Guerra di Database (2) · 2010. 2. 4. · MACINTOSH Guerra di Database (2) di Raffaello De Masi S...

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MACINTOSH Guerra di Database (2) di Raffaello De Masi S e, come è vero, esiste un santo anche per i disordinati, quello che tiene d'occhio casa mia deve es- sere uno di grande pazienza e di ampie possibilità nel chiedere grazie a mio no- me al Padre Eterno. Il perché è presto detto: quando, il mese scorso, ho pensato ai due articoli con questo nome avevo bene in mente che cosa effettivamente fare: incentrare le due parti della trattazione parlando ogni volta di due database diversi, uno per così dire nelle vesti di un peso massimo, l'altro non altrettanto potente, che fun- Omnis 5 /I package Chi decide di acquistare Omnis 5 de- ve avere spalle larghe e volontà d'ac- ciaio. Infatti già un semplice sguardo al package può portare a un senso totale di smarrimento anche nei più agguerriti e scaltriti utenti Mac; tre volumi per più di duemila pagine complessive, e quat- tro dischetti pieni zeppi di materiale possono far tremare i polsi a tutti. La confezione della forma di un cubo nero, contiene tre manuali rilegati in conteni- tori ad anelli molto ben realizzati anche se, come al solito, poco pratici da ma- neggiare, alcuni manualetti di pronto uso e il software, oltre come al solito ai soliti fogli volanti dell'ultima ora, oppor- tunamente integrati dai read-me soffici. La paura iniziale è destinata a durare poco. AI contrario di quanto avveniva in Omnis 3 (di cui effettuammo la prova qualche anno fa) la versione 5 ha tutti i numeri per coprire il mercato più vasto dell'utenza tipica del database. Tanto 266 zionasse come una specie di sparring partner per l'altro. Così è avvenuto la vol- ta scorsa con il «piccolo» MS File 2 ac- canto al ciclopico 4th Oimension. Sta- volta avevo previsto di provare un altro colosso dai muscoli esuberanti, Omnis 5, a confronto con un «piccolo», il File Force di stretta discendenza Acius. Se- nonché, miracoli del System 7, mi sono ritrovato con il dischetto programma che la prima volta ha rifiutato il lancio, e suc- cessivamente ha addirittura rifiutato di farsi leggere, mandando a monte tutto il bel progetto che mi ero fatto. per intendefci, come vedremo tra poco, 5 è fatto per accontentare le esigenze tutte di ogni utente, anche di chi ha po- co tempo per imparare le più compIes- se tecniche di questo potentissimo re- lazionale (ma non ho poi ben capito per- ché questo miniutente dovrebbe com- prare proprio 5, ad un prezzo, oltre tut- to, carissimo). Ma un poco di pazienza e studio, abbinati ad una macchina ade-o guata, può portare a prestazioni che non hanno niente da invidiare ai più accla- mati database sotto Unix nell'iperuranio dei mini. /I databas.e La struttura di studio e d'uso del pac- chetto è divisa in tre parti, del tutto cor- Omnis 5 Produttore: Blyth Software Inc., 1065 E. Hillsdale Blvd #30 O, Foster City CA 94404 USA Distributore: Keysoft srl Via dei Carantani l, 21100 Varese Prezzo(lVA esclusa): Omnis 5 L. 1.390.000 Che fare? Ormai il campo di battaglia era pronto e lasciare nell'arena il solo Omnis 5 (anche se aveva ben donde per oc- cupare tutto lo spazio disponibile) mi sembrava un peccato. E allora ho affian- cato al «big monster» un bel peso medio da campionato mondiale, che pur man- cando della quinta marcia della relazio- nalità, ha acquistato la più che meritata notorietà di essere il più piacevole, fa- cile, ed elastico database presente sul mercato. E così eccoci di nuovo in bat- taglia, grazie a quel santo di cui parlavo prima. rispondenti ai tre manuali; seguire con pazienza quanto è descritto e consiglia- to nei manuali, senza mai dare per scontato niente, è garanzia di risultati eccellenti, anche in un tempo ragione- volmente breve. La struttura di studio del pacchetto (che i programmatori Blyth abbiano svolto un lavoro di prim'ordine lo dimo- stra la dimensione stessa del program- ma di base, incredibilmente piccola per la potenza vantata, 750K circa, pratica- mente quanto File Maker Pro e quasi la metà di 4th Dimension) è articolata su tre livelli: «Getting Started» corrispon- dente al primo pesante manuale, che in- troduce l'utente, anche neofita e com- pletamente sprovveduto, al mondo dei database in generale e di 5 in partico- lare; «Designing Application», che de- scrive le tecniche complete per accede- re a tutta la potenza e le caratteristiche di Omnis 5; e «Programming» un com- pleto manuale di riferimento che per- mette di accedere al potente linguaggio di programmazione dell'ambiente, an- che attraverso un corretto, accurato e ordinato esame delle procedure, dei co- mandi e delle istruzioni ammesse. Il primo vantaggio sta nel fatto che Omnis 5 offre numerose tecniche di scrittura e programmazioni comuni a MCmicrocomputer n. 114 - gennaio 1992

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MACINTOSH

Guerra di Database (2)di Raffaello De Masi

Se, come è vero, esiste un santoanche per idisordinati, quello chetiene d'occhio casa mia deve es-

sere uno di grande pazienza e di ampiepossibilità nel chiedere grazie a mio no-me al Padre Eterno.Il perché è presto detto: quando, il mesescorso, ho pensato ai due articoli conquesto nome avevo bene in mente checosa effettivamente fare: incentrare ledue parti della trattazione parlando ognivolta di due database diversi, uno percosì dire nelle vesti di un peso massimo,l'altro non altrettanto potente, che fun-

Omnis 5

/I package

Chi decide di acquistare Omnis 5 de-ve avere spalle larghe e volontà d'ac-ciaio. Infatti già un semplice sguardo alpackage può portare a un senso totaledi smarrimento anche nei più agguerritie scaltriti utenti Mac; tre volumi per piùdi duemila pagine complessive, e quat-tro dischetti pieni zeppi di materialepossono far tremare i polsi a tutti. Laconfezione della forma di un cubo nero,contiene tre manuali rilegati in conteni-tori ad anelli molto ben realizzati anchese, come al solito, poco pratici da ma-neggiare, alcuni manualetti di prontouso e il software, oltre come al solito aisoliti fogli volanti dell'ultima ora, oppor-tunamente integrati dai read-me soffici.

