Guerra alle Zanzare

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Revisione a cura di ANTEA: Associazione Nazionale Tecnici di Entomologia Applicata

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Se vogliamo sconfiggere le zanzare bisogna, bisogna conoscerle, questo manuale gratuito ci aiuta a conoscerle e ci indica le soluzioni migliori.

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Revisione a cura di ANTEA:

Associazione Nazionale Tecnici di Entomologia Applicata

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Il presente testo è stato creato da Mario Burgo fondatore del sito: http://www.mosquitoweb.it

Revisione a cura di ANTEA: http://www.entomologia-antea.it V1.1 - 4 marzo 2009

Licenza Creative Commons: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/

SOMMARIO

1. Premessa ....................................................................... 3

2. Per incominciare............................................................ 4

2.1. Obiettivo ................................................................................... 4

2.2. Armi a disposizione ..................................................................... 4

2.3. Il ruolo fondamentale dei privati ................................................... 5

3. Le zanzare trasmettono malattie ................................... 6

3.1. Casi di malattie trasmesse dalle zanzare in Italia ............................ 6

3.2. Controllo delle zanzare e prevenzione delle malattie ....................... 7

4. Prevenzione dello sviluppo dei focolai ........................... 8

5. Lotta alle larve di zanzara ............................................. 9

6. Trappole a cattura di massa ........................................ 12

6.1. Regole base per l’utilizzo ............................................................ 13

6.2. Attrattivi .................................................................................. 14

6.3. Alcuni degli apparecchi in commercio ........................................... 14

7. Insetticidi .................................................................... 16

7.1. Pericoli ..................................................................................... 16

7.2. Consigli per l’applicazione ........................................................... 18

8. Repellenti .................................................................... 20

8.1. Da applicare sulla pelle .............................................................. 20

8.2. Da irrorare nell’ambiente ............................................................ 21

8.3. Fornelletti, zampironi e lanterne per cenare senza zanzare ............. 23

8.4. Permetrina per abiti ................................................................... 25

8.5. Lenzuola antizanzara ................................................................. 26

9. Pipistrelli e altri predatori ........................................... 27

10. Catambra ..................................................................... 28

11. Conoscere il nemico..................................................... 29

11.6. Caratteristiche utili all’eliminazione .............................................. 29

11.1. Effetti del clima sulle zanzare ...................................................... 30

11.2. Domande frequenti .................................................................... 31

12. Strategia applicata ...................................................... 33

12.1. Casi di successo ........................................................................ 33

12.2. Difendere l’appartamento dalle zanzare ........................................ 34

13. Curare le punture di zanzara ....................................... 37

14. Le pubbliche amministrazioni ...................................... 39

15. Conclusioni .................................................................. 41

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1. Premessa

Se stai leggendo queste pagine, probabilmente ti ritrovi ogni anno a combattere contro le zanzare per goderti qualche momento di riposo

all’aperto.

E’ stato così anche per me! Dopo l'ennesima estate durante la quale non ho potuto vivere il giardino, ho deciso di raccogliere informazioni sui principali

metodi di difesa dalle zanzare. Poi l'acquisto del primo Mosquito Magnet, la scarsità d’informazioni reperibili in internet e così...

...creai il MosquitoForum, un sito gratuito basato su di un forum di discussione, nato per gioco e per esasperazione il 3 luglio 2007.

L'entusiasmante interesse riscosso e l'incoraggiamento dei numerosi utenti mi

hanno convinto a creare un sito vero e proprio, il MosquitoWeb:

http://www.mosquitoweb.it

L'obiettivo è raccogliere tutte le informazioni che possono essere utili nella

lotta alle zanzare oltre che a riassumere in modo chiaro e ordinato tutto ciò che è stato discusso sul forum che resta sempre la spina dorsale del sito.

E sì... perché sul MosquitoWeb le informazioni le creiamo noi!

Conosciamo tutti i soliti consigli sulla rimozione dei ristagni d'acqua, i nomi scientifici della zanzara tigre e i pesci rossi nelle vasche ornamentali.

Nel mio giardino non ho ne ristagni né vasche, la vegetazione è ben

tenuta ma sono pieno di zanzare lo stesso!

Le informazioni provengono dalla nostra quotidiana battaglia con questi

fastidiosi insetti, sullo scambio d’impressioni dei prodotti che proviamo, sulla sperimentazione di sostanze naturali e innovative che acquistiamo ovunque nel

mondo e molto altro ancora.

Insomma siamo in trincea e non abbiamo paura a sporcarci le mani per

raggiungere il nostro obiettivo:

RICONQUISTARE I NOSTRI SPAZI ALL'APERTO

Questo ebook è un concentrato delle conoscenze maturate in questi anni e tratta principalmente metodi di contrasto alla zanzara tigre, pur contenendo

alcune indicazioni generiche adatte a tutte le zanzare.

Ok… adesso possiamo passare all’azione.

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2. Per incominciare

Affrontare il problema zanzare vuole dire cimentarsi in una vera e propria guerra. Sarà lunga e difficile ma non priva di soddisfazioni. I risultati

miglioreranno di anno in anno e ti permetteranno di goderti il tuo giardino o il tuo terrazzo.

2.1. Obiettivo

Non aspettarti di eliminare completamente le zanzare, soprattutto se non hai la collaborazione dei vicini... tutto sommato sono sopravvissute ai

dinosauri.

L’obiettivo è rendere il giardino vivibile e non doverti ungere di repellente

ogni volta che metti il naso fuori di casa.

2.2. Armi a disposizione

Innanzitutto assicurati di non avere in giardino ristagni d’acqua o

possibili focolai d’infestazione. Considera che le uova di zanzara tigre si sviluppano anche in una quantità di acqua minima quindi è importante

eliminare o gestire ogni possibile contenitore (innaffiatoi, giochi del cane, teli di plastica), per i sottovasi basta qualche goccia di larvicida.

Dato che molti, pur non avendo ristagni, sono infestati ugualmente vediamo

come possiamo affrontare la lotta adulticida.

I principali metodi sono applicabili nei giardini.

Innanzitutto ci sono le nuove, sofisticate e costose trappole per zanzare ad

emissione di CO2. Si tratta di apparecchi che sintetizzano anidride carbonica (CO2) sfruttando reazioni chimiche o bombole di gas. L'anidride carbonica è

l'emissione dell’uomo (e degli animali in generale) che permette alle zanzare di individuarci. Simulando la presenza di un grosso mammifero queste trappole

attirano a se le zanzare e le risucchiano con una ventola intrappolandole per

sempre. Esistono sostanze chimiche particolari per migliorarne il potere attrattivo, si possono acquistare all'estero risparmiando, si posizionano in

modo strategico e molto altro ancora. Le principali in commercio rispondono al nome di: Mosquito Magnet, Mega Catch, Acti Power Trap.

Un aspetto fondamentale per la lotta sono gli insetticidi. Possono essere

chimici (piretroidi) o naturali, solitamente si tende a evitarne l'utilizzo per il timore che siano nocivi. Di sicuro non fanno bene ma se utilizzati nel modo

corretto non hanno effetti indesiderati e sono estremamente efficaci.

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I repellenti sono usati per allontanare le zanzare. Esistono da spalmare sulla

pelle: chimici a base di DEET o Icaridina oppure naturali a base di Olio di Neem, geranio, citronella e chi più ne ha più ne metta.

Sostanze repellenti possono anche venire irrorate nell'ambiente, sulla vegetazione, sui muri. Prodotti a base di estratto di aglio, olio di cedro e

ancora l'olio di Neem, sono utili per creare zone non gradite alle zanzare.

Vi sono poi soluzioni più "romantiche" la cui efficacia va valutata caso per caso. Si parla della Catambra la pianta anti-zanzare, dei pipistrelli come predatori

naturali, racchette elettriche e molti altri.

2.3. Il ruolo fondamentale dei privati

Il 70% del territorio è privato. Questo significa che i comuni per quanto

possano effettuare interventi di disinfestazione, da soli non riusciranno mai ad averla vinta. Il coinvolgimento dei privati è fondamentale.

Diffondi la cultura anti-zanzara.

Coinvolgi i tuoi vicini di casa, denuncia i focolai particolarmente attivi, spiega come limitare la proliferazione degli insetti, dal sito MosquitoWeb (sezione

download) puoi scaricare un opuscolo facilmente stampabile e personalizzabile da distribuire ai tuoi vicini e ai conoscenti.

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3. Le zanzare trasmettono malattie

Sono numerose le malattie che possono essere trasmesse dalle zanzare (in particolar modo la zanzara tigre). Dengue, Chikungunya, West Nile Virus sono

tra quelle che purtroppo si sentono sempre più spesso. I nomi richiamano alla mente paesi tropicali e lontani ma ci sono stati numerosi casi anche in Italia.

3.1. Casi di malattie trasmesse dalle zanzare in Italia

Quando: Primavera-Estate 2007 Cosa: Chikungunya.

Dove: Emilia Romagna nella provincia di Ravenna e Forlì/Cesena

Circa 200 persone sono state infettate dal virus trasmesso dalla zanzara tigre.

Le aree di provenienza delle persone colpite sono state: Castiglione di Cervia, Castiglione di Ravenna, Cesena e Cervia. Si pensa che il virus sia stato

importato da un cittadino straniero proveniente dall'India. Arrivato in Italia, il 21 giugno ha manifestato i sintomi due giorni dopo il suo arrivo a Castiglione di

Cervia. Il picco dell'epidemia si è manifestato la terza settimana di agosto.

Dalla fine di agosto una intensa sorveglianza è stata istituita presso gli ospedali

e gli enti sanitari locali. E' stata intrapresa una forte attività adulticida e di prevenzione in tutta l'area specialmente nelle vicinanze delle residenze delle

persone colpite dalla malattia.

La prevenzione e la lotta sono continuate nel 2008, dove non si sono verificati ulteriori casi ma solo falsi allarmi.

