Grafica e impaginazione: Francesco Curreli · 2014. 9. 29. · materiali fotografici,era mancata la...

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  • Grafica e impaginazione: Francesco Curreli

    Fotografia di copertina: Facoltà di Studi UmanisticiProspetto anteriore, V. Piras, ISRE

    Stampa: Arti Grafiche Pisano s.r.l.

    ©2013: Istituto Superiore Etnografico della SardegnaISBN: 978-9788896098

  • ENRICA DELITALA

    Frammenti di storia degli studi

    L’Archivio e l’Atlante Demologico Sardo (1957-2009)

    Memorie e documenti

    Edizioni isre

  • Sommariopag.

    Premessa ..........................................................................................................................71. Quadro introduttivo. Cagliari 1957-1972. Gli anni di Cirese ...................................15 1.1 Frammenti: perché ...................................................................................................15 1.2 Cagliari: Facoltà. Da Via Corte d’Appello a Sa Duchessa .....................................171.3 Gli anni di Cirese: 1957-1972 ..................................................................................24 1.4 Tradizioni Popolari: figli e nipoti .............................................................................30Note ............................................................................................................................... 34

    2. ADS: Atlante Demologico Sardo ................................................................................372.1 La nascita del Repertorio e dell’Atlante Demologico Sardo .................................. 372.2 “BRADS” .................................................................................................................472.3 I contatti con l’etnocartografia europea e l’EA .......................................................492.4 Verso il tramonto ......................................................................................................57Note ................................................................................................................................59

    3. Percorsi ......................................................................................................................61 3.1 Nota introduttiva........................................................................................................613.2 Bibliografie. Soggettari. Repertori ...........................................................................623.3 La ricerca sul campo ................................................................................................693.4 Poesia .......................................................................................................................73 3.5 Narrativa ..................................................................................................................78 Note ................................................................................................................................85

    3.6 Momenti emergenti nel calendario tradizionale ......................................................883.7 Dalla nascita alla morte ...........................................................................................93 3.8 Produzione, consumazione, valore segnico e valore sociale del cibo ......................993.8.1 Plastica effimera in Sardegna: il pane ..................................................................993.8.2 Dal pane all’alimentazione .................................................................................1053.8.3 Per concludere ....................................................................................................106 Note ..............................................................................................................................108

    4. Appendice .................................................................................................................1094.1 L’Archivio ADS e le sue articolazioni ....................................................................1094.2 Indice degli “Allegati” ...........................................................................................112Chiave delle sigle e delle abbreviazioni .......................................................................122

    Postfazione....................................................................................................................125Note...............................................................................................................................136

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    Premessa

    AlbertoMarioCirese(AMCcomedatempoabitualmentefirmava)sièspentoilprimosettembredel2011.Inmolti,sebbeneconsapevolidiunasituazionecriticadatalalungadegenzael’età,abbiamocullatol’illusionediunaripresaedabbiamoinparterimossol’ideadeldistaccodefinitivo,confortatidalfattocheilprogressivodeperimentofisicononavevaintaccatolasuavitalitàeluciditàintellettualeedildesideriodiprogettareunfuturo. In quei primi giorni di settembre, al termine di periodi di ferie estive cheavevanodiradato icontatti, lanotiziadellamortediCiresecolse impreparati tuttinoiallievi,direttieindirettiedipiùgenerazioni.D’improvvisocisentimmoorfani,privatidiunaguidaediunpuntodiriferimentoessenziale,edavvertimmolospezzarsidiquelfilocheavevaunito,sebbenespessolabilmente,i“ciresiani”epiùgeneralmenteidemo-etno-antropologiitaliani. Comehannoscrittoifamiliari,quelladiCireseèstata“unavitaperilsapere”,una lunga vita impegnata senza sosta nella riflessione scientifica, nell’elaborazione eprogettazionedistudid’altissimolivello,manonscevradiaffetti. Maestro indiscusso dell’antropologia italiana (e non solo), autore di opere,ormai classiche, che hanno avuto un ruolo centrale nella fondazione e rifondazionedellademologia,dell’antropologiaculturale,dellamuseografiaetnografica,Ciresenonèstatomaiunostudiosoisolato,chiusotraquattromuraedinteressatoapochetematiche.Alcontrario, sonostati trattidistintividella suapersonalitàedella suavitadi lavoro,l’impegnonellaformazionedegliallieviedillorocoinvolgimentoinprogettidiricercaad ampio raggio, ladisponibilità alla collaborazioneconenti, associazioni e centri distudio e ricerca, la partecipazione attiva e centrale ai principali convegni e ad altremanifestazioniculturali;impegnituttiaffrontatisenzaimprovvisazioni,conpassioneesenzarisparmio,spessoinformepolemicheevolutamenteurtantimaproprioperquestocoinvolgenti e fruttuose, con l’autorità chegli veniva anchedalla consapevolezzadelpropriovaloreedellapropriacompetenza. Lepubblicazioni, indipendentementedall’interessespecificoedal tagliodell’indagineedellariflessione,rinvianotutteadalcunecostanticiresiane:unapreparazioneculturaledibase(especialmentebibliografica)ampia,sistematica,sempreaggiornata;il rigore concettuale; la profondità dell’analisi; la carica innovativa e anticipatoriadellasceltadeitemiedellalorolettura;unascritturaessenziale,privadiridondanzeesbavature,tecnicamanonoscura;unlessicospecialisticoespessonuovo(bastipensareaterminieconcettipoientratinell’usoqualidemologia,dislivelliculturali,benivolatili)coerenteconlosforzodidarevestestrettamentescientificaallenostrediscipline.

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    Sitrattadiaspettisempreverificabiliechedurerannoneltempo(tantopiùcheCiresenegliultimianniavevaprovvedutoarevisionareeimmettereinreteisuoiscritti;lavoropurtropporimastoincompiuto).L’intensa,variaeininterrottaproduzionescrittadiCireseèoraripercorribile─neisuisessantaseiannididurata,dal1945al2010─grazieallacompletabibliografiafruttodiunlavoroultradecennalediEugenioTesta.Ciresehapotutoprendereinmanoilvolume(Scritti e altri lavori di Alberto Mario Cirese,Firenze,Olschki2011)pubblicatoinoccasionedelsuonovantesimocompleannoeconsegnatoglinelcorsodiunacommossaeintimacerimoniail19giugno2011.Lepagineintroduttivedi Giulio Angioni, Pietro Clemente, Pier Giorgio Solinas ed Eugenio Testa, tra gliallievidipiùlungadataechepiùglisonostativiciniedamici,ripercorronol’itinerariointellettualedelMaestrofacendoricorsopiùvoltearicordiedesperienzepersonali.E’un rinvio aquel secondopercorsodi “unavitaper il sapere” a cuihogià accennato,strettamente intrecciato con lo studio individuale e a tavolino,mache si èdispiegatomaggiormenteneirapportiumanienell’oralitàeche,proprioperquestaspecificità(nelsuofarsinellavitareale,neirapportididattici,negliincontriquotidianianchecasualiedanchenelleriunioniconviviali),èdifficilmentericostruibileinmodolineareedesaustivo.Tantopiùchenonsitrattadiunpercorsounitariomadisettoridiricercadiversi,suddivisiinmolti rivoli e che rinviano a tempi, luoghi, interessi e protagonistimultipli; seperalcunisettori(Convegni,Mostre,collaborazionicontinuative,precisamenteprogrammateefinalizzate)sidisponedellarelativadocumentazioneastampa,peraltri(retedicontatti,gruppi di lavoro, ideazione di nuovi filoni di ricerca, lavori informatici) restano soloschemiedappuntisparsie,soprattutto,lavisionepersonaleelamemoriadiscontinuadeiprotagonisti. Leimmagini,spessosfocate,ormaisidispongonolungopiùdimezzosecolo,divise tra lesedidi insegnamentodiCirese (Cagliari,Siena,Roma), i luoghiacui fupiùlegatoperimpegnidiricercaecomunanzadiinteressi(tracuilaTorinodelgruppodi Gian Luigi Bravo negli anni ’60; la Palermo dei Buttitta; la Nuoro dell’IstitutoEtnografico;laMilanodiGianniBosio;TarantoelaraccoltamusealeMaiorano;ilMuseodiBuonconvento;ilMessico),i“suoi”luoghi,ipiùvissutieamati:RietiedilMolise,cioèleterredipartenzaediarrivo,quelledelleprimeesperienzediraccoltaestudiodicantipopolarireatiniemolisani,dellapubblicazionedi“LaLapa”,degliaffettipiùsolidiedelprofondolegamecolpadre,EugenioCirese,allacuiimportanteproduzionepoeticadedicòpartedegliannidellasuavecchiaia. Ilpazienteelungolavorodisistemazionedell’Archiviodell’AtlanteDemologicoSardoedeinostriarchivipersonalifattodame,daChiarellaAddariRapalloedaAnnaLeccatrail2009eil2011,citravolseinun’ondadiricordi;dallecarte,dalleregistrazioni,dallefotografie,riaffioraronomomentiedaspettidellavitadiciascunadinoi,dimoltiannidilavoroincomune,diricerchepromosseeguidatedaCirese.Attraversoisentieridellamemoriaedocumentazionivarieabbiamoripercorsolanostrastoria,nondeltutto

