Gruppo Hera, In buone acque - report 2011 sulla qualità dell'acqua potabile

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In buone acque Report 2011 sulla qualità dell’acqua potabile

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In buone acque

Report 2011 sulla qualità dell’acqua potabile

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Premessa: in Italia si beve l’acqua del rubinetto?

L’Italia si trova al primo posto in Europa per consumo pro-capite di acqua in bottiglia: 192 litri nel 2009 (più del doppio della media europea e il 20% in più della Germania che si trova al secondo posto). Nel 1980 il consumo era di 47 litri pro-capite mentre nel 2010 sono stati consumati 186 litri pro-capite: in questo periodo i consumi di acqua in bottiglia sono quindi quasi quadruplicati.

Anche a livello globale, il consumo pro-capite di acqua in bottiglia è sensibilmente aumentato: +75% dal 1997 al 2004.

Tuttavia un’indagine condotta da Istat ha evidenziato che negli ultimi dieci anni la mancanza di fiducia delle famiglie nel bere acqua di rubinetto ha mostrato, nel complesso, un importante cambiamento in positivo: le famiglie che annoverano al proprio interno uno o più membri che non si fidano a consumare acqua di rubinetto diminuiscono dal 40% del 2002 al 30% del 2011.

Un’inversione di tendenza è riscontrata anche nei consumi pro-capite di acqua in bottiglia che registrano, per il terzo anno consecutivo in Italia, una diminuzione: -3% nel 2010 rispetto al 2009 (-4% rispetto al 2008 e -7% rispetto al 2007).

Dati tratti da “Acque minerali: la privatizzazione delle sorgenti in Italia” (L’ Altraeconomia e Legambiente 2011), “Un Paese in bottiglia” (Legambiente 2008), Rapporto Beverfood 2011-2012 e dall’indagine 2011 di Istat sugli aspetti della vita quotidiana delle famiglie.

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Premessa: in Italia si beve l’acqua del rubinetto?

Dall’indagine di soddisfazione dei clienti effettuata da Hera nel 2011 risulta che i clienti che dichiarano di bere acqua di rubinetto (esclusivamente oppure insieme alla minerale) sono il 56% del totale, in lieve diminuzione rispetto al 2010 ma comunque in crescita rispetto agli anni precedenti.

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L’acqua in bottiglia fa bene all’ambiente?

Per produrre le bottiglie di plastica per imbottigliare i circa 11 miliardi di litri di acqua

minerale consumati in Italia nel 2010 sono state utilizzate 344 mila tonnellate di PET*, con un consumo di 653 mila tonnellate di petrolio e un’emissione di gas serra di circa un milione di tonnellate di CO2.

L’impatto del consumo di minerale sui rifiuti è rilevante e stimabile in 6,6 milioni di cassonetti di plastica da smaltire ogni anno.

Oltre all’impatto ambientale della produzione di PET occorre considerare anche il trasporto dell’acqua minerale, dato che le bottiglie percorrono molti chilometri per arrivare dalle sorgenti ai consumatori, e solo il 15% delle bottiglie viaggia su

ferrovia.

Circa un terzo delle bottiglie di plastica utilizzate sono state raccolte in maniera differenziata e destinate al riciclo.

* Il 78% dell’acqua minerale consumata in Italia nel 2009 è in bottiglie di plastica, il 20% è in bottiglie di vetro, il 2% in boccioni.Dati tratti da: “Acque minerali: la privatizzazione delle sorgenti in Italia” (L’ Altraeconomia e Legambiente 2011)

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Non siamo partiti da zero … ma quasi

Non esistono linee guida internazionali di riferimento per la definizioni dei contenuti delreport. Ciò ha richiesto uno sforzo importante di progettazione del report che ha potutotrarre ispirazione solo da analoghi documenti pubblicati in alcuni paesi della UE (inparticolare quelli anglosassoni) e nel mondo.