Quando: Settembre 2008 Cosa: Dengue

Dove: Bologna

È stato rilevato a Monghidoro, nel bolognese, un caso 'importato' di Dengue il cui virus è potenzialmente trasmissibile dalla zanzara tigre. La persona colpita

è una donna di 23 anni di ritorno da un viaggio di piacere in Messico, dove ha contratto la malattia. Al ritorno in Italia ha presentato i tipici sintomi.

Quando: Settembre-Ottobre 2008 Cosa: West Nile Virus

Dove: Emilia Romagna nella provincia di Ferrara e in Veneto nella provincia di Rovigo

Nel ferrarese e nel Polesine si sono verificati casi di West Nile che ha colpito i cavalli di alcune scuderie. Si tratta di una malattia infettiva trasmessa di solito dalle zanzare comuni (genere Culex).

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Il virus oltre agli animali può colpire anche l’uomo; attualmente la malattia è

diffusa in Africa (soprattutto in Egitto), in Medio Oriente, in India, in Europa e negli Stati Uniti (la prima epidemia è stata dichiarata nel 1999 nella città di

New York).

Quando: Settembre 2008

Cosa: Dengue Dove: Firenze

Un venticinquenne che abita a Scandicci è stato infettato da una zanzara

durante un viaggio in Thailandia. I sintomi si sono manifestati al suo ritorno.

Quando: Ottobre 2008 Cosa: West Nile Virus

Dove: Imola

E’ un'anziana signora la prima vittima italiana del virus West Nile. Si tratta di una meningite virale, trasmessa dalla puntura di una zanzara infetta, che finora aveva colpito solo volatili e cavalli.

3.2. Controllo delle zanzare e prevenzione delle malattie

Ci sono molti prodotti che sono pubblicizzati come la soluzione al problema delle zanzare. Talvolta le pubblicità sostengono che alcuni di questi possono

difendere dalle malattie.

Limitare la presenza di zanzare e prevenire le malattie trasmesse da esse non è la stessa cosa.

Ridurre l’infestazione in un territorio ha a che fare con problemi quali la vivibilità degli spazi, il fastidio provocato dalle punture e l'impossibilità a

godersi gli spazi all'aperto. L'obiettivo è quindi ridurre il numero di punture in una certa area.

La prevenzione delle malattie di cui la zanzara è vettore comprende

l'applicazione di protezioni personali e l’utilizzo di repellenti realmente efficaci.

Nel primo caso prevenire ogni possibile puntura di zanzara non è l’obiettivo,

nel secondo evitare ogni morso diventa fondamentale.

I sistemi di difesa discussi in questo documento si rivolgono al

controllo delle zanzare e non alla prevenzione delle malattie da esse

trasmesse.

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4. Prevenzione dello sviluppo dei focolai

La prevenzione dello sviluppo dei focolai è la base sulla quale fondare la guerra a questi insetti. Senza una buona prevenzione ogni altro intervento è

vano.

Nei periodi più caldi bastano poche ore per permettere la deposizione delle

uova e l'inizio dello sviluppo di una squadra di maledette succhia sangue. Dalla deposizione delle uova allo sfarfallamento possono passare solo 5/6 giorni.

È quindi necessario evitare ogni ristagno d’acqua. Per questo puoi considerare

i seguenti consigli adattandoli alle situazioni che si verificano nel tuo giardino:

eliminare i sottovasi e, se non è possibile, evitare ogni ristagno d’acqua

pulire accuratamente i tombini e le zone di scolo

non lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura rivolta verso l’alto

controllare periodicamente le grondaie mantenendole libere e pulite

controllare fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo

pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara

svuotare frequentemente gli abbeveratoi e le ciotole d’acqua per gli

animali domestici

non lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi in giardino per evitare che

si riempiano di acqua piovana

coprire le cisterne e tutti i contenitori utilizzati per la raccolta dell’acqua

piovana con zanzariere o teli ben stesi

nei cimiteri pulire periodicamente e con cura i vasi portafiori, cambiare

frequentemente l’acqua dei vasi o trattarla con prodotti larvicidi; se si

usano fiori sintetici mettere sul fondo del vaso sabbia per evitare ristagni

accidentali di acqua

utilizzare le zanzariere per i pozzetti della raccolta di acqua piovana

non accumulare copertoni e altri contenitori che possono raccogliere

anche piccole quantità d’acqua stagnante

non lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di

materiali e legna

Non svuotare i contenitori di acqua nei tombini, ma sul terreno

Eliminare l’acqua dagli umidificatori dei caloriferi quando viene spento

l’impianto di riscaldamento

Svuotare regolarmente le vaschette di condensa degli impianti di

condizionamento

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5. Lotta alle larve di zanzara

Ove non è possibile eliminare i ristagni non resta che attuare la lotta larvicida, cioè usare sostanze che uccidono le larve di zanzara.

I vantaggi della lotta larvicida rispetto alla lotta adulticida sono:

L'efficacia è molto maggiore. Se nella lotta adulticida è sperabile colpire

tra il 50% e l'80% della popolazione con quella larvicida si può supera

abitualmente l'80%.

Si riducono fenomeni di resistenza contro l'elevato rischio di insorgenza

di ceppi resistenti nella lotta adulticida

Lotta mirata e maggior riduzione della popolazione, nel controllo

adulticida il controllo della popolazione è temporaneo e non selettivo

Un impatto ambientale bassissimo. La lotta larvicida è di norma limitata

a piccole superfici, quella adulticida coinvolge grandi volumi.

I larvicidi sono disponibili in tutte le forme e soluzioni per fare fronte alle

situazioni più diverse: in gocce, in pastiglie, in polvere, in granuli e da irrorare. In gocce sono comodi per i sottovasi, dove si rende necessario rinnovare

l'applicazione di frequente. In pastiglie per i tombini dove si possono raccogliere anche alcuni litri d'acqua. Irrorabile per raggiungere gli incavi degli

alberi o situazioni con piccoli ristagni diffusi come i depositi di materiale.

La formulazione in polvere e liquida è impiegata in acque mosse, anche

inquinate, ad alta densità larvale ed ogni qualvolta si voglia ottenere un effetto rapido; le formulazioni in granuli (anche in polvere) sono particolarmente

indicate in acque ferme, stagnanti, ricche in vegetazione, in pozzanghere, in contenitori occasionali e in tutti quei casi in cui si desidera un controllo più

lungo, con attività residuale.

Le applicazioni devono essere ripetuto per tutti il periodo a rischio ripetendole

ogni 7/30 giorni secondo i vari contesti e prodotti. Per questi aspetti attenersi alle indicazioni sui foglietti illustrativi dei prodotti.

I principali larvicidi in commercio sono a base di:

Pyriproxifen

Diflubenzuron

Bacillus thurigiensis var. israelensis ( consigliato )

Con i prodotti a base di Bacillus thurigiensis var. israelensis la morte delle larve

di zanzara avviene in tempi rapidi, entro poche ore. Con quelli a base di

Diflubenzuron e Pyriproxifen l'effetto invece non è immediato poiché la sostanza agisce interferendo sul meccanismo di sviluppo larvale: in questo

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caso pertanto, se sono stati rispettati i tempi e le diluizioni d'uso specifico, la

presenza di larve nei giorni successivi ai trattamenti non è indice di insuccesso dell'intervento.

Pyriproxifen

E' un regolatore di crescita caratterizzato da lunga persistenza d'azione biologica (metamorfosi, embriogenesi, riproduzione e sviluppo larvale).

Diflubenzuron

Il Diflubenzuron, dato il suo particolare meccanismo di azione (inibizione di una chitino-sintetasi presente solo negli insetti) è un larvicida praticamente

atossico nei riguardi degli altri esseri viventi. Uccelli, alimentati con larve trattate, non hanno mostrato particolari segni di intossicazione. I trattamenti

effettuati non hanno provocato nessun effetto sulla vita e l'attività delle api. I pesci non hanno dimostrato alcun danno per applicazioni del Diflubenzuron fino

a 75 mg per litro (1000 volte la dose normalmente impiegata).

Bacillus Thuringiensis var. israeliensis

Il Bacillus Thuringiensis var. israeliensis (B.t.i) è uno dei prodotti larvicidi a

minore impatto ambientale per il controllo delle zanzare. Si tratta di un batterio scoperto nel 1976 in Israele che esplica la propria

azione tossica grazie a 4 proteine. Proprio la presenza di queste proteine

rappresenta uno dei punti di forza del B.t.i.: studi di laboratorio hanno dimostrato che è molto difficile che si verifichino fenomeni di resistenza

all’intero complesso tossico del B.t.i.

Il B.t.i. è il larvicida in assoluto più selettivo tra quelli attualmente in

commercio e non ha grande attività residuale. In condizioni normali la sua attività si estende per massimo 2-3 giorni dopo l'applicazione. In acque poco

inquinate a elevate concentrazioni ne aumentano la persistenza e la residualità. Ci sono in commercio compresse a lento rilascio che possono

consentire una residualità per 20-30 giorni.

Il B.t.i. non è assolutamente in grado di propagare alcuna infezione sugli animali, né di dare tossicità sugli animali non interessati. Non provoca alcun

effetto tossico sul sistema nervoso centrale o periferico, quando è somministrato per via orale.

Rame

Diversi studi hanno dimostrato che il rame ha rilevanti effetti letali sulle larve di zanzara solo in quantità elevate: oltre i 20 grammi per litro d’acqua. Per

questa ragione l’utilizzo del rame come larvicida è proponibile esclusivamente per i sottovasi (piccoli volumi = grandi concentrazioni di ioni rameici)..

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Non è consigliabile acquistare il rame per usarlo contro le zanzare perché

risulta più costoso degli specifici prodotti larvicidi e non ha la stessa efficacia. È preferibile spelare dei vecchi fili elettrici inutilizzati e deporli lungo tutto il

perimetro del sottovaso. Quando si ossidano i fili perdono d’efficacia e devono

essere sostituiti.

Tra i ricercatori, l’utilizzo del rame desta non poche perplessità perché questo metallo pesante ha un impatto ambientale non trascurabile. Oltre a non offrire

alcuna azione di controllo sulle zanzare, se immesso in focolai diversi dai sottovasi, soprattutto quelli a contatto con la rete idrica, il rame può

determinare problemi di ordine ecologico.

