Gruppoanalisi e sviluppo di comunità locale

48
Gruppoanalisi e sviluppo di comunità locale Psicoanalisi Gruppi Economia Ripartire dal capitale sociale venerdì 15 novembre 2013 Protomoteca del Campidoglio Roma Raffaele Barone

Transcript of Gruppoanalisi e sviluppo di comunità locale

  • 1. Psicoanalisi Gruppi Economia Ripartire dal capitale sociale venerd 15 novembre 2013 Protomoteca del Campidoglio Roma Raffaele Barone

2. Sviluppo locale e salute mentale Dalla salute mentale di comunit allo sviluppo locale. Dalle politiche di sviluppo locale alla salute mentale dicomunit. Buone pratiche di sviluppo economico: territoriale, di reti aziendali sono anche buone esperienze dinclusione sociale e di partecipazione. Cattive pratiche di crescita economica sono anche produttrici di forme di esclusione sociale e di accentuazione di disuguaglianza e disagio psichico. Buone pratiche di salute mentale di comunit possono concorrere allo sviluppo locale. 3. Lindividuo non soltanto dipendente dalle condizioni, per esempio economiche, climatiche, del suo mondo circostante e della comunit, del gruppo in cui vive, le cui richieste sono trasmesse a lui attraverso i genitori o di figure genitoriali, ma letteralmente permeato da esse . Egli parte di una rete sociale, un piccolo punto nodale in questa rete e pu solo artificialmente essere considerato isolatamente, come un pesce fuor dacqua. 4. Le relazioni sociali (Foulkes) Quello che dentro fuori, il sociale non esternobens anche molto interno e penetra lessenza pi intima della personalit individuale. La struttura della psiche diventa cos specifica e dipendente dalla collocazione allinterno del contesto socioeconomico. La salute mentale dellindividuo dipende dalla sua comunit. Il mentale ed il sociale pensarli come imbricati luno nellaltro inestricabilmente. 5. Prendere il gruppo sul serio Prendere sul serio il gruppo equivale a prendere sulserio il sociale, questo significa prendere sul serio il sociale, la qual cosa non pu essere separata dal potere e dunque dalle relazioni di potere (F: Dalal) Prendere il gruppo sul serio nel sociale ri-conoscere il differenziale di potere nella societ. 6. Sviluppo di comunit come sviluppo delle persone e dei gruppi Riterritorializzare la vita immaginare e costruire luoghi in cui esperire un po' di pi la vita, in cui riconnettere la vita al territorio a cui si appartiene. Non necessariamente di un luogo fisico, ma del territorio del legame, fatto da persone che condividono una stessa realt. La territorializzazione passa dal rendersi conto di ci che attraversa i territori. L'individuo trova il proprio posto nell'interdipendenza dei legami sociali, nell'interdipendenza con la natura, con l'ecosistema e con il mondo. Il gruppo, ogni gruppo una comunit nascente(Fasolo). Il gruppo una rete di persone, la comunit una rete di gruppi e persone individuali. 7. Capitale sociale Capitale Umano locale/gruppale Il Capitale Sociale pu essere definito secondo due diverseprospettive, una di tipo micro-sociale ed una di tipo macrosociale. Lapproccio micro-sociale considera il capitale sociale dal punto di vista individuale, quale insieme di risorse che lattore in grado di ottenere dalla sua rete di relazioni sociali. Lapproccio macro-sociale concepisce invece il capitale sociale come un bene collettivo, che consiste in valori condivisi, coesione sociale, fiducia. Secondo una prospettiva micro-sociale possibile osservare come un cambiamento nella struttura di relazione tra le persone, si riveli un capitale produttivo utile agli individui che ne fanno parte 8. Capitale sociale Capitale Umano locale/gruppale Dal punta di vista macro-sociale laccento posto sulla funzione di organizzazioni di diverso tipo quali cantieri di relazioni di fiducia, ma soprattutto viene messo in evidenza linflusso di tale forma di capitale sociale sulla performance delle comunit locali, delle istituzioni politiche o delle organizzazioni sociali. Le caratteristiche fondamentali che accomunano le due tipologie di capitale sociale sono tre: che le reti di relazioni siano di natura cooperativa e cio che esse portino, per definizione, un risultato positivo per i membri della rete, sia che essa sia formale, sia che non lo sia e anche quando ci pu comportare un qualche danno a chi non ne fa parte. che le azioni interne al gruppo siano improntate a fiducia e a regole di reciprocit; che tali rapporti non siano sporadici o occasionali, ma che abbiano