona informazione. Controllate l‟elenco dei siti web e altre risorse alla fine di questo articolo.

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E „imperativo che iniziate a raccogliere tutte le informazioni che potete sui veri sistemi di free

energy. La ragione di questo è semplice. Le prime due forze non permetteranno mai che un

inventore o una società possa costruire e vendervi una macchina free energy! L‟unico modo per

ottenerla è di costruirvela da soli o con un amico. Questo è esattamente quello che migliaia di

persone stanno già tranquillamente iniziando a fare. Potete sentirvi del tutto inadeguati al compito,

ma cominciate ora a raccogliere informazioni. Potreste essere solo un anello della catena degli

eventi per il bene degli altri. Concentratevi su ciò che si può fare ora, non su quanto c‟è ancora da

fare. Piccoli gruppi di ricerca privati stanno già lavorando ai dettagli mentre leggete questo articolo.

Molti si sono impegnati a pubblicare i propri risultati su Internet.

La quarta forza siamo tutti noi. Se ci alziamo e rifiutiamo di rimanere ignoranti e di non agire,

possiamo cambiare il corso della storia. E‟ l‟insieme delle nostre azioni che può fare la differenza.

Solo l‟azione di massa, che rappresenta il nostro consenso, può dar vita al mondo che vogliamo. Le

altre tre forze non ci aiuteranno a mettere un impianto senza combustibile nel nostro scantinato.

Non ci aiuteranno ad essere liberi dalle loro manipolazioni. Tuttavia, la tecnologia free energy è qui.

È reale, e cambierà tutto ciò che riguarda il nostro modo di vivere, lavorare e relazionarsi gli uni

agli altri. In ultima analisi, la tecnologia free energy rende obsoleta l‟avidità e la paura per la

sopravvivenza. Ma come tutti gli esercizi spirituali della fede, dobbiamo prima manifestare la

generosità e la fiducia nella nostra vita.

La fonte di energia libera è dentro di noi. E‟ l‟eccitamento di esprimersi liberamente. E „la nostra

intuizione spiritualmente guidata che si esprime senza distrazione, intimidazione o manipolazione.

E’ l’apertura del nostro cuore. Idealmente le tecnologie free energy sostengono una società

giusta dove ognuno ha abbastanza cibo, vestiario, alloggio, autostima e il tempo libero per

contemplare i significati più spirituali della vita. Non lo dobbiamo forse l’uno all’altro di

affrontare le nostre paure e attivarci per creare questo futuro per i figli dei nostri figli? „

La tecnologia free energy è qui. E‟ qui da decenni. La tecnologia delle comunicazioni e Internet

hanno lacerato il velo di segretezza su questo fatto straordinario. La gente di tutto il mondo sta

cominciando a costruire tale dispositivi per uso proprio. I banchieri e i governi naturalmente non

vogliono che questo accada, ma non possono fermarlo. Non verrà riportato praticamente nulla dai

principali mezzi di comunicazione di ciò che sta accadendo. Enormi instabilità economiche e guerre

saranno utilizzate nel prossimo futuro per distrarre le persone dall‟ unirsi per la libera circolazione

dell‟energia.

La società occidentale si sta avviando verso l‟autodistruzione a causa degli effetti accumulati a

lungo termine dell‟avidità e della corruzione. La disponibilità generale di tecnologia free energy

non può fermare questa tendenza. La può solo rafforzare. Se, invece, aveste un dispositivo free

energy, potreste essere in una posizione migliore per sostenere la transizione politica / sociale /

economica che è in corso. La domanda è: chi sarà in ultima analisi, ad avere il controllo

dell‟emergente governo mondiale? La prima forza prima o la quarta?

L‟ultima grande guerra è ormai alle porte. I semi sono stati piantati. Dopo questa verrà l‟inizio di

una vera civiltà. Alcuni di noi che si rifiutano di combattere sopravviveranno per vedere l‟alba del

mondo della free energy. Vi sfido ad essere tra quelli che ci proveranno.

Tradotto e pubblicato da Coriintempesta

http://www.vocidallastrada.com/2012/01/perche-il-potere-non-vuole-lenergia.html

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Il livello dello scontro, oggi, dunque, è essenzialmente culturale ed emotivo, perché rappresenta il

modo più congeniale per introdurre il Nuovo Spirito dei Tempi, (artefatto e altamente seduttivo)

anteponendolo o sovrapponendolo a Quello Eterno. E‟ la nuova Frontiera dello Spirito, che ci porta

ad affrontare la battaglia anche sul piano delle idee (modelli di società) contro quelle “imposte” da

altre elìte sataniche che dispongono di mezzi finanziari, comunicativi, militari illimitati, collaudati

da due millenni di complotti sotterranei che hanno inoculato nella cristianità idee perverse, modelli

disumani, che si sono trasformati in veri genocidi di massa, che beneficia di vastissime complicità

fondate su ignoranza, condizionamento mentale, paura, ambizione, interesse organizzati, avidità e

abitudini consolidate. Osservando superficialmente, per la sproporzione delle forze in campo, l‟esito

dello SCONTRO sembrerebbe, scontato. Ma sappiamo che “le forze del male non prevarranno”.

L‟approfondimento merita una attenzione particolare sebbene su questi argomenti ci sia sempre

stato una sorta di Tabù, che getta ombre strane non solo su cosa sia lo Spirito Santo, il ruolo che

hanno gli Angeli, la Parusìa, ma anche su San Paolo, su San Massimiliano Kolbe, su Giambattista

Vico e sul Beato Gioacchino da Fiore. Stiamo per affrontare il delicato argomento dello Spirito di

Dio, del Pensiero Santo, Lo sconosciuto che ci rivela i Tempi. Faremo in modo di capirLo meglio

passando dall‟Immacolata Concezione e se può tornare utile, anche dalle stanze del Suo Avversario.

Si sostiene, infatti, che il potere reale negli Stati Uniti (l‟enclave frutto della Rivolta Protestante e

Monetaria creata per controllare il mondo), condiziona fortemente ambienti di governo e influenza

vertici militari, strati più alti dell‟”intelligence”, così come i vertici finanziari e ecclesiastici, i mezzi

di informazione, è di fatto detenuto da un insieme di lobby. Si tratterebbe di gruppi influenti, di

sette più o meno segrete, esclusive, a carattere di think thank, che trovano incroci nella massoneria

internazionale, nel sincretismo ideologico, nel relativismo etico. E che a loro volta sono costituite in

gran parte da gruppi oligarchici che in politica e nella finanza internazionale fanno capo alla lobby

israeliana, talmudica o cristiano sionista che dir di voglia, che ha ben poco a che fare con gli ebrei

della Torah, in quanto tali, ma hanno una natura radicata in eventi molto più lontani, nella disputa

eterna tra le forze del Bene e quelle del Male e nell‟adorazione di Satanael, loro unico Principe.

Innanzitutto chiariamoci: forse è anche per questo che i peccati contro lo Spirito Santo sono “da

sempre” considerati, soprattutto, dal Catechismo Cattolico, tra i più gravi: perché nella storia,

IMPUGNARE LA VERITA‟ RIVELATA è sempre significato POTERE contro Dio. E‟ Gesù il

primo ad accusare i Rabbini di tenere per sé le Verità, così da abusare dei poveri e degli incolti.

Esercizio del Potere (in ogni sua forma) e quindi, volontà recondita di diventare come Dio. Il Potere

tanto agognato da Satanael di “Dominare” sulla Terra come Principe, passa da questo “espediente”:

negare lo Spirito. Negare cioè che Dio abbia mai avuto un Progetto (ecco l‟idea forte e suggestiva

propinata sin dall‟infanzia sul caos e sull‟evoluzionismo) e che abbia mai trasmesso e consegnato in

modo definitivo (con Gesù) all‟uomo, anche il Suo Giusto Spirito di collaborazione, cooperazione e

compartecipazione nella Creazione. Contro questa negazione o avversione sottile, la Chiesa vi ha

sempre contrapposto i cardini irrinunciabili di difesa della Fede: le Virtù Morali. Lo Spirito Santo è

e resta il nostro collegamento diretto con Dio, come fosse una sorta di Radar o Sonar per orientarci

(VIA, VERITA‟ E VITA), affiancati dal DNA e dal Codice Genetico 23. Insomma, Dio ci infonde

il Suo Spirito, in forma gratuita, per essere sempre, noi, al top in ogni situazione. Ci offre il Dono di

una dignità Celeste: la Santità. L‟esistenza Cristiana è pertanto segnata dallo Spirito che ci porta alla

piena configurazione o conformazione a Gesù attribuendoci ruoli attivi nella “Vigna” del Signore.

Alla Chiesa Dio ha affidato, tramite il Figlio, il Suo Dono, come il soffio alla creatura plasmata,

affinché tutte le membra, partecipandone siano vivificate; in Lei è stata deposta la Comunione con

Cristo, cioè lo Spirito Santo, pegno di incorruttibilità, conferma della nostra Fede e scala della

Page 11: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

nostra ascesa a Dio. Infatti “nella Chiesa Dio pose apostoli, profeti e dottori” (1 Corinzi 12,28) e

tutta la restante Opera dello Spirito. Di Lui non sono partecipi tutti quelli che non corrono alla

Chiesa ma si privano della vita a causa delle loro false dottrine ed azioni perverse. Perché dove è la

Chiesa, lì è anche lo Spirito di Dio; e dove è lo Spirito di Dio, lì è la Chiesa ed ogni Grazia. Ora lo

Spirito è Verità. Perciò quelli che non partecipano di Lui, non si nutrono al seno della madre per la

vita e nello Spirito della Consolazione e non agiscono con lo Spirito Giusto. Ciò ci distingue dalla

Predestinazione Luterana, che non concepisce né la volontà né le grazie come fonte di salvezza.

Dio ha mandato il Figlio, anticipandoLo tramite i Profeti, perché perfezionasse e confermasse per

Sua intercessione quello Spirito Santo che già era connaturato all‟Uomo mediante le leggi naturali e

la morale che da Questi ne derivano (confermando la necessità di una sana cultura bio-ecologica e

di antropologia culturale) ma che l‟uomo ancora non aveva saputo cogliere nella Pienezza in Doni,

Virtù e Grazie, senza derogare alla superstizione o ai taumaturghi. E‟ Gesù, dunque, incarnandoSi,

che ci ha dato il Vero Spirito di Dio come Dono di Vita Nuova prima agli Apostoli, poi alla Chiesa,

quindi al Mondo che aveva bisogno di Redenzione dopo la caduta nell‟Eden. Il Giusto Spirito, così

come Rivelatosi tramite il Figlio, era già stato percepito dalle Grandi Civiltà che sono diventate tali

proprio perché avevano saputo cogliere, anche se ancora solo parzialmente, lo Spirito di Dio,

attraverso il perfezionamento delle Leggi di Natura, il flusso degli Astri e l‟attenza osservazione dei

moti celesti e della forza sovrannaturale della Morale. Per questo ne invocavano da sempre la

conferma e la venuta o Parusìa di un Messia benedetto da Dio Stesso. Intuivano che dietro a Tutto

c‟era un Vero Taumaturgo. Ne erano consapevoli tutti. Questi Popoli sono stati, non a caso,

annoverati nella Bibbia per le intuizioni, previsioni, opere, gesta e la fervida attesa. Ciò vale, anche

per i Popoli molto lontani dalla “culla” del Mediterraneo Terra Fertile, come gli Indios

dell‟America PreColombiana, i Selvatici delle Isole Oceaniche e gli Autoctoni dell‟Estremo Oriente

e dell‟Oceania, dei quali, dopo il Diluvio Universale, si era persa ogni traccia qui da noi.

Il Dono dello Spirito, dunque, viene effuso anche sui Pagani, su cui San Paolo farà breccia, e

procura la Vita Nuova in Gesù. Giovanni Paolo II disse: “… nelle diverse tradizioni religiose c‟è

del vero e del buono, delle semenze del Verbo. Vero sì, ma non fino al punto di negargli Gesù e la

Chiesa Santa con una sana “conversione”. Esso (Il Verbo, Lo Spirito, ndr) ha esortato i discepoli di

Cristo a scoprire „quali ricchezze, Dio, nella Sua magnificenza, ha dato ai popoli‟ (Ad gentes, 11).

Questi sono i fondamenti di un dialogo fruttuoso, come diceva l‟apostolo Paolo ai primi cristiani:

„tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto

questo sia oggetto dei vostri pensieri‟ (Fil 4,8). Da ciò il nostro atteggiamento di rispetto; rispetto

per i Veri Valori, dovunque essi siano, rispetto soprattutto per l‟Uomo che cerca di vivere di questi

valori, valori che lo aiutano ad allontanare dalla paura. E‟ legittimo essere riconoscenti verso i più

anziani che vi hanno trasmesso il senso del sacro, la fede in un Dio Unico e Buono, il gusto della

celebrazione, la considerazione per la vita morale e l‟armonia nella società. Se andiamo più indietro

nella Storia, constatiamo che gli antenati dei missionari giunti dall‟Europa avevano essi stessi

ricevuto il Vangelo quando avevano già una religione ed un culto. Accogliendo il messaggio di Dio

essi non hanno perduto niente. Al contrario hanno avuto la possibilità di conoscere Gesù, di ricevere

lo Spirito Santo, e di divenire in Lui, per mezzo del Battesimo, figli e figlie del Dio d‟Amore e di

Misericordia. Tutto nella libertà”. Ovviamente la salvezza avviene solo nella conversione in Cristo.

Ma questo fondamentale Spirito di condivisione della Salvezza in Gesù è stato abilmente nascosto

dai media, perché i loro “Padroni” lo hanno voluto occultare. Cosa che non sfuggì a San Pio X che

il 7 giusgno 1912, in piena epoca di colonialismo e sfruttamento, scrisse con grande tromento a

favore degli Indiani del Sud America l‟enciclica “Lacrimabili Statu”. Ma era solo l‟inizio, perché,

come vedremo in seguito è attraverso la sottrazione di Tempo che le anime finiscono nell‟abisso.

Andremmo, ora a verificare attraverso un percorso di sistema, come lo Spirito di Dio si è proposto

all‟Uomo anche attraverso le istituzioni ed il genere di gruppi famigliari o clan, e come ha, da

Page 12: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

sempre, movimentato la Storia. Scopriremo inoltre che, nonostante Lo si sia tentato di ingabbiare,

imbrattare, gestire, mistificare, insabbiare, occultare sotto il piano simbolico e spiritual-razionale,

Questi, è invece, rimasto cristallino, libero nella mente e nei cuori dei Credenti, che nella forma più

Evoluta si sono rivolti alla SS. Trinità. I TESTIMONI di tutta la terra, hanno capito il messaggio del

Padre, poi quello del Figlio e quindi dello Spirito di Amore che intercorre tra le Persone di Dio

distinte e separate e si sono Convertiti: la Storia si consegna nello splendore della Luce degli Eletti.

Dice il Maestro: “Dai frutti li riconoscerete”. “Ecco, farò nuove tutte le cose!”. E così apprendiamo

anche, dai Sacri Testi, che “E‟ disceso agli Inferi ed il Terzo Giorno è Risuscitato, secondo le

scritture”. Ecco è andato ad incontrare i Giusti, che senza averLo conosciuto, erano già ricolmi

Dello Spirito e percepivano la Sua Luce. Gesù, da sempre, ha amato tutti coloro che aderiscono allo

Spirito Santo sacrificando tutto fino alla propria morte ed il proprio annullamento in Dio.

Se lo Spirito abita in noi, noi siamo il Suo Tempio. E poichè Egli è Santo quindi Potenza Assoluta,

se ascoltiamo la sua voce, anche noi saremo Santi. Possiamo, allora, tutti, essere capaci di una vita

Santa nello Spirito. Santo non è solo, infatti, chi fa cose eccezionali e eroiche, ma chi, proprio per il

legame che lo unisce a Dio, Manifesta qualcosa di grande e di diverso anche nella quotidianità:

nell‟aspetto sereno del volto, nel comportamento semplice e libero, nella capacità di compiere gesti

d‟amore, di pace, di perdono, di gratitudine. Lo Spirito Santo è il santificatore dell‟uomo, dato da

Cristo all‟uomo per trasformarlo, vivificarlo e renderlo creatura nuova. Lo SPIRITO SANTO E‟

TRASFORMANTE. Il Santo è l‟uomo vero, un uomo non schiavo del peccato ma penitente, non

vittima del relativismo etico, ma combattente, liberato e condotto dallo Spirito Trionfante di Dio.

Fin dall‟inizio, lo Spirito di Dio era all‟Opera nella Creazione. Sono tutte giuste, belle e splendenti

le Opere e le Creature di Dio. Del Suo Spirito è piena la Terra. Se toglie il Suo soffio, muore ogni

cosa. Il Suo Spirito permeade e tutto vive, si ricrea e tutto rinnova. Nello Spirito alberga l‟Immagine

e Somiglianza del Dio Unico Onnipotente e Onniscente ed il Segno della Croce. Ma lo Spirito entra

in azione, in particolare, con la creazione dell‟Uomo e si manifesta con Gesù sul Giordano. Prima

c‟erano gli Angeli, creati fin dalla loro origine in funzione del Regno. Creature di Dio, Spirituali,

incorporee ma personali (dotate di intelligenza e volontà propria). Tra gli esseri visibili, sono quelli

con il più alto grado di perfezione. Gli Angeli furono creati di Puro Spirito, per assistere e servire

Dio, come “anelli di congiunzione”. Quindi Perfetti ma anche fragili, ignari della Misericordia di

Dio, che non gli appartiene, in quanto riferita solo ad esseri più deboli ed imperfetti. Ed in un

mondo caotico, a cui il Creatore non aveva ancora Rivelato per intero il Suo Spirito, ma dove vi

aveva già gettato Satanael con il suo seguito, il Sesto Giorno, mette in atto il Suo Disegno Supremo

di Amore, quello con cui aveva Concepito la Madre “CORREDENTRICE”. Ecco dunque avviare

un nuovo corso (il Tempo) per la auto-determinazione (nella libertà) di un modello Santo di Spirito

Partecipativo, che si identificava nell‟Uomo (il primo prototipo fu creato e non generato) da cui

sarebbe derivata Lei la Santissima e quindi il Figlio, la Seconda Persona della Deicità. Pur essendo

di Spirito, cosa potevano saperne gli Angeli di quello che Dio stava preFigurando. Con questo atto,

aveva procurato, indirettamente, la liberazione di forme diverse di energia che sono all‟origine della

ribellione di alcuni Angeli, che essendo, è vero, di Spirito, hanno però risentito dell‟”Analogia” e

della “Discrasia” di uno Spirito Puro accostato ad un Corpo (inesistente prima della Creazione) e ad

una Immagine che Dio voleva dare a Sé, composto non più solo di energia, ma anche di materia. Un

Essere fatto di Anima, Corpo e Spirito. L‟aggiunta di questi elementi, che non appartenevano alla

visione che avevano loro della Luce, ma che sarebbero stati originati con il Big Bang, fece, sentire

parte di loro inutili e detronizzati e ridotti a rango inferiore. Persino Lucifero, l‟attuatore dei Piani di

Dio, si sentì escluso dalla totalità del Progetto di Dio. Gesù, che nella sintesi Atemporale Spirituale

di Dio era già alla Destra del Padre, e vide precipitare in disgrazia e scaraventato sulla Terra per

opera di San Michele Arcangelo il più Bello e Potente fra gli Angeli, con una personalità e compiti

particolari. E con Lucifero “che era l‟unico che poteva stare di fronte a Dio” Michele lo rimproverò

per la sua ribellione proprio perché era l‟unico che aveva quella prerogativa e per questo sarà

chiamato così ab aeterno, anche Satanael Cherubino, anzi un Cherubino Protettore e Angelo della

Page 13: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Terra lo seguì nel vano progetto di attuare ciò che credevano di possedere di Dio. Infatti, avendo

entrambe un grande posto di responsabilità nel Pensiero di Dio, potevano fare molto, ma non tutto

(“le pentole ma non i coperti”, si dice nel gergo popolare). Non potevano infatti creare l‟Uomo, la

Vita e neppure la Bellezza: Loro dovevano proteggere il Trono di Dio, gli Esseri Celesti, ed

eseguire i Piani della Creazione attraverso il controllo diretto dei Titani; forse Satanael era stato

anche incaricato di proteggere la Primitiva Terra prima della creazione dell'Uomo. Infatti era prima

dell'Eden, Giardino di Dio e lo ritroviamo, poi, nel Paradiso Terrestre dove tentò Eva facendole

mangiare il frutto proibito. Satanael era preposto sin dall‟inizio a partecipare dell‟Era o Eone come

999 ossia Angelo “gestatore” e “aiutante” della Creazione al servizio dell‟Uomo, che poi si è

capovolto in 666, ossia l‟AntiCristo, l‟agente “terrestre” di Lucifero e di Satana, l‟ingannatore, il

menzognero, il figlio della Perdizione. Dopo la Cacciata, avremmo dovuto (si intende, tramite

Adamo, nostro capostipite) muoverci in quella Era, che sarebbe stata dello Spirito Santo che è 777,

mentre Gesù, con la Parusìa, ci avrebbe poi portato nell‟Ottavo che è l‟888, quello della Salvezza

Battesimale, della Resurrezione, della Trasfigurazione, della Perfezione Celeste dove ci sono anche

gli Angeli Fedeli per il Giudizio Finale. Satanael non seppe farsene niente del primo posto, e lui che

era Protettore si è trasformato in capo della schiera avversa. Ma qui andremmo a finire su un piano

diverso che è quello dei Troni, delle Potestà, delle Virtù, dei Principati e delle Dominazioni, che, in

qualità di Spirito Controllore, avrebbero dovuto determinare le sfere Temporali ed invece ne sono

stati regolamentati dal nostro Essere configurati “prediletti”, “liberi” nell‟arbitrio. Dunque sebbene i

primi uomini “decaduti” siano vissuti tra l‟Era della Creazione e quella di Cristo (che ha dovuto

anticipare la Sua Venuta, anche mediante la pre-richiesta dei Profeti a causa anche dell‟Alleanza

stabilita con l‟Uomo con Noè e Mosè, come ce lo ricordano le Nozze di Cana –“Donna, cosa vuoi

tu, non è la mia ora”), gli Uomini dell‟epoca Cristiana hanno vissuto sotto la protezione della

Chiesa e dello Spirito Santo ma non senza il reale rischio della “profanazione della Fede” insidiata

da nuove ideologie neopagane ed eresie di false fedi. E‟ così che l‟uomo moderno, oggi, vive la sua

Redenzione tra Grandi Tribolazioni immerso tra l‟Era dell‟AntiCristo e quella della Attesa, ossia

Parusìa di Nostro Signore sotto la Protezione della Madre di Dio che gli Arcieri amano definire la

Tenda (Tabernacolo) Nostra Arca di Bellezza. In questo interRegno c‟è la Vigna che è composta di

un Tempo X, indeterminato da Dio e oscuro agli uomini, in cui aleggiano Gesù come Salvatore,

Maria con le Apparizioni, lo Spirito Santo come prospettiva di Doni Grazie e Satanael con il suo

“Manifesto Ingannatore” che ci consegna il suo Duca, l‟AntiCristo. Già, perché egli sa che finchè

l‟Uomo non conclude questa avventura terrena, Dio, non si può realizzare nella Triplice Persona del

Padre del Figlio e dello Spirito Santo e nemmeno incorporare Maria Corredentrice, quindi non può

Trionfare nella Gioia e fare Festa e riportare noi tutti a Lui e formare la Persona Unica di Dio. Nel

senso che l‟Uomo, pur legato a Dio tramite lo Spirito, può (consapevolmente o no) allungare o

accorciare il Tempo di espiazione sulla Terra a seconda del suo livello di Fede e di maturazione

della conoscenza dello Spirito e accelerare o rallentare il ritorno di Gesù nella Parusìa Finale e nel

Giudizio Universale). Solo la Consacrazione da parte di un Papa della Russia, con tutti i Vescovi

riuniti, al Cuore Immacolato di Maria Vergine, infatti, può far Trionfare il Bene, e rendere Sua

Madre, rappresentante del nuovo genere umano, Corredentrice. E‟ Lei che schiaccia la testa di

Satana, è lei creatura generata e non creata a far trionfare Dio sugli Angeli Ribelli. Il Piano di Dio

con l‟Uomo che trionfa sui Figli della Perdizione e quindi sugli Angeli che si “vollero” ribellare a

Dio. E‟ stata proprio questa “discrezionalità” attribuita da Dio all‟Uomo e quindi alla Donna, che dà

Forma a Gesù Sua Immagine e Somiglianza, nonché Vero Dio, e che ha scatenato l‟invidia degli

Angeli, troppo perfetti per comprendere l‟introduzione di una variabile così “sublime” per noi e

“assurda” per loro. Così, Satanael si diletta, nel frattempo a mietere anime, rubarci il tempo,

ingannarci ed insidiarci con Mammona e così addolorare Dio. Ma Dio è andato oltre e ci ha

consegnato nella Storia, attraverso il Suo Nome che è Misericordia, di variare la “Sinfonia della

Creazione” con diverse forme di Parusìa: quella dell‟AnnuncioAvvento a Maria nella Santa Casa e

poi a Betlemme che è Nascita e Manifestazione di Gesù a tutti i Popoli, nelle figure dei Re Magi;

quella del Battesimo sul Giardano che dà corpo e sostanza ai nostri Sacramenti; quella dei Miracoli;

Page 14: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

quella della Trasfigurazione sul Monte Tabor; quella della Pentecoste e della Santa Messa; quella

della Liturgia che è Parusia Anticipata, cioè è l'irrompere del «già» nel nostro «non ancora»; quella

Intermedia che é da inquadrare, in questo contesto, all‟interno della "settimana universale", ma che

potrebbe anche essere già stata risolta, abbreviata o eliminata per l‟incedere dell‟apostasìa presso i

suoi clerici; e quella Finale o Ottuonaria del Giudizio. La Manifestazione Gloriosa di Cristo, dopo

la sconfitta dell‟Anticristo che ricapitolerà in sé il tempo dell‟iniquità (= 6, o sesto millennio), darà

inizio ad un nuovo ciclo (= 7, o settimo millennio). Ignorando questo contesto, la maggior parte dei

teologi affermano la Venuta repentina di Cristo Risorto, basandosi forse sul ‟Grande Equivoco‟ di

Sant‟Agostino. In questo caso occorre inquadrare lo Spirito nell‟ottica della Misericordia pro-tesa

alla Salvezza delle anime che stanno finendo in maniera inesorabile fra le mani di Lucifero.

Comunque, ciò premesso, Dio, ad un certo punto, crea Adamo, e vi alita il Suo Spirito. Satanael è lì

pronto. Non si fa prendere alla sprovvista. Fino allora era riuscito ad addomesticare tutte le creature,

tranne quelle che Dio aveva preservato per Adamo nel Giardino Fertile, in Mesopotamia, la Terra di

mezza luna, bagnata dalle acque dei quattro fiumi (Tigri, Eufrate, Fison, Ghicon), quelli che

rendevano quell‟area paradisiaca. Lì Satanael non avrebbe potuto intervenire se non attraverso

Adamo se glielo avesse concesso, in quella che sarà la prima “alienazione” del genere umano,

seguito poi dai tradimenti di Giuda prima e da quello del Concilio Vaticano II, poi. Satanael sa

quello che Adamo ignora: che dal suo genere dipenderà la Vittoria ed il Trionfo di Dio sui suoi

Angeli Ribelli. Dall‟Uomo, cioè da Adamo, sarebbe discesa dapprima la Madre e quindi il Figlio di

Dio. Ciò però nella Maturità dei Tempi. Tutto stava non farci arrivare i discendenti di Adamo ed

Eva, ma solo quei figli snaturati avuti dalla ancestre madre (la neandethal per dirla in soldoni) che

Dio aveva utilizzato esclusivamente come “incubatrice” del Suo Ovulo Perfettissimo, inseminato

dalla “costola” di Adamo. Così Satanael spiegò ad Adamo (colloquio poi attribuito ad Eva, che

ancora infante non poteva comprendere nulla) che da quella “ancestre” ossia FRUTTO PROIBITO

albero della vita ma anche della conoscenza del bene e del male, avrebbe potuto ottenere quanto gli

serviva per staccarsi da Dio: l‟autonomia e l‟indipendenza. In poche parole, da un semplice atto

sessuale, avrebbe potuto riprodurre non un solo Caino, ma tanti Caini, così da dominare il mondo e

aquisire un potere sopra a Dio con l‟omologazione delle sue creature. Questo doveva essere un

attacco diretto al numero dei cromosomi che Dio aveva dato all‟uomo: il 23. Dio ha creato l‟Uomo

per vivere in Comunione con Lui ed il segreto era in gran parte nel DNA e nel numero dei

cromosomi. Gli Illuminati, infatti, ancora oggi usano questo numero per “firmare” la rivoluzione

contro Dio per conto di Satana, che venerano e adorano; infatti, l‟altro Spirito, quello degli Angeli,

pur se creato prima, per ragione di Purezza dell‟Idea stessa di Dio, è stato creato per essere

subordinato al Suo Progetto concernente l‟Uomo-Figlio e quindi la pluralità di Dio e quindi gli

stessi Angeli Ribelli, per farsi gioco di Dio, devono ricorrere all‟Uomo. Allora Adamo viene

ingannato a disobbedire Dio per prestare il suo seme alla Bestia. Caino, che non era dotato dell‟uso

della parola proprio perché nato fuori dalla Legge Naturale di Dio, è descritto nella Bibbia più

simile ad un animale che ad una creatura umana. Non parla, è piccolino, pieno di peli, con le braccia

ch toccano quasi terra, piedi grossi. Abele, invece, nato molto dopo e finalmente da Eva, maturata,

diventata donna, era il degno figlio che Dio voleva da Adamo. Ma Caino lo uccide, nella maniera

più brutale, dopo averlo seviziato e violentato sessualmente. La disobbedienza di Adamo fu causa

del decadimento di tutto il genere umano, perché anche i discendenti di Jafet cominciarono ad

incrociarsi con la stirpe di Caino, stabilendo come unico criterio la selezione delle donne più fertili

e anche più belle. Lo Spirito di Dio, indomabile mai domo è, nel Suo Giusto Ordine, un elemento

costitutivo del Suo essere, e aleggia sulla terra in attesa della attuazione della nostra LIBERTA‟ IN

COSCIENZA E NEL TEMPO ed è composto di Parti di Spirito Complementari che confluiscono

nell‟Unico Spirito di Dio. Quindi Dio sa, in anticipo, che riconoscerà ad Adamo una nuova chance,

nel caso mancasse il bersaglio, a costa chieda il Suo PERDONO. Ma ancora una volta non manca di

metterlo alla prova. Ecco che mentre alle Creature Angeliche Dio offre direttamente e subito la Sua

Luce, all‟Uomo, a differenza dello Spirito Puro, gli dà la Sua Parola, il Suo soffio, la Sua Presenza

Page 15: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

amichevole e paterna. E nonostante il rischio di possibili deviazioni, per il dono insito nella

LIBERTA‟ continuerà a dargli una Vita ed un Percorso da compiere per raggiungere la Pienezza

dello Spirito, passando dalla Libertà Individuale e dal Pentimento, il Dono “supplementare” che non

ha concesso neppure agli Spiriti Puri, salvo condanna per direttissima e senza appello. E ancora.

Perché l‟Uomo Viva e completi il Creato mettendoci di suo, lo anima di sensi, coscienza e

conoscenze. Gli chiede di dare lui il nome a tutte le altre creature. Gli offre talenti, grazie, doni e

virtù, E‟ la Struttura Metafisica più geniale che Dio immagina per santificare al massimo l‟Uomo

attraverso il Figlio. Anche al Creato e all‟Uomo, come fece per gli Angeli, consegna la Bellezza, il

Bene, la Bontà come Suo Dono che illumina del Suo Splendore e dello Spirito Santo. Gli affianca,

prelevando da lui il germe di nuova vita, una Donna, Eva, prendendo come modello la Madre. Tutto

questo già era compreso nel Progetto. Lo sapevano pure gli Angeli. Ma prima volle sperimentare

l‟Uomo, lasciandolo Solo. Dio volle godersi la Sua Creatura, per quel tempo, che non era Tempo,

che gli era possibile, perché imparassimo tutti, un giorno, che lo Spirito per rappresentarsi ha

bisogno di essere alimentato, individuato e se serve, cercato nella Verità che salva. Poi alla Parola,

Dio, ad Adamo, gli sostituisce una compagna; d‟ora in poi è con lei che si confronterà, dialogherà,

farà progetti; gli affida, come custode, la purezza dell‟Angelo Custode, perché lo Spirito che lo

anima sia più Completo, Fecondo, Giudizioso, Ardimentoso, Santo. Perché tra uomini e donne, con

l‟aiuto perenne dell‟Angelo Custode, insieme possano condividere l‟Unico Spirito di Dio e creare

grandi cose in Suo Nome. Lo Spirito entra nel mondo dando un Senso a Tutto il Creato e a tutte le

cose create. Ma con lo Spirito entra nella Storia anche la parte debole della catena che è lo Spirito

degli Angeli Ribelli, quello Spirito Indemoniato e Separatore che vuole Dominare il Mondo e le

Creature superare in SUPERBIA il Dio Stesso, il PanCreator, combattendo sul piano materiale,

temporale e spirituale, evidenziando così al mondo le controversie degli Angeli Ribelli nei confronti

del Dio. Per questo Satanael ha bisogno di portare l‟Uomo e la Donna dalla sua, ed in questo modo

tentare di annientare definitivamente Dio sul nascere, prima che completi il Suo Progetto. Satanael,

con le Idee Illuminanti di Lucifero, per deviare e allontanare l‟Uomo dallo Spirito che determina il

rapporto unico, imprescindibile, irreversibile ed inequivocabile tra Dio e le Sue Creature, introduce

l‟Inganno che appare accattivante ma visibilmente sottoforma di disobbedienza al Vero Spirito e

allontanamento da quello stesso Spirito che Tutto vivicizza, alimenta e gode. Comincia con formare

l‟Uomo nella indifferenza verso Dio; gli fa scoprire la sua nudità e lo indirizza verso un talamo; gli

impone il dubbio su cosa sia giusto e meglio; lo allontana dal senso della bellezza, dal piacere bene

applicato e dal senso equilibrato di buon governo delle cose create e degli esseri a lui sottomessi.

Gli fa coprire i guadagni della schiavitù e della soppressione. PECCATO!! Il Signore Iddio aveva

posto l'uomo nelle migliori condizioni di esistenza. Il Paradiso Terrestre non è una favola, è stato

una realtà: e possiamo dire tranquillamente che la vita dell'Uomo che l'abitava deve essere stata

bella, spensierata, felice, sublime. Il luogo dove Dio aveva posto l‟Uomo possiamo lontanamente

immaginarlo pensando alla purezza dell'aria, alla dolcezza del clima, all'abbondanza di ogni cosa,

alla mansuetudine degli animali, alla natura amica. Egli, insieme a tutta la natura gioiva, e tutto il

creato si rallegrava della sua presenza. Doveva attendere e presto Eva gli avrebbe dato tutti i figli

che desideravano, senza dolori e …senza “mal di testa”. Il suo Corpo, la sua Anima e il suo Spirito

erano in armonia e in perfetto equilibrio. Non esistevano le malattie, la vecchiaia e nemmeno la

morte. Non esisteva il Tempo, perché c‟era solo l‟Eternità. Potremmo dire che Dio aveva

programmato Felicità e Sesso per l‟Eternità. Dio lo aveva rallegrato con la dolce presenza di Eva: il

sorriso e le movenze di questa, il fascino della sua bellezza e purezza rendevano la sua esistenza più

che soddisfatta. Nessuno gliela ordinò a Dio. Fu una Sua libera scelta per Amore. Una cosa sola era

limitata ad Adamo e cioè: non toccare il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male.

Perché questa limitazione? Essa voleva dire al nostro primitivo progenitore che, nonostante fosse

stato creato all'Immagine di Dio e pur essendo libero, doveva ricordare che sopra di lui c'era un Dio

che l'aveva creato. La proibizione voleva ricordargli che c'era un limite alle sue azioni oltre il quale

ne avrebbe subito le conseguenze. Ma Satanael era più che interessato all'Uomo, perché su di lui si

sarebbe ingaggiata la sfida a Dio e sul quel punto doveva vertere l‟attacco, che doveva passare

Page 16: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

dall‟anello debole che era, non tanto Eva, quanto quello che era già accaduto con l‟Ancestre, e che

Dio,almeno una volta, gli aveva concesso, e che ora gli PROIBIVA di compiere di nuovo, creando

il dubbio nel cuore di Adamo, prima ancora che della Donna. “Ma poi - disse Satanael - ha

veramente Dio detto di non toccare il frutto?” Il punto interrogativo fu il seme della disubbidienza.

Certamente il Signore Iddio parlò ad Adamo sul soggetto-oggetto e sui motivi della proibizione, ma

non ad Eva, che non potè nemmeno consigliarlo. Così, Eva, forse ancora bambina, invita Adamo a

farne buon uso di quel “frutto proibito”. Il suo pene palpitava, il ricordo di quella esperienza lo

aizzava. Eva era troppo piccola ed insipida per lui. Di pedofilia nemmeno a parlarne, grazie al

Cielo. Quell'avvertimento di Dio ad Adamo voleva essere anche un avviso, una promessa, che solo

la castità e l‟obbedienza avrebbero potuto assolvere pienamente, affinché si guardasse dal tentatore

che, certamente, gli si sarebbe presentato, come un “menestrello moderno”, magari con un

preservativo in mano per l‟amore libero ed il rispetto sessuale. Allo stesso tempo era un modo per

comprendere come gli uomini si sarebbero potuti organizzare per combattere e difendersi dagli

attacchi di Satanael, sapendo che il sesso assieme al potere di dominio sono i due punti deboli della

LIBERTA‟. Ma purtroppo Adamo fallì e diede ascolto più alla voce intima e quindi al consenso di

Eva e infine a quella nemica, che si presentava come “falso profeta” portatore di inganni e

menzogne. In fondo una finta voce amica era sempre meglio dell'avvertimento di Dio Padre che lo

metteva in guardia dalla terribile conseguenza, allorché avesse disubbidito: cioè la MORTE.

Dobbiamo riflettere bene su questo punto. Dio da subito introduce i NOVISSIMI, le “cose ultime”.

Il dialogo tra Dio ed Adamo è impostato sulle conseguenze della disobbedienza: PARADISO o

INFERNO, e quindi, nel secondo caso, anche MORTE e GIUDIZIO. Cosa fosse il PARADISO,

Adamo lo sapeva bene. Noi è proprio il Paradiso che ignoriamo. E Adamo per la sua disubbidienza

morì di morte spirituale e fisica. Morì spiritualmente, sì. I sensi delle sue facoltà spirituali divennero

insensibili alle cose divine alterando così l'equilibrio della sua perfetta personalità. Inoltre morì

fisicamente perché con la disubbidienza lo rese soggetto alla morte. Visse quasi 800 anni, poi lasciò

il testimone agli eredi, perché cominciassero ad affrontare la pensate salita, dopo il suo PECCATO

di ORIGINE. Fu espulso dall'Eden con grandi pianti e pentimento. Si ravvide ma tutto era in parte

compromesso. Con l'espulsione portò la morte, il cordoglio, il dolore nel mondo, guerre e fratricidi.

Con la caduta dell'uomo, l'Impero del Male, con tutte le potestà dell'aria, cadute, invade e influenza

tutta la razza umana, tutta la progenie di Adamo. Le pretese di Satanael si trasformano in piani

strategici per diventare “il principe di questo mondo” (Giovanni 16:11), ossia di questa Età. Le

pretese di Satanael per raggiungere i suoi scopi nel mondo, possono raggrupparsi nelle tre seguenti

priorità: egli cerca una totale ubbidienza e ci riuscì in parte con gli angeli quando la terza parte di

essi lo seguì nella ribellione contro Dio, e, dopo, con l'Uomo, infatti la maggioranza dell'umanità lo

segue e ubbidisce alle sue influenze, così accadrà anche per l'anticristo; egli cerca di distruggere

ogni cosa che è di Dio, la verità, la giustizia, l'amore, la bellezza, la luce, i bambini concepiti, la

famiglia; egli cerca l'adorazione, perché si è fatto simile a Dio e come tale, in maniera anticristica,

direttamente o indirettamente, vuole essere adorato.

È evidente, ormai, che due Regni esistono nell'universo: quello di Dio e quello di Satanael, che si

manifestano nella Chiesa Santa, Unica Vigna del Signore e nella Sacrilega Mammona Finanziaria

Ecumenista e Panteista. L'uomo, spiritualmente parlando, appartiene ad uno solo dei due. Non può

il vero Cristiano servire a due padroni. Deve fare una scelta coraggiosa. Se appartiene al Regno di

Satanael (e per nascita tutta l'umanità in qualche modo vi appartiene per aver ereditato il peccato di

Adamo, almeno fino al Battesimo) questi continuamente influenzerà nei modi che gli sono propri

del mondo (Mammona) per tenerlo sotto il suo dominio; se appartiene, invece, al Regno di Dio (che

guadagniamo per il Sacrificio di Nostro Signore e quindi, mediante la morte dell‟io e nuova nascita

spirituale a partire dal Battesimo) cerca di influenzarlo ugualmente, anzi con più forza e maggiori

seduzioni, per strapparlo dall'opera redentrice di Cristo.

Page 17: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Ma in quale luogo Satanael conduce la sua battaglia? Nella mente dell'uomo, attraverso ogni forma

di seduzione (politica, cultura, economica, intellettuale, agnostica, sessuale). La mente è il campo di

battaglia, l'arena della grande contesa. Chi controlla la mente controlla la persona. Le decisioni

grandi e piccole della nostra esistenza vengono prese nella mente. È qui la grande potenza di scelta

che determina i destini eterni dell'uomo. È nella mente che Satanael insinua e perverte la capacità di

decisione per costituire un particolare atteggiamento e paradigma comportamentale. La mente è

proprietà e territorio dell'uomo. Satanael cerca di invaderla e conquistarla con strategie militari, tipo

gli Articoli Manipolatori o Armi di Distrazione di Massa, PNL (ProgrammazioneNeuroLinguistica),

Psyops, Plagio Emozionale, CIA-Cerchi Sovrastrutturali, Truman Show, MK-Ultra, Progetto

Monarch, Shock Ecology e Economy, Strategia della Tensione, Tecnica Delphi, ma anche con

invenzioni della Jason Society, Immigrazioni di Massa (Frontex), Guerre Asimmetriche, Piano

Africom, Peace Keeping (lotta al terrorismo) che alimentano Scontri di Civiltà. Insomma attraverso

la PAURA ed il terrore. Gesù ci ammonisce: “non abbiate paura”. Nella Bibbia appare 63 volte

questo monito. Quando Satanael vuole invadere la nostra mente, prima vi costruisce una testa di

ponte suggerendoci qualche suo malefico pensiero basato su delle utopie o delle verità trasformate

in menzogna, o anche delle false idee di libertà, credere che quello che viene dopo è sempre

migliore (la base di ogni rivoluzione colorata o non) e dopo averla fortificata invade tutte le parti

sensibili della personalità umana. Lo sanno bene coloro che manovrano i tasti della

disinformazione, che attraverso i mainstream, i network, i blogs, gli oroscopi introducono i loro

formidabili colmoschin e consubin della rete o sostengono e lanciano l‟uno contro gli altri i liberi

pernsatori, ossia gatekeeper, debunkers, trollers, bullshitters, guastatori, neutralizzatori di pensiero

forte, mandando a sciolinate, al contrattacco, i loro “falsi profeti”. Se l'uomo, e specialmente il

credente, non riesce a riconoscere questa strategia di Satanael, è perduto; e se, avendo come base

della sua Fede e della sua formazione cristiana la riconosce e non la respinge con tutte le sue forze,

diventa facile conquista dell'avversario, che dietro lusinghe lo vorrebbe in prima linea fra i suoi

assalitori, sabotatori e genieri. Infatti, quale miglior alleato di Satanael di un pedofilo prete, di un

eretico papa, di un modernista vescovo, di un politico cardinale, di un filantropo parroco? Nella

conquista della mente umana, Satanael impiega tutte le forze del suo malvagio, perverso e

seducente impero, per cui l'uomo è attratto e quindi succube di forze soprannaturali “potentissime”

(Dio ha solo tolto e disattivato parte del potere che è dato agli Angeli di agire sulla terra, e che nel

Diavolo come per le altre forze spirituali restano almeno fino al potere di coercizione della mente,

della psiche, più che nel controllo delle forze fisiche umane) che lo costringono ad essere esecutore,

spesso inconsapevole, degli atti deliberativi del suo Regno; e se credente, si trova ancora di più

ingaggiato in una lotta, che se non supportata dalle Virtù dello Spirito, è e resterà impari rispetto

alle sue forze umane. L'apostolo Paolo, nella Lettera agli Efesini 6:12, ce lo conferma: “...il nostro

combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i principati, contro le potenze, contro i

dominatori di questo mondo di tenebre, contro le Forze Spirituali della Malvagità, che sono nei

luoghi celesti”. I Principati, infatti, angeli decaduti e di grande intelligenza, sembrano proprio siano

stati preposti ad influenzare le Nazioni della Terra, anche allo scopo di metterle una contro l‟altra. Il

potere esoterico e simbolico nascosto inneggia da millenni con i rituali satanici e rosacrociani, le

“pasque di sangue” a questo scopo e si perpetua da generazione a generazione. Non c'è quindi da

stupirsi se l'atteggiamento malvagio, dispotico e tirannico delle nazioni della terra sia stato, in ogni

dove rappresentato da forze occulte molto ben organizzate, in ogni tempo, siano il risultato

dell'opera invisibile di questi principi di Satanael da cui traggono le magie e le ispirazioni come

“sciamani” o apprendisti stregoni. Le fortezze di Satanael nel mondo sono numerose. Basta

considerare l'ateismo, il materialismo, il modernismo, la dottrina della morte di Dio, l'immoralità

dilagante, la schiavitù in ogni forma antica e moderna, la menzogna perpetrata attraverso docili

strumenti, spudoratamente quasi sempre senza reticenza e vergogna. Anzi, quasi a vantarsene.

Queste fortezze di Satanael vengono costruite sempre con il processo della mente. Basti rivedere

alcuni passi della politica nostrana degli ultimi tempi per renderci conto come siano stati abili a

richiamare il consenso nonostante acclarate affermazioni a favore di mafiosi e lager (vedi Prodi,

Page 18: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

quando era Presidente UE a difesa dei Laogai cinesi), leggi anticostituzionali e contro il bene

comune, regime di polizia, appartenenze alla massoneria o logge non meglio identificate, conflitti

eclatanti di interesse e commistione pubblico privato, orge e harem, ecc.. E non sto parlando solo di

P2 e Gladio, ma anche di Bilderberg, Trilateral Commission, Rotari, Pilgrim Society, Around

Table, CFR, Aspen Institute, Skull & Bones, SS-OSS-CIA, Servizi Segreti di ogni ordine e grado,

Grande Oriente, MAFIA (la società di Servizi che fa il lavoro sporco per tutti). La potenza di

Satanael, sa ben rifornire le sue truppe e le sue organizzazioni d‟assalto occultandole prima,

salvaguardandole dopo (nei processi, se catturati e inquisiti, restano quasi sempre immacolati);

sempre Satanael mette un pensiero nel subconscio di tutti, facendo apparire come buono ciò che

buono non è, che se non viene rigettato, la mente comincia a considerarlo persino utile e necessario,

come è successo di recente che tre uomini Goldman Sachs in un solo colpo hanno occupato le

poltrone di FMI e Banca Centrale Europea (BCE), il premierato Greco e il Consiglio Italiano. Tutta

questa è una pratica acquisita nel tempo, fondato sulla ignoranza in gran parte, ma soprattutto sul

concetto di utilità sociale della Democrazia. Ecco quanto diceva il 12 aprile 1893 John Swinton

(1830-1901) redattore capo del giornale newyorkese di proprietà della dinastia della famiglia

ebraica Sulzberger: "Una stampa indipendente in America non esiste. Voi lo sapete. Non c'è

nessuno di voi che osa scrivere le proprie opinioni e già sapete che se lo fate non verrebbero mai

pubblicate. Io sono pagato settimanalmente per tenere il mio parere onesto fuori dal giornale. Altri

di voi sono pagati con stipendi simili per cose simili, e qualsiasi di voi sà che chiunque sarebbe così

pazzo da scrivere opinioni oneste sarebbe fuori per la strade in cerca di un altro lavoro. Se io avessi

pubblicato le mie vere opinioni mi ritroverei senza lavoro prima di 24 ore. Il business dei giornalisti

è distruggere la verità, mentire apertamente, diffamare, scodinzolare ai piedi della ricchezza e

vendere il suo Paese e la sua razza per il suo pane quotidiano. Cosa è questa follia di brindare per

una stampa indipendente? Noi siamo gli arnesi e vassalli di uomini ricchi dietro le quinte, loro

tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità e le nostre vite sono tutte proprietà di

altri uomini. Siamo prostitute intellettuali".

Dopo di aver ponderato e esaminato in tutte le maniere quel che accade, la nostra mente, elabora

ahimè l‟informazione, l‟opportunità di compromesso sociale per un “imperio” qualificato (in questo

caso Mammona, che vuol dire soldi, consumismo, tasse, debito, deficit, successo, in tutte le sue

accezioni negative, comunque secondo le istruzioni date dagli “scienziati zerbino” su come devono

essere considerate), finché nasce una nuova filosofia, una teoria o una dottrina relativa che prende

prepotentemente posto nella “mentalità” nuova. Infine come per le piccole cose, si contempla e poi

si sperimenta, ossia si pratica; la pratica ripetuta crea vizio, dipendenza, consenso, fratellanza che,

automaticamente, diventa fortezza di Satanael e nuovo “mantra”. Queste sono tecniche utilizzate dai

suoi accoliti per guadagnare il Nuovo Ordine Mondiale per poi rimetterlo in mano all‟AntiCristo.

Tra il mondo spirituale e quello fisico c'è solo un passo. Ciò che ci separa da esso è il nostro corpo

umano con i suoi cinque sensi. Conquistato questo, la mente abbassa quasi tutte le sue difese. Se

fossimo dotati di altri sensi potremmo allora vedere, constatare un mondo a noi sconosciuto, esseri

che ci seguono, ci guardano, ci influenzano con tanti pensieri volatili che insinuano la nostra mente.

Tanti “folletti” il cui compito è quello di disturbarci e di farci seguire i loro cattivi suggerimenti.

La Genesi esprime le conseguenze del peccato anche così: “Allora il Signore disse: il mio Spirito

non resterà sempre nell‟uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni”. L‟assenza

di Spirito Santo, a causa della “Discrasia” originale, diventa “noia”, “arroganza”, “disobbedienza”,

“superbia”, “dubbio”, “prepotenza”, “gelosia”, “invidia”, “rancore”, “vuoto interiore”, “solitudine”,

“disorientamento”. Tra i discendenti dell‟Uomo vi sono coloro che assoggettandosi allo Spirito del

Dio Trascendente si tras-formano in Popolo di Dio, unendo talenti (sym-balus) e condividendo beni

comuni, bellezza e ogni forma acquisita e riconosciuta da tutti, di buon governo; e quelli che nella

costruzione di nuovi modelli alternativi, fatti di rapina, invidia e soppruso, perseguono lo Spirito di

Iniquità, tutto portando e convogliando su di sé, dividendo (dia-balus) disgregando, abbrutendo,

Page 19: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

inquinando, sfruttando, profanando, depredando, consumando. E così, dopo il Peccato Originale,

molte anime cominciano a perdersi, perdendo la loro bellezza iniziale, non essendo più nello Spirito

Giusto ma in quello Ribelle, e cominciando ad operare altre scelte, quelle suggerite da tutt‟altro

Spirito, quello che è concepito da Satanael che è senza Bene, senza Vita, senza Verità (perché non

gli appartengono nemmeno volendo), e che pertanto, non essendo in sintonia e in ordine allo

Spirito del Dio Creatore, produce solo Male, anche per Cattiveria. Ma Dio consente che questo

Spirito Avverso entri nella Storia come discriminante tra chi sa amare e compiere il discernimento e

chi invece vuole restare cieco e sordo al Signore che bussa alla porta e chiama alla Verità.

L'angeologia è praticamente assente nella teologia del nostro secolo. Non c‟è da stupirsene! Ecco

perché si sa molto poco di Angeli e del rapporto con lo Spirito Santo, che invece è mutuabile ed

indispensabile per noi e loro. Stiamo infatti parlando dei Messaggeri di Dio e con loro condividiamo

l‟esperienza nello Spirito. Perché insieme siamo nella viva corrente dello Spirito. Alcuni di loro lo

sono ancora di più nello specifico, se si pensi ai compiti e alle funzioni che Dio ha attribuito ai Santi

Michele Arcangelo, Gabriele e Raffaele. Infatti, nel giusto ordine, rispetto al Progetto di Dio,

compito degli Angeli è quello di manifestare, preservare e assecondare l'ordine e il Progetto Divino

che pervadono l'Universo: essi sono anzitutto portatori della Legge Suprema e come tali ci seguono,

ci custodiscono, ci aiutano. L'Angelo è Puro Spirito, luce radiosa, vibrante energia. Nella Storia, gli

Angeli possono entrare in contatto con noi sotto le più svariate forme e in diversi modi: come

persone comuni, come figure di luce, sotto forma di virus e malattie, o anche come voci, sussurri,

pensieri, riflessioni, illuminazioni, sogni, visioni, colori e suoni. Questo aiuta l‟uomo a discernere.

Dunque, dopo il peccato, lo Spirito, non poteva più rimanere sull‘uomo, nell‘uomo. Così si è

manifestato sotto forma di Doni. Noi catturiamo e teniamo legato a noi lo Spirito attraverso i Doni

e le GRAZIE che Dio ci partecipa. Ma Dio, a prescidnere o meno dallo spessore della nostra

richiesta, ha riempito l‘Universo di Suoi Angeli, Spiriti Puri. Ora l‘Uomo può invocare la

manifestazione dello Spirito (rappresentato come vento, fuoco, colombe, acqua, olio, prove di

sofferenza, consiglio, coincidenze particolari), passando per Gesù, per la Madre e anche attraverso

l‘ausilio degli Angeli e degli Arcangeli. Giobbe offre la sua testimonianza attraverso la pazienza di

fronte alle avversità; Giovanni il Battezzatore, invece, dà questa testimonianza: “Ho visto lo Spirito

scendere come una colomba dal cielo e rimanere su di Lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha

inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L‟uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo

Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il

Figlio di Dio”(Giovanni 1,32-34). Lo Spirito Santo scende su Gesù, e lo guida in tutta la sua vita

terrena. Ma non per rimanere solo su di Lui. Gesù è Colui che battezza in Spirito Santo. Con la

fede e il battesimo, anche noi riceviamo lo stesso Spirito di Gesù, e partecipiamo al suo essere

Figlio di Dio. Ma ciò avviene per mezzo dell‘Uomo che ha creduto nella Rivelazione dello Spirito.

Dirà il Battista: “Io vi battezzo in acqua, ma verrà qualcuno dopo di me che vi battezzerà in Spirito

Santo e a cui non sarò degno nemmeno di allacciare i sandali”. Dio è entrato nella storia con Gesù.

La pretesa di essere adorato, nella concezione di Satanael, è totale e non parziale e nemmeno

limitata ad alcune circostanze specifiche e particolari della storia umana. Il fatto è che per

pretendere l'adorazione totale dell'umanità non basta essere il “principe delle potenze dell'aria” e il

“principe di questo mondo”. Non è sufficiente avere un Governo Spirituale sia pure così

efficientemente organizzato come il suo. Per essere adorato da tutta l'umanità egli ha bisogno di un

governo mondiale politicamente ed economicamente altrettanto organizzato. Solo allora la sua

ambizione potrà essere appagata, solo allora il suo desiderio sarà soddisfatto e la sua pretesa

realizzata. Dopo la caduta dell'Uomo, Satanael ha tentato sempre di instaurare un ordine politico

che gli permettesse di raggiungere il suo obiettivo nel minor tempo possibile. La sua è una vera e

propria lotta contro il Tempo che è scattato con l‟allontanamento di Adamo dall‟Eden. Satanael ha

visto scattare quella clessidra e ha cominciato a organizzare i suoi eserciti. Non c'è ancora riuscito a

portare a compimento il suo progetto perché una forza lo ha sempre trattenuto, costringendolo a non

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manifestarsi completamente. Quando questa forza sarà rimossa, il katechon, quando cioè l'ostacolo

sarà tolto di mezzo, allora “sarà manifestato l'empio” (2 Tessalonicesi 2:8); ma sin dal principio

Satanael è stato sempre in opera (2 Tessalonicesi 2:7) e tutta la storia umana è stata influenzata in

tale senso. Grandi argini sono stati elevati per affrontarlo e frenarlo, a partire dai Patriarchi e dai

Profeti, passando persino dai Rabbini della Torah e dai Maestri, dai gruppi religiosi di Farisei,

Sadducei salvo poi non riconoscere o fingere di non capire chi fosse realmente Gesù. Oggigiorno,

nonostante le fortesse spirituali e materiali create dalla Chiesa e dai Santi per arginare l‟avanzata del

nemico il mondo è caratterizzato sempre più dall'affermazione di filosofie e dottrine politiche

alternative o apertamente contrarie ai principi cristiani, che hanno eroso persino la Dottrina con

pensieri “modernisti” ossia che sintetizzano tutte le eresie già condannate dai Papi. Inoltre si sono

fatte sempre più consistenti al massimo grado le forme di lassismo morale, dal dominio sempre più

vasto della tecnologia e della scienza umana e materialista che senza alcun freno etico si è anteposta

alla morale cristiana. Per i credenti che fondano la propria fede sulla Parola di Dio questi sono segni

precisi e inconfutabili di ciò che la Bibbia ha già previsto fin dal principio. Forze oscure e malvagie,

ispirate dal nemico di Dio in Terra, Satanael, stanno condizionando uomini importanti e intere

nazioni per preparare la strada all'avvento dell'AntiCristo, il quale regnerà sulla terra per un breve,

ma terribile periodo prima di essere spazzato via dalla “manifestazione” di Cristo nella Sua Parusìa.

Ma tant‟è, così come si sta muovendo il principe delle tenebre, è già sufficiente e mietere vittime

innocenti, illustri, eletti assoldando nuove reclute. La finanza mondiale ha raggiunto l'obiettivo di

creare un sistema economico globale microchippato (il Marchio della Bestia?); la politica si muove

verso l'istituzione di un governo unico mondiale, con l‟avvallo di Benedetto XVI il 23 ottobre 2011,

dove l'Unione Europea giocherà, ricattata dalle varie società ad hoc di Rating, un ruolo primario

anche nelle guerre future in MedioOriente; la tecnologia sofisticatissima, che tanto facilita la nostra

vita, viene utilizzata per controllarci, schedarci e ucciderci 24 ore su 24. Questi sistemi e altri

ancora saranno molto utili all'AntiCristo per assumere in tempi brevissimi il controllo assoluto del

mondo e quindi della anime da portare a Satana come “sacrificio” così come pre-annunciato.

Ecco perché la Storia siamo noi: perché siamo noi che decidiamo che cosa è storico, cioè Degno di

essere ricordato, Degno di esser vissuto e amato, Degno di essere assimilato e approfondito, Degno

dire, fare, insegnare, trasmettere. Nella Bibbia si è proceduto così sin dall‟inizio, assommando

esperienze di Popoli diversi uniti nell‟Unico Vero e Autentico Spirito di Dio. Ecco lo Spirito stesso

della Storia: con l‟indagine, la ricerca, possiamo comprendere meglio la Verità, e capire cosa è

successo nel passato, fino a scoprire che la Storia tutta ci rivela il suo mistero con Gesù sulla Croce

e la Sua Resurrezione il Terzo Giorno. “Chi cerca la Verità, lo sappia o no cerca Dio” (Edith Stein,

ebrea convertita al cristianesimo e morta nei campi di sterminio ad Auschwitz. La storia è ciò che ci

è tramesso nella Sacra Bibbia e che si concretizza e viene maturandosi sotto l‟Impero Romano, in

quella terra di nessuno che è Betlemme, nel Natale che era del “Dio Sole” 25 Dicembre dell‟anno 0.

Ciò che è accaduto con quei giorni di Avvento, con la Resurrezione poi e con l‟attesa della Parusìa

ora, ci ha aiutato a lungo a capire meglio come vivere lo Spirito Presente e ci proietta con questa

consapevolezza nel Futuro. Dio cerca l‟uomo nella Storia, lo vuole nella Storia, lo coinvolge nella

Storia. Dice Ezechiele 36,25-28: “vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò

da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno

Spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio Spirito

dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie

leggi… Voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio”.

La missione dei Pagani, di sintonizzarsi con le stelle, per scoprire l‟arcano è giunta a compimento

oltre 2000 anni fa. Da allora è entrato Gesù nella Storia. Non ci sono altre soluzioni per la Salvezza.

Siete pronti per questo ultimo periodo della storia del mondo? Fai entrare Gesù nella tua vita, è

semplice! Recupera lo Spirito di Dio che ci ha messi al mondo rendendo Lode e Gloria. Onoralo!

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La Missione della Chiesa, grazie allo Spirito Rivelato, strappa tutti gli uomini dalla confusione e li

porta alla Comunione, convergendoli e convertendoli, senza frontiere di razze, culture, spazio e

tempo. C‟è un elemento UNIVERSALE nel Popolo di Dio, frutto del nuovo patto della Pentecoste.

L‟orgoglio e l‟egoismo dell‟uomo, nonostante l‟Avvento e l‟Insegnamento di Gesù, creano sempre

nuove divisioni, innalzano muri d‟indifferenza, di odio e di violenza. Lo Spirito Santo, al contrario,

rende i cuori capaci di comprendere lingue, gesta e culture, perché ristabilisce il ponte dell‟autentica

comunicazione fra la Terra ed il Cielo. Non ci saranno più Babeli? Speravamo di no, ma l‟Europa

insiste portando nel suo cuore eresie di ogni dove, poi lo scisma d‟Occidente, quindi la riforma

luterana, l‟usura capitalistica dei banchieri inglesi, il comunismo, il nazionalsocialismo tedesco! Per

affrontare la sua missione nel mondo, la Chiesa, ha dovuto ricevere lo Spirito Pentecostale, ma con

l‟impegno di essere e rimanere fedele alla Tradizione secondo il Credo Apostolico. E per questo vi

sono due condizioni: RESTARE INSIEME UNITI, NEL SANTO VANGELO, ALL‟UNICO DIO

RIVELATO CHE E‟ GESU‟, ALLA SANTA EUCARESTIA, ALLA MADRE SEMPRE

VERGINE E PREGARE, condividendo tutti lo stesso Spirito, la stessa Prospettiva di Vita, Dottrina

Sociale ed Ecclesiale, la stessa Fede. Di contro rischiamo di farci aggredire in ogni angolo del

nostro vivere privato e perire disperati e soli. Ecco allora arrivare da subito le prime conversioni.

Agli uomini dei tempi degli apostoli era dato di comprendere che alle loro orecchia e ai loro occhi

era giunta la Buona Novella tanto attesa. Convergono sulla figura di Gesù i Pagani di ogni latitudine

e longitudine. Sono i Gentili, coloro che hanno manifestato culture diverse da quella ebraica. Molti

nemmeno sapevano che Dio sarebbe entrato nella Storia. I Profeti avevano parlato al mondo, ma

non tutti gli avevano prestato ascolto. Per San Paolo proprio i Pagani sono una immensa e

meravigliosa terra di conquista: non hanno coltivato né pregiudizi, né chiusure mentali, né

preclusioni di ogni tipo. Sembra non aspettassero altro dai tempi dei tempi. Certo, il Signore chiede

la nostra collaborazione, ma prima di qualsiasi nostra risposta è necessario riconoscere la Sua

Iniziativa: è il Suo Spirito, che è il Vero Protagonista della Chiesa, non le nostre azioni, per più

grandi, sempre misere. I Pagani di ogni luogo e tempo aderiscono se intravedono nella Chiesa il

Giusto Spirito, lo SPIRITO GIUSTIFICATORE DI TUTTE LE COSE e non degli interessi di quei

pochi che se ne fanno vanto. E tra le realtà suscitate dallo Spirito nella Chiesa vi sono gli Ordini, i

Movimenti, le Comunità ecclesiali, tanti carismi. Tutta la Chiesa è un unico grande movimento

animato dallo Spirito Santo, un fiume che attraversa la Storia per irrigarla con la Grazia di Dio e

renderla feconda di Vita, di Bontà, di Bellezza, di Giustizia, di Pace in Cristo. Prima di Paolo lo

aveva compreso San Matteo, l‟apostolo ed evangelista, che descrivendo l‟arrivo dei Magi, non

manca di mostrare sorpresa e meraviglia di quanto potente fosse lo Spirito della Creazione che

aveva attraversato in ogni luogo e tempo il cuori degli uomini. E‟ l‟unico fra gli Evangelisti a notare

la portata di questo evento. I Re che vengono da lontano e da terre Pagane ad adorare il Re dei Re.

Oggi il particolare sfugge ai più, ma non a Matteo, che ci racconterà del Vangelo del Regno.

I Patriarchi sono stati scelti nel passato da Dio ed Eletti sopra a tutti dallo Stesso Spirito che li ha

portati ad essere guida del Popolo verso la Giustizia. Perchè ottemperando nello Spirito trasferissero

da generazione a generazione il Progetto Creazionale del Settimo Giorno, quello che ci vede

impegnati direttamente attraverso la Redenzione, elaborando nel contempo una Tradizione che poi

si è fusa nella Santa Madre Chiesa, Una, Cattolica, Apostolica e Romana. Noè con questo Spirito

costruisce l‟Arca, con cui Dio ha deciso di separare gli uomini in Spirito dai negletti, stirpe di Caino

degenerata e ingrata. Abramo con questo Spirito fu pronto a Sacrificare nella Fede per il Dio Unico,

il proprio unico figlio prediletto. Mosè, in questo Spirito, raccolse la chiamata di riunire il Popolo di

Dio e sottrarlo dallo Spirito perverso del suo Faraone, per temperarlo e forgiarlo, con la traversata

del deserto, nella Verità e nella Tradizione. E sul Sinai con questo Spirito riceve le tavole della

Legge. Re Davide con questo Spirito dà forma ad un Popolo che finalmente si era riunito in una

unica Tribù. Salomone con uno Spirito “diverso” erige il Tempio a caposaldo dell‟Arca dell‟Antica

Alleanza, che contiene anche i Comandamenti consegnati da Dio durante l‟Esodo. Ma nonostante la

sua saggezza perde la forza di mantenere unite le 12 Tribù. Ed il Tempio verrà sostituito da Dio in

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una “Tenda di Carne” (San Paolo) che è Maria e quindi abbattuto. I Profeti, con lo Spirito Santo,

riprendono, consigliano, elaborano, proiettano l‟Umanità al di là del Tempo e dello Spazio, perché

lo Spirito sottenda le azioni stesse di ognuno, in previsione di quel che sarà. Nessuno tenti Dio con

idee e progetti contrari al Suo Spirito. Elìa si ritirerà sul Monte Carmelo perché nel suo eremo lo

Spirito diventasse Luce per il mondo, e lì si formò la Comunità Essena dell‟Attesa per annunciare la

prominente Venuta del Messia. E‟ grazie anche a questa opera santa che Maria, in visita alla cugina

Elisabetta ad Ain Karem disse: “L'anima mia magnifica il Signore e il mio Spirito esulta in Dio, mio

salvatore,perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno

Beata‖. Il cugino di Gesù, Giovanni, figlio di Elisabetta, di sei mesi più grande, incarnò questo

Spirito fino in fondo. Fu Degno di Battezzare Gesù, come era “previsto” nelle Scritture. I Re Magi,

Pagani, con questo Spirito, ed in attesa dell‟Unto del Signore, cercavano dai Cieli il segnale Giusto

ed appresero quello che era già scritto nel Firmamento. Lo sapevano anche gli scribi di Re Erode,

ma disattesero lo Spirito. Così mentre gli altri Re, in sintonia con lo Spirito Santo sapevano dove

cercarLo (a Betlemme dove era un palazzo di Re Davide-la stella) i giudei, invece, non Lo

avrebbero riconosciuto. Il Deicidio era già stato programmato sin dalla Strage degli Innocenti. I

migliori Re, quelli che vivevano dello Spirito di Dio attendevano il Sole Vivente, Regnante e

Creatore, Luce e Sorgente di ogni cosa e desideravano conoscerLo per adorarLo. Maria fu concepita

con questo Spirito direttamente dal Creatore, prima della sua nascita storica; e questo Grazie al Suo

SI‟, che Dio aveva già visto al di là dei tempi. Per questo, come modello del genere umano, Lei

stessa, nelle sembianze di una nuova Eva, sarà generata come futura Madre di Dio. Con un Dogma

gli verrà riconosciuto l‟essere la Madre di Dio e prototipo di tutti i Santi, che pur discendendo dal

primo Uomo e dalla prima Donna, essi furono “creati” sulla Sua impronta bellissima, che risale a

prima di Tutti i Tempi. Da quella stessa Impronta senza macchia, “immacoltata”, - messa al riparo

anche dallo Spirito Maligno, perché Concepita prima dei tempi e quindi della Ribellione degli

Angeli e prima del Peccato- , Dio genererà Se Stesso, il Nuovo Adamo, come Figlio Incarnato. Con

ciò Rivelando per sempre al Mondo e al Genere Umano la Sua Unica e Vera Immagine e

Somiglianza. “ECCE HOMO!!”. E‟ anche Lui, sì, figlio di quell‟Uomo e di quello Spirito, ma

soprattutto della Concezione, che era prima di ogni Male.

La Luce, con tutto il Suo Mistero, si Manifesterà con lo Spirito e la Parola di Dio sul Giordano,

nelle Nozze a Cana, nella Trasfigurazione sul Monte Tabor, nell‟annuncio “ripetuto” del Regno e

nella istituzione della Eucarestia. In aggiunta si Manifesterò in tutto il Suo Splendore nella Parusìa.

Nel Vangelo di Giovanni, Maria, è chiamata sempre “la Madre di Gesù”. Ella è amministratrice

della Misericordia e dispensatrice dello Spirito di Dio, simbolo dell'Israele fedele, che aspetta da

Gesù il dono del vino dell'alleanza nuova (Nozze di Cana). Maria è colei che ha fatto compiere al

Figlio il primo miracolo della sua vita pubblica, ed è perciò presentata come la mediatrice di tutte le

grazie presso Gesù Cristo. Negli Atti degli Apostoli è presentata in preghiera insieme con gli

apostoli e i discepoli in attesa della venuta dello Spirito Santo. Luca, in seguito, compreso lo Spirito

di queste cose, a Efeso si fece raccontare di persona quello che la Madre serbava nel Suo Cuore e

quindi ne ricevette in pieno lo Spirito di Dio, vedendo che era nella Creazione tutto dispiegato.

Secondo la visione Cattolica questi fatti dimostrerebbero che Lei fu il centro attorno a cui il nuovo

Popolo di Dio si riunì per la discesa dello Spirito, che è la nascita della Chiesa.

Con le Nozze di Cana, Gesù, rivela tutto l‟arcano, il mistero ancestrale che ruota attorno allo

Spirito, e che lo aveva reso non sempre comprensibile a tutti e mai totalmente. E‟ nel miracolo del

“vino” e nel tono con cui si rivolge alla Madre che mostra il superamento del divario generato tra

l‟impreparata Eva e l‟Uomo, tra l‟Uomo e lo Spirito di Dio. La Madre riconosce l‟errore passivo di

Eva e quindi del genere umano quando pensa di essere caritatevole e magnanimo con le cose di Dio,

e chiamandolo Signore, chiede a chiunque di mettersi al Suo servizio. Ma ecco che Gesù ci mostra

in una simbologia inconsueta, come stanno realmente le cose. Fa portare dell‟acqua dentro sei giare.

Queste comprendono i giorni della Creazione, l‟Opera Prima ed irripetibile del Padre. Ed ecco che

Page 23: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Dio, compiaciuto dello Spirito che è nella festa e quindi che è sceso tra gli uomini in Forma Giusta

ed inequivocabile, trasforma l‟acqua in vino. E Gesù, a questo punto mette il dito su quello che fino

allora era sfuggito ai più: “cosa ho io a che fare con te donna?”. Insomma, cosa avrebbe Gesù a che

fare con noi esseri umani ed ingrati del Settimo Giorno?. E già. Dio il Sesto Giorno, che era di

Venerdì secondo il calendario ebraico, crea l‟Uomo. Il Settimo Giorno, quindi, il Sabato, Dio riposa

e lascia le incombenze all‟Uomo. Dirà Gesù: non è l‟Uomo fatto per il Sabato, ma il Sabato per

l‟Uomo. Cosa era sfuggito agli uomini del nostro Tempo, che lo rimproveravano per aver salvato

delle pecore nel giorno di riposo di Dio? Con che Spirito essi lavoravano nella Vigna del Signore?

Ma quale doveva essere dunque il Giorno di Gesù, se lui di Sabato compie un miracolo? La

Domenica era per gli ebrei il primo giorno della settimana, ma Gesù ci mostra che d‟ora innanzi

quello sarebbe stato il Giorno Suo, del Signore. Lo Spirito della Domenica, giorno di santificazione

è entrato nella Storia, modificando per sempre quel Calendario e quella tradizione che aveva creato

uomini ottusi come la pietra. Loro non erano Dio, ma quel giorno riposavano con Dio. Ora accade

che essendo Gesù Figlio dell‟Uomo, ma anche Dio, avrebbe dovuto essere anche per Lui il Settimo

giorno, il Suo Giorno. Ma non è proprio così. Gesù appartiene per Sua stessa Natura al Giorno

Nuovo, quello successivo al Settimo che è proprio dell‟Uomo. Dunque il Giorno di Gesù è l‟Ottavo,

che nel nostro Tempo non esiste ancora, anzi non esisterà mai. E‟ quello riservato sin dall‟Inizio a

Lui, prima che il Padre lo mandasse a soccorrerci nel nostro. Dunque Dio il Settimo Giorno è

costretto a lavorare e deve anche sentirsi dire che Sabato non si compiono miracoli. Ecco ancora un

elemento che ci aiuta a comprendere lo Spirito del Battesimo: Gesù ci aiuta a proiettarci nel Nuovo

Giorno, nella Nuova Vita, quella in cui potremmo vivere con Lui. Dunque il lavoro nella Vigna, con

questo Giusto Spirito, è propedeutico al passaggio, al “TRAPASSO”, nel Regno di Dio, così in

Cielo come in Terra, che è parallelo al nostro, ma tuttora invisibile ai nostri occhi, alla nostra mente,

alla nostra anima. Vi accediamo solo accompagnati dallo Spirito Santo: è il regno delle Beatitudini.

Con il Battesimo e il consenso esplicito dei genitori e dei padrini (Testimoni) continuerà, attraverso

il giuramento e la promessa dell‟impegno, a in-fondere e dif-fondere lo Spirito, a riparo del Male e

delle tentazioni di Satanael e del suo Spirito Ribelle ed Ingrato, come riparazione del Peccato

Originale, che ci aveva discostato da Lui. Con la Cresima, il Matrimonio, l‟Ordine si con-ferma e

perpetua lo Spirito nell‟opera genitrice, formatrice e neo-confessionale. Con l‟Estrema Unzione

riconsegniamo a Dio lo Spirito di Comunione che ha condotto la nostra vita e le nostre scelte nella

Speranza del Regno. Le Parabole di Gesù hanno il senso di trasmettere quello Spirito. Con questo

Spirito “i Malati si salvano, i Ciechi vedono, i Sordi sentono, gli Indemoniati si liberano del

possesso”. La Maddalena ed il Figliol Prodigo recuperano lo Spirito e Gesù ce li porta ad esempio.

Con questo Spirito gli amici e la gente seguirono Gesù sulla Montagna per ascoltare il Discorso

delle Beatitudini e la preghiera al Padre Nostro: diverso fu per il Giovane Ricco che preferì seguire

lo Spirito di Mammona più che quello dei Vignaioli. Con questo Spirito gli amici di Betania si

intrattenevano con il Maestro. Gli Apostoli, nell‟Ultima Cena, ricevono da Gesù lo Spirito di

Comunione e la Confirmazione del Regno, ed il Suo Ritorno per Giudicare i Vivi ed i Morti, e

l‟importanza fino allora di lavorare tutti insieme nella Vigna. Gesù ci lascia il Suo Corpo ed il Suo

Sangue nelle specie eucaristiche e con Queste lo Spirito di Sacrificio. Nella Pentecoste, lo Spirito li

consacra nel Credo e gli Apostoli convertono moltitudini plurilingue. Lo Spirito rende lode a Dio

con la Resurrezione del Figlio. San Paolo si fa servo dello Spirito e sfida l‟ignoranza di quei seguaci

di Gesù che intendono secondo la Legge Mosaica attribuire allo Spirito una Forma “monogenetica”,

“radicale”, “immodificabile”, anziché “eterogenetica”, ancorandola alla tradizione Ebraica della

Circoncisione. Di fatto impedendo che lo Stesso Spirito, ora Impersonificato in Gesù possa essere

diffuso a tutto il genere umano. San Paolo per la prima volta lacera il Tabù, e attribuisce allo Spirito

una Essenza, riconoscendo Esso parte della Trinità. Così, consigliando Pietro, lo Spirito comincia a

espandersi ovunque tramite l‟apostolato e quindi l‟evangelizzazione, dando corpo alle Missioni. Lo

Spirito Santo che prima non si vedeva e non si sentiva, ma si manifestava in mille forme, ora con

Gesù Incarnato assumeva anche un Volto. Invisibile e inafferrabile, avendoLo conosciuto mediante

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la Dimensione di Gesù, è più che mai “Essenziale” perchè qualcosa viva, si muova, cresca e dia

frutto. Siamo dinnanzi al mistero del „Dio nascosto‟ che ognuno di noi deve imparare a Identificare

nella presenza fisica ed Eucaristica di Gesù. Lo Spirito diventa nell‟Europa Cristiana uno Spirito di

Identità. San Paolo Lo considera una presenza divina in noi, viva e palpitante; una Presenza

Trasformante che purifica e santifica ed una presenza operante che dà forza e guida le azioni degli

uomini e delle Nazioni. Ma è soprattutto una sorgente. Lo Spirito Santo scorre in noi come una

sorgente che non si dissecca mai, come una fonte alla quale ci abbeveriamo della forza donataci da

Dio. Chi attinge a questa Sorgente non si sentirà mai sfinito, anzi sarà capace di affrontare la vita

senza paure, vedrà le cose con chiarezza, troverà il piacere di vivere e adempierà ai propri compiti. Ma è in Genesi 3,15 che noi troviamo la sintesi di ciò che accadrà in questo Spirito: “Io porrò

inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa

e tu le insidierai il calcagno”. Questo passo nella teologia cristiana è il cosiddetto ProtoVangelo,

prefigurazione cioè dell'evento salvifico, realizzato per mezzo anche di una donna, la Vergine,

riletta come “nuova Eva” della Redenzione. La lettura della tradizione della Chiesa vede così nella

stirpe della donna Cristo: è lui che schiaccia la testa del serpente, che simboleggia il diavolo, e

redime l'umanità dal peccato, perché lo Spirito di Dio trovi compimento. Tuttavia, la presenza della

donna (Eva a livello letterale) prefigura Maria, colei che ponendosi al servizio di Dio permette

l'entrata del Salvatore nel mondo (Luca 1,38). Lei, Ventre, Porta e Tenda. Maria quindi, nella lettura

tradizionale della Chiesa, partecipa, anche se in forma subordinata, alla vittoria di Cristo sul

peccato. I Padri presentano Maria come una radicale oppositrice al demonio e al peccato. È proprio

questa situazione personale della Vergine che ha spinto gradualmente il popolo cristiano a

comprendere come Ella non potesse aver nulla da spartire con il peccato, neppure con la colpa

originale. Quando l'Angelo ha volto alla Vergine questo saluto, “Ave Maria, Piena di Grazie” allora

lo Spirito Santo l'ha fecondata e riempita di grazia; con il Suo SI‟ Ella accoglie il Signore, affinché

in Lei fosse Colui che l‟aveva “concepita”. A questo dono assolutamente gratuito Maria ha risposto

con la sua disponibilità e collaborazione: “Ecco la serva del Signore; si faccia di me secondo la tua

Parola”. Da questo contesto dominato dalla Misericordia e dall'Amore di Dio e dalla incondizionata

adesione di Maria scaturisce quell‟applicazione di vita cristiana suggerita dalla pagina della lettera

di S. Paolo agli Efesini: “Ci ha benedetto con ogni Benedizione Spirituale nei cieli in Cristo» (Ef

1,3). Siamo nella Santa Casa, ora a Loreto a seguito di una miracoloso translazione che è avvenuta

non senza ripensamenti da parte di Dio, che dopo Fiume l‟ha fatta depositare il altri 4 luoghi nella

Marchigiana. Come la Vergine Immacolata a Nazareth, nella piccola comunità di 300 anime

prevalentemente analfabete, siamo stati noi pure predestinati, attraverso lo Spirito, che alberga nei

nostri cuori, ad essere “lode della Sua Gloria” (Ef 1,12), con la nostra vita e testimonianza cristiana.

Ella è “piena di grazia” perché è stata oggetto di un favore e di una elezione unici, è stata anche lei

“graziata”, cioè salvata gratuitamente dalla grazia di Cristo. (Ella è stata preservata dal peccato

originale, “in previsione dei meriti di Cristo”!). Ma è “piena di grazia” anche nel senso che la scelta

di Dio l‟ha resa splendente, senza macchia, “tutta Bella. L‟Immacolata Concezione è la festa della

gratuità, della degnità, della bellezza, e ha qualcosa di importantissimo da dire a noi oggi. Lo Spirito

della Bellezza, che nasce con Lei, e che la fa diventare Arca, ci tocca tutti, ed è una delle molle più

profonde dell‟agire umano. L‟amore per essa ci accomuna tutti; siamo tutti attratti dalla bellezza. “Il

mondo sarà salvato dalla bellezza”, ha detto Dostoevskji. Sì, ma dalla bellezza di Maria Immacolata

che si colloca sul terzo piano, quello della santità e della grazia e ne costituisce anzi, dopo Cristo, il

vertice. È bellezza interiore, fatta di luce, di armonia, di corrispondenza perfetta tra la realtà e

l‟immagine che aveva Dio dinnanzi a sé, nel creare la donna. È Eva in tutto il suo splendore e

perfezione, la “nuova Eva”, Colei che frena Adamo dal compiere l‟errore, quel tragico errore di

appagare i propri istinti e la propria superbia con una ancestre. Il Cantico dei Cantici celebra questa

bellezza nella sposa e nello sposo, con entusiasmo insuperato e senza complessi. Anch‟essa è

Creazione di Dio, anzi il fiore stesso della creazione materiale e spirituale. Diciamo però che essa

deve essere sempre una bellezza “umana”, e perciò riflesso di un‟Anima e di uno Spirito.

Page 25: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Le donne che amano ed hanno amato Gesù, lo hanno Amato con Spirito Bello, con Spirito e

Desiderio di Redenzione, con Spirito di Servizio. Con questo Spirito Gesù ha amato indistintamente

uomini e donne, immolando Se Stesso sulla Croce. Le donne Vere allevano nel loro ventre, senza

titubare, i figli dell‟uomo, che consacreranno a Dio. Ecco perché la Chiesa è Madre. Per quello che

è meglio per i figli e per salvaguardare tutti da quello che è peggio, la Chiesa, con la “dolce

fermezza” che gli è tipica, mette a disposizione strumenti formidabili per riconciliarci con lo Spirito

e rimanere nello Spirito che è Dio, formando sempre più nuove reclute. La Chiesa di fatto nasce e si

sviluppa con questo Spirito, che è Universale e quindi Cattolico sin dall‟inizio, perché diretto a

Tutti e contenente il Tutto. Gli Evangelisti registrano questo Spirito per trasmetterlo ai posteri così

che resti incontaminato fino alla fine, contenente tutto ciò che è successo e è stato detto. San Marco,

sin da piccolo percepisce lo Spirito e segue Gesù ovunque: anche nell‟Ultima Cena e nell‟Orto dei

Getsemani il giorno del tradimento e della cattura. Il Discepolo, seguace di Pietro, poi riceve da San

Paolo il meritato compito di raccontare quello che ha vissuto come testimone, anche replicando le

omelie dell‟Apostolo eletto Capo della Chiesa, da Gesù. Così anche Luca riceve indirettamente da

l‟Imperatore Tiberio, tramite Ponzio Pilato prima e Teofilo poi (a cui è dedicato il suo Vangelo) la

richiesta formale di raccontare, configurare e documentare storicamente il Messia per trasformare il

Cristianesimo in religione ufficiale di Roma. Non erano sicuramente dello stesso Spirito la Curia ed

il Senato Romano. Ciononostante la Chiesa diventerà Romana. I Tempi erano già maturi.

Nella Trasfigurazione, su Gesù scende lo Spirito Santo, sotto il segno della nube, e lì si sente di

nuovo la voce del Padre, come al Battesimo. E Gesù, salito sul monte Tabor insieme a Pietro,

Giacomo e Giovanni, viene confermato dal Padre con lo Spirito Santo, e così trova la forza di

andare a Gerusalemme a offrire in dono la Sua Vita, nell‟Ultima Cena e sulla Croce.

Checche ne pensino i nostri avversari che la denigrano, la Chiesa è costituita e fondata con questo

stesso eterno Spirito Altruistico e sempre nuovo custodisce la Nuova ed Eterna Alleanza che è Gesù

in Persona. Il Papa esercita il mandato con, per e dallo Spirito Santo che sebbene non sempre

alberga nei Cardinali Elettori riuniti in conclave (in teoria senza influenze esterne perché devono

raggiungere unità di intenti pensando alla Chiesa e alla Sua Missione nel mondo), poi, per merito

della Fede del Pontefice, Egli, lo Spirito, irrora tutto il suo mandato. Lo Spirito entra in pieno nella

nostra vita in effusione sacramentale e si materializza nel Matrimonio o nella scelta mistica della

chiamata a diventare Sacerdote, Consacrato, Chierico, Monaco, Frate, Suora. Ecco perché la Chiesa

ci parla di indissolubilità del Matrimonio: perché se contratto con questo Spirito (solo se contratto

in questo Spirito, senza il quale vale anche il “Privilegio Paolino”), al di là delle controversie

materiali, i coniugi restano testimoni di questo Spirito presso i Figli. Aggredire la famiglia dalla sua

base vocazionale e sacramentale è la maniera per disperdere il senso dello Spirito e disorientare le

anime circa la loro missione e responsabilità verso i figli ed il Creato. Le leggi sulla famiglia hanno

relativizzato in molti Paesi la sua natura di cellula primordiale della società, su cui si innesta lo

Spirito di Dio, che dà un senso a tutto il nostro operato e a tutte le nostre missioni “intra ed extra

moenia”. Gli Arcieri, proprio perché comprendono queste difficoltà, si sono dati una regola aurea

che è fondata sulla Arca della Bellezza, come Popolo di Dio: le Tre Arche=Bauli di missione,

comunità e famiglia. Spesso con le leggi si cerca di adattare le famiglie ed i loro componenti presi

singolarmente e non come unità con al vertice un Pater Familia, ai costumi e alle rivendicazioni di

particolari individui, gruppi o necessità commerciali, che non di promuovere il bene comune della

famiglia nel seno della società in cui vive ed opera. La famiglia, invece, è lo zoccolo insostituibile e

quindi solido sul quale poggia l‟intera società. Sulla quale poggia lo stesso sacerdozio e l‟idea di

sviluppo e identità. I Sacerdoti accettano la Chiamata o Vocazione con lo stesso Spirito e per servire

in eterno lo Spirito di Dio portando all‟attenzione del mondo intero (fino alla morte se serve) e a

conoscenza di tutti, Gesù, come massimo Testimone di questo Spirito. I Sacerdoti non possono e né

devono inquinare e annacquare la loro missione, non devono dare scandalo. I Santi hanno nel cuore

e nella mente lo Spirito Giusto e Vero, e se non fosse per le loro opere e preghiere, nei vari campi

Page 26: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

della consacrazione reale, magisteriale, monastica, missionaria, genitoriale, nel campo delle lettere,

della filosofia, della scienza, della politica e del sociale, il mondo sarebbe meno bello, meno equo,

meno prospero, meno tollerante, meno giusto e forse molto più disuguale, povero e bellicoso. Ne

bastano pochi di Santi, modello esemplare di Testimoni di Gesù per ripristinare nel mondo il corso

del Giusto Spirito Santo. Oggi si sente proprio la mancanza di Santi. Nel Confessionale dovremmo

entrarvi con l‟unico vero e autentico proposito di recuperare lo Spirito che abbiamo smarrito, che

vorremmo riguadagnare, che vorremmo ricevere in forza e determinazione, non riuscendo più a

cogliere il bersaglio che è nella linea centrale e diritta, scevra dai contorni periferici che inquinano

con certo buonismo più prossimo alle eresie che non alla Verità. Senza Spirito Santo e desiderio di

Santità sarà difficile renderci utili al Prossimo nella Vigna del Signore. E non per Dio dobbiamo

fare le cose, ma sia il nostro bene compiuto nel nome della Trinità e senza che la mano destra sappia

delle opere e delle azioni della sinistra. Dire lo faccio per Dio e non “per te”, scandalizza Gesù ed il

Popolo intero di Maria. Dio ammira chi compie l‟opera “gratuitamente”, senza pretendere neppure

dal Cielo una ricompensa che reputa dovuta. La necessità di amare e di fare; la vergogna di non

amare abbastanza; l‟idea di non essere sintonizzati perfettamente con lo Spirito Santo mostra chiari

sintomi nel desiderio di ricercare un sano pentimento, la strada, la speranza, l‟utilità della nostra

stessa vita e dell‟utilizzo giusto del nostro Tempo; è dato anche dal sintomo di superare l‟apatia e

l‟inerzia, nonché l‟accidia, di allontanarci dalla tristezza cupa e dalla noia che da tempo albergano

in noi; dall‟idea stessa di inutilità e vacuità del nostro agire e non senso che stiamo dando alla nostra

vita, che per questo ci conduce inevitabilmente al Peccato. Essere assolti dal Peccato dovrebbe poter

e voler dire, nel caso non ci fosse spiegato con dovuta attenzione e calore che abbiamo in grande

parte anche riconquistato consapevolezza della strada da percorrere con il Giusto Spirito, che è il

proposito che ci diamo ogni volta che abbiamo riallacciato il rapporto con Dio e Gesù, riagganciato

la Via Centrale che ci conduce alla Salvezza. Il Catechismo dovrebbe ancora di più, se possibile,

aiutarci ad avvicinarci a questo Spirito e attivare tutte le chiavi delle Grazie che il Signore ogni

giorno ci Vuole consegnare “ecco sono alla porta e busso” e nelle occasioni dei Sacramenti. Ma

sebbene le mode siano entrate anche in Chiesa, sostituendosi spesso ai beni necessari, i soccorsi

dello Spirito Santo restano ancora molteplici. Mancano coloro che ce li mostrano, che ci insegnino a

comprendere il Catechismo, non a memoria, senza senso e senza prestare la minima attenzione allo

essenziale, ma vivendolo attraverso il nostro Tempo di Conversione e Amore. Il Catechismo, come

quasi tutte le cose legate allo Spirito Santo, se non è vissuto con Carità e Dedizione di Tempo, non

solo non aiuta alla completa CONVERSIONE, ma può alla fine sembrare anche noioso e utopistico.

Dio, dunque, non abbandona l‟uomo, ma fa sì che lo Spirito dia inizio a quella Storia che lo vedrà

protagonista anche nella salvezza dell‟umanità. Egli fa emergere dal buio di popolazioni idolatriche

personaggi come Abramo, Giacobbe, Mosè che ispirati da una voce interiore sollecitata dallo

Spirito di sempre, cercano il Dio Unico e Trino e lo seguono ovunque Egli li indirizza. Egli da

sempre ha ispirato giudici, condottieri, re e santi, spesse volte tantissima gente comune. Quando poi

gli israeliti si allontaneranno dal loro Dio, lo Spirito parlerà tramite i Profeti (Isaia, Geremia,

Ezechiele, Daniele, Gioele, ...) che non smetteranno di ricordare le promesse e quindi l‟assistenza di

Dio o tradimento del Suo Popolo. Nostra Signora, Avvocatessa del Genere Umano, e custode del

Mistero della Fede, appare nei Tempi sempre, migliaia di volte per correggere il nostro rapporto con

lo Spirito quando è debole, deviato, inefficiente, sotto attacco, quando occorre anche sperimentarlo,

verificarlo, collaudarlo, pruificarlo. A Lourdes dove si presenta a Bernadette come “la Concezione”,

ci insegnò a Pregare il Rosario e a Fatima a distinguere il genere di difficoltà che avrebbe incontrato

lo Spirito nei Tempi a venire, mettendo alla prova la Chiesa, il Santo Padre e l‟Umanità intera.

Proprio perché la prima e la più perfetta dei redenti Maria è la “creatura nuova”, opera del Padre in

Cristo e nello Spirito Santo. Nel Nuovo Testamento, lo Spirito Santo è la somma di tutti gli effetti

positivi della Redenzione, perché è in Lui che noi realizziamo la comunione con il Padre e la nuova

vita in Cristo. Attraverso l‟”occhio spirituale” di San Massimiliano Kolbe possiamo ulteriormente

approfondire questo aspetto affermando che “lo Spirito Santo dimora in Lei, vive in Lei e ciò fin dal

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primo istante della sua esistenza, sempre e per l'eternità”. La ragione teologica che invariabilmente

spinge ad affermare l'Immacolata Concezione di Maria è soprattutto la Sua Maternità Divina. Era

sommamente conveniente che la Donna Eletta fin dall'Eternità a divenire la Madre del Figlio di

Dio, socia di Lui nell'Opera di Vittoria contro il peccato ed il disorientamento (che inevitabilmente

si sarebbe determinato dopo la discrasia con il Portatore Puro di Luce “Lucifero” ed il suo accolite

sulla Terra Satanael”) non venisse mai ad essere schiava del peccato, neppure per un istante. Con

l‟intuizione del santo e la finezza del teologo, Massimiliano Kolbe meditò con acume straordinario

il mistero della Concezione Immacolata di Maria alla luce della Sacra Scrittura, del Magistero e

della Liturgia della Chiesa, ricavandone mirabili lezioni di vita. Egli è apparso nel nostro tempo

profeta e apostolo di una nuova “Era Mariana” fondata sullo “Spirito Santo”, destinata a far brillare

di vivida luce nel mondo intero Gesù Cristo e il suo Vangelo. Questa missione che egli portò avanti

con ardore e dedizione, lo classifica tra i grandi santi e gli Spiriti Veggenti che hanno capito,

venerato e cantato il mistero di Maria e di Dio. Il maggiore rammarico di San Massimiliano fu

quello che l‟Immacolata non fosse sufficientemente conosciuta e amata a imitazione di Gesù Cristo

e come ci insegna la Tradizione della Chiesa e l‟esempio dei Santi. Amando Maria, infatti, noi

onoriamo Dio che l‟ha elevata alla dignità di Madre del proprio Figlio fatto Uomo e ci uniamo a

Gesù Cristo che l‟ha amata quale Madre; non l‟ameremo mai come Egli l‟amò: “Gesù è stato il

primo ad onorarla quale sua Madre e noi dobbiamo imitarLo anche in questo. Chi ha Maria come

madre, ha Gesù come fratello, dice un adagio. Non riusciremo mai ad eguagliare l‟amore con cui

Gesù L‟amò” (Ivi., v. II, p. 351). L‟amore a Maria, afferma padre Massimiliano, è la via più

semplice e più facile per santificarci, realizzando la nostra vocazione cristiana. L‟amore di cui egli

parla non è certo superficiale sentimentalismo, ma è impegno generoso, e donazione di tutta la

persona, come egli stesso ci ha dimostrato con la sua vita di fedeltà evangelica fino alla sua morte

eroica in un campo di sterminio polacco. L‟attenzione di San Massimiliano Kolbe si concentrò

incessantemente sulla Concezione Immacolata di Maria per poter cogliere la ricchezza meravigliosa

racchiusa nel Nome che Ella stessa manifestò e che costituisce l‟illustrazione di quanto ci insegna il

Vangelo con le parole dell‟Arcangelo Gabriele: “Ti saluto, o piena di Grazia, il Signore è con te”

(Lc 1, 28). E concepì Ella Stessa come Dio con Spirito Santo. Un Amore Infinito, Eterno, fatto di

reciprocità. Richiamandosi alle apparizioni di Lourdes - che per lui furono stimolo e incentivo per

comprendere meglio le fonti della Rivelazione - osserva: “A santa Bernardetta, che più volte

l‟aveva interrogata, la Vergine rispose: "Io sono l‟Immacolata Concezione". Con queste parole Ella

manifestò chiaramente di essere non soltanto concepita senza peccato, ma di essere anzi la stessa

"Concezione Immacolata". Concezione Immacolata è il Nome che rivela con precisione chi è

Maria: non afferma soltanto una qualità, ma delinea esattamente la Persona di Lei: Maria è Santa

radicalmente nella totalità della sua esistenza, fin dal principio. L‟eccelsa grandezza soprannaturale

fu concessa a Maria in ordine a Gesù Cristo; è in lui e mediante lui che Dio Le partecipò la pienezza

di santità. Per questo motivo, Maria non è semplicemente come Eva prima del peccato, ma fu

arricchita di una pienezza di grazia incomparabile perché Madre di Cristo. E la Concezione

Immacolata fu l‟inizio di una prodigiosa espansione senza soste della Sua vita soprannaturale. Il

mistero della santità di Maria deve essere contemplato nella globalità dell‟”ordine divino della

salvezza” per essere colto in modo armonico, perché non appaia quale privilegio che la separa dalla

Chiesa che è il Corpo di Cristo. Il Padre Massimiliano ha somma cura nel riannodare la Concezione

Immacolata di Maria e la sua funzione nel piano della salvezza al mistero della Trinità, e in modo

del tutto speciale con la persona dello Spirito Santo. Con geniale profondità sviluppa i molteplici

aspetti contenuti nella nozione di “Sposa dello Spirito Santo”, ben nota nella tradizione patristica e

teologica e suggerita dal Nuovo Testamento: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la

sua ombra la potenza dell‟Altissimo. Colui che nascerà sarà Santo e chiamato Figlio di Dio” (Lc 1,

35). È una analogia, sottolinea san Massimiliano Kolbe, che fa intravedere l‟unione ineffabile,

intima e feconda tra lo Spirito Santo e Maria. “Lo Spirito Santo stabilì la propria dimora in Maria

fino dal primo istante dell‟esistenza di Lei, ne prese possesso assoluto e la compenetrò talmente che

il nome di Sposa dello Spirito Santo non esprime che un‟ombra lontana, pallida, imperfetta di tale

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unione”. Scrutando con ammirazione estatica il piano divino della salvezza, che ha la sua sorgente

nel Padre il quale volle comunicare liberamente alle creature la vita divina di Gesù Cristo, e che si

manifesta in Maria Immacolata in modo meraviglioso, il padre Kolbe affascinato e rapito esclama:

“Dappertutto c‟è l‟amore” (Ivi., p. 690); l‟amore gratuito di Dio è la risposta a tutti gli interrogativi;

“Dio è amore” afferma san Giovanni (1 Gv 4, 8). Tutto ciò che esiste è riflesso dell‟amore libero di

Dio, e perciò ogni Creatura ne traduce, in qualche modo, lo Splendore infinito. In maniera

particolare l‟amore è il centro ed il vertice della persona umana, fatta ad immagine e somiglianza di

Dio. Maria Immacolata, la più alta e perfetta delle persone umane, riproduce in modo eminente

l‟immagine di Dio ed è quindi resa capace di amarLo con intensità incomparabile come

Immacolata, senza deviazioni o rallentamenti. È l‟unica ancella del Signore (cf. Lc 1, 38) che con il

suo “fiat” libero e personale risponde all‟amore di Dio compiendo sempre quanto egli le domanda.

Come quella di ogni altra creatura, la sua non è una risposta autonoma, ma è grazia e dono di Dio;

in tale risposta vi è coinvolta tutta la sua libertà, la libertà di Immacolata. “Nell‟unione dello Spirito

Santo con Maria l‟amore non congiunge soltanto queste due Persone, ma il primo amore è tutto

l‟amore della santissima Trinità, mentre il secondo, quello di Maria, è tutto l‟amore della creazione

e così in tale unione il cielo si unisce alla terra, tutto l‟Amore increato con tutto l‟amore creato ... È

il vertice dell‟amore” (Gli scritti di Massimiliano Maria Kolbe). È, questo, un principio che sta alla

base della sua antropologia cristiana, della visione della storia e della vita spirituale di ogni uomo.

Maria Immacolata è archetipo e pienezza di ogni amore creaturale; il suo amore limpido e

intensissimo verso Dio racchiude nella sua perfezione quello fragile e inquinato delle altre creature.

La risposta di Maria è quella dell‟intera umanità. Il giorno della canonizzazione, Carol Wojtyla

nell'omelia lo definì “santo martire, patrono speciale per i nostri difficili tempi, patrono del nostro

difficile secolo” e “martire della carità”.

“Cosa vuoi tu Donna da me!” dice Gesù riferendosi alla Madre nelle Nozze di Cana. “Non sai tu

che ancora non è la mia ora?”. Ella, Sposa dello Spirito Santo chiedeva a Gesù di manifestare il

Volto di Dio di cui lo Spirito Santo, Suo Sposo, è parte. Le Nozze di Cana indicano il matrimonio

di Maria con lo Spirito Santo, e Gesù ne è il Testimone Vero, assieme al Padre, che trasforma

l‟acqua, le nostre semplici opere, in Vino Sublime dell‟Ultima Ora, per gli Ultimi Tempi. Dopo

aver compiuto la Sua missione sulla Terra, dopo aver patito la Passione e Morte e dopo la Sua

Resurrezione, Gesù riappare agli Apostoli. Si intrattiene con loro per ore, ma poi esclama: “lasciate

che io vada, affinchè possa discendere (lo Spirito Santo), il Paraclito”. No, non ci stiamo inventando

nulla, ve lo assicuro: "La Chiesa professa la sua fede nello Spirito Santo come in colui «che è

Signore e dà la vita». Così essa professa nel Simbolo di Fede, detto niceno-costantinopolitano dal

nome dei due Concili -di Nicea (a. 325) e di Costantinopoli (a. 381) -, nei quali fu formulato o

promulgato, il Credo Cattolico. Ivi si aggiunge anche che lo Spirito Santo «ha parlato per mezzo

dei profeti». Sono parole che la Chiesa riceve dalla fonte stessa della sua Fede, Gesù Cristo.

Difatti, secondo il Vangelo di Giovanni, lo Spirito Santo è donato a noi con la nuova vita, come

annuncia e promette Gesù il grande giorno della festa dei Tabernacoli: «Chi ha sete venga a me, e

beva chi crede in me. E, come dice la Scrittura, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo

seno»"(Domininum et vivificantem,1)

Per questo, anche a ricordo di San Massimiliano Kolbe, nelle nostre avversità, è giusto che ci venga

chiesta la Presenza di Spirito, lo Spirito di Squadra, lo Spirito di Corpo, Spirito di Intraprendenza,

Spirito di Consolazione, Spirito di Carità: “UT UNUM SINT”. Siamo InFormati attraverso la

Madre che è necessario difendersi dagli attacchi continui del Demonio sotto forma di inganno. Ma

anche e soprattutto sulla centralità assoluta di Gesù nell‟ordine della salvezza. Nessuna apparizione

di Maria può essere riconosciuta come autentica se non è evidenziata la centralità del Figlio che è

Dio e quindi se non appartiene ad una chiamata dello Spirito Santo nel concorrere a lottare per la

Fede. I Segni dello Spirito Santo sono leggibili, da chi Li vuole osservare alla luce del Vangelo.

Negli Ultimi Tempi, quando Dio richiederà una Maturità nella Fede al Piccolo Resto, ai 144.000 del

Page 29: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Profeta Daniele, a quelli che avranno conservato lo Spirito, che saranno pervasi solo da questo

Spirito Atavico, “Senza Contraddizione” alcuna, in loro entrerà in azione la Potenza dello Stesso,

perché formati e temprati per questi Tempi; nessun altro pensiero li impegnerà oltre quello di

amare, lodare ed adorare Dio, di liberarsi da Mammona per liberare, di farsi Carità e comunità

d‟amore nel segno del Vangelo, di Testimoniare il Regno con Verità evangelica che è lo Spirito del

Signore, quello di Sempre, che è prossimo a manifestarsi così in Cielo come in Terra per il Giudizio

Universale, sul bordline tra il Settimo e l‟Ottavo Giorno. A quelli che vivono di questo Spirito, per

questo Spirito, con questo Spirito, sono concessi Doni, Grazie, Virtù a volontà non solo per mezzo

dello Spirito Stesso che Si concede in tutte le Sue Forme, Modalità e Sostanza, ma temprandoci in Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timore di Dio, ma anche Degnità, Gratuità,

Magnanimità, Pentimento. Ed insieme a queste “doti” arrivano le cure della Provvidenza Paterna,

della Compassione dell‟Amore di Gesù, la Misericordia Celeste, le Beatitudini perché siamo Luce e

Sale nel mondo. Chi vive nello Spirito e di Spirito e con lo Spirito si riconosce per le Opere, per il

modo di stare tra gli altri e di vivere per gli altri. Ma anche per il loro Cuore Caldo, Ardente,

Fervente. Dai Frutti li riconoscere. La Fede “Opera” attraverso lo Spirito che è in loro.

Chi compie Opere di Misericordia Spirituale e Corporale; ma anche chi offre ospitalità conviviale e

amicale; chi costruisce bei borghi, bei villaggi, belle città, belle case, belle chiese, belle piazze e bei

luoghi per l‟incontro, belle cattedrali come begli opifici, belle strade come belle infrastrutture utili e

efficaci; chi ha cura del paesaggio rurale, naturale e antropomorfo e coltiva i campi senza sfruttare,

ma con la partecipazione di tutti ed in maniera sostenibile vivendo a contatto con la natura senza

sprechi e tutto riciclando; chi produce in proprio, chi non sovraccarica i prezzi e paga il dovuto; chi

si sforza di redistribuire, curare e conservare con perizia, equità e giustizia i beni comuni, e con

questi promuovendo amore e misericordia nel nome del Signore, Creatore di tutte le cose visibili ed

invisibili; chi esercita con passione, ardimento e coscienza la pratica del buon governo e promuove

l‟identità, le professioni, le specificità, le produzioni locali; chi fà e dà agli altri qualsiasi cosa come

lo facesse per sé; chi si dedica all‟arte e mira alla ricerca continua di espressioni di comunicazione

sana e di gioia nella Verità; chi educa e forma alla bellezza; chi difende i giusti e tutela dagli abusi i

deboli; chi si fa maestro di giustizia, applica le leggi secondo giudizio ebbene costui è Giusto in

Spirito. E se lo fa amando e testimoniando Dio, se lo fa con Spirito di Carità, se lo fa gratuitamente,

se lo fa aiutando gli altri a convertirsi anche per mezzo della sua testimonianza in Gesù Redentore e

Salvatore, costui è Santo, nello Spirito. Chi è nello Spirito ha il sacrosanto dovere di dire la Verità e

Ri-Evangelizzare la Cultura, di Ri-Modellarla secondo le piccole e grandi Verità. Lo Spirito Santo è

calore e fuoco che divampa da Cristo: dà Luce e Vigore al nostro Agire, Discernimento alla nostra

Anima. Oggi è ancora più semplice comprendere chi è nello Spirito e con Gesù, perché il divario tra

chi è nel Giusto e chi è nel Male è così netto che anche lo Stupore può essere letto in Spirito Santo.

Ma vediamo ora come Gesù ci insegna a incardinarci, allinearci, armonizzarci con lo Spirito Santo.

Ricordiamo che Egli Stesso, dopo il Discorso sulla Montagna, il giorno stesso in cui chiamò a Sé,

per nome gli Apostoli, affrontò di petto il Giovane Ricco: “vendi tutto ciò che hai e donalo ai

poveri”! La proposta era tutt‟altro che provocatoria: “non si possono servire

CONTEMPORANEAMENTE due padroni, Dio e Mammona”. Gesù Chiama Mammona tutto ciò

che dipende da altri che non sia Lui Stesso. Mamma, mammella, … ciò che dà nutrimento. E‟ la

nostra natura di animale e di mammifero. Ma Gesù ci vuole volontariamente più avanti, più consci,

più altruisti, più adorni e preparati a ricevere lo Spirito Santo, per combattere con Lui la battaglia

contro il demone, contro gli Angeli Ribelli. In questo è lapidare, non lascia spazio né ad equivoci e

né ad indugi: “Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde”. Questo

in essenza il significato della LOTTA A FIANCO DI GESU‟ e CON SPIRITO SANTO. “Quando

lo spirito immondo esce dall‟uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone,

dice: ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va,

prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale

Page 30: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

di quell‟uomo diventa peggiore della prima”. Questi dodici che scelse sulla Montagna, Gesú li inviò

dopo averli così istruiti: “… Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna,

la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se

qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da

quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi”. (Mt 10, 5, 12-14)

Ma anche, e ancora più incisivo, Gesù ci insegna: “Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo

ai lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In

qualunque casa entriate, prima dite: pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace

scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. …Ma quando entrerete in una città e non vi

accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai

nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi, …(Lc 10, 3-6, 10-11)

Dunque Gesù ci pone di fronte ad una realtà cruda. Lo Spirito Santo non è uno spirito accomodante.

E‟ uno Spirito combattente. Dio è in guerra con gli Angeli Ribelli che gli stanno insidiando le anime

dai Tempi di Adamo ed Eva. Ecco come ammonisce il Salvatore. “Non crediate che io sia venuto a

portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a

separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera. I nemici dell‟uomo saranno

quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la

figlia piú di me, non è degno di me”. (Mt 10, 34-37). Dunque, sbarazzatevi di Mammona

cominciando dalle vostre case, dalla mentalità accomodante e rinunciataria, dall‟atteggiamento di

mammoni impenitenti, non degno di indossare un “abito nuovo” e di operare con lo Spirito Santo.

Un Gesù così, forse non lo avevate mai sentito. Luca non fa sconti a nessuno: “Pensate che sia

venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D‟ora innanzi in una casa di

cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre: padre contro figlio e figlio contro

padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera”. (Lc

12, 51-53). Poi, Gesù disse: “Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse

mancata qualcosa?” Risposero: “Nulla”. Ed egli soggiunse: “Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e

cosí una bisaccia, chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché vi dico: deve

compiersi in Me questa parola della Scrittura: e fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello

che Mi riguarda volse al suo termine”. Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade”. Ma egli

rispose: “Bastano”. (Lc 22, 36-38). Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per

accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. E uno di loro colpì il servo del

sommo sacerdote e gli staccò l‟orecchio destro. Ma Gesú intervenne dicendo: “Lasciate, basta cosí”.

E toccandogli l‟orecchio lo guarí. (Lc 22, 49-51)

Ma lo Spirito che Gesù ci lascia non è quello di usare la spada per uccidere, ma per dividere li

Spirito Santo da quello Immondo. “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo,

Io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore”. (Gv 14, 27). Giustificati quindi

per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesú Cristo. (Rm, 5, 1).

Ma quello che qui sopra è detto, sembra di una chiarezza cristallina. A rovinare tutto è Mammona,

sono le nostre comodità, i nostri progetti personali, la prassi sociale, i sogni dei nostri genitori per

noi, quello che riceviamo e crediamo sia da gestire con meticolosità e gelosa parsimonia. Racconta

Luca (9:59-62) “E ad un altro disse: Seguimi! Ed egli rispose: permettimi prima d'andare a seppellir

mio padre. Ma Gesù gli disse: lascia i morti seppellire i loro morti; ma tu và ad annunciare il Regno

di Dio. E un altro ancora gli disse: ti seguiterò, Signore, ma permettimi prima d'accomiatarmi da

quelli di casa mia. E Gesù gli disse: nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi riguardi

indietro, è adatto al Regno di Dio”. Nessuno che abbia ricevuto lo Spirito Santo, stia lì a rimuginare.

Page 31: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Paolo rincara la dose: “Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani per nascita… eravate senza

Cristo… senza speranze e senza Dio in questo mondo. Ora invece, in Cristo Gesú, voi che un tempo

eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli è infatti la nostra pace, colui

che ha fatto dei due popoli un popolo solo… facendo la pace,… per mezzo della croce. Egli è

venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per

mezzo di Lui possiamo presentarci, gli uni gli altri, al Padre in un solo Spirito. (Ef 2, 11-18)

Quale è oggi la situazione nel Mondo? Quale è lo Spirito che aleggia nell‟aria? Possiamo dire che i

cristiani cosiddetti maturi stiano mettendo in pratica ciò che Gesù ci ha insegnato? Credete davvero

che la Cresima ancora sia il Sacramento che ci rende Soldati d Cristo in Spirito Santo? La

situazione in Italia come negli altri Paesi, nonostante le rivoluzioni, i Governi massonici da sempre

avversi al cristianesimo e allo Spirito degli Apostoli, sta degenerando, ma ancora nessuno parla di

come questo Spirito debba essere armato, perchè siamo nella Chiesa di Laodicea, ancora troppo

"ricchi": dobbiamo ancora finire di succhiare i risparmi delle generazioni passate, vogliamo ancora

vivere secondo i precetti di Mammona. Poi sapremo improvvisamente cosa fare?

Affronteremo qui anche la Teoria Generale dei Sistemi per capire meglio come lo Spirito si generi,

in quante e quali forme e come non si modifichi nella Sostanza nonostante il rapporto dell‟uomo

con la cultura, la religione, l‟ambiente in cui vive, la storia, la natura, la scienza, i suoi simili,

l‟economia sia complesso, articolato e in continuo sviluppo e talvolta in contrasto con il Disegno di

Dio. Lo Spirito di continuo Forma comunità cristiane dedite alla Vigna per renderla Bella e Degna.

Gli eletti hanno la mente aperta dallo Spirito Santo verso i misteri nel mondo di Dio, per una

conoscenza del Piano di Dio per l‟Umanità. Questo piano è sottolineato nelle Feste di Dio, e

soltanto attraverso l‟obbedienza alle Leggi di Dio e l‟osservanza delle Sue Feste (Lv. 23) si può

comprendere il piano. Aderire alle cosiddette feste mondane, a ma anche a quelle cristiane senza

conoscerne il significato è idolatria, poichè non si comprende lo Spirito. Questa è disobbedienza a

Dio ed alla Sua Legge e porta nel peccato dell‟idolatria, che rappresenta lo stato della “morte”.

Dio, nel corso dei secoli, chiama i suoi eletti in progressione, e come risultato sceglie i “vivi” dai

“morti”. Stiamo parlando di “vita” e “morte” spirituale. I Farisei dei giorni di Cristo erano “morti”,

poiché avevano messo da parte i Comandamenti di Dio e stavano osservando solo le tradizioni

dell‟uomo (ed insegnando queste tradizioni e dottrine), inquinando la legge data a Mosè sul Monte

Sinai, compreso il misticismo ed altri concetti mondani.

Gesù, con le ammonizioni in Luca, si stava riferendo alla “morte” spirituale del mondo. La

chiamata dell‟eletto apre le loro menti alla Verità spirituale attraverso lo Spirito Santo e quella

Verità deve motivare una risposta ed una responsabilità nella persona, nel seguire ed agire in base a

quella Verità. Questo non significa affermare che coloro che sono chiamati saranno amati da tutti

coloro che li circondano. Anzi. Daniele fu dato in cibo ai leoni, poiché egli scelse di obbedire a Dio.

I suoi tre amici furono gettati nella fornace ardente. Dio, tuttavia, scelse di accettare questi uomini

per l‟obbedienza e la paura che avevano verso di Lui, al di la di quello che l‟uomo gli potesse fare;

così furono salvati. Davide, quando era un giovane pastore, lottò contro animali selvaggi per

proteggere le pecore di suo padre. Egli era pronto a morire per esse. Gesù fu ucciso per difendere

quelle che il Padre gli aveva dato. Gli eletti di Dio sono stati uccisi sin dal tempo del giusto Abele e

questo continuò attraverso la Storia e continuerà a essere il destino di molti chiamati, fino al ritorno

di Gesù Cristo nella Parusìa. Accettando la chiamata per essere vivificati, gli eletti partecipano alla

Prima Resurrezione e al Ritorno di Gesù nel Giudizio Finale. Dio è il Dio dei vivi e non dei morti.

Il mondo è considerato morto. Noi, secondo quello Spirito dei Vivi dobbiamo accettare la chiamata

che Gesù ci offre, mettere le mani nel terreno coltivato, non guardate indietro, lasciare che i morti

Page 32: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

seppelliscano i loro morti, per essere parte del gruppo dei “vivi”, che mangiano e bevono con Cristo

al suo Ritorno. Ora seguite Gesù, al Suo Ritorno. SeguiteLo ora, e te, assicurati la tua chiamata.

Prendiamo ora l‟espressione eterogenesi dei fini, coniata dal filosofo e psicologo empirico Wilhelm

Wundt. Con essa si fa riferimento a un campo di fenomeni i cui contorni e caratteri trovano più

chiara descrizione nell'espressione «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali». Dunque

resta ben inteso che nessuno qui metterà mai in dubbio il “libero arbitrio” e nemmeno costringerà ad

un atto di sottomissione e di obbedienza a poteri precostituiti (nemmeno nei confronti della Chiesa,

che fra l‟altro ha ricevuto da Gesù stesso l‟istituto della Confessione e del Pentimento per chi

“sbaglia” o non coglie o si allontana gravemente dal “bersaglio”). Dunque riflettiamo sulla libertà di

agire, principalmente, nel tentativo di ricercare la migliore forma di Espressione del Vivere,

integrandolo con il nostro riferimento chiave che è: secondo lo Spirito Santo. O meglio, amando

Dio. Comunque Dio, indirettamente ci indica continuamente la Via, perchè il Suo Spirito è nelle

cose che Lui ha creato, che sono fra di noi e nella Storia, così come nel Tempo. Difficile che nel

limite estremo delle nostre scelte e del nostro libero arbitrio, si possa uscire così tanto dal seminato.

Anzi lo Spirito è legato a filo doppio con la Storia ed il Tempo. La Storia è pervasa del Suo Spirito,

salvo occultarLo, distruggerLo nella Sua Bellezza, naturale e antropomorfa, come si è fatto

soprattutto con le ultime guerre. Salvo poi fissare l‟attenzione su altro. Inoltre non esisterebbe

Tempo se non ci fosse uno Spirito Eterno che tutto risolve, tutto converge, tutto alimenta, tutto ama,

tutto armonizza, tutto consola, tutto ri-produce, tutto de-termina, tutto de-finisce, tutto con-vince,

tutto sintetizza in Un solo Spirito e Divinità. L‟uomo quindi subordinato a Leggi Sovrannaturali e

Temporali (vedi la morte ed i Novissimi come estremi paradigmi) non ha vie di scampo. Solo il

Demone può accecarlo e tenerlo lontano dal bersaglio, facendo cadere la notte tra l‟offeso e lo

Spirito Santo. L‟uomo di per sé è assoggettato e piegato al Trascendente. Basta una caduta, un

dolore, la perdita di una persona cara che eccolo di nuovo alla ricerca di Dio, il ricollegamento a

Gesù, l‟incardinamento allo Spirito Santo. Mancano buoni pastori, questo sì, che si facciano da

tramite, che ci insegnino la Giusta Battaglia in Spirito: SALVARE LE ANIME, QUANTE PIU‟

POSSIBILE, dall‟Abominio della Desolazione, che oggi è anche in Luogo Santo. E quando ne

prende consapevolezza di questo irrinunciabile Spirito, di questa insostituibile e irrinunciabile

Battaglia, ognuno percepisce cosa deve fare, sà che può ogni cosa nella Sua infinta Misericordia.

Perché Dio, tramite Gesù, ci ha dimostrato nei fatti quanto ama le Sue creature.