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6. Trappole a cattura di massa

Mosquito Magnet in prima file e le sue concorrenti a seguire, sono da qualche anno pubblicizzate come le soluzioni al problema delle zanzare nei nostri

giardini.

Si tratta di sofisticati apparecchi che, riproducendone le emissioni, simulano la

presenza di un grosso mammifero che diventa un appetitoso bersaglio per le zanzare. Attraverso prodotti chimici specifici, rendono ancora più potente il loro

effetto attrattivo.

Le zanzare che si avvicinano in cerca di un pasto di sangue sono aspirate da una ventola e imprigionate fino alla loro morte.

L'idea è molto valida: si catturano solo le zanzare feconde ovvero quelle in cerca di sangue. Così se ne interrompe il ciclo di vita nell'immediato intorno di

questi apparecchi fino a coprire superfici di 6000 mq.

I prezzi di acquisto variano dai 60 ai 1500 euro e spesso le spese di gestione non sono trascurabili. Hanno bisogno almeno di una bombola di gas da 10 Kg

ogni 20/30 giorni e di una presa di corrente.

Questi apparecchi funzionano, infatti, catturano molte zanzare. Però…

non esistono sufficienti evidenze scientifiche che dimostrano la reale

efficacia di questi apparecchi e non esistono prove che i giardini che le utilizzano siano più vivibili rispetto a quelli che non lo fanno.

Fino a che non esisteranno prove scientifiche della loro efficacia bisogna essere cauti nel riporre in questi apparecchi eccessiva fiducia per la risoluzione del

problema zanzare nel giardino. Alcune ditte pubblicizzano i loro prodotti come efficaci in 4/6 settimane. Il ciclo di vita di una zanzara adulta varia in funzione

della specie e della temperatura. Spesso le popolazioni di zanzare diminuiscono naturalmente, specialmente in presenza di particolari condizioni atmosferiche o

se la zona viene trattata da campagne di disinfestazione comunali.

Ci possono essere circostanze in cui queste trappole possono ridurre le punture

e quindi il fastidio percepito nell’area in cui operano per un certo periodo di tempo. Alcune situazioni favorevoli si devono creare per garantire questo

risultato:

Dovrebbe esserci poco vento che disperderebbe la nuvole attrattiva di

CO2

Dovrebbe esserci una popolazione iniziale di zanzare ridotta.

La nuvola di CO2 deve potersi espandere abbastanza per essere più

appetibile degli altri obiettivi delle zanzare (gruppi di persone, animali)

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6.1. Regole base per l’utilizzo

Le considerazioni sono fatte basandosi sul Mosquito Magnet Liberty Plus ma le stesse regole valgono per ogni altra trappola che produce anidride carbonica.

Le trappole di questo genere servono a catturare le zanzare femmine feconde

ed in cerca di sangue per riprodursi. Il loro scopo è interrompere il ciclo riproduttivo delle zanzare.

Per questo deve restare acceso 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. E' consigliabile accenderle ad inizio stagione, da marzo a maggio a seconda del

clima delle varie zone e comunque da valutarsi da anno in anno. Tieni presente che una zanzara catturata a maggio corrisponde a molte migliaia in meno a

luglio.

Questi apparecchi non sono delle aspirapolveri infallibili e non distraggono le zanzare dal sangue umano. La zanzara, se deve scegliere, sceglie sempre

l'uomo rispetto alla macchina.

E' consigliato posizionarle ad almeno 10 metri da dove si stazione

abitualmente (patio, terrazzo, ecc.) al fine di interporsi tra una eventuale zona infestata (cespugli fitti, zone ombreggiate, orti, siepi) e la zona

frequentata.

Il loro raggio d'azione è limitato da ostacoli (cespugli bassi, muro di cinta), quindi non si rischia di attrarre tutte le zanzare della zona.

Il vento è un elemento che influenza l'effetto attrattivo ed il raggio d'azione. L'apparecchio andrebbe posizionato in funzione della direzione preponderante

da cui soffia affinché l'anidride carbonica e l'odore dell'attrattivo si spanda nella zona da proteggere. Se la zona da difendere è molto ventosa l'efficacia di

queste macchine può essere fortemente penalizzata.

Se utilizzi altri sistemi di difesa (insetticidi, repellenti) assicurati di irrorarli ad almeno 5/6 metri dall'apparecchio.

Le superfici coperte da queste macchine sono di solito espresse in migliaia di metri quadri. Per esempio le specifiche del Mosquito Magnet Liberty Plus

indicano la sua efficacia fino a 4000 mq.

Questo vuole dire che la superficie massima coperta è quella indicata ma possono tranquillamente essere usati in spazi inferiori, anzi è consigliato, al

fine di migliorare l'efficacia.

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6.2. Attrattivi

Le trappole a CO2 utilizzano attrattivi chimici per migliorare la loro efficacia. Si tratta di sostanze chimiche che rilasciano “odori” particolarmente appetibili per

le zanzare e gli insetti ematofagi in generale.

Gli attrattivi possono essere specifici per zanzara tigre o per zanzara normale. Ultimamente sono reperibili in commercio alcuni prodotti che promettono di

attrarle entrambe.

Spesso il loro formato è specifico per una trappola e non si può usare con altre.

Altre volte invece una cartuccia di attrattivo è utilizzabile indifferentemente su diverse marche e modelli. La situazione quindi è difficilmente tracciabile

proprio perché in continua evoluzione.

Attualmente i nomi più famosi che capita di sentire sono:

Attrattivo Specifico per… Trappole che lo utilizzano

Lurex Zanzara tigre Mosquito Magnet e altre

Octenolo Zanzare non tigre Mosquito Magnet e altre

Sweetscent Tutte Mosquitaire

Activix Tutte Acti Power Trap

L’octenolo non attira la zanzara tigre quindi se pensavi di aumentare il potere attraente usando le due sostanze insieme, sappi che non è possibile.

Con il Lurex invece si catturano anche le altre zanzare.

6.3. Alcuni degli apparecchi in commercio

Il Mosquito Magnet è la trappola più diffusa in Italia. Lo dimostra anche il

fatto che l’apposita sezione sul forum del MosquitoWeb è molto frequentata. Non è dimostrabile se funziona meglio o peggio delle altre trappole, di sicuro

però abbiamo molti trucchi e consigli da condividere.

Altre trappole in commercio rispondono al nome di: Mega Catch, Acti Power

Trap, Mosquitaire.

La situazione è in costante evoluzione, sul MosquitoWeb.it puoi trovare la situazione aggiornata e tutte le esperienze dei nostri utenti al fine di valutare

quale è la migliore soluzione per il tuo giardino.

A tale proposito puoi consultare questa tabella comparativa tra i principali

modelli presenti oggi sul mercato:

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Esistono anche trappole che si possono usare all’interno delle abitazioni. Una tra le più conosciute è identificata con nomi diversi che si riferiscono allo

stesso prodotto: Black Hole, Zanza Trap, Mab Trap e Triple Trap.

Si tratta di un cilindro in plastica, al cui interno ci sono due neon agli ultravioletti (in alto) ed una gabbia (in basso); a metà gira vorticosa una

ventola che aspira l'insetto che si avvicina alla luce, spingendolo definitivamente verso la gabbia.

Usato all’interno delle abitazioni, senza attrattivo, può catturare facilmente molte delle zanzare che superano le barriere esterne introducendosi in casa

tua.

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7. Insetticidi

Le piretrine sono composti naturali con proprietà insetticida che si trovano nel piretro, l'estratto di certe specie di crisantemi. Le piretrine sono spesso usate

negli insetticidi casalinghi e per il controllo dei parassiti sugli animali domestici e sul bestiame.

I piretroidi sono una sintesi chimica molto simile alle piretrine ma molto più tossica e persistente nell'ambiente. Sono stati sintetizzati più di mille piretroidi

ma meno di una dozzina sono quelli correntemente usati. Permetrina, Deltametrina, Alletrina, Esbiotrina, Cipimetrina sono i nomi che spesso troverai

tra i composti degli insetticidi disponibili nei banchi dei supermercati.

Piretrine e piretroidi sono gli insetticidi più comuni che vengono usati nelle

nostre abitazioni, sulle coltivazioni, nei giardini, sugli animali domestici e anche indirettamente sugli esseri umani. Alte dosi di queste sostanze possono

causare vertigini, malditesta, nausea, spasmi muscolari, debolezza, perdita di conoscenza e convulsioni.

Quasi tutti gli insetticidi di uso comune contengono queste sostanze: dai

normali spray alle piastrine e liquidi da collegare alla presa elettrica. In zone infestate da gravi malattie di cui le zanzare sono vettore (Malaria, Dengue)

sostanze che contengono piretroidi sono usate per impregnare le zanzariere o gli abiti al fine di offrire uno scudo ancora più efficace contro questi pericoli.

Alcuni dei prodotti antiparassitari da applicare direttamente sugli animali

domestici, in particolare cani, sono a base di piretroidi. Allo stesso modo si utilizzano prodotti simili per il trattamento delle infestazioni da pidocchi sugli

esseri umani, anche bambini.

7.1. Pericoli

Cosa accade alle piretrine e ai piretroidi quando si diffondono

nell'ambiente?

I piretroidi entrano nell'ambiente principalmente a causa del loro utilizzo come insetticidi.

Nell'aria, tutte le piretrine e molti dei piretroidi so degradano rapidamente (1-2

giorni) a causa della luce solare e di altri fenomeni che si trovano in natura.

Le piretrine e i piretroidi si depositano al suolo e vengono degradati dai

microorganismi contenuti nella terra e nell'acqua, solitamente non filtrano nel sottosuolo raggiungendo le falde acquifere.

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Come si può essere esposti a piretrine e piretroidi?

Solitamente piretrine e piretroidi entrano nel corpo quando si ingeriscono cibi contaminati da queste sostanze chimiche.