La paura iniziale è destinata a durarepoco. AI contrario di quanto avveniva inOmnis 3 (di cui effettuammo la provaqualche anno fa) la versione 5 ha tutti inumeri per coprire il mercato più vastodell'utenza tipica del database. Tanto

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zionasse come una specie di sparringpartner per l'altro. Così è avvenuto la vol-ta scorsa con il «piccolo» MS File 2 ac-canto al ciclopico 4th Oimension. Sta-volta avevo previsto di provare un altrocolosso dai muscoli esuberanti, Omnis5, a confronto con un «piccolo», il FileForce di stretta discendenza Acius. Se-nonché, miracoli del System 7, mi sonoritrovato con il dischetto programma chela prima volta ha rifiutato il lancio, e suc-cessivamente ha addirittura rifiutato difarsi leggere, mandando a monte tuttoil bel progetto che mi ero fatto.

per intendefci, come vedremo tra poco,5 è fatto per accontentare le esigenzetutte di ogni utente, anche di chi ha po-co tempo per imparare le più compIes-se tecniche di questo potentissimo re-lazionale (ma non ho poi ben capito per-ché questo miniutente dovrebbe com-prare proprio 5, ad un prezzo, oltre tut-to, carissimo). Ma un poco di pazienzae studio, abbinati ad una macchina ade-oguata, può portare a prestazioni che nonhanno niente da invidiare ai più accla-mati database sotto Unix nell'iperuraniodei mini.

/I databas.eLa struttura di studio e d'uso del pac-

chetto è divisa in tre parti, del tutto cor-

Omnis 5

Produttore:Blyth Software Inc., 1065 E. Hillsdale Blvd #30O, Foster City CA 94404 USADistributore:Keysoft srl Via dei Carantani l,21100 VaresePrezzo(lVA esclusa):Omnis 5 L. 1.390.000

Che fare? Ormai il campo di battaglia erapronto e lasciare nell'arena il solo Omnis5 (anche se aveva ben donde per oc-cupare tutto lo spazio disponibile) misembrava un peccato. E allora ho affian-cato al «big monster» un bel peso medioda campionato mondiale, che pur man-cando della quinta marcia della relazio-nalità, ha acquistato la più che meritatanotorietà di essere il più piacevole, fa-cile, ed elastico database presente sulmercato. E così eccoci di nuovo in bat-taglia, grazie a quel santo di cui parlavoprima.

rispondenti ai tre manuali; seguire conpazienza quanto è descritto e consiglia-to nei manuali, senza mai dare perscontato niente, è garanzia di risultatieccellenti, anche in un tempo ragione-volmente breve.

La struttura di studio del pacchetto(che i programmatori Blyth abbianosvolto un lavoro di prim'ordine lo dimo-stra la dimensione stessa del program-ma di base, incredibilmente piccola perla potenza vantata, 750K circa, pratica-mente quanto File Maker Pro e quasi lametà di 4th Dimension) è articolata sutre livelli: «Getting Started» corrispon-dente al primo pesante manuale, che in-troduce l'utente, anche neofita e com-pletamente sprovveduto, al mondo deidatabase in generale e di 5 in partico-lare; «Designing Application», che de-scrive le tecniche complete per accede-re a tutta la potenza e le caratteristichedi Omnis 5; e «Programming» un com-pleto manuale di riferimento che per-mette di accedere al potente linguaggiodi programmazione dell'ambiente, an-che attraverso un corretto, accurato eordinato esame delle procedure, dei co-mandi e delle istruzioni ammesse.

Il primo vantaggio sta nel fatto cheOmnis 5 offre numerose tecniche discrittura e programmazioni comuni a

MCmicrocomputer n. 114 - gennaio 1992

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MACINTOSH

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Name:claudette fì' momolaCompony: 55049"le pere stroik:e"Seria:1Number:2001764024 1-us.rAli Rights Reserued. Use ofthis software is gouernedby a license Agreement.This software containsconfidenti al andproprietary information afBlyth which is pratected bycopyright, trode secret andtrademark law.

Upgrode Key:

Cunent number af users:

Application Serial number:

Multi user Seriol number:

13321432151

La fase di personalizzazione del package e la fine-stra di setup per l'accesso alla multiutenza.

Enter your name, company, and serialnumber. ( Penonalize lI ncrease number of users. Upgrade

Copy serial number, name, etc. fram ald Updateversion to the newEHit Pragram. Quit

Select one of the options below:

Omnis 5 version 1.21 personalizer and multi-user upgrader.

cosa non è da poco se si tiene conto cheè possibile adottare il potente linguaggioHyperTalk per manipolare un datafileOmnis 5.

E, come se non bastasse, ecco la di-sponibilità di Omnis 5 Express, una ap-plicazione Omnis che consente di supe-rare il primo impasse dovuto alla pro-grammazione del DB iniziale, fornendouna facile e agevole interfaccia finaliz-zata alla veloce costruzione di applica-

OMNIS"

@ Copyright Slyth Holdings Inc. 1990Uenian 1.21 US

Omnis 5: il contenutodel package e la fine-stra d'apertura del pro-gramma.

colata, anche con l'uso di molti disegni,attraverso la costruzione dei campi, deirecord, delle interconnessioni tra file inambiente relazionale, e dei file di sup-porto condivisi.