Tale ultima espressione mette in evidenza che essa non si riferisce a semplici accadimenti naturali

ma riguarda più specificamente il campo dell'azione umana orientata alla Carità, tanto individuale

quanto, più spesso, collettiva (si pensi a quanto potrebbe incidere la preparazione della Parusìa in un

progetto umano, famigliare, collettivo, ecclesiastico e religioso).

E‟ proprio su questa base concettuale che tenterò di azionare una mentalità nuova, che invece delle

solite categorie umane (lavoro, cibo, successo, soldi, salute, potere, benessere) mette al centro dello

studio lo Spirito di Dio che, poiché ci coinvolge direttamente, è anche Santo. Solo lo Spirito Santo e

Giusto ci illumina dell‟intelligenza di Dio che è Creatore di tutte le cose visibili ed invisibili, e che

ora ha come massimo obiettivo salvare tutte le anime.

Scoperta Russa sul DNA: parole e frequenze influenzano e riprogrammano il DNA Autore Laura Callegaro 1 gennaio 2012

Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più

recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la

chiaroveggenza, l‟intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l‟auto-guarigione, le tecniche

di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali),

l‟influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di

Page 33: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle

parole e dalle frequenza SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali.

Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di

DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L‟altro

90% è considerato “DNA rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida,

hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un‟esplorazione di quel 90% di “DNA rottame”.

I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro

DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di

informazioni e per la comunicazione.

I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell‟apparentemente inutile

90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le

regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la

semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base.

Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole

fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma

sono un riflesso del nostro DNA inerente.

Page 34: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il

comportamento vibratorio del DNA. (Per essere breve, qui farò solo un riassunto. Per maggiori

informazioni, per favore, andate all‟appendice finale di questo articolo).

La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici” usando

la radiazione laser del DNA endogeno”. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi

modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in

questo modo, l‟informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del

DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria

nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio

umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente.

La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del

linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo

spiega scientificamente perchè le affermazioni, l‟educazione autogena, l‟ipnosi e cose simili

possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E‟ del tutto normale e naturale che il nostro

DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti

del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che

possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per

riparare difetti genetici.

Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo

metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare

modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando

così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio,

embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione

del DNA!

In quel modo, l‟informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti

collaterali che si manifestano quando si fa l‟ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA!

Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò

applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell‟arcaico processo d‟ablazione!

Questo esperimento punta all‟immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più

influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline.

Page 35: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il

linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente.

Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo

stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza. La persona deve lavorare con i processi

interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi

lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e

quando venga usata la giusta frequenza.

Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c‟è la necessità di qualsiasi tipo di

dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere

di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno

anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così

“cunicoli” magnetizzati!

I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella

vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate).

Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell‟universo, attraverso i

quali si può trasmettere l‟informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il DNA attira quei frammenti

di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più

efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l‟intelletto iperattivo impediscono il

successo dell‟ipercomunicazione o ne distorcono completamente l‟informazione rendendola inutile.

In Natura, l‟ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita

strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L‟uomo moderno lo

conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo

recuperarne a pieno l‟uso.

Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione

continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella

colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i

“piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza gruppale dei suoi sudditi.

Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva. Nell‟uomo l‟ipercomunicazione si attiva

quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un‟informazione che è fuori dalla propria

base di conoscenze.

A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un‟ispirazione o

intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si

sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano

a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.

Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di

CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi

immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che

di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori

dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva

assolutamente niente.

Quando avviene l‟ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come

nell‟essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello

schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i

modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato

Page 36: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è

rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma.

Si presume che l‟energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca

ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano

nell‟ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle

vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature

per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo

elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti

curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l‟atmosfera e

l‟energia dell‟ambiente più frustante è che in quel preciso istante l‟attrezzatura di registrazione

smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce

ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò

risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l‟essere tecnicamente

incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l‟ipercomunicazione.

Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si

è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo.

Allo stesso modo si suppone che l‟energia, al di fuori dello spazio e del tempo, continua a passare

attraverso tunnel spaziali attivati anche dopo rimozione del DNA. Gli effetti collaterali più frequenti

nell‟ipercomunicazione sono campi magnetici vicini a persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici

possono subire interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si

dissolve, l‟apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono

bene questo effetto.

Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni

in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini

sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come

gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e

dimenticato quasi completamente l‟ipercomunicazione.

Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di

coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella

rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si

possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza.

Senza un‟individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo

prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali.

L‟ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa.

I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva,

avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E

l‟umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.

Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l‟impresa potrebbe

riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene

fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste

stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si

sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p. e. maestri spirituali) concentrano i loro

pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna

che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d‟inquinamento ambientale, né

Page 37: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare

automaticamente e in modo naturale l‟energia del pianeta.

Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la

meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza.

Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura

corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle

temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono

immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo.

Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel

sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si

possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della

Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s‟innalzano dalla terra

verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere

emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in

grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e

sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono

queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un

lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate

anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli

angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste

esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella

comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che

contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di

recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma.

L‟articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina www.fosar-bludorf.com (Kontext – Forum

for Border Science). Su questa pagina è anche possibile contattare gli autori.

Nel suo libro “Vernetzte Intelligenz” (Networked Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla rete),

Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori

citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l‟Umanità, come gli animali, è stata

fortemente connessa alla coscienza gruppale e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e

sperimentare l‟individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l‟ipercomunicazione quasi

completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale,possiamo

creare una nuova forma di coscienza gruppale, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a

Page 38: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto

a quello che dobbiamo fare con quell‟informazione.

Tutti i dati sono tratti dal libro “L‟intelligenza in Rete nascosta nel DNA” di Von Grazyna Fosar e

Franz Bludorf, (edito in Italia da Macroedizioni) riassunti e commentati da Baerbel.

Per mettervi in contatto con gli autori: www.fosar-bludorf.com

Trasmesso da Vitae Bergman: www.ryze.com/view.php?who=vitaeb

Traduzioni a cura di Susanna Angela per www.stazioneceleste.it e Tanja Pasini per

www.nexusitalia.com

http://www.stampalibera.com/?p=38321

Dunque, le strategie lucifer-mondialiste di stampo talmudico-sionista rientrano in un Piano ben

definito: coincidono con la Distruzione della Terra e di tutti i suoi abitanti. Attaccare Dio e quindi il

Creato non solo limita l‟azione del genere umano e dell‟Umanità, ma propende verso la costruzione

della Grande Israele sui luoghi che già furono dell‟Eden. Per arrivare a questo, sono state ha portato

dure guerre nel mondo, con la distruzione delle Nazioni, delle Monarchie, della Sovranità degli

Stati, compreso quella Monetaria, passando per la distruzione della bellezza e dei valori tradizionali

di Dio, Patria e Famiglia.

La concezione dell' "eterogenesi dei fini" fu formulata per la prima volta da Giambattista Vico,

secondo cui la storia umana contiene in sé potenzialmente la realizzazione di certe finalità. Noi

queste finalità dovremmo derivarle dal Disegno Creazionale del Settimo Giorno, il nostro Eone.

(Quello in cui Dio Riposò, e che era il Sabato, tanto contesoci da Satanael, mentre l‟Ottavo Giorno,

cioè la Domenica, era riservato al Signore). In questo senso dunque ben si comprende che il

percorso costruttivo dell'uomo, nel suo cuore, nella sua mente e nelle sue aspirazioni escatologica è

mirato al raggiungimento, tappa per tappa, di un qualche fine, che fino all‟Avvento, ci era quasi del

tutto sconosciuto: la costituzione di una Chiesa estesa a tutti gli uomini della terra per raggiungere

insieme gli obiettivi prefissati dallo Spirito. Lo aveva compreso bene San Paolo, che dopo anni ed

anni di studio aveva sintetizzato l‟intero messaggio evangelico nell‟Inno alla Carità, partendo

dall‟Estremo Sacrifico di Gesù, attraverso il quale ci ha rivelato una volta di più il suo Vero Spirito:

la dedizione verso chi resta indietro. Ecco quindi i mezzi con cui lavorare: Fede, Speranza e Carità.

Solo lo Spirito Santo offre queste opportunità. Fuori c‟è disperazione, diffidenza, odio e disprezzo.

Page 39: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Ovviamente lo Spirito ci insegna che dobbiamo lavorare tutti, prendendo per mano chi è rimasto

indietro, per qualcosa di noto: l‟Instaurazione del Regno di Gesù. E per insegnarci questo, Gesù è

entrato nella Storia, nel Settimo Giorno, anche per aiutarci a combattere e a neutralizzare Satanael

ed il suo piano diabolico della cospirazione della Contro Chiesa, che è di tutt‟altro Spirito.

Tale percorso di salvezza nello Spirito non è però da intendersi come lineare. Può accadere che

mentre ci si propone di raggiungere alti e nobili obiettivi, i nostri risultati, i nostri talenti, le nostre

forme scarne di comunicazione, le nostre stesse scelte sul piano sociale (magari si parla di Fede in

Dio ma si vive per Mammona, l‟altro Padrone), la storia stessa del genere umano, le ideologie che

avanzano fino a minare le nostre azioni e le nostre ragioni, arrivino a conclusioni opposte e noi

stessi potremmo essere tentati dal dubbio che noi, con le nostre azioni, le nostre gesta e le nostre tesi

abbiamo intrapreso un percorso sbagliato. Niente di più paradossale. Chi fa sbaglia, chi non fa non

sbaglia. L‟azione determina sempre il valore della nostra Fede e quindi delle nostre idee in merito,

sviluppate all‟interno di quello Spirito, prima ancora che queste implodessero. Chi fa del Bene non

deve mai demoralizzarsi. Noi avanziamo come Testimoni e siamo il bersaglio preferito del nemico.

C‟è una guerra in corso e la nostra carne è debole. Il nemico studia 24 ore su 24 tutti i modi per

attaccarci, sfiancarci, eliminarci. Ma lo Spirito avanza, si diffonde, si espande, si rafforza. Perché le

idee si devono misurare sugli uomini, non solo sulla ragione. Chi rinuncia alla propria Fede o alle

proprie idee, o è perché non valgono le sue idee e la sua fede, o perché non vale lui, nulla, come

uomo. Ecco quindi il ritorno alla Carità. Facciamoci tutti Carità, spogliamoci di tutto noi stessi.

Cominciamo a cambiare noi stessi nella misura di ciò che vorremmo accadesse con gli altri. Non

esiste Spirito Santo senza Carità. Se dietro a quello che facciamo per gli altri c‟è un‟opera di Carità,

fatta pensando all‟anima, prima che al bisogno dell‟Uomo, l‟idea e l‟azione non sarà mai sbagliata,

e lì albergherà lo Spirito Santo. Cosa che invece, al contrario, si è più volte ripetuta nella storia con i

Cavalieri dell‟Apocalisse che altri non erano che imperi sanguinari, corrotti, consumistici e tirannici

per imporre anche le migliori delle idee, senza Carità, senza amore e considerazione per il

Prossimo. Lì non c‟è alcun Progetto di Dio. L‟Idea Pura è l‟aspetto più devastante di ogni Politica.

La Chiesa non è un istituto di beneficienza o di filantropia. Non è nemmeno una organizzazione di

assistenza sociale o di opere caritatevoli. La Chiesa semmai, attraverso le diaconie può distribuire

ciò che appartiene al Creato: beni e servizi. E con ciò si fa riferimento esplicito al cibo, ad un luogo

coperto, agli indumenti, alle cure mediche, all‟assistenza spirituale, ad un lavoro. Ma la Chiesa non

elargisce denaro, non dovrebbe sopperire alle carenze sociali di uno Stato che invece di avere cura

dei suoi cittadini, gli priva di ogni diritto di sovranità alimentare, energetica, curativa e monetaria.

Ora, secondo il Fine (LA SALVEZZA DELLE ANIME), cerchiamo di capire meglio come si è

evoluta la società umana, e a cosa noi esseri umani siamo chiamati ad esercitare come diritti e

doveri civili, senza escludere la MORALE NATURALE E CRISTIANA ed il nostro essere nella

corrente viva dello Spirito Santo che è Dio, che è contenuto nella Parola, che è Santa Dottrina della

Chiesa. Per intenderci, come si sono adeguate nel passato le strutture umane, comunitarie, naturali e

sovrannaturali a questo Disegno per il quale tutto il genere umano è in stato di In-Forma-Azione;

come sono vissute oggi ambo le cose: il diritto civile ed etico e la morale cristiana.

Talvolta, infatti, l'umanità, e oggi più che mai, a causa di dottrine sociali, pensieri, azioni, filosofie e

scienze (religiose, politiche, economiche, tecnologiche, sociali, ecc.) distorte, ha corso il rischio del

"ricorso", ossia di tornare indietro nel prestabilito percorso di auto-miglioramento e Redenzione. La

causa dunque può essere immediatamente rintracciata in errori e ancora di più di “interferenze” di

natura esoterica, empirica, occulta, nella costruzione di sistemi sociali e/o politici e/o finanziari e/o

religiosi (inaridimento del sapere, perdita di memoria storica, plagio emozionale, shock/terrore,

devastazione degli ecosistemi, catastrofi controllate e potenzialmente generate ad hoc, guerre e

rivoluzioni a impatto militare ridotto, impoverimento delle popolazioni, nozioni decostruttive errate,

propaganda e disinformazione, killeraggio economico e distrazione di massa, abuso di potere e

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corruzione). Ma il "ricorso" è soltanto temporeaneo, perché destinato alla autodistruzione, non

fondandosi su basi lineari, omogenee e sicure. Ecco, perché “il male non prevarrà”. Con forza,

coraggio, fatica e sofferenza ogni volta l'umanità ha saputo e saprà sempre riprendere il suo

cammino progressivo riaffermando il principio sacrosanto che occorre rimboccarsi le maniche e

TUTTI INSIEME,CON SPIRITO COMUNE E CONDIVISO RIPRENDERE IL PERSORSO DA

DOVE SI ERA INTERROTTO. E, grazie alla Chiesa, sempre lì, a disposizione, vigile, pronta a

formare attraverso i Sacramenti e la Dottrina nuovi pilastri, nuovi testimoni, nuovi evangelizzatori,

nuovi apostoli, nuovi missionari dello Spirito Santo, anche, nonostante i Papi, i Vescovi, i

Sacerdoti, i fedeli fedifraghi eccoci che si riprende ogni volta il cammino. Si contano i morti, le

anime perse e si ricomincia, nella speranza questa volta di servire sempre meglio Dio e con Degnità.

Dove trovi tre di questi uomini, lì c‟è la Chiesa, lo Spirito, Gesù. Talvolta la Storia riprende il

giusto corso anche e per merito di pochissimi uomini chiamati da Dio per la salvezza dell‟Umanità:

i Santi, che sono coloro che partecipano allo Spirito di Dio in corretta e completa Forma e Azione.

Anche il punto di partenza della filosofia di Vico è la questione della Verità, che per Cartesio era

stata ritenuta accessibile alla conoscenza umana, nell'ambito di quelle idee chiare e distinte che

risultano evidenti alla ragione. Ma Vico si oppone fermamente a questa concezione razionalistica,

che a suo avviso inaridisce la creatività che è la facoltà più propria dell'uomo e dello Spirito con cui

si attiva nella società umana. Anzi aggiungiamo pure che la creatività è la singolarità dei molti (e

parlo anche dei non nati, povere stelle e poveri noi, chissà quali ausili e quali Santi il cielo ci stava

preparando) per “approssimarsi” sempre meglio e quindi “sintonizzarsi” con il Giusto Spirito, che ci

proviene dall‟Inizio del Tutto (che è già ma non ancora) e che ci proietta (anche con la Comunione)

verso la Parusìa, la Porta dove incontriamo Gesù, il Salvatore. E‟ Gesù stesso a ricordarcelo: “Io

sono l‟alfa e l‟omega” (l‟inizio e la fine di tutte le cose, lo Spirito innato del Padre, ma dicerso dallo

Spirito Santo). Da Lui passerà il Tutto. Quindi, non la Verità, ma solo il verosimile, ritiene Vico, è

accessibile alla conoscenza umana. Secondo una sua celebre affermazione, "Verum et factum

reciprocantur seu convertuntur", cioè il vero e il fatto si convertono l'uno nell'altro e coincidono.

Dunque Dio ha ciò che per noi ancora non è. È questo il principio della filosofia vichiana che

stabilisce il nesso fra Verità e Produzione, che per noi è anche il nesso che persiste tra Verità e

Opera nella Vigna del Signore, secondo il quale l'unica Verità che può essere conosciuta consiste

nei RISULTATI DELL‟AZIONE CREATRICE (vedi messaggio delle Nozze di Cana), della

raccolta di acqua (O PRODUZIONE) che verrà trasformata in vino, nei sei e nei sette giorni, se

vogliamo considerare quello in cui stiamo vivendo e operando noi esseri umani. Per questo solo Dio

conosce il mondo in quanto, attraverso i suoi operai, i suoi fedeli, lo creiamo continuamente.

L‟uomo è l‟essere che più di altri partecipa con Dio alla Creazione, corroborato dalle cose per lui

già Create. “Siamo esseri partecipanti alla Creazione”, diceva San Tommaso D‟Aquino. All‟uomo

dunque, Dio, ha riservato il posto di Demiurgo della Storia e artefice del proprio destino, e la storia

e la sua vita sono gli unici oggetti della sua conoscenza in quanto da lui prodotti, ma attraverso lo

Spirito, diciamo noi, trasmessa sin dai Tempi più andati.

In tutta la tradizione metafisica Dio è "causa sui", onnipotente ed onnisciente in quanto Creatore

dell'essere. Vico passa da una metafisica di Dio a una metafisica dell'Uomo e della Storia ed estende

questo principio del conoscere-produrre all'uomo, creando una metafisica della storia in cui l'uomo

parte dalla storia per arrivare a sé stesso che la pone in essere. Dunque la bellezza prodotta

attraverso la storia sarà la premessa perché l‟uomo si salvi, o vi è una Bellezza che le preesiste? La

Chiesa, proprio attraverso la Sua Sposa, che è Maria, Madre di Dio, dovrebbe essere lei stessa

Demiurga e Mecenate della Bellezza (che è buona, utile, giusta, consolatrice, magnifica, economica,

armoniosa, partecipata, educativa, in-formativa, permanente, replicante) a partire dalla Liturgia alle

Arti, dai Sistemi di Comunicazione alle Strutture Urbane, che rappresentano lo Spirito con cui

diamo Forma al Creato. Ecco dunque la necessità della indagine storica per scoprire i veri fini di

tutti i Potentati laici, cattolici, religiosi ed il modo di “sbugiardarli”, lì dove si sono discostati dallo

Page 41: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Spirito Santo della Rivelazione, custodito nella Santa Madre Chiesa, Sua rappresentante in Terra. Il

Concilio di Trento, diede frutti assai convincenti, dopo lo smarrimento non tanto medioevale,

quanto quattrocentesco dell‟età umanistica. Fu questa l‟epoca in cui furono iniziate opere che

ancora oggi sono meta di turismo e di ingenti proventi economici per le casse dello Stato.

Da tutto ciò consegue che, per Vico, suprema e unica scienza da perseguire è la Storia, nella quale

l'uomo conosce ciò che egli stesso ha fatto, ovvero la Verità nel suo farsi, nel suo sviluppo ideale

dell‟Opera bella e giusta, che è anche Carità, distribuzione equa e solidale di tutte le risorse e di tutti

i beni, che sono comuni. Nella Storia se raccontata nella Verità, si scorge tutta l‟opera dello Spirito

Santo e come Dio sia intervenuto più volte con Grazie, Doni e Virtù dati ai Santi, nonché Talenti.

Lo studio della Storia è una scienza nuova, per Vico, la quale, mediante l'unione di filosofia e

filologia, deve occuparsi di individuare e documentare gli eventi, le intenzioni, i fatti, ma soprattutto

deve interpretarli ricercandone quelle ragioni ideali ed eterne, che sono destinate a presentarsi

costantemente, in modo ripetitivo anche se in gradi diversi, all'interno di tutti i momenti della storia.

La scienza di Vico si baserà perciò su un metodo storicistico, basando la sua analisi su alcune

premesse ovvero principi ritenuti intuitivamente certi, che Vico denomina "Degnità" (assioma),

cose degne di essere comprese alla luce della Verità. Che in fondo non è la storia che ci insegnano a

scuola, fatta di nozionismi e priva di collegamenti “informativi” e di forme di dibattito interno, ma

quella che è servita per redimerci dal Peccato Originale, e farci sentire simili, uniti e amati.

Secondo Vico la Storia è dunque opera dell'uomo, cioè modificazione della mente dell'uomo, che lo

porta a passare dal senso, alla fantasia, fino alla realizzazione della ragione; uno Spirito Giusto.

Questo è il paradigma con cui dovremmo giudicare la Storia ed il nostro operato. Certo, non sempre

l‟uomo ha avuto la lucidità, la capacità e la preparazione o informazione adeguata per capire il Vero

Spirito con cui operare e raccontare poi la Storia. E Vico individua storicamente tre fasi. La prima,

l'età in cui gli uomini "sentono senza avvertire", corrisponde all'età ferina, in cui gli uomini non

sono che bestie confuse e stupite (epoca Primordiale); dall'abitudine di seppellire i morti, cioè di in-

humare, nasce secondo Vico l‟humanitas, cioè la caratteristica umanità dell'uomo, che nell'età della

fantasia è in grado di "avvertire con animo perturbato e commosso" e di concepire le prime "favole"

intorno agli dei (epoca Arcaica o Rudimentale) e il culto del Dio Sole (vedere storia delle divinità

egizie, siriane, greche nate tutte il 25 dicembre, il passaggio dalle diverse costellazioni, la madre

Vergine della Città del Pane – Betlemme, la M, la morte del sole sulla Croce del Sud, la

Resurrezione dopo 3 giorni). Ma è solo con il progresso della storia e col sorgere dei vari

ordinamenti civili, che si sviluppa la ragione e quindi l'età della mente (Alleanza Vetero-Neo

Testamentaria, Età Adamitica), fino alla Rivelazione che ci fornisce il Giusto Spirito, quello Santo.

La storia tuttavia alterna fasi di progresso a fasi di decadenza: Vico parla di "corsi e ricorsi storici".

Ciò non significa, come comunemente si interpreta, che la storia si ripeta. Significa, piuttosto, che

l'uomo è sempre uguale a se stesso, pur nel cambiamento delle situazioni e dei comportamenti

storici. Ciò che si presenta di nuovo nella storia è solo paragonabile per analogia a ciò che si è già

manifestato. Così, ad esempio, ad epoche di civiltà possono seguire epoche di "ritornata barbarie";

ad epoche nelle quali più forte è il senso di una determinata categoria, altre nelle quali si sviluppa

maggiormente un altro aspetto della vita. La storia, dunque, è sempre uguale e sempre nuova. In tal

modo è possibile comprendere il passato, che altrimenti ci rimarrebbe oscuro, perché: "Historia se

repetit". E lo Spirito è sempre lì, anche sui ruderi sopra i quali possiamo costruire ancora e

trasformare anche ciò che non esiste più nelle sue funzioni originali in un apparato di abbellimento

e di attrazione. “Quando non parleranno più gli uomini, parleranno le pietre”. Ecco il ruolo

irrinunciabile del Bene Culturale e delle Bellezze Naturali che dovrebbero integrarsi con qualunque

piano di sviluppo e di insediamento urbano, trasferendovi lo Spirito di chi è già passato ad altra vita.

Ora mi propongo di rendere pensabile quello che a molti è apparso un paradosso, un assurdo.

Durante gli anni sessanta del Novecento, quando secondo le tesi del Beato Gioacchino da Fiore

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(peraltro tesi mai contestate dai Papi), stavamo entrando nell‟epoca dello Spirito Santo o nell‟Età

Mariana, una corrente di pensiero principalmente composta da cittadini d‟origine non americana,

che nel corso dei vent‟anni precedenti aveva partecipato al dibattito politico da posizioni vicine alla

tradizione del socialismo rivoluzionario (originato dalla Riforma Luterana e perseguita nel Secolo

dei Lumi e dalla Rivoluzione Francese), ha conquistato l‟egemonia culturale negli Stati Uniti

d‟America. Dalla prima metà degli anni ottanta ad oggi i neoconservatori sono stati perfino capaci

di far eleggere tre Presidenti, i repubblicani Ronald Reagan, George W. Bush e George Bush Junior.

Si tratta di un problema che interessa soprattutto noi europei, così attenti ai significati pratici che

dicotomie come Destra/Sinistra o conservatorismo/progressismo suggeriscono. Il cittadino medio

europeo formula un proprio giudizio di valore generalmente critico tenendo a mente il disprezzo che

ogni neoconservatore mostra nei riguardi del multilateralismo e del diritto internazionale. Vi è chi,

sulla scia di un‟ottica economicista e fortemente polemica, ha interpretato questo movimento niente

più che come un gruppo di uomini che hanno saputo meglio di altri elogiare l‟imperialismo

americano e che per questo sono stati ripagati dalle multinazionali con un posto al sole vicino alla

Stanza dei Bottoni. Altri, invece, sostengono che il neoconservatorismo sia un progetto politico

derivante da una ben identificabile attitudine comportamentale, quella dell‟etica della convinzione,

l‟applicazione insomma di uno schema concettuale da inquadrarsi nel filone del radicalismo

politico. Un movimento sì conservatore, ma anche genuinamente americano, e quindi impossibile

da comprendere se analizzato “alla maniera europea”, al di fuori della peculiarità americana.

Ciascuna griglia interpretativa ha il suo merito, ma nessuna ha saputo offrire una spiegazione

davvero esaustiva del problema. Dal mio punto di vista, il neoconservatorismo può essere definito

propriamente come l‟ideologia politica che è alla base del movimento neoconservatore statunitense.

Il Verbo neocon nasce nella seconda metà degli anni sessanta in ambienti non conservatori ed è il

frutto del profondo ripensamento operato da alcuni intellettuali (è importante determinarne il loro

Spirito che non è quello di Dio, al quale anzi gli si oppone) dei temi cari alla sinistra non comunista

verificatosi negli Stati Uniti una decina di anni addietro. Proponendosi, per bocca stessa dei suoi

fondatori ed epigoni, come il pensiero politico che rispecchia nel modo più nobile l‟essenza della

civiltà occidentale, il neoconservatorismo si prefigge come massimi obiettivi: 1) la difesa della

democrazia liberale e capitalista da attacchi interni ed esterni nei Paesi ove essa sia già stata

instaurata; 2) la sua estensione alle aree del mondo in cui essa non sia operativa. In quanto progetto

politico con aspirazioni globali, il neoconservatorismo deve essere iscritto fra le teorie politiche

radicali o utopistiche; 3) la costruzione di una Grande Israele avulsa da qualunque contesto

internazionale e quindi assoggettato solo al Talmud e alle leggi Noachite.

Occorre, in seconda analisi, separare il movimento neocon, da riferirsi geograficamente agli Stati

Uniti d‟America o al limite anche alla Gran Bretagna, da una ancora non ben definita attitudine, un

certo modo di pensare il mondo ed il proprio ruolo nel mondo che il neoconservatorismo condivide

almeno in parte con altre forme di pensiero politico radicale per come si sono manifestate in

ambienti sia cronologicamente antecedenti alla formazione del movimento (il puritanesimo nel

Seicento inglese e nei primi decenni del Settecento americano), come anche non anglosassoni (si

pensi ai bolscevichi russi). Riguardo la causa primaria del successo del neoconservatorismo negli

Stati Uniti, io credo si sia trattato di un caso andato a buon fine di innesto, proprio del tipo di quelli

che si inducono in agricoltura. Infatti le idee e le argomentazioni di fondo sostenute dai primi

neocons, seppur provenienti in larghissima misura da un ambiente religioso e politico differenti da

quelli dominanti negli Stati Uniti (cristianesimo protestante e liberalismo), si sono armonicamente

inserite con i filoni principali di politica estera ed interna americana.

Trovandosi a Roma per gli studi, Massimiliano Kolbe, casualmente assiste a una processione di

anticlericali-massoni che proclamano la vittoria del demonio sulla Chiesa, affermando che "Satana

deve regnare in Vaticano e il Papa dovrà fargli da servo". Tale ardire lo porta a scoprire la sua

missione e si convince che i cristiani devono diventare "cavalieri dell'Immacolata", per aiutare

Maria schiacciare la testa al serpente, così come previsto dalla Scrittura. Nel 1917 fonda la Milizia

Page 43: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

dell'Immacolata. Naturalmente, che si propone di „cercare la conversione dei peccatori, degli eretici,

degli scismatici, dei giudei e soprattutto dei massoni‟. La sua lotta non fu quella di abbattere le

anime del nemico, ma quella di richiamarle e convertirle, per la loro eterna salvezza, e per questo,

Padre Kolbe si rivolgeva anche ai suoi nemici. In un articolo del 1926 citando i „Protocolli dei Savi

Anziani di Sion‟, che chiamava „Il libro davvero fondamentale della Massoneria‟, scriveva: “Essi

dicono di se stessi: 'Chi o che cosa è in grado di far crollare una forza invisibile? La nostra forza è

appunto di questa natura'. La 'Massoneria esterna' serve solo per nascondere i suoi scopi, ma il

piano d'azione di questa forza resterà sconosciuto alla gente”. Quello di San Massimiliano è un

intento di larghissima portata perché nel suo programma non viene descritta solo un‟„opzione

religiosa‟ ma una scelta globale. Il desiderio è infatti che i suoi cavalieri siano presenti dappertutto,

nel campo dell'educazione, del lavoro editoriale e divulgativo, delle arti, delle scienze... In sostanza,

si vuole che la Milizia “impregni tutto e in uno Spirito Sano guarisca, rafforzi e sviluppi ogni cosa

alla maggior gloria di Dio, per mezzo dell'Immacolata e per il bene della comunità”.

Abbiamo quindi portato a termine la ricerca delle condizioni che hanno reso possibile la buona

riuscita di questo innesto nefasto, in contro tendenza rispetto allo Spirito Santo, che oggi dà vita al

Nuovo Ordine Mondiale. La Chiesa, perito il vertice, decapitata, secondo la visione sedevacantista e

apocalittica che ci dà Nostra Signora a Fatima, quella vera, per intenderci, è stata desautorata dalle

autorità mondiali. Là dove invece è stata riconosciuta ufficialmente quella Nuova uscita dal

Concilio Vaticano II. Il Falso Papa, che tale è per chi ancora si sente impregnato nella missione di

perseguire lo Spirito Santo “originale”, di fatto è il capo di una altra chiesa e di una falsa religione

ecumenista, che riconosce più chiese e più credi. Ora, per intendere non solo i caratteri

dell‟eccezionalità americana ed israeliana ma anche il nostro presente, basti avere chiari due

concetti chiave del Nuovo Ordine Mondiale: sinarchia e sincretismo, le due forme di pensiero

mondialista con cui la Plutocrazia da oltre due secoli governano il mondo. Solo attraverso la

conoscenza di questi perversi meccanismi che hanno introdotto nel mondo il socialismo in tutte le

sue forme e le false religioni riunite ad Assisi, potremmo ancor meglio comprendere come un

manipolo di Santi hanno potuto, agendo secondo le logiche dello Spirito divino e non umano,

ripristinare ogni volta il corso della Storia, facendo l‟impresa attraverso opere di Carità e in attesa

della Parusìa di Nostro Signore e quindi alfa e omega, Colui che ci farà chiudere definitivamente

ogni capitolo con la Storia e con il Tempo, passando da un epilogo che è il Giudizio Universale.

Insomma si è Santi e si agisce con il Giusto Spirito in quanto si agisce in sintonia con la volontà e

l'intelligenza divina, nel superare i limiti e le debolezze umane e si pone come modello da imitare

per avvicinarsi a Dio. E questo significa tenersi lontani e fuori da tutto ciò che non appartiene a Dio

e che fa parte di altri sistemi che lavorano per desautorarLo e cancellarLo dalla Storia.

Page 44: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

E‟ curioso comunque che Barack Obama, il candidato alla Presidenza degli Stati Uniti e quindi

dell‟Impero Mondiale, dica di essere un cultore del Beato Gioacchino da Fiore. Sarà che sia lui

l‟AntiCristo e che sa di avere il tempo contato per vincere contro lo Spirito Santo che sta per

manifestarsi in tutta la Sua Potenza e che stà preparando tramite Maria la Parusìa di Nostro Signore,

dopo questi anni di Grande Tribolazione suscitati dal Nuovo Ordine Mondiale contro Dio?

“Dove vuoi Maestro che festeggiamo la Pasqua?”, chiedono gli Apostoli e Gesù risponde. La Fine

dei Tempi è prossima all‟arrivo dell‟Era o l‟Eone della costellazione dell‟Acquario è subentrata ai

Pesci nella processione degli equinozi (che avviene ogni 2150 anni. Si tenga conto che quando Gesù

è nato, già si stava nell‟Era dei Pesci). Lui sarà con noi fino alla Fine dei Tempi, dell‟Aeon e poi

saremmo consegnati totalmente al Solo Spirito e chi c‟è, c‟è. Ecco perché Barack Obama è convinto

che lui sarà l‟Imperatore o Faraone che vedrà sorgere questo nuovo Sole.

Goethe avverte: “Tutti gli avversari di un‟opera geniale è come se battessero su dei carboni ardenti:

fanno sprizzare scintille da tutte le parti e così portano il fuoco dove altrimenti non sarebbe

arrivato”. Lo si guardi da dove si vuole, ma lo Spirito è fatto così: non fa altro che disseminare il

mondo di Testimoni che arrivano fino al Martirio, ma spargono il loro Ardore oltre ogni limite.

Cospirazione è ambizione a governare. Questo è il problema contro cui oggi dobbiamo fare i conti.

Il primo Essere che cospirò fu dunque Lucifero quando si ribellò a Dio per farsi adorare. Egli tramò

il primo colpo di Stato dell'Universo, si dichiarò avversario di Dio e convinse nel Complotto

Satanael. Cacciati dal Cielo con i loro Angeli e posto l‟Arcangelo Satanael sul Trono del Pianeta

Terra, hanno influenzato, in ogni tempo, gli uomini per costruire un governo mondiale attraverso il

quale dominare le anime e farsi adorare. Questo malvagio disegno è il mistero della sua empietà che

non ha potuto, fino ad oggi, essere manifestato per la presenza d'una forza opposta che lo trattiene:

il Katechon Papale, per mezzo della Sua Fede nello Spirito Santo e nella Santa Eucarestia. Ma

quando questa forza sarà tolta di mezzo, allora, l'empio - il figlio della perdizione, l'uomo del

peccato, l'anticristo, il 666 - sarà manifestato (2 Tessalonicesi 2:7-9), il governo mondiale instaurato

e l‟AntiCristo, il duca di Satanael e Lucifero, adorato. La forza opposta che impedisce ancora al

Maligno di raggiungere il suo scopo nel totale disprezzo della Verità è lo Spirito Santo che aleggia

nella Chiesa Vera di Cristo operante nel mondo con un mucchio di uomini che denunciano e

avvisano. Presto le forze dell'empietà si scateneranno, spazzeranno via i pochi rimasugli siti internet

di controinformazione, sostituiranno nella politica mondiale loro uomini, ossia asserviti alle banche,

e imporranno la loro economia, la loro finanza e la loro tecnologia attraverso biochip o microchip

sottocutanei, Marchio della Bestia e delle dominazioni del Nuovo Ordine Mondiale.

Viviamo in un'epoca di alterazione dell'equilibrio delle potenze mondiali, che produce una illusoria

speranza di pace, un assopimento nella mente di molti credenti, una velata visione biblica dei fatti

del mondo legata alla Grande Israele, che impedisce di vedere la realtà profetica del tempo in cui

viviamo, grazie anche al proliferare di “falsi profeti”. Gesù è diretto anche su questi temi e non

lascia ombra di dubbio: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma

dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,15-16). E, nello stesso Vangelo

secondo san Matteo si legge ancora: "Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti

e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti" (Mt 24,24). Per falsi profeti

s‟intendono di solito coloro che seminano errori o, come spiega la Bibbia di Gerusalemme, dottori

di menzogna che seducono il popolo con false sembianze di pietà, ma perseguendo fini interessati.

I falsi profeti si presentano in vesti di pecore, come se appartenessero all‘ovile di Cristo, fingono lo

zelo per la gloria di Dio, ma cercano la propria gloria e tramano per la rovina delle pecore. San

Tommaso d‘Aquino spiega, con san Giovanni Crisostomo, che i falsi profeti vengono chiamati "lupi

Page 45: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

rapaci", perché intendono nuocere agli altri (STh II-II, 172, 4 ad 3). Egli afferma che un profeta

viene detto falso quando agisce come strumento del demonio (STh II-II, 172, 5c).

Il testo di Mt 7,15 viene citato nel Catechismo della Chiesa Cattolica a proposito dello scandalo:

"Lo scandalo è grave quando a provocarlo sono coloro che, per natura o per funzione, sono tenuti

a insegnare e a educare gli altri. Gesù lo rimprovera agli scribi e ai farisei: li paragona a lupi

rapaci in veste di pecore" (CCC 2285). Ma quale è la ragione profonda per la quale essi vengono

chiamati falsi profeti e quale è concretamente il loro modo di agire?

1) Profeta non è principalmente colui che predice il futuro, ma colui che parla a nome di Dio,

ispirato e incaricato da Lui. Siccome nel Vecchio Testamento i profeti preparavano la venuta di

Cristo, essi ovviamente lo predicevano, anche nei suoi particolari. Evidentemente anche nel Nuovo

Testamento, Cristo e i suoi, proclamando il regno del Padre (cfr. LG 35), lo indicavano come già

presente e insieme futuro (cfr. LG 5).

Ora, proclamare il Regno di Dio, ossia la sua grazia consistente nel perdono e nella salvezza

futura, comporta l‘invito e l‘esortazione alla conversione: "dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si

recò nella Galilea predicendo il vangelo di Dio e diceva: ‗Il tempo è compiuto e il regno di Dio è

vicino, convertitevi e credete al vangelo" (Mt 1,15).

Anche i profeti richiamavano alla fede in Dio, alla purezza dei costumi, denunciando i peccati e

minacciando castighi divini. Basti ricordare le figure di Elia pieno di zelo per la purezza della fede

nell‘unico vero Dio (1Re 18,20-40), quella di Isaia che parla contro la corruzione morale (Is 1-5),

quella di Natan che denuncia i peccati di Davide (2Sam 12,1-14), quella di Giona che annuncia i

castighi divini alla città di Ninive (Gio 3); non sono che alcuni esempi scelti tra i tanti possibili. Il

monoteismo, la moralità e l‘attesa della salvezza sono oggetti della predicazione dei profeti, che

esortano alla conversione.

Ma appunto per questo i profeti trovavano resistenze e reazioni, fino a dover temere per la propria

vita; esempio tipico è quello di Geremia, "oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese" (Ger

15,10), che viene arrestato e giudicato (Ger 26).

2) Specialmente in Geremia emerge la differenza tra i veri e i falsi profeti: questi ultimi non sono

stati mandati da Dio e parlano di testa propria; ne nasce un‘aspra lotta (vedi Ger 23,9 ss.; 26,7 ss.;

27,9 s.; 28; Ez 13; Mi 3,5 ss.; Zc 13,2 ss.). Tipico dei falsi profeti è il tentativo di lusingare,

illudere, tranquillizzare e narcotizzare le coscienze, per piacere agli uomini. Se ne lamenta Dio:

"Così dice il Signore degli eserciti: ‗Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi;

essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla

bocca del Signore. Essi dicono a coloro che disprezzano la parola del Signore: voi avrete la pace!

e a quanti seguono la caparbietà del loro cuore dicono: non vi coglierà sventura" (Ger 23,16-17).

"La mia mano sarà sopra i profeti delle false visioni e dai vaticini bugiardi; ... poiché ingannano il

mio popolo dicendo: pace! e la pace non c‘è... " (Ez 13,9). Così pure, mentre i falsi profeti

predicevano il successo al re, il profeta Michea predisse la disfatta (1Re 22,5 ss.).

Già nel libro del Deuteronomio Dio metteva sull‘avviso: "Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o

un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio... ed egli ti dica: seguiamo dèi stranieri, che

tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro un culto, tu non dovrai ascoltare le parole di quel

profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il

Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l‘anima" (Dt 13,2-4). I segni che una profezia sia

vera o falsa è la sua corrispondenza con la vera fede (Dt 13,2-6) e il suo adempimento (Dt 18,21-

22), se cioè questi vi siano o se manchino.

Page 46: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Gesù dice che riconosciamo i falsi profeti dai loro frutti. Dei frutti dello Spirito Santo a differenza

delle opere della carne parla San Paolo. Il profeta vero conduce alla fede, al pentimento, alla

riconciliazione con Dio, alla bontà, alla fedeltà, al dominio di sé ecc., mentre il profeta falso

semina impurità, idolatrie, dissensi, divisioni, fazioni, hairéseis-eresie, ecc. (Gal 5,19-23).

"Ma il frutto più caratteristico del falso profeta è l‘impegno volto ad allontanare il Popolo di Dio

dal Magistero della Chiesa, attraverso cui risuona nel mondo la Dottrina di Cristo. Il Signore

predice altresì la fine di questi truffatori: la perdizione eterna" (La Bibbia di Navarra, l.c.).

3) Insegnamento per noi.

a) La nostra esposizione è stata ridotta al minimo, abbiamo proceduto per cenni. San Giovanni

apostolo ci avverte: "Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le

ispirazioni, per saggiare se vengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel

mondo. Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è

venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito

dell‘anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo" (1Gv 4,1-3). Oltre all‘attualità

del tema (cfr. Giovanni Paolo II nell‘omelia del 31 dicembre 1993) ne risulta che la profezia

autentica deve essere in armonia con gli articoli fondamentali della fede cristiana.

Nell‘Apocalisse di San Giovanni viene descritta la fine dei falsi profeti al servizio della bestia,

ossia delle forze che, arrogandosi poteri divini, si erigono contro Cristo e la Chiesa (Ap 13,11-17).

b) San Paolo dichiara: "Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!" (Gal

1,10).

Gesù ha proclamato: "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno

ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande e la vostra

ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi" (Mt 5,11-12).

Vi è un modo di "compiacere" che è secondo Cristo: "Ciascuno di noi cerchi di compiacere il

prossimo nel bene, per edificarlo" (Rm 15,2). "Io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare

l‘utile mio ma quello di molti perché giungano alla salvezza" (1Cor 10,33).

Sempre tenendo presente, però: "Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso

modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti" (Lc 6,26).

c) Siamo popolo profetico di Dio (LG 12), sotto la guida del Magistero della Chiesa (LG 25) i laici

partecipano all‘ufficio profetico di Cristo (LG 35) per l‘evangelizzazione del mondo (ibidem),

mediante l‘apostolato (ibidem e AA), specie se confermati-cresimati (AA 3). Evangelizzare vuol dire

annunciare Cristo per la conversione (cfr. At 2,36).

Una componente della funzione profetica del cristiano è il dovere della correzione fraterna o

dell‘ammonimento fraterno, di cui parla a più riprese il Nuovo Testamento: "Se il tuo fratello

commette una colpa, va‘ e ammoniscilo... " (Mt 18,15). "Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma

se si pente, perdonagli" (Lc 17,3) Un presupposto della salvezza che consiste nel perdono dei

peccati è la conoscenza dei peccati e il pentimento. La misericordia divina non significa che Dio

chiude gli occhi davanti ai peccati, ma che ce li perdona, se ce ne pentiamo finché siamo in tempo:

"Il Signore non ritarda nell‘adempiere la sua promessa, come certuni dicono; ma usa pazienza

verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo dio pentirsi (2Pt 3,9). Ma

Page 47: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Gesù ammonisce pure: "Se non vi convertite, perirete tutti" (Lc 13,3.5). La correzione fraterna è

una delle opere di misericordia spirituale, ben diversa dal giudicare il prossimo (Mt 7,1 ss.). Invece

di giudicare le persone e tollerare il peccato, come spesso facciamo, dobbiamo condannare il

peccato, senza condannare le persone (Lc 6,37), perché Dio vuole salvare tutti (1Tm 2,4).

Perciò San Paolo esorta i cristiani: "Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle

opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene

fatto da costoro in segreto è vergognoso persino parlare" (Ef 5,10-12). Egli confida che i cristiani

siano "capaci di correggere l‘un l‘altro" (Rm 15,14), ci esorta a correggere gli altri con dolcezza e

umiltà (Gal 6,1), di accettare gli ammonimenti di coloro che ci sono preposti nel Signore, come

pure di correggere gli indisciplinati (1Ts 5,12.14), di ammonire fraternamente (2Cor 2,7; 2Ts

3,15).

d) Quel che induce al peccato ed è peccato già in sé è il falso rispetto umano, di cui peccò già

Adamo (Gn 3,6.12). Non solo non dobbiamo subirlo, ma dobbiamo essere profeti veri che si

regolano secondo la parola di san Paolo: "Non conformatevi alla mentalità di questo secolo

(mondo), ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò

che è buono, a Lui gradito e perfetto" (Rm 12,2). Non seguendo i falsi profeti, accomodanti, che

tentano di praticare sconti sulla dottrina e la morale di Cristo, per piacere agli uomini, dispiacendo

a Dio, dal quale verranno giudicati, al quale dovranno rispondere (cfr. 2Cor 5,10; Rm 14,10-13;

Gal 6,4-5), perché "responsabilità" vuol dire questo.

In conclusione: Dio manda i Profeti, i quali parlano a nome Suo, denunciando i peccati, perché gli

uomini possano rendersene conto e pentirsene e trovare la salvezza in Cristo. Ma alcuni

autoinvitati si spacciano per profeti, mentre non lo sono, "pretendendo di essere dottori della legge

mentre non capiscono né quello che dicono né alcuna di quelle cose che danno per sicure" (1Tm

1,7).

I falsi profeti addormentano le coscienze, i profeti veri le svegliano. E non si deve neppure tacere;

specialmente le sentinelle costituite da Dio devono "suonare la tromba e dare l‘allarme" (Es 33,2-

3) avvertire della morte spirituale, conseguenza delle iniquità (Ez 33,10-16). Chi blandisce o tace

colpevolmente compromette la salvezza eterna altrui.

Il mite San Francesco di Sales ha una parola molto forte: "Faccio eccezione per i nemici dichiarati

di Dio e della Chiesa; quelli vanno screditati il più possibile: per esempio, le sette eretiche e

scismatiche con i loro capi. È carità gridare al lupo quando si nasconde tra le pecore, non importa

dove" (Filotea III 29).

Oggi si abusa della parola "speranza": è un termine inflazionato e spesso svuotato del suo

contenuto proprio, soprannaturale, di virtù teologale, riferentesi a Dio (vedi per esempio Rm 5,5;

8,24); è divenuta una parola "riempitivo", immanentizzata, orizzontalizzata, storicizzata, non più

trascendente, espressione della fede soprannaturale (vedi invece Ebr 11,1), ma una parola

pseudoottimistica, ingannevole, anestetizzante, direi quasi "propagandistica". Se si studia bene

l‘Apocalisse, vi si constata un regresso nella storia e un progressivo aumento, crescita del male nel

mondo (vedi Eduard Schick, L‘Apocalisse, Roma, 1973, pp. 93, 99, 113, 114, 120, 126-129, 148-

149, 185-186), donde la necessità dell‘esortazione alla penitenza (vedi ivi, p. 127; cfr. Lc 13,1-5).

La voce dei falsi profeti spesso sovrasta quella dei veri, come quella di Anania in contrasto con

Geremia (Ger 28). Ciò non porta alla conversione (penitenza) e alla salvezza. La gente pretende:

"Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!" (Is 30,10). Ma Dio

avverte: "Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date

Page 48: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

retta ai sogni che essi sognano. Poiché con inganno parlano come profeti a voi in mio nome; io non

li ho inviati. Oracolo del Signore" (Ger 29,8-9). "I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose

vane e insulse, non hanno svelato le tue iniquità per cambiare la tua sorte; ma ti han vaticinato

lusinghe, vanità e illusioni" (Lam 2,14). Così avviene anche oggi in certe conferenze, prediche,

liturgie che non evangelizzano, cioè non inducono alla conversione-penitenza, ma sono falsamente

consolatorie. San Paolo ha scritto: "Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana

dottrina, ma, per prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le

proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole". (2Tm 4,3-4). E

accenna anche a dei "falsi fratelli" (Gal 2,4).

San Gregorio Magno, commentando i passi biblici sui "cani muti" (Is 56,10), guardiani infedeli

(ivi), non difensori (Ez 13,5), scrive dei falsi profeti: "La parola di Dio li rimprovera di vedere cose

false, perché, per timore di riprendere le colpe, lusingano i colpevoli con promesse di sicurezza, e

non svelano l‘iniquità dei peccatori ai quali mai rivolgono una parola di riprensione. Il rimprovero

è una chiave. Apre infatti la coscienza a vedere la colpa che spesso è ignorata anche da quello che

l‘ha commessa. ..." (Reg. past. 2,4).

I falsi profeti sono addormentatori di coscienze mediante l‘aperturismo e lo pseudoottimismo

("aggiornamento" e "speranza"). Conducono all‘indurimento nel peccato e all‘impenitenza finale,

peccati "irremissibili", perché contro lo Spirito Santo, contro la grazia di Dio (Mt 12,32);

conducono non alla salvezza, ma alla perdizione (Fil 3,19; Mt 7,13).

Il peccato, in quanto contro Dio, non è evidente alla coscienza umana, ma ha bisogno di essere

svelato nella sua vera dimensione e gravità: questa è la vera funzione profetica (vedi Is 58,1), come

quella di Natan nei riguardi di Davide (2Sam 12,1-14). La nuova (o rinnovata) evangelizzazione

non consiste nella sola istruzione (catechetica, questa viene dopo), né in un solo dialogo (vedi

Dialogo e annuncio, 19 maggio 1991), ma nel kerygma o annuncio del regno di Dio congiunto

all‘invito alla penitenza: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al

vangelo" (Mc 1,15, cfr. Mt 4,17). È l‘annuncio di Cristo e della salvezza in Lui solo: "Pentitevi e

ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati"

(At 2,38). "In nessun altro c‘è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel

quale è stabilito che possiamo essere salvati" (At 4,12).

di don Ivo Cisar

Non sarebbe ora di svegliarsi? Gesù ha già ammonito: “perché il Figlio dell'Uomo verrà nell'ora che

non pensate” (Luca 12:40). Per tutti coloro che con diligente attesa amano la gloriosa apparizione di

Cristo, il Messia, che ritornerà per deporre il governo mondiale della Grande Cospirazione e

prendere possesso del “regno del mondo... ed egli regnerà nei secoli dei secoli” (Apocalisse 11:15).

Ma noi non disperiamo.

L‟ottonario ci viene tramandato fin dall‟origine come frutto di una combinazione ottimale, che è

appunto quella del 4+4, per cui la sua simbologia si basa prevalentemente su quanto si é dice a

proposito dei cosiddetti numeri doppi. Poiché il due presenta già in se la pluralità, lo stesso duale si

trova spesso usato per indicare a volte il plurale. Tutti i numeri doppi, multipli del due, intendono

perciò ricordarlo quale frutto di una coppia che si trova all‟origine dell‟Umanità. Infatti, secondo il

calcolo delle generazioni presenti nella Bibbia, confermato anche da una rivelazione privata (cfr. C.

Emmerich), l‟origine dell‟Umanità, come la conosciamo oggi, risale al 4004 a.C., fonte delle date

inserite più tardi ai margini della Bibbia, secondo le quali la creazione dell‟uomo (Adamo ed Eva) é

iniziata nell‟anno 4004 a.C. L‟otto indica l‟eternità, la vita nuova, il Battesimo, poiché nell‟Ottavo

Page 49: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

giorno avviene la Risurrezione di Gesù. All‟interno del modulo della "settimana universale" ottavo

giorno rappresenta l‟entrata nell‟eternità: beata da risorti per i giusti, maledetta per gli empi.

La radice primordiale della nascita di Adamo, è 4004 a.C., da 8 (4+0+0+4). Dunque, sotto il segno

dell‟ottonario abbiamo sia la nascita dell‟umanità nel tempo, sia la sua rinascita nell‟eternità, con la

risurrezione generale dei morti. La Parusia ottonaria si colloca in questo contesto. Divina è ritenuta

la metafisica del 7+1, in quanto, in queste combinazioni, l‟Uno si fonde col settenario. E ciò è

quanto si é potuto conoscere tangibilmente quaggiù nel Figlio di Dio.

Non è così per il Padre; nessuno ha potuto vedere Lui, ne lo vedrà in questo mondo, se ciò non

avviene per il tramite dell‟Ottonario divino (Gesù =888). II numero otto indica anche l‟azione del

divino nell‟umano, perché l‟umano si divinizzi. Costituisce inoltre i due opposti nella loro

manifestazione: cielo e terra, divino e umano, ascesa e discesa, superiore ed inferiore, Dio è l‟uomo

nella figura di Cristo, la cui vita terrena passa attraverso tre momenti essenziali: quello dell‟ottavo

giorno di vita in cui venne circonciso, quello del discorso della montagna sulle otto beatitudini, e

quello dell‟ottavo giorno in cui risuscitò. Ecco perché l‟ottavo giorno annuncia l‟era futura eterna, il

compimento delle Scritture, non solo, quindi, la Risurrezione di Cristo, ma anche quella dell‟uomo.

L‟ottavo giorno viene cosi a configurarsi come la data dell‟intervento divino nel mondo e la

ricapitolazione di tutte le cose in Dio, compreso il Tempo. Tutto questo é spiegato splendidamente

in questo messaggio: “II cielo e la terra sono pieni della sua santa grazia. Essendo terminato il

riposo di Dio, il tempo rientra nel centro della vita in Dio, che é il principio e la fine di tutte le cose,

sulla terra come in cielo. L‟ottavo giorno é l‟istante in cui voi passerete da questa vita nella mia

vita, nella vita per la quale il Signore vi ha concepiti nel suo amore di Padre e nella Gloria del

Figlio. La vostra vita interiore é di Dio. Egli ve ne chiederà conto in questo ottavo giorno, con gioia,

per benedirla e ridarvi ciò che avete perduto durante il vostro pellegrinaggio terreno. È detto che

tutto deve ritornare a Dio. Poiché siamo nel Tempo in cui il dominio infernale fa tante rovine, anche

fra gli eletti, Dio ha fissato la sua data, il suo orologio, la sua clessidra si é fermata a quell‟istante,

scelto dalla sua santa grazia, in cui rientrerete tutti in quel momento in cui Dio si mostrerà Maestro

supremo sgominando il male”.

La Parusia del Signore menzionata in Ap 19, 11-16 la denominiamo Parusia intermedia, in quanto

presiede all‟inizio del settimo millennio, il Sabato del Signore, proprio come l‟attendevano gli Ebrei

sulla scorta di Dn 7, 22-27 e Is 11 e 65. Ma essendo limitata al settimo millennio, cioè ancora al

Tempo e alla prova, la Parusia intermedia differisce da quella finale.

Occorre che siano realizzate le promesse fatte da Dio ad Abramo per accedere alla fine del Tempo,

quando infine si scatenerà il cataclisma satanico in vista del Giudizio finale ad opera del Gesù

parusiaco di Ap 20, 7- 15. Diamo a questa seconda Parusia il nome di Parusia ottonaria, in relazione

con la Risurrezione di Gesù, che avvenne il giorno dopo il Sabato e, quindi, a conclusione del

settimo giorno (secondo il calendario ebraico).

L‟Ottavo Giorno rappresenta così il Nuovo Giorno del Signore, il giorno eterno senza notte della

risurrezione dei giusti per il Paradiso, é il giorno eterno senza dì della risurrezione dei malvagi per

l‟inferno. La Parusia Ottonaria é la porta d‟accesso all‟eternità beata, al contrario dell‟ottonario

primordiale di Adamo che rappresentò funestamente, a causa del peccato originale, la porta

d‟entrata ai tempi dell‟iniquità. È bene ritenere che il modello della "settimana universale" non

entra in contraddizione col dato biblico dell' Apocalisse. Anzi, la stessa Apocalisse ne suggerisce

l‟impiego in virtù dell‟uso del settenario nei sigilli (sono sette i sigilli), la collocazione cronologica

delle due Parusie, l‟intermedia all‟inizio del settimo millennio e la ottonaria all‟inizio dell‟eternità.

II calcolo escatologico si colloca, pertanto, all‟interno del contesto dell‟Avanticristo - Parusia

intermedia, proprio perché precisa esattamente l‟anno della comparsa dell‟Anticristo (1998) e la

modalità dello scontro nella realtà soprannaturale (Triade infernale contro Triade divina) e mondana

(Drago rosso, Anticristo e Pseudoprofeta contro la Chiesa Cattolica).

Page 50: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Lo Spirito dell‟Anticristo ha agito nella storia ancor prima che Cristo nascesse e, dunque, si può

parlare di prefigurazioni dell‟Anticristo, come le profezie di Daniele (Dn 7) e di Geremia (Gr 4.8)

hanno ampiamente illustrato. Daniele é il primo profeta dell‟Anticristo.

Particolarmente illuminante risulta la riflessione che Benedetto 16 ha proposto nel suo ruolo di

antipapa a partire dalla discussa traduzione di un versetto della Lettera agli Ebrei (11, 1): "La fede è

fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono". La fede non deve essere

una mera disposizione d'animo, un atteggiamento interiore volto verso il futuro, ma una realtà che

è dentro di noi, che porta il futuro al presente, che trasforma e sostiene la nostra vita, che fa

cominciare nel nostro presente la vita eterna. Una fede che non è sostanza vitale è una fede

falsificata. Senza dubbio, uno dei dogmi più falsificati della nostra epoca - falsificato persino dai

propri cristiani - è il dogma della seconda venuta di Cristo, o Parusìa, che è la base salda della

speranza cristiana e anche la sua vetta o culmine. È un dogma che recitiamo fra i quattordici

articoli di fede contenuti nel Credo della Chiesa, così centrale come quello della Sua Prima Venuta

o Incarnazione: "Di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti". Un dogma che

conosciamo attraverso la stessa predicazione di Gesù contenuta nei sinottici (Luca, 17, 20; Matteo,

24, 23; Marco, 13, 21) e che troviamo ripetuto nelle lettere di Pietro e Paolo, come pure in quella

grande profezia escatologica che è l'Apocalisse. Sappiamo che questa Seconda Venuta di Cristo

sarà preceduta da una grande apostasia e da una grande sofferenza; sappiamo che il mondo non

continuerà a evolversi indefinitivamente, fino all'esaurimento delle risorse, né finirà per caso o per

una catastrofe naturale, ma che lo farà per un intervento diretto del suo Creatore. L'universo - ci

ricorda il grande scrittore argentino Leonardo Castellani - non è un processo naturale, ma "un

poema drammatico del quale Dio si è riservato l'inizio, l'intreccio e la conclusione, che si

chiamano teologicamente Creazione, Redenzione e Parusìa". Quella trilogia che ho sempre

chiamato: Creazione Rivelazione e Fine dei Tempi.

Continua Ratzinger nella Spes Salvi: ―La malattia della nostra fede consiste nel pensare che Dio

non tornerà più; o anche nel non pensare che tornerà. Ha sempre richiamato la mia attenzione

l'insufficiente presenza del dogma della Parusìa nella predicazione dei nostri ministri; e, ancor più,

la scarsissima, quasi nulla, consapevolezza che il cristiano comune ha di questa seconda venuta,

forse perché ci è stato detto che giungerà preceduta da eventi luttuosi (si sa che è caratteristico

della nostra epoca eludere qualsiasi questione molesta o dolorosa). Tuttavia, nell'eludere la

questione, noi cristiani non facciamo altro che falsificare la nostra fede; non facciamo altro che

affliggerci come uomini senza speranza‖.

Nell'occultare il processo divino della Storia, ci uniamo alla disperazione della nostra epoca, che

promette all'uomo il paradiso sulla terra grazie alle sue forze, ossia mediante l'intervento della

scienza e della politica. O, nel migliore dei casi, aderiamo a una certa visione spiritualistica e

deliquescente delle cose ultime, sullo stile di quella formulata da Renan, secondo la quale tutti gli

uomini che sono stati nel mondo si fonderanno in Dio, facendo parte del suo stesso essere. Tuttavia,

di fronte a questa sogno di graduale dissoluzione in Dio - che non è altro che una falsificazione

della fede - la speranza della parusìa, quando è sostanza della stessa vita, ci insegna che, alla fine

del mondo, noi uomini saremo giudicati, e che non tutti sfoceremo nella Vita, ma anzi in molti

cadremo in una "morte seconda" e definitiva. Questa visione del Giudizio intimorisce molti

cristiani, che vedono in essa un'espressione lugubre che contraddice la benefica natura divina;

mentre in realtà è la sua espressione più luminosa.

Giustizia e grazia sono già state unite mediante l'Incarnazione; e raggiungeranno la loro

pienezza nella Parusìa. Per questo procediamo pieni di fiducia verso l'incontro con il Giudice,

che è anche il nostro avvocato. E questo procedere fiducioso, sostanza della nostra vita, è il

miglior antidoto alla disperazione della nostra epoca. Bisogna predicare nuovamente la Parusìa

Page 51: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

come pietra d'angolo della speranza cristiana; solo così noi cristiani vivremo la fede senza

falsificazioni e saremo il sale che sala il mondo.

Alcuni, con l‟aiuto dello Spirito Santo vedranno la Parusìa anticipata (o intermedia); vengono così

iniziati pian piano all'intera profondità del mistero di Gesù.

L‟unica ricchezza che abbiamo è il realismo cristiano, quel residuo di realismo che raramente

troviamo tra i sacerdoti e i Cattolici praticanti e osservanti. Oggi infatti questo “status” si è in gran

parte atrofizzato nella nostra gente, che non è più capace di intraprendere, di lavorare, di

santificarsi, di essere solidale. La crisi è culturale e non economica. Il recupero dello Spirito di Dio,

oggi, significa riconquistare anche una maggiore consapevolezza del nostro stato di apostoli e

quindi di trasmettitori del messaggio evangelico, e indirettamente di costruttori di una prassi

cristiana mai vista sinora. Il problema, dunque, è anche educativo e formativo. Oggi, ancora non si è

in grado di trasmettere alle nuove generazioni una capacità di lavoro, di imprenditorialità, di affetti

duraturi, di impegno sociale, perché non essendo inquadrati nella logica tipica dell‟Età dello Spirito

Santo, non si coglie contestualmente il senso della Vigna e del nostro impegno collettivo. Questo

punto di partenza, che è per ora assente nonostante alcuni accenni tiepidi di Benedetto 16 di

riconsiderare l‟importanza della Parusìa forse più alla luce dell‟Illuminismo e della Casta imperante

di Illuminati che vorrebbero farci credere come evento parusico l‟imposizione dell‟AntiCristo, è ora

necessario che si riporti al centro il realismo cristiano contro l‟efficientismo ed ogni forma di

governo pseudomillenaristico. Il cristianesimo è e resta il fattore più forte del rinnovamento della

vita sociale, economia e personale. Perché se è vero che la società civile ha conquistato, nella Storia

alti livelli di efficienza, dall‟altro ha sottratto, a vantaggio della genialità e della spiritualità di

alcuni, il nostro singolo volto, che è, in tutta la Storia e l‟Eternità, Unico ed Irripetibile di

SALVARE TUTTE LE ANIME. Il rischio è che non esista più un cristianesimo ispirato al Vangelo.

Dio ha lasciato intatto il potere dei Demoni di controllare le forze della Terra. Ma questo potere è

esercitato solo nella misura in cui sono funzionali alla “Conversione” e soprattutto per imprimere

una accelerazione alla fine dei Tempi. Per questo Satanael ha illuminato politici, scienziati e finanze

mondiali perché possano creare armi talmente potenti da sembrare quasi formidabili strumenti della

natura. Oggi sappiamo che con sofisticate apparecchiature, le HAARP, si possono creare terremoti e

fenomeni elettrici incredibili. Così come sappiamo che i cieli sono cosparsi di reti di plasma e scie

chimiche attraverso le quali si può controllare il clima e la corruzione della terra coltivabile. Senza

parlare delle potenze nucleari, civili e militari. Il caso di Fukushima è una combinazione di effetti

ben riuscita a riprova di come possa essere possibile piegare una Nazione per quanto progredita e

indipendente economicamente. Dunque la fine del mondo così come lo conosciamo è già segnata.

I Terremoti da sempre, nella Storia, hanno minato le nostre certezze, false e reso instabile le nostre

velleità di autonomia. Quando crolla una casa perdiamo con lei tutto quello che abbiamo costruito,

collezionato, investito nella nostra vita. E così sarà alla Fine dei Tempi, quando non resterà pietra su

pietra a causa della nostra perdita di orientamento, per esserci dissociati dallo Spirito di Dio. Allora

e solo allora scopriremo che aver lavorato per Mammona è valso solo per crearci falsi illusioni, e

che nulla è eterno. Rimpiangeremo di aver lavorato troppo poco e pressochè nulla per il Padrone

Vero che ci Ama e ci Salva. Infatti il Tempo che abbiamo dedicato sinora all‟ingrato lavoro, al

risparmio, alle compere, a consolidare il nostro effimero potere (soprattutto di acquisto) e le nostre

certezze ideali, ebbene verrà sostituito prima da amarezza, profondo cordoglio e quindi da lacrime

di pentimento e rimorso. Lo stesso accade quando scoppia una guerra. I soldi ed i conti in banca non

valgono più nulla, perdono ogni valore di acquisto e dovremmo fuggire di casa lasciando tutto in

preda al sciacallaggio. Quello che prima era nostro ora è di nessuno. Dal Vangelo secondo Marco

(cap.13:8) “Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla

terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori”. Vangelo secondo Luca (cap.13:2-5)

“Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi

dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la

Page 52: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No,

vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”. Dal Vangelo secondo Luca

(cap.21) “[25]Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in

ansia per il fragore del mare e dei flutti, [26]mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa

di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte”. Dal profeta

Amos (cap.4) “[7] ... facevo piovere sopra una città e non sopra l'altra; un campo riceveva pioggia,

mentre l'altro, su cui non pioveva, seccava”. Vangelo secondo Matteo (cap.24) “[6]Sentirete poi

parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo

avvenga, ma non è ancora la fine. [7]Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi

saranno carestie e terremoti in vari luoghi; [8]ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori”. Apocalisse

(6) [4]Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la

pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una grande spada”. Vangelo

secondo Matteo (cap.10) “[28]E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno

potere di uccidere l'anima; temete piuttosto Colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo

nella Geenna”. Apocalisse (cap.8) “[5]Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco preso

dall'altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di

terremoto. [6]I sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle. [7]Appena il primo

suonò la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra

fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde si seccò”. Apocalisse (cap. 8) “[10]Il

terzo angelo suonò la tromba e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un

terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. [11]La stella si chiama Assenzio (=Chernobyl in russo); un

terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per quelle acque, perché erano

divenute amare. [12]Il quarto angelo suonò la tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un

terzo degli astri fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente.

[13]Vidi poi e udii un'aquila che volava nell'alto del cielo e gridava a gran voce: <<Guai, guai, guai

agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per

suonare!>>”. Dal Vangelo secondo Matteo (cap.10) “21]Il fratello darà a morte il fratello e il padre

il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire”.

Ecco cosa ne pensa e dice Dio, il nostro Creatore, sull'educazione dei figli, nelle Sacre Scritture del

Vecchio e Nuovo Testamento:

Proverbi (Cap.1) “[8]Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non disprezzare l'insegnamento

di tua madre, [9]perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo”. (Cap.3)

“[11]Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione,

[12]perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. (

Cap.4) “[1]Ascoltate, o figli, l'istruzione di un padre e fate attenzione per conoscere la verità,

[2]poiché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento. [3]Anch'io sono stato

un figlio per mio padre, tenero e caro agli occhi di mia madre. [4]Egli mi istruiva dicendomi: <<Il

tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai. [5]Acquista la sapienza, acquista

l'intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene mai. [6]Non

abbandonarla ed essa ti custodirà, amala e veglierà su di te”. (Cap.6) ”[20]Figlio mio, osserva il

comando di tuo padre, non disprezzare l'insegnamento di tua madre. [21]Fissali sempre nel tuo

cuore, appendili al collo. [22]Quando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te,

quando ti desti ti parleranno; [23]poiché il comando è una lampada e l'insegnamento una luce e un

sentiero di vita le correzioni della disciplina”. (Cap.13) “[1]Il figlio saggio ama la disciplina, lo

spavaldo non ascolta il rimprovero. [24]Chi risparmia il bastone odia suo figlio, chi lo ama è pronto

a correggerlo”. (Cap.19) “[18]Correggi tuo figlio finché c'è speranza, ma non ti trasporti l'ira fino a

ucciderlo”. (Cap. 22) “[15]La stoltezza è legata al cuore del fanciullo, ma il bastone della correzione

l'allontanerà da lui”. (Cap.29) “[17]Correggi il figlio e ti farà contento e ti procurerà consolazioni”.

Siracide (Cap.6) “[18]Figlio, sin dalla giovinezza medita la disciplina, conseguirai la sapienza fino

alla canizie”. (Cap.30) “[1]Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta, per gioire di lui alla fine.

Page 53: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

[2]Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.

[3]Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico, mentre davanti agli amici potrà gioire.

[4]Muore il padre? E` come se non morisse, perché lascia un suo simile dopo di sé. [7]Chi

accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite, a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto. [8]Un cavallo

non domato diventa restio, un figlio lasciato a se stesso diventa sventato. [9]Coccola il figlio ed egli

ti incuterà spavento, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. [10]Non ridere con lui per non doverti

con lui rattristare, che non debba digrignare i denti alla fine. [11]Non concedergli libertà in

gioventù, non prendere alla leggera i suoi difetti. [12]Piegagli il collo in gioventù e battigli le

costole finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo

dolore. [13]Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai affrontare la sua insolenza”.

Dal Nuovo Testamento:

Efesini (6) “1-4 Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto. „Onora tuo padre e tua madre‟; è questo il

primo comandamento associato a una promessa: „perchè tu sia felice e goda di una vita lunga sopra

la terra‟. E voi padri, non inasprite i vostri figli, ma allevateli nell'educazione e nella disciplina del

Signore”. Apocalisse (3:19) "Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo".

Apocalisse (cap.6) “[7]Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente

che diceva: <<Vieni>>. [8]Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si

chiamava Morte e gli veniva dietro l'Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per

sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra”. Apocalisse (cap.18)

“[8]per questo, in un solo giorno, verranno su di lei questi flagelli: morte, lutto e fame; sarà bruciata

dal fuoco, poiché potente Signore è Dio che l'ha condannata>>. [9]I re della terra che si sono

prostituiti e han vissuto nel fasto con essa piangeranno e si lamenteranno a causa di lei, quando

vedranno il fumo del suo incendio”.

Risate diaboliche. Gli esorcisti italiani sono in rivolta: i vescovi italiani hanno approvato la

traduzione del nuovo testo del "Rito degli esorcismi", che riforma quello antico, risalente addirittura

al 1614. Ma gli esorcisti - rivela padre Gabriele Amorth, decano degli acchiappademoni italiani e

presidente onorario dell'associazione mondiale di categoria - hanno già nostalgia del vecchio rito:

«Il nuovo rito è da cestinare, chi l'ha scritto è un totale incompetente. Proibisce di fare esorcismi in

caso di maleficio: ma questi sono oltre il 90 per cento di tutti i casi di infestazione diabolica.

La domanda di esorcismi cresce continuamente e i vescovi sembrano fare di tutto per ostacolare la

nostra attività, salvo poi mandarci gli indemoniati con tanto di raccomandazioni>>

Vangelo secondo Matteo – (Cap.16) “[18]E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la

mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. Vangelo secondo Matteo (Cap.24)

“[24]Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre

in errore, se possibile, anche gli eletti”.

APOCALISSE: “Si fece un gran terremoto: il sole diventò nero come un sacco di crine, e la luna

diventò tutta come sangue ... e ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro luogo”

(Apocalisse, cap. 6, versetti 12 e 14). “Ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto” (cap. 8, versetto

5). “Ci fu un grande terremoto e la decima parte della città crollò e settemila persone furono uccise

nel terremoto e i superstiti furono spaventati e diedero gloria al Dio del Cielo” (cap.11, versetto 13).

“Ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto così forte che da quando gli uomini sono sulla terra

non se n‟è avuto uno altrettanto disastroso.... Ogni isola scomparve e i monti non furono più

trovati”.

VANGELO: Discorso sul monte degli Ulivi. (Mt 24:1-14; Lu 21:5-19; Mt 10:16-23; Mar 13,1)

“Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che

edifici!» 2 Gesù gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sia

diroccata». 3 Poi, mentre era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo,

Page 54: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: 4 «Dicci, quando avverranno queste cose e quale

sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose staranno per compiersi?» 5 Gesù cominciò a dir loro:

«Guardate che nessuno v‟inganni! 6 Molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono io"; e ne

inganneranno molti. 7 Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; è necessario che ciò

avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro

regno; vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Queste cose saranno un principio di

dolori. 9 Badate a voi stessi! Vi consegneranno ai tribunali, sarete battuti nelle sinagoghe, sarete

fatti comparire davanti a governatori e re, per causa mia, affinché ciò serva loro di testimonianza.

10 E prima bisogna che il vangelo sia predicato fra tutte le genti. 11 Quando vi condurranno per

mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà

dato in quell‟ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello darà il fratello

alla morte, il padre darà il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.

13 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine, sarà salvato”.

I tre Vangeli sinottici, Matteo capitoli 24, 25, Marco 13 e Luca (Medico) 21. Gesù Cristo, in questi

capitoli descrisse un segno composito che prefiguravano avvenimenti apocalittici e quindi dominato

dall' Iddio di questo sistema di cose. 2 Corinti 4:4 “Da quando prese il potere in Cielo, Gesù scacciò

satana e i suoi demoni nella vicinanza della Terra”. Infatti in Rivelazione (Apocalisse) Gesù disse:

guai alla Terra perché è stato scagliato Satana con i suoi demoni”.

Riepilogo – San Paolo sulla Fine dei Tempi. Il Testamento della Seconda Lettera ai Tessalonicesi

Tessalonicesi 2- Capitolo 1

Indirizzo

[1]Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore

Gesù Cristo: [2]grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.

Ringraziamento e incoraggiamenti. La retribuzione ultima

[3]Dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede infatti cresce

rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole; [4]così noi possiamo gloriarci di voi nelle

Chiese di Dio, per la vostra fermezza e per la vostra fede in tutte le persecuzioni e tribolazioni che

sopportate. [5]Questo è un segno del giusto giudizio di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno

di Dio, per il quale ora soffrite. [6]E' proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi

affliggono [7]e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore

Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza [8]in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non

conoscono Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. [9]Costoro saranno castigati

con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, [10]quando

egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che

avranno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in

quel giorno.

[11]Anche per questo preghiamo di continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua

chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera della

vostra fede; [12]perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la

grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.

Tessalonicesi 2 - Capitolo 2

La venuta del Signore e ciò che la precederà

[1]Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra

riunione con lui, [2]di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni,

né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia

imminente. [3]Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà

esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, [4]colui che si contrappone e s'innalza sopra

Page 55: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se

stesso come Dio.

[5]Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? [6]E ora sapete ciò

che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. [7]Il mistero dell'iniquità è gia in

atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. [8]Solo allora sarà rivelato

l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire

della sua venuta, l'iniquo, [9]la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di

portenti, di segni e prodigi menzogneri, [10]e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno

in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. [11]E per questo Dio invia

loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna [12]e così siano condannati tutti

quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.

Esortazione alla perseveranza

[13]Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio

vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede

nella verità, [14]chiamandovi a questo con il nostro Vangelo, per il possesso della gloria del

Signore nostro Gesù Cristo.

[15]Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola

come dalla nostra lettera. [16]E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha

amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, [17]conforti i

vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Tessalonicesi 2 - Capitolo 3

[1]Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore si diffonda e sia glorificata

come lo è anche tra voi [2]e veniamo liberati dagli uomini perversi e malvagi. Non di tutti infatti è

la fede. [3]Ma il Signore è fedele; egli vi confermerà e vi custodirà dal maligno.

[4]E riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore, che quanto vi ordiniamo gia lo facciate e

continuiate a farlo. [5]Il Signore diriga i vostri cuori nell'amore di Dio e nella pazienza di Cristo.

Guardarsi dalla vita disordinata

[6]Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da

ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto

da noi. [7]Sapete infatti come dovete imitarci: poiché noi non abbiamo vissuto oziosamente fra voi,

[8]né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e sforzo

notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi. [9]Non che non ne avessimo diritto, ma per

darvi noi stessi come esempio da imitare. [10]E infatti quando eravamo presso di voi, vi demmo

questa regola: chi non vuol lavorare neppure mangi. [11]Sentiamo infatti che alcuni fra di voi

vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. [12]A questi tali ordiniamo,

esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace. [13]Voi, fratelli,

non lasciatevi scoraggiare nel fare il bene. [14]Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per

lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; [15]non trattatelo però

come un nemico, ma ammonitelo come un fratello.

Preghiera e addio

[16]Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni modo. Il Signore sia con tutti

voi. [17]Questo saluto è di mia mano, di Paolo; ciò serve come segno di autenticazione per ogni

lettera; io scrivo così. [18]La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

Parifrasi – Lettera di un padre ad un Giovane Figlio, sulla Resilienza Cattolica

Ciao Fili, come va? Ti penso sempre, ancora più delle tue stupende sorelle. Confido molto in te, in

quello che ho cercato di insegnarti, in ciò che potrai fare per aiutare tutti nel momento del bisogno.

Non immagini quante parole vorrei spendere con te, raccontandoti tutto ciò che so, tutto ciò che ho

Page 56: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

imparato, fino alle Verità drammatiche che si nascondono agli occhi anche degli eletti. Ma siete

proprio voi figli che mi avete insegnato a ricercare la sintesi. Così i tempi finali stanno alle porte e

l'unica cosa che mi sento di dirti è: tieni salda la Fede nel Signore Gesù, Dio Unico e Trino. Stringi

forte il Vangelo al tuo cuore, e gustane le pagine una per una. Lì vi è la risposta che cerchi dalla

Vita. Vi troverai la Via e tutta la sacrosanta Verità. Rifiuta il Marchio della Bestia, il microchip o

biochip in qualsivoglia modo lo si chiamerà in qualunque forma elettronica, senza il quale

http://www.youtube.com/watch?v=u4UUIET04wM, non si potrà nè vendere e nè comprare (come

accade già oggi con il codice a barre, la carta di credito, il conto bancario, la moneta elettronica, i

sofisticati sistemi Satellitari, i GPS anche nei cellulari, dell‟i-pad) segno distinguibilissimo e

inequivocabile dell'apostasia, ossia del tradimento della Fede (è Gesù a dirci che sarà con un gesto

pratico, materiale, attraverso la quale accettazione dimostreremo di non aver capito nulla del Nuovo

Ordine Mondiale! SALUS ECCLESIA SUPREMA LEX). Quella che è la Fede di tuo padre, di tuo

nonno, di tanti nostri amici ed amiche, e che è stata dei tuoi avi, che appartiene al Coro degli

Angeli, ai Santi del Paradiso, alle anime del Purgatorio, ed è custodita dalla Chiesa Cattolica sin dai

TEMPI degli Apostoli tutti, anzi, fino al Concilio Vaticano II. Ora ti domanderai: ma dove è la

Chiesa di cui parli, ed il Papa Cum Degnitate, e che sarebbe stata soverchiata e sostituita dopo il

pontificato del Beato Pio XII? Potrei anche qui dirti tante cose, ma mi sento di dirtene solo una fra

tutte, così che non sia nemmeno necessario leggere, o diventare dotti. E‟ la magnificenza della Fede

Cristiana che ci rende migliori “servi”, ma solo se semplici e puri di cuore, anzi, ferventi

nell‟azione, nell‟atto di Testimoniare la Vera Fede: LA CARITA‟ PARTECIPA DELLA GIOIA

DELLA VERITA‟. Dubita quindi delle Guerre come promessa di Pace o di Progresso e

rigenerazione delle economie e delle finanze. Dubita pure delle Rivoluzioni colorate, che se fossero

vere non sarebbero sostenute da Banche, Governi Mondiali, Costruttori d‟Armi, Mainstream,

Organizzazioni Massoniche e Sinarchiche. Ama vivissimamente Maria, madre soccorritrice, e se

puoi vai ad adorare la Sua Santa Casa a Loreto ed il luoghi delle sue apparizioni, soprattutto a

Fatima, scelti da Lei con grandissima cura. Se vuoi ti ci porto volentieri nelle terre che Lei,

Immacolata, ha fotografato perché ne avessimo un particolare lungimirante ricordo nei tempi delle

grandi rivoluzioni antropologiche, politiche, culturali, ecologiche, religiose, sociali, economiche,

costituzionali che sono contro l‟umanità e la Creazione. Sono i luoghi in cui sono stati fondati, da

semplici contadini analfabeti i Borghi, che chiamo di Xenobia con le Sue Arche di Bellezza (la

regola degli Arcieri: Arca= Bauli di missione, comunità e famiglia). Vorrei consigliarti di andare

anche a Nomadelfia, dove il Vangelo si è concretizzato in una comunità come ai Tempi di Gesù,

così come mi sento di suggerirti di andare a fare un Ritiro Spirituale ad Albano Laziale, presso la

Fraternità San Pio X quella di mons. Lefebvre, secondo gli Esercizi di Sant‟Ignazio. Potresti visitare

tutti i luoghi dove i Santi hanno ricevuto la Vocazione e portare devozione ai Santi Papi e ai Dottori

e Padri della Chiesa che ne hanno promosso la “Fortificazione Spirituale”. Intanto fatti portare da

mamma a visitare il Carcere Mamertino a Roma, vicino al foro romano, dove furono tenuti

prigionieri San Pietro e San Paolo considerati nemici dell‟Impero, solo per professare la Religione

Unica e Rivelata da Dio. Invoca e arricchisciti delloi Spirito Santo, dei Suoi Doni, delle Sue Virtù,

delle Sue Grazie. La Cresima, che tu accettasti, ahimè, da un Vescovo decisamente apostata,

avrebbe dovuto aiutarti in questo, e chissà che Gesù Adveniente e Maria CorRedentrice non ti

abbiano concesso lo stesso la Grazia, intercedendo perchè ciò avvenga “come confirmazione di

cuore, corpo, mente e spirito proprio per il bene che papà tuo, che ora è lontano, ti vuole e per

quello che lui stesso fa e si impegna a fare per la Chiesa degli Ultimi Tempi” anche da questo esilio.

Benedici tutti i giorni il cibo che hai di fronte, bacia tua madre, i tuoi nonni, le tue amabilissime

sorelle, coinvolgi i tuoi cugini ed i tuoi amici; procuratevi candele di cera benedetta e impara a

cucinare come papà ti ha insegnato nella economia più frugale, semplice ma sublime che nei tempi

stretti (Mammona occupa ogni nostro spazio, pensiero e tempo), ristretti (Gesù li accorcerà, vedrai,

per non farci precipitare tutti nel baratro, con i nostri gravi peccati) e costretti (tra poco saremo

vincolati da promesse “anticristiane”) di Grande Tribolazione in cui vedrai l‟ABOMINIO DELLA

DESOLAZIONE NEL LUOGO SANTO. Sarà un'arte assai apprezzata e ben voluta da tutti anche

Page 57: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

nel compimento della Carità Conviviale (sarà difficile mangiare cibi sani e buoni). Ti bacio con

grandissimo amore. Papà, Arciere di Dio.

ps ricordati che "farsi" CARITA' (attenzione, dico “farsi” e non fare la Carità) è il più grande atto di

Amore e di Fede in Opera che puoi compiere. Spogliati gradualmente di tutto ciò che hai acquisito

sotto il sigillo di Mammona (la pensione, le rendite, i previlegi, gli oggetti elettronici e telematici, il

plagio emozionale della propaganda televisiva e mediatica. Intanto, consolati, perché coloro che

l‟hanno già ottenute o vi si sono sottomessi, e che da esse non si guardano come di un male

perverso, malefico ed invasivo del nuovo potere luciferino, ora gli verranno tolte tutte, -grazie a

Dio- così impareranno a confrontarsi con la vera miseria del mondo senza pontificare dall‟alto).

Con questo dico: non nominare il nome di Dio invano, ma parla di Gesù e Maria senza indugio e

vergogna; onora il padre e la madre anche quando sbagliano, perché desiderano sempre il tuo

massimo bene; ama il Creato e le creature di Dio e affronta la tua fedeltà senza PAURA; ricordati di

santificare le feste e segui la Vera Messa Tridentina; rispetta i Comandamenti; pentiti più che puoi

soprattutto “di ciò che non fai e non doni a Dio” solo per piacere al mondo ed essere di questo

mondo di criminali e opportunisti, e recita il rosario giornaliero; sii di aiuto a chi ti è più prossimo,

nelle forme che ti sono state date e secondo i tuoi talenti ed i tuoi mezzi. Non lesinare, non

pretendere gratitudine, non farti accecare dall‟orgoglio e dal calcolo veniale. Condividi tutto ciò che

hai e rinuncia ai beni superflui e se ne hai la forza anche a quelli come proprietà assoluta e legale

per metterli al servizio dei fedeli come te, in una equa distribuzione vera e giusta, secondo un sano

trasferimento e condivisione di ricchezza verso chi oggi non ha nulla. Attivati, riprendendoti il tuo

sacro Tempo e aiutando chi è sfruttato e depredato del suo Tempo di CONVERSIONE a prenderne

coscienza, come facevano i Mercedari (il vero stuolo di santi e beati della Chiesa, oltre 1500 in uno

stesso ordine religioso), che dopo aver liberato se stessi dall‟IO liberavano gli altri dai padroni del

loro Tempo e delle loro Anime. Avvia una catena di amici fedeli alla Santa Verità, dal CUORE

ARDENTE, mostrando l‟importanza della RESILIENZA CATTOLICA (superamento del trauma in

seguito alla “alienazione” ecumenista perpetuata dal Concilio Vaticano II e ritorno al Santo

Vangelo e alla difesa della Verità insegnataci da Gesù su salvezza eterna, inferno, giudizio e morte),

rianimando il volto della bellezza creatrice e vivificante, i precetti della sussidiarietà fraterna, la

carità performante portata da Gesù sulla Terra mediante la Sua Parusìa (nascita e manifestazione)

Passione, Morte e Resurrezione.

Conclusione della Introduzione- Testimonianza di Catalina Rivas sulla Santa Messa

[...] È questa la testimonianza che devo e voglio dare al mondo intero, per la maggior Gloria di Dio

è per la salvezza di chiunque voglia aprire il proprio cuore al Signore. Affinché molte anime,

consacrate a Dio, ravvivino il fuoco dell‟amore per Cristo, sia quelle che hanno nelle loro mani il

potere di farlo scendere sulla terra per essere nostro nutrimento, sia le altre, affinché perdano l‟uso

di riceverlo “per abitudine” e rivivano il meraviglioso stupore dell‟incontro quotidiano con l‟amore.

Affinché i miei fratelli e sorelle laici di tutto il mondo vivano il più grande dei Miracoli con il

cuore: la celebrazione della Santa Eucaristia.

Era la vigilia del giorno dell‟Annunciazione e noi tutti del nostro gruppo eravamo andati a

confessarci. Alcune signore del gruppo di preghiera non riuscirono a farlo e rimandarono la

confessione al giorno seguente, prima della Santa Messa.

Quando il giorno seguente giunsi in chiesa con un po‟ di ritardo, il signor Arcivescovo e i sacerdoti

stavano entrando già nel presbiterio. In quel momento la Vergine disse [...]: “Oggi per te è un

giorno di apprendistato e voglio che tu faccia molta attenzione perchè, di ciò che sei testimone

oggi, dovrai farne partecipe l‘umanità”.

Page 58: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

[...] Il signor Arcivescovo cominciò la Santa Messa e giunto all‟Atto Penitenziale, la SS. Vergine

disse: “Dal profondo del tuo cuore, chiedi perdono al Signore per tutte le tue colpe, per averlo

offeso, così potrai partecipare degnamente a questo privilegio di assistere alla Santa Messa”.

Per una frazione di secondo pensai: “Sono in grazia di Dio, mi sono appena confessata ieri sera”. La

Madonna rispose:- “E tu credi che da ieri sera non hai offeso il Signore? Lascia che ti ricordi

alcune cose. Quando stavi uscendo per venire qui, la ragazza che ti aiuta ti si avvicinò per chiederti

alcune cose, e poiché eri in ritardo, sbrigativamente le rispondesti in modo non molto cortese. E‘

stata una mancanza di carità da parte tua, e dici di non avere offeso Dio...?

Nella strada che hai fatto per venire qui, un autobus ti ha attraversato la strada e ti ha quasi urtato

e tu ti sei espressa in maniera poco conveniente contro quel pover‘uomo, invece di venire in chiesa

a fare le tue orazioni, preparandoti per la Santa Messa. Hai mancato di carità e hai perso la pace,

la pazienza. E dici di non aver offeso il Signore?...

E arrivi all‘ultimo momento, quando già la processione dei celebranti sta uscendo per celebrare la

Messa... e stai per parteciparvi senza una previa preparazione...”.

[...] “Perchè arrivare all‘ultimo momento? Dovreste essere qui prima, per poter fare una preghiera

e chiedere al Signore di mandare il Suo Santo Spirito, perchè vi conceda uno spirito di pace che

scacci via lo spirito del mondo, le preoccupazioni, i problemi e le distrazioni, e poter essere così

capaci di vivere questo momento tanto sacro. Invece arrivate quasi all‘inizio della celebrazione e vi

partecipate come se andaste ad assistere ad un evento qualsiasi, senza nessuna preparazione

spirituale. Perché? E‘ il miracolo più grande, e voi avete la possibilità di vivere il momento del più

grande regalo da parte dell‘Altissimo, ma non lo sapete apprezzare”.

Era un giorno di festa e si doveva recitare il Gloria. Nostra Signora disse: “Glorifica e benedici con

tutto il tuo amore la Santissima Trinità, riconoscendoti una Sua creatura”.

Arrivò il momento della Liturgia della Parola e la Vergine mi fece ripetere: “Signore, voglio oggi

ascoltare la Tua Parola e dare frutto abbondante; che il Tuo Santo Spirito mondi il terreno del mio

cuore, perchè la Tua Parola cresca e si sviluppi, purifica il mio cuore perchè sia ben disposto”.

“Voglio che tu stia attenta alle letture e a tutta l‘omelia del sacerdote. Ricorda che la Bibbia dice

che la Parola di Dio non ritorna senza aver dato frutto. Se stai attenta, resterà qualcosa in te di

tutto quello che ascolti. Devi cercare di ricordare tutto il giorno quelle Parole, che hanno lasciato

in te un‘impronta. Potranno essere una volta due frasi, poi sarà l‘intera lettura del Vangelo,

qualche volta solo una parola, da assaporare per il resto del giorno; questo si farà carne in te

perchè è questa la maniera di trasformare la vita, e fare in modo che la parola di Dio trasformi”.

“E ora, dillo al Signore che sei qui per ascoltare ciò che tu vuoi che Egli dica oggi al tuo cuore”.

Ringrazio nuovamente Dio perché mi dà l‟opportunità di ascoltare la Sua Parola; chiedo perdono

per aver mantenuto un cuore tanto duro per così tanti anni e per aver insegnato ai miei figli ad

andare alla Messa la domenica perché così comandava la Chiesa, e non per amore e per il bisogno

di riempirsi di Dio...

Io che avevo assistito a tante Eucaristie, più che altro come un obbligo, e avevo creduto con questo

di essere salva..... Di viverla, nemmeno per sogno, di porre attenzione alle letture e alla omelia del

sacerdote ancor meno. Quale dolore ho provato per tanti anni persi inutilmente, a causa della mia

ignoranza!... Quanta superficialità nelle Messe alle quali assistiamo quando c‟è un matrimonio, o

Page 59: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

una Messa da morto, oppure perché ci teniamo a farci vedere dagli altri! Quanta ignoranza riguardo

questa nostra Chiesa e riguardo i Sacramenti! Quanto spreco nel voler istruirci e coltivarci nelle

cose del mondo, che in un momento possono sparire senza che nulla rimanga, e che alla fine della

vita non ci servono neanche ad aggiungere un minuto alla nostra esistenza! Ma di quello che ci farà

guadagnare un poco di cielo sulla terra e poi la vita eterna, non sappiamo niente! E ci consideriamo

uomini e donne istruiti...!

Un attimo dopo si arrivò all‟Offertorio e la Vergine Santissima disse: “Recita così: «Signore, Ti

offro tutto ciò che sono, quello che ho, quello che posso, tutto pongo nelle Tue mani. Eleva Tu,

Signore, quel poco che io sono. Per i meriti del Tuo Figlio, trasformami, Dio Altissimo. Ti supplico

per la mia famiglia, per i miei benefattori, per ogni membro del nostro apostolato, per tutte le

persone che ci combattono, per quelli che si raccomandano alle mie povere preghiere... Insegnami

ad umiliare il mio cuore affinché il loro cammino sia meno duro!» E‘ così che pregavano i Santi e

così voglio che facciate voi”.

[...] All‟improvviso, cominciarono ad alzarsi in piedi delle persone che non avevo visto prima. Era

come se dal fianco di ogni persona che si trovava nella Cattedrale, uscisse un‟altra persona. La

chiesa si riempì così di varie persone giovani e belle, vestite con tuniche bianchissime. Si diressero

fino al corridoio centrale procedendo poi verso l‟altare.

Disse nostra Madre: “Osserva, sono gli Angeli Custodi di ognuna delle persone che si trovano qui.

E‘ il momento nel quale il vostro Angelo Custode porta le vostre offerte e preghiere all‘Altare del

Signore”.

[...] Alcuni di loro portavano un vassoio d‟oro con qualcosa che risplendeva di una luce bianco-

dorata. Disse la Vergine: “Sono gli angeli Custodi che stanno offrendo questa Santa Messa per

molte varie intenzioni, di quelle persone che sono coscienti di ciò che significa questa celebrazione,

di quelle che hanno qualcosa da offrire al Signore...

In questo momento..., offrite le vostre pene, i vostri dolori, le vostre speranze, le vostre gioie e

tristezze, le vostre richieste. Ricordatevi che la Messa ha un valore infinito, quindi siate generosi

nell‘offrire e nel chiedere”.

Dietro ai primi Angeli, ne venivano altri che non avevano niente nelle mani, le avevano vuote.

Disse la Vergine: “Sono gli Angeli delle persone che pur essendo qui, non offrono mai niente, che

non sono interessate a vivere ogni momento liturgico della Messa e non hanno offerte da portare

all‘altare del Signore”.

Per ultimi, vi erano degli altri Angeli che erano piuttosto tristi, con le mani giunte in preghiera, ma

con gli occhi bassi: “Sono gli Angeli Custodi delle persone che pur essendo qui, è come se non ci

fossero, vale a dire delle persone che sono venute per forza, che sono venute perchè si sentono

obbligate, ma senza nessun desiderio di partecipare alla Santa Messa, e così gli Angeli vanno

tristemente perchè non hanno niente da portare all‘Altare, salvo le proprie preghiere.

Non intristite il vostro Angelo Custode... Pregate molto, pregate per la conversione dei peccatori,

pregate per la pace nel mondo, per i vostri famigliari, per il vostro prossimo e per quelli che si

raccomandano alle vostre preghiere. Pregate, pregate molto, non solo per voi, ma anche per gli

altri.

Ricordatevi che l‘offerta più gradita al Signore la fate quando offrite voi stessi come olocausto,

affinché Gesù, nello scendere, vi trasformi con i Suoi propri meriti. Cosa avete da offrire al Padre

Page 60: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

che sia solo vostro? Il nulla ed il peccato, ma se vi offrite in unione ai meriti di Gesù, quell‘offerta

è gradita al Padre”.

(Catalina vede ora tante persone vestite con tuniche di vari colori) Tutti questi si inginocchiavano

al canto “Santo, Santo, Santo il Signore...”. Nostra Signora disse: “Sono tutti i Santi e i Beati del

Cielo e fra di essi vi sono anche le anime dei vostri familiari che godono già della Presenza di

Dio”.

[...] La Vergine disse: “Ti colpisce il fatto di vedermi un poco più indietro di Monsignore [il

celebrante; N.d.T.], vero? Ma così deve essere... Per quanto mi ami, il Figlio Mio non Mi ha dato la

dignità che dà ad un sacerdote, di poterlo continuamente portare quotidianamente tra le Mie mani,

come lo fanno le mani sacerdotali. Ecco perchè provo un profondissimo rispetto per il sacerdote e

per quel miracolo che Dio realizza per suo mezzo, e che mi obbliga qui ad inginocchiarmi”.

Dio mio, quanta dignità, quanta grazia riversa il Signore sulle anime sacerdotali, e noi non ne siamo

coscienti, e talvolta, nemmeno tanti di loro!

Di fronte all‟altare cominciarono a presentarsi delle ombre di persone di colore grigio, che

sollevavano le mani verso l‟alto. Disse la Vergine Santissima: “Sono anime benedette del

Purgatorio che aspettano le vostre preghiere per trovare refrigerio. Non cessate di pregare per

loro. Pregano per voi, ma non possono pregare per loro stesse, siete voi che dovete pregare per

loro, per aiutarle ad uscire per incontrarsi con Dio e godere eternamente di Lui.

Come vedi, Io sono qui sempre... La gente fa pellegrinaggi, cerca i luoghi delle apparizioni, e

questo va bene per tutte le grazie che si ricevono in quei luoghi, ma in nessuna apparizione, in

nessun luogo Io sono presente per più tempo, come durante la Santa Messa. Ai piedi dell‘Altare

dove si celebra l‘Eucaristia, sempre Mi potrete trovare; Io rimango ai piedi del Tabernacolo

insieme agli Angeli, perchè Io sto sempre con Lui”.

Lo dico con dolore: la maggioranza degli uomini, ancor più delle donne, se ne stanno in piedi

[durante la consacrazione] con le braccia incrociate come se dovessero rendere un omaggio al

Signore da pari a pari, da uguale ad uguale. Disse la Vergine: “Dillo agli esseri umani, che mai un

uomo è così davvero uomo come quando piega le ginocchia davanti a Dio”.

Il celebrante pronunciò le parole della “Consacrazione”. Era una persona di statura normale, ma

all‟improvviso cominciò a crescere, a riempirsi di luce, di una luce soprannaturale, tra il bianco e il

dorato che lo avvolgeva, e diventava fortissima nella parte del volto, tanto che non si potevano più

vedere i suoi lineamenti. Quando sollevò l‟Ostia, vidi che le sue mani avevano sul dorso dei segni,

dai quali usciva molta luce. Era Gesù!... Era Lui che con il Suo Corpo avvolgeva quello del

celebrante. [...]

Istintivamente abbassai la testa e Nostra Signora disse: “Non distogliere lo sguardo, alza gli occhi,

contemplalo, incrocia il tuo sguardo con il Suo e ripeti la preghiera di Fatima: «Gesù mio, io

credo, adoro spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non

sperano e non ti amano». Perdono e Misericordia... Adesso digli quanto lo ami, rendi il tuo

omaggio al Re dei Re”.

[...] Non appena Monsignore pronunciò le parole della Consacrazione del vino, insieme alle sue

parole, incominciarono ad apparire dei bagliori come lampi, nel cielo e sullo sfondo. La chiesa non

aveva più né tetto, né pareti, tutto era buio, vi era solamente quella luce che brillava nell‟Altare.

Page 61: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

All‟improvviso sospeso in aria vidi Gesù Crocifisso, dalla testa sino alla parte bassa del torace. Il

tronco trasversale della croce era sostenuto da grandi e forti mani. Dal centro di quello splendore, si

distaccò un piccolo lume come una colomba molto piccola e molto brillante che, fatto velocemente

il giro della chiesa, si posò sulla spalla sinistra del signor Arcivescovo [il celebrante; N.d.R.], che

continuava ad essere Gesù, perchè potevo distinguere la Sua capigliatura, le Sue piaghe luminose, il

Suo grandioso corpo, ma non vedevo il Suo volto.

In alto, Gesù Crocifisso, stava con il viso reclinato sulla spalla destra. Si vedevano sul volto e sulle

braccia i segni dei colpi e delle ferite. Sul costato destro, all‟altezza del petto, vi era una ferita da cui

usciva a fiotti verso sinistra del sangue, e verso destra qualcosa che sembrava acqua, però molto

brillante; ma erano piuttosto fasci di luce quelli che si dirigevano verso i fedeli, muovendosi a

destra e a sinistra. Mi stupiva la quantità di sangue che traboccava dal Calice e pensai che avrebbe

impregnato e macchiato tutto l‟Altare, ma non ne cadde una sola goccia!

In quel momento la Vergine disse: “Te l‘ho già ripetuto, questo è il miracolo dei miracoli, per il

Signore non esistono né tempo, né distanza e nel momento della Consacrazione, tutta l‘Assemblea

viene trasportata ai piedi del Calvario nell‘istante della Crocifissione di Gesù”.

Può qualcuno immaginarselo? I nostri occhi non lo possono vedere, ma tutti siamo là, nello stesso

momento nel quale lo stanno crocefiggendo e mentre chiede perdono al Padre, non solamente per

quelli che lo uccidono, ma per ognuno dei nostri peccati: “Padre, perdonali perché non sanno quello

che fanno!”.

A partire da quel giorno, non mi importa se mi prendono per pazza, io chiedo a tutti di

inginocchiarsi, chiedo a tutti di cercare di vivere con il cuore e con tutta la sensibilità di cui sono

capaci quel privilegio che il Signore ci concede.

Quando stavamo per cominciare a pregare il Padre Nostro, parlò il Signore, per la prima volta

durante la celebrazione, e disse: “Ecco, voglio che tu preghi con la maggiore profondità di cui sei

capace e che, in questo momento, ti ricordi della persona o delle persone che ti hanno causato più

male nella tua vita, affinché tu li abbracci e dica loro con tutto il cuore: «Nel Nome di Gesù io ti

perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di Gesù io ti chiedo perdono e desidero la mia pace». Se

questa persona merita la pace, la riceverà e ne avrà un gran bene; se questa persona non è capace

di aprirsi alla pace, la pace tornerà al tuo cuore. Ma non voglio che tu riceva o dia la pace ad altre

persone, fino a quando non sei capace di perdonare e di provare quella pace dapprima nel tuo

cuore”.

“Fate attenzione a quello che fate” - continuò il Signore - “Voi ripetete nel Padre Nostro:

perdonaci come noi perdoniamo quelli che ci offendono. Se siete capaci di perdonare e non, come

dicono alcuni, di dimenticare, state mettendo delle condizioni a Dio. State dicendo: perdonami

soltanto come io sono capace di perdonare, non di più”.

Non so come spiegare il mio dolore, nel comprendere quanto possiamo ferire il Signore e quanto

possiamo fare male a noi stessi con tanti rancori, con i cattivi sentimenti e le cose brutte che

nascono dai complessi e dalla suscettibilità. Perdonai, perdonai di cuore e chiesi perdono a tutti

quelli che talvolta mi avevano offeso, per sentire la pace del Signore.

[...] Arrivò il momento della Comunione dei celebranti [...] la Vergine disse: “Questo è il momento

di pregare per il celebrante e per i sacerdoti che lo accompagnano, ripeti con me: Signore,

benedicili, santificali, aiutali, purificali, amali, abbine cura, sostienili con il tuo amore...

Ricordatevi di tutti i sacerdoti del mondo, pregate per tutte le anime consacrate...”.

Page 62: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Amati fratelli, questo è il momento in cui dobbiamo pregare perché loro sono la Chiesa, così come

lo siamo anche noi laici. Molte volte i laici esigono molto dai sacerdoti, però siamo incapaci di

pregare per loro, di capire che sono persone umane, di comprendere e apprezzare la solitudine che

molto spesso può circondare un sacerdote.

Dobbiamo capire che i sacerdoti sono persone come noi e che hanno bisogno di comprensione, di

assistenza, che hanno bisogno di affetto e di attenzioni da parte nostra, perché stanno dando la loro

vita per ognuno di noi, come Gesù, consacrandosi a Lui.

Il Signore vuole che la gente del gregge che Dio ha affidato loro, preghi e aiuti il proprio Pastore a

santificarsi. Un giorno o l‟altro, quando saremo dall‟altra parte, comprenderemo la meraviglia

compiuta dal Signore nel darci dei sacerdoti che ci aiutano a salvare la nostra anima.

[...] La gente cominciò ad uscire dai banchi per andare a comunicarsi [...] Il Signore mi disse:

“Aspetta un momento, voglio che tu osservi qualcosa...”. Per un impulso interiore alzai gli occhi

fino alla persona che andava a prendere la comunione nella lingua dalle mani del sacerdote. Devo

precisare che questa persona [...] non si era potuta confessare la sera prima e lo fece quella mattina,

prima della Santa Messa. Quando il sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua, vi fu come

un lampo di luce; quella luce di colore bianco dorato intenso, attraversò questa persona prima dalla

spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa. Disse il Signore: “E‘ così che Io Mi

compiaccio nell‘abbracciare un‘anima che viene a ricevermi col cuore puro!”. Il tono di Gesù era

quello di una persona contenta.

[...] Quando mi diressi a ricevere la comunione, Gesù mi ripeté: “L‘Ultima Cena fu il momento di

maggiore intimità con i Miei. In quell‘ora dell‘amore, istituii quello che agli occhi degli uomini

potrebbe sembrare la più grande pazzia, farmi prigioniero d‘Amore. Istituii l‘Eucaristia. Volli

rimanere con voi fino alla fine dei secoli, perchè il Mio Amore non poteva sopportare che

rimanessero orfani quelli che amavo più della Mia Vita...”.

[...] Quando tornai al mio posto, mentre mi inginocchiavo il Signore mi disse: “Ascolta...”. [in quel

momento una signora, seduta davanti a Catalina che aveva appena preso la Comunione, senza aprire

bocca disse]: “Signore, ricordati che siamo alla fine del mese e che non ho i soldi per pagare

l‟affitto, la rata della macchina, il collegio dei bambini, devi fare qualcosa per aiutarmi... Per favore,

fa che mio marito smetta di bere tanto, non posso sopportare più le sue ubriachezze, e mio figlio

minore perderà di nuovo l‟anno se non lo aiuti, questa settimana ha gli esami... e non dimenticarti

della vicina che deve cambiare casa, che lo faccia una buona volta perchè io non la posso

sopportare...”.

[...] Gesù mi disse con un tono triste: “Ti sei resa conto? Non mi ha detto una sola volta che Mi

ama, non una sola volta ha dato segni di gratitudine per il dono che le ho fatto di far scendere la

Mia Divinità fino alla sua povera umanità, per elevarla a Me. Non una sola volta ha detto: «grazie,

Signore». E‘ stata una litania di richieste... e sono così quasi tutti quelli che vengono a ricevermi.

Io sono morto per amore e sono risuscitato. Per amore aspetto ognuno di voi e per amore rimango

con voi... ma voi non vi rendete conto del fatto che Io ho bisogno del vostro amore. Ricorda che

Sono il Mendicante d‘Amore in quest‘ora sublime per l‘anima”.

[...] Quando il celebrante stava per impartire la benedizione, la Vergine Santissima disse: “Fai

attenzione, osserva bene... Invece di fare il segno della Croce, voi fate un ghirigoro. Ricorda che

questa benedizione può essere l‘ultima che ricevi nella tua vita dalla mano di un sacerdote. Tu non

sai se uscendo da qui, morirai o no, e non sai se avrai l‘opportunità che un altro sacerdote ti dia

Page 63: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

una benedizione. Quelle mani consacrate ti stanno dando la benedizione nel Nome della Santissima

Trinità, pertanto, fai il Segno della Croce con rispetto e come se fosse l‘ultimo della tua vita”.

[...] [subito dopo la fine della Messa, Gesù disse:] “Non andate via di corsa dopo terminata la

Messa, rimanete un momento in Mia compagnia, traetene profitto e lasciate che anche Io possa

trarre profitto dalla vostra compagnia...”.

[... Catalina chiede a Gesù:] Signore quanto rimani davvero, dopo la comunione? Suppongo che il

Signore abbia riso della mia ingenuità, perché disse: “Tutto il tempo che tu vorrai tenermi con te. Se

mi parli durante tutto il giorno, dedicandomi qualche parola durante le tue faccende, Io ti

ascolterò. Io sono sempre con voi, siete voi che vi allontanate da Me. Uscite dalla Messa, e per quel

giorno è quanto basta; avete osservato il giorno del Signore, e tutto finisce lì, e non pensate che Mi

piacerebbe condividere la vostra vita familiare con voi almeno in quel giorno.

Voi nelle vostre case avete un luogo per tutto, e una stanza per ogni attività: una camera per dormire, un’altra per cucinare, una per mangiare, ecc.. Qual’è il luogo che hanno destinato a Me? Deve essere un luogo nel quale non soltanto tenete una immagine permanentemente impolverata, ma un luogo nel quale almeno per cinque minuti al giorno la famiglia si riunisce a ringraziare per

la giornata, per il dono della vita, a pregare per le necessità quotidiane, chiedere benedizioni,

protezione, salute... Tutti hanno un posto nelle vostre case, tranne Io.

Gli uomini programmano la loro giornata, la settimana, il semestre, le vacanze ecc.. Sanno in

quale giorno riposeranno, in che giorno andranno al cinema o ad una festa, a visitare la nonna o i

nipoti, i figli, gli amici, quando andranno a divertirsi. Ma quante famiglie dicono almeno una volta

al mese: «Questo è il giorno in cui dobbiamo andare a visitare Gesù nel Tabernacolo» e tutta la

famiglia viene a fare conversazione con Me, a sedersi di fronte a Me e a parlarmi, a raccontarmi

ciò che è accaduto negli ultimi giorni, raccontarmi i problemi, le difficoltà che hanno, chiedermi

ciò di cui hanno necessità... Farmi partecipe delle loro faccende! Quante volte?

Io so tutto, leggo nel più profondo dei vostri cuori e delle vostre menti, però Mi piace che siate voi

a raccontarmi le vostre cose, che me ne facciate partecipe come uno della famiglia, come con

l‘amico più intimo. Quante grazie perde l‘uomo perchè non Mi dà un posto nella sua vita...”.

[...] “Volli salvare la Mia creatura, perchè il momento di aprirle la porta del Cielo è stato pieno di

troppo dolore...

Ricorda che nessuna madre ha nutrito il proprio figlio con la sua carne. Io sono arrivato a questo

eccesso d‘Amore per comunicarvi i Miei meriti.

La Santa Messa sono Io stesso che prolungo la Mia vita e il Mio Sacrificio sulla Croce in mezzo a

voi. Senza i meriti della Mia Vita e del Mio Sangue, che cosa avete voi per presentarvi davanti al

Padre? Il nulla, la miseria, il peccato...

Voi dovreste sorpassare in virtù gli Angeli e gli Arcangeli, perchè loro non hanno la fortuna di

ricevermi come alimento, voi sì. Essi bevono una goccia della sorgente, ma voi che avete la grazia

di ricevermi, potete bere tutto l‘oceano...”.

L‟altra cosa di cui il Signore mi parlò con dolore fu di quelle persone che si incontrano con Lui per

abitudine. Di quelle che hanno perso il meraviglioso stupore di ogni incontro con Lui. Di come

l‟abitudine faccia diventare certe persone così tiepide che non hanno mai niente di nuovo da dire a

Gesù quando Lo ricevono. Delle non poche anime consacrate che perdono l‟entusiasmo di

Page 64: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

innamorarsi del Signore e fanno della loro vocazione un mestiere, una professione, alla quale non si

dedicano più di quanto sia necessario, ma senza sentimento...

Quindi il Signore mi parlò dei frutti che ogni comunione deve portare in noi. Accade infatti che ci

sia della gente che riceve il Signore ogni giorno, ma non cambia la propria vita.

Dedicano molte ore alla preghiera, compiono molte opere, ecc. ecc., ma la loro vita non si

trasforma, e una vita che non si trasforma non può dare frutti autentici per il Signore. I meriti che

riceviamo nell‟Eucaristia debbono portare frutti di conversione in noi e frutti di carità per i nostri

fratelli.

Noi laici abbiamo un incarico molto importante dentro la nostra Chiesa, non abbiamo nessun diritto

di tacere davanti all‟invito che ci fa il Signore, come lo fa ad ogni battezzato, di andare ad

annunciare la Buona Novella. Non abbiamo alcun diritto di ricevere tutte queste conoscenze e non

darle agli altri, e così permettere che i nostri fratelli muoiano di fame, mentre noi abbiamo tanto

pane nelle nostre mani.

Non possiamo stare a guardare mentre la nostra Chiesa cade in rovina, perché siamo comodi nelle

nostre Parrocchie, nelle nostre case, ricevendo e continuando a ricevere tanto dal Signore: la Sua

Parola, le omelie del sacerdote, i pellegrinaggi, la Misericordia di Dio nel Sacramento della

confessione, l‟unione meravigliosa attraverso il cibo Eucaristico, i discorsi del tale o del tal‟altro

predicatore.

In altre parole, stiamo ricevendo tanto e non abbiamo il coraggio di uscire dalle nostre comodità, di

andare in un carcere, in una casa di correzione, di parlare con chi è più bisognoso, di dirgli che non

si dia per vinto, che è nato cattolico e che la sua Chiesa ha bisogno di lui, anche lì dove è,

sofferente, perché questo suo dolore servirà per redimere altri, perché questo sacrificio gli farà

guadagnare la vita eterna.

Non siamo capaci di andare negli ospedali dove ci sono i malati terminali e, recitando la coroncina

alla Divina Misericordia, aiutarli con la nostra preghiera in quei momenti di lotta tra il bene e il

male, per liberarli dalle insidie e dalle tentazioni del demonio. Ogni moribondo ha paura, e anche

soltanto tenendo loro la mano, parlando loro dell‟amore di Dio e della meraviglia che li aspetta nel

Cielo con Gesù e Maria e insieme ai propri cari che sono già partiti, reca loro conforto.

L‟ora che stiamo vivendo, non ammette che accettiamo l‟indifferenza.

Dobbiamo essere per i nostri sacerdoti la mano d‟aiuto che va dove loro non possono arrivare. Ma

per fare questo, per averne il coraggio, dobbiamo ricevere Gesù, vivere con Gesù, alimentarci di

Gesù. Abbiamo paura di impegnarci un po‟ di più e quando il Signore dice: “Cerca prima il Regno

di Dio e il resto ti sarà dato in aggiunta”, è ricevere tutto. È cercare il Regno di Dio con tutti i

mezzi e... aprire le mani per ricevere TUTTO in aggiunta; perché Egli è il Padrone che paga meglio,

l‟unico che è attento anche alle tue più piccole necessità!

Fratello, sorella, grazie per avermi permesso di portare a termine la missione che mi è stata affidata,

di farti giungere queste pagine. La prossima volta che assisterai alla Santa Messa, vivila. So che il

Signore compirà anche in te la promessa che “la tua Messa non sarà mai più quella di prima” e

quando lo ricevi: Amalo...!

Sperimenta la dolcezza di riposare tra le piaghe del Suo costato aperto per te, per lasciarti la Sua

Chiesa e Sua Madre, per aprirti le porte della Casa del Padre Suo, e perché tu sia capace di

Page 65: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

verificare il Suo Amore Misericordioso attraverso questa testimonianza e di cercare di

corrispondervi con il tuo piccolo amore.

Che Dio ti benedica in questa Pasqua di Resurrezione.

IL ROSARIO: CHE BELLEZZA, QUALE MASSIMO BALSAMO SPIRITUALE PER L‟ANIMA

Santo Rosario meditato

di Padre Giulio Maria Scozzaro

La preghiera preferita dai Santi

Se consideriamo la vita di tutti i Santi, oltre ad un amore infiammato verso la Madonna, troviamo -

come sua ovvia conseguenza- un grande amore per il Santo Rosario. ―Sulla devozione a Maria, i

Santi ci insegnano che i suoi veri devoti sono da Lei amati e protetti con amore di tenerissima

Madre e per mezzo di Lei sono certi di trovare Gesù e di ottenere il Paradiso. La devozione che la

Chiesa ci raccomanda in modo speciale verso Maria Santissima è la recita del Santo Rosario‖, ha

scritto San Pio X nel catechismo della Dottrina Cristiana.

Chi ama la Madonna, La prega con fiducia, La onora come una Regina, La invoca come la perfetta

Madre di Dio. Il grande amore che si può avere per il Santo Rosario è una normale conseguenza

dell‟amore portato a Maria. È Lei a dare amore verso il Rosario; è la sua presenza a dare impulso

alla recita perseverante del Rosario.

È da quasi mille anni la preghiera preferita dai Santi:

S. Caterina da Siena recitava quotidianamente parecchi Rosari interi e col suo Rosario convertiva

tante anime da tenere occupati tutto il giorno vari confessori.

S. Tommaso Moro conservava per sé un Rosario a grossi chicchi di legno e a sua moglie ne donò

uno d‟oro, ma voleva che lo tenesse al collo quale ornamento femminile.

S. Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano, dedicò la più bella cappella del Duomo di Milano alla

Madonna del Rosario.

S. Filippo Neri reputava non gradito a Dio il giorno in cui non avesse recitato il Rosario intero.

S. Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa, recitava il Rosario intero ogni giorno e ci

impiegava un‟ora.

S. Francesco Saverio, il grande missionario delle Indie, portava il Rosario al collo quale difesa della

sua persona dai pericoli materiali.

S. Pietro Claver distribuiva ogni anno circa 9.000 Rosari agli schiavi.

S. Luigi Gonzaga, dopo avere recitato il Rosario intero, fece voto di verginità.

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S. Gabriele dell‟Addolorata, dopo aver recitato il Rosario intero nella Santa Casa di Loreto, fece la

sua confessione generale, poi andò a farsi passionista nel vicino convento di Morrovalle (Macerata).

S. Giovanni Battista de la Salle nella sua regola permette, come ricchezza nelle camere dei suoi

religiosi, un grosso Rosario insieme ad un Crocifisso.

S. Alfonso dè Liguori fece voto ―sub gravi‖ di recitare ogni giorno il Rosario intero. Al suo

infermiere un giorno disse: ―Dall‘aver recitato un Rosario può dipendere la mia eterna salvezza‖.

S. Giuseppe Cottolengo, fondatore della ―Piccola Casa della Divina Provvidenza‖, volle essere

sepolto nella Cappella della Madonna del Rosario.

Il Beato Massias, laico domenicano, devotissimo del S. Rosario, in punto di morte confessò che con

i suoi Rosari aveva salvato dall‟inferno 1.400.000 anime.

S. Giovanni Berchmans, vicino a morire, volle essere composto sul letto di morte con tre cose: il

Crocifisso, il Rosario, e la Regola, e disse: ―Queste sono le tre cose che ho amato di più: con

queste, muoio volentieri‖.

S. Paolo della Croce non lasciò mai il Rosario. Sul letto di morte lo recitava ancora. ―Non vede che

non ne può più? Non si affatichi‖, gli diceva l‟infermiere. Ed il Santo: ―Lo voglio dire finché son

vivo; se non lo posso dire con la bocca, lo dirò col cuore‖.

Nei secoli passati molti Re e Regine mostravano con piacere la Corona del Rosario, che recitavano

ogni giorno. Oggi questo avviene molto raramente. Ricordiamo questi episodi:

Leopoldo il Grande recitava ogni giorno il S. Rosario senza rispetto umano.

Enrico V volle eretta nella sua cappella privata la confraternita del Rosario.

Giovanni Sobieski, combattendo contro i Turchi, aveva la Corona del Rosario intrecciata all‟elsa

della spada.

Emanuele Filiberto, dopo la vittoria di S. Quintino, entrava trionfatore in Torino con la Corona del

Rosario in mano.

Maria Stuarda trovava nel Rosario il suo conforto.

Maria Clotilde e Cristina di Savoia recitavano il Rosario intero ogni giorno.

Anche molti grandi uomini hanno trovato nel Rosario la forza per procedere nelle loro vicende della

vita:

Daniele O‟ Connell, l‟eroe dell‟Irlanda, chiamato d‟urgenza alla Camera, dove si discuteva la legge

per la libertà dell‟Irlanda, rispose: ―Lasciatemi prima finire il Rosario, che per la libertà della mia

Patria vale più di ogni eloquente discorso‖.