Possono anche essere respirati o assorbiti attraverso la pelle. L'uso di prodotti

che contengono queste sostanze quali insetticidi, shampoo o prodotti per animali domestici, trattamenti perla pelle e repellenti per zanzare che possono

essere applicati sui vestiti possono aumentare l'esposizione.

Come piretrine e piretoridi possono influenzare la salute?

Piretrine e piretroidi interferiscono con le funzionalità del sistema nervoso.

L'esposizione a livelli molto alti di queste sostanze possono causare vertigini, malditesta, nausea, spasmi muscolari, debolezza, perdita di conoscenza e

convulsioni. Non ci sono prove che piretrine e piretroidi possano colpire la capacità riproduttiva degli esseri umani ma alcuni studi hanno evidenziato una

riduzione della fertilità sugli animali.

Piretrine e piretroidi possono causare il cancro?

Non ci sono prove che piretrine e piretroidi possano causare il cancro in uomini

o animali. Studi effettuati dalla International Agency for Research on Cancer (IARC) hanno determinato che la possibilità di causare il cancro sugli esseri

umani per tre piretroidi (deltametrina, fenvalerate, permetrina) non è

classificabile.

Come piretrine e piretroidi possono colpire i bambini?

E' plausibile che gli effetti sulla salute relativi ai bambini esposti ad alte dosi di piretrine e piretroidi siano simili a quelli degli adulti. Non è chiaro come i

bambini si differenzino dagli adulti nella reazione a queste sostanze chimiche.

Non sono stati osservati malformazioni difetti alla nascita per le donne esposte

a piretrine e piretroidi.

Come si possono ridurre i rischi di esposizione per piretrine e piretroidi?

L'esposizione a piretrine e piretroidi si può ridurre facendo particolare attenzione quando si utilizzano insetticidi che contengono queste sostanze

intorno alla casa, sugli animali domestici e riponendo queste sostanze in luoghi sicuri.

Alcuni piretroidi sono irrorati per controllare l'infestazione di zanzare durante il

periodo primaverile ed estivo. Rimanere in casa e chiudere le finestre durante

queste operazioni diminuisce l'esposizione. Un ulteriore modo per minimizzare

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possibili esposizioni è quello di lavare frutta e verdura prima di mangiarla.

Assicurarsi inoltre che i bambini si lavino le mani prima di mangiare e fare attenzione che non ingeriscano la terra.

C'è un esame medico capace di evidenziare la presenza di piretrine e piretroidi nell'organismo?

Piretrine e piretroidi possono essere trovati nel sangue e nelle urine , ma solo

pochi giorni dopo l'esposizione. Questi test non sono disponibili in farmacia, ma devono essere svolti presso laboratori specializzati.

Esistono limiti raccomandati per proteggere la salute umana?

La Occupational Safety and Health Administration (OSHA) ha stabilito in 5 milligrammi di piretrine per metro cubo di aria su 40 ore di lavoro settimanali il

limite di concentrazione di questa sostanza sui luoghi di lavoro.

La EPA americana raccomanda una esposizione giornaliera per dieci piretroidi

differenti che oscilla tra 0,005 e 0,05 mg per kg di peso corporeo al giorno.

Cosa succede agli altri insetti?

Piretrine e piretroidi non sono selettivi nei confronti delle zanzare. Per cui

quando si "spruzza" un insetticida nell'ambiente vengono colpiti tutti gli insetti che transitano o sono presenti nell'area trattata, tanto quelli utili quanto quelli

dannosi. Perciò quando usi questi prodotti all'aperto fai particolare attenzione a non trattare piante in fiore, altrimenti si colpirai gli insetti pronubi, api

comprese, che sono tra l'altro tra i pochi insetti protetti dalle leggi italiane

7.2. Consigli per l’applicazione

L'utilizzo appropriato degli insetticidi può ridurre notevolmente la quantità di

zanzare nel giardino. Seguendo alcuni semplici accorgimenti si può ottimizzarne l'efficacia e minimizzarne l'effetto inquinante.

Le aree più fitte di vegetazione sono il nascondiglio ideale per le zanzare che

si riparano dal caldo nelle ore più torride della giornata. Non è raro trovarle posate sulle foglie delle siepi, nei muri di cinta ricoperti di vegetazione, alla

base di cespugli particolarmente fitti, dentro i pozzetti o nelle griglie di scolo

dell'acqua, nelle legnaie o dove si trovano accumuli di materiale.

E' utile ispezionare queste zone nelle ore più calde della giornata magari agitando con un bastone o ancora meglio spruzzando una piccola quantità di

insetticida.

Si prende nota dei luoghi dove si vede alzarsi un nugolo di zanzare per poi

ripassare in orari più opportuni ad effettuare la disinfestazione vera e propria.

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Gli orari migliori sono al tramonto ma si ottengono buoni risultati anche nelle

ore notturne con il vantaggio che per molte ore il giardino non è frequentato. Questo accorgimento può essere particolarmente utile in presenza di bambini o

animali domestici.

Se il giardino è ricco di vegetazione questi trattamenti sono molto efficaci

anche se è bene ricordare che la maggior parte degli insetticidi in commercio, specialmente i piretroidi, esercita anche un'azione repellente. In alcuni casi il

risultato è solo quello di spostare le zanzare.

Ricordati di non trattare piante in fiore, altrimenti si colpiranno anche le api.

Se risulta utile ridurre la popolazione di zanzare in tutto il giardino spesso

l'esigenza maggiore è quella di proteggere una zona particolare. In questo caso la cosa migliore è trattare tutta la vegetazione, fino ad un'altezza di circa 2

metri, tenendo sempre la zona da proteggere al centro dell'area trattata. Più ampia è l'area trattata migliore è il risultato. La cosa ottimale sarebbe, come di

consueto, mettersi d'accordo con i vicini affinché l'area trattata sia più ampia.

In ogni caso attieniti scrupolosamente alle dosi e alle superfici indicate

nelle istruzioni del prodotto. Sia per lavorare entro i margini di sicurezza sia per non rendere vano il tuo sforzo con dosaggi insufficienti o copertura di

superfici troppo vaste. Ogni insetticida deve avere chiaramente indicate le percentuali consigliate per combattere i diversi infestanti (scarafaggi, zanzare,

mosche) e la superficie ottimale per un certo numero di litri di miscela.

Per calcolare accuratamente la superficie da irrorare, se non hai le mappe catastali del tuo terreno e un righello a portata di mano, puoi usare Google

Earth dove quasi sicuramente troverai l'immagine satellitare del tuo giardino

con una risoluzione sufficiente a compiere le misurazioni necessarie.

Un trattamento ben eseguito non dà problemi per gli esseri umani, basta non essere presenti al momento della sua esecuzione o proteggersi

adeguatamente, ed attendere qualche ora prima di frequentare l'area.

Contrariamente a quanto molti credono, zampironi e fornelletti non sono meno

pericolosi poichè l'insetticida viene costantemente respirato.

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8. Repellenti

I repellenti mi piace raggrupparli in tre categorie: da applicare sulla pelle, da irrorare nell’ambiente, fornelletti e zampironi.

8.1. Da applicare sulla pelle

I repellenti personali (da applicare sulla pelle) sono una soluzione sicura per evitare fastidiose punture. Quasi tutti si basano sui noti composti chimici DEET

e Picaridina ma ci sono interessanti alternative completamente naturali.

I repellenti riconosciuti efficaci sono i seguenti:

Il DEET (dietiltoluamide) è la sostanza chimica più utilizzata negli

insettorepellenti nei quali si trova in una concentrazione variabile tra il 7% e il 35%, offre una buona protezione. Se usato in concentrazioni elevate (oltre il

25%) può proteggere fino a 5 ore. Risulta essere tra i prodotti più efficaci, tuttavia, per il potenziale assorbimento attraverso la pelle, rimane poco chiara

l’individuazione della giusta concentrazione e del tempo di esposizione nei bambini. E’ indicato per un uso al di sopra dei 12 anni.

La Picaridina (Icaridina o KBR 3023) è di più recente introduzione, ha una protezione sovrapponibile a quella del DEET. La picaridina ha una tollerabilità

migliorata, che lo rende adatto a tutti, grandi e piccini. Rimane quasi completamente sull'epidermide senza essere assorbita, ne è consentito l'uso

nei bambini al di sopra dei 2 anni.

Il PMD (Paramatandiolo) è l'unico tra i derivati vegetali approvato negli USA

come insettorepellente anche se la sua azione è piuttosto debole.

Tutti gli altri composti a base di estratti vegetali: citronella, olii essenziali di cedro, menta piperita, geranio e verbena, risultano di scarsa efficacia. Ovvero

allontanano gli insetti ma la loro efficacia persiste solo per pochi minuti. Nei casi migliore raggiunge il quarto d'ora.

Sono note (e testate dai nostri utenti) le qualità repellenti dell'Olio di Neem un prodotto naturale più convincente dei precedenti. Pur non garantendo una

copertura del 100% protegge abbastanza dall'attacco delle zanzare, anche tigre. È importante trattare bene le parti del corpo esposte, emana un odore

sgradevole non solo per le zanzare.

Studi scientifici (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8525409) ne hanno dimostrato la reale efficacia proteggendo in percentuali superiori al 60% contro

i morsi delle più comuni zanzare presenti nel nostro paese.

Non si sono ottenuti risultati apprezzabili utilizzando i braccialetti imbevuti di

sostanze repellenti (indipendentemente dal contenuto).

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Lo stesso discorso vale per gli apparecchi ad ultrasuoni. Recenti studi

evidenziano come questi apparecchi non uccidano, scaccino o proteggano gli esseri umani o animali dalle zanzare.

Alcuni accorgimenti da rispettare nell'uso dei repellenti cutanei sono:

applicare il prodotto solo nella parti scoperte del corpo

non utilizzare su pelle irritata, abrasa o ferita

non utilizzare spray direttamente sul volto, ma applicare con le mani

scegliere i prodotti anche in base all’età dei soggetti

Oltre a repellere è importante non attrarre a se le zanzare. Per fare questo basta osservare alcuni semplici accorgimenti quali: scegliere un abbigliamento

di colore chiaro (i colori scuri e accesi attirano gli insetti) ed evitare l’uso di profumi, deodoranti profumati, lacche per capelli e dopobarba che possono

attirare le zanzare.