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    inutile, equelladegli anni cagliaritanidiCirese;nascedaqui il testoche segue, allostesso tempo guida alla consultazione dell’ArchivioADS, contributo alla storia deglistudi demologici, omaggio a Cirese. Dairicordiincrociati(intensisoprattuttoperglianniSessantaeSettanta,cioèquelli della nostra formazione sotto l’ala ciresiana) vengono immagini di un Cireseancoragiovaneedincorsodimaturazionemagiàmaestrodiculturaedivita,contrattidellasuapersonalitàbensegnati. Unvulcanodiideeediprogetticheeradifficileseguireinteramente.NegliannicagliaritanialternavasettimaneaRomaconsettimaneaCagliari;ognivoltaportavadellenovitàeprogrammidilavorocheinmolticasifuronosubitoabbandonatiperchésuperatidanuoveistanze.IoeChiarellaspessoeravamopresedalrammaricodinonriuscireadandareafondo,dalsensodimetteretroppacarnealfuoco;eppureCiresecitrasmettevailsuoentusiasmo,attenuavalanostrainsicurezza,ciaprivaalmondo.Insiemeaiprogettidiricercaabbandonativenefuronochesiprolungarononegliannieche,dopolapartenzadiCiresenel1972,diederocontinuitàallacollaborazioneconluieconaltristudiosi,ecostituironofilonid’indagineprivilegiata. Un gran parlatore e comunicatore che affascinava gli ascoltatori; capace diparlare per ore senza mai perdere il filo, senza incertezze di linguaggio, soprattuttoportandoavantidiscorsicomplessi,ideenuove,dibattitivivaci,sempreconcoerenzaerigore. Undocenteestudiosoatempopieno,chenonconoscevasoste,cheparlavadilavoroanchenellapausacaffè,chenonamavalechiacchiere,chepretendevadagliallievidi qualunque grado presenza e produttività. Ed erano comportamenti che derivavanoanchedaunprofondosensoetico,daunavisionedell’insegnamentouniversitarioedellaricercacomeservizipubblici. IltrasferimentodiCiresedaCagliariaSienaprimaeaRomapoi,allentòmanonspezzòillegamecheciuniva;gliincontridiventaronopiùrarefattiedirapportirimaseropiuttostoformali,diunaffettocontenuto,maanchedigranderispettoreciproco.Permoltiannicivedemmosoltantoinoccasionispecifiche:qualcheriunionedilavoroaSiena,aTorinoeaRoma,unConvegnoaModica,lerassegneSIEFFaNuoro,presentazionidilibriaRoma,aNuoro,aSassari,aCagliari.Ciunivaancheiltelefono:pergliauguridifineanno;perunaconsulenza,unconsiglio,unarassicurazionedapartenostra;dapartesuaperunarichiestadiinformazionibibliograficheodidelucidazionisuvecchilavoriosuricercheportateavantiinsieme(edipaneedifiabesiparlòspesso). La posta elettronica, che non aveva bisogno né di voce né di udito né deitempilunghieincertideiservizipostali,diedeunasvoltaall’intermittenzadellenostrecomunicazioniedall’oralitàciriportòallascrittura. Negliultimianni,edalmenodal2007,siaprìuncolloquiosemprepiùincisivo

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    riguardo al nostro gruppo di lavoro che andava assottigliandosi tra pensionamenti(dapprimaChiarellaAddariRapallo,poiioedinfineAnnaLecca)elutti(LuisaOrrù);lenotiziepersonalieleinformazionisuilavoriincorsooprogettati,sisommavanoallanostrapreoccupazionesulfuturodell’insegnamentodiStoriadelleTradizioniPopolariche aveva avuto in Cirese il suo fondatore, ed all’esigenza di tutelare l’insieme deidocumentiedellememorie, fruttodelcomune lavorodidatticoedi ricercascientifica(ammessocheidueaspettisianoseparabili)conunalungastoriaallespalle. Lamiapostaelettronicamantieneletraccediuncontinuativoscambiod’ideesullostatodeinostriarchivisiapersonalisiacollettiviesulrischiodideterioramento,dispersione, scorretto utilizzo. Per anni avevamo dovuto affrontare il problema dellaconservazionedibenimateriali“fragili”qualiquellidellaraccoltadipani tradizionalisardi; per le bobine e le cassette registrate con interviste sul campo, così come per imateriali fotografici, eramancata la disponibilità di locali idonei; imateriali cartaceidi varia provenienza ci avevano seguitonegli spostamenti all’internodellaFacoltà diLettere,maancheavevanotrovatocollocazionenelleabitazionideisingoliproprietari-produttori (Cirese a Roma; Delitala,Addari Rapallo e Lecca a Cagliari). Si trattavadunquedifondiconunacomuneoriginemachematerialmentenonformavanouncorpusunitario e unificato per struttura, stato di descrizione e studio, cuimancava una sedestabileetaledafavorirnelaconsultabilitàcontrollatamaampia. Nel corso del 2009 il problema divenne urgente e da ipotesi informali funecessariopassare inbreve tempoasoluzioni reali.Preseconsistenza l’idea,affioratada tempo, di trasmissione dell’intero corpus all’ISRE in quanto istituto pubblico, perdefinizione finalizzato alla ricerca etnografica e pertanto rispondente a tutte le nostreesigenzeditutelaeutilizzazionescientifica. Iltestochesegueripercorretuttalavicendadiquelloche,purnell’eterogeneitàdi alcune parti, è stato definitivamente denominato “Archivio ADS” o “Archiviodell’AtlanteDemologicoSardo”essendoquestoilprogettounificanteedistintivodituttala nostra storia di demologi. Ilmomentodelpassaggio,sicuramentetormentatoefaticosopertutteleparti,nonsegnòtantol’attofinaledell’esistenzadiungruppoquantol’iniziodiuncamminoaritrosonellenostreviteenellariflessionecriticasulnostrooperato. La lungaecomplessa faseoperativache, tra il2009e il2010,precedetteeaccompagnò il trasferimento aNuoro comportò, in stretta collaborazione con l’ISRE,l’identificazione di tutta la documentazione interessata, edita e inedita, la descrizionedettagliatadeisingolisettori,unaprimaelencazioneanaliticadeidocumenti.Allafaticamateriale, inquestafase,siaccompagnaronolatensionepsicologicadellaseparazionemaanchelagratificazionechecivenivadallacertezzadiavermessoinsiemeuncorpusdocumentariodinotevolevalorestoricoed’importanzanonsololocaleedepisodica,dalpensierodiavercontribuitoasalvarealcunetraccedellaculturapopolaredellaSardegna,