Andrea Hofer, il difensore del Tirolo contro Napoleone, dopo la vittoria sul monte Isel, disse ai suoi

soldati: ―Non tanto le palle del fucile quanto le palline del Rosario furono quelle che ci fecero

vincere la battaglia‖.

Page 67: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Federico Ozanam si convertì vedendo il celebre scienziato Ampère che recitava il Rosario.

Silvio Pellico recitava il Rosario sovente e la sua Corona si conserva ancora nella sua casa di

Cavazza (Saluzzo).

Alessandro Manzoni interrompeva le visite e ogni discussione quando l‟orologio batteva l‟ora del

Rosario.

W. Amedeo Mozart, dopo l‟esecuzione della ―Sinfonia in re maggiore‖, recitava il Rosario in

ringraziamento.

Giuseppe Haydn affermava che le più belle sinfonie le aveva scritte dopo aver recitato il Rosario.

Michelangelo Buonarroti era devotissimo del Rosario e lo immortalò nel suo ―Giudizio

universale‖, dipingendo gli Angeli che traggono le Anime dal Purgatorio con una Corona.

La nostra vita è tutto un cumulo di bisogni e di necessità: il Rosario è la chiave che ci apre l‟accesso

ai tesori divini. La nostra vita è tutta un pianto: il Rosario è la mano divina che asciuga le nostre

lacrime. La nostra vita è una battaglia: il Rosario è l‟Arma della vittoria. Dunque il Rosario sia la

nostra quotidiana preghiera.

È preghiera che dà gloria alla Santissima Trinità, preghiera della famiglia, degli innamorati di

Maria, preghiera che al diavolo causa tantissima sofferenza, preghiera che gli fa perdere forze

spirituali, fino ad abbandonare ogni tentativo di disturbo nel consacrato a Maria.

Il Santo Rosario trasforma interiormente il devoto di Maria, lo rende testimone dell‟Amore di Gesù

nel mondo e imitatore delle virtù di Maria. Si riconosce il devoto di Maria da come parla, ama,

agisce, come è onesto, leale, sincero e amante del prossimo. Quando gli altri incontrano un devoto

della Vergine Immacolata, che recita ogni giorno ripetutamente con amore l‟Ave Maria, si

accorgono della presenza materna della Madonna e che in quel cuore il Regno di Gesù è presente ed

operante.

SII, ARCIERE NEL CUORE: SCOPRI COME LO SPIRITO SANTO CI SI RIVELA E BUSSA

La cosa più impressionante che ho scoperto nel mio percorso di Fede, è quando ho cominciato a

rivivere su di me, sulla mia pelle, tutta la storia del genere umano. E mi rendo conto che certi passi

di maturazione e di crescita spirituale sono possibili solo assumendo la costanza e l‟assiduità di

certe scelte, condividendole con personalità sante del passato, facendole diventare tue caratteristiche

e, quindi, vivendole con tutto il cuore, tutta l'anima e tutto lo spirito. Occorre che lo Spirito della

Storia entri a vivere in te. La nostra vita quindi si trasforma in un progetto di continuità storica.

1) Scopriamo di vivere in un mondo misterioso, ricco di improvvise coincidenze e incontri

sincronistici che sembrano predestinati. E‟ un richiamo lucido, una chiamata, una vocazione

a sintonizzarci con lo Spirito Santo che tutto regola e tutto indirizza.

2) Quando prenderemo coscienza di questo mistero, che riempie la nostra vita di Doni, Virtù

e Grazie nello Spirito Santo trinitario creeremo nei nostri Cuori una visione del mondo

nuova e ridefiniremo l'universo sacro e pieno di energia per cieli nuovi e terre nuove.

Page 68: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

3) Ci renderemo conto che ogni cosa è generata da un'energia divina che tutti cominciano a

percepire e a comprendere nel nome di Gesù, che è passato per la Passione, Morte e

Resurrezione affinchè fosse possibile la nostra redenzione.

4) In questa prospettiva vedremo che gli esseri umani si sono sempre sentiti disconnessi da

questa fonte sacra sin dal peccato originale e hanno soddisfatto il loro bisogno di energia

divina prevaricando gli altri. Questa competizione è la causa di ogni conflitto.

5) La risoluzione è stabilire un contatto con il divino, passando per la Santa Madre Chiesa,

senza la quale non ci si salva; una trasformazione mistica che ci colma di energia e di amore

infiniti, che affina la percezione della bellezza, dei beni comuni, della identità cristiana e del

buon governo e ci eleva a una consapevolezza spirituale superiore.

6) Forti di questa consapevolezza, possiamo superare il dramma del controllo, il trauma

della precarietà e debolezza umana e scoprire la Verità tutta intera: tutti gli uomini devono

contribuire a far evolvere l'umanità verso questa nuova dimensione.

7) Se perseguiremo questo scopo, la Verità, coadiuvata dall'intuito della Carità e della

Speranza ci indicherà la via da percorrere e farà in modo che un flusso di coincidenze ci

rivelino qual è la nostra missione. In questo può essere utile adottare da subito la Regola dei

Tre Bauli: missione nella Carità, vita di comunità e festa in famiglia.

8) Quando un numero sufficiente di persone sarà nel flusso della Creazione, partecipando al

recupero dei Valori autentici che si fondono nel Progetto Salvifico, trasmettendo sempre

energia agli altri, creeremo una nuova cultura, rievangelizzeremo il mondo in cui i nostri

corpi vibreranno a livelli sempre più elevati di energia e perfezione.

9) E' così che partecipiamo alla Creazione del big bang al fine ultimo dell'esistenza, cedendo

il nostro Tempo per la Causa di “conversione”. Infatti, facendo vibrare i corpi a un livello

sempre maggiore di energia, varcheremo le soglie di un paradiso che potremo finalmente

vedere, quando Giudicati secondo le nostre Opere di Fede, vedremo Gesù nella Parusìa, il

Coro degli Angeli e la Comunità dei Santi tutti avvolti nell‟aurea Spirituale.

10) Siamo giunti al Giudizio Finale

In questo lavoro, in cui si è tentato di spiegare quale è lo Spirito che avrebbe dovuto aleggiare negli

uomini di Chiesa, non sono mancato anche di istruirmi sulle tattiche eversive e sulle tappe che si

sono di volta in volta succedute nella conquista del Primato Pietrino, e che consentito, “rimuovendo

l‟ostacolo” di portare il Nuovo Ordine Mondiale a sostituirsi a quello Naturale di Dio e che la

Chiesa Una e Santa avrebbe dovuto custodire fino alla morte con perituri atti di Fede e

Testimonianza cristiana. Qui di seguito psi potranno scorgere a chiare lettere gli ultimi 200 anni di

questo attacco formidabile, che ha trovato nel Concilio Vaticano II il vero Colpo da Maestro di

Satanael, superiore forse, se fosse stato mai possibile pensarlo, persino all‟inganno di Adamo.

―Laudetur Iesus Christus‖ – ―Et Maria Immaculata‖

IL POPOLO DELL‟ARCA VIVENTE, SACRA TENDA, MADRE DI BELLEZZA CHE

SALVA E‟ PRONTO A SERVIRE MARIA CORREDENTRICE MEDIATRICE DI GRAZIE

Page 69: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Cerchiamo di considerare in questa breve nota cosa caratterizza il segno dei 4 Cavalieri

dell‟Apocalisse (Carestia, Perstilenza, Guerra e Morte).

San Giovanni Bosco (1815-1888) ce lo ricordò, nel caso ce ne fosse ancora ragione, che l‟unica

vera battaglia che si combatte nella storia dell‟Umanità, ed in particolare dall‟Anno 0 (zero), è

quella pro o contro la Chiesa, fondata da Gesù e quindi contro lo Spirito Santo che guida la Fede.

In realtà, siccome molte cose già stavano scritte nella Bibbia, tra cui l‟Avvento di Gesù, possiamo

dire a ragione che la guerra sia iniziata ben prima, con il rifiuto che molti uomini e molte donne

hanno avuto per Dio, e di sintonizzarsi con lo Spirito Santo per mettere in proprio un programma di

totale negazione dell‟Avvento e della Creazione (vedi evoluzionismo).

In seguito a questi attacchi perenni e alla Sua stessa crocifissione, Gesù ci lasciò la Sua Chiesa con

il Suo Spirito, che è quello di Dio Trinitario. E ciò colse alla sprovvista i Suoi avversari, perché

dello Spirito Santo, Terza Persona Trinitaria, ne ignoravano l‟esistenza e pensavano che un solo

uomo mai avrebbe potuto reggere cotanto peso. Pensavano infatti che uccidendo i Testimoni

(Martiri) poi, si potesse piano piano debellare il cristianesimo dalla società e imporre l‟ordine

malefico di Satanael. Ma morto un Papa, se ne faceva un altro e quello Spirito continuava perituro.

Furono pertanto distrutte, con ogni espediente e crudeltà, intere comunità cristiane, persino intere

nazioni che avevano a capo un monarca Cattolico per arrivare ad indebolire sempre di più il Papato.

Ed invece con grande sorpresa si scoprì che sangue di Martire fecondava nuove Fedi e aiutava a

diffondere la Parola di Dio e l'Evangelo. Così il nemico passò presto ad altre tecniche di assalto: la

distruzione della cultura, l'infiltrazione di nuove ideologie e stabilendo il concetto vacuo di

fratellanza, uguaglianza e libertà, e quindi di “diritti umani” e poi di democrazia; e, appresso,

la negazione di ogni verità rivelata, la creazione di nuovi modelli sociali, città dormitori simili

a prigioni, la diffusione della menzogna ad ogni livello con il sostegno della stampa, vera e

propria colonna armata del regime, l'elaborazione di sempre più sofisticati inganni, il

controllo delle menti e della salute, la imposizione di matrici e strutture di peccato e non per

ultimo, la creazione della moneta e quindi del Signoraggio privato della Sovranità degli Stati,

sotto il quale segno, e solo "sotto questo marchio, si può poteva vendere e comprare".

E fino qui non diremo nulla di nuovo se dicessimo che le fonti energetiche, la cronicizzazione delle

malattie, l‟alimentazione con le sue modifiche genetiche, il controllo delle nascite, gli eserciti ed i

servizi segreti, la scolarizzazione obbligatoria ed i libri di testo e di menzogne, i valori di mercato,

le borse, la finanza, le società di rating che controllano mercati e politiche economiche dei governi

hanno come unici e materiali esecutori i Signori del Mondo, le elite degli Illuminati.

Eppure, ciò nonostante, Gesù non scelse il controllo sul libero arbitrio, ma come semplice custode

della Fede e della Morale, stabilì vi fosse un Suo Apostolo che se abbandonato allo Spirito Santo

avrebbe potuto nell‟ordine della discendenza e successione apostolica portare avanti intatto, nella

Tradizione, quel patrimonio e così portando nel recinto sacro quante più anime possibili. Affidarsi

alla Tradizione che a sua volta si affidava allo Spirito Santo, come sempre fu. Questa l‟unica legge

per la difesa della Chiesa e la custodia del Dogma della Fede. Bastava non cambiare nulla e tutto

sarebbe durato in Eterno. San Paolo, che si trovò costretto in questo antipatico ruolo di convincere

Pietro di questo fondamentale ed imprenscindibile impagno, comprese anche, e pure subito, che

prima o poi, il nemico, sarebbe arrivato a rimuovere quel katechon, ossia colui, il Vescovo di Roma,

ossia il Papa, che Dio aveva posto ad ostacolo per la creazione di un Nuovo Ordine Mondiale, se

non si fosse proceduto con tutte le cautele del caso. La sostituzione di Pietro con un Falso Profeta,

con un Falso Cristo, con il Figlio della Perdizione, con l‟Iniquo, con l‟Uomo della Menzogna, con

Page 70: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

l‟Empio avrebbe potuto compiere una devastazione proprio dall‟interno della Chiesa, e ciò sarebbe

avvenuto nel momento in cui fossero state introdotte nella Dottrina tutta una serie di “eresie” che

San Pio X individua nella parola chiave Modernismo. Siamo arrivati agli inizi del 1900 e la

Massoneria sta per completare il suo percorso conquistando posti chiave pure fra le Gerarchie

Ecclesiastiche. Un gruppo di Cardinali con il nome di Maurice Pinay scrive un libro che uscirà poco

prima dell‟apertura del Concilio Vaticano II: Il COMPLOTTO CONTRO LA CHIESA. Ma a nulla

serviranno questi tentativi di portare al riparo il Cattolicesimo. Anche San Padre Pio tentò con ogni

sforzo di avvertire, ma fu messo in sordina proprio da Giovanni 23. Lo Spirito era stato sostituito

proprio al suo vertice, nella struttura che maggiormente avrebbe dovuto tutelarlo.

Abbiamo tutta una serie di Profezie e di Lettere che ci insegnano a riconoscere il Segno dei Tempi.

Ma soprattutto abbiamo Nostra Signora che ci viene in soccorso ogni qualvolta il mondo è al bivio,

ogni qualvolta un Papa ha bisogno di un Consiglio Celeste. Ed ogni volta questi Consigli sono stati

ascoltati, tranne, sì, tranne che nel 1958, quando Giovanni XXIII decise che servisse un Concilio

che aprisse al mondo, facendolo passare per u Concilio Mariano per il Dogma di Maria

Corredentrice. La superbia dell‟uomo entrò quindi in Vaticano. La strategia millenaria del nemico

aveva sortito il “colpo da maestro”. Il fumo di Satana era entrato in Vaticano, presso la Santa Sede.

L‟ordine dato da Satanael alla milizia di “diavoli” (dia-balus= dividere) nemici giurati di Dio di

dividere, di continuare a dividere tutto e tutti, aveva funzionato. Dividere, infatti si traduce in greco

“dia-balus”, che è il contrario di “sintesis”. Il Papa, infatti, nell‟Ordine Naturale costituiva la sintesi,

l‟Unicità, ed era a tal proposito considerato il Pontefice, l‟unico in grado di legare e sciogliere.

L‟ecumenismo è, per questo, il maggior risultato per le forze umane, ma anche la base per Satanael,

il Principe della Terra, di imporre il suo Duca, l‟Anticristo, al di sopra di ogni coscienza, di ogni

religione, di ogni nazione e di ogni nozione e conoscenza.

E‟ importante, quindi, conoscere la Storia, ma imparando a leggerla dal verso giusto, che è quello di

Dio e della corrente viva dello Spirito Santo da cui tutto discende e verso sui tutto è diretto. E così

si può comprendere meglio chi ha distrutto cosa, e perché, il bello, il bene, il buono, il giusto, il

diritto, la verità non appartengono più alla specie umana e alla convivenza pacifica e religiosa fra le

persone che abitano questa terra, questa immensa valle di lacrime. Siamo stati privati di ogni verità,

di ogni riferimento, di ogni giustificazione, di ogni orientamento, di ogni discernimento, di ogni

guida, e quindi di tutto ciò che ci conduce a Dio. Questo, però, se vivessimo solo di razionalità e di

logica razionale. Ma esiste anche un‟altra logica, insita nella natura, che è immateriale, spirituale e

si fonda sulla FEDE. La natura può essere pure lei ingannata (vedi uccelli migratori, balene,

animali, che si lasciano trarre in inganno dai sonar, dalle frequenze, dalle onde magnetiche) ma la

Fede non può essere ingannata nemmeno dal ragionamento più sublime se ancorata allo Spirito Dio

che è Santo, universalmente il più potente di tutti. Nulla è più potente infatti di una profezia che sta

per realizzarsi. E così lo Spirito Santo, che tutto guida, tutto annuncia, tutto instaura, è lì sempre

viva a disposizione anche di un numero ristrettissimo di fedeli, che hanno avvertito il pericolo e si

sono messi al servizio, pronti, con le lanterne accese per accogliere lo Sposo e riverirlo.

Passiamo quindi a trattare l‟intrattabile, ciò che è reso segreto per la sua natura perversa, ma che

alla fine seduce molti, inganna e costruisce una nuova mentalità nel mondo con nuovi seguiti.

Ecco ora elencato tutto ciò che non leggerete mai su nessun libro di storia. Tempo fa, infatti, mi

venne il dubbio che sebbene si cercasse di smentire tanto materiale didattico, poco in fondo c‟era

ben poco da dimostrare sulla mala fede di certe case editrici. E‟ allora che, nel mio piccolo, cercai

Page 71: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

di investigare e mi fu di grande utilità internet. Poi mi feci prendere da un altro dubbio: se internet è

un loro strumento, perché lasciano che tanta informazione sia alla portata di tutti. Pensai anche che

la rete nasconde, in effetti e che non tutto è così in chiaro. Bisogno saper domandare, bisogna sapere

cosa si sta cercando. E lì mi sono consolato un po‟ con l‟”aglietto”. E‟ vero anche che andando

avanti nella ricerca, non mi poteva sfuggire un particolare, che di tutto si può parlare male, quando

il male si è impossessato già delle cose. E se fra tutte queste cose ci fosse il male dei mali, il più

indicibile, oltre il quale non si torna più indietro? E‟ lì che presi la consapevolezza che di tutto si

può parlare e tutto puoi trovare nella rete fuorchè stava scritto che in Vaticano non ci sarebbe più

stato un Vero Papa. E‟ il fatto che il presunto falso papa sia creduto dai più che lascia procedere

indisturbato il nemico. Così, riallacciando i fili del discorso ecco nascere questa opera, forse unica

nel suo genere, se si considera che completa le altre mie 10 (se consideriamo anche la raccolta di

John Kleeves-Stefano Anelli, “Ingannati” di Alberto Medici, “Il Più Grande Crimine” di Paolo

Barnard, tutti elaborati grazie anche alla rete) della edizione LA PASSIONE DELLA CHIESA.

ROSA ROSSA o CROCE D'ORO: OSSIA ROTHSCHILD & ROCKEFELLER LA COMPAGNIA

DELLE INDIE E NON SOLO. DALLA NASCITA DEL SIGNORAGGIO, ALLE STRATEGIE

PER LA RIMOZIONE DEL KATECHON. ECCO COME PRENDONO IL SOPRAVVENTO I 4

CAVALIERI DELL'APOCALISSE (GUERRE CARESTIE PESTILENZE MORTE) MONDIALE

La Riforma di Lutero era passata e lo scisma aveva nuovamente spezzato e piegato la Chiesa di Dio

e di conseguenza spaccato l‟Europa. La Rivoluzione Francese era alle porte e da lì si sarebbe

diffuso il senso di libertà e di ribellione a tutto ciò che rappresentava l‟Ancien Règime. Nasce la

Borghesia ed il Proletariato. Le Monarchie ancora dovevano essere divelte, ma una lettera a

Giuseppe Mazzini rivela il piano di Albert Pike: occorrono tre guerre mondiali per cambiare tutto.

Roma non era ancora stata conquistata ed in tutto il mondo dovevano essere preparate le rivolte

cosiddette di Indipendenza che hanno devastato quasi tutti gli Stati da nord a sud da est a ovest in

quel periodo che va dal 1850 al 1890 e che vede le Rivendite Carbonare protagoniste. Il punto:

Nel 1773 Mayer Rothschild convocò dodici uomini ricchi di Francoforte e chiese loro di mettere in

comune le loro risorse; poi presentò un piano in 25 punti che avrebbe consentito loro di ottenere il

controllo delle ricchezza, delle risorse naturali e della manodopera di tutto il mondo.

Questi 25 punti sono:

1. Usare la violenza e il terrorismo, piuttosto che le discussioni accademiche.

2. Predicare il “Liberalismo” per usurpare il potere politico.

3. Avviare la lotta di classe.

4. I politici devono essere astuti e ingannevoli – qualsiasi codice morale lascia un politico

vulnerabile.

5. Smantellare “le esistenti forze dell’ordine e i regolamenti. Ricostruzione di tutte le istituzioni

esistenti.”

6. Rimanere invisibili fino al momento in cui si è acquisita una forza tale che nessun’altra forza

o astuzia può più minarla.

Page 72: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

7. Usare la Psicologia di massa per controllare le folle. “Senza il dispotismo assoluto non si può

governare in modo efficiente.”

8. Sostenere l’uso di liquori, droga, corruzione morale e ogni forma di vizio, utilizzati

sistematicamente da “agenti” per corrompere la gioventù.

9. Impadronirsi delle proprietà con ogni mezzo per assicurarsi sottomissione e sovranità.

10. Fomentare le guerre e controllare le conferenze di pace in modo che nessuno dei combattenti

guadagni territorio, mettendo loro in uno stato di debito ulteriore e quindi in nostro potere.

11. Scegliere i candidati alle cariche pubbliche tra chi sarà “servile e obbediente ai nostri

comandi, in modo da poter essere facilmente utilizzabile come pedina nel nostro gioco”.

12. Utilizzare la stampa per la propaganda al fine di controllare tutti i punti di uscita di

informazioni al pubblico, pur rimanendo nell’ombra, liberi da colpa.

13. Far si che le masse credano di essere state preda di criminali. Quindi ripristinare l’ordine e

apparire come salvatori.

14. Creare panico finanziario. La fame viene usata per controllare e soggiogare le masse.

15. Infiltrare la massoneria per sfruttare le logge del Grande Oriente come mantello alla vera

natura del loro lavoro nella filantropia. Diffondere la loro ideologia ateo-materialista tra i

“goyim” (gentili).

16. Quando batte l’ora dell’incoronamento per il nostro signore sovrano del Mondo intero, la

loro influenza bandirà tutto ciò che potrebbe ostacolare la sua strada.

17. Uso sistematico di inganno, frasi altisonanti e slogan popolari. “Il contrario di quanto è stato

promesso si può fare sempre dopo…Questo è senza conseguenze”.

18. Un Regno del Terrore è il modo più economico per portare rapidamente sottomissione.

19. Mascherarsi da politici, consulenti finanziari ed economici per svolgere il nostro mandato

con la diplomazia e senza timore di esporre “il potere segreto dietro gli affari nazionali e

internazionali.”

20. L’obiettivo è il supremo governo mondiale. Sarà necessario stabilire grandi monopoli, quindi,

anche la più grande fortuna dei Goyim dipenderà da noi a tal punto che essi andranno a fondo

insieme al credito dei dei loro governi il giorno dopo la grande bancarotta politica.

21. Usa la guerra economica. Deruba i “Goyim” delle loro proprietà terriere e delle industrie con

una combinazione di alte tasse e concorrenza sleale.

22. Fai si che il “Goyim” distrugga ognuno degli altri; così nel mondo sarà lasciato solo il

proletariato, con pochi milionari devoti alla nostra causa e polizia e soldati sufficienti per

proteggere i loro interessi.

23. Chiamatelo il Nuovo Ordine. Nominate un Dittatore.

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24. Istupidire, confondere e corrompere e membri più giovani della società, insegnando loro

teorie e principi che sappiamo essere falsi.

25. Piegare le leggi nazionali e internazionali all’interno di una contraddizione che innanzi tutto

maschera la legge e dopo la nasconde del tutto. Sostituire l’arbitrato alla legge.

Adam Weishaupt Weishaupt, finanziato da Rothschild, aveva cominciato ad infiltrarsi nel

consolidato Ordine Continentale dei Liberi Muratori con questa dottrina satanica. Weishaupt

assunse 2000 agenti, “gli uomini più intelligenti nel campo delle arti e delle lettere, dell‟istruzione,

della scienza, della finanza e dell‟industria.” Weishaupt istruì questi individui ben pagati sui

migliori metodi di corruzione, manipolazione e controllo delle persone e della stampa.

Weishaupt riorganizzò gli Illuminati dal 1 Maggio 1776. La parola Illuminati, derivata da Lucifero,

significa “portatore di luce”. Il piano utilizza ingannevolmente la frase “pace sulla terra” e richiede

la distruzione di tutti i governi e la religioni esistenti attraverso un processo di “divisione delle

masse in schieramenti politici, sociali, economici e altri campi opposti in continuo aumento di

numero.” La gente dovrebbe “combattere e indebolire se stessa e gradualmente distruggere i

governi nazionali e le istituzioni religiose.”

Mayer e Gutele ebbero 5 figlie e 5 figli. I figli furono bene istruiti negli „affari di famiglia‟ e

“furono imbevuti dello stesso spirito di astuzia e di conquista.” In definitiva i figli di Mayer si

stabilirono o furono posizionati nelle banche delle principali località Europee: Mayer Amschel

(1773-1855) a Francoforte, Mayer Salomon (1774-1855) a Vienna, Giacomo Mayer (1792-1868) a

Parigi, Kalmann Mayer (1788-1855) a Napoli e Nathan Mayer (1777-1836), il più dotato, a Londra,

dove fondò la dinastia dei banchieri Rothschild. Nathan creò un sistema a livello mondiale di debiti

e crediti e una nuova tecnica per “prestiti internazionali mobili”. Kalmann (Karl) divenne il capo del

gruppo occulto l‟Alta Vendita.

Nathan Mayer Rothschild I figli erano “maghi” della finanza e “diabolici calcolatori” che furono

motivati da una “pulsione demoniaca” per avere successo nelle loro imprese segrete. Mayer recitava

regolarmente il Talmud, mentre tutta la famiglia sedeva rapita con attenzione. Essi non

corteggiarono amicizie ma usavano le persone come temporanei gradini nella promozione delle

alleanze politiche che erano motivate dal profitto. I matrimoni, non lontani dall‟incestuoso, erano

organizzati con l‟intento di preservare la fortuna dei Rothschild. Più tardi, mentre i Rothschild

acquisirono rispettabilità, sebbene da alcuni erano visti come rozzi, fecero matrimoni misti

all‟interno di altre famiglie di banchieri. Nel 1785 Mayer trasferì la sua famiglia in una casa di

cinque piani al 148 di Judengasse a Francoforte. La famiglia Schiff, anch‟essa di banchieri,

condivise questa casa. Jacob Schiff sposò la figlia di Soloman.

Mayer si era ingraziato le „persone giuste‟ e nel 1769 divenne „un agente di corte del Principe

Guglielmo IX d‟Assia-Kassel, che era il nipote di Giorgio II d‟Inghilterra, cugino di Giorgio III,

nipote del re di Danimarca, e cognato del re di Svezia. In breve tempo la famiglia dei Rothschild

divenne il tramite tra i grandi banchieri di Francoforte, come i fratelli Bethmann e Rueppell &

Harnier. Il principe Guglielmo, un commerciante di carne umana di estremo successo, e il suo

agente Rothschild, affittavano le truppe per le famiglie reali Europee. Un cliente preferito, il

governo Britannico, necessitava di 16.000 soldati assiani per i quali pagò l‟equivalente di 3 milioni

di dollari. Ma prima che i soldati potessero essere pagati per i loro servizi, Guglielmo fu costretto a

fuggire “in Danimarca”, lasciando i soldi nelle mani di Mayer per la “custodia”. Mayer vide questo

denaro come una fortuita “opportunità di business” e infine diede il denaro insanguinato a Nathan,

che dal 1809 aveva allestito un esercizio come banchiere londinese. Egli investì almeno 800.000

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sterline in “oro dalla Compagnia delle Indie Orientali”.

Il Principe Guglielmo, un imprenditore che affittava i soldati, in un precoce stile Blackwater, aveva

accumulato una enorme fortuna nel momento in cui morì. Ovviamente, i cittadini rifiutarono i bassi

salari da schiavo dei soldati e resistettero all‟assunzione. Noleggiare le armi costava di più ma non

era imputabile al governo; l‟incremento della conta delle vittime nemiche (per i governi che contano

effettivamente) e l‟arricchimento dell‟amicizia dei compari aziendali del governo era un vantaggio

in tempo di elezioni. Rumsfeld e Franks, nella fase iniziale, ricordarono agli americani che “noi non

facciamo la conta delle vittime.”

Quei soldati assiani sarebbero stati usati contro i patrioti americani che erano stanchi delle tasse

eccessive estratte dagli inglesi per pagare le loro guerre senza fine, e decisero di espellere gli inglesi

e rivendicare la loro indipendenza che li condusse alla Guerra Rivoluzionaria. Alexander Hamilton,

un agente dei Rothschild, convinse George Washington ad far sì che i Rothschild finanziassero la

guerra. Nel 1791, con un grande debito di guerra da pagare, Hamilton istituì una banca centrale, di

proprietà dei Rothschild e altri stranieri, chiamata First Bank of the United States, con una licenza

di vent‟anni. Andrew Jackson in seguito si riferì a loro come ad un covo di vipere.

Il Congresso respinse il rinnovo della licenza e la banca chiuse il 4 marzo del 1811 e ciò fece

infiammare d‟ira Rothschild che aveva il controllo azionario. Egli dichiarò:”O viene approvata la

richiesta di rinnovo della licenza, o gli Stati Uniti si troveranno in una guerra maggiormente

disastrosa.” Ordinò poi alle truppe britanniche di “dare una lezione a questi impudenti americani.

Riportarle allo stato coloniale.” Questo portò alla guerra del 1812, la nostra seconda guerra con

l‟Inghilterra, che facilitò la nuova licenza della Bank of the United States. La guerra fece innalzare

il nostro debito nazionale da 45 a 127 milioni di dollari.

Quando Nathan Rothschild chiese al Parlamento britannico di dichiarare guerra, il Primo Ministro si

oppose. Fu assassinato da un “pistolero solitario” l‟11 maggio 1812. Il Parlamento dichiarò guerra il

18 giugno 1812. Le truppe britanniche bruciarono la Casa Bianca e altri edifici governativi, tra cui

quello che ospitava i documenti di ratifica della Costituzione degli Stati Uniti. Il Presidente

Madison, un politico percettivo, propose l‟istituzione di una seconda banca centrale il 5 dicembre

del 1815 e questa fu creata dal Congresso il 7 gennaio 1817. Nicholas Biddle, un protetto di Nathan

Rothschild, divenne il presidente della banca nel 1822. Mayer morì il 19 settembre 1812. Nelle sue

volontà lasciò 1 miliardo di franchi ai suoi cinque figli e istruzioni di “business” concernenti al

matrimonio, al controllo totale della famiglia e al segreto assoluto. Le politiche di Rothschild

includevano la “crudeltà totale in tutti i rapporti di business”. Tutto è avvolto nella segretezza; una

caratteristica che essi imposero sottilmente alla loro moltitudine di servitori; essi, attraverso

l‟osservazione attenta, scoprirono che la discrezione era molto più favorevole al loro benessere

generale. Ogni opportunità di fare soldi è solo business – guerra, terrorismo, genocidio, saccheggio

pubblico di massa – tutti mascherati con la “retorica del diritto” per l‟accettabilità di massa. La

famiglia Rothschild simboleggia la frase di “banchiere internazionale”. Sono realmente dei

malfattori. Essi sono quelli che sono stati giustamente bersagliati pubblicamente!

Nel gennaio 1814 Nathan ricevette un lucroso contratto con il governo britannico per la fornitura di

moneta al fine di pagare le truppe britanniche che stavano combattevano la partita di spareggio per

l‟equilibro di potere, la Guerra Napoleonica – entrambe le parti furono finanziate dalla famiglia dei

Rothschild. Dalla vasta rete di corrieri di famiglia che trasportavano contanti, Nathan ricevette la

“conoscenza preventiva” circa l‟esito della battaglia di Waterloo. Egli manipolò i “consoli” nella

London Stock Exchange per creare panico e vendita frenetica. Egli incrementò la sua fortuna di

6500 volte. Prese il controllo della Banca d‟Inghilterra e dell‟economia inglese. Tre anni più tardi

egli orchestrò un colpo di stato in denaro in Francia. Ci sarebbero stati molti palcoscenici di colpi di

Page 75: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

stato di denaro, a livello mondiale, nel corso degli anni. I Rothschild si ritirarono dalle luci della

ribalta e alterarono i loro procedimenti al fine di spennare gli individui e i paesi. Essi ora “operano

attraverso e dietro una grande varietà di facciate”.

Aderire alla costituzione significherebbe assenza di coinvolgimenti stranieri – ci dovrebbe essere

“amicizia con tutti e alleanze con nessuno”. Non ci dovrebbe essere alcuna imposta sul reddito,

nessuna inflazione o debito nazionale. Se correttamente messe in pratica, come detta la costituzione,

le nostre libertà personali dateci da Dio dovrebbero consentire a tutti di conservare i frutti del loro

lavoro, determinando indipendenza e prosperità. Le grandi banche europee videro la costituzione

americana che non autorizzava “nessun debito” in denaro come “una grave minaccia per i loro

piani”. La possibilità della prosperità individuale e dell‟indipendenza avrebbe attirato l‟intelligenza

e la ricchezza “di tutti i paesi”. Pertanto, secondo l‟ordine del giorno degli Illuminati, l‟America

doveva essere distrutta.

Con tale libertà di prosperare, i banchieri decisero che la “business connection” era “Il tallone

d‟Achille dell‟America”. La Casata dei Rothschild, attraverso la connessione Warburg-Schiff,

finanziò l‟Impero Standard Oil di Rockefeller, Edward Harriman (ferrovie) e Andrew

Carnegie (acciaio). Questi magnati americani del business avrebbero comprato e controllato i

politici. Per facilitare il progresso delle “loro operazioni americane” e la ri-istituzione di una banca

centrale, i Rothschild inviarono uno dei loro agenti migliori, Paul Moritz Warburg, a New York nel

1902 a farsi carico del loro assalto. Insieme a Jacob Schiff, il capo della Kuhn, Loeb & Company di

proprietà dei Rothschild, Warburg riuscì a creare la crisi finanziaria che condusse al grande colpo di

stato di denaro – la proprietà privata del Sistema della Federal Reserve, il definitivo padrone di

schiavi americano.

Si possono ingannare tutti per un poco.........

Si possono ingannare alcuni per sempre......

..ma non si possono ingannare tutti per sempre!

Abraham Lincoln

IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE (FMI), IL BILDERBERG, LO SKULL &

BONES. LA FAMIGLIA BUSH, GLI AMMINISTRATORI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE

1833

A Yale viene fondata la Skull & Bones Society

1837

Bancarotta della Union Pacific Railroad (UPR)

1861

Viene ucciso Abramo Lincoln che aveva scoperto i piani della Banca d‟Inghilterra di finanziare una

guerra fratricida fra americani sponsorizzando l‟acquisto di armi e la forniture di moneta.

Page 76: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Seguiamo prima la pista dei soldi, e mostriamo come è connessa direttamente con JKF, e cosa JFK

fece per cercare di aiutare il popolo americano riguardo al debito nazionale e bancario. Per

spiegare la pista dei soldi, il modo più facile è quello di far riferimento alla storia di Abraham

Lincoln. Lincoln fu presidente durante la Guerra Civile Americana. La guerra tra il Nord ed il Sud

sulla questione dello schiavismo. Gli Yanks contro i Confederates.

Il Presidente Lincoln aveva bisogno di raccogliere denaro per finanziare l‘esercito nordista. Ci

sono tre modi con cui il governo può trovare il denaro. Il governo può tassare i cittadini, prendere

in prestito denaro o può stampare contante e spenderlo. Lincoln decise di stampare le banconote

degli Stati Uniti per finanziare la guerra.Questo modo evitava la tassazione e l‘indebitamento.

Lincoln stampò contante e lo usò per la guerra. Non c‘era bisogno di tasse e debiti. I banchieri

volevano trarre profitto dalla guerra. I banchieri volevano che Lincoln stampasse il contante e lo

consegnasse alle banche al prezzo del costo di stampa del denaro. Poi i banchieri avrebbero

restituito il denaro al governo sotto forma di prestito bancario per poi chiedere ai contribuenti di

pagare una tassa per ripagare gli interessi ai banchieri. L‘onesto Abraham Lincoln disse di NO ai

banchieri e fu assassinato. Dopo il suo assassinio i banchieri raggiunsero il loro scopo.

Gli succede Andrew Johnson.

Non posso in questa introduzione ai passi che si sono succeduti per l‟intronizzazione del Nuono

Ordine Mondiale ignorare una coincidenza che ha dell‟incredibile se non fosse che siamo assai

consapevoli di avere a che fare con una organizzazione che pianifica ogni sua mossa facendo del

loro modus operandi un manuale di perfezione quasi maniacale, anche sul piano simbolico, proprio

con l‟intento di mostrare che loro sono i Padroni, i Signori del Mondo e che non „è figlia che si

muova che loro non vogliano. Sto parlando degli Illuminati. Ed in questa occorrenza mi viene di

riportare questo stranissimo ed inquetante racconto che circola in internet da tempo usato contro le

demistificazioni narrative e mediatiche di questo tempo che cerca ovunque distruggere la centralità

affabulatoria del complotto. In sé, il nucleo del complotto è, da ogni punto di vista letterario e non,

assai perturbante. Si consideri per esempio l'incredibile serie di coincidenze che accomunano le

persone e le caratteristiche delle morti di Abraham Lincoln e John Fitzgerald Kennedy. La lista che

segue è composta da affermazioni storicamente accertate.

Abraham Lincoln viene per il Congresso nel 1846.

Abraham Lincoln viene eletto presidente nel 1860.

John F. Kennedy si elegge per il Congresso nel 1946.

John F. Kennedy viene eletto presidente nel 1960.

I cognomi Lincoln e Kennedy sono composti da 7 lettere.

Le spose dei due presidenti hanno avuto i figli mentre abitavano nella Casa Bianca.

I due presidenti furono uccisi entrambi con uno sparo in testa.

I due presidenti hanno perso la vita di mercoledì.

La segretaria di Lincoln si chiamava Kennedy.

La segretaria di Kennedy si chiamava Lincoln.

Sono stati assassinati da “gente del Sud”.

I due presidenti hanno avuto come successori un “sudista”.

Page 77: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

I nomi dei successori erano composti da 7 lettere, e i due si chiamavano entrambi Johnson.

Andrew Johnson, che successe Lincoln, nacque nel 1808.

Lyndon Johnson, che successe Kennedy, nacque nel 1908.

John Wilkes Booth, che uccise Lincoln, nacque nel 1839.

Lee Harvey Oswald, che uccise Kennedy, nacque nel 1939.

I due assassini erano conosciuti con il doppio nome per esteso.

Il totale delle lettere dei nomi di ogni assassino era 15.

Lincoln morì dentro un cinema chiamato ”Kennedy”.

Kennedy morì in una macchina chiamata “Lincoln”.

John Wilkes Booth scappò dal cinema ed è stato arrestato all'interno di un edificio.

Lee Harvey Oswald scappò dall’alto di un edificio ed è stato arrestato dentro un cinema.

Booth e Oswald furono entrambi assassinati prima del processo.

Una settimana prima di essere ucciso, Lincoln era in ferie a Monroe, Maryland.

Una settimana prima di essere ucciso, Kennedy era in “ferie” con Marilyn Monroe.

Capirete da voi che preso Lincoln come riferimento di un Presidente che non si è voluto adeguare ai

progetti degli Illuminati, ogni cosa sia accaduta al Presidente Kennedy è stata da loro diretta e resa

così bizzarra che per essere solo una coincidenza è pressochè assurdo. Qualcuno quindi decide la

sorte della società per conto nostro. E se ci ribelliamo, se abbiamo potere per essere ascoltati, allora

ci eliminano fisicamente senza pensarci due volte. Per questi servizi, sanno bene di chi servirsi.

Possiamo quindi iniziare questa amara storia tutta volta a sovvertire lo Spirito di Dio e della Storia.

1890

Può sembrare un episodio marginale rispetto alla storia che sto per elencare. Ma in realtà, se

inquadrata rispetto alle Primavere Arabe degli ultimi tempi e all‟eccidio compiuto ad Alessandria

presso la chiesa copta di rito cristiano che riconosce il Papa di Roma, c‟è poco da stupirsi. Stiamo

infatti parlando del genocidio Armeno. Quel popolo che situato ai piedi del mnonte Ararat aveva

anche una venerazione per la Sacra Reliquia dell‟Arca di Noè, dalla quale per secoli hanno

prelevato pece per ardere le candele. Nel 1890 nell'Impero ottomano si contavano circa 2 milioni di

armeni, in maggioranza cristiani-ortodossi monofisiti (non avevano partecipato al Concilio di

Calcedonia e non avevano aderito alla professione di fede che riconosce anche la piena umanità di

Gesù insieme alla sua piena divintà, e dunque considerano Gesù come entità unicamente divina).

Gli armeni erano sostenuti dalla Russia nella loro lotta per l'indipendenza, poiché la Russia

aspirava ad indebolire l'Impero ottomano per annetterne dei territori ed eventualmente

appropriarsi di Costantinopoli. Per reprimere il movimento autonomista armeno, il Governo

ottomano incoraggiò fra i curdi, con i quali condivideva il territorio nell'Armenia storica,

sentimenti di odio anti-armeno.

L'oppressione che dovettero subire dai curdi e l'aumento delle tasse imposto dal governo turco

esasperò gli armeni fino alla rivolta, alla quale l'esercito ottomano, affiancato da milizie irregolari

curde, rispose assassinando migliaia di armeni e bruciandone i villaggi (1894).

Page 78: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Due anni dopo, probabilmente per ottenere visibilità internazionale, alcuni rivoluzionari armeni

occuparono la banca ottomana a Istanbul. La reazione fu un pogrom anti-armeno da parte di

turchi ottomani in cui persero la vita 50.000 armeni. Nel periodo precedente la Prima Guerra

Mondiale all'impero ottomano era succeduto il governo dei «Giovani Turchi». Costoro temevano

che gli armeni potessero allearsi coi russi, di cui erano nemici. Il 1909 registrò un eccidio di

almeno 30.000 persone nella regione della Cilicia.

Nel 1915 alcuni battaglioni armeni dell'esercito russo cominciarono a reclutare fra le loro fila

armeni che in precedenza avevano militato nell'esercito ottomano. Intanto l'esercito francese

finanziava e armava a sua volta gli armeni, incitandoli alla rivolta contro il nascente potere

repubblicano. Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l'élite

armena di Costantinopoli. L'operazione proseguì l'indomani e nei giorni seguenti. In un solo mese,

più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al Parlamento

furono deportati verso l'interno dell'Anatolia e massacrati lungo la strada.

Arresti e deportazioni furono compiute in massima parte dai «Giovani Turchi». Nelle marce della

morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o

sfinimento. Queste marce della morte furono organizzate con la supervisione di ufficiali

dell'esercito tedesco in collegamento con l'esercito turco, secondo le alleanze ancora valide tra

Germania e Impero Ottomano (e oggi con la Turchia) e si possono considerare come "prova

generale" ante litteram delle piu' note marce ai danni dei deportati ebrei durante la Seconda

Guerra Mondiale. Altre centinaia di migliaia furono massacrate dalla milizia curda e dall'esercito

turco. Malgrado le controversie storico-politiche (saranno trattate nella sezione che segue), un

ampio ventaglio di analisti concorda nel qualificare questo accadimento come il primo genocidio

moderno. http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_armeno

1898

Siamo negli anni del 25° Presidente William McKinley. Morrà durante il mandato nel 1901. Gli

subentrerà Theodore Roosevelt fino al 1908.

La UPR viene venduta a Edward Henry Harriman & partner e al giudice Robert Scott Lovett.

L‟affare viene condotto da Kuhn Loeb, del quale è partner Felix Warburg

1899

In Italia viene fondata la FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino) che non solo sarà di grande

utilità a formare un pensiero industriale nel centro dell‟Europa, ma sarà valido supporto strategico

nelle commesse militari e nella formazione dei Governi (con l‟appoggio e le direttive di Henry

Kissinger). A tal proposito la FIAT sarà degna rappresentante di Bilderberg e Trilateral non solo in

Italia e al suo interno creerà ed incentiverà una nuova Classe Dirigente e Progetti europeisti. La

storia della FIAT resta tutt‟ora segreta per come si è andata a costituire per quella che la

conosciamo noi oggi. La FIAT, infatti, iniziò la costruzione del famoso stabilimento produttivo

denominato Lingotto nel 1916 e lo fece entrare in funzione solo nel 1923. Incuriosisce il nome che

fa pensare al FIAT della Creazione, ma anche alla produzione della Moneta dal nulla.

1902

Paul e Felix Warburg emigrano negli Usa

Page 79: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

1903

Sale sul soglio Pontificio un Papa straordinariamente Santo per l‟epoca in cui è vissuto, per le

pressioni che gli arrivavano sin dentro le stanze Vaticane. Il suo nome era Giuseppe Melchiorre

Sarto di Riese, ma alla storia passerà come San Pio X. Fu il 257° Papa della Chiesa Cattolica di

Roma, colui che promulgò il Giuramento AntiModernista contro chi, usando ragione, fede e scienza

avesse tentato sovvertire l‟Ordine Naturale di Dio e delle cose e la Morale Cattolica. Riconosceva

pienamente il suo ruolo di Katechon, ma anche di Pastore. Già quando era giovane seminarista,

aveva udito parlare di queste strane idee sull‟evoluzionismo darwiniano, ma ancor di più che alcuni

volevano mettere su un progetto di controllo delle razze e di manipolazione eugenetica. Era mai

possibile che potesse esservi una idea tanto perversa nell‟uomo da voler modificare le cellule che

Dio ci aveva date per creare una creatura dissimile da quella voluta da Dio? San Pio X si era posto

la domanda lì dove io individuo il 23 elicoidale delle coppie di cromosomi. 23, il numero tanto caro

agli Illuminati e con cui firmano ogni loro atto epico e mondialista. Il suo motto era Instaurare

omnia in Christo (Paolo di Tarso). Fu Papa fino al 1914 ed ebbe come collaboratore Merry Del Val.

Fu proclamato Santo dal Beato Pio XII, nel 1954, poco prima dell‟elezione di Giovanni XXIII.

foto del 1909

1904

Il tedesco Alfred Ploetz fonda l‟Archivio per la Biologia Razziale e Sociale, che diventa la

pubblicazione leader del movimento eugenetico, o dell‟igiene della razza, reso popolare da Ernst

Haeckel, in Germania.

John David Rockefeller diffonde la “Lettera Occasionale n°1”, e i piani dettagliati per inquadrare la

popolazione, ridurre l‟intelligenza nazionale al minimo comun denominatore, distruggere le

influenze parentali, le tradizioni e i costumi, ed eliminare le scienze e l‟apprendimento reale “al fine

di perfezionare la natura umana”. Charles B. Davenport costruisce a Cold Springs Harbor, Long

Island, il primo laboratorio di studi ed esperimenti eugenetici. Cold Springs è anche il luogo delle

proprietà dei fratelli Dulles. I laboratory di Cold Springs ricevono fondi sovradimensionati, nella

misura di 11 milioni di USd dell‟epoca dagli Harriman e dai Rockefeller.

1907

Samuel Bush (bisnonno di “Dabliu”) è eletto presidente della Buckeye Steel Castings Co. in

Columbus, Ohio. Per tutta la durata della sua carriera, Samuel Bush fornirà materiale rotabile alle

ferrovie decise a Wall Street. Intanto comincia lo sterminio degli indiani d‟America e dei bisonti.

Più tardi diventerà un consigliere vicino al presidente Hoover, e primo presidente dell‟Associazione

Manifatturiera Americana (Nam). NAM si distinguerà per l‟appoggio dato al fascismo, fino al 1950.

I membri della NAM, guidata da Robert Welch, formeranno la John Birch Society.

Page 80: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Lo stato dell‟Indiana passa la prima legge eugenetica.

1909

Nasce la Fondazione Rockefeller. La famiglia sostiene il movimento eugenetico, compreso l‟Istituto

Kaiser Guglielmo, in Germania.

1911

John Foster Dulles si associa a Sullivan e Cromwell

1912

Affonda il Titanic, il cui armatore era J.P. Morgan. Vi muoiono John Jacob Astor IV, Benjamin

Guggenheim, e Isa Strauss che non avevano accettato, nell'isola di Jekill il piano di Rockefeller,

Rothshilds, J.P. Morgan di fondare una Banca Unica in grado di stampare denaro a debito

1913

Nasce la Federal Reserve

Al Presidente William Howard Taft (1909-1913) seguirà Thomas Woodrow Wilson fino al 1921.

1914

Con l‟avvicinarsi della guerra, Percy Rockefeller prende il controllo della Remington Arms e

nomina Samuel F. Pryor come CEO.

1915

Robert Lansing, zio di Dulles, viene nominato Segretario di Stato. Lansing arruola il nipote e lo

spedisce in Panama, Costa Rica e Nicaragua con il pretesto del business, in realtà per sondare i

latinoamericani sull‟aiuto allo sforzo bellico imminente. Il Costa Rica è nelle mani dell‟orrendo

dittatore Federico Tinoco.

Dulles consiglia Washington di sostenerlo in quanto anti-tedesco. Dulles incoraggia anche il

dittatore del Nicaragua, Emiliano Camorro, a sospendere le relazioni diplomatiche con la Germania.

Dulles offre a Panama di non pagare la tassa sugli introiti del Canale se Panama dichiara guerra alla

Germania.

1917

Prescott Bush entra negli Skulls & Bones. Anche suo figlio George I ed il nipote George W.

diverranno Skulls.

IN QUESTO ANNO NOSTRA SIGNORA APPARE A FATIMA IL GIORNO 13 MAGGIO

Brown & Harriman hanno un numero eccezionale di Skulls durante gli anni ‟30.

Page 81: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Gli Illuminati si sono da sempre infiltrati nei partiti “popolari” sotto ogni forma di “fabianesimo” o

anche socialismo reale (Fascismo) e centrosinistra (Capitalismo).

Vediamo com'è andata. Andrea Di Lenardo dalla sua prospettiva marxista ce la racconta così:

E. Roland Harriman era Direttore della Guaranty Trust, che finanziò Lenin e Trotsky. Suo

fratello era W. Averell Harriman, membro della paramassonica e coperta Società del Teschio e

delle Ossa (Society of Skull and Bones), già Fratellanza della Morte, una ―succursale‖ statunitense

dell'Ordine dei Perfettibili fondato il 1° maggio 1776 dal prof. Adam Weischaupt (membro della

Massoneria) in Baviera. W. Averell era sposato a Pamela, amante di Giovanni (Gianni) Agnelli

junior (membro del Gruppo Bilderberg), padre di Margherita Agnelli, moglie dell'ebreo (sia per

parte di padre che di madre) Alain Elkann. La Agnelli e Elkann generarono John Philip Jakob

Elkann, membro del comitato direttivo dell'Aspen Istitute Italia, insieme a Mario Monti. L'Aspen

Istitute è controllato da Israele e finanziato dalla Rockefeller Fondation e dalla Fondazione Ford

di Henry Ford (membro della Massoneria). Inoltre Pamela, moglie di W. Harriman, fu anche

amante di Élie de Rothschild. W. Harriman ricavò ingenti ricchezze dalle imprese russe e fu

nominato ambasciatore statunitense in Unione Sovietica. Ambasciatore come la moglie dunque, che

nel 1997 fu nominata ambasciatrice a stelle e strisce a Parigi da William (Bill) Jefferson Blythe III

(poi Clinton), Presidente U.S.A. dal 1993. Il 93 è una data simbolica per gli Illuminati,

simbolicamente annunciata, come il 2012 i l'11 settembre. Clinton è figlio di natura di Winthrop

Rockefeller, fratello di Nelson, Laurence, David (l'uomo più potente del mondo, membro del

Gruppo Bilderberg e co-fondatore della T.C.) e John Davison Rockefeller III, figli di John Davison

Rockefeller II, figlio di John Davison Rockefeller I. La Harriman ebbe un peso notevole per i

democratici U.S.A., come del resto suo marito lo fu al tempo di Franklin Delano Roosevelt,

discendente dalla famiglia di narcotrafficanti dei Delano, imparentati con George Walker Bush

(membro della Società del Teschio e delle Ossa), parente di John Forbes Kerry (membro della

Società del Teschio e delle Ossa).

Altro finanziatore della Rivoluzione Russa fu l'ebreo George Herbert Scherff (che poi cambiò il

suo nome in Prescott Scheldon Bush), membro della Società del Teschio e delle Ossa, nonché alto

protagonista dei crimini nazisti del Terzo Rech e amico di Mengele, l'―Angelo della Morte‖.

Poi, dopo avere trasformato il Comunismo in una dittatura totalitaria in tutti i Paesi dell'Est

europeo e in Cina (con il massone Mao Tse Tung), gli Illuminati poterono abbattere l'Unione

Sovietica, avendo ormai screditato a livello globale il Marxismo, l'ideologia che avrebbe potuto

fermarli. L'uomo incaricato di americanizzare la Russia fu Mikhail Gorbaciov, membro del club del

Bosco Boemo.

Da lì partì quel processo manipolatorio mirato a trasformare in centrosinistra la sinistra. Così il

P.C.I. (fondendosi peraltro con la D.C.) divenne l'attuale ultraliberista P.D., sostenitore di Mario

Monti. Oggi il P.D. non è che un clone dei democratici statunitensi e dei laburisti britannici, un

club per Capitalisti insomma. Per capire come il centrosinistra di oggi sia in mano agli Illuminati

basti pensare all'attuale appoggio del P.D. al banchiere Mario Monti o alle figure del banchiere

Romano Prodi (membro del Gruppo Bilderberg, della Massoneria, dell'Aspen Istitute e degli

Illuminati italiani) o di Walter Veltroni (membro degli Illuminati italiani e dell'Aspen Istitute, e

vicino ai Cavalieri di Malta).

Ma anche i partiti che si spacciano per meno moderati non sono liberi dagli Illuminati. La famiglia

di Emma Bonino (membro del Gruppo Bilderberg) è serva dei banchieri da generazioni. Carlo De

Benedetti (membro della loggia massonica coperta e illegale Giustizia e Liberta della Gran Loggia

Nazione d'Italia, che confluì nella loggia massonica coperta e illegale Propaganda 2 (P2)) si

definisce la tessera n. 1 del P.D., nemico di Silvio Berlusconi (membro della P2 e vicino a C.L. e a

Cosa Nostra), domina sul suo impero mediatico censoreo (io stesso sono stato censurato e i miei

scritti manipolati dal «Messaggero Veneto» di De Benedetti) finanzia la sinistra. Suo figlio Carlo

De Benedetti è sposato con la giornalista (si fa per dire) Paola Ferrari, la quale si è candidata con

La Destra di Storace e della Santanchè!

Page 82: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

E Antonio Di Pietro? Dal 1990 al 1992 (altra cifra simbolica il 92) imparò tecniche politiche

(sofistiche) da Michael Leeden. Eccolo quindi poi pronto a eliminare Berlusconi, che non piace

all'U.E., quindi va eliminato. Non piace neanche a me, ma devono decidere gli Italiani, non gli

Illuminati. E chi è Leeden? Un neocon legato ai vertici della C.I.A. E indagato per l'11 settembre

2001. E cosa ne pensa Di Pietro di Monti (degli Illuminati)? Beh ora si sta leggermente svegliando

dal suo sonno letargico cerebrale, però il suo partito ad personam gli ha dato la fiducia.

Scrive Lino Bottaro: «Bertinotti sottostava agli ordini dei D’Urso ed in particolare a Mario

D’urso (uno dei migliori amici di Jacob de Rothschild), ora al vertice dell‘estrema sinistra [si fa

per dire] c‘è il suo pupillo Vendola [a cui recentemente Bertinotti ha riconfermato la sua stima].

[...]. Henry Kissinger [membro della P2] (amico e stretto collaboratore di Andreotti [Gran

Maestro occulto della P2]) è un assiduo frequentatore delle ville dei Rothschild, è stato

condannato per genocidio da un Tribunale Europeo e non può entrare in Europa altrimenti

verrebbe arrestato, è stato il mandante dell’assassinio di Aldo Moro secondo la moglie di Moro

stesso (Moro non era un santo ma fece stampare le 500 lire di carta esenti da signoraggio, non

sottostava ad ordini precisi inviati dagli USA e stava per creare un potente Movimento di

Centrosinistra non controllabile) e lo fece infiltrando agenti CIA nelle brigate rosse [ho inoltre

prove documentali di stretti rapporti fra il brigatista Franceschini e un alto funzionario del

Parlamento Europeo (dei Liberali, Gruppo Misto, il partito a cui si rifà Travaglio), amico di un

Ministro degli Steri francese, dell'europeista Martino e del padre dello pseudo-gionalista Vinci di

Matrix], Kissinger ebbe come assistente Lapo Elkann mentre il fratello John è l’erede di Gianni

Agnelli (Nobiltà Nera che ha tra le fila anche Montezemolo ed è controllata dai Rothschild) ed

inoltre Vice Presidente dell’Italian Aspen Institute, Bilderberg e frequenta i Rothschild, sposato

con la sorella di Beatrice Borromeo, Lavinia, la quale Beatrice collabora da tempo con Travaglio

[anti-berlusconiano] e si reputa una del Popolo Viola [ideato da Leeden e controllato da George

Soros]. La Famiglia Borromeo è una famiglia nobile ed importante: Beatrice (anche ex collaboratrice di

Santoro [sostenitore di Monti] ad Anno Zero) è fidanzata con l‘erede del principato di Monaco e

figlio di Carolina di Monaco (l‘attuale erede al trono Pierre Casiraghi), Lavinia è sposata con

John Elkann e l‘altra sorella, Isabella, è la moglie del Proprietario del Gruppo API (API, IP,

etc..) Ugo Maria Brachetti Peretti.

Nel 2002 Rutelli s‘incontrò con Blair, Clinton ed altri sul tema «Building new coalitions»,

costruire nuove coalizioni. Un ritiro blindato, tre giorni di seminario alla Hartwell House.

Anfitrione della cena il barone e banchiere Evelyn de Rothschild. La moglie di Rutelli è Barbara

Palombelli, la giornalista onnipresente in tv. Saviano, co-conduttore del programma Vieni Via

Con Me (prodotto dalla Endemol di Berlusconi) [lottano contro la mafia solo per eliminare

Berlusconi, per eliminare la concorrenza mafiosa, così come la C.I.A. che combatteva i concorrenti

narcotrafficanti], si dichiara apertamente a favore del Movimento Sionista Israeliano genocida!

L‘Israele che conosciamo ora è una creazione (in tutti i sensi) dei Rothschild.

Su Confindustria [di Emma Marcegaglia, membro del comitato direttivo dell'Aspen Istitute Italia]

non penso che ci sia bisogno di scrivere qualcosa».

E siamo infine giunti qui, alla dittatura di Monti, in cui il Comunismo è riservato a qualche

micro-partito extraparlamentare. E gli Illuminati hanno vinto. Solita strategia: infiltrarsi e

corrompere. Ed eliminare qualcunque oppositore, di destra o di sinistra. Non importa l'influenza

che questi abbia. Hanno eliminato persino Berlusconi, ricattandolo (le Lega e il Nazionalismo

non possono andare a braccetto con la B.C.E., quindi Berlusconi andava cancellato), come egli

stesso aveva annunciato nel 2009. Il Nuovo Ordine Mondiale è cominciato.

http://conoscenzaliberta.myblog.it/archive/2011/12/22/come-gli-illuminati-si-sono-infiltrati-nella-

sinistra.html

Ma apprendiamo anche che, non solo la Germania imperiale consentì a Lenin di raggiungere la

Russia dalla Svizzera, passando dal suolo tedesco, ma il Kaiser finanziò i bolscevichi con milioni di

Page 83: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

marchi, allo scopo di rovesciare lo zar e liberarsi così da uno dei suoi nemici nella prima guerra

mondiale. Lo dimostrano documenti finora segreti, di cui Der Spiegel è venuto in possesso. Che in

un titolo definisce Lenin «Il rivoluzionario di Sua Maestà» (La Repubblica 10 dicembre 2007 —

pagina 27)

1918

Robert Scott Lovett viene eletto presidente della Union Pacific. Samuel Bush nominato alla

divisione logistica del Ministero dell‟Industria Americana di Guerra, comandato da Bernard Baruch

e dal suo assistente, Clarence Dillon.

1919

George Herbert Walker fonda la Harriman & co. Della quale è CEO e Presidente.

Averell Harriman, figlio di Edward, è il direttore. Averell sarà più tardi ambasciatore americano in

URSS dal ‟43 al ‟46, e Segretario del Commercio Estero dal ‟46 al ‟48.

I fratelli Dulles sono coinvolti, ed attivi, nei negoziati dei trattati di pace.

1920

Averell Harriman e George Walker acquisiscono il controllo della tedesca Linea Amburgo-

America. L‟affare è concluso attraverso il direttore esecutivo della linea, William Cuno e Max

Warburg, per conto dei Banchieri Warburg. Il nome della compagnia viene cambiato in:

American Ship & Commerce Corp. Samuel Prior della Remington Armi è stato coinvolto nell‟affare

e ora è nel consiglio di amministrazione della compagnia. Cuno diventerà un grosso contribuente

della raccolta fondi del Partito NazionalSocialista tedesco.

1922

Averell Harriman apre a Berlino una filiale della compagnia W. A. Harriman. Un memorandum

dell‟Us government, del 5/10/1942 al Comitato Esecutivo dell‟ufficio del Custode delle Proprietà

Straniere indica che Harriman, prima del ‟24 era in Europa ed incontrava il banchiere Thyssen. Si

accordarono per costituire una banca a New York per Thyssen. Un memorandum aggiuntivo indica

che l‟agente di Thyssen: H. J. Kouwenhoven, viaggia in America per stabilire questi contatti.

La Legge per la Sterilizzazione Eugenetica Modello è pubblicata da Harry Laughlin. La legge porterà alla sterilizzazione di 20.000

americani, e servirà da base per le Leggi di Norimberga adottate dai Nazisti.

Ora, però, possiamo stare zitti ed ignorare un fatto ancora più tragico che avvenne in Russia e che

segnerà tragicamente un periodo della storia umana? Certo che no! E‘ il periodo di Stalin, il

successore di quell‘altro criminale che è Lenin, lo storico leader bolscevico finanziato da

americani amici perché portasse la rivoluzione in Russia e decapitasse la monarchia dei

Romanov. Ma quale tipo di Rivoluzione? Prendo in considerazione questo titolo, che spiega

perfettamente cosa sta per succedere in questa epoca: Stalin, da “sacerdote” a spietato

persecutore dei cristiani

Page 84: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Scrive Carlo Di Pietro (M.S.M.A.). Non voglio riesumare vecchi fantasmi del passato, ma intendo

solo porre un accento su quanto accadde in ex URSS, durante la dittatura comunista, un tempo

grigio e criminale, in cui non c‘era spazio per idee cattoliche e per l‘amore. I Cattolici, nei secoli,

sono stati vittime di persecuzioni e stermini, tuttavia ricordare ciò che accadde durante la

dittatura di Stalin, in un passato non troppo lontano, lascia davvero un ―amaro in bocca‖ ed un

senso di tristezza pervade l'umanità intera. Noi, Cattolici, non siamo abituati però a mistificare e

rinvangare sempre le solite persecuzioni per ottenere consensi e benefici materiali, dato che la

nostra unica Verità è nel Regno dei Cieli; non viviamo nella continua propaganda dei torti subiti e

delle innocenti milioni di vite umane che folli atei, agnostici e tiranni blasfemi hanno provocato. Il

Cattolico soffre in silenzio, nonostante potrebbe fare la ―voce grossa‖, tutto ciò che accade

nell‘oscurità delle tenebre verrà alla luce alla fine dei nostri giorni terreni.

Niente vittimismo, dunque, e proprio partendo da questo presupposto e menzionando il seguente

passo del Vangelo, che ho intenzione di ricordarvi brevemente chi furono Stalin ed i Comunisti e

cosa ci fecero … Buona lettura...!!!

―Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno

consegnandovi alle sinagoghe, e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a

governatori, a causa del mio nome. Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza. Mettetevi

dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa, perché io vi darò una parola

e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non potranno opporsi né contraddire. Voi sarete

traditi perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi di voi; e sarete odiati

da tutti a causa del mio nome; ma neppure un capello del vostro capo perirà. Con la vostra

costanza salverete le vostre vite‖. (Luca 21, 12-19).

E‘ proprio partendo da questa e da altre analoghe frasi di Gesù che noi Cattolici, uniti nella

fraterna comunità in Cristo, fummo, siamo e saremo sempre pronti al martirio. Mortificare il

corpo, difatti, tempra lo spirito e se ciò accade nel nome di Dio ed in difesa del nostro Credo,

universale ed assoluto, ecco che la sofferenza, il dolore ed addirittura la morte non sono altro che

strumento di martirio e, perché no, di santificazione.

Sua madre lo voleva sacerdote. Studiò in un seminario ortodosso, ma Stalin divenne uno spietato

persecutore dei cristiani. Voleva cancellare una volta per tutte il "cattolicesimo romano papista".

E‘ nel marzo del 2003, cinquant‘anni dopo la morte di Giuseppe Stalin che in Italia assistemmo ad

un evento a dir poco ―esilarante‖ e nel contempo di una immane infelicità. Gruppi circoscritti di

nostalgici vollero ricordare la ricorrenza con intenti celebrativi. Non presente in questi riti fu la

vergogna, che categoricamente non può essere ripudiata quando si tratta del nefasto personaggio

in argomento. All‘epoca dei fatti disse Massimo Caprara (n° 25 de ―Il Timone‖ anno 2003):

―Vogliamo scriverne anche noi con convinzioni del tutto opposte, di circostanziata condanna della

ideologia chiamata comunismo, ricordando quelli che furono tra i peggiori delitti di quell'epoca

"dalle idee assassine"; le persecuzioni della Chiesa cattolica in URSS, glorificando assieme il

martirio di quanti lo patirono per aver mantenuto ferma la loro fede. Saremmo, però, incompleti

se non precisassimo con cura le date di quel continuato eccidio‖.

Fu nella primavera del 1922, quando la Russia sovietica si trovava stretta nella morsa della

Page 85: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

carestia e del massacro dei piccoli proprietari contadini, i kulak, che Lenin scrisse in un

Memorandum per il Politbjuro: "È precisamente ora e solo ora che nelle regioni in cui c'è la fame

la gente mangia carne umana e centinaia se non migliaia di cadaveri ingombrano le strade, che

possiamo e perciò dobbiamo confiscare i beni della Chiesa con la più selvaggia e spietata energia

(...) per assicurarci un tondo di molte centinaia di milioni di rubli d'oro". Dieci mesi dopo, egli

morì. Nello stesso 1922, Stalin, nominato Segretario Generale del Partito comunista bolscevico, di

fatto isola Lenin convalescente e interpreta, allargandola, la sua politica spietata. Essa compie

con lui un salto di qualità e di quantità.

Stalin ha ricevuto dal seminario teologico cristiano ortodosso di Tiflis, dov'è stato dal 1895 al 29

maggio 1899, una istruzione umanistica, anche di lingua francese, di consistente misura. Figlio

di un ciabattino buono a nulla di nome Vissarion Dzugasvili che beveva e lo picchiava, mentre sua

madre lo difendeva e voleva che diventasse un sacerdote, non perdette mai, ma rifiutò e nascose,

il suo accento della Georgia, anzi dell'Ossezia orientale che, nel mondo, può essere solo messo in

relazione con la lingua basca di Spagna, lontana dal Caucaso migliaia di chilometri. Egli fu,

infatti, un grande russificatore slavofilo. Come perdette la fede, semmai l'avesse davvero avuta, è

cosa poco nota, ma il suo interesse perverso per la religione è accertato: per ferirla e sradicarla.

Egli ebbe uno scopo dichiarato e organizzato: cancellare soprattutto il "cattolicesimo romano

papista" e a questo scopo introdusse un sistema poliziesco polivalente, considerando i fedeli e il

clero portatori d'una fede attentatrice dello Stato e del Partito.

La struttura della Chiesa cattolica, dopo aver ricevuto assicurazioni nei giorni del colpo di stato

bolscevico, venne colpita e sbaragliata fin dal 1926 e l'esistenza delle comunità cattoliche fu

ridotta alla pura sopravvivenza, in condizioni dì clandestinità e isolamento, sempre controllata a

vista. Alla fine degli anni '30, la Chiesa ortodossa fu ammessa, invece, ad usufruire di un

sostanziale compromesso con il regime, rappresentato dalla "Dichiarazione di lealtà" firmata dal

Metropolita Sergj (Stragorodskij) il 29 luglio 1927. Ciononostante, in un solo anno, nel 1931-'32,

vennero passati per le armi 19.812 fedeli ortodossi. Non restava nemmeno uno dei quasi mille

monasteri esistenti prima della Rivoluzione e si trovavano in libertà solo quattro vescovi ordinari.

Dal 1937 al '41 vennero fucilati 110.700 membri del clero ortodosso, tra cui il locum tenens

patriarcale Petr (Poljanskij), recluso da dodici anni in prigione. Nel 1939, sul territorio

dell'unione Sovietica rimanevano aperte non più di cento chiese parrocchiali delle 55.000

funzionanti nel 1917, in cui celebravano circa 500 sacerdoti, contro i li 5.000 del 1917.

Nello stesso tempo, la lotta contro la Santa Sede divenne uno degli elementi fondamentali di un

vero e proprio piano elaborato da Stalin per creare un "Centro religioso mondiale" a Mosca,

celebrata come la "Terza Roma". Nella relativa Risoluzione ufficiale, sì calcava l'accento "sul

carattere reazionario, antipopolare dei Vescovi romani", condannati come "anticristiani,

antidemocratici e antinazionali". In particolare, si auspicava "la riunione delle Chiese dell'Europa

orientale sotto la guida del Patriarcato di Mosca", in chiara alternativa al magistero di Roma. Nel

dicembre 1943, Stalin personalmente chiese all'NKVD, la polizia segreta, un rapporto dettagliato

sulla "situazione delle Chiese cattolico-romane" nel territorio sovietico, stabilendo che di esse

avrebbero dovuto soprattutto occuparsi gli Agenti dei Servizi di sicurezza e il Soviet per gli Affari

Page 86: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

dei culti religiosi, appositamente costituito nella successiva estate del 1944.

L'intero complesso di misure repressive era stato originato da un atto solenne: il 10 maggio del

1937 era stata disposta per legge "la messa al bando della stessa idea di Dio". La Chiesa del

Cristo Salvatore venne demolita a Mosca per essere sostituita dal Palazzo dei Soviet, il cui

progetto di 500 metri di altezza non riuscì mai ad essere realizzato. La Cattedrale della Madonna

dì Kazan a Leningrado fu trasformata in "Museo della religione e dell'ateismo". Fedeli e clero

andarono quindi a costituire, senza essere più neanche distinti, la spina dorsale e numericamente

qualificata dell'esercito dei detenuti nei gulag. Si trattò di 2.500.000 persone, suddivise in 500

colonie di lavoro, una sessantina di grandi campi e una quindicina di campi a regime speciale;

inoltre, sì contarono 2.750.000 "coloni speciali" come gli altri obbligati al lavoro coatto e non

retribuito, ma in condizioni ancora più feroci.

La Chiesa cattolica contrappose sempre una resistenza ostinata con il dissenso e con la pratica

catacombale, come soprattutto la Chiesa greco-cattolica, della Polonia e dell'Ucraina. Nella sua

Presentazione al bel libro di Michail Skarovskij dal titolo "La Croce e il Potere", Giovanna

Parravicini conclude: "Quando tutto sembra essersi consumato, profanato, quando è stata tirata

una linea e Satana si prepara a mietere il suo raccolto, proprio allora succede quello che nessun

computer al mondo sarebbe in grado di preventivare, e chissà perché tutto ricomincia da capo".

Nella parte settentrionale e occidentale dell'URSS e nelle principali città, i cattolici erano

costituiti da polacchi, bielorussi, lituani, lettoni e tedeschi. Nella parte meridionale e centrale

della Russia europea, le comunità cattoliche erano formate per l'80% da tedeschi (coloni nella

regione del Volga), da armeni (di rito armeno), da polacchi (di rito latino), da ucraini (di rito

slavo) e da georgiani (di rito bizantino-georgiano). Nella Russia asiatica, i cattolici si trovavano

lungo le linee ferroviarie ed erano di provenienza polacca, tedesca e lituana.

Stalin ed il regime dei “compagni” comunisti fu colpevole di gravi crimini contro l’umanità e,

principalmente, contro le comunità Cristiane. Sintetizzando sommariamente e brevemente,

possiamo elencare quanto segue:

1) 26 febbraio 1922. Decreto di confisca dei beni preziosi della Chiesa;

2) Marzo 1923. Primi processi dei cattolici. Fucilazione di monsignor Costantin Budkevic,

parroco di Santa Caterina a Petrograd, primo martire cattolico;

3) 20 febbraio 1935. Arresto di monsignor Bartolomeo, vescovo ortodosso divenuto cattolico.

Condannato a morte il 17 giugno;

4) 1937. Più di cento preti cattolici sono fucilati a Solovki e nell'intera URSS. Vescovi e preti

ortodossi vengono fucilati a migliaia. Mons. Alessandro Frizon, amministratore apostolico di

Odessa, viene fucilato (2 agosto);

5) 29 aprile 1945. Arresto, a Odessa, di padre Leoni, gesuita, e di padre Nicolas, condannati il 13

Page 87: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

settembre a dieci e otto anni di lavori correzionali;

6) Lettonia 1940-41. Circa 34.000 lettoni, tra cattolici e luterani, ivi compresi 6.000 intellettuali

cattolici, trovano la morte durante l'occupazione sovietica che ha termine, temporaneamente, con

l'avanzata dei tedeschi, per riprendere con il ritorno dei sovietici (ottobre 1944). Dei 187

sacerdoti lettoni che si contavano nel 1939, circa 50 (quasi il 30%) sono rimasti vittime del terrore

comunista;

7) Lituania 1939. Si contano circa 900 tra chiese e cappelle, 800 delle quali parrocchie, oltre

1500 sacerdoti e circa 3.000.000 di cattolici, l'80% della popolazione. Dopo le due occupazioni

sovietiche, inframmezzate da quella tedesca, rimanevano (nel 1948) circa 700 sacerdoti, il che

significa che le perdite, a quell'epoca dovute all'imprigionamento, alle deportazioni e alle

esecuzioni del clero erano di circa il 53%. Nel 1954, un anno dopo la morte di Stalin, i sacerdoti

erano scesi a soli 400;

8) Ucraina 1945. Nel mese di aprile vengono arrestati i vescovi e la Chiesa greco cattolica è

messa fuorilegge. Secondo la testimonianza del cardinale Josyf Slipyj, la persecuzione costò la

vita a dieci vescovi, a più di 1.400 sacerdoti e 800 suore, oltre a un numero notevole di semplici

fedeli.

Dice il Signore: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno

ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la

vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi”. (Matteo 5,

11-12).

http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/9896-stalin-da-qsacerdoteq-a-spietato-

persecutore-di-cristiani

1923

Muore improvvisamente il 29° Presidente Americano Warren G. Harding. Era in carica dal 1921.

Aveva preso il posto di Wilson dopo 8 anni che avevano sconvolto l‟Europa. Gli subentra Calvin

Coolidge il Vicepresidente che poi verrà eletto Presidente fino al 1929.

Fritz Thyssen comincia a contribuire alla formazione del Partito NazionalSocialista.

1924

W.A.Harriman & Co investe 400.000 dollari nel costituire la Union Bank Corp., per agire insieme

alla Voor Handel en Scheepvart, banca olandese di Thyssen. Prescott Bush è inserito per dirigere la

Union Bank. Lo zio di Prescott era Gorge Walzer, suo padre Samuel Bush. La Union Bank è a

questo punto in grado di trasferire avanti e indietro tra Usa e Germania, fondi della Thyssen United

Steeel.

In coincidenza con il Piano Dawes, Dulles organizzò un grosso prestito per la Krupp (industria

pesante tedesca). Per il prestito Dulles chiamò Leland Harrison, assistente Segretario di Stato, per

rendere la notizia meno evidente. Da notare che Harrison letteralmente si infuriò per questo

comportamento spinse il Dipartimento a emettere una circolare chiedendo di analizzare i prestiti

all‟estero prima che il denaro fosse trasferito. Dulles sapeva che Harrison non aveva potere

Page 88: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

sufficiente per fermare il prestito, ma voleva evitare che il Dipartimento di Stato controllasse se le

fabbriche tedesche stessero producendo materiale militare.

Sullivan e Cromwell accettarono le assicurazioni di Krupp che tutto il materiale militare era stato

distrutto.

La Ethyl Corporation viene fondata dall‟associazione di Standard Oil e della General Motors.

1925

Nel 1925 la I.G. Farben aveva potenti alleati nell‟amministrazione dei Repubblicani.

L‟allora Segretario del Commercio, Herbert Hoover creò il Chemical Advisory Committee. Nel

comitato, fra i 9 membri c‟erano: Walter Teagle (Standard Oil), Lammot du Pont (Dupont), Frank

Blair (Sterling) e Henry Howard (Grasselli).

Nonostante diffusi legami con la I.G. Farben, erano seduti nel Comitato che aveva il ruolo di aiutare

l‟industria chimica americana a combattere il cartello della I.G. Farben. Conflitto di interessi?

1926

Prescott Bush (bisnonno del 43° Presidente USA) è promosso alla vicepresidenza della W.A.

Harriman & Co.. Clarence Dillon, della Dillon Read, costituisce il Trust dell‟Acciaio Tedesco con

Thyssen & partner, con Frederick Flick. Secondo gli accordi la Dillon avrebbe retto il flusso

bancario del Trust; due rappresentanti della Dillon sarebbero entrati nel consiglio del Trust

dell‟acciaio. Albert Voegler era il capo esecutivo del Trust. Voegler è un altro degli industriali che

saranno fondamentali nell‟ascesa di Hitler. Egli aveva anche direzioni nella banca olandese e nella

Thyssen, nella Hamburg America line.

La Union Bank non aveva legami con l‟impero di Flick, e della Silesian Holding Co.

Walzer, Bush e Harriman comprarono un terzo della holding delle compagnia di Flick e la

chiamarono Consolidated Silesian Steel Corp..

Nel consiglio della I.G.America, la holding che controllava le attività americane della I.G. Farben,

sedevano: Edsel Ford, Charles Mitchell (Rockefeller Bank), Walt Teagle (Pres. Standard Oil), Paul

Warnurg (capo della Federal Riserve e fratello di Max Warburg, finanziatore dello sforzo bellico

tedesco e direttore della I.G.America), ed Herman Metz, direttore della Bank of Manhattan,

controllata da Warburg. Altri tre membri del consiglio di amministrazione verranno poi condannati

come criminali di guerra, tedeschi.

Allen Dulles entra alla Sullivan & Cromwell.

1927

John Foster Dulles diventa direttore della GAF Company (sempre I.G.America), lo sarà fino la ‟34.

1929

Sotto il 30° Presidente Herbert Hoover, la Standard Oil comincia le trattative per un cartello con la

I.G. Farben.

Page 89: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

La Bank Harriman compra le industrie Dresser, fornitrice di oleodotti per Standard ed altre

compagnie, Prescott Bush diventa direttore e zar finanziario della Dresser, e mette il suo compagno

di scuola, Neil Mallon come direttore.

1930

Dulles riesce, per conto della facoltosa famiglia cecoslovacca dei Petscheks a vendere le loro quote

nella Silesian Coal (carbone) a Gorge Menane, prestanome degli stessi Petscheks. Dulles vende poi

le azioni al suo amico Scacht, Ministro dell‟Economia Nazista. Dopo la vendita, Dulles diventa

direttore della Consolidated Silesian Steel Company. Aveva solo una piccola partecipazione nella

società, il resto apparteneva a Frederick Flick.

1931

W. A. Harriman si fonde con la Brow Brothers, inglese, Thatcher Brow, Prescott Bush ed i due

fratelli Harriman sono i soci anziani e Robert Lovett, amico di Prescott Bush, diventa socio della

nuova azienda. Lovett sarà poi: Segretario dell‟Aria durante la guerra, e poi Sottosegretario, fino a

Segretario della Difesa nel ‟51.

Bush reggeva l‟ufficio di New York; Brown quello di Londra.

Montagu Collet Norman, Governatore della Banca d‟Inghilterra e noto simpatizzante Nazista, era

ospite fisso dei Bush.

Prescott Bush e George Walzer ospitano il Terzo Congresso Internazionale di Eugenetica. Lo

scopo dell‟evento è promuovere un piano che porterebbe alla sterilizzazione di 14.000.000 di

americani su 200.000.000.

Viene fondata la Banca degli Insediamenti Internazionali.

1932

Sono gli anni di Franklin Delano Roosevelt, Presidente dal 1933 al 1945. Morrà durante il mandato.

Succede al Repubblicano Hoover.

Il 4 gennaio 1933 Hitler viene invitato alla Banca Schroeder da un gruppo di industriali. Gli

industriali danno a Hitler il denaro per superare una crisi e schiacciare i sindacati. Due americani

sono presenti a questa riunione: John Foster Dulles e Allen Dulles. Max Warburg viene nominato a

capo della American Ship & Commerce da Prescott Bush. Warburg fu a lungo consigliere del

nazista Hjalma Scacht, ministro dell‟economia nazista, e amico intimo di Montagu Collet Norman.

Un accordo per coordinare il commercio tra Germania ed Usa viene preso a Berlino tra Schacht e

Dulles a Berlino.

Come conseguenza Oliver Harriman, cugino di Averell forma un sindacato di 150 imprese al fine di

condurre tutti gli affari tra i due paesi.

La North Germany Lloyd Co. viene fusa con la Hamburg Amerika Line. Christian Beck, della

Harriman, è nominato capo di “imbarchi e spedizioni” in Nord America, Emil Helfferich è

nominato a capo della nuova compagnia, denominata Hapag-Lloyd. Guardie di sicurezza naziste

sono ora su tutta la flotta.

Page 90: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

William S. Farish è nominato da John D. Rockfeller a capo della Standard Oil. Farrel è buon amico

di Hermann Schmitz, capo della I.G. Farben. Farish arruola Ivy Lee per una propaganda filo Nazista

sulla stampa Usa. Equipaggi nazisti guideranno le petroliere della Standard Oil.

Scambio di managers tra le compagnie, che porta Farish e Prescott Bush nel gotha dei sostenitori

di Hitler, Sia Emil Helfferich che Karl Lindemann vengono autorizzati a emettere assegni a favore

di Heinrich Himmler, capo delle SS naziste, traendo fondi da uno speciale conto della Standard Oil.

Secondo il Secret Service americano, ed un ampio Archivio di documenti ivi conservati, Helfferich

continuerà i suoi pagamenti alle SS fino al 1944. Tutto ciò fu scoperto mentre si indagava sugli

omicidi di massa (olocausto) alla Standard-I.G.Farben.

Parliamo di Auschwitz e degli altri campi di sterminio. Helfferich specificherà agli inquisitori

Alleati che si trattava di fondi della Standard Oil, non suoi personali.

1934

Il Senato americano ascolta, tramite il comitato NYE, Samuel Pryor, allora a capo della Remington

Arms e fondatore di UBC e della American Ship & Commerce Corp, in cartello con la I.G.Farben.

Il comitato scopre che i nazisti sono armati principalmente con armi americane.

E.W.Webb, presidente della Ethyl Co. viene informato che Washington è al corrente dell‟intenzione

di formare un altro cartello con la I.G. Il Dipartimento per la Guerra vieta il trasferimento e la

rivelazione ai tedeschi della scoperta del tetraetile.

Con Hitler saldamente al timone della Germania i profitti della unione tra Thysse e Flick crescono

a oltre cento milioni di dollari. Sia la Union Bank, che la voor Hande en Schepvaart scoppiano di

denaro. Prescott Bush diventa direttore generale della Union e si occupa delle operazioni

quotidiane del German Plan.

J.F.Dulles sostiene anche pubblicamente la filosofia nazista. Scrive un lungo articolo di sostegno

per l‟Atlantic Monthly intitolato “la via della pace”. Giustifica il segreto riarmo tedesco definendolo

“un‟azione per riavere la propria libertà”. Sapendo cosa stava facendo con le sue industrie, Dulles

mente sul desiderio di pace di Germania, Giappone e Italia. Più avanti, negli anni ‟30 organizzerà

l‟America First Group, al quale un mese prima di Pearl Harbour donerà 500$. Più tardi negherà i

rapporti con il gruppo. Dulles continuerà a sostenere i nazisti fino all‟invasione della Polonia.

Le scuse di Dulles per l‟invasione polacca furono quasi un rimprovero alla vittima per il crimine

subito.

Page 91: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

1935

La Ethyl Co. Sigla un accordo per la produzione congiunta con la I.G. Farben per costituire la Ethyl

G.m.b.h. e con la Montecatini (poi Montedison), dell‟Italia fascista, per la produzione di piombo

tetraetile. I direttori della Ethyl Gasoline Corporation al tempo del trasferimento sono: E.W. Webb,

presidente e direttore; C.F. Kettering; R.P. Russell; W.C. Teagle, Standard Oil of New Jersey e

trustee del FDR's Georgia Warm Springs Foundation; F. A. Howard; E. M. Clark, Standard Oil del

New Jersey; A. P. Sloan, Jr.; D. Brown; J. T. Smith; e W.S. Parish della Standard Oil del New

Jersey. J.F. Dulles rischia di venire coinvolto nel caso della Union Electric Company del Missouri.

La SEC (Comitato Esecutivo di Sicurezza) aveva scoperto fondi neri per corrompere i politici.

L‟azienda aveva corrotto tutti i deputati del Missouri (!!!).

Secondo Travis Lane, Consigliere della SEC, il fallimento del grand jury fu dovuto all‟enorme

fascino di Dulles (dei suoi soldi).

Vengono promulgate le Leggi di Norimberga, spianeranno la via all‟Olocausto.

1936

Guerra di Spagna.

La Banca Schroeder si fonde e forma la Schroeder, Rockfeller & co. Inc.

Carlton P. Fuller è nominato Presidente; Avery Rockefeller Vicepresidente.

1937

Alla fine di gennaio, Dulles fonde tutte le sue attività in un unico conto nella stessa banca, il nome

del conto: Brown Brothers Harriman-Schroeder Rock.

Rockefeller e la Standard stanno per essere indagati per gli affari con i nazisti. Su richiesta di

Prescott Bush, Dulles occulta gli affari della Bush-Harriman con i nazisti.

1939

Invasione della Polonia, scoppia la guerra in Europa.

La figlia di Faris, Marta, sposa il nipote di Averell Harriman Edward Harriman Gerry direttore della

Consolidated Silesian Steel Co..

Questa era situata nei pressi della città polacca di Oswiecim.

Quando il piano per l‟utilizzo di prigionieri sovietici si rivelò irrealizzabile, i nazisti cominciarono a

spedirvo ebrei, zingari, comunisti ed altre minoranze al campo preparato dalle SS.

Questo fu l‟inizio della storia di Auschwitz.

La ragione per la localizzazione del campo va ricercata nell‟abbondante presenza di carbone nella

zona, che poteva essere processato per ottenere carburante per l‟aviazione.

Page 92: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

I.G.Farben costruì velocemente uno stabilimento nei pressi, per sfruttare, oltre al carbone, il lavoro

degli schiavi di Auschwitz.

Secondo i servizi segreti olandesi, Prescott Bush diresse una parte della forza lavoro schiavizzata.

1934

Allen Dulles è nel Consiglio della Banca Schroeder; J.F. Dulles consigliere legale. La banca è il

braccio finanziario del nazismo.

1941

Bombardata Pearl Harbor, gli Usa entrano in guerra. Due note su cosa accadeva in Italia

da La Stampa, 29/10/99, p. 7) Al Convegno romano su “Universalità e cultura nel pensiero di Luigi Sturzo” (30 ottobre) il prof. Lawrence Gray, della John Cabor University ha parlato dei contatti tra don Sturzo, fondatore del Partito Popolare, e l’antenata della CIA, l’OSS (Organizzazione dei Servizi Strategici). Sturzo fu contattato da una spia inglese, Barbara Barclay Carter, nel 1941, quando l’Italia era in guerra con l’Inghilterra! Quando Sturzo partì per gli USA, la Carter lo segnalò a William J. Donovan “il coordinatore delle informazioni, stretto collaboratore del presidente F. D. Roosevelt e futuro capo dell’Oss”. “Il primo agente a far visita a Sturzo, nella casa di Jacksonville, fu Gaudens Megaro alla fine del 1941. Iniziò a quel punto un rapporto fra Sturzo ed i servizi di informazione americani…”. “Fu in seguito a questi contatti che Sturzo effettuò ‘dozzine di trasmissioni radio verso l’Italia’ attraverso l’Ufficio Informazioni di Guerra americano”. Nacque una “sincera amicizia” con “Earl Brennan, capo della sezione italiana del Dipartimento Ricerche ed Analisi dell’Oss. Gli inglesi rimasero in contatto con Sturzo, e spesso ufficiali di Sua Maestà partecipavano agli incontri con Brennan (che rimarrà in stretto contatto con mons. Montini, ndr)”. Nel dopoguerra, “un agente dell’Oss fu inviato a Roma per prendere contatto con De Gasperi, Rodinò e Scelba. Fra questi tre leader, l’Oss e Sturzo si creò un sistema triangolare. Uno dei frutti di questa collaborazione fu il finanziamento da parte degli americani della ‘Pro Deo’, un centro affidato a Padre Morlion. (…) una volta stabilito il centro ‘Pro Deo’ Morlion scrisse e raccontò che ad assisterlo con la pubblicità era un giovane mandatogli da De Gasperi, chiamato Giulio Andreotti”.

Page 93: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

È Montini che per la Santa Sede attraverso il “progetto Vascello” cura i rapporti con Donovan e i

servizi strategici americani (tramite Earl Brennan) Angleton, insieme al “Suo Braccio Destro” dell‟epoca, Earl Brennan, scelse un piccolo ma strano

gruppo di persone per creare la “Squadra Italiana dell‟OSS”. Essa, infatti, era formata da: Frank B.

Gigliotti, (Massone reverendo di una chiesa metodista di Lemon Grace in California), Vincent

Scamporino, (avvocato di famiglie mafiose italo-americane), Victor Anfuso , (anche lui avvocato) e

infine da un ragazzo di circa vent‟anni appassionato di romanzi gialli, originario di Melilli, (in

provincia di Siracusa), chiamato Max Corvo. Questi cinque individui, in buona sostanza, sarebbero

dovuti essere tutti, ogn‟uno a modo suo, “Esperti di Affari Italiani”. Lo stesso Brennan, infatti, era

stato, prima della guerra, “Vice Console” a Firenze per conto del governo americano. Il bizzarro

gruppo del comandante Angleton, infatti, come si può comprendere dalla “Privilegiata

Testimonianza” di un altro importante agente americano, di quel periodo, di nome Peter Tompkins,

era composto da persone, completamente a digiuno, di “Cultura Italiana”. Esse, però, grazie anche a

“Alcuni Amici”, contattati tramite Lucky Luciano, riuscirono ad‟ambientarsi presto. Lucky

Luciano, infatti, soprattutto nel “Sud‟Italia”, (Sicilia e Campania), aveva molte “Vecchie Amicizie”.

Quest‟ultime, in cambio di alcuni “Posti di Potere” nella “Nuova Amministrazione”, fornirono

molto volentieri aiuto e “Supporto Logistico”, sia all‟“Esercito Anglo-Americano”, sia a quelli

dell‟OSS. Quelli dell‟“OSS Italiano”, infatti, non appena sbarcarono in Sicilia, corsero a Favignana.

In quell‟isola, infatti, c‟erano rinchiusi, all‟epoca, i “Principali Capi-Mafia Siciliani” arrestati

durante il fascismo. I “Reparti Speciali dell‟OSS”, però, non liberarono soltanto quelli detenuti a

Favignana, ma ci furono, scarcerazioni di tal genere, in tutta la Sicilia. Alcune, di queste persone

liberate, erano: Calogero Vizzini, altrimenti detto “Don Calò”, (nominato dall‟esercito americano

sindaco di Villalba), Giuseppe Genco Russo, anche conosciuto come “Zu Peppi Jencu”, (nominato,

sopraintende all‟assistenza pubblica di Mussomeli), Vincenzo Di-Carlo, (responsabile degli

ammassi di grano presso l‟amministrazione di Mussomeli), Salvatore Malta, (nominato sindaco di

Valle-Lunga), nella città di Palermo, infine, tanto per fare un altro esempio, fu nominato sindaco un

altro cosiddetto “Uomo d‟Onore” di nome Lucio Tasca. La “Nuova Amministrazione Anglo-

Americana”, infatti, non conoscendo quasi nulla del suo primo “Territorio Liberato”, si era

completamente fidata delle parole di Lucky Luciano.

http://totodott.blogspot.com/2010_01_01_archive.html

1942

Page 94: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Leo Crowley, il Custode delle Proprietà Straniere, ordina il sequestro di tutte le attività della Hapag-

Lloyd. Siamo nel mese di agosto.

Nel mese di ottobre Crowley sequestra le azione della Union Banking Co., i cui azionisti erano:

Chm./Dir. E. Rowland Harriman; Pres./Dir. Cornelis Lievense (funzionario di banca per i Nazi);

Tesoriere/Dir. Harold D. Pennington (della Brown Brothers Harriman); Dir. Ray Morris (della

Brown Brothers Harriman); Dir. Prescott S. Bush; Dir. H.J. Kouwenhoven (Dir./capo del German

Steel Trust); Dir. Johann G. Groeninger (Industriale, fucilato poi in Germania). Nello stesso mese

sequestra altre 2 compagnie facenti capo alla Union.

Nel mese di novembre tutte le attività americane della Silesian vengono sequestrate, consentendo

però ai soci americani di continuare il business. Diversamente si sarebbe danneggiato lo sforzo

bellico americano.

Il 25 marzo, William Stamps Farish rifiuta le accuse di cospirazione criminale con i nazisti. Farish

era il manager principale del cartello I.G.Farben-Standard Oils, costruttore di Auschwitz.

La sussidiaria tedesca della Standard (DAPAG), ha per direttore Karl Lindemann, membro del

circolo degli amici più stretti di Himmler.

Procediamo con calma e vediamo di ricostruire meglio come andarono le cose. Il 20 ottobre 1942,

dieci mesi dopo la dichiarazione di guerra al Giappone e alla Germania da parte degli Stati Uniti,

il presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni della Union Banking Corporation (UBC) in

quanto accusata di finanziare Hitler e di avere ceduto quote azionarie a importanti gerarchi

nazisti. Prescott Bush era allora azionista e direttore dell'UBC. Una questione del massimo

interesse, considerato che, dopo essere salito al potere nel 1933, Hitler aveva decretato l'abolizione

del debito estero tedesco, contratto in larga parte in seguito al Trattato di Versailles.

Ogni credito internazionale alla Germania nazista era pertanto interrotto. La famiglia Harriman e

il suo socio Prescott Bush si incaricarono di effettuare presso la borsa di Wall Street le operazioni

necessarie affinché tramite Franz Thyssen e Friedrich Flich - grande amico di Himmler e

patrocinatore delle "camicie brune", le SS e le truppe di assalto (SA) - Hitler potesse avere parziale

accesso a crediti internazionali, senza i quali non sarebbe mai riuscito a finanziare le importazioni

richieste dalla sua industria bellica.

Il 28 ottobre 1942, Roosevelt ordinò la confisca delle azioni di due compagnie statunitensi che

contribuivano ad armare Hitler, la Holland American Trading Corporation e la Seamless

Equipment Corporation, entrambe amministrate dalla banca di proprietà della famiglia Harriman,

di cui era allora direttore Bush. L‘8 novembre 1942, mentre in Africa, vicino ad Algeri, si

registravano sanguinosi scontri in cui migliaia di soldati americani perdevano la vita, il presidente

Roosevelt ordinò la confisca delle azioni della Silesian-American Corporation, gestita ormai da

diversi anni da Prescott Bush e da suo suocero George Walker. Le quattro confische ebbero luogo

nel quadro del "Trading with the Enemy Act‖, legge volta a punire chiunque portasse avanti affari

con il nemico.

La stretta collaborazione che legò Hitler al nonno e al bisnonno dell'attuale presidente George W

Bush - e dunque a due diversi rami della sua famiglia - si può far risalire a ben prima dell'ascesa

del nazismo al potere. Oltre che con Hitler la famiglia Harriman, Prescott Bush e George Walker

avevano stabilito anche legami con Mussolini. Tramite l'accordo con la German Steel essi

fornivano a Hitler, tra le altre cose, il 50,8 per cento dell'acciaio da cui si ricavavano gli

armamenti del Terzo Reich, il 45,5 per cento dei condotti e delle tubature della Germania nazista e

Page 95: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

il 35 per cento del materiale esplosivo con cui Hitler avrebbe sterminato molti dei suoi nemici.

Ogni membro dei Partito Nazionalsocialista (NSDAP) che ricoprisse una carica dì rilievo aveva

diritto a un viaggio gratuito concesso da un'altra delle compagnie dei Bush e dei Walker, la

Hamburg-Amerika Line : questa, che deteneva il monopolio degli affari tra gli Stati Uniti e la

Germania di Hitler, gli aveva reso un prezioso servizio nel 1932, anno in cui la Repubblica di

Weimar, ormai al tramonto, aveva compiuto un ultimo, disperato e vano tentativo di impedirne

l'ascesa. Il governo di Weimar era sul punto di ordinare lo smantellamento delle milizie private di

Hitler, ma la Hamburg-Amerika Line si era incaricata di rendere pubblica questa notizia,

sostenendo in tal modo una vera e propria propaganda politica a favore di Hitler e contro la

Repubblica di Weimar.

Le sorprese non finiscono però qui: oltre al sostegno offerto ai nazisti, si profilano altre questioni

interessanti. Tanto per fare un esempio, per Hitler e Stalin sarebbe stato molto più complicato

sostenere una guerra aperta se la banda Harriman-Bush-Walker non avesse allo stesso tempo

armato Hitler fino ai denti e rifornito di carburante le truppe russe. Era dagli anni Venti che la

famiglia Walker estraeva petrolio da Baku (Azerbaigian) per poi rivenderlo all'Armata Rossa.

Il lettore non dovrebbe stupirsi troppo di fronte a queste notizie. Prima che scoppiasse la Seconda

Guerra Mondiale, e ancora durante il conflitto, una joint venture legava la Standard 0il, di

proprietà della famiglia Rockefeller, alla I.G. Farben, un'imponente industria chimica tedesca.

Molti degli stabilimenti comuni alla Standard Oil e alla I.G. Farben situati nelle immediate

vicinanze dei campi di concentramento nazisti - tra cui Auschwitz, per esempio - sfruttavano il

lavoro dei prigionieri per produrre un‘ampia gamma di prodotti chimici, tra cui il Cyclon-B, gas

letale molto diffuso nei lager per sterminare le stesse persone che erano costrette a produrlo. E

nonostante il bombardamento sistematico con cui rasero al suolo moltissime città tedesche durante

la guerra, le truppe statunitensi agirono sempre con estrema cautela quando si trattava di colpire

zone in prossimità di questi stabilimenti chimici. Nel 1945 la Germania era sotto un cumulo di

macerie, ma gli stabilimenti erano tutti intatti.

Al lettore risulterà ora forse un po' più chiaro perché la gente faccia così fatica a rievocare il

passato e soprattutto perché la "storia ufficiale" sia così lontana dalla verità. E un po' più chiaro

risulterà anche cosa ha portato i Bush a essere quello che sono oggi. Nulla di tutto ciò viene

minimamente menzionato nella biografia riportata sul sito ufficiale del Congresso americano,

luogo in cui alla fine degli anni Sessanta Prescott (―Gampy‖) Bush occupò il suo scanno come

senatore in rappresentanza dello stato del Connecticut. E non ne parla neppure la sua biografia

"ufficiale" firmata da Mickey Herskowitz, ―Duty, Honor Country. The Life and Legacy of Prescott

Bush‖, uscita più o meno nello stesso periodo in cui aveva luogo l'invasione americana in Iraq:

anche qui i fatti vengono rivisitati e "riciclati" sotto altra forma. Quello che invece si può vedere

sono le commoventi immagini di bambini che vendono aranciata per tre centesimi al bicchiere con

in mano un cartello riportante la scritta "HELP SEND 'GAMPY' TO WASHINGTON" a sostegno

della sua campagna elettorale.

Se tutte le informazioni che abbiamo fornito sul nonno e sul bisnonno di Bush meritano certamente

un'attenta riflessione, non va però dimenticato che l'intero paesaggio culturale e sociale degli Stati

Uniti prima della seconda guerra mondiale era molto diverso da quello che la stampa vorrebbe

farci credere oggi. Basterà citare alcuni esempi:

a) Quando fu eletto vicepresidente nel 1980, George Bush senior incaricò un personaggio

misterioso, tale William Farish III, di amministrare e gestire tutti i suoi beni. Il sodalizio tra i Bush

e i Farish si colloca molto indietro nel tempo, addirittura prima dello scoppio della seconda guerra

Page 96: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

mondiale: William Farish dirigeva negli Stati Uniti il cartello formato dalla Standard Oil of New

Jersey (l'attuale Exxon) e la I.G. Farben di Hítler. Fu precisamente questo consorzio a

determinare l'apertura del campo di concentramento di Auschwitz nel 1940 allo scopo di produrre

gomma sintetica e nafta dal carbone. All'epoca, quando questa notizia cominciò a diffondersi agli

organi di stampa, il Congresso statunitense apri un‘inchiesta. Se si fosse davvero spinta fino alle

ultime conseguenze, avrebbe irrimediabilmente compromesso il clan Rockefeller. Ma non avvenne

nulla di tutto ciò: ci si limitò a silurare il direttore esecutivo della Standard Oil, William Farish I.

b) Anche la Shell Oil - la cui quota di maggioranza è in mano alla Corona britannica - contribuì

all'ascesa al potere di Hitler grazie agli accordi siglati dal suo potentissimo amministratore

delegato, Deterding, con il governatore della Banca d'Inghilterra, Montagu Norman.

c) Fra il 21 e il 23 agosto 1932, presso il Museo Americano di Storia Naturale di New York si tenne

il Terzo Congresso Mondiale di Eugenetica ("eugenetica" è un termine utilizzato per designare in

modo più blando il concetto di "igiene razziale"). Nonostante le forti proteste della comunità

afroamericana, esso riuscì a svolgersi senza particolari intoppi. A finanziare l'evento furono alcuni

membri della famiglia Harriman, i quali dal 1910 effettuavano cospicue donazioni destinate a

creare un comitato scientifico per lo studio delle razze e ad aprire una succursale americana del

Dipartimento di Informazione Eugenetica, che aveva sede a Londra. George Herbert Walker Bush,

detto "Bert", bisnonno di George W. Bush, accompagnava spesso gli Harriman alle corse dei

cavalli, durante le quali, insieme ad altri membri delle famiglie Bush e Farish, si discuteva degli

incroci genetici a cui sottoporre sia i cavalli che gli esseri umani.

d) In occasione di quel congresso, W. Averell Harriman si occupò personalmente di far arrivare a

New York i maggiori ideologi del nazismo, prendendo accordi con la Hamburg-Amerika Line , di

proprietà dei Walker e dei Bush. Tra quegli "scienziati" vi era anche il principale fautore delle

teorie razziste durante il regime di Hitler, lo psichiatra Ernst Rüdin, che conduceva a Berlino studi

sulle razze finanziati dalla famiglia Rockefeller. Per riuscire a farci un'idea dei trascorsi di

quest'uomo, basterà ricordare il titolo del suo intervento durante un convegno tenutosi a Monaco

nel 1928: Aberrazioni mentali e igiene razziale. Rüdin aveva inoltre guidato la delegazione tedesca

al congresso di igiene mentale tenutosi a Washington DC nel 1930.

e) Questo movimento di chiara tendenza razzista, diffuso sia in Germania sia in seno all'élite

anglostatunitense, si fondava su tre punti fondamentali: la sterilizzazione di persone affette da

disagi psichici (mediante la formazione di centri di igiene mentale), la soppressione di disabili

mentali, criminali e malati terminali (centri per l'eutanasia) e la purificazione della razza

attraverso il controllo e la prevenzione di nuove nascite tra le razze inferiori (centri per il controllo

delle nascite). Come si può vedere, Hitler non era solo nella sua lotta per difendere la razza pura.

Oltre a lui c'erano anche alcuni fra i clan più potenti del mondo.

f) A Heinrich Himmler, capo supremo delle SS, venivano versati ingenti fondi su un conto segreto

della Standard Oil gestito dal banchiere angloamericano Kurt von Schroeder. I finanziamenti in

questione non sarebbero cessati fino al 1944 inoltrato, coincidendo dunque con il periodo in cui le

SS erano incaricate di sovrintendere agli stermini di massa ad Auschwitz (luogo in cui si trovava lo

stabilimento industriale della joint venture Standard Oil - I.G. Farben) e in altri campi di

concentramento. A guerra finita, gli alleati responsabili delle inchieste vennero a sapere che quei

finanziamenti provenivano da fondi corporativi della Standard 0il. Lo scandalo che ne segui

determinò la caduta di Farish I, ma John D. Rockefeller ne usci immacolato. L‘amicizia e il

sodalizio tra i due clan sarebbero poi continuati nel corso delle generazioni successive, come

dimostra la fiducia riposta da Bush senior in William Farish III.

Page 97: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

g) Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il movimento eugenetico riprese vita negli Stati

Uniti, più precisamente nel North Carolina: sfruttando importanti contatti con la Corona

britannica, la famiglia Gray, principale azionista della RJ. Reynolds Tobacco, fondò una scuola di

medicina a Winston-Salem. Sarebbe stato lì che il dottor Clarence Gamble, erede dei Procter &

Gamble, avrebbe condotto un esperimento tra il 1946 e il 1947. Un‘esperimento consisteva nel

sottoporre i bambini che frequentavano le scuole di Winston-Salem a un test per misurarne il

quoziente intellettivo: quelli che non raggiunsero il livello minimo decretato dai parametri del test

furono sottoposti a un intervento chirurgico di sterilizzazione.

h) Nel 1950 e nel 1951, John Foster Dulles (fratello del già citato Allen Dulles), all'epoca

direttore della Fondazione Rockefeller, accompagnò John D. Rockefeller in alcuni viaggi attorno al

mondo con il preciso scopo di arrestare l'espansione delle popolazioni non bianche. Nel novembre

del 1952 Dulles e Rockefeller fondarono il Population Council, sovvenzionato dalla famiglia

Rockefeller per decine di milioni dì dollari. Fu allora che l'American Eugenic Society, in seguito

al polverone sollevato dal "caso Hitler‖, decise di abbandonare in sordina la propria sede

all'Università di Yale per trasferirsi in quella del Population Councìl. Nello stesso periodo vedeva

la luce a Londra, presso gli uffici della British Eugenic Society, la Federazione Internazionale per

la Pianificazione delle Nascite.

http://www.disinformazione.it/prescott_bush.htm

1944

Fatto incredibile: Roncalli Nunzio Apostolico a Parigi. Roncalli inviato a Parigi. Ecco un altro

rebus della sua carriera, ma soprattutto della storia.

Come mai un nunzio di seconda scelta dimenticato in Turchia fu scelto personalmente da Pio XII

per una mansione assai difficile in una delle prime sedi della diplomazia vaticana?

Non certo per il lavoro svolto, che già dal tempo di Pio XI aveva suscitato molti dubbi

Sull‘ ortodossia di quel tipo dall‘ apparenza tanto pacioccona quanto furbesca.

Un giorno forse si saprà.

Il fatto è che l‘ invio di Roncalli fu la risposta di Pio XII al generale De Gaulle che, prima ancora

dell‘ entrata degli alleati a Parigi (25 agosto 1944), il 30 giugno 1944, aveva chiesto un‘ udienza a

Pio XII.

Si trattava di ottenere dal Papa la rimozione di nunzio, prelati e sacerdoti che in Francia avevano

accettato il governo collaborazionista di Vichy del maresciallo Pétain, l‘eroe di Verdun, al quale i

libri di storia dedicano poche righe, se va bene.

Papa Pacelli non cedette alla pretesa del generale, né riconobbe subito il nuovo governo.

Ma la questione andava affrontata con quella prudenza vaticana consistente nel temporeggiare il

più possibile.

Ecco il ruolo adatto, nel bene e nel male, per Roncalli, che come personaggio di basso profilo

avrebbe pure ridimensionato le pretese del generale.

Ma ricordiamoci che accanto a Pio XII c’era il suo amico Montini, che deve aver suggerito il suo

nome.

La versione più plausibile di questa scelta, che non esclude né il ridimensionamento delle pretese

del generale, né il suggerimento di Montini, o del caso, la si ipotizza nelle righe che seguono.

All‘epoca, tutti erano a conoscenza che monsignor Roncalli era privo d‘ogni importanza

carrieristica, tra quelli che veramente contavano; di lui nessuna considerazione per puro caso lo

avevano designato delegato apostolico ai quarantamila cattolici della piccola Bulgaria.

Presso la sezione per gli affari con gli Stati della segreteria di Stato, il suo operato era ritenuto

pressappoco una frana e lui veniva tenuto a bada.

Spesso faceva trovare Roma davanti a fatti compiuti, che rasentavano il pressappochismo nelle

Page 98: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

severe procedure dei rapporti diplomatici con l‘autorità dello Stato bulgaro prima e in seguito di

quello turco.

Più volte gli rammentavano che come delegato apostolico, in Bulgaria prima e poi in Turchia, non

era un accreditato presso il governo a pieno titolo, ma solo un rappresentante pontificio presso i

vescovi e le chiese cattoliche locali; invece, spesso di sua iniziativa, monsignor Roncalli

coinvolgeva la Santa Sede in situazioni che la segreteria di Stato riteneva nient‘affatto

condivisibili. In quel tempo, ad esempio, era impensabile che il rappresentante del Papa prendesse

dimestichezza con i capi delle chiese ortodosse al di fuori dello stretto protocollo, per evitare facili

strumentalizzazioni e fraintendimenti.

In segreteria di Stato stavano aspettando l‘occasione propizia per ritirarlo dall‘incarico

diplomatico, anticipandogli il non meritato riposo pensionistico, possibilmente spedendolo in quel

di Sotto il Monte.Sennonché, a Parigi, Charles De Gaulle in quegli anni era ai ferri corti con il

nunzio apostolico monsignor Valerio Valeri sul fatto dei trenta vescovi francesi che – affermava il

generale – avrebbero collaborato col governo Pétain e che per questo lui voleva far dimettere.

Come ovvio il Vaticano si guardò bene di aderire a tale insano proposito, e istruiva il nunzio a

opporglisi decisamente.

I rapporti con la Santa Sede erano ai limiti di rottura.

Al punto che De Gaulle aveva chiesto e ottenuto l‘allontanamento di monsignor Valeri al quale,

richiamato a Roma, il Papa anticipò la porpora cardinalizia.

II Vaticano non aveva gradito il comportamento di De Gaulle, e per ripicca tardava la difficile

designazione del nuovo nunzio.

La schizzinosità del presidente francese faceva di tale designazione un vero rompicapo.

In Segreteria si chiedevano: quale rappresentante pontificio gli sarebbe potuto andare a genio?

In che modo venirne a capo?

Sulla piazza all‘epoca non se ne trovava uno adatto.

Per De Gaulle il lungo ritardo nella provvisione era un‘amara ritorsione diplomatica che non

riusciva a trangugiare.

Un giorno il presidente francese riceve le credenziali dell‘ ambasciatore di Turchia e, dopo il

protocollo ufficiale in colloquio privato, il discorso scivola sulle difficoltà diplomatiche che un

capo di Stato incontra, quando sullo stesso territorio con gli stessi cittadini subentrano interessi di

poteri spettanti a due diverse potenze, come ad esempio la Santa Sede.

Manco a dirlo, era pane per i loro denti.

Il governo turco, proprio per combattere codesta norma diplomatica contraria al Corano, si fa

nemico di mezzo mondo, compresa la potenza del Vaticano.

A De Gaulle gli si rizzano le orecchie e chiede: «Allora come vi regolate?».

E il diplomatico turco: «Il mio governo si regola volta per volta secondo i personaggi che

rappresentano la Santa Sede che, sia pure come delegazione e non nunziatura, riveste tuttavia

l‘importanza di una delle più influenti potenze internazionali. Ad esempio, questo Delegato

Apostolico che ora abbiamo tra i migliori finora avuti, monsignor Giuseppe Roncalli, buono,

umano, disponibile, furbacchione come tutti i preti».

De Gaulle se lo appunta.

Si fa raccontare qualche altro aneddoto, come quello dei trecento bambini da Roncalli dichiarati

battezzati per porli in salvo, e pone termine all‘udienza.

Due ore dopo, parte un cifrato da Parigi in Vaticano con l‘indicazione di gradimento del governo

francese per il Delegato Apostolico di Turchia nel caso che il Vaticano lo nominasse nunzio a

Parigi.

L‘imbecco del gradimento per ottenerne la designazione.Monsignor Domenico Tardini, della

Sezione dei rapporti con gli Stati esteri, che di quel delegato, pasticcione e ciarliero, aveva la

personale impressione del tutto negativa, rimane strabiliato di fronte alla proposta di Parigi.

Visti i rapporti tesi con la Francia, monsignor Roncalli non sarebbe potuto essere all‘altezza della

delicata e complessa situazione del momento, dove i diplomatici più abili avevano fatto cilecca.

Page 99: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Ancora un‘altra stranezza da aggiungere alla lista proveniente dall‘Eliseo.

Si decide di tirare le cose per le lunghe, ritardando la risposta.

Si era ai primi di dicembre del 1952, non mancava molto a Natale; De Gaulle doveva ricevere gli

auguri del Corpo diplomatico, porti secondo l‘accordo di Vienna prima dal nunzio apostolico

(decano, non ancora designato!).

In mancanza, sarebbe subentrato il vicedecano che – guarda caso – era l‘ambasciatore russo,

comunista di zecca, a De Gaulle, di una presunta destra.

All‘epoca le forme erano essenziali.

Lo smacco era noto a quel Corpo diplomatico.

De Gaulle segnala la cosa al Vaticano, perché si regolassero.

Non c‘era tempo da perdere.

Tardini, pressato, fa un cifrato a monsignor Roncalli a Istanbul, pregandolo d‘affrettarsi a venire a

Roma per poi raggiungere la nunziatura apostolica di Parigi, quale nunzio in Francia.

Roncalli, al quale giungevano insistenti voci di un suo richiamo dalla diplomazia, pensa subito a

uno scherzo di cattivo gusto da parte di qualche burlone; monsignor Tardini questa volta dovette

essere più esplicito, affrettandosi a dirgli che la cosa era più che seria e che urgeva trasferirsi

ancor prima di Natale.

Doveva affrettarsi!

E si trasferì subito.

Papa Pacelli gli raccomandò di stare attento a quello che avrebbe dovuto dire nel discorso

augurale a principio dell‘anno; anzi gli suggeriva di farlo rivedere in segreteria di Stato, prima di

leggerlo.

Monsignor Roncalli promise di fare del suo meglio, ma non ebbe tempo di coordinare le idee per

buttar giù una bozza.

Una volta a Parigi, tra i primi impegni di Roncalli vi fu quello di rendere visita al vicedecano,

l‘ambasciatore russo (!), che lo tenne a cena.

Tra una portata e l‘altra, tra un bicchiere e l‘altro, tra il brusco e il losco, i rapporti divennero

subito amichevoli e fraterni.

Monsignor Roncalli prende la palla al balzo e a bruciapelo chiede all‘amico russo: «Lei, signor

ambasciatore, cosa avrebbe detto per gli auguri, se io non fossi venuto in tempo?».

Gioco fatto!

L‘ambasciatore vicedecano passò il ciclostilato nelle mani del neodecano Roncalli; questi lo

spuntò, lo reintegrò, e con l‘enfasi del neofita lo declamò al cospetto di De Gaulle e di tutti gli

ambasciatori del Corpo diplomatico francese, che rimasero meravigliati per i punti più salienti da

lui toccati con fine sensibilità di provetto diplomatico. Solo quello russo rideva sotto i baffi.

Le congratulazioni andavano anche al presidente De Gaulle, che così si salvava dagli avversari

d‘oltretevere. Soddisfatto di tanto, i trenta vescovi non furono defenestrati. I rapporti divennero

concilianti con la Francia gollista. Il nunzio Roncalli faceva da raccordo in ogni circostanza

delicata tra Santa Sede, Francia e tutti gli altri Paesi d‘oltrecortina, i cui problemi politici si

dipanavano con l‘intervento del bonaccione nunzio sempre sorridente, stimato oltrecortina.

Roncalli in questa nuova veste trovò in Parigi il centro per sviluppare il suo giro di nuove cospicue

amicizie, che possono ben riflettere le sue scelte. Il nuovo nunzio, da rinomato ghiottone, sapeva

come allietarle con la buona tavola. Sembra uno scherzo ma la brillante soluzione del nunzio

Roncalli per quei gravi problemi consistette nel contattare il miglior cuoco di Parigi. In questo

modo Roncalli si fece allora tanti amici noti, come Leon Blum, l‘ ebreo socialista che, operando l‘

unione a sinistra del Fronte Popolare, era giunto al potere nel 1936. Ma vediamo quelli speciali.

Edouard Herriot, presidente del Partito Radical-Socialista, divenuto presidente del Consiglio nel

1924 e 1932. Famoso anticlericale, del suo governo scrive Leon de Poncins (Christianisme et

F.M.): l‘immissione della Massoneria nelle cose del Parlamento ed il suo dominio sulla

Page 100: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

maggioranza… si era affermata più forte che mai durante il ministero Herriot del 1924. Il suo

governo [salutato pubblicamente dai massoni], decretò una serie di leggi socializzanti,

prefigurazione delle leggi del Fronte popolare di Leon Blum, leggi elaborate in precedenza nelle

logge massoniche («Forces Secretes», pagine 63-64). L‘ altro, Vincent Auriol, ateo e socialista,

ministro delle Finanze nel governo del Fronte popolare e primo Presidente della 4a. Repubblica

(1947-54).

Costui più tardi volle servirsi di un vecchio privilegio del governo francese per imporre la Berretta

cardinalizia al Nunzio in Francia, Roncalli, allora eletto cardinale e perciò papabile. Un altro

amico fu il diplomatico svizzero Carl Burckhardt, massone, professore di storia, specializzato in

Voltaire e Goethe, commissario della Società delle Nazioni e presidente del Comitato

internazionale della Croce Rossa. Quando Roncalli fu eletto Papa nel 1958 lui scrisse all‘ amico

Max Richer una lettera che descriveva la vita che l‘amico Roncalli conduceva a Parigi: «Girava

come un giovane funzionario d‘ambasciata, lo si incontrava dappertutto… Cambierà molte cose;

dopo di lui la Chiesa non sarà più la stessa». Ma l‘amico più intimo, fu il Barone Yves Marsaudon,

nipote di monsignor Le Cam, collaboratore di Rampolla, nominato nel 1946 Ministro dell‘ Ordine

di Malta a Parigi, poi dal 1926, fratello massone della Gran Loggia di Francia, e infine dal 1932

Maestro Venerabile 33° grado della Loggia della Republique. Quando egli, avendo problemi di

coscienza per queste appartenenze segrete, si consigliò con Roncalli, si sentì dire di restare pure in

Massoneria!

1945

Comincia il 33° mandato presidenziale di Henry Truman, massone di Rito Scozzese. Resterà in

carica fino al 1953 e sarà colui che darà l‟ordine di sganciare le bombe su Nagasaky e Hiroshima.

Il Dipartimento del Tesoro rivela che la United Steel ha prodotto le seguenti percentuali di materiale

bellico a uso dei nazisti: acciaio 50.8%, tubi e raccordi 45.5%, stagno 41.4%, lamiera galvanizzata

38%, esplosivi 35%, cavi 22.1%.

Questa è l‟azienda per la quale Prescott Bush lavorava. In effetti Prescott era il banchiere

americano di Hitler.

Allen Dulles viene a conoscenza del fatto che un giovane ufficiale di marina è venuto in possesso di

documenti nazisti che se rivelati, avrebbero indicato Dulles come traditore. In accordo per eliminare

i documenti, Dulles acconsente a finanziare la prima corsa politica del giovane.

Questo è l‟inizio della carriera politica di Richard Nixon.

Il Progetto Paperclip comincia ad importare nazisti negli Stati Uniti. (Vedere a termine del

presente capitolo: “La fine delle SS naziste e la nascita della CIA”)

Page 101: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

1946

Nixon sconfigge Jerry Voorish nella corsa al Congresso, aiutato dal denaro delle banche

newyorchesi con i proventi dei crimini nazisti.