8.2. Da irrorare nell’ambiente

Puoi provare a creare delle zone non gradite alle zanzare usando

unicamente prodotti naturali. Di minore efficacia rispetto ai prodotti chimici sono l'ideale per proteggere zone delimitate, per esempio dove si mangia.

Si tratta si una valida freccia da aggiungere al nostro arco, da sole queste

sostanze non sono sufficienti a proteggerti totalmente, ma integrando i trattamenti più classici (disinfestazione chimica) possono offrire una ulteriore

protezione in zone particolarmente sensibili dove si preferisce evitare di

spruzzare prodotti tossici.

Il patio dove si pranza, una zona di prato dove i bambini gattonano o sguazzano in una piscina gonfiabile o una terrazza sono le zone ideale dove

utilizzare questi prodotti.

Devono essere applicati con una comune pompa a pressione (manuale o

elettrica) ed è importante che vengano diffusi accuratamente su ogni superficie nelle percentuali indicate. Richiedono applicazioni ripetute nel tempo di solito a

distanza di 1 o 2 settimane. Abbondanti piogge rendono vano il lavoro, come per tutte le sostanze irrorate.

Si possono (si devono) miscelare con altri prodotti per migliorare l'effetto di

persistenza. Naturalmente più la superficie irrorata è ampia più l'effetto di repellenza è maggiore.

I prodotti sono molti e ne abbiamo potuti testare solo alcuni.

Mosquito Barrier (Z-Stop): estratto di aglio

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La sostanza di questo genere maggiormente utilizzata dagli iscritti del

MosquitoForum è stata l'estratto di aglio. Inizialmente era disponibile solo quello prodotto negli Stati Uniti noto con il nome di Mosquito Barrier.

Distribuito in Italia ad un prezzo piuttosto alto era anche acquistabile

direttamente negli Stati Uniti attraverso Ebay o direttamente dai negozi on-line. Malgrado le alte spese di spedizione(il flacone da 1 gallone pesa circa 4

Kg) il prezzo risultava comunque conveniente.

Attualmente Ekommerce produce la sostanza in Italia, commercializzata con il nome Z-Stop, presenta gli stessi ingredienti ed è in vendita ad un prezzo

adeguato che non rende più così conveniente l'acquisto oltreoceano.

Vi è anche qualcuno dei nostri utenti che ha provato a produrlo da se

spremendo mezzo chilo di aglio a mani nude!

La corretta applicazione di questo prodotto ne prevede la miscelazione con altre sostanze. Si può usare il Sinergy Barrier, un additivo che ne migliora la

persistenza. Si trova in flaconi da un litro.

In alternativa ci si può improvvisare barman e ottenere la composizione

ottimale miscelando un cocktail con i seguenti ingredienti:

1 litro di Mosquito Barrier

1 litro di olio di cocco o un altro olio di origine vegetale (olio di colza o di

semi vari)

1 litro di alcol (favorisce l’evaporazione dello Mosquito Barrier,

consentendo ai fumi dell’aglio di penetrare più velocemente

nell’ambiente)

Come emulsionante occorrono 64 ml di sapone liquido (meglio se di

cocco), aggiungere 75 litri d’acqua

Quindi volendo rapportare tutto ad 1 litro di soluzione pronta:

13 gr. di Mosquito Barrier

13 gr. di alcol

13 gr. di olio di cocco

1 litro d’acqua

Le tempistiche e le modalità di irrorazione consigliate sono le seguenti:

Nebulizzare nel tardo pomeriggio, e comunque non nelle ore calde della

giornata.

Un litro di soluzione è sufficiente per 10 mq,

Erogare una volta a settimana per un mese.

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Successivamente erogare 2 volte al mese fino a fine stagione

Non è certo un prodotto di facile gestione ed economico. Sommando i vari prodotti utilizzati si raggiungono cifre ragguardevoli.

Per le discussioni sui risultati, in continua evoluzione, rimando alla sezione dedicata sul forum ( http://www.mosquitoweb.it/phpbb/repellenti-f7/ ).

Se pensi di scacciare le zanzare personalmente schermandoti con abbondanti

spaghettate aglio, olio e peperoncino... non illuderti.

Alcuni studi (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15752181 ) evidenziano

che l'assunzione di aglio non ha effetto repellente sulle zanzare che ci prendono di mira.

Olio di Neem

L'olio di Neem è indicato come un millenario insetticida naturale che ha cominciato ad essere usato anche nel nostro paese rivelandosi efficace nella

lotta alle zanzare anche come repellente.

Reperibile anche on-line non è eccessivamente costoso e l'uso è semplice dato cha va semplicemente miscelato con acqua, in rapporto mediamente di 1:100

per poi essere nebulizzato. Trattandosi di una sostanza fotosensibile si consiglia l'applicazione una volta calato il sole. Non vi sono esperienze precise

da parte dei nostri utenti se non alcune sensazioni positive in alcune irrorazioni sperimentali. Non sono note le doti di persistenza nell'ambiente e quindi la

durata dell'effetto repellente. Sono invece scientificamente provate le qualità

repellenti di questa sostanza: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8525409

Prevedo di testarlo personalmente durante l’estate del 2009.

8.3. Fornelletti, zampironi e lanterne per cenare senza zanzare

Vi sono molte soluzioni per creare un area libera dalle zanzare di circa 20

mq ideale per rendere gradevole una cena all'aperto in piena estate nel tuo giardino o sul tuo terrazzo.

Premetto che i seguenti metodi funzionano in quanto allontanano le zanzare,

naturalmente la loro efficacia dipende dal numero di unità utilizzate e dalla posizione. Qualche zanzara può comunque riuscire a infiltrarsi nella zona ma il

fastidio è ridotto di molto.

Citronelle

Chi non conosce le candele di citronella? Sono atossiche e creano una

piacevole atmosfera. L'unico difetto è il fumo e il forte odore soprattutto delle

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versioni più grandi che non sempre si apprezzano a tavola. E' impossibile

piazzarle sotto il tavolo per proteggere le caviglie, inoltre possono essere pericolose quando ci sono bambini o animali domestici.

L'area protetta varia in funzione del numero di candele, ma in questo caso è bello esagerare.

In caso di temporale ricordati di spegnerle e riporle subito al coperto altrimenti

le gocce d'acqua oltre a renderle inutilizzabili schizzeranno cera liquida tutto intorno, una volta seccata sarà difficile da rimuovere. Dotati di un cappuccio di

metallo per spegnere quelle più grosse, soffiando forte è facile inondare ci cera

la tovaglia.

Acti Zanza break

Sono delle macchinette che bruciando il gas contenuto in piccolissime bombole di butano riscaldano una piastrina che libera una sostanza non gradita alle

zanzare. Le piastrine contengono esbiotrina, il piretroide di turno, che diffonde

una sostanza inodore producendo pochissimo fumo.

E' comodo perché si accende e si spegne semplicemente con un interruttore. Ci vuole qualche minuto dall'accensione perché inizi ad avere effetto, proteggono

un'area di 20 mq circa e naturalmente è più efficace in zone protette quali porticati o terrazzi coperti.

Le ricariche di gas e piastrine vanno sostituite abbastanza di frequente, ogni piastrina dura circa 4 ore mentre una bomboletta può consumare fino a 3

piastrine. Questo implica un costo di utilizzo non trascurabile.

Attenzione perché la parte metallica sotto alla piastrina scotta, da non toccare.

Togli sempre la bomboletta se prevedi di non utilizzarlo per alcuni giorni. Rimanendo installata, anche con l'interruttore in off, potrebbero esserci delle

microperdite di gas riducendo quindi di molto la durata della ricarica.

Esiste sia in versione lanterna che in quella cordless.

I prezzi vanno dai 40 ai 50 euro per l'apparecchio e circa 25/30 euro per un

ricambio contenente 4 cartucce di gas butano e 12 di piastrine.

Raid lanterna Outdoor

Raid Outdoor Lanterna funziona con il solito principio di una fiamma che brucia

una piastrina di insetticida che rilascia nell'ambiente una sostanza non sopportata dalle zanzare. In questo caso la fiamma è garantita da una candela

di citronella, la sostanza contenuta nella piastrina è Alletrina (piretroide).

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La lanterna con la candela accesa crea una gradevole illuminazione rendendo

l'atmosfera piacevole.

Il raggio d'azione è 20 mq e con una candela (e una piastrina) si può

proteggere una zona per 4 ore.

La lanterna naturalmente è riutilizzabile, le candele e le piastrine sono vendute come ricambi.

La piastrina contiene Bitrex, un componente amaro per evitare e prevenire l’ingestione della stessa da parte dei bambini o animali domestici (funzionerà

anche con il mio Labrador?).

Il prezzo di una lanterna (inclusa una candela e una piastrina) è di 9 euro circa.

Zampirone

Lo zampirone è la notissima e datata spirale costituita da polvere di piretro compressa che, bruciando lentamente, sprigiona un fumo tossico per le

zanzare e altri insetti. Non sviluppa una fiamma libera come le candele ma il fumo è tanto e fastidioso. Usarlo mentre si mangia può essere sgradevole.

8.4. Permetrina per abiti

Per recarsi dove le malattie trasmesse dalle zanzare sono endemiche occorre attrezzarsi con insetticidi e repellenti da applicare sugli abiti e sulle zanzariere.

Vi sono anche soluzioni più blande da usare a casa nostra.

La permetrina è un piretroide con una tossicità molto bassa per i mammiferi.

L'assorbimento attraverso la pelle è limitato e solo raramente si ritiene sia responsabile di reazioni allergiche. È inoltre efficace per un vasto numero di

parassiti, per questo è presente in numerosi prodotti, dagli antipulci per animali, agli antipidocchi per persone e spray antizanzara comunemente usati

in famiglia. È già usata anche in agricoltura: approvata dalla Environmental Protection Agency, da decenni è un metodo di controllo dei parassiti in svariate

coltivazioni.