L'uso di base dell'Omnis 5 si fonda suuna applicazione di uso molto sempliceche incorpora una interfaccia, essenzial-mente grafica, che permette un uso mi-nimizzato della tastiera e massimizzatodi device di punta mento, come un mou-se o una trackball. Non solo, ma è pos-sibile inserire e costruire menu di tipopull-down.

Le finestre possono essere create edestinate all'inserimento dati sfruttandouna serie pressoché infinita di oggettigrafici, testo e campi diversamente or-ganizzati. Ancora è possibile, quando siadotta l'opzione «Short Menu» avere adisposizione la possibilità di creare au-tomaticamente finestre e report usandouno schema dati (il data dictionary) cometemplate di base.

Come dicevamo precedentemente,Omnis 5 è disponibile sia per Mac cheper IBM; la cosa più entusiasmante èche non solo i datafile ma anche le ap-plicazioni possono essere salvati in for-mati compatibili per ambedue gli am-bienti. Inoltre Macintosh e PC possonocondividere file di dati su un networkcondiviso (anche in ambiente Windows).

Omnis 5, in ambiente Mac può pro-durre file immediatamente compatibilicon il pacchetto Hypercard. La traspa-renza è dovuta a una particolare appli-cazione, presente nel package, «Omnis5 Hypercard» che copia una interfaccianello stack selezionato HyperCa rd. La

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IlOmnis :5

Omnis Quartz del mondo MS-DOS, chepotranno essere usate tal quale anche inambiente Mac. Si tratta, in ogni caso diuna tecnica sbagliata, una vera diminutiocapitis per utenti che in ambiente Macpossono accedere a tecniche e modalitàd'uso ben più sofisticate e facili.

Che i programmatori Blyth abbianosvolto un lavoro eccellente lo dimostrail fatto che il package è fatto per fun-zionare anche su macchine della classePlus, con un Mb di memoria RAM. L'in-stallazione su HD (assolutamente con-sigliabile, anche se non assolutamenteindispensabile), avviene, stranamente,non attraverso un installer, ma sempli-cemente copiando tutto quanto neces-sario in una cartella all'uopo creata. Esi-stono una serie di utili opzioni di cui te-ner conto. Attraverso il diretto uso delprogramma è possibile giungere all'up-grading automatico di versioni preceden-ti, e alla installazione di un Help in linea,sotto forma di DA, dall'uso immediatoed esauriente.

Giusto per far dimenticare, forse, l'er-meticità della versione precedente, lamanualistica di questa nuova versione fadi tutto per rendere le cose facili all'u-tente. Pensate che già dalla prima paginasi nota come non sia dato nulla al casoe allo scontato. Si parte dalla più sem-plice e scontata definizione di base didati fino ai più reconditi segreti dell'am-biente relazionale. Tanto per non lasciareniente di non nominato, la prima partedel primo manuale è, né più né meno,una disamina-glossario delle definizioni etecniche più elementari di un DB. Laspiegazione si sviluppa in maniera arti-

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MACINTOSH

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Conlacl Nome I mossimo truscelli

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.•• Una fase di costruzione di una scheda; si noti la finestra di programmazione.

zioni. Questa velocità di applicazioni nondeve però condurre in inganno riguardoalla potenza delle applicazioni stesse: leapplicazioni costruite possono essere diogni genere, sofisticate come si deside-ra, multiwindow, e con entry window ereport personalizzati come si vuole. Inol-tre una applicazione costruita conExpress può essere modificata e miglio-rata come si crede anche dopo un suouso con un datafile.

Come prevedibile, specie in ambientemonoutente, la strada con cui Omnis 5organizza ricerca e presenta dati è de-terminata dalle informazioni che si de-sidera fornire alla applicazione al mo-mento del suo disegno. Una strutturasemplice di database può essere indivi-duata nelle seguenti caratteristiche:• nome e tipo di file;• nome e tipo dei campi;• modo e contenuto dei dati, ancheper quel che riguarda la loro organizza-zione sullo schermo;• formato e gestione dei report;• definizioni per le strutture di ricerca eordinamento;• struttura delle procedure interne edelle definizioni di menu customizzate.

Ogni applicazione, comunque costrui-ta, contiene cinque tipi di formato:• il formato del file, che specifica i no-mi di campo e i tipi di formato di dati;• il formato dei menu, che definisconoi menu customizzati usati all'interno del-le applicazioni, destinati a creare una in-terfaccia facile da usare e da gestire;• il formato di finestra, che definisce latecnica di inserimento dei dati e la loroesposizione sullo schermo. Le finestre

hanno nel loro interno dei campi, ed iltipo dei campi definisce un'area fisicasullo schermo che può essere usata perinserire modificare o cancellare dati nelcampo del datafile;• il formato di report, dall'ovvio signifi-cato;• il formato di ricerca e ordinamento.

La programmazione di Omnis 5Accanto alla tecnica tradizionale di

creazione di un data base, Omnis 5 af-fianca un linguaggio di programmazionepotente ed efficace. Questo linguaggio,per molti versi abbastanza simile al Pa-scalo al C, permette di personalizzareancora di più le applicazioni costruite inquesto ambiente.