1947

Elisabetta II, nome completo Elizabeth Alexandra Mary (Londra, 21 aprile 1926), è dal 1952

regina del Regno Unito. Figlia di re Giorgio VI e primogenita dei duchi di York è anche regina di

Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova

Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone,

Santa Lucia e Tuvalu. Elisabetta II Windsor è anche capo del Commonwealth e governatore

supremo della Chiesa Anglicana, comandante in capo delle forze armate e signore dell'Isola di Man.

È salita al trono del Regno Unito il 6 febbraio 1952 dopo la morte del padre Giorgio VI. La sua

famiglia Hannover-Windsor, nel 1714 usurpano attraverso un matrimonio legale ma non troppo il

titolo reale alla dinastia Stuart, monarchi Cattolici, con una serie di inganni e colpi istituzionali.

Circa 125 milioni di persone nel mondo sono suoi sudditi. Il suo regno ha visto 12 primi ministri

britannici e decisamente ben più numerosi primi ministri e governatori dei rispettivi Stati aderenti al

Commonwealth. È sposata con Filippo Mountbatten dal 20 novembre 1947 e ha quattro figli.

Il 22 dicembre l‟Assemblea Costituente approva la Costituzione Italiana. Con le nuove costituzioni

che si stanno dando di questi tempi i Paesi Arabi e MedioOrientali distreo sollecizione USraeliana,

sembra davvero di tornare indietro di oltre 60 anni. Il 3-6 gennaio, del 1947 infatti, il Presidente del

Consiglio Alcide De Gasperi era andato in America per ricevere un prestito di 100milioni di Dollari

“per il consolidamento del sistema democratico”. De Gasperi riceve dalle mani del ministro del

Tesoro americano Snyiders un assegno di 50milioni, secondo versamento per le am-lire usate dalle

truppe americane in Italia. Il 14 gennaio l‟”Export-Import Bank” dichiara di essere disponibile ad

imprestare 100milioni di Dollari per aiutare determinati settori dell‟industria italiana ed allargare i

propri mercati di esportazione. Altri 25milioni con prestiti a breve scadenza per l‟acquisto di cotone

negli USA. Ciò avrebbe comportato l‟automatica sospensione della produzione della “canapa”

settore in cui l‟Italia era leader per i quasi 2000 modi che aveva di utilizzare un prodotto autoctono,

Page 102: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

semplice da trasformare, economico e versatile. Nel 1957 con una legge internazionalela canapa

verrà addirittura messa fuori legge a favore del NyLon (accordo tessile industriale stabilito dall‟asse

New York-London). Ora l‟obiettivo comune è estromettere i comunisti. De Gasperi il 13 maggio

con l‟assegno in mano presenta le dimissioni e apre formalmente la crisi per estromettere le sinistre

dal governo. Il 5 giugno il Segretario di Stato americano George Marshall annuncia un piano per la

ricostruzione economica dell‟Europa (Europera Recovery Program). 15 giugno, il reduce della

guerra Fausto Coppi vince il Giro d‟Italia davanti a Gino Bartali. Ungheria, Bulgaria, Jugoslavia,

Cecoslovacchia, Albania, Polonia, Romania, la Repubblica Democratica Tedesca dietro forti spinte

dell‟URSS respingono il Piano Marshall. Zdanov dichiara la sua teoria del mondo definitivamente

spaccato in due. Il Governo italiano svaluta apparentemente la lira del 55%. A fine anno,.il cambio

ufficiale con il Dollaro tocca le 565 Lire.n 15 agosto l‟India proclama l‟indipendenza e nasce la

Repubblica del Pakistan.

I partiti di sinistra e di destra estromessi, organizzano con i partigiani da una parte ed ex della

Decima Mas o repubblichini “eserciti paralleli” di eversione. Anche la DC (Democrazia Cristiana)

come di recente ammesso dall‟ex Presidente della Repubblica Cossiga, ha le sue bombe nascoste e

“forze armate occulte”, tra cui Gladio, P2, Stay Beyind, Cerchi Sovrastrutturali, che oltre a una

martellante propaganda che mette in guardia dal votare i comunisti, prepara la formazione di nuova

classe dirigente ed elimina gli avversari non solo politici ma anche della controinformazione.

1947. Nemici della Patria - Presento questo lungo testo inedito di Vincenzo Vinciguerra dedicato al

ruolo delle Forze Armate Italiane dall'8 settembre 1943 a oggi. Ma il punto cruciale come si vedrà

saranno proprio le garanzie che il Governo italiano fornirà agli alleati tramite De Gasperi, ma anche

la Santa Sede tramite mons Montini, che in gran parte ha agito di iniziativa propria, all‟insaputa di

Papa Pio XII. Comprendere ciò significa comprendere cosa accadde dall‟Unità d‟Italia ad oggi e poi

cosa sta accadendo nel mondo nei Paesi che stanno subendo la stessa nostra sorte.

PREMESSA DI “NEMICI DELLA PATRIA”. COSI’ IN ITALIA COME ALL’ESTERO

Nella storia della guerra politica italiana, nelle ricostruzioni storiche che ne sono state fatte, è

assente un protagonista di prima grandezza: le Forze armate.

Per quanto possa apparire paradossale, nonostante la presenza di elementi concreti ed oggettivi,

nessuno ha mai osato chiamare in causa lo Stato maggiore della Difesa che è l'organismo preposto

alla conduzione delle guerre. Eppure, l'interesse degli Stati uniti per l'Italia è di carattere

esclusivamente militare.

Page 103: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Nel documento del National Security Council n. 1/1 del 15 settembre 1947, che sarà approvato il

14 novembre 1947, si afferma che ''l'obiettivo basilare degli Stati uniti in Italia è quello di sta-

bilire e conservare condizioni favorevoli alla nostra sicurezza nazionale", in quanto "la posizione

dell'Italia nel Mediterraneo domina le linee di comunicazione verso il Vicino Oriente e protegge

il fianco dei paesi balcanici. Dalle basi, situate in Italia è possibile, per la potenza che le controlla,

dominare il traffico mediterraneo fra Gibilterra e Suez e rivolgere consistenti forze aeree contro

ogni punto dei Balcani o dell'area circostante".

Il 1° aprile 1949, il consigliere dell‘ambasciata americana a Mosca, Foy Kohler, dichiara a Manlio

Brosio ambasciatore italiano: "Non credo che il Patto atlantico possa consentire all'Italia alcuna

ipotesi di neutralità in caso di guerra. Questa ipotesi è esclusa perché noi pensiamo che centro

della guerra sarebbe, più ancora che l'Europa, il Medio Oriente: e per condurre la guerra in

Medio Oriente noi abbiamo bisogno del completo dominio del Mediterraneo, Italia compresa".

Se la nascita dello Stato di Israele, il 14 maggio 1948, ha fatto del Medio Oriente la prima linea del

mondo occidentale contro i Paesi arabi appoggiati dall'Unione sovietica, l'Italia è la retrovia

avanzata dalle cui basi aeronavali si può stendere l'ombrello protettivo necessario per garantire la

sopravvivenza dello Stato ebraico.

Se 1'importanza della penisola italiana deriva dalla sua posizione strategica nel Mediterraneo,

ritenere che il contrasto del comunismo, necessario per impedire lo scivolamento dell'Italia su posi-

zioni neutralistiche, sia stato esclusivamente affidato alle forze politiche e di polizia è fuori luogo.

La guerra anche nelle sue forme più raffinate e sofisticate rimane un compito degli Stati maggiori e

delle Forze armate, chiamate a difendere non solo lo spazio geografico ma anche quello politico

della Nazione.

Negli Stati uniti, non a caso, il 1° aprile 1951 saranno i capi di Stato maggiore riuniti ad inviare

alla Casa Bianca una raccomandazione segretissima che sollecita l'avvio di una crociata

propagandistica, basata su un "programma di vasta scala di guerra psicologica comprendente

operazioni speciali comparabile, nelle proporzioni dello sforzo, al progetto 'Manhattan' della

seconda guerra mondiale".

Qualche giorno più tardi, il 4 aprile, il presidente Harry Truman istituisce, con una direttiva

segreta, il Psychological Strategy Board (Psb) organismo delegato a "pianificare, coordinare e

dirigere nell'ambito della politica nazionale le operazioni psicologiche" .

Nato su richiesta degli Stati maggiori riuniti, il Psb, al pari del gruppo speciale "Panel 10/2"

passerà sotto il controllo del National security council, del sottosegretario di Stato, del segretario

alla Difesa e del direttore della Cia.

Page 104: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

La "guerra psicologica" è un affare militare affidato ai militari.

Il 28 aprile 1952, il consigliere presidenziale, Charles Douglas Jackson afferma che serve un

"progetto politico e un piano di guerra psicologica" con lo scopo di "vincere la terza guerra

mondiale".

Lo stesso presidente americano, Dwight Eisenhower, interviene sull'argomento invitando a non

inquietarsi "per questo termine; è solo una parola di cinque sillabe. 'Guerra psicologica' è la

battaglia per conquistare le menti e la volontà degli uomini".

Il 1° gennaio 1957, presso la caserma Passalacqua di Verona, è istituito il Reparto di guerra

psicologica, posto alle dirette dipendenze del Comando forze terrestri alleate del Sud Europa

(Ftsae).

Le Forze armate che hanno gli strumenti per difendere lo "spazio geografico", si dotano anche di

quelli necessari per tutelare lo "spazio politico".

Nessuno potrà mai dire che la battaglia contro il comunismo interno ed internazionale sia stata

condotta per difendere lo spazio geografico dell'Italia, ma non si può sostenere che le Forze armate

abbiano approntato i mezzi bellici per proteggere lo "spazio politico" e, poi, non ne abbiano fatto

uso.

Sarà bene ricordare, prima di iniziare l‘analisi dell'azione militare in Italia, che i servizi segreti

militari sono un reparto delle Forze armate, non un'entità a sé stante oscura e soggetta a

deviazioni.

E che in una"guerra psicologica" fatta di "operazioni clandestine", i reparti idonei a condurla sono

i servizi segreti e non le divisioni corazzate.

Come ogni guerra, anche quella "psicologica" ha prodotto morti, feriti e prigionieri, di cui è

giunto il momento di chiamare a rispondere, dinanzi alla Storia, accanto ai vertici politici quelli

militari che l'hanno condotta con totale disprezzo nei confronti dell'inerme popolazione civile, così

che non esitiamo a definirli, insieme ai primi, nemici della Patria.

L’APPARATO POLITICO-MILITARE

Alla fine della Seconda guerra mondiale, l‘8 maggio 1945, tutti i partiti politici, dalle Alpi alla

Sicilia, mantengono in armi le proprie strutture che, man mano, dovrebbero essere disarmate ma

che, in realtà, consegnano solo quel che basta per dare agli alleati la sensazione di aver

provveduto alla smobilitazione delle formazioni partigiane di partito, comuniste, azioniste,

democristiane, liberali.

Le Forze armate, dal canto loro, sono impegnate in prima linea in due punti della penisola: la

Sicilia, dove si trovano a dover fronteggiare il movimento separatista, in forma ufficiale; e il

confine orientale con la Jugoslavia, dove non hanno alcuna possibilità d'intervento perché tutto il

Friuli Venezia Giulia permane sotto rigida occupazione militare alleata.

Non ci sarà guerra fra le potenze anglo-sassoni e la Jugoslavia perché quest'ultima non è

assolutamente in grado di sostenerla. Ne sono consapevoli i diplomatici americani e britannici.

Il 17 giugno 1946, l'ambasciatore britannico a Mosca invia al Foreign office il resoconto di un

colloquio avuto con il suo collega, americano, Walter Bedell Smith:

"È convinto - scrive - che Tito, a Mosca, abbia proposto ai russi di attaccare Trieste, e che questi

Page 105: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

abbiano respinto il piano. Secondo il generale, i russi si rendono conto meglio di chiunque altro,

dei limiti delle armate partigiane; di conseguenza sono al corrente della precarietà dell'attuale

situazione jugoslava, soprattutto da un punto di vista militare. A suo dire, in nessuna circostanza

Mosca incoraggerà Tito a rischiare uno scontro armato con le truppe alleate nella Venezia Giulia.

Sa benissimo che ciò porterebbe a un conflitto fra le truppe sovietiche e l'esercito angloamericano

che è ottimamente equipaggiato. I russi non desiderano in alcun modo affrontare una simile

situazione: non sarebbero così forti da scatenare una guerra totale, anche se disponessero di

un'iniziale superiorità numerica".

Il giorno successivo, 18 giugno, il suo collega a Belgrado, invia a Londra una relazione nella quale

non esita a scrivere:

"L‘Urss spera di riguadagnare la fiducia dell'Italia sostenendo le richieste jugoslave in una certa

fase delle trattative, e quelle di Roma in un momento successivo. Mosca non si cura degli effetti di

questo doppio gioco sulla Jugoslavia, che è già un paese a influenza sovietica. Al contrario, l'Italia

è fuori dal blocco russo e assume quindi, sul lungo periodo, un'importanza maggiore nelle mire

moscovite‖.

Non ci sarà guerra al confine orientale, ma il contenzioso con la Jugoslavia che ha pesantissimi

riflessi sul piano interno perché il Partito comunista italiano, diretto da Palmiro Togliatti, in base

alle direttive ricevute da Josip Stalin, sostiene le pretese del maresciallo Josip Broz, detto "Tito", su

Trieste e Gorizia, consente al governo italiano, presieduto da Alcide De Gasperi, ed allo Stato

maggiore dell'esercito di iniziare la costituzione di gruppi paramilitari clandestini in Friuli Venezia

Giulia.

La difesa dell'italianità delle terre irredente permette al governo ed all'esercito di anticipare

quanto sarà, poi, fatto negli anni successivi su tutto il territorio nazionale: inquadrare nei gruppi

clandestini, a fianco dei partigiani "bianchi", i reduci della Repubblica sociale italiana, che fanno

fronte comune contro gli iugoslavi ed i comunisti italiani, loro alleati, cementando una alleanza

che si era già formata, riservatamente, nel corso del conflitto quando i soli ad opporsi all'avanzata

del IX Corpus, in modo necessariamente diverso per la militanza in campi avversi, erano stati i

partigiani della divisione "Osoppo-Friuli" al comando di Candido Grassi, "Verdi", e i battaglioni

della Repubblica sociale italiana, in particolare quelli della divisione di fanteria di marina

"Decima" agli ordini di Junio Valerio Borghese.

La lotta contro il nemico esterno (gli jugoslavi) si coniuga con quella contro il nemico interno (i

comunisti italiani) e il fronte interno anticomunista si salda e si unisce dimenticando la passata

contrapposizione politica ed ideologica.

Nel tempo che intercorre fra la caduta del governo presieduto da Ferruccio Parri (24 novembre

1945) e la costituzione del primo governo presieduto dal democristiano Alcide De Gasperi (10

dicembre 1945) , a Gorizia, il locale Comitato di liberazione nazionale costituisce la formazione

paramilitare clandestina, denominata"Divisione Gorizia‖, forte di 1.200 uomini, collegata con il 5°

Comiliter di Udine.

L'11 dicembre 1945, il giorno successivo all'insediamento di Alcide De Gasperi al governo, sempre

a Gorizia, a cura di Primo Cresta, del capitano Barba, di Bruno Cocianni e con la collaborazione

di Candido Grassi, comandante della, divisione partigiana "Osoppo-Friuli", è costituita

1'Associazione partigiani italiani (Api).

Ufficialmente, l'Api è un'associazione politica composta da reduci partigiani ma rientra a pieno

titolo nel novero delle formazioni paramilitari perché è dotata di una struttura armata clandestina

anch'essa in contatto con gli ufficiali dell'esercito.

Nel mese di gennaio, a Udine, i comandanti della divisione "Osoppo" riarmano i reparti dandone

notizia al capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Raffaele Cadorna.

Il 28 aprile 1946, il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale Brunetto Brunetti,

informa personalmente il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, che in Friuli è stato co-

stituito il gruppo paramilitare "Fratelli d'Italia".

A Gorizia, l'11 giugno 1946, è creato, il "Gruppo Brigate Venezia Giulia", composto da partigiani

Page 106: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

anticomunisti.

Prima ancora della costituzione del 3° Corpo volontari della libertà, che può essere considerata

un'unità ausiliaria dell'esercito ufficialmente riconosciuta e pubblicamente nota, tutti gli altri

gruppi clandestini sono dipendenti e coordinati dallo Stato maggiore dell'esercito che mette a

disposizione ufficiali, armi e sostegno logistico ben consapevole che il loro impiego contro la Jugo-

slavia rientra nel novero delle possibilità, mentre è certo quello contro i comunisti italiani.

Se la presenza delle Forze armate nei gruppi paramilitari costituiti fin dal novembre 1945 a ridosso

della frontiera orientale è da tutti accettata ed ampiamente documentata, sfuma fino ad apparire

pressoché inesistente nei gruppi che sono stati creati, sul territorio nazionale, nel corso del 1946 e,

via via, fino alla primavera del 1948.

L'anticomunismo che si arma non può prescindere dall'autorizzazione delle autorità politiche che,

a loro volta, demandano a quelle militari l'incarico di coordinare le attività dei vari gruppi tramite

l'Arma dei carabinieri ed i servizi segreti.

Il 3 marzo 1946, a Milano, con l'approvazione dello statuto e del regolamento provvisorio, la

Chiesa ambrosiana ricostituisce la propria formazione paramilitare, il Movimento

dell'avanguardia cattolica (Maci), che ha come requisito primo la segretezza anche nei confronti

delle forze di polizia.

Lo dimostrano le istruzioni impartite ai militanti, il 27 marzo 1947, che impongono, nel caso di

domande da parte di agenti e funzionari della Pubblica Sicurezza, di "dire che trattasi di orga-

nizzazione cattolica con scopi culturali e divulgazione dei principi cristiani; che non esiste alcun

registro e che non siamo in grado di fornire altri elementi".

Ma non esistono dubbi sul fatto che il Maci sia stato un gruppo paramilitare predisposto, sotto la

guida di vescovi e monsignori, a partecipare ad una guerra civile.

Nel mese di febbraio del 1948, ad esempio, il gruppo "Ariberto" comunica ai propri dirigenti di

avere 70 uomini, con una squadra di pronto impiego di 15 uomini, 2 mitra, 8 pistole e 5 bombe a

mano ma, specifica, che in caso di bisogno può contare su vari gruppi armati dell'Opc a Origgio.

Il gruppo "Garcia Moreno" informa di essere privo di munizioni di riserva, e delinea la situazione

dei trasporti, l‘ubicazione delle fabbriche, indicando gli obiettivi da difendere fra i quali la chiesa,

l'oratorio, il cinema, la sede delle Acli ed altri ancora.

Un terzo gruppo, infine, lamenta di aver poche pistole ma segnala di intrattenere ottimi rapporti

con i carabinieri.

Il 1° aprile 1948, a Milano, il maggiore dei carabinieri Antonio Di Dato consegna ai propri

subalterni, fra i quali il capitano Aldo Altomare, comandante della compagnia di Milano

suburbana, un promemoria a titolo di "orientamento" relativo all‘inquadramento, armamento ed

impiego di volontari civili cattolici da parte dell'Arma.

Al promemoria è allegato un elenco di persone "affidabili" del Maci, fra le quali spicca Adamo

Degli Occhi che, nei primi anni Settanta, sarà a Milano uno dei protagonisti dell'anticomunismo

politico e sarà, infine, grottescamente accusato di "golpismo".

Non c'è, in campo cattolico, solo il Maci.

Il 27 febbraio 1948, a Torino. Renato Foietta, responsabile dell'organizzazione paramilitare

cattolica "Vedette" in Piemonte, scrive a tale Pozzati per informarlo che "il Cs (controspionaggio -

Ndr) è disposto a permettere che qualcuno di voi indossi la divisa di carabiniere...Il Cs è disposto a

mettere in contatto personale uno di voi; e pensavo a te (vedi tu) con il comando dei carabinieri

locale e agire sempre assieme. Mi pare che questa - conclude Foietta - sia una buona cosa".

L'8 febbraio 1948, su ordine personale di Pio XII, è stato costituito il "Comitato civico" diretto da

Luigi Gedda, che sarà l'organizzazione politica con la quale il Vaticano contrasterà i social-

comunisti del "Fronte popolare", ed accanto ad essa, dissimulata e segreta, ci sarà

1'organizzazione paramilitare pronta ad intervenire con le armi contro i "senza Dio", anch'essa

debitamente collegata alle Forze armate ed al suo Stato maggiore.

Nel mese di aprile del 1946, a cura del colonnello Ugo Corrado Musco, è fondata 1'Armata

italiana della libertà (Ail) che si propone di difendere le "quattro libertà" proclamate dalla Carta

Page 107: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

atlantica.

Il colonnello Ugo Corrado Musco è fratello del colonnello Ettore Musco, comandante dei servizi

segreti militari, così che nonostante la speculazione fatta sul conto di questa organizzazione che,

alla pari di tutte le altre annoverava fra i suoi gregari numerosi reduci fascisti, l'Ail può essere

considerata una formazione politico-militare governativa.

Ne fa testo l'elenco dei componenti del suo comitato centrale, depositato presso l'ambasciata

americana dal colonnello Ugo Corrado Musco, il 23 ottobre 1947.

Il vertice dell'Armata di liberazione è composto da 35 persone, delle quali 10 sono generali, 4

ammiragli e 3 colonnelli, tutti componenti di quelle gerarchie militari che, l‘8 settembre 1943, si

erano schierate con gli alleati.

Vi sono, difatti, l'ammiraglio Alberto Da Zara che aveva condotto le navi italiane, con i segni della

resa, da Taranto a Malta; il generale Renato Sandalli, ministro dell'Aeronautica nel primo governo

Badoglio; Gustavo Reisoli Mathieu; il generale dei carabinieri, Luigi Sabatini, solo per citarne

alcuni.

Ad ulteriore smentita di quanti continuano a presentare l'AIL come un’organizzazione

"neofascista", e a confermare la matrice militare delle sue origini vi è la nota inviata al

Dipartimento di stato dall'ambasciatore americano a Roma, James Clement Dunn, il 5 settembre

1947. In questa Dunn segnala che ―esiste una forza anticomunista organizzata su scala nazionale

nota come Armata italiana di liberazione (Ail) che venne creata nella primavera del 1946. Le

domande di arruolamento sono state 200.000 anche se il dato viene considerato ottimistico. Il

comitato centrale dell‘Ail ha sede a Roma, opera attraverso alti comandi regionali, provinciali,

comunali. Formata dall‘esercito, dalla Marina e dai carabinieri, è un'organizzazione - scrive Dunn

- ancora non bene armata ma potrebbe essere equipaggiata se da parte dei comunisti ci fossero

minacce di violenza attiva‖.

Come prassi e logica vogliono, l'ambasciata americana ufficialmente non partecipa all'attività

dell'AIL, ma una lettera inviata dal massone Frank Gigliotti all'assistente Segretario di Stato,

Norman Armour, il 26 settembre 1947, conferma l'intervento americano. Gigliotti scrive:

"Sono di origine italiana e...conosco come lavorano i comunisti da quando sono stato commissario

all'Assistenza pubblica del mio paese e ho potuto vedere le loro cellule segrete in azione. Non

possiamo acconsentire che ciò avvenga in Italia, ma è proprio questo che avverrà se non faremo

qualcosa per i gruppi che sono all‘‘immediata sinistra del centro‘. Tutti i gruppi liberali e

sinceramente democratici, anticomunisti quanto il nostro stesso governo, si sentono terribilmente

scoraggiati e delusi. Sentono che li abbiamo dimenticati dono averli messi in piedi, specie quando

li abbiamo aiutati a costruire 1'Armata italiana della libertà. E non possiamo lasciare che succeda

questo, perché se dovesse capitare un'altra guerra, e Dio non voglia che capiti, allora finiremmo

per guadagnarci in Italia la stessa reputazione che adesso abbiamo in Jugoslavia per aver

permesso che Mihajlovic venisse impiccato da Tito".

L'appartenenza alla massoneria, di Frank Gigliotti come degli ufficiali che fanno parte del

comitato centrale dell'Ail, la sua dipendenza dai vertici militari, la sua funzione di forza d'urto

contro i comunisti, fanno di questa organizzazione l'esempio al quale si sono ispirati quanti

hanno fatto della loggia Propaganda 2 del Grande Oriente d'Italia, negli anni Sessanta, e

Settanta, una struttura atlantica operante all'interno della massoneria.

La sola differenza fra 1'Armata italiana di liberazione e 1a loggia P2 risiede nel fatto che la

prima si proponeva di organizzare un esercito nell'esercito, ovvero una forza paramilitare in

grado di affiancare le Forze armate contro i comunisti, mentre 1a seconda, mutati i tempi e le

condizioni, ha proceduto ad un arruolamento selettivo dei propri elementi chiamati a svolgere

compiti politici ad alto livello, sul piano interno ed internazionale, con lo obiettivo dichiarato di

impedire al Pci l'ingresso in una maggioranza governativa.

Massoneria e Forze Armate si stagliano apertamente anche alle spalle del "Fronte italiano

anticomunista", la cui imminente costituzione è segnalata in un rapporto del 20 maggio 1946 che

attribuisce l'iniziativa all'ammiraglio Raffaele De Courten, al generale Roberto Bencivenga e al

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senatore Alberto Bergamini.

Un secondo rapporto americano del 17 giugno 1946 afferma che "un gruppo di personalità

politiche e militari legati agli ambienti della destra, incoraggiate e perfino finanziate da centri di

osservazione stranieri, hanno iniziato consultazioni con l'obiettivo di creare un movimento politico

di stampo massonico conosciuto come il Fronte italiano anticomunista...il suo programma politico

non è ancora pienamente noto. È sintomatico, comunque, che il movimento sia aperto a tutti i

nemici del comunismo, specialmente ai circoli militari e agli ex fascisti".

Due note informative dell'anno successivo confermano che il Fronte italiano anticomunista è stato

effettivamente, costituito e ne chiariscono le finalità.

La prima dell'8 luglio 1947, rileva che i capi dell'organizzazione si riunirebbero nella sede della

Lux Film, a Roma, e che ad essa aderirebbero molti ufficiali dei carabinieri.

La seconda, risalente al 15 luglio 1947, specifica che il "Fronte italiano anticomunista", fondato

dall'ammiraglio Raffaele De Courten nella primavera del 1946, avrebbe assunto la denominazio-

ne di "Truppe nazionali anticomuniste" e sarebbe in grado di intervenire in caso di disordini di

piazza. L'attivismo militare in campo politico produce anche la creazione di un altro gruppo

paramilitare, il "Fronte antibolscevico", i cui promotori sono il colonnello dell'Esercito, Oete

Blatto, in servizio presso lo Stato maggiore; il colonnello dell'Aeronautica, ex responsabile del Sia,

Ugo Fischietti, il colonnello del Sia, Angelo Crocetta.

Il Fronte antibolscevico è occultato sotto la copertura dell'Associazione per il turismo aereo

internazionale (Atai), e giunge ad annoverare fino a 2.500 uomini per essere, ufficialmente, di-

sciolto nell'estate del 1948.

Il luogo comune sull'apoliticità delle Forze armate italiane, sul loro distacco dalle contese politico-

ideologiche trova nella storia delle formazioni paramilitari del secondo dopoguerra la migliore e la

più netta delle smentite.

Non c'è gruppo di estrazione anticomunista che, quando non sia stato promosso da ufficiali delle

Forze armate, rappresentanti di tutte e tre le Armi (Esercito, Marina ed Aeronautica), non sia in

stabile contatto almeno con i carabinieri, onnipresenti ed onniscienti .

In due anni, dal 1946 al 1948, l'anticomunismo italiano si arma sotto il controllo del governo e dei

suoi organismi militari e di polizia per fare fronte ad una minaccia che appare solo ipotetica.

All'elenco delle formazioni già citate si possono aggiungere, a titolo di esempio, il "Movimento

anticomunista repubblicano italiano" (Macri), forte, secondo una nota informativa del 31 dicembre

1946, di undicimila uomini e in contatto con il mafioso Salvatore Giuliano; mentre, nel mese di

giugno del 1947, a Roma, è creata 1'"Unione patriottica anticomunista" (Upa) che fa capo

direttamente all'Arma dei carabinieri.

L'apparato clandestino del Partito Comunista italiano si trova a dover fronteggiare una miriade

di gruppi ed organizzazioni paramilitari non ufficiali, magari slegate fra esse, prive cioè di

collegamenti orizzontali, ma verticalmente dipendenti, sotto il profilo del coordinamento, dallo

Stato Maggiore della Difesa, in forma occulta.

Una conferma indiretta viene dall'autorevole testimonianza del generale Ambrogio Viviani,

secondo il quale, nel 1947, nell'ambito dell'Ufficio Operazioni dello Stato Maggiore dell'Esercito

risultava operante una "sezione informazioni" che non s’identificava con l'Ufficio Informazioni

e, nell’ambito del 1° Reparto dello Stato maggiore dell'Aeronautica risultava in funzione una

sezione informazioni distinta dal Servizio informazioni aeronautica (Sia).

Il 10 maggio 1947, con Ddl n. 306, viene emanato l'ordinamento del ministero della Difesa e,

nell'ambito del Gabinetto del ministro, viene istituito un "Ufficio affari riservati” con compiti

che non vengono specificati.

Una risposta all'esistenza di questo misterioso ufficio si può forse trovare in un memorandum

redatto dall'ambasciatore britannico in Italia, Victor Mallet, relativo ad un colloquio fra il pre-

sidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il ministro degli Esteri Carlo Sforza ed il suo omologo

britannico Anthony Eden, del 30 dicembre 1947.

De Gasperi, difatti, informa Eden di aver "incaricato il signor Pacciardi, uno dei nuovi

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vicepresidenti del Consiglio e leader del Partito repubblicano, di agire in qualità di presidente di

una sorta di comitato per la difesa civile".

Non ci sono solo le formazioni paramilitari create dallo Stato maggiore dell'esercito in forma più o

meno occulta o, comunque, per iniziativa di alti ufficiali delle tre Armi e dei Carabinieri.

La lotta politica italiana, infatti, si militarizza ma in forma clandestina perché è ufficialmente

tornata la pace ed i partiti ideologicamente nemici convivono nello stesso governo, mentre i

sostenitori della Repubblica si preparano ad abbattere la monarchia ed i monarchici a difendere

Casa Savoia.

Fino al 2 giugno 1946, la necessità di restare con le armi in pugno risponde ad una logica

ambivalente: da un lato quella della possibilità dello scontro fra anticomunisti e comunisti, dal-

l'altro, quella di una guerra civile fra monarchici e repubblicani .

Così, il 13 febbraio 1946, l'agente JK23 dell'OSS, nel rapporto intitolato "Attività politiche

clandestine", scrive che al "comando di Pacciardi, i repubblicani hanno probabilmente nascosto

grandi quantità di armi e organizzato forze militari clandestine".

Lo stesso giorno, un altro rapporto dello stesso Oss, relativo ad "Organizzazione monarchica

Raam-Reparti antitotalitari antimarxisti monarchici", segnala:

"La Raam è una organizzazione anticomunista pro monarchica operante all'interno delle forze

armate italiane e al comando del maresciallo Messe. È formata da piccoli gruppi di sei o sette per-

sone guidati da ufficiali dell'esercito, della marina e dei carabinieri. Si contano anche molti

civili...Si dice che prepari in segreto un'insurrezione armata con l'aiuto di partiti politici e lei

legati. I suoi principali centri si trovano a Roma, a Milano, Napoli, Cesano, Aurelia e Alto Adige".

Ancora il 30 maggio 1946, Corrado Bonfantini e Carlo Andreoni distribuiscono armi ai militanti

socialisti in previsione di un colpo di Stato monarchico.

Anche i servizi segreti americani paventano la possibilità di un colpo di mano, in questo caso

comunista, in caso di vittoria monarchica al referendum del 2 giugno 1946.

La valutazione che ne fanno, il 17 aprile 1946, in risposta ad una richiesta avanzata dal presidente

del Consiglio, Alcide De Gasperi, appare realistica:

"Eccetto che per le province dell'Emilia Romagna, si ritiene improbabile il ricorso alla forza se non

con tentativi sporadici e limitati localmente. Nessuna prova di preparativi di colpi di Stato. I

comunisti risultano meglio armati ed organizzati degli altri partiti, ma anche questi perlomeno a

certi livelli risultano armati. Se la monarchia dovesse vincere il referendum con una maggioranza

minima, allora questo potrebbe costituire lo spunto per un possibile colpo di Stato di sinistra..."

Il 2 giugno 1946 vince la Repubblica.

Viene così evitato un possibile scontro fra repubblicani e monarchici che avrebbe affiancati fra i

primi, spalla a spalla, gran parte dei reduci della Repubblica sociale e partigiani delle brigate

"Garibaldi" con conseguenze imprevedibili per la successiva storia italiana.

Viceversa, nessuno si muove. L'Esercito accetta il risultato, l'Arma dei reali carabinieri fa

altrettanto, la regia Marina militare si limita ad accompagnare la regina Maria José e la sua

famiglia, il 5 giugno 1946, ad Oporto (Portogallo), a bordo dell'incrociatore "Duca degli Abruzzi".

La partenza per Oporto di Umberto II, il 13 giugno 1946, dall'aeroporto di Ciampino scongiura

definitivamente il pericolo di uno scontro fra le due opposte fazioni, ma le armi non vengono

riposte.

L'esito delle votazioni per l'elezione dell'Assemblea Costituente ha, difatti, posto in evidenza la

forza elettorale dei partiti dell'estrema sinistra italiana.

La Democrazia cristiana, si è affermata come il primo partito italiano con 8.101.404 voti, alle sue

spalle però il Partito socialista conta 4.758.129 voti e quello comunista 4.356.686, per un totale

per i due partiti di 9.114.818 voti, un numero tale che sgomenta l'anticomunismo italiano ed

internazionale.

Scongiurato il pericolo dello scontro fra monarchici e repubblicani, dinanzi all'evidenza dei

risultati elettorali sia gli anticomunisti che i comunisti non escludono la possibilità di fare ricorso

alla forza per giungere al potere in Italia.

Page 110: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Stati uniti e Gran Bretagna sanno perfettamente che non sarà Josip Stalin ad autorizzare il Pci,

diretto da un uomo di sua fiducia come Palmiro Togliatti, a tentare la conquista del potere in Italia

per via insurrezionale perché lo vietano gli accordi di Jalta, la cui violazione nella sfera

d‘influenza occidentale potrebbe autorizzare gli anglo-sassoni ad intervenire all'interno dei paesi

dell'Europa dell'est, in cui i partiti comunisti non hanno ancora consolidato il loro potere.

Ma, se il Partito comunista italiano insieme a quello socialista fosse in grado nel giro di pochi anni

di ottenere la maggioranza relativa dei voti, acquisendo il diritto di formare il governo, come

potrebbero le democrazia anglo-sassoni contestare un potere raggiunto per via elettorale,

democratica, basata sul consenso di gran parte dell'elettorato italiano?

Si materializza, in questo modo, la grande paura dell'anticomunismo, quella dell'aggiramento dei

patti di Jalta per via elettorale da parte del Pci e dei suoi alleati, che condizionerà in modo tragico

tutta la vita italiana fino ai primi anni Ottanta.

Quali contromisure adottare per scongiurare questo pericolo?

La costituzione, in forma permanente, di un apparato militare segreto rientra certamente nel

novero delle misure prese dai governi democristiani in accordo con lo Stato maggiore della difesa,

per fronteggiare tre eventualità:

1° - la possibilità che il Partito comunista tenti un colpo di mano per impadronirsi del potere.

2° - La possibile reazione armata dei comunisti dinanzi alla sconfitta elettorale del 18 aprile 1948,

considerata certa, e alla loro successiva estromissione dal governo;

3° - una possibile vittoria elettorale del Pci al quale bisognerà impedire di formare il nuovo

governo e, comunque, di governare.

L'apparato politico-militare avrà, quindi, compiti difensivi ed offensivi ma, nel corso degli anni,

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naufragate le ipotesi di una insurrezione comunista per impadronirsi del potere o per reagire ad

una sconfitta elettorale, all‘estromissione del partito dal governo o alle provocazioni dei governi

democristiani, resteranno validi solo questi ultimi che, via via, saranno i soli ad essere considerati

ed attuati fino al 1979, quando per la prima volta nella storia del dopoguerra il Partito comunista

inizierà a perdere consensi elettorali e cesserà di rappresentare una minaccia per l'anticomunismo

interno ed internazionale.

L‘esistenza di un apparato politico-militare occulto diretto dallo Stato maggiore della difesa, sotto

il controllo dei governi democristiani non è una mera ipotesi.

Nel mese di ottobre del 1947, il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Attilio Piccioni,

affida a Paolo Emilio Taviani l’incarico di coordinare le attività delle formazioni paramilitari

clandestine che fanno capo al partito, e che sono composte nella quasi totalità da ex partigiani.

Il 7 novembre 1947, l'argomento relativo alla struttura paramilitare viene affrontato nel corso di

una riunione della direzione nazionale.

Giuseppe Dossetti osserva che i comunisti "sono in grado di massacrare tutti i nostri quadri

periferici con pochi uomini", e chiede di "inserire il nostro piano nel piano generale del governo".

Mario Scelba, ministro degli Interni, afferma che occorre "mettere il partito in assetto di difesa‖

perché "il governo non può fronteggiare tutto e dappertutto" e che, inoltre, "bisogna mettersi

d'accordo con i partiti che intendono difendere decisamente le libertà democratiche".

Fra questi ultimi si colloca il Movimento Sociale Italiano.

Non doveva il "neofascismo", secondo la strategia delineata da Pino Romualdi nel luglio del 1946,

riguadagnare i favori della borghesia italiana "dalla congenita vigliaccheria‖, ponendosi alla

avanguardia della battaglia contro il comunismo?

L'eventualità di uno scontro armato con i comunisti esalta Giorgio Almirante che in vita sua non ha

mai combattuto, ma sa di poter contare su diverse migliaia di reduci della Repubblica sociale

addestrati militarmente e disponibili alla battaglia.

Già il 1° febbraio 1947, Giorgio Almirante aveva scritto a Franco De Agazio, direttore de "Il

Meridiano d'Italia”, a Milano, per richiedere il suo intervento presso il cardinale di Torino,

Fossati: "Caro De Agazio, a nome del Movimento ti prego di una missione urgente ed

importantissima. Abbiamo avuta notizia sicura che il cardinale Fossati di Torino ha convocate

parecchie persone e personalità allo scopo di addivenire alla fondazione in Piemonte di squadre

di resistenza anticomunista. Tu capirai cosa significa e cosa può significare ciò. Affidiamo

quindi a te la missione di andare a Torino, possibilmente con altra persona di fiducia, di farti ad

ogni costo ricevere dal Fossati e di prospettargli la possibilità che il Msi collabori con lui...".

Il 16 aprile 1947, l'agente americano Barret, in un suo rapporto, segnala che a Napoli, "come

contromisura contro la violenza comunista...Il Movimento sociale italiano (Msi) ha iniziato a di-

stribuire armi automatiche ai suoi militanti e ha nominato un generale (la cui identità è ignota)

al comando delle fazioni".

A prescindere dalle iniziative assunte sul piano locale in vari centri della penisola, la struttura

clandestina paramilitare del Movimento sociale italiano s'identifica con i Fasci di azione

rivoluzionaria, fondati nell'estate del 1946, da Pino Romualdi che è, contestualmente, uno dei

fondatori dello stesso Msi.

Come il partito che rappresenta la struttura legale, politica ed ufficiale, anche i Far sono

un‘emanazione diretta dei servizi segreti americani ed italiani.

Il 29 ottobre 1946, il capo della polizia, Luigi Ferrari, segnala ai questori di Roma e Frosinone

tale Antonio Di Legge, alias Quinto Romani, il quale afferma di essere al servizio degli anglo-

americani per i quali organizza, anche con la collaborazione di Pino Romualdi, "gruppi armati

anticomunisti".

Due giorni più tardi, il 31 ottobre, gli ebrei dell’Irgun di Menachem Begin fanno saltare in aria

la sede dell’ambasciata britannica a Roma, con l'esplosivo fornito dallo stesso Pino Romualdi

che collabora con l'organizzazione terroristica ebraica, su invito dei servizi segreti italiani ed

americani, gli stessi che hanno già stabilito il contatto fra gli uomini di Junio Valerio Borghese e

Page 112: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

gli esponenti del sionismo armato.

La conferma, se mai serve, giunge da una nota informativa dei servizi segreti militari dell'11

febbraio 1949, che segnala come l'agente americano Joseph Luongo abbia richiesto a persona non

identificata se il governo italiano si avvale dell'opera dei Fasci di azione rivoluzionaria per i quali

gli americani hanno speso forti somme per potenziarli e metterli in grado di agire in caso di

sollevazioni di sinistra.

L'11 febbraio 1948, una nota informativa del ministero degli Interni segnala che è stato concluso

"un importante accordo... tra il Msi e alcuni industriali dell'Alta Italia, già sovvenzionatori del

fascismo...per l‘apporto di fondi per un maggiore incremento dell'organizzazione del movimento",

nonché la creazione "a Roma di una brigata composta da ex combattenti ed elementi fascisti per la

difesa esterna della capitale contro gli attacchi comunisti", affidata al comando di un ex console

della Milizia.

Due giorni dopo, il 13 febbraio, il questore di Roma segnala, in un appunto, che la segreteria

nazionale del Msi, "in previsione di possibili aggressioni alle sue sedi", ha chiesto alle sezioni

periferiche "nominativi di iscritti disposti a costituire speciali squadre di difesa".

L‘attivismo in campo paramilitare del Movimento sociale italiano non è fine a sé stesso, perché il

partito di Giorgio Almirante procede di comune accordo con la Democrazia cristiana sul piano

attivistico, con squadre formate da militanti di entrambi i partiti, e si appresta a svolgere

propaganda elettorale per il partito di Alcide De Gasperi rinunciando perfino a una parte di voti

che potrebbero confluire sul suo simbolo, per avere la possibilità di entrare a far parte, a pieno

titolo, di quei partiti politici che intendono difendere decisamente le libertà democratiche", come

affermato dal ministro degli Interni, Mario Scelba.

Il Movimento sociale italiano sarà, infatti, inserito sia nel piano di difesa dello Stato che in quello

predisposto per l'autodifesa dei partiti politici, dei loro uomini e delle loro sedi che entrerà in

funzione nell'imminenza delle elezioni politiche del 18 aprile 1948.

Se il 26 dicembre 1946, il Movimento sociale nasce come movimento politico legittimato ad

operare nella nuova Italia post-bellica, democratica ed antifascista, il 18 aprile 1948 riceve la sua

consacrazione come colonna portante del sistema parlamentare sulla cui affidabilità nella lotta

contro il comunismo e nella fedeltà gli Stati uniti d'America non ci potranno essere dubbi di sorta.

Anzi, negli anni a venire, sarà proprio il Msi a fornire allo Stato ed alle sue strutture segrete e

segretissime gli uomini per condurre la guerra civile che, mediante la destabilizzazione dell'ordine

pubblico, riuscirà a stabilizzare quell'ordine politico di cui è parte integrante.

Non ci sono solo la Democrazia cristiana ed il Movimento sociale impegnati a prepararsi ad un

eventuale scontro militare, perché il 19 febbraio 1948, a palazzo Drago, a Roma, si svolge una

riunione alla quale prendono parte ventuno persone per studiare i piani da attuare in caso di

vittoria elettorale del Fronte popolare.

Vi prendono parte, con altri, il generale Gustavo Reisoli Mathieu, il maresciallo Giovanni Messe,

l'ammiraglio Thaon de Revel, il principe Colonna, Sartorio per la Confidustria, ed Emilio Patrissi.

L'obiettivo è coordinare l'attività di quei gruppi paramilitari che dovranno affiancare le Forze

armate e di polizia in caso di scontri con i comunisti e, difatti, è chiamato a presiederla il generale

Giuseppe Piechè, primo comandante generale dell‘Arma dei carabinieri sotto il governo diretto dal

maresciallo Pietro Badoglio nell'autunno del 1943.

Un mese prima, il 12 gennaio 1948, il console americano a Milano, Charles Bay, aveva segnalato

in un suo rapporto la tendenza ad unire le forze delle formazioni paramilitari operanti in città e

nella regione come il Movimento di resistenza popolare (Mrp) di Carlo Andreoni, di matrice

socialdemocratica, 1'Armata italiana della libertà, l'Uomo qualunque ed il gruppo capeggiato da

Emilio Patrissi.

La richiesta avanzata riservatamente dal governo di centro-sinistra, presieduto da Massimo

D'Alema, a quello americano di non divulgare i documenti della Cia inerenti l'intervento

americano in Italia nel 1948, non consente di procedere ad una ricostruzione esaustiva dei piani

predisposti dal governo di Alcide De Gasperi, dallo Stato maggiore della difesa e dagli Stati uniti

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per impedire al Fronte popolare di giungere al potere, in un modo o nell'altro, ma quanto è emerso

nel corso degli anni ci consente di farla egualmente e di affermare che l'apparato politico-militare

costituito in quel periodo è stato mantenuto negli anni a venire come i piani di difesa, debitamente

aggiornati via via, perché la "minaccia" comunista è rimasta inalterata, anzi si è accresciuta nel

corso degli anni fine a raggiungere il suo culmine negli anni Settanta.

Negli anni Settanta, l'ex ministro degli Interni, Mario Scelba, racconterà al giornalista Antonio

Gambino, in sintesi, quali erano le misure predisposte dal governo, nell'aprile del 1948, per

fronteggiare il "pericolo rosso":

"...Già nei primi mesi del 1948 - ricorda Scelba - era stata messa a punto un'infrastruttura capace

di far fronte a un tentativo insurrezionale comunista. L'intero paese era stato diviso in una serie di

grosse circoscrizioni, ognuna delle quali comprendeva varie provincie, e alla loro testa era stato

designato in maniera riservata, per un eventuale momento di emergenza, una specie di prefetto più

anziano o quello della città più importante, perché in alcuni casi era invece il questore o un altro

uomo di sicura energia e di mia assoluta fiducia.

L'entrata in vigore di queste prefetture allargate sarebbe stata automatica, nel momento in cui le

comunicazioni con Roma fossero state, a causa di una sollevazione, interrotte; allora i super-

prefetti da me designati avrebbero assunto i pieni poteri dello Stato sapendo esattamente, in base a

un piano preordinato, che cosa fare.

D'altra parte ci eravamo preoccupati anche di impedire che si potesse arrivare a un'interruzione

delle comunicazioni. Pensando che la prima mossa dei promotori di un eventuale colpo di Stato

sarebbe stata di impadronirsi delle centrali telefoniche e delle stazioni radio, o quanto meno di

renderle inutilizzabili, avevamo organizzato un sistema di comunicazioni alternative, servendoci

come punti di appoggio, di un certo numero di navi italiane e alleate presenti nel Mediterraneo".

Una doppia struttura di comando, una rete alternativa di comunicazioni che poggia sulla

collaborazione nelle navi della VI flotta, la suddivisione del Paese in circoscrizioni che non

corrispondono a quelle delle province: di più Mario Scelba non dice, ma è sufficiente, specie se

ricordiamo la circolare della direzione generale di Ps del 18 marzo 1948 che indicava le misure da

prendere in vista delle elezioni politiche.

Accanto ai "servizi fissi di vigilanza ai seggi", a quelli di "pattugliamento e riserva", compaiono

infatti i "servizi straordinari", non dipendenti dai prefetti, costituiti da reparti mobili di Ps,

carabinieri ed Esercito come "riserva da impiegare soltanto in casi di gravi necessità".

Reparti inter-forze chiamati ad intervenire per reprimere eventuali tentativi di rivolta ma non tali,

per numero, da garantire il successo delle operazioni.

Accanto a questi reparti inter-forze è necessario affiancare milizie civili i cui componenti abbiano

due requisiti minimi: una fede anticomunista e una preparazione militare.

A guidare i reparti civili sono le Forze armate.

La prima testimonianza è quella di Piero Cattaneo:

"In occasione delle elezioni del 1948 vennero formati dei gruppi di partigiani cattolici col preciso

compito di opporsi ad un'eventuale presa del potere da parte dei comunisti. La formazione di questi

gruppi armati era non solo conosciuta ma autorizzata e favorita dalle autorità costituite. Io

personalmente sono stato nominato comandante generale per la provincia di Milano".

Piero Cattaneo era collegato, per sua ammissione, al comando dell'Arma dei carabinieri, da un

lato, e al questore Vincenzo Agnesina, dall'altro, nominato quest'ultimo dal ministro degli Interni,

Mario Scelba, responsabile dell'apparato clandestino costituendo 1'alter ego segreto del prefetto di

Milano, in quella che era la doppia struttura di comando creata per l'occasione.

La conferma viene da una dichiarazione resa dal colonnello di fanteria in congedo, Giuseppe

Falcone, trasmessa per conoscenza al ministro della Difesa, Luigi Gui, il 3 settembre 1969.

"Nell'anno 1948 in previsione delle elezioni politiche che si presentavano abbastanza difficoltose

ebbi l'incarico in qualità di comandante del presidio di Sacile, dal comando del V Comiliter di

Udine, di armare alcuni civili fidati nella zona di Sacile, Vittorio Veneto, Valcellina e

limitrofi...Detti armi anche al1'Arcivescovado di Udine - mons. Zaffonato - allora vescovo di

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Vittorio Veneto. Tutta questa zona era sotto il controllo diretto. Ad elezioni ultimate ritirai le armi e

le versai alla sezione staccata di Artiglieria di Conegliano...".

La terza testimonianza viene da Massimo Rosti, componente a Pavia della formazione

paramilitare cattolica "Avanguardia di Cristo Re", fondata nel 1947 da don Carlo Barcella, ex

cappellano militare degli alpini in Albania e poi della divisione repubblicana "Monterosa", che

rivela come il 15 aprile 1948 venne avvicinato da un ufficiale in congedo che gli fornì la parola

d'ordine che, in caso di vittoria comunista alle elezioni, avrebbe dato inizio alla reazione armata.

Nelle formazioni paramilitari che, nel tempo, si sono costituite dal 1945, i reduci della Repubblica

sociale e i fascisti in genere hanno rivestito il ruolo che la loro condizione di sconfitti consentiva:

un. ruolo subalterno e gregario che, per essi, ha il vantaggio di facilitarne il reinserimento nella

vita civile e politica del Paese operando nel solo campo il cui il loro contributo è ritenuto utile,

spesso sollecitato, quella della battaglia contro il comunismo.

La nascita del Msi consente ora il loro impiego come forza autonoma e compatta.

La necessità del governo democristiano e dello Stato maggiore delle difesa di disporre di uomini in

grado di combattere rappresenta la grande occasione dei reduci fascisti che assaporano il piacere

- che ha il gusto della rivincita -, dopo tante persecuzioni, di essere chiamati a schierarsi insieme ai

partigiani 'bianchi' a difesa dello Stato repubblicano, democratico ed antifascista.

Il 18 aprile 1948 rappresenta per i reduci della Rsi, che si riconoscono nel Movimento sociale, il

giorno della loro definitiva riabilitazione: dopo quella data non ci saranno che due Italie con-

trapposte, quella anticomunista e quella comunista.

L'Italia fascista rinuncia ai sogni di rivincita e si schiera sotto la bandiera dell'anticomunismo di

Stato e di regime attorno al quale si raccolgono, uniti e compatti, militari della Repubblica sociale

e del Regno del sud, marò della divisione Decima e partigiani autonomi, militi della "Tagliamento"

e "fazzoletti verdi" della "Osoppo", ognuno convinto di non rinnegare il proprio passato ma di

considerarlo superato dal presente e ancor più dal futuro da ricostruire uniti nella battaglia,

ridivenuta comune contro il nemico di sempre: il comunismo.

Il 18 aprile 1948, a Milano, all'interno della caserma La Marmora sono ben 400 i reduci della Rsi

che attendono, inquadrati dai carabinieri, di intervenire contro i "rossi".

Sempre a Milano, un ex ufficiale della Decima mas viene "avvicinato da un capitano di polizia che

con le credenziali del ministero dell'interno a firma del ministro Scelba, gli chiede quanti uomini

può mobilitare in caso di vittoria dei comunisti", ed è quindi informato dal capitano di Ps che sono

a loro disposizione "bracciali della polizia ausiliaria, armi, tessere di riconoscimento e altra

dotazione... presso la caserma S. Ambrogio di Milano".

A Roma, nella sede del Msi è piazzata una mitragliatrice pesante Breda 37, fornita dall'esercito.

E una seconda è installata nella sede nazionale nella Dc, a piazza del Gesù, servita da tre ex fanti

di marina della Rsi che, su richiesta di Giorgio Tupini, sono stati mandati da Giorgio Almirante.

A Cremona, l'ex sottotenente dell’Aeronautica repubblicana, Tommaso Donato, testimonierà in

epoca successiva che il 18 aprile 1947, i carabinieri avevano fornito ai reduci della Rsi divise

dell'Arma e uno "speciale tesserino contrassegnato da una lettera dell'alfabeto e da un numero

in codice".

E migliaia di altri sono mobilitati per lo stesso fine, a disposizione nella loro grande maggioranza

dell'Arma dei carabinieri che, per la dislocazione capillare nel territorio, può assolvere il compito

di selezionare gli uomini, armarli, inquadrarli, smobilitarli e, infine, mantenere con loro un

rapporto destinato a rare per sempre.

Contro quello comunista, il regime democristiano riesce a schierare un esercito non

ideologicamente omogeneo ma politicamente compatto che resterà, occultamente, a sua

disposizione per tutto il tempo che la Democrazia cristiana riterrà opportuno.

Un tempo che giunge fino ai primi anni Ottanta, fino a quando cioè la"minaccia" rappresentata dal

Partito comunista svanisce per le mutate condizioni internazionali e per la pochezza dei dirigenti

comunisti italiani incapaci ormai di distinguersi dai loro colleghi degli altri partiti, sul piano

morale ed ideale.

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Ex comunista debitamente riprogrammato come atlantista

UNA NUOVA BANDIERA

Le Forze armate italiane come simbolo dell‘unità della Nazione hanno cessato di esistere nel

momento in cui, 1‘8 settembre 1943, poste di fronte all‘alternativa di scegliere fra lo Stato e la

Nazione, si sono schierate, nella loro quasi totalità, dalla parte del primo contro gli interessi della

seconda.

Non si tratta di fare un discorso ideologico per contrapporre il fascismo all'antifascismo, perché il

rovesciamento di fronte venne deciso per salvare la monarchia e garantire a Casa Savoia di

sopravvivere a quella che si profilava come una sconfitta militare ormai certa.

Non era antifascista Vittorio Emanuele III, non lo erano i suoi generali, né gli industriali ed i

banchieri che collaboravano con gli alleati dal giorno in cui gli Stati uniti erano entrati in guerra

ipotecando le sorti di un conflitto che il loro potenziale industriale e bellico rendeva, agli occhi dei

più esperti, già perduto per le potenze dell'Asse.

Gli interessi di Casa Savoia non coincidevano con quelli dell'Italia che, difatti, con la scelta di

passare dalla parte degli alleati anglo-americani si trovò a dover sostenere il peso di tre guerre al

posto di una sola: la guerra contro gli alleati; quella contro i tedeschi, insieme agli alleati; quella

civile fra fascisti ed antifascisti.

A farne una sola, quella iniziata il 10 giugno 1940, ci sarebbero stati meno morti e, soprattutto, la

Nazione sconfitta avrebbe potuto restare unita.

Così non è stato.

I vertici della Forze armate trovarono conveniente ed opportuno schierarsi a difesa della

monarchia, che, dopo il 25 luglio 1943, doveva essere tutelata sia dalla possibile reazione fascista

che dal ritorno di quella "sovversione rossa‖ che il regime mussoliniano aveva fatto scomparire.

Le misure adottate per mantenere 1‘ordine pubblico illustrano a sufficienza la mentalità di una

casta di ufficiali che si era tenuta distaccata dal popolo italiano con il quale, dal 1861, non si era

mai identificata.

La circolare emanata il 26 luglio 1943 dal capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Mario

Roatta, per la tutela dell'ordine pubblico ne è la conferma:

"Qualunque pietà a riguardo della repressione è un delitto, poco sangue versato inizialmente

risparmierà fiumi di sangue in seguito. Perciò ogni movimento deve essere inesorabilmente

stroncato in origine. Siano abbandonati i sistemi antidiluviani, quali i cordoni, gli squilli, le

intimazioni, la persuasione...I reparti abbiano i fucili a 'pronti' e non a 'bracciarm'. Muovendo

contro i gruppi di individui che turbino l'ordine pubblico...si proceda in formazione di

combattimento e si apra il fuoco a distanza anche con mortai e artiglierie senza preavviso come se

si procedesse contro truppe nemiche. Non è ammesso il tiro in aria. Si tira sempre a colpire come

in combattimento‖.

Una direttiva che costerà la vita a 93 cittadini, dei quali 83 nel periodo 26-30 luglio 1943, ai quali

Page 116: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

vanno aggiunti 563 feriti, mentre i Tribunali militari condannavano, fino all'8 settembre 1943,

3.500 persone a pene varianti da 18 anni a 6 mesi di reclusione e le forze di polizia traevano in

arresto 35 mila cittadini, tutti rei di essersi illusi di aver ritrovato le libertà politiche.

Il prezzo della fedeltà alla monarchia sabauda, i generali italiani sono disposti a pagarlo con le

vite degli altri, non con le proprie.

Per loro, l'onore è un concetto astratto. Ne fa testo il comportamento del maresciallo d'Italia,

Pietro Badoglio, che, il 3 settembre 1943, mentre il generale Giuseppe Castellano, a Cassibile,

firma a nome suo e del governo l'armistizio con gli alleati, non esita a dichiarare al nuovo

ambasciatore tedesco in Italia, Rudolf Rahn, che l'Italia resterà fedele all'alleanza con le

Germania, concludendo con parole che vale la pena di riportare:

"Io sono il maresciallo Pietro Badoglio, uno dei tre più vecchi marescialli d'Europa. Sì,

Mackensen, Pétain ed io siamo i più vecchi marescialli d‘Europa. La diffidenza del governo del

Reich nei riguardi della mia persona mi riesce incomprensibile. Ho dato la mia parola e la

manterrò. Vi prego di avere fiducia‖.

Disonore fine a stesso, inutile, perché i tedeschi già conoscevano la verità.

Il 30 agosto 1943, il tenente colonnello Herbert Kappler scrive a Berlino:

"La mia impressione è che il governo Badoglio concluderà una pace separata nei prossimi dieci

giorni".

Il 4 settembre 1943, a Roma, il direttore della centrale telefonica del Quartiere generale

dell'Aeronautica informa il confidente dei tedeschi, Del Re, che il governo italiano ha firmato

l'armistizio. Il Comando supremo germanico, a Berlino, ne viene subito informato.

Morti inutili: come quelle dei marinai del sommergibile "Velia", fatto uscire insieme ad altri sette,

dal porto di Napoli in missione di guerra dallo Stato maggiore della Marina, come da accordi

stabiliti con gli alleati il 19 agosto 1943 per ingannare i tedeschi.

Il sommergibile "Velia", al comando del tenente di vascello Patané, sarà affondato alle ore 22.00

dell'8 settembre 1943 nel golfo di Salerno, immolato per un inganno che ha mancato il suo obietti-

vo .

La sera dell‘8 settembre, difatti, l'Alto comando tedesco in Italia dirama ai reparti dipendenti il

messaggio radio "Fall achse...Ernte einbrigen" ("Mettete al coperto il raccolto‖) che rende

esecutivo il piano da tempo predisposto di disarmo delle Forze armate italiane.

Quello stesso giorno, sulla base delle informazioni fornite dal generale Giuseppe Castellano,

l'aviazione alleata, bombarda Frascati dove ha sede il comando supremo tedesco in Italia,

provocando 500 morti fra gli italiani ma fallendo il suo obiettivo.

Sempre quell'8 settembre 1943, il capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Mario Roatta,

telefona al feldmaresciallo Albert Kesselring per metterlo al corrente della sua "sorpresa"

nell'apprendere via radio della firma dell'armistizio, garantendogli di essere sempre stato

all'oscuro di tutto.

Un modo astuto per garantirsi la pelle nel caso che fallisca la fuga programmata per il giorno

successivo.

Il giudizio più impietoso e realistico sui vertici militari italiani viene dal loro interno, dal generale

Giacomo Zanussi che, alla speranza, espressa dal generale Mario Roatta, che i comandanti delle

unità dislocate fuori Roma possano reagire con le armi ad atti di ostilità da parte dei tedeschi,

risponde:

"Ma lei li conosce meglio di me i nostri comandanti. È già dubbio che dinanzi ad un ordine

perentorio uno su due obbedisca, soprattutto quando l'obbedire impegna non soltanto la propria

responsabilità, ma rischia la propria testa. E dopo di ciò, lei si illude che, lasciati liberi di optare

tra un atto di forza che li compromette e un atto di rinuncia che li risparmia, essi scelgano l'atto di

forza! Segnatamente poi quando si saprà la scelta che abbiamo fatto noi!".

Tranne pochissime eccezioni, difatti, i generali italiani si arrendono senza opporre resistenza alle

truppe tedesche.

La retorica neofascista ha enfatizzato il numero degli ufficiali di grado elevato che hanno aderito

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alla Repubblica sociale italiana, a cominciare dal maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani, ma la

realtà è molto diversa.

Moltissimi ufficiali, per i primi i generali, hanno aderito alla Repubblica di Salò perché l'8

settembre 1943 si sono trovati dietro le linee tedesche e non hanno voluto rischiare la vita o finire

in un campo di concentramento in Germania.

Altri perché il governo fascista repubblicano pagava ottimi stipendi ed avevano famiglie da

mantenere, altri ancora con la riserva di "aderire per sabotare", gli ultimi perché Benito Mussolini

aveva concesso al maresciallo Rodolfo Graziani di costituire un esercito "apolitico" nel quale,

quindi, si poteva militare senza compromettersi con il fascismo, giustificando la scelta con la difesa

dell'onore d'Italia.

È di origine militare l'immagine della "Salò tricolore" alla quale si riferirà il neofascismo

postbellico, compreso Giorgio Almirante, la sua figura più rappresentativa, che nel suo libro

autobiografico scriverà di aver aderito alla Rsi dopo aver ascoltato il discorso tenuto dal

maresciallo Rodolfo Graziani al teatro Adriano, a Roma, il 1° ottobre 1943.

La frattura che si determina l'8 settembre 1943, all'interno del le Forze armate italiane, viene

quindi ricondotta e circoscritta ad una diversa interpretazione dell'onore militare che per gli uni,

aderenti al Regno del sud, si riconosce nel rispetto del giuramento di fedeltà al re, negli altri,

inseriti nei ranghi della Repubblica sociale italiana, in quello della parola data agli alleati

tedeschi.

Entrambi gli schieramenti proclamano la loro apoliticità ed il comune intento di conservare

l'integrità del territorio nazionale e l'unità della Nazione.

La frattura, anche se più formale che sostanziale, però esiste, e va pertanto ricomposta perché il

nuovo Stato non può prescindere dalle Forze armate e non può ricostituirle epurando da esse mi-

gliaia di quadri che dovranno necessariamente essere riassorbiti nel ruolo e nel grado, in modo da

farne in un tempo ragionevole un organismo unitario, rappresentativo della ritrovata unità di una

Nazione impegnata a rimarginare le ferite della guerra e, in modo particolare, di quella civile.

Ed è questo uno dei compiti dei primi governi postbellici, non assolvibile nell'immediatezza della

fine del conflitto dal governo presieduto da un esponente del movimento partigiano come Ferruccio

Parri, ma al quale si accinge con alacrità quello successivo, guidato dal democristiano Alcide De

Gasperi.

La fine della guerra non segna quella delle apprensioni per il proprio destino e le proprie vite di

tanti ufficiali, soprattutto di grado elevato, che potrebbero essere estradati nei Paesi occupati

dall'esercito italiano durante il conflitto per esservi giudicati come criminali di guerra.

Anche se, nel corso degli anni, è stato fatto opportunamente dimenticare, il problema rappresentato

dall'estradizione di decine di ufficiali – in paesi come l'Albania, la Jugoslavia, l'Unione sovietica,

l'Etiopia, la Grecia, la Francia – non era di poco conto e coinvolgeva persone che avevano fatto,

dopo 1‘8 settembre 1943, scelte opposte.

La fucilazione, a Bari, del generale Nicola Bellomo, 1‘11 settembre 1945, da parte di un plotone di

esecuzione britannico, provava che per gli alleati la distinzione fra aderenti al Regno del sud o alla

Repubblica sociale non aveva alcun valore dinanzi alla commissione di quelli che a loro

insindacabile giudizio erano "crimini di guerra‖.

Il generale Nicola Bellomo aveva aderito al Regno del sud ed era stato addirittura ferito nei

combattimenti contro le retroguardie germaniche a Bari, il 9 settembre 1943, ma aveva la "colpa"

di aver fatto sparare su due ufficiali britannici che avevano tentato la fuga da un campo di

concentramento sotto la sua giurisdizione nel 1941, uno dei quali era rimasto ucciso.

Sui prigionieri che evadono l'ordine di aprire il fuoco esiste in tutti i Paesi del mondo, ma per gli

inglesi quello commesso dal generale Bellomo era un "crimine di guerra" che andava punito con la

morte.

E se questa era stata la sorte di un ufficiale italiano che aveva aderito al Regno del sud, che si era

schierato con gli alleati, che aveva provocato la morte di un solo ufficiale britannico, non era

difficile ipotizzare quale sarebbe stata quella degli ufficiali italiani che nei Balcani, in Africa, in

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Unione sovietica, avevano incendiato paesi, ucciso per rappresaglia migliaia di uomini, donne e

bambini, imprigionato e torturato.

Pochi, forse nessuno, sarebbero tornati vivi dalla Jugoslavia, dall'Unione sovietica, dall‘Albania,

dalla Grecia, dall'Etiopia, che reclamava sia il maresciallo Pietro Badoglio che il suo antagonista

Rodolfo Graziani.

Evitare il cappio al collo era una necessità che contribuiva a rendere unita la casta militare che

riponeva le suo speranze nella Democrazia cristiana e nella Chiesa cattolica, le forze certamente

più idonee, per il credito che godevano presso gli alleati anglo-americani, per evitare il peggio.

Il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, non abbandona le gerarchie militari sulla cui

disciplina deve contare nel momento in cui si avvicina il momento di scegliere fra monarchia e

repubblica.

Il 9 aprile 1946, Alcide De Gasperi si rivolge all‘ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione

alleata, per puntualizzare le ragioni che sconsigliano di accogliere la richiesta avanzata dalla

Jugoslavia per ottenere l‘estradizione di ufficiali italiani accusati di crimini di guerra:

"Non posso nasconderle – scrive De Gasperi – che un'eventuale consegna alla Jugoslavia di

cittadini italiani, mentre ogni giorno pervengono notizie molto gravi su veri e propri atti di crimi-

nalità compiuti dalle autorità jugoslave a danno di italiani e dei quali sono testimoni i reduci dalla

prigionia e le foibe del Carso e dell'Istria susciterebbe nel paese una viva reazione e una

giustificata indignazione. L'emozione così suscitata non mancherebbe di riflettersi anche su taluni

aspetti della situazione interna, di cui non appare conveniente turbare il processo di

normalizzazione soprattutto nel periodo che precede le elezioni della Costituente".

Alcide De Gasperi preannuncia, quindi, la costituzione di una commissione d'inchiesta italiana per

l‘accertamento delle responsabilità individuali nella commissione di crimini di guerra.

Il 2 maggio 1946, l'ammiraglio Ellery Stone risponde alla nota del 9 aprile del presidente del

Consiglio italiano rassicurandolo sul fatto che ―i governi americano e britannico sono ben

consapevoli delle implicazioni di tale questione", ed attendono di conoscere i risultati dell'inchiesta

condotta dal ministero della Guerra.

Il 6 maggio 1946, viene ufficialmente costituita la commissione d'inchiesta che è presieduta da

Alessandro Casati e composta da sei giuristi, tre ufficiali in rappresentanza delle tre Armi e un

ufficiale con funzioni di segretario.

In un Paese in cui la capacità di insabbiare tutto ciò che può nuocere alle classi dirigenti è

superlativa e ben collaudata, per la prima volta ci si trova dinanzi alla realtà delle atrocità

commesse da militari italiani in guerra che non possono essere cancellate del tutto ma solo

circoscritte ad un numero il più possibile minimo di ufficiali e funzionari civili.

Così, il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, l‘11 settembre 1946, invia una lettera

all'ammiraglio Ellery Stone con la quale annuncia l'individuazione di 40 persone, tra funzionari

civili e ufficiali dell'Esercito, che potranno essere deferite alla giustizia militare "per essere venuti

meno, con gli ordini o nella esecuzione degli stessi, ai principi del diritto internazionale di guerra".

Il governo italiano, di cui sono parte integrante i rappresentanti del Partito comunista, ostenta di

voler procedere con severità all'istruzione di una "Norimberga" italiana che veda alla sbarra

quanti si sono macchiati di "crimini di guerra".

Il 23 ottobre 1946, viene emesso un primo comunicato nel quale sono elencati i nomi di alcuni dei

40 ufficiali e funzionari civili sotto accusa. Fra i nomi resi pubblici spiccano quelli dei generali

Mario Roatta, Mario Robotti, Gherardo Magaldi, del tenente colonnello Vincenzo Serrentino e

dell'ambasciatore Francesco Bastianini.

Fra questi, il generale Mario Roatta è latitante in Spagna; 1' ambasciatore Bastianini è rifugiato in

Spagna; il tenente colonnello Vincenzo Serrentino è prigioniero in Jugoslavia.

L'inserimento di Serrentino nell'elenco dei "criminali di guerra" legittima la condanna a morte che

gli sarà inflitta dal tribunale jugoslavo, ma la sorte dell'ultimo prefetto italiano di Fiume, aderente

alla Repubblica di Salò, non interessa al governo italiano ed alle gerarchie militari.

Vincenzo Serrentino sarà fucilato, a Sebenico, il 5 maggio 1947.

Page 119: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Sarà uno dei pochi ad essere immolato sull'altare della giustizia dei vincitori, perché i generali in

Italia sono sotto il manto protettivo della Democrazia cristiana che prosegue nella sua tattica volta

a guadagnare tempo, in attesa che l'acuirsi dello scontro fra Mosca e Washington renda possibile

la definizione del problema con un nulla di fatto.

Intanto, il 23 dicembre 1946, è pubblicato un secondo elenco di nomi fra i quali risaltano quelli dei

generali Emilio Graziosi, Alessandro Pirzio Biroli, Francesco Giunta e Gastone Gambara.

In un elenco successivo, comparirà anche il nome di Achille Marazza, esponente di primo piano

della Democrazia cristiana, ai vertici del Comitato di liberazione nazionale alta Italia, che non si

era distinto nel corso del conflitto nei Balcani, al comando di un reggimento, per spiccata carità

cristiana.

Il 25 aprile 1947, a distanza di poco più di un mese dal discorso del presidente americano Harry

Truman del 12 marzo 1947 che segna l'inizio ufficiale della "guerra fredda", il governo italiano

presenta, tramite l'ambasciatore a Washington, Alberto Tarchiani, un memorandum al governo

americano nel quale illustra le ragioni per le quali richiede la non applicazione dell'art. 45 del

Trattato di pace che prevede la consegna ai Paesi che ne faranno richiesta dei "criminali di

guerra" italiani.

L'incondizionata adesione italiana alla politica degli Stati uniti, la firma del Trattato di pace il 10

febbraio 1947, la necessità americana di mantenere l'Italia nella propria sfera d'influenza per la

sua posizione strategica nel Mediterraneo iniziano a dare i primi corposi frutti alla casta militare

divenuta, senza alcun rimpianto e senso di colpa, repubblicana e democratico-cristiana.

L'articolo 45 del Trattato di pace non sarà applicato di fatto perché i Paesi aderenti all'alleanza

occidentale (Stati uniti, Francia, Grecia, Gran Bretagna) e, infine, la stessa Etiopia notificheranno

al governo italiano, in tempi successivi, la loro rinuncia a richiedere l'estradizione degli ufficiali

italiani accusati di aver commesso crimini di guerra nei loro territori.

La possibilità di estradare nei Paesi del blocco comunista ufficiali italiani per farli giudicare e

condannare a morte certa, non viene presa in considerazione nemmeno a livello di ipotesi.

Nessun ufficiale italiano sarà chiamato a rispondere sul piano penale del suo operato in guerra, a

prescindere dalle scelte fatte l'8 settembre 1943, per affermare che il comportamento delle regie

Forze armate prima dell'armistizio e quello dell'esercito "apolitico" di Salò non meritano censure

da parte della classe dirigente politica repubblicana che su di esse e sulla loro fedeltà conta per

mantenersi al potere.

Non c'è solo la pretesca abilità dei democristiani per spiegare come l'Italia sia il solo Paese

dell'Asse che non ha preso provvedimenti contro la casta militare, i cui esponenti di spicco in

Germania e in Giappone sono finiti sulla forca, ma la complicità di tutte le forze politiche

italiane ed il tacito consenso degli americani e dei britannici.

Gli alleati sono, difatti, consapevoli che la paura, prima, e la gratitudine per essere stati

risparmiati, dopo, avrebbero provocato nelle gerarchie militari italiane uno stato di totale

sudditanza, non solo psicologica, nei loro confronti.

I fatti hanno dato loro ragione.

Del resto, gli anglo-americani le loro vendette in Italia se le sono prese per proprio conto.

Dopo aver fucilato il generale Nicola Bellomo, a Bari, l'11 settembre 1945, difatti, il 27 gennaio

1947 passano per le armi un altro ufficiale italiano, Italo Simonetti, a Marina di Pisa, anch'esso

colpevole di aver ucciso un militare americano in Garfagnana nel corso del conflitto.

Nessuno protesta.

Una casta militare che si pone come obiettivo prioritario quello anzitutto di salvare la pelle, poi

quello di salvaguardare la carriera e la pensione, non può che far comodo a chi è venuto per

conquistare ed ora dovrà governare in maniera accorta e pubblicamente inavvertita.

Il servilismo militare nei confronti degli alleati si evidenzia nei giorni che precedono la firma del

Trattato di pace, avvenuta a Parigi il 10 febbraio 1947.

Contro di essa si erge don Luigi Sturzo che, il 6 febbraio 1947, si spinge a criticare la restrizioni

imposte alla flotta militare italiana; insorge il ministro degli Interni, Mario Scelba, che il 9

Page 120: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

febbraio per protesta rassegna le dimissioni rientrate dopo un colloquio personale con il

presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi; lo sdegno si esprime nel tragico gesto di Maria

Pasquinelli che, il 10 febbraio 1947, uccide il governatore militare di Pola, il generale britannico

Robert W. De Winton; mentre lo stesso giorno, al suono delle sirene, si ferma l'intera Nazione

che esprime in questo modo l'amarezza per l'iniquità delle condizioni imposte al Paese sconfitto

dai vincitori.

La sola voce discordante è quella dell'ammiraglio Raffaele De Courten, ex capo di Stato

maggiore della Marina, che il 6 febbraio 1947 su "Il Mattino dell'Italia centrale" non esita a

scrivere che il Trattato di pace lascia una "porta aperta verso l'avvenire".

È il segnale di un comportamento che verrà mantenuto inalterato fino ad oggi: la casta militare

non ha mai espresso un dissenso, sia pure timido e riservato, verso le limitazioni alla sovranità

nazionale, all'indipendenza del Paese, alla subalternità assoluta nei confronti dei vincitori della

Seconda guerra mondiale.

La classe dirigente, nel fare dell'Italia un Paese a disposizione degli Stati uniti, non ha trovato

critiche ed oppositori nel campo militare.

Una della ragioni che spiegano questo comportamento è da ricercare proprio nella benevolenza

con la quale le gerarchie militari sono state trattate dagli alleati e dai politici che avrebbero do-

vuto giudicarle ed epurarle.

Difatti, saranno pochissimi gli ufficiali di grado elevato che subiranno conseguenze di una certa

gravità per i comportamenti mantenuti l'8 settembre 1943 e per la loro adesione alla Repubblica

sociale italiana.

Il 7 febbraio 1946, la Corte di cassazione proscioglie da ogni addebito, in blocco, gli ufficiali

superiori della Guardia nazionale repubblicana stabilendo che "sono formazioni di camicie nere

con funzioni politico-militari le squadre d'azione di camicie nere (brigate nere) che, giusta decreto

istitutivo, rappresentavano la 'struttura politico-militare del partito', e non già le formazioni della

Guardia nazionale repubblicana, modellata sull'ordinamento dell‘Arma dei Regi Carabinieri".

Il 10 febbraio 1946, a Roma, il Tribunale militare assolve il generale Lorenzo Dalmazzo, accusato

di resa e aiuto militare ai tedeschi alla data dell'armistizio, "perché i fatti a lui ascritti non

costituiscono reato".

Il 12 ottobre 1946, a Roma, il Tribunale militare condanna a 2 anni e 20 giorni di reclusione,

interamente condonati, il generale Umberto Giglio, comandante militare dell'Emilia durante la Rsi.

Il 7 gennaio 1947, a Bologna, la Corte di assise proscioglie per amnistia il generale della Guardia

nazionale repubblicana Ivan Doro, presidente del Tribunale militare repubblicano, "per difetto

della volontà omicida" che non può ritenersi sussistente, ad avviso dei giudici, "soltanto perché vi

furono delle sentenze di condanna a morte".

Il 13 gennaio 1948, la Corte di cassazione applica l'amnistia al colonnello Corrado, comandante

militare della provincia di Brescia durante la Rsi, in quanto, scrive:

"La convocazione di tribunali straordinari da parte di un comandante militare della Provincia è

effetto dell'esecuzione di ordini superiori emanati dal prefetto o dal comandante regionale, senza

possibilità di iniziativa di rilievo e di decisioni sottratte al controllo di detta autorità".

Lo stesso giorno, il Tribunale supremo militare, presieduto dal generale Angelo Cerica, assolve il

generale Casimiro Delfini, comandante della Brigata carabinieri di Roma che aveva cooperato

nella deportazione in Germania di 1.500 carabinieri in servizio nella Capitale, nel mese di ottobre

del 1943, e che poi aveva aderito alla Rsi rivestendo l'incarico di capo del Reparto

Amministrazione-Intendenza presso il Comando generale della Guardia nazionale repubblicana.

Il Tribunale lo giudica innocente delle accuse di collaborazionismo perché riconosce "la legittimità

nell'ambito del diritto internazionale di accordi fra l'autorità italiana e quelle tedesche per il

disarmo ed il trasferimento" dei carabinieri.

Le Forze armate proteggono se stesse, a prescindere dai comportamenti individuali mantenuti l'8

settembre 1943 e successivamente, e la classe politica tutela le Forze armate con l'assenso degli

anglo-americani che riconoscono l'imperiosa necessità di restituire allo strumento militare italiano

Page 121: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

la sua efficienza.

In silenzio, senza clamori, il governo presieduto da Alcide De Gasperi, già nel mese di febbraio del

1946, ha richiamato alle armi i giovani che hanno fatto parte dell'esercito repubblicano, purché

non accusati di reati specifici.

Non sono nemici dello Stato democratico quei ragazzi che hanno risposto alla chiamata alla leva

della Repubblica sociale italiana, sono viceversa soldati già addestrati, disciplinati e necessari ad

un esercito che deve fronteggiare gravi emergenze, compreso il rifiuto di tanti giovani meridionali,

siciliani in particolare, di difendere in armi uno Stato che non riconoscono come proprio.

La retorica resistenziale post-bellica ha inteso vedere nella mancata epurazione delle Forze

armate, nel trattamento clemente riservato agli ufficiali in alto grado che avevano aderito alla Rsi,

nel reintegro di molti di essi nell'esercito nato dalla Resistenza, la prova di un fascismo che

rimaneva latente ma ancora in grado di condizionare la vita politica della Repubblica democratica

ed antifascista.

Non è così.

Gli ufficiali del regio Esercito che, dopo aver giurato fedeltà alla monarchia, avevano giurato

fedeltà alla Repubblica sociale italiana e, successivamente, hanno espresso un terzo giuramento di

fedeltà, questa volta alla Repubblica antifascista, non hanno mai ritenuto di venire meno alla

coerenza e all'onore militare perché apolitico era 1'Esercito regio, apolitico quello repubblicano,

apolitico doveva essere quello democratico: in tutti e tre i casi, difatti, il dovere del soldato è

obbedire, difendere l‘integrità territoriale della Nazione, combattere la sovversione che mina la

unità del Paese.

L'obbedienza del soldato, distaccato dalla politica, al di fuori delle fazioni, alieno da ogni

ideologia, fedele allo Stato, a "qualunque Stato" (come sosteneva Julius Evola), diviene lo scudo e

l'alibi di quanti passano, apparentemente senza traumi e sensi di colpa, dal servizio della

Monarchia a quello dello Stato fascista repubblican0 a quello, infine, dello Stato democratico e

repubblicano .

L'Italia dell'immediato dopoguerra affronta i problemi dell'integrità territoriale sul confine

orientale dove appare grave il contenzioso con la Jugoslavia, in Sicilia dove il separatismo avvia la

propria guerriglia a partire dal mese di ottobre del 1945, del mantenimento dell'ordine pubblico e

della necessità di contrastare la "sovversione" socialcomunista.

Garantire e tutelare le Forze armate significa per i governi democristiani assicurarsi la certezza di

poter fare affidamento sul loro intervento in qualunque circostanza e contro qualsiasi nemico

interno.

Riabilitare le Forze armate, riassorbire il trauma dell'8 settembre 1943, ricomporre la frattura

creatasi con i 600 giorni della Repubblica di Salò, salvaguardarne l'immagine evitando che venga

infangata dai processi, all'interno ed all'estero, per "crimini di guerra", sono tutte azioni promosse

non da un fascismo occulto ma dalla nuova classe politica, di cui fanno parte anche i comunisti che

sperano, inizialmente, di immettere nei ruoli dell'Esercito i quadri delle formazioni partigiane.

Le ombre che gravano sulle gerarchie militari sono tante e non possono essere dissipate se non con

un atto di coraggio che la classe politica italiana non ha mai avuto né mai ha ipotizzato di avere.

L'accusa di tradimento nei confronti di alti ufficiali che dall'entrata in guerra dell'Italia, il 10

giugno 1940, fino alla data dell'armistizio, l'8 settembre 1943, avevano collaborato con gli alleati

non era solo una voce di popolo per giustificare le nostre sconfitte ma una realtà triste ed amara,

confermata dalla imposizione nel Trattato di pace dell'art. 16 che fa divieto all'Italia di processare

quanti hanno collaborato con gli alleati dal 1939 al 1945.

La resa dell'isola di Pantelleria nel mese di giugno del 1943, l'abbandono da parte della

guarnigione della base di Augusta, la sola dotata di cannoni da 381 mm, nella notte fra il 9 ed il 10

luglio 1943, che apre la strada all'invasione anglo-americana della Sicilia, provano che alla base

del tradimento di ufficiali di grado elevato non vi erano motivazioni ideologiche ammesso che

queste ultime possano giustificare quanti, dalle posizioni di comando che occupano, mandano a

morte certa i propri compatrioti ed i propri subalterni per favorire l'azione del nemico.

Page 122: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Quanti italiani sono scomparsi nel Mediterraneo perché qualche ammiraglio segnalava agli inglesi

le rotte dei convogli diretti in Africa rendendoli facili bersagli dei sommergibili e degli aerei di Sua

Maestà britannica?

Neanche la fine della guerra a fianco degli alleati e la scomparsa del fascismo avrebbero dovuto

consentire all'ammiraglio Franco Maugeri, apertamente e pubblicamente accusato di intelligenza

con il nemico, di divenire capo di Stato maggiore della marina, eppure è proprio quanto è stato

fatto da quelle gerarchie militari per le quali la sola difesa è rappresentata dalla negazione in toto

di ogni accusa e dalla cancellazione di tutte le verità, unico modo per ricostituire l'unità della

Forte armate e restituire ad esse il prestigio definitivamente perduto.

Dovevano, quindi, cadere le accuse di tradimento, quelle relative ai‖crimini di guerra" ed, infine,

quella di aver partecipato su fronti contrapposti alla guerra civile dopo l'8 settembre 1943.

Il 22 febbraio 1947, il Tribunale militare di Taranto aveva prosciolto per amnistia il sottotenente

Calogero Lo Sardo, tre sottufficiali e 17 soldati imputati per la strage di Palermo del 19 ottobre

1944, quando avevano sparato senza alcuna motivazione plausibile su un corteo di cittadini che

chiedevano il miglioramento delle condizioni di vita, uccidendone 23 e ferendone oltre 100.

La Procura generale militare aveva impugnato la sentenza di proscioglimento ma, il 31maggio

1947, dopo l'esclusione dei comunisti dal governo rinunciò al ricorso e la sentenza di

proscioglimento divenne esecutiva il 4 giugno 1947.

Il 17 febbraio 1949, a Roma, dov'era stato trasferito da Milano per ragioni di opportunità, si

conclude il processo per "collaborazionismo" a carico del capitano di fregata Junio Valerio

Borghese, decorato di medaglia d'oro al valor militare, comandante della Decima flottiglia mas

fino all'8 settembre 1943 e, poi, della divisione di fanteria di marina Decima nella Repubblica

sociale italiana.

Junio Valerio Borghese viene condannato a 12 anni di reclusione dei quali 9 condonati, e rimesso

subito in libertà fra l'esultanza della Marina militare di cui era l'ufficiale di maggiore prestigio.

Due giorni più tardi, il 19 febbraio, il giudice del Tribunale militare, generale Enrico Santacroce,

proscioglie i venerali Mario Roatta e Giacomo Carboni, che erano stati denunciati dalla

commissione d'inchiesta, presieduta dal comunista Mario Palermo, sulla mancata difesa di Roma

dell'8-10 settembre 1943 e, contestualmente, i generali Ambrosio, Castellano, De Stefanis, Utili e

Calvi di Bergolo che erano stati, a loro volta, denunciati dal generale Giacomo Carboni.

Sul conto di quest'ultimo, ex direttore del Sim, il giudice militare scrive che la sua condotta era

stata, "improntata alle prescrizioni che il dovere e l'onore imponevano in quelle specialissime

circostanze‖.

Il 14 ottobre 1949, a Perugia, la Corte di assise assolve tutti gli imputati, militari e diplomatici,

accusati di aver organizzato l‘omicidio dei fratelli Rosselli, compreso il colonnello dei carabinieri

Sante Emanuele che aveva addirittura confessato la sua partecipazione al delitto, non esitando a

giustificare la sentenza assolutoria con una motivazione nella quale i giudici scrivono:

"La logica conclusione di quanto si è esposto e ragionato sarebbe la dichiarazione della

responsabilità dell‘Emanuele e del Navale nell'uccisione, di Carlo Rosselli. Notisi poi nei confronti

del primo che anche il semplice fatto da lui inizialmente confessato, avere cioè trasmesso al

secondo l'ordine di uccisione costituirebbe, come tanti elementi inducono a credere, partecipazione

al delitto. Però la Corte non può dissimularsi un dubbio, tenue è vero, ma sempre un dubbio; che

nel torbido mondo del fuoriuscitismo internazionale in Francia potessero fermentare oscure

tragedie e che vittima di una di queste possa essere stato Carlo Rosselli".

Bisognerà attendere altri trent'anni circa per vedere una seconda Corte d‘assise, questa volta

romana, assolvere perfino i rei confessi in un processo che, anche in questo caso, coinvolge alti

ufficiali delle Forze armate, quello sul presunto golpe Borghese del 7-8 dicembre 1970.

Il 2 maggio 1950, a Roma, si conclude il processo a carico del maresciallo d'Italia Rodolfo

Graziani, ministro della Difesa e comandante in capo delle Forze armate della Rsi.

Rodolfo Graziani è condannato a 19 anni di reclusione che si riducono a 5 anni e 4 mesi per effetto

delle amnistie e dei condoni la cui decorrenza deve essere calcolata dal giorno in cui è stato

Page 123: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

arrestato dagli alleati e non da quello in cui è stato passato in consegna alle autorità italiane, così

che la pena, in effetti, è quasi interamente scontata.

Graziani, difatti, sarà rimesso in libertà il 28 agosto 1950.

Con note, rispettivamente, del 27 maggio 1947 e del 7 luglio 1947, la Gran Bretagna e la

Francia, precedute da quella dello stesso tenore degli Stati uniti, rinunciano a richiedere

l'estradizione degli ufficiali accusati di "crimini di guerra", a norma dell’art. 45 del Trattato di

pace, ma chiedono che i processi a loro carico si svolgano comunque in Italia.

In tempi successivi, la stessa posizione assume la Grecia e, di fatto, anche l'Etiopia, fiduciose nel

fatto che i Tribunali militari italiani avrebbero, in ogni caso ed in qualche modo, reso loro

giustizia.

Il 25 giugno 1951, però, a Roma, si svolge una riunione fra i ministri della Difesa, Randolfo

Pacciardi, degli Esteri, Carlo Sforza, di Grazia e giustizia, Attilio Piccioni, ed un rappresentante

della Procura generale militare per esaminare il problema relativo ai processi da fare a carico dei

"criminali di guerra".

Le decisioni assunte nel corso della riunione non si conoscono, ma i suoi effetti sì, perché tutti i

procedimenti pendenti relativi ad almeno 40 fra alti ufficiali e funzionari civili saranno debitamente

archiviati e i fascicoli processuali chiusi in armadi che nessuno ha mai avuto il coraggio e la

dignità di riaprire.

Per chiudere definitivamente la questione militare, per sanare le ferite delle Forze armate e

presentarle alla Nazione come un organismo unitario immune da tradimenti e viltà, proteso solo

alla difesa della Patria in guerra e in pace rimane da fare un solo, ultimo e definitivo, passo:

riabilitare anche sotto il profilo giuridico, non solo quindi sotto quelli politico e morale, gli

appartenenti in divisa alla "Salò tricolore" che, a loro merito, potevano ascrivere di non aver mai

schierato, nel corso dei 600 giorni della Repubblica di Salò, i loro reparti su quelle linee del fronte

dove si trovavano, a fianco di inglesi ed americani, i militari del Regno del sud.

Una scelta, concordata con lo Stato maggiore del regio Esercito, per affermare che le Forze

armate regolari della Repubblica sociale non partecipavano ad una guerra civile ma continuavano

a combattere solo per l'Italia ed il suo onore, non per il fascismo.

Una scelta che aveva già fruttato, sia pure circoscritto alla sola divisione Decima, il

riconoscimento del contrammiraglio B. Inglis, capo del servizio segreto della Marina militare

americana, che nel mese di gennaio del 1946, nel bollettino riservato agli ufficiali della U.S. Navy

security of the O.n.i. Review, sul conto di Junio Valerio Borghese e dei suoi uomini aveva scritto:

"...Quello che è certo è che essi non furono favorevoli agli alleati; ma sarebbe scorretto affermare

che essi furono delle formazioni più favorevoli ai tedeschi e più filofasciste delle forze armate

italiane. La maggior parte di essi sentì che l'armistizio era stato un vergognoso tradimento al suo

alleato da parte del re e di Badoglio e decisero di 'redimere l'onore d'Italia'".

Ora, il riconoscimento, esteso a tutti gli appartenenti alle Forze armate regolari della Repubblica

sociale italiana agli ordini del maresciallo Rodolfo Graziani, diveniva pubblico ed ufficiale.

Il 23 febbraio 1952, con legge n. 93, è riconosciuto valido ai fini della carriera il servizio prestato

nelle Forze armate della Rsi , con il conseguente reintegro nel ruolo e nel grado di tutti gli ufficiali,

non condannati per fatti specifici, che potranno riprendere servizio nelle Forze armate della

Repubblica democratica ed antifascista.

È, in questo modo, riaffermato il concesso di "apoliticità" che costituisce l'alibi delle Forze armate

che al servizio di un governo di diritto (il Regno del sud) o di fatto (la Repubblica sociale) hanno

preteso di servire solo lo Stato e la Nazione, non regimi politici.

Mutate però le condizioni politiche, interne ed internazionali, il capo di Stato maggiore della

Difesa, generale Andrea Viglione, nel 1975 bloccherà le carriere degli ufficiali provenienti dall'

esercito repubblicano che non potranno superare il grado di generale di brigata.

In Italia, le Forze armate erano uscite dalla Seconda guerra mondiale distrutte, non solo

materialmente, così che l‘opera di ricostruzione aveva richiesto tempo e, soprattutto, una nuova

bandiera attorno alla quale riunirsi che non fosse quella di un'Italia unita, che i fatti avevano

Page 124: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

dimostrato non esistere nel cuore e nelle coscienze di milioni di italiani.

Una bandiera che non era più quella dei tre colori, ma a stelle e a strisce.

Italia-Israele: esercitazioni militari congiunte tra Sardegna e Negev

POTERI FORTI

Nel dopoguerra italiano, parallela ad un mondo politico dominato dalla Democrazia cristiana,

pavido, incerto, incline alla trattativa ed al compromesso con il Partito comunista, esiste una forza

militare compatta e determinata nel suo anticomunismo che, nel tempo, si accrediterà come la sola,

autentica garanzia per gli Stati uniti e, successivamente, per 1'Alleanza atlantica che l‘Italia

resterà fedele ai patti e, questa volta, manterrà la parola data.

Fino a quando i governi democristiani adotteranno la linea della fermezza nei confronti del Partito

comunista e del suo alleato socialista, la garanzia militare resterà riservata, se non proprio

invisibile, per poi apparire in tutta la sua drammatica evidenza negli anni Sessanta e fino alla metà

degli anni Settanta come fattore di pesante condizionamento della politica governativa nei con-

fronti del comunismo interno.

Del resto, sono la Democrazia cristiana ed i suoi alleati anticomunisti ad affrontare il problema

rappresentato dalla presenza, in Italia, del più forte Partito comunista occidentale con misure di

carattere militare e poliziesco più che politico, delegando la propria difesa a quegli Stati maggiori

che nella guerra contro il nemico interno hanno visto, prima, la salvezza dei propri ufficiali e del

proprio prestigio e, dopo, quella del riscatto e della rivincita.

Dal momento in cui inizia la concreta riorganizzazione delle Forze Armate, con la creazione del

ministero della Difesa il 4 febbraio 1947, l'istituzione si distingue per la stabilità dei vertici di

comando che si contrappone, in modo vistoso, all'instabilità politica che vede l'avvicendamento

costante di uomini e di governi .

Dal 20 maggio 1948, data in cui si forma un governo presieduto da Alcide De Gasperi, il primo

dopo la vittoria elettorale del 18 aprile che ha stabilizzato definitivamente la situazione politica

italiana, fino al 6 agosto 1970, data in cui assume la presidenza del Consiglio il democristiano

Emilio Colombo, in un Paese ancora scosso dal massacro di piazza Fontana, si avvicendano alla

direzione politica della Nazione 21 governi e 11 presidenti del Consiglio: Alcide De Gasperi,

Giuseppe Pella, Mario Scelba, Antonio Segni, Adone Zoli, Amintore Fanfani, Ferdinando

Tambroni, Giovanni Leone, Aldo Moro, Mariano Rumor ed Emilio Colombo.

La catena di comando militare, viceversa, vede la nomina il 1° febbraio 1947 a capo di Stato

maggiore dell'esercito del generale Efisio Marras, già addetto militare a Berlino durante la guer-

ra, che il 10 novembre 1950 verrà promosso a capo di Stato maggiore della Difesa permanendo

Page 125: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

nella carica fino al 15 aprile 1954.

Gli subentra, nella carica di capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Giuseppe Mancinelli,

che si dimetterà il 29 marzo 1959 per dissensi con il ministro della Difesa, Giulio Andreotti.

Il 1° aprile 1959 è nominato capo di Stato maggiore della Difesa il generale Aldo Rossi che

manterrà l'incarico fino al 22 dicembre 1965, quando sarà sostituito dal generale Giuseppe Aloja

che, peraltro, ha ricoperto l'incarico di capo di Stato maggiore dell'esercito dal 10 aprile 1962, e

che resterà al vertice delle Forze armate fino al 16 febbraio 1968.

Nel corso di 21 anni, le Forze armate italiane sono state guidate da soli quattro uomini, Marras,

Mancinelli, Rossi e Aloja, due dei quali hanno ricoperto anche la carica di capi di Stato maggiore

dell'esercito, Marras ed Aloja, restando rispettivamente al comando dell'istituzione militare per

poco più di sette anni il primo, per poco meno di sei anni il secondo.

Ancora più stabile appare la guida della polizia italiana con annesso servizio segreto civile, che in

oltre 19 anni è stata diretta da due soli uomini: Giovanni Carcaterra, nominato il 22 marzo 1954,

che lascerà l'incarico al suo successore, Angelo Vicari, che lo manterrà fino al 28 gennaio 1973.

Quattro uomini alla guida delle Forze armate dal 1947 al 1968, due soli a quella delle forze di

polizia dal 1954 al 1973, un dato che dovrebbe far riflettere quanti ancora oggi ritengono che

questo Paese sia stato retto da una democrazia parlamentare e non sia stato, viceversa, uno Stato

autoritario e di polizia, in stile sudamericano.

Se gli Stati uniti e l'Alleanza atlantica hanno potuto contare su alleati silenziosi e fedeli, guidati con

mano ferma da pochi uomini, questi sono stati i militari ed i poliziotti italiani, non certo i politici.

Le Forze armate italiane non sono state ricostruite, nel dopoguerra, per un possibile impiego

contro un nemico esterno che per anni è rimasto solo ipotetico non avendo l'Unione sovietica la

capacità e la volontà di affrontare un conflitto mondiale, e dopo, a partire dagli anni Sessanta, è

divenuto potenziale ma affrontabile solo dagli Stati uniti, gli unici in grado di schierare un

armamento nucleare con funzioni di deterrenza e una forza armata convenzionale capace di

fronteggiare qualsiasi minaccia.

Per comprendere meglio l'inesistenza della "minaccia" militare sovietica è giusto ricordare

l'elenco parziale dei danni subiti dal suo Paese, fatto dal ministro degli Esteri sovietico,

Mikhailovic Molotov, il 19 marzo 1947:"I danni subiti dall'Urss ammontano a 128 miliardi di

dollari; 1.700 città e 70.000 villaggi distrutti; 25 milioni di persone rimaste senza tetto; distrutte

31.000 fabbriche che davano lavoro a 4 milioni di operai; distrutti 65.000 chilometri di binari

ferroviari e 4.000 stazioni; 98.000 fattorie collettive e 1.800 fattorie statali distrutte e

saccheggiate; 7 milioni di cavalli, 17 milioni di bovini, 20 milioni di suini, 27 milioni di ovini

perduti; distrutti 40.000 ospedali e dispensari medici; 84.000 scuole, 42.000 biblioteche".

A questi danni, va aggiunta la perdita, di circa 27 milioni di abitanti nel corso di un guerra

che, da una parte e dall'altra, aveva cancellata la pietà.

Nessun Paese del blocco comunista era nelle condizioni di sostenere un conflitto armato.

Il 16 aprile 1946, il generale Duff invia da Trieste al Quartier generale alleato a Caserta un

documento segretissimo nel quale ipotizza l'inizio del conflitto con la Jugoslavia per la data del 1°

giugno 1946, ma quest'ultima nulla può fare senza il supporto del1‘Unione sovietica che, a sua

volta, non è assolutamente in grado di fornirglielo.

Difatti, il 4 giugno 1946, a Caserta, il generale William Morgan, in un dispaccio, scrive che nella

Venezia Giulia "tutto indica che, al momento, sia in corso soltanto una guerra di nervi.

Di conseguenza, reputo improbabile un colpo di mano jugoslavo".

I sovietici abbandoneranno le loro pretese sui territori al confine con la Turchia, ritireranno le

proprie truppe dall'Iran, manderanno allo sbaraglio i comunisti greci che, illusi di avere alle loro

spalle paesi ormai dominati dai loro compagni albanesi, bulgari e jugoslavi, daranno inizio il 26

ottobre 1946 ad una guerriglia dalla quale usciranno sconfitti.

Le ragioni della passività sovietica, sono di carattere militare, come confermano gli esiti della

riunione svoltasi a Mosca il 10 febbraio 1948, fra sovietici, bulgari ed jugoslavi sulla questione

greca.

Page 126: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Dopo aver avuto conferma da Edvard Kardelj che la Jugoslavia non era disposta ad intervenire

militarmente in Grecia per sostenere i comunisti greci, Josip Stalin si dichiara d'accordo nel far

cessare l'insurrezione nel Paese ellenico.

"I comunisti greci - disse il dittatore sovietico, secondo il resoconto di Milovan Gilas - non hanno

alcuna possibilità di vincere. Non potete immaginare che la Gran Bretagna e gli Stati uniti, la più

grande potenza del mondo, permetteranno la rottura delle loro arterie di comunicazione nel

Mediterraneo. Fesserie! E noi non abbiamo la flotta. L‘insurrezione greca deve cessare il più

presto possibile".

Neanche la guerra di Corea dimostra la volontà guerrafondaia dell'Unione sovietica.

Il conflitto coreano nasce da un errore commesso dal segretario di Stato americano, Dean

Acheson, che il 12 gennaio 1950, nel corso di un discorso a Washington, esclude la Corea del sud

dal "perimetro" difensivo degli Stati uniti, così che Stalin autorizza la Corea del nord a sferrare

un‘offensiva lungo il 38° parallelo, il 25 giugno 1950, con la ragionevole certezza che la conquista

della Corea del sud non comporterà una risposta militare americana.

Ma si sbaglia, perché come conferma una nota dell'ambasciatore italiano a Washington, Alberto

Tarchiani, al ministro degli Esteri Carlo Sforza, la Corea non ha rilevanza strategica per gli Stati

uniti ma ha un grande valore simbolico perché "l'eventuale conquista di questa da parte delle forze

comuniste comporterebbe una perdita di prestigio tale da scuotere non solo in Estremo Oriente, ma

anche in Europa, la fiducia dei popoli liberi sull'appoggio degli Stati uniti".

Quando la Corea del nord chiede assistenza per resistere alla controffensiva americana, il 29

settembre 1950, Josip Stalin può solo rivolgersi a Mao Tse Tung che l'8 ottobre 1950, quando le

truppe americane ed alleate varcano la frontiera del 38° parallelo dando inizio

all'occupazione della Corea del nord, ordina ai "volontari" cinesi di intervenire e di travolgere,

come difatti avviene, le truppe americane obbligate ad una sanguinosa ritirata.

L'Unione sovietica non può intervenire direttamente in soccorso dei compagni coreani perché

darebbe il pretesto agli Stati uniti di attaccarla usando l'arma nucleare, come dal 1946 vanno

pianificando .

Già nel mese di giugno del 1946, gli americani avevano predisposto il "Piano Pincher" (Morsa),

che prevede un attacco nucleare all'Unione sovietica con l'impiego di 50 bombe atomiche, e che

resterà valido fino al 10 marzo 1948 quando sarà sostituito da un altro, denominato "Broiler", che

prevede lo sganciamento di 34 bombe atomiche su altrettante città sovietiche.

Solo se l'attacco americano fosse stato realizzato, 1'Armata rossa sarebbe scattata in avanti per

occupare i centri industriali dell'Europa occidentale certa che su questi gli Stati uniti non avreb-

bero potuto utilizzare i loro ordigni nucleari.

Il "pericolo rosso", sotto il profilo militare negli anni dell'immediato dopoguerra era inesistente,

come prova il fatto che l‘esercito sovietico era passato dagli 11 milioni di uomini del 1945 ai poco

più di 2 milioni del 1948, perché per un Paese distrutto da una guerra spaventosa prioritaria era la

ricostruzione non l'espansione territoriale con la forza delle armi.

La necessità di un riarmo delle Forze armate italiane non dovrebbe, pertanto, essere al primo posto

delle esigenze della Nazione e dello Stato.

Viceversa, nel clima bellico in cui vive il Paese, dopo la cessazione delle ostilità, l'esigenza dei

governi è il rafforzamento delle forze di polizia e delle Forze armate.

Il 26 febbraio 1946, l'ambasciatore americano a Roma, Alexander Kirk, trasmette al Dipartimento

di stato la richiesta del presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, già avanzata dal suo predeces-

sore, Ferruccio Parri, di elevare il numero dei carabinieri in servizio da 65 mila a 75 mila.

Le condizioni in cui versa l‘Italia sono denunciate dalla sezione R&A dell‘Oss in un rapporto del 2

febbraio 1946:

"1.700 calorie a testa invece delle 2.100 che rappresentano il minimo per una sana sopravvivenza,

condizioni generali peggiori che in qualsiasi altro paese d'Europa se si eccettua la Germania,

industrie ferme per mancanza di materie prime e carburante, una disoccupazione in aumento che

alla fine dell'inverno toccherà il 40% delle forze lavorative come unica prospettiva (sia il governo

Page 127: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

che il sindacato hanno dovuto accettarla), un'emigrazione massiccia in Francia che indirizzerà fin

d'ora 40.000 lavoratori in Belgio e mezzo milione in Francia".

Il 10 ottobre 1948, il quotidiano comunista "L'Unità" potrà scrivere, senza essere smentito, che il

bilancio del ministero degli Interni prevede "40 miliardi per la polizia, 2 per la maternità ed

infanzia".

L'ultimo combattimento che 1'Esercito italiano sosterrà, sul territorio nazionale, sarà quello contro

i separatisti, a San Mauro, nei pressi di Catania, il 29 dicembre 1945, per il resto concorre al

mantenimento dell'ordire pubblico turbato, specie in Meridione, dalle disperate condizioni di vita

dei cittadini più che dall‘attività ''sovversiva" dei partiti socialista e comunista.

Il riarmo delle Forze armate risponde, perciò, ad una logica politica interna ed internazionale che

callidamente prospetta la possibilità, presentata come probabilità concreta, di un attacco militare

al Paese da parte di una potenza straniera (L'Unione sovietica) in concorso con una "quinta

colonna" rappresentata dal Partito comunista.

Anche quando i fatti hanno provatamente dimostrato l'inesistenza di una volontà insurrezionale da

parte dei comunisti italiani, i governi italiano ed americano continueranno ad insistere, accen-

tuando i toni, sulla improrogabile necessità di riarmare le Forze armate italiane.

Ne è un esempio significativo la relazione della Cia del 24 febbraio 1949, nella quale si scrive:

"La volontà del popolo italiano di resistere all'aggressione sovietica è compromessa dal suo timore

di coinvolgimento in un'altra guerra, specialmente in assenza di efficaci mezzi di autodifesa...

Le Forze armate italiane sono in grado di sconfiggere un'insurrezione comunista, ma solo dopo che

siano avvenuti gravi danni. Nella misura in cui l'aiuto militare degli Stati uniti accresca la loro

capacità da questo punto di vista i risultati sarebbero vantaggiosi. . .‖.

Abbiamo visto diplomatici di estrazione liberale come Manlio Brosio, politici socialdemocratici

come Giuseppe Saragat e democristiani come Giovanni Gronchi, opporsi all'ingresso dell'Italia in

una alleanza militare, ritenendo giustamente più pertinente per il Paese una politica di stretta

neutralità fra i due blocchi, ma non c'è traccia di opposizione da parte degli ambienti militari pur

consapevoli che l'ingresso nella Nato avrebbe significato la rinuncia definitiva all'indipendenza del

Paese, alla sua sovranità nazionale e, di conseguenza, alla sua dignità nazionale.

Le gerarchie militari hanno tutto da guadagnare dalla psicosi bellica, dalla paura collettiva del

"pericolo rosso" perché sono loro a rappresentare la difesa del nascente regine democristiano con

tutti i vantaggi materiali che questa condizione comporta in termini di carriera, ampliamento dei

reparti, riarmo che si traduce nella possibilità di ricostruire l‘industria bellica italiana, chiamata a

lavorare sulle commesse militari americane, prima fra tutte la Fiat, saldando in maniera

indissolubile gli interessi del mondo militare con quello industriale.

Il 3 gennaio 1950, il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi comunica al governo la

costituzione di nuove unità: la brigata alpina Julia, la brigata corazzata Ariete, la divisione

Granatieri di Sardegna, la divisione di fanteria Avellino, e il progetto di ammodernamento

dell'Aeronautica.

Gli Stati uniti sostengono il riarmo delle Forze Armate Italiane, che ormai sono integrate nella

Nato.

Il 29 dicembre 1950, difatti, il segretario esecutivo del National Security Council, a Washington, in

un rapporto relativo alla "minaccia comunista" in Italia introduce il principio che quest'ultima,

benché nazione sconfitta, "nell'interesse della sicurezza degli Stati uniti e dei paesi della Nato,

possa derogare alle limitazioni al proprio riarmo".

Il 7 marzo 1951, è approvata la legge che consente il riarmo delle Forze armate, superando

parzialmente le limitazioni imposte dal Trattato di pace, e che prolunga la ferma a 15 mesi effettivi.

Il 21 dicembre 1951, Stati uniti, Gran Bretagna e Francia abrogano 29 clausole del Trattato di

pace imposto all'Italia, in gran parte riferite alle restrizioni sul piano militare.

Il 21 gennaio 1952, il Consiglio dei ministri approva uno stanziamento aggiuntivo di 250 miliardi

per il riarmo, suddivisi in due anni.

Il giorno successivo, il presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, afferma che lo stanziamento

Page 128: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

straordinario per il riarmo "non corrisponde pienamente ai desideri dei nostri alleati americani" e

chiarisce che "a questa politica non vi è alternativa: o l'alleanza militare con l'America, o una

politica di abbandono‖.

La casta militare non ha recriminazioni da fare nei confronti della classe dirigente politica la cui

politica pro-americana e filo-Nato è disposta a sostenere ad oltranza anche venendo meno a quella

che è la solidarietà all'interno delle stesse Forze armate nei confronti di ufficiali subalterni.

Il 10 ottobre 1956, il ministro degli Esteri Gaetano Martino invia una lettera "riservata" al

ministro della Difesa, Paolo Emilio Taviani, per esprimere il suo parere contrario alla richiesta di

estradizione in Italia di ufficiali germanici accusati di strage.

Per i coloro i quali hanno espresso indignazione per 1'archiviazione di procedimenti penali contro

militari germanici ed hanno chiesto a gran voce di conoscere i nomi dei responsabili, è giusto

riportare parte di quanto scritto da Martino a Taviani:

"Sono convinto che coloro i quali presero parte a così barbare azioni non meritino personalmente

alcuna clemenza. Non posso tuttavia nascondermi, come responsabile della nostra politica estera,

la sfavorevole impressione che produrrebbe sull'opinione pubblica tedesca e internazionale una

richiesta di estradizione da noi avanzata al governo di Bonn a distanza di ben 13 anni da quando i

dolorosi incidenti surriferiti ebbero luogo tanto più che una buona parte dei militari incriminati

risulterebbero già stati giudicati e condannati dalle corti alleate al momento opportuno e cioè

nell'immediato dopoguerra.

Ma, a parte le considerazioni negative che potrebbero farsi su questo nuovo tardivo risveglio non

ho bisogno di sottolineare a te, che segui da vicino i problemi della collaborazione atlantica ed

europea da parte del governo di Bonn, una nostra iniziativa che venisse ad alimentare la polemica

sul comportamento del soldato tedesco.

Proprio in questo momento infatti tale governo si vede costretto a compiere presso la propria

opinione pubblica il massimo sforzo, allo scopo di vincere la resistenza che incontra oggi in

Germania la ricostruzione di quelle Forze armate, di cui la Nato reclama con impazienza

l'allestimento".

Il 20 ottobre 1956, il ministro della Difesa, Paolo Emilio Taviani, annota nel suo diario:

"Gaetano Martino mi scrive che non è opportuno chiedere alla Germania l'estradizione di Speidel

ritenuto (ma ci sono dei dubbi) uno dei responsabili della strage di Cefalonia. I russi stanno per

invadere 1'Ungheria.Il riarmo tedesco è più che mai indispensabile. Moro mi aveva detto che la

competenza non è sua, ma è mia e degli Esteri. Mi ero imposto contro il parere di Mancinelli, per

iniziare la pratica di estradizione. Ma ora, non ci penso neppure a insistere per questo Speidel.

Martino ha ragione".

Motivazioni politiche di carattere militare ed internazionale: non si potranno schierare le armate

germaniche a fianco di quelle anglo-sassoni ed alleate contro l‘Unione sovietica continuando a

perseguire i loro ufficiali.

La logica che sta alla base della decisione italiana di archiviare i procedimenti penali a carico

degli ufficiali tedeschi è ineccepibile, ed è condivisa sia dai vertici politici che da quelli militari .

La ragion di Stato, americana ed atlantica, non viene però recepita e avallata da un gruppo di

ufficiali della divisione di fanteria "Acqui", di stanza a Cefalonia nel mese di settembre del 1943.

Loro l'estradizione ed il processo a carico di uno degli ufficiali tedeschi che partecipò alla

repressione dei militari italiani nell'isola greca li vogliono, anzi li esigono.

Ricondurli alla ragione non è, però, difficile per un vertice militare che non nutre sentimentalismi

di sorta. Così, il 23 novembre 1956, il giudice istruttore militare Carlo Del Prato spicca un

mandato di comparizione a carico di Renzo Apollonio ed altri ex ufficiali della divisione "Acqui",

ipotizzando a loro carico i reati di rivolta continuata, cospirazione ed insubordinazione con mi-

naccia verso un superiore ufficiale, per aver disobbedito agli ordini "di desistere da ogni atto ostile

e di predisporre la cessione ai tedeschi delle armi pesanti", inducendo "la truppa alla rivolta per

commettere atti di ostilità contro i tedeschi al fine di creare il ―fatto compiuto" e contrastare

militarmente le truppe germaniche.

Page 129: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Posti di fronte alla possibilità di essere processati come coloro che, infrangendo le regole del

dovere militare, avevano provocato il massacro dei loro commilitoni a Cefalonia, Apollonio ed i

suoi colleghi rinunciano ai loro propositi di vendetta e riscoprono che l'obbedienza è il mezzo

migliore per fare carriera.

L'ondata di retorica sugli "eroici caduti" italiani di Cefalonia è rinviata di 50 anni, quando cioè

l'opportunità e la convenienza politiche faranno, negli anni Novanta, dello Stato di Israele il faro

della politica governativa italiana di centro-destra e di centro-sinistra, che fa "scoprire" gli

"armadi della vergogna" e spende miliardi per istruire processi a carico di novantenni ufficiali,

sottufficiali e semplici soldati tedeschi da condannare all'ergastolo perché, perbacco, la giustizia

deve fare il suo corso e punire i criminali di guerra tedeschi.

Del resto, dall'8 settembre 1943 le parole onore e dignità sono cancellate dal vocabolario politico e

militare italiano.

Il rapporto fra le gerarchie militari ed i vertici politici democristiani s‘incrina per la prima volta

nel 1959, quando, rispettivamente, il 28 marzo ed il 29 marzo, rassegnano le dimissioni il capo di

Stato maggiore dell'esercito, Giorgio Liuzzi, e il capo di Stato maggiore della Difesa, Giuseppe

Mancinelli, per contrasti mai resi pubblici con il ministro della Difesa, Giulio Andreotti.

Dopo la Seconda guerra mondiale, il mondo non ha conosciuto la pace.

Il processo di decolonizzazione ha infiammato l'Asia con la guerra d'Indocina sostenuta dalla

Francia, la guerriglia in Malesia, Filippine, Indonesia, la guerra di Corea ha obbligato gli Stati

uniti ad intervenire militarmente e a scoprire la propria incapacità di vincere una guerra

convenzionale per l'impossibilità di usare il suo arsenale nucleare.

Dalla metà degli anni Cinquanta, il processo di liberazione dal dominio coloniale bianco investe

1'Africa e l'area del Mediterraneo ridiviene terra di frontiera e di conflitto.

La guerra civile in Grecia è finita il 16 ottobre 1949, con la netta sconfitta dalla guerriglia

comunista, ma dall'autunno del 1954 è in corso la guerra d'Algeria che vede la Francia incapace di

reprimere militarmente la rivolta che si vuole alimentata proprio dall'Unione sovietica.

Ma, se i paesi arabi sono in fermento, l'avvenimento che determina la svolta è rappresentato dalla

fornitura di armi che la Cecoslovacchia, nel mese di luglio del 1955, concede all'Egitto, su

richiesta del governo sovietico che vede, ormai, in Israele uno strumento dell'imperialismo anglo-

sassone.

La polveriera mediterranea s'infiamma con l'attacco franco-britannico-israeliano all'Egitto del 29

ottobre 1956, che determina per la prima volta, la minaccia sovietica di intervenire direttamente

con proprie truppe a difesa dei Paesi arabi sotto attacco.

Asia, Africa e Medio Oriente non sono inclusi nei patti di Jalta, quindi in quelle aree lo scontro fra

Stati uniti ed Unione sovietica può avvenire senza esclusione di colpi, con l'avvertenza di condurlo

per interposta persona.

Le due potenze mondiali sostengono le lotte di liberazione nazionali avversando entrambi il

colonialismo europeo, ma gli Stati uniti si trovano a dover fare i conti con il fatto che le potenze

coloniali sono componenti essenziali dell'Alleanza atlantica dal Portogallo all'Olanda, dalla

Francia alla Gran Bretagna.

Il blocco occidentale concorda solo sulla difesa ad oltranza di Israele, divenuta sentinella avanzata

del "mondo libero" in un Medio Oriente in cui la presenza sovietica ed il diffondersi del marxismo-

leninismo divengono, via via, sempre più forti.

L'Italia non è direttamente coinvolta nei conflitti, ma diviene anch'essa prima linea quando

1'Unione sovietica rafforza in modo massiccio la propria Marina militare per presidiare il

Mediterraneo insidiando minacciosamente la supremazia della VI flotta americana.

Il 5 gennaio 1957, a Washington, il presidente Dwight Eisenhower proclama la sua dottrina per il

Medio Oriente ufficialmente diretta a contrastare 1'"aggressione comunista".

"La perdita del Medio Oriente - afferma Eisenhower - determinerebbe una situazione di

strangolamento per il mondo libero".

La dottrina sancisce 1'"autorizzazione ad impiegare le Forze armate per assicurare e proteggere

Page 130: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

l'integrità territoriale e l'indipendenza politica di qualsiasi nazione o gruppo di nazioni nel Medio

Oriente che domandi l'assistenza americana contro un'aggressione armata proveniente da

qualunque Paese che sia controllato dal comunismo internazionale".

L'anno successivo, il 18 luglio 1958, le truppe americane e britanniche sbarcano in Libano ed in

Giordania dando applicazione pratica alla dottrina Eisenhower e ribadendo la sfida all'Unione

sovietica che l'accetta potenziando la sua flotta ed imponendo la sua presenza nel Mediterraneo.

Dal momento in cui la minaccia militare sovietica, per la prima volta dal 1945, diviene concreta le

Forze armate iniziano a rivendicare un ruolo maggiore all'interno degli Stati occidentali, in nome

della battaglia contro il “comunismo internazionale"..

Non si profila solo la possibilità di una guerra convenzionale, perché la guerra politica si combatte

anche con altre e diverse armi.

Così che nel blocco occidentale tutta la comunità dei servizi segreti è messa in allarme dalla

ricostituzione a Mosca del direttorato "D", il 23 giugno 1959, nell'ambito del primo dipartimento

generale (spionaggio) del Kgb al comando di Ivan Agato, "incaricato della pianificazione o della

diversione su scala strategica".

La mossa sovietica viene interpretata come il segnale di un campagna di disinformazione su

scala planetaria da parte di Mosca, tanto che i dirigenti dei servizi segreti occidentali non

crederanno, inizialmente, alla veridicità dello scontro fra Unione sovietica e Cina popolare.

Dal 1° al 3 dicembre 1959, a Parigi, presso la sede della Nato, si svolge una conferenza

internazionale sulla "guerra politica dei Soviet", nel corso della quale è prospettata la necessità di

organizzare la lotta politica anticomunista costituendo uno Stato maggiore misto, composto da

civili e militari.

Le Forze armate propongono sé stesse come nuova forza politica, il partito nuovo che i mezzi di cui

dispone e la disciplina dei suoi adepti può garantire la vittoria contro il comunismo e salvare la

civiltà occidentale.