una, almeno relativa, stabilit nel tempo 9. Capability approach Capacitazione Questo approccio parte dalla convinzione che lamancanza del rispetto dei un diritti umani fondamentali sia alla base della povert e della sofferenza umana e del mancato sviluppo economico e culturale. Partendo dalla diversit di ogni uomo, in termini di et, salute, istruzione, e quindi dalla sua dignit individuale, questo approccio ritiene che la libert sia la sola variabile in grado di misurare luguaglianza o la disuguaglianza fra tutti gli uomini. Lo sviluppo consiste quindi nelle libert sostanziali, o capabilities, di vivere quella vita che lindividuo ritiene a ragion veduta di voler vivere. 10. Fattori di sviluppo I ricercatori del Joint Research Center tengono contodi diversi fattori: qualit delle istituzioni, stabilit macroeconomica, infrastrutture, sanit, istruzione di base, formazione, mercato del lavoro, aggiornamento tecnologico, modernit del mondo degli affari, corruzione, efficienza del sistema giudiziario 11. La possibilit che i cittadini hanno di dare un senso alla propria vita, in una prospettiva di utilit e di creativit per la propria comunit di appartenenza, alla base dello sviluppo di benessere e di salute mentale comunitaria. La Salute Mentale uno stato di benessere nel quale il singolo consapevole delle proprie capacit, sa affrontare le normali difficolt della vita, sa lavorare in modo utile e produttivo ed in grado di apportare un contributo alla propria comunit. OMS (2001), rapporto sulla Salute Mentale: Nuova visione, nuove speranzeLa Salute mentale il capitale umano, sociale ed economico su cui fondare tutte le altre politiche di interesse pubblico, quali quelle relative ai diritti umani, allassistenza sociale, alleducazione ed allimpiego OMS (2005), dichiarazione sulla Salute mentale per lEuropa: Affrontare le sfide, creare le soluzioni 12. Pensiamo i Dipartimenti di Salute Mentale come delle agenzie di sviluppo culturale ed economico della nostra societ I DSM potrebbero ritrovarsi nelle migliori condizioni politiche, istituzionali e professionali, per dare senso ai cambiamenti epocali in atto ed alle ripercussioni di questi cambiamenti nelle nostre comunit di vita. Ci rende necessaria per una costante opera di ridefinizione e rinegoziazione collettiva e comunitaria nella mission di ciascun singolo servizio, di ogni singolo Dipartimento cos come del Servizio Sanitario Nazionale del suo complesso.Questa opera di cocostruzione collettiva da portare avanti attraverso politiche di concertazione sociale sia sui diritti alla cura, alla casa, al lavoro e pi in generale alla partecipazione sociale, sia sul ruolo che la salute mentale deve avere nelleconomia civile delle nostre comunit, ma soprattutto sul posto che deve occupare in queste comunit chi soffre di grave patologia mentale. 13. Definiamo, secondo la Teoria delle Reti Sociali degli epidemiologi Berkman e Kawachi: la Rete Sociale Primaria, caratterizzata dalla intimit dello scambio che avviene in essa, quella rete costituita da Legami Forti, cio basati su relazioni affettive (positive o negative) e di reciprocit (immediata o differita).la Rete Sociale Secondaria, caratterizzata dalla socialit dello scambio che avviene in essa, quella rete costituita da Legami Deboli, cio basati su Diritto e Denaro (Rete Secondaria Formale), Solidariet ed Etica Civile (Rete Secondaria Informale), Diritto e Solidariet (Rete di Terzo Settore), Denaro e Profitto (Rete di Mercato). 14. La salute mentale di comunit come sviluppo di comunit locale Partecipazione alla comunit locale attraverso il lavoro terapeutico Il DSM Comunitario come luogo che favorisce linclusione sociale La comunit locale come rete vitale di interconnessione e valorizzazione delle risorse personali e sociali Lavoro clinico attraverso le narrazioni delle storie degli utenti e degli operatori Lettura e pratica antropologica e gruppoanalitica nel contesto locale 15. Il DSM Comunitario come s/nodo della comunit locale Sviluppo della cultura locale (stigma, inclusione,prevenzione e promozione della salute mentale di comunit) Attivazione di una cultura del lavoro di rete al servizio dello sviluppo delle agenzie della comunit locale e dei processi di convivenza civile della popolazione (di cui il paziente e gli operatori fanno parte) Sviluppare il Capitale Sociale della comunit locale promuovendo gruppalit e progettualit sociale al servizio delle innovazioni terapeutiche e culturali. 