GRUPPO DI RICERCA SUL CURRICOLO - Direzione Didattica di ... · soprattutto sul concetto di...

GRUPPO DI

RICERCA SUL

CURRICOLODIREZIONE DIDATTICA DI SAN DAMIANO D’ASTI

A.S. 2008/2009A cura di

Cravanzola Giovanna, Mo Tiziana

DA DOVE SIAMO PARTITI

CORSO DI AGGIORNAMENTO

VERSO LA COSTRUZIONE DI UN

CURRICOLOAPRILE/GIUGNO 2008

DOCENTE: PROF. ANGELO BOTTIROLI

CONSIDERAZIONI FINALI DEI CORSISTI

DOMANDA

COSA FACCIAMO ADESSO? COME, E SE, SI CONTINUA?

1/8/94 oggi abbiamo scoperto che è una femmina;

Questo corso mi è servito a riflettere su tante cose, soprattutto sul concetto di curricolo il quale deve aiutare a conoscere e costruire il proprio sé;

A focalizzare e coscientizzare vari momenti del mio lavoro a scuola. Il confronto con le colleghe nei gruppi mi è servito a concretizzare esperienze scolastiche e momenti didattici che possedevo soprattutto a livello teorico. È stato un trait d’union tra teorie scolastiche ed esperienze di lavoro vissuto.

Utile a:a) Riflettere sul mio operato di insegnante;b) A organizzare concettualmente ciò che

viene realizzato praticamente in classe;- utile perché mi ha aiutato a riflettere e rivalutare molti aspetti del mio lavoro in classe;

- mi ha arricchito professionalmente perchéconfrontandomi con le colleghe ho acquisito nuovi metodi e nuove esperienze;

- parlare tra di noi. Scambiare esperienze. Prendere consapevolezza che tante cose sentite si fanno giornalmente;

mi ha dato la possibilità di conoscere il prof.Bottiroli ( il che non è poco). Ho condiviso con le colleghe la difficoltà oggettiva di costruire un percorso funzionale. Ho bisogno di una dose massiccia di formazione! Grazie;

sono stata contenta per le idee nuove, gli stimoli e il confronto. È sempre bello imparare!

Mi è servito per scambiare, condividere ed arricchire le mie esperienze, chiarendo alcuni concetti fondamentali;

Mi è servito per:a) Riflettere;b) Confrontarmi;c) Riconoscere i miei limiti;

mi ha aiutato molto a riflettere. Ci ha insegnato un modo per confrontarci;

confrontarmi con le colleghe. Riflettere sul mio lavoro;

ascoltare cose che, nella pratica di ogni giorno, mi sforzo di attuare. Essere consapevole che ci sono un sacco di cose che non so e soprattutto a chiedermi: “Ma quanti libri ci sono in casa Bottiroli?”;

a mettere in crisi alcune certezze;

sentire che il nostro modo di lavorare non è “fuori dal mondo”;

è stato interessante confrontarsi sulle varie metodologie utilizzate;

ci è servito il confronto mirato al miglioramento della “mentalità” e della metodologia;

gli incontri sono serviti come scambio di esperienze e a “fare un po’ di chiarezza” sul curricolo;

a conoscere e a confrontare i diversi metodi di lavoro. A capire un po’ meglio che cos’è un curricolo;

a condividere esperienze e problemi. A conoscere meglio alcune colleghe. A riflettere sulla mia azione educativa che a volte do per scontata;

allo scambio di esperienze. All’arricchimentopersonale ( riflessioni varie) dopo l’ascolto delle citazioni dei vari testi letti. A mettermi più in gioco;

-confrontarci. Riflettere. Ascoltare esperienze diverse;

tollerare i momenti di incertezza e confusione, sapere che si può essere flessibili per aiutare il fanciullo ad avere più autonomia. È stato anche positivo relazionarmi con le colleghe;

il corso è servito a “capire come far apprendere” vivendo la situazione di chi deve apprendere si capisce come stimolare la curiosità per l’apprendimento.Bisogna mettersi nei panni di… per capire;

il confronto con le altre colleghe mi è servito molto. Imparando a dare più spazio ai bambini e alle bambine di esprimersi;

ho trovato molto utile e proficuo il lavoro svolto in gruppo. In quanto possiamo confrontarci ed esprimerci. Spunto per la riflessione il “corso”;

è stato un utilissimo momento di riflessione, di critica e di verifica per rendermi conto di quanto, come , dove sbaglio. In alcuni momenti mi sono anche sentita “bravina”. Giudizio: ottimo!;

questo corso mi ha permesso di soffermarmi a riflettere principalmente sulla metodologia e la programmazione delle attività. I lavori di gruppo hanno consentito uno scambio di idee ed una condivisione di intenti molto utile;

mi è servito a condividere strategie operative e percorsi con gli altri plessi del circolo e a riflettere sulle mie strategie;

cambiare punto di vista sul modo di lavorare coi bambini;

mi è servito a confrontarmi con colleghe, alcune delle quali non conoscevo;

mi è servito nella misura in cui possono servire le lezioni del tutto teoriche;

beh, perlomeno è servito a guardarci in faccia un po’ sul serio, ma di strada ce n’è ancora da fare!;

mi è servito:a) a conoscere meglio le colleghe del circolo;b) a condividere idee e “parole”;c) quanto è importante far riuscire per far

capire;d) a pormi delle domande sul mio modo di

lavorare.

ho chiarito le mie idee sul concetto di curricolo. Il corso mi è servito a conoscere le esperienze delle colleghe;

avere le idee più chiare sul tema “curricolo”. Fare proprie le esperienze degli altri;

mi ha fornito momenti di confronto con le colleghe. Le “citazioni” dai vari libri mi hanno dato buoni spunti di riflessione;

è stato un momento di riflessione collettiva, partecipata all’interno del gruppo in cui mi sono trovata;

il corso è stato:a) interessante;b) significativo;c) un modo per incontrarsi, confrontare idee;d) percorso formativo che spero sia continuato anche per

il prossimo anno;

questo corso mi è servito per:a) riflettere;b) confrontarmi con le colleghe;c) la parte dedicata ai lavori di gruppo è stata molto

utile ed è servita come stimolo per sperimentare nuove attività;

è stato un valido momento di riflessione e di scambio di esperienze;

il corso mi è servito a mettere a fuoco (durante la plenaria e nei gruppi) ciò che con mie riflessioni personali avrei rilevato solo parzialmente. Sicuramente ciò che ho appreso mi servirà come base per riflettere, migliorarmi e operare in modo più adeguato;

a confrontarmi con altre colleghe, a cambiare in parte il mio atteggiamento;

a confrontarmi con le colleghe e chiarirmi le idee sul curricolo;

a confrontare le esperienze in gruppo;

esperienza positiva per la possibilità di riflettere su temi e problematiche quotidiane a scuola. Il lavoro di gruppo ha consentito di confrontarsi e arricchirsi;

mi è servito a conoscere un modo diverso di insegnare che merita di essere approfondito;

confrontarsi con le colleghe. Scambio di esperienze.

CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE A.S. 2008 09

1) partecipazione del team ( modulo ecc... ) al percorso;

2) disponibilità al lavoro di gruppo e al confronto costruttivo;

3) disponibilità a partecipare in modo continuativo e non episodico nel corso di tutto l’ a.s.;

4) disponibilità a sperimentare parti del percorso all' interno della propria classe;

5) disponibilità a condividere i risultati della sperimentazione in classe con gli altri componenti del gruppo

SCOPO DEL GRUPPO- SCAMBIO SU SIGNIFICATI METODOLOGICI,

CULTURALI…;

- ARRIVARE ALLA COSTRUZIONE DI UNA TRAMA CONTENENTE I PILASTRI SU CUI BASARE LA COSTRUZIONE DI UN CURRICOLO;

- AVVIARE LA COSTRUZIONE DI UN PERCORSO METODOLOGICO CONDIVISO RELATIVO AL CURRICOLO 3 – 6 ANNI;

COMPONENTI GRUPPO DI RICERCA

SCUOLA DELL’INFANZIAANTIGNANO

BARBERO MARISAMASSANO ANNA

CISTERNAARPELLINO ROSA

DAMASO MARIA ROSAMO TIZIANA

RASERO FRANCA

SAN DAMIANO

BELLO GRAZIELLACAMISOLA MARITA

CUSIMANO MARIA RITADE ANDREA ELENA

MUGAVERO ANTONINANOVO CRISTINAROLFO FRANCAVADA PATRIZIA

ZAGARELLA

SCUOLA PRIMARIASCUOLA PRIMARIA

CISTERNABRACCI FRANCA

CRAVANZOLA GIOVANNAGARAVELLO MARISA

LANO MARISAMO LAURA

POVERO GIOVANNA SERAFINA

SAN DAMIANO - GARDINIFESTA GENNY

FRANCO GIOVANNAVOLPE CHIARA

SAN DAMIANO – SAN GIULIOTRINCHERO LUCIANA

GIOLITO CARLA

SAN DAMIANO – VALGORZANOBOTTA FRANCESCA

FAUSONE MARIA LUISA

CALENDARIO INCONTRI- 8 SETTEMBRE 2008 – LAVORO DI GRUPPO –

h 8,30/12,30;

- 8 SETTEMBRE 2008 – INTERVENTO DOTT.SSA GALLINO GEMMA “MATEMATICA E CURRICOLO” h 9.00/11.30;

- 9 SETTEMBRE 2008 – INTERVENTO DOTT.SSA GALLINO GEMMA ““MATEMATICA E CURRICOLOMATEMATICA E CURRICOLO””h 9.00/11.30;

- 10 SETTEMBRE 2008 - LAVORO DI GRUPPO h 8,30/11,30;

- 16 OTTOBRE 2008 - LAVORO DI GRUPPO

- 24 NOVEMBRE 2008 - INTERVENTO PROF. MARIO AMBEL “CRITERI DI PROGETTUALITÀ EDUCATIVA FRA“COMPETENZE”, DIDATTICA “LABORATORIALE” E“AMBIENTI” DI APPRENDIMENTO”

- 15 GENNAIO 2009 - INTERVENTO DOTT.SSA GALLINO GEMMA ““LOGICA E CURRICOLO LOGICA E CURRICOLO ”;

- 19 FEBBRAIO 2009 – INTERVENTO DOTTOR ANGELO BOTTIROLI – GRUPPO DI LAVORO;

- 19 MARZO 2009 – INTERVENTO DOTT.SSA ANNAMARIA CANAVERO: “LINGUA ITALIANA: L’ APPROCCIO FEREIRO TEBEROSKY”

- 2 APRILE 2009 – DOTTOR MARIO AMBEL “DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA”;

- 14 MAGGIO 2009 – DOTT.SSA ANNAMARIA CANAVERO “ LA DIDATTICA DELLE SCIENZE”;

- 2 INCONTRI A GIUGNO DA DEFINIRE

ORARIO: DALLE 17,00 ALLE 19,00

PROPOSTA DEL GRUPPO AL CD

ISTITUZIONE COMMISSIONE RICERCA SUL CURRICOLO CON UTILIZZO DELLE 6 ORE DESTINATE ALLE COMMISSIONI PER I

COMPONENTI;

PER LE RESTANTI 6 ORE LE INSEGNANTI AVRANNO LIBERTA’ DI PARTECIPARE AD UN’

ALTRA COMMISSIONE O DI DESTINARLE ALLA PROGETTAZIONE INTERNA DI PLESSO

PRECISAZIONIIl lavoro del gruppo non ha né lo scopo nè la pretesa di proporsi come curricolo di circolo.

Infatti i risultati del percorso possono essere assunti solo da coloro che li hanno condivisi

negli incontri.La costruzione di un curricolo “REALE” di circolo

non può essere assunta solo da un gruppo all’ interno del quale non sono rappresentate tutte le

componenti.Il gruppo si impegna a restituire in itinere – a fini

informativi – gli esiti raggiunti nel corso dell’ a.s.

PRIMO DOCUMENTO DI PRIMO DOCUMENTO DI LAVOROLAVORO

MANIFESTO ALFABETI ECOLOGICI

1^ TRACCIA DI LAVORO

1) DOPO LA LETTURA DEL DOCUMENTO ASSEGNATO, RIFLETTI SU QUALI, A TUO

AVVISO, SIANO I PUNTI RELATIVI AL CURRICOLO;

2) QUALI, A TUO AVVISO, SONO GLI SPUNTI APPLICABILI NELLA PRATICA DIDATTICA?

1^ INCONTRO

SAN DAMIANO D’ASTI

8 SETTEMBRE 2008

COSA MI ASPETTO DAL PERCORSO?COSA MI ASPETTO DAL PERCORSO?

o MOMENTI DI RIFLESSIONE E CONDIVISIONE A LIVELLO DI TEAM E DI CIRCOLO;

o AVERE QUALCHE PUNTO FERMO NEL MIO MODO DI PENSARE SUL CURRICOLO SU CUI POTERMI IN SEGUITO CONFRONTARE NEL TEAM DI LAVORO;

o SVILUPPARE UN CONCRETO INTERESSE SULL’AMBIENTE PER UN’ IMPOSTAZIONE CONSAPEVOLE DI LAVORO CON I BAMBINI;

o IMPARARE QUALCOSA DI ARRICCHENTE PER LA MIA PROFESSIONE DI INSEGNANTE;

o INFORMAZIONE/ CONFRONTO/CONDIVISIONE;

o SCAMBIO, RIFLESSIONI DA POTER INTEGRARE NEL GRUPPO CLASSE CON I BAMBINI;

o VORREI UTILIZZARE AL MEGLIO QUESTE ORE DI LAVORO DI GRUPPO IN MODO UTILE E CONCRETO;

o APPROFONDIMENTO, STIMOLO, CONDIVISIONE;

o DI IMPARARE COSE NUOVE, CONDIVISIONE DI IDEE;

o UN PROFICUO SCAMBIO DI ESPERIENZE. STIMOLO AD ANALIZZARE SE STESSI IN CAMPO EDUCATIVO;

o RISPETTO/APERTURA/SOLIDARIETA’/IDEE PRATICHE;

o AVERE NUOVE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA MIA METODOLOGIA DI LAVORO E APPROFONDIRE LA DIDATTICA DELLE DISCIPLINE;

o COLLABORAZIONE CON LE COLLEGHE;

o CHE SIA VERAMENTE COSTRUTTIVO E ARRICCHENTE E CHE SIA CONDIVISIONE DI IDEE;

o UN AIUTO PER RIUSCIRE A CREARE A SCUOLA UN AMBIENTE IN CUI IL BAMBINO SI SENTA PROTAGONISTA;

o COSTRUIRE QUALCOSA CHE NON ABBIA SENSO SOLO PER ME MA ANCHE PER GLI ALTRI;

o MIGLIORARE IL CLIMA RELAZIONALE ALL’INTERNO DEL CIRCOLO E DEL PLESSO;

o COLLABORAZIONE TRA INSEGNANTI;

o CONDIVIDERE IL PERCORSO E PARTECIPARE CON GLI ALTRI COMPONENTI;

o A VIVERE CON PIU’ SERENITA’ A SCUOLA CON I BAMBINI;

o UN AIUTO E UNO SCAMBIO PROFESSIONALE ED UMANO;

o LA “FORMALIZZAZIONE” DI IDEE E ATTIVITA’ A VOLTE “PORTATE AVANTI” UN PO’ CONFUSAMENTE;

o UTILIZZARE IL TEMPO IN MODO “FRUTTUOSO” PER IL MIO LAVORO E PER ME STESSA;

o VERAMENTE IO NON MI ASPETTO NIENTE DI PARTICOLARE. SPERO SOLO SIA UTILE E MAGARI DIVERTENTE;

o CONDIVISIONE DI ESPERIENZE E RAGIONARE INSIEME SULLE FINALITA’ DELLA NOSTRA SCUOLA NEL NOSTRO TERRITORIO;

COSA INTENDI CON LA PAROLA

CURRICOLO?

- PROGRAMMAZIONE CONDIVISA CON I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA;

- COMPETENZE (ABILITA’…) MINIME PER POTER AFFRONTARE LA VITA NON DA PERDENTI, DIPENDENTI MA DA PROTAGONISTI DA PERSONE COMPETENTI;

- PERCORSO DIDATTICO NON SOLO DISCIPLINARE MA ANCHE DI METODOLOGIA CONDIVISA DA TUTTI I DOCENTI DEL “TEAM” SE COSI’PUO’ ESSERE ANCORA CHIAMATO;

- SISTEMA COMPLESSO, NON COMPLICATO;

- UNA VISIONE AMPIA E CIRCOLARE DELL’EDUCAZIONE, INTESA COME CAMPO D’ AZIONE;

- FINALITA’, METODO, SCELTE, ORGANIZZAZIONE… SENSO DEL FARE SCUOLA IN UN CIRCOLO;

- PERCORSO EDUCATIVO;

- SUGGERISCE L’IDEA DI UN QUALCOSA CHE CORRE… PERCIO’ UN PERCORSO CHE, INSIEME, TUTTI I COMPONENTI DELLA SCUOLA SEGUONO, AFFRONTANO, ETC… ( MI SONO PERSA…!!!)

- UN PERCORSO “FORMATIVO” PER ALUNNI E INSEGNANTI DA COSTRUIRE INSIEME;

- PERCORSO CHE VEDE IL BAMBINO PROTAGONISTA ATTIVO;

- UN PERCORSO CHE IL BAMBINO ATTRAVERSA IN TUTTI I GRADI DI SCUOLA IN MODO TRASVERSALE NELLE VARIE DISCIPLINE;

- CALARE LE DISCIPLINE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO;

- PERCORSO DI FORMAZIONE;

- CONDIVISIONE DI PROPOSTE DI LAVORO CON ALTRI ORDINI DI SCUOLA;

- DISCIPLINE;

- PERCORSO DI FORMAZIONE EDUCATIVO/DIDATTICO;

- PERCORSO DIDATTICO E FORMATIVO;

- E’ CIO’ CHE SERVE A PENSARE UN PERCORSO DINAMICO PER I BAMBINI;

- PERCORSO DINAMICO/ PROGETTO EDUCATIVO;

- INSIEME DI SCELTE DA ATTUARE PER RAGGIUNGERE DETERMINATI TRAGUARDI ( MI PIACEREBBE CHE FOSSE UN “IMPASTO” DI TANTA SOSTANZA E POCHEPAROLE);

- LE FINALITA’ DELLA SCUOLA INSERITA, FACENTE PARTE DI UN CERTO TERRITORIO SOCIALE PARTICOLARE;

- APERTURA DISPONIBILITA’ A CAMBIARE;

- PERCORSO CHE TOCCA TUTTI GLI AMBITI DI FORMAZIONE DI UNA PERSONA IN UN GRUPPO;

- INSIEME DELLE STRATEGIE OPERATIVE MESSE IN ATTO DAL GRUPPO (INSEGNANTE/ALUNNI) NEL PERCORSO SCOLASTICO;

- PERCORSO EDUCATIVO/ FORMATIVO;

- QUELLO CHE VIENE CONSIDERATO QUANDO SI PENSA ALLA SCUOLA;

- UNA PROPOSTA EDUCATIVA CHE PONE AL CENTRO IL B. CON I SUOI BISOGNI-CAPACITA’- IDEE – VISTO COME ESSERE IN CONTINUO DIVENIRE LEGATO ALLE ESPERIENZE ALL’ AMBIENTE IN CUI VIVE;

QUALI PAROLE/ CONCETTICOMPONGONO UN

CURRICOLO?

CURRICOLO = PERCORSO

BISOGNI

PERCORSO

SCOPERTE

BAMBINO

DISCIPLINE

DISPONIBILITA’ A CAMBIARE

AMBIENTE

FINALITA’GIOCO

AMORE

CONDIVISIONE

FAMIGLIE

COOPERAZIONE

VALUTAZIONE

AUTO-ETERO

METODO

INTERESSE

TERRITORIO

ORGANIZZAZIONE

MOTIVAZIONE

CONSAPEVOLEZZA

CAREZZA

FIDUCIA IN SE STESSI

CHIAREZZACREATIVITA’

PIACERE

AMICIZIA

TRASVERSALITA’

CONTINUITA’

RIFLESSIONE

EMOZIONI

ESPERIENZE

SPAZI - SPAZIO

CONFRONTO

ACCORDODIALOGO

DIALOGO

PROPOSTE

RELAZIONE

TEMPO-TEMPI

INSEGNANTE

ATTIVITA’ DI ANALISI COLLABORATIVA DI GRUPPO SUL

DOCUMENTO

I COMPONENTI SI CONFRONTANO SULLE

DIFFICOLTA’ INCONTRATE DURANTE LA LETTURA DEL

TESTO, DANDONE UNA RILETTURA CONDIVISA DAL

GRUPPO

CONSIDERAZIONI- LAVORO DI LETTURA INDIVIDUALE PRECISO E

ANALITICO DA PARTE DEI PARTECIPANTI;

- DISPONIBILITA’ AL CONFRONTO E ALLO SCAMBIO;

- DISPONIBILITA’ AD ESPORRE LE PROPRIE PERPLESSITA’ IN MERITO AD ALCUNI PASSAGGI DEL TESTO;

2^/3^ INCONTRO


9 - 10 SETTEMBRE 2008

Alfabeti Ecologici

SAN DAMIANO D’ASTI9 – 10 SETTEMBRE 2008

Ancora una rilettura (anche matematica)

Prof.ssaGemma Gallino

….la statistica

ovvero la matematica dell’incertezza

la statistica ha esigenze di tipo:

Descrittivo: la statistica corrisponde al bisogno di ogni comunità di raccogliere dati sulle sue caratteristiche e le sue attività

Predittivo: la statistica, fornendo una fotografia del passato e del presente, aiuta a prevedere i comportamenti futuri e a compiere scelte in mancanza di certezze assolute.

Incertezza: si azzardano calcoli e proiezioni a partire da dati a volte essi

stessi non esenti da dubbio e comunque incompleti

La Statistica di Trilussa

Sai ched’è la statistica? E’ ‘na cosa

che serve pe’ fa’ un conto in generale

de la gente che nasce, che sta male,

che more, che va in carcere e che sposa.

Ma pe’ me la statistica curiosa

è dove c’entra la percentuale,

pe’ via che lì la media è sempre uguale

puro co’ la persona bisognosa.

.

Me spiego: da li conti che se fanno

seconno le statistiche d’adesso

risurta che te tocca un pollo all’anno:

e, se nun entra ne le spese tue,

t’entra ne la statistica lo stesso

perché c’è un antro

che na magna due.

Media

Media Aritmetica

Pinco Pallino: scritto: 2; 4; 5Media = 6.5

orale: 10; 9

Tizia Caia: scritto: 10; 9;5Media = 5.5

orale: 2; 4

[(a+b+c)/3+(d+e)]/2

II metodo: (a+b+c+d+e)/ 5 = 6

2; 4; 5; 10; 92 + 4 = 6 6:2= 3

3 + 5 = 8 8:2 = 4

4 + 10 = 14 14 :2 = 7

7 + 9 = 16 16 : 2 = 8

9 + 10 = 19 19 : 2 = 9.5

9.5 + 5 = 14.5 14.5 : 2 = 7.25

7.25 + 4 = 11.25 11.25 : 2 = 5.625

5.625 + 2 = 7.625 7.625 : 2 = 3.8….

Una media non vale l’altra!

Quale sarà quella corretta?

Per uno studente quella

che garantisce la promozione!

Stessoandamento?

Dalla statistica descrittiva alla statistica inferenziale

Le statistiche mostrano che la maggior parte degli incidenti d’auto avvengono in vicinanza dell’abitazione del conducente.

Analizzando una serie di dati si possono dedurre delle proprietà

non si tratta di deduzioni logiche;

le deduzioni trovano però fondamento sul ripetersi di certe regolarità

Si può concludere che si è più sicuri lontani da casa?

Si vedrà che nessuno dei nostri interessi individuali o pubblici le è estraneo

si vedrà quanto, se questa scienza fosse più diffusa, più

coltivata, essa contribuirebbe sia al bene sia al perfezionamento

della specie umana.

Condorcet

Nella versione che conosco io, quello che sto per raccontare accaddenell'antica Persia: Ma sarebbe potuto accadere anche in India o persino inCina. Comunque siano andate le cose, parliamo di un fatto che avvennemolto tempo fa. Il Gran Visir, consigliere del re, aveva inventato un nuovogioco che si giocava muovendo le pedine su una scacchiera quadratacomposta da sessantaquattro quadrati rossi e neri. La pedina piùimportante era quella del re; la seconda pedina più importante era quelladel Gran Visir: obiettivo del gioco era catturare il re nemico, da cui il nomepersiano shamat, dove shah sta per re e mat per morte: morte al re.Stiamo ovviamente parlando degli scacchi. Con il passare del tempo, lepedine, le loro mosse e le regole del gioco si sono modificate; non esistepiù, ad esempio, un Gran Visir: al suo posto c'è una regina, pedina daiPoteri straordinari.

Perché un re dovesse essere entusiasta dell'invenzione di un gioco chiamato"morte al re" rimane un mistero. Tuttavia, così narra la storia, la cosa glipiacque a tal punto che chiese al Gran Visir che cosa desiderasse comericompensa per la sua meravigliosa invenzione. Il Gran Visir fu pronto nellarisposta: era un uomo modesto, disse allo Shah, e in quanto tale siaccontentava di una ricompensa modesta.Indicando le otto colonne e le otto file di quadrati sulla scacchiera che avevainventato, chiese che gli venisse dato un chicco di grano per il primo quadrato,due per il secondo, il doppio di due per il terzo e così via fino a raggiungerel'ultimo quadrato. No,- protestò il re,- è troppo poco per un'invenzione cosìstraordinaria.- Gli offrì ogni profferta. Voleva soltanto pochi mucchietti digrano. Così, stupito in cuor suo per l'umiltà e la parsimonia del suo consigliere,il re acconsentì.Quando però il guardiano del granaio reale iniziò a contare i chicchi, il re sitrovò di fronte ad una amara sorpresa. Il numero di chicchi, che all'inizio erapiuttosto contenuto -1,2,4,8,16,32,64,128,256,512,1024….- diventava benpresto colossale.

1 miliardo0 1 milione

È la millesima parte di questo segmento!

“L’uomo dovrebbe riprendere ad imparare dalla Natura, facendo in tal senso, della sua complessa e plurale configurazione, un privilegiato libro di lettura”

Campi disciplinari diversi:Matematica e Poesia

L’educazione naturale non può fare a meno del gioco……

Bricolage……..

…reinvenzione continua

COS’E’ LA MATEMATICA PER I PARTECIPANTI?

- OPERARE SULLE QUANTITA’;- INCUBO;- DISCUSSIONI SUL SENSO;- RIGORE;- PIACERE;- GIOCO;- INCERTEZZA; - ORGANIZZAZIONE;- LOGICA;- STIMOLO VERSO SENTIMENTI NEGATIVI;- ARMONIA;- FELICITA’- ….

Come dare vita?

ad esempio attraverso il gioco

Il gioco può svolgere una funzione determinante nel sistema educativo

Oggi tutti i pedagogisti lo sanno, ma spesso il mondo della scuola se lo dimentica

Occorre che i calcoli e la geometria siano proposti per lo studio fin dalla fanciullezza, ma è necessario non dare all’insegnamento forma di studio sforzato… Non educare dunque per forza i fanciulli nelle discipline, ma come se giocassero

Platone – Republica

Gioco: richiede materiali concreti e poi…..

pazienzaimpegno ragionamento

intelligenzaIl gusto di pensare

“ Il depositarsi di granelli di sabbia quasi invisibili, col passare del tempo, seppellisce anche le più alte piramidi.

Molti uomini si formano una determinata opinione e, improvvisamente, il mondo compie una svolta significativa.

R. Péter

4^ INCONTRO


11 SETTEMBRE 2008

RIFLESSIONI- E’ DIFFICILE FARE SCUOLA IN QUESTO MODO, FORSE E’ PIU’

SEMPLICE ALLA SCUOLA DELL’ INFANZIA E’ PIU’ SEMPLICE PERCHE’ ESISTONO MENO PRESSIONI SOCIALI;

- OCCORRE ESSERE CHIARI PRESENTANDO LA PROPRIA PROPOSTA EDUCATIVA ALLE FAMIGLIE SOLO IN QUESTO MODO E’ POSSIBILE SUPERARE GLI OSTACOLI DI TIPO CULTURALE;

- ESISTONO ASPETTATIVE ANCHE NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA E ANCHE IN QUESTO CASO E’ NECESSARIO MOTIVARE LE PROPRIE SCELTE FACENDO SI’ CHE NON APPAIANO ESTEMPORANEE;

- SE LA SCUOLA PRIMARIA RICONOSCE IL LAVORO DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA, DAL PUNTO DI VISTA DELL’ IMPIANTO METODOLOGICO, MOLTI OSTACOLI SI POSSONO SUPERARE;

TRACCIA DI LAVOROMETTERE A CONFRONTO LE DEFINIZIONI INIZIALI INDIVIDUALI DI CURRICOLO CON I

CONCETTI, RELATIVI AD ESSO, RACCOLTI NEL GRUPPO

LE DEFINIZIONI INDIVIDUALI SONO PARZIALI MENTRE QUELLA

COLLETTIVA RACCOGLIE UN GRAN NUMERO DI SIGNIFICATI CONDIVISI

CONFRONTOPAROLE CHIAVE CURRICOLO

CONCETTI CONDIVISI“MANIFESTO ALFABETI

ECOLOGICI”

PAROLE/CONCETTI CONDIVISI

• EDUCARE ALLO SDEGNO

• SCUOLA CHE A PARTIRE DAL PASSATO, NEL PRESENTE, GUARDA AL FUTURO

• CONOSCENZA COME BENE COMUNE

• NATURA COME PRIVILEGIATO LIBRO DI LETTURA - “MATRIA”

• FINALITA’ – RIFLESSIONE –FIDUCIA IN SE STESSI –EMOZIONI

• TERRITORIO – TEMPO –DISPONIBILITA’ A CAMBIARE –CONTINUITA’

• FINALITA’ – COOPERAZIONE –CONDIVISIONE – CONFRONTO

• RELAZIONE – ESPERIENZA –PERCORSO – SCOPERTA -AMBIENTE

• EDUCAZIONE AMBIENTALE NON SETTORIALE

• METODO DI CONOSCENZA CAPACE DI GUARDARE ALLA REALTA’ NON COME SOMMA DELLE PARTI = DIALOGO TRA I SAPERI

• NON VIOLENZA A PARTIRE DALLA CLASSE (CLIMA RELAZIONALE, ORGANIZZAZIONE…)

• RICERCA PURA E DISINTERESSATA, NON SOLO RICERCA DELL’UTILE –CAPACITA’ DI CONTEMPLAZIONE

• EDUCAZIONE NATURALE

• TRASVERSALITA’ – DISCIPLINE – METODO

• RELAZIONE – DIALOGO –ORGANIZZAZIONE – METODO –CAREZZA – AMICIZIA

• CREATIVITA’ – GIOCO – TEMPO – SPAZIO – ORGANIZZAZIONE –MOTIVAZIONE –EMOZIONE –PIACERE

• METODO

• PARADIGMA DELLA COMPLESSITA’ – NO VISIONE ANTROPOCENTRICA

• NATURA = ORGANISMO COMPLESSO CHE SI RIGENERA

• DARE STRUMENTI PER RIDURRE LA STANDARDIZZAZIONE DELL’IMMAGINARIO, L’ARTIFICIALIZZAZIONE DEL MONDO – ECOLOGIA DELLA MENTE

• PASSEGGIATE –EDUCAZIONE ALL’ARIA APERTA – CREAZIONE DI CONTESTI SIGNIFICATIVI

• CONFRONTO – DIALOGO –BISOGNI – AMBIENTE –RELAZIONE

• FINALITA’

• METODO – MOTIVAZIONE –INTERESSE - PERCORSO

• GIOCO E VUOTO CREATIVO

• INSEGNANTE: FUNZIONE MAIEUTICA DELLA MADRE –CAREZZA

• MAESTRA-ANIMATORE

• IMPARARE FACENDO –STUDIO E LAVORO

• TERRITORIO COME LUOGO SIGNIFICANTE DAL QUALE PARTIRE – DAL LOCALE AL GLOBALE

• SCUOLA E TERRITORIO: COMUNITA’ ECOLOGICA

• GIOCO – METODO – EMOZIONE – RIFLESSIONE – PIACERE –BISOGNI

• METODO – CAREZZA – AMORE

• METODO –RELAZIONE

• VALUTAZIONE (AUTO-ETERO) –PERCORSO – METODO –SCOPERTA – RIFLESSIONE –CONSAPEVOLEZZA

• FAMIGLIA – TERRITORIO –PERCORSO – ACCORDO –CONTINUITA’ PROPOSTA

• SCUOLA CHE PROGETTA SCIENTIFICAMENTE I PROCESSI DI COSTRUZIONE DELLE CONOSCENZE

• SCUOLA ALL’ARIA APERTA –BENE COMUNE –DEMOCRATICA – SCUOLA DEL CORPO E DELLA MOTIVAZIONE

• FAMIGLIA – TERRITORIO –PERCORSO –ACCORDO –PROPOSTA

• CONSAPEVOLEZZA –RIFLESSIONE – ACCORDO –ORGANIZZAZIONE METODO

I PUNTI PIU’ “GETTONATI”O DI SINTESI

• METODO• FINALITA’

• RIFLESSIONE• PERCORSO

• ORGANIZZAZIONE• BISOGNI • DIALOGO• PIACERE

5^ INCONTRO


16 OTTOBRE 2008

FRUIZIONE MATERIALI VIDEO

RACCOLTA IMPRESSIONI

….

HO PENSATO A…PENNAC: l’INSEGNANTE DEVE AMARE LA MATERIA CHE

INSEGNA, AMARE CHI HA DAVANTI;

MI HA COLPITO LA LETTERA DELLA RAGAZZA SU COME DOVREBBE ESSERE L’ INSEGNANTE. BELLISSIMO IL PERSONAGGIO DEL PROF. DE “L’ATTIMO FUGGENTE”! PURTROPPO ESISTONO POCHISSIMI INSEGNANTI COSI’! INDICAZIONE PRINCIPALE: PENSA CON LA TUA TESTA

NON SONO D’ACCORDO CON TUTTI I METODI ATTUATI DAI DOCENTI, MA QUELLO CHE MI HA COLPITO E’ STATO QUELLO DEL PROF CHE HA RICEVUTO IL MESSAGGIO D’AMORE DAI SUOI ALUNNI VISTO CHE LUI PERSEVERAVA A DARNE QUOTIDIANAMENTE E INARRESTABILMENTE.

RESPONSABILITA’ VERSO LE NUOVE GENERAZIONI;

- LA LOTTA QUOTIDIANA E IMPERITURA DI CHI VUOLE “CONVERTIRE IL MOSCONE” E PUR NON PERCHE’ LO “AMA”…RIUSCENDO… CONTINUA… SFORZO VANO?

- LE PAROLE DI PENNAC;

- MI HA COLPITO IL DISAGIO CHE VIVONO ALCUNI ALUNNI NEL RAPPORTO CON LA SCUOLA ED ANCHE IL “DUBBIO”NDEI PROFESSORI QUANDO INTRAPRENDONO STRATEGIE TROPPO “DURE” PER AFFRONTARE PROBLEMI CHE NON SANNO COME SBROGLIARE… DAI QUALI SPESSO SONO SPIAZZATI.

- SECONDO ME EMERGE IL MALESSERE DEI BAMBINI O DEI RAGAZZI CHE SI TROVANO A DOVER FREQUENTARE UNA SCUOLA CHE TRASMETTE SAPERI VUOTI E CHE NON SA MOTIVARE ALLO STUDIO I RAGAZZI;

- “ VOLA CON LE TUE ALI”/AUTOSTIMA ( ALLIEVO – INSEGNANTI);

- CHI INSEGNA AI DOCENTI?;

- TRASMETTERE IL LORO AMORE PER LE MATERIE?;

- A FAR CONNETTERE LE “COSE” SCOLASTICHE CON LA “VITA”;

- PERCHE’ LA “SCUOLA VERA” DEVE ESSERE SEMPRE “CONDANNATA”;

- LA MANCANZA D’AMORE E DI RISPETTO PER I BAMBINI O RAGAZZI CON LA LORO “UNICITA’” PORTA SOLAMENTE AL

DISAMORE PER LA SCUOLA;

- I RAGAZZI HANNO BISOGNO DI LAVORARE ASSIEME;

- L’IMPORTANZA DELL’ ATMOSFERA CHE SI RESPIRA IN CLASSE;

- LA CREATIVITA’ E L’IRONIA COME “ARMI” VINCENTI PER L’INSEGNANTE;

- L’ANSIA DI FRONTE AD ALUNNI DIFFICILI;

- PREOCCUPAZIONE PER UN FUTURO;

- MI HA COLPITO LA LETTERA DELLA STUDENTESSA. SPERO IN UNA RIFLESSIONE;

- SONO RIMASTA COLPITA DALLA LETTERA DELL’ALUNNA AL PROFESSORE. DOVREBBE FARE RIFLETTERE MOLTO OGNI INSEGNANTE E FAR CAPIRE CHE LA SCUOLA HA MOLTO DA CAMBIARE;

- - LA SCUOLA DEVE TENER CONTO DEI RAGAZZI NELLA LORO COMPLETEZZA: CORPO – SENTIMENTI – ANIMA… ESIGENZE DI CRESCITA DI AUTOVALUTAZIONE… L’ INS. DEVE SENTIRSI RESPONSABILE E DEVE PROVARLE TUTTE PERCHE’ LA SCUOLA E’ UN SERVIZIO DOVUTO E NON E’ VOLONTARIATO. LA SCUOLA E’ SERIA NON E’ UN GIOCO. LA SCUOLA CAMBIA LA VITA: BASTA UNA PROFESSORESSA E UN RAGAZZO TROPPO FRAGILE RINUNCIA A CONTINUARE GLI STUDI E SI SENTE UN FALLITO;

- - COM’E’ IMPORTANTE IL RUOLO DELL’EDUCATORE, IN QUALSIASI CONTESTO ( FAMIGLIA, SCUOLA, ASSOCIAZIONI);

- - L’EDUCATORE DEVE SEMPRE ASCOLTARE E CAPIRE L’ALLIEVO E MAI ETICHETTARLO NEGATIVAMENTE. CREARSI UN’ IMMAGINE NEGATIVA DELL’ ALTRO NON AIUTA A CRESCERE E A SUPERARE LE EVENTUALI DIFFICOLTA’;

- QUELLO CHE MI HA COLPITO DI PIU’ E’ LA LETTERA AI PROFESSORI DELLA RAGAZZA NEL BAGNO. TUTTO MI HA FATTO PENSARE AI METODI ADOTTATI;

- - SONO CONVINTA CHE L’ INSEGNANTE TRASMETTE CHI E’ E CHE EDUCARE E’ LASCIARE UN BUON RICORDO. QUESTI SPEZZONI ME LO CONFERMANO;

- - LETTERA DELLA STUDENTESSA;

- - “CARA PROF… NON VOGLIO SUBIRE LA SCUOLA, VOGLIO VIVERLA”. CREDO CHE QUESTO PEZZO DEL PUZZLE CORRISPONDA ALLA FINESTRA IN FRANTUMI…;

- E’ NECESSARIO NON CONFONDERE I RUOLI: INSEGNANTE E ALLIEVO. ESSERE DISPONIBILI NON VUOL DIRE CONFORMARSI. E’NECESSARIO PER ESSERE CREDIBILI;

- OGNUNO DEVE “IMPARARE”, DEVE TROVARE LA SUA STRADA, NESSUNO IMPARA NELLA STESSA MANIERA. LA SCUOLA NON DEVE CERCARE DEGLI AUTOMI MA DELLE PERSONE.

- NECESSITA’ DEL CONFRONTO, DEL RISPETTO E DEL LAVORO DI EQUIPE NELLA SCUOLA.

-- PROFONDA TRISTEZZA TANTO DA CHIEDERMI: E’ TUTTO

VERO?;

- SONO RIMASTA COLPITA DALLA LETTERA SCRITTA DALL’ALUNNA;

- E’ EMERSA UN’ IMMAGINE DI SCUOLA CHE DA UN LATO PUNTA A SVILUPPARE LA COMPETIZIONE TRA I RAGAZZI, E’ IMPRONTATA AL NOZIONISMO E PUNTA AD UNA RIGIDA DISCIPLINA. CI SONOS TATI SPEZZONI IN CUI SI EVIDENZIAVA INVECE L’ASSENZA DI DISCIPLINA.CIO’ CHE PIU’ MI HA COLPITA E’ STATA LA MANCANZA DI DIALOGO E CONFRONTO TRA ALUNNI E INSEGNANTI. MI HA TOCCATA MOLTO LA LETTERA DELLA RAGAZZA AI PROF CHE EVIDENZIA COME SIA DIFFICILE CAPIRE COSA I NOSTRI RAGAZZI VORREBBERO DA NOI.

RIFLESSIONI SUL METODO…MODO PER FARE SCUOLA;

CAPACITA’ DI INSEGNARE;UN PERCORSO DA SEGUIRE CON FLESSIBILITA’ E COERENZA;MODO CON CUI CI SI RELAZIONA, STRATEGIE DI INTERVENTO E RELAZIONE;METODO UGUALE A SISTEMA DI INSEGNAMENTO;METODO: UN MODO DI INSEGNARE - COMUNICARE;E’ IL MODO ATTRAVERSO IL QUALE CERCO DI AIUTARE A CRESCERE I B.;E’ L’APPROCCIO CHE L’INSEGNANTE HA CON I BAMBINI QUOTIDIANAMENTE;STRATEGIA CHE USO PER RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO;APPLICAZIONE DI PRINCIPI EDUCATIVI;MODALITA’ ( CONTENUTI, MEZZI, STRUMENTI…) ATTRAVERSO LA QUALE SI INSEGNA O SI IMPARA QUALCOSA;METODO UGUALE NON IMPROVVISARE;

MODO CON CUI INSEGNI;CAPACITA’ DI (FAR CONOSCERE): INSEGNARE ATTRAVERSO IL PIACERE DELL’ APPRENDERE NEL MODO PIU’ COINVOLGENTE POSSIBILE;METODO: STRATEGIA O PERCORSO USATO NELLE VARIE FASI DELL’ APPRENDIMENTO;E’ UN MODO DI “FARE SCUOLA”… UNA STRUTTURA ATTRAVERSO LA QUALE COSTRUIRE/ VEICOLARE IL SAPERE CHE VIENE MODIFICATO IN ITINERE;E’ UNA “STRUTTURA” PREDISPOSTA PER ESSERE RIEMPITA DI “ SIGNIFICATI”;METODO E’ LA STRADA PIU’ CORTA PER ARRIVARE AL RISULTATO. E’ PERSONALE PERCHE’ DIPENDE DA COSA, COME,CHI, QUANDO… METODO E’ LIBERO NEL RISPETTO DI SE’ E DEGLI ALTRI;MODO IN CUI TI PONI DI FRONTE ALL’ALLIEVO E ALLA MATERIA;MODALITA’ DI APPROCCIO E ORGANIZZAZIONE AD UN’ ATTIVITA’ QUALSIASI ESSA SIA;UNA STRATEGIA DI LAVORO PER TRASFORMARE LE CONOSCENZE IN COMPETENZE;METODO: STRATEGIA OPERATIVA MESSA IN ATTO DALL’ INSEGNANTE CON GLI ALUNNI NELLA COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA;

METODO: MODO IN CUI ALLIEVI E INSEGNANTI IMPOSTANO IL LORO LAVORO. PROPOSTO DALL’ INSEGNANTE, NECESSITA DI CONDIVISIONE DELL’ ALLIEVO;

E’ IL MIO MODO DI LAVORARE, IL PERCORSO DIDATTICO CHE QUOTIDIANAMENTE SEGUO CON I BAMBINI.

5^ INCONTRO


24 NOVEMBRE 2008


“CRITERI DI PROGETTUALITÀ EDUCATIVA FRA “COMPETENZE”, DIDATTICA

“LABORATORIALE” E “AMBIENTI” DI APPRENDIMENTO”

Prof. Mario Ambel

6^ INCONTRO


15 GENNAIO 2009


LOGICA E CURRICOLO

Prof.ssaGemma Gallino

6^ INCONTRO


19 FEBBRAIO 2009


LOGICA E CURRICOLO

Prof.Angelo Bottiroli

LAVORI IN CORSO

GRUPPO DI RICERCA SUL CURRICOLO - Direzione Didattica di ... · soprattutto sul concetto di...

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