Il precedente delle Forze armate francesi che, da Algeri, il 13 maggio 1958, hanno imposto il

generale Charles De Gaulle come nuovo presidente della Repubblica transalpina, senza violare la

legalità costituzionale, ha fatto scuola perché ha dimostrato che i militari hanno un ruolo da

svolgere in campo politico e non sono disposti a subire passivamente le decisioni dei governi

quando non conformi alle necessità della battaglia contro il comunismo internazionale .

In Italia, il tentativo di staccare il Partito socialista da quello comunista condotto da Aldo Moro,

ridesta i timori americani di un risorgere nella penisola di tendenze neutraliste, come segnalato da

un documento redatto, il 10 gennaio 1958, dall'Office of intelligence research and analysis (Oir)

del Dipartimento di stato.

Gli americani hanno inizialmente guardato con sospetto e diffidenza alla politica di centro-sinistra

ritenuta essenziale da parte di una parte della dirigenza democristiana per assicurare gover-

nabilità al Paese.

L'8 agosto 1956, avevano perfino ipotizzato che l'azione di Pietro Nenni fosse ispirata direttamente

dal governo sovietico, ma successivamente la Central intelligence agency (Cia) aveva aderito,

senza riserve, alla tesi che il passaggio del Partito socialista al campo democratico ed il suo

ingresso nell'area governativa avrebbero costituito un duro colpo al Partito comunista che ne

avrebbe risentito anche in termini di consensi elettorali.

Le speranze americane sono chiaramente espresse in una lettera che Robert Komer, membro del

Consiglio di sicurezza nazionale, scrive ad Arthur Schlesinger, il 9 giugno 1961:

"Un'ultima rottura tra Psi e Pci, risultante da un eventuale governo di centrosinistra, potrebbe

distruggere definitivamente le speranze dei comunisti di conquistare una maggioranza parlamenta-

re e creare un'alternativa dinamica non comunista".

Lo stesso Arthur Schlesinger, il giorno successivo, 10 giugno, invia al presidente John F. Kennedy

un memorandum in vista della visita del presidente del Consiglio italiano, Amintore Fanfani, nel

quale, fra l'altro, suggerisce di "ripetere la posizione americana che continuiamo a favorire misure

severe ed efficaci contro lo spionaggio e la sovversione comunista e che l'apertura a sinistra

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renderebbe quelle misure ancora più importanti".

Il centro-sinistra non è quindi considerato un momento della crescita democratica dell'Italia, ma è

solo un espediente, fra i tanti, per contrastare il Partito comunista e, nel contempo, per garantire

alla Democrazia cristiana la possibilità di governare senza doversi appoggiare ad alleati che, sul

piano elettorale, hanno poco da offrire.

In caso di fallimento della politica di centro-sinistra, ci sono le Forze armate a garantire la

governabilità del Paese con il consenso dei dirigenti democristiani o in dissenso da essi.

Gli anni Sessanta rappresentano il decennio più "caldo" della "guerra fredda": la Francia sotto

attacco da parte della Nato con l'organizzazione clandestina, formata da militari, dell'Oas; il colpo

di Stato in Grecia; la guerra dei sei giorni in Medio Oriente che divamperà fino all'armistizio

dell'agosto 1970 con l'afflusso in Egitto di migliaia di consiglieri militari sovietici; la flotta russa

che schiera fino a cinquanta navi nel Mediterraneo; la destabilizzazione dell'Italia.

In questo panorama, anche in quei Paesi laddove è possibile occultare la guerra dietro il paravento

di una pace inesistente, le Forze armate divengono un elemento fondamentale e decisivo della lotta

politica.

La destra politica italiana inizia a guardare alle Forze armate come lo scudo contro il comunismo,

in grado di usare con efficacia la spada per la controffensiva definitiva.

Lo Stato maggiore della Difesa, da parte sua, non rimane indifferente né in attesa di ordini politici

per predisporre gli strumenti necessari per prendere parte, con un ruolo predominante, alla

battaglia contro il "nemico interno".

Crea, come vedremo, strutture clandestine, addestra uomini, elabora dottrine, affina concetti,

allarga l'attività informativa dei reparti addetti alla sicurezza.

È vero che la circolare del reparto "D" del Sifar che dispone la schedatura di "tutte le personalità

che possono assurgere ad alte cariche o comunque inserirsi o essere interessate alle principali

attività della, vita nazionale, in qualsiasi campo", risale al 26 febbraio 1959, dieci giorni dopo

l'insediamento al ministero della Difesa di Giulio Andreotti, ma è altrettanto vero che il Sifar è alle

dipendenze dello Stato maggiore della difesa che non può, pertanto, essere considerato estraneo o

addirittura ignaro di questa attività di illecita e generalizzata schedatura.

La situazione politica è attentamente monitorata dagli Stati maggiori, come dimostra la nota

informativa che l'ufficio "I" del Comiliter di Firenze trasmette, il 29 gennaio 1964, al generale di

brigata Edoardo Formisano, responsabile del Sios Esercito, nella quale è possibile leggere che nei

confronti del centrosinistra, negli ambienti industriali e commerciali, l‘orientamento prevalente

sembra "sfumare dalla primitiva posizione di assoluto contrasto...ad una cauta attesa e di generico

consenso".

Non risulta che il Sios esercito, e quelli delle altre Armi, abbiano l'autorità di svolgere indagini di

carattere politico ed è certo, viceversa, che sono stati utilizzati per fini esclusivamente politici.

La politica di guerra globale al comunismo decisa da John F. Kennedy investe in pieno l'Italia.

Se Aldo Moro vede nel centro-sinistra una mossa astuta per garantire la governabilità, la Cia ci

vede uno strumento di lotta contro il Partito comunista, ma gli americani prendono in esame anche

altre opzioni.

Il 19 gennaio 1961, il National security council emana la direttiva 6014/1 nella quale si stabilisce

che "se i gruppi comunisti o del fronte comunista dovessero significativamente aumentare la loro

influenza sul governo italiano, e specialmente se la determinazione anticomunista dovesse scemare,

gli Stati uniti dovranno prendere in considerazione ogni possibile azione non militare (omissis) sia

da soli sia in cooperazione con altre nazioni alleate, per appoggiare qualsiasi resistenza italiana

contro queste tendenze".

In Italia, è lo Stato maggiore della difesa a predisporre le necessarie contromisure per garantirsi la

possibilità d'intervenire nel caso di cedimento da parte della Democrazia cristiana nei confronti del

Pci.

Il 27 febbraio 1961, in un appunto per il direttore del Sifar, generale Giovanni De Lorenzo, sono

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presi in esame i problemi inerenti al coordinamento tra un'organizzazione paramilitare (la cui

costituzione è stata suggerita dal comando designato 3ˆ Armata), una organizzazione militare

palese con scopi occulti (già allo studio dello Stato maggiore esercito) e una organizzazione clan-

destina già a disposizione del Sifar.

Nell‘appunto si afferma, fra l'altro, che "nella indicazione dei compiti si è omesso - tra i compiti

che il Sifar ha assegnato alle sue organizzazioni - quello dell'intervento in caso di sovvertimento

interno. Tale particolare compito configura in maniera ancora più evidente il carattere globale

dell'operazione di emergenza predisposta dal Sifar, avente cioè scopi e riflessi non soltanto nel

settore militare, bensì sull'intero piano nazionale".

Per comprendere appieno che la storia del contrasto del comunismo in Italia è storia militare, non

solo politica, bisogna fare il punto sui servizi segreti militari che un'accorta campagna di

disinformazione portata avanti dai mestieranti senza scrupoli del giornalismo italiano e da giudici

interessati alla carriera (e, a volte, anche quella politica), ha presentato come un istituzione

dipendente esclusivamente dalla politica, autonomo e incline a deviazioni.

I servizi segreti militari sono, viceversa, un reparto delle Forze armate che rispondono del proprio

operato allo Stato maggiore della difesa.

Il 30 marzo 1949, con dispaccio n. 365/S, il ministro della Difesa Randolfo Pacciardi dispone che

l'Ufficio I dell'Esercito, il Sis della Marina e il Sia dell'Aeronautica confluiscano, con decorrenza 5

aprile 1949, nel Sifa unificato, alle dirette dipendenze del capo di Stato maggiore della difesa.

Nello stesso dispaccio, inoltre, si riconosce il presidente del Consiglio come "autorità per la

sicurezza nazionale", titolare del segreto di Stato.

Il 1° settembre 1949, diviene operativo il Servizio informazioni della Forze armate che assume la

denominazione di Sifar, e viene posto al comando del generale Giancarlo Re, che già dirigeva

l'Ufficio informazioni dell'esercito dal 31 ottobre 1947, e cesserà dall'incarico il 21 marzo 1951.

Nessun dubbio, pertanto, sulla diretta dipendenza del servizio segreto militare dallo Stato maggiore

della Difesa, la cui autorità sul reparto viene riconfermata il 28 luglio 1950, quando viene istituito

il Consiglio di difesa presso il quale il capo di Stato maggiore della difesa svolge funzioni tecniche.

La legge n. 624 che istituisce il Consiglio di difesa stabilisce, difatti, che "il Capo di SMD

sovraintende al Servizio unificato informazioni militari e attua per prevenire azione dannosa al

potenziale difensivo del Paese".

Il 18 novembre 1965, con dpr n. 1478 si ridefiniscono i compiti del Sifar che continua a dipendere

dallo Stato maggiore della difesa al quale sono assegnati i ruoli di "sovraintendenza‖ ed

"ispettivo", riconfermati con la circolare del 25 giugno 1966, emanata dal ministro della Difesa,

Roberto Tremelloni, che modifica la denominazione del servizio segreto da Sifar a Sid (Servizio

informazioni difesa), con decorrenza dal 1° luglio 1966.

La cortina fumogena callidamente creata intorno alla dipendenza dei servizi segreti militari dallo

Stato maggiore difesa si è rivelata funzionale alla copertura delle responsabilità di questo ultimo.

Ma, accanto ai servizi segreti militari ci sono i Sios delle tre Armi che dipendono dai rispettivi Stati

maggiori e fanno capo alloStato maggiore della Difesa.

Il 24 luglio 1991, a Johannesburg (Sud Africa), il generale Gianadelio Maletti, ex responsabile

dell'ufficio "D" del Sid, dichiara ai magistrati che lo interrogano:

"Non ho mai prestato servizio all'interno del V Corpo d'Armata di Vittorio Veneto. So però che da

sempre tra i suoi compiti rientrava quello di organizzare una resistenza nel caso di invasione a

opera delle Forze armate dell'Est europeo.

Si trattava di un'attività di resistenza che doveva essere posta in essere da personale non militare.

Ritengo che dipendesse dal SIOS dell'Esercito".

A parte la reticenza del generale Maletti che gli suggerisce di escludere la partecipazione di reparti

militari d'élite alla eventuale guerra di guerriglia contro gli improbabili invasori sovietici, è

significativo che stabilisca un rapporto di dipendenza della struttura "Gladio" dal Sios esercito

che, a sua volta, risponde al capo di Stato maggiore dell'esercito.

Page 133: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

La conferma, fra altre, giunge da una riunione svoltasi il 3 marzo 1964 fra il comandante del Sios

esercito, il capo dell'ufficio "R" del Sifar e il responsabile della sezione Sad ("Gladio")

sull'impegno degli ufficiali "I". Si decide che l'attività addestrativa inizi in autunno e si stabilisce di

trovare una denominazione di copertura per meglio garantire la sicurezza dell'operazione.

Il Sios esercito, alle dirette dipendenze dello Stato maggiore dell'esercito, interviene quindi nella

battaglia politica contro il comunismo ed il lassismo democristiano nei confronti di quest'ultimo.

A definitiva conferma che "Gladio" non s'identifica con il solo servizio segreto militare, c'è il fatto

che, il 20 gennaio 1970, è il responsabile del Sios-esercito, generale Vito Miceli, ad inviare una

nota sulle "Stay-behind" al nuovo capo di Stato maggiore della difesa, generale Enzo Marchesi.

Cosa abbia rappresentato "Gladio" nella battaglia contro il comunismo è fatto storicamente

provato ma qui interessa far rilevare che la sua attività politica non derivò dal fatto di essere una

struttura ufficialmente inserita nel servizio segreto militare, bensì dagli ordini che provenivano dai

vertici della Forze armate, incredibilmente rimasti estranei sul piano giudiziario e su quello

storico.

Ufficiali del Sios esercito li troviamo implicati nelle vicende oscure e tragiche degli anni cosiddetti

di "piombo", da Amos Spiazzi, plurinquisito, al colonnello Cosimo Pace ed al capitano Pietro

Cangioli inseriti nell'organigramma dei "congiurati" del ―golpe Borghese", e nella direzione del

servizio di spionaggio illegale organizzato dalla Fiat troviamo ufficiali del Sios Aeronautica.

In quest'ultimo caso si potrebbe eccepire che l'azienda torinese fabbrica anche armi, aerei, blindati

ecc. e che, quindi, è normale che il suo servizio di sicurezza interna fosse diretto da uomini dei

servizi segreti.

Però, le schedature della Fiat non riguardavano i possibili violatori dei segreti militari né

tendevano ad individuare eventuali sabotatori, perché erano finalizzate al controllo politico delle

maestranze e dei loro familiari, e non solo.

Il 18 settembre 1950, l'illegale struttura informativa della Fiat redige una scheda sul conto di

Sergio Garavini, definito" apo ufficio informazioni della Federazione" del Pci, il quale "ha

riunito sabato sera gli agenti di informazione ai quali ha impartito disposizione per intensificare la

propaganda in seno all'esercito. Ha raccomandato di estendere la maggiore attività fra gli ufficiali

in s.p.e. e di tenersi in continuo collegamento con le cellule ufficiali di complemento. Particolare

raccomandazione ha rivolto all'attivista F. E. capocellula presso il Distretto militare con il quale si

è compiaciuto per il lavoro fin qui svolto".

Sergio Garavini, dirigente del Partito comunista, non ha alcun rapporto diretto od indiretto con la

Fiat.

Il 24 gennaio 1955, il servizio segreto della Fiat stila un rapporto informativo sul conto di M.D. ex

"staffetta partigiana" e militante del Partito d'azione, di cui ora si sospetta che svolga, in realtà,

attività politica a favore del Pci.

M.D. non ha alcun rapporto, diretto od indiretto, con la Fiat.

La prova che lo Stato maggiore della Difesa, tramite lo Stato maggiore dell'Aeronautica che ha

utilizzato il proprio Sios, ha costituito nel dopoguerra un servizio di spionaggio illegale in campo

industriale, non per proteggere segreti ma per controllare le maestranze e quanti altri cittadini

avevano la ventura di attirarne l'attenzione, viene da un telegramma inviato dall'amministratore

delegato della Fiat, il 6 settembre 1954, all'ambasciatrice americana Clara Booth Luce:

"1) Da gennaio ad agosto abbiamo sospeso o licenziato 687 indesiderabili, oltre ai 700 precedenti

e ve ne abbiamo comunicato i nomi. 2) D'accordo col 'country team' abbiamo intensificato gli sforzi

per la fusione degli indipendenti con la Cisl e la Uil a danno della Cgil. 3) Ci siamo anche

accordati sulla istituzione di una entità di sicurezza composta da esponenti dell'aeronautica

italiana, dell'ambasciata americana e della Fiat. 4) Stiamo contattando altre società, la Om, la

Magneti Marelli, la Borletti, perché seguano il nostro esempio".

Non ci sono, pertanto, dubbi: la Fiat ha utilizzato per tutto il dopoguerra un servizio segreto

Page 134: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

proprio, diretto da personale del Sios Aeronautica e coordinato con esponenti dei servizi segreti

americani.

Anche in questo caso, la presenza della Forze armate nello svolgimento di un'attività spionistica

illegale ai danni di cittadini italiani, organizzata dal capitalismo privato indigeno, è fuori

discussione.

L'amministratore delegato della Fiat, Vittorio Valletta, il 22 agosto 1950, ad Egidio Ortona aveva

confessato:

"Non possiamo fare che una sola politica: quella dell'America per l'America".

Alla stessa conclusione sono giunti, fin dall'8 settembre 1943, i vertici militari italiani.

Come abbiamo visto, nell'appunto del Sifar del 27 febbraio 196I si fa riferimento ad una

organizzazione paramilitare "la cui costituzione è stata suggerita dal comando designato 3ˆ

Armata".

Il 30 dicembre 1997, il generale Vittorio Emanuele Borsi di Parma dichiara al giudice istruttore di

Venezia, Carlo Mastelloni:

"Sapevamo dal Sifar dell'esistenza di un'organizzazione paramilitare di estrema destra chiamata

Ordine Nuovo sorretta dai servizi di sicurezza della Nato che aveva compiti di guerriglia, e di

informazione in caso di invasione.

Si trattava di civili e militari che, all'emergenza, dovevano comunicare alla nostra Armata (la III

con sede a Padova - Ndr) i movimenti del nemico. Si trattava di un'organizzazione tipicamente

americana munita di armamento e di attrezzature radio".

Se consideriamo i rapporti privilegiati intercorsi fra Pino Rauti, giornalista del quotidiano "Il

Tempo" di Roma, e capo di "Ordine nuovo" spacciata per organizzazione "neonazista", ed il capo

di Stato maggiore dell'esercito Giuseppe Aloja; se leggiamo la scheda di adesione ad "Ordine

nuovo"; se ripercorriamo la carriera dello stesso Rauti, non dobbiamo fare molta fatica a collegare

l'organizzazione paramilitare di cui si parla nell'appunto del 27 febbraio 1961 a quella descritta

dal generale Borsi di Parma (che ne fa esplicitamente il nome) che ha il suo gruppo più forte nel

Triveneto.

I vertici militari agiscono, quindi, operando su più piani, occulti e palesi, dando inizio, in prima

persona, ad una campagna propagandistica che deve denunciare la "guerra rivoluzionaria"

comunista e, nel contempo, la necessità di riconoscere alle Forze armate, cioè a sé stessi, la

responsabilità di combatterla.

Dal 18 al 21 novembre 1961, a Roma, si svolge il secondo convegno sulla "guerra rivoluzionaria

dei Soviet", al quale, insieme ai politici, prendono parte decine di alti ufficiali.

Il convegno del 3-5 maggio 1965, a Roma, organizzato ufficialmente dall‘istituto di studi militari

"A. Pollio", sul tema solito, "La guerra rivoluzionaria", è stato voluto dal capo di Stato maggiore

dell‘esercito, Giuseppe Aloja, e finanziato con i fondi del servizio segreto militare.

Il 20 giugno 1969, a Roma, si svolge un convegno organizzato dall'istituto di studi militari "N.

Marselli" sul tema "La difesa civile in Italia", al quale prende parte il ministro della Difesa, Luigi

Gui.

Il 14 marzo 1971, a Roma, si svolge una manifestazione organizzata dall‘associazione "Amici delle

Forze armate".

Due mesi più tardi, sempre a Roma, dal 24 al 26 giugno 1971, si svolge il convegno sul tema

"Guerra non ortodossa e difesa", organizzato, anche in questa occasione, dall'istituto di studi

militari "N. Marselli", al termine del quale si auspica che "le Forze armate abbiano più peso nella

vita della Nazione e siano presenti là dove si fanno grandi scelte nazionali, per esempio nella

programmazione" .

Le Forze armate non si offrono più come servitori dello Stato, ma vogliono essere esse stesse lo

Stato.

Nell'estate del 1964, le gerarchie militari avevano sostenuto la Democrazia cristiana impegnata a

Page 135: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

riportare all'ordire il Partito socialista, spaventandolo con il "tintinnio delle sciabole".

La gazzarra scatenata dalla sinistra italiana contro il generale Giovanni De Lorenzo,

fantasiosamente accusato di voler fare un"colpo di Stato" utilizzando la sola Arma dei carabinieri

di cui è comandante, ha messo opportunamente in ombra che dal presidente della Repubblica,

Antonio Segni, si è recato, su convocazione, anche il capo di Stato maggiore della difesa, generale

Aldo Rossi.

Mentre naufraga nel ridicolo la pretesa che l'Arma dei carabinieri possa, con le sue sole forze,

compiere un "colpo di Stato" in Italia prescidendo dalla volontà e dal concorso delle altre Armi,

dei loro Stati maggiori e dello Stato maggiore della Difesa.

Non esiste nella storia dei colpi di Stato del XX secolo un solo esempio di azione portata innanzi da

una parte delle Forze armate, in assenza o addirittura in contrasto con le altre.

Il tentativo fatto dai generali francesi, il 22 aprile 1961, di abbattere il presidente della Repubblica,

Charles De Gaulle, è un esempio di come una parte delle Forze armate non possa prevalere sulle

altre.

In linea teorica, un colpo di Stato militare può essere fatto dal solo esercito, senza il concorso

della. Marina e dell'Aeronautica, non certo da una parte di esso.

E l'Arma dei carabinieri era parte integrante dell'Esercito, non la più numerosa né la meglio

armata.

Tanto non vuole dire che le Forze armate siano sempre rimaste compatte nella loro azione politica

e di contrasto del comunismo nazionale.

La "guerra dei generali" che ha visto la contrapposizione fra il capo di Stato maggiore

dell'esercito, Giovanni De Lorenzo, e quello della Difesa, Giuseppe Aloja, ne è una eloquente

riprova.

L'ex segretario amministrativo del Sifar e dell'Arma dei carabinieri, colonnello Luigi Tagliamonte,

ebbe a dire un giorno che il generale De Lorenzo è stato defenestrato perché non aveva voluto

accettare la "strategia della tensione".

Un fatto è certo. Il 20 aprile 1966, il capo di Stato maggiore della difesa, Giuseppe Aloja, emana

una direttiva in cui raccomanda "l'educazione morale e civica" per "immunizzare il combattente

dalla propaganda sovversiva tendente alla disgregazione della compagine militare", e

contestualmente preannuncia "una specifica normativa sull'arma psicologica".

Il giorno successivo, con una tempestività fulminea, il capo di Stato maggiore dell'esercito,

Giovanni De Lorenzo, emana a sua volta una direttiva nella quale ribadisce l'apoliticità delle

Forze armate ed impone di eliminare "nella trattazione degli argomenti qualsiasi riferimento che

possa - anche vagamente - far pensare ad una visione di parte".

Non c'è uno scontro solo personale fra i due massimi esponenti delle Forze armate, ma una diversa

ed opposta concezione della lotta al comunismo.

Fa riflettere che la destituzione del generale Giovanni De Lorenzo, il 15 aprile 1967, sia avvenuta

per imposizione di Giuseppe Saragat, ora presidente della Repubblica, nell'imminenza dell'avvio

sul piano operativo dell'operazione "Chaos", varata dalla Cia e che ha avuto, per l'Italia,

conseguenze tragiche.

Anche la morte, avvenuta in un incidente stradale dalla dinamica sospetta, del generale Carlo

Ciglieri, ex comandante generale dell'Arma dei carabinieri ed in quel momento a capo del

comando designato della 3ˆ armata, a Bassano del Grappa il 27 aprile 1969, induce a pensare che

ci siano state delle resistenze forti, all'interno delle più alte gerarchie militari, alle operazioni clan-

destine condotte dagli americani sul nostro territorio.

Eliminati, in un modo o nell'altro, i dissensi interni, le Forze armate si pongono ora come l'ago

della precaria bilancia politica italiana.

Adulate dalla destra, da parte dei democristiani, ritenute dai socialdemocratici e dagli uomini di

Pietro Nenni le sole in grado di risolvere la situazione interna e di liquidare il Partito comunista, le

gerarchie militari si calano nei panni dei pretoriani che scelgono i loro imperatori.

A partire dall'estate del 1967 e fino all'autunno del 1974, le Forze armate assolveranno il compito

Page 136: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

di condizionare la politica democristiana, ritenuta troppo arrendevole nei confronti del Pci,

sostenendo i socialdemocratici considerati i "duri" dello schieramento politico anticomunista e

facendo balenare, ora in modo palese ora in modo criptico, la loro disponibilità ad intervenire per

porre fine al disordine pubblico e sventare la minaccia rappresentata dall'avvicinamento del Pci

all'area governativa.

Non hanno mai ipotizzato le pavide gerarchie militari italiane un colpo di Stato alla cilena o alla

greca, perché nessun esponente militare ha mai avuto sufficiente carisma per proporsi - ed essere

accettato - come il capo indiscusso di una eventuale Giunta militare.

Inoltre, ancora più dei politici, i militari mantenevano uno stretto rapporto di sudditanza con i loro

colleghi dell‘Alleanza atlantica e degli Stati uniti.

E gli americani non hanno mai preso in considerazione la possibilità di agire come in Cile ed in

Grecia, di imporre cioè agli italiani un governo militare.

Hanno, invece, cercato il "pretesto" per dare ad un governo civile, sostenuto dalle Forze armate, la

possibilità di proclamare lo "stato di emergenza", di sospendere temporaneamente le garanzie

costituzionali o, in subordine, per applicare quegli articoli del codice penale che avrebbero

consentito di trasformare i dirigenti del Partito comunista in imputati in stato di detenzione.

In entrambi i casi, il ruolo dei militari sarebbe stato fondamentale perché erano i soli in grado di

garantire l'ordine pubblico sull'intero territorio nazionale anche facendo uso delle armi.

Quando questo Paese sarà liberato dal liquame giornalistico e storico della sinistra, si potrà

riconoscere in Junio Valerio Borghese un esponente dell'establishment militare interno ed

internazionale e, con esso, che si potrà riconoscere che tutta la sua azione politica è stata ispirata e

concordata con i vertici militari, italiani e stranieri.

Sarà, quindi, possibile riconoscere nell'operazione che ha portato agli attentati del 12 dicembre

1969 il "pretesto" che avrebbe giustificato la proclamazione dello "stato di emergenza" e avrebbe

consentito a Giuseppe Saragat ed ai socialdemocratici di assumere una posizione di preminenza

anche nei confronti dei democristiani perché a loro, e non ai secondi, guardavano le gerarchie

militari per giungere alla costituzione di quello Stato forte che auspicavano.

In nota informativa della divisione Affari riservati del ministero degli Interni del 23 febbraio 1971,

riferito al Fronte nazionale di Junio Valerio Borghese, è scritto:

"Fn è inserito in un gioco di industriali, Cia, Psu, militari, al fine di favorire non tanto un colpo di

Stato, ma un colpo d'ordine" .

La Medaglia d'oro al V.M. Junio Valerio Borghese rappresentava gli interessi e le aspirazioni dei

"poteri forti", primo fra tutti quello militare.

Il presunto, per il liquame giornalistico e storico di sinistra, "principe nero" aveva in realtà in

mente di fare un governo "bianco" riconosciuto da Israele, Stati uniti, Germania federale ecc.

sostenuto dalle baionette delle Forze armate, per fare piazza pulita dei "rossi" usando le leggi

ordinarie.

Lo stesso, identico fine si proponeva il liberale, partigiano, Edgardo Sogno che, come Junio

Valerio Borghese, faceva leva sui militari e fra questi ultimi contava il sostegno necessario per

pervenire, anch'esso, alla formazione di un governo civile che avesse la forza. derivante dal

sostegno militare per mettere fuori legge il Pci e le organizzazioni dell'estrema sinistra.

Il partigiano Edgardo Sogno gode dell'appoggio degli ufficiali provenienti dalle file del movimento

partigiano, tanto che il 23 marzo 1971, a Milano, nello studio di un notaio, deposita il giuramento

sottoscritto da una ventina di ufficiali superiori con il quale costoro s'impegnano a "compiere

personalmente l'esecuzione capitale degli esponenti politici dei partiti democratici responsabili di

collaborazionismo con i nemici della democrazia e di tradimento verso le libere istituzioni".

La scomparsa del giuramento con le loro firme autografe dalle carte processuali del giudice

istruttore Luciano Violante, ripagato per tanta sfortuna con una fortunata carriera politica, non ha

consentito di registrare, sul piano storico, i nomi degli ufficiali superiori delle Forze armate che lo

avevano sottoscritto, ma questa omissione nulla toglie alla verità storica che vede le gerarchie

militari impegnate in quegli anni in una sordida lotta politica per supplire all'incapacità dei

Page 137: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

democristiani e mantenere, ad ogni costo, l'Italia all'interno del blocco occidentale, a disposizione

degli Stati uniti d'America.

Dopo il fallimento dell'operazione del 12-14 dicembre 1969, la Democrazia cristiana impegna con

le gerarchie militari una battaglia occulta finalizzata, da un lato, a rassicurarle sulla sua "tenuta"

contro il Partito comunista, dall'altro, a neutralizzare gli "estremisti" in divisa.

L'inchiesta sulla strage di piazza Fontana, abilmente pilotata verso gli ambienti di destra da

personaggi democristiani, e quella sul "golpe Borghese" fatta iniziare nel mese di marzo del 1971,

e più ancora quelle sulla "Rosa dei venti" e il "golpe bianco" di Edgardo Sogno, partite dopo le

rivelazioni del segretario nazionale del Msi Giorgio Almirante, ad Arnaldo Forlani e, da quest'ul-

timo, poste alla base del suo discorso a La Spezia il 5 novembre 1972, danno l‘idea della

percezione del pericolo corso dai dirigenti democristiani resisi conto di essere stati scavalcati dai

socialdemocratici, postisi alla guida di un mondo politico eterogeneo, in nome dell'anticomunismo

e degli interessi della Nato e degli Stati uniti.

Utilizzando la magistratura come il pongo, i democristiani hanno fatto dell'uso politico delle

inchieste giudiziarie un'arma temibile perché ha consentito loro di minacciare ambienti ed interessi

contrastanti con i loro, con la certezza pacifica che i malleabili magistrati italiani avrebbero

compreso quando e su quali soglie fermarsi a tempo per non provocare danni irreparabili all'intero

sistema.

Lo scontro dura fino all'autunno del 1974, quando la mutata politica degli Stati uniti e, di

conseguenza, della Nato che porta alla caduta dei regimi autoritari greco e portoghese comporta

un diverso approccio alla questione comunista che non contempla più atti di forza diretti contro il

Pci.

Per gli oltranzisti atlantici che ancora non hanno compreso la diversa realtà internazionale in cui

vivono, il momento di rientrare nei ranghi scatta nel mese di marzo del 1981 con l‘indagine sulla

loggia massonica Propaganda due, ufficialmente diretta da Licio Gelli.

Se gli anni Sessanta sono stati quelli della "destabilizzazione‖, gli anni Settanta, superato il

momento di maggior pericolo, con l'ultima guerra arabo-israeliana dell'ottobre del 1973, sono

quelli della stabilizzazione dell‘area Mediterranea.

La minaccia militare sovietica in Europa è ormai un fantasma, al quale credono solo gli agit-prop

di destra, quindi le Forze armate iniziano a spostare i reparti al sud d'Italia; la solidità dei regimi

comunisti europei comincia ad incrinarsi, soprattutto in Polonia; gli americani riescono a

trascinare l'Unione sovietica nella guerra in Afghanistan e si avvicina il momento del dialogo fra le

due superpotenze che prelude al crollo finale dell'impero comunista.

In Italia, la Democrazia cristiana ed i suoi alleati accettano il dialogo con il Partito comunista,

troppo forte elettoralmente per essere ancora emarginato, troppo legato a Mosca perché cada

ilveto americano sul suo ingresso nel governo.

Viene meno la necessità dello scontro frontale con i comunisti, ai quali l'imbecillità di ben

individuati militanti di destra ha regalato, con le stragi, centinaia di migliaia di voti e accresciuto

la loro influenza politica, mentre alla loro sinistra prende forza il loro nemico più insidioso e

temibile: le Brigate Rosse.

Ma non rientra nell'economia di questo lavoro parlare delle origini e delle finalità delle Brigate

Rosse e di altre organizzazioni come "Autonomia operaia" che entrano a pieno titolo nella storia

dell'anticomunismo e nei manuali delle metodologie occulte con le quali i reparti specializzati delle

Forze Armate ed i Servizi Segreti Civili liquidano i loro nemici.

Il coinvolgimento delle Forze Armate nella guerra politica è una certezza data dal numero, dai

nomi, dal grado degli ufficiali coinvolti e dalla quantità e qualità delle organizzazioni

fiancheggiatrici che sono state costituite per sostenerne l'impegno politico dalla fine degli anni

Cinquanta fino alla metà degli anni Settanta.

La guerra al comunismo è stata la loro guerra, prima ancora che quella dei politici, perché alle

Forze armate spetta indiscutibilmente il compito di combattere i nemici esterni e quelli interni,

Page 138: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

anche se essa non è convenzionale e non richiede lo spiegamento di mezzi corazzati e reggimenti di

fanteria nelle strade.

È stata un guerra che ha avuto più volti e più nomi, da quello di "guerra psicologica" a quello di

"guerra non ortodossa" per approdare infine a quello di "guerra a bassa intensità".

Vediamo, ora, come l'hanno combattuta e vinta facendone pagare i costi ed il prezzo al popolo che,

viceversa, dovevano proteggere e tutelare.

1947. Dovremmo parlare anche di altri temi che riguardano l‟Italia, così per comprendere anche

meglio ciò che accadde e accadrà ad ogni Paese ostaggio USA: a) il falso papa che modificò gli

araldi della Chiesa per potersi poi chiamare 23 (il numero degli Illuminati di Baviera) e spodestare

l‟antipapa Papa Giovanni XXIII (Baldassare Cozza), la cui carica, se pur messa in discussione, non

fu mai veramente negata sino al 1947, quando nell'Annuario Pontificio scomparve dalla notte al dì

(mentre il suo ritratto resta fra i Papi effigiati nella Basilica di San Paolo Fuori le mura); b) I°

maggio, Portella della Ginestra, la prima “strage” di Stato compiuta in Italia per mano delle OSS

(CIA) e con la complicità di Servizi Segreti italiani, americani e inglesi (Truman, Donovan,

Angleton, Stern, Montini, Morlion, ecc. http://www.youtube.com/watch?v=XIcv599AMBk) strage

attribuita al bandito patriota Salvatore Giuliano ed in cui morirono molti innocenti Subito appresso

Luciano fu ucciso dalle forze speciali, sebbene la colpa venne attribuito a una vendetta. L‟epediente

servì per accusare i bolscevichi ed impedire l‟ascesa dei comunisti in Italia. In quella occasione

venne anche siglato un patto con Montini e per la sua ascesa al soglio Cardinalizio (Arcivescovo di

Milano e quindi al Soglio Pontificio, in barba al Beato Pio XII che ne scongiurava. E‟ in Sicilia, con

la MAFIA di Stato che si gioca la storia d‟Italia. Sempre in quel periodo venne riattivata la Banca

del Vaticano, lo IOR, attraverso cui far passare parte dei fondi neri paralleli al Piano Marshall, e lo

stesso Montini si fece anche garante per le SS in fuga (Piano Odessa o ratline IL CANALE DEI

RATTI) verso l‟Argentina, nascondendoli nei conventi dove Pio XII aveva disposto di portarvi gli

ebrei perseguitati. Montini s‟era guadagnato la fiducia, quando, sempre di nascosto da Papa Pio XII,

inviò agli americani le coordinate per colpire con la bomba atomica la diocesi più ricca di Cattolici

in Giappone –magari i destini di Nagasaky gli sfuggivano; c) conferenza di Seelisberg, che incantò

Giovanni (23) all‟epoca ancora Patriarca di Venezia e che getto le basi per la diffusione della

grande menzogna sincretista nel Concilio Vaticano II, di cui parlerò più ampiamente avanti; d) lo

IOR, il punto dolente su cui si concentra parte dell‟apostasìa ecclesiastica, di cui Montini fu il

grande “fochista” (sento il fume di Satana entrare in Vaticano). L'Istituto, ovviamente non nasce col

mons. Montini. Attraversò tre periodi di grande cambiamento: nel 1870 con la dissoluzione dello

Stato Pontificio; nel 1929 con i Patti Lateranensi che stabilirono l'indipendenza della Città del

Vaticano; ed in seguito agli accadimenti della Seconda Guerra Mondiale. Fu il Beato Pio XII che

nel 1942 la riammodernò e ridenominò IOR (Istituto per le Opere di Religione), una vera banca con

scopo di lucro, dotata di personalità giuridica propria. Con questa trasformazione lo IOR divenne un

vero e proprio istituto di credito avente come oggetto d'impresa quello di far fruttare i capitali a

disposizione. Il 31 dicembre „42 il ministro delle Finanze del governo italiano Paolo Thaon di Revel

emise una circolare che prevedeva l'esenzione dello IOR dal pagamento delle imposte sui dividendi.

Nel corso degli anni l'istituto fu criticato per la spregiudicatezza del suo modus operandi, basato

principalmente sulla speculazione sul mercato azionario mondiale e su quello immobiliare, anche

grazie ai sostanziosi privilegi ed esenzioni sopracitati. Secondo dichiarazioni del pentito di mafia

Vincenzo Calcara, lo IOR era coinvolto nel riciclaggio di denaro di Cosa Nostra, mentre un altro

pentito, Francesco Marino Mannoia (secondo Giovanni Falcone «il più prezioso collaboratore di

giustizia») rivelò nel 1998, durante il processo per mafia a Marcello Dell'Utri, che «Licio Gelli

investiva i danari dei corleonesi di Totò Riina nella banca del Vaticano. (...) Lo IOR garantiva ai

corleonesi investimenti e discrezione». Ma non solo offriva garanzia alle “società di servizio

mafiose”, ma anche ai loro mandanti e fiduciari filoamericani e filosionisti, verso i quali sono in

corso inchieste: Tangentopoli, Don Bancomat, P2, Crac Banco Ambrosiano Veneto, trasferimenti

illeciti alla JP Morgan, ecc.. Sotto la gestione Nogara furono rafforzati i legami con diverse banche.

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Già dai primi del Novecento i Rothschild di Londra e di Parigi trattavano con il Vaticano, ma con la

gestione Nogara affari e partners bancari aumentarono vertiginosamente: Credit Suisse, Hambros

Bank, Morgan Guarantee Trust, The Bankers Trust of New York (di cui Nogara si serviva quando

voleva comprare/vendere titoli a Wall Street), Chase Manhattan, Continental Illinois National Bank.

E Nogara (dal 1929 al 1958) assicurò al Vaticano partecipazioni in società che operavano nei settori

più diversi: alimentare, assicurativo, meccanico, militare, tessile, cartario, acciaio, energia, cemento,

beni immobili. Un susseguirsi di successi finanziari senza precedenti per la Chiesa cattolica tanto

che il cardinale Francis Spellmann di New York pronunciò per lui un memorabile epitaffio: «Dopo

Gesù Cristo la cosa più grande che è capitata alla Chiesa cattolica è Bernardino Nogara» figura

perlantro molto stimata proprio da Montini che mai intervenne per dissipare perplessità sull‟attività

a dir poco indecorosa della Banca Vaticana. «Prodotti come bombe, carri armati, pistole e

contraccettivi potevano essere condannati dal pulpito, ma le azioni che Nogara comprava aiutarono

a riempire le casseforti di San Pietro» commenta Yallop. Di certo in “Corrispondenza clandestina

in Vaticano tra Montini e Nogara 1943-1945” si possono risolvere parte dei dubbi sugli accordi

che il prelate stava cominciando a tessere con la nomeclatura sionista e cripto-giudea dei noachidi.

Grazie alla sua abilità, Nogara trasformò l'Amministrazione in un impero industriale, finanziario ed

edilizio. Le condizioni che il banchiere pose a Pio XI per accettare l'incarico di gestire il patrimonio

del Vaticano furono due: gli investimenti dovevano essere liberi da qualsiasi considerazione

religiosa o dottrinale e realizzabili in ogni parte del mondo. Il Papa accettò e si aprì così la strada

alle speculazioni monetarie e ad altre operazioni di mercato nella Borsa valori, compreso l'acquisto

di azioni di società che svolgevano attività in netto contrasto con l'insegnamento cattolico (armi,

contraccettivi ecc.). Inoltre il Vaticano, essendosi dichiarato neutrale durante la II guerra mondiale,

poté, come la Svizzera, trattare tranquillamente affari con la Germania di Hitler. Finita la guerra il

Vaticano non risarcì mai le vittime dell'olocausto, restituendo loro i preziosi che i nazisti avevano

trasformato in lingotti. Anzi la Banca Vaticana contribuì a nascondere l'oro nazista non solo nella

stessa Santa Sede, ma anche presso il santuario di Fatima in Portogallo, controllato da elementi

massonici, i quali solo apparentemente risultano anticlericali (è noto infatti che la loggia segreta P2

aveva ampi contatti con gli ambienti vaticani). Lo IOR ha contribuito anche a scomparsa di buona

parte dell'oro della Croazia indipendente, che durante l'ultima guerra mondiale collaborava coi

nazisti. Gli ustascia (cattolici nazisti) massacrarono impunemente ben mezzo milione di serbi

ortodossi, nonché decine di migliaia di ebrei e di gitani. La leadership ustascia, finita la guerra, si

era rifugiata proprio in Vaticano e in alcune proprietà francescane italiane. Uno dei mediatori che

permise agli ustascia e anche ad altri criminali nazisti di ottenere l'impunità, fu il segretario di

stato Montini, in seguito papa Paolo VI. In particolare gli ustascia ebbero bisogno della Banca

Vaticana proprio per gestire finanziariamente il loro governo esiliato in Argentina e per spedire i

propri criminali in fuga verso il Sudamerica, l'Australia e altri luoghi con la protezione della Cia.

Ovviamente il Segretariato Vaticano è a tutt'oggi assolutamente contrario a rendere pubblici gli

archivi relativi alla II Guerra Mondiale. Intanto Nogara continuava a lavorare per accrescere le

risorse del Vaticano. Negli anni '50 e '60 lo IOR prese ad arricchirsi coi fondi che molte famiglie

agiate volevano trasferire all'estero per pagare meno tasse. Il vescovo Paul Marcinkus, il più famoso

dirigente dello IOR, faceva chiaramente capire che la Banca Vaticana godeva di privilegi assoluti

nell'esportazione all'estero dei capitali. Egli era in grado di servirsi di noti finanzieri e bancarottieri,

quali Michele Sindona, colluso coi poteri mafiosi italo-americani, avvelenato in carcere, e Roberto

Calvi, presidente del Banco Ambrosiano, trovato impiccato a Londra; nonché del capo della P2,

Licio Gelli, arrestato per attività sovversiva, e del vescovo Hnilica, che per tutti gli anni '80 trasferì

in Vaticano i fondi anticomunisti provenienti dall'Europa dell'est e i fondi cospicui provenienti dai

pellegrinaggi di Medjugorje in Bosnia. Utilizzando numerose società fantasma con sede a Panama o

nel Lussemburgo, lo IOR divenne uno dei maggiori esponenti dei mercati finanziari mondiali alla

fine degli anni '70. Era infatti in grado di utilizzare le filiere mafiose di Sindona per istradare grosse

somme fuori dal Paese, sotto il naso di tutti gli organismi di controllo. Poi, quando Sindona era

diventato meno frequentabile, a seguito dei suoi debiti con la giustizia, lo IOR cominciò a servirsi di

Page 140: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Roberto Calvi e della sua banca. In quel periodo nel Vaticano si fronteggiavano due fazioni

politiche contrapposte: una, massonica-moderata, denominata "Mafia di Faenza", faceva capo a

Casaroli, Samorè, Silvestrini e Pio Laghi, l'altra, integralista, legata all'Opus Dei, faceva capo a

Marcinkus, Mons. Virgilio Levi, vice direttore dell'"Osservatorio Romano", e Mons. Luigi Cheli,

Nunzio pontificio presso l'ONU. Secondo un rapporto del giugno 2002 del Dipartimento del Tesoro

americano, basato su stime della Fed, solo in titoli Usa il Vaticano ha 298 milioni di dollari: 195 in

azioni, 102 in obbligazioni a lungo termine (49 milioni in bond societari, 36 milioni in emissioni

delle agenzie governative e 17 milioni in titoli governativi) più un milione di euro in obbligazioni a

breve del Tesoro. E l‟advisor inglese The Guthrie Group nei suoi tabulati segnala una joint venture

da 273,6 milioni di euro tra IOR e partner Usa. I segreti finanziari del Vaticano vengono conservati

nelle Isole Cayman, il paradiso fiscale caraibico, spiritualmente guidato dal cardinale Adam Joseph

Maida che, tra l‟altro, siede nel collegio di vigilanza dello IOR. Le Cayman sono state sottratte al

controllo della diocesi giamaicana di Kingston per essere proclamate Missio sui iuris, alle

dipendenze dirette del Vaticano. Per il 25esimo anniversario di pontificato, Giovanni Paolo II il 25

ottobre 2003 ha ricevuto un assegno da 2,5 milioni di dollari, la rendita di un fondo d‟investimento

americano da 20 milioni di dollari dedicato a lui, il Vicarius Christi Fund. Il denaro è gestito

dall‟ordine cavalleresco cattolico più grande del mondo, nato 122 anni fa nel Connecticut: The

Knights of Columbus (I Cavalieri di Colombo), che conta 1,6 milioni di membri tra Stati Uniti,

Canada, Messico, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Filippine, Bahamas, Guatemala, Guam,

Saipan e Isole Vergini. Il suo cavaliere supremo, Virgil Dechant, è uno dei 9 consiglieri dello Stato

Città del Vaticano e anche vicepresidente dello IOR. Con i 2,5 milioni di dollari regalati a Karol

Wojtyla il 9 ottobre 2003, il totale delle donazioni dell‟ordine cavalleresco al vicario di Cristo ha

superato i 35 milioni di dollari. Nulla, in confronto ai 47 miliardi di dollari del fondo assicurativo

sulla vita gestito dai Cavalieri di Colombo, al quale Standard & Poor‟s assegna da anni il rating più

elevato. L‟ordine investe nei corporate bond emessi da più di 740 società statunitensi e canadesi e

solo nel 2002, piazzando polizze vita e servizi assistenza domiciliare ai suoi iscritti attraverso 1.400

agenti, ha incassato 4,5 miliardi di dollari (il 3,4% in più rispetto al 2001). Una parte delle entrate,

128,5 milioni di dollari, è girata a diocesi, ordini religiosi, seminari, scuole cattoliche e al Vaticano

che nel 2002, tra la rendita del fondo del Papa, gli assegni alle nunziature apostoliche di Usa e

Jugoslavia, il contributo alla S. Sede nella sua missione di osservatore permanente all‟Onu e quello

per il restauro della basilica di S. Pietro ha ricevuto dai Cavalieri di Colombo 1,98 milioni di dollari.

1947. Dopo la guerra, le autorità, alla ricerca del tesoro della Corona Olandese, scoprono documenti

della Silesian American Co. nei libri della Bank voor Handel en Scheepvaart. Il manager della

Banca, H.J. Kounhoven, interrogato duramente rimane scioccato dalla scoperta. Subito vola a New

York per informare Prescott Bush. 2 settimane dopo muore di infarto.

1947: viene pubblicato il primo articolo sugli effetti mentali dell‟LSD pubblicato da Werner Stoll su

Swiss Archives of Neurology.

31 agosto. L‟ONU propone la divisione della Palestina in Due Stati, uno Arabo e uno Ebraico sotto

il controllo internazionale.

Page 141: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

1950

Prescott Bush perde l‟elezione a causa della sua associazione con il Movimento Eugenetico

Americano.

1951

La Union Bank è liquidata. La famiglia Bush riceve 1.5 milioni di dollari.

1952

Prescott Bush viene eletto al Senato.

Bush è fondamentale nella scelta di Nixon come candidato alla Vicepresidenza degli Usa.

1953

Dwight D. Eisenhower, Comandante Generale della NATO, diventa il 34° Presidente degli Stati

Uniti e resterà in carica fino al 1961.

Page 142: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

John Foster Dulles, intanto, viene nominato Segretario di Stato.

Allen Dulles, invece, viene nominato Direttore della CIA.

Con i soldi della Brown & Harriman, George Bush I fonda la Zapata, uno schermo per le attività

della CIA.

1954

La CIA, sotto la direzione di Dulles, si impegna a organizzare un golpe contro Jacobo Arbenza, per

aiutare la United Fruit.

La Banca Schroeder è partner della United Fruits nel business della banane. Allen Dulles è

consigliere della Schroeder.

I due Dulles hanno pesanti investimenti nella United Fruits. In più, l‟ambasciatore americano alle

Nazioni Unite è un grande azionista della United, e la segretaria personale di Eisenhower è la

moglie del direttore delle pubbliche relazioni della United.

I fratelli Dulles convincono Eisenhower che Arbenza rappresenta un pericolo per la sicurezza

nazionale americana, e ottengono la sua approvazione ad un piano per sbarazzarsi del Presidente del

Guatemala.

1958

Questo fu l‟anno dell‟elezione sul Soglio Pontificio di Giovanni XXIII amico dei massoni francesi,

una operazione certamente in gramn parte orchestrata dalla CIA, dall‟FBI con la complicità diretta

di mons GiovanBattista Montini, che allora non sedeva nemmeno nel Conclave, ma era in grado di

corrompere, influenzare, ricattare visto le sue ramificazione nei contesti mafiosi, finanziari e quindi

all‟interno dell‟amministrazione americana. Ma la cosa sorprendente fu che per ben tre volte lo

scrutinio andò a favore di un altro eletto, e che qualcuno suppone abbia retto, secondo lo Spirito, la

Chiesa, almeno fino al giorno della sua morte, sopraggiunta il 2 maggio 1989. E, come andarono

esattamente le cose? Il cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, nel conclave del 26 Ottobre

1958 venne eletto papa con il nome di Gregorio XVII ma due giorni dopo, su pressione dei

cardinali francesi, fu costretto a dare le dimissioni in quanto, secondo i servizi di sicurezza del

Vaticano, la sua elezione avrebbe determinato l‘assassinio di diversi vescovi dietro la Cortina di

Ferro comunista. La notizia, ampiamente documentata, fa parte del dossier segreto ―Cardinal Siri‖

compilato dal Federal Bureau of Investigation (Fbi) in data 10 aprile 1961 per il Dipartimento di

Stato americano. Il dossier è rimasto secretato fino al 28 Febbraio 1994 quando, scaduti i termini

della classificazione grazie alla legge Freedom of Information Act, è stato possibile accedere al

documento. Il primo a leggere quel dossier segreto fu Paul L. Williams, consulente dell‘Fbi e

giornalista investigativo, che nel 2003 diede alle stampe il libro ―The Vatican Exposed: Money,

Murder, and the Mafia‖, pubblicato negli Stati Uniti dalla Prometheus Books. Secondo il resoconto

di Wililams, tutto cominciò nel 1954 quando il conte Della Torre, editore dell‘ ―Osservatore

Romano‖, informò l‘allora pontefice Pio XII delle simpatie che il cardinale Angelo Roncalli (che

più tardi diventerà Papa Giovanni XXIII) nutriva per i comunisti. A quanto pare anche altri

esponenti della cosiddetta «Nobiltà Nera‘, cioè l‘aristocrazia vaticana, espressero Io stesso tipo di

timori al Papa. La notizia giunse ben presto nell‘ambasciata americana di via Veneto dove agenti

della Cia e dell‘Fbi vennero immediatamente attivati per scoprire le eventuali simpatie del

cardinale Roncalli. Le indagini, inoltre, vennero estese anche a Monsignor Giovanni Battista

Montini, che più tardi salirà al trono di Pietro col nome di Papa Paolo VI. Williams a questo punto

Page 143: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

racconta che Papa Pio XII, proprio per evitare che la Chiesa potesse uscire dai suoi canoni

tradizionali, indicò il cardinale Giuseppe Siri come suo successore. Siri, come ben sanno i

genovesi, era fortemente anticomunista e un intransigente tradizionalista in materia di dottrina

della Chiesa. Inoltre era conosciuto anche come un ottimo organizzatore. Dopo la morte di Pio XII

venne dunque il giorno del conclave. Era il 26 Ottobre del 1958 e i cardinali si riunirono in assise

nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa. Ciò che avvenne in quelle ore è rimasto nella

più assoluta riservatezza e lo stesso Siri preferirà tacere per tutta la vita sul suo segreto piuttosto di

rivelare quanto accadde. Secondo gli agenti dell‘Fbi, che quindi in qualche modo raccolsero le

informazioni riservate di alcuni cardinali presenti nel conclave, al terzo ballottaggio Siri raggiunse

i voti necessari e venne eletto Papa col nome di Gregorio XVII. La notizia venne subito

ufficializzata con la tradizionale fumata bianca che annunciò al mondo l‘ ―Habemus Papam‖. Non

solo. Quello stesso giorno alle 18 la notizia venne annunciata con gioia dalla Radio Vaticana.

L‘annunciatore disse: ―Il fumo è bianco...non c‘è alcun dubbio. Un Papa è stato eletto‖. Ma il

nuovo Papa non fece alcuna uscita in pubblico. La gente in piazza San Pietro aspettava trepidante,

ma la finestra non si apriva. Ad un certo punto a qualcuno vennero dei dubbi. Vuoi vedere che quel

fumo non era poi così bianco? Forse era un po‘ grigio... A quel punto, per dissipare qualsiasi

dubbio, Monsignor Santaro, segretario del conclave dei cardinali, annunciò che il fumo in effetti

era bianco e che un nuovo Papa era stato eletto. Ma l‘attesa continuava senza alcun esito. Quella

sera la Radio Vaticana annunciò che il risultato era incerto. L‘indomani, il 27 Ottobre 1958, un

quotidiano del Texas, ―The Houston Post‖ pubblicò un articolo il cui titolo diceva ―I cardinali

hanno fallito a eleggere il Papa in 4 ballottaggi: confusione nei segnali di fumo ha causato un falso

responso‖.

Ma, a quanto pare, quel responso era stato invece valido. Anche al quarto ballottaggio, secondo le

fonti dell‘Fbi, Siri ottenne i voti necessari per essere eletto pontefice. Ma i cardinali francesi,

mostrando i rapporti confidenziali dei servizi di sicurezza del Vaticano, chiesero a Siri di

rinunciare al papato in quanto la sua elezione ―avrebbe causato disordini e l‘assassinio di diversi

vescovi dietro la Cortina di Ferro‖. I cardinali proposero quindi di eleggere un ―Papa di

transizione‖ nella persona del cardinale Federico Tedeschini, ma l‘interessato era in condizioni di

salute troppo precarie per poter accettare. Infine il terzo giorno, l‘assemblea si mise d‘accordo per

eleggere il cardinale Roncalli, Giovanni XXIII. Fin qui il racconto di Paul L. Wililams. Secondo un

altro giornalista e scrittore francese, Louis Hubert Remy, nel conclave del 21 giugno 1963 un‘altra

volta Giuseppe Siri stava per essere ―rieletto‖ Papa. Ma ancora una volta qualcuno fece osservare

che la Chiesa sarebbe stata perseguitata se un personaggio come il cardinale genovese fosse mai

stato eletto Pontefice. E ancora una volta Siri calò il capo lasciando il posto a Paolo VI.

Il 18 maggio 1985 Louis Hubert Remy, l‘amico Francois Dallas e il Marchese de la Franquerie,

personaggio molto conosciuto nella Curia romana, vennero ricevuti dal cardinale Siri nel suo

studio di via San Lorenzo, a Genova. Ad un certo punto Remy domandò a Siri se era vero quanto si

diceva circa la sua elezione a Papa. ―Egli stette per lunghi attimi in silenzio, quindì alzò gli occhi

al cielo con un senso di sofferenza e dolore, unì le mani e, pesando le parole con gravità, disse:

‗Sono legato dal segreto‘ - racconta Remy - Quindi, dopo un lungo silenzio, pesante per tutti noi,

disse ancora: ‗Sono legato dal segreto. Questo segreto è orribile. Potrei scrivere libri sui diversi

conclavi. Cose molto serie sono accadute in quelle occasioni. Ma non posso dire nulla‘. Ed il suo

segreto, sempre che siano vere le fonti che rivelarono quelle indiscrezioni, se lo portò nella tomba.

http://ilcielosoprakabul.ilcannocchiale.it/?yy=2007&mm=4&p=3

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ZQp00j4H3Kg

Curioso che in tutto questo "clamore" anticristiano dei recidivi conclavisti, poi Giuseppe Siri sia

stato non solo eletto due volte, ma anche insistentemente. Come se lo Spirito Santo volesse dirci che

Page 144: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

fino al 1989, anno della sua morte, la Chiesa aveva un Pontefice reale. Vorrei qui usare un nuovo

termine che ho scoperto di recente a proposito del Signoraggio: il denaro si "invera" nel momento in

cui gli diamo un valore economico di scambio. Quindi: quanto si è parlato di Siri eletto Papa in

questi anni che vanno dal 1958 al 1989? Quanti lo avrebbero voluto realmente riconoscere come

Papa? Perchè se è stato ritenuto Papa da molti, o dagli "eletti", anche se solo per "desiderio" o per

approssimazione o intuizione nello Spirito, allora effettivamente fino al 2 maggio 1989 la Chiesa

non era Vacante. Infatti mi sembra che lo stesso Muro di Berlino sia crollato nel 1989 (9

novembre), pochi mesi dopo la sua morte, aprendo definitivamente le porte al Nuovo Ordine

Mondiale. E' Gorbaciov l'uomo incaricato di americanizzare, membro del club del Bosco Boemo,

che nel 1989 fa un discorso di consegna a questo nuovo spirito dei tempi, lui "fratello" della

Boheme. Quindi fino allora esisteva ancora un Katechon che teneva, che fungeva da ostacolo.

Anche qui Giovanni Paolo II si attribuisce di aver smantellato il comunismo. Classico

atteggiamento da apprendista stregone. E, altra coincidenza non da poco conto è che nel 2012 si

celebrerebbero i 23 anni di Sede Vacante. 23 anni di Grandi Tribolazioni che divisi fra loro (2/3) fa

esattamente 666 periodico, gli anni degli anticristi. In quest'ottica cabalistica e numerica potrei

aggiungere altro anche sul rapimento di Emanuela Orlandi, ma anche di Milena Gregori avvenuti lo

stesso anno nel 1983. Sacrificio esoterico e satanico delle vergini immolate all'Anticristo

Il 12 ottobre 1959 Siri venne nominato presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Il 15

dicembre 1960 fu inviato in Belgio per celebrare il matrimonio del re Baldovino I. Con l'indizione

del Concilio Vaticano II, Siri fu dal 1960 membro della commissione preparatoria centrale, facendo

anche parte della sotto-commissione degli emendamenti. Si schierò con l'ala conservatrice del

Coetus Internationalis Patrum. Il 22 settembre 1962 venne confermato presidente della Conferenza

Episcopale Italiana.

1961

C. Dillon diventa Segretario del Tesoro.

Arriviamo al fiasco della “Baia dei Porci”.

Due delle navi si chiama “Barbara” (moglie di G. Bush) e Houston (capitale della famiglia). Il nome

in codice dell‟operazione è “Zapata” (l‟azienda di G. Bush), legando indissolubilmente il nome dei

Bush alla figuraccia.

Nel 1981, l‟anno precedente all‟elezione di Bush alla Casa Bianca, i registri della Zapata dal 1960

al 1966 spariscono misteriosamente.

John F. Kennedy licenzia Allen Dulles, dopo la Baia dei Porci

La libertà di stampa – John Fitzgerald Kennedy 27 aprile 1961. Dal celebre intevento, riportiamo:

“La parola ‗segretezza‘ è in sé ripugnante in una società libera e aperta e noi come popolo ci

opponiamo storicamente alle società segrete, ai giuramenti segreti, alle procedure segrete.

Abbiamo deciso molto tempo fa che i pericoli rappresentati da eccessi di segretezza e

dall‘occultamento dei fatti superano di gran lunga i rischi di quello che invece saremmo disposti a

giustificare. Non c'è ragione di opporsi al pericolo di una società chiusa imitandone le stesse

restrizioni. E non c‘è ragione di assicurare la sopravvivenza della nostra nazione se le nostre

tradizioni non sopravvivono con essa. Stiamo correndo un gravissimo pericolo, che si preannuncia

con le pressioni per aumentare a dismisura la sicurezza, posta nelle mani di chi è ansioso di

espanderla sino al limite della censura ufficiale e dell‘occultamento. Non lo consentirò, fin dove mi

sarà possibile. E nessun membro della mia Amministrazione, a prescindere dal suo alto o basso

Page 145: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

livello, civile o militare, dovrebbe interpretare queste mie parole come una scusa per imbavagliare

le notizie, soffocare il dissenso, occultare i nostri errori o negare alla stampa e al pubblico i fatti

che meritano di conoscere”.

1963

E‟ l‟anno dell‟elezione a Sommo Pontefice di Giovan Battista Montini che prenderà il nome di

Paolo VI. Sarebbe stato il 262º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica e il 4º sovrano dello

Stato della Città del Vaticano a partire dal 21 giugno 1963 fino alla morte, se su di lui non fossero

ricaduti moltissimi sospetti di aver manovrato i destini della Chiesa negli ultimi 18 anni, sin da

quando era segretario di Eugenio Pacelli nelle segrete stanze Vaticane nei periodi della II Guerra

Mondiale e poi della ricostruzione dell‟Italia. Perché sarebbe? Perché è lui che aprì il Concilio

Vaticano II innaugurando con questo un nuovo corso della Chiesa, anzi, un‟altra chiesa ed un‟altra

religione. Al posto suo, anche questa volta sarebbe stato confermato il card. Giuseppe Siri, che una

altra volta fu costretto a rinunciare dietro pressioni di ogni genere, fino anche al ricatto sui familiari.

Strano destino la storia che spesso inanela una sorpresa appresso all‟altra. Vediamo bene le date.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=fz5VYKMsRv8

Queste sono le immagini dell'incontro tra Paolo VI eletto al soglio pontificio proprio il giorno

precedente e il Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy.

2 luglio. Paolo VI non ha escluso la possibilità di recarsi negli Stati Uniti: rispondendo stamane

alla calorosa esortazione che il presidente Kennedy gli rivolgeva a nome di tutti i cattolici del Nord

America, il Papa infatti si è limitato ad alzare le braccia, divaricate, le palme delle mani aperte

verso l'alto, come a indicare che l'attuazione del disegno è solamente devoluta alle buone

disposizioni della Provvidenza. Se la Provvidenza vorrà, un Papa per la prima volta nella storia

traverserà l'Atlantico a portare la sua parola e la sua benedizione al Nuovo Mondo. Perché ciò

avvenga, tuttavia, è necessario che la Provvidenza sia opportunamente coadiuvata dalla buo¬ na

volontà degli uomini, ed a questo riguardo sono già abbastanza chiare le condizioni alle quali,

secondo la Segreteria di Stato vaticana, è possibile che Paolo VI accolga t'invito di Kennedy. La

prima, ed essenziale, è che gli Stati Uniti finalmente arrivino a riconoscere la posizione della Santa

Sede anche sul piano diplomatico, seguendo l'esempio di quasi tutti, ormai, i Paesi del mondo,

anche ie abitati da popolazioni in maggioranza non cattoliche. In secondo luogo — come si deduce

da un passaggio del discorso ufficiale pronunciato dal Papa stamattina in Vaticano — si ritiene

necessario che negli Stati Uniti si raggiunga preventivamente una soluzione ai conflitti che

contrappongono in questo momento i cittadini di vario colore, non tutti ancora pienamente

equiparati nel godimento dei diritti civili. Il colloquio tra Paolo VI è il presidente Kennedy ha avuto

stamattina una durata eccezionalmente lunga, circa quaranta minuti, senza alcun altro

interlocutore nella biblioteca privata, neppure in funzione di interprete, dato che il Papa parla e

intende correntemente l'inglese. Kennedy è arrivato in Vaticano in leggero ritardo sull'orario

previsto — alle 10,11 anziché alle 10 — ,e subito è stato introdotto, da solo, alla presenza del

Papa. Le regole del cerimoniale, per il breve corteo dal cortile di San Damaso fino alla seconda

loggia e di qui per la sala Clementina e quella dei Sediari, dei Gendarmi, della Guardia Palatina e

degli Arazzi, per la cappella Barberini fl.no alla sala del Trono e a quella del Tronetto, erano le

norme per le visite private, quindi con poco spiegamento di corpi armati e dignitari. Tuttavia,

l'accoglienza era del tutto eccezionale, al di là delle forme protocollari, e straordinario l'interesse.

Se ne coglieva il segno, facilmente, dalla stessa vivacità del primo dialogo avvenuto fra il

segretario di Stato, cardinale Cicognani, e il presidente Kennedy nella sala del Tronetto. Sul

cardinale, fragile d'aspetto e di ninute proporzioni, il Presidente inclinava dall'alto della sua

statura il rosso capo ricciuto piegato benevolmente, e il cardinale parlava rapido, accompagnando

con lé"mani appena disgiunte, a piccoli scatti, le parole fluenti; e Kennedy, dall'alto, pareva

Page 146: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

annuire. Poi, quando Kennedy disparve oltre la soglia della biblioteca privata del Pontefice, nella

sala del Tronetto il cardinale Cicognani restò a lungo seduto in conversazione col suo collega

segretario di Stato Dean Rusk, che teneva le mani incrociate sulle ginocchia, guardava in alto,

guardava avanti, generalmente annuiva; senza forse, impegnarsi su ogni punto concretamente, ma

dimostrando in ogni modo un'attentissima partecipazioìie. Tutto intorno, frattanto, nelle anticamere

pontificie, avanti e indietro passeggiando tra bussolanti, guardie svizzere, sediari, camerieri segreti

di spada e cappa in vesti spagnolesche, e mo?isignori dai mantelli paonazzi, si aggiravano le

marsine indorate dei dignitari della corte pontificia, l'uniforme bianca dell'aiutante navale di

Kennedy, capitano Tazwell T. Shepard, l'uniforme grigiazzurra del brigadiere generale Godfrey T.

McHugh, aiutante aeronautico, le sobrie giacchette di colore scuro del capo del protocollo, Angier

Biddle Duìce, dell'assistente particolare Me George Bundu, del consigliere particolare Theodore C.

Sorensen, del capo dell'ufficio stampa Pierre E. G. Salinger, e finalmente i pizzi, i veli svolazzanti e

le trine trapunte dell'elegante acconciatura della sorella di Kennedy, Eunice Shriver, la sola donna

nel corteggio presidenziale. L'attesa dei distinti personaggi americani nelle anticamere pontificie è

durata una quarantina di minuti, essendo in corso il colloquio tra il Papa e il Presidente. Circa alle

undici si sono aperte le porte della biblioteca privata, sono state fatte le presentazioni e il Papa ha

letto un indirizzo, in inglese, di benvenuto all'ospite e di elogio alla sua politica. Ha cominciato a

ricordare che Kennedy, ancor giovane, venuto a Roma per l'incoronazione di Pio XII era entrato in

Vaticano per la prima volta nel 1939, incontrandovi a quei tempi il minutante della Segreteria dì

Stato, monsignor G. B. Montini. Ha ricordato ancora i propri viaggi negli Stati Uniti traendone

spunto ed occasione per elogiare, oltre che l'operosità, lo schietto e profondo spirito religioso del

popolo americano, la sua generosità, il suo spirito di pacifica intraprendenza, anche rivolto

all'esplorazione degli spazi, in imprese che possono giovare «al vero e pacifico progresso che

unisca gli uomini in una stretta relazione di fraternità universale ». A questo punto, sono

cominciate le dichiarazioni di valore, niù'propriamente politico. Un primo accenno è stato dedicato

alla concorrenza che il Papa ha riscontrato frequentemente fra i discorsi di Kennedy e l'enciclica

di Giovanni XXIII «Pacem in terrisi. Ha detto Paolo VI: « Con questa chiarezza, nei vostri discorsi

sono richiamati gli alti principi morali di verità, di giustizia, di libertà! Noi vi troviamo una

spontanea armonia con quello che il nostro venerabile predecessore, Papa Giovanni XXIII, disse

nella sua ultima enciclica "Pacem in terris" quando egli presentò al mondo il costante

insegnamento della Chiesa sulla dignità della persona umana, dignità che Iddio conferì all'uomo

nel crearlo a propria immagine e somiglianza ». Dal discorso generale sulla pace, a quello sulla

dignità della persona umana in quanto tale, l'avvìo era facile alla considerazione del problema

della convivenza ed uguaglianza tra le razze negli Usa: «Noi ricordiamo sempre nelle nostre

preghiere — ha detto infatti il Papa a Kennedy — gli sforzi che ella compie per assicurare a tutti i

suoi concitta- dini gli uguali benefici della cittadinanza, che hanno per fondamento l'uguaglianza di

tutti gli uomini a motivo della loro dignità come persone umane e come figli di Dio ». Kennedy ha

ascoltato il discorso ufficiale con severa e tesa attenzione, le braccia conserte, il capo volto

nettamente verso destra, dove il Papa sedeva, leggendo l'indirizzo di saluto. Il Papa, al termine, si è

alzato, si è tolto gli occhiali, ha porto la mano a Kennedy che per due volte, con un franco vigore

cordiale, l'ha stretta fra le sue, cogliendo anzi l'occasione del momento per esortare il Papa a

compiere un viaggio negli Stati Uniti. Paolo VI ha risposto levando le braccia nell'invocazione del

consenso della Provvidenza al compimento del disegno, che rimane subordinato, come si è detto in

principio, a due fondamentali condizioni. Il discorso è poi proseguito sul tema generale della pace,

e su questo argomento è avvenuto il congedo sulla soglia della sala del Tronetto. Speditamente,

Kennedy ha ripercorso la teoria delle sale, è disceso nel cortile di San Damaso, vi è stato accolto

dalla squillante banda della guardia palatina che in suo onore ha intonato l'inno pontificio di

Gounot. Gli squilli erano alti, tanto alti ohe dal cortile in basso salivano ad invadere la sala

Clementina, dove frattanto il Papa stava porgendo il suo saluto e la sua benedizione agli alunni del

collegio ecclesiastico nord americano. Diceva loro: «Ho ricevuto il vostro Presidente e voi

conoscete quale sia stato l'argomento del colloquio: soprattutto la pace nel mondo, sotto la

Page 147: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

protezione di Cristo ». Ma, per farsi sentire dagli alunni americani, Paolo VI ha dovuto ripetere

due volte il suo breve messaggio, dopo che gli scoppi • gli squilli della fanfara che suonava nella

corte in onore di Kennedy finalmente si furono placati. Allora solo ha potuto ripetere ciò che aveva

già detto al Presidente ed al suo seguito: «E' altamente da elogiarsi l'instancabile sua attività per

conseguire la pace nel mondo. Noi siamo fiduciosi che queste sue fatiche troveranno pronta

risposta da parte di tutti gli uomini di buona volontà. La pace universale, nella carità e nella

giustizia, può essere raggiunta, • noi pensiamo che gli sforzi degli Stati Uniti saranno fruttuosi e

contribuiranno ad assicurare a tutti ì popoli di questo mondo travagliato, quella pace che li

metterà in grado di prosperare • di godere le benedizioni ad essi riservate da Dio. A tale fine,

seguendo l'esempio dei nostri predecessori, noi pure consacriamo le nostre preghiere, le no3tre

energie e la nostra vita».

Pubblicato da Lanfranco Palazzolo. http://kennedyshock.blogspot.com/2011/03/kennedy-shock-

lincontro-con-paolo-vi-in.html

Nulla da fare. Kennedy, in carica dal 1961 viene assassinato quello stesso anno, tre mesi dopo il

colloquio con Paolo VI il 2 luglio c.a… E‟ la Provvidenza che aveva segnato diversamente i destini

dell‟Umanità? Qualche mese prima di morire (il 4 giugno 1963) con l'ordine esecutivo 11110

delegava al Segretario del Tesoro USA e quindi al Dipartimento del Tesoro il potere esplicito “di

emettere certificati d‟argento a fronte di ogni lingotto d‟argento, ossia, dollari d‟argento della

Tesoreria.” Questo significava che per ogni oncia di argento nella cassaforte della Tesoreria degli

Stati Uniti, il Governo poteva introdurre soldi in circolazione basandosi, appunto sui lingotti

d‟argento fisicamente presenti. Con un colpo di penna, il presidente Kennedy dichiarò che la

Federal Reserve Bank, di proprietà di privati, sarebbe presto fallita. La Christian Law Fellowship ha

ricercato questo evento nel Registro Federale e nella biblioteca del Congresso. Possiamo

tranquillamente concludere che quest‟Ordine Esecutivo non è mai stato abrogato, corretto o

superato da nessun Ordine Esecutivo successivo. In parole semplici, è ancora valido. Le “Banconote

degli Stati Uniti” furono emesse come valuta senza interessi e senza debiti avvallate dalle riserve

d‟argento nella Tesoreria degli Stati Uniti. Abbiamo confrontato una “Banconota della Federal

Reserve” emessa dalla banca centrale privata degli Stati Uniti (la Federal Reserve Bank o Federal

Reserve System), con una “Banconota degli Stati Uniti” della tesoreria americana, emessa grazie

all‟ordine esecutivo del Presidente Kennedy. Sono quasi identiche ad eccezione del fatto che una

riporta la dicitura “Banconota della Federal Reserve” e l‟altra “Banconota degli Stati Uniti”.

Il Presidente Kennedy fu assassinato il 22 novembre del 1963 e le banconote degli Stati Uniti che

lui aveva emesso furono immediatamente tolte dalla circolazione. Le banconote della Federal

Reserve continuarono a fungere da valuta legale della nazione. I Servizi Segreti americani

confermano che il 99% delle banconote in circolazione erano nel 1999 banconote della Federal

Reserve.

Kennedy sapeva che le “Banconote degli Stati Uniti” prodotte in base alle riserve argentee si

sarebbero ampiamente diffuse e avrebbero eliminato la richiesta delle “Banconote della Federal

Reserve”. E‟ una questione economica molto semplice. Le BSU (Banconote degli Stati Uniti) erano

emesse sulla base del valore delle riserve argentee e le BFR (Banconote della Federal Reserve) non

avevano alcun corrispettivo di valore intrinseco. L‟Ordine Esecutivo 11110 avrebbe evitato al

debito nazionale di raggiungere il livello attuale (virtualmente quasi tutti i 9000 miliardi del debito

federale si sono prodotti dal 1963 in poi) se LBJ o ogni Presidente successivo lo avessero applicato.

Il Governo degli Stati Uniti avrebbe avuto il potere di cancellare il debito senza passare per la

mediazione delle Federal Reserve Banks e senza l‟aggravio di interessi per creare nuovi soldi.

L‟ordine esecutivo 11110 dette agli Stati Uniti la possibilità di creare i suoi soldi basandosi sul vero

valore delll‟argento. Inoltre, secondo le nostre ricerche, solo cinque mesi dopo l‟assassinio di

Kennedy, la serie dei “Certificati Argentei” del 1958 non fu più emessa, e successivamente furono

Page 148: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

rimossi dalla circolazione. Forse, l‟omicidio di JFK era un messaggio per tutti i futuri presidenti di

non interferire nel controllo della Federal Reserve sulla creazione del denaro. Risulta evidente che il

Presidente Kennedy sfidasse i poteri esistenti dietro gli Stati Uniti e la finanza mondiale. Con vero

coraggio patriottico, JFK affrontò con coraggio i due modi più fruttuosi mai usati per appianare il

debito: 1) guerra (Vietnam); e 2) creazione della moneta attraverso una banca centrale gestita da

privati.

Kennedy, unico Presidente Cattolico eletto negli USA, secondo lo Spirito Cristiano e di Camelot

(Re Artù e la Tavola Rotonda, da cui traeva le origini irlandesi), l‟autore del libro “Il Profilo del

Coraggio” in un attimo stava distruggendo tutto il capolavoro dei Rockefeller, dei Dulles, dei Bush,

e dei Presidenti massoni che si sono succeduti nella Casa Bianca.

1964

George Bush fa campagna contro il Civil Rights Act nella corsa all‟elezione. Viene trombato

1966

George Bush viene eletto al Congresso

1968

Nixon viene eletto 37° Presedente Usa e resterà in carica fino al 1974.

18 marzo. Robert Kennedy pronuncia presso l'università del Kansas il discorso nel quale evidenzia

-tra l'altro. l'inadeguatezza del PIL come indicatore di benessere di nazioni economicamente

Page 149: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

sviluppate. Tre mesi dopo viene ucciso durante la sua campagna elettorale che lo avrebbe

probabilmente portato a divenire Presidente degli Stati Uniti d'America. “Non troveremo mai un

fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere

economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale

sulla base dell'indice Dow-Jpnes, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il

PIL comprende anche l‘inquinamento dell'aria, la pubblicità delle sigarette, ambulanze per

sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto

serrature speciali per le nostre porte di casa, le prigioni per coloro che cercano di forzarle.

Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri

bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la

ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli

equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro

ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre

famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non

comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro

dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri

tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro

coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione

al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere

vissuta. Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani”.

1969

Zapata cerca di acquisire la United Fruit, entrambe zeppe di uomini della CIA e coinvolte nei golpe

ai danni dei paesi centroamericani riformisti.

1971

Bush nominato ambasciatore alle Nazioni Unite.

14 ago - Ferragosto 1971: il presidente americano Richard Nixon decide di mettere fine al sistema

di cambio che ha governato il mercato mondiale dalla fine della seconda guerra mondiale e sceglie

di abbandonare definitivamente la parità tra dollaro e oro sancita nel 1944 dagli accordi di Bretton

Woods.

Da quel ferragosto la faccia dell‟economia mondiale è cambiata radicalmente: la decisione di Nixon

fu una vera rivoluzione che ha rafforzato il ruolo degli Stati Uniti nell‟economia globale, ponendo

le condizioni, o le premesse, per la loro supremazia economica a livello internazionale. Finché il

dollaro rimase ancorato all‟oro e alle altre valute, gli Usa dovevano infatti operare per rispettare

quella parità e non potevano distribuire arbitrariamente la propria moneta per il mondo, generando

al contempo inflazione. Dal 1971 in poi, ora, liberi da ogni vincolo monetario, gli USA sono stati in

grado di finanziarie operazioni all‟estero, semplicemente stampando moneta. Ampliando così la

loro influenza economica e politica sugli altri continenti. Da quel ferragosto la faccia dell‟economia

mondiale è cambiata radicalmente: la decisione di Nixon fu una vera rivoluzione che ha rafforzato il

ruolo degli USA e dei soliti noti nell‟economia globale, ponendo le condizioni, o le premesse, per la

loro supremazia economica a livello internazionale. Finché il dollaro rimase ancorato all‟oro e alle

altre valute, gli Usa dovevano infatti operare per rispettare quella parità e non potevano distribuire

arbitrariamente la propria moneta per il mondo, generando al contempo inflazione. Dal 1971 in poi,

invece, liberi da ogni vincolo monetario, gli Stati Uniti sono stati in grado di finanziarie operazioni

all‟estero, semplicemente stampando moneta. E ampliando così la loro influenza economica e

politica sugli altri continenti. Nel libro “Il Governo del Dollaro”, l‟autore Duccio Basosi sottolinea

Page 150: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

l‟irritazione degli europei di fronte all‟abbandono di Bretton Woods: per rispondere a quello che

percepiscono come un "sopruso", l‟Europa cercherà di organizzarsi già da allora per costruire una

comune valuta, ma soprattutto un forte blocco monetario; mentre gli Usa, dall‟altra parte,

mineranno sistematicamente i tentativi europei di arrivare a una sufficiente stabilità. (ANSA).

Il dado si direbbe che è tratto.

Simbolismo esoterico del Dollaro

1972

Scoppia lo scandalo Watergate durante la rielezione di Nixon. Ora Nixon poteva essere “scaricato”.

Page 151: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

I Repubblicani spiavano i Democratici e cercavano di diffamarli attraverso dossier falsi della CIA.

George Bush diventa capo del Partito Repubblicano. Il successo ottenuto in quel Ferragosto non va

disperso e nemmeno si può correre il rischio che altri compiano azioni come quelle di Kennedy.

Bush crea rappresentanti dei gruppi etnici all‟interno del partito, in pratica si tratta di un insieme di

Nazisti emigrati dall‟Europa dell‟Est.

Membri del gruppo sono Lazlo Paszor, membro della Freccia Crociata ungherese, Radi Slavoff,

fascista bulgaro, Nicolas Nazarenko ufficiale SS nella Divisione Cosacca, Florian Gaddu, membro

della Guardia di Ferro rumena, Method Balco fascista slovacco, oltre a Nixon e Dulles, che

credevano questi personaggi utili per ottenere i voti degli immigrati.

Page 152: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

1975

Colby rivela informazioni a proposito dei programmi domestici della CIA: Mokingbird, Mk-Ultra.

Cheney chiede il licenziamento di Colby. Colby morirà pochi anni dopo. Poco prima aveva cercato

di avvertire il Senatore DeCamp della pericolosità delle sue indagini sulla Franklin Union, e sul suo

boss, Larry King. King, in collaborazione con i servizi utilizzava soggetti trattatati nel programma

MK-Ultra (controllo mentale, creazione dell‟agente-perfetto tramite spersonalizzazione di bambini

trattati fin dai 6 anni), ed altri minorenni per rifornire alte sfere dell‟Amministrazione di schiavi

sessuali (anche George W. Bush II), ed era a capo di un network che usava l‟esca sessuale per

ricattare gli avversari.

1976

I Bush prendono il comando della macchina mondiale, che sono gli USA con l‟appoggio di Israele e

delle Banche che battono moneta. George Bush diventa direttore della Cia, nominato da Gerald

Ford, ex-membro del gruppo filonazista American First finanziato da Dulles.

Bush consente l‟esecuzione del dissidente cileno Orlando Letelier da parte del regime di Pinochet.

Bush è a perfetta conoscenza dell‟Operazione Condor, progettato da Kissinger per il Cile, il piano

di diverse dittature fasciste sudamericane per l‟eliminazione dei loro oppositori sparsi nel mondo.

1978

29 settembre, viene trovato morto nella sua stanza Papa Giovanni Paolo I. Aveva contrastato a suo

tempo, quando era Patriarca di Venezia, la vendita del Banco Ambrosiano Veneto. Potremmo qui

introdurre tutto il discorso che fa del fronte IOR (Istituto Opere di Religione – Banca del Vaticano)

una storia a sé, essendo il punto di snodo di manovre finanziarie internazionali di ogni genere che

fanno capo a CIA, Partiti di ispirazione cristiana e anticomunisti, MAFIA, Multinazionali, ecc… e

che ha trovato fra i suoi massimi rappresentanti massoni del calibro di Calvi, Sindona, Marcinkus,

Geli, Villot, Carboni, Pazienza, Bisignani.

Sale sul soglio Pontificio Giovanni Paolo II il primo che dopo 250 anni si prenderà la briga di

cancellare dal Codice di Diritto Canonico la condanna alla Massoneria.

1984

George W. Bush (2°) fonda la Arbusto Energy Inc. che viene venduta dopo essersi rivelata un

fiasco.

1988

La Silverado Banking Savings & Loans viene chiusa dalle autorità. Neil Bush, figlio di George I

Vicepresidente di Reagan in corsa per la Presidenza Usa, e fratello di George II, ne è il direttore.

Il sequestro e le investigazioni vengono rimandate fino a dopo le elezioni.

Fred Malek, un noto collaboratore nazista colabora alla campagna elettorale. Malek servirà Bush

anche nella campagna del 1992.

Diversi collaboratori alla campagna di Bush sono costretti alle dimissioni dopo la scoperta che

Page 153: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

erano ex-criminali nazisti; tra loro: Laszlo Pastor e Yaroslav Stetsko.

William Draper, il cui nonno fondo‟ il Pioneer Fund per promuovere l‟eugenetica, è a capo della

raccolta fondi per le presidenziali.

1989

George Bush prende possesso dell‟ufficio presidenziale. Mette le sue proprietà in un Fondo Cieco

gestito da William Farish, nipote del William Farish che forniva il gas ad Hitler.

E‟ l‟anno del crollo del Muro di Berlino. L‟URSS non serve più e viene smantellata da Gorbaciov.

1990

Dopo la Guerra del Golfo, il Bahrein riconosce licenze di estrazione alla Harken Oil, un‟azienda

legata a George W. Bush, figlio del Presidente. La stessa compagnia sarà capofila degli appalti

concessi in Iraq.

1992

George Bush perdona tutti i principali protagonisti dello scandalo Iran-Contra, ora tutti in posizione

di responsabilità.

1996

George Bush I prega Sun Myung Moon a Buenos Aires.

L‟organizzazione del Reverendo Moon è piena di ex-nazisti ed affiliata alla Lega Anticomunista

Mondiale, che è pure piena di ex-nazisti. Ma anche le organizzazioni del Dalai Lama non sono da

meno. La CIA da sempre sponsorizza speudo religioni per allontanare i giovani dalle Chiese.

2000

George W. Bush (l‟ultimo) viene nominato presidente dalla Corte Suprema con 5 voti su 9, dopo

che è stato necessario ricontare più volte i voti degli americani.

2001

Dopo l‟attacco del 9/11, Bush ottiene il mandato a dichiarare guerra e restringere le libertà.

Page 154: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Passa il Patriotic Act, che restringe le le libertà costituzionali secondo i desideri di George W. Bush.

...a voi lettori completare questo riassunto con i propri ricordi, con i fatti più recenti, o con i racconti

dei nonni ed echi di vecchi telegiornali ed articoli o con le coincidenze con altri avvenimenti

storici…

Credits Glen Yeadon della cui opera questa è una traduzione elaborata solo in minima parte.

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In Iraq, Afghanistan, Iran, Sudan, Nigeria, Tunisia, Egitto, Libia, Siria, Libano, ovunque nel mondo,

lo scontro non è tra religioni come ci vogliono far credere, ma politico ed economico, per un Nuovo

Ordine Mondiale. Queste rivolte che sembrano nascere spontaneamente attraverso in tam tam di

internet, vengono invece innescati dai Servizi Segreti con piccole scaramucce, perchè almeno così

appaiano ai popoli. E' strategia psyops per alimentare il senso dell'odio e della rivalsa militare.

Pino Arlacchi su l'Unità del 31 dicembre 2010 ci porta alcune considerazioni importanti

"La persecuzione anticristiana in corso in Iraq è inspiegabile se non si tiene conto del trauma della

guerra del 2003. Molti osservatori rilevano con sorpresa come lo scontro religioso fosse del tutto

sconosciuto in Iraq prima dell‟invasione anglo-americana". Cioè prima dell'intervento anglo-

sionista successivo al crollo delle Torri Gemelle. Andiamo avanti.

"Cristiani e musulmani professavano liberamente la propria religione, nel solco di una millenaria

tradizione mediorientale, all‟interno di uno stato autoritario ma laico, dove un cristiano militante

come Tarek Aziz poteva raggiungere i vertici del potere pubblico senza che si prestasse alcuna

attenzione alla sua fede".

"È stato il terribile shock dell‟occupazione militare che ha letteralmente scassato la società irachena,

scatenando una specie di lotta di tutti contro tutti: odi e tensioni irriducibili non solo tra cristiani e

musulmani, ma tra sciiti e sunniti, e tra questi ed altre minoranze. La religione in se stessa non

c‟entra nulla con le animosità attuali. Se non si tiene conto dell‟immenso risentimento provocato dai

bombardamenti e dalle distruzioni belliche condotte in Iraq da potenze occidentali e cristiane che

hanno fatto a pezzi il paese e lasciato sul terreno 660 mila vittime civili, non si capisce nulla di ciò

che accade adesso. Si vedono solo gli effetti perversi di cause sconosciute. Oppure si invocano

impulsi primordiali, o inclinazioni violente dell‟Islam che datano comunque da secoli, e che non si

sa perché siano riaffiorate solo adesso".

"Lo scontro di civiltà (e di religioni) è una invenzione nefasta, che continua a venire proposta per

interpretare crisi che hanno matrici completamente differenti. La Chiesa cattolica si tiene alla larga

da questo concetto, perché ne conosce la pericolosità, e perché è impegnata da decenni in un

dialogo interreligioso".

"La Chiesa, perciò, invoca libertà religiosa per tutti, e non solo per i propri fedeli. In Italia, la

promozione dell‟idea dello scontro di civiltà è opera soprattutto del “Corriere della sera” e dei

suoi editorialisti e collaboratori, che non si stancano di attaccare questa etichetta fuorviante a

una congerie di argomenti: dall‟Iraq alla Nigeria, dal Sudan all‟Egitto, dal terrorismo alle

migrazioni".

"Pochi giorni fa, il Corriere ha pubblicato un articolo di Benny Morris nel quale la guerra civile in

atto in Sudan veniva definita come uno scontro di civiltà, e di religioni, tra il Nord arabo e

Page 155: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

musulmano e il sud nero e cristiano. Quando chiunque conosca anche un po‟ la questione sa bene

che il vero tema del conflitto è il controllo di una risorsa fondamentale come il petrolio, e che la

religione non gioca alcun ruolo autonomo nella contesa. Il Presidente attuale del Sudan è accusato

dalla Corte penale internazionale di violazioni che egli avrebbe commesso comunque, dati gli

interessi in ballo e la natura del suo potere. Se il Sud del paese fosse stato turco o buddista non

avrebbe fatto molta differenza".

"Uno scenario analogo è quello della Nigeria, dove da un paio di decenni sono in corso conflitti

sanguinosi, che costano ogni anno la vita di centinaia di persone, e che vengono descritti – non solo

dal “Corriere”, in verità, ma da gran parte dei media occidentali - come scontri tra cristiani ed

islamici. Ma il fattore religioso conta in realtà poco e niente. Il problema è che anche quando

l‟autore del reportage, come nel Corriere del 29 dicembre 2010, scrive correttamente che nelle

carneficine in atto «in ballo non c‟è soltanto la religione, ma soprattutto potere e soldi», e quando

sottolinea che i «leader religiosi cristiani e musulmani hanno accusato i politici locali di usare la

fede per esasperare le tensioni tra le due comunità in vista delle elezioni di aprile», ci si ritrova con

il solito titolo degli 80 morti negli scontri religiosi".

Tutto questo non significa negare l‟influenza della religione nei comportamenti della gente. Intendo

solo dire che essa non è mai la base esclusiva dell‟identità degli individui. E soprattutto non

conduce fatalmente all‟intolleranza e all‟aggressione, come i seguaci di Samuel Huntington e di

altri fondamentalisti vogliono farci credere. Decine di esempi storici dimostrano come, lasciati

liberi di riunirsi, di pregare ed onorare il loro Dio, né i musulmani né i cristiani né gli altri tendono

naturalmente a disprezzarsi e ad attaccarsi. La norma è piuttosto la coesistenza pacifica e il rispetto

reciproco. La rissa scoppia quando entrano in campo i grandi giochi e traumi della storia,

oppure gli interessi costituiti e le macchine politiche con il loro corredo di manipolazioni e

disinformazioni. La religione ridiventa allora l‟antico pretesto per la sopraffazione, e lo scontro

religioso è l‟ultimo anello di una catena che spesso non si vede, ma che va portata alla luce se non si

vuole restare intrappolati nell‟inganno.

Storicamente, dunque, la plebe (e per plebe intendo noi tutti, esseri umani asserviti al potere) serve

solo a 4 cose (almeno che non ci si inserisce personalmente nella corrente Viva della Chiesa che è

lo Spirito Santo:

1 - sgobbare, bruciare il proprio tempo, i talenti e le proprie energie per altri e poi …pagare le tasse;

2 - consumare, instupidirsi, drogarsi, malarsi, muoversi e acquistare i prodotti su cui poi paga l'IVA;

3 - fornire carne da cannone all'esercito, massacrandoli gli un altri e così ricominciare un altro ciclo;

4 - per tutto il resto, fornire manovalanza sottopagata, schiavitù, tratta delle bianche, carne per sesso

Sembra proprio che ormai gli USA producano quasi esclusivamente ARMI e servizi legati

all'estrazione petrolifera. Per tutto il resto si affidano alla Cina e al resto del mondo

sottomesso, pagando, quando non con le armi, con pezzi di carta stampati in verde. Furbi, è?

Diceva Lincoln: “Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non

potete ingannare tutti per tutto il tempo”.

Per questo il mondo lo tengono sotto controllo! La fine delle SS naziste e la nascita della CIA

Runa Bianca 23 Ottobre 2011 | n.4

Il 28 aprile del 2001 il Corriere della Sera stampa un‟interessante articolo sulla rivelazione di oltre

Page 156: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

10.000 pagine della CIA inerenti a molte notizie sul regime nazista, sui rapporti tra i suoi membri

interni e sulle sue relazioni con americani e russi 1.

Il clamore che si ebbe nei giorni successivi si è stranamente spento, e quasi non se ne parla più,

come se il silenzio possa eliminare le pericolose implicazioni che ancora oggi persistono.

In questo articolo si vuole quindi ripercorrere alcune tappe salienti e cercare di aprire una tenda che

ci faccia intravedere cosa successe in quegli anni, e come è possibile che eventi successi oltre 60

anni fa abbiano fortemente condizionato lo sviluppo di tutto il mondo civile come noi oggi lo

conosciamo.

Tralasciamo la ricca documentazione di vari rapporti psichiatrici nazisti che avevano prima

sospettato e poi confermato che Adolf Hitler fosse affetto da una malattia schizofrenica che

rapidamente lo aveva portato alla pazzia trasformandolo nel “peggior criminale del mondo”. Ma

non fu fatto nulla per impedirgli di commettere le atrocità che sappiamo. Anche perché lui ebbe

l‟accortezza di circondarsi di “collaboratori” che ne condividevano le idee folli e senza alcun tipo di

pietà o remore ad usare tutti i mezzi per raggiungere i loro fini.

La sorpresa che è giunta dall‟apertura di questi archivi CIA è che alla morte del Fuhrer non

corrispose un altrettanto degna fine dei suoi collaboratori.

Si è scoperto infatti che Kurt Waldheim, che fu uno dei nomi più noti del regime a capo delle SS

divenne, alla fine della seconda guerra mondiale, Segretario dell‟ONU e successivamente il

Presidente dell‟Austria, pur mantenendo ottimi rapporti con i servizi segreti Russi come loro ben

pagato informatore. Solo negli anni „90 gli americani vietarono a Waldheim l‟ingresso nel loro

territorio, poiché solo allora la CIA si “accorse” che era uno dei principali artefici delle atrocità

naziste.

La pubblicazione di queste 10.000 pagine 1) http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/28/Cia_cosi_usammo_criminali_nazisti_co_0_010428

1790.shtml

ci fornisce una lista di nomi eccellenti da far rabbrividire per le conseguenze che possiamo

facilmente immaginare.

Qualche nome: Josef Mengele, che guidò gli orrendi esperimenti medici di Auschwitz, il capo della

Gestapo Heinrich Mueller, Adolf Eichmann, l‟architetto dello sterminio degli ebrei, Klaus Barbie, il

boia di Lione, e quindici altri, sollevano angosciosi interrogativi sulla condotta delle potenze

vincitrici dopo il conflitto. Hitler si suicidò prima della sconfitta, Mengele, Eichmann e Barbie

furono scoperti dopo molti anni in America latina - gli ultimi due furono sottoposti a clamorosi

processi in Israele e in Francia - ma di Mueller e gli altri si persero ufficialmente le tracce. Il

motivo, ha spiegato Eli Rosenbaum, il direttore del ministero della Giustizia americano, un esperto

della caccia ai criminali nazisti, è che l‟URSS e l‟Occidente se ne servirono per combattere la

Guerra fredda. «Questi criminali - ha detto - furono i veri vincitori del conflitto, perché non

pagarono mai i loro delitti. Furono impiegati dai servizi segreti invece di essere processati e

giustiziati». Secondo Rosenbaum, cinque finirono al servizio dello spionaggio tedesco occidentale,

guidato dal generale Gehlen, spionaggio di cui la CIA assunse il controllo nel 1949, e altrettanti

finirono al servizio dell‟Urss. Anche gli inglesi e i francesi ne avrebbero avuto uno ciascuno.

A una conferenza stampa, ieri agli Archivi nazionali, Rosenbaum ha precisato che l‟esame dei tre

milioni di documenti segreti della Seconda guerra mondiale non è finito, ma che sarà approfondito

nei prossimi mesi.

Il direttore del ministero della Giustizia americano ha messo sotto accusa sia la CIA sia il suo

antesignano, i Servizi Speciali, che operarono fino al 1947, quindi per tutta la durata del conflitto.

Le accuse non sono nuove, ma è la prima volta che vengono documentate in maniera irrefutabile.

Rosenbaum ha rivolto critiche pesanti anche ad Allen Dulles, l‟agente dei Servizi Segreti Usa a

Zurigo, che negoziò nascostamente la resa tedesca nell‟Italia nel Nord. A suo parere Allen Dulles, il

fratello del futuro segretario di Stato Foster Dulles, protesse alcuni criminali di guerra nazisti con

cui era stato in contatto, tra cui qualcuno che aveva operato anche in Italia. In particolare sono stati

Page 157: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

svelati i diari di Guido Zimmer, ufficiale delle SS (da Schutz-staffel, “reparti di difesa”) che prese

parte ai rastrellamenti di ebrei a Genova e a Milano.

Ma ritorniamo un attimo ad un‟informazione che abbiamo appena fornito. Cinque alti funzionari

nazisti dopo la fine del conflitto finirono al servizio segreto tedesco occidentale, guidato dal

generale Gehlen, di cui la CIA assunse il controllo sin dal 1949.

Per la prima volta si ha la certezza di uno stretto rapporto tra la CIA ed alti esponenti degli SS

nazista. Rapporti di “lavoro” connessi al reperimento di informazioni (tipico dei servizi segreti) ma

anche di azioni preposte per “contrastare” quello che in gergo prese il nome di “guerra fredda”.

Vennero adottate una serie di strategie che fecero sì che le conoscenze ed i “metodi” degli alti

ufficiali nazisti servissero al grande scopo di contrastare lo strapotere dei regimi comunisti del

colosso sovietico.

A tutti questi “collaboratori” nazisti la CIA garantì anonimato e protezione anche quando, raggiunti

i limiti di età, decisero di andare in pensione.

Ad esempio, nel 2006 è stato scoperto che la CIA coprì attivamente il nascondiglio di Eichmann,

colui che organizzò le deportazioni nei campi di concentramento nazista 2

.Eichmann era un uomo della CIA utilizzato nei “rinati” servizi segreti tedeschi della Germania

Ovest contro le iniziative Comuniste. Il suo nascondiglio fu trovato solo nel 1960 da agenti

israeliani. Fu processato e riconosciuto colpevole dello sterminio di milioni di persone e giustiziato

nel 1962.

È con questo tipo di “personaggi” che la CIA del dopoguerra aveva a che fare, anzi che utilizzava

attivamente per i suoi fini.

Ma quali erano le principali occupazioni della CIA-SS di quegli anni? Ricerche perpetrate in tutte le

direzioni che studiavano il modo di strappare informazioni utili al “nemico”. In tali documenti

segreti si parla di oltre 120 modi diversi per raggiungere questo 2) http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/eichmann-nascosto/eichmann-

nascosto/eichmann-nascosto.html

fine... spesso metodi di una crudeltà esasperata, che solo degli ex-nazisti potevano compiere senza

alcun tipo di rimorso.

Il vero salto di qualità fu l‟uso di una droga allora ancora poco conosciuta chiamata LSD.

È opportuno ripercorrere i primi passi della creazione e della scoperta di tale droga.

• 16 Novembre 1938: Albert Hofmann, un chimico che lavora per l‟azienda farmaceutica

Sandoz di Basilea, in Svizzera, è il primo a sintetizzare l‟LSD-25, un derivato semi-sintetico di

alcaloidi della segale cornuta, durante la ricerca uno stimolante sanguigno.

• 16 Aprile 1943: Albert Hofmann assume accidentalmente, per la prima volta, una piccola

quantità di LSD. È la prima esperienza umana con puro LSD-25.

Riferisce di aver visto “un ininterrotto flusso di immagini fantastiche, forme straordinarie con

intensi, caleidoscopici giochi di colori.” L‟esperienza dura poco più di due ore.

• 19 Aprile 1943: Bicycle Day - Albert Hofmann ha intenzionalmente assunto, per la prima

volta, 250 μg LSD. È il primo uso intenzionale di tale droga3

• 1947: primo articolo sugli effetti mentali dell‟LSD pubblicato da Werner Stoll su Swiss

Archives of Neurology.

• 1949: il dr. Max Rinkel porta l‟LSD negli Stati Uniti dall‟azienda svizzera Sandoz, e avvia

gli studi con l‟LSD a Boston; Nick Bercel comincia gli studi con l‟LSD a Los Angeles. (3)

• Maggio 1950: il primo articolo sull‟LSD appare su American Psychiatric Journal. (3)

• 1951: la CIA inizia la sperimentazione dell‟LSD.

Come pensate che un ente statale e governativo come la CIA/Servizi segreti tedeschi abbia potuto

fare le prime sperimentazioni su questa droga? Banalmente, producendo del.. pane all‟LSD!!!

Immaginate questo scenario: un intero paese in preda al terrore per via di allucinazioni.

Sembra uscito dalla trama di un film di Hollywood, ma è successo realmente nel 1951 a Pont-Saint-

Esprit, Francia, quando improvvisamente gli abitanti vennero colpiti da allucinazioni di massa.

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Il mistero è durato quasi 50 anni, e solo ora si scopre cosa è successo realmente. La CIA decise di

verificare che tipo di effetti potesse avere sulla popolazione di un intero paese e produsse del pane

con, mescolato alla farina, dell‟LSD di “ottima qualità“.

Non fu un episodio accidentale, ma una deliberata somministrazione di allucinogeni alla

popolazione. 3) Potete trovare la descrizione dell’esperienza da parte dello stesso Hofmann all’indirizzo

http://www.autistici.org/mirrors/www.psicoattivo.it/chimica/lsd/esp/lsd02.htm

Un abitante del villaggio tentò di affogarsi perché sentiva “la sua pancia mangiata da serpenti”. Un

altro saltò dal secondo piano gridando “sono un aeroplano!”. Un ragazzino tentò di strangolare sua

nonna. Il bilancio dei morti ammontò a 17 vittime, colpite dalla “maledizione del pane” (Le Pain

Maudit), mentre molti altri vennero ricoverati in ospedali psichiatrici per evitare che si uccidessero

o si ferissero per l‟improvvisa follia che li aveva colpiti.

Uno dei sopravvissuti, intervistato nel video “Le mystère du pain maudit”, racconta della sua

avventura terrificante, e della sensazione di essere divorato da serpenti. Afferma che avrebbe

preferito morire che avere quell‟esperienza. Ma non fu trovato veleno nel pane, nessuna sostanza

tossica venne rilevata dalle analisi chimiche... solo per il fatto che i tecnici che effettuarono le

analisi erano dei laboratori “governativi”. Trovate il video all‟indirizzo web:

http://www.youtube.com/watch?v=vtKpXbWxrZc&feature=player_embedded

Ma a chi dobbiamo dare il “merito” degli esperimenti della CIA col pane all‟LSD? Ad un certo

Frank Olson.

A noi italiani è un nome che dice molto poco, ma è stato una delle menti di MK-ULTRA,

un‟organizzazione al soldo della CIA che riuniva i maggiori scienziati nel famoso periodo della

guerra fredda. Alcune informazioni si trovano in un libro a lui dedicato di H.P Albarelli Jr: “Un

terribile errore: l‟omicidio di Frank Olson e gli esperimenti segreti della CIA durante la guerra

fredda”4

. Insieme a Kurt Blome, uno scienziato nazista sottratto alla forca dopo la seconda guerra mondiale

dagli americani e portato negli Stati Uniti, Frank Olson partecipa ad un progetto di sperimentazione

dell‟uso dell‟LSD nel corso degli interrogatori. È qui che la vita dello scienziato si incrocia con

quella degli abitanti di Point Saint Esprit. Albarelli ha parlato con i colleghi di Olson, è entrato nei

laboratori della Sandoz, che all‟epoca forniva alla CIA e all‟esercito LSD per gli esperimenti, ed ha

trovato “le carte” che parlavano del segreto di Point Saint Esprit. Dall‟indagine è emerso 4) http://www.gialli.it/un-libro-sulla-morte-di-frank-olson

anche che quello di Olson non è stato un suicidio ma un omicidio. Era uno scienziato, è vero.

Ma sapeva troppo, e forse non se la sentiva più di andare avanti. La CIA deve aver deciso che era il

momento di chiudere quel capitolo. In modo “pulito”, senza conseguenze. Frank Olson è diventato

vittima dei suoi stessi esperimenti. Gli agenti della CIA gli hanno somministrato a sua insaputa

LSD, hanno reso i suoi ultimi giorni di vita un inferno che potesse giustificare quel tuffo dal 13°

piano del Hotel Statler. Ha infranto i vetri della finestra chiusa e si è buttato giù. Questa la versione

ufficiale.

Suicidio indotto dallo stato di alterazione causato dall‟LSD. Per questo la CIA ha pagato alla

famiglia Olson danni per 750.000 dollari. Ma l‟autopsia condotta quarant‟anni dopo su richiesta dei

familiari ha svelato che non c‟erano tracce di impatto contro i vetri mentre aveva una lesione al

cranio non provocata dall‟impatto. Oggi, dopo sessant‟anni, il libro di Albarelli non lascia più

dubbi. Frank Olson è stato ucciso.

Si sta delineando lentamente un quadro abbastanza chiaro; vediamo di riassumere quanto appena

detto.

Casualmente, all‟inizio della seconda guerra mondiale, si scopre questa sostanza (LSD) che, grazie

allo stesso scopritore, nel 1943 dimostra ampie ed estese proprietà psicotrope di alterazione della

Page 159: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

mente umana.

Alla fine della seconda guerra mondiale, l‟LSD viene prodotto dalla società farmaceutica svizzera

Sandoz ed esportata negli Stati Uniti (1948), dove è acquistata dalla CIA.

Iniziano i primi esperimenti sui singoli individui sino al 1951, quando la droga ritorna in Europa e

viene data in mano alle SS tedesche, che non si fanno alcun scrupolo ad intraprendere un

esperimento di massa producendo e vendendo del pane all‟LSD ed avvelenando l‟intero paese di

Pont-Saint-Esprit.

Ma, dopo aver defenestrato dal 13° piano una delle menti di quegli esperimenti... cosa fece la CIA

americana con LSD?

Gli esperimenti continuarono? E su quali fronti?

Nel 2006 è uscito un libro a dir poco sconvolgente. Un libro-denuncia che sta riaprendo le

polemiche sulle torture dei detenuti iracheni nelle carceri segrete della Cia, che descrive a tinte

fosche uno dei capitoli più bui della storia americana moderna. Si intitola «Il mondo come

laboratorio: esperimenti con topi, cunicoli e uomini», lo ha scritto Rebecca Lemov, antropologa

dell‟Università dello Stato di Washington5

. Il libro illustra i disumani tentativi della CIA e di alcuni tra i più grandi psichiatri di «distruggere e

ricostruire» la mente dei pazienti negli Anni „50. Questi furono inizialmente i reduci della guerra di

Corea catturati e poi liberati dal regime comunista, che la CIA temeva 5) http://torniamoinclasse.noblogs.org/post/2011/07/19/psico-esperimenti-usa-su-cavie-umane/

fossero stati indottrinati, ma più tardi anche dei civili, bambini inclusi, con vere o presunte turbe

psichiche. Secondo l‟autrice – che si basa su un dossier rivelato di recente- la CIA abbracciò la

tecnica delle «torture morbide» dopo avere assistito alla confessione del cardinale Jozsef

Mindszenty al processo di Budapest nel 1949. Privato del sonno per 39 giorni, drogato, interrogato

incessantemente, il cardinale dichiarò di avere attentato allo Stato comunista. La CIA si propose di

seguire la stessa strada per piegare «i nemici dell‟America». I primi test vennero condotti nel „50, su

4 spie a Tokio e 25 prigionieri di guerra nordcoreani. Al ritorno dei reduci liberati dalla Nordcorea

nel 1953, l‟America assistette a uno spettacolo tragico. Sbarcati a San Francisco, i soldati

sembrarono automi, non riconobbero i propri cari. La CIA mobilitò Harold George Wolff,

psichiatra dell‟Università di Cornell. Questi affermò che non soffrivano di una semplice «sindrome

del reduce» ma di una sorta di sdoppiamento della personalità, una difesa naturale contro le torture

subite.

L‟atroce rimedio: chiusura in celle senza luce e suoni, somministrazione di «sostanze biologiche e

chimiche capaci di modificare la condotta», controinterrogatori.

La Lemov racconta che la tecnica fu raffinata dallo psichiatra canadese Ewen Cameron. Per ripulire

«l‟ego instabile» dei pazienti, Cameron sottopose 53 psicolabili ad elettroshock, bombardamenti di

messaggi agghiaccianti («hai ucciso tua madre») per 20 ore al giorno per 2 settimane, 250.000 volte

in tutto. Nella fase successiva, vennero «ristrutturati», cioè resi più docili. La CIA cessò gli

esperimenti negli anni „60. Sulla questione coreana era già trapelato qualcosa: nel 1962 Hollywood

girò un film, «The manchurian candidate» con Frank Sinatra, che narrava di un reduce

«programmato» dalla Corea del Nord per assassinare il presidente.

Dettagliate analisi di altri esperimenti della CIA di quegli anni sui bambini si possono trovare al

seguente indirizzo:http://www.pietrobarone.net/2011/07/la-tragedia-nascosta-degli-esperimenti.html

Gli esperimenti sulla capacità di assorbimento del fisico umano, in base all‟età o al peso, furono

effettuati in America direttamente dalla CIA. Come cavie furono utilizzati inconsapevoli americani.

Il metodo fu molto semplice ma efficace: La CIA attrezzò delle case con la classica grande vetrata e

con dietro le cineprese al fine di riprendere dal vivo come gli effetti della droga si manifestassero

nei malcapitati.

Assunse delle avvenenti signorine che adescavano le cavie reclutandole nei bar, scegliendoli tra

coloro che avevano pochi o nulla rapporti con parenti che potessero accorgersi della loro

scomparsa.

Page 160: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Dopo la somministrazioni di dosi di LSD di varia entità, alcuni di loro impazzivano o erano soggetti

a manie compulsive che richiesero un pronto intervento degli uomini della CIA per sbarazzarsi di

prove compromettenti.

Alla fine, dopo centinaia di casi ben studiati e documentati, si ebbe un quadro molto chiaro dei suoi

effetti sulla psiche e sulle quantità da assumere senza incorrere in spiacevoli effetti secondari.

Gli esperimenti medici degli Stati Uniti su cavie umane non si limitarono all‟LSD... di seguito il

link ad un “breve” elenco:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2689

Ma, ritornando alla “nostra” LSD... arriviamo all‟operazione CHAOS.

CHAOS era il nome in codice di un piano della CIA elaborato alla fine degli anni ‟60 dal generale

americano William Westmoreland sotto l‟amministrazione Johnson. È stata una tipica operazione

False Flag (Le operazioni False flag, o operazioni sotto falsa bandiera, sono operazioni segrete

condotte da governi, grosse compagnie multinazionali, e sono progettate per apparire come condotte

da altri enti e organizzazioni. Il nome deriva da „false‟ e „flag‟, ossia bandiera falsa. L‟idea è quella

di „firmare‟ una certa operazione per così dire “issando” la bandiera di un altro stato o la sigla di

un‟altra organizzazione). Obiettivo di quest‟operazione era, come dice il nome, creare il caos, in

modo che l‟opinione pubblica ne chiedesse al governo la repressione. L‟operazione raggiunse il suo

momento culminante nel 1968 e nel 1969; secondo alcune tesi operò perfino nel concerto di

Woodstock, diffondendo stupefacenti per il progetto MK ULTRA.

Ritroviamo infatti attivamente coinvolto MK-ULTRA (quello del pane all‟LSD) nella distribuzione

di allucinogeni al pubblico giovanile dei primi concerti Rock (quali quello di Woodstock).

Ma a che scopo? Non certo quello del controllo della mente dei giovani per scopi “politico-militari”

tipici della guerra fredda.

No, il motivo è molto più subdolo.

La CIA si accorse che l‟LSD poteva, se controllato nelle dosi (e ne ormai aveva un‟approfondita

conoscenza), dare degli effetti che sarebbero stati apprezzati dalle classi giovanili in cerca di

“evasione”.

Quindi la CIA fece da importatore della droga dalla Sandoz svizzera, da sperimentatore con cavie e

da diffusore della stessa presso le classi giovani, che in quel periodo usavano ritrovarsi a milioni nei

concerti musicali.

Non è segreto il modo in cui l‟LSD si diffuse a macchia d‟olio negli anni sessanta tra la quasi

totalità degli artisti, cantanti e loro fans.

La mortalità fu altrettanto elevata… basta ricordare nomi quali Jim Morrison, Adam Goldstein, Sid

Vicious, Jimi Hendrix o Elvis Presley.

Ma se la CIA pensò alla sperimentazione ed alla diffusione dell‟LSD in grandi quantità... chi ne

curò la distribuzione, a livello capillare, da parte del singolo spacciatore?

Vi era negli stati uniti un‟organizzazione già ben introdotta e distribuita nel territorio che allora si

dedicava al controllo della “semplice prostituzione”, del pizzo e di qualche altra “amenità”...la

MAFIA americana.

La CIA trovò quindi nella Mafia un partner ideale in grado di convertire immense somme di denaro

in fondi segreti destinati a finanziare qualsiasi operazione la CIA avesse voluto intraprendere, senza

più passare dalle forche caudine dei bilanci approvati dal congresso.

Fondi neri che crearono una specie di secondo stato nello stato, che avevano ampie entrate dai

personaggi politici (ai massimi livelli) da un lato e dall‟altro, insieme ai massimi esponenti della

Mafia e della malavita organizzata.

Uno stato nello stato, un‟organizzazione (CIA-Mafia) in grado di poter anche organizzare

l‟assassinio di un presidente degli stati uniti.

Si tratta di valide teorie o di assurde ipotesi complottiste?

Nel sito web segnalato di seguito si può leggere l‟intervista al giornalista Gianni Bisiach, che nel

suo libro “ il Presidente” sostiene con dati alla mano questa tesi: che John Kennedy fu ucciso dalla

Mafia americana, in collaborazione con alcuni settori della CIA. Potete trovare maggiori

Page 161: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

informazioni al riguardo nel seguente indirizzo web:

http://www.spazio-forum.net/forum/topic/26757-mafia-e-cia-coinvolte-nellomicidio-jfk/

Quanti di questi eventi possono considerarsi facenti parte della storia e quanti invece possono

rivestire un interesse contingente anche ai nostri giorni?

La descrizione di come si sia evoluta un‟organizzazione priva di scrupoli come le SS naziste in

n‟associazione “governativa” come la CIA, e di come la stessa sia stata in grado di creare un gruppo

con capitali illimitati e con appoggi sia politici sia mafiosi in grado di ideare e realizzare qualsiasi

cosa potesse essere utile ad uno scopo...ci fa intuire che essa non sia mai stata smantellata del tutto e

che sia ancora attiva ed intensamente operante sia in territorio americano che all‟estero.

La mente corre immediatamente all‟attentato delle Torri Gemelle che, se anche non fosse stato

messo in opera direttamente dalla CIA, sicuramente ha avuto ampi appoggi logistici sul territorio

americano, e ad alti ed altissimi livelli.

Ma la CIA non è l‟unica organizzazione che agisce nell‟ombra di poteri apparentemente più forti: vi

son le lobbies finanziarie, militari… dove il dio soldo fa da padrone.

A noi, gente comune, non resta che assistere impotenti ad intrighi che avvengono sopra le nostre

teste; tuttavia la nostra reazione deve essere almeno quella di non credere a tutto quello che ci viene

propinato dai media.

Ma di ricercare, sin quanto è possibile e con tutti i mezzi a nostra disposizione, un‟informazione

corretta ed aderente ai fatti.

Risultato di tutto ciò? Proviamo a stilare delle stime per approssimazione. Poco potrebbe importare

se stiamo sul difetto di qualche milione. Comunque sono numeri da capogiro. Milioni son milioni

fossero anche solo 1 milione. Fotografiamo la situazione al 2011:

Circa 600.000.000 di NON OCCUPATI in TUTTO il mondo..!! (esclusi pensionati)

" 100.000.000 di bambini che vengono STUPRATI ogni anno nel mondo..!

" 60.000.000 di bambini che MUOIONO SOLO di [MALNUTRIZIONE]

(CHE NON VUOL DIRE SOLO FAME)..!!

" 50.000.000 di bambine e giovani donne che vengono avviate alla schiavitù e alla prostituzione..!!

" 30.000.000 di bambini che SPARISCONO dal mondo..!!

" 17.000.000 di bambini in tutto il mondo sono sotto psicofarmaci per varie problematiche!!

" 25.000.000 di civili INNOCENTI che muoiono nelle varie guerre..!!

" 50.000.000 di morti per INCIDENTI, OMICIDI, VIOLENZE, ecc. (non ubriachi)..!!

" 120.000.000 di INFANTICIDI (aborti)..!!

" 500.000.000 di persone ADULTE che muoiono in condizioni di vita disumane..!!

71.000.000 morti per tabacco nell‟ultimo secolo…!!

10.000.000 morti in incidenti automobilistici…!!

28.000.000 morti per AIDS dal 1981 al 2002… !!

Per non parlare delle Catastrofi Naturali o considerate tali. Basti una per tutte:

230.000 vittime a Sumatra nel 2004 a causa dello Tsunami… !!

Negli ultimi 10 anni sono morte otre 710.000 creature per disastri riconducibili a origini naturali.

Le Guerre del „900 rappresentano il 95% dei morti nelle guerre degli ultimi 3 secoli. E la

Page 162: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

percentuale dei civili è cresciuta fino a raggiungere il 50% con la Seconda Guerra Mondiale ed il

90-95% con i conflitti dell‟ultimo decennio…

...E sono arrivate nel gennaio 2011 le Primavere Arabe con la detronizzazione di Ben Alì (23 anni)

Mubarak (33 anni) e uccisione di Gheddafi (42 anni). Scopriamo solo ora alcune verità sul leader

libico, ma anche sulla fine di Craxi, che con i leader del nord Africa aveva una certa affiliazione.

Tra poco toccherà alla Siria, al Libano, alla Giordania, e quindi all‟Iran, e chissà che non si arrivi ad

una guerra mondiale con il coinvolgimento anche di Russia, Cina ed Israele. Riporto:

giovedì 27 ottobre 2011- La Libia si prepara alla Democrazia - Le 16 cose che perderanno

E' finita la Guerra in Libia, il Male ha perso il Bene ha vinto, I liberatori, partiginai, i combattenti

della rivoluzione sono stati i cavalieri dei Bene i paladini della giustizia.....

Ma in tutto questo c'è qualcosa che non quadra....

Sicuramene Gheddafi non era un Santo è probabilmente ne ha fatte di tutti i colori ma come mai

nessuno in questi mesi ci ha fatto conoscere la Libia?

In questo altro post Gheddafi ex speranza per l‘Africa ho già affrontato il problema postando un

articolo che si soffermava sul sistema economico della Libia e della volontà di Gheddafi di creare

una moneta Africana non in gestione ai banchieri privati come in Europa e in America ma agli

Stati, quindi usata per il bene del popolo.

Qui sotto tratto dal Blog di Neovitruvian un articolo su 16 cosè che i Libici non potranno più avere.

Leggendo, ci si chiede come mai è stata fatta una rivoluzione, non vi era motivo, o forse non li

conosciamo.

Ormai Gheddafi è morto è la Libia si sta preparando ad un nuovo corso, e toccherà al popolo

Libico bilanciare il positivo e il negativo di quello che hanno perso, di quello che volevano ottenere

e di quello che realmente avranno ottenuto.

1 – Non vi è alcun bolletta elettrica in Libia; l’elettricità è gratuita per tutti i cittadini.

2 – Non vi è alcun interesse sui prestiti, le banche in Libia sono di proprietà dello Stato e i prestiti

concessi a tutti i suoi cittadini hanno, a norma di legge, lo zero percento di interesse.

3 – Avere una casa è considerato un diritto umano in Libia.

4 – Tutti i novelli sposi in Libia ricevono 60 mila dinari (US $ 50.000) da parte del governo per

acquistare i loro primo appartamento contribuendo così all’avvio della famiglia.

5 – Istruzione e cure mediche sono gratuite in Libia. Prima di Gheddafi solo il 25 per cento dei

libici erano alfabetizzati. Oggi, la cifra è dell’83 per cento.

6 – Se un libico volesse intraprendere una carriera agricola, riceverebbe terreni agricoli, una

casa in campagna, attrezzature, sementi e bestiame per avviare la propria attività, il tutto

gratuitamente.