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Contenuti del report

Prefazione di Luca Lucentini, Direttore del Reparto Igiene delle Acque Interne, Dipartimento Ambiente e Prevenzione Primaria dell’Istituto Superiore di Sanità –Roma.

Alla fonte di tutto: il governo dell’acquadescrive ruoli e responsabilità dei pianificatori, controllori e controllati.

I processi di trattamento e distribuzionedelle acque sono illustrati nel paragrafo Dal ciclo idrico al servizio idrico, passando per la gestione integrata dedicando un approfondimento al campo pozzi di Tiro a Segno: impianto che fa parte del sistema acquedottistico che serve la città di Bologna.

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Contenuti del report

I dati sui controlli effettuati da Hera e dagli organi di controllo e sui relativi risultati sono descritti nel paragrafo L’acqua di rubinetto è

buona e garantita: i dati sulla qualità.

Sono riportati:

• i risultati di 19.372 analisi svolte da Hera per 12 parametri

• per la prima volta i risultati delle analisi svolte dalle Aziende Usl per 10 parametri

• la percentuale di analisi effettuate da Hera e, per la prima volta dalle Aziende USL

rispetto alla legge.

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Contenuti del report

Nel paragrafo L’impegno di Hera oltre la

qualità sono sintetizzate le iniziative di Hera in materia di ricerca, comunicazione e relazione con il territorio. Vengono inoltre illustrati gli impatti economici e ambientali e riportata l’opinione dei clienti Hera.

Nel paragrafo Consumo di acqua e salute

vengono sfatate alcune false credenze legate all’acqua, viene esposta la piramide dell’idratazione e viene approfondito il rapporto tra consumo di acqua e salute con il contributo della professoressa Caudarella, esperta in malattie del metabolismo e del ricambio.

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I numeri chiave della gestione del Servizio Idrico Integrato di Hera

punti di captazione

milioni di metri cubi

analisi effettuate da Hera

Sono gli impianti gestiti da Hera nel 2011 nell’ambito del servizio acquedottistico civile, cioè dedicato alle acque destinate al consumo umano.

E’ l’acqua immessa nel 2011 nelle reti di distribuzione (46% da falda, 48% da acque superficiali, 6% da sorgenti).

Nel 2011 Hera ha effettuato su impianti e reti di distribuzione 336.406 analisi. A queste si aggiungono 146 mila analisi effettuate da Romagna Acque sugli impianti e ai punti di consegna e 106 mila analisi delle Aziende USL

sulla rete di distribuzione.

Un totale di oltre 588 mila analisi (oltre 1.600 al

giorno).

chilometri di rete

impianti di potabilizzazione

analisi complessivamente effettuate (da Hera, Romagna Acque, Aziende Usl)

326

336.406

302,7

31.203

1.415

588.406

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La mappa degli impianti

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La qualità dell’acqua distribuita da Hera

La qualità dell’acqua di rete viene presentata attraverso una tabella che riporta i valori relativi ad alcuni parametri, calcolati come medie pesate (sui volumi distribuiti) degli esiti delle analisi eseguite da Hera nel 2011 su campioni prelevati presso i punti di rete ritenuti idonei a fornire un quadro sintetico e affidabile della qualità dell’acqua.

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La qualità dell’acqua: parametri critici a livello locale

A livello locale vengono monitorati anche alcuni parametri storicamente considerati critici per le caratteristiche dell’acqua all’origine e/o per le modalità di trattamento.

Gli esiti dei controlli effettuati da Hera indicano valori ampiamente contenuti entro i limiti di legge a conferma della validità dei processi di trattamento.

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I controlli delle Aziende USL

L’attività di controllo e vigilanza delle acque destinate al consumo umano è realizzata dai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende Usl tramite piani di controllo.

I risultati delle analisi effettuate dalle Aziende Usl confermano nella sostanza i valori rilevati dagli autocontrolli di Hera e costituiscono un’ulteriore garanzia della qualità

dell’acqua che Hera distribuisce a oltre 3 milioni di cittadini.

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La qualità dell’acqua: le analisi conformi alla legge

Relativamente ai 16 parametri elencati nel grafico Hera e le Aziende Usl nel 2011 hanno effettuato 122.938 analisi lungo la rete di distribuzione: complessivamente il 99,7%

delle analisi è risultato

conforme alla legge, ovvero con risultati inferiori ai limiti definiti dal D.Lgs. 31/2001 (nel 2011 non sono state concesse deroghe al rispetto dei limiti del D.Lgs. 31/2001).

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Oltre la qualità: il progetto Hera2O

Nelle mense e nelle sedi Hera sono state installate apparecchiature che erogano l’acqua di rete

refrigerata, liscia o gassata, senza alterare in alcun modo le sue proprietà (non prevedono alcun sistema di microfiltrazione o di altro trattamento).

Nel 2011 bevendo circa 460.000 litri di acqua di rete

grazie agli erogatori installati nelle mense e negli uffici, i lavoratori di Hera hanno evitato la produzione di 700.000

bottiglie di plastica, con un risparmio energetico di circa 48 tonnellate equivalenti di petrolio, minori emissioni di CO2

equivalente pari a 135 tonnellate e circa 450 cassonetti in meno di rifiuti da gestire.

In tutti gli eventi organizzati da Hera viene servita acqua di rubinetto.

Fornitore-partner nel progetto: Adriatica acque Srl

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La qualità dell’acqua sul web

Dal settembre 2011 è attiva una nuova sezione del sito internet del Gruppo interamente

dedicata al mondo dell’acqua. Il nuovo canale acqua offre numerose informazioni sulla qualità dell’acqua, sui sistemi di controllo e molto altro ancora raccogliendo così in una nuova sezione dedicata tante informazioni e approfondimenti sull’acqua.

I dati sulla qualità dell’acqua, già pubblicati per singolo comune rispetto a 9 parametri

(ammonio, cloruro, pH, durezza, fluoruro, nitrato, nitrito, residuo secco a 180 °C, sodio), sono stati estesi a partire dal secondo semestre 2012 a ulteriori 4 parametri (calcio, magnesio, solfato e alcalinità totale).

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Consumare l’acqua del rubinetto genera vantaggi economici e ambientali!

Impronta ecologica dell’acqua di rubinetto e dell’acqua in bottiglia

Confronto tra acqua di rubinetto e acqua in bottiglia secondo la metodologia LCS (Life Cycle Assessment, Analisi del ciclo di vita)

Costo di 1.000 litri di acqua nel 2011

Confronto tra la qualità dell’acqua distribuita da Hera e le acque minerali

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Affrontiamo alcune false credenze sull’acqua …

Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque

maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o “curare la cellulite”

Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti

Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica

Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la

formazione dei calcoli renali

Non è vero che bisogna bere acqua a basso

contenuto di sodio per controllare l’ipertensione

Non è vero che l’acqua gassata faccia male

Non è vero che l’acqua faccia ingrassare

Fonte: Linee guida per una sana alimentazione italiana pubblicate nel 2003 dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN)

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La piramide dell’idratazione

La piramide dell’idratazione

mostra quali alimenti consumare per rispettare l’apporto quotidiano di liquidi in modo da prevenire gli effetti gravemente negativi della disidratazione e per ottimizzare l’apporto giornaliero di acqua o altre bevande con valore calorico nullo o limitato.

Alla base della piramide si trova l’acqua di rubinetto o

imbottigliata che andrebbe consumata giornalmente per almeno un litro al giorno.

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Che rapporto c’è fra consumo di acqua e salute?

Per approfondire la relazione tra consumo di acqua e salute abbiamo intervistato la Professoressa Renata Caudarella, studiosa di Malattie del Metabolismo e del Ricambio (presso l’Università di Bologna)

“Quando si affronta il tema dell’acqua del rubinetto o di acque minerali ricche di calcio, spesso si immagina che a livello corporeo, in particolare arterie e reni, si verifichi una situazione analoga a quella delle condotte idriche o negli elettrodomestici con la deposizione di calcare.”

“Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato una relazione inversa tra durezza delle acque e calcolosi renale.”

“Le acque minerali ricche di calcio non favoriscono la formazione di calcoli.”

“L’apporto di sodio con l’acqua è trascurabile poiché la maggior parte del sodio ingerito (come cloruro di sodio) proviene dagli altri alimenti.”

“La letteratura medico-scientifica attribuisce alle acque dure un effetto protettivo sull’apparato cardiovascolare.”

“E’ errato pensare che sia preferibile bere acque povere di sodio dal momento che i valori di sodio contenuti nell’acqua sono in genere irrilevanti: ad esempio bere un litro d’acqua di rubinetto equivale a mangiare poco più di mezzo cracker. La gran parte del sodio ingerito (come cloruro di sodio) proviene dagli altri alimenti.”

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Diffusione del report

• Comunicato stampaE’ previsto per il 14 settembre

• Spedizione postale all’indirizzario istituzionale(Consiglieri comunali dei principali comuni, Azionisti pubblici, Opinion Leader, Assessori all'ambiente, Sindacati, Principali associazioni di consumatori, Altre utilities, Principali associazioni ambientaliste, Principali associazioni di categoria, Organi di controllo, Soci di Impronta Etica, Componenti i RAB)

• Distribuzione alle scuole che collaborano in iniziative di educazione ambientale(la distribuzione verrà effettuata tramite i referenti territoriali comunicazione)

• Distribuzione presso i principali sportelli clienti

• Articolo in House Organ settembre

• Chat di presentazione(il 2 ottobre è prevista una chat pubblica su internet durante la quale risponderemo alle domande dei cittadini sulla qualità dell’acqua e sulle iniziative per promuovere l’utilizzo di acqua di rubinetto)

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Beviamoci su!

Il report è disponibile presso gli sportelli clienti del Gruppo e consultabile

all’indirizzo:

www.gruppohera.it/inbuoneacque

I dati sulla qualità dell’acqua distribuita da Hera sono consultabili

all’indirizzo:

www.gruppohera.it/acqua

Per qualsiasi domanda e commento:

[email protected]

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AllegatiAllegati

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Le risposte delle istituzioni e dei produttori di acque minerali

Il Sindaco di New York ha fatto partire una campagna ufficiale per invitare i cittadini a bere acqua del rubinetto invece di quella in bottiglia

I produttori di acque minerali hanno avviato (e comunicato) progetti per mitigare gli impatti ambientali: partnership con Istituzioni pubbliche per realizzare progetti o ricerche, riduzione degli impatti ambientali (bottiglia più leggera, compensazione della CO2, bottiglia bio-degradabile, ecc.)

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E per quanto riguarda la qualità …

L’acqua è spesso utilizzata come metafora per parlare di trasparenza. Il GruppoHera con questo report vuole invece parlare dell’acqua, in modo trasparente.Esercizio un po’ meno frequente ma decisamente stimolante e sfidante.

Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato di Hera Spa

Il report fornisce un po’ di dati a proposito, infatti, l’obiettivo del documento è di:

• comunicare la qualità dell’acqua potabile di Hera in modo da rafforzare la fiducia dei cittadini;

• sensibilizzare i cittadini ad un uso più consapevole e sostenibile di una risorsa così preziosa;

• alimentare un processo di dialogo trasparente con gli stakeholder;

… ci si può fidare dell’acqua di rubinetto?

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Il Servizio Idrico Integrato gestito da Hera

Il Gruppo Hera si occupa della gestione integrata del servizio idrico: dal prelievo alla potabilizzazione fino alla distribuzione agli utenti, dalla gestione dei sistemi fognari alla depurazione fino alla restituzione delle acque all’ambiente.

Il Gruppo Hera gestisce complessivamente il servizio idrico integrato in 227 comuni con volumi di vendita di circa 254 milioni di metri cubi di acqua per usi civili e industriali e 31.260 chilometri di reti di distribuzione.

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La qualità dell’acqua: concentrazioni medie rispetto ai limiti di legge

Nel grafico seguente viene confrontata la qualità dell’acqua potabile distribuita da Heracon i limiti di legge. É stato calcolato il rapporto tra le concentrazioni di sei parametri*misurate da Hera presso i punti di rete rappresentativi dell’intero sistema di distribuzione ele loro concentrazioni massime ammissibili nell’acqua potabile. I parametri sono statiselezionati in quanto a più alto tenore di tossicità secondo le indicazionidell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS).

Nei diversi territori le concentrazioni medie dei parametri sono inferiori ai limiti di legge inuna misura compresa tra il 75% e il 90%.

* Clorito, trialometani-totale, tetracloroetilene+tricloroetilene, nitrato, nitrito, antiparassitari-totale

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Oltre la qualità: la campagna “Acqua del rubinetto? Sì grazie”

Hera ha aderito, in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua a marzo 2010, alla campagna “Acqua di rubinetto? Sì grazie”promossa da Legambiente e Federutility.

La campagna, durata per tutto il 2010, aveva l’obiettivo di fornire informazioni pratiche ai cittadini sul risparmio idrico e sulla tutela dell’acqua e di superare i luoghi comuni che mettono in dubbio la qualità e la sicurezza dell’acqua del rubinetto.

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Oltre la qualità: il Manifesto dell’Acqua del Sindaco

Hera è stato uno dei soggetti promotori del Manifesto dell’Acqua del Sindaco, documento sottoscritto nel 2010 dai Sindaci dei comuni soci del territorio gestito da Hera e da altri Sindaci italiani.

I sottoscrittori si impegnano a incentivare l’utilizzo dell’acqua di rete:

• eliminando, dove possibile, l’acqua in bottiglia dalle mense scolastiche e dai distributori automatici nelle sedi comunali;

• fornendo ai propri cittadini informazioni periodiche sulla qualità e l’affidabilità dell’acqua erogata.

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Oltre la qualità: la diffusione del report “In buone acque”

Nel 2011 il report “In buone acque”, è stato presentato in importanti eventi:

• Festival dell’acqua organizzato da Federutility a Genova (settembre 2011)

Nel 2011 il report “In buone acque”, è stato distribuito:

• agli oltre 6.000 lavoratori del Gruppo, in allegato al numero di settembre dell’House Organ interno

• alle scuole che collaborano alle iniziative di educazione ambientale

E’ stato inoltre diffuso e distribuito in oltre 4.000 copie attraverso gli sportelli clienti e ai principali stakeholder

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Calcolo del costo medio dell’acqua minerale

MarcaLitri

confezione

Prezzo a confezione (cent)

Prezzo al litro

(cent)

Brio Blu frizzantissima 1,5 49 33

Brio Blu Leggermente frizzante 1,5 50 33

Coop 1,5 31 21

Danone Vitasnella 1,5 41 27

Ferrarelle 1,5 39 26

Lete 1,5 42 28

Levissima 1,5 44 29

Lilia 1,5 35 23

Panna 1,5 47 31

Rocchetta 1,5 50 33

San Benedetto 2 38 19

San Bernardo 1,5 48 32

San Fermo 1,5 32 21

San Pellegrino 0,75 49 65

Sant'Anna 1,5 45 30

Uliveto 1,5 47 31

Vera 2 35 18

Media 42 30

Minimo 31 18

Massimo 50 65

• Il costo medio dell’acqua minerale è stato calcolato considerando 17 marche di acque minerali presenti nei supermercati dell’Emilia Romagna.

• I prezzi sono stati rilevati nel marzo 2012.