In un ambiente di programmazionetradizionale, un codice sorgente è com-pilato in codice oggetto e successiva-mente collegato alle risorse (risorse chedefiniscono finestre, dialoghi, menu,ecc.) per giungere a un codice finale ditipo eseguibile. In Omnis 5 esistono di-verse analogie con questa tecnica; siusa il programma per costruire un fileapplicazione; in questo file Omnis con-serva in un suo formato particolare, de-finizioni e menu, finestre, bottoni, for-mati di file ecc. Omnis 5 contiene tuttii tool di cui si ha bisogno per creare unaapplicazione + un interprete di runtimeche fa girare l'applicazione e consente aun Datafile di essere creato e manipo-lato usando regole e tecniche anche de-finite dall'utente, descritte nella applica-zione principale. Questo già avveniva,se ben ricordate, anche in 4th Dim., ma

Omnis 5 ha un ambiente integrato mol-to più efficiente, che permette di pas-sare dal «disegno)) al «runtime)) imme-diatamente, senza seguire la noiosa tra-fila scrittura-compilazione necessaria, inaltri ambienti, anche per piccole modi-fiche del sorgente.

La costruzione della struttura fonda-mentale di una applicazione Omnis 5 èbasata su alcuni blocchi principali:• programmazione: il linguaggio di pro-grammazione Omnis consiste di più di200 comandi, guidati da un interpreteintegrato con il programma. L'uso deicomandi è fatto riferire a struttura pro-cedurale, struttura che è inserita nell'ap-plicazione allo stesso modo dei menu odelle finestre. Questa tipica strutturaobject-oriented permette di associareprocedure a menu, finestre, e oggetticome bottoni o keystroke. In altri ter-mini, quando l'utente seleziona unaopzione o clicca in un campo o in unafinestra, la procedura «contenuta)) inessi «parte)) per eseguire i suoi compiti.

Il codice sorgente di programmazioneha molto del Pascal e del C, tanto cheuna struttura ha un aspetto pressochésimile a quello di una procedura in Pascalo una funzione in C (tanto per mantenerela somiglianza, le variabili usate in C-Pa-scal corrispondono strettamente ai cam-pi dell'applicazione Omnis). In aggiunta,Omnis possiede una serie abbastanzaestesa di funzioni numeriche, sia gene-rali, sia Finanziarie, di stringa, trigono-metriche e così via. Inoltre Omnis 5 ese-gue numerose conversioni di dati, da untipo all'altro, in maniera del tutto auto-matica trasparente (il manuale, a livello

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MACINTOSH

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La finestra di ricerca e ordinamento.

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Sebbene ormai sia chiaro a chiunquela tecnica di utilizzo e gestione di un DBdi questo tipo, ne riassumerell)o qui ilprincipio animatore principale. È moltopiù semplice, facile e pratico creare unfile principale, che contenga lo stretto in-dispensabile, delegando poi all'applica-zione del DB il compito di ricercare valorio notizie accessorie su file diversi, ester-ni al file principale stesso, piuttosto checreare un unico valigione, pesante, in-gombrante e non sempre facile da ma-neggiare. Tanto per intenderei, è piùsemplice e pratico, in un file per la ge-stione del portafoglio clientela, creareuna struttura di base contenente il solonome dell'utente, e costruire accanto unfile contenente i dati anagrafici, un altroquelli fiscali e amministrativi, un altroquello degli ordini trascorsi e così via,richiamabili all'occorrenza attraverso unachiave che non è neppure compito no-stro definire in maniera precisa (basta fa-re riferimento al file di supporto, Omnis5 provvede lui a crear le opportune con-nessioni).

Con questa tecnica, che certo non pre-tendiamo né di aver scoperta oggi, né diaver esaurito in queste poche parole, ilfile master "se così si può dire» (anchese pensare a una struttura ad albero incui un solo file fa da tronco è un pocoriduttivo; niente impedisce che un fileramo in una applicazione possa funzio-nare da albero in un'altra e così via: allimite è possibile far convivere in unastessa applicazione due o più file albero)è agile, spoglio, veloce e soprattutto mo- .'dificabile a piacere. La tecnica poi dellepassword, a diverso livello, permette ditagliare ancora, a piaci mento, le appli-cazioni in modo da consentire accessidifferenziati a singoli utenti, anche in for-ma gerarchica.

Le connessioni e le chiamate tra i varifile sono facilitate, inoltre dalla completagestione per finestre dei collegamenti

L'applicazione « Welco-me" inserita nel pac-che tto, che mos tra ledifferenti potenzialità

.•• del programma.

~La fase di costruzionedei report, con la pos-sibilità di indirizzamen-to degli stessi.

La creazione di unaapplicazione Omnis 5

Sebbene quanto finora detto sembriestremamente complesso, la creazionedi una struttura-applicazione di base èpiuttosto facile. Il vantaggio sta nel fattoche il package, quando utilizzato nellaforma short menu (forma che non è co-munque limitativa in alcun modo dellapotenza del package) automatizza lamaggior parte delle procedure che in da-tabase tradizionale e, ancora di più in unrelazionale, sono affidate alla operativitàdel programmatore. La struttura del fo-glio, inizialmente, è affidata alle solitetecniche di definizione iniziali (definizio-ne dei campi, disposizione di questi nellafinestra, scelta· del layout grafico dellapagina, e così via), ma la somiglianza fi-nisce lì. All'inizio, abituati alle tecnichetradizionali di inserimento dei record, vie-ne spontaneo e in qualche modo auto-matico inserire la maggior quantità pos-sibile delle notizie nella pagina; errore,grave errore in Omnis 5 e più in gene-rale, in un database relazionale.

Purch8se Orders

Multi-Windows Demo t.

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~Product Cotelogue

1mbGroph Plottlng Demo

EHomple Rpplico/ioos - Click Far 10Fo

File Edlt Welcome to Omnis 5Welcome to Omnls 5

~Orchid Demo

Uersion chongesond Erroto

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di curiosità riferisce che una tecnica mol-to diffusa e usata da sviluppatori Omnisè quella di assegnare un campo carat-tere a uno numerico e successivamenteincrementarlo, o viceversa).