La permetrina è disponibile presso alcuni negozi con il nome di Duranon o

Permanone sia in forma liquida che in spray. Una confezione spray da 170 grammi può essere sufficiente per trattare due cambi di indumenti. La

permetrina applicata in modo appropriato resiste a diversi lavaggi ed i vestiti rimangono impregnati fino a 2-6 settimane. Le zanzariere dovrebbero essere

trattate mensilmente per mantenere la loro efficacia.

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Alcuni prodotti reperibili in commercio: Repel Insect® Spray abiti, Insect

Ecran® Abitit Spray, Mousti Fluid® Tessuti & Abiti Spray, Moustidose® Spray tessuti e abiti, Biovectrol®.

La concentrazione può variare a seconda della marca.

Per sfruttare un concetto simile a casa nostra ci sono interessanti e simpatiche soluzioni:

8.5. Lenzuola antizanzara

La Bassetti commercializza delle lenzuola repellenti che sfruttano un principio proprietario chiamato "No Fly Zone".

E' un trattamento certificato con oli essenziali di menta e limone che genera un'azione repulsiva nei confronti delle zanzare creando un effetto schermo di

30 cm attorno al lenzuolo. Ipoallergenico, inodore e innocuo per l'uomo è efficace anche dopo moltissimi lavaggi domestici.

I colori disponibili sono: Turchese, Blu, Rosso, Arancio, nelle dimensioni a una

piazza cm 160x280 e per letto matrimoniale cm 240x280.

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9. Pipistrelli e altri predatori

L'idea non è nuova, nel 1920 molte "bat tower", ovvero torri con in cima una casetta adatta ad alloggiare i pipistrelli, sono state costruite vicino a St.

Antonio (Texas) al fine di contribuire a controllare le zanzare portatrici di malaria. Le rilevazioni effettuate successivamente non hanno evidenziato una

riduzione della popolazione di zanzare e il progetto è stato abbandonato.

I pipistrelli che vivono nelle aree temperate del nostro pianeta sono

esclusivamente insettivori. Il cibo che compone la loro dieta è principalmente composto da scarafaggi, vespe e falene. Le zanzare compongono circa l'1%

della dieta dei pipistrelli i quali non si specializzano con una specie particolare di insetto ma si nutrono di qualunque cibo si presenta loro. Come tutti gli

organismi viventi che dipendono da una sola fonte di cibo si sarebbero già da tempo estinti. Grandi e dense popolazioni di zanzare possono effettivamente

fornire una nutrizione adeguata per i pipistrelli soprattutto in assenza di fonti di cibo migliori, ma una falena fornisce molto più valore nutrizionale di una

minuscola zanzara.

Quindi non ci sono dubbi sul fatto che i pipistrelli mangino zanzare, ma

utilizzarli come unica misura per il controllo è pura follia.

Come se non bastasse non dimentichiamo che i pipistrelli cacciano di notte, le zanzare tigre sono attive di giorno.

In ogni caso per chi volesse supportare i pipistrelli può visionare sul forum del MosquitoWeb le “linee guida per la costruzione di Bat Box”.

http://www.mosquitoweb.it/phpbb/pipistrelli-e-altri-predatori-f5/linee-guida-

per-la-costruzione-di-bat-box-t30.html

I più pigri che la vogliono acquistare invece possono fare riferirsi a Unicoop

Firenze. Il mercato delle bat-box è in continuo movimento... cercate con Google o Ebay le offerte migliori.

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10. Catambra

La Catambra® è una pianta brevettata indicata come uno dei rimedi più innovativi e naturali per liberarsi dalle zanzare. Alcuni comuni hanno deciso di

adottarle nei parchi pubblici e spesso sono state oggetto di entusiastici servizi televisivi. Malgrado questo tra i nostri utenti non sono stati registrate

esperienze positive.

Il principio attivo che dovrebbe risultare sgradito alle zanzare è il catalpolo

che è contenuto in grandi quantità da queste piante. Prendiamo per buona questa informazione e vediamo come questo sistema può essere usato nei

giardini per scacciare i soliti sgraditi ospiti.

AmbrogioItalia, produttore della Catambra®, spiega nel bel sito informativo

che il raggio d'azione è pari al doppio della grandezza della chioma. Nel listino prezzi sono elencati i vari "modelli" disponibili. Le versioni in vaso

possono essere al piede (in vasi bassi), con fusto alto 180 cm oppure 250 cm.

Se pensi di investire i tuoi euro (da 30 a 675) in queste piante con scopo antizanzara assicurati che la chioma disti dal terreno al massimo quanto è il

proprio raggio. Infatti, dato che il campo d'azione è pari al doppio della chioma, se questa dovesse avere un raggio di 50 cm la repellenza sarà efficace

per una sfera di 100 cm di raggio il cui centro è nel bel mezzo della chioma.

Quindi se la tua pianta ha il fusto alto 250 cm (vaso a parte) la chioma dovrà

avere un raggio di 125 cm perché l'effetto arrivi fino al terreno, zona in cui si muove la zanzara tigre. Ci avevi fatto caso che punge principalmente alle

caviglie?

Se invece scegli il modello con il fusto di 180 cm puoi accontentarti di una chioma con un raggio di 90 cm. Fai attenzione nelle giornate ventose! Se hai

acquistato una Catambra® al piede (ipotizzando che il vaso sia alto 40 cm)

una chioma di 30 cm di raggio andrà benissimo.

Se le chiome non rispetteranno queste misure le piante non potranno creare una barriera a protezione delle zone dove stazioni abitualmente. Quindi, a

meno che tu non voglia stare abbracciato al tronco, probabilmente verrai punto proprio come prima dell'acquisto.

Le piante vanno curate, come è giusto che sia, quindi è consigliato il travaso in vasi più grandi o nel terreno. Inoltre hanno bisogno di un certo periodo di

tempo per fare sentire il loro effetto repellente in quanto devono insediarsi nella nuova terra.

Sicuramente gli utenti del forum che hanno visto zanzare posate sulle foglie di

queste piante non si saranno presi sufficiente cura di esse rendendole così inutili allo scopo per il quale sono state create.

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11. Conoscere il nemico

Lasciamo perdere il nome scientifico e la durata del ciclo biologico. Vediamo quali sono le informazioni utili per potere meglio colpire queste bestiacce. Ogni

informazione può essere utile per elaborare strategie vincenti e per ottimizzare l'efficacia delle armi in nostro possesso.

11.6. Caratteristiche utili all’eliminazione

Raggio d'azione

La zanzara tigre vive nell'immediato intorno del luogo di deposizione delle

uova, alcune osservazioni farebbero quantificare questa distanza in alcune decine di metri. Ovviamente in caso di forte vento alcuni insetti possono essere

trasportati a parecchi chilometri di distanza ma si tratta di casi limitati.

Questa teoria è confermata dal fatto che la diffusione della zanzara tigre avviene a macchia di leopardo. La colonizzazione incomincia in una zona che

si espande con il passare del tempo. Alcuni soggetti vengono portati lontano dove deponendo le uova creano un'altra "macchia". Con il tempo gli spazi tra

una macchia e l'altra tendono a scomparire con le conseguenze che ben

conosciamo.

Ma tornando ai nostri piccoli giardini... questa è una buona notizia!

L'eliminazione di questi odiosi insetti è facilitata dal fatto che la loro immigrazione da altre zone è limitata. Specialmente in giardini superiori ai

1000 mq se si riesce a bonificare tutta la superficie si riduce di molto la

presenza di zanzare tigre con una scarsa possibilità che la colonia possa rinfoltire le proprie fila.

Quota di volo

La zanzara tigre vola bassa, rasoterra, non a caso spesso colpisce le caviglie e i

polpacci.

Quando usiamo le trappole che usano una ventola per aspirarle teniamole in

basso (in particolare lo Zanzatrap), al massimo 50 cm da terra.

Ambienti

La zanzara tigre non ama gli spazi chiusi. Per questo è più difficile che si

introduca all'interno delle abitazioni rispetto alle zanzare normali. Preferisce gli ambienti freschi e ombreggiati e trova rifugio soprattutto tra l’erba alta, le siepi

e gli arbusti.

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Periodo invernale

La zanzara tigre sverna in uova contro le quali poco si può fare. Bisogna porre attenzione ai sottovasi, ai bidoni di raccolta dei rifiuti verdi del giardino e ad

ogni altro contenitore dove le uova possono essere depositate. E’ necessario lavarli accuratamente durante l’inverno, soprattutto i sottovasi che vengono

posti in luoghi riparati. Il freddo non può molto contro le uova, che si sono dimostrate capaci di sopravvivere a -10°C anche per 24 ore.

Comunque inverni rigidi causano una maggiore mortalità sulle forme svernanti

(uova, femmine gravide e larve a seconda delle specie). Considera però che,

una volta ripreso il loro ciclo riproduttivo, le zanzare ci mettono poco a ripopolare l'ambiente che trovano a loro disposizione, vista la capacità

d'incremento esponenziale che hanno.

11.1. Effetti del clima sulle zanzare

Vi sono due aspetti climatici fondamentali che influenzano la proliferazione

delle zanzare: le temperature e le piogge.

Più le temperature si mantengono basse e più il ciclo di vita delle zanzare è lungo. Quando le temperature medie sono intorno ai 25°C, la zanzara può

completare un ciclo di sviluppo in meno di 10 giorni. Ecco perché solitamente il picco di massima densità di ha solitamente tra agosto e settembre.

Primavere particolarmente fresche non impediscono alle zanzare di riprodursi, ma in tempi molto più dilatati. Inoltre più le temperature sono basse meno le

zanzare sono aggressive ovvero si muovono più lentamente e impiegano più tempo a portare a termine la puntura.

Nei mesi torridi si posano sulla pelle e pochi secondi dopo ripartono belle piene

del nostro sangue.