16. Teoria delle Reti Sociali Prendersi cura dei legami sociali vuol dire lavorare su quellelemento connettivo specifico per le reti sociali, rappresentato dalla partecipazione sociale ai contesti culturali, politici ed economici di vita, sviluppando quel sentimento di appartenenza ed identit sociale, detto appunto cittadinanza. 17. Teoria delle Reti Sociali Il sentimento di cittadinanza si regge sullesperienza della multi-appartenenza fatta attraverso una rete di legami sociali tanto estesa, quanto elastica ed insatura; in assenza della quale sarebbe il senso di vuoto e di smarrimento a connotare i contesti di vita e di lavoro. 18. Partecipazione Sociale proprio il sentimento di partecipazione ad un progetto collettivo che eccede s stessi, che permette alle attivit lavorative dei pazienti, ma anche a tutte le altre attivit socializzanti e ricreative (se pensate in unottica non di semplice intrattenimento occupazionale, ma di ricostruzione di una modalit di partecipazione sociale), disvolgere una funzione fondamentale di sostegno alla contrattazione sociale di un nuovo compito significativo attraverso il quale dare senso al proprio percorso di vita e quindi al proprio processo di guarigione. 19. Credito = fiducia riscopre il senso originario del termine credito: diderivazione etimologica latina (creditum da credere), letteralmente significa ci che affidato; contiene quindi intrinsecamente un atto di fiducia. La fiducia un bene intangibile e relazionale, che pu sostenere non solo economicamente ma anche psicologicamente e socialmente gli individui in condizioni di disagio e di povert, riconoscendo loro il diritto al credito, non per le cose da loro possedute, ma per le relazioni da loro costruite allinterno del dispositivo. 20. Le persone, da sole, tendono a essere imprevedibili e irresolute;con lappoggio e lo stimolo del gruppo il loro comportamento acquista stabilit e diventa di conseguenza pi affidabile. La pressione, pi o meno discreta, esercitata dal gruppo serve a mantenere i suoi membri in linea con gli obiettivi generali del programma di credito. La competizione che si instaura tra i gruppi e allinterno del singolo gruppo incita ognuno a fare del suo meglio. difficile seguire levolversi della situazione di ogni cliente , ma se questi fa parte di un gruppo le difficolt sono molto minori. Affidare al gruppo alcuni aspetti del controllo significa accrescerne lautonomia e diminuire il lavoro degli impiegati. Inoltre, poich il gruppo chiamato ad approvare la richiesta di credito di ogni singolo membro, tutti si sentono moralmente coinvolti a garantire il rimborso; e se qualcuno si trova in difficolt, gli altri di solito si mobilitano per aiutare anche se non ne sono responsabili economicamente (Yunus 21. Il Microcredito gruppale e comunitario Per le persone affette da grave patologia mentale questametodologia dintervento pu benissimo essere integrata con liniziativa imprenditoriale in cooperativa sociale di tipo B in cui la persona da un lato si assume la responsabilit individuale rispondendo ai requisiti del microcredito attraverso la messa in giuoco della fiducia e relativa responsabilit personale, e dallaltro pu spendere il credito economico di fiducia, investendolo nella azienda cooperativa sociale. Diventa cos possibile importare anche nellimpresa cooperativa le esperienze e il valore del lavoro di gruppo appreso e sviluppato nei gruppi di lavoro del microcredito 22. Le Fattorie Sociali La funzione terapeutica dellinserimento lavorativo in unafattoria sociale garantita da una doppia tipologia di fattori. Le persone con disabilit possono trarre grandi benefici sul piano fisico e psichico dal contatto diretto con la natura, con i suoi cicli e con gli esseri viventi (animali e piante) di cui ci si prende cura, ed anche dal coinvolgimento attivo nei lavori tipici di una azienda agricola, che come tutti gli altri lavori, presuppongono lo sviluppo del senso di responsabilit, della capacit di investire sul compito e della disponibilit a partecipare ad una organizzazione lavorativa pi ampia, nel quale inserire il proprio compito. 23. Lapproccio IPS al Sostegno allImpiego Lavorare insieme ad altre persone senza disabilit il modo pi concreto attraverso cui le persone con gravi disturbi possono davvero partecipare alla vita sociale. La maggior parte delle persone con un grave patologia mentale desidera un lavoro vero sul libero mercato, e il programma di sostegno al lavoro evidence-based IPS (Individual Placement and Support) rappresenta attualmente il modo pi efficace per raggiungere questo obiettivo. 