In Omnis, la cosa più vicina a un arrayè una lista; sotto questo nome vannodue strutture diverse, come un blocco diacquisizione di dati e un tipo di campowindow. L'abbinamento delle liste e del-le procedure permette la manipolazioneautomatica di estese messi di dati in ma-niera, se si desidera, del tutto traspa-rente all'utente. A questo si aggiungeuna struttura molto simile al Cobol DataDictionary, qui chiamato File Format, chedefinisce i campi e le connessioni tra es-si interrelate.

La differenza tra un'applicazione a di-sposizione dell'utente finale e quellacreata dallo sviluppatore è appannaggiodiscrezionale di quest'ultimo. Questipuò creare un ambiente completamentea suo piaci mento, e modificare comecrede tutto quello che si vede sulloschermo, dai menu alle finestre ai bot-toni.

MCmicrocomputer n. 114 - gennaio 1992 269

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MACINTOSH

...-Rehttions with other files---.

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Omnis 5 Express, l'ap-plicazione Omnis checrea a sua volta appli-cazioni. Si tratta dellafrontiera più avanzatadella gestione di un da-tabase, in altre paroleun file che crea un al-tro file.

Add file I[di! I

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InE'llJS f(w nll,1

stinato a gente di polso forte e di grandeenergia; oggi Omnis 5 è molto più pia-cevole da usare, non spaventa con la suagrande potenza, ma è ancora il potentedatabase capace di gestire senza batterciglio la contabilità e il magazzino di unipermercato o di una grande concessio-naria senza problemi di alcun genere. Èmulti utente in maniera assolutamentetrasparente (occorre chiedere al Blyth lachiave-codice di accesso volta per volta,per abilitare nuove utenze) e, pur essen-do stato disegnato molto prima della di-sponibilità del System 7, riesce a sfrut-tare alcune delle nuove operatività diquesto sistema. L'unico vero neo chedobbiamo lamentare è l'assenza di unvero compilatore, capace di generareuna applicazione stand-alone (sa'rebbesufficiente anche qualcosa di simile aquello disponibile per 4th Dim. con run-time da utilizzare per la costruzione delleapplicazioni). Poiché il suo costo non èbassissimo, ve l'immaginate impegnoeconomico di un utente che dovrà pa-gare il programmatore, per l'applicazioneche ha costruito, e comprare lui stessoil pacchetto per far girare l'applicazionestessa? Inevitabilmente questo favoriràla pirateria, nella forma e nel fatto che alprogrammatore non costerà nulla, tran-ne che alla sua coscienza di personaonesta, se lo è, fare una copia dell'Om-nis 5 e fornirla (disonestamente) al clien-te. Giusto forse non sarà, ma è umano.A proposito, dimenticavo, una versioneda me provata, acquistata in USA, si ri-fiutava di funzionare su macchine italia-ne. Il problema è nel settaggio dei for-mati, che da pannello di controllo vannoscelti USA; questo comporta, a fronte,alcune piccole difficoltà d'uso, come ilpunto decimale e la data formato oltreo-ceano, la completa funzionalità del pac-chetto. La soluzione consiste nello«smanettamento» col resource editor,della risorsa INTL. Due minuti di lavoro,e il gioco è fatto!

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Omnis 5 EHpress - File Oefinitions

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Per concludereQuando parlammo, un paio di anni or

sono, di Omnis 3, dicemmo che era de-

nimo di pazienza e di impegno. Se tut-tavia questo impegno sarà speso (peral-tro in maniera anche piacevole, vistal'ampia documentazione fornita di sup-porto, e l'ottimo help in linea fornito dallaBlyth, cui ho chiesto accesso un paio divolte durante questa prova) i fronti di svi-luppo di questo pacchetto sono virtual-mente illimitati.

Prima di chiudere, infine, uno sguardoa Omnis Express, il perfetto compagnodi Omnis 5. Se volete rendervi conto dicosa sia la potenza di Omnis 5 questoè il momento. Express è una applicazio-ne di Omnis 5 capace a sua volta di ge-nerare applicazioni. All'utente è richiestosolo di inserire dettagli particolari, comeil genere di file da manipolare e i campinei file stessi; tutto il necessario, com-preso i report, i menu e le finestre verràgenerato automaticamente dall'applica-zione, che accedendo alle informazioniinserite e magari interloquendo con l'u-tente, creerà l'applicazione self-tailoreddestinata a gestire le informazioni di ba-se. Oltre a creare facilmente nuove ap-plicazioni, Express permette di costruireprototipi, specialmente utili quando si di-segnano applicazioni multifile. Il segretodi Omnis 5, segreto che poi non è altroche il cuore stesso della relazionalità, èla possibilità di creare routine esterneper costruire applicazioni. Tanto per in-tenderci esso, automaticamente, per lacostruzione-manipolazione di un file for-nisce due finestre di default; una di edi-ting (e di inserimento dei valori nel file).l'altra di manipolazione, con strutturespecifiche di ricerca e ordinamento; aquesto punto l'utente è chiamato ad ag-giungere, se desidera, nuove finestre oa modificare secondo il suo gusto o esi-genza quelle già esistenti.

stessi; non solo è possibile chiamare va-lori e dati da un file accessorio, ma ad-dirittura finestre e report, delegando adesempio l'esecuzione di calcoli e ricer-che ad un altro file, che restituisce· poial principale i risultati. Sotto questo pun-to di vista la capacità di System 7 di ge-stire un multijob reale ha qui una dellesue realizzazioni più complete ed effica-ci. Sebbene Omnis 5 non dichiari alcunacompatibilità né utilizzabilità delle carat-teristiche del nuovo sistema operativo,un ordinamento di 2500 record, struttu-rati in forma gerarchica a quattro livelli,su cui sto lavorando per la creazione diun sistema esperto per la diagnosi di ma-lattie genetiche, ha dimezzato il tempodi stand-by passando dal System 6.07 al7, in quanto l'applicazione riusciva a la-vorare in sincrono su due file (uno con-teneva due record, l'altra 5) in manierabilaterale, senza passare dall'una all'altrae viceversa (figuriamoci quando questopacchetto riuscirà a sfruttare in pieno ilSystem 7).