Veniamo alle piogge, intese come abbondanti precipitazioni in poco tempo

dilavano le larve dai tombini. Però allontanano anche l'insetticida/larvicida eventualmente presente e soprattutto, innalzando il livello dell'acqua,

determinano schiuse massive. Le piogge poi creano molti focolai nuovi ed impediscono o comunque ostacolano i trattamenti.

Inoltre l'umidità è un fattore molto importante per la lunghezza della vita degli

adulti e quindi, in presenza di patologie, della loro capacità di trasmettere malattie.

Quindi primavere poco piovose e fresche sono l'ideale per limitare l'infestazione di zanzare per il periodo immediatamente successivo.

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11.2. Domande frequenti

A che velocità volano le zanzare?

Dipende dalle specie ma una zanzara può volare da 1,5 a 2,5 km all’ora

A che distanza possono volare le zanzare?

Le zanzare preferiscono rimanere vicino al luogo di nascita. La zanzara tigre ha

capacità di volo limitate ad alcune centinaia di metri. Altre specie possono raggiungere i 4/5 km e qualcuna in particolare può raggiungere i 30 km. Se le

zanzare vengono portate in quota da correnti ascensionali possono percorrere lunghe distanze trasportate dalle correnti.

Quanto pesano le zanzare?

Le specie più piccole pesano intorno ai 2,5 milligrammi. Quelle più grandi possono arrivare a pesare 10 milligrammi.

Quanto sangue succhia una zanzara durante un pasto?

Quando si nutre per la riproduzione una zanzara può succhiare da 0.001 a 0.01 millilitri di sangue.

Perché le zanzare si nutrono di sangue?

Le zanzare femmine succhiano sangue per permettere la maturazione delle uova prima di deporle , in quanto hanno bisogno di un apporto straordinario di

proteine per la formazione degli embrioni. Non ha alcuno scopo nutritivo. I maschi non succhiano mai sangue durante i loro pasti. Per ottenere energie sia

i maschi che le femmine si nutrono di sostanze zuccherine, come ad esempio il del nettare delle piante.

A cosa servono le zanzare?

Le zanzare riempiono molte nicchie che la natura mette a loro disposizione. Come tali, assegnarli un valore è in linea di massima inappropriato. Sebbene

l’archiviazione fossile sia incompleta, sono conosciute dal periodo Cretaceo (circa 100 milioni di anni fa). Il loro adattamento ha permesso il formarsi di più

di 2700 specie nel mondo. Le zanzare servono da cibo per un gran numero di organismi ma non sono fondamentali per nessuna specie di predatori.

Quanto vivono le zanzare?

Il ciclo di vita varia da specie a specie. Molte femmine adulte di zanzara vivono da 2 a 3 settimane. Qualche specie che sverna in forma adulta può vivere più

di 6 mesi.

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Se le zanzare si estingueranno... come sarà influenzato l’ecosistema?

Per come si comporta la natura, altre specie riempiranno le nicchie lasciate libere dalle zanzare dopo un periodo iniziale di assestamento di lunghezza

variabile. Attenzione, le specie che rimpiazzeranno le zanzare potrebbero essere peggiori, è estremamente difficile da prevedere. Comunque la capacità

di adattamento delle zanzare ai cambiamenti ambientali rende estremamente improbabile che si estinguano.

Quanto alto volano le zanzare?

In generale, le zanzare che pungono gli esseri umani preferiscono volare sotto i 10 metri. La zanzara tigre è stata trovata tra i rami degli alberi anche oltre i

15 metri. Sono state trovate anche in appartamenti al 21-esimo piano, ma probabilmente hanno preso l'ascensore. Alcune specie sono state trovate oltre i

2800 metri in Himalaya e 700 metri sotto terra in alcune miniere dell’India.

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12. Strategia applicata

Abbiamo parlato di armi da utilizzare in questa guerra e delle caratteristiche delle zanzare. Ora vediamo come applicare al meglio le metodologie di lotta

con le informazioni che abbiamo.

Per essere aggiornati sulle nuove strategie che vengono sperimentate dagli

utenti del MosquitoWeb potete consultare il forum dove vengono raccontate le guerre personali che si combattono di stagione in stagione nei nostri giardini:

http://www.mosquitoweb.it/phpbb/strategie-e-cronache-dal-fronte-f22/

12.1. Casi di successo

Con l'uso di trappole per zanzare, disinfestazioni e altri piccoli accorgimenti si è riuscito a rendere vivibili giardini di 1500/2000 mq partendo da forti

infestazioni di zanzare tigre.

Più i giardini sono grandi più è facile vincere la guerra. Avendo più

spazio a disposizione si è in grado di bonificare una zona più ampia di territorio ed è più difficile che qualche vicino disinteressato al problema vanifichi i tuoi

sforzi. Naturalmente, a prescindere dalla dimensione del giardino, la collaborazione delle abitazioni adiacenti e delle amministrazione comunali

contribuisce ad ottenere risultati ancora migliori e in minore tempo.

L'impegno deve essere almeno biennale, ogni stagione sarà migliore della precedente. L'obiettivo che ti devi prefissare non è la totale eliminazione delle

zanzare, ma la riduzione ad un livello accettabile.

Si incomincia con la solita rimozione dei ristagni d'acqua, anche piccoli. Se

questo non è possibile si devono usare dei larvicidi. Se ci sono vasche ornamentali introdurre Gambusie che sono dei piccoli pesci voraci di larve di

zanzare ed altri animaletti.

Utilizza una o ancora meglio due trappole per zanzare, da accendersi appena

iniziano i primi caldi e caricate a Lurex. Lo sforzo contro le zanzare tigre deve essere maggiore dato che sono la principale causa di fastidio che dura tutto

l'arco della giornata.

All'aumentare della presenza di zanzare effettua trattamenti mirati di disinfestazione con prodotti chimici adeguati. Tali trattamenti devono essere

effettuati almeno con cadenza bisettimanale. Nei periodi di caldo torrido, in concomitanza con l'accorciamento del ciclo riproduttivo delle zanzare, aumenta

la frequenza.

Questi fastidiosi insetti amano riposare nelle ore calde della giornata in zone

fresche ed ombreggiate. Erba alta e incolta, cespugli, siepi e muri ricoperti di

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piante rampicanti sono il loro nascondiglio ideale. Tenere in ordine la

vegetazione contribuisce a creare un ambiente meno favorevole alle zanzare di ogni specie.

In aggiunta puoi utilizzare repellenti d'ambiente per proteggere zone delimitate come ad esempio il patio dove si pranza.

Se i trattamenti sono fatti nel modo corretto il successo è assicurato

12.2. Difendere l’appartamento dalle zanzare

Si parla spesso di difendere i propri giardini dagli assalti delle fameliche zanzare ma questo non è il solo ambito dove impiegare le armi a nostra

disposizione. Dentro le nostre abitazioni (con o senza giardino) spesso si combattono battaglie all’ultimo sangue, nel vero senso della parola.

Zanzariere

Per difendere le mura domestiche il primo e indispensabile metodo è l'applicazione di zanzariere alle finestre e alle porte-finestre.

Ci si può rivolgere a professionisti o risolvere con soluzioni fai-da-te. Sono in commercio zanzariere adattabili alle misure delle tue finestre con un normale

seghetto. In pratica, una volta montato il telaio che si adatta facilmente a diverse misure, si tratta di accorciare il rotolo di zanzariera semplicemente

tagliandolo con un seghetto. Sembra una operazione difficile ma trattandosi di materiali appositi è più semplice di quello che si pensa. Se non vuoi rischiare

su ebay puoi trovare chi ti fornisce il telaio e il rotolo pre-tagliato. Il tuo unico compito sarà prendere le misure esatte della finestra e riceverete il materiale

da montare, anche senza dovere usare il trapano.

Al momento dell'acquisto ricordati di chiedere quanto è lo spazio minimo

richiesto tra lo stipite della finestra ed eventuali tapparelle o grate di sicurezza. In genere 4 cm sono sufficienti.

Le zanzariere fai-da-te sono solitamente quelle che si arrotolano su se stesse,

se scegli questo modello assicurati che siano dotate dei bottoncini lungo i bordi, questo accorgimento le renderà più stabile e impedirà che escano dalla

loro sede in caso di forte vento.

Dove hai l'esigenza di aprire e chiudere il passaggio frequentemente (porte-

finestre) sono consigliati i modelli a battente, cioè che si aprono come se fossero una porta. Garantiscono una durata maggiore e sono meno soggette

all'usura dovuta all'uso.

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Ad inizio e a fine stagione ricordati di aprire e chiudere numerose volte le

zanzariere a rotolo in modo da mantenere mobile e flessibile il meccanismo e le molle di ritorno.

Ingresso e accessi principali

Se abiti in una villetta la porta di ingresso è un punto debole e spesso viene usata da qualche "maledetta" per intrufolarsi in casa. Contrariamente a quanto

vediamo nei film americani, su queste porte non si usa montare una zanzariera, il consiglio è di spruzzare un insetticida o un repellente

d'ambiente sullo stipite esterno arrivando a proteggere anche una buona

porzione dei muri adiacenti. Le zanzare, specie nelle mezze stagioni, si appostano sugli stipiti per balzare in casa in cerca di temperature più miti.

La soluzione migliore sarebbero i piretroidi concentrati da diluire in acqua

oppure sono in commercio bombolette spray di insetticida specifico da usare all'aria aperta con una persistenza di 12/24 ore.

Infine ricordati di controllare di non avere zanzare appiccicate al corpo o ai vestiti. Spesso si entra in casa con qualche zanzara tigre attaccata ai polpacci

mentre succhia il sangue.

Trappole per zanzare

Le trappole per zanzare da interni sono molto utili. Reperibili nei più comuni

supermercati o in versione più professionale (Black-Hole) si tratta di apparecchi dotati di luce e ventola capaci di aspirare gli insetti (zanzare ma

anche mosche e altro) che giungono nel loro raggio di azione. Posizionati in un luogo strategico, di solito al centro dell'abitazione in una zona di passaggio,

magari a protezione delle camere da letto, risultano un sistema di difesa ottimale per intrappolare e uccidere quelle sporadiche zanzare che superano i

tuoi sistemi di difesa esterni.

