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SALTERNUMSEMESTRALE DI INFORMAZIONE STORICA, CULTURALE E ARCHEOLOGICA

A CURA DEL GRUPPO ARCHEOLOGICO SALERNITANO

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REG. TRIB. DI SALERNON. 998 DEL 31/10/1997

ANNO XXI - NUMERO 38-39GENNAIO/DICEMBRE 2017

ISBN 978-88-97581-35-2

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fig. 2), appare affiancata, infatti, daAmbrogio e dal suo successore allacattedra milanese, Simpliciano,mentre l’ulteriore presenza deiprotomartiri Protasio e Gervasio neilacerti pittorici adiacenti è attestatadal titulus disposto a formare unacroce, per il primo, ed ipotizzabileper analogia nel caso del secondo(fig. 3). L’immagine di Ambrogio,in particolare, appare assai simile aquella ‘ufficiale’, raffigurata neimosaici di San Vittore in Cield’Oro a Milano (489-512 d. C.).

Con la riscoperta, dopo un primointervento di vero e proprio ‘disbosca-mento’, pulitura e consolidamento– ad opera di un gruppo di volenterosimontecorvinesi coordinati dalresponsabile del locale Archeoclub,Geremia Paraggio, che fu il primo acoglierne l’interesse scientifico –,l’aula fu oggetto di un radicaleintervento di restauro, promosso efinanziato dal Ministero dei BeniCulturali, e di una verifica archeologicasu quanto emergeva durante la rimo-zione delle macerie delle muraturecrollate.

La ricostruzione della facciata edella copertura ha conferito nuova-mente un aspetto architettonicocompiuto a quello che si configuravaallora come un ‘semirudere’. Una

‘Crocevia dell’Impero’.La chiesa altomedievale di Sant’Ambrogio

a Montecorvino Rovella.Il progetto di ricerca e le attività del luglio 2017

Fig. 2 - Catino dell’abside: dettaglio dellaTheotokos.

La chiesa di Sant’Ambrogioalla Rienna (fig. 1), ubicatanel territorio rurale di

Montecorvino Rovella, presso lafrazione Occiano, costituisce unmonumento di grande valore storicoed è un piccolo gioiello che, findalla sua fortunosa riscoperta neglianni Ottanta del secolo scorso,continua a sollevare alcuni problemiinterpretativi di particolare interessesotto il profilo storico-artistico. Ladatazione dell’edificio e del ciclopittorico (IX o X secolo?), l’indivi-duazione dell’autorevole committenza(longobarda o franca?), la presuntavalenza plebana (che induce allaricerca di una fonte battesimale e diuna necropoli più estesa rispettoalle poche sepolture già individuate),come pure una probabile dipendenzadiretta dall’abbazia di San Vincenzoal Volturno, costituiscono i nodiprincipali sui quali si concentral’attenzione degli studiosi, benchétutti questi aspetti convergano intornoad un’unica questione di fondamen-tale interesse, vale a dire la singolarepresenza del culto di quattro Santitipicamente milanesi in un territoriocosì meridionale.

Nel catino dell’abside, unaMadonna assisa su un trono sontuosoe reggente il Bambino, (Theotokos,

Fig. 1 - Vista esterna della Chiesa da Sud.

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Sant’Ambrogio, Montecorvino Rovella (Salerno,Italia)’. Frutto della collaborazione tra l’Università diSalerno e quella di Birmingham (Regno Unito), ilprogetto è coordinato dalla Prof.ssa FrancescaDell’Acqua (Università degli Studi di Salerno -DiSPaC; titolare di una borsa di ricerca dellaCommissione Europea ’Horizon 2020, MarieSkłodowska Curie Actions, Project ICONOPHILIA,657240’), dalla Prof.ssa Chiara Lambert (Universitàdegli Studi di Salerno – DiSPaC) e dal Dr. DanielReynolds (University of Birmingham, Centre for Byzantine,Ottoman and Modern Greek Studies), con la consulenzascientifica del Prof. Patrick Geary (Princeton University).Insieme a questi studiosi sono coinvolti nella campagnadi studio circa venti giovani, Studenti magistrali,Specializzandi, Dottorandi e Dottori di Ricerca delleUniversità di Salerno e Birmingham (fig. 4).