Le funzionalità accessorieOmnis 5 è un pacchetto completa-

mente customizzabile; tanto per inten-derci in un data base di tipo tradizionale(come quello di Claris, che trattiamo suqueste stesse pagine). si è legati allastruttura (ancorché efficiente e comple-ta) prevista dai costruttori del pacchetto.In Omnis 5 no, assolutamente; infatti ilprogrammatore può costruire menu per-sonalizzati per il cliente che lavorerà allamacchine (immaginate che al posto diricordare lo shortcut per inserire nelcampo lo stesso valore di quello del re-cord precedente, la ragazza della gestio-ne clienti abbia a disposizione una chia-mata di menu, o un bottone, che facciatutto lui, dall'inserimento del dato alla ri-cerca, in un altro archivio, dei dati ana-grafici e fiscali, e magari, dei sospesi) e,ancora, come dicevamo precedente-mente, la stessa applicazione può esse-re customizzata, a livelli diversi, per usidifferenziati.

Tutto questo avviene tramite sia le ri-sorse già comprese nel pacchetto stes-so, sia attraverso un completo e ben co-struito linguaggio di programmazione,che abbraccia sia le competenze effet-tive del singolo file, sia quelle relazionali.

Ben due volumi, per più di mille paginecomplessive, abbracciano questa estesae complessa materia. Come da una par-te il data base di base (ci sia perdonatoil gioco di parole) è piuttosto semplice damaneggiare, anche in forma relazionale,dall'altra l'acquisizione delle più potentie complesse possibilità ottenibili attra-verso l'uso del linguaggio richiede un mi-

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MACINTOSH

File Maker Pro

File Maker Pro è la naturale evoluzionedi un precedente pacchetto, File Makertout-court, che ha negli anni scorsi spa-droneggiato alla grande nel mercato deidata base per Mac. Si tratta, del program-ma di gestione di dati più semplice e in-tuitivo presente sul mercato. Dietro que-sta semplicità si nasconde una potenzaa tutta prova e caratteristiche degne difar figurare il pacchetto nell'Olimpo deiDB. In altri termini, con File Maker Proè possibile fare la maggior parte dellecose possibili con gli altri pacchetti, macon una indiscutibile maggiore sempli-cità d'uso e con una chiarezza e traspa-renza d'impiego ben difficilmente egua-gliabili.

/I pacchettoIl pacchetto è composto da una grossa

scatola semivuota (nella versione origi-nale contiene una cassetta video chenella versione nazionalizzata non è pre-sente) contenente il manuale utente, dicirca 400 pagine, un libercolo introdut-tivo, alcuni fogli riassuntivi degli short-cut, una innumerevole serie di fogli vo-lanti e il software raccolto su quattro di-schetti il cui contenuto totale eguagliaquello di Omnis 5, almeno in peso-K (c'èda dire che ben 800K sono occupati daun Help estremamente esauriente e ar-ticolato; l'Help è addirittura più grandedel programma). Meraviglie della pro-grammazione, sebbene File Maker Prosia indiscutibilmente meno potente diOmnis 5, i programmatori di quest'ulti-mo hanno saputo tenere il loro program-ma più o meno delle stesse dimensioni

del nostro. Così come Omnis 5, File Ma-ker Pro funziona correttamente su unaconfigurazione minima rappresentata daun Plus, con almeno un Mbyte di me-moria; anche qui l'uso con due floppy èpura utopia; di Pro non è ancora dispo-nibile al momento della stesura di que-sto articolo la versione aggiornata alSystem 7, ma l'uso di quella esistentesotto il nuovo sistema non crea asso-lutamente alcun problema.

L'uso del programmaCome ormai nella maggior parte dei

casi, al primo lancio il programma chiedela registrazione dell'utente e l'inserimen-to del numero di serie del pacchetto. Sitratta di una procedura da seguire conattenzione, non perché il package rifiutiun numero diverso, ma per il motivo chel'unica fonte di acquisizione del numeroè la cartolina di registrazione; così, sequesta viene diligentemente spedita al-l'apertura del pacco, la frittata è fatta ediviene complesso dimostrare i propri di-

File Maker Pro

Produttore:ClarisCorporation - 5201 PatrickHenryOrive,Box 58168 Santa Clara, CA 95052-8168 USADistributore:Elcom srl Via degli Arcadi, 2 • 34170 GoriziaPrezzo (lVA esclusa):File Maker Pro L. 695.000

ritti quando si telefona per chiari menti oulteriori informazioni.

Secondo una corretta politica seguitadalla Elcom (che ha provveduto a tradur-re in maniera impeccabile sia il manualeche il software) il programma non è pro-tetto. Conviene così sistemare tutto ilcontenuto dei dischetti in una cartella al-l'uopo creata sull'HO, e poi da qui co-minciare ad eseguire gli smistamenti; in-fatti una serie di file aggiuntivi, dall'Helpai vari convertitori di formato, ai dizionarigenerale e utente, vanno sistemati inuna cartella «Claris» posta nella cartellaSistema.

L'accesso al pacchetto avviene secon-do una tecnica abbastanza comun.e neiDB: lanciando il programma ci vienechiesto se si desidera aprire un file giàesistente o crearne uno nuovo. Questaseconda scelta porta direttamente al-l'ambiente di definizione dei campi, chepossono essere di sette tipi (i soliti +immagine, calcolato e riassunto).