24. Gruppi nel sociale Psicoanalisi multifamiliare (nei servizi, nelle comunit terapeutiche, nella scuola) Gruppi mediani per linclusione sociale e lavorativa. Gruppi di microcredito. Gruppi di rete IPS Gruppi di concertazione locale per lo sviluppo 25. Funzione sociale Il dispositivo offre a persone appartenenti alle fascesvantaggiate della popolazione la possibilit di esprimere le proprie capacit umane e sociali, personali e professionali, contribuendo cos attivamente allo sviluppo socio-economico delle loro comunit. 26. La missione della Fondazione Favorire la valorizzazione, la promozione, lo sviluppo e la gestione del dispositivo del microcredito quale strumento di coesione ed inclusione sociale contribuendo, di fatto, alla rimozione degli ostacoli di ordine sociale ed economico che limitano la partecipazione degli individui alla vita economico-sociale. Non esiste, infatti, sviluppo locale senza attente politiche di coesione ed inclusione sociale; la crescita di un territorio si misura anche dalla capacit di coinvolgere nei processi di sviluppo chi, per motivi economici e sociali, rischia di restare indietro. 27. Finalit: coesione sociale e sviluppo economico Nel territorio emersa la necessit di individuare un nuovo strumento specifico che possa consentire a giovani anche eccellenti che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro e soprattutto alle fasce pi deboli, di superare la condizione di isolamento e quindi di contribuire attivamente allo sviluppo socio-economico della comunit, atteso che economia, societ e territorio rappresentano le tre dimensioni necessarie su cui attivare un processo di sviluppo locale. Uno strumento che abbia quindi connotazioni di tipo psicologico, sociale ed economico e che vede nel concetto di gruppo un elemento strategico per determinare cambiamento. 28. Finalit: coesione sociale e sviluppo economico Cos il microcredito: attraverso piccoli crediti sulla fiducia possibile dare la possibilit alle persone di recuperare la capacit di provvedere a s, sia economicamente che dal punto di vista sociale. Perch il microcredito: pu essere uno strumento di sviluppo e di recupero delle fasce deboli della popolazione. Il microcredito pu essere utilizzato come approccio elettivo alle situazioni di povert e di marginalit sociale ma anche uno strumento di sviluppo economico in quanto lenergia liberata dal credito pu essere tale da innescare una miriade di attivit, cos varie e multiformi come nessun sociologo o pianificatore potrebbe mai immaginare (M. Yunus) 29. Con il microcredito si intende offrire un aiuto a tutti coloro che, privi di garanzie per accedere al credito bancario ordinario, vogliono avviare o ampliare una microimpresa. Allo scopo Fondazione Microcredito e Sviluppo ha concluso una convenzione ed ha istituito un apposito fondo di garanzia presso la Banca convenzionata. 30. Servizi per lo start up dimpresa ORIENTAMENTO setting di gruppo ascolto attivo dellemotivazioni espresse dal neo-imprenditore individuazione delle competenze analisi dellidea imprenditoriale business planASSISTENZA informazioni sul territorio riferimenti normativi inmateria di imprese norme tecniche di settore procedimenti autorizzativi per lavvio di attivit imprenditoriali 31. PERCORSO DI START-UP Gruppo di Lavoro finalizzato alla costruzione del progetto imprenditoriale individuale Il gruppo di lavoro, composto da 5 utenti,seguito da un operatore/conduttore, serve a soddisfare la fondamentale esigenza di attivare relazioni profonde di aiuto e sostegno, accrescendo il senso di fiducia individuale e collettiva 32. Finalit: coesione sociale e sviluppo economico Lo strumento di intervento che meglio risponde alle finalit perseguite quello del Microcredito, cos come definito nellesperienza gi sperimentata in molti contesti dislocati in diverse parti del mondo su iniziativa di Muhammad Yunus, inventore del microcredito e della Grameen Bank e Premio Nobel per la pace del 2006. Si tratta di uno strumento con connotazioni di tipo psicologico, sociale ed economico e che vede nel concetto di gruppo un elemento strategico per determinare cambiamento. 