Piastrine e spray

I diffusori sono un eccellente sistema per tenere libero lo spazio delle nostre

abitazioni. Collegati alla presa elettrica si scaldano e diffondono nell’aria l'insetticida in modo continuativo: funzionano con piastrine o con liquidi e

contengono lo stesso principio attivo degli spray, i piretroidi. Arieggiare i locali prima di soggiornarvi.

La cameretta dei bambini

Per i neonati la soluzione più efficace è ancora la zanzariera da applicare sulla culla. In questo modo anche se non hai le zanzariere alle finestre puoi

proteggere il piccolo spazio vitale. Ovviamente si sconsiglia l'uso di spray e piastrine in questi locali a meno di aerare sufficientemente il locale prima di

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soggiornarvi, naturalmente questo metodo è utile solo in presenza di

zanzariere alle finestre.

Sono inutili gli apparecchi ad ultrasuoni.

Se scopri una zanzara in casa la prima cosa da fare è chiudere la porta della

cameretta così da evitare che ci si infili. I bambini piccoli hanno un metabolismo molto elevato e quindi producono anidride carbonica in

abbondanza diventando un facile bersaglio per le zanzare.

Aria condizionata

La bassa temperatura rende gli insetti meno attivi e quindi meno aggressivi.

Il brivido della caccia

Per quanto tu possa prevenire l'introduzione di zanzare in casa prima o poi capiterà a tutti di doversi confrontare faccia a faccia con qualche fastidiosa e

incauta succhia-sangue che ha superato le nostre barriere e si è introdotta magari in camera da letto.

Ecco qualche semplice consiglio per affinare la tecnica di "seek & destroy":

Illumina bene la stanza sfruttando anche fonti luminose che proiettano obliquamente la luce sul muro. In questo modo un minuscolo insetto sarà

visibile dalla sua ombra ingrandita.

Se la perdi di vista rimani fermi per qualche minuto, se ancora non la senti

probabilmente sarà posata su qualche superficie scura vicino a te. Agita le tende, spesso si nascondono tra le falde.

Aspiratutto portatile, racchetta elettrificata e la classica ciabatta sono tra le

armi più efficaci. Da preferire le prime due, non sporcano il muro.

Se la scovi sul soffitto appallottolate una maglia o un asciugamano e fai un bel

lancio in verticale.

Se la spiaccichi sul muro, quando magari è piena di sangue, aspetta che secchi e poi gratta con una lama ben affilata.

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13. Curare le punture di zanzara

Medicare le punture di zanzara non è solo un inutile sfizio di chi non vuole sopportare qualche minuto di fastidioso prurito. In molti casi, soprattutto nei

più piccoli e in occasione delle punture di zanzare tigre, i ponfi si infettano causando piccole piaghe che persistono anche diverse settimane. Nei casi più

gravi posso dare reazioni allergiche che gonfiano tutta la zona adiacente alla

puntura.

Il decorso tipico per la zanzara tigre è il seguente: subito dopo la morsicata viene una bella bolla prurigginosa che si allarga a vista d'occhio.

Dopo qualche minuto diminuisce fino quasi a scomparire, aspettando qualche ora si riforma un ponfo vero e proprio, rosso e duro che persiste parecchi

giorni. Spesso nei più piccoli, che si grattano al bisogno, si infetta formando una bollicina in mezzo che poi scoppia lasciando una crosticina.

Nelle persone particolarmente sensibili (o allergiche) alle sostanze contenute nella saliva della zanzara si possono formare edemi emorragici veri e propri

curabili con pomate al cortisone o addirittura con l'assunzione di cortisone per via orale.

Mi limito a descrivere le principali e più efficaci pomate per le reazioni normali

alle punture lasciando al tuo medico/pediatra le considerazioni per i casi più gravi.

Gel astringente al cloruro di alluminio al 5%

Usata anche per disturbi cutanei e le punture urticanti delle meduse produce un sollievo quasi immediato scongiurando le infezioni da grattamento. E'

adatta anche per i più piccoli.

Pomata lenitiva Tea Tree oil

Con questo prodotto si è ottenuto in certi casi una azione lenitiva eccezionale.

Il Tea Tree (Melaleuca alternifolia) è una pianta legnosa originaria dell'Australia il cui olio, ricavato dalle foglie, veniva usato già dagli aborigeni più di 1000

anni fa come "pronto soccorso naturale".

Olio di Neem

Qualche goccia di olio di Neem sulla puntura agisce rapidamente come lenitivo

riducendo il prurito. Si può usare anche come repellente.

I farmaci

Le pomate al cortisone vanno bene per curare la puntura ma ricordati che sono

inutili come lenitivi, infatti entrano in funzione dopo 30 minuti cioè quando il

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prurito è già terminato così come la crema con antistaminico che inoltre è foto

sensibilizzante.

Altri rimedi

Attenzione a non fare più danni di quelli che si vogliono eliminare. Infatti

spesso si ricorre al rimedio fai-da-te come applicare ammoniaca o frizionare con del limone. Il primo rimedio di solito ustiona la pelle e il secondo rende la

pelle fotosensibile per cui poi ci scottiamo al sole.

Infine si può applicare un cubetto di ghiaccio sulla puntura per rallentare la

circolazione del sangue nella zona colpita e ridurre il prurito.

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14. Le pubbliche amministrazioni

Le leggi regionali riconoscono ai sindaci la possibilità di emanare ordinanze ai fini di igiene e sanità pubblica. La tutela della salute dei cittadini da ogni

possibile conseguenza derivante dall’infestazione di zanzare rientra tra queste responsabilità.

Stabilito che ogni Comune è responsabile per il proprio territorio delle azioni di controllo delle zanzare è naturale che ognuno di questi emetta (o dovrebbe

farlo) ordinanze che dettagliano diritti e doveri del Comune stesso e dei cittadini nella lotta e nel contenimento di questi fastidiosi insetti.

Dato che tutti i Comuni sono dotati di sito internet è facile verificare se

questa ordinanza esiste.

In linea di massima i contenuti saranno i seguenti:

I Regolamenti di igiene vigente prevedono che tutti gli interventi di

disinfestazione siano effettuati a cura e spese dei proprietari degli edifici e dei terreni o di chi ne ha l’effettiva disponibilità quindi l'ordinanza si rivolge a tutta

la cittadinanza e a aziende pubbliche e private spesso identificate come:

Tutti i cittadini, ai proprietari, agli amministratori condominiali e a tutti coloro

che hanno l’effettiva disponibilità di edifici adibiti ad abitazione o ad altri usi, ai soggetti pubblici e privati gestori di corsi d’acqua, scarpate stradali, cigli

stradali, alle aziende agricole e zootecniche e chiunque allevi animali o li accudisca anche a scopo zoofilo, a tutti i conduttori di orti, ai proprietari e

responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di

materiali di recupero, ai gestori di depositi, anche temporanei, di copertoni per attività di riparazione, rigenerazione e vendita e ai detentori di copertoni in

genere, ai responsabili dei cantieri... e chi più ne ha più ne metta.

Gli obblighi per i soggetti citati si possono riassumere in:

Evitare ristagni di acqua o trattarli con larvicidi ove non possibile

l'eliminazione.

Effettuare interventi adulticidi quando si rilevi una presenza

particolarmente elevata di insetti adulti

Mantenere giardini, orti, cortile e altro in perfetto stato di ordine e

pulizia

Rimuovere oggetti abbandonati e coprire con zanzariere eventuali

contenitori inamovibili

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Più tutta una serie di consigli, che variano in base al comune ed al

soggetto a cui si rivolgono, atti a limitare il proliferare di questi

fastidiosi insetti.

Cosa succede a chi non rispetta l'ordinanza?

La Polizia Locale è incaricata dell’attività di controllo del rispetto di queste ordinanze esercitando vigilanza tramite sopralluoghi e riscontro dei documenti

di acquisto dei prodotti per la disinfestazione da parte dei soggetti pubblici e privati interessati o degli attestati di avvenuta bonifica rilasciati da imprese

specializzate.

La responsabilità per eventuali inadempienze, che saranno sanzionate secondo la vigente normativa in materia, verranno fatte ricadere su colui/coloro che

risulterà/risulteranno avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti

dove tali inadempienze avranno avuto luogo. I trasgressori della presente ordinanza sono passibili della sanzione amministrativa pecuniaria di euro

da 25,00 a 500,00.

Nel caso di inosservanza di quanto previsto dall’ordinanza l’esecuzione degli interventi necessari avverrà d’ufficio e la relativa spesa sarà a carico degli

inadempienti secondo le procedure modalità vigenti in materia.

E i Comuni?

I comuni dovrebbero fare lo stesso... larvicida in caditoie e tombini, trattamenti

adulticidi nelle aree pubbliche, cura e igiene per i parchi.

Esistono poi Comuni che fanno di più distribuendo gratuitamente i prodotti

larvicidi o contribuendo all'acquisto permettendo così prezzi agevolati.

Ricordiamoci comunque che circa il 70% del territorio è privato.

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15. Conclusioni

Eccoci giunti all’ultimo capitolo.

Innanzitutto ti ringrazio per avere letto questo ebook fino alla fine, mi auguro

che possa esserti utile per goderti meglio il tuo giardino.

Se hai voglia di dire la tua o segnalare eventuali errori possiamo discuterne in questo topic:

http://www.mosquitoweb.it/phpbb/regolamento-e-forum-f2/ebook-guerra-alle-zanzare-i-vostri-commenti-t516.html

Se vuoi chiedere informazioni particolari sulle zanzare o su altri insetti, puoi

fare riferimento alla sezione “Domanda agli esperti” a cura di ANTEA – Associazione Nazionale Tecnici di Entomologia Applicata:

http://www.mosquitoweb.it/phpbb/domanda-agli-esperti-f31/

Se vuoi rimanere aggiornato sull’andamento delle nostre battaglie contro le zanzare e sui prodotti e armi in commercio puoi restare sintonizzato sui

seguenti canali.

Il sito MosquitoWeb:

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Goditi l’estate,

Mario Burgo