Una volta inseriti i campi stessi, si pas-sa immediatamente alla organizzazionedel formato scheda. Passando veloce-mente oltre questa fase (File Maker con-serva caratteristiche di layout graficopresenti nel precedente pacchetto, bennoto a tutta l'utenza Mac per essere sta-to il vero dominatore del campo dopo ildeclino di MSFile) vediamo che la fine-stra si è arricchita di alcune nuove opzio-ni grafiche relative alla campitura, ai con-trolli delle dimensioni di visualizzazione,all'uso del tratto di penna, al controllo delpannello di status, che può essere inutilee ingombrante in diverse occasioni. Èstato modificato anche il comando «Se-

lS021K (35.) disponibili su'~ ~ ~~

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FileMaker Pro

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La finestra d'accesso al programma File Maker Pro. Una fase di costruzione del foglio di base.

MCmicrocomputer n. 114 - gennaio 1992 271

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MACINTOSH

·Inn'rim. Ordine {} ·Codiee Articolo·lnstrim.Pa9amf ·Dueriz. Articolo·Innrim.Sp.diz;o ·Pr.zzo·ratt\Jra ·Ql.lilnlitò·Promfmori,) ·Pr.zzo Linu·RuocorltoEntrat ·V.nditore·Rt$"oconto ImposI ·Total. parziale·Sioria Cli.nt. ·Impost.

, ·l,1tl'r.,ril'lgruia ·Sp,dizion.·Etich.H.post;r,li- ·Cah<j.Sp.dizionf·Estratto Conto ·Total,Ordi,l'·EltncoFaHur. ·Codiu Ditta·Rio.rea personal ·NomfOith·M.nù ·Indirizzo·"iuto ·Cittò·Introduzione ·Stato<> • Cap._ ...... _._ ..... __ .... _ ...._ ... •••••••••••••••••••••• M ___ ••••• .- ._.-

Formati Macro Finestre

• Accessibil a Non o Solo vista~ __ ~~,--i ~ollegamenli bloccati se un gruppo non [ l\EJJL-

i {} {}

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P fi li iIe 9 i d'A cc e S5o ~.~.~!.:8_~~~i~~~._:.:.~.~d~~.~...~,,~.~ ~.~.ur_~:~.~"M"_'_'____ •. __ .M __

i Gruppi Password formoti Scheda Compi

Giorni d.lllla seadenu: P.Q ..dD..~.cadtnz.~

PromemoriaResoconto Entrate MensiliResoconto ImposteStorie ClienteEstn:ltto ContoElenco Fotture

D~ho p~,~ Storia Clienti Ricerc8 tuttiImporto p~,~ Stori8 Clienti Ricerc8 pers

Estr8tto cl Ricerce personTohl" Elenco F8tture Ricerca per

Importo dovuto: Q .OY.JJ:

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Formati:16

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La fase di gestione delle password .

.•• La definizione delle macro che, purtroppo, non ha una funzionalità molto avan-zata.

Cosa c'è di nuovoChi ha già posseduto e usato File Ma-

ker avrà interesse a sapere cosa effet-

dei numeri sia eseguita sempre allo stes-so modo e così via. Altra utile opzioneè la possibilità di definire rigidamentel'ordine di inserimento dei dati nei campidello stesso record (si ricordi sempreche è possibile costruire diversi formaticon ordini di inserzione diversi tra loro),e ancora quella di poter mostrare e sug-gerire all'utente una serie di valori giàpredefiniti, anche sotto forma di pop-upmenu.

zione» che permette di aggiungere nuo-ve sezioni personalizzate al foglio di base(oltre quelle già precostituite di testata epiè di pagina).

La struttura della pagina può essereorganizzata in formati scheda. Ferma re-stando la unicità del contenuto dei field,è possibile costruirsi su misura formatidi pagina non solo differenti in disegno,ma anche in contenuto. I layout acces-sibili di base sono sei, standard (in altreparole libero), tabella (con struttura ta-bellare simile a quella di un registro), sin-gola pagina (dove ogni record viene vi-sualizzato da solo, indipendentementedagli altri), etichette e buste (dall'ovviosignificato) e vuoto (un foglio dove i cam-pi non esistono, in layout, ma vanno de-signati e inseriti in funzione delle neces-sità dell'utente).

Lavorare sui recordFile Maker Pro accetta (non poteva es-

sere altrimenti) archivi costruiti col suopredecessore accettando direttamenteal lancio il vecchio formato, che non saràperò più leggibile dal package preceden-te (a meno di un salvataggio ad hoc vo-luto dall'utente stesso). Le differenzecon la versione precedente sono, qui,meno evidenti e, comunque, meno mar-cate, segno questo della già eccellenteimpostazione d'insieme ereditata dallavecchia versione. Nemmeno grandi va-riazioni esistono per quanto attiene allacostruzione e alla stampa di un resocon-to (report), alla creazione di un indiriz-zario-etichettario, alla velocizzazione del-l'introduzione dei dati attraverso short-

cut (tutte le abbreviazioni da tastiera so-no raccolte in un cartoncino-sottomanopiuttosto pratico), mentre più articolatisono i criteri di coerenza introdotti inquesta versione.

Che cosa è in breve la coerenza in undatabase; semplice, è la legittimità di in-serimento di valori e la compatibilità dicoesistenza di record diversi in uno stes-so file. Passando dalle parole difficili aquelle facili diremo che è possibile at-traverso un database controllare che nel-lo stesso tipo di campo non siano in-trodotti valori eguali, che per campi nu-merici o di data non si esca al di fuori dirange prestabiliti, che la formattazione

r ~Arch.1l!mmI DD Form6ti Macro Finestre--D~ e !ti 0;

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11 December, 1991

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idU.lIrlPun .lIltro ufficio .li Rom~ t uno ~ Mi1.llno.