Sotto il profilo scientifico, il progetto mira a investigarenella sua globalità la chiesa di Sant’Ambrogio e le suepertinenze, la cui eccezionalità testimonia anche latransizione politica tra Longobardi e Franchi nell’Italiadell’VIII e IX secolo. Le implicazioni storiche che essooffre sono varie ed abbracciano l’intero bacino delMediterraneo e il continente europeo, pertanto è statoritenuto necessario affrontarne lo studio mediante unapproccio multidisciplinare, che intende superare ilimiti dei singoli settori della ricerca.

La prima fase di studio si è svolta dal 17 al 31 luglioscorso ed ha comportato l’utilizzo di strumenti di

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soluzione che ha permesso di tutelare nel modo miglioreanche l’apparato decorativo interno superstite che, oltreal catino innanzi descritto, annovera una coppia dinicchie collocate ai lati dell’abside stessa, in cui sonoevidenti almeno due fasi pittoriche sovrapposte,nonché pregevoli decorazioni a finte tarsie marmoree(opus sectile) e lastre di marmo proconnesio dipintelungo tutte le pareti interne.

A fronte di questa ingente attività di conservazioneda parte della Soprintendenza, il prezioso monumento,non è stato mai oggetto di uno studio sistematico diampio respiro e per questo motivo appare indubbia-mente propizio l’avvio del progetto multidisciplinaredenominato ‘Crossroads of the Empire: the LongobardChurch of Sant’Ambrogio, Montecorvino Rovella (Salerno,Italy) – Crocevia dell’Impero: la chiesa Longobarda di

Fig. 3 - Catino dell’abside: indagini con tecniche multispettrali.

Fig. 4 - I partecipanti al progetto di ricerca accolti dal Sindaco di Montecorvino Rovella, Egidio Rossomando.

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Fig. 5 - Indagini geognostiche all’esterno dell’edificio.

Fig. 6 - Indagini non distruttive sulle pitture murali.

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analisi non invasivi al fine di indirizzare successivecampagne di scavo archeologico che si auspica dipoter avviare nel 2018. In particolare, sono state effet-tuate indagini geognostiche sul sottosuolo del porticoe in tutta l’area compresa tra il perimetro della chiesae i limiti naturali (torrente, salti orografici), nonchéall’interno dell’edificio (fig. 5).

Contemporaneamente è stata realizzata unacampagna di raccolte di superficie nelle aree circostantila chiesa, per acquisire elementi su eventuali preesistenzeinsediative.

Una équipe di Storici dell’Arte specializzati nelleapplicazioni archeometriche ha eseguito una serie diriprese fotografiche all’infrarosso e all’ultravioletto eindagini non distruttive sulle stratificazioni pittoriche (inparticolare su quelle dell’abside), al fine di accertarne lesequenze, le tecniche esecutive, la natura dei pigmenti(figg. 6-7); future misurazioni specifiche su alcunicampioni di laterizi, malte e su elementi organicieventualmente inclusi in queste ultime, permetteranno

di ottenere elementi di cronologia assoluta. Gli esiti ditale lavoro potranno essere utilmente confrontati conle risultanze di studi analoghi condotti in contestialtomedievali di grande rilevanza, quali la chiesa diS. Maria foris portas di Castelseprio (VA), la chiesa diS. Salvatore a Brescia e l’abbazia di San Vincenzo alVolturno (IS).