Page 163: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

7 – Se i libici non fossero riusciti a trovare il sistema medico o scolastico di cui avessero avuto

bisogno (in Libia), ci sarebbero stati dei fondi governativi per andare all’estero e non solo,

avrebbero ottenuto mensilmente US $ 2.300 / al mese per indennità di alloggio e auto.

8 – Se un libico compra una macchina, il governo sovvenziona il 50 per cento del prezzo.

9 – Il prezzo del petrolio in Libia è di $ 0,14 per litro.

10 – La Libia non ha un debito estero e le sue riserve monetari sono pari a $ 150 miliardi (ora

congelate).

11 – Se un libico non è in grado di trovare lavoro dopo la laurea lo stato paga l’equivalente dello

stipendio medio per la professione. (ciò vale anche per le professioni per cui non serve una

laurea)

12 – Una parte degli introiti derivanti dalla vendita del petrolio libico viene accreditato

direttamente sui conti bancari di tutti i cittadini libici.

13 – Una madre che dà alla luce un bambino riceve 5.000 dollari USA.

14 – 40 pagnotte di pane in Libia costano $ 0,15.

15 – Il 25 per cento dei libici è laureato.

16 – Gheddafi rese possibile il più grande progetto mai sperimentato al mondo di irrigazione,

conosciuto come il Great Manmade River project, al fine di rendere disponibile più facilmente

l’acqua nella regione desertica.

Per completare l'articolo ho postato anche un esperienza diretta di un Italiano che abitava e

lavorava in Libia prima di essere mandato a casa con l'ultimo aereo dell'Alitalia.

E' un esperienza diretta che aiuta a capire ancora meglio la situazione del Paese prima della

Rivoluzione.

E' un commento di Guido Ingegnere del Gruppo Eni in Libia. tratto da StampaLibera

Sono stato in Libia, da lavoratore, fino al 21 febbraio scorso quando, costretto dagli eventi, ho

dovuto abbandonarla con l‘ultimo volo di linea Alitalia.

Ho avuto modo di conoscere gran parte del Paese, da Tripoli a Bengasi, a Ras Lanuf a Marsa El

Brega a Gadames, non frequentando gli ambienti dorati, ovattati e distaccati dei grandi alberghi,

ma vivendo da lavoratore tra lavoratori e a quotidiano contatto con ambienti popolari, sempre

riscontrando cordialità e sentimenti di amicizia per certi versi inaspettati e sorprendenti.

Non era raro per strada sentirsi chiedere di poter fare assieme una fotografia da chi si accorgeva

di stare incrociando degli italiani, peraltro numerosissimi anche per le tantissime imprese che vi

operavano, dalle più grandi (ENI, Finmeccanica, Impregilo ecc.) alle più piccole (infissi, sanitari,

rubinetterie, arredamenti ecc.), in un ambiente favorevolissimo, direi familiare…

Da quello che ho potuto constatare il tenore di vita libico era abbastanza soddisfacente: il pane

veniva praticamente regalato, 10 uova costavano l‘equivalente di 1 euro, 1 kg di pesce spada circa

5 euro, un litro di benzina circa 10 centesimi di euro; la corrente elettrica era di fatto gratuita;

decine e decine di migliaia di alloggi già costruiti e ancora in costruzione per garantire una casa a

tutti (150-200 m2 ad alloggio….); l‘acqua potabile portata dal deserto già in quasi tutte le città con

Page 164: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

un‘opera ciclopica, in via di completamento, chiamata ―grande fiume‖; era stata avviata la

costruzione della ferrovia ad alta velocità e appaltato il primo lotto tra Bengasi e il confine

egiziano della modernissima autostrada inserita nell‘accordo con l‘Italia; tutti erano dotati di

cellulari, il costo delle chiamate era irrisorio, la televisione satellitare era presente sostanzialmente

in ogni famiglia e nessun programma era soggetto a oscuramento, così come internet alla portata

di tutti, con ogni sito accessibile, compreso i social network (Facebook e Twitter), Skype e la

comunicazione a mezzo e-mail.

Dalla fine dell‘embargo la situazione, anche ―democratica‖, era migliorata tantissimo e il trend

era decisamente positivo: i libici erano liberi di andare all‘estero e rientrare a proprio piacimento

e un reddito era sostanzialmente garantito a tutti.

Quando sono scoppiati i primi disordini, la sensazione che tutti lì abbiamo avuto è stata quella che

qualcuno stava fomentando rivalità mai sopite tra la regione di Bengasi e la Tripolitania, così

come le notizie che rilanciavano le varie emittenti satellitari apparivano palesemente gonfiate

quando non addirittura destituite da ogni fondamento: fosse comuni, bombardamenti di aerei sui

dimostranti ecc.

Certamente dal punto di vista democratico i margini di miglioramento non saranno stati

trascurabili, del resto come in tanti altri paesi come l‘Arabia Saudita, la Cina, il Pakistan, la Siria,

gli Emirati Arabi, il Sudan, lo Yemen, la Nigeria ecc. ecc… e forse anche un po‘ da noi! Pertanto

prima o poi qualcuno dovrà spiegare perché in questi Paesi non si interviene…

Sono triste e amareggiato al pensiero di come sarò considerato dagli amici libici che ho lasciato

laggiù dopo questa scellerata decisione di stupidissimo interventismo!

Guido Nardo

Ingegnere Gruppo ENI

http://www.pennyguide.org/2011/10/finita-la-guerra-in-libia-il-male-ha.html

E che dire di Craxi, sempre rimanendo in tema di Sovranità Nazionale, per quanto limitata.

Bettino Craxi, l’euro e la svendita dell’Italia

Era il 1997, da due anni Bettino Craxi era considerato, per lo stato italiano, un latitante. Da

Hammamet, Ghino di Tacco – pseudonimo con il quale Craxi firmava i suoi articoli su l‘Avanti –

lanciava le sue invettive contro la politica italiana e inviava le sue analisi relative alla situazione

internazionale. Oltre alla fitta attività giornalistica, Craxi, dal suo esilio tunisino, rilasciò anche

diverse interviste; vogliamo segnalarne una in particolare. Come dicevamo era il 1997 e di lì a

cinque anni sarebbe entrato in vigore l‘euro, un‘operazione i cui ―vantaggi‖, oggi, sono sotto gli

occhi di tutti. Le previsioni di Bettino Craxi, proprio in merito all‘euro e alle conseguenze

devastanti che avrebbe portato, si sono dimostrate di una veridicità straordinaria.

―Si presenta l‘Europa come una sorta di paradiso terrestre - dichiara Craxi - ma per noi l‘Europa

nella migliore delle ipotesi sarà un limbo e nella peggiore ipotesi sarà un inferno. Quindi bisogna

riflettere su ciò che si sta facendo. Perché la cosa più ragionevole di tutte è quella di richiedere e di

pretendere, essendo noi un grande paese, la rinegoziazione dei parametri di Maastricht. Perché se

l‘Italia ha bisogno dell‘Europa, l‘Europa ha bisogno dell‘Italia, non dimentichiamolo‖.

Attenzione, Bettino Craxi non fu mai un oppositore dell‘idea di un‘Europa unita; in merito alla

politica europea, egli prevedeva una grande Europa, dall‘ampio respiro mediterraneo e, proprio

per questo, con un occhio attento ai paesi arabi. Un mercato comune era il fine ultimo, ma un

mercato creato ad hoc, un‘economia che corrispondesse alle reali forze degli stati membri. Ciò che

l‘ex premier socialista contestava era la totale assenza di previsioni, di analisi, su ciò che sarebbe

accaduto quando l‘euro, quello che oggi si presenta come un cancro per le economie degli stati

membri dell‘unione, avrebbe cominciato ad imporre la sua natura usuraia, in assenza di una reale

Page 165: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

regolamentazione. Le analisi di Ghino di Tacco, circa i processi socio-economici che avrebbero

sconvolto il vecchio continente, si fanno più specifiche in un articolo del marzo ‘97 dal titolo

―Europa, Europa‖.

Scrive Craxi: ‖Ciò che si profila è ormai un‘Europa in preda alla disoccupazione e alla

conflittualità sociale, mentre le riserve, le preoccupazioni, le prese d‘atto realistiche si stanno

levando in diversi paesi che si apprestano a prendere le distanze da un progetto congeniato in

modo non più corrispondente alla concreta realtà delle economie e agli squilibri sociali che non

possono essere facilmente calpestati. Il governo italiano, visto l‘andazzo delle cose, avrebbe dovuto

(…) porre con forza nel concerto europeo il problema della rinegoziazione di un trattato che nei

suoi termini è divenuto obsoleto e financo pericoloso (…). Non lo ha fatto il governo italiano. Lo

faranno altri e lo determineranno soprattutto gli scontri sociali che si annunciano e che saranno

duri come le pietre‖.

Del resto, nel 1985, fu proprio Bettino Craxi a presiedere il Consiglio europeo da cui, due anni più

tardi, nascerà l‘Atto unico attraverso il quale si deliberava la caduta delle barriere doganali al fine

di creare un autentico mercato europeo: da Comunità – superata l‘opposizione di Margaret

Tatcher – l‘Europa diventava Unione. Ma un uomo forte che dettava legge in Europa,

evidentemente, dava fastidio a molti, soprattutto a Londra.

Non era comunque la prima volta che Craxi faceva tremare le banche londinesi e non, basti

ricordare l‘idea dell‘introduzione della ―lira forte‖. Memore di quanto fatto in Francia da De

Gaulle nel ‘59, anche Craxi prevedeva, per l‘Italia, una moneta nazionale che potesse imporsi sui

mercati mondiali. Un progetto, questo, che guarda caso fu osteggiato da tanti, compreso l‘attuale

Presidente Mario Monti che dalle pagine del Corriere ammoniva duramente l‘operazione craxiana.

Ma più di tutti, a sabotare la nuova emissione monetaria fu Carlo Azeglio Ciampi, allora

governatore della Banca d‘Italia che, nonostante l‘insistenza e il tono imperativo con il quale Craxi

chiedeva venissero eseguite le sue direttive, fece di tutto per far naufragare il progetto.

La crisi di Sigonella, la solidarietà al popolo palestinese, un cambiamento dell‘assetto geopolitico

mediterraneo, una lira forte, la volontà d‘imporre regole chiare nella gestione della Comunità

europea; tutto questo era troppo per le lobbies internazionali: Craxi doveva essere fatto fuori.

Così come sempre è avvenuto in Italia, dal Risorgimento a oggi, da Londra si decise che l‘Italia

doveva essere messa in grado di non nuocere. Il 17 febbraio del 1992 inizia l‘operazione ―mani

pulite‖, con l‘arresto di colui che Craxi definì un ―mariuolo‖ in seno al partito. Quello che segue è

storia nota, almeno per chi non ha paraocchi politici ed ideologi. In quel 1992 la classe dirigente

italiana venne sconvolta dalle inchieste della magistratura, mentre la popolazione – in un clima di

terrore psicologico – venne catapultata nell‘incubo delle stragi di mafia, la prima, quella di

maggio che uccise Falcone a Capaci. L‘opinione pubblica era disorientata quando non addirittura

plagiata. In questo stato di cose, nel giugno del ―92, riscontrata la totale assenza dello stato, i

potentati inglesi e statunitensi, sul panfilo Britannia, coadiuvati dai ―camerieri‖ italiani,

pianificarono il secondo colpo all‘Italia, quello micidiale: la privatizzazione delle aziende

strategiche di stato. Intanto Soros & C. organizzarono l‘attacco alla lira, provocando il famoso

prelievo forzoso, del 6 per mille, dai conti correnti degli italiani. E‘ questo il corso che ha portato

l‘Italia all‘interno del circuito euro.

Oggi non c‘è più la mafia a terrorizzare il paese, la violenza psicologica procede con lo spettro

della disoccupazione. A distrarre gli italiani dalle operazioni di speculazione finanziaria,

protrattasi dall‘entrata in vigore dell‘euro a oggi, non c‘è più tangentopoli, ma inchieste

giudiziarie sul malcostume dei politicanti italioti. L‘operazione ―britannia due‖ è già iniziata e

all‘orizzonte si vedono solo nuvole cupe, intrise di conflitti sociali e miseria. L‘unica nota positiva,

nell‘atmosfera da apocalisse che regna sull‘Europa, è rappresentata dal fatto che le parole

profetiche di Bettino Craxi non sono più semplici denunce di un isolato esule politico, ma sono il

grido di rabbia di tutti quegli uomini liberi che non hanno intenzione di stare in silenzio, mentre la

patria viene fagocitata dall‘usura internazionale.

Page 166: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Romano Guatta Caldini

http://www.youtube.com/watch?v=lW-HKXaEfl8&feature=related

Ma voglio anche spingermi oltre e riportare un altro discorso di un Leader che rischia di essere

spazzato via in men che non si dica, Ahmadjnejad, il Presente dell‟Iran moderno.

venerdì 21 ottobre 2011 - Dopo la morte di Gheddafi ora tocca ad Ahmadinejad - Il suo discorso

alle Nazioni Unite di Settembre

Morto Gheddafi nel piano dichiarato dopo l' 11 settembre ora tocca all'Iran di Ahamadinejad,

conosciamolo meglio prima che faccia la stessa fine. Questo è il suo ultimo discorso alle nazioni

unite, ovviamente neanche una piccola parte è stata tradotta dai media che hanno solo detto che

l'America e i suoi alleati compresa l' Italia sono usciti dall'aula per protesta prima che iniziasse a

parlare. Ma perchè? Non ha detto niente di cosi Demoniaco, non ha usato nessun linguaggio

Terroristico, anzi.... Che non sia così cattivo come dicono ?

Iran, settembre 2011 - "Il delegato degli Stati Uniti all'Assemblea generale dell'Onu ha lasciato

l'aula, così come quello della Francia e di numerosi altri Paesi europei, dopo che aveva appena

iniziato a parlare il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad" riferisce il Corriere della Sera

del 22 settembre scorso

Traduzione integrale del discorso del presidente iraniano Ahmadinejad all’ONU il 22.9.2011

http://www.pennyguide.org/2011/10/dopo-la-morte-di-gheddafi-ora-tocca-ad.html

Ecco quale è nella realtà il discorso definito dai media una ―diatriba contro gli occidentali‖ e che

ha provocato la collera dei diplomatici occidentali che hanno abbandonato la sala per protesta

Discorso del Presidente della Repubblica islamica dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad in

occasione della 66° sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il

22.9.2001

In nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso,

―Lodato sia Allah, il Signore dell‘Universo, pace e benedizione per il nostro Maestro e Profeta,

Maometto, la sua pura figura, i suoi nobili Compagni e tutti i divini messaggeri‖.

―O Dio, affretta l‘arrivo dell‘imam Al-Mahdi e concedigli buona salute e la vittoria e rendi noi suoi

discepoli e testimoni della sua giustizia‖

Signor Presidente,

Eccellenze,

Signore e Signori,

Io sono riconoscente verso l‘onnipotente Allah che mi ha concesso, una volta di più, l‘opportunità

di comparire davanti a questa assemblea mondiale. Esprimo con piacere i miei sinceri

ringraziamenti a H.E. Joseph Deiss, presidente della 65° sessione per l‘enorme impegno speso nel

corso di essa. Vorrei anche felicitarmi con H.E. Nassir Abdulaziz Al-Nasser per la sua elezione a

presidente di questa 66° sessione dell‘assemblea generale e gli auguro il successo.

Permettetemi di approfittare di questo momento per rendere omaggio a tutti coloro che sono morti

Page 167: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

in questo anno, soprattutto alle vittime della tragica carestia in Somalia e della devastante

epidemia in Pachistan e a quelle del terremoto e delle esplosioni che sono seguite nelle centrali

nucleari in Giappone.

Esorto tutti a intensificare l‘assistenza e l‘aiuto alle popolazioni colpite in questi paesi.

Gli anni scorsi ho parlato dei diversi problemi mondiali e del bisogno di introdurre cambiamenti

profondi nell‘attuale ordine internazionale.

Oggi, tenendo conto delle evoluzioni internazionali, tenterò di analizzare la situazione attuale da

un diverso punto di vista.

Come tutti sapete, il dominio e la superiorità degli esseri umani sulle altre creature sono nella

natura stessa e nella realtà umana. Si tratta di un dono divino e della manifestazione dello spirito

divino che comprende: la fede in Dio, che l‘eterno creatore e l‘architetto dell‘universo; mostrare

compassione verso gli altri, la generosità, la ricerca della giustizia; evidenziare l‘integrità nelle

parole e negli atti; l‘aspirazione alla dignità per raggiungere la perfezione, l‘aspirazione ad

elevare la materia e la spiritualità di ciascuno, e il desiderio di essere liberi; sfidare l‘oppressione,

la corruzione, e la discriminazione sostenendo gli oppressi; cercare la felicità, e la prosperità

durevole e la sicurezza per tutti.

Ecco qualcuna delle manifestazioni dei caratteri che sono comuni all‘umano e al divino, che

possono essere osservate con chiarezza nelle aspirazioni storiche degli esseri umani, come li si

possono rintracciare nelle nostre ricerche nell‘arte e nei lavori letterari, prosa e poesia, e nei

movimenti socio-culturali e politici degli esseri umani nel corso della storia.

Tutti i profeti divini e i riformatori sociali hanno sempre invitato gli esseri umani ad imboccare

questa strada.

Dio ha donato all‘umanità la dignità, perché essa si elevi e assuma il suo ruolo di successore sulla

terra.

Cari colleghi ed amici,

è molto chiaro che, nonostante le realizzazioni storiche, per esempio la creazione delle Nazioni

Unite, che sono state il prodotto di lotte instancabili e degli sforzi di spiriti liberi e di individui che

aspiravano alla giustizia e alla cooperazione internazionale, le società umane sono ancora molto

lontane dall‘aver soddisfatto i loro nobili desideri e aspirazioni.

La maggior parte delle nazioni del mondo non sono soddisfatte della situazione internazionale

attuale.

E nonostante il desiderio generale e l‘aspirazione a promuovere la pace, il progresso e la

fraternità, guerre, uccisioni di massa, povertà diffusa, crisi socio-economiche e politiche

continuano a mettere in pericolo i diritti e la sovranità delle nazioni, provocando irreparabili danni

al mondo.

Circa tre miliardi di persone vivono con meno di 2,5 dollari al giorno, e più di un miliardo vive

senza nemmeno un solo pasto sufficiente al giorno.

Il 40% delle popolazioni più povere del mondo si dividono solo il 5% della ricchezza globale,

mentre il 20% dei più ricchi detengono il 75% della ricchezza mondiale.

Più di 20.000 bambini poveri e innocenti muoiono ogni giorno a causa della povertà.

Negli Stati Uniti l‘80% delle risorse finanziarie sono controllate dal 10% della popolazione, mentre

Page 168: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

il rimanente 20% appartiene al 90% della popolazione.

Quali cause e quali ragioni sono all‘origine di queste diseguaglianze? Come porre rimedio a simili

ingiustizie?

I teorici della governance globale tengono distinta la vita sociale dall‘etica e dalla spiritualità,

dichiarando che la situazione è il risultato dell‘aver seguito gli insegnamenti dei profeti divini o

della vulnerabilità delle nazioni o dei fallimenti di piccoli gruppi o di individui. Essi proclamano

che solo le loro opinioni e punti di vista possono salvare la società umana.

Cari colleghi e amici,

non pensate che la causa fondamentale dei problemi dovrebbe essere considerata, nell‘ordine

internazionale in vigore, il modo in cui il mondo è governato?

Vorrei richiamare la vostra gentile attenzione sulle seguenti questioni:

-―Chi ha sottratto con la forza milioni di persone alle loro case in Africa e in altre regioni del

mondo durante il triste periodo della schiavitù, facendo di essi le vittime della loro avidità

materiale?

- Chi ha imposto il colonialismo per 4 secoli in questo mondo? Chi ha occupato terre e

massicciamente spogliato le risorse di altre nazioni, distruggendo i talenti, le lingue tradizionali, le

culture e le identità di queste nazioni?

- Chi ha fatto scoppiare la prima e la seconda guerra mondiale, che hanno ucciso 70 milioni di

persone e di feriti o gettato sulla strada altre centinaia di milioni? Chi ha avviato le guerre di

Corea e Vietnam?

- Chi ha imposto, con l‘inganno e l‘ipocrisia, il Sionismo e quasi 60 anni di guerra. Esclusione,

terrore, e uccisioni di massa al popolo palestinese e degli altri paesi della regione.

- Chi ha imposto e sostenuto per decenni dittature militari e regimi totalitari in Asia, Africa ed

America Latina?

- Le economie di quali paesi poggiano sulla guerra e la vendita di armi?

- Chi ha provocato e incoraggiato Saddam Hussein a invadere e imporre una guerra di 8 anni

all‘Iran, e chi l‘ha assistito e rifornito quando ha utilizzato armi chimiche contro le nostre città e il

nostro popolo?

- Chi ha utilizzato il misterioso incidente dell‘11 settembre come un pretesto per attaccare

l‘Afghanistan e l‘Iraq, uccidendo, ferendo e provocando l‘esodo forzato di milioni di persone in

questi paesi, avendo come obiettivo finale la dominazione sul Medio oriente e le sue risorse

petrolifere?

- Chi ha posto fine al sistema di Bretton Woods stampando miliardi di dollari senza avere riserve o

mente equivalenti? Un cambiamento che ha scatenato in tutto il mondo l‘inflazione e che aveva

come obiettivo di predare i successi economici delle altre nazioni?

- Di quale paese la spesa militare supera annualmente i mille miliardi di dollari, superando la

somma dei budget militari di tutti gli altri paesi del mondo? Quali governi sono i più indebitati del

mondo?

Page 169: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

- Chi domina nell‘elaborazione delle politiche economiche delle istituzioni sovranazionali?

- Chi è responsabile della recessione economica mondiale, è sta scaricandone le conseguenze

sull‘America, l‘Europa e il resto del mondo?

- Quali governi sono sempre pronti a lanciare migliaia di bombe su altri paesi, ma tentennano

quando si tratta di portare aiuto alle persone colpite dalla povertà in Somalia o in altri paesi?

- Quali sono quelli che dominano il consiglio di sicurezza dell‘ONU, che è palesemente

responsabile della salvaguardia della sicurezza nel mondo?

Vi sono molte altre domande simili. Evidentemente le risposte sono chiare.

La maggioranza delle nazioni e dei governi del mondo non hanno avuto alcun ruolo nella creazione

delle crisi globali attuali, e dunque, sono stati essi stessi vittime di tali politiche.

E‘ chiaro come la luce del giorno che sono sempre gli stessi: gli schiavisti, i poteri coloniali, quelli

che hanno un tempo scatenato le due guerre mondiali, e oggi hanno provocato la miseria

generalizzata e il disordine con conseguenze a lungo termine per coloro che verranno dopo di noi.

Cari colleghi ed amici,

Forse che questi poteri arroganti hanno realmente la competenza e la capacità di dirigere o

governare il mondo? E‘ accettabile che essi si autoproclamino unici difensori della libertà, della

democrazia e dei diritti dell‘uomo, quando attaccano militarmente e occupano altri paesi?

Il fiore della democrazia può mai sorgere sui missili della NATO e sulle sue armi?

Signore e Signori,

Se taluni paesi europei utilizzano ancora l‘Olocausto, dopo sei decenni, come scusa per pagarne il

prezzo ai sionisti, non dovrebbe costituire un obbligo anche per gli schiavisti o i poteri coloniali

per risarcire le nazioni che ne sono state colpite?

Se i danni e le perdite del periodo della schiavitù e del colonialismo fossero risarciti, che cosa

succederebbe ai manipolatori ed ai poteri politici occulti negli Stati Uniti e in Europa?

Permarrebbe lo strappo tra il Nord e il Sud?

Se solo la metà delle spese militari degli Stati Uniti e dei suoi alleati della NATO fossero utilizzati

per cercare di risolvere i problemi economici nei loro stessi paesi, sarebbero essi ancora sul punto

di essere colpiti da una crisi economica?

Che cosa succederebbe se la stessa somma fosse offerta alle nazioni povere?

Come si giustifica la presenza di centinaia di militari USA e di basi di intelligence in tutto il mondo,

comprese le 268 basi in Germania, le 124 in Giappone, le 87 in Corea del Sud, le 45 nel Regno

Unito e le 21 del Portogallo? Si tratta di qualcosa di diverso da un‘occupazione militare?

Le bombe custodite in tali basi non mettono in pericolo la sicurezza di queste nazioni?

Signore e Signori,

La questione fondamentale è la ricerca della causa prima di un simile atteggiamento. Essa deve

essere cercata nelle credenze e tendenze dell‘establishment.

Un‘assemblea di persone che si pone in contraddizione con gli istinti naturali dell‘uomo e le loro

Page 170: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

tendenze, che inoltre non hanno alcuna fede in Dio e nei precetti dei divini profeti giustificano la

loro sete di potere e i loro scopi materialisti con dei valori divini.

Per essi , contano solo il potere e la ricchezza e tutto deve condurre a tale sinistro obiettivo.

Le nazioni oppresse non hanno alcuna speranza di restaurare o proteggere i loro legittimi diritti

contro tali poteri.

Questi poteri aspirano al loro proprio progresso, alla loro propria prosperità e dignità, imponendo

agli altri la povertà, l‘umiliazione e l‘annichilimento.

Essi ritengono di essere superiori agli altri, godendo di speciali privilegi e concessioni. Non hanno

alcun rispetto per gli altri e sono a proprio agio nel violare i diritti delle nazioni e dei governi.

Si autoproclamano quali gli indiscutibili guardiani di tutti i governi e le nazioni attraverso

l‘intimidazione, ricorrono alla minaccia e alla forza, abusano dei meccanismi internazionali.

Semplicemente violano tutte le regole internazionali riconosciute.

Insistono nell‘imporre il loro stile di vita e le loro credenze agli altri. Sostengono ufficialmente il

razzismo.

Indeboliscono i paesi grazie agli interventi militari e distruggono le loro infrastrutture, con

l‘obiettivo di saccheggiarne le risorse, di renderli ancora più dipendenti.

Seminano l‘odio e l‘ostilità tra le nazioni e i popoli in diversi modi, al fine di impedire loro di

raggiungere i propri obiettivi di sviluppo e di progresso.

Tutte le culture, le identità, le vite, i valori e la ricchezza delle nazioni, donne, giovani, famiglie,

come ricchezze delle nazioni, sono sacrificati ai loro progetti imperialisti e il loro apprezzamento

per lo schiavismo.

L‘ipocrisia e l‘inganno sono autorizzati in vista dei loro obiettivi imperialisti. Anche il traffico di

droga e l‘uccisione di esseri umani innocenti sono autorizzati per realizzare simili obiettivi

diabolici. Nonostante la presenza della NATO nell‘Afghanistan occupato, laggiù si è registrato un

incremento drammatico nella produzione di droghe illegali.

Essi non tollerano alcuna messa in discussione o critica, e invece di trovare giustificazioni per le

loro violazioni, essi vestono sempre l‘abito degli inquisitori.

Per mezzo della loro rete di media imperialisti, influenzati dal colonialismo, essi rivolgono minacce

di sanzioni e azioni militari contro chiunque si interroghi sull‘olocausto e l‘11 settembre.

L‘anno scorso, quando si è sentita la necessità di mettere in piedi un gruppo di lavoro per condurre

una inchiesta approfondita sugli aspetti nascosti dell‘11 settembre, una necessità avvertita anche

da tutti gli altri governi e nazioni indipendenti, oltre che dalla maggioranza del popolo degli Stati

Uniti, il mio paese e io stesso siamo stati oggetto di pressioni e minacce da parte del governo degli

Stati Uniti.

Invece di mettere insieme loro un gruppo di ricerca, essi hanno ucciso il principale responsabile e

gettato il suo corpo in mare.

Non sarebbe stato invece ragionevole portarlo dinanzi alla Giustizia al fine di fare luce sugli

aspetti mantenuti segreti sull‘aereo dirottato per attaccare le twins towers?

Perché non lo si è tradotto davanti alla Giustizia per cercare di individuare quelli che promuovono

Page 171: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

i gruppi terroristi e provocano combattimenti e altri danni nella regione?

C‘era forse qualche informazione che doveva essere mantenuta segreta?

Essi considerano il sionismo come una idea sacra e un‘ideologia. Qualsiasi domanda venga posta

a proposito delle sue vere origini e sulla sua vera storia viene condannata da essi come un peccato

imperdonabile. Tuttavia essi approvano e permettono dei sacrilegi e degli insulti contro altre divine

religioni.

Cari colleghi e amici,

La vera libertà, la giustizia, la dignità, il benessere e la sicurezza sono diritti di tutte le nazioni.

Questi valori non possono essere distrutti né dalla dipendenza sull‘attuale sistema inefficace di

governance, né attraverso l‘invasione del mondo da parte di poteri arroganti e le forze della

NATO.

Questi valori potranno essere attuati solo attraverso l‘indipendenza e il riconoscimento dei diritti

degli altri nell‘armonia e nella cooperazione.

Esiste una qualunque maniera di risolvere i problemi e le sfide che assillano il mondo ricorrendo ai

meccanismi internazionali in vigore per aiutare l‘umanità a realizzare le sue insopprimibili

aspirazioni alla sicurezza ed alla eguaglianza?

Tutti coloro che hanno tentato di introdurre delle riforme, mantenendo inalterate le norme e le

tendenze vigenti hanno fallito. I preziosi sforzi fatti dal movimento dei Non-Allineati e il gruppo 77

e il gruppo 15, oltre che da celebri personalità a titolo individuale, non sono riusciti a produrre dei

cambiamenti fondamentali.

La governance e la guida del mondo richiedono riforme fondamentali. Che cosa si deve fare

adesso?

Cari colleghi e amici?

Devono farsi degli sforzi con una ferma risoluzione e con una cooperazione collettiva per creare un

nuovo piano, sulla base dei principi e la stessa fondazione dei diritti umani universali come il

monoteismo, la giustizia, la libertà, l‘amore e la ricerca della felicità.

L‘idea della creazione delle Nazioni Unite resta un grande e storico successo pewr l‘umanità. La

sua importanza deve essere apprezzata e le sue potenzialità devono essere utilizzate al meglio per i

nostri nobili obiettivi.

Noi non dovremo autorizzare questa organizzazione, che riflette la volontà collettiva e

l‘aspirazione condivisa della comunità delle nazioni, a deviare dalla sua strada e cadere nelle mani

dei poteri mondiali.

Deve essere preparato un terreno favorevole ad assicurare la partecipazione collettiva e il

coinvolgimento delle nazioni per promuovere la pace durevole e la sicurezza.

La gestione condivisa e collettiva del monde deve essere realizzata nel suo vero significato, e

basata sui principi consacrati nella legge internazionale: La giustizia deve essere il criterio e il

fondamento di tutte le decisioni e le azioni internazionali.

Ognuno di noi dovrà riconoscere che non vi sono altri mezzi, all‘infuori della gestione condivisa e

Page 172: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

collettiva del mondo, per porre fine all‘attuale disordine, la tirannia e la discriminazione.

E‘ infatti la sola strada verso la prosperità e il benessere della società umana che è una verità

stabilite e viva.

Riconoscendo questa verità, ognuno dovrà sottolineare che il solo riconoscimento non basta.

Occorre credervi e raddoppiare gli sforzi per la sua realizzazione.

Cari colleghi e amici,

La gestione condivisa e collettiva del mondo è diritto legittimo di tutte le nazioni, e noi come loro

rappresentanti abbiamo l‘obbligo di difenderlo. Nonostante che certo poteri tentino continuamente

di bloccare tutti gli sforzi internazionali destinati a promuovere la cooperazione collettiva, noi

dobbiamo tuttavia rafforzare la nostra fede nella realizzazione di tale obiettivo, che è la gestione

collettiva e condivisa del mondo.

Le Nazioni Unite sono state create per realizzare una partecipazione effettiva di tutte le nazioni nei

processi decisioni internazionali.

Tutti noi sappiamo che tale obiettivo non è stato ancora raggiunto a causa della assenza di

giustizia nelle strutture di gestione attuale e dei meccanismi dell‘ONU.

La composizione del consiglio di sicurezza è ingiusta e iniqua. Di conseguenza modifiche anche

della struttura delle Nazioni Unite sono considerate come le richieste fondamentali delle nazioni

alle quali l‘assemblea generale deve dare risposte. Durante la sessione dello scorso anno, io ho

insistito sull‘importanza di questo obiettivo e invitato a considerare il decennio attuale come quello

della gestione globale condivisa e collettiva.

Vorrei reiterare la mia proposta. Sono convinto infatti che attraverso la cooperazione

internazionale, la vigilanza e l‘impegno dei leader mondiali e dei governi, e insistendo sulla

necessità della giustizia e l‘appoggio delle altre nazioni, noi potremo gettare le basi per un

brillante futuro comune.

Questo movimento è certamente sulla strada giusta per assicurare un futuro promettente per

l‘umanità.

Un futuro che sarà costruito quando l‘umanità comincerà ad imboccare la strada segnata dai

divini profeti e dei giusti sotto la guida dell‘imam Al-Mahdi, l‘ultimo salvatore dell‘umanità e

l‘erede di tutti i messaggeri divini e delle guide

La creazione di una società ideale e suprema, con l‘arrivo di un essere umano perfetto che è un

vero e sincero seguace di tutti i diritti dell‘uomo, è la promessa di Allah.

Egli giungerà, accompagnato da Gesù Cristo, per essere di guida ai seguaci della libertà e della

giustizia, per distruggere la tirannia e la discriminazione e promuovere il sapere, la pace, la

giustizia, la pace nel mondo. Presenterà a tutti gli individui le meraviglie del mondo e tutte le cose

buone che daranno la felicità all‘umanità.

Oggi le nazioni si sono risvegliate. Con la crescite della presa di coscienza pubblica, esse non

subiranno più a lungo le oppressioni e le discriminazioni.

Il mondo è ormai prossimo ad assistere, più che mai, ad un generale risveglio nelle terre islamiche,

in Asia, in Europa, in America. Questi movimenti apriranno loro lo spirito ogni giorno di più e

Page 173: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

influenzeranno la lotta per la giustizia, la libertà e la creazione di un futuro migliore.

La nostra grande nazione è pronta a stringere le mani di quelli della altre nazioni per avviare

questo magnifico cammino nell‘armonia in simbiosi con le aspirazioni condivise dell‘umanità.

Lasciateci salutare l‘amore, la libertà, la giustizia, la saggezza e il meraviglioso futuro che attende

l‘umanità.

Grazie

Tratto dall'osservatorio internazionale per i diritti: http://www.ossin.org/

Ma come non soffermarci un istante a rileggere alcune parole chiave del testamento di Mussolini?

“Ve l’ho detto. Scoppierà una terza guerra mondiale”

―Ho concluso che ho sopravvalutato l‘intelligenza delle masse. Nei dialoghi che tante volte ho

avuto con le moltitudini, avevo la convinzione che le grida che seguivano le mie domande fossero

segno di coscienza, di comprensione, di evoluzione.

Invece, era isterismo collettivo…

Ma il colmo è che i nostri nemici hanno ottenuto che i proletari, i poveri, i bisognosi di tutto, si

schierassero anima e corpo dalla parte dei plutocrati, degli affamatori, del grande capitalismo.

Sarà un giovane. Io non sarò più.

Lasciate passare questi anni di bufera. Un giovane sorgerà. Un puro.

Un capo che dovrà immancabilmente agitare le idee del fascismo.

Collaborazione e non lotta di classe;

carta del Lavoro e socialismo;

a proprietà sacra fino a che non diventi un insulto alla miseria;

cura e protezione dei lavoratori,

specialmente dei vecchi e degli invalidi;

cura e protezione della madre e dell‘infanzia…..

esatta e che non ha più la fiducia dei familiari dell‘importante degente.

Molti medici si affollano per la successione. Molti di questi sono già conosciuti per inetti; altri non

hanno che improntitudine o gola di guadagno. Il nuovo dottore deve ancora apparire. E quando

sorgerà, dovrà riprendere le ricette mie. Dovrà solo saperle applicare meglio.

Non so se Churchill è, come me, tranquillo e sereno.

Ricordatevi bene: abbiamo spaventato il mondo dei grandi affaristi e dei grandi speculatori. Essi

non hanno voluto che ci fosse data la possibilità di vivere.

Se le vicende di questa guerra fossero state favorevoli all‘Asse, io avrei proposto al Fuehrer, a

vittoria ottenuta, la socializzazione mondiale.

La socializzazione mondiale, e cioè:

frontiere esclusivamente a carattere storico;

abolizione di ogni dogana;

libero commercio fra paese e paese, regolato da una convenzione mondiale;

moneta unica e, conseguentemente, l‘oro di tutto il mondo di proprietà comune e così tutte le

Page 174: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

materie prime, suddivise secondo i bisogni dei diversi paesi;

abolizione reale e radicale di ogni armamento.

Libertà di pensiero, di parola e di stampa?

Sì, purché regolata e moderata da limiti giusti, chiaramente stabiliti. Senza di che, si avrebbe

anarchia e licenza.

E ricordatevi, sopra tutto la morale deve avere i suoi diritti.

Ogni religione liberissima di propagandarsi: siamo stati i primi, i soli, a ridare lustro e decoro e

libertà e autorità alla Chiesa cattolica. Assistiamo a questo straordinario spettacolo: la stessa

Chiesa alleata ai suoi più acerrimi nemici.

Ho riflettuto molto.

Ho deciso ubbidendo all‘amore che io ho per questa divina adorabile terra.

Ho avuta precisissima la convinzione di firmare la mia sentenza di morte.

Non avevo importanza più.

Dovevo salvare il più possibile vite ed averi, dovevo cercare ancora una volta di fare del bene al

Popolo d‘Italia E la moneta di occupazione, i marchi di guerra, che già erano stati messi in

circolazione, sono stati per mia volontà ritirati. Ho gridato.

Oggi saremmo con miliardi di carta buona per bruciare.

Invece nel Sud, i governanti legali, hanno accettato le monete di occupazione.

La nostra lira nel regno del Sud non ha praticamente più valore.

La più tremenda delle inflazioni delizia quelle regioni così dette liberate. Quando arrivammo nel

Nord, in questo Nord che la Repubblica Sociale ha governato malgrado bombardamenti,

interruzioni di strade, azioni di partigiani e di ribelli, malgrado la mancanza di generi alimentari e

di combustibili, in questo Nord dove il pane costa ancora quanto costava diciotto mesi fa e dove si

mangia alle Mense del Popolo anche a otto lire, quando arriveranno a liberare il Nord,

porteranno, con altri mali, la inflazione.

Il pane salirà a 100 lire il chilo e tutto sarà in proporzione…

Ve l‘ho detto. Scoppierà una terza guerra mondiale.

Democrazie capitalistiche contro bolscevismo capitalistico.

Solo la nostra vittoria avrebbe dato al mondo la pace con la giustizia.

Mi hanno tanto rinfacciata la forma tirannica di disciplina che imponevo agli italiani. Come la

rimpiangeranno. E dovrà tornare se gli italiani vorranno essere ancora un Popolo e non un

agglomerato di schiavi.

E gli italiani la vorranno. La esigeranno.

Cacceranno a furor di popolo i falsi pastori, i piccoli malvagi uomini asserviti agli interessi dello

straniero. Porteranno fiori alle tombe dei martiri, alle tombe dei caduti per un‘idea che sarà la

luce e la speranza del mondo.

Diranno, allora, senza piaggeria, e senza falsità:

Mussolini aveva ragione‖.

Milano, 22 aprile 1945

http://laprofezia.blogspot.com/search/label/LA%20PROFEZIA

Page 175: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Letto tutto? Bene, cosa hanno dunque in comune un fascista illuminato, un rivoluzionario beduino,

un socialista riformatore ed un leader islamico progressista, tanto da sembrare delle chimere per la

loro verve e che a noi, probabilmente sfugge? Hanno forse tutto ciò che manca a qualsiasi leader

occidentale che ha deciso di servire consapevolmente il Nuovo Ordine Mondiale: il coraggio di dire

la verità con dignità, e di voler davvero servire la propria Patria, senza però avere il senso e la

conoscenza della Verità ultima. Concorrono, insomma a dire e non dire e questo aiuta ben poco. Di

certo non salva. Quindi, sebbene ostacolino l‟ascesa dell‟AntiCristo, in un certo altro verso invece,

concorrono a intronizzarlo attraverso guerre e rivoluzioni, giustificate da una supremazia economica

del petrol-dollaro, dell‟elettro-dollaro, dell‟eco-dollaro, ecc.. Ecco perché anche Hugo Chavez, Evo

Morales, Vladimir Putin, Fidel Castro non possono essere considerati dei salvapopolo.

Mussolini previde questi tempi che stiamo vivendo noi? Sì, ma solo appena si accorgono che il loro

sogno è svanito e che la "trimurti" li sta per spodestare dopo averli sostenuti cominciano a svuotare

il sacco. Ma il problema è duplice: primo non si denuncia se poi non si offre la soluzione che è nel

Salvatore. Nessun ideale è durato nella storia umana come il messaggio cristiano di amore; secondo,

di recente lo stesso Antonio Socci si appella alla Chiesa per i suoi figli. Ma quando è che questa

gente comincerà a chiamare questi ultimi falsi papi per il loro vero nome?

Tutte le loro affermazioni pubbliche passate di Hitler (Germania, 20 milioni di morti), Stalin

(URSS, 20 milioni di morti), Mao Zedong (Cina, 70 milioni di morti), Chiang Kai-shek (Cina, circa

3 milioni di morti), Mussolini, Franco (Spagna, 200mila morti), Marcos, Peron e Salazar, e presenti

di Videla, Pol Pot (Cambogia, 2 milioni di morti), Josip Broz, detto Tito (Jugoslavia, 1 milione di

morti) Bokassa, Pinochet (Cile, 30mila morti), Alfonsin, Batista, Banzer, Noriega, Assad, Kim Jong

Il, dei “colonnelli” della Grecia fanno capire che loro sanno, altro che profezia. Anche Nicolae

Ceausescu (Romania, 60mila morti), Slobodan Milosevic, Saddam Hussein (Iraq, 500mila morti)

sapevano e sono stati giustiziati per tacere. Lo stesso vale per altri tiranni e dittatori africani e

orientali. Solo a Roma pare che nei palazzi apostolici le cose si possano risolvere facendo

compromessi. (Forse non lo sapeva Albino Luciani). A meno che non ci sia qualche furbizia di

troppo, come l'ipotesi piuttosto laconica che i Gesuiti stiano controllando da vicino il Nuovo Ordine

Mondiale per poi fare una pernacchia ai grandi capi anglosionisti. Ma è mai possibile siano loro a

controllare la Goldman e Sachs? Se così fosse, il gioco è grave visto che di Fede non c'è traccia. E'

solo una grande partita a Risiko e nemmeno tanto bella, perchè di mezzo ci sono morti fisiche,

morti spirituali e dannazioni eterne. Chiunque sia a manovrare le marionette e a dettare queste

regole del gioco, poi ne risponderà di fronte alla Storia e soprattutto di fronte a Dio. Cari utili idioti!

Diceva un amico: “Io resto sempre più convinto che il requisito necessario per far parte di queste

elìte malefiche è non avere alcuna empatia, rimorso, senso di colpa, anzi essere sadici e godere del

dolore altrui! Caratteristiche che contraddistinguono numerose psico-patie, che non vietano per

nulla che la persona sia apparentemente normale e persino geniali. Non posso credere una persona

normale abbia il coraggio di premere il bottone per sganciare una bomba atomica, fosse anche

contro il loro peggior nemico! Perchè appunto da un lato razionalmente hai mille ottimi motivi ma

alla fine siamo umani e siamo empatici e riusciamo a immedesimarci nelle azioni che facciamo e se

esse siano bene o male. . Lo stesso mussolini non ha mai condannato a morte nessun dissidente.

Gramsci l'ha ingabbiato, gli altri al confino o su un isola. La guerra non la voleva fare e alla fine

l'ha fatta con l'idea fosse un blitz krieg dipochi mesi quindi minimo sforzo per massimo guadagno.

Mi viene da ridere che lo additino come sanguinario dittatore, è forse stato uno dei più "buoni" a

conti fatti! Che russi e cinesi stiano ancora low-profile dinanzi all'espasione Nato forse è dato dal

semplice fatto che loro sono ancora guidate da persone con la testa sulle spalle mentre gli yankee da

Page 176: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

psicopatici assetati di sangue. Sui Gesuiti tutto è possibile. Ma infatti di Fede non ne vedo …forse

Fede nell'AntiCristo o altre satanerie ...Come puo' un uomo di fede supportare l'idea di creare non

dico un Governo Mondiale ma anche solo unificare mezzo pianeta sotto un unico governo? Per poi

farne il solito gulag a cielo aperto come in URSS china etc. Cioe' come fa uno a svegliarsi la

mattina e sognare a occhi aperti di conquistare tutto con l'usura, con le atomiche e avere miliardi di

schiavi in mano ... C'è veramente qualcosa di malato, di esagerato e di megalomane in tutto ciò…

tutte caratteristiche del giudaismo non a caso”. Gli rispondo subito per le rime, visto che è un

ragionamento lucido, realistico e non privo di logica: “Pensa che tutto ciò che tu dici, la Chiesa lo

diceva fino al 1957. Era il Katechon, l‟ostacolo da rimuovere. …Poi è arrivato il “papa buono” filo

massone, neopelagianista e neopagano e con lui il Vaticano II. E‟ stato facile poi spalancare le porte

ai partiti cristiani che potevano solo fare peggio dei comunisti, come disse lo stesso Gramsci.

Resta il fatto che "L'unica guerra persa è quella che si ha paura di combattere"

Ancora non vi basta? Vediamo ora di chiarirci su altri due punti, oggi Dogma laico a tutti gli effetti:

il Debito Pubblico e l‟Olocausto. Cerchiamo di capire bene quello che sembrerebbe essere sfuggito

probabilmente ai presunti “difensori della Patria”, (anche se ritengo che nella loro visuale ristretta

siano invece rimasti trincerati e racchiusi dietro le cortine e protezioni della famigerata plutocrazia

criminale, e dall‟egoismo avido e disumano di una idea (idealismo utopico) di società diversa da

quella che ci è insegnata da Dio per mezzo della Chiesa e dello Spirito Santo.

IL SIGNORAGGIO BANCARIO ED IL DISONORE DELLA MAGISTRATURA CHE TACE

Indisturbate le banche centrali, fra cui la Banca d'Italia (BdI) e la Banca Centrale Europea (BCE),

incredibilmente private, praticano il signoraggio primario, mentre le banche commerciali praticano

l'ancor più grave signoraggio secondario, realizzando peraltro un'evasione fiscale maggiore sia delle

tasse pagate che delle tasse evase dal resto della società. Dopo averlo infatti segretato già dalla

nascita della Repubblica fin negli atti del Parlamento (con gli omissis), si è "scoperto" che la BdI è

al 95% di privati (85% banche, 10% assicurazioni e 5% INPS), come gran parte delle altre banche

centrali; fra cui la BCE, che è al 14,57% della BdI, e quindi dei suoi proprietari. Signoraggio

primario della BdI/BCE e delle altre banche centrali che consiste: -1) Nello stampare continuamente

le banconote al costo della carta e dell'inchiostro (dal 1929 non occorre alcun corrispettivo in oro,

né è mai realmente occorso). Banconote la cui quantità è nota solo a loro, perché i numeri di serie

non sono progressivi, e non se ne conosce il significato. -2) Usarle (al valore in euro, dollari ecc. su

esse stampato) per comprare dagli Stati - udite udite - un pari importo in titoli del debito pubblico

(BOT, CCT, BPT, CTZ). -3) Vendere i titoli alle aste, riprendendosi i soldi e lasciando allo Stato il

"debito pubblico" inventato mediante questo crimine. -4) Iscrivere fraudolentemente al passivo

l'importo delle banconote stampate a costo zero allo scopo di "pareggiare" iscrivendo all'attivo i

titoli o il ricavato della loro vendita, e di occultare queste enormi somme. Crimini attraverso i quali

i proprietari della BdI, all'aliquota del 50%, hanno fin qui evaso tasse per 800 miliardi di euro, cioè

per la metà delle banconote emesse, che devono ammontare a 1.600 miliardi di euro, visto che sono

state via via stampate proprio per "acquistare in contropartita" i 1.600 miliardi di debito pubblico.

1.600 miliardi rubatici addossando a noi il "debito pubblico", al solo pagamento dei cui interessi

dobbiamo per di più destinare il 16% del bilancio. Fermo restando che molti deducono dalla non

progressività dei numeri di serie delle banconote che la loro quantità è fuori controllo. Un fenomeno

prima di produzione incontrollata e da falsari delle banconote e poi, come vedremo, di

Page 177: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

cinquantuplicazione del suo uso ad opera delle banche commerciali (signoraggio secondario) che è

la causa dell'iflazione. Truffe che, tra l'altro, fermo restando l'obbligo dello Stato di pagare ai

compratori alla scadenza i titoli già emessi con i promessi interessi, rendono però responsabili del

"debito pubblico" la BdI/BCE, avendone esse (non lo Stato) riscosso il corrispettivo. -5) Riciclare il

denaro così truffato mediante centrali interbancarie mondiali, fra cui innumerevoli fonti Internet

indicano la Clearstream, l'Euroclear, la Swift ed altre. Fenomeni che hanno stravolto il mondo, a

partire dal fatto che, tra l'altro, se fosse lo Stato a produrre il denaro, potrebbe produrne quanto ne

occorre senza causare alcuna inflazione. Questo perché lo Stato, per legge, dovrebbe poi erogarlo

solo a corrispettivo di valori positivi a chi ne ha diritto, ovvero a fronte di un parallelo incremento

delle ricchezza reale, per cui il potere di acquisto del denaro rimarrebbe invariato. La stampa di una

somma da parte di un falsario (un soggetto non legittimato a produrla: una banca centrale) equivale

invece ad un "assegnare a sé" quel denaro senza dare in cambio nulla. Con il doppio effetto, quando

il falsario lo spenderà, che da un lato si approprierà illecitamente di ciò che "compra", e dall'altro

incrementerà il denaro globale senza che vi sia un corrispondente incremento della ricchezza reale,

che è poi ciò definiamo inflazione. L'inflazione è infatti causata dall'introduzione di denaro ad opera

di falsari mediante lo spenderlo, perché ciò causa una diminuzione (a vantaggio del falsario) della

percentuale del denaro globale di ciascuno, alla quale corrisponderà una parallela diminuzione della

percentuale di ricchezza reale che può comprare. Considerazioni dalle quali si deduce anche che i

cittadini, in quanto frazioni dello Stato, hanno il potere di inverare i soldi (chiunque li produca) per

il sol fatto di riceverseli. Inveramento che avviene perché il cittadino, nel momento in cui li riceve,

li "copre" con la prestazione, il bene o il diritto a riceverseli corrispettivo. Per cui, all'incremento

del denaro globale causato dai soldi dati al cittadino, corrisponderà un pari incremento di ricchezza

reale, o di sviluppo, da lui realizzato in cambio per la società. Un quadro nel quale, se un falsario

"presta" dei soldi ad un ignaro cittadino, che li spende mettendoli irrimediabilmente in circolazione,

ma poi viene a sapere della loro falsità e può provarla, nulla dovrà al falsario, sia perché il falsario

nulla gli ha dato, e sia perché il corrispettivo dello spendere quei soldi il cittadino lo otterrà dalla

collettività, non dal falsario; sicché è alla collettività che dovrà restituirli. Motivi per i quali

sostengo di seguito che fidi, mutui, quinti di stipendio ecc. non vanno restituiti alle banche, e che se

si vogliono rendere veri i "debiti" dei cittadini verso di esse, e poterli poi esigere, occorre prima

confiscarle e nazionalizzarle, essendo altrimenti i loro crediti inesigibili in quanto crediti di falsari e

di truffatori. Crediti la cui riscossione renderà ricchissimo lo Stato debellando la drammatica

demonetizzazione pilotata dalle banche per indebolirci e dominarci. Accuse di violazione degli artt.

del c.p. 241, 283, 648 bis, 501, 501 bis, 416, 61 ecc. che non vanno ad alcun soggetto noto, ma ai

soli beneficiari consci, diretti ed ignoti di questi delitti. Opera di falsificazione delle Banche

Centrali, a cui si somma l'opera di continua appropriazione indebita da parte delle banche

commerciali attraverso il meccanismo del "moltiplicatore monetario". Moltiplicatore monetario in

virtù del quale le banche, secondo prassi che una prona e scellerata dottrina di regime dà per

scontate, ma sono il massimo della criminalità, realizzano prestiti per un ammontare 50 volte

maggiore del denaro che detengono. In sostanza, se Tizio versa su Banca Intesa/San Paolo

(proprietaria del 44,25% di BdI) 100.000 euro, essa banca tratterrà il 2% come riserva (per

arrotondare, in realtà è l'1,6%), è presterà il 98% che, una volta depositato in un'altra banca, di

nuovo, a cascata, sarà prestato al 98% all'infinito. Finché, non la singola banca, ma il sistema

bancario, attraverso un giro di prestiti di un importo ogni volta più basso del 2% avrà azzerato i

100.000 euro iniziali, ma avrà incassato gli interessi su prestiti per 5.000.000. Un usare 50 volte

sempre lo stesso denaro che serve a monetizzare la società, ma serve poi alle banche commerciali

per imporre illecitamente interessi su ognuno di questi prestiti di denaro altrui, per i quali hanno

diritto solo a dei compensi per il servizio (che peraltro già riscuotono) dovendo gli interessi andare

ai proprietari del denaro. Senza contare la forma di fiscalità illecita in cui si concreta la produzione

del denaro falso da parte delle banche centrali in danno dei cittadini. Meccanismi fraudolenti che,

tra signoraggio primario e secondario, processi inflattivi a loro vantaggio, tasse evase e fiscalità

illecita, sversa fiumi di denaro nelle banche, il cui operato è quindi basato su denaro accumulato nel

Page 178: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

tempo illecitamente. Ecco perché, per gli stessi motivi per i quali non è dovuta ad un ladro la

restituzione di un prestito di somme rubate, si può ben sostenere nelle cause che non è dovuta alle

banche la restituzione dei fidi, mutui, quinti di stipendio ecc., essendo essa dovuta al vero

proprietario: la collettività. Contestazioni che però vanno fatte salvaguardandosi con ogni

indispensabile strategia giudiziaria e, specie per i mutui, continuando, se possibile, nel mentre a

pagarli. Cause che noi avvocati dobbiamo iniziare in massa adducendo, in subordine, che il tasso,

specie nei fidi, è di solito usuraio, per cui, a limite, va restituito il solo capitale; ed, ancor più

subordinatamente, ciò che la giurisprudenza già riconosce, come l'illegittimità dell'anatocismo,

dell'accredito tardivo dei versamenti, della commissione di massimo scoperto, ecc. Citazioni

impostate cioè in modo da ottenere già in primo grado l'accoglimento anche solo parziale delle

subordinate (per importi sovente elevati), per poi proseguire, per il resto, in appello ed in

cassazione, in attesa che, in breve, la giurisprudenza si evolva. Cause che vanno promosse anche

contro le tasse ed imposte, perché è vergognoso per la magistratura perseguire l' "evasione fiscale"

comune, consentendo queste evasioni e crimini faraonici. Cosche che hanno imposto al mondo le

loro regole codificandole nei famosi accordi di Basilea, di cui tutti si riempiono ridicolmente la

bocca, ignorando che sono solo dei volgari accordi illeciti tra privati. Cose che ora, per la verità

proprio in seguito alla vasta diffusione di questo documento, sono divenute così note che, per dare

un contentino, si inizia a parlare di nazionalizzare le banche centrali, a partire dalla BdI. Fermo

restando invece il signoraggio secondario, che è la maggior fonte dei loro proventi, in forma di

interessi sui mutui, fidi ecc., e sulle carte di credito: fonte di fiumi di interessi ("compensi"). Cose

illecite perché gli interessi devono andare integralmente ai proprietari del denaro, e lo Stato, quando

ha bisogno di soldi, deve stampare, da sé, le banconote, come fa già con le monete di metallo, che

sono però solo il 2% delle banconote. Interessi peraltro generalmente usurai. Usura che, consistendo

il signoraggio secondario, come abbiamo visto, nell'appropriarsi indebitamente di interessi

cinquantuplicati sui prestiti di denaro altrui, ne costituisce quindi la forma estrema. Stampa delle

banconote e creazione del denaro cartolare da parte dello Stato che richiede una modifica del

trattato di Maastricht e della Costituzione Europea, però aggirabile confiscando e nazionalizzando

le banche ed eliminando i fattori di criminalità dal loro operato. Trattato e Costituzione Europea

scritti di pugno dalle banche, e con i quali hanno tentato di rapinare gli Stati della sovranità

economica per ricettarla a queste cosche, ma senza potervi riuscire, perché resta il contrasto con

tutti i principi fondamentali della Costituzione Italiana, della Convenzione Europea dei Diritti

dell'Uomo, e con tutti gli altri principi della stessa Costituzione Europea. Stampa dei soldi da parte

dello Stato non indispensabile anche da varie altre angolazioni, essendo sufficiente che lo Stato li

paghi alla BCE/BdI al mero costo tipografico, o anche solo che le banche centrali iscrivano come è

ovvio all'attivo le banconote che creano e vi paghino le tasse: cosa che non risolve tutto il problema,

ma basta ad arricchirci e ad evidenziare la criminalità dell'attuale sistema. Truffe la cui segretazione

in tanta disgrazia torna utile nelle cause per il rimborso del signoraggio primario in ragione di

28.000 euro a cittadino + i danni non patrimoniali, poiché, non potendo certo dette truffe essere

previste per legge, non vi sono ostacoli normativi a rimuoverle (la sentenza delle Sezioni Unite

16751/06 verte in altra fattispecie perché la relativa citazione in tema di signoraggio primario non

coglie nel segno. Ferma restando la obbrobriosità del prodigarsi delle S.U. a negare di avere

giurisdizione sulle politiche economiche degli Stati, omettendo però di avere giurisdizione sui

crimini, e che inoltre le politiche si basano sulle leggi, delle quali si può sempre sostenere

l'illegittimità.) Prassi queste della BCE come della Federal Reserve, della Bank of England, Banca

del Giappone, Banca della Cina, eccetera, contro le quali non è vero che nessuno e nessun Paese

può nulla, perché non appena magistratura, politica ed informazione inizieranno a fare il loro dovere

questi mostri saranno sconfitti in un baleno; e se non lo faranno saranno travolti lo stesso insieme ai

loro mezzani; grazie ad Internet: la nuova alleanza.

Avv. Alfonso Luigi Marra

http://www.marra.it/documenti/signoraggio.php

Page 179: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Tutto chiaro sull‟economia? Bah! Eppure loro è così che oggi ci fanno guerra. Sì, continuanoad

usare ancora le armi, ma siccome le guerre più grandi si combattono nei Paesi in cui loro stessi

vivono, ecco che i colpi arrivano dal computer. Qualche parola in più? Il titolo dice tutto…

…LE BANCHE FINANZIANO I GOVERNI I QUALI DANNO I SOLDI ALLE BANCHE...

Cioè da una parte c‟è un carosello virtuale, e dall‟altro un “sacrificio” disumano. Gira che ti rigira

siamo noi a finanziare le Banche e tramite di esse le Oligarchie che comandano il mondo.

DI GZ

cobraf.com

L'unica cosa che conta oggi, sia per i mercati che i governi sono le Banche, il credito e le banche

centrali. Tutto quello che leggi sull'economia e la crisi è rivolto in sostanza tenere a galla le

Banche. Delle imprese grandi e piccole, dell'industria, degli artigiani, del commercio, della

bilancia dei pagamenti, della tecnologia, delle regolamentazioni, delle famiglie e dei loro debiti...

di tutto il resto insomma, non frega niente.

Ad esempio i mercati sembrano tenere negli ultimi giorni perchè oggi la BCE ha prestato tramite

asta 489 miliardi di euro al modico costo dell'1%, per la durata di tre anni, alle maggiori banche

europee. Questo è un risultato tecnologico, industriale ed economico bellissimo, di cui essere fieri e

che fa sentire stasera meglio tutti in ogni casa, da Copenaghen a Siracusa.

Come mai le banche si sono fatte prestare 489 miliardi dal governo?

Beh... su 3.900 miliardi di depositi in C/c le banche europee hanno al momento circa solo 200

miliardi di cash, soldi contanti, quelli che i rapinatori chiedono quando entrano con la pistola. Ad

esempio nel 2012 i governi dell'eurozona devono rifinanziare circa 1.700 miliardi di debiti e le

banche la metà circa. E Le banche stanno dal 2010 comprando titoli di stato, anzi li comprano

quasi solo loro, per cui i governi hanno bisogno che le banche li finanzino. E a loro volta però le

banche hanno bisogno che i governi diano loro soldi. Sembra un gatto che si morde la coda, un

meccanismo circolare ? Certo ! Perchè lo è ! Sono miliardi che vengono creati dal niente e girano

avanti e indietro nel circuito finanziario e bancario senza quasi toccare l'economia reale !

Il trucco è farlo senza che si noti che ogni sforzo e provvedimento dei governi è in pratica rivolto a

finanziare le banche (Nota Bene: contrariamente a quello che si pensa e ancora insegnano a

scuola, le banche non finanziano l'economia, è l'economia, famiglie e imprese che finanziano per lo

più le banche... Ad esempio l'austerità, le stangate e i sacrifici di Monti, Zapatero, Papadopulos,

Sarkozy... sono rivolti a far pagare i debiti verso banche estere, sostanzialmente. Per l'economia

sono dannosi, servono a pagare interessi alla rendita finanziaria).

A dire la verità anche un cieco dovrebbe un poco intuirlo visto che come primo ministro in Grecia è

stato installato un banchiere, Papademos, in ottobre e in Italia in novembre nel nuovo governo di

fatto comanda Corrado Passera di Banca Intesa e Mario Monti prende ordini direttamente dalla

BCE. Il punto è che tutto il resto dell'economia conta circa zero ora, per cui conviene cercare di

capire i meccanismi e le manovre che riguardano le fottute banche:

i) da luglio la BCE ha iniziato a comprare circa 6-9 miliardi di euro di titoli di stato italiani,

Page 180: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

portoghesi, spagnoli, greci, irlandesi a settimana ed è arrivata ora a 220 miliardi

ii) simultaneamente sempre da maggio-giugno le banche centrali dei paesi "deboli" in europa si

sono fatte prestare dalla Banca Centrale olandese e tedesca circa 450 miliardi di euro, tramite

"TARGET 2" (usano nomi in codice come nei film di 007 e nello spionaggio perchè le masse non

capiscano).

iii) Il 4 dicembre il governo Monti ha inserito nel decreto dell'austerità una norma per cui i bonds

bancari sono garantiti dallo stato (non completamente) e lo stesso avevano fatto mesi fa Irlanda e

Portogallo

iv) sempre ai primi di dicembre Draghi e la BCE hanno annunciato la creazione di una cosa

chiamata "long term refinancing operation" (o "LTRO"), un asta di liquidità con cui la BCE mette

a disposizione delle banche europee che ne fanno richiesta tutta la liquidità di cui hanno bisogno

ad un certo tasso. Attualmente le operazioni di LTRO della BCE sono trimestrali, ma i prestiti sono

fino a tre anni e possono arrivare a 600 miliardi. La BCE chiede alle banche che partecipano

all‘asta un "collaterale", qualcosa in pegno diciamo, per garantire il credito ottenuto. Il tasso

applicato dalla BCE è ―qualcosa di più‖ dell‘Euribor a 3m cioè ora circa l%. QUESTA NON E'

LO STAMPARE MONETA CLASSICO, MA UN ABILE TRUCCO CHE SEMBRA DRAGHI ABBIA

INVENTATO ASSIEME AI FRANCESI PER INCASTRARE I TEDESCHI

v) Ieri Intesa e Unicredit hanno chiesto ufficialmente che i loro bonds possano essere usati come

"collaterale", cioè qualcosa che viene dato in pegno, all'interno di questo nuovo programma LTRO

di cui al paragrafo precedente. (Questo perchè i tedeschi rompevano i maroni che bisognava

prestare solo se c'è una qualche garanzia..)

vi) in aggiunta qualche giorno fa il governo Monti ha passato una norma per cui lo stato vende alle

banche beni pubblici tipo immobili, caserme e terreni e queste a loro volta creano obbligazioni

cartolarizzate basate su questi beni e poi li danno in leasing allo stato (!). In questo modo si riesce

a creare abilmente del "Collaterale", qualcosa che le banche possono dare a garanzia dei soldi che

devono prendere a prestito per stare a galla

vii) tra ieri e oggi i mercati sono saliti perchè hanno intuito che il lancio di questo "LTRO",

previsto per oggi, avrebbe mosso centinaia di miliardi. Alle 10:45 è uscito il risultato dell'asta e

voilà, 489 miliardi sono stati "allocati" alle banche europee dalla BCE, soldi prestati per 3 anni

all'1%, di cui quasi 200 miliardi è denaro fresco e il resto rifinanzia debiti esistenti (Nota: il

mercato ha ceduto sul momento oggi perchè i trader che sono ignoranti e superficiali non si erano

accorti che di 489 miliardi solo 200 miliardi era denaro fresco, la cifra totale era maggiore delle

previsioni, ma la parte "fresca" non tanto)

I ministri delle Finanze, le banche centrali, il Fondo Monetario e i banchieri (che sono poi la stessa

cosa)... sperano che con questa prima botta da 200 miliardi le banche ora comprino BTP,

Tesobonos spagnoli, bonds portoghesi, irlandesi tenendo a galla gli stati. E così alle prossime aste

trimestrali.

E in questo modo gli astuti italiani e francesi pensando di incastrare i tedeschi e olandesi della

BCE per centinaia di miliardi...

Qualcuno ha seguito la storia fino in fondo ? Ho cercato di colorirla un poco perchè la fanno

complicata per mettertela meglio in quel posto, ma questa E' L'UNICA VICENDA AL MOMENTO

Page 181: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

A CUI PRESTARE ATTENZIONE, i mercati e i governi dipendono interamente da questa simpatica

storia....

Link: http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=4626&reply_id=327697

21.12.2011

Penserete: come hanno potuto arrivare a tanto! Chi glielo ha permesso? Facciamo un salto indietro,

ma non senza dare prima questa risposta lapidare: glielo hanno permesso i Papi permissivi, che

invece di rimanere ancorati alla Bolla “Cum ex apostolatus officio” (1559) di Paolo IV, come hanno

fatto in particolar modo San Pio V e San Pio X si sono fatti trascinare dalle tendenze delle teologie

e filosofie eretico-mondialiste, costruite appositamente per appoggiare la costruzione di un Governo

Mondiale dell‟Anticristo, sotto il segno del quale, non fosse più possibile né comprare e né vendere.

TESORO DELLA IG FARBEN - DA HITLER AL IV REICH (NUOVO ORDINE MONDIALE)

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg69909.html#msg69909

Cartello petrolchimico-parte 1: la IG Farben

Ho deciso di scrivere alcuni articoli sul cartello petrolchimico, su come si insinui pesantemente

dentro la vita sociale e personale di ognuno di noi, su come operi condizionando la notra vita e la

nostra salute. La tesi che sostengo è che questo cartello operi ancora sotto l'egida nazista, e per

dimostrarlo inizierò parlando dei nazisti e della IG Farben.

La IG Farben fu l'unico grande finanziatore della campagna per l'elezione di Adolf Hitler. Un anno

prima che Hitler prendesse il potere nel 1933, la IG Farben donò 400.000 marchi a lui e al suo

partito nazista. Di conseguenza, quando il partito nazista andò al potere, la IG Farben fu l'unica a

trarre profitti dalla Seconda Guerra Mondiale (SGM) e dal saccheggio dell'Europa da parte dei

nazisti. Il cento per cento di tutti gli esplosivi e della benzina sintetica proveniva dalle fabbriche

della IG Farben.

Il Tribunale di Norimberga divise la IG Farben in Bayer, Hoechst e BASF. Oggi, ognuna delle tre

società figlie della IG Farben è 20 volte più grande di quanto la IG Farben madre fosse al massimo

del suo sviluppo nel 1944, ultimo anno della seconda guerra mondiale. Cosa più importante, per

quasi trent'anni dopo la seconda guerra mondiale i presidenti del consiglio di amministrazione, la

carica più alta, di BASF, Bayer e Hoechst, furono ex membri del partito nazista. [1]

Ma chi finanziò la IG Farben?

Scrive Antony C. Sutton nel suo "Wall Street and the Rise of Hitler" che "senza i capitali offerti da

Wall Street non ci sarebbe stata nessuna IG Farben in primo luogo, e quasi sicuramente nessun

Hitler nè Seconda Guerra Mondiale".

La IG Farben iniziò la sua attività nel 1924 quando il banchiere Americano Charles Dawes accordò

una serie di prestiti esteri per un totale di 800 milioni di dollari (di allora) per consolidare i

Page 182: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

produttori della chimica e dell'acciaio in cartelli, uno dei quali fu la IG Farben, nata dalla fusione di

diverse aziende. Tutto ciò è secondo Carroll Quigley, professore di Realazioni Internazionali alla

Georgetown University, "ampiamente una produzione J.P. Morgan".

La IG Farben fu finanziata dalle seguenti società di Wall Street:

Dillon, Read & Co., Harris, Forbes & Co., e National City.[2]

Più recentemente si è pronunciato in favore di questa tesi anche il regista Oliver Stone: "Adolf

Hitler era uno psicopatico ed un mostro ma andò al potere grazie ad amministratori di grosse

compagnie e ad altri sostenitori che apprezzavano il suo voto di distruggere il comunismo e

controllare i lavoratori"[3]

Il pubblico ministero americano del Tribunale per i crimini di guerra di Norimberga prefigurò

questo scenario contro la IG Farben dicendo:

"Questi esponenti della IG Farben e non i pazzi fanatici nazisti sono i principali criminali di guerra.

Se i loro crimini non verranno portati alla luce e puniti, rappresenteranno una minaccia per la futura

pace del mondo ancora più grande che se Hiltler fosse ancora vivo".[1]

Purtoppo per tutti noi le cose andarono diversamente. Non solo tutti gli impianti della IG Farben

uscirono illesi dai bombardamenti della SGM, ma la società continuò indisturbata ad operare

nonostante fosse stata ufficiamente liquidata nel 1952, al punto che nel 1967 operò una joint-

venture con un altro colosso chimico: la Monsanto (quella dell'Agent Orange, dell'aspartame di

Rumsfield su cui tornerò in un altro articolo). Da questa fusione nascerà la Chemagrow corporation,

con personale qualificato misto tedesco e americano e specializzata in chemical warfare agents.

Con buona pace del Tribunale di Norimberga, tutti i 24 consiglieri della IG Farben, sebbene ritenuti

colpevoli di genocidio, di schiavitù ed altri crimini, furono quasi subito liberati grazie alla

mediazione dell'ex-ministro delle Finanze Schacht, e rientrarono a pieno titolo nei vertici

dell'economia tedesca.

Viene da chiedersi come mai ci fu un accanimento tale contro i civili ammassati a Dresda (dai

resoconti dei piloti Inglesi sembra che fosse stato detto loro che lì c'era un grosso bersaglio militare

ed industriale, cosa assolutamente falsa) e non ci fu nessuna azione contro gli stabilimenti che

avevano in qualche modo "inventato" il nazismo e la SGM per profitti societari. Trovo inverosimile

che i Servizi Segreti della nazioni coinvolte nella SGM non fossero al corrente di dove veniva

prodotta la benzina sintetica e tutta la chimica necessaria per far progredire l'occupazione nazista in

Europa.

Una menzione particolare merita Auschwitz che non era, come molti credono, un campo di

concentramento ma un campo di lavoro interamente finanziato dalla IG Farben. La struttura era il

più grosso complesso industriale del mondo per la produzione di benzina sintetica e gomma.

Impegnarono oltre 900 milioni di marchi per costruirlo, e non volevano rischi. Occorrevano quindi

delle solide garanzie da parte dei nazisti.

Carl Krauch era il membro del consiglio di amministrazione della IG Farben (piccolo inciso: fondò

con la Standard Oil la Joint American Study Company -Jasco- nel 1930…c'è da scrivere un altro

lungo articolo sui rapporti tra petrolieri USA e nazisti) incaricato di tessere le relazioni necessarie al

buon esito dell'operazione con le gerarchie naziste.[4] Incassò prima l'appoggio di Goering, e nel

Page 183: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Febbraio del 1941 l'assicurazione di Himmler (il capo delle SS) a fornire "il più ampio numero

possibile di lavoratori edili" per l'impianto in costruzione.

La IG Farben avrebbe pagato 3 marchi al giorno per ogni lavoratore inesperto e 4 marchi per ogni

lavoratore esperto. In seguito le SS offrirono bambini per 1,5 marchi. Ovviamente i reclusi non

ricevevano mai nulla, se non qualche bonus tipo sigarette. Tanto le SS che la IG Farben calcolarono

che in quella situazione la produzione avrebbe avuto un'efficienza pari al 75% paragonata a quella

di lavoratori Tedeschi ben nutriti.[5]

Qui stiamo parlando del cartello che ha imposto le regole dello sviluppo in tutto il mondo, un

cartello di intoccabili superprotetti che nonostante le belle parole del Tribunale di Norimberga alla

fine della SGM si è ritrovata con stabilimenti e vertici perfettamente inseriti nel sistema produttivo.

Invece di radere al suolo le fabbriche e fucilare gli inventori di Auschwitz (il più proficuo

laboratorio chimico mai messo in piedi), alla fine della SGM le fabbriche IG Farben ne uscivano

illese per continuare a produrre più di prima ed i vertici venivano reimmessi nei loro posti

dirigenziali poco dopo.

Questi signori rappresentano il nazismo con la sua anima capitalista ed imperialista, il suo imporre

modelli di crescita e sviluppo che non tiene in nessun conto la salute e la dignità delle persone.

Arbeit Macht Frei.

[1]http://www4it.dr-rath-foundation.org/notizie/discorsi/chemnitz.html?page=8

[2]http://reformed-theology.org/html/books/wall_street/index.html

[3]http://www.theflucase.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2644:oliver-

stone-says-banksters-enabled-hitler-and-the-nazis&catid=1:latest-news&Itemid=64⟨=en

[4]http://www.wollheim-memorial.de/en/carl_krauch_18871968

[5]http://webletter.net/cybrary/Facts.aft.perp.igpact.html

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg70499.html#msg70499

Cartello petrolchimico-parte 2: aiuti USA ai nazisti

Qualsiasi macchina bellica necessita di benzina. Molta benzina. La Germania nazista non ne aveva.

Nel'34 ad esempio importò l'85% di prodotti raffinati. Questa dipendenza estera che non evrebbe

permesso nessun avvio di attività belliche, fu drasticamente ridimensionata allorchè la Standard Oil

americana e la IG Farben finanziarono e svilupparono il processo di idrogenazione che trasformava

il carbone presente in notevoli quantità nel territorio tedesco in benzina per autotrazione. Nel

precedente articolo si citava Carl Krauch e la creazione della Jasco. Un ulteriore passo fu la

creazione della joint-venture Ethyl GmbH, nata dalla cooperazione tra IG Farben e Ethyl Gasoline

Corporation (di proprietà della Standard Oil e General Motors) per costruire e rendere operativi

degli impianti di distillazione di piombo tetraetile, un additivo necessario per la benzina.

Purtroppo la produzione non sarebbe iniziata prima del 1939, e la Luftwaffe ne aveva bisogno per

Page 184: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

invadere la Cecoslovacchia. Fu quindi chiesto a Carl Krauch di avviare le trattative per l'acquisto di

500 tonnellate di piombo tetraetile presso la Standard Oil, operazione il cui successo garantì la

vittoriosa invasione di quella nazione le cui risorse ed industrie pesanti furono importantissime per

le politiche imperialiste naziste.[1] In seguito furono importate altre tonnellate di benzina raffinata

per un valore di 20 milioni di dollari. Quando la SGM ebbe inizio in Europa e la Gran Bretagna

chiese spiegazioni per queste continue vendite di materiali strategici, la Standard Oil registrò l'intera

flotta a Panama per vitare ritorsioni. Le loro petroliere trasportavano prodotti petroliferi a Tenerife e

Canarie, dove avveniva il trasbordo su petroliere tedesche dirette ad Amburgo.[2]

La Standard Oil of New Jersey (che nel '41 era la più grossa compagnia petrolifera al mondo, e

controllava l'84% del mercato petrolifero USA) era controllata dai Rockefeller, che possedevano

anche la Chase. Il secondo maggior azionista dopo i Rockefeller era la IG Farben. Nel 1932, John

D. Rockefeller nomina William Stamps Farish a capo della Standard Oil. Farish è amico di

Hermann Schmitz, capo della I.G. Farben, e arruola Ivy Lee per una propaganda filo nazista sulla

stampa Usa. [3]

Nel 1945 lA Chase National Bank viene rinviata a giudizio per avere violato la Trading With the

Enemy Act, avendo convertito marchi in dollari per tutta la durata della guerra (a causa

dell'embargo contro la Germania nessuno poteva accettare pagamenti in marchi, ma con questo

strattagemma Hitler riuscì ad acquistare materie prime con cui prolungare la SGM). Anche Prescott

Bush, nonno di GW, aveva fatto affari d'oro con i nazisti, al punto di consolidare definitivamente la

propria fortuna e assicurare un futuro roseo alla omonima dinastia politica.

Bert Walker, suocero di Prescott Bush, era uno dei più grossi finanziatori di Hitler negli USA, e

presidente della Unio Bankin nata dagli interessi congiunti di Thyssen (Fritz Thyssen, magnate

dell'acciaio, si iscrisse al partito Nazionalsocialista nel 1931 e nella sua autobiografia ammette di

avere aiutato Hitler. Nel '28 acquistò palazzo Barlow a Monaco, che diventò il quartier generale dei

nazionalsocialisti[4]) e W.A.Harriman (quest'ultimo riuscì a piazzare 50 milioni di dollari di bond

tedeschi presso investitori Americani). Anche la Unio Bankin funzionava come riciclaggio del

denaro nazista, e Walker decise di mettere Prescott Bush a capo di questa banca. Purtroppo per

Bush, Walker e Harriman arrivano delle investigazioni da parte del Congresso.

Bush, invece di disinvestire il denaro nazista, assolda un avvocato incaricato di nascondere quei

patrimoni.[5] L'avvocato in questione si chiamava Allen Dulles, ed era già avvocato della banca dei

Thyssen nonchè rappresentante legale di alcune ditte tedesche, incluse la IG Farben. Dal 1937 Allen

Dulles e suo fratello John Foster opereranno per conto di Bush e Harriman per coprire gli affari fatti

con i nazisti, ed effettueranno simili operazioni per altri, come i Rockefeller.[6] Le indagini sul

conto di Bush si concludono con una denuncia (ott '42) di avere organizzato gruppi nazisti e tutte le

azioni della UBC sono confiscate dall'U.S. Alien Property Custodian. Ciò non impedisce a Walker

di finanziare la Bush-Overbey Oil Development Co. in Texas, che permetterà al 26enne George

H.W. Bush di iniziare una opulenta carriera di petroliere.

Particolare degno di nota: Allen Dulles è lo stesso a capo della CIA dal '53 al '61.

Nel 1933, il 4 gennaio, Hitler venne invitato alla Banca Schroeder da un gruppo di industriali, che

diedero a Hitler il denaro per superare la crisi e schiacciare i sindacati. Due americani furono

presenti a questa riunione, John Foster Dulles e Allen Dulles. Nel 1934 Allen Dulles è nel consiglio

d'amministrazione della banca Schroeder, suo fratello John Foster Dulles è consigliere legale, la

banca è il braccio finanziario del nazismo. Nel 1936 la Banca Schroeder si fonde e forma la

Schroeder, Rockfeller & Co. Inc. Carlton P. Fuller presidente, Avery Rockfeller vicepresidente. Nel

1937 alla fine di gennaio, Dulles fonde tutte le sue attività in un unico conto nella stessa banca

Page 185: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

intestato alla Brown Brothers Harriman-Schroeder e Rock (Rock diminutivo di Rockefeller). John

Foster and Allen Dulles sono i due avvocati della Standard Oil Company di John D. Rockefeller,

che stanno per essere indagati per gli affari con i nazisti e per la loro propensione all'eugenetica

(dottrina di igiene raziale).[7]

Merita di essere menzionato H.Ford, anche lui attivamente impegnato nel rilancio politico-

industriale della Germania nazista al punto di ricevere un'alta onorificenza e di avere il suo ritratto

appeso in bella mostra nel quartiere generale di Hitler. Fu fondata la Ford- Werke che, sotto

copertura, forniva materiale bellico alla Wehrmacht e procurava materie prime, essendo una

compagnia nominalmente americana. [8]

Era fin troppo chiaro come i capitalisti americani stessero costruendo la macchina bellica nazista

anche a William Dodd, ambasciatore USA in Germania, che scrisse a Roosevelt: "oltre un centinaio

di corporation americane hanno qui in Germania delle agenzie oppure delle cooperazioni. La

DuPont stanno facendo lucrosi affari nel settore armamento (la DuPont produsse il 40% di tutti gli

esplosivi usati nella Prima Guerra Mondiale ndr) Standard Oil ha fatto arrivare 2 milioni di dollari

in Dicembre del'33 e guadagna 500.000 dollari all'anno con la produzione di ersatz (sostitutivo della

benzina ndr) ovvero idrogenazione del carbone. General Motors e Ford fanno affari enormi qui

tramite le loro agenzie. Scrivo tutto questo in quanto complicano le cose e si aggiungono rischi di

causare una guerra" [9]

La macchina bellica nazista faceva capo, come abbiamo visto, al cartello petrolchimico della IG

Farben. Non era di importanza vitale solo la benzina per il Fuhrer. Anche la gomma aveva la sua

enorme importanza per le politiche di espansione naziste. I protocolli di intesa predevedano che la

Stardard Oil desse alla IG Farben tutti i brevetti e le conoscenze per la realizzazione di una nuova

plastica chiamata Butile, la cui produzione venne predisposta a Buna (vicino ad Auschwitz). Primo

Levi lavorò nella fabbrica di Buna.

Tratto dal libro: "Se questo è un uomo" : "La Buna e' grande come una città; vi lavorano oltre ai

dirigenti e ai tecnici tedeschi, 40.000 stranieri, e vi si parlano 15 o 20 lingue. Tutti gli stranieri

abitano in vari Lager che alla Buna fanno corona: il Lager dei prigionieri di guerra inglesi, il Lager

delle donne ucraine, il Lager dei francesi volontari, e altri che non conosciamo. Il nostro Lager

fornisce da solo 10.000 lavoratori che vengono da tutte le Nazioni d'Europa".

Gli accordi de L'Aja sottoscritti tra IG Farben e Standard Oil non prevedevano l'uso dei brevetti (ne

furono depositati circa 2000) da parte della compagnia americana se non previo cospicui pagamenti.

Nel '42 fu quindi annunciato da parte del Justice Department l'intenzione di denunciare la Standard

Oil. La commissione del senato appositamente istituita concluse che la carenza di gomma sintetica

durante il periodo bellico era da imputarsi agli accordi tra le due multinazionali, e che la Standard

Oil con il suo comportamento aveva danneggiato lo sviluppo della gomma sintetica negli USA. [10]

Concludendo: una parte importante delle più grosse industrie americane aveva volontariamente

spostato ingenti capitali, tecnologie e know-how in Germania. Si trattò di un piano di

industrializzazione forzato che aveva come principale attore la IG Farben, l'industria petrolchimica

che fece decollare il nazismo e che in un secondo tempo usò i prigionieri dei lager come

manodopera per continuare a sviluppare quelle risorse che resero possibile la SGM.

[1]http://www.bibliotecapleyades.net/sociopolitica/ sociopol_igfarben02d.htm

[2]http://www.mit.edu/~thistle/v13/3/oil.html

Page 186: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

[3]http://it.wikipedia.org/wiki/Standard_Oil

[4]http://www.guardian.co.uk/world/2004/sep/25/usa.secondworldwar

[5]Nazis in the attic By Randy Davis http://emperors-clothes.com/articles/randy/swas5.htm

[6]http://www.enter.net/~torve/trogholm/secret/rightroots/dulles.html

[7]http://it.wikipedia.org/wiki/Allen_Welsh_Dulles

[8]http://www.reformed-theology.org/html/books/wall_street/ chapter_06.htm

[9]http://www.reformed-theology.org/html/books/wall_street/ introduction.htm

[10]http://ipbiz.blogspot.com/2005/11/standard-oil-and-ig-farben- patents-and.html

PS: causa errori sui programmi che gestiscono CDC sono stato costretto a troncare il nome della

banca (Unio Bankin)

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg71429.html#msg71429

Cartello petrolchimico-parte 3: Rumsfeld

Vi ricordate Donald Rumsfeld? Si, il fondatore del Project for a New American Century (PNAC), il

falco dell'invasione dell'Iraq nel nome della democrazia. Il perenne effettivo della Casa Bianca, con

Nixon, Ford, Reagan, Bush padre e figlio. Fu proprio quest'ultimo che lo nominò Defense

Secretary, cosa che fece benissimo essendo lui Segretario anche del gruppo Carlysle (società di

forniture militari nel cui consiglio di amministrazione sedevano i due Bush oltre che a Shafig Bin

Laden, fratello di Osama Bin Laden).

Ebbene Rumsfeld fu amministratore delegato della Searle dal 77 all'85. Il Wall Street Transcript e

Financial World lo premiarono come Outstanding Chief Executive Officer per avere, nella sua

gestione, tagliato il numero dei dipendenti del 60%, facendo così schizzare alle stelle gli utili della

società. Fu proprio durante l'illuminata gestione Rumsfeld che la Searle (poi da lui traghettata nella

Monsanto) ottenne da Reagan un regalo importante: la rimozione del vecchio direttore della FDA

(Food and Drug Administration- incaricata a vigilare sulla qualità degli alimenti e dei farmaci) che

aveva per anni rifiutato di far approvare l'aspartame a causa dei risultati molto negativi dei test su

animali.

L'aspartame contiene il 10% di metanolo. All'interno del corpo umano (ovvero sopra i 30°C) il

metanolo si trasforma in acido formico ed in formaldeide. La formaldeide è una neurotossina

mortale. Una valutazione dell'EPA (Enviromental Protection Agency – Agenzia per la protezione

ambientale – USA) sul metanolo dichiara che quest'ultimo "viene considerato un veleno ad

accumulo, grazie al bassissimo tasso di escrezione una volta assorbito. Nel corpo, il metanolo viene

ossidato in formaldeide ed in acido formico; entrambi questi metaboliti sono tossici." I ricercatori

dell'EPA raccomandano un limite massimo di consumo di 7,8 mg al giorno. Un litro di bevanda

Page 187: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

dolcificata con aspartame contiene circa 56 mg di metanolo. I consumatori abituali di prodotti

contenenti aspartame consumano fino a 250 mg di metanolo al giorno, 32 volte il limite massimo

suggerito dall'EPA.[1]

Un po' di storia legale dell'aspartame: nel '73 la Searl fa domanda alla FDA di potere

commercializzare quel prodotto, ricevendo un parere positivo. Nel '74 però un avvocato (Jim Turner

che aveva fatto togliere dal mercato il Cyclamate) ed un neurologo (John Olney, grazie ai suoi studi

fu proibito il glutammato monosodico nel cibo per bambini) denunciano i danni dell'aspartame,

mostrando come il prodotto causi dei buchi nel cervello delle cavie neonate.

La FDA effettua delle ricerche che nel '76 concludono che la Searl ha deliberatamente manipolato i

propri test.

Nel '77 la FDA chiede al Procuratore Generale di valutare se ci siano gli estremi per incriminare la

Searl. E' la prima volta che una tale richiesta viene formalizzata dalla FDA.

Durante lo stesso anno succedono alcuni avvenimenti importanti: - la Sidley & Austin,

rappresentante legale della Searl, contatta Samuel Skinner (pubblico ministero nella causa in corso)

per offrirgli di lavorare con loro

- Donald Rumsfeld diventa amministratore delegato della Searl

- il rapporto Bressler steso dalla FDA inchioda la Searl: 98 dei 196 animali testati morirono ma non

fu mai effettuata nessuna autopsia sui loro corpi. Furono trovate neoplasie che però nel rapporto

Searl non comparivano.

-Skinner si dimette per entrare nella Sidley & Austin e questo causa lo stallo del processo, che alla

fine verrà abortito.

Nel '79 e '80 viene istituito un nuovo procedimento da parte della FDA che alla fine conclude come

l'aspartame non sia sufficientemente sicuro come additivo.

Ma nel '81 Reagan diventa il nuovo presidente degli Stati Uniti, e rimuove immediatamente il

vecchio capo della FDA, Jere E. Goyan che come i suoi predecessori si era rifiutato di validare

l'aspartame, mettendo una persona di sua fiducia, Arthur Hull Hayes Jr.

precedentemente ricercatore presso il Ministero della Difesa (toh, guarda, rispunta Carlyle).

Nell'81 viene iniziata una nuova valutazione dell'aspartame, ma in commissione 3 membri su 6 si

oppongono alla sua commercializzazione.

Interviene allora Hayes in prima persona e, scavalcando il parere della commissione, decide di dare

il via libera alla vendita.

Nell'82 la FDA decide di permettere la vendita di bevande dolcificate con aspartame Nell'83 la

National Soft Drink Association (NSDA) fa pressioni affinchè la FDA riveda quest'ultima

concessione, essendo noto come l'aspartame a temperature superiori ai 30°C si scinda in

formaldeide e acido formico, entrambi tossici.

Lo stesso anno Jim Turner della Community Nutrition Institute e il Woodrow Monte, direttore dei

Page 188: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Laboratori della Nutrizione dell'Arizona State University, denunciano il comportamento della FDA.

Hayes è costretto a dimettersi dalla FDA, ma viene prontamente assunto dalla Burson-Marsteller,

ditta che cura le pubbliche relazioni della Searl.[2]

Nell'85 Rumsfeld fa acquistare la Searl alla Monsanto, e se ne va con un bonus di 12 milioni di

dollari. Nel '96, senza un pubblico avviso, l'FDA ha rimosso tutte le limitazioni riguardanti

l'impiego dell'aspartame permettendo così il suo utilizzo in tutto, compresi gli alimenti che vengono

riscaldati o cotti.

Nonostante tutte le pericolose patologie che innesca, ancora oggi l'aspartame viene usato in

abbondanza come dolcificante ed è venduto anche in farmacia.

L'episodio risale a qualche anno fa; vedendo questo dolcificante in bella vista sul bancone della

farmacia chiedo al farmacista se ne conosca le controindicazioni. "Certamente!" mi viene risposto

"Ho fatto la tesi di laurea sulle malattie degenerative causate dall'aspartame". Curioso, no?

La collaborazione di Rumsfeld con Big Pharma non si ferma all'aspartame. C'è addirittura di

peggio.Nel '97 diventa chairman della Gilead e detiene un portafoglio di azioni stimato attorno i 25

milioni di dollari. La Gilead possiede i diritti del Tamiflu, l'antivirale che contrasta l'influenza

aviaria, e vende quei diritti alla Roche assicurandosi una percentuale del 10% sulle vendite.

Nel settembre 2005 la Roche organizza a Malta un congresso con la OMS (Organizzazione

Mondiale della Sanità, WHO in inglese). La Roche è in crisi economica, e deve inventarsi qualcosa.

Riesce a "convincere gli esperti" della pericolosità dell'influenza aviaria. Al congresso di Malta

sono presenti rappresentanti dei governi e giornalisti. I primi si affrettano a prenotare i vaccini, i

secondi a lanciare la notizia bomba: "il virus del millennio potrebbe fare milioni di vittime".

L'ONU stima 150 milioni di morti possibili a seguito della pandemia[5]

«Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno

influenzato scienziati ed organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i

governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare ed hanno esposto inutilmente milioni di

persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati».

Parola di Wolfang Wodarg, medico epidemiologo e presidente della Commissione Sanità del

Consiglio d'Europa[6]

La vendita dei vaccini riguarda qualcosa come 10 miliardi di dollari [3] e le azioni di Roche e

Gilead schizzano alle stelle. L‟Herald Tribune scriveva: “Le azioni della Roche hanno fatto un

balzo in avanti del 60% nell'ultimo anno sulla scia dei benefici derivanti dal Tamiflu” [4].

Rumsfeld ci guadagna 5 milioni di dollari da tutta questa brillante operazione [5].

Com'è facile intuire se l'aspartame è tossico, il Tamiflu non è da meno. La Roche in una

comunicazione riservata alla FDA statunitense, scrive:

"L‟assunzione di TAMIFLU è associata a casi di sintomi neurologici e del comportamento che

possono comprendere eventi quali, allucinazioni, delirio e comportamento anormale, con

conseguente esito mortale."[7]

Page 189: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Uno degli aspetti più controversi della questione Tamiflu riguarda proprio il doppio ruolo di

Rumsfeld. Come azionista della Gilead aveva tutto l'interesse a vendere vaccini, come capo del

Pentagono riuscì ad acquistarne per svariate decine di milioni di dollari e farle inoculare

obbligatoriamente ai soldati USA. Con una clausola però: nessuno si sarebbe potuto rivalere contro

l'amministrazione o contro Big Pharma in caso di problemi. Sì, perchè le vaccinazioni contro

l'antrace volute da Clinton procurarono ai militari 20.000 ricoveri ospedalieri e causarono parecchi

danni economici a causa delle cause intentate.

Morale: la vecchia e consolidata prassi della IG Farben, ovvero fare guadagni sulla pelle delle

persone comuni, e' prassi comune anche nei democraticissimi Stati Uniti. Se la Storia ha

definitivamente buttato nella spazzatura il nazismo, l'Economia non e' riuscita a fare altrettanto dei

metodi nazisti. Ne' la scienza farmaceutica. Così anche senza Mengele gli esperimenti sono

continuati. E vanno ancora avanti.

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg72897.html#msg72897

Cartello petrolchimico-parte 4: Monsanto

La Monsanto nasce nel 1901 a St. Louis, Missouri, come produttrice di saccarina diventando ben

presto un grosso produttore di acido solforico. Negli anni „30 mentre milioni di americani senza

lavoro non riescono a mangiare, si accorpa la ditta che ha messo a punto un nuovo composto: i

policlorobifenili, detti PCB. Sono inerti, resistenti al calore, utili alle industrie come lubrificanti,

liquidi idraulici, da taglio e refrigeranti, sigillanti e sono potenti agenti cancerogeni che causano

anomalie al sistema riproduttivo ed immunitario.

Il maggiore impianto di produzione di PCB è alla periferia di East St.Louis, Illinois, che presenta il

non invidiabile record di morti prenatali e nascite premature di quello Stato. Nel 1982 la vicina

Times Beach, Missouri, fu così pesantemente inquinata da diossina (un sottoprodotto del PCB), che

fu fatta evacuare.

Nonostante gli studi dimostrino tali nocività la Monsanto va avanti pressoché indisturbata. [1][2] I

danni della diossina li conoscono bene gli abitanti di Seveso. Da esperta di diossine comincia a

fabbricare l‟erbicida noto come 245T, il cui nome deriva dal numero di atomi di cloro del

famigerato composto. L‟Agent Orange (una miscela di 245T e 24D della Dow Chemical, prodotto

ad altissima concentrazione di diossine) viene usato dall‟esercito americano come defoliante in

Vietnam. Ne spargerà milioni di litri, 3181 villaggi furono irrorati e tra i 2,1 e i 4,8 milioni di

persone “sarebbero state presenti durante le irrorazioni[6]

Nel 1992 George H.W. Bush tenne una riunione confidenziale con la Monsanto alla Casa Bianca a

seguito della quale firmò una direttiva in cui si affermava che le piante geneticamente modificate

erano sostanzialmente equivalenti a quelle naturali. Con tale atto veniva affermata l‟infame teoria

della equivalenza sostanziale secondo la quale le varianti OGM erano equivalenti al grano, alla soia

e al mais naturale; quindi, non c‟era bisogno di particolari controlli scientifici sulla loro sicurezza,

né c‟era bisogno di sottoporli a test scientifici indipendenti. Questa contraddizione rispecchia la

terribile storia della Monsanto e della sua collusione col governo, volta a eliminare ogni

regolamentazione e forma di controllo, sulla catena alimentare umana, a riguardo degli organismi

Page 190: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

geneticamente modificati. Di fatto, non esistono controlli. Ci sono stati fino al 1992, ma dopo

questa data non li effettua la Food and Drug Administration, né il governo, né il Dipartimento

dell‟Agricoltura.[7] Ed è di poco tempo fa la decisione di Barack Obama di affidare a Michael

Taylor, un avvocato della Monsanto, appunto, il compito di dirigere il nuovo «Food Safety Working

Group» – Gruppo di Lavoro per l‟Igiene degli Alimenti. Taylor, oltre ad essere un avvocato del

colosso biotech della famiglia Shapiro (e un mago del conflitto d‟interessi), è anche periodicamente

un consulente della Food and Drug Administration (FDA), l‟ente che negli Stati Uniti autorizza i

farmaci. Nel 1991, come vice-commissario per le politiche della FDA, Taylor fu tra quelli che più

efficacemente indussero l‟ente federale ad autorizzare l‟uso dell‟ormone della crescita

geneticamente modificato (dalla Monsanto) per le vacche da latte e i vitelli da carne. In particolare,

Taylor fu l‟estensore dei regolamenti della FDA sulle etichette alimentari: quelli che vietano in

USA di segnalare la presenza di ormone della crescita nelle etichette sulle confezioni di latte, yogurt

e formaggi freschi. Nel 1994 Taylor era al ministero americano dell‟Agricoltura (USDA) come

amministratore del servizio ministeriale di Igiene ed Ispezioni Alimentari. Nel 1998, invece, Taylor

è tornato alla Monsanto come vice-presidente delle «politiche pubbliche», ossia della potente

attività di lobby della multinazionale”.[8]

Abbiamo già detto della Searle di Rumsfeld e dell‟aspartame, no? Altro esempio di revolving door,

gente che entra ed esce a suo piacere dalle porte delle multinazionali e del potere politico. Come si

vede anche da questa scheda purtroppo esiste una distinzione nettissima tra interessi delle

multinazionali ed interessi delle popolazioni, usate nè più nè meno come ad Auschwitz per

mantenere lo strapotere dei vari Rudolph Höss. L‟intento delle multinazionali è di mettere nei posti

di potere e controllo dei loro fiduciari, cosa che ovviamente instaura un regime di monopolio che

non farà mai gli interessi dei cittadini. Si creano così i presupposti per un‟imposizione top-down di

modelli di sviluppo dove i cittadini non hanno nessuna voce in capitolo, ma diventano delle

semplici cavie da laboratorio. Paganti, per giunta. Per finire voglio qui citare H.Kissinger (ebbene

sì, premio Nobel per la Pace…la stessa di Obama, ça va sans dire): ” se controllate il petrolio, sarete

in grado di controllare intere nazioni; ma, se controllate il cibo, allora controllerete le popolazioni.”

Ecco spiegato l‟interesse del vecchio cartello petrolchimico per il comparto alimentare. Non c‟è

limite al peggio…..

[1]http://www.monsantowatch.org/index.php?page=none

[2]http://www.disinformazione.it/monsanto.

[3]http://it.wikipedia.org/wiki/Agente_Arancio

[4]http://www.bibliotecapleyades.net/sociopolitica/ sociopol_igfarben08.htm

[5]http://www.zcommunications.org/17-060-farm-suicides-in-one-year-by- p-sainath

[6]http://www.anarchaos.org/?p=1019

[8]http://www.affaritaliani.it/politica/usa-Obama-barack- presidente150509.html

[7]http://anchesetuttinoino.splinder.com/post/22979762/intervista-a- engdahl-ii-parte

[8]http://www.affaritaliani.it/politica/usa-Obama-barack-presidente150509.htm

Page 191: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg74416.html#msg74416

Cartello petrolchimico-parte5: DuPont

La DuPont fu fondata nel Delaware nel 1802. Specializzata in polvere da sparo ed esplosivi, nel

1902 rappresentava il 75% del mercato degli esplosivi USA. Si ritiene che la DuPont avesse

rifornito il 40% di tutti gli esplosivi usati nella Prima Guerra Mondiale, qualcosa come 684 milioni

di kg.[1]

Successivamente la DuPont entrò nel mercato della plastica e dei coloranti.

Irenée DuPont fu una sostenitrice della prima ora di Hitler, assieme ad Henry Ford.

Rappresentanti della DuPont viaggiarono in Germania già dagli anni '20 per rinnovare la loro

alleanza con la IG Farben.

Nel Novembre del 1919, solo mesi dopo gli accordi di Versailles, rappresentanti della DuPont e

della Badische Anilin & Soda Fabrik (BASF, la principale componende del cartello petrolchimico

IG Farben consolidato nel 1925) si misero al lavoro per produrre ammoniaca e nitrocomposti

(processo Haber-Bosch).

Sebbene le parti non raggiunsero mai una totale alleanza, la DuPont, la Vereinigte-Koln Rottweiler

Pulverfabriken (VKR) e la Dynamit Aktiengesellschaft (DAG) collaborarono nella ricerca degli

esplosivi.

Ad un certo punto la DuPont aveva investito 3 milioni di dollari sulla IG Farben. Si ipotizza che la

DuPont possedesse il 30% della azioni della IG Farben durante la dittatura di Hitler.

Per la Germania nazista era essenziale avere una produzione autonoma di esplosivi e fertilizzanti

liberandosi dalla dipendenza dai nitrati Cileni. Per la DuPont era invece solo una questione di

profitti.

Nel 1926 l'accordo tra DuPont, VKR e DAG fu consolidato. Se il trattato di Versailles impediva

alle industrie tedesche di vendere esplosivi militari, grazie all'accordo la DuPont riusciva a venderli

per conto loro.

Il Nye Report così stigmatizza la situazione creatasi: "in altre parole sebbene le industrie di

munizioni tedesche non possono vendere all'estero, le compagnie Americane possono farlo per loro,

e possono venderle anche al nostro governo"[2]

Negli anni '20 i DuPont fanno massicci investimenti nella General Motors, diventantone in pratica i

proprietari. Pierre DuPont viene eletto presidente della GM che, sotto la sua guida, diventa

l'industria automobilistica più grossa del mondo.

Negli anni '30 i DuPont e i Morgan dominavano le elites industriali e finanziarie americane ed i loro

rappresentanti furono figure centrali nell'organizzare e sostenere economicamente l'organizzazione

Page 192: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

fascista America Liberty League, think-tank di estrema destra con finalità lobbistiche.

In quegli anni la GM (di proprietà DuPont) fondò e finanziò i "Black Legion", organizzazione di

vigilantes che avevano come scopo bloccare la sindacalizzazione del MidWest. I metodi erano

quelli del KKK: lancio di bombe contro le sedi dei sindacati, incendiare le case degli attivisti,

torturare rappresentanti sindacali e uccidere chi lottava per i diritti dei lavoratori.

L'organizzazione (che vantava 200.000 militanti nel Michigan) era divisa in squadre: squadre

incendi, squadre bombe, squadre assassini e squadre anticomuniste (potevano mancare?)

Una delle loro vittime fu il Rev. Earl Little, ucciso nel 31. Suo figlio, più tardi chiamato MalcomX.

Aveva allora sei anni.

La DuPont e in modo particolare la GM portò grossi contributi agli sforzi militari nazisti di

eliminare il comunismo dall'Europa. Nel 1929 la GM acquistò la Opel, la più grossa industria

automobilistica tedesca.

Nel 1974, un sottocomitato del del Senato USA sull'antitrust ebbe un'audizione con il ricercatore

Bradford Snell il quale provò che nel 1935 la GM aprì una fabbrica Opel per la produzione di

camion militari.

In segno di apprezzamento per quell'aiuto, Adolf Hitler in persona consegnò a James Mooney

(direttore della GM per le operazioni oltreoceano) l'Ordine dell'Aquila Tedesca, un'alta onorificenza

nazista.[3]

Nel 1935 infatti la GM aveva costruito un nuovo impianto vicino a Berlino per la produzione del

camion "Blitz", che verrà successivamente usato dall'esercito nazista per i suoi attacchi alla Polonia,

Francia ed Unione Sovietica.

Quando le truppe USA invasero l'Europa nel 1944 lo fecero grazie alle jeep, ai camion e ai

carrarmati costruiti dalle maggiori industrie automobilistiche americane. Fu una spiacevole sorpresa

scoprire che anche il nemico stava guidando camion costruiti dalla Ford e Opel (100% di proprietà

GM) e volavano su aerei militari costruiti dalla Opel.

Il succitato Bradford Snell afferma che il capo degli armamenti nazisti Albert Speer gli confidò nel

1977 che Hitler non avrebbe mai considerato l'opzione di invadere la Polonia senza la tecnologia

della benzina sintetica offertagli dalla General Motors.

Ascoltiamo ora le dichiarazioni del Presidente della GM Alfred Sloan.

Nel marzo del '39 Sloan difese l'invasione della Cecoslovacchia da parte di Hitler come "solida

pratica affaristica", dato che l'invasione tedesca produsse alti guadagni.

La politica nazista "non dovrebbe essere considerata affari inerenti la GM", spiega Sloan ad un

preoccupato azionista in una lettera datata 6 aprile 1939 "Dobbiamo comportarci come un'industria

tedesca, non abbiamo alcun diritto di chiudere i nostri impianti in Germania".

Dopo le dichiarazioni di guerra del '39 tanto General Motors che Ford divennero cruciali in ambito

militare nazista. Stando a documenti tedeschi ed investigazioni dell'esercito USA, James Mooney

ebbe delle discussioni con Hitler a Berlino due settimane prima dell'invasione della Polonia.

Page 193: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Note scritte dallo stesso Mooney mostrano come fosse incaricato della parziale conversione della

più importante fabbrica GM a Russelsheim per la produzione di motori ed altre parti del

bombardiere Junker "Wunderbomber", pezzo chiave dell'aviazione nazista.

Le stesse note dicono che Mooney tornò il febbraio seguente per discutere l'attuazione del piano con

il comandante della Luftwaffe Herman Goering ed ispezionare personalmente la fabbrica di

Russelsheim.

Nell'autunno del 1940 Mooney dichiarò ad un giornalista che non aveva nessuna intenzione di

restituire la medaglia nazista perchè tale azione avrebbe messo in pericolo i 100 milioni di dollari

investiti in Germania. [4]

Cosa sono poi i 50 milioni di persone uccise dalla seconda guerra mondiale in confronto a 100

milioni di dollari?

Piccolo inciso: Elsa Iwanowa trascinò la Ford in tribunale. All'età di 16 anni (ottobre 1942) fu rapita

da casa sua nella cittadina di Rostov (Russia meridionale) da soldati tedeschi e costretta assieme a

centinaia di altre ragazzine a lavorare per la fabbrica Ford a Colonia.

"Le condizioni erano terribili" racconta "vivevamo stipate in baracche, faceva molto freddo e non ci

pagavano. Ci davano poco da mangiare. L'unica ragione per cui siamo sopravvissute è che eravamo

giovani e in forze". [4]

Ecco spiegato ancora una volta come la macchina bellica nazista abbia potuto nascere dallo sfacelo

del trattato di Versailles e, nel giro di relativamente pochi anni, sia riuscita a far fiorire

quell'industria bellica che porterà morte e distruzione in Europa. Il finanziamento delle elites che

videro facili guadagni nella morte di milioni di persone fu la condizione essenziale per avviare il

riarmo (la storia, molto ovviamente, è identica anche oggi). E lo schiavismo (Auschwitz ed altri

impianti) fece continuare la produzione bellica avviata dall'avidità delle elites.

Verso la fine della guerra anche la DuPont accetta l'invito del Gen. Leslie Groves di aiutare i falchi

dell'apparato scientifico-militare nella produzione dell'atomica. Non facciamoci mancare nulla, mi

raccomando.

Attualmente la Dupont è uno dei maggiori colossi petrolchimici mondiali, ed uno dei maggiori

inquinatori al mondo, avendo inventato e venduto praticamente qualsiasi agente tossico conosciuto.

Deve affrontare innumerevoli denunce per gli effetti nocivi sulla salute e sull'ambiente dei suoi

prodotti, per le poco sicure condizioni di lavoro nei suoi impianti e per le pratiche di smaltimento

dei residui delle lavorazioni.

Ecco un piccolo campione dei regali fatti dalla DuPont al nostro pianeta:

Diossido di Zolfo e vernici al piombo.

CFC: 25% nel mondo.

Erbicidi e pesticidi: danni neuronali e ormonali.

Formaldeide: cancro e malattie alle vie respiratorie.

Page 194: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Diossina: serve commentare? La Dupont cancellò i dati relativi agli effetti mortali della sostanza.

Cibi soggetti a sofisticazione venduti come cibi salubri.

Cibi modificati geneticamente e tecnologia Terminator che minaccia l'alimentazione di 1,4 miliardi

di persone.

Brevetti sui geni delle piante e furto delle risorse genetiche del Terzo Mondo.

Venduto per 33 anni il funghicida Benlate ha distrutto raccolti e causato malformazioni neonatali.

Dal 1920 la DuPont ha prodotto benzina al piombo che si stima responsabile all'80-90%

dell'inquinamento da piombo mondiale.

Beh, per concludere diamo un'occhiata a cosa dice della DuPont l'immarcescibile Wiki, italian

version:

DuPont in Italia si è sempre contraddistinta per le eccellenti iniziative di pari opportunità per ogni

collaboratore e per gli innovativi programmi di sicurezza aziendale e personale, assistenza sanitaria

per tutti i dipendenti, pensioni integrative (molti anni in anticipo rispetto a ogni normativa italiana)

e ogni genere di assistenza, sino a essere definita dal Corriere della Sera "l'azienda che coccola i

dipendenti".

DuPont eliminò dalla metà degli anni '90 le 'timbrature' per tutti i dipendenti, lasciando ampia

libertà di lavoro e dimostrando che il rendimento aumentò notevolmente. Fu una delle prime

aziende che incentivò i dipendenti e i loro familiari a smettere di fumare, premiando in denaro i

dipendenti che riuscivano a smettere e sostenendo i costi (cure, cerotti, corsi di psicoterapia) per

raggiungere l'obiettivo. Era anche disponibile una palestra interna, con istruttori di aerobica, yoga e

relax.

DuPont fu fornitore della maggior parte degli ospedali italiani con le eccellenti pellicole per

radiografie Cronex, Quanta e Ultra-Vision, consentendo di ridurre enormemente la dose di raggi

emessa per ottenere immagini diagnostiche ottimali.[5]

Qualcosa non vi torna?

[1]Cospiracy encyclopedia di Thom Burnett, pg 105

[2]The Nazi Hydra in America: Suppressed History of a Century di Glen Yeadon e John Hawkins,

pg 92

[3]http://coat.ncf.ca/our_magazine/links/53/dupont.html

[4]http://www.washingtonpost.com/wp-srv/national/daily/nov98/ nazicars30.htm

[5]http://it.wikipedia.org/wiki/DuPont

Page 195: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg69909.html#msg69909

Cartello petrolchimico-parte6: Dow Chemical e ALCOA

Ci furono oltre 2000 accordi industriali (cartelli) tra la IG Farben e industrie straniere, incluse la

Standard Oil, DuPont, Alcoa, Dow Chemical. La vera storia della IG Farben e delle sue attività

prima e durante la Seconda Guerra Mondiale non potrà mai essere conosciuta fino in fondo, in

quanto tutti i documenti furono distrutti nel 1945, immediatamente prima della vittoria alleata sui

nazisti. [1]

La Dow Chemical si era impegnata ad estrarre magnesio già nel 1915.

Herbert H. Dow aveva sviluppato una cella elettrolitica chiamata "bathtube". L'industria costruì il

primo stabilimento nel 1916 a Midland, Michigan. Come materia prima usava il cloruro di

magnesio, prodotto dalle acque salmastre di un profondo pozzo.

Nel 1920 l'industria americana di magnesio era sotto regime protezionistico che imponeva proibitivi

dazi doganali all'importazione di quel metallo. La Dow Chemical possedeva tutti i diritti di

produzione e la IG Farben stava cercando di avere degli stabilimenti di produzione negli USA. Dow

e IG Farben si unirono alla AMC (gruppo ALCOA) e fondarono la Magnesium Development

Company (MDC) il 23 Ottobre 1931, con la IG Farben che possedeva il 50% delle azioni.

Attraverso questa indiretta partnership della IG Farben con la MDC si arrivò ad un contratto firmato

l'1 Febbraio 1934 che formalizzò l'uso di brevetti tra Dow, ALCOA e MDC.

Nel contratto la Dow Chemical si impegnava a non esportare il magnesio in Europa fino a tutto il

1938, con l'unica eccezione dell'inglese Murex. La IG Farben potè quindi iniziare ad acquistare

magnesio dalla Dow. L'accordo prevedeva che gli Usa avrebbero prodotto una quantità massima di

4000 tonnellate annue.

Qualsiasi produzione superiore necessitava dell'approvazione della IG Farben.[2]

L'accordo del 1934 prevedeva anche la vendita alla IG Farben da parte della Dow di 600 tonnellate

di magnesio, con opzione della stessa quantità per gli anni successivi. Prevedeva inoltre che il

magnesio fosse ceduto ai tedeschi a 21 centesimi alla libbra, contro i 30c pagati dalle compagnie

americane.[3]

Si arriva così nel 1938, quando la Germania produce da sola più magnesio di tutti i produttori

mondiali messi assieme, raggiungendo il picco di 34.000 tonnellate l'anno.[4]

Quando la guerra ebbe inizio la Germania nazista stava producendo 5 volte la quantità di magnesio

prodotta negli USA. Ma perchè ai nazisti serviva così tanto magnesio?

Il magnesio assolve ad una duplice funzione in ambito militare: nella produzione di bombe

incendiarie e nella produzione di aeroplani.

Questo metallo è altamente infiammabile: è estremamente facile da accendere quando è in polvere

ma estremamente difficile da spegnere una volta acceso. Questa proprietà fu usata per costruire le

bombe incendiarie che devastarono le città durante la Seconda Guerra Mondiale. In alcuni raid aerei

Page 196: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

qualcosa come mezzo milione di bombe al magnesio del peso di un paio di kg furono lanciate sopra

alle città designate nel tempo di un'ora, causando devastanti tempeste di fuoco.

Con il magnesio si fanno anche delle leghe leggere ad alta resistenza, essenziali per l'industria

aeronautica. Gli aerei militari tedeschi, famosi per la loro velocità e manovrabilità, erano costruiti

usando tali leghe al magnesio.

ALCOA e Dow Chemicals furono essenziali nel procurare all'industria bellica nazista tutto il

magnesio e l'alluminio di cui aveva bisogno e nel trasferire la tecnologia sviluppata negli USA alla

IG Farben.

Thurman Arnold, procuratore distrettuale degli USA, il suo assistente Norman Littel e diverse

investigazioni operate dal Congresso USA hanno prodotto prove inconfutabili secondo cui alcuni

dei maggiori monopoli americani ebbero accordi con i nazisti.

Il più noto di questi fatti fu il monopolio dell'alluminio ALCOA che si rese responsabile della

carenza di alluminio che impedì agli USA di costruire aeroplani prima e dopo Pearl Harbour,

mentre la Germania nazista aveva forniture illimitate.

"Se gli USA dovessero perdere questa guerra si dovrebbe ringraziare l'Aluminum Corporation of

America (ALCOA)" H. Ickes, Segretario degli Interni, Giugno 1941.[5]

Otto Ambros, direttore della IG Farben, venne condannato dal tibunale di Norimberga per reati

come schiavitù e omicidi di massa, ma guadagnò in poco tempo la libertà, esattamente come tutti gli

alti dirigenti IG Farben. Fu lui a decidere l'uso dello Zyklon B (prodotto dalla BASF) nei campi di

concentramento, e fu lui a scegliere Auschwitz come sede della IG Farben.

Fu sempre lui, in qualità di esperto di armi chimiche della IG Farben, a presentare personalmente ad

Hitler gli effetti dei nuovi gas nervini prodotti: Sarin e Tabun. Forse fu per queste credenziali che la

Dow Chemical decise di assumere Otto Ambros nel 1951.

Ma non solo. Fu anche assoldato dall'U.S. Army Chemical Corps che fece esperimenti segreti

presso l'Edgewood Arsenal nel Maryland, usando documenti di Auschwitz come guida. Ed ebbe

importanti collaborazioni con alcune industrie (Chemie Grunental, Telefunken), diventando anche

consigliere di Adenauer. Alla sua morte la BASF lo commemorò come "espressiva figura

imprenditoriale di grande carisma". Nessun accenno alla tessera di iscrizione al partito

nazionalsocialista n°6099289 del 1937.[6][7]

Sono sempre simpatici questi nazisti che, condannati dal buon senso e dalla magistratura

internazionale, ricominciano a gestire multinazionali ed iniziano proficue collaborazioni con il

"nemico", dimostrando come tecnologia e metodologia nazista troppo spesso si confondano con il

cosiddetto Progresso.

La Dow fu la prima multinazionale a ricevere una telefonata da Pinochet nel '73, subito dopo che i

suoi militari assassinarono Allende, il Presidente Cileno democraticamente eletto. La Dow fu

calorosamente invitata a rientrare in Cile per continuare i suoi lucrosi affari. Invito che venne

prontamente accolto e che un alto funzionario Dow salutò come il "miracolo" economico di

Pinochet.[8]

Anche la Dow produsse l'Agent Orange ai bei tempi della guerra in Vietnam. Ne abbiamo già

parlato. E come la DuPont e la Monsanto ha creato nel corso della sua "fortunata" carriera ogni

Page 197: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

schifezza pensabile. Si va dall'inquinamento per diossina fuoriuscita dagli stabilimenti del Michigan

al Dursban, il più potente e nefasto pesticida mai inventato, particolarmente dannoso per i bambini,

foriero di neuropatologie e malformazioni fetali.

Sono sicuro che non ci crederete: questo veleno fu sviluppato per la prima volta dalla IG Farben

negli anni '30 come arma chimica. Fu poi commercializzato negli USA nel 1965 ma bandito

dall'EPA (Environmental Protection Agency) nel 2000. La vendita però è permessa fino allo

smaltimento totale delle scorte. [9] Un po' come l'amianto da noi.

Portò poi una ventata di novità inventando il Napalm, altra splendida chicca dei bei tempi del

Vietnam. Herbert D. Doan, all'epoca presidente della Dow , dichiarò che il Napalm era una buona

arma per salvare delle vite. Sicuramente non si riferiva ai Vietnamiti.

E per salvare ulteriori vite umane sperimentò gli effetti della diossina su un centinaio di reclusi tra il

'64 ed il '67. [10]

Inutile sperare che non facesse sperimentazioni sugli animali. Dow e Bayer (toh, chi si rivede…)

sono i maggiori produttori di bisphenol-A, potente "distruttore endocrino" che può causare problemi

riproduttivi, di sviluppo e cancro al seno ed è usato dappertutto, dai CD agli occhiali, dalle

bottigliette ai giocattoli.

E come dimenticare Bhopal? Beh, ma era Unio Carbide la responsabile, direte voi. Sì, una volta.

Adesso è Dow. Le morti dei lavoratori di quella cittadina Indiana furono causate da esalazioni di

acido cianidrico, l'ingrediente principale del Zyklon B. Coincidenza? E nonostante gli anni passino

nessuna decontaminazione è stata fatta dai nuovi proprietari.

La lista delle inumane invenzioni della Dow per favorire il Progresso è enorme. Datele un'occhiata

http://old.studentsforbhopal.org/DirtyDow.htm#BisphenolA Nel nome della loro antica amicizia la

BASF e la Dow hanno attualmente in gestione comune l'enorme impianto chimico di Freeport,

Texas, chiamato Dow-Badische Company. Che abbiano voglia di produrre qualche variante del

vecchio Zyklon B?

Sia mai che la smettano di generare mostri, i cari vecchi nazisti della IG Farben.

[1]Wall Street and the Rise of Hitler di Antony C. Sutton

[2]Magnesium technology: metallurgy, design data, applications di Horst E. Friedrich,Barry L.