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Nuouo Record lll:N5 mtrt dulP pprsone adaHe questo trimt'strt.

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Cencell6 Record lll:ECancello Record selezionati

ere su un paechpHo software ppr l'analisi deitt'r'nodplladith.

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Con11'olla ~.?l~~lil)n.?Controlla Record ...

1001 .•• 1•• ~ ~I Controlla Record selezionati...

[] Con11'olld Pm·old ... 0:)::'19rafica'" applucan Opzioni...

...-..... _ ........ _ ....__ ..._ .....- ....... _ ..... ...................................Inst811e Dizioneri...Dizionari Utente ...

La fase della correzio-ne ortografica, insolitain un database. Soven-te lo spelling divienefastidioso, visto che inuna base dati molte pa-role, nella maggior par-te nomi. non vengonoriconosciuti dal corret-tore.

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MACINTOSH

Fattura N.: 103Data Fattura: 13 Aprii, 1990

S diloa:

Roberto ivia Amidei 7654321 Gorizia

I ~ori1, 1990 1~3"Acril, I99J~euo al30 l' I~d I~ps I;;;'koOOANTITA'COD.ARl. DESCfllZIONE P"EZlO UNITARIO IMPORTO

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FauurQlOa:

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AZIONI NECESSARIEIl December, 1991

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Formoto:

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I formati di esportazione disponibili.

TOTALE PARZIALE ~., .

IMPOSTE: . l l.SPEDIZIONE, ..

la modifica di record, l'omissione di av-vertimenti che compaiono durante l'in-troduzione dei dati. Quattro formati di fi-le rappresentano la finestra di comuni-cazione di Pro con l'esterno; TEXT (ov-viamente), DBF (con un occhio aDBMac) DIF e WKS, questi ultimi dueben noti.

Concludendo su ProFile Maker Pro rappresenta un ecce-

zionale miglioramento rispetto ai suoipredecessori. Database di facilissimouso e disegno, capace di lavorare inmultiutenza attraverso una rete Apple-Talk (fino a 5 utenti). rappresenta la viapiù facile per l'accesso alle basi datiMac. Facendo un diretto confronto conOmnis 5, manca purtroppo di relaziona-lità, come pure di qualsiasi supporto diprogrammazione, ma, a meno di appli-cazioni avanzate e complesse, può ca-pitare di non sentirne la mancanza. Epoi non è detto che piaccia sempreviaggiare rannicchiati nell'abitacolo diuna Nissan 300 (è il regalo di Natale chemi vorrei fare); c'è chi preferisce viag-giare in Thema o in Volvo 960, comodo,al caldo, senza troppo impegno a tenerein strada qualche centinaio di cavalli ditroppo. r;;rs

tivamente c'è di nuovo in File MakerPro; ecco le maggiori novità presenti nelnuovo pacchetto.

Il formato scheda è stato completa-mente ridisegnato e profondamente mi-gliorato. Sono a disposizione dell'utente.tutte le possibilità di una applicazione didisegno, e estese capacità di utilizzo delcolore. La definizione delle sezioni èstata semplificata mentre è possibileaggiungere bottoni interattivi nei formatischeda per l'esecuzione di una macro odi un comando. Sempre per quanto at-tiene la più precisa ed efficiente realiz-zazione delle schede di formato è stataaggiunta una finestra di dialogo <<Infor-mazioni» che evidenzia le caratteristi-che geometriche dell'oggetto su cui sista lavorando. t stato ancora aggiuntoun nuovo menu, «Imposta», che riflettel'ambiente di formato scheda potenzia-to di File Maker Pro. Gli elementi delformato scheda possono oggi essereraggruppati e manipolati come un sin-golo oggetto, bloccati nella loro posizio-ne per evitare spostamenti o cancella-zioni involontarie o indesiderate, collo-cati dietro o avanti ad altri oggetti e al-lineati orizzontalmente e verticalmentesecondo i bordi superiore, centrale o in-feriore. L'aggiunta di bottoni permettedi eseguire una macro, un comando oanche di passare da una scheda all'altra.Inoltre la numerosa messe di esempifornita è una ottima palestra di studio ditutte le potenzialità finora descritte.

Anche nei particolari secondari le mi-gliorie sono molte e evidenti. Nella for-mattazione dei campi esistono porzioniper l'adozione personalizzata delle di-

Un esempio di report, ~ottenuti dalla ricca li-breria di esempi dispo-nibili

mensioni dei caratteri, degli stili con-densato ed espanso, dei controlli ag-giuntivi sui formati numero, data e im-magine, sui formati di campo come co-lore e bordo, e sulla possibilità di defi-nire, a priori, parametri di default per iformati dei valori di campo. L'introduzio-ne dei dati può essere indirizzata versouna automazione attraverso opzioni diintroduzione, e, come buona misura, èpossibile adottare anche un correttoreortografico.

File Maker Pro permette di adottaremacroistruzioni, eventualmente abbi-nandole a bottoni o comandi; sebbenel'opzione sia molto utile dobbiamo direche l'area macro non soddisfa le aspet-tative; tanto per intenderci manca, ed èun peccato, la possibilità di «registrare»una sequenza. Speriamo bene per la. .prossima versione.

Qualche parola, infine sui privilegid'accesso; dal punto di vista della sicu-rezza dei dati Pro è ben costruito. La li-mitazione d'accesso ai formati confi-denziali è sostituita con il concetto piùversatile di gruppi d'accesso. Il controlloattraverso password è stato notevol-mente migliorato; è così possibile crea-re nuovi record senza l'autorizzazione amodificare quelli già esistenti, l'asse-gnazione di privilegi per la rimozione o

TOTALE ORDINE: L. 2.326.8001

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