Le indagini sulle pitture murali sono state effettuatedal Prof. Vincenzo Gheroldi (Università di Bologna –Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte eSoprintendenza ABAP per le Province di Bergamo eBrescia), in collaborazione con la Dott.ssa SaraMarazzani (KOS Arte Indagine), mentre per quellegeognostiche ci si è affidati all’esperienza del Dott.Felice Perciante (CNR di Tito Scalo, Potenza), che haoperato sotto la supervisione del prof. AlfonsoSantoriello (Università di Salerno). Tutte queste attivitàsono state svolte con l’autorizzazione dellaSoprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggiodelle Province di Avellino e Salerno, diretta dall’Arch.Francesca Casule, e d’intesa con la Dott.ssa LuiginaTomay, Funzionario di zona e Direttore del MuseoArcheologico Nazionale di Pontecagnano, presso ilquale sono custoditi tutti i reperti raccolti aSant’Ambrogio nel corso delle campagne precedentied attuali.

In contemporanea alle indagini sul monumento, ilDott. Andrea Mattiello (University of Birmingham,Centre for Byzantine, Ottoman and Modern Greek Studies)ha coordinato un’ampia raccolta di testimonianzesocio-antropologiche, relative alla recente memoriastorica del complesso di Sant’Ambrogio, incentrata suuna serie di interviste, effettuate con la collaborazionedegli studenti coinvolti nel progetto, ai cosiddetti ‘testi-

Fig. 7 - Indagini non distruttive sulle pitture murali.

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moni’ della scoperta e ad altre personalità particolarmenterappresentative della comunità montecorvinese.

Le giornate degli allievi salernitani ed inglesi sonostate strutturate secondo il modulo di una SummerSchool, alternando il lavoro pratico nel sito archeologicoa momenti formativi più teorici (curati dai docentidelle due università e da altri esperti), nonché ad alcunevisite di studio presso altri siti riferibili all’ambito storico-culturale indagato, come in Costa d’Amalfi (Cattedraledi Amalfi, con preliminare momento di accoglienza daparte del Centro di Cultura e Storia Amalfitana (fig. 8);

Abbazia di Santa Maria de Olearia, presso Maiori), nelcentro storico di Salerno (Cattedrale, Castel Terracena,Museo Diocesano e San Pietro a Corte, in collaborazionecon il Gruppo Archeologico Salernitano), ad Agropoli perla festa patronale della Madonna di Costantinopoli(quale esempio locale di culto mariano, nonché dipellegrinaggio come esperienza esplorativa e cognitiva)e, soprattutto, all’abbazia di San Vincenzo alVolturno. Alla buona riuscita di tutte le iniziative hafatto contrasto il grande rammarico che ha suscitato intutti l’impossibilità di visitare il noto santuario rupestredi San Michele Arcangelo ad Olevano sul Tusciano, acausa di un incendio devastante che proprio in queigiorni ha interessato gran parte del Monte Raione,compreso il versante dal quale si accede alla cavitànaturale che ospita ben sette diverse cappelle.

Oltre a quelle di natura storico-artistica, il progetto‘Crocevia dell’Impero’ persegue altre due interessantifinalità, vale a dire, da un lato, la promozione culturaledel sito montecorvinese e della città di Salerno, conl’obiettivo di innescare azioni volte al benessere economicocondiviso dalle comunità locali, favorendo anche la

rispettiva inclusione nell’ambito dei diversi itinerariculturali europei (come, ad esempio, Longobard Ways acrossEurope-LWaE ed EuroVelo 7); dall’altro la promozione diindagini di genomica che si vorrebbero attuare suireperti ossei umani che si prevede di acquisire nelcorso di future campagne di scavo, al fine di verificarel’eventuale familiarità di malattie tra gli antichi occupantidi origine nordica di questo sito e gli attuali abitanti e,pertanto, di promuovere screening preventivi.

Sulla scorta di obiettivi così ambiziosi è apparso difondamentale importanza il coinvolgimento dellacomunità locale, che ha trovato un immediato edentusiastico riscontro sia istituzionale sia da partedelle Associazioni operanti sul territorio. Il Comune diMontecorvino Rovella, nella persona del Vicesindaco,dott.ssa Marisa Stabile, ha fornito un contributo decisivoall’iniziativa, sostenendola non soltanto economica-mente, ma per ogni altra esigenza pratica emersa nelcorso delle attività. In particolare l’Amministrazionecomunale ha inserito il progetto nell’ambito delProgramma Operativo Complementare 2014-2020,finanziando anche con fondi propri le indagini e leanalisi comparative con tecniche multispettrali sucampioni di intonaci e di pellicole pittoriche, nonchéquelle geognostiche con la tecnologia georadar, oltreal rilevo fotogrammetrico del monumento. Il contributocomunale si è sommato, quindi, ai finanziamenti giàaccordati congiuntamente dalla British Academy e dallaUniversity of Birmingham, nonchè dall’Università diSalerno - DisPaC, Scuola di Specializzazione in BeniArcheologici, destinati a favorire la partecipazione,rispettivamente, degli studenti inglesi ed italiani.