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    dalsensodinonaverlavoratoinutilmente,diaverinqualchemisurainsegnatoainostristudentiaguardarsiintornoeaconoscerelastoriadellaloroterra,diaverefornitounserviziopubblicocosìcomeCireseciavevainsegnato. ComesipuòvederedaunaletterariportatanelprimocapitolodiFrammenti di storia degli studi(§1.1),Cireseaccolsemoltopositivamenteeconcommozionelanotiziadell’operazione appena conclusa e condotta, anche a suo giudizio, con correttezza edisinteressepersonale.Ilcoinvolgimentoemotivo(manonsolo)diCireseeraaccresciutodalfattocheinquelmomentoluistessoavevaincorsoiltrasferimentodelsuoarchiviopersonale presso laFondazioneVarronediRieti e stava lavorando alla pubblicazionein rete di vecchi e nuovi suoi lavori ed all’organizzazione del suo sito. Le vicendedell’AtlanteDemologicoSardo e del suoArchivio risvegliavanomemorie antiche, loportavanoariviveremomentiimportantidellasuavita;probabilmenteritrovavainnoienellenostreattivitàdigruppounriconoscimentoanchedelsuolavoroeunsegnodicontinuitàneltempoeditrasmissionediintenti.Nonacasoil18.11.2009ciscriveva:«Grazieperlenotiziemasoprattuttograzieperillavorocosìfaticosomacosìimportanteperinostristudi:èconsolantel’amorecheportatepertantiannidilavoroedidedizionecomuni.[…]Cominciammoinsiemeedèbellochedopopiùdicinquantaanni,insiemesiamoancora»;eil1gennaio2010,rispondendo,conparoleincoraggianti,adunamianellaqualetracciavounoschemadelloscrittoappenainiziatosull’ArchivioADS:«socheleihalaforzanonsoloperprogettarequestocoronamentodeinostristudi,maancheperportarloacompimento»edoffrivaspontaneamentelasuacollaborazionee«qualcheincremento»(vedi§3.8.3e4.2). A questa visione “sentimentale” e autobiografica si collegano l’impegno el’entusiasmoconcui,perpiùdiunanno,miaffiancònellastesuradeltestoquidiseguitopubblicato.Com’eradalui,instancabilmenterispondevaatuttelemierichiestedidati,faceva memoria di persone e avvenimenti lontani, precisava o correggeva quanto ioandavo scrivendo, dava un giudizio sulle pagine che gli inviavo in prima stesura; adunacernitaneicassettietraifaldonidelsuoarchiviosidevonodocumentiorainseritinell’ArchivioADS;alsuointuito,allasuacapacitàdifarestoriadeglistudi,dicollegareilpassatocolpresenteedivederenelfuturo,sidevelaspintaadilatareeapubblicareunostudiooriginariamentebreveedestinatosoloall’ISREperusointerno.Scorrendolapostatrovounsusseguirsidimessaggineiqualisollecitalaconclusionedellavoroenesuggerisceampiadivulgazione.Rileggendooggilacorrispondenza,micolpiscelavenadimalinconiacheattraversaduelettere,rispettivamentedel6dicembre2010edel15febbraio2011: «Illavoroèdavveroeccellente.Machefatica!Moltobellalastoriadelcammino─noninutile!─chehaportatodall’Atlanteall’Archivio:unastoriachenonèsolosardamaancheitalianaedeuropea.[…]Pensochesarebbeilcasodidarecomunicazionedeltestoatuttelepersonemenzionate[…].Unabbraccioeuncaldissimograzieperquesto

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    servizioresoallastoriadeinostristudi».

    «CaraEnrica,horiletto─meglio:illettore“Maestro”mihariletto─ilsecondoparagrafodeisuoiFrammenti di storia.Deveesserefieradellavorocheconcosìgrandelucidità e tenacia ha condotto per tanti anni.Capisco che lei non voglia divulgare loscrittoprimadi averlo completato: èundesideriopiù chegiusto. Ioperò sonomoltovecchio,eleconfesseròcheaspettaremicosta».

    InrealtàlaredazionediFrammentieraormaiquasiconclusae,dopoun’ultimarevisione, il testo fuconsegnatoall’ISREediffuso tra i co-autori il4aprile; scrissiaCireseintaledatarassicurandoloanchesuunaccordogiàpresoconPaoloPiqueredduperla“divulgazione”acuitantoteneva.Unmioulterioremessaggio,del22aprile,congliauguridiPasqua,gliultimiaggiornamenti,lapromessadiunamiatrasfertaaRoma,rimasesenza rispostaperchéCirese fu ricoveratoalPoliclinicoe la suapostazionealcomputerrimasevuota. In quel settembre del 2011 abbiamo avvertito il bisogno di una sospensionedeilavori;daunlatoc’erailrammaricodinonaverfattointempoadoffrireaCireseilvolumefinito,dall’altroilbisognodiaggiornareloscrittodopogliultimiavvenimenti.Questa Premessa èmotivatadaisentimenticheinqueigiorniagitaronome,Chiarella,Annaedicolleghidell’ISRE,facendocirivivereillungorapportodilavoroediaffettoconAlbertoCirese.Di comune accordo abbiamo deciso di pubblicare il testo, di cuianch’eglièstatoautore,nellaversioneoriginariafattaeccezioneperpocheesecondariemodificheresenecessarieanchedalpassaggioallastampa.InAppendice (§4)abbiamoora inserito una sommaria descrizione dei settori documentari che compongono ilcorpus, rifacendoci alPromemoria che accompagnò la pratica del deposito inmododachiariremeglioachi leggeràalcunirinvii interni,dareunapiùcompletaideadellaconsistenza, della varietà, del valore dell’Archivio nella sua interezza, e stimolare adunaconsultazionedirettadeirelativifondi.Laricostruzionestorico-criticadellavicendadell’ADSèconclusa;occorreinveceprecisarechel’Archivio,allostatoattuale,èsoloparzialmentevisionabile,inquantoètuttoraincorsolafasedidefinitivasistemazione,non solo manuale, ma di completamento e unificazione degli elenchi, di controllo,revisioneeparzialedigitalizzazionedeisettoriedeisingolidocumenti.

    AdAlbertoMarioCirese è dedicatoquestovolume, nel ricordo anchedellepiccolegrandicoseacuiciavevaabituatoechecimancano:lasuainconfondibilevoce,isuoiluoghicheorasonodiversi(VillaMirafiori,PiazzaCapriconlostudiopienodilibriedilcomputersempreacceso),icartoncinidiNataleelepoesieinmolisanodiEugenioCirese. Conegualeaffettodedichiamoquestaricostruzionedellanostrapiccolastoria

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    all’ultimodei grandi vecchi della Facoltà diLettere eFilosofia diCagliari,GiovanniLilliu, che ci ha lasciato il 19 febbraio 2012. Tra il grande archeologo ed il grandedemoantropologo,purnelladifferenzadicarattereespessodiposizioni,cifuunrapportodireciprocastimaeamicizia,unastrettacollaborazionefiltrataattraversolaFacoltàedattraversol’IstitutoEtnograficodicuiLilliufupromotoreepresidenteperundecennio,unaguidasapiente,equilibrataericcadiumanità.

    Enrica Delitala

    Cagliari, maggio 2012

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    1. Quadro introduttivo. Cagliari 1957-1972. Gli anni di Cirese

    1.1. Frammenti: perché Perqualsiasigruppodilavorosipuòstabilireunadatadinascitaedunadatazioneconclusiva. NelcasodelgruppodiricercaformatositraidocentidiStoriadelleTradizioniPopolaridell’UniversitàdiCagliari,ilimititemporalisonocompresitralafinedel1957egliultimimesidel2009,anchese l’ultimadatasegnasì laconclusionediun lungoperiodod’attività didattica ininterrotta e di ricerca comunema, contemporaneamente,aprenuoveprospettive. «LaCattedracominciòil5dicembre1957eterminacinquantadueannidopo,certoconnostratristezzaedimpoverimentodeglistudimacertissimamenteancheconlaconsapevolezzaorgogliosadiaverlavoratobene,tuttinoi,voiedio.Ladecisionedidepositarel’archiviopressol’ISREdiNuoroèeccellenteedeccellenteèancheilvostro“promemoria”»scrivevaAlbertoCireseil14ottobre2009aEnricaDelitala,ChiarellaAddariRapalloeAnnaLeccarispondendo«conmalinconicoaffetto»adunae-mailconlaqualelosiinformavadelladisattivazionedell’insegnamentoapartiredal1ottobre2009ilche,sidiceva,aveva«unpo’rattristatoemessoincrisime[Enrica],AnnaeChiarella,cioè idocentichedopoCiresehanno insegnatoStoriadelleTradizioniPopolari. […].Dunquesichiudeilcerchioesiconcludeunagenerazionedidemologi.[…]cisentiamodellesopravvissuteecichiediamosequalcosaresteràditantiannidiattivitàdidatticaediricerca,ditantiprogettiincuiabbiamocreduto,moltiincompiuti,alcuniportatiavanticononestànonostantelimitiederrori». Da questo stato d’animo e dal bisogno di fermare nel tempo e di chiarire,all’ISREedancheanoistesse,ilsignificatodelnostrolavoro,ipregiedilimitidellanostraattività,nasceiltestochesegue;sonopaginescrittedaEnricaDelitalamafruttodicomunidecisioni,diriflessioni,diricerchedocumentariesemprecongiunte.Inegualemisuradunquesonoautoridiquesti“frammentidistoriadeglistudi”ChiarellaAddariRapallo,EnricaDelitalaeAnnaLecca.AlbertoMarioCiresehaseguitoillavoropassoper passo, è stato prodigo di consigli ed ha fornito documenti indispensabili per lacompletezzadell’indagine;delrestoèpartitapropriodaCireselapropostadi«preparareundocumentocheservaacomunicareancheadaltriquestonostropezzettodistoria»(e-mail16.10.2009)1. L’intitolazionedata aquestepaginehaunduplice significato: “frammenti” e“pezzetto”distoriadeglistudidemologicinellorocomplesso;ricostruzionevolutamente“frammentaria”cioèincompletadellavorofinalizzatoalprogetto“AtlanteDemologicoSardo” (ADS)e,perestensione,dell’attività scientificaedidatticadelgruppo facente