Mordike, pg 8

[3]The Nazi Hydra in America: Suppressed History of a Century di Glen Yeadon,John Hawkins, pg

96

[4]http://www.magnesium.com/w3/data-bank/article.php? mgw=196&magnesium=278

[5]http://www.emperors-clothes.com/articles/randy/swas1.htm [6] Secret Agenda di Linda Hunt

[7]http://www.wollheim-memorial.de/en/otto_ambros_19011990

[8]http://www.commondreams.org/views05/0418-31.htm

[9]http://dursban.net/

Page 198: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

[10]http://www.inerba.org/Dossier/La-vera-storia-degli-esperimenti-medici-sull-uomo.html

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg77243.html#msg77243

Cartello petrolchimico-parte7: il dopoguerra

Il 1945, come ben sappiamo, decreta la fine della guerra. E la fine della dittatura nazista.

Ne siamo proprio sicuri?

In realtà con la fine della SGM si aprono scenari abbastanza inquietanti. Il primo scenario riguarda

la tecnologia nazista, oggetto di intense ricerche da parte degli Alleati che avevano tutte le

intenzioni di accaparrarsele. Operation Paperclip fu il nome in codice del reclutamento di scienziati

nazisti, bypassando qualsiasi tribunale internazionale.

W. von Braun era membro del partito nazista ed ufficiale SS nonchè progettista a Peenemünde dei

temibili V2 che causarono parecchie migliaia di morti e decine di migliaia di feriti. I V2 venivano

assemblati nel vicino campo di concentramento di Mittelbau-Dora in condizioni disumane, tanto

che per quel solo progetto si calcola morirono 20.000 lavoratori/schiavi. Pensate sia stato processato

a Norimberga per crimini contro l'umanità? Fu invece trasferito presso P.O. Box 1142, una prigione

segretissima presso Fort Hunt, Virginia, per diventare poi il direttore della NASA.

Destini analoghi ebbero i suoi collaboratori di Peenemünde i quali decisero che era molto più

conveniente arrendersi agli americani, ed evitare così i modi più bruschi dei russi. Anche il Gen.

W.Dornberger, direttore del centro di Peenemünde alla fine e nonostante le sue evidenti colpe

diventò un pezzo grosso dell'aviazione USA.

Kurt Blome, che ammise di avere effettuato "vaccini" su prigionieri ed avere praticato l'eutanasia

(ovvero uccisione di prigionieri ammalati), nonchè avere sperimentato gli effetti del gas nervino

Sarin su internati di Auschwitz. Nel 1951 fu arruolato presso l'U.S. Army Chemical Corps per

continuare i suoi interessanti esperimenti sulla guerra chimica e batteriologica. Ovviamente la lista

degli scienziati nazisti assoldati dall'establishment industrial-militare USA è molto lunga.

Questo breve inciso ci porta al secondo preoccupante scenario: la rivalità USA-URSS. Di fronte a

tale braccio di ferro (che nel giro di pochissimo sfocerà nella Guerra Fredda) la questione

"processare i nazisti" divenne secondaria, almeno dal punto di vista USA.

Anzi: i nazisti cominciarono ad essere giudicati pedine importanti in ottica anticomunista. Il feroce

anticomunismo dei nazisti andava preservato, e la giustizia nei confronti dei milioni di vittime

causate dai loro deliri imperialisti andava semplicemente dimenticata nel nome della nuova volontà

egemonica USA.

In questo senso il processo di Norimberga diventa una farsa populista utile a coprire la reale volontà

USA di servirsi dei nazisti, condannandone qualcuno per tenersi buona l'opinione pubblica.

Nella realizzazione di questo progetto gli USA trovano un formidabile alleato: il Vaticano, da

Page 199: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

sempre impegnato a combattere il comunismo, reo di ateismo.

Grazie quindi alla complicità del Vaticano e alla "manica larga" della Croce Rossa, furono istituite

della Ratline (vie di fuga) per tutti i nazisti, anche per coloro che si erano macchiati dei più efferati

crimini contro civili.

Scrive Vincent la Vista, agente del Counter Intelligence Corp (CIC): "non è certo impossibile per

chiunque ne sia interessato, ricevere un documento di identità della Croce Rossa Internazionale

grazie ai buoni uffici di esponenti della Chiesa cattolica. Si tratta di documenti che vengono

rilasciati senza alcuna verifica dell'identità del richiedente e su cui di frequente compaiono dati

anagrafici fittizi"[1]

Lo stesso La Vista scrive, nel rapporto Top-Secret Shocked O.O128/5-1547 sull'emigrazione

illegale dall' Italia nel dopoguerra: "Per quel che riguarda i paesi latino americani, dove la Chiesa è

una istituzione dominante, il Vaticano ha fatto pressione sui consolati presenti nella Santa Sede e le

missioni presenti a Roma… che hanno poi favorito l'entrata di ex nazisti o ex fascisti… in quanto

anti-comunisti".[2]

Vi furono vescovi come Alois Hudal (già autore di un libro, "I fondamenti del nazionalsocialismo"

in difesa dei "valori" nazisti) che ospitarono prima e fecero di seguito fuggire pezzi grossi del

nazismo austriaco e tedesco, e preti come padre Draganovic che si presero a cuore le sorti degli

ustascia colpevoli dello sterminio di un milione tra serbi, ebrei, zingari e partigiani, riuscendo a far

emigrare in Argentina il dittatore Ante Pavelic ed il suo ministro della Polizia Andrija Artukovic; e

tutta una serie di prelati impegnati a salvare nazisti di ogni nazionalità, operando in buona armonia

con il CIC che guardava con interesse tutti quei criminali di guerra che invece di essere fucilati per

le loro evidenti colpe venivano messi in salvo.

Nel corso delle indagini sul clamoroso caso Klaus Barbie (il boia di Lione scappato in Sudamerica)

vennero resi pubblici decine di documenti che confermavano in modo assoluto che Draganovic

lavorava per i servizi segreti americani. In uno di questi si dichiarava: "Di fronte ai tentativi

Francesi e Tedeschi di arrestarlo, il 66° distaccamento del CIC l'ha trasferito in Sudamerica. Gli è

stato dato un documento a nome Klaus Altmann ed è stato insediato in Bolivia passando per l'Italia"

[3]

In un altro memorandum segreto della CIA del 5 Aprle 1967 si legge: "Le accuse di crimini di

guerra contro Altmann (Barbie) necessitano di seria considerazione. E' evidente che se si scoprisse

il contributo del CIC alla sua fuga dalla Germania ci potrebbero essere conseguenze molto gravi per

il governo americano. Sarebbe tuttavia ancora più grave se vi fosse il sospetto (o si riuscisse a

dimostrare) che Altmann in questo momento sta lavorando per noi." [4]

Nel libro "Ratlines" di Aaron e Loftus che si basa su materiali della CIA, viene calcolato che nella

sola America Latina arrivarono più di 30.000 criminali nazisti e fascisti in fuga.

A questo numero vanno ovviamente aggiunti tutti i nazisti di Operazione Paperclip ed i nazisti che

restarono in Europa, specialmente in Germania.

Si tratta di un esercito di criminali che venne consapevolmente lasciato libero di agire nel nome

dell'anticomunismo.

"Gli Alleati sospesero le indagini per catturare i criminali di guerra e permisero consapevolmente

che ex funzionari nazisti ed ufficiali delle SS, giudici ed altri come loro legati al nazismo

Page 200: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

assumessero posti di rilievo nel governo e nell'industria della Repubblica Federale Tedesca."

James Milano, capo del CIC (Counter Intelligence Corp). [5]

Fu lo stesso Cancelliere Konrad Adenauer a garantire, di fatto, il recupero di quanti ebbero ruoli di

responsabilità, a qualsiasi livello, durante il regime.

Non si può affermare che Adenauer fosse filonazista. Ma anche lui volle utilizzare, nella

contrapposizione tra Est e Ovest, gli uomini che, alla corte di Hitler, erano diventati dei veri esperti

della lotta contro il comunismo. Il 22 ottobre 1952 fu costretto ad ammettere, replicando al deputato

Erler che era stato incaricato di riferire al Parlamento sull‟infiltrazione nazista nel ministero degli

Esteri: “Erler ha dichiarato che più si sale in alto nelle cariche dello Stato e più nazisti si trovano.

Questo è vero.

E‟ vero che il 66% dei funzionari sono stati membri del partito nazista. A mio avviso dovremmo

smetterla di dare la caccia ai nazisti”. E si comportò conseguentemente.

Il vecchio banchiere di Colonia, Robert Pferdmenges, che era stato uno dei finanziatori del regime,

entrò a far parte della ristretta cerchia dei collaboratori del Cancelliere. Poi elevò alla carica di

Segretario di Stato Hans Maria Globke, criminale di guerra per le sue responsabilità

nell‟elaborazione della legislazione antiebraica.

Nominò ministro dei profughi e suo consigliere personale per i problemi orientali Theodor

Oberlander, pur sapendo che era stato istruttore politico del battaglione SS Nachtgall, responsabile

dell‟eccidio di migliaia di ebrei polacchi. Su 19 ministri che componevano il governo della

Repubblica federale nel 1960, 12 risultavano compromessi con il nazismo.

Lo stesso criterio di scelta viene applicato anche per l‟esercito. Quando Joseph Strauss ricevette

l‟incarico di ricostruire l'esercito, andò a colpo sicuro. Suo braccio destro divenne Adolf Heusinger

il quale, come capo dell‟Ufficio operazioni del quartier generale di Hitler, aveva diretto

l‟elaborazione del piano Otaria per l‟invasione dell‟Inghilterra, del piano Attila contro la Francia,

del piano Abete per l‟occupazione della Svizzera, del piano Maritza contro la Jugoslavia e del piano

Barbarossa per l‟invasione dell‟URSS occupandosi poi della lotta contro i partigiani in tutta Europa.

Da un‟inchiesta compiuta nel 1959 dal sindacato del servizio pubblico, risultò che la quasi totalità

dei servizi di polizia criminale di Dortmund, Colonia, Essen, Bonn, Düsseldorf, Gel senkirken,

Krefeld, Muhlheim, erano nelle mani di ex dirigenti delle SS che avevano quasi tutti prestato

servizio nella Sicherheitpolizei di Himmler.

In un‟interpellanza alla Camera dei Comuni, il deputato inglese Zilliacus domandò al premier

Harold McMillan se aveva intenzione di chiedere ad Adenauer misure contro i 1.155 magistrati

“responsabili di crimini contro l‟umanità” che ancora amministravano la giustizia nella Repubblica

Federale, in piena violazione degli accordi di Potsdam.

Questi giudici e procuratori avevano lavorato nel Volksgerichtshof (Tribunale del popolo) di

Berlino, oppure nei tribunali speciali che pronunciarono, tra il 1933 e il 1945, 45.000 condanne a

morte contro cittadini tedeschi e di paesi occupati, rei di aver infranto le leggi naziste ed erano

rientrati nei ranghi della magistratura giusto in tempo per salvare i pochi criminali nazisti finiti alla

sbarra. Alcuni di loro hanno esercitato fino a qualche anno fa.

Nel 1992 il giudice del lavoro Peter Markert sottoscrisse un documento in cui era scritto: “(…) Non

Page 201: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

vogliamo che i nostri nipoti e pronipoti vaghino per la nostra patria come mezzi asiatici, perché il

sangue dei tedeschi è di una linfa speciale e si distingue profondamente dal muco puzzolente”.

La stessa restaurazione avvenne anche nell‟industria e nell‟economia.

I Wehrwirtschaftsfuhrer (leader militari-economici) tornarono ben presto alla testa dei colossi

industriali che, secondo gli accordi di Potsdam, dovevano essere smantellati e che, al contrario,

videro aumentare, nel dopoguerra, il loro potere. Si tratta dei Krupp, dei Thyssen, Flick, Quandt,

Mannesmann, Haniel, Kloecker.

Da notare che la deconcentrazione del potere economico non era stata solo imposta dagli alleati, ma

era stata considerata indispensabile dalla stessa Cdu, il partito di Adenauer.

Krupp e Flick, condannati a Norimberga come criminali di guerra, tornarono al timone dei loro

imperi, rafforzandosi ulteriormente con i finanziamenti del Piano Marshall. Abs e Pferdmenges, i

banchieri che avevano finanziato i piani di Hitler, ridiventarono i simboli della concentrazione dei

poteri economici.

Alla testa del complesso I.G. Farben tornarono i Ter Meer, così come i Menn, gli Haberland-

Winnecker, gli Ambros, i Faust che erano stati processati per complicità nel programma di

deportazione e di sterminio degli internati nei campi di concentramento.

Perfino il dottor Petersen, l‟uomo che aveva rifornito i campi di sterminio del gas tossico Zyklon B,

ritrovò il proprio posto di direttore alla Degussa di Francoforte.[6]

La domanda che nasce da queste constatazioni storiche è la seguente: se i vertici industriali e

politici sono in gran parte gli stessi del passato regime nazista, possono essere cambiate le finalità?

E' indubbio che la Germania del dopoguerra abbia tratti decisamente più democratici del precedente

regime nazista, ma siamo sicuri che il complesso meccanismo politico-economico abbia fatto un

repentino cambio di direzione?

Dalle analisi fin qui esposte pare proprio che la tattica gattopardiana tutta siciliana del cambiare

tutto per non cambiare nulla, possa essere applicata anche per riciclare il nazismo: "Noi fummo i

Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene".

Sempre di animali predatori si tratta. Per noi che li subiamo noto differenze cospicue, in effetti.

Non ci mettono nei vagoni piombati, ce ne andiamo "spontaneamente" a lavorare dovunque ci sia

lavoro. Sorte analoga li ebbero gli afroamericani dopo che vennero "liberati" dai loro futuri padroni,

gli industriali del nord.

Non siamo obbligati a lavorare fino alla morte. Non ancora, almeno. Ma grazie ai nostri legislatori

ed economisti l'età pensionabile slitta sempre più vicino all'aspettativa di vita media.

Non siamo obbligati a respirare Zyklon-B. In effetti le nanopolveri, specialmente quelle degli

inceneritori, sono un bel progresso per noi che viviamo in città, ovvero dove c'è lavoro.

E, cosa importantissima, la IG Farben non ha più potere. Non può organizzare messinscena

mondiali per vendere i propri letali prodotti, dai diserbanti e insetticidi ai vaccini passando per le

Page 202: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

plastiche. Non si può più permettere di vendere prodotti nocivi per l'ambiente e per l'uomo.

Il pubblico ministero americano del Tribunale per i crimini di guerra di Norimberga prefigurò

questo scenario contro la IG Farben dicendo: "Questi esponenti della IG Farben e non i pazzi

fanatici nazisti sono i principali criminali di guerra. Se i loro crimini non verranno portati alla luce e

puniti, rappresenteranno una minaccia per la futura pace del mondo ancora più grande che se Hiltler

fosse ancora vivo".[7]

[1]La via segreta dei nazisti di G. Steinacher, pg 83

[2]http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/ 1992/02/27/cosi-un-gruppo-di-preti-

favori.html

[3]La via segreta dei nazisti di G. Steinacher, pg 244

[4]La via segreta dei nazisti di G. Steinacher, pg 246

[5]Soldiers, Spies and the Rat Line. America's Undeclared War Against the Soviets, di James V.

Milano, Patrick Brogan pg. 203 [6]http://sites.google.com/site/sentileranechecantano/schede/

antifascismo-e-lotta-di-liberazione/il-salvataggio-di-nazisti-e- fascisti-attraverso-la-via-dei-conventi

[7]http://www4it.dr-rath-foundation.org/notizie/discorsi/chemnitz.html? page=8

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg78296.html#msg78296

Cartello petrolchimico-parte8: Neuordnung

Martin Bormann faceva parte della direzione del NSDAP (partito nazista); era il segretario

personale di Hitler, il suo consigliere nonchè l'amministratore dei beni del partito e di quelli

personali di Hitler.

Istruito dal Fuhrer, Martin Bormann aveva elaborato un piano segreto per la sopravvivenza

postbellica nazista e la sua rinascita economica.

A tal fine organizzò un incontro segreto il 10 agosto 1944 presso la Rotes Haus di Strasburgo a cui

parteciparono tutti i vertici militari, industriali e finanziari della Germania nazista. [1]

Durante quell'incontro "si presero non solo provvedimenti per trasferire delle grosse somme di

denaro fuori della Germania, ma anche per nascondere all'estero enormi capitali al fine di favorire

la resurrezione di un impero finanziario-industriale di qualche tipo dopo l'eventuale crollo del

Reich. Questo impegno sarebbe stato gestito dalle SS".[2]

Un immenso tesoro fatto di denaro, gemme e pietre preziose, opere d'arte, oro e metalli preziosi

venne quindi fatto uscire dall'Europa, riciclato e reso pulito tramite triangolazioni bancarie (ad

esempio sui conti svizzeri di Evita Peron) o per mezzo di società di comodo.

Page 203: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Era il colonnello delle SS Otto Skorzeny, genero di Hjialmar Schacht (presidente della Reichsbank)

ed autore della rocambolesca liberazione di Mussolini del 1943, che controllava quella inestimabile

fortuna.

"Per dare un'idea al lettore delle somme raccolte da Skorzeny, Eva Peron da sola possedeva un

conto bancario stimato in circa 800 milioni di dollari americani del 1945, 4600 carati di diamanti ed

altre pietre preziose, 90 kg di platino e 2500kg di oro"[3]

Con tali ricchezze i nazisti comprarono tra l'altro vasti latifondi in Sudamerica dove fondarono

società e comunità. La più famosa colonia è la Colonia Dignidad in Cile in cui viveva Mengele che

lì continuò i suoi orrendi "esperimenti". Nota per le sparizioni di giornalisti investigativi, per il

coinvolgimento nel rovesciamento, ad opera della CIA, del governo di Allende, la colonia fu una

base operativa della DINA, la polizia segreta di Pinochet.

Secondo un banchiere quella amministrata da Skorzeny fu "la più grossa concentrazione di denaro

controllato da un individuo che la storia ricordi".

L'organizzazione di Bormann/ Skorzeny era il deposito di tutti i beni razziati in Europa e stimati

dall'intelligence britannica in oltre 180 miliardi di dollari del 1943 (senza tenere conto dei valori

razziati in Grecia, nell'ex URSS e dopo il 1943). Secondo Paul Manning questa organizzazione

costituiva un "Reich nascosto" postbellico, la cui gerarchia era composta dagli eredi degli

appartenenti alle gerarchie naziste ed il cui scopo era di controllare la finanza tedesca e, attraverso

investimenti, una buona parte dell'economia mondiale.[4]

"Da questo momento l'industria Tedesca deve fare tutti i passi necessari per assicurarsi la

supremazia commerciale nel dopoguerra.

Ogni industria dovrà fare alleanze con imprese estere senza attrarre alcun sospetto. Il partito nazista

ed il Terzo Reich sosterranno ogni impresa con sostegno legislativo e finanziario" commentò alla

riunione di Starsburgo il dott. Scheid (che rappresentava Bormann). La terribile legge del 1933

conosciuta come Tradimento contro lo Stato che puniva con la morte chiunque violasse le regole

degli scambi in valuta con l'estero, era stata abrogata per diretto ordine del Rechsleiter Bormann.[5]

Il Dr. Bosse chiuse l'incontro osservando che "il partito nazista è consapevole che a seguito della

imminente sconfitta alcuni dei migliori gerarchi saranno condannati come criminali. Ma, in

cooperazione con gli industriali, è già al lavoro per mettere membri importanti come esperti tecnici

e negli uffici ricerca e progettazione delle nostre industrie".

Da quel giorno le imprese tedesche cominciarono ad esportare i propri fondi e, quando possibile,

manodopera specializzata all'estero, specialmente nei paesi neutrali.[6]

Sotto la direzione di Bormann e usando le tecniche perfezionate da Hermann Schmitz della IG

Farben, negli ultimi mesi della guerra furono quindi create 750 corporation. Una persona della

nazionalità della corporation era nominalmente a capo; il consiglio di amministrazione era in mano

ad amministratori e banchieri di fede nazista ed il personale di rango elevato era composto da

scienziati e tecnici tedeschi. La nascita di queste corporation dall'elevato contenuto tecnologico fu

particolarmente benvenuta in Spagna ed Argentina per i posti di lavoro che si sarebbero creati e per

il potenziamento dell'aspetto commerciale nazionale.

Gli investigatori dell'Ufficio Federale del Tesoro USA elaborarono i numeri delle corporation

tedesche nel mondo: Portogallo, 58; Spagna, 112; Svezia, 233; Svizzera, 214; Turchia, 35;

Page 204: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Argentina, 98. [7]

L'operazione che vide la finanza e le industrie naziste emigrare e contemporaneamente porre le basi

delle nascitura Repubblica Federale Tedesca viene catalogata sotto il nome di Aktion Adlerflug.

La stretta collaborazione esistente tra le varie elites internazionali faceva presagire a Schmitz precisi

scenari: "Gli eserciti di occupazione si stabiliranno in Europa Occidentale, sicuramente non in

Europa Orientale. Ho dato istruzioni ad amministratori e tecnici della Farben di spostarsi ad

occidente dove saranno indispensabili per riprendere le nostre attività una volta che la confusione

del 1945 sarà finita".

Schmitz annotava come in generale gli impianti della IG Farben fossero stati danneggiati al 25% ed

alcuni fossero usciti indenni dal conflitto.

Il Feldmaresciallo Model che era a capo della difesa della Ruhr voleva trasformare gli stabilimenti

farmaceutici della Bayer-Leberkusen in una base per l'artiglieria, ma poi concordò nel lasciarla

senza difesa alcuna, seguendo così i consigli di Schmitz. "Se tutto va bene alla fine della guerra la

riavremo indietro intatta" commentò Schmitz.

Alla domanda di Bormann su quale fosse il destino della IG Farben e dei suoi vertici, Schmitz

rispose che c'erano dei piani per sistemare tutto. "Non credo che i nostri vertici saranno detenuti a

lungo.

Nemmeno io lo sarò. Dobbiamo solo sottostare ad una procedura di investigazione prima del

rilascio. Così mi hanno assicurato quelli della NW7 (ufficio di intelligence della IG Farben ndr) che

hanno eccellenti contatti a Washington"[8]

Come abbiamo visto la parte principale dell'oro nazista andò a 750 società, compresa in larga

misura la Merck, allo scopo di assicurarsi un virtuale monopolio sulle industrie chimiche e

farmaceutiche del mondo.

Questo non solo per favorire la ripresa economica della Germania, ma per assicurare soprattutto la

nascita del Quarto Reich.

Tutto ciò fu delineato in un documento detto "Neuordnung" cioè Nuovo Ordine" (!) in cui Hitler

dichiarava che un nuovo ordine dell'industria chimica mondiale avrebbe dovuto sostenere il Reich.

Secondo il documento la IG Farben era l'industria maggiormente idonea allo scopo. Si preconizzava

come tutte le industrie chimiche europee avrebbero lavorato per i piani del Reich e che la

competizione degli USA sarebbe stata eliminata dal mercato mondiale.[9]

Hitler infine raccomandava: "Nascondi bene il tuo tesoro perchè ne avrai bisogno per dare inizio ad

un Quarto Reich"[10] Bormann fece di meglio: investì immense somme per controllare l'industria

chimica mondiale. Le cose quindi andarono come sappiamo: la IG Farben "sparì" quando il

controllo del cartello chimico mondiale era passato sotto controllo nazista. I soldi razziati nella

Seconda Guerra Mondiale, quei soldi sporchi del sangue dei 50 milioni di vittime del delirio

nazista, furono investiti per continuare le politiche di dominio del Reich sul mondo.

Il suo "Neuordnung" si trasforma così, una volta stabilizzato il dominio della casta petrolchimica

nazista, nel tristemente famoso New World Order.

Page 205: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Il sogno di Hitler si è avverato.

[1]Joseph P. Farrell:"Hitler, i dischi volanti" pg104

[2]Henry Stevens "The Last Battallion and German Arctic, Antarctic and Andean Bases" pg.58

[3]idem

[4]http://spitfirelist.com/books/martin-bormann-nazi-in-exile/

[5]Paul Manning "Martin Bormann-nazi in exile" pg.25

[6]idem pg.27

[7]idem pg.135-136

[8]idem pg.157-158

[9]idem pg.56

[10]Leonard Horowitz, D.M.D., M.A., M.P.H., Emerging Viruses: AIDS and Ebola: Nature,

Accident, or Intentional?, pg.335.

Cartello petrolchimico IG Farben. Dal sostegno al Nazismo alle geopolitiche Neocon

http://forum.escogitur.com/index.php/topic,51871.msg79995.html#msg79995

Cartello petrolchimico-parte9: conclusioni

Tentiamo di ripercorrere brevemente il percorso sin qui fatto. A seguito del progressivo

impoverimento della Germania del dopo- Versailles, nasce e si sviluppa il partito nazionalsocialista

(NSDAP).

L'ascesa del NSDAP diventa irresistibile grazie ai cospicui finanziamenti garantiti da imprenditori

nazionali ed USA. La presa del potere da parte dei nazisti non è scindibile dai rapporti strettissimi

che essi avevano con il cartello petrolchimico IG Farben e dalla fitta rete di interessi e comunanze

ideologiche (leggi anticomunismo) che legarono quest'ultima alle elites industriali e finanziarie

d'oltreoceano.

La Storia, così come viene comunemente letta, ci insegna che il nazismo è stato sconfitto (seppure a

costi altissimi) dall'alleanza militare di potenze internazionali. Che il nazismo abbia causato la più

imponente carneficina per cause militari che la storia ricordi è un fatto innegabile. Ma è altrettanto

innegabile che il nazismo non fu sconfitto. Un sistema sociale è da ritenersi sconfitto quando i

presupposti su cui si basa vengono ripudiati dalla collettività. Se invece le stesse basi sono utilizzate

per fondare altri tipi di sistemi sociali, allora non si può veramente parlare di sconfitta, ma di

trasmigrazione o trasformazione.

Se i 2/3 del Parlamento tedesco postbellico era ancora composto da ex- nazisti, ad esempio, ci si

Page 206: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

poteva aspettare 1/3 di novità. Tale novità era rappresentata dalla volontà a non ricorrere più

(almeno a breve) all'uso delle armi. Per il resto tutta la produzione prebellica rimase invariata. La

IG Farben, ossatura del nazismo, continuò indisturbata a produrre la chimica di sempre, agevolata

da bombardamenti accurati che permisero di salvare quasi in toto i suoi impianti industriali.

I vertici IG Farben furono, dopo una condanna farsa, riassunti come amministratori nelle varie

sottocomponenti (BASF, Hoechst, Agfa, Merck, etc..), diventarono consiglieri strategici nazionali

ed esteri oppure vennero assunti oltreoceano per evidenti "meriti" acquisiti sul campo. I quadri

intermedi (SS e militari) furono dirottati in Sudamerica grazie all'intervento del Vaticano, per

stabilire sanguinarie dittature. Infine il personale qualificato (scienziati e tecnici) grazie

al'operazione Paperclip vennero reclutati tra le fila degli apparati governativi USA.

Solo pochi gerarchi nazisti vennero condannati a Normiberga, per tenere buona l'opinione pubblica.

Un sacrificio minimo a fronte di un dispiegamento enorme di risorse e mezzi per salvare e riciclare

il nazismo come forza propositiva e moderna.

L'ondata di feroce repressione contro certe istanze popolari, ovvero contro i diritti dei lavoratori,

trovò nella Germania nazista un laboratorio dove potere sperimentare tutte le possibili varianti. Il

vero problema è che i 55 milioni di morti che causò direttamente non sono mai stati un motivo

sufficiente per chiuderlo definitivamente, quel laboratorio. Anzi, una volta appurato che certe

varianti non andavano più bene, ne sono state introdotte delle altre o più semplicemente sono state

miscelate differentemente le preesistenti.

Per farla breve: siamo stati governati (finchè la Natura -e non l'Uomo- non ha strappato loro l'ultimo

respiro) da nazisti che hanno imposto il loro particolare modello di sviluppo. Ma prima che fosse

terminato il loro mandato in terra, quei simpaticoni hanno ben pensato a formare i dirigenti che

avrebbero continuato il loro progetto.

Se la plastica (con tutto ciò che ne consegue, solo per fare un esempio) la fa da padrone in ogni

aspetto della vita quotidiana del nuovo millennio, lo dobbiamo proprio alla IG Farben e ai suoi

vertici che hanno continuamente spinto in quella direzione, trovando solo solide alleanze

imprenditoriali e politiche. Non più le splendide verniciature a tampone (gommalacca) o finiture a

cera od olio dantan, ma plastiche poliuretaniche spruzzate industrialmente sui mobili, ed è solo

un'esempio.

Nel pensiero di Hitler, come abbiamo visto, questo tipo di Progresso serve a gettare le basi per

la rinascita del Quarto Reich.

Dando come scontato che la Chimica aiuti a migliorare la vita, si creano le basi per un

rafforzamento degli investimenti a favore del Quarto Reich, così come preconizzato nel

Neuordnung hitleriano. Giusto per dare un'idea: solo la BASF nel 2007 ha fatturato per un

valore di 58 miliardi di euro [1], superiore al PIL della Croazia. [2]

Non deve quindi stupire il fatto che la Germania sia considerata la "locomotiva d'Europa",

data la concentrazione di industrie petrolchimiche legate alla ex IG Farben. Il modello tedesco

è universalmente riconosciuto come efficiente ed affidabile. I criteri di efficienza ed affidabilità

che l'hanno resa famosa nel mondo un poco mi spaventano, dopo le ricerche che ho effettuato e che

ho cercato di sintetizzare in questi articoli.

In una pubblicità la BASF si spinge ad affermare che "la Chimica in definitiva crea buone relazioni

Page 207: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

tra le persone e tutto ciò di cui hanno bisogno".[3]

Lo stabilimento BASF di Roma (quartiere Case Rosse) causa un 30% di mortalità per tumori in più

rispetto alla media nazionale (fonte ASL): forse l'ex partner IG Farben pensa sia questo "tutto ciò di

cui le persone hanno bisogno".[4]

Gli esempi in tal senso si sprecano. L'idea di usare l'uomo come cavia per esperimenti industriali è

una "innovazione" che il nazismo ha portato alla sua massima espressione. Sottoporre le

popolazioni ad incessanti bombardamenti chimici (vedi la tragedia delle nanoparticelle [5]) è ormai

diventato una necessità che si appella a concetti come Sviluppo, Modernità, Progresso.

Non esiste alternativa a tutto ciò, se si esclude la Decrescita. La vita di ognuno di noi è regolata al

ritmo delle pirotecniche conquiste tecnologiche di cui la macchina propagandistica

immancabilmente magnifica le straordinarie caratteristiche innovative.

Stiamo sempre meglio, siamo sempre tutti più liberi: questo è il messaggio rassicurante che

incessantemente viene veicolato dai media.

Se nel cancello di ingresso di Auschwitz l'insegna recitava "Arbeit Macht Frei" (il lavoro rende

liberi, grottesco aforisma che sanciva la necessità di lavorare forzatamente per soddisfare la libertà

di ricerca della IG Farben), nel cartello di ingresso di ogni città moderna, sotto al nome

dell'agglomerato urbano, ci dovrebbe essere un bel "Fortschritt Macht Frei" (il Progresso rende

liberi), magari affiancato al gemellaggio con Auschwitz, ridente cittadina polacca.

[1]http://www.edilio.it/basf-br-the-chemical-company/prodotto_2195.html

[2]http://www.indexmundi.com/it/croazia

/prodotto_interno_lordo_%28pil%29.html

[3]http://www.youtube.com/watch?v=3ID21iNB_UM&feature=player_embedded

[4]http://www.youtube.com/watch?v=xuHatKQYZXU

[5]http://www.ecoblog.it/post/1263/nanoparticelle-e-nanopatologie

Fino qui mi sono preso la briga di illustrare fatti inenarrabili della Storia. Si pensi bene: a parte le

storie epiche dei romani, dei greci, dei cartaginesi, dei babilonesi, e poi l‟illuminismo, Napoleone e

l‟età romantica, quando si entra nel periodo torbido degli Stati Sovrani che vengono uno ad uno

eliminati fino alla Seconda Guerra Mondiale. Si entra nell‟era d‟oro della democrazia, dei Partiti

Politici di ispirazione cristiana e socialista e tutto sembra apparire normale. Come normale è parlare

male della Santa Inquisizione, dell‟”atroce” crimine contro la libertà di pensiero rappresentata da

Giordano Bruno, dell‟”incestuoso” Papa Borgia, del conservatorismo del Concilio di Trento, del

Sacco di Roma e Carlo V D‟Asburgo e via discorrendo. …E del Medioevo si ricordano le Crociate.

Page 208: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

LA VERITA' SULLE CROCIATE. TIPICA TEMATICA USATA DAI MISCREDENTI

PER DENIGRARE LA CHIESA

Sappiate smentire i bugiardi che, svogliati e mangiapreti, usano qualsiasi espediente per screditare

la Chiesa. Mi domando costantemente perché il mondo sottolinea ed enfatizza solo i lati “oscuri” o

presunti tali della Chiesa di Roma. Dov‟è lo Spirito di Verità e la corretta analisi critica dei

documenti storici? Perché si rimarcano esclusivamente le iniziative “poco chiare” di alcuni uomini,

attribuendone le colpe alla Chiesa, e, con estrema mediocrità, si “sputano sentenze” senza

cognizione di logica e senza le dovute conoscenze storiche? Dov‟è finito il senso di giustizia? E

perché, quando si nomina la Chiesa, si pensa solo alle Crociate, a papa Borgia, all‟Inquisizione e al

film “l‟Esorcista”? Questo vergognoso modus operandi è, senza dubbio, frutto di secoli di

compromessi tra illuministi, massoni, comunisti, lobby varie ed altre migliaia di correnti di

pensiero a cui Gesù Cristo dà fastidio. Sento, pertanto, il dovere di scrivere anzitutto di apologetica

e di difendere, citando fonti e documenti ufficiali ben lontani dalla favola e dalla menzogna, la

Chiesa di Roma e quanto di stupendo “fece, ha fatto, fa e continuerà a fare in eterno”.

Ma parliamo di Crociate: sapete che se non ci fossero stati i Crociati (come erroneamente vengono

chiamati) l‟Islam avrebbe invaso l‟occidente e le care "pettegole", divorziste, abortiste, emancipate

ed anticattoliche "donnine" che ostentano preziosi, minigonne ed acconciature da 100 euro,

sarebbero tutte coperte da un bel burqa e dovrebbero camminare con scarpe in gomma per non

disturbare il proprio uomo? (Apro parentesi dicendo che a me farebbe piacere ... sarebbe per loro

una bella lezione di umiltà ... porrebbe sullo stesso piano donne belle e donne brutte ... ci sarebbe

maggiore giustizia ed equità sociale ... le capacità individuali primeggerebbero sulle fortunose doti

estetiche).

“La crociata nasce senza neanche chiamarsi così. Non c'è la crociata, alla fine dell'XI secolo: ma ci

sono i "crociati", vale a dire i cruce signati, i pellegrini diretti a Gerusalemme che in segno di tale

pellegrinaggio recano cucita o ricamata sulla spalla o sul petto oppure sulla bisaccia una piccola

croce (come quelli che vanno a Santiago de Compostela portano la conchiglia e quelli a Roma le

chiavi di Pietro). Alla fine dell'XI secolo, al concilio di Clermont del 1095, papa Urbano II indica

all'inquieto ceto cavalleresco francese - esausto per le continue guerre al suo interno - un nuovo

scopo: “partano i cavalieri desiderosi di onore verso Oriente, sulla via del pellegrinaggio, perché

l'imperatore di Bisanzio ha bisogno di valorosi guerrieri onde fronteggiare l'avanzata dei turchi in

Anatolia”. Dilaga il desiderio del pellegrinaggio redentore, l'ultimo della storia, quello che porterà

il genere umano nella valle di Giosafat e coinciderà con il Regno dei Cieli. Inermi o seminermi

pellegrini seguono i cavalieri: l'iter dei milites e la peregrinatio dei pauperes ora coincidono. È nata

la crociata, quasi ex abrupto.

Page 209: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

L'esecrazione per le crociate è quasi unanime: sono state il primo esempio di guerra coloniale della

storia, hanno tenuto a battesimo la follia dei pogrom, hanno costituito un triste modello di guerra di

religione. Il mondo musulmano sostiene che esse furono la prima aggressione dell'Occidente

all'Oriente: e non serve replicare che se di aggressione si deve parlare fu l'Islam a scatenarla, con la

Jihad tra VII e X secolo. Ancora, per alcuni la crociata è la forma cristiano - medioevale dell'eterno

conflitto geopolitico che "da sempre" (cioè almeno dalle guerre greco - persiane) oppone

l'Occidente e l'Oriente. Voltaire ha maledetto la crociata, guerra d'ignoranza e di fanatismo. Al

contrario, guerriglieri vandeani in lotta contro la tirannide giacobina, cristeros messicani impegnati

nella difesa della loro tradizione cristiana, cattolici spagnoli insorti contro la repubblica atea e

persecutrice hanno risvegliato a più riprese il nome e il fascino della croce sui vessilli”. [citazione

di Franco Cardini].

Ho deciso di pubblicare il testo della conversazione che Gianpaolo Barra, direttore de "il Timone"

tenne a Radio Maria giovedì 4 marzo 1999, durante la "Serata Sacerdotale" condotta da don Tino

Rolfi, conservando lo stile colloquiale e la divisione in paragrafi numerata utilizzata per i suoi

appunti dall' autore.

1. Nel corso di questa conversazione affrontiamo il tema delle crociate. Come è facile intuire, si

tratta di un argomento estremamente delicato, essendo uno dei cavalli di battaglia della cultura

dominante, utilizzato per denigrare la storia della Chiesa.

2. A partire da Voltaire, sulle Crociate è stata costruita una autentica "leggenda nera", infarcita di

menzogne e fantasticherie, a causa della quale i cattolici sono stati costretti a posizioni di "difesa".

3. La leggenda nera narra che le Crociate furono guerre di religione, dichiarate dai cristiani ai

musulmani. Tali guerre sarebbero state volute dalla Chiesa al solo fine di imporre la propria

religione quella cristiana ad altri popoli, nella fattispecie ai popoli "civili e pacifici" del Vicino

Oriente, musulmani, fedeli di Maometto e seguaci dell'Islam.

4. Sarebbero state pertanto manifestazioni di fanatismo religioso, di fondamentalismo cristiano

cattolico e c'è chi sostiene che la Religione fu soltanto un alibi che nascondeva il vero intento delle

Crociate: conquistare nuove terre, promuovere la politica espansionistica e imperialistica della

Cristianità medievale.

5. Naturalmente, stando ai sostenitori della leggenda nera, la Chiesa tutta intera dovrebbe

vergognarsi per questa brutta pagina della sua storia. Infatti, che cosa ci sarebbe di più scandaloso,

di più lontano dal Vangelo di una Chiesa che promuove la "guerra santa", che incita

all'annientamento di un'altra religione e dei suoi seguaci?

6. Questo in rapida e fin troppo superficiale sintesi il contenuto di quello che ci viene abitualmente

propinato dalla propaganda e dalla cultura oggi di moda.

7. Chi vi parla, ormai gli amici ascoltatori lo sanno molto bene, non si vergogna affatto della storia

della Chiesa e men che meno si vergogna del fatto che ci siano state le Crociate. Prima infatti di

batterci contriti il petto, è necessario capire che cosa sono state le Crociate ed è il compito che

vogliamo svolgere nel corso di questa breve conversazione.

8. Per parlare delle crociate con competenza, mi farò guidare da due studiosi, uno storico e un

filosofo. Lo storico è Franco Cardini, docente universitario, uno dei più prestigiosi e conosciuti

studiosi del Medioevo cristiano e del mondo islamico. Il filosofo è un sacerdote, professore

all'Università Cattolica di Milano, don Luigi Negri, il quale ha scritto un bel libro, intitolato

Page 210: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

significativamente: "False accuse alla Chiesa", edito da Piemme, dove troviamo un capitolo molto

importante dedicato alle crociate.

9. Cominciamo allora a rispondere alla domanda: che cosa sono state le crociate? Preavverto che,

per rispondere, dobbiamo fare uno sforzo: capire bene il significato delle crociate non è facile,

perchè sono passati molti secoli, è cambiato il mondo, è cambiata la mentalità dell'uomo moderno

e non dobbiamo cadere nell'errore di giudicare i fatti storici adoperando esclusivamente i criteri di

giudizio che la moda culturale oggi ci impone.

10. Rispondiamo alla domanda cominciando con il dire che le crociate sono state molto di più di

semplici spedizioni militari: sono state innanzitutto dei pellegrinaggi, dei pellegrinaggi armati.

11. Non si può negare che la spedizione armata fosse necessaria per liberare i Luoghi Santi dalla

occupazione dei Turchi. Questa occupazione aveva reso impossibile lo svolgersi di un fatto che per

tutto il Medioevo cristiano costituiva una esperienza normale, faticosa ma abituale: il

pellegrinaggio in Terra Santa, per visitare i luoghi dove Gesù era vissuto.

12. Ma è altrettanto vero che la crociata era di più di una spedizione militare. Ho parlato di

pellegrinaggi, e qualcuno certamente si sarà stupito. Ma lo stupore si dissolve se ricordiamo che la

motivazione principale che spingeva alla crociata uomini e donne, giovani e adulti, perfino

bambini, uomini di potere e semplici contadini, che lasciavano tutto e partivano per liberare la

Terra Santa era una motivazione di carattere religioso.

13. Scrive il professor don Luigi Negri. "Le crociate sono state un grande movimento di carattere

missionario la cui motivazione è fondamentalmente la fede". Dunque fede e missionarietà alla base

dello Spirito della Crociata.

14. Il caso di san Francesco di Assisi ne è la prova più convincente.

15. Si sa che di questo straordinario santo della Chiesa cattolica ci viene trasmessa una immagine

tutta "acqua e zucchero". Quanto è difficile, addirittura sorprendente, credere che san Francesco di

Assisi fu un difensore della Crociata.

16. In effetti, egli accompagnò la V crociata, iniziando in prima persona la missione francescana

presso i musulmani. Non risponde a verità la convinzione che san Francesco accompagnò i

Crociati senza condividere la necessità di armarsi e di combattere per liberare i Luoghi Santi.

17. C'è un episodio di Francesco alla Crociata molto significativo che ci viene abitualmente

taciuto: dopo essere scampato per miracolo alla morte e avere subito dai musulmani percosse

sanguinose, Francesco riesce a raggiungere il sultano Malil-Al-Kamil. Con lui c'era un altro frate,

di nome Illuminato, che ci riporta il dialogo intercorso tra il poverello di Assisi e il Sultano.

18. Sentiamo la testimonianza di Frate Illuminato: "II Sultano sottopose a Francesco un'altra

questione: "II vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non

dovete rifiutare neppure il mantello a chi vuol togliervi la tonaca" Quanto più voi cristiani non

dovreste invadere le nostre terre!". Rispose il beato Francesco: "Mi sembra che voi non abbiate

letto tutto il Vangelo. Altrove, infatti, è detto: "Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e

gettalo lontano da tè. E, con questo, Gesù ha voluto insegnarci che, se anche un uomo ci fosse

amico o parente, o perfino fosse a noi caro come la pupilla dell'occhio, dovremmo essere disposti

ad allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tentasse di allontanarci dalla fede e dall'amore del nostro

Dio. Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo giustizia quando invadono le vostre terre e vi

Page 211: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

combattono, perchè voi bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla religione

quanti uomini potete. Se invece voi voleste conoscere, confessare e adorare il Creatore e Redentore

del mondo, vi amerebbero come se stessi!".

19. Come vedete, qui ci troviamo di fronte ad un san Francesco sconosciuto da molti di noi

cattolici. Un difensore dei diritti dei Crociati, sostenitore della necessità di combattere in quel

frangente per la fede, pronto a offrire il contributo di cui è capace - lui non era un uomo d'armi -

per il buon esito della crociata.

20. Ma possiamo capire questa posizione di san Francesco che è comune all'uomo medievale, al

cristiano medievale se ritorniamo alla motivazione fondamentale della Crociata: la motivazione

della fede.

21. Si deve ricordare, infatti, che l'occupazione di Gerusalemme da parte dei Turchi aveva messo

in pericolo la memoria storica dei luoghi che avevano visto Gesù vivo. E la fede, la nostra fede

cattolica, si fonda su dati storici e se si mettono in pericolo questi dati storici, questi fatti che

riguardano la vita di Gesù, si mette in pericolo la Fede.

22. Così ragionavano i Cristiani del medioevo.

23. Perchè è difficile comprendere questo modo di ragionare, oggi? Perchè anche noi credenti

abbiamo perso di vista il fatto che la fede è un bene tra i più grandi che possediamo. Noi ci

preoccupiamo della casa, del lavoro, della salute fisica e per questi beni … importanti, certamente,

ma non i più importanti nella prospettiva cristiana siamo disposti a lavorare e a lottare.

24. Le nazioni di oggi dichiarano guerra e fanno la guerra per altre ragioni: il petrolio, l'aiuto ai

profughi, ragioni economiche, etc. Nel medioevo cristiano sopra ogni ragione c'è una motivazione

religiosa: la fede.

25. Per quanto possa sembrare scandaloso, le cose stanno proprio così. Ma torniamo alle Crociate.

26. C'era un'altra ragione che motivava la Crociata: non solo il pericolo di perdere la memoria

storica di Gesù Cristo, ma anche il pericolo concreto e tremendo che correvano le comunità

cristiane che vivevano in Terra Santa e lungo i confini orientali dell'Europa, minacciati

dall'avanzata dei Turchi.

27. Nel tempo delle Crociate, tutta l'Europa cristiana avverte che quella Chiesa, che quella parte

del Corpo Mistico di Cristo che viveva nell' Oriente corre il serio pericolo di essere

definitivamente soppressa, di venir cancellata dall'Islam.

28. Bisognava difendere i cristiani minacciati. Era necessario mostrarsi concretamente solidali con

loro. La difesa della Chiesa: questo era un elemento fondamentale dello Spirito Crociato. Questo

volevano i crociati alla fin fine: liberare i luoghi santi, recuperare la libertà di accesso ai luoghi

santi e difendere i propri fratelli cristiani nella fede.

29. Era una motivazione autenticamente gratuita, che veniva prima - scrive don Luigi Negri - "di

qualsiasi valutazione e di qualsiasi strategia di carattere politico", era una motivazione che

sfuggiva a qualsiasi calcolo, a qualsiasi convenienza, a qualsiasi previsione di risultati.

30. Si badi bene: questo non vuol dire che durante le crociate non siano emerse motivazioni e

Page 212: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

calcoli di ordine politico, economico o anche di profilo più umano: ma non furono questi i motivi

che spinsero l'Europa intera, l'Europa cristiana dei secoli XI-XIII alle crociate.

31. La Crociata dunque è una missione. Una missione di aiuto, una missione armata: e allora le

cose non potevano andare diversamente. Uscire dall'Europa per liberare i territori sacri, per

difendere la comunità cristiana, significava opporsi a coloro che, prima di questa uscita, avevano

occupato militarmente la Terra Santa e tenevano soggette le popolazioni cristiane dell'Oriente.

32. Facciamo un passo avanti. L'idea che la Crociata fosse una operazione militare destinata non

solo a liberare i luoghi santi ma anche ad occupare Gerusalemme ed annetterla all'Occidente

cristiano non ha mai sfiorato i capi della Chiesa, i papi. Sul piano della teoria giuridica accettata in

Occidente, la Città Santa apparteneva di diritto all'Imperatore di Oriente, all'Imperatore di

Costantinopoli.

33. Una prova che la conquista di Gerusalemme non era stata programmata né dal Papa nè dai

principi cristiani che avevano partecipato alla prima Crociata (10951099) l'unica Crociata che

giunse a buon fine risiede nel fatto che nessuno sapeva bene come organizzare le nuove conquiste.

34. Molti cavalieri e pellegrini, sciolto il loro voto, rientravano in Europa, tornavano a casa.

Nasceva lì il problema di difendere le conquiste fatte, obiettivo che nessuno si era posto e nessuno

aveva preparato. Segno che lo Spirito della Crociata era quello di liberare la Terra Santa, non di

occuparla militarmente.

35. E soltanto la prima delle 7/8 crociate riuscì nel suo intento di liberare Gerusalemme. Tutte le

altre fallirono.

36. Fallì la seconda crociata, durata due anni (1144-1146), provocata da una richiesta di aiuto da

parte del regno di Gerusalemme all'Europa.

37. Fallì la terza crociata, durata sei anni (1187-1193), che vide il capo dei musulmani, il famoso

Saladino, riconquistare Gerusalemme. E qui dobbiamo soffermarci per osservare un episodio

rivelatore dello Spirito Crociato.

38. La terza crociata era comandata da Riccardo Cuor di Leone, re d'Inghilterra, e da Filippo II

Augusto, re di Francia. Occorre ricordare che a questa crociata partecipa anche l'imperatore

Federico Barbarossa, tuttavia non come comandante supremo, perchè è scomunicato dal Papa.

39. Dunque, un imperatore, l'uomo più potente di tutta l'Europa, colui che sfidava il papato e che

era stato scomunicato per questo dal Pontefice, aveva come unico motivo di onore partecipare alla

Crociata come un soldato semplice. E morirà in crociata, annegando in un fiume.

40. Per la fede, per ottenere l'indulgenza plenaria, un imperatore è disposto perfino a lottare come

soldato semplice.

41. Torniamo alle crociate. Fallì anche la quarta crociata, durata due anni (1202-1204), certamente

la più incresciosa. Qui le motivazioni di carattere politico ebbero il sopravvento sulle ragioni della

fede. Partiti per Gerusalemme, a causa dei ricatti di Venezia i crociati si ritrovarono a conquistare

la cristianissima Costantinopoli, dando vita ad un effimero impero latino, che durò pochi decenni.

42. Le altre crociate fallirono tutte, non raggiunsero mai Gerusalemme.

Page 213: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

43. Dunque, per avere un quadro generale, anche se generico, le crociate furono 7/8, sparse in due

secoli di storia e videro i cristiani combattere soltanto per pochi anni.

44. Nel 1300, papa Bonifacio VIII indisse il primo Giubileo e spostò l'indulgenza plenaria dalla

crociata al pellegrinaggio a Roma, rinunciando ad ogni tentativo di liberare Gerusalemme. Era la

fine delle crociate in Terra Santa.

45. Veniamo ad un altro argomento: quando si parla di crociate, a qualcuno viene in mente

l'inusitata violenza cui si abbandonarono i crociati, massacrando popolazioni, trucidando ebrei e

arabi.

46. I fatti sono noti e purtroppo tragici. Quando, nella prima crociata, nell'agosto del 1099

Gerusalemme venne liberata, Ì crociati si abbandonarono ad un terribile massacro. Ma, mentre non

dobbiamo nascondere questo aspetto crudele, tragico e tremendo, che ha caratterizzato le

spedizioni crociate, dobbiamo ricordare con forza che non fu il Papa, non fu la Chiesa ad ordinare i

massacri e le violenze. Questi furono compiuti da soldati che agirono al di fuori e contro le

intenzioni della Crociata.

47. Dobbiamo ricordare che alla crociata partecipavano cavalieri armati e laici anche disarmati.

Queste turbe di pellegrini, senza aspettare i principi cristiani che dovevano capitanare la

spedizione, guidati e sospinti da indisciplinati e da predicatori improvvisati, capaci però di

infiammare e di trascinare le folle, queste turbe di pellegrini dicevo si abbandonarono per esempio

nel corso della prima crociata a violenze inaudite mentre attraversavano l'Europa per giungere in

Terra Santa.

48. Nella primavera del 1096, sulle città del Reno e del Danubio compiono razzie e massacri di cui

furono vittime soprattutto le comunità ebraiche. Saranno, si rifletta su questo fatto, i vescovi e le

autorità fedeli all'Imperatore Enrico IV ad opporsi ai massacri e gli eccessi di queste turbe

indisciplinate non tardarono ad essere puniti.

49. Furono attaccate e decimate a loro volta, prima dalle milizie dei signori ecclesiastici e poi da

quelle del Re di Ungheria e dai bizantini, per essere infine massacrate dai Turchi, appena i

superstiti oltrepassarono lo Stretto dei Dardanelli.

50. Dunque, non il Papa, non la Chiesa aveva dato ordine di compiere questi massacri.

51. Possiamo trarre un bilancio conclusivo di questa nostra conversazione. Naturalmente, ci vuole

ben altro che una mezz'eretta per illustrare quanto vi sarebbe da dire sulle Crociate. Ma a noi basta

avere sottolineato qualche dato utile per respingere quella propaganda interessata che considera la

Chiesa colpevole per aver chiamato i popoli dell'Europa cristiana a liberare il Santo Sepolcro.

52. Per fare questo bilancio conclusivo, che meriterebbe comunque di essere approfondito, ci

facciamo aiutare dallo storico Franco Cardini. E in sintesi, possiamo dire questo.

53. Primo: la crociata non fu mai semplicemente una guerra, e tanto meno una "guerra santa". Fu

vissuta come pellegrinaggio armato, per cui chi vi partecipava aveva diritto a determinate

indulgenze.

54. Secondo: non è vero che le crociate provocarono lontananza e inimicizia reciproca tra

Occidente cristiano e Oriente musulmano. Il periodo delle crociate, quello fra XI e XIII secolo, fu

anche quello del massimo avvicinamento fra Cristianità e Islam. Pensate che proprio in questa

Page 214: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

epoca giungono in Occidente, dal mondo arabo, la scienza e la filosofia classica che vi erano state

dimenticate.

55. Terzo: non è vero che l'Islam non ci ha più potuto perdonare le crociate. L'Islam non se n'era

nemmeno accorto. Bisogna aspettare il secolo scorso, quando i musulmani colti, studiando in

Europa, entrano in contatto con la leggenda nera sulle crociate inventata dall'Illuminismo. Prima di

allora e questo dato è assai significativo i Paesi islamici mancavano persino di una traduzione in

lingua araba del termine "crociata".

56. Quarto: a dispetto di quanto si crede, nei due secoli di crociate, gli anni di guerra effettiva, di

guerra guerreggiata, furono assai pochi. E furono assai limitati gli episodi di ferocia, comunque

non voluti dalla Chiesa.

57. E infine un'ultima considerazione, che potrà sembrare scandalosa oggi, visto che viviamo in un

mondo dove i criteri di giudizio sono quelli "laicisti", purtroppo fatti propri anche da molti nostri

buoni, ma ingenui, cattolici.

58. Se si guarda al fenomeno delle crociate e alle motivazioni che spinsero migliaia e migliaia di

uomini, donne e perfino bambini a mettersi in marcia per liberare la Terra Santa, a rischiare la vita,

a sottoporsi a prove, fatiche e durezze, dobbiamo dire quanto scrive con coraggio don Luigi Negri:

"Questa gente se ne è andata in giro per il mondo perchè credeva che Gesù Cristo fosse il

significato ultimo della vita, ciò per cui valeva la pena di vivere e di morire.

59. Non si poteva accettare che non si potesse più andare ad inginocchiarsi dove Gesù era nato e

dove era morto. [...] Non si poteva essere cristiani in Occidente dimenticando i fratelli a cui

sarebbe stato impedito di esprimere la propria fede se fossero caduti sotto il dominio dei Turchi".

60. Con questo richiamo alla motivazione più profonda che ha spinto alla Crociata, possiamo

concludere la nostra conversazione

61. Tutti ringrazio. A risentirci, a Dio piacendo, la prossima volta.

Bibliografia - Franco Cardini, Le Crociate tra il mito e la storia, Istituto di Cultura Nova Civitas,

Roma 1971. Franco Cardini, Processi alla Chiesa. Mistificazione e apologia, Piemme Casale

Mon.to (AL) 1994. Luigi Negri, Controstoria. Una rilettura di mille anni di vita della Chiesa, San

Paolo, Cinisello B.mo (MI) 2000. Luigi Negri, False accuse alla Chiesa, Piemme, Casale Mon.to

(AL) 1997.

Amici e lettori, mi auguro che questo piccolo articolo sulle Crociate, cui ne seguiranno altri, abbia

suscitato in voi almeno il dubbio che fino ad oggi vi sono state insegnate delle menzogne.

Concludo dicendo esplicitamente e senza dubbio che condannare e demonizzare le Crociate

equivale a distruggere il palazzo dell‟ONU e, con esso, tutte le sue iniziative e missioni di pace

finalizzate alla civilizzazione …in futuro vi parlerò anche dell‟ONU e di come dovrebbe

cattolicamente operare.

Carlo Di Pietro (M.S.M.A.)

http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/9855-la-verita-sulle-crociate-tipica-tematica-usata-dai-miscredenti-per-denigrare-la-chiesa

Page 215: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

1947 - PRIMA FASE „MONDIALISTA‟ DELLA SVOLTA GIUDEO-CRISTIANIZZANTE

PIANO SEELISBERG: INCANTO' GIOVANNI XXIII (23) E ADULTERO' IL VATICANO II

Vediamo quanto è stato descritto dall‟Ingegner Alberto Fontan

Il Piano Seelisberg che incantò Giovanni XXIII

Scrive De Poncins: “Il Prof. Jules Isaac nel 1959 diede una conferenza alla Sorbona [Parigi] sulla

necessità di rivedere l‟insegnamento cristiano sui giudei chiudendolo con un appello al senso di

giustizia ed amore della verità di Papa Giovanni [XXIII]. Poco tempo dopo incontrò vari prelati

della Curia Romana, in particolare i Cardinali Tisserant, Jullie, Ottaviani, ed il Cardinal Bea; ed il

13 giugno 1960 gli fu concessa un‟udienza dal Papa (Giovanni XXIII), a cui chiese di condannare

“l‟insegnamento del disprezzo” ( ), suggerendogli di predisporre una sottocommissione per studiare

specificamente il problema. Dopo qualche tempo Jules Isaac “apprese con gioia che i suoi

suggerimenti erano stati presi in considerazione dal Papa e passati al Cardinal Bea ( ) per essere

esaminati”. Quest‟ultimo costituì uno speciale gruppo di lavoro per studiare le relazioni tra la

Chiesa ed Israele, che finalmente produssero il voto del Concilio del 20 novembre 1964.”( )

“Egli [Isaac] chiedeva, o piuttosto insisteva, che il Concilio:

- Condannasse e sopprimesse tutte le discriminazioni razziali, religiose o nazionali riguardo ai

giudei;

- Modificasse o sopprimesse le preghiere liturgiche concernenti i giudei, specialmente quelle del

Venerdì Santo;

- Dichiarasse che i giudei non sono in alcun modo responsabili per la morte di Cristo, per la

quale si deve biasimare l’intera umanità;

- Sopprimesse passaggi degli Evangelisti, principalmente quelli di Matteo, che Jules Isaac

Page 216: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

descrive lividamente come un mentitore e pervertitore della verità, nei quali essi riportano la

storia cruciale della Passione;

- Dichiarasse che la Chiesa è sempre stata degna di biasimo per questo stato di guerra latente che

è persistito per duemila anni tra i giudei, i cristiani e il resto del mondo;

- Promettesse che la Chiesa avrebbe definitivamente cambiato la sua attitudine in uno spirito di

umiltà, contrizione e ricerca di perdono riguardo ai giudei, e che avrebbe fatto ogni sforzo per

riparare i torti che essa ha fatto loro, rettificando e purificando il suo tradizionale insegnamento

secondo i dettami indicati da Jules Isaac.

Nonostante l‟insolenza del suo ultimatum e delle virulente accuse agli Evangelisti e

all‟insegnamento dei Padri della Chiesa, fondato sulle parole stesse di Cristo, Jules Isaac ricevette

forte supporto dal clero, anche a Roma, e da molti membri dell‟Amitié Judéo-chrétienne.”( )

Prima di inoltrarci nella vicenda Seelisberg, conviene rilevare che il Giudaismo attuale, ancor più

di quello del tempo della Madonna e di Gesù, non ha nulla a che vedere con le Sacre Scritture e la

Legge dell‘Antico Testamento (ovvero la Torah), che erano tuttavia allora, sia pur da pochi,

ancora conosciute, e talvolta spiritualmente applicate come regola morale. Esse sono oggi

totalmente ignorate dagli odierni giudei. Il Giudaismo infatti non inizia con Abramo, come molti

credono. La religione del Giudaismo sorge a Babilonia, oltre duemila anni dopo, durante la

Cattività di Babilonia (721-538 a.C.). E‟ là che, in assenza del Tempio_ distrutto nel 586 _ si

sviluppa la Sinagoga. Il “libro” per cui il Giudaismo si fa chiamare religione del libro non è affatto

la Bibbia, non è per nulla la Torah, ma bensì “l‟arcipelago” orale del Talmud che sarà infine messo

per iscritto solo intorno al VI secolo d. C. Come ha scritto giustamente Rabbi Ben Zion Boxer, “il

Giudaismo non è la religione della Bibbia.”( )

“Questa non è un‟impressione insolita e la si trova a volte tra i giudei, come anche tra i cristiani

_che il Giudaismo cioè sia la religione della Bibbia ebraica. Si tratta naturalmente di una

impressione fallace. [...] Chiunque cercasse di paragonare la tradizione ebraica classica col mondo

biblico della fede e della vita troverebbe dei sorprendenti contrasti. [...] Molto di ciò che esiste nel

Giudaismo è assente nella Bibbia, e molto di ciò che si trova nella Bibbia non può esser trovato nel

Giudaismo.‖( ) Dopo anni ed anni di cattività, Israele aveva dimenticato tutto circa la Torah, finchè

non fu scoperta una pergamena nel Tempio ( ) all‟epoca di Manasse (687-642). Israele e Giuda

avevano praticamente abbandonato la Torah parecchio tempo prima della Cattività, e quest‟ultima

ne era infatti la conseguenza, poiché così facendo erano ritornati al peggiore paganesimo praticando

una sorta di religione sincretistica, una mescola di superstizioni, cabala, religiosità magico-

misteriche varie, ecc. Purtroppo è proprio verso questo genere di aberrazioni che la nuova religione

mondialista, vedi caso, cerca di spingere l‟umanità. Dal tempo di Gesù Cristo a oggi, il Giudaismo

ha ulteriormente sviluppato il suo Talmud, che ha dapprima eclissato le Scritture e poi le ha del

tutto soppiantate coi suoi ipertrofici commenti cresciuti a dismisura come un tumore maligno. La

Bibbia nel Giudaismo talmudico (che è quello odierno) viene considerata una collezione di storie di

fantasia adatte solo per dementi, donne sciocche, e bambini.( ) Anche per questi motivi Nostro

Signore accennò da un lato a coloro nei quali era presente la frode intellettuale e spirituale,

che “dicon d‟essere giudei e non lo sono, ma anzi sono sinagoga di Satana”( ) e dall‟altro

invece allo “autentico israelita in cui non c‟è frode”.( )

La nota questione dei Khazari, di origini turco-caucasiche e niente affatto semitiche, che si

convertirono in massa non all‘Ebraismo biblico antico, ma piuttosto al Talmudismo, i quali oggi

costituirebbero la stragrande maggioranza dei cosiddetti ―ebrei‖, complica ulteriormente le cose.

Si veda ad es. il racconto della “13a Tribù” nel libro di Arthur Koestler( ). Koestler, giudeo

Page 217: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

ashkenazita, era orgoglioso della sua origine khazara, ma la pubblicazione del suo libro, nel 1976,

fece parecchio scalpore, il libro fu fatto rapidamente sparire dalla circolazione e divenne

praticamente introvabile. Nel 1983, i corpi senza vita di Arthur Koestler e sua moglie furono

trovati nella loro casa di Londra. Nonostante significative incongruenze, la polizia britannica finì

per chiudere il caso archiviandolo come un duplice suicidio. Alcuni anni fa la storia dei Khazari

descritta dal povero Koestler riemerse però dall‟oblìo ed è oggi accessibile sia come ristampa del

suo libro, sia su vari siti internet.( )

Tornando ora alle richieste del Prof. Isaac degli anni ‗60, osserviamo che parte della loro

sostanza, in forma più attenuata, si ritrova nel documento in dieci punti compilato a Seelisberg,

cittadina svizzera del cantone di Uri, ed emesso dai membri cristiani dell‘International Council of

Christians and Jews il 5 agosto 1947.( )

Il documento si compone di quattro “memento” e sei “vitandum est”. Ora, mentre gli ultimi cinque

punti di Seelisberg costituiscono materia usuale del pensiero cattolico, i primi cinque, cioè i quattro

“si ricordi” e il primo dei “si eviti” comportano invece una buona dose di ambiguità. Perciò hanno

potuto essere impiegati in seguito, sfruttando la “fallace impressione” che il Giudaismo sia la

religione della Bibbia, per condurre l‟opinione pubblica cristiana in genere e quella dei prelati

cattolici in particolare verso quel radicale mutamento del quale oggi constatiamo i frutti, che forse

sono ancora solo una parte di quelli che ci attendono… Inutile dire che al Concilio i prelati più

“predisposti”, dal Papa “Buono” in giù, li abbracciarono totalmente, mentre la maggioranza

degli altri, vuoi per eccessiva ingenuità, vuoi perché immersi nell‘euforia conciliare delle mirabili e

progressive sorti sognate per la Chiesa e l‘umanità vi si allineò senza obiezioni.

Il primo punto recita: “Si ricordi che Un Solo Dio parla a tutti noi attraverso l‟Antico ed il

Nuovo Testamento.” Peccato che il Giudaismo moderno, che non è biblico ma talmudico, abbia

abbandonato il primo e rifiuti categoricamente il secondo.

Il secondo punto afferma: “Si ricordi che Gesù nacque da una madre ebrea della stirpe di Davide e

del popolo di Israele, e che il Suo perenne amore e perdono abbracciano il Suo proprio popolo ed il

mondo intero.” Verissimo, a patto però che gli uomini si convertano.

Il terzo dice: “Si ricordi che I primi discepoli, gli apostoli e i primi martiri furono ebrei.” Ebrei sì,

ma non certo adepti del Giudaismo.

Il quarto: “Si ricordi che il comandamento fondamentale del Cristianesimo, di amare Dio ed il

prossimo, già proclamato nell‟Antico Testamento [che il Giudaismo ha abbandonato] e confermato

da Gesù [che il Giudaismo rifiuta], è vincolante sia per i cristiani che per i giudei in ogni relazione

umana, senza alcuna eccezione.” Anzi, esso è obbligatorio per tutti gli uomini, se non che il

Giudaismo non si ritiene affatto vincolato a tale precetto e dunque non si sogna affatto di praticarlo.

Qui siamo in pieno nella già detta “fallace impressione”.

Il quinto: “Si eviti di distorcere o rappresentare falsamente il Giudaismo biblico o post-biblico con

lo scopo di esaltare il Cristianesimo.” Ma il Cristianesimo dal Suo Fondatore in poi non ha mai

avuto bisogno di falsificare alcunchè, specie per esaltare se stesso. Non è mai stato necessario, basta

studiare un po‟ la storia.

Il sesto: “Si eviti di usare il termine giudei nel senso esclusivo dei nemici di Gesù e le parole I

Nemici di Gesù per designare l‟intero popolo giudaico.”

Il settimo: “Si eviti di presentare la Passione in modo tale da trasferire l‟odio per l‟uccisione di

Page 218: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Gesù su tutti i giudei o sui soli giudei. Fu solo una parte dei giudei di Gerusalemme che chiese la

morte di Gesù, ed il messaggio cristiano è sempre stato quello che erano i peccati del genere umano

simboleggiati da quei giudei ed i peccati ai quali hanno parte tutti gli uomini che hanno portato

Cristo sulla Croce.”

L‟ottavo: “Si eviti di far riferimento alle maledizioni scritturali, o al grido di una turba rabbiosa: Il

Suo Sangue ricada su di noi e sui nostri figli, senza ricordare che questo grido non dovrebbe contare

di fronte alle parole di peso infinitamente maggiore di Nostro Signore: Padre perdona loro, perché

non sanno quello che fanno.

Il nono: “Si eviti di promuovere la superstiziosa nozione che il popolo giudaico sia riprovato,

maledetto, riservato ad un destino di sofferenza.”

Il decimo: “Si eviti di parlare dei giudei come se i primi membri della Chiesa non siano stati dei

giudei.”

Secondo il SIDIC (Service International de Documentation Judéo-Chrétienne), che ha festeggiato

nel 1997 il cinquantenario della Conferenza di Seelisberg del 1947, “Il suo scopo fu: I) di studiare

l‟estensione presente del male dell‟antisemitismo ed i fattori che contribuiscono alla sua persistenza

e crescita nell‟Europe del dopoguerra; II) di formulare piani di attività immediata e a lunga

scadenza attraverso le istituzioni educative, politiche, religiose e sociali di carattere sia nazionale

che internazionale, per rimuovere le cause, e rimediare agli effetti dell‟ antisemitismo.” ( ) Ma a

loro volta i dieci punti di Seelisberg furono il frutto dell‟influenza esercitata sia da Isaac sia da altri

personaggi per inculcare nel mondo cristiano la teoria colpevolizzante dell‟insegnamento del

disprezzo: “Già fin dagli anni „30 e „40, studiosi come James Parkes in Inghilterra, Jules Isaac in

Francia, e A. Roy Eckardt negli Stati Uniti avevano preparato la via per questa ammissione di

complicità tramite il loro lavoro sulla lunga storia dell‟antisemitismo nella cultura cristiana. Jules

Isaac, il cui libro L'enseignement du mépris (1962) diede corso a quella frase, fu influente nella

formulazione dei famosi "Dieci Punti di Seelisberg" emessi dai membri cristiani del recentemente

formato International Council of Christians and Jews in Svizzera nel 1947.”( )

“Nel mondo del Cattolicesimo Romano, una delle più concrete prime azioni fu quella di Papa

Giovanni XXIII nel 1958 col rimuovere la frase "i perfidi giudei" dalla liturgia del Venerdì Santo.

Fu anche questo beneamato papa che adunò il Concilio Vaticano Secondo, che nella sessione finale

del 1965 approvò la famosa dichiarazione Nostra Aetate.”( )

Dal tempo di Jules Isaac, l‟accusa volutamente ambigua di “antisemitismo” è stata forgiata ed usata

come arma psicologica mediatico-politica similmente all‟accusa di “fascismo” dell‟epoca

sessantottina, che raggiunse la sua apoteosi quando, deterioratisi i rapporti tra URSS e Cina, i

rispettivi capi comunisti si accusavano l‟un l‟altro di “fascismo”. Ad una semplice riflessione essa

infatti appare per quel che è: una etichetta fasulla architettata per essere appiccicata a chi non

aderisce alla politica dei “padroni del vapore”. Infatti, non sono forse semiti anche gli arabi?

Sarebbero invece “semiti” gli appartenenti all‟etnia georgiano-caucasica (e per nulla ebraica) dei

khazari, solo perché membri maggioritari del giudaismo attuale? Non ci sarebbe allora da stupirsi

che una tale etichettatura se la ritrovassero presto o tardi appiccicata anche degli ebrei, qualora

risultassero colpevoli di dire il vero e ce ne sono molti su argomenti non “politicamente corretti”.

Quanto alle variazioni liturgiche roncalliane, la perfidia ( ), secondo la Chiesa Cattolica, non sta e

non è mai stata nell‟appartenenza ad una determinata razza umana, ma sta nel rifiuto della Verità.

Difatti le preghiere del Venerdì Santo avevano lo scopo di supplicare Dio per la conversione dei

giudei. Viceversa, proprio l‟aver accolto la menzogna al posto della verità ha prodotto quella

Page 219: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

talmudizzazione del Cristianesimo che si vede perfettamente compiuta per es. nel giornalista

Vittorio Messori, allorchè nella prefazione al libro sulla conversione di Eugenio Zolli ( ) della

franco-americana Judith Cabaud ( ) stabilisce perentoriamente che i giudei non si devono

convertire. Giammai! Non so se Messori digrignasse anche i denti ruggendo sicut leo mentre lo

scriveva, ma leggere la sua prefazione da‟ proprio questa impressione. Costui del resto, già insignito

del privilegio dell‟intervista al potentissimo e illuminato cardinal di Baviera della neochiesa

conciliare, non fa che seguirne le orme giudaizzanti. Secondo costoro tutti i giudei sarebbero già a

posto così, senza nemmeno sognarsi di riconoscere Gesù Cristo vero Dio e vero uomo e la Chiesa

da Lui superfluamente fondata. Allora “perfida” non è affatto la Cabaud, a prescindere dalle sue

opinioni discutibili, ma perfidi appaiono piuttosto quei numerosi e ben foraggiati personaggi dalla

immeritata fama di “cattolici conservatori”, sui quali troneggia il medesimo Joseph Ratzinger, che

sulla scia roncalliana in ottemperanza alle pretese dei vari Jules Isaac non vogliono che abbia mai

luogo la conversione per la quale invece Israel Zolli e tutta la sua famiglia ringraziarono Dio (ed

anche il Papa “non-buono” Pio XII).

Corollario dei “mea culpa” e delle “richieste di perdono” della Chiesa ai giudei, da Roncalli a

Ratzinger, è la diffusione della grande menzogna sincretista della cosiddetta “tradizione o cultura

giudeo-cristiana” da ritenersi quale fondamento della civiltà occidentale, secondo la quale il

Cristianesimo sarebbe un mero sottoprodotto derivato dal Giudaismo. E quanto oggi si vede in

Occidente sarebbe allora non già l‟effetto dell‟apostasia anticristica in atto, ma il risultato delle

deficienze del Cristianesimo, che occorrerebbe correggere riportandolo, mediante abbondanti

iniezioni di Giudaismo, alla sanità della religione mondiale da quest‟ultimo patrocinata e diretta.

Ma il Giudaismo non crede neppure al Peccato Originale con la relativa caduta dell‟uomo ed

esclude quindi la necessità di una redenzione e di un Redentore. Quest‟idea, che arriva dal

talmudismo di Babilonia e dal serpente dell‟Eden, è la medesima propagandata dal duo Rousseau-

Voltaire. Peccato che Cristianesimo e Giudaismo talmudico siano tra loro assolutamente

incompatibili ed antitetici ed abbiano in comune soltanto ciò che di comune può esservi tra Cristo e

Belial, vale a dire nulla.

La questione capitale è la divinità di Nostro Signore Gesù Cristo. Come dice correttamente il

rabbino Jacob Neusner: “Gesù è il Cristo? Se è così, allora il giudaismo cade. Se non è così, allora il

cristianesimo sbaglia”( ). Peccato che ancor meno vi sia continuità tra l‟uno e l‟altro, tanto da poter

costituire una qualsivoglia tradizione. Come osserva giustamente il rabbino Neusner “il concetto di

una tradizione ebraico-cristiana […] è solo un mito nel senso peggiore: una menzogna.”( )

Viceversa, il dogma mediatico moderno della “tradizione giudeo-cristiana”, fondato sul nulla, è

assai necessario per la propagazione della religione mondialista, mentre si sospinge l‟umanità

intera nel baratro della Grande Apostasia predetta da San Paolo nella II Epistola ai

Tessalonicesi. AF

Ma quello che non poteva essere corretto è il principio della necessità di conversione dei Giudei a

Cristo ( ). È noto il caso del rabbino capo della sinagoga di Roma (l'equivalente dell'epoca di un

recente Elio Toaff o di un odierno Di Segni), Israel Zolli che, illustre e onesto studioso delle

Scritture convertitosi al cattolicesimo, col Battesimo, volle assumere per riconoscenza il nome del

Papa Pio XII, Eugenio ( ). La fratellanza religiosa implica il Padre comune che inviò suo Figlio per

salvare gli uomini affratellati nella Parola divina. Potrebbe la Chiesa mutare questo senso rivelato

per evitare l‟accusa di antisemitismo? Ecco l‟inescusabile inversione nella Fede.

Page 220: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Dopo Giovanni 23 ecco l'Unione Europea: la Nuova Torre di Babele Vaticana

In un articolo molto lungo dal titolo Mass Immigration And The New Tower Of Babel di

RevolutionHarry si cita un manifesto, in seguito ritirato, dell'Unione Europea:

"Il programma può essere visto chiaramente in un manifesto dell'Unione Europea che fu ritirato

dopo che arrivarono delle lamentele. L'Unione Europea è parte integrante del Nuovo Ordine

Mondiale, essendo uno dei blocchi continentali che, come viene suggerito, è stato destinato ad

essere combinato in un futuro governo mondiale. Come tale essa è stata una forza trainante dietro

l'immigrazione di massa e il multiculturalismo, proprio perché queste questioni sono una parte

fondamentale della generale impresa globalista. Lo stesso manifesto simboleggiava l'Unione

Europea nella forma della 'Torre di Babele' come rappresentata nel dipinto del 1563 del pittore

fiammingo Pieter Bruegel (vedi sopra). Nel mezzo della torre c'era una gru moderna la quale

simboleggia che la Torre è ancora in fase di costruzione. Forse, ancor più importante è il fatto che

questo manifesto sembrava stesse dicendo che quelli dietro la UE stessa erano venuti per finire il

lavoro che era stato cominciato nell'antica Babilonia più di quattromila anni fa."

La Torre di Babele di Bruegel

Page 221: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Fermiamoci un attimo e inseriamo una notizia del Corriere della Sera. In questa notizia si afferma

che Mario Monti, il cattolico che saluta il Papa, istruito dai Gesuiti all'Istituto Leone XIII, a capo di

un governo pieno zeppo di cattolici con il pieno appoggio della Chiesa (ecumenista, ndr), nel 2005

divenne il capo dell'istituto Bruegel, istituto intestato allo stesso pittore fiammingo sopra citato:

Si occuperà di competitività, di integrazione dei mercati europei, di immigrazione e sviluppo. Si

chiama «Bruegel», in omaggio al pittore fiammingo, e significa «Bruxelles european and global

economic laboratory). Il nuovo Centro studi, presentato ieri nella capitale belga, sarà presieduto

dall' ex Commissario Mario Monti e diretto dall' economista Jean-Pisani Ferry. Il capitale di base è

pari a 2 milioni di euro ed è sottoscritto da dodici governi (tra cui Francia e Germania che

lanciarono l' iniziativa due anni fa) e da 18 società private. Il governo italiano ha sottoscritto una

quota, come pure la Telecom.

Pagina 9

(19 gennaio 2005) - Corriere della Sera

Dal sito del Bruegel leggiamo che:

"L'idea ci creare un nuovo think tank europeo indipendente dedicato all'economia internazionale

deriva da discussioni private che hanno coinvolto politici, imprenditori e altre persone di diversi

paesi europei alla fine del 2002. L'idea è stata approvata e ufficialmente divulgata da Francia e

Germania nella loro dichiarazione congiunta a Parigi il 22 Gennaio 2003. Mario Monti è stato il

primo presidente Bruegel dal 2005 al 2008. Dopo il suo mandato è stato nominato presidente

onorario in riconoscimento del suo grande contributo e sostegno al Bruegel."(il grassetto è nostro,

ndr).

Riguardo all'indipendenza del Brugel sulle scelte economiche ci sarebbe molto da ridire (o da

ridere!) dato che dal 2005, anno della fondazione del Bruegel, Monti è stato anche Consulente

Internazionale per la famigerata Goldman Sachs dei Gesuiti e precisamente membro del Research

Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute. Che strane coincidenze!

"Si sa che Camillo Ruini ha molto a cuore il futuro politico di Marcello Pera e di Mario Monti, il

primo portabandiera dei neocon, il secondo di grande rilievo oggettivo con in più il bonus di

aver frequentato le scuole dei Gesuiti".

Page 222: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

"Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale emerito di Sua Santità per la diocesi di Roma e

Arciprete emerito della Papale Arcibasilica Lateranense, Presidente emerito della "Peregrinatio

ad Petri Sedem", è nato a Sassuolo, in provincia di Modena e diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, il

19 febbraio 1931."

fonte: vatican.va

Quindi chi sta dietro l'Unione Europea di cui Monti è stato uno dei Commissari? I massoni? I

sionisti? Siamo di nuovo al complotto giudaico-massonico? Continuiamo a leggere l'articolo di

RevolutionHarry:

"Noi otteniamo un suggerimento su chi, in ultima analisi, sia dietro all'Unione Europea, quando

guardiamo alla storia che circonda la creazione della sua bandiera.

"L'8 dicembre 1955, alla cattolica 'Festa dell'Immacolata Concezione di Maria, nostra Co-

redentrice' i Ministri Europei delegati adottano ufficialmente la bandiera Europea, dodici stelle su

uno sfondo blu. Essa fu disegnata da Arsene Heitz che oggi è un artista ottantenne a Strasburgo.

Recentemente Heitz ha rivelato ad una rivista francese il motivo della sua ispirazione. Secondo

l'artista egli ha pensato alle 12 stelle su uno sfondo blu esattamente come è rappresentata

nell'iconografia tradizionale di questa immagine dell'Immacolata Concezione. Un devoto

della Vergine Maria, Heitz non dimentica mai la preghiera quotidiana del Rosario. Heitz notò

le parole dell'Apocalisse:"Nel cielo apparve un segno grandioso: una Donna vestita di sole con

la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle", Apocalisse 12:1. Come

Cattolico devoto egli applicò questo a Maria, che è venerata dai Cattolici.

Statua della Vergine Maria nel transetto della cattedrale di Strasburgo, in Francia

Page 223: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

La bandiera dell'Unione Europea è composta da 12 stelle, ed è ispirata dall'aureola di 12 stelle

che appaiono intorno alla Madonna nelle immagini Cattoliche di lei. E, quello che era un

simbolo profondamente religioso divenne la bandiera ufficiale dell'Unione Europea." (il grassetto e la sottolineatura sono nostri, ndr).

Fermiamoci di nuovo e introduciamo un altro articolo del Corriere della Sera dal titolo Dall‟aureola

dell‟immcacolata le dodici stelle dell‟Europa del 14 luglio 2003 a firma di Vittorio Messori, a

quanto pare anche lui "complottista":

"La bandiera dell'Unione ispirata alla corona della Vergine. Che sia una di quelle ironiche «astuzie

della Storia» di cui parlava Hegel? Di certo, il caso è curioso. In effetti, giovedì 10 luglio, a

Bruxelles, con solenne cerimonia è stata presentata la bozza definitiva della Costituzione d'Europa.

E' quella nel cui preambolo non si è fatto il nome del Cristianesimo, provocando le ben note

polemiche e la protesta della Santa Sede. Ma questa stessa Costituzione, nel definire i propri

simboli, ribadisce solennemente che la bandiera europea è azzurra con dodici stelle disposte a

cerchio. Ebbene: sia i colori, che i simboli, che la loro disposizione in tondo, vengono

direttamente dalla devozione mariana, sono un segno esplicito di omaggio alla Vergine. Le

stelle, in effetti, sono quelle dell'Apocalisse al dodicesimo capitolo: «Nel cielo apparve poi un

segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una

corona di dodici stelle». Quella Donna misteriosa, per la tradizione cristiana, è la madre di Gesù.

Anche i colori derivano da quel culto: l'azzurro del cielo e il bianco della purezza verginale. Nel disegno originario, infatti, le stelle erano d'argento e solo in seguito hanno preso il colore

dell'oro.

Insomma: anche se ben pochi lo sanno, la bandiera che sventola su tutti gli edifici pubblici

dell'Unione (e il cerchio di stelle che sovrasta l'iniziale dello Stato sulle targhe di ogni

automobile europea) sono l'invenzione di un pittore che si ispirò alla sua fervente devozione

mariana.

E' una storia di cui circolano versioni diverse, ma che abbiamo ricostruito con esattezza già nel

1995, in un'inchiesta per il mensile di Famiglia cristiana , Jesus . La vicenda, dunque, inizia nel

1949 quando, a Strasburgo, fu istituito un primo «Consiglio d'Europa», un organismo poco più che

simbolico e privo di poteri politici effettivi, incaricato di «porre le basi per un'auspicata federazione

del Continente». L'anno dopo, anche per giustificare con qualche iniziativa la sua esistenza, quel

Consiglio bandì un concorso d'idee, aperto a tutti gli artisti europei, per una bandiera comune. Alla

gara partecipò pure Arsène Heitz, un allora giovane e poco noto designer che al tempo della nostra

inchiesta era ancora vivo e lucido, pur se ultra novantenne. Heitz, come moltissimi cattolici,

portava al collo la cosiddetta «Medaglia Miracolosa», coniata in seguito alle visioni, nel 1830,

a Parigi, di santa Catherine Labouré.

Page 224: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Questa religiosa rivelò di avere avuto incarico dalla Madonna stessa di far coniare e di diffondere

una medaglia dove campeggiassero le dodici stelle dell'Apocalisse e l'invocazione: «Maria,

concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te». La devozione si diffuse a tal punto

nell'intero mondo cattolico da fare di quella «Medaglia Miracolosa» uno degli oggetti più diffusi,

con molte centinaia di milioni di esemplari. Ne aveva al collo una di latta e legata con uno spago

anche santa Bernadette Soubirous quando, l'11 febbraio del 1858, ebbe la prima apparizione della

Signora, che apparve vestita proprio di bianco e di azzurro.

Ebbene, Arsène Heitz non era soltanto uno degli innumerevoli cattolici ad avere su di sé

quella Medaglia nata da un'apparizione, ma nutriva una speciale venerazione per

l'Immacolata. Dunque, pensò di costruire il suo disegno con le stelle disposte in circolo, come

nella Medaglia, su uno sfondo di azzurro mariano. Il bozzetto, con sua sorpresa, vinse il

concorso, la cui commissione giudicatrice era presieduta da un belga di religione ebraica,

responsabile dell'ufficio stampa del Consiglio, Paul M. G. Lévy, che non conosceva le origini

del simbolo, ma fu probabilmente colpito positivamente dai colori. In effetti, l'azzurro e il

bianco (le stelle, lo dicevamo, non erano gialle ma bianche nel bozzetto originale) erano i

colori della bandiera del neonato Stato d'Israele. Quel vessillo sventolò la prima volta nel

1891, a Boston, sulla sede della «Società Educativa Israelitica» e si ispirava allo scialle a

strisce usato dagli ebrei per la preghiera. Nel 1897, alla Conferenza di Basilea, fu adottato

come simbolo dell'Organizzazione Sionista Mondiale, divenendo poi nel 1948 la bandiera

della repubblica di Israele. In una prospettiva di fede è felicemente simbolica questa unione di

richiami cristiani ed ebraici: la donna di Nazareth, in effetti, è la «Figlia di Sion» per

eccellenza, è il legame tra Antico e Nuovo Testamento, è colei nel cui corpo si realizza l'attesa

messianica. Anche il numero delle stelle sembra collegare strettamente le due fedi: dodici sono

i figli di Giacobbe e le tribù di Israele e dodici gli apostoli di Gesù. Dunque, il giudeo-

cristianesimo che ha costruito il Continente unito in uno stendardo.

Sta di fatto che alcuni anni dopo la conclusione del concorso d'idee, nel 1955, il bozzetto di

Heitz fu adottato ufficialmente come bandiera della nuova Europa. Tra l'altro, a conferma

dell'ispirazione biblica e al contempo devozionale del simbolo, il pittore riuscì a far passare

una sua tesi, che fu fatta propria dal Consiglio d'Europa. Ci furono critiche, infatti, visto che gli

Stati membri erano all'epoca soltanto sei: perché, allora, dodici stelle? La nuova bandiera non

doveva rifarsi al sistema della Old Glory, lo stendardo degli Usa, dove ad ogni Stato federato

corrisponde una stella?

Page 225: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Arsène Heitz riuscì a convincere i responsabili del Consiglio: pur non rivelando la fonte religiosa

della sua ispirazione per non creare contrasti, sostenne che il dodici era, per la sapienza antica, «un

simbolo di pienezza» e non doveva essere mutato neanche se i membri avessero superato quel

numero. Come difatti avvenne e come ora è stato stabilito definitivamente dalla nuova Costituzione.

Quel numero di astri che, profetizza l'Apocalisse, fanno corona sul capo della «Donna vestita

di sole» non sarà mai mutato.

Per finire con un particolare che può essere motivo di riflessione per qualche credente: la seduta

solenne durante la quale la bandiera fu adottata si tenne, lo dicevamo, nel 1955, in un giorno

non scelto appositamente ma determinato solo dagli impegni politici dei capi di Stato. Quel

giorno, però, era un 8 dicembre, quando cioè la Chiesa celebra la festa della Immacolata

Concezione, la realtà di fede prefigurata da quella Medaglia cui la bandiera era ispirata. Un

caso, certo, per molti. Ma forse, per altri, il segno discreto ma preciso di una realtà «altra», in

cui ha un significato che per almeno mille anni, sino alla lacerazione della Riforma, proprio

Maria sia stata venerata da tutto il Continente come «Regina d'Europa». (il grassetto e la

sottolineatura sono nostri, ndr). Di Vittorio Messori"

Vittorio Messori insieme al Cardinale Ratzinger, 1984

Una bandiera di ispirazione Cattolica, ci dice il “complottista” Messori sul "complottista" Corriere

della Sera, con dati alla mano; una bandiera che unisce "giudeo-cristianamente" i cattolici ai sionisti

di corte assassini di Israele, paese che abbiamo visto essere nient'altro che un feudo Vaticano; Una

bandiera adottata in una seduta solenne l'8 dicembre 1955, la festa dell'Immacolata Concezione, un

caso, certo, per molti...ma non per tutti.

Andiamo avanti con l'articolo di RevolutionHarry:

"Un'ulteriore confera del coinvolgimento del vaticano nella creazione della UE può essere trovato in

un articolo dell'agenzia di stampa Cattolica Zenit, dal titolo 'Le Origini Cattoliche dell'Unione

Europea'. In esso si legge:

"I leader politici che hanno fondato la CECA si sono rivelati nettamente Cattolici: Robert

Schuman era intensamente devoto alla fede e affermò pubblicamente che le encicliche papali

'definiscono la dottrina cattolica e si legano nella coscienza'. Konrad Adenauer e Alice de

Gasperi [entrambi cattolici devoti] furono particolarmente importanti. Il piano del carbone e

dell'acciaio fu redatto da un funzionario, Jean Monnet, che divenne il primo uomo a ricoprire

la carica che adesso è chiamata Presidente della Commissione. Non era un cattolico

impegnato, ma l'architettura essenziale delle istituzioni era già stata sostenuta da Shuman

prima che Monnet andasse nella sua direzione con il suo progetto."(il grassetto è nostro, ndr).

Come ad esprimere l'importanza di tale coinvolgimento troviamo che Shuman, Adenauer e De

Gasperi sono tutti all'interno del processo di beatificazione. "

Page 226: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Adesso fermiamoci di nuovo ed estraiamo qualche passo dell'articolo "complottista" tratto dal sito

del Centro Pastorale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore dal titolo Alle fondamenta

dell‟Europa: Alcide De Gasperi:

"Per la prima volta nella sua storia, l´Ue ha una propria personalità giuridica, con la facoltà

quindi di firmare i Trattati internazionali. Incorporata nel Trattato tramite un articolo,

diventerà giuridicamente vincolante per tutti i paesi dell´Unione Europea, ma non per Regno

Unito, Polonia e Repubblica Ceca che hanno chiesto e ottenuto un´esenzione.

Se da un lato tali importanti novità ci incoraggiano, ci pongono, dall´altro, di fronte al problema del

futuro dell‟Unione Europea e della sua necessità di rilancio. Il dibattito, però, non può esaurirsi

semplicemente nella ricerca della ripartizione ottimale delle competenze fra la Commissione, il

Parlamento e il Consiglio. E‟ doveroso da parte di tutti noi sfruttare questo momento per una

riflessione sull´identità profonda dell´Europa, sul suo ethos e il suo telos, le sue radici cristiane, la

sua capacità di autocomprensione.

Il dibattito è ampio e complesso. Ritengo tuttavia possa costituire spunto importante per tale

riflessione un breve ricordo della figura del grande statista italiano Alcide De Gasperi, un

ricordo che non ambisce ad essere esaustivo ma che si accontenta di rimandare i Lettori a

personali approfondimenti.

De Gasperi fu uno dei padri fondatori dell´Europa, insieme a Robert Schuman e Konrad

Adenauer (tutti e tre ferventi cattolici, tanto che dei primi due si è aperta la causa di

beatificazione) . Lo statista trentino fu protagonista della ricostruzione politica ed economica

dell´Italia dopo la seconda guerra mondiale e leader dei governi di centro formatisi a partire

dal 1947. Mostrò subito di avere le idee chiare sulla collocazione dell´Italia nell´Occidente

anticomunista e, in qualità di Presidente del Consiglio, carica che manterrà fino al luglio del

1953, contribuì all´uscita dell´Italia dall´isolamento internazionale, favorendo l´adesione al

Page 227: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Patto Atlantico e partecipando alle prime consultazioni che avrebbero condotto

all´unificazione economica dell´Europa.

Alcide De Gasperi

Decisivo in tal senso fu il suo contributo per la formazione del Piano Schuman che avrebbe

condotto nel 1951 alla formazione della CECA . L‟europeismo che animò la vita politica dello

statista trentino nasceva in primis da un forte desiderio di pace dopo gli orrori della guerra che

aveva devastato il nostro Continente. De Gasperi era consapevole che solo un‟Europa unita avrebbe

potuto assicurare al Continente un duraturo periodo di pace e che proprio questa sarebbe stata la via

che avrebbe condotto l´Italia a superare la sua crisi (nota di nwo-truthresearch: questi sono i soliti

pretesti buonisti cattolici per accentrare il potere; ricordiamo che il problema era il nazionalismo

nazista, che abbiamo visto essere appoggiato dal vaticano-gesuiti; su questo argomento vedi in

internet). Da ricordare, infine, i suoi sforzi volti alla creazione della Comunità Europea di Difesa

(CED), che avrebbe dovuto aiutare l´Europa ad acquisire maggiore peso politico nei confronti degli

Stati Uniti, tentativo fallito dopo la bocciatura dell´Assemblèe Nationale nel 1954.

Nelle sue idee c‟era la cultura del cattolicesimo democratico e liberale. Era una visione della

politica profondamente ispirata ai valori cristiani, ma in cui si esprimeva il principio della

laicità dello stato come valore irrinunciabile. (nota di nwo-truthresearch: tutti i leader cattolici

al potere si mascherano dietro la laicità dello Stato per portare avanti gli obiettivi del Vaticano-

Gesuiti).

Fervente praticante (irrinunciabile per lui la S.Messa quotidiana), nel 1993 si è aperta la

causa per la sua beatificazione.

Scriveva Papa Benedetto XVI nel discorso ai membri del consiglio della Fondazione Alcide De

Gasperi il 20 giugno 2009: “spiritualità e politica si integrarono così bene in lui che, se si vuole

comprendere sino in fondo questo stimato uomo di governo, occorre non limitarsi a registrare

i risultati politici da lui conseguiti, ma bisogna tener conto anche della sua fine sensibilità

religiosa e della fede salda che costantemente ne animò il pensiero e l‟azione” .

L´auspicio è che nella riscoperta di questa figura di uomo e di cristiano si possa ancora

trovare ispirazione per le scelte che l´Europa adotterà nei prossimi anni ."

Page 228: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

(il grassetto è nostro, ndr).

Di Robert Schuman leggiamo nel sito Santi Beati e Testimoni:

Robert Schuman

"Robert Schuman, famoso politico franco-tedesco, è ritenuto uno dei padri fondatori

dell‟Unione Europea, insieme al cancelliere tedesco Konrad Adenauer ed all‟italiano Servo di

Dio Alcide De Gasperi.

...

Schuman fu il principale negoziatore di tutti i maggiori trattati quali il Consiglio d‟Europa, il

Patto Atlantico e la CECA. Il 9 maggio 1950 Schuman presentò una proposta, volta a creare

un‟organizzazione europea indispensabile per il mantenimento di pacifiche relazioni, nota

come “Dichiarazione di Schuman”, che formò la base della costituenda CECA, base

primordiale dell‟odierna Unione Europea. Dal 1958 al 1960 fu il primo Presidente del

Parlamento Europeo, che al termine del suo mandato lo nominò “padre dell'Europa ”.

Fu presidente del Movimento Europeo (19.55), e poi dell'Assemblea di Strasburgo (1958). A giusto

titolo è considerato, con Adenauer e De Gasperi, uno dei padri dell'Europa. Tutta la sua

azione fu sempre sorretta e diretta da profonde convinzioni cristiane. Nei posti di grandi

responsabilità da lui occupati, mai si lasciò guidare da altre considerazioni se non da quella del bene

comune. La sua vita privata, in mezzo agli onori, era di una semplicità e frugalità francescane.

Uomo che univa un'intensa vita interiore con una grande riservatezza, un acuto senso politico con

una inflessibile integrità morale, può essere, per tutti coloro che si dedicano alla politica, un

esempio di coerenza umana e cristiana. Dietro richiesta deH'«Institut Saint-Benoìt patron de

l'Europe», associazione costituitasi per manifestare «la santità della politica» attraverso

l'esempio di Robert Schuman, il vescovo di Metz, dopo il nulla osta della Santa Sede (15 nov.

1989), ha iniziato la causa di beatificazione il 9 giu. 1990."

Di Konrad Adenauer leggiamo sempre nel sito Santi Beati e Testimoni:

Page 229: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Konrad Adenauer

"Cattolico praticante, fu politico e statista tedesco, nonché uno dei padri fondatori dell'Unione

Europea, insieme al francese Robert Schuman e all'italiano Alcide De Gasperi, entrambi

Servi di Dio. Cancelliere della Germania dal 1949 al 1963 e leader dell'Unione Cristiano-

Democratica (CDU) dal 1950 al 1966, la sua carriera politica si è dipanata per circa 60 anni.

Anche per Adenauer si levano da più parti richieste di apertura di una sua causa di

beatificazione.

...

Nel 1948 cominciò, con altri esponenti della corrente politica democristiana europea (l'italiano

Alcide De Gasperi e il francese Robert Schuman in primis) l'inizio del processo di

realizzazione di progetti di cooperazione europea da cui nasceranno prima il Mercato

Comune Europeo (Mec), poi la Comunità Economica Europea (Cee) ed, infine, l'Unione

Europea (Uè) con la sua moneta unica Euro (1998). "

Page 230: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Secondo Rino Fisichella, Rettore della Pontificia Università Lateranense:

"L'Europa è nata cristiana e solo nella misura in cui rimarrà tale potrà pensare di conservare

a pieno le proprie idealità e il proprio apporto originale alla costruzione di una civiltà post-

moderna. La Chiesa, da parte sua, è stata davvero la comune e antica madre che ha dato vita

all'unione di tanti popoli, che alcuni oggi sembrano voler dimenticare senza comprendere

dove affondano le proprie origini".

Ritorniamo a RevolutionHarry e al manifesto dell'Unione che abbiamo illustrato all'inizio:

Un'ultima osservazione è che il trattato per la creazione della 'Comunità Economica Europea (CEE)'

è anche conosciuto come il 'Trattato di Roma'. Esso venne fimato a Roma nel 1957 (l‟anno in cui

Giovanni XXIII pensò di indire il Concilio Vaticano II, ndr). Si può facilmente vedere il perché ci

siano quelli che dicono che l'UE è semplicemente la creazione di un nuovo Sacro Romano Impero.

(Nel manifesto dell'Unione Europea con al suo interno la rivisitazione della Torre di Babele di

Bruegel, ndr) a circondare l'immagine della torre possiamo vedere le tradizionali stelle gialle a

cinque punte della bandiera europea. La cosa che colpì in questo caso era che le stelle erano nella

forma di pentagrammi invertiti rispetto alla loro rappresentazione standard.

Particolare dell'immagine del manifesto che mostra i pentagrammi invertiti

Questo doveva essere senza dubbio intenzionale. Nel mondo dell'occulto il pentagramma capovolto

fu a lungo il simbolo del male e del Bafometto, che a sua volta è solo un altro nome di Satana. Lo

slogan del manifesto era 'Europa: Molte Lingue, Una Voce'. Il sottile messaggio qui trasmesso era il

desidero dell'UE e, per estensione, del più ampio Nuovo Ordine Mondiale, di rimuovere

completamente tutte le individualità, con tutto il potere concentrato in una sola persona. In fin dei

conti sembra che la persona che Essi hanno in mente sia il Papa.

L'edificio del Parlamento Europeo a Strasburgo

Page 231: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Infatti, l'edificio stesso del Parlamento Europeo, a Strasburgo, in Francia, ha la forma di una torre

che risulta finanche incompiuta. Non è un caso, è stato progettato per essere una rappresentazione

della Torre di Babele incompiuta. L'Unione Europea non è certo timida nella sua associazione alla

Torre di Babele. Nel 2004 ci fu un progetto intitolato la 'Torre di Babele Europea'.

Sul lor sito essi dichiararono che:

"La realizzazione degli obiettivi del progetto è stata sostenuta con l'attuazione del Portfolio Europeo

delle Lingue al fine di migliorare il processo di sviluppo di un modello di cittadino europeo."

Altri simboli occulti associati con l'UE comprendono una statua di donna a cavallo di un toro, fuori

dal suo ufficio a Bruxelles. Questo è il simbolo che è stato ripetuto nel corso degli anni su diverse

monete e francobolli. La donna si dice che sia la dea pagana Europa e, secondo la tradizione, il toro

è il dio Zeus sotto mentite spoglie. Nella storia Europa si arrampica sul dorso del toro, che poi si

tuffa in mare e la stupra. Zeus porta poi Europa a Creta, dove le rivela la sua vera identità. Zeus è in

realtà solo un altro nome di Satana.

Europa in sella al toro Zeus (Satana)

Nella Bibbia leggiamo che è Pergamo dove 'Satana ha il suo trono'. Questo sarebbe stato il Grande

Altare di Pergamo, il quale venne dedicato al dio Zeus. La comprensione della vera natura

dell'Unione Europea sembra così abbastanza adatta per poter essere simbolizzata come l'Europa

stessa che viene violentata e sedotta da Satana.

Alcuni collegano la statua alla 'donna in sella alla bestia' riferendosi al Libro della Rivelazione della

Bibbia. E' molto probabile che ci sia qualcosa di vero in questo, ma l'esplorazione di questo tema

potrebbe allungare ancora di più un articolo già molto lungo.

La storia biblica della Torre di Babele può essere brevemente riassunta come segue.

La torre fu costruita nell'antica Babilonia che fu fondata dal re tiranno e dittatore Nimrod.

Nimrod

Page 232: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Babilonia è considerata la principale fonte di tutti i 'misteri' occulti e Satanici. Nimrod si ribellò a

Dio creatore e cercò di eliminare la fede in Lui. Uno dei suoi metodi fu quello di aumentare il

livello della tirannia (controllo centrale da parte dello Stato) cosicché la gente avrebbe dovuto sia

imparare che dipendere da lui e dal suo potere. Anche allora la classe dirigente, nelle sembianze di

Nimrod e di sua moglie Semiramide, sapeva che se una persona era schiava spiritualmente allora lui

o lei potevano essere totalmente controllati. Questo divenne anche il proposito della 'deificazione'

della Sovranità e il controllo da parte della linea di sangue di tutta la ricchezza e la proprietà.

La stessa Torre 'con la cima nei cieli' era il luogo dove Nimrod era destinato a lavorare seduto sul

suo trono e a governare come un dio dal cielo come un mandatario del suo padrone Lucifero

(quando i seguaci della New Age o gli occultisti parlano del genere umano come se fosse un Dio o

degli dei vale la pena ricordare che questo è un concetto molto gerarchico, con alcuni 'dei' che sono

più uguali degli altri).

Nimrod era conosciuto in qualità di molte cose, ma soprattutto era il dio del sole (simbolo di

Lucifero). Egli fu il primo a cercare di riunire l'umanità con una sola lingua e un solo sistema

politico e religioso. Il sistema religioso diviene l'apice dei misteri che rappresentavano il culto del

dio sole Luciferiano. Nimrod è stimato dalla massoneria ed è persino considerato da alcuni come il

primo muratore, con la torre stessa come impresa massonica. Questa non è una sorpresa perché,

come vedremo tra poco, i livelli superiori della massoneria adorano Lucifero. I paralleli tra la

costruzione della Torre e la dottrina di Lucifero possono essere visti nel versetto biblico di Isaia

14:14, dove Lucifero dice:

"Salirò al di sopra delle altezze delle nubi; sarò simile all'Altissimo".

Il significato del simbolismo del palazzo del parlamento UE e quello che il manifesto trasmette è

che coloro che sono in ultima analisi i responsabili della creazione dell'UE stanno continuando la

filosofia di Nimrod e cercano di finire quello che lui aveva iniziato. Un Nuovo Ordine Mondiale

con una falsa unine dell'umanità, in ultima analisi al servizio di Lucifero. Secondo i racconti biblici

Dio ostacolò questo piano satanico dando ai lavoratori diverse lingue e disperdendoli in tutto il

mondo. Questo singolo atto minò l'agenda di Satana/Lucifero per diverse migliaia di anni.

Potremmo essere tentati di percepire questo attuale tentativo di unire l'umanità come una cosa

buona, ma è indispensabile capire che la forza trainante è la stessa vecchia agenda

Satanico/Luciferina perseguita dagli occultisti generazionali al servizio del grande maligno.

Nimrod fu considerato il 'Sommo Sacerdote dei Misteri Babilonesi'. Questo titolo, qualche volta

chiamato „Pontifex Maximus‟, alla fine arrivò ad essere conferito a Giulio Cesare. Questo incarico

fu mantenuto dagli imperatori romani fino al 376 quando il Graziano lo rifiutò. Successivamente

passò al vescovo di Roma, Damaso, nel 376. Fino ad oggi uno dei molti titoli del Papa è quello di

Pontifex Maximus (Pontefice Massimo), il quale suggerisce che costui è anche il 'Sommo

Sacerdote dei Misteri Babilonesi'.

Un'introduzione alla natura pagana della Chiesa Cattolica può essere trovata in alcuni video nella

rete (estratto da: http://revolutionharry.blogspot.com/2011/06/mass-immigration-and-new-tower-of-

babel.html)

Viste tutte queste schiaccianti evidenze, a noi di nwo-truthresearch risulta francamente ridicolo

affermare che l'Unione Europea sia un costrutto meramente massonico, quando i fatti indicano il

coinvolgimento, in tutti gli aspetti, di ferventi cattolici devoti al Vaticano. Ci risulta altresì ridicolo

l'affermare che il Vaticano sia un attore secondario nella creazione del Nuovo Ordine Mondiale di

cui l'Unione Europea è un tassello fondamentale. Come avete letto sopra il Vaticano è il

protagonista principale nell'edificazione di tale impero in ogni sua fase, impero che sta mandando in

rovina milioni di persone in tutti i paesi suoi aderenti. La ridicolaggine sulla secondarietà del

Vaticano-Gesuiti nel portare avanti il Nuovo Ordine Mondiale è anche evidente se si

approfondiscono le ricchezze di tale potenza millenaria (vedi a tal proposito Chi è l‟uomo più ricco

della terra? e Le Finanze Vaticane), e il suo ruolo storico di aspirazione alla conquista e alla

Page 233: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

sopraffazione dei popoli, come avvenuto con le crociate. L'Europa che vediamo sotto i nostri occhi

è un continente debole creato apposta per essere vittima della speculazione finanziaria di Goldman

Sachs e dei suoi dipendenti cattolici Mario Draghi, Mario Monti e Romano Prodi, tutti ferventi

europeisti continuatori dell'opera degli avi padri fondatori cattolici. Questa crisi europea derivante

dalla speculazione, avrà come risultato il consolidamento del potere finanziario Catttolico Romano

e richiamerà ulteriori forti politiche di accentramento di potere politico nelle mani del Vaticano-

Gesuiti, perchè, come afferma lo stesso Bruegel-Mario Monti:

"Non dobbiamo sorprenderci che l'Europa abbia bisogno di crisi e di gravi crisi per fare passi

avanti. I passi avanti dell'Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali ad

un livello comunitario."

Il fatto che nessuno prima d'ora vi abbia mai parlato di tali schiaccianti prove contro il Vaticano-

Gesuiti per noi significa solo che in Italia vige il serrato controllo della controinformazione, ove la

colpa è sapientemente dirottata verso i cosiddetti banchieri Illuminati o i sionisti. Ma sia gli

illuminati che gli ebrei sionisti sono solo una facciata del Vaticano-Gesuiti, come abbiamo più volte

analizzato nel nostro blog.

Fermiamoci un attimo per comprendere esattamente come funziona il “debito pubblico” rispetto alla

sovranità monetaria, che è stata aggredita assieme ad altre sovranità (energetica, alimentale, tessile,

produttiva, agricola, informativa, scolastica) dopo aver demolito in seguito alle due grandi guerre,

secondo un piano organico (vedi scambio epistolare tra Pike e Mazzini) le sovranità monarchiche,

le stesse che ricadevano sotto l‟influenza del Papa Romano.

Il debito pubblico non esiste, è solo un errore linguistico

Considerazioni sulla crisi del debito nel sistema monetario contemporaneo:

1- Il problema del debito pubblico è una delle più grandi ipnosi di massa della storia. Perché in

realtà il problema del debito pubblico, per uno stato a moneta sovrana, non esiste. Siccome il denaro

è creato dallo stato attraverso la banca centrale, la banca centrale è in grado di addebitare al tesoro

tutto il denaro necessario alle spese dello stato, alle infrastrutture e agli investimenti... (in maniera

adeguata e proporzionale alla crescita economica e alla massa monetaria in circolazione - per non

creare eccessiva inflazione).

Solo che non vuole farlo. Purtroppo ciò che avviene oggi è che la banca centrale crea nuovo denaro

mettendolo in circolazione quasi esclusivamente a beneficio del sistema bancario. Queste iniezioni

di liquidità (489 miliardi recentemente) vanno sì a beneficiare i mercati finanziari, ma entrano solo

limitatamente nell'economia reale.

2- L'unica causa della crisi economica e della sfiducia dei mercati in molte nazioni dell'area euro

come l'Italia, è l'adozione dell'euro come moneta.

Il malgoverno e gli sprechi, e tutto quello che ci vogliono far credere, non c'entrano un bel niente,

nisba, zero. L'entità del debito pubblico nemmeno. (Per esempio il Giappone ha un debito pubblico

molto più grande di quello dell'Italia, eppure i rendimenti dei suoi titoli di stato sono vicini allo

zero. Questo perché il Giappone ha una banca centrale che stampa yen, e quindi nessuno dubita

della sua capacità di ripagare i debiti).

Il problema dell'euro invece, è che l'euro è una moneta tecnicamente straniera, e quindi gli stati

come l'Italia che l'hanno adottata, non possono garantire la restituzione dei debiti nella loro moneta,

perché non hanno più la facoltà di crearla..., possono solo prenderla in prestito. Questo diritto di

Page 234: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

creare moneta nell'area euro è oggi esclusivo della BCE, che però sembra avere dei piani non molto

in sintonia con quello che è l'interesse delle nazioni dell'area euro...

(Ora la stangata di Mario Monti è di 40 miliardi. PER EVITARE LA STANGATA BASTAVA

CHE LA BCE INVECE DICESSE AD UN FUNZIONARIO DI DIGITARE "40.000.000.000 euro"

NEL CONTO DEL TESORO ITALIANO sotto le "passività" e la stessa cifra nel suo conto nelle

"attività”.

Impiegava un minuto. Dopodichè lo stato italiano poteva accreditare stipendi, pensioni, pagare

forniture, bollette perchè il suo conto corrente era aumentato di 40 miliardi.... - dal forum di

cobraf.com)

3- Lo stato potrebbe creare moneta senza emettere titoli di stato, direttamente accreditando il tesoro,

a tasso zero.

Ad ogni modo, per rimanere ad oggi, anche il debito accumulato tramite titoli di stato e i

conseguenti interessi, sono un problema irrilevante per uno stato a moneta sovrana. Solitamente lo

stato emette semplicemente nuovi titoli di stato per rimborsare i titoli di stato giunti a maturazione.

Inoltre i rendimenti sui titoli di stato arricchiscono i cittadini che acquistano i titoli di stato, a rischio

zero perché il debito di uno stato a moneta sovrana è sempre solvibile.

Alla base rimane sempre la facoltà dello stato di creare moneta dal nulla, e la conseguente certezza

della sua abilità di ripagare i debiti e gli interessi.

4- Il problema del debito pubblico è unicamente un problema LINGUISTICO.

Il debito pubblico non può essere chiamato debito pubblico, perché in uno stato a moneta sovrana, il

denaro da restituire è creato dal colui che è indebitato. Supponiamo che io sia l'unica persona al

mondo ad avere il diritto di creare "ciccrigoti" (- non so so cosa siano...), ma ho facoltà di produrne

in maniera illimitata e istantaneamente, dal nulla: a questo punto, il fatto che io abbia un debito di

un milione di trilioni di "ciccrigoti" con te non significa nulla, perché tu non dubiterai della mia

ability to pay, ovvero della mia abilità di restituire i "ciccrigoti", perché li posso creare

istantaneamente.

Lo stesso discorso vale per una moneta sovrana come il dollaro, lo yen, o il franco svizzero...

Quindi in questo senso è improprio usare il termine "debito", perché qui si tratta di qualcosa che è

sempre restituibile per definizione.

5- Il problema del debito pubblico è unicamente un problema LINGUISTICO. Questo perché la

moneta è creata dal nulla dallo stato, senza alcuna parità o convertibilità con l'oro o con altri beni

fisici reali. Se fossimo sotto il gold standard, allora sì, il debito pubblico sarebbe un problema reale,

perché quanto dovuto corrisponderebbe a un equivalente in oro. Ma oggi, all'interno del nostro

sistema monetario, il debito pubblico per uno stato a moneta sovrana non è un debito reale, perché

non corrisponde ad alcun bene materiale che deve essere restituito.

6- Il problema del debito pubblico è unicamente un problema LINGUISTICO.

Il debito pubblico si accumula essenzialmente attraverso il deficit di bilancio dello stato. Ma il

deficit dello stato, nel sistema monetario contemporaneo, è positivo, perché significa semplicemente

che lo stato immette PIU' moneta nel sistema economico privato, di quanto ne riceve indietro con le

tasse. Siccome i soldi non piovono dal cielo (e non sono convertibili in oro), ma li crea dal nulla

uno stato a moneta sovrana, quando lo stato è in deficit arricchisce i cittadini, perché questo

significa che distribuisce più soldi nella società di quanti ne richiede indietro. Invece quando lo

stato è in surplus, significa che i soldi che entrano nelle casse dello stato grazie alle tasse, sono di

più di quelli che lo stato spende per la società, e quindi i cittadini si impoveriscono.

Attenzione: il governo Monti ha inserito nella costituzione italiana la parità di bilancio. Quindi per

legge costituzionale, l'Italia non può più arricchirsi.

Page 235: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

7- Solo un forte aumento delle esportazioni - di solito grazie alla svalutazione - può compensare la

perdità di ricchezza dei cittadini dovuto a un surplus di bilancio dello stato, perché con un aumento

delle esportazioni entrerebbe nuovo denaro fresco proveniente dall'estero entrerebbe nel sistema.

L'equazione base del sistema economico contemporaneo basato sulla moneta creata dalla stato (dal

nulla), è:

Domestic Private Balance + Domestic Government Balance + Foreign Balance = 0 [bilancio

domestico privato + bilancio domestico dello stato + bilancio estero = 0]

Quindi matematicamente, perché il bilancio privato (quello dei cittadini) sia in positivo (in surplus),

è necessario che il bilancio dello stato sia negativo (in deficit), (a meno che, come già detto, non ci

sia una grossa influenza positiva del bilancio estero).

In pratica, più lo stato a moneta sovrana spende a deficit, più arricchisce i cittadini.

Quindi riassumendo, la crisi economica mondiale è di natura ipnotica, ed è causata essenzialmente

dall'ossessione di ridurre il debito pubblico, quando per DEFINIZIONE, in questo sistema

economico, il debito pubblico, non è debito, perché equivale alla ricchezza, cioè al denaro messo in

circolazione a beneficio dei cittadini.

Quindi o qualcuno si inventa una nuova parola da inserire nel dizionario, o non ne usciamo più. Io

consiglierei per esempio "beneficio pubblico" invece di debito pubblico.

8- Concludendo, la crisi economica del debito, nasce come ipnosi di massa e si concretizza nella

realtà solo perché è utile:

A. alle elite finanziarie (che si arricchiscono prima con la speculazione, e poi acquisendo attività

economiche fallite e nazioni a prezzi stracciati, e potendo disporre di nuova forza lavoro con salari

molto più bassi).

B. alle elite politico-massoniche-globaliste (che grazie alla paura, all'insicurezza e alla sofferenza

della popolazione durante periodi di crisi, possono portare avanti con facilità i loro progetti politici

in maniera autoritaria e antidemocratica).

Generalmente questi due gruppi elitari A e B, sono in realtà la stessa cosa.

di Daniel Mayoraz,

Fonte: http://www.nuvolenelcielo.net/36/post/2011/12/il-debito-pubblico-non-esiste-solo-un-errore-

linguistico.html

Torniamo a noi, con le idee un po‟ più chiare su nozioni base di economia monetaria, per trattare

della crisi che ci sta introducendo al Nuovo Ordine Mondiale e in escatologia ai Tempi Finali per

consegnarci all‟AntiCristo. Saranno i tempi anche della legge cappio che a livello mondiale imporrà

il microchip. Come fare per prepararsi all‟Armagiddon? Il centro della crisi presiede in Italia perché

si vuol farla finita proprio con la Chiesa di Roma, l‟ultimo vero ostacolo all‟assalto di Satana.

Ida Magli – L‟impero sulle nostre spalle

La verità sulla storia degli Italiani non è ancora mai stata raccontata perché sono i vincitori a

scriverla e i vincitori sono sempre i governanti, i Capi, non il popolo. Una cosa però è sicura: è stata

Page 236: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

sempre uguale a quella che stiamo vivendo in questo periodo. Gli Italiani, debbono sacrificarsi,

pagare, soffrire, combattere, morire affinché i politici di turno possiedano il proprio Impero. E‟

questo che hanno perseguito, sotto le vesti dell‟unificazione europea, dalla fine della seconda guerra

mondiale ad oggi: possedere un Impero, alla pari di ogni governante, Dittatore, Re, Papa o

Imperatore del passato. Contrariamente al passato, però, questa volta l‟impero non era possibile

conquistarselo con gli eserciti combattenti: la seconda guerra mondiale, con le sue catastrofiche

conseguenze, con l‟atomica e le due potenze mondiali in lotta fra loro, costringeva a seguire un

percorso nuovo. E‟ nata così una grande idea: farsi l‟Impero tutti d‟accordo, con la pace, con il

denaro, con le banche.

Quando mai, però, un governante può dire ai sudditi che vuole farsi un impero eliminando la Patria,

togliendo di mezzo la Nazione, consegnandone l‟indipendenza e la libertà agli stranieri? Di solito

almeno questa consolazione ai sudditi la si lascia: che combatta, si sacrifichi e muoia per la

grandezza della patria, per amore verso la propria terra e i propri figli. Quindi questa volta ai poveri

cittadini d‟Europa sono state raccontate menzogne su menzogne: diventeremo ricchi, non dovremo

adoperare il passaporto, avremo il mercato più potente del mondo, saremo d‟esempio a tutti per la

nostra giustizia, per la nostra ineguagliabile democrazia. Democrazia, democrazia, democrazia! Se

si facesse un concorso per stabilire quale parola è stata usata più di frequente dal 1950 ad oggi nella

povera Italia condannata a costruire l‟impero europeo, sicuramente “democrazia” lo vincerebbe. Lo

vincerebbe perché i governanti l‟hanno pronunciata (e la pronunciano) ogni volta che ne hanno

eliminato un pezzo fino a giungere, come oggi, ad eliminarla tutta. Per costruirsi l‟impero

bisognava distruggere gli Stati, possibilmente senza che i sudditi se ne accorgessero. Ma è stato

facilissimo, addirittura più facile di quanto i governanti non pensassero, perché i poveri cittadini

d‟Europa, e quelli italiani soprattutto, erano talmente lontani dal supporlo che perfino adesso, di

fronte all‟evidenza, non riescono a crederlo. Via i confini fra gli Stati! Quale immensa,

meravigliosa democrazia. Ma uno Stato come fa ad essere “Stato” se non è padrone di un territorio?