Un analogo entusiasmo è stato riscontrato anchetra le Associazioni montecorvinesi, in particolare daparte della Pro-Loco – che da alcuni anni organizzaeventi incentrati sulla conoscenza del monumento edella civiltà longobarda, quali le cene ‘A tavola con iLongobardi’ – , ma soprattutto dell’Archeoclub intitolatoa Roberto Sguazzo, già infaticabile promotore dellachiesa ambrosiana anche in ambito nazionale, prematura-mente scomparso ed il cui ricordo è ancora molto vivonella comunità locale. L’Archeoclub è presieduto dalgeom. Alfredo D’Arminio che si è prodigato in primapersona per la perfetta riuscita di questa prima campagnaestiva, sia nella fase organizzativa sia in quella operativa,anche nella veste di referente della Parrocchia deiS.S. Pietro e Paolo, nonché come tecnico professionista,insieme al suo collaboratore geom. Michele Stellaccio.

Fig. 8 - I partecipanti al progetto di ricerca accolti presso il Centro diCultura e Storia Amalfitana.

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Il monumento e la relativa area pertinenziale appartengonoinfatti alla Chiesa e pertanto le attività in situ hannopotuto avere luogo soltanto grazie alla piena e fattivadisponibilità del parroco, Don Emmanuel Vivo.

Infine va ricordata la collaborazione dellaAssociazione di volontariato ‘Fondazione MadreTeresa di Calcutta ONLUS’ che ha ospitato i partecipantial progetto di ricerca nel Convento di Santa Mariadegli Angeli (un altro monumento montecorvinesedi particolare interesse culturale) che, a seguito di unvalido recupero funzionale, è stato la location idealeanche per le attività teoriche di approfondimento extrasitu (fig. 9).

L’intero progetto di ricerca ed i primi risultatiottenuti sono stati presentati nel corso di unConvegno che si è tenuto nel tardo pomeriggio del 27luglio presso l’Auditorium ‘Don Gerardo Senatore’ diMontecorvino Rovella, messo a disposizione dalla

stessa Parrocchia. Dopo i saluti istituzionali da parte deivari rappresentanti politici, amministrativi, associazionistici,accademici e culturali, i responsabili del progetto e glialtri esperti hanno illustrato alla cittadinanza le finalità ela strategia complessiva dell’iniziativa, approfondendo lemetodologie utilizzate e fornendo una prima letturadei dati emersi dalla campagna di studio 2017 (fig.10). Una lettura più approfondita e organica dei risultaticonseguiti sarà presentata in occasione dell’InternationalMedieval Congress 2018 che si terrà a Leeds (RegnoUnito) dal 2 al 5 luglio del prossimo anno. Inoltresono già previste alcune pubblicazioni di carattere

divulgativo (un’agile Guida turistica e un dépliant), checostituiranno anche un ulteriore contributo allapromozione del cluster salernitano del progettoLongobard Ways across Europe, cui il Comune diMontecorvino e il DiSPaC dell’Università di Salernohanno aderito da tempo.

Chi scrive è stato chiamato a collaborare a questoarticolato progetto di ricerca essenzialmente cometrait d’union tra il mondo accademico e la comunitàlocale, in quanto originario di Montecorvino Rovella,ma ne ha condiviso con entusiasmo le finalità, anchein considerazione del rilevante coinvolgimento dirisorse umane e culturali del proprio luogo d’origine,nella ferma convinzione che la conoscenza scientifica edettagliata del sorprendente monumento montecorvinesecostituisca la base imprescindibile per qualunqueprospettiva di valorizzazione territoriale che si intendaperseguire.