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    capoall’insegnamentodiStoriadelleTradizioniPopolari (CorsodiLaurea inLettereModerne)dell’UniversitàdegliStudidiCagliari. Ilsottotitolo“memorieedocumenti”significachelastoriadell’ArchivioADSè stata ricostruita da un lato facendo appello amemorie anche abbastanza lontane (edialcuniaspettiedepisodiormaiabbiamomemoria forsesolo ioeCirese),dall’altroservendocididocumentazionevariachevadallepubblicazionialle tesidi laurea,alleesercitazionisulcampodeglistudenti,allerelazionididatticheescientificheprodottedaidocenti,allacorrispondenza,aiprogettidiricercabibliograficaesulcampo,aglischemidilavoroetc.,documentazionetuttaentrataafarpartedell’ArchivioADSeconsegnataall’ISRE(vedioltree§4,Appendice, Allegati, Chiave delle sigle e delle abbreviazioni). E’ doverosoprecisare che non tutto quello che il gruppoha prodotto è statoconservato ed è confluito nell’Archivio ADS e nella documentazione di vario tipodepositataaNuoro.Perovvimotivic’èstataunacertadispersionenelcorsodeglianni:eliminazionedicarteinutilioalmomentoritenutetali;eliminazionedischedeperforateedidischettideiprimilavoriinformatici;materialifotografici,registratiecartaceidatiinprestitoenonresi;cartebasedellaSardegnaconl’indicazionedellelocalitàesplorateparzialmenteeliminateincorsod’opera.Mancanodocumentiufficialinonposseduti(peresempioiregistridegliesamiedellelezioni)esonostatiesclusiidocumentididatticicontenenti dati personali e sensibili degli studenti e dei laureandi. Moltadelladocumentazioneprovienedagliarchiviprivatideisingolidocentiedèconfluitasolorecentementenell’ArchivioADS(materialididattici,corrispondenzaprivataedaltridocumentitrasmessicongrandedisponibilitàdaCirese;corrispondenzapersonale, relazioni sull’attività didattica e scientifica, elenchi delle pubblicazioniforniti da Delitala, Addari Rapallo e Lecca). Tale varia documentazione cartacea èstataordinatain“faldoni”eadessaciriferiamoquandoparliamodiAllegati (per una migliorecomprensioneditalesettoredell’Archivioeperfacilitarnelareperibilitàelaconsultazione,seneriportal’indicedettagliatoin Appendice). Anchelaraccoltadelletesidilaureariferibiliall’ADSèincompletainquantoil deposito riguarda la copia posseduta dal relatore o dal controrelatore. Per elenchidettagliati(maaggiornatial1993)sirinviaa“BRADS”,4-152. Dagli archivi personali dei docenti (inparticolareDelitala eAddariRapallo)proviene la copia delle dispense reperite; per un elenco completo si rinvia a All.C\Programmi. Inquestoeneisuccessiviparagrafisicitanopubblicazioniepassidipubblicazionisolo in parte inserite nell’ArchivioADS. Per bibliografie più complete si rinvia aAll.C\Pubblicazioni ed alla precisa e aggiornata bibliografia diCirese curata daEugenioTesta(Scritti e altri lavori di Alberto Mario Cirese,bibliografiaacuradiEugenioTesta,contreinterventidiGiulioAngioni,PietroClemente,PierGiorgioSolinas,Firenze,Olschki2011)3. Il presente scritto è nato come guida alla consultazione dell’ArchivioADS

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    e pertanto fa parte dell’Archivio stesso ed integra le pratiche di cessione e tutta ladocumentazione relativa ai materiali consegnati (vedi All. A). A questa sua primadestinazione si devono alcune asprezze delle forma ed i frequenti rinvii interni;l’imprecisionedialcunecitazioniedialcunipassinascedalfattoche,perlasuastessaestensione e complessità, l’Archivio è ancora in fase di definitiva sistemazione. Nelcorsodellastesuraildiscorsosièallargatoedallepochecartelleinizialmenteprevistesièpassatiadunampiolavoro.Farmemoriadellenostrevicendepersonalieriordinaredocumenti che abbracciano ormai più di cinquanta anni ha dato un senso più ampioalla nostra storia situandola, pur nei suoi limiti, nella più generale storia degli studidemologici.Ildepositounitariodell’ArchivioADSpressol’IstitutoSuperioreRegionaleEtnografico e la stesura di questo testo si evidenziano come un servizio di pubblicautilità;lasperanzaèchel’Archivio,avendotrovatounasuasedestabileeappropriata,diventi fonte di consultazione (secondo le norme stabilite) e occasione per ulterioriricerchescientifiche.Edaltrasperanzaècheilnostroesempio(anchealtroveedancheindifferentisettori)servadastimoloperfarriemergerematerialisepoltiedimenticatieperriaprireundiscorsosullastoria(sullestorie)deglistudi. 1.2. Cagliari: Facoltà. Da Via Corte d’Appello a Sa Duchessa Ilpercorsochecercheremodiricostruire,almenoinparte,nellepagineseguenti,servendocidivariadocumentazioneeditaeineditaedimemoriepersonali,iniziadunquenel1957conlaprimaattivazionedell’insegnamentodiStoriadelleTradizioniPopolarinelCorsodiLaureainLettereel’arrivodiAlbertoMarioCiresequel5dicembresopraricordato.CireseresteràaCagliarifinoatuttol’annoaccademico1971-1972(tral’altroricoprendo anche altri incarichi, in particolare, dal 1965-1966, l’insegnamento, nuovoper la nostraUniversità, diAntropologiaCulturale nel Corso di Laurea in Filosofia enella Facoltà diMagistero, e l’insegnamento nella appena nata, 1971-1972, Scuola diSpecializzazioneinStudiSardi);dopodiche,comeinunastaffetta,nell’insegnamentodiStoriadelleTradizioniPopolari,cisiamopassateiltestimone:EnricaDelitaladal1972-1973al1998-1999eAnnaLeccadal1999-2000al2008-2009nellaFacoltàdiLettere,ChiarellaAddariRapallo dal 1983-1984 al 1990-1991 nella Facoltà diMagistero (poiScienzedellaFormazione),etutteetrecisiamodateilcambionellaScuoladiStudiSardi. La durata della permanenza di Cirese e la continuità dell’insegnamento dipersésonofattisecondari;contanoinprimoluogolaventatainnovativaportatadalui,l’eccellentequalitàdel suo insegnamento (anche sulpianopropriamentedidattico), lacapacitàdicreareunascuola,valeadirediaggregareeformareallievicheormaidapiùgenerazioni(aCagliari,comeaSiena,aFirenzeeaRoma)ravvisanoinCireseilloromaestro. Nel corso del 2009, nel riordinare le carte e i documenti ufficiali e privati