Non chiedetelo a nessuno perché queste sono domande che in democrazia non si fanno. Via la

moneta nazionale! Quanto è democratico dipendere dalla Banca centrale europea. Ma uno Stato

come fa ad essere “Stato” se non possiede la propria moneta? Non domandatelo a nessuno perché le

domande sulle banche non è democratico farle. Anzi: le banche sono diventate a poco a poco il più

democratico corpo di polizia che esista al mondo; un corpo separato, mille volte più efficiente dei

poveri carabinieri, al servizio esclusivo della dittatura dei banchieri, con la propria torretta di

guardia ogni cinquanta metri. Ha un solo compito, il compito determinante: informare di ogni

nostro respiro, tramite lo straordinario braccialetto elettronico che si chiama “conto corrente”, i

grandi Capi stranieri, mai eletti e sconosciuti ai cittadini, che hanno messo fine all‟ultima parvenza

degli Stati nazionali unificando democraticamente fiscalità e bilanci dell‟Impero. E le celebrazioni

per i 150 anni dell‟Unità d‟Italia? Che le abbiamo fatte a fare? Ah! Questa è stata una carta superba

che la buona sorte ha messo a disposizione dei governanti più traditori che gli Italiani, pur con una

tragica storia di tradimenti alle spalle, abbiano mai avuto. Quale maggior fortuna che quella di

godersi gli onori dell‟esaltazione dello Stato mentre lo si pugnala?

Quasi tutte le dittature sono nate con il consenso delle autorità legittime. Nessuna, però, ha avuto,

una maschera grottesca, addirittura inverosimile, come l‟attuale: il voto dei parlamentari in carica

per uccidere lo Stato sul quale governa. La battaglia per l‟euro, infatti, è la battaglia finale che è

stata scatenata appositamente per sbaragliare gli Stati nazionali. Il problema non è il debito, come

ormai tutti sanno, ma il non possedere la banca nazionale che emetta la moneta. Nessuno si illuda

che la battaglia sterminatrice non sarà portata fino in fondo, malgrado sia evidente che l‟Unione

europea finirà come al solito, con il conflitto fra gli Stati più forti, perché era questo lo scopo fin dal

principio: distruggere con il gioco del denaro quello che non si poteva distruggere con i cannoni.

Non credo che i parlamentari italiani siano tutti privi di una sia pur minima briciola di senso

Page 237: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

dell‟onore e del dovere verso quei poveracci che hanno avuto fiducia in loro. Prima di consegnarsi

alla storia come traditori e assassini dell‟Italia, si rendano conto che, rifiutando il proprio consenso

e pretendendo il ritorno alla sovranità monetaria, sarebbero ancora in grado di salvare gli Italiani in

modo legittimo dal prossimo futuro di insurrezione e di guerra in Europa. E‟ un appello che scrivo

nella speranza di un ultimo ravvedimento; ma anche perché i testimoni della orribile tragedia che

stiamo vivendo, hanno il dovere di lasciare agli storici di domani una documentazione certa sui

responsabili della fine della civiltà europea.

Ida Magli

Fonte: www.italianiliberi.it

Roma, 17 Dicembre 2011

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=42353

Non tacere più, Madre Chiesa, ma grida forte e difendi i tuoi figli.

C‟è qualcosa di sorprendente – per me, cattolico – nel silenzio della Chiesa di fronte a quello che

sta accadendo in Italia e in Europa (come di fronte alla sanguinosa guerra alla Libia o ai tamburi di

guerra che arrivano dal Medio Oriente attorno alle armi nucleari iraniane).

I vescovi e la Santa Sede ci hanno abituato a un grande interventismo (per molti perfino esagerato).

E‟ dunque strano che da settimane non si sia sentita una parola su una crisi che rischia di travolgere

l‟Europa e il mondo intero e che ha come epicentro l‟Italia.

Eppure è la più grave crisi dalla seconda guerra mondiale (nemmeno l‟invito – che mi ero

permesso di fare – a un‟iniziativa di preghiera per l‟Italia è stata raccolta).

LA MAZZATA

Lo scenario è cupissimo. Personalmente ho visto di buon occhio la nascita di questo governo,

sperando in una grande pacificazione nazionale e nel risanamento economico (sono stato fra i pochi,

su questo giornale, a sostenerlo).

Mi auguro ancora che riesca. Ma devo riconoscere che ormai la delusione è grande non solo per le

cadute di stile, l‟arroganza o i tempi sbagliati. Soprattutto perché si annunciano provvedimenti

disastrosi per gli italiani e per l‟economia in generale.

Le famiglie del nostro Paese stanno per essere colpite da una mazzata di dimensioni inaudite da

parte dello Stato e i vescovi italiani – che continuamente e giustamente alzavano la loro voce

fino a un mese fa chiedendo il “quoziente familiare” e “la crescita” – non proferiscono parola.

Sembrano intimiditi dai professori. Ma spennare così i contribuenti con irpef e ici non sembra una

performance da “luminari”: sarebbe stato capace qualsiasi politicante.

Da “scienziati” tanto celebrati ci si aspettava che finalmente tagliassero gli sprechi, non la sanità

(che è già al lumicino). Dovevano andare a tassare i conti correnti in Svizzera (come hanno fatto

Germania e Francia) e non dissanguare ancor più i contribuenti onesti che già sono messi in

ginocchio dal fisco.

Page 238: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Avrebbero dovuto finalmente mettere a reddito (magari a garanzia del debito) l‟enorme

patrimonio pubblico, non affamare le famiglie e colpire i malati, deprimendo ancora di più

l‟economia.

D‟altra parte se questi “professori” fossero economisti così bravi non sarebbero stati a suo tempo

così entusiasti dell‟euro magnificandolo come la via del paradiso. Quando invece è stata la via

dell‟inferno.

Adesso sono stati chiamati a sistemare le cose. Ma il timore è che costoro non siano i medici,

bensì la malattia. Anche perché è il rigore monetarista che ha creato il problema, non può essere

dunque la soluzione.

FINE DELLA LIBERTA‟?

La nascita del governo dei tecnici è già stato un colpo alla democrazia (a proposito: dove sono

coloro che hanno strillato finora contro il “porcellum” e il parlamento dei nominati? Com‟è che si

fanno piacere un governo di non eletti da nessuno?).

Ma ora vi si aggiunge un colpo pure alla libertà civile ed economica, perché l‟ulteriore vessazione

fiscale (oltretutto con misure poliziesche) porta a una drastica riduzione della libertà.

Lo Stato è sempre più padrone delle nostre vite, dei nostri beni, del nostro lavoro e questo è

drammatico.

Dov‟è la Marcegaglia che strillava contro la pressione fiscale e che ogni giorno protestava per la

“crescita”? E‟ in corso un formidabile passaggio di ricchezza dalle famiglie (dai loro risparmi)

verso altre destinazioni. E gli italiani sono indifesi.

Tutte le polemiche sulla casta (concentrate solo sulla politica) hanno portato a questo: nessuna

riduzione dei privilegi e in più una nuova casta tecnobancaria che domina con una democrazia

sospesa. Pure il Pdl tace e acconsente.

In questa generale mancanza di dibattito, di posizioni critiche, il silenzio dei vescovi italiani si nota

poco. Ma c‟è e pesa.

Io non condivido naturalmente il malizioso sospetto di chi insinua che la Cei starebbe coperta

per evitare che il governo apra il dossier “ici degli enti ecclesiastici” e “otto per mille”.

Ma proprio perché non credo a queste insinuazioni mi aspetto che i vescovi facciano sentire

fragorosamente la loro voce.

Non è “Avvenire” che ha celebrato il presunto “ritorno” dei cattolici alla politica grazie al convegno

di Todi? Non è a Todi che è stato abbattuto il precedente governo?

LA BEFFA DI TODI

Ebbene, ieri, proprio il protagonista di Todi, cioè il leader della Cisl Bonanni – che fu

arbitrariamente considerato per l‟occasione la voce ufficiale del mondo cattolico – è apparso deluso

dal governo tecnico che se ne infischia di lui e della Cisl.

Quelli di Todi sono stati cattolici “usa e getta”. Oggi non servono più.

Page 239: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Il “Corriere della sera”, che con “Repubblica” considerò la dichiarazione di Bonanni come il colpo

di grazia della Chiesa sul governo Berlusconi, ieri ricordava “crudelmente” che col governo di

centrodestra Bonanni aveva il filo diretto: praticamente la Cisl pesava enormemente.

Oggi meno del due di briscola. E questa è la “vittoria” di Todi.

Fra le pochissime voci critiche c‟è quella di Giuseppe de Rita, con il Rapporto Censis.

Ha denunciato che la crisi viene dal “non governo della finanza globalizzata”, che siamo ormai

“etero diretti, vista la propensione degli uffici europei a dettarci l‟agenda” e che la politica è

“prigioniera del primato dei poteri finanziari”.

In sostanza i cittadini non contano più nulla: “in basso il primato del mercato, in alto il primato

degli organismi apicali del potere finanziario”. Così muore la democrazia e anche l‟economia

perché “la finanza certo non fa sviluppo”.

Sembra una denuncia pesantissima, ma è stata pressoché ignorata. Pure in casa cattolica benché De

Rita sia da sempre il sociologo di riferimento della Chiesa italiana (anno scorso c‟è stato perfino

qualche movimento ecclesiale che ha fatto, del precedente Rapporto Censis – che nel 2010 era

grigio e astruso – un argomento di riflessione pubblica: oggi nulla di nulla).

Impressiona pure che l‟insieme dei vescovi europei e la Santa Sede che così fortemente hanno

chiesto il richiamo alle “radici cristiane” nella Costituzione europea assistano oggi in totale

silenzio al possibile disfacimento dell‟Europa stessa.

Eppure sono stati i cattolici (De Gasperi, Schuman, Adenauer) a costruire l‟unità europea, mentre

sono i tecnocrati che hanno rifiutato le “radici cristiane” ad averla portata sull‟orlo del

baratro.

E il “caso Merkel-Germania”?

I TEDESCHI NON RICORDANO

Perfino due grandi statisti tedeschi come Kohl e Schmidt hanno criticato l‟assurda rigidità della

Merkel (una protestante cresciuta sotto il comunismo della Ddr).

Chi più e meglio del Papa tedesco potrebbe parlare a quel popolo per dirgli che magnanimità e

solidarietà converrebbero pure a lui?

Ci sarebbe bisogno di ricordare ai tedeschi che, dopo la Prima guerra mondiale, proprio la feroce

imposizione da parte dei vincitori dei “risarcimenti di guerra” scaraventò la Germania (e l‟Europa)

nella crisi.

Mentre nel secondo dopoguerra – quando i tedeschi avrebbero meritato ben più pesanti ritorsioni –

ebbero invece il piano Marshall americano. E convenne a tutti. E‟ la prova che proprio la

magnanimità costruisce benessere e pace.

Bisognerebbe ricordare agli amici tedeschi che la loro riunificazione (con la parità del marco) in

parte l‟abbiamo pagata tutti.

Page 240: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

E pure che loro pretendono di imporre sanzioni agli altri, ma non le accettano per sé (com‟è noto

furono proprio loro, con la Francia, a sgarrare sul patto di stabilità nel 2003. E non ebbero

penalizzazioni).

I tedeschi non hanno memoria storica. E anche la fissazione della moneta forte, contro lo

spauracchio dell‟inflazione, non ha fondamenti storici: infatti ad aprire le porte a Hitler non fu

l‟inflazione del primo dopoguerra, ma la depressione (e la disoccupazione) per la crisi del

1929.

Chi, più e meglio della Chiesa, potrebbe oggi ricordare ai tedeschi il dovere della solidarietà che

hanno verso questa Europa che la Germania ha devastato con il suo orrore? Ci

guadagnerebbero anche loro.

Speriamo che una voce si alzi…

Antonio Socci

Da “Libero”, 4 dicembre 2011

http://www.antoniosocci.com/2011/12/non-tacere-piu-madre-chiesa-ma-grida-forte-e-difendi-i-tuoi-

figli/

Per questo ed altro ancora riporto un piccolo saggio di Paolo Barnard, che non è un sedicente

Cattolico -come la Ida Magli o Antonio Socci, che dovrebbero per prima cosa prendersela con colui

che ancora chiamano „papa‟- ma persona che ama e cerca la verità, che è in cammino. Merita essere

citato più di chiunque altro, anche se poi alla fine, non si accorge che anche l‟aborto, il divorzio e

altre rivoluzioni culturali sono servite per addomesticarci e annientare la morale cristiana. Alla

prossima e tenete un occhio sul MARCHIO DELLA BESTIA, microchip o che sia. E‟ l‟ultimo atto!

Non sto ironizzando né provocando. Prendo in mano l‟Italia di oggi, Stato membro dell‟Eurozona

che usa una moneta straniera che si chiama Euro, che le viene fornita interamente da prestatori

privati, senza alcun appoggio della Banca d‟Italia. E in effetti questa Italia, così messa, deve, per

sopravvivere, pareggiare i bilanci come minimo. Ma non solo. Deve arrivare al surplus di bilancio,

cioè lo Stato dovrà tassarci molto di più di quello che ci dà come ricchezza finanziaria. Questo

significa che dovremo tutti diventare più poveri, e soffrirne le orrende conseguenze sociali. Non si

scappa. Monti e Draghi in questo hanno ragione, la loro ricetta non fa una grinza, è, tecnicamente

parlando, un obbligo ineludibile. Anzi, è troppo tenera. E, di nuovo, non sto ironizzando.

Esiste una regola aurea in economia che stabilisce questo, e ve lo spiego in sequenza:

- un Paese con moneta NON sovrana come siamo noi, per poter onorare gli interessi sui suoi titoli di

Stato emessi (i BOT, BTP…) deve pagare un tasso d‟interesse sui quei titoli non di molto superiore

al tasso della sua crescita economica. Esempio: se quel Paese cresce al 2%, non può pagare tassi al

5, al 6, al 7,5 % ecc. Se no prima o poi fallisce. Noi stiamo crescendo quasi zero, e paghiamo tassi

d‟interesse dal 6 al 7%. Semplificando, è come se uno guadagnasse 1 soldo ma dovesse pagare un

affitto di 6 soldi. Come fa?

Page 241: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

- L‟Italia dell‟Euro non sovrano deve dunque trovare la differenza (soldi) in qualche modo, se no

fallisce. E dove li può trovare? Monti, che non è un impreparato, lo sa bene: deve incassare tasse al

netto, tagliare la spesa pubblica, e/o generare un forte aumento dell‟export. Vediamoli:

- le tasse al netto sono prelievi da parte dello Stato sui nostri conti correnti, prelievi che devono

essere superiori a ciò che lo Stato versa nei nostri conti correnti. I tagli alla spesa pubblica sono la

logica conseguenza di quanto appena detto, poiché la spesa pubblica è proprio ciò che lo Stato che

versa nei nostri conti correnti. L‟aumento dell‟export è la terza mossa, che però non elimina le altre

due ovviamente. Vediamola:

- per esportare di più di quando importiamo, quindi per incassare Euro al netto, l‟Italia deve

produrre cose a prezzi competitivi. Per essere competitiva ha tre strade: una non esiste più, perché

necessitava di moneta sovrana, che non abbiamo più; la seconda è calare il costo del lavoro in

fabbrica, così che i nostri prodotti costino un po‟ meno di quelli dei rivali stranieri. La terza è di,

ovviamente, far sì che gli italiani desiderino meno prodotti esteri (Iphone, Audi, Chanel, Sony,

benzina…), perché se noi ne vogliamo invece tanti l‟Italia non riuscirà mai a esportare più di quanto

importa e quindi a incassare i soldi al netto che servono per il debito. E come si fa a convincere noi

italiani a voler meno cose estere? Siamo troppo viziati, l‟unica è impoverirci, punto. Monti lo sa, è

un esperto, e questo fa.

Riassumendo: l‟Italia dell‟Euro in effetti, e non ironizzo, deve trovare denaro per pagare i tassi sul

suo debito, e ne deve trovare tanto, poiché la differenza fra la sua crescita economica e i tassi che

paga è enorme (crescita quasi 0%, tassi quasi 7/8%). Quel denaro lo possiamo solo trovare

tassandoci, tagliando la spesa pubblica, cioè impoverendo gli italiani, e impoverendo ancor di più

gli stessi italiani così da ridurre le importazioni e pagare di meno gli operai, per esportare di più di

quanto importiamo, e incassare la differenza. Non se ne esce. Anzi, come ho scritto nel titolo, la

pura matematica ci dice che Monti è stato troppo leggero, e lui sa benissimo che dovrà essere molto

più pesante nei sacrifici che ci imporrà in futuro (leggete sotto).

Non voglio dipingere, qui, lo psicopatico criminale Mario Monti come un bravo e intelligente servo

dello Stato. E‟ un golpista, l‟ho già detto e ridetto in altri scritti. Ma tu, Susanna Camusso, devi

capire che dato l‟Euro, ripeto, CHE DATO L‟EURO, dato il fatto che l‟Italia oggi non può più

onorare qualsiasi deficit semplicemente “facendosi staccare un assegno dalla propria Banca

Centrale” (Wynne Godley, 1997) denominato nella sua moneta sovrana che era la Lira, dato questo

orrendo arrangiamento monetario chiamato da tutti voi “la modernità” quando il tuo centrosinistra

ce lo portò a Roma, non ci sono altre soluzioni cara Susanna. Monti fa l‟unica cosa tecnicamente

possibile, e anzi, dovrà imporre ancor più sacrifici, lacrime e sangue.

La tua, Camusso, è retorica vuota e ignorante. La cosa più vuota che il tuo vuoto scatolone affarista

e mafioso chiamato CGIL abbia mai pronunciato nella sua storia. Prendi per i fondelli milioni di

lavoratori facendo la scenetta dell‟indignata che inorridisce di fronte all‟iniqua manovra, e il tuo

scatolone nazionale non dice una sola parola sull‟unica reale causa di questa catastrofe

d‟impoverimento, che risponde al nome di Euro. Che leader che sei. Ma ditemi voi, con sindacati

così chi ha bisogno dei capitalisti? Fanno tutto da soli.

Ora e di nuovo. Mi si critica perché grido “dovete studiare!, studiare!”. Guardate la Camusso. Fa

pena, non sa quello che dice, né perché sta accadendo ciò che sta accadendo al lavoro italiano ed

europeo. Ed è per questo motivo, replicato da tutti i suoi predecessori, che il sindacalismo di sinistra

è un carrozzone perdente, fatto di perdenti umiliati ormai anche dai padroncini di provincia. Monti

invece sa quello che fa con una perizia spaventosa. Terso, chirurgico, preparatissimo, avanti di

Page 242: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

cento passi da qualsiasi mossa gli altri possano fare. Perché studia. E rincresce dirlo, ma, dato

l‟Euro, sta facendo la cosa giusta.

Ora le brutte notizie per chi ha fegato. Ma prima una nota: immaginate quanti sindacalisti avranno

letto queste righe. Immaginate quanti di loro busseranno alla porta del loro superiore per dire “la

deve leggere la Camusso questa cosa qua”. Risposta: zero, nessuno.

Il fatto è che le cose però si complicheranno anche per Monti, e lui lo sa benissimo già oggi. E per

due motivi: detto e premesso tutto quanto spiegato sopra, e in particolare la necessità di portare gli

interessi sui titoli di Stato italiani in parità (o quasi parità) con il tasso di crescita economica, il

problema che si affaccerà per Mario sarà questo: 1) l‟impoverimento generale di tutta l‟Italia

(risparmi, investimenti, produzione) dovuto all‟austerità, porterà ad una prima entrata di liquidità in

cassa, ok, ma poi necessariamente a un calo della crescita economica, per forza. E allora Mario si

troverà con quel maledetto coefficiente tassi d‟interesse/crescita che si sballa di nuovo per via del

calo del numerino relativo appunto alla crescita. 2) Lo stesso impoverimento generale causerà crollo

dei redditi familiari e d‟azienda, che significano però anche calo del gettito fiscale (tasse). Meno

tasse significa meno soldi nelle casse di Roma per pagare il deficit. Risultato: Mario Monti si

troverà con un cane che si morde la coda, e mentre da una parte darà un colpo per raddrizzare il

cerchio, dall‟altra il cerchio picchierà sul muro storcendosi di nuovo. E che farà a quel punto

Mario? Ve lo metto per iscritto: farà quello che hanno sempre fatto tutti i robotizzati umanoidi della

scuola economica Neoclassica e Neoliberista, cioè prescriverà ancor più dosi del veleno che ci starà

ammazzando. Come fa Obama in USA, come fa il FMI in Estonia e in Irlanda, in Grecia, in Africa

ecc.

Fino a che saremo morti. E pure lui, ma prima di quello si sarà fatto un passaggio da Nomura o alla

JP Morgan per incassare una pensione multimilionaria con 3 o 4 anni di contributi (non 300 come

chiede a te), tanto quanto sarà stato necessario per annientare l‟Italia.

(So bene che non siete capaci di reagire, non lo fareste neppure ad appiccarvi fuoco, inutili

vigliacchi. Non mi scrivete.)

Paolo Barnard

E ancora (sempre Paolo Barnard). Depongo la mitraglia tecnica per raccontare a te una storia.

Chi sei tu? Ah, questo non lo so, io spererei che tu fossi quello 0,2% fra coloro che mi leggono che

capisce la compassione. Degli altri, grazie di tutto, ma non me ne frega nulla, cioè non mi

interessano ste frotte di italiani che adorano essere informati, della serie “grazie Barnard, sei

grande, non mollare mai!!”. Ok, sono informati, e poi? Ti faccio notare una cosa: in quasi tutti i

miei lavori, soprattutto nelle due versioni del Più Grande Crimine, io ho speso parole forti sul punto

per me più importante in assoluto, che è la pena che ho sentito per chi fu schiacciato, sfregiato e

umiliato da questo sistema economico e sociale.

La stessa pena che sento ora per tutti coloro che oggi patiscono lo stesso destino. Sono tanti, ma

tanti. Ora pensa: fra le centinaia di migliaia di letture, commenti e diatribe che il mio lavoro ha

innescato, nessuno mai, nes-su-no, ha evidenziato i miei accenti posti su quella sofferenza. Fatti un

viaggio fra i commenti di siti noti come Comedonchisciotte o nei gruppi che parlano del mio lavoro

su Facebook o in tanti altri blog dove io spunto. Vi trovi una varietà di individui che contribuiscono

annotazioni che vanno dall‟abiezione, al cinismo, allo sterile, o che, al meglio, sono inutili

appassionati. Ma nessuno si ferma sulla pena, sulla compassione per i milioni di esseri umani che

Page 243: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

vivono sulla loro pelle il sadismo del Vero Potere, cioè per il popolo delle strade di asfalto, non

quello delle strade informatiche. Nessuno neppure la considera quella immensa pena.

Lo so: io meno fendenti pesantissimi talvolta, ma perché? Perché io so che la macchina del Vero

Potere è due secoli avanti a qualsiasi reazione popolana immaginabile, e solo eguagliandone la

maniacale preparazione potremo combatterli. Loro sono precisi come robot chirurgici, noi

dobbiamo essere identici. Loro sono diffusi capillarmente, noi dobbiamo essere identici. Loro

lavorano 24 ore su 24, 365 su 365, noi dobbiamo essere identici. Rimanere indietro anche di un solo

giro significa aver perso. Perso cosa? Persa la possibilità di licenziarti dal datore di lavoro che ti

tocca la figa da cinque anni, e tu sei alla disperazione, ma hai la bimba a casa e non puoi difenderti;

là fuori non c‟è un altro lavoro per darti da vivere. Perso il futuro di tuo figlio Andrea, che volevi

mandare ad architettura a Firenze, ma no, farà il barista con te, fine dei sogni di un padre, fine del

futuro di un figlio. Perso tua madre per un cancro, perché l‟hanno operata un anno e due mesi più

tardi del dovuto, visto che per la clinica privata non ce n‟era. Persa la voglia di vivere, perché con

crediti per 700 mila euro, che nessuno ti pagherà più, hai dovuto chiudere la litografia a mandare a

casa Luca, Piero, Sandrino, Pierluigi, Carlotta, Emilia, Enza e Giovanna. Era la tua famiglia dal

1993. Pierluigi aveva appena acceso un mutuo e fatto due gemelli. Tu ieri sei stato dal neurologo

che ti ha detto: le rimane il litio, signor Mauro, lei non può continuare così. Perso la testa giovedì

scorso, quando nel corridoio dell‟ufficio di quartiere hai urlato “lei è una merda!” al medico legale

che ti aveva detto “Signora V., lei non può chiedere quello che non c‘è, non ha l‘unico Alzheimer di

Bologna in casa. Non avete parenti che possano aiutare?”. E queste sono tutte storie e nomi veri,

sofferenza vera. Perso la possibilità di essere rispettati come persone, di avere un futuro, di non

soffrire come bestie, e di non dover morire così, dopo aver ingoiato tutto da perdenti e per il profitto

di pochissimi altri.

Io meno fendenti, perché chi si autoproclama paladino della lotta contro gli aguzzini della

mostruosa macchina del Vero Potere - cioè paladino di tutte le persone vere sopra descritte e di

milioni come loro, paladino della loro sofferenza vera, vera! - deve essere un mostro di competenza

che darà tutto se stesso per essere micidiale tanto quanto il nemico. Se non lo è, se prende

scorciatoie, se non si pensa a sua volta macchina perfetta e chirurgica e se non lo è davvero, ma lo

stesso pretende di vestire il manto del vendicatore, allora è un buffone in cerca di visibilità, di

vendite di libri, di carriere, dell‟adorazione di patetici fans, è un approssimativo ignorante, una

„bella anima‟, che però straparla per cavalcare la news di moda, come quelli che io giustamente

prendo a calci. Buffoni impietosi falsari che spacciano sciroppi da circo per la cura della sclerosi

multipla.

Che cosa è la Modern Money Theory, cioè l‟MMT? Te la metto così. Una sera di febbraio di quasi

due anni fa ero su Skype con l‟economista Randall Wray, il timido americano con la voce quieta

che ha raccolto il lavoro di giganti dell‟economia come Keynes, Robinson, Lerner, Knapp, Godley,

Goodhart, Minsky, e l‟ha adattato all‟economia moderna. Non avevo la più pallida idea che mi

stesse parlando di MMT. Gli stavo proponendo i miei studi sul Vero Potere per capirne la parte

finanziaria, lui continuava a ripetermi questa cosa della moneta moderna, lo Stato la possiede, la

può spendere per noi, a debito. Non so come sia accaduto, ricordo un ronzio della mia testa che di

colpo si è formato in parole, e mi è uscito quasi un urlo: “Randy! Randy! Stop… What you are

saying, God!, what you are really saying is that we owned the goose that lay the golden eggs! For

God‘s sake! Yes! We did!”. “Randy, quello che mi stai veramente dicendo è che noi avevamo per le

mani la gallina dalle uova d‘oro, Cristo!, sì!, certo, l‘avevamo!”. Dall‟altra parte della linea mi

arriva lui, come lui è, mi arriva il suo “Yep!”, cioè: esatto, in slang. Fine commenti, non una sillaba

di più. Randy è così. Ma io stavo già catalizzando le forme del più grande crimine commesso contro

le società occidentali dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi, proprio il cuore del male, ed

ero saltato sulla sedia perché lo vedevo. Letteralmente, davanti agli occhi, come in fotogrammi netti

Page 244: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

che si srotolano nel passato italiano, mi erano ricomparsi gli ospedali fatiscenti degli anni sessanta e

gli ammalati a morire nei corridoi, gli emigranti italiani ammassati come bestie nelle cantine

tedesche o belghe, i morti durante gli scioperi, gli analfabeti del sud finiti nelle mafie pur di

mangiare, la vita nei palazzoni-caserme degli sfollati dalle campagne della fame in Molise,

Abruzzo, Lazio, persino in Veneto, i turnisti delle fabbriche micidiali della padania, le scuole coi

banchi degli anni ‟30 e i computer solo un miraggio, i nostri vecchi a morire negli ospizi della

tortura istituzionalizzata come fine vita. E tanto altro, tutto compresso in un istante. Era tutto stato

voluto a tavolino, non fu mai necessario che accadesse, non fu mai un accidente dell‟economia, fu

solo per profitto, di pochi.

Randall Wray stava là, aveva capito che io avevo capito, e solo al termine del mio pathos aveva

aggiunto, e sempre con la sua cantilena da Mid-West: “It‘s so frustrating. You see all these

progressives that scream about the bad stuff in the peripheral, like the big banks, the

multinationals, capitalism. Ok, you can criticize that, but they don‘t understand the core issue, what

modern money could have done for people and for democracy. What it could do now”. “E‘ così

frustrante. Vedi tutti questi di sinistra che si agitano sui mali laterali, come le mega banche, le

multinazionali, il capitalismo. Ok, si possono criticare, ma non capiscono il punto centrale, cioè

cosa il denaro moderno avrebbe potuto fare per la gente e per la democrazia. Cosa potrebbe fare

ancora oggi”.

Tutto iniziò quella sera. Io ho semplicemente messo assieme ciò che sapevo dei meccanismi di

potere sovranazionale con l‟essenziale verità di macroeconomia dello Stato di Randall Wray e della

sua Modern Money Theory: uno Stato con propria moneta sovrana può comprare tutta

l‟occupazione che vuole, tutta l‟assistenza sociale che vuole, tutta l‟istruzione che vuole, tutte

le case per gli sfrattati o per i giovani che vuole, e creare una cittadinanza protetta, forte, non

impaurita, non ricattata, non ignorante. Può creare la VERA DEMOCRAZIA. Uno Stato con

propria moneta sovrana e legittimato dai suoi cittadini nel nome del bene comune, può

decretare la morte della mefitica macchina del Vero Potere, e per sempre. Lo può fare, lo

poteva fare. Era la nostra gallina dalle uova d‟oro. Perché non è mai accaduto? Da qui iniziò la mia

ricerca su quel perché, che ha partorito Il Più Grande Crimine.

La scena di povertà più orribile che ho mai visto nella mia vita fu nel 1999 in Africa. Filmavo la

puntata di Report “Un debito senza fondo”, su come il Vero Potere aveva distrutto milioni di vite

africane nel momento in cui quel continente aveva immaginato una sua riscossa, che doveva passare

attraverso il New International Economic Order di 40 anni fa. Quella scena di miseria mi passò

davanti a telecamera spenta. Ero in Tanzania con un gruppo di politici, mi stavano portando a

visitare un impianto di produzione di farina di mais per la polenta bianca, il cibo di sopravvivenza

di tutta l‟Africa sub sahariana. Dovevo filmarlo perché il Fondo Monetario Internazionale aveva

appena imposto l‟austerità a quel Paese, cioè stop agli aiuti di Stato per la produzione di alimenti,

fra le tante misure. Una cosa nazista. Il complesso, fatiscente ammasso di silos e capannoni

sovietici, si ergeva su una spianata di argilla desertica, quasi savana, ed era servito da una strada

sterrata che eruttava nuvole di polvere spaventose al passare di ogni camion carico di mais. Si

doveva stare sopravento a quelle tempeste, per non esserne impastati come chi fosse caduto in una

vasca di gesso ingiallito. L‟approccio degli ultimi metri prima delle cancellate era

obbligatoriamente a piedi, e io camminavo in fila indiana coi locali accompagnatori. La sfilza dei

camion era continua, serrata, rombo e polvere e vento da stordire un rinoceronte. A poco

dall‟entrata vi fu un vuoto di passaggi degli automezzi e tutto si placò. Al calare del polverone, una

figura si materializzò alla mia sinistra, come in un incantesimo da teatro dell‟ottocento. Vidi una

cosa piccola, gobba, tutt‟uno con l‟argilla, il volto una maschera gialla dove la terra si era incrostata

fra le pieghe della pelle di una donna vecchissima, secca da far pensare che potesse prendere fuoco

sotto quel sole, la carne umana l‟aveva abbandonata da tempo. Non so dirvi gli stracci che la

Page 245: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

ricoprivano, se erano stracci, sacchi di plastica, o cosa. Ho visto muoversi solo il suo braccio destro,

sembrava un ramo di legno nero, la mano che separava la sabbia con movimenti circolari lenti,

quella donna aveva il petto a meno di un metro dal suolo, non so come stesse in piedi. Mi dovetti

fermare, gli accompagnatori se ne accorsero e tacquero. Poi la donna mi mostrò la povertà: cercava

e raccoglieva singoli chicchi di mais caduti dai camion, e li metteva nel pugno dell‟altra mano. Per

mangiare.

Capire, chiedere, decidere. Fu tutt‟uno. Capire, che ero un‟insulsa bella anima che credeva alla

personale assoluzione dai mali del mondo perché armato di mezzi patetici, nozioni approssimative,

e un titolo di giornalista d‟assalto immaginavo di poter combattere la colossale catena di

smontaggio delle decenza umana rappresentata dal Vero Potere globale. Chiedere, a quella donna di

maledirmi nell‟ora della sua vicinissima morte se non avessi speso il resto della mia vita a studiare

tutti gli ingranaggi di quella catena con una perizia maniacale al fine di veramente fermarla, perché

solo e solo così noi uomini e donne dotati di compassione avremmo potuto ripulire per sempre

quella scena dal registro dell‟infamia. Decidere, che non avrei avuto altro da dire, a voi che mi

leggete, se non questo, da quel giorno in poi. Ed è solo questo che io sto dicendo da anni e anni, che

lo dica per la tragedia palestinese, per l‟imperialismo militare dell‟Occidente, per l‟economia del

Più Grande Crimine.

La sofferenza di chi è preso nelle maglie del Vero Potere - dal disoccupato italiano alle altre

carcasse di legno secco che cercano cicchi di mais fra la polvere, dall‟Africa ad Haiti o al Brasile -

la dovete ignorare e neppure osare avvicinarvi se credete che si possa combattere anche solo un

metro al di sotto della genialità efficientista e della maniacale organizzazione del Vero Potere, o

essendo anche solo di una pagina più ignoranti della sua agghiacciante perizia. Fare altrimenti è un

insulto a quella donna. E la quasi totalità delle belle anime che guidano la lotta al mostro

Neoliberista la stanno insultando.

Ora tu, e solo tu fra le migliaia di persone che leggeranno per nulla queste righe, tu che le hai capite,

tu sai cosa ha fatto per me la Modern Money Theory di Randall Wray. Mi ha messo nelle mani

l‟arma che mi mancava, e che, caricata col fuoco di una conoscenza completa del funzionamento

del Vero Potere, potrà esplodergli il colpo che lo abbatte, niente meno. Perché l‟MMT funziona in

Italia e in Tanzania allo stesso preciso modo, ed è per l‟economia, la democrazia e la decenza

umana quello che la penicillina fu per l‟umanità intera. MMT è uno Stato, legittimato dai cittadini,

con la sua moneta sovrana spesa a deficit per loro prima di tutto, fino alla loro completa sicurezza e

benessere. E‟ il compimento ultimo della democrazia.

E sogno che fra non troppo tempo potrà esistere una favola da raccontare ai nostri bambini che

inizierà recitando C‘era una volta un pugno di chicchi di mais intrisi di sabbia…”, e che finirà così

―Ma oggi, bimbi, per fortuna non c‘è proprio più‖

Paolo Barnard

E‟ Draghi, non Monti. Io, il 15 novembre scorso, ho urlato (ho dovuto urlare) a Matrix di Canale 5

che Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea (BCE), è un golpista. Mi sbagliavo: è

un mostro. In diversi interventi scritti a seguire ho fornito le prove del coordinamento fra Draghi e il

servo di scena Monti, e fra Draghi e la Merkel nel consolidare il golpe finanziario.

La Merkel = gli interessi del Neomercantilismo, dei Neomercantili.

Page 246: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Neomercantili = le mega industrie europee multinazionali che vivono di export, e per export intendo

l‟export del futuro: cioè, non la vecchia versione dove per esempio la Germania esportava in Italia o

in Grecia, ma la nuova versione, dove i Neomercantili esporteranno verso mercati 4 volte più

grandi, quelli di Cina, Brasile, India e Sud Est asiatico. Di vendere a noi non gli frega più nulla,

siamo quattro gatti, e anche viziati.

Incappo in un articolo a firma dell‟economista Andrea Terzi di Lugano

http://www.mecpoc.org/2011/12/not-only-in-germany-the-ecb-now-wants-export-driven-growth-

for-whole-europe/), che ha raccolto poche battute di Mario Draghi a una oscura conferenza stampa

della BCE datata 8 dicembre. Terzi, che è un vero economista di ricerca, sviluppa un‟ottima critica

alle parole di Draghi, ma stranamente gli sfugge l‟essenza del crimine mostruoso. Il governatore

dice a un certo punto che “in effetti nel breve termine l‘austerità e l‘aumento delle tasse (pacchetto

Monti) causeranno impoverimento economico”. Ma aggiunge subito che si tratta di un effetto

collaterale sulla via di una splendida guarigione per un motivo: perché mentre verrà applicata

l‟austerità, confermata come essenziale (sì, dobbiamo sanguinare), i popoli europei sottoposti a

questa cura diventeranno “competitivi, potranno contare sull‘export”. Cinque parole che rivelano

un'apocalisse in arrivo.

Diventare competitivi nell‟export, si fa in 2 modi: si svaluta la propria moneta sovrana, quindi i

propri prodotti risultano per gli acquirenti stranieri più a basso prezzo di quelli della concorrenza;

oppure, se uno Stato non ha una moneta sovrana, svaluta gli stipendi di quelli che li fanno quei

prodotti, così risulteranno egualmente più a basso prezzo di quelli della concorrenza e si otterrà il

medesimo risultato. Noi abbiamo l‟Euro, che non è sovrano in Italia, non possiamo svalutarlo, e

quindi svaluteremo gli stipendi, semplice. Ma svaluteremo stipendi già svalutati dall'austerità,

un lago di lacrime e sangue. Questa è la ricetta Draghi. I Neomercantili, ci arriverebbe un bambino,

sono in tripudio, pagheranno salari da galera. Per i lavoratori e le relative famiglie è una sciagura,

per generazioni.

Ma attenzione ora al riassunto 1) Le nazioni come Italia, Spagna, Portogallo, Belgio ecc. non

devono avere moneta sovrana, se no la svalutano, diventano competitive e fregano l‟export tedesco,

quindi devono rimanere nell‟Euro. Ecco il preciso motivo dell‟insistenza fanatica della Merkel per

difendere l‟Eurozona a qualsiasi costo. Riassunto 2) L‟austerità, cioè la chemioeconomia, deve

permanere ad ogni costo, per impoverirci e sospingerci così alla corsa a trovar denaro nell‟export,

che però causerà le doppie conseguenze salariali di cui sopra. Ecco il preciso motivo del rifiuto di

Draghi di usare i poteri della BCE per alleviare la stretta economica che ci impone proprio di

applicare questa chemioeconomia dei redditi.

Avete capito cosa ha nella testa Mario Draghi governatore della BCE? E' un doppio gioco perverso

come pochi nella storia dell'economia: l'austerità ci impoverisce, è ovvio, allora per rimediare

dobbiamo diventare competitivi correndo all'export, che per accadere richiede però altro

impoverimento, che ovviamente richiederà altra austerità, che richiederà altra competitività e altro

export che chiede altro impoverimento... Non c'è bisogno di continuare.

Un momento, direte: non c'è una contraddizione? Perché da una parte ci vogliono impedire di

competere nell'export, ma poi ci affamano per costringerci a competere nell'export? No, è tutto

chiaro: la corsa all‟export è già truccata, noi la perderemo di sicuro, e come risultato ci sarà un

ulteriore succulento regalo per la Germania. Lo Stato tedesco sono anni che, violando tutte le

regole di Libero Mercato il cui rispetto invece pretende da chiunque altro, sta rimodernando a

spese proprie le sue mega industrie private. Cioè: ci hanno presi per il collo e sbattuti su una pista

dove dovremo gareggiare per sopravvivere, solo che noi abbiamo la bicicletta che ci è rimasta dopo

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che hanno costretto papà (lo Stato) a toglierci la paghetta, la Germania ha una Maserati pagata

proprio da papà, di nascosto.

Risultato 1) Draghi e Merkel ottengono così la fortuna dei Neomercantili tedeschi prima di altri, e

affossano noi Paesi del sud Europa costringendoci a una gara truccata in partenza. Risultato 2)

Quando le nostre aziende saranno doppiate sul circuito, senza fiato, e licenzieranno migliaia di

lavoratori (in aggiunta a quelli già oggi a spasso), la Germania scenderà qui ad aprire filiali con

manodopera a prezzi kosovari in un Paese del tutto moderno. Il succulento regalo a Berlino da parte

di Messieur Draghi.

I giochi che contano li sta facendo il Mostro che conta, il Mario BCE, non quell‟altro della Bocconi.

Svegliatevi. Per pietà, non replicate anche questa volta la desolante miopia dei travagliati e santorati

tinti di viola che per 11 anni hanno inseguito l‟uomo sbagliato.

(quest‟ultimo appello è scritto così, giusto per dire)

Paolo Barnard

Fonte: http://paolobarnard.info

Link: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=284

15.12.2011

2011 - SECONDA FASE MONDIALISTA DELLA SVOLTA GIUDEO-CRISTIANIZZANTE

Avanproposito

● Prima del Vaticano II la distinzione e contrapposizione tra Cristianesimo e Giudaismo talmudico

o post-biblico era pacifica.

Purtroppo la distinzione non solo pian piano si è affievolita (con Giovanni XXIII) ma è stata

ribaltata con Nostra aetate e dall‘insegnamento di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Cosi che

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dalla distinzione si è passati alla confusione e alla omologazione dottrinale e teologica degli

opposti (Cristo e anti-cristi).

● Tuttavia restava un passo ulteriore da compiere. L‘illustrazione di questo secondo livello è il

cuore del presente articolo. Le dichiarazioni del rabbinato e dell‘alto clero sono di una gravità

inaudita, ma sono reali e bisogna prenderne atto. Dopo la livellazione dottrinale oramai compiuta,

bisognava giungere a quella pratica: specialmente politica (1948, Stato d‘Israele / 1993, suo

riconoscimento da parte del Vaticano) ed economico-finanziaria (crisi del Dollaro e dell‘Euro). A

partire dal 2001 sino al 2011 abbiamo assistito al costante e progressivo innalzamento (quasi

mascherato e non esplicitamente sbandierato) della ―Torre di Babele‖ del ‗Nuovo Ordine

Mondiale‘ con una ‗Repubblica Universale‘ (Usa/Israele) e un ‗Tempio Universale‘ (Assisi I-III,

1986-2001). Proprio in questi ultimi mesi si parla apertamente ed esplicitamente di una seconda

fase dell‘azione congiunta ebraico-cristiana (non più dei soli colloqui), che deve preludere ad un

Nuovo Ordine Mondiale economico/politico, il tutto alla luce della shoah e di Nostra aetate, che

sono correlative come padre e figlio. Porgo al lettore le seguenti considerazioni con la speranza

che i cristiani aprano gli occhi e non cadano vittime della globalizzazione religiosa e

economico/politica, la quale è la peggior tirannia, mascherata da ―democrazia‖, che si possa

immaginare.

● L‘articolo che segue è un commento di questa seconda fase, partendo da Orwel e giungendo a

Benson per mostrare come dalla shoah e Nostra aetate si sia arrivati oramai alla ultima fase di

realizzazione economico-finanziaria del Nuovo Ordine Mondiale voluto dai rabbini e dagli

ecclesiastici neomodernisti.

*

IL COMPIMENTO DELLA GLOBALIZZAZIONE:

2011 SECONDA FASE „MONDIALISTA‟DELLA SVOLTA GIUDEO-CRISTIANIZZANTE

Globalizzazione finanziaria liberista o la „Repubblica universale‟

● Giovanni Paolo II nel Discorso al Corpo diplomatico del 24 febbraio 1980 aveva iniziato a gettare

Page 249: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

esplicitamente le basi della costruzione del Nuovo Ordine Mondiale dicendo: “Giustizia e sviluppo

vanno per mano con la pace. Sono parti essenziali di un Nuovo Ordine Mondiale ancora da

edificare. Sono una strada che conduce verso un futuro di felicità e di dignità umana”.

● Benedetto XVI nella sua enciclica Caritas in veritate n. 67 (200*) ha iniziato a mettere in pratica

il disegno pubblico del suo predecessore. Infatti ha scritto: “Per il governo dell‟economia mondiale,

per risanare le economie colpite dalla crisi, […] urge la presenza di una vera Autorità Politica

Mondiale”.

● Il 24 ottobre del 2011 il Documento del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace a nome di

Benedetto XVI ha auspicato la creazione di una Banca Centrale Mondiale scrivendo: “Esistono le

condizioni per il definitivo superamento di un ordine internazionale nel quale gli Stati sentono la

necessità della cooperazione. […]. Certo, questa trasformazione si farà al prezzo di un trasferimento

graduale ed equilibrato di una parte delle attribuzioni nazionali ad un‟Autorità Mondiale”.

● Il 13 dicembre 2011 l‟Agenzia Sir ha riportato che il rabbino capo delle „Congregazioni Ebraiche

Unite‟ del Commonwealth Jonathan Saks la sera precedente (12 dicembre) era stato ricevuto in

privato da Benedetto XVI e poi in pubblico presso l‟Università Gregoriana ha esposto il piano

concreto di una nuova forma di partenariato tra cristiani ed ebrei per “un‟etica economica fondata

sulle radici ebraico-cristiane”. In breve egli ha preso atto che la prima svolta ebraico-cristiana ha

avuto luogo durante il Concilio Vaticano II e il primo post-concilio, ma essa era solo una svolta

teologica; ora si tratta di operare una nuova e definitiva svolta pratica, politico-finanziaria simile a

quella che hanno messo in atto i “leader politici d‟Europa per cercare di salvare l‟euro”. Il rabbino

ha detto che dopo il Vaticano II è giunta l‟ora di “iniziare un nuovo capitolo nelle relazioni ebraico-

cristiane”. Dalle relazioni teologiche “faccia a faccia” occorre passare alle relazioni pratiche

politico-finanziare “fianco a fianco”. Egli ha auspicato, rifacendosi a Benedetto XVI, che ebrei e

cristiani possano essere “assieme” una “minoranza creativa” di un Nuovo Ordine Mondiale contro

le forze radicalmente e aggressivamente secolarizzanti.

● Come si vede (“contro il fatto non vale l‟argomento”) siamo in piena seconda fase o all‟inizio

della realizzazione del mondialismo. Dove ci porterà questa seconda tappa? Solo Dio lo sa con

certezza. Tuttavia si può ricorrere a qualche autore, che aveva studiato e previsto il problema. Uno

(Orwell) l‟ho citato all‟inizio, un altro (Benson) lo cito adesso.

Dalla shoah al mondialismo realizzato

G. H. Benson, Il padrone del mondo: «siamo quasi perduti e ci stiamo dirigendo verso una

catastrofe alla quale dobbiamo essere preparati […] finché non tornerà il Signore» (Milano, Jaca

Book, 2008, p. 12).

*

Premessa

● Scrivo il presente articolo, riprendendo – in parte – argomenti già trattati in questo stesso sito, per

evidenziare la gravità, oramai “terminale”, della situazione in cui ci troviamo a vivere da circa un

anno (rivolte arabe, crisi del dollaro e dell‟euro assommate, affrontamento di Usa/Israele e

Russia/Cina/Iran nella regione della Siria, Palestina e Libano).

Page 250: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

● La situazione può essere definita apocalittica a partire da quanto recentemente è stato detto –

come citerò in basso – sia da autorità rabbiniche che da autorità ecclesiali.

*

1946 UNA „PREDIZIONE‟ DELLA GLOBALIZZAZIONE: ORWELL “1984”

Prologo

● George Orwell, nel 1946 inizia la stesura del suo ultimo romanzo “1984” che avrebbe voluto

intitolare “L‟ultimo uomo in Europa”; lo finisce poco prima di morire a Londra il 21 gennaio del

1950. Egli ha intuito che la società si stava avviando verso una omologazione e omogeneizzazione

mondialista e globalizzante. I tratti che per Orwell caratterizzano la società mondialista del futuro

“1984” sono il totalitarismo, la perdita della memoria storica, la falsificazione di ogni traccia

storica, la perdita del contatto col reale, la corruzione del linguaggio tramite barbarismi e

neologismi di pessimo gusto, l‟annullamento della identità dell‟individuo, che si perde nella società

universale. Tuttavia resta un ultimo uomo libero, che però verrà annientato dal potere anonimo del

“Nuovo Ordine Mondiale” e dalla massificazione totalitarista.

La prima edizione italiana del suo romanzo risale al 1950 a cura della Mondadori di Milano e

l‟ultima è del 2009 sempre a cura della Mondatori ed è questa che cito nel presente articolo.

La globalizzazione collettivista

La prima figura del romanzo è quella del “Grande Fratello”, che si trova affissa in forma di

gigantografia in ogni parte del mondo e scruta coi suoi occhi che si muovono tutti i movimenti dei

cittadini. La figura è accompagnata dalla scritta “Il Grande Fratello vi guarda” (p. 5). Inoltre in ogni

casa vi è una specie di teleschermo che spia ogni movimento, ogni respiro dei suoi abitanti. Nulla

sfugge al potere centrale del “Grande Fratello”, il quale si serve di una “psicopolizia” per perseguire

soprattutto i reati di opinione anche non espressi esplicitamente, ma intuiti tramite lo schermo

onnipresente e dalle “spie” che occupano quasi ogni spazio del “nuovo mondo”(p. 6). La filosofia

della società globalizzata è un inno alla guerra continua, alla schiavitù e alla ignoranza, contro la

pace, la libertà e la fortezza d‟animo (p. 9).

Page 251: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Tuttavia il personaggio principale del romanzo, Winston Smith, o “l‟unico uomo libero in Europa”,

inizia a scrivere un diario, che lo porterà a prendere coscienza della sua realtà individuale,

intelligente e libera. Tutto ciò lo condurrà alla persecuzione e alla distruzione da parte del Partito,

che vuol schiacciare ogni uomo intelligente, libero e responsabile dei suoi atti, che voglia mantenere

un granello di personalità umana per renderlo un automa agli ordini del Partito (p. 10). Il mondo è

diviso, ancora per poco, in tre immensi super-Stati: l‟Oceania (Stati Uniti e Impero Britannico),

l‟Eurasia (Europa e Russia) e l‟Estasia (Cina e India). L‟Oceania, con capitale Londra, è governata

dal “Grande Fratello” secondo i principi del socialismo inglese (“Socing”, nella neo-lingua), per il

quale tutto è apparentemente permesso, nulla è esplicitamente proibito, tranne pensare col proprio

cervello. Il “Grande Fratello” è presentato come una sorta di nuovo “Salvatore” (p. 19), ma

malvagio, che fa pensare vagamente all‟Anticristo di Benson, del quale, però, non ha nessuno dei

tratti umanitaristici. La caratteristica dei personaggi del “nuovo mondo” globalizzato è la «stupidità

sconfortante, l‟entusiasmo imbecille, la cieca obbedienza al Partito» (p. 25). Solo così essi possono

vivere indisturbati in un mondo tanto piatto e contraddittorio, che non ha di mira la salvezza eterna

nell‟aldilà, ma unicamente l‟instaurazione di un regno messianico terreno e materiale nell‟aldiquà.

Cercare di pensare e di voler essere liberi e responsabili delle proprie azioni umane è considerato

uno “psicoreato”, punibile prima con la tortura psicologica atta ad annientare la coscienza personale

e poi con la morte fisica (p. 37). Winston Smith avendo iniziato a scrivere un diario personale è già

un uomo morto psicologicamente e, fisicamente, prossima preda della “psicopolizia”. La

propaganda del Partito è volta a sconfiggere la memoria individuale per controllare la realtà e

indurre l‟uomo ad una sorta di “bipensiero”: credere fermamente di dire la verità, mentre pronuncia

le menzogne più artefatte, ritenere valide due affermazioni che si contraddicono e si annullano a

vicenda, fare uso sofistico della logica contro la logica, negare la morale proprio nell‟atto stesso di

affermarla (p. 38). Il passato, la storia non solo sono stati modificati, ma distrutti completamente. La

“menzogna di Ulisse” è costante e continua, senza termine. L‟unico spazio in cui ci si può rifugiare

è la propria memoria, la quale però è messa a dura prova dagli schermi onnipresenti attraverso i

quali il “Grande Fratello” osserva ogni minimo gesto che possa riflettere un pensiero autonomo: il

minimo guizzo negli occhi è un “voltoreato” e come tale può essere fatale (p. 39). L‟importante è

non pensare, essere “persone al di sotto di ogni sospetto” poiché al di sotto della natura umana,

intelligente e libera. Questo è l‟unico modo di poter continuare a vivere nella “Repubblica

universale”. Per distruggere le capacità intellettive dell‟uomo il Partito ha inventato una

“neolingua” ridotta all‟osso, che aiuta a non avere opinioni proprie le quali erano veicolate, invece,

dall‟ “archeolingua” troppo ricca di sfumature e quindi psicologicamente e socialmente pericolosa.

L‟ortodossia del Partito significa non pensare, non aver bisogno di pensare, ossia totale

inconsapevolezza ed ebetudo mentis (p. 57): “Chi capisce troppe cose, parla con troppa chiarezza,

non piace al Partito e un giorno sparirà” (p. 57). L‟ortodossia di Partito impone mancanza assoluta

di autocoscienza; quindi è meglio non leggere e tacere. In mezzo a un mondo di lobotomizzati,

Winston è attanagliato da qualche dubbio sporadico: “possibile che solo io abbia la memoria? Non è

questo l‟inizio della pazzia?”. In effetti in un mondo anormale, in un mondo al contrario o

sottosopra, il normale è un pazzo, un pericolo da eliminare. Tuttavia Winston riesce ad uscire da

questo atroce dubbio in quanto “non lo disturba il pensiero di essere pazzo o eccentrico in tale

mondo appiattito, sarebbe più orribile non esserlo, non poter avere opinioni personali: poter ancora

pensare che 2 + 2 = 4 anche se il Partito dice che fa 5 oppure 3” (p. 85). Il senso comune, il buon

senso costituiscono la grande eresia, non bisogna credere ai propri occhi, alle proprie orecchie, né

all‟evidenza, ma solo alla voce del “Partito” o del “Grande Fratello”: “Bisogna difendere tutto ciò

che è ovvio, sciocco” (p. 86). Persino la predilezione per una certa solitudine, fare due passi da soli,

è pericoloso, è segno di “vitimprop” (vita in proprio, in “archeolingua”), ossia di individualismo,

eccentricità, senso della realtà (p. 87). Infatti la “neolingua”, che veicola il “bipensiero”, deve

aiutare a negare “ogni realtà oggettiva”; l‟incapacità di comprendere aiuta a vivere in tranquillità col

Partito e la mancanza della più pallida idea di cosa sia l‟ortodossia aiuta a mantenersi perfettamente

ortodossi ossia acefali; la perdita del senso della realtà è propedeutica all‟accettazione pacifica della

Page 252: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

enormità di quanto viene chiesto dal “Grande Fratello”, per non entrare in conflitto con la propria

coscienza è necessaria l‟incapacità di comprendonio: guai a porsi domande, a chiedere spiegazioni!

(p. 163). Alla fine Winston è scoperto dalla “psicopolizia”: egli è “l‟ultimo uomo” (p. 277) che ha

cercato di ragionare e volere liberamente e razionalmente, quindi va liquidato. “Tu sei fuori dalla

storia, non esisti” gli dice il capo della “psicopolizia”, che, dopo averlo “psicotorturato”, lo annienta

“vaporizzandolo” affinché di lui non resti nessuna traccia, nessun ricordo, nessuna memoria. La

“psicopolizia” non vuole far martiri, vuole annichilare l‟uomo libero.

„INIZIO‟ DELLA GLOBALIZZAZIONE: LA PRIMA SVOLTA „TEOLOGICA‟

“GIUDAICO-CRISTIANA” DEL 1965

La globalizzazione religiosa o il „Tempio universale‟

● Prima del Vaticano II la distinzione e contrapposizione tra Cristianesimo (che crede nella divinità

di Gesù e nella SS. Trinità) e Giudaismo talmudico o post-biblico (che nega la divinità di Cristo e la

Trinità) era pacifica. Tanto per rifarci ai Documenti pontifici più recenti, nell‟Atto di Consacrazione

al S. Cuore di Gesù scritto da Leone XIII (1900) e reso, per ordine di Pio XI, obbligatorio nella

Festa di Cristo Re (1925), da parte dei sacerdoti si legge: “Siate Re di tutti quelli che sono ancora

avvolti nelle tenebre dell‟idolatria o dell‟islamismo […]. Riguardate con occhio di misericordia i

figli di quel popolo che un giorno fu il prediletto: scenda anche sopra di loro […] il Sangue già

sopra di essi invocato”. Questa preghiera era letta nella Chiesa universale sino al 1962. D‟altro

canto Pio XI nell‟enciclica Mit brennender Sorge del 1937 ha scritto: “Il Verbo avrebbe preso carne

da un popolo che poi Lo avrebbe confitto in croce”. Questa era la dottrina comune della Chiesa,

contenuta nelle fonti della Rivelazione (Tradizione e Scrittura) ed insegnata costantemente dal

Magistero pontificio (v. Le Bolle dei Papi sul giudaismo in questo stesso sito). Purtroppo la

distinzione non solo pian piano si è affievolita (con Giovanni XXIII, 1958-1963), ma è stata

ribaltata con Nostra aetate di Paolo VI (1965) e dall‟insegnamento di Giovanni Paolo II e Benedetto

XVI. Così che dalla distinzione si è passati alla confusione e alla omologazione dottrinale e

teologica degli opposti (Cristo e anti-cristi).

● Tuttavia restava un passo ulteriore da compiere e lo vedremo per esteso nella seconda parte

dell‟articolo. Dopo la livellazione dottrinale oramai compiuta, bisognava giungere a quella pratica

(“vale più la pratica che la grammatica”): specialmente politica (Stato d‟Israele, 1948-1993),

Page 253: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

economico-finanziaria (crisi del Dollaro e dell‟Euro). A partire dal 2001 sino al 2011 abbiamo

assistito al costante e progressivo innalzamento (quasi mascherato e non esplicitamente sbandierato)

della “Torre di Babele” del „Nuovo Ordine Mondiale‟ con una „Repubblica Universale‟

(Usa/Israele) e un „Tempio Universale‟ (Assisi I-III, 1986-2001). Proprio in questi ultimi mesi si

parla apertamente ed esplicitamente di una seconda fase dell‟azione (non più dei colloqui) ebraico-

cristiana, che deve preludere ad un Nuovo Ordine Mondiale economico/politico, il tutto alla luce

della shoah e di Nostra aetate, che sono correlative come padre e figlio.

● Il 26 gennaio 2011 su Avvenire (il quotidiano della “Conferenza Episcopale Italiana”), è apparso

un articolo della professoressa israelita Anna Foa intitolato “Nel dopoguerra la vera svolta nella

teologia” in cui si legge: «Non vi è dubbio che il mutamento dei rapporti tra Chiesa ed ebraismo

verificatosi con il Concilio Vaticano II e con la dichiarazione Nostra aetate abbia avuto le sue radici

nel trauma della shoah. […]. Nostra aetate fu una svolta radicale, […] che aprì la strada ad una vera

e propria rivisitazione teologica del rapporto con l‟ebraismo, destinata ad approfondirsi […],

introducendo l‟idea, per dirla con Giovanni Paolo II nella sua visita in sinagoga del 1986, che la

religione ebraica non fosse “estrinseca” ma in un certo qual modo “intrinseca” alla religione

cristiana. La presa di coscienza determinata dallo sterminio di sei milioni di ebrei aveva così

modificato in profondità non solo i rapporti tra ebrei e cristiani, ma le basi teologiche stesse su cui

tali rapporti si fondavano» (p. 26).

● Sempre sul medesimo quotidiano, lo stesso giorno e nella stessa pagina, un articolo del Priore di

Bose Enzo Bianchi “Intorno al Concilio la convergenza tra le Fedi” ci spiega che «la svolta storica

cui abbiamo assistito in questi ultimi cinquanta anni, svolta cui non è stata certo estranea la tragedia

del “male assoluto”» è talmente epocale che «nessun cristiano potrà più invocare l‟ignoranza a

propria scusante: ciascuno è e sarà responsabile in prima persona di una conferma o di una

contraddizione a questa svolta».

● Il povero mons. Richard Williamson (paragonabile al personaggio principale del romanzo di

Orwell, Winston Smith, definito “l‟unico uomo libero in Europa”) ne aveva già fatto l‟esperienza

(“torturato” dalla “clero-polizia”) per aver osato opinare, nell‟ottobre del 2008, che la “tragedia del

male assoluto” non gode di tutte quelle prove storico-scientifiche di cui avrebbe bisogno per

imporsi come super-dogma, il quale non ammette ignoranza e che non è lecito né contraddire né

ignorare.

● Inoltre Bianchi continua: «Giovanni Paolo II […], il 17 novembre 1980 a Magonza pronuncia una

formula inedita, anzi contraddittoria a diciannove secoli di esegesi e teologia cristiana, in cui gli

ebrei sono definiti “il popolo di Dio dell‟Antica Alleanza che non è stata mai revocata”. […]. Si può

notare la novità e l‟audacia rispetto a tutto il magistero ecclesiastico precedente. […]. La teologia

della sostituzione è così abbandonata per sempre». L‟ermeneutica della rottura trova così spazio

sulle pagine del quotidiano dell‟Episcopato Italiano, il cui Primate è il Papa, che, però, sostiene, ma

non dimostra[1], l‟ermeneutica della continuità.

*

UNA VECCHIA PREVEGGENTE DESCRIZIONE DI CIÒ CHE POTREBBE AVVENIRE

Il Regno dell‟Anticristo

● Robert Hugh Benson ha scritto nel 1907 “Il padrone del mondo”, che è stato tradotto e pubblicato

in italiano per la prima volta nel 1921 a Firenze. Nel 1987 grazie all‟interessamento del card.

Giacomo Biffi è stato riedito dalla Jaca Book di Milano con tre edizioni (1997, 2008) e sedici

Page 254: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

ristampe. Benson, con uno stile davvero ammirevole, riprende il tema svolto da san Pio X nella sua

prima enciclica E supremi apostolatus cathedra del 1904, nella quale papa Sarto osservava che i

mali i quali circondano il mondo e la Chiesa sono talmente gravi da far pensare che l‟Anticristo sia

già presente.

Gli orrori del mondialismo

● Benson prevede che attorno agli anni Venti-Trenta la massoneria acquisterà un potere sempre più

vasto in Europa come nelle Americhe e nell‟Oriente così da poter unificare tutto il mondo attorno al

1989 (anno in cui è “crollato” effettivamente il muro di Berlino) e appianare la venuta all‟Anticristo

finale. I mali che portano a tale sciagura sono elencati da Benson con precisione e lucidità: critica

storica e unicamente filologica della Bibbia non più considerata un Testo sacro, divinamente

ispirato e fornito dunque di inerranza; sentimentalismo religioso e liberalismo, che sotto apparenza

di “pensiero indipendente” rendono invece gli uomini realmente schiavi della mentalità comune e

delle passioni; la nascita del modernismo (p. 7). Nel mondo degli anni Trenta sarebbero rimasti solo

tre tipi di religione: il cattolicesimo, l‟umanitarismo filantropico liberal-massonico e le religioni

esoteriche estremo orientali. Le ultime due forme sono accomunate dalla tendenza al panteismo

antropocentrico e si trovano in totale opposizione col cattolicesimo, che è teocentrico e crede in un

Dio personale e trascendente il mondo (p. 10). Il cattolicesimo decade sempre più, il mondo non lo

vuol più ascoltare, capire ed accettare e lo abbandona, inebriato dal delirio di onnipotenza datogli

dal panteismo antropolatrico e dal “culto dell‟Uomo” (p. 11). La religiosità vincente dal Venti sino

al 1989 è una sorta di umanitarismo filantropico: privo del vero soprannaturale, «subisce l‟influenza

della massoneria: l‟uomo è Dio» (p. 11). La psicologia ha preso il posto del puro e semplice

materialismo marxista e cerca di rimpiazzare la spiritualità del cattolicesimo con un surrogato

psicanalitico immanentistico (p. 12). L‟Autore esclama: «siamo quasi perduti e ci stiamo dirigendo

verso una catastrofe alla quale dobbiamo essere preparati […] finché non tornerà il Signore» (p.

12). Ma purtroppo oggi i profeti dell‟ottimismo irrealistico ed esagerato, che hanno condannato “i

profeti di sventura”, non vogliono sentire la voce di Benson che, quale nuovo Laocoonte, metteva in

guardia i cattolici dal modernismo quale “cavallo di Troia” introdotto dall‟inimicus homo nella

Page 255: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Città di Dio. Egli ammette realisticamente che nel mondo cattolico vi è del male, ma anche del

bene, vi sono conventi dissoluti, ma anche osservanti e vicini al Signore (p. 12). Non è uno di quei

farisei manichei che vedono tutto e solo bene da una parte e tutto e solo male dall‟altra. Benché il

Cristianesimo sia la vera religione divinamente rivelata, non tutti i cristiani le sono fedeli, anzi. Ma

anche l‟umanitarismo, che promette ipocritamente pace e cessazione di “guerre di religione”, ha i

suoi eccessi, i quali superano anche quelli dei peggiori cristiani. A pagina 13 Benson prevede già

nel 1907 il “Parlamento europeo”, il quale segna la fine del sano patriottismo e tramite la

democrazia-sociale fonda l‟anti-chiesa-cattolica. Egli ci mette in guardia anche contro l‟apparente

perfezione dello sviluppo tecnico, che, se disordinato e distolto dal Fine ultimo, nasconde molte

trappole che insidieranno la fede dei cristiani (p. 16).

● L‟Anticristo finale di Benson si presenta sotto le apparenze di solidarismo, di pacifismo

agguerrito contro la religione cristiana, che sarebbe “portatrice di spada e non di pace”, di

umanitarismo naturalista, che abolisce la pena di morte e istituisce il “Ministero dell‟eutanasia”,

essendo la morte non più l‟inizio della vita eterna, ma il ritorno dell‟individuo nel “Tutto” (p. 36),

che rimpiazza la spiritualità con la psicologia. Il tutto nel quadro del mondialismo più radicale:

«l‟unità impersonale, l‟annullamento dell‟individuo, della famiglia, della nazione nel mondo» (p.

25). L‟uomo è tutto, è “Dio”; non esiste un Dio trascendente, ma egli è immanente al mondo e solo

la cooperazione solidale di tutti gli uomini può evolvere continuamente in meglio (p. 26).

La persecuzione fisica

● Questa contro-chiesa naturalista e pacifista scatena ben presto una cruenta persecuzione contro il

cristianesimo, che ha già perso molti consensi a favore dell‟umanitarismo. Benson ci descrive allora

il “Corpo mistico nell‟agonia”, proprio come Gesù Cristo, e l‟Uomo che grida alla Chiesa: “ha

salvato gli altri, non può salvare se stessa?” (p. 48). Neppure dal Cielo scende, in quei momenti

tragici, una parola a rincuorare i fedeli perseguitati e martirizzati. La massoneria e il

democraticismo, più che il comunismo oramai sorpassato dal liberismo, sono la forza occulta che

manovra la religione dell‟Uomo e la persecuzione della Chiesa di Dio (p. 51). Lo stato dell‟umanità

nel “Nuovo Ordine Mondiale” viene descritto da Benson come una “copia molto simile ai gironi

superiori dell‟Inferno” (p. 123). Frattanto Roma (p. 211) è distrutta da un bombardamento

comandato dall‟Anticristo, il Papa e quasi tutti i cardinali muoiono e il nuovo Papa si rifugia a

Nazareth, ove continua con soli 12 cardinali la sua missione di governare la Chiesa con Vescovi,

sacerdoti e fedeli sparsi in tutto il mondo e pronti al martirio, che possono pregare e celebrare i

sacramenti solo in privato, sotto pena di morte. A pagina 170 Benson ci descrive il “nuovo culto”

imposto dalla massoneria e dall‟Anticristo alla nuova Umanità, che ama i piaceri, le ricchezze e gli

onori, al contrario del cristianesimo che insegna ad amare la croce, la povertà e l‟umiltà. Tale

“nuovo culto” è una parodia o un surrogato della Messa cattolica, è il culto dell‟Uomo, che ha

bisogno di un certo cerimoniale per professare la „Religione dell‟Avvenire‟, lo „spirito del mondo‟,

spogliato da ogni idea del soprannaturale e della grazia santificante. Come non pensare al Novus

Ordo Missae, il nuovo culto della religione antropocentrica del Vaticano II? È impressionante

vedere come 100 anni prima di ciò che stiamo vivendo sia a livello politico che religioso, Benson

avesse già intuito quasi tutto e quasi nei minimi dettagli. Uno dei personaggi del romanzo di Benson

(la signora Mabel) si accorge che la nuova fede pacifista e umanitarista non è migliore

dell‟intransigenza cristiana, anzi forse è carica di maggior odio e crudeltà di quelli manifestati da

alcuni o molti cristiani nel corso dei secoli (p. 220). Come credere che «quella belva selvaggia, col

sangue [dei cristiani martirizzati] che usciva dalle sue unghie assetate di violenza, fosse l‟Umanità

novella? Cioè quello che lei chiamava il suo “Dio”?» (p. 231). Benson distingue bene il

Cristianesimo dai cristiani, che non tutti e non sempre hanno vissuto secondo lo spirito di Cristo ed

hanno offerto all‟Umanitarismo la scusa per sostituire il Cristianesimo identificato con i cattivi e

falsi cristiani (clero e laicato).

Page 256: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

*

CONCLUSIONE

L‟Americanismo anticristiano

● Monsignor Henri Delassus ha scritto un intero libro sull‟americanismo (L‟Américanisme et la

Conjuration antichrétienne, Lilla-Parigi, Desclée De Brouwer, 1899), nel quale il prelato francese

spiega che, tra tutti i soggetti inquietanti del mondo attuale, l‟America del nord non è dei minori.

Infatti, ciò che la caratterizza è “l‟audacia nelle imprese industriali e commerciali ed anche nei

rapporti internazionali, calpestando essa tutte le leggi della civiltà cattolico-romana” (p. 1).

Purtroppo, tramite l‟americanismo, gli Stati Uniti spingono la loro audacia anche nelle questioni

religiose. Il termine „cattolicesimo americano‟ o americanismo (condannato da Leone XIII nella

Lettera Testem benevolentiae del 1895) non è l‟etichetta di uno scisma o di un‟eresia, esso è

“un‟insieme di tendenze dottrinali e pratiche, che hanno sede in America e che di lì si spargono nel

mondo cristiano e specialmente in Europa” (p. 3). L‟aspetto più preoccupante dell‟americanismo è

quello dei “suoi rapporti con le speranze e i progetti del giudaismo, specialmente con le tendenze

anticristiane delle leggi del mondo moderno e della società americana, che aspira a possedere il

monopolio del pensiero rivoluzionario” (p. 7). Infatti, “esiste una congiura anticristiana che lavora,

tramite rivoluzioni e guerre, ad indebolire e, se fosse possibile, ad annichilire, le nazioni cattoliche,

per dare l‟egemonia a quelle protestanti, come l‟America, la Germania e la Gran Bretagna” (nota

n°1, p. 7). Uno degli “elementi distintivi della „Missione americana‟ è il ritorno all‟unità di tutte le

religioni, tramite la distruzione delle barriere e delle differenze, giungendo ad un Congresso della

tolleranza internazionale delle religioni, per lottare unite contro l‟ateismo” (p. 124).

L‟indifferentismo o tolleranza per principio, cui tende l‟americanismo, consiste nell‟equiparare

“tutte le religioni, come egualmente buone” (p. 85); “La cospirazione anticattolica penetra

dappertutto, per distruggere – se fosse possibile – la Chiesa ed innalzare al suo posto l‟israelitismo

liberale e umanitario” (p. 89); “Tale cospirazione è diventata universale” (p. 90); “Tra spirito

ebraico e americanista c‟è un punto di contatto nei principi del 1789” (p. 91); “La presunzione o

confidenza eccessiva in se stessi è la caratteristica specifica dell‟americanismo e gli ebrei sperano di

farne uscire l‟israelitismo liberale e filantropico” (pp. 92-93), cioè la neo-religiosità dell‟èra nuova.

Monsignor Henri Delassus (p. 94) spiega che il Magistero della Chiesa ha condannato tutti i falsi

principii sui quali si fonda lo spirito americanista: i diritti dell‟uomo (condannati da Pio VI); la

libertà assoluta della persona umana, la libertà di pensiero, di stampa, di coscienza e di religione (da

Gregorio XVI e Pio IX), il separatismo tra Stato e Chiesa (da Leone XIII). Invece per gli

americanisti occorre basarsi sul “liberalismo largo o latitudinarista e sulla tolleranza dommatica ad

oltranza, evitando di parlare di tutto ciò che potrebbe dispiacere ai protestanti e alle altre religioni”

(p. 97); per la Chiesa di Roma “il cattolicesimo è la vera religione, mentre per gli americanisti è

solo una religione tra tante” (p. 100). Purtroppo l‟ideale americanista (circa cinquanta/settanta anni

dopo la condanna di Leone XIII) si è realizzato, inizialmente e in maniera latente, nel Concilio

Vaticano II e poi, apertamente, ad Assisi nel 1986/2011. Infatti - scriveva già mons. Delassus - “gli

Page 257: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

americanisti dicono che le idee americane sono quelle che Dio vuole per tutti i popoli del nostro

tempo. Ebraismo e americanismo credono di aver ricevuto una „Missione divina‟. Purtroppo

l‟influenza dell‟America con il suo spirito di libertà assoluta, si estende sempre di più tra le nazioni,

di modo che l‟America dominerà le altre nazioni” (pp. 187-188); l‟America sembra essere la

“Nazione dell‟Avvenire” (p. 190). Tuttavia – commenta il prelato – “se tale avvenire sarà quello

dello sviluppo industriale e commerciale, sociale e politico, secondo i principi del 1789, ossia il

progresso materiale e l'indipendenza assoluta dell'uomo da ogni autorità, anche divina; l‟èra che

vedremo sarà la più disastrosa mai conosciuta. In essa l‟America distruggerà le tradizioni nazionali

europee, per fonderle nell‟unità o pax americana” (pp. 191-192). La base, o il minimo denominatore

comune, di tale mistura di religioni, popoli, culture, è un moralismo sentimentale o “una vaga

morale” (p. 192) soggettiva ed autonoma come voleva Kant, “indipendente dal dogma, ove ognuno

è libero d‟interpretarla a modo suo” (p. 130). Essa si è realizzata oggi, tramite l‟unione tra „teo-(o

neo)-conservatori‟ americanisti e cristianisti, con il sionismo ed elementi conservatori-liberali del

cattolicesimo, che si uniscono per difendere la vita, l‟embrione, contro il materialismo ateo (cosa

buona in sé), ma a discapito della specificità della purezza del dogma (il che è inaccettabile), della

tradizione culturale di ogni nazione e delle differemze etniche (le quali, se non vanno esagerate con

la teoria della difesa della „razza pura‟, che non esiste; non debbono neppure essere distrutte con

l‟offesa della razza in senso lato o del popolo, che ha una sua peculiarità di lingua, cultura,

mentalità e religione). “Il movimento neo-cristiano o americanista, tende a liberarsi dal dogma per

fondarsi sulla bellezza dell‟etica” (p. 60), “a rimpiazzare la fede con una cultura o sensibilità morale

indipendente, in una vaga religiosità superiore a tutte le altre religioni positive” (p. 76). Secondo la

dottrina cattolica, invece, “la fede senza le opere è morta” (s. Giacomo), e “senza la fede non si può

piacere a Dio” (s. Paolo). Quindi non bisogna disprezzare la morale, ma neppure ridurre la religione

alla sola moralità, senza tener più conto dell‟integrità dogmatica.

● Monsignor Delassuss si spiega ancor meglio scrivendo che “Vi è un‟intesa tra Ebraismo e

Americanismo, per sostituire la religione cattolica con questa „Chiesa ecumenista o mondialista‟,

questa „religione democratica‟, di cui l‟Alleanza Israelita Universale prepara l‟avvento” (p. 193).

L‟americanismo è lo strumento del giudaismo liberale e filantropico-umanitario, il quale ha

rimpiazzato la „fede‟ del giudaismo ortodosso (in un Messia personale e militante, che avrebbe

ridato ad Israele il dominio sul mondo) con la „credenza umana‟ dell‟ebraismo liberale (in un

„messia idea‟, ossia il mondo moderno, nato dall‟Umanesimo, Protestantesimo e Illuminismo

rivoluzionario, inglese, americano e francese, che farà cadere il mondo nel relativismo e

nell‟irenismo, i quali eroderanno il Credo cattolico e quel che resta ancora della Cristianità

europea), “per condurre l‟umanità, dolcemente, verso la Nuova Gerusalemme” (p. 195). Lo spirito

del „Mondo Nuovo‟ o dell‟americanismo, è caratterizzato (secodo il Delassus) dai princìpi dell‟89,

che sono “l‟indipendenza dell‟uomo da ogni potere umano e anche divino” (p. 196), vale a dire i

diritti (o il culto) dell‟uomo e lo spodestamento di Dio e della sua Chiesa.

L‟americanismo ha un duplice aspetto: politico e religioso.

a) Politicamente: È caratterizzato da un certo cosmopolitismo, che porta al mondialismo ed

alla globalizzazione, le quali infiltrandosi in ogni nazione la corrompono per dominarla.

Tale „Repubblica universale‟ è il sogno dell‟Alleanza Israelita Universale, “centro, focolaio

e vincolo della congiura anticristiana, alla quale l‟americanismo porta un appoggio

considerevole” (p.15). Il giudaismo talmudico si basa sulla lettura materiale (più che

letterale) delle profezie del Vecchio Testamento. Delassus scrive: “Leggete queste profezie

nel significato materiale-terreno e vi troverete la risposta all‟enigma, la spiegazione

dell‟attività febbrile giudaica, il sogno dell‟ebraismo. Esso si crede, ancor oggi, il popolo

destinato da Dio a dominare, materialmente e temporalmente, su tutte le nazioni tramite la

finanza, le banche, la stampa e i mezzi di comunicazione [o di distruzione] di massa” (pp.

20-21). Il punto d‟incontro tra giudaismo e americanismo va ricercato nei principii

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rivoluzionari del 1789, e particolarmente in due tesi: “1°) che tutte le nazioni rinuncino

all‟amor di Patria e si confondano in una „Repubblica universale‟; 2°) che gli uomini

rinuncino, egualmente, ad ogni particolarità religiosa, per confondersi in una stessa vaga

religiosità o „Tempio univerale‟ ” (p. 25). Questi ideali sono portati avanti dall‟Alleanza

Israelitica Universale, fondata nel 1860 dall‟ebreo Adolfo Crémieux, gran-maestro del

Grande Oriente di Francia. L‟A.I.U. “non era soltanto un‟internazionale ebraica, essa mirava

più in alto: essere un‟associazione aperta a tutti gli uomini, senza distinzione di nazionalità,

né di religione, sotto l‟alta direzione d‟Israele. Essa vuol penetrare in tutte le religioni, come

è già penetrata in tutti i paesi e far cadere le barriere, che separano ciò che un giorno dovrà

essere unito in una comune indifferenza” (pp. 26-27). Il prelato s‟interroga: “Cosa significa

penetrare in una religione? Soprattutto introdurvi le proprie idee. Il giudaismo cerca

d‟infiltrare le sue idee nella Chiesa cattolica? Sì, i suoi rappresentanti lo asseriscono” (p.

28). Le forze politiche di cui si serve il giudaismo liberale e filantropico (o massonico) sono:

a) la democrazia, b) la libertà come valore assoluto, c) il cambiamento radicale (cfr., p. 153).

Questo cambiamento radicale riguarda anche la vita spirituale, prefiggendosi il primato

dell‟azione sulla contemplazione; l‟esaltazione dell‟iniziativa individuale (propria del

liberismo puritano americano), con un‟eccessiva fiducia in se stessi (cfr., pp. 154-155); il

Benessere fisico e corporale (diverso dal benessere comune temporale), come

“trasfigurazione del corpo” (p. 159); il “sensismo empirista, come radicale antimetafisica ed

anticristianesimo” (p. 161). Il prelato costata che oramai i nuovi cristiani americanisti,

assieme agli ebrei liberali e umanitari, “aspirano ad un Messia che non è Gesù Cristo,

neppure il messia militante e personale dell‟ebraismo ortodosso, ma un‟idea di benessere

materiale e corporale che renderà l‟uomo felice e ricco su questa terra” (pp. 164-165). Tale

Benessere (con la maiuscola), consiste non nel possedere il necessario o il conveniente, ma

nel “superfluo” (p. 166). I fedeli di questa nuova religiosità non vanno contrariati, bisogna

dar loro sempre ragione, seguire la corrente, dir loro ciò che piace ed appaga i sensi (cfr., p.

167).

b) Dal punto di vista religioso: L‟americanismo si serve dell‟esoterismo, del massonismo e

dell‟ecumenismo, per infiltrare la religione cattolica e – se fosse possibile – distruggerla.

“La massoneria ha le stesse pretese e le esprime con le stesse parole” (p. 29). Il giudaismo

liberale è ancora più chiaro, quando dice che bisogna tendere verso “una nuova

Gerusalemme, la quale deve sostituire Roma. La stirpe ebraica vuole stabilire il suo regno

sul mondo intero, nell‟ordine temporale e in quello spirituale” (p. 30). Anche

l‟americanismo si serve delle società segrete per ottenere i suoi scopi (cfr., p. 31), per

rovinare le Patrie e la Religione. La nuova “Repubblica universale sarà governata dal popolo

ebraico, unica vera genìa cosmopolita, apolide ed universale” (p. 33) ed infine,

“dall‟Anticristo, supremo dittatore divenuto l‟unica deità di questo nuovo mondo” (p. 42).

Gli Stati Uniti hanno il triste “privilegio di distruggere le tradizioni e le specificità nazionali

e religiose europee, per fonderle nell‟unità americana” (p. 44). L‟americanismo vuol

sostituire la „polemica‟ (polemikòs = attinente alla lotta e alla disputa dottrinale) con la

„irenica‟, (eirenikòs = che riguarda la pace o meglio il pacifismo, la tolleranza e la

conciliazione ad oltranza). L‟americanismo è “assolutamente convinto, che gli Stati Uniti

sono predestinati a produrre uno stato sociale, superiore a quello che si è vissuto sino ad

ora” (p. 130). Un altro caposaldo dell‟americanismo è l‟evoluzionismo religioso (cfr., pp.

101-108), secondo cui il dogma evolve o cambia radicalmente, sostanzialmente, in maniera

eterogenea e non omogenea; ossia si passa da una verità ad un‟altra, anche diversa, secondo

il bisogno e le esigenze dei tempi (cfr., p. 109), dacché la verità non è più la „conformità del

pensiero alla realtà‟, ma „l‟adeguarsi del pensiero ai bisogni dei tempi e delle necessità

dell‟uomo moderno‟ (Herbert Spencer). L‟altro pilastro su cui si basa l‟americanismo è

l‟ecumenismo. Monsignor Delassus (p. 133) ci informa che a Chicago, tra l‟11 e il 28

Page 259: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

settembre del 1893 (circa ottanta/cento anni avanti il Concilio Vaticano II e l‟incontro

ecumenico di Assisi nel 1986), si svolse un Congresso o Concilio ecumenista di tutte le

religioni (tranne la cattolica). In tale conciliabolo si stabilì che “la Chiesa cattolica dovesse

fare le concessioni più generose verso le altre religioni” (p. 134); naturalmente Roma

condannò. Tuttavia, non si può non notare come nel 1962-1965, tali idee americaniste siano

penetrate anche in ambiente cattolico durante il Concilio Vaticano II. Si sarebbe voluto, già

nel 1893, “riunire i preti e i ministri dei culti più diversi, per associarli in una preghiera

comune” (p. 147), naturalmente senza cadere (non si sa come) nell‟indifferentismo (proprio

come ad Assisi nel 1986/2011). Tale congresso di Chicago è definito dal Delassus “vero

concilio ecumenico dei tempi nuovi” (p. 148). Le analogie con il Vaticano II sono,

purtroppo, oggettive ed impressionanti.

● Il Delassus, concludendo il suo studio, definisce l‟americanismo con poche ma efficaci

espressioni: “Compromesso con l‟incredulità, concessioni all‟errore, mutilazione del dogma,

attenuazione del soprannaturale e faciloneria di ogni specie” (p. 226).

● Egli propone quindi il rimedio a tanto male: “Evitare lo scoraggiamento, come attitudine di coloro

che sanno e conoscono la realtà, ma non hanno il coraggio di reagire [è il male che paralizza molti

cattolici oggi]. (…) Dunque mai incrociare le mani, rinunciando alla lotta; anzi occorre impiegarle

per la preghiera, la penitenza e l‟azione culturale e dottrinale con conseguenze pratiche (…).

Occorre essere circospetti per non prestare, neppure involontariamente, aiuto al giudeo-

americanismo. Quindi, non predicare il Benessere come fine ultimo, il successo in questo mondo, la

trasfigurazione del corpo umano, la preoccupazione disordinata degli interessi umani, l‟abolizione

delle barriere tra religioni e culture, la cessazione della polemica per sostituirle l‟irenica,

l‟annacquamento del dogma a favore di una moralità soggettiva, la conciliazione tra lo spirito di

Cristo e quello del mondo” (pp. 262-265).

d. CURZIO NITOGLIA 20 dicembre 2011

[1] B. Gherardini, Concilio ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare, Frigento, 2009.

http://www.doncurzionitoglia.com/fase_2_giudeo_cristianesimo.htm

COGNIZIONE FINALE

Page 260: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

La prima confusione in questioni di Fede, anche se voi non ve ne potete accorgere di primo acchito

consiste proprio nel considerarle soggette ad un rapporto delegato: agli eletti papi, ai collegi

cardinalizi, a chierici competenti. Come se non fosse stato proprio con questi titoloni che hanno

varato il nefasto Vaticano II. No, la Fede è una virtù teologale che, infusa da Dio nelle anime, per

Grazia dello Spirito Santo, richiede da esse una risposta a Dio, prima che ai preti, pur bravi. Verso

tutti, anche di alta gerarchia, la Fede richiede Testimonianza e Difesa quando la si vede offesa e

sostituita da un altro Vangelo (Gl 1, 8; II Gv 1, 10). Ciò compete a ogni cattolico senza fare

accezione di persone. Per la mancanza di questa testimonianza cadiamo nel rompicapo, che sarebbe

già avviato a soluzione col ricorso alla Legge della Chiesa, se avessimo Fede sicura e non

vacillante. Se manca l‟autorità apostolica per la conferma della continuità del Vangelo, spetta ai

legittimi elettori cattolici indicare un confessore lucido della stessa fede di Pietro cui Dio trasmetta

direttamente la sua Autorità per rappresentarLo in terra. Non è questo, forse, il nostro caso? In

verità, col Vaticano II c‟è stato un mutamento di fede sia negli eletti che negli elettori ufficiali, da

cui consegue una vacanza della Sede apostolica. «Si tratta del Mysterium iniquitatis e per non

restarne bruciati» si deve sì perseverare nella Fede e nelle Opere di sempre, ma pregando il Signore

di manifestarsi per la soluzione di questa terribile prova. «Non è facile, ma è questa la virtù della

Speranza» da non slegare mai da quelle della Fede e della Carità, anch‟esse non delegabili, ma

affermate nella giusta testimonianza.

Continua l‟amico: “Non ci sono più i regni cristiani come nell'800 …l'Austria in primis. La Chiesa

può dire quel che vuole ma a livello militare quale sarebbe mai la sua influenza globale? Direi pari a

zero ormai ...l'occidente è oramai irrimediabilmente ateo, l'intera società è fondata su dis-valori atei

e a questo punto sono riusciti a creare "l'uomo nuovo ateo" a loro misura e somiglianza, lo schiavo

perfetto insomma! Che oltre a essere schiavo li difende pure a spada tratta e va in giro per il mondo

a "esportare" l'ateismo a suon di bombe. Stiamo pur tranquilli, la gente non tornerà più indietro, non

abolirà aborto e divorzio, non tornerà in chiesa a pregare, anzi vedranno pure di far abolire l'ora di

religione a scuola, far togliere i crocefissi ovunque, e chissà cos'altro ...la Chiesa ha perso su tutta la

linea. Il fronte lo tengono gli ortodossi in est Europa ma vedremo per quanto! Vivere da Cattolici è

semplicemente incompatibile con la società attuale e con le democrazie …resterà una sparuta

minoranza di cristiani ma chissà ...è il regno degli atei ormai! Pure qui si dicono buddhisti a parole,

ma poi nei fatti”. “Stai dicendo le nostre stesse cose ... la colpa è di certi preti da strapazzo che

hanno pensato di poter guerreggiare faccia a faccia con la nomenclatura neomondialista! Che poi

altri non è che l'altra faccia di Satana! Abbiamo perso lo Spirito della lotta, lo Spirito della Storia”.

MASSONERIA AMERICANA, MONDIALISMO E TEOCONSERVATORISMO

d. CURZIO NITOGLIA

7 novembre 2011

http://www.doncurzionitoglia.com/masson_americ_mondial_teocon.htm

●I teoconservatori italiani (Ferrara, Pera, ‘Alleanza Cattolica’, ‘Lepanto Foundation’ ed affini) amano ripetere che la massoneria anglosassone e specialmente quella americana non hanno (quasi) nulla che le distanzino dal cattolicesimo e che la civiltà degli Usa rappresenta una sorta di nuovo ‘Sacro Romano Impero’, il quale fa da antemurale alla Chiesa contro il pericolo del comunismo e dell’islamismo[1], dimenticando volutamente il giudaismo talmudico o addirittura cercando di conciliarlo col Cristianesimo, come facevano i “giudaizzanti” condannati dal I Concilio

Page 261: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

di Gerusalemme (50 d.C.) sotto San Pietro papa (cfr. la giornata di conferenze sul giudeo-cristianesimo tenuta da Roberto De Mattei, da Giorgio Israel[2] e Emanuele Ottolenghi, presso l’Università Regina Apostolorum dei ‘Legionari di Cristo’ nel 2008 in Roma).

●Ora la Costituzione nord-americana stabilisce per principio la separazione assoluta tra Chiesa e Stato[3]. Principio che il Magistero ecclesiastico cattolico romano ha costantemente riprovato da papa Gelasio (496) sino a Pio XII (1958). Inoltre papa Leone XIII ha dedicato un’intera enciclica (Longinqua oceani, 6 gennaio 1895) alla critica esplicita dell’ordinamento del diritto pubblico americano sui rapporti tra Stato e Chiesa data la separazione assoluta tra i due poteri.

●Anche se la massoneria americana non è atea ed anticlericale come quella latina, essa è pur sempre relativistica e soggettivistica. Gli Usa non hanno fatto null’altro che mettere in pratica i princìpi della massoneria americana ed hanno così eretto uno Stato fondato sulla libertà assoluta di pensiero e religione, separato totalmente dalla Chiesa romana. Questo non è certamente il modello o l’ideale dello Stato come lo concepiscono la Rivelazione, la Tradizione apostolica e il Magistero costante della Chiesa. Quindi non si riesce a capire dove i teoconservatori fondino la loro teoria del primato americanista - nel mondo odierno - quanto ai rapporti col cattolicesimo romano.

●Il programma del conservatorismo americanista coincide con quello della massoneria statunitense: vaga credenza in una Divinità non meglio specificata, la libertà di religione, la religiosità civile o laica, la lotta contro i grandi nemici degli Usa: comunismo e islamismo. Difesa ad oltranza delle tre componenti della civiltà statunitense: massoneria, fondamentalismo calvinista iper-liberista e giudaismo. L’America crede alla sua missione divina, che sarebbe quella di esportare la Rivoluzione americana nel mondo intero globalizzato e retto da una ‘Repubblica’ e da un ‘Tempio’ universali.

●Questi principi sono antitetici al cattolicesimo romano e fanno pensare più che al neo ‘Sacro Romano Impero’ al Regno dell’Anticristo (v. Orwell, Il Padrone del mondo e Benson, 1984). Purtroppo col concilio Vaticano II il principio della libertà religiosa (Dignitatis humanae, 1965) è entrato sin nelle menti degli uomini di Chiesa e nel postconcilio, specialmente col pontificato di Benedetto XVI, che su questo punto è peggiore di quello di Giovanni Paolo II, il mondialismo è stato recentemente canonizzato dal ‘Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace’. Infatti il 24

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ottobre 2011 il card. Peter Turkson prefetto del suddetto ‘Pontificio Consiglio’ ha emanato un Documento intitolato Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale in cui si esorta il mondo intero a “non rinchiudersi nei vecchi egoismi nazionali” ma ad aprirsi alla “globalizzazione”. Oramai anche gli uomini di Chiesa insegnano pubblicamente che le Nazioni e le Patrie hanno cessato di esistere e che un “Nuovo Ordine Mondiale” (di tipica forma massonica) le ha rimpiazzate o deve finire di rimpiazzarle totalmente là ove risultino rigurgiti anti-mondialistici o anti-globalistici. Questo Documento del 24 ottobre si rifà esplicitamente all’enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate (2009). Alessandro Speciale su L’Osservatore Romano del 24 ottobre 2011 ha scritto: «Benedetto XVI, sulle tematiche economiche, è molto più “a sinistra” non solo rispetto a Barak Obama, ma anche di quasi tutti i politici d’Oltreoceano, e probabilmente anche del resto del mondo». È triste, ma purtroppo è vero. La verità non è ciò che piace, ma ciò che è reale.

●Come si faccia ad illudersi ancora oggi sulla dottrina e le aspirazioni oggettive di Benedetto XVI in ambiente antimodernista è un mistero avvolto nell’enigma. L’unica certezza è che tutto è incerto e l’unica chiarezza è che tutto è oscuro e confuso. Nel luglio 2007 si poteva sperare (senza illudersi) in un ravvedimento di Ratzinger; oggi non si può sperare che colui il quale assieme al card. Frings fece il colpo di Stato al Concilio Vaticano II, eliminando fisicamente gli schemi preparatori proposti dal S. Uffizio, che aveva interpellato l’episcopato universale sparso nel mondo[4], sia disposto a rivedere e correggere la sua creatura. I suoi ultimi atti dal 2009 sino ad oggi parlano chiaro e se noi tacessimo “lo grideranno le pietre”. Contra factum non valet argumentum!

d. CURZIO NITOGLIA

7 novembre 2011

http://www.doncurzionitoglia.com/masson_americ_mondial_teocon.htm [1] Cfr. M. Respinti, Laicità dello Stato made in Usa, in “Il foglio”, 17 dicembre 2004, p. 3; M. Introvigne, L’ultimo viaggio di Tocqueville in www.cesnur.org

[2] Si noti che Giorgio Israel oltre ad essere stato comunista (a), collabora anche notoriamente con la massoneria del ‘Grande Oriente d’Italia’ e non ne fa mistero (b). Gli unici che fanno finta di non saperlo sono certi, per fortuna non tutti, “tradizionalisti” che scalpitano per avere “un posto al sole” ed uscire dal “ghetto”. Inoltre Roberto De Mattei, nonostante il “ritorno” alla Tradizione cattolica con il suo libro sul Concilio Vaticano II, non ha rotto pubblicamente i legami con gli ambienti ebraici e teoconservatori. Ora “quale accordo può esservi tra Cristo e Belial?” Tra Cristianesimo e giudaismo postbiblico? Tra la dottrina sociale della Chiesa e il teoconservatorismo liberale e iperliberista?

(a)-che Giorgio Israel abbia regolarmente militato nelle file dei quadri comunisti è di dominio pubblico e viene dichiarato da egli stesso nelle pagine del suo blog (...Se si possa ancora andar fieri della «gloriosa storia» del PCI: Figurarsi se potrei considerare un reietto chiunque sia stato comunista. Presi la mia prima tessera della Federazione Giovanile Comunista quando ero sedicenne, durante un comizio di Togliatti. Riportava sul disegno di un’impalcatura una frase di Maiakovskij: «milioni di spalle unite che innalzano al cielo la costruzione del comunismo». In verità ero assai intimidito e la prima esperienza fu traumatica: la sezione cui appartenevo fu sciolta per trotskismo… http://gisrael.blogspot.com/2011/02/se-si-possa-ancora-andar-fieri-della.html - Non è

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invece chiaro se e quando egli abbia abiurato dal partito comunista, cosa la quale non fa comunque venir meno parte della natura e delle sue origini culturali.

(b)-la stretta collaborazione di Giorgio Israle con la massoneria è pubblicamente dimostratadal fatto che il suo nome venga riportato nella lista dei collaboratori della rivista massonica Hiram, organo ufficiale del Grande Oriente d'Italia diretto da Gustavo Raffi compare anche il suo nominativo in chiaro.

[3] Cfr. J. Nicholson, Usa e Santa Sede. La lunga strada, supplemento a “30 Giorni” febbraio 2004.

[4] La fase ante-preparatoria del Concilio iniziò il 25 gennaio del 1959, giorno in cui Giovanni XXIII, nella Basilica di S. Paolo fuori le mura, annunciò l’idea di convocare un Concilio Ecumenico a Roma e terminò il 1° aprile 1960. Durante questa fase, esattamente il 17 maggio 1959, fu istituita la “Commissione ante-preparatoria”, che tenne la sua prima seduta il 30 giugno 1959 per iniziare a rispondere ai “vota” dei vescovi. Infatti il 18 giugno 1959 fu preparato in Vaticano un questionario inviato a tutti i vescovi per avere i loro pareri o “vota” sui temi da trattare e in quale ottica. Sin dall’inizio dell’estate del 1959 tornarono in Vaticano circa 200 “vota” espressi da circa 1. 900 su 2. 500 vescovi su vari temi. Lo spoglio delle risposte date dai vescovi iniziò in Vaticano nei primi giorni del settembre del 1959 e terminò verso la fine del gennaio 1960. La sintesi dei “vota” fatta in Vaticano raggiungeva circa 1. 500 pagine, le quali furono esaminate da Giovanni XXIII dal 13 febbraio al 1° aprile del 1960. La fase preparatoria iniziò il 5 giugno del 1960 e durò sino al 20 giugno del 1962. Frattanto il 2 febbraio del 1962 Giovanni XXIII annunziò che il Concilio sarebbe cominciato l’11 ottobre del medesimo anno, in essa si partorirono circa 70 progetti da discutere al Concilio, redatti in massima parte dai cardinali, vescovi e teologi ortodossi della scuola romana e antimodernista, che rispondevano ai “vota” dei vescovi, i quali erano in massima parte di orientamento teologicamente conservatore. Il Concilio iniziò l’11 ottobre 1962 e terminò l’8 dicembre 1965, sin dal 20 novembre 1962 si assisté al tentativo del colpo di mano del rifiuto della fase preparatoria riuscito ufficialmente l’8 novembre del 1963 dietro l’intervento di Frings/Ratzinger.

●Infatti Giovanni XXIII, il 20 novembre del 1962 dopo la discussione e votazione sulle “Fonti della Rivelazione”, dietro richiesta di Frings concesse la deroga al regolamento del Concilio, che prevedeva i 2/3 dei voti per bocciare uno Schema della ‘Commissione preparatoria’ e abbassò la quota al 50% più 1. Infatti Roncalli «superando la lettera del Regolamento *…+, sbloccò una crisi estremamente complessa, decidendo che la votazione riguardante lo schema “De fontibus Revelationis”, che era stato elaborato in prospettiva interamente “romana”, equivaleva ad una respingimento del testo (20 novembre 1962). Qualche giorno dopo il Papa affidò la rielaborazione dello schema in questione a una commissione mista. *…+. Con questa decisione papa Giovanni liberò il Concilio appena iniziato dalla duplice ipoteca che gli oratori della scuola romana avevano cercato di imporre alla corrente maggioritaria: abolì il divieto di respingere gli schemi preparatori *…+, e inoltre tolse l’ipoteca del monopolio dottrinale che il card. Ottaviani non aveva mai cessato di reclamare per la propria commissione preparatoria» (G. Alberigo, Jean XXIII et Vatican II, in “Jean XXIII devant l’histoire”, Parigi, 1989, p. 193-195).

●Inoltre storico è lo scontro (8 novembre 1963) che ebbe il card. Frings con Ottaviani sulla collegialità, che indurrà «Paolo VI a chiedere a Jedin, Ratzinger e ad Onclin alcuni pareri sulla riforma della Curia» (H. Jedin, Storia della mia vita, Brescia, 1987, pp. 314-315; J. Ratzinger, Das Konzil auf dem Weg. Rückblick auf die zweite Sitzungperiode, Köln, 1963-66, tr. it., 1965-67, 4 voll., pp. 9-12.).

Page 264: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Andiamo al dunque. Nostra Signora interviene nella Storia solo per ricordare. Ella non inventa e

non può inventare nulla che il Cielo non abbia già Rivelato pubblicamente con Gesù. A Fatima in

fondo ci viene ricordato quanto segue, ossia le Parole di Gesù, che interrogato sulla Fine dei Tempi

risponde:

Mt-24:15 “Quando dunque vedrete l‟abominazione della desolazione, della quale ha parlato il

profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!), …”

San Marco è ancora più esplicito di San Matteo e ci libera da ogni equivoco. Vediamo come.

Innanzitutto, oltre a ripetere nella parentesi (sì dico nella parentesi, che non è una aggiunta del

redattore successivo del Vangelo ma degli Evangelisti stessi) ciò che già San Matteo vi aveva

incluso ad ammonimento “categorico”, a coloro che “leggono, per Fede nel Vangelo e secondo il

loro Cuore Fervente” che ciò non è rivolto a coloroche: “suppongono, secondo i propri desideri e la

propria immaginazione; pensano, secondo un giudizio incompleto, vacuo ed errato delle Parole

Vangelo; credono, secondo le consuetudini del mondo o le indicazione dei falsi cristi, falsi profeti e

falsi papi”. Perciò, quasi come un pianto spirituale che sembra smorzargli la voce, vi aggiunge:

…POSTA LA‟ DOVE NON DEVE STARE. Quale è infatti il posto più protetto della Fede se non

la Santa Chiesa Cattolica ed il Papato, suo Katechon, l‟ultimo ostacolo? Può lì esservi profanazione,

tradimento? Certo che no, a meno che come ammonisce Paolo IV!!! non ci arrivi un FALSO PAPA.

Ecco dunque San Marco cosa ci riporta delle parole di Gesù:

Mc-13:14 “Quando poi vedrete l‟abominazione della desolazione posta là dove non deve stare

(chi legge faccia attenzione!), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti”.

Leggete il Vangelo, c‟è scritto tutto. Non sono poche righe quelle dedicate all‟apostasìa. Gesù si

guarda bene di fare il nome del Papa (figura tra l‟altro introdotta nel Mondo, ma che nei Cieli si

giustifica solo come Vescovo vestito di bianco, il più candido fra tutti i discendenti degli Apostoli.

Capirete bene tutti che se i Vangeli avessero esordito dicendo che il Capo degli Apostoli ed i suoi

discendenti potessero essere recidivi fino alla Fine dei Tempi, ogni Papa sarebbe stato preso

d‟assalto, come hanno sempre fatto i Protestanti ed i nemici della Chiesa. Dunque Gesù rimanda

tutto agli “eletti” a coloro che hanno “comprendonio”, una Fede in atto, capace di districarsi fra le

nebbie della confusione, del dubbio, delle perplessità che nell‟ambito della ragione hanno

giustificazione ma della Fede no, giammai. Del resto Gesù anche agli Apostoli si rivolge dicendo

che avrebbe avuto molte cose ancora da raccontare loro, ma che non avrebbero capito e quindi

rimandava ai posteri, per una epoca in cui tutto sarebbe stato così evidente da non lasciare più alcun

dubbio.

Per cui ricordandoci Matteo 24:24 in cui anche gli “eletti”, se possibile, saranno ingannati,

facciamoci forza e coraggio, che la Verità è già tutta qua! Non serve che altro ci venga rivelato. E se

Nostra Signora ci avvisa, è perchè nella Chiesa, chi è preposto a ciò, a ricordarci di stare PRONTI,

di essere DEGNI, in parte ha non solo perso la fiamma della Fede, ma si è già compromesso con il

mondo al punto di tradirne la missione.

Quindi chi ha Fede per intendere, riceva lo Spirito Santo e si operi per diffondere la Verità di Fede e

non le sue dubbie opinioni contro chi, come Araì Daniele e Antonio Coroniti si operano per tenere

acceso il lume della Fede, in questa epoca così buia di guide cieche. Forse non viviamo in una

epoca di Santi e di Carità Vera, ma di sicuro il Cielo ci ha assicurato a Fatima tutti gli strumenti per

recuperare il percorso di Redenzione e sconfiggere la MENZOGNA e l‟INGANNO. Prendo atto

che la mia vita è cambiata anche grazie a loro. Consiglio ai critici di leggere il Vangelo e lasciar

Page 265: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

perdere lo scontro ideologico e veramente razionale. E‟ solo questione di Fede. Ce lo chiedono

Gesù Adveniente e Maria CorRedentrice.

Ah, una nota: qualcuno avrà avuto per le mani la Nuova Bibbia della CEI edito per i seguaci del

Concilio Vaticano II. Lì è stata apportata una correzione, perché mai si pensi di sospettare male:

Marco 13:14 ―Quando poi avrete veduta l‘abominazione della desolazione posta là dove non si

conviene (chi legge pongavi mente),…‖.

Basti la copertina per comprendere quanta mala fede ci sia e come sia cambiato lo Spirito.

Sedevacantismo Apocalittico e Chiesa muta. Siamo forse già nella Terza Era, quella dello Spirito

Santo, prospettata dal Beato Gioacchino da Fiore? O siamo in attesa di un Papa Cum degnitate che

consacri la Russia al Cuore Immacolato di Nostra Signora di Fatima? Don Curzio Nitoglia ha una

sua opinione, che si distanzia fortemente per la sua tesi delle due Dottrine in una Unica Chiesa:

Il mistero della “Passione della Chiesa”

―Mi sembra che la situazione odierna sia analoga alla Passione di Cristo, in cui «La divinità si

nasconde e lascia soffrire la santissima umanità di Gesù» (Sant‘Ignazio, Esercizi Spirituali, n°196).

Già San Tommaso d‘Aquino (Adoro Te devote) aveva scritto «In cruce latebat (…) deitas», sulla

Croce la divinità di Cristo era nascosta, eclissata, non si vedeva. Anzi Egli lasciava soffrire

crudelissimamente la sua umanità, tanto da essere ―più simile a un verme che ad un uomo‖ (Isaia).

Padre Luis de la Palma, scrive: «Supera ogni nostra comprensione il fatto che il Figlio sia stato

abbandonato» (La Passione del Signore, Milano, Ares, 1996, p. 192)

Nella Somma Teologica l‘Aquinate spiega che ―la Divinità miracolosamente permise all‘umanità

di Cristo di provare angoscia per l‘abbandono (apparente) da parte di Dio, pur essendo essa unita

ipostaticamente alla Persona divina del Verbo e godendo la visione beatifica. Ciò fu permesso

perché attraverso molte tribolazioni occorre entrare nel Regno dei Cieli‖ (III, q. 45, a. 2, in

corpore). Sempre nella Somma leggiamo: ―Fu per miracolo che la divinità non ridondava sulla

umanità di Cristo‖ (III, q. 14, a. 1 ad 2um), ―affinché potesse compiere il mistero della nostra

redenzione soffrendo‖ (III, q. 54, a. 2, ad 3um). Gesù Cristo stesso ha richiamato la nostra

attenzione su tale mistero quando ha gridato sulla croce: ―Dio mio perché mi hai abbandonato?‖.

La risposta al ―perché‖ non è stata immediata, ci si è dovuti accontentare, durante la Passione, del

―fatto‖.

Page 266: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

Così oggi nella Passione della Chiesa si nasconde il suo elemento divino ed appare solo quello

umano nella maniera più brutta o ―vermiforme‖. Questo è un mistero che deriva da quello

dell‘Unione Ipostatica e dal duplice elemento (divino e umano) della Chiesa (che è Cristo

continuato nella storia). Gesù aveva predetto agli Apostoli questa sua (e loro) eclissi: ―Voi tutti vi

scandalizzerete per causa mia in questa notte. Poiché sta scritto: Percuoterò il Pastore e il gregge

si disperderà‖ (Giovedì Santo). Invece N. S. ci esorta assieme agli Apostoli: ―Non sia turbato il

vostro cuore . Abbiate fede in Dio e in Me‖. Egli esplicita che: ―Vi ho detto queste cose perché non

abbiate a scandalizzarvi (…). Quando giungerà la loro ora ricordatevi che ve ne ho parlato‖.

L‘ora della ―Sinagoga di satana‖ (Apoc., II, 9) e del potere infernale è qualcosa di preternaturale,

che quasi si tocca con mano oggi, come durante la Passione di Gesù. ―Verrà la loro ora, anzi è già

venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo‖. Il Sabato Santo solo

Maria SS. aveva conservato pienamente la fede nella divinità e resurrezione di Cristo.

«Sola, la Madonna attendeva (…). Sola nella sua fede (…) credeva senza il minimo dubbio che

Gesù sarebbe risorto (…). Sia gli Apostoli che i discepoli non credevano [pienamente, precisano i

teologi, nda] alla Risurrezione (…). Maria ricordò che, l‘indomani sarebbe risorto. Ma essi non

riuscivano a crederci [perfettamente] (…). Maria era l‘unica luce accesa sulla terra (…). Il rifugio

dei peccatori che non riuscivano a credere [perfettamente]» (L. De La Palma, La Passione…, pp.

243-246). …..

Per cui, dove sta la Chiesa reale e non quella ―virtuale‖ , se tutti gli atti di Roma sono nulli, se le

ordinazioni sacerdotali e le consacrazioni episcopali sono invalide, se i sacramenti, compresa

l‘eucarestia e il Sacrificio della Messa, sono cessati? La crisi ha annichilato totalmente sia il

potere d‘ordine, che la giurisdizione e il magistero. Il ―Fine-Bene‖ della Chiesa non esiste più da

cinquanta-quaranta anni, quindi anche la Chiesa? Infatti una religione che non ha più sacerdozio,

né sacrificio non è più neppure materialmente o in potenza ma è morta totalmente, (come quella

dell‘Antica Alleanza dopo il 70, la quale era relativa al Nuovo Testamento. Però la Nuova Alleanza

è Eterna. Quindi non può cessare totalmente). Essa sarebbe non più a Roma, ma ove si trovano i

vescovi e i sacerdoti della linea Thuc? La Chiesa non sarebbe più romana e petrina (il materialiter

dopo quaranta anni essendo diventato un nulla, farsa e comparsa), ma thucista (ubi Thuc ibi

Ecclesia); essendo diventata Roma (almeno sin dal 2004, con l‘elezione di Benedetto XVI) non più

una Religione, ma una scena teatrale di pastori-attori muti, sembrerebbe essere nella terza èra di

Gioacchino da Fiore, ma essa è condannata dalla fede cattolica. Inoltre il ―thucismo‖, per chi

come me lo ha visto da vicino non è un motivo di credibilità (per usare un eufemismo). Come

pretendere di essere i portatori dell‘unica verità sul mistero della crisi che è penetrata nella Chiesa

di Cristo, quando vi sono tante oscurità, misteri, questioni dibattute e non definite? Il fatto o il

―quia‖ (crisi) è certo, ma il come e il perché o il ―propter quid‖ restano un mistero

―State contente umane genti al quìa,

ché se potuto aveste veder tutto,

non era mestier parturìr Marìa‖.

(Purgatorio, III, 37-39).

Il mistero di iniquità, il mistero del cuore umano, ―Pravum est cor hominis et imperscrutabile, quis

cognoscet eum?‖ (Geremia). Solo Dio che sonda il cuore e le reni. Allora, ―cercate di rendere

certa la vostra elezione, mediante le vostre opere buone‖ (s. Pietro), non si può penetrare un

mistero, sarebbe come ―voler mettere tutta l‘acqua dell‘oceano in un bicchiere‖ (s. Agostino). Si

può cercare di studiarlo, di avvicinarlo nel chiaro-oscuro della fede, con molta umiltà e

trepidazione, senza pretendere di averlo capito e svelato, nell‘adorazione di ciò che sorpassa le

capacità umane pur senza essere contro la ragione, ma solo oltre essa. Non è normale proporre

come assolutamente certo ciò che è molto oscuro, disputato e misterioso e imporlo moralmente e

Page 267: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

giuridicamente sotto pena di peccato. Come per la Predestinazione, bisognerebbe ammettere il

fatto misterioso (Dio onnipotente e uomo libero/crisi ecclesiastica: infallibilità ed errori) e lasciare

libertà di interpretarlo come si reputa più conforme alla realtà e alla Rivelazione, sino a decisione

della Chiesa gerarchica, senza lanciare anatemi contro chi non segue esattamente il nostro modo

di incedere.

Riassumendo e tirando le somme.

Si può asserire tranquillamente che oggi (2004-2008) la Tesi di Cassicìacum come l‘ha concepita

p. Guérard des Lauriers non è più assolutamente certa, poiché fondandosi sulla distinzione reale

tra materia e forma nel Papa, e per ammissione del p. Guérard stesso, dopo Giovanni Paolo II, non

essendoci (quasi) più vescovi consacrati secondo il vecchio Pontificale Romano, il futuro ―papa

materiale‖ (nel caso odierno Benedetto XVI) sarebbe solo una pura ―comparsa‖ (Il problema

dell‘Autorità e dell‘episcopato nella Chiesa, Verrua Savoia, CLS, 2005, pp. 33-35 e 37) che non

parla neppure, ma recita mutamente la parte del Papa, come farebbe un attore o un manichino in

una rappresentazione senza dialoghi. Ciò equivale a dire che Benedetto XVI, essendo stato

consacrato vescovo con il nuovo Pontificale e non essendo neppure validamente vescovo (secondo

p. Guérard), non può essere il Vescovo di Roma (ossia Papa) neppure in potenza o ―materialiter‖,

sarebbe solo il manichino della vetrina Gammarelli in attesa della elezione di un vero Papa. Ci si

trova, perciò, di fronte al sedevacantismo totale, (al ―conclavismo‖ o al ―delirio di onnipotenza‖ =

«pensare di essere il Legato diretto e immediato di Cristo», una sorta di ―sindrome napoleonico-

messianica‖) ritenuto non accettabile da p. Guérard. Quindi, da buon realista egli avrebbe rivisto e

aggiornato la sua posizione iniziale, essendo arrivato ad una conclusione (secondo lui stesso)

erronea. Ma non così, sino ad ora, i ―tesisti‖. Perciò chiedo loro una risposta a questo riguardo:

Benedetto XVI è ―papa‖ materialiter o per nulla? Tertium non datur. Pio XII era Papa

formalmente o solo materialmente? Spero solo che la risposta non duri quanto i tempi biblici o

―apocalittici‖, anche perché per alcuni ―tesisti‖ l‘ ―Apocalisse secondo Corsini‖ è già avvenuta,

quindi mi si potrebbe dire che mi è già stata data la risposta e io non me ne sono accorto…, anche

perché – povero me - conosco solo l‘ ―Apocalisse secondo Giovanni‖ e interpretata dai Padri della

Chiesa”.….

Lo scopo della guerra non è quindi di carattere economico, ma serve a fare in modo di consumare nelle

spese militari gran parte delle risorse che altrimenti servirebbero a rendere più ricca e intelligente la vita

dei cittadini. La distruzione della bellezza, inoltre, allontana dai pensieri spirituali e ci rende più vuoti dentro

predisponendoci ad una mentalità consumistica e materialista. Infine è determinante l’alterazione ed il

controllo della storia ottenuto tramite la distruzione dei documenti che testimoniano una realtà passata

migliore di quella attuale. Così i dati sulle epoche precedenti o vengono modificati a piacimento oppure

cancellati completamente dalla memoria storica. L’obiettivo è quello di non dare agli uomini termini di

confronto e far credere loro di trovarsi nel miglior stato possibile, nel miglior mondo possibile.

Altro mezzo utilizzato dal Grande Fratello per perseguire i propri scopi è quello della perenne guerra contro

le due potenze mondiali. La guerra descritta è in realtà solo un pretesto, uno strumento per controllare la

popolazione più povera. "In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia

davvero o che, essendoci la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la

continuità. Lo scopo della guerra è la distruzione da quanto prodotto dal lavoro umano.

Una società gerarchica è possibile solo sulla base della povertà e dell'ignoranza. Come principio lo sforzo

bellico è sempre programmato per tenere la società alla soglia della fame. La guerra è scatenata dal

gruppo dominante contro i suoi stessi soggetti. E lo scopo non è la vittoria contro l'Eurasia o l'Estasia, ma

di far rimanere intatta la struttura della società." ~ George Orwell

Page 268: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

La visione delle due Bestie in Apocalisse (Libro della Rivelazione) ci fa incontrare proprio le realtà

storiche di segno negativo che si oppongono al bene:

Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna (le maggiori banche mondiali che

appoggiano il Presidente Americano di cui è Presidente TreMonti ) e sette teste (i Paesi sionisti e

maggiormente industrializzati), sulle corna dieci diademi (sono le banche che comandano nel

mondo, visto che è stata tolta la possibilità di battere moneta a tutti i Paesi Sovrani) e su ciascuna

testa un titolo blasfemo. La bestia (USraele con a capo un unico Comandante di tutti gli eserciti)

che io vidi era simile a una pantera (colore della pelle, assai unico il fatto che nel Paese dei KKK

diventi Presidente un negro), con le zampe come quelle di un orso (crisi economica mondiale,

contro il simbolo del Toro) e la bocca come quella di un leone (mi visto tante guerre

contemporaneamente per il mondo con il sigillo americano, inglese e israeliano). Il drago (ce ne è

solo uno in vista, che è il Draghi Presidente della BCE) le diede la sua forza, il suo trono e la sua

potestà grande. Una delle sue teste sembrò colpita a morte (l‘Italia? Bel Paese dei [vari] Mari e

Monti), ma la sua piaga mortale fu guarita.

Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia e gli uomini adorarono il drago

perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia e

chi può combattere con essa?».

Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire

per quarantadue mesi. Essa aprì la bocca per proferire bestemmie

Page 269: Guerra Tra La Chiesa e Nwo

contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.

Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe,

popolo, lingua e nazione. L'adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin

dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato.

Chi ha orecchi, ascolti:

Colui che deve andare in prigionia,

andrà in prigionia;

colui che deve essere ucciso di spada

di spada sia ucciso.

In questo sta la costanza e la fede dei santi.

Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia (la framassoneria ecclesiastica), che aveva due corna

(potere temporale e potere spirituale), simili a quelle di un agnello, che però parlava come un

drago. Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi

abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. Operava grandi prodigi, fino

a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le

era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di

erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. Le fu anche

concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far

mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e

grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e

che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il

numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa

rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei (13, 1-18).

E' evidente che il numero cifrato 666 viene usato per coprire un nome reale che sarebbe stato troppo

pericoloso per l'autore dell'Apocalisse indicare esplicitamente.

Azzardiamo un nome? barack husein unham=666 The Dragon

Lc-21:14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa,

Lc-21:15 perché io vi darò una parola e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non

potranno opporsi né contraddire.

Lc-21:16 Voi sarete traditi perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi

di voi;

Lc-21:17 e sarete odiati da tutti a causa del mio nome;

Lc-21:18 ma neppure un capello del vostro capo perirà.

Lc-21:19 Con la vostra costanza salverete le vostre vite.

Lc-21:20 “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua

devastazione è vicina.

Lc-21:21 Allora quelli che sono in Giudea, fuggano sui monti; e quelli che sono in città, se ne

allontanino; e quelli che sono nella campagna non entrino nella città.

Lc-21:22 Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato

scritto.

Lc-21:23 Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in quei giorni! Perché

vi sarà grande calamità nel paese e ira su questo popolo.

Lc-21:24 Cadranno sotto il taglio della spada, e saranno condotti prigionieri fra tutti i popoli; e

Gerusalemme sarà calpestata dai popoli, finché i tempi delle nazioni siano compiuti.

Lc-21:25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle; sulla terra, angoscia delle nazioni,

spaventate dal rimbombo del mare e delle onde;

Lc-21:26 gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che starà per accadere al

mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.

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Lc-21:27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole con potenza e gloria grande.

Lc-21:28 Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la

vostra liberazione si avvicina”.

Fatima, 23 dicembre 2011

L‟Arciere Servo dei Servi

+ Marco Turi Daniele +

Primo Preposito Generale

dell‟”Arca della Bellezza”

E Rettore Borghi Xenobia