33. Destinatari - Giovani del territorio che intendono avviare unamicroimpresa, diplomati, laureati o anche in possesso di competenze post-laurea che hanno grandi difficolt ad inserirsi nel mercato del lavoro. - Persone che fanno parte del mondo degli esclusi, dei lavoratori o autonomi impegnati in attivit e commerci di prossimit che operano nel sommerso e che possono essere inseriti in percorsi di regolarizzazione e in reti che permettano lo svolgimento d attivit microeconomiche in grado di renderli autonomi. 34. Organizzazione base del dispositivo Gruppi Piccoli Gruppi di 5 utenti Gruppo mediano di 5 gruppi Gruppo staff di 5 operatori Banca Fondo di garanzia Finanziamenti a Business Plan individuali 35. Piccolo gruppo Lanello fondamentale del dispositivo un piccologruppo operativo composto da 5 persone pi un conduttore, definito solidarity-group e caratterizzato da una socialit intermedia tra il gruppo spontaneo ed il gruppo di lavoro. un gruppo che non a caso si vuole auto-fondato e non selezionato da alcun funzionario, ma comunque condotto da un operatore appositamente formato, allinterno del quale i cinque partecipanti costruiscono il proprio progetto economico e tessono quella rete di relazioni sociali che costituisce il vero capitale relazionale delle microimprese o micro-attivit che nasceranno dal gruppo stesso. 36. Piccolo gruppo I gruppi di Microcredito sono, oltre che dei gruppi dilavoro per la realizzazione dei progetti economici individuali, anche gruppi di formazione psico-sociale alle competenze relazionali ed ancora, gruppi di inclusione socio-lavorativa per persone appartenenti a categorie sociali vulnerabili e svantaggiate. 37. Piccolo gruppo Il dispositivo del Microcredito soddisfa anche lafondamentale esigenza di attivare relazioni profonde di aiuto, sostegno ed accudimento, diminuendo la sensazione di insicurezza sociale che chi soffre di disagio esistenziale spesso vive, specie nei momenti di crisi. Ci accresce il senso di fiducia individuale (autoefficacia) e collettiva (speranza), generando beni relazionali ed aumentando il capitale umano locale. 38. Psicologia ed economica si incontrano creativamente Gli operatori di Microcredito devono sviluppare competenze nella gestione delle dinamiche gruppali, comunitarie e sociali, per poter condurre un piccolo gruppo di 5 utenti, cocondurre un gruppo mediano di utenti e partecipare sia ai lavori del grande gruppo di gestione del fondo comune sia ai gruppi-staff mediani e di progetto , nella gestione economica delle transazioni finanziarie ed amministrative richieste sia per lelaborazione del Progetto Economico Personalizzato di ciascun utente, sia per il suo finanziamento attraverso il fondo comune di garanzia, sia per la gestione del fondo comune. 39. Gruppo mediano Vi poi un gruppo mediano, quello che Yunus (1997)chiama il Centro e che la metodologia pi recente definisce village-banking, composto da una trentina di membri, che riunisce almeno cinque piccoli gruppi di utenti, e che si incontra a cadenza fissa per tutta la durata del progetto di Microcredito, e che offre, sempre agli utenti, la possibilit di sviluppare autonomie personali, competenze sociali e capacit organizzative pi complesse; orientate soprattutto alla lettura politica, economica ed istituzionale della comunit e del mercato 40. Gruppo mediano composto da una trentina di persone, ha la proprietdi essere intermedio, oltre che per la numerosit dei suoi membri, anche per il suoi intervenire operativamente tra il livello del piccolo gruppo di lavoro e quello associativo dellorganizzazione che gestisce di un fondo comune di Microcredito o, pi specificamente, anche se meno frequentemente, dellistituzione che periodicamente riunisce in assemblea sociale tutti i gruppi di lavoro e tutte le persone portatrici di interesse 41. Gruppo mediano Gli incontri periodici di tale gruppo, co-condotto daglioperatori che conducono i piccoli gruppi di utenti che lo compongono, assieme ai conduttori del gruppo staff (di coordinamento/co-visione/valutazione dei gruppi), servono anche ad offrire consulenze specialistiche, a scambiarsi informazioni strategiche e soprattutto ad aggiornare tutti gli utenti sui passaggi di denaro e sulla negoziazione dei crediti che riguardano il fondo comune di Microcredito. 42. Gruppo mediano permette fondamentalmente agli utenti di fareunesperienza diretta di gestione di un fondo economico e contemporaneamente di garantire la trasparenza della gestione finanziaria del progetto, al fine di ridurre i tentativi di truffa, i rischi di corruzione ed i sospetti sullonest degli operatori o dei responsabili del progetto 43. Gruppo staff mediano Tutti gli operatori, i responsabili, i consulenti ed i supervisori dei gruppi che costituiscono il gruppo mediano, si riuniscono periodicamente in un gruppo staff, di formato intermedio, in assetto di coordinamento/co-visione/valutazione dellandamento dei piccoli gruppi e del centro nel suo complesso. 44. Il gruppo staff integra competenze professionali interdisciplinari 1) Competenza Economico-Finanziaria, per la gestione del fondo economico ed il controllo dei flussi di denaro; 2) Competenze Giuridico-Amministrative per la progettazione economica personalizzata di Business Plan, non solo sostenibili economicamente, ma anche conformi a tutte normative e le leggi vigenti. 3) Competenze Socio-Politiche, ma anche Pedagogico-Culturali, per la valutazione dellimpatto di ogni azione sul contesto sociale di appartenenza; e viceversa, limpatto di specifiche dinamiche sociali sui progetti di auto-impiego o auto-promozione. 4) Competenze Psicologico-Cliniche e quindi anche Psicopatologiche e riguardanti la salute mentale di Comunit, necessarie ad affrontare il disagio psico-socio-economico degli utenti ed a sostenere la sofferenza mentale e relazionale di cui eventualmente possono soffrire. 5) Competenze Psicodinamico-Gruppali per la gestione delle relazioni intragruppo ed intergruppo, delle relazioni intrapersonali ed interpersonali, e dei campi mentali gruppali che tali relazioni attivano ed attraversano allo stesso tempo. 45. Il microcredito svolge anche una funzione terapeutica? -sopravvivere ad una situazione di disagio e prendere consapevolezza della realt storico-sociale nella quale si ritrovano, -orientare le proprie energie su investimenti costruttivi ed interrompere la ciclicit degli acting autodistruttivi ricorrenti -contenere lansia del vuoto ed il disagio esistenziale derivante delle problematiche psico-socio-economiche che li affliggono, -canalizzare le azioni e i pensieri sugli obiettivi personali concreti da portare avanti quotidianamente -partecipare allo sviluppo sociale e culturale delle proprie comunit e dei propri gruppi di appartenenza -ri-costruire un significato condiviso sul proprio disagio e riconoscere il proprio potere di azione sul contesto 46. Il DSM Comunitario come s/nodo della comunit locale Sviluppo della cultura locale (stigma, inclusione,prevenzione e promozione della salute mentale di comunit) Attivazione di una cultura del lavoro di rete al servizio dello sviluppo delle agenzie della comunit locale e dei processi di convivenza civile della popolazione (di cui il paziente e gli operatori fanno parte) Sviluppare il Capitale Sociale della comunit locale promuovendo gruppalit e progettualit sociale al servizio delle innovazioni terapeutiche e culturali. 47. Il Piano dAzione Locale per la Salute MentaleDal Piano Strategico salute mentale Regione SiciliaLAzienda Sanitaria Provinciale si doter di un proprio Piano di Azione Locale per la Salute Mentale di Comunit (PAL), elaborato attraverso pratiche di concertazione con tutte le Agenzie del proprio territorio (Distretti, Enti Locali, Imprese sociali e imprenditoriali, Associazioni dei familiari e degli utenti, organizzazioni del mondo del lavoro e sindacali, volontariato e organizzazioni culturali, ricreative e del mondo della formazione e dellistruzione). Nellindividuare gli obiettivi dovr indicare anche le priorit a medio e breve termine compatibili ed adeguate con le dotazioni finanziarie disponibili. Nellambito del PAL sar assicurata grande attenzione agli interventi diretti alla salute mentale della adolescenza e delle popolazioni migranti, definendo ed adottando protocolli condivisi tra i Servizi di Salute Mentale, di Neuropsichiatria Infantile e dellAdolescenza, i Ser.T., i Servizi di Psicologia e Servizio Sociale e gli altri Servizi sanitari e sociali presenti nellazienda e nel territorio, al fine di migliorarne lintegrazione e la collaborazione. Il PAL trover specifica attuazione a livello distrettuale integrandosi in maniera coerente con i PdZ. 48. La salute mentale come bene comune Teoria della gestione dei beni collettivi della comunit del premio Nobel per leconomia Ostrom Importanza della Polis (intesa come il luogo fisico e mentale della mediazione tra legittimi interessi contrapposti Della democrazia partecipativa Della societ civile organizzata Delle regole condivise e rispettate in quanto percepite come giuste, e non per un solo calcolo di convenienza privatistica