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    accumulatinellenostreabitazionienella stanzadi “TradizioniPopolari”nel corsodiormaimezzosecolo,enelfarmemoriadiannilontanichechiscrivehavissutocomestudente prima e come docente poi, si è evidenziata l’immagine di Facoltà (Letteree Filosofia, eMagistero) assai vivaci negli anni tra il Cinquanta e il Settanta, tese arinnovarsieadintensificareirapportiscientificiextra-isolaniedancheextra-italiani4. E’bennotocheleUniversitàdellaSardegnaspessosupplironoall’insufficienzadipersonaledocentelocalechiamandoprofessoriesterni,vincitoridiconcorsooall’iniziodellacarriera,periqualiCagliarieSassarifuronosedidilancioeditransito,inattesadi trasferimentoaUniversitàdimaggiorprestigioediunricongiungimentofamiliare.Bastaguardaregliannalidelleduesediuniversitariedallaristrutturazionepost-unitariainpoiper trovarenomi illustrineiCorsidi laurea siadelleFacoltà scientifiche siadiquelleumanistiche5;sitrattadiunaspettodellaculturaitalianaedellastoriauniversitariapocostudiatoe,perquantoriguardalaSardegna,affrontatoquasisoloall’internodiundiscorsopolemicosull’identitàsardaesuisuoivalori. Negli anni e nelle Facoltà che ci riguardano “il pendolarismo” si connotòper lapresenzastabileeprotrattanel tempodimoltiprofessoriesterniche lasciaronoun’improntaegarantironocontinuitàdidatticaeformazionescientificaapiùgenerazionidistudentiediallievi.Lalontananzaneltempo─equindiildistaccodaicontrastiinterniparticolarmenteaspriintornoalSessantotto,dallepoliticheconcorsuali,dalledifficoltàdellavitaquotidiana,─accentual’immaginediunastagionefelice;edelrestotalifuronoquegli anni per quanto riguarda i fermenti culturali, il rinnovamento disciplinare, laricchezza d’esperienze e di conoscenze e, di conseguenza, il livello della produzionescientificaedell’attivitàdiricerca. Abenvedereancheelementisicuramentenegativi─qualil’insularitàeildisagiodell’attraversamentodelmare,iridottispazidelleFacoltà(soprattuttonellavecchiasedediViaCorted’Appello)cheobbligavanoallacondivisionedi studi, scrivaniee sedie,il non sempre facile aggiornamento librario specialmente per quanto riguardava lepubblicazionistraniere,lamancanza,permoltediscipline,dibibliotechespecialisticheeinognicasolalontananzadallegrandibiblioteche,dagliarchivinazionaliedaiprincipalimusei,─concorseroadintensificareirapportitracolleghi,afarvolgerelosguardoversosettoridisciplinaridiversidalproprio,asvecchiaremetodieconcetti. IntalmodoricordaqueglianniGiuseppePetronio:

    «Eneinoveanni[dal1955al1964]diCagliaricontribuiiconqualcheamicoe collega a fare della Facoltà un centro vivo di cultura; tanti vincitori di concorsiuniversitarilascelsero,invitatidanoi,comeprimasede,equalcunovirimaseperannievifecescuola.Cagliarieraancoraunacittàdiprovincia,enoi,professori“pendolari”,abitavamotuttiallostessoalbergo,pranzavamoallostessoristorante,passavamoassieme

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    lenostreserate.Furonoabbuffatediintelligenzaedicultura,aperturesconvolgentisulmondo:ErnestoDeMartinoeAlbertoCireseciportavanol’antropologiaculturaleeglistudimodernidelletradizioniedelleletteraturepopolari;PaoloRossieCesareVasoliciaprivanovedutenuovesullastoriadellafilosofia;PietroRossi,alloraquasiunragazzo,avevagiàpubblicatoisuoiprimilibrisullostoricismo;CorradoMaltesepreparavailsuovolumesullastoriadell’artemoderna;LuigiHeilmannciintrodusseallostrutturalismo;AlbertoDelMontelavoravaalromanzopoliziesco…Ciaccapigliavamoserate intere,maimparavamotanto,tutti».

    «[…]proprioquiaCagliari (edèunadelle tantegrossecoseche iodebboaCagliari,unadelletanteragionidellamiariconoscenzaedelmioaffettopertuttociòcheCagliariinqueinoveannimihadato,edèstatomoltissimo),c’erastataquiaCagliarilascopertadiGramsci.Unascopertafondamentale,unadiquellecosechesegnanopertuttalavita. Cifuanchelafelicecontingenzadiesserequialavorareconunostraordinariogruppodiprofessoriprovenientidaogniparted’Italia.Litigavamocomesilitigainogniuniversitàchesirispetti,ecomesidevelitigareinogniluogodovesidiscuterispettandosi;noicirispettavamoederavamograndiamici. Facemmo inquegli anni “unagrandeabbuffata”di cultura.Primanella sedediviaCorted’Appelloepoiqui,nellanuovasede [SaDuchessa], epoi tutti assiemeallostessoristorante,allostessoalbergo,acerticaffè,“IlGenovese”,unaltrolungoviaRoma,doveciincontravamo.Avevamoprogrammaticamentefattovenireainsegnaredanoigiovanidocentidigrandevalore,percuilaFacoltàdiLettereequelladiMagisterodi Cagliari per un decennio costituirono un grosso fatto culturale italiano (che poi ècontinuatoalungo,dandoisuoifruttianchepiùtardiconi“figli”ei“nipoti”diquellidiallora). Qui ci incontrammo uomini che portavano esperienze diversissime, quipassammo dalla nostra cultura, da quella che ognuno di noi per ragioni di età avevavissuto─cioèunaculturamonodisciplinare─aunaculturaveramenteinterdisciplinare,incuil’antropologiaculturalesiincontravaconlapsicologia,eciincontravamoconlapedagogiadiCapitini,conlanuovastoriadell’artequalecelainsegnavaMaltese,conlostrutturalismoportatocidaunodeimaestridelpiùsanoeprimostrutturalismo,cioèLuigiHeilmann,conlanuovafilosofiacheciportavatraglialtriLuporini,conl’antropologiaculturale di Cirese».

    Sono due pagine di Giuseppe Petronio tratte da Le baracche del rione americano. Un uomo e il suo secolo(Milano,EdizioniUnicopli2001,p.94)edaQuegli anni a Cagliari in Dialoghi di un anno. Storia cultura e società nella Sardegna di oggi, IstitutoGramsciperlaSardegna,Cagliari,Tema2003,pp.53-54)chebenrispecchiano

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    ilclimadiquegliannieifruttidellaconvergenzaaCagliaridiintellettualidialtolivello;esonotralepaginepiùintenseepuntualichesianostatepubblicate,insiemeatuttalasezione “Unuomo e il suo secolo.Omaggio aGiuseppePetronio” del citato volumedell’IstitutoGramsci,allepaginediAlbertoM.Cirese(Mezzo secolo dopo)introduttivealvolumeAll’isola dei Sardi. Per un anniversario. 1956-2006,Nuoro,IlMaestrale 2006,al volumecuratodaPietroClemente eEugenioTesta Insegnamenti di Alberto Mario Cirese,Roma,CISU2002, allo scritto di PietroRossi,Giuliano Gliozzi e l’ambiente filosofico cagliaritano,in“RivistadiStoriadellaFilosofia”,1994.Aquestitesti,grazieinparticolareaCirese,aEugenioTesta,aMariaTeresaMarcialis,orapossiamoaggiungerealcunepaginediCireseinricordodiGregorioSerrao(2002),diGiorgioCusatelli(2007)ediRaffaeleAmaturo,lastesuradattiloscrittadellerelazionidiMariaTeresaMarcialisediPietroRossi lettealConvegnodedicatoaGiulianoGliozzi, la relazionediMariaGraziaBonannodell’Università“TorVergata”diRomacheaccompagnòla“propostadinominaademeritodelprof.BenedettoMarzullo”,scrittituttiche,purnellalorodiversità,completanoilquadrogeneraledelclimacagliaritanoedintegranol’elencodeipendolari6. Petroniotoccaalcunipuntifondamentali. Inprimoluogo,ildebitoindividualeneiconfrontidell’UniversitàdiCagliari:l’esperienzacagliaritanavistacomemomentodimaturazione,d’arricchimentoculturaleediriflessionesunuovipercorsi;undebitoedunriconoscimentochepermolti(PetronioeCiresetraquesti)hannocomportatol’instaurarsidiunlegameaffettivoescientificochenonsièdissoltodopoiltrasferimentoadaltreUniversità. In secondo luogo, la coscienza di aver contribuito a fare di due Facoltà,considerateperiferiche,deipuntidiriferimento,grazieallaprogrammatachiamata(certoanche legata a posizioni politiche e ad operazioni “baronali”) di docenti di notevolespessore, portatori di nuove idee e d’insegnamenti non ancora presenti e talora pocorappresentati nelleUniversità italiane. La lunga (e sicuramente incompleta) (ma vedigli Allegati B) lista dei docenti esterni di quegli anni comprendeGiuseppe Petronio,Carlo Salinari, Mario Baratto, Gennaro Barbarisi, Raffaele Amaturo, Guido DavicoBonino,LuigiHeilmann,EnzoEvangelisti,AlessandroPerosa,AlbertoLimentani,LuigiRosiello,AnnaePaoloRamat,AnnaRadicchi,DarioPuccini,GiancarloFasano,CesareCases,GiorgioCusatelli,BenedettoMarzullo,GregorioSerrao,VincenzoUssani,BrunoLuiselli,MarioTorelli,EnzoTagliacozzo,GiulianoProcacci,PaoloSpriano,AlessandroGalanteGarrone,RobertoPracchi,AldoCapitini,MarioAlighieroManacorda,CesareLuporini,CesareVasoli,PietroRossi,PaoloRossi,EttoreCasari,AnnaAnfossi,CorradoMaltese, Gillo Dorfles, Ernesto De Martino, Clara Gallini, Alberto Mario Cirese etanti altri; nomigià illustri odiventati tali.Anche senon insegnaronoaCagliari tutticontemporaneamente, seper alcuni si trattòdiunbreveperiodo, se talora le trasfertecagliaritanefuronofugaci,senonfratutticifuunrapportoamicale,tuttiinqualchemisurarappresentaronoun’occasioneditempestivaintroduzionedinuoveideeepubblicazioni,

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    econtribuironoadalimentareladiscussione,anchemoltovivaceericcadicontrasti,sulmarxismo,suiQuaderni del carcere di Gramsci7,sullenuovefrontieredellastoria,sullalinguisticagenerale,sullostrutturalismo,sulformalismo,sullasemiotica,sullescienzesocialiedemoetnoantropologiche. E c’è infine, nei passi di Petronio sopra citati, la memoria di alcuni luoghicagliaritani.Cagliari,cittàinqueltempomenodispersivadioggisottol’aspettoumanoma anche meno ricca d’offerte culturali, era vissuta in modo diverso dai professoriesterni e dai professori locali; questi ultimi avevano la loro casa e la loro famiglia,impegni,amicizie,ritmidivitaedanchedilavoroseparatedallavitadiFacoltàederanostrettamentelegatiallacittàealterritorio.Permoltidocentiesterni,lacittà(etalorapiùgeneralmentelaSardegna)furappresentatasoprattuttodallospaziocompresotrailportool’aeroporto,l’albergoJolly,iristorantielaFacoltà;iperiodidipresenzaaCagliariinqualchemodocomportavanounmomentodidistaccodallavitaquotidianaefamiliare8 edun’immersionetotalenell’attivitàaccademicaediricerca,tantopiùchepermoltianni(almenofino alle occupazioni delSessantotto) quasi tutti i docenti disponevanodellachiavediingressoallostabilediSaDuchessacosicchéerapossibileaccedereallaFacoltàanchedopol’orariodichiusuraenellegiornatefestive. Iduemodidivitasegnaronounadelledivisionitrasardiecontinentali,manonsipuòcertoparlaredidueblocchidistintiancheperchélaFacoltàfusempreilpuntodiconvergenzaeperchésistrinseroancherapportiamicalied’ospitalità;lefratturetrasardiecontinentalimaancheinterneaidue“gruppi”,làdovecifuronoscaturivanodaproblemicontingentiedaposizionidifondocontrastanti,inanniduri,difficili,diforticambiamentiatuttiilivelliedintuttiisettori.NellenostreFacoltà(comeunpo’ovunqueinItalia)la supremazia degli studi classici era fortemente sentita e contribuiva ad una visionenegativa delle scienze sociali; in un periodo in cui gli studi sardi, soprattutto storici,archeologici e linguistici si stavano rinnovandoeaffermandonelmondoaccademico,nei confronti di chi “veniva dal mare” riaffiorava spesso, ed almeno inizialmente,l’anticadiffidenzadell’isolano.Tuttaviasarebbeerratal’immaginediunaSardegnafuoridel tempo, immobile, con intellettuali locali chiusinel conservatorismoeconFacoltàimpermeabilialleinnovazioni.Gliannidicuisistaparlando,ormailontanianchenellamemoriaepococonosciutidalleultimegenerazioni,sonoquelli,comesièdetto,deitantifermentiimportati,masonoancheglianni─ricchidistimoliperchivenivadafuoriedesideravaavereunavisioneampiadellaSardegnaelavoraresulterritorio─incuiglistoricisardieranoimpegnatiinunasistematicaricognizionearchivisticasoprattuttoinSpagna,incuiLilliuelasuascuolamettevanoinlucefondamentaliaspettidellaculturanuragica,incuiAntonioSannaapprofondivaildiscorsosullalinguisticasarda;esonotral’altrogliannidiAntonioPigliaru(La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico, 1959)edellarivista“Ichnusa”natanel1949erinnovatanel19569. Il trasferimento nel 1961 dalla vecchia sede di Via Corte d’Appello (nella

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    qualeidemologicondividevanounastanzacongliitalianistiedifilologiromanzi)allanuova a ‘SaDuchessa’ (dotata, almeno nei primi tempi, di spazi adeguati al numerodei docenti e degli studenti) diede respiro agli istituti ed alle biblioteche sia generalisia specialistiche.L’Istituto di FilologiaModerna (tra le basi poi delDipartimento diFilologieeLetteratureModerne)cuiafferivanoancheidocentidiStoriadelleTradizioniPopolari,rappresentòunodeiprincipalicentrid’aggregamentodellaFacoltàdiLettere.Labiblioteca specialisticadell’Istituto, che comprendeva ancheunabuona sezionedidemologia, fu particolarmente curata da Cirese, direttore dell’Istituto, che studiò unsistema d’ordinamento dei libri, a volte criticato, ma che suppliva all’assenza, nellebiblioteche comuni, di cataloghi a soggetto. Tale biblioteca fu luogo d’incontro tradocenti,giovaniassistenti,studentielaureandi,fucentrodistudioediricerca.L’Istituto(comepoiilDipartimento)portòavantinumeroseattivitàculturali(conferenze,seminari,convegni)seguiteanchedaunpubblicoesternoallaFacoltà(madelrestol’ideacheleUniversitàsianochiuseinunatorred’avoriosenzaporteesenzafinestreèabbastanzairreale).Neltentativodidarestabilitàagliincontrimultidisciplinarinacqueil“CircoloFilologico Linguistico Letterario ‘Folgore da San Gimignano’”(di cui fu principaleanimatoreAlbertoLimentani)chesisarebbedovutoriunireascadenzefissetral’altroperesporreediscuterelericercheincorso;ebbebrevevitaforseperchéfummotuttiincalzatidaicrescentiimpegnididatticieforseperunacronicamancanzadifondi. Dituttociòrimangonosegnisparpagliatitralenostrecarteevaghiricordi:

    * la fotocopia di un’antica stampa intitolata Isolano di Owhyhee che uccise il Capitan Giacomo Cook corredatadaalcuniversidiGiulianoProcacci:“La pensée sauvage”. Chi lo spirito mi accese?\ Fu il Pensiero di Cirese. \ Chi diresse il mio coltello? \ Fu il Pensiero di Rosiello \ G. Procacci:ignoratadaglistudentioosservataconsguardointerrogativo,talestampaperanniedannihadecoratolaportadiingressoallostudiodiStoriadelleTradizioniPopolari,insiemeadundisegnocaricaturalefattonel1968daunastudentessaduranteunalezionediCiresesullastrutturadeiproverbi.Aquestimaterialipossiamooraaggiungere,emersidaipreziosicassettidiCirese,altriversiscambiatitraCireseeProcacci(vediAll. B);

    *anchealcunetesidicuifusecondorelatoreCiresevannoaldilàdiunaordinariacorrelazioneesonoindicativedieffettivicomuniinteressi;cosìlatesidiCaterinaPala,Le forme della panificazione cerimoniale nel Logudoro e le decorazioni artistiche locali assegnatadaCorradoMaltese(1967-1968),latesidiGiovanniMurineddu,Storia della poesia dialettale gallurese dalle origini al 1800 assegnata da Petronio (1962-1963)equella, egualmentediPetronioedel1959-1960, fattadaClaraFarnesi su Il mondo popolare nell’opera di Grazia Deledda;adunaconvergenzadiinteressitralalaureanda,CireseeLilliusideveanchelatesidiRosaLosengo,Folklore della terra e delle pietre

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    in Sardegna (1960-1961).Altre correlazioni rappresentano momenti di passaggio daun docente ad un altro o dimodifica del piano di studi da parte del laureando; cosìalcune tesi assegnate daErnestoDeMartino o daClaraGallini e discusse daCireseodaDelitala:AnastasiaMolinu,Pratiche magico-religiose e cattolicesimo nei Sinodi sardi (1965-1966,probabilmenteassegnatadaE.DeMartino,ediscussadaA.CireseeC.Gallini);AnnaMuscas, Il folklore religioso nell’opera di padre Bresciani (1962-1963,discussadaE.DeMartinoeA.Cirese);SergioCoccoi,Il folklore religioso sardo nei libri di viaggio in Sardegna dal 1780 alla fine dell’800 (1965-1966,probabilmenteassegnatadaE.DeMartino,ediscussadaC.GallinieA.Cirese);ErnestinaCasti,Fogli volanti di canzoni sarde (1972-1973,assegnatainoriginedaC.GalliniepoidiscussaconE.Delitala);intuttiicasiquesti“passaggi”hannoavutonotevoleimportanzaperillavorodelnostrogruppoperchéhannosegnatol’iniziodifilonidiricercacheabbiamoproseguitosistematicamentecomeleindaginisullefontiottocentescheeinparticolaresuiviaggiatorielacatalogazionedeifoglivolanti(vedi§3Percorsi);

    * alla rinfusa sono stati conservati depliant e programmid’alcuni importanticonvegni tenutisi a Cagliari e promossi dalle due Facoltà, dall’Istituto di Filologiamoderna (tra cui Oralità e scrittura nel sistema letterario,1980)epoidalDipartimentodiFilologie e Letterature Moderne (tra cui Metamorfosi, mostri e labirinti,1990;Naufragi, 1992;Lo straniero,1994;Il segreto,1998)ediConvegniinternazionalieinterdisciplinariaiqualiparteciparonodocentidellaFacoltàedell’Istituto(tracuiStrutture e generi della letteratura etnica,Palermo1970;Tutto è fiaba,Parma1979)echefuronooccasionediulteriori incontri con importanti studiosi (All. B;vedi§3Percorsi)10;

    * ad un’intensa collaborazione interdisciplinare rinvia il programma di unseminario congiunto per gli studenti diAntropologia Culturale e di FilosofiaMoraledell’anno accademico 1966-1967 coordinato daAlbertoM. Cirese e da Pietro Rossirelativoal“concettodicultura”cuiparteciparonotraglialtriMarioCostenaro,PietroClemente,MimmoBua;edinfine,unarelazionesull’attivitàdidatticasvoltadaCireseperilcorsodiAntropologiaCulturaledel1970-1971citale«25esercitazionitenutedaidott.G.Gliozzi[all’epocagiovaneassistentediPietroRossieprematuramentescomparsonel1991],P.G.Solinas,P.Clemente,G.Angioni»(All. C;vedianche:P.RossiinAll. B); *alConvegnopalermitanodell’aprile1970,Strutture e generi della letteratura etnica,siriannodalavenutaaCagliaridiA.J.Greimas,dell’EcoledesHautesEtudesdiParigi,cheavevatrattoleconclusionidelsimposiodiPalermoederaunodeipuntidi riferimentoneldibattito sullo strutturalismoenell’analisi formaledel racconto.Diquesto evento, inserito nell’attività del citato Circolo Filologico-Linguistico, restavaun ricordo impreciso (quello di una bella locandina, preparata a mano da Cirese con

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    pennarello nero e cartoncino colorato) e una traccia nella corrispondenza (una letteradel 1973 in cui Greimas ci ringraziava per l’omaggio del volume Plastica effimera in Sardegna che diceva avergli ricordato «ma visite à votre musèe du pain» (All. F).Nell’apriledel2010,grazieallacortesiadiCireseedall’organizzazionedelsuoarchivioprivato, ilnostro l’ArchivioADSsièarricchitodiessenzialisupportidocumentari: lafotocopiadellalocandinaegliappuntisuldibattito.Lalocandinaannunciacheil«21-22aprile[1970]ore17\Bibliotecadell’IstitutodiFilologiaModerna\J.A.Greimasterràdueseminarisull’analisidelracconto»ilprimodeiqualisu«l’instaurationdusujet,conesame di Perrault, Le petit Poucet, Maupassant, Deux amis » seguito da discussione e il secondodedicatoa«rispostediGreimasalledomandechegliverrannoposte».FuCireseacoordinareildibattito,edintalmodosispieganogliappunti,orapreziosi,etrasmessifinoanoi:oltreallequestionipiùsostanziali,ladiscussioneoggiinteressaancheperinomidegli intervenuti:GiorgioCusatelli,GabriellaDaRe,GiancarloFasano,AlbertoLimentani,SandroMaxia,PaoloRamat,LauraSannia,PierGiorgioSolinas,ilneurologoHrayrTerzian,laprof.ssalicealeAdonellaDiliberto(All. B).

    1.3. Gli anni di Cirese: 1957-1972 LerelazioniannualietriennalicheciascundocentedovevapresentareallaFacoltàealRettoratocostituisconounadellefontidocumentarieconfluitenelnostroArchivio.Da alcune delle relazioni diCirese citiamo passi che, fuori dal contesto, sono banalicuriositàmanellarealtàrispecchianosituazioniprotrattesineltempoechepesaronosulregolaresvolgimentodell’attivitàdidatticaedellaprogrammazionescientifica(All. C).

    Nellarelazionefinaledell’annoaccademico1958-1959Ciresescrive:

    «Desiderata. Un proficuo incremento dell’attività didattica e scientificapotrebbeessereassicuratodall’acquistodiunmagnetofonodiadattecaratteristichecheconsentirebbedieffettuareinmodoautonomoesenzagraviproblemidiorganizzazioneedifinanziamento inchiesteedesercitazionisulcampo,echepermetterebbeanche lacreazionediuna raccoltadi registrazioni sunastro sia con rilevazionidirette, sia conl’acquisizionediunacopiadelmaterialeconservatopressoilCentroNazionaleStudidiMusicaPopolarediRomailcuiversamentosudischièinvecedifficileecostoso. La disponibilità autonoma di una stanza, anche se piccola, faciliterebbenotevolmentelosvolgimentodell’attivitàdidattica»

    el’annodopo:

    «Ladotazionediunregistratore,concessodallaFacoltà,hapermessononsolodieseguireascoltidinastriregistratiinaltreoccasioni,maanchel’iniziodiunaseriedi

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    sopraluoghie registrazioni,unitamenteagli studenti […]. Restaancoranon risolta laquestione dei locali».

    Comesièdettoiltraslocoa“SaDuchessa”elariorganizzazionedegliIstitutirisolse, almeno in parte, il problema dei locali e delle biblioteche specializzate; lodocumentaindettagliounarelazionediCiresesultriennio1962-1965:

    «Gli anni accademici 1962-1965, oltre alle normali attività didattiche escientifiche,hannovistoavviarsierealizzarsidueimpresedicaratterepiùgenerale:lacreazione e l’organizzazionedi unprimoconsistentenucleobibliografico strumentale(connessoancheconlasistemazionedefinitivadeilocalidell’IstitutodiFilologiaModernadi cui l’insegnamento di Storia delleTradizioni Popolari fa parte), e la preparazioneremotadell’AtlanteDemologicoSardo. Inordinealprimopuntobasteràdirecheoggi l’insegnamentodiStoriadelleTradizioniPopolaripuòavvalersidiunaattrezzaturabibliograficaconsistentee inviadi continuoaccrescimento, cheè stata realizzata sia conacquisti, sia con richieste adaltreBibliotechedidepositodiopereatempoindeterminato,siaconcopiefotostaticheoxerografichedivolumi,collezionidirivisteecc.Tuttoilmaterialeèstatosistematoconcriteridi facileaccessibilitàdapartenonsoltantodegli studiosigiàesperti,maanchedeglistudenti.Inuovilocali,edilcontemporaneoordinamentogeneraledellaBibliotecadell’Istituto(curataanch’essadalloscrivente,nellasuaqualitàdiDirettoredell’Istitutostesso, con il validissimo aiuto dellaAssistente dott.ssa Delitala), hanno facilitato ilraggiungimento di una sistemazione efficiente del materiale bibliografico, anche sehannoaumentatonotevolmenteillavoropreparatorio.Insostanzapuòdirsiche,sepureancoralargamenteinsufficiente,esisteoggiunnucleobibliograficostrumentaledibasecheviceversamancavainmodototaleneglianniaccademiciprecedentiaquellicuilapresenterelazionesiriferisce».

    In apertura di All’isola dei Sardi(Nuoro,IlMaestrale2006,Mezzo secolo dopo, pp.7-12)CiresericordaisuoidueprimisbarchiinSardegna(nel1956inoccasionedelVICongressonazionaleditradizionipopolarienel1957periniziarel’insegnamentoaLettere);sonopaginedaleggereemeditare(cosìcomebisognerebbeleggereorileggeretuttoilvolume): «Quelmio primo arrivo in Sardegna fu per ilVICongresso nazionale delletradizioni popolari che si tennedal 25 al 30 aprile del 1956. I lavori cominciarono aCagliari; e fu qui che, nell’Aula dell’Istituto di anatomia, il 26mattina tenni lamiarelazione(oltrealtesto[…]menerestanoduefoto:nell’Auladell’Istitutodianatomia,untavolodipresidenzadesolato;AngeloMonteverdi,nobilefiguracanuta,chevisiede

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    comeaggrovigliato;BiancaMariaGalanti che,mentreparlo, sulla lavagna scrive: ‘Ilpranzoufficialesiterràoggi26alleore13allaSirenetta’).Ilgiornodopo,27aprile-sostandoa Isili,Laconi,Aritzo,Desulo,Tonara─ci trasferimmoinpullmanaNuorodoveil28sisvolselaterzatornata.Il29ilavorisiconcluseroaSassari,edilìpassammoadAlgheroperpernottarvi. Ilgiorno30─perTorralba,NuragheS.Antine,Oristano,Barumini─tornammoaCagliari,einfineilprimomaggio,daglialtibalconiprivilegiatidel Palazzo Civico, stupiti ci affacciammo sul lento solenne fiume processionaledi Sant’Efisio.Culmine d’un viaggio che fu tutto di rara intensità e bellezza, e dopomezzosecoloancorameneduranole immagini: lerossevestidelledonnediDesulo,alloraancoradiusoquotidiano;MaxLeopoldWagnerchelungoilviaggiomispiegaval’originedegliarticolideterminativilogudoresiecampidanesi(echepoimionoròdellasuaattenzionescientificaedellasuaamicizia);DiegoCarpitellachenelloscurirsidellasera,sulpullmanchetrasferivafuoriNuoronoicongressistipiùgiovanirimastiesclusidalJolly,adognisobbalzantecurvaridevasommessorabbrividendoperunimmaginarioassaltodeibriganti;Dessa,ossiaJelkaRibaricdelMuseoetnograficodiZagabria,chequando giungemmo a Cala Gonone─ che splendido regalo fu non averci alloggiatoalJolly!─stupefattagridavaalla lunavedendola levarsienormedalmare invecechetramontarvi, come nella sua Croazia (e fu amicizia con lei, poi a lungo durata neglianni)…Quim’ècarorammentarechel’amicoMarcelMaget,etnografoemuseografofrancese di alta qualità, rimase anche lui stregato: da NewYork, quattromesi dopo,miscrisse:“L’eloignementmefaitapprecierdavantage lecharmedenotrevoyageenSardaigne”;enel1986:“Jemesouviendenotrepremiercontactdans‘LaLapa’.EtduvoyageenSardaigneetdelafêtedeSant’Efisio”.Initalianoaggiunse:“Tempofa!”,ossiatrent’anni. PocodopoilCongresso,semprenel1956,conseguiilaLiberadocenza:nullaachevedereconlaSardegna,etuttaviamiportòdinuovonell’isola.Senzaqueltitolo,infatti, non avrei potuto ottenere quell’incarico per l’insegnamento di Storia delletradizionipopolarichemifuaffidatonel1957dalConsigliodellaFacoltàdiLettereeFilosofiadiCagliari(amaggioranza:GiovanniLilliu,PieroMelonieVincenzoUssanicontrari,eda favoreAlessandroPerosa,AlbertoDelMonteeGiuseppePetronio,miopatronoinquell’evento:trecontrotre,maprevalseilvotodelpreside,DelMonte).FucosìchesbarcaiperlasecondavoltainSardegnail5dicembredel1957.All’attracco,ore9diunlimpidomattino,congratasorpresatrovaiPetronioadaspettarmisulmolo:ilgrandeitalianistaeravenutoaguidarmiamicofinoallaScaladiFerro,l’albergo,chenelgiardinettoantistanteenell’intricodeicorridoipoimiparveserbarel’ecodeipassidegli illustri ospiti antichi, daDavidH.Lawrence aVittorio Santoli; e poi su su perl’imperviasalitafinoallaFacoltàche,buia,stavaallorainViaCorted’Appello,quasiincimaaCastello.Comiciòcosìlamiapendolaritàsarda,poidurataquindicianniaregolarisettimanealterne(eLilliucoscienziosovenneatuttelesedutedellamiaprimasessione

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    diesami:nenacqueefiorisceancoraunaveraamiciziachetrairicordiisolanièdeimieipiùcari). Ilprimocorsodilezioni,1957-58,fudiargomentononsardo:nonnesapevoabbastanza(diSardegnaavevoscrittopocopiùchelenotedel1955suMiele amaro di SalvatoreCambosuesuidocumentaricinematograficidiFiorenzoSerra:poiliconobbiambedueedivenimmoamici).Mimisiastudiare,però,egiàl’annodopo,1958-59,poteidedicarelelezioni(equasitrecentopaginedidispenseciclostilatedacuipoinacqueroduelibri)allastoriadeglistudidipoesiapopolaresarda,daunlato,edall’altroallemieprimeanalisimetriche:fulascoperta,perme,deivertiginosimeccanismidell’artedeltrobearedellalucidanitidezzadei mutos e dei mutettus.Econtinuandosubitoascavare,1960,MadaoeLaMarmoramiaprironolastradaascoprirel’universoadisponibilitàlimitata dei beni disegnato dalla logica soggiacente alla assegnazione collettiva dellesortidelgiocodiOzieri.Infinedilìapoco,felicitàdellostudio,ciful’incontroconipanisardicerimoniali,nel1965.Così,inquellungoquindicennioepoineitantietantianniseguenti,finoadoggi,m’èaccadutodivenirscrivendopiùdimillepaginesarde,forsechisamilleecinquecento.Sparsecomesonoindecinedipubblicazioni,perqualcheannohoaccarezzatoilsognodiristamparle:presuntuosopensavoche,sistematicamenteriuniteeresepiùreperibili,potesseroservireaqualcunoogiovareaqualcosa.Nonèstatocosì,perincuriaeditoriale,esopraggiungeinvecelamalinconiadeglianniversari.Misilasciaddolcirlacon la ristampadi trescrittiantichiedicinquenotepiùrecenti:unmondosardo scomparso e il suo compianto. Pedanteria cronologica mi porta ad aggiungere, in appendice,iltestodiquellarelazionecongressualeche,comegiàdettopiùsopra,tenniaCagliariil26apriledel1956:nonfudiargomentosardo,mafuilmioprimodiscorsodistudiosonell’isola,efuradicedelmiosuccessivoteorizzarecagliaritanosuidislivellidicultura.Altuttoaccompagnolalistadellepiùchecinquantamiepubblicazioniisolane:rimaste disiecta membrafinqui». Moltipassidiquestoscrittosonorimarchevoli,acominciaredaimomentipiùmemorialistici e “sentimentali”: la scoperta,noncerto folkloristica,maemotivamentefortedell’isolaconisuoicolori,congliautobustraballantielestradetortuose,conilmareelalunaaCalaGonone,conlaprocessionediSant’Efisio;ilprimoimpattoconCagliari,colporto,conlostoricoalbergoScaladiFerro,conleviediCastelloel’anticopalazzodiViaCorted’Appello;ilmalinconicoricordoditanticolleghieamicichenoncisonopiù.Mainparticolarmodo,conriferimentoallastoriadeglistudidemologicieallaformazionedellascuolaciresiana,èessenzialesottolineare:

    * la distratta attenzione prestata alla lettura della relazione congressuale diCirese (Gli studi demologici come contributo alla storia della cultura)cheponevaunaseriediproblemieconcetti(dalterminedemologia,allanozionedidislivellidicultura)

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    cheverrannoinseguitosviluppatiechesiimporrannonelmondodeglistudi.NelgirodiqualcheannolapresenzadiCiresesaràcentrale,pergliorganizzatoridiqualunquemanifestazionecostituiràunprivilegioeunagaranziadisuccesso;

    *laposizionedellaFacoltà(trevoticontrotre)eilpensieroche,senonfossestatopresideAlbertoDelMonte,noiogginonsaremmoquiafarelastoriadell’ArchivioADS;

    *lanascitadell’amiciziaconGiovanniLilliu,basatasustimaerispettoreciproco;edèquiilcasodiricordarechelapresidenzadiLilliuall’ISREfuanchel’iniziodiunapiùstrettacollaborazioneconilnