Graticolato romano prima parte

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Una città ricca di storia, I suoi

monumenti e il suo fascino la rendono unica.

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Villa Morosini o XXV AprileDuomo di San Michele ArcangeloLa chiesa di San Leopoldo MandichMonumentiCuriositàPittori

Epoca Romana La repubblica di Venezia Regno Lombardo-Veneto

Monumenti e luoghi d’interesse

Villa Belvedere

Castelletto e Grotte del Belvedere

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Il toponimo, anticamente Miranum, deriverebbe da mira cioè "specola", "osservatorio" e condivide l'etimo con la vicina Mira. Il riferimento sarebbe ad un torre di avvistamento romana, posta a salvaguardia del territorio bonificato e poi segnato dal graticolato, opera dell'imperatore Augusto. Testimonianza di ciò è, oltre all'attuale impianto stradale che ricalca le antiche geometrie, il toponimo della strada Desman che indica l'antico decumano massimo.

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La città, nel 1403 cadde in mano alle milizie veneziane. Dal 1405, con la conquista di Padova da parte della Serenissima, Mirano e il suo territorio fu assoggettato alla Repubblica di Venezia fino alla sua caduta (1797).

Nel 1797 Mirano, dopo la caduta della Repubblica di Venezia, venne occupata dalle truppe di Napoleone.

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Dal 1814 al 1852 il Comune di Mirano diventa capoluogo dell'omonimo "Distretto", della nuova provincia di Padova, al quale vengono uniti i comuni di Salzano, Noale, Scorzè, e viene istituito un "Regio Commissariato di Polizia" e una "Pretura". Nel 1842 venne costruita la ferrovia tra Padova e Mestre, creando così una ulteriore divisione del territorio della frazione di Vetrego. Dal 1853 il "distretto" di Mirano venne aggregato alla Provincia di Venezia.

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Il territorio di Mirano è

pianeggiante , si estende nell'area nord-ovest della Provincia di Venezia. Si trova nel cuore del comprensorio del Miranese, che comprende storicamente altri sei Comuni: Martellago, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea. Il paesaggio si presenta con le caratteristiche del territorio pianeggiante della campagna veneta con i segni rurali ed urbani frutto dei secoli scorsi: come il graticolato romano.È attraversato dal fiume

Muson, e nel suo territorio sono presenti ben 36 ville complete di parchi edificate dalla nobiltà veneziana tra il Seicento e il Settecento.

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A ridosso del centro storico si trovano i parchi pubblici delle ville Belvedere e Morosini - XXV Aprile e il parco privato di villa Errera che formano un polmone verde nel cuore della città seguendo il percorso del fiume Muson all'interno del centro storico.

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Villa Belvedere (ora sede degli uffici tecnici comunali) con la sua barchessa (ora teatro comunale) costituisce insieme al suo Parco romantico ottocentesco con laghetto, montagnola e torretta, il luogo più suggestivo della città di Mirano. Di fronte alla villa si erge il suggestivo complesso architettonico del Castelletto e delle grotte del Belvedere.

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È un vasto complesso a forma di castelletto, dotato, di quattro locali accanto ai quali sorge la Torre ottagonale a cinque piani, sui resti di un basamento cilindrico - la finta rovina, appunto - ove si apre una finestra ad arco e sesto acuto.

La Torretta nasconde sotto di sé una Grotta misteriosa riccamente articolata in più comparti, comunicante con la Villa tramite un cunicolo poi murato, mentre altre vie sotterranee, ora ostruite, si dice conducessero a castelli circonvicini (a Noale e Stigliano, a Castelliviero e Salzano).

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Villa seicentesca, di ricordo palladiano, armoniosa e classica con la sua bella loggia a colonne d'ordine ionico, coronata dal timpano e statue. La villa fu realizzata nel 1564 dal nobile veneziano Lorenzo Giustinian come residenza rurale per la sovrintendenza degli uffici contadini, nel tempo la villa subisce

continue trasformazioni delle quali la più invasiva è la relativamente recente rimozione della barchessa gemella, simmetrica alla villa e parallela all'attuale recentemente restaurata e riportata all'antico splendore.

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Il parco all'inglese che si estende per circa 3.5 ettari è ricco di alberi secolari (sequoie, magnolie, cipressi e cedri) ed è attraversato da passaggi che si inoltrano nel boschetto e costeggiano ampio prato.

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Duomo di San Michele Arcangelo, patrono della parrocchia, è il rifacimento

avvenuto nel XVII secolo di una precedente chiesetta rinascimentale, annessa ad un convento. All'interno del duomo il soffitto, in un'unica navata, è maestosamente affrescato con il “Giudizio Universale”, opera più significativa del pittore di Belluno Giovanni De Min (1786- 1859).Una pala d'altare “ Miracolo di Sant'Antonio” è opera di Giambattista Tiepolo, eseguita nel 1760.

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La Chiesa di San Leopoldo Mandich, è un edificio piuttosto recente. Fu costruita tra il 1990 e il 1993, anno della sua consacrazione da parte del Vescovo Paolo Magnani. Il progetto dell'edificio è firmato dall'architetto Padre Angelo Polesello. Al suo interno ospita alcune sculture di autori locali contemporanei e un organo positivo di scuola napoletana del 1788.

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Nel territorio del comune sono state censite ben 36 ville venete.

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Viale delle Rimembranze : statua di Vittorio Emanuele II di Savoia, primo Re d'Italia. La statua fu collocata nel viale dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

In piazza Martiri : il monumento di Augusto Murerin ricordo dei partigiani trucidati.

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Eventi

-Terra dei Tiepolo Spettacoli teatrali e musicali all'aperto - giugno-luglio- Festa dei fioriMostra mercato di fiori e piante. Piazza Martiri - 25 aprile.- Mostra mercato “Oggetti dei nonni”. Mostra mercato di oggetti di antiquariato e cose usate - Ogni terza domenica del mese tranne luglio e agosto.- Fiera di San Matteo - terzo lunedì di settembre.-Il gioco dell'oca - seconda domenica di novembre.-Festa del Radicchio Mostra-mercato del radicchio rosso tardivo di Treviso - metà gennaio

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Tra i più famosi pittori che abitavano nella campagna di Zianio si contano:- Giambattista Tiepolo;- Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista;- Lorenzo Tiepolo, figlio di Giambattista;Inoltre Carlo Preti, Cittadino onorario di Mirano e Marco Tagliaro, pittore.