Fig. 9 - Seminari pomeridiani presso il Convento di Santa Maria degliAngeli.

Fig. 10 - Il manifesto del Convegno.

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Editoriale

Estate 2017. Natura e cultura date alle fiamme.Il tragico ‘bollettino di guerra’ degli incendi dolosi ........................................................................................................................ p. 3di Chiara Lambert

Augusto e dintorni. Ovidio poeta d’amore. Divagazioni .............................................................................................................. p. 7di Vincenzo Boni

Un vaso puteolano dall’antica Fratte (Salerno) ............................................................................................................................. p. 17di Sergio Cascella

Vita e svaghi di un aristocratico del V secolo. Il secondo libro dell’epistolario di Sidonio Apollinare .............................. p. 23di Francesco Montone

Edifici a pianta trilobata in Italia meridionale. Tarda Antichità e Medioevo ........................................................................... p. 47di Alessandro Luciano

La Scuola Medica di Salerno e la sua fortuna sul mare .............................................................................................................. p. 65di Giuseppe Lauriello

Matteo Silvatico e la Filosofia della Natura nella Medicina e nella Botanica .......................................................................... p. 75di Luciana Capo

Spezierie a Salerno nel XVII secolo ............................................................................................................................................... p. 91di Antonio Capano, Maria Antonietta Del Grosso

Stefano delle Chiaje (1794-1860). La damnatio memoriae di uno scienziato. Un caso di spoils system dell’Italia unita ........ p. 113di Marielva Torino

Omaggio di un giovane filologo cavese a un pioniere dell’aviazione ..................................................................................... p. 121di Maria Rosaria Taglé

Appunti di viaggio

Promenade ad Angkor Thom ........................................................................................................................................................... p. 131di Rosalba Truono Iannone

Recensioni

Catilina, di Barbara Levick .............................................................................................................................................................. p. 137di Francesco Montone

Indice

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Elea Velia. Indicatori di frontiera, economia del territorio, di Elio De Magistris .............................................................................. p. 141di Monica Viscione

Storia dei Goti di Giordane, di Gianluca Pilara ............................................................................................................................... p. 143di Tommaso Indelli

L’Età del passaggio. All’alba del diritto comune europeo (secoli III-VII), di Luca Loschiavo .......................................................... p. 145di Tommaso Indelli

Dipendenze cavensi nel Vallo di Diano e dintorni, di Barbara Visentin ........................................................................................... p. 147di Tommaso Indelli

Sonnambuli verso un nuovo mondo. L’affermazione dei comuni italiani nel XII secolo, di Chris Wickham ....................................... p. 149di Tommaso Indelli

Frate Francesco ad Agropoli, di Germano Rizzo e Antonio Capano ........................................................................................... p. 153di Mario Loffredo

Gallara di Montecorvino Pugliano e Casa Conforti, di Generoso Conforti ..................................................................................... p. 155di Raffaela Bergamo e Vincenzo D’Alessio

Salerno. Architetture e identità. Catalogo delle chine, di Giuseppe Villani ........................................................................................ p. 157di Generoso Conforti

Eventi

“Summer School” di Archeologia medievale all’Abbazia di S. Maria de’ Olearia (Maiori)....................................................... p. 159di Chiara Lambert

“ ‘Crocevia dell’Impero’. La chiesa altomedievale di Sant’Ambrogio a Montecorvino Rovella”. ...................................... p. 161Il progetto di ricerca e le attività del luglio 2017di Tommaso Carrafiello

Le Giornate Nazionali di ‘Archeologia Ritrovata’ 2017 e il III Convegno ‘Archeologia, Storia e Paesaggio’ ................. p. 167premiati con la medaglia del Presidente della Repubblicadi Felice Pastore

Principati e Terre dei Longobardi del Sud uniti in ‘Associazione Temporanea di Scopo’ (ATS) ...................................... p. 171di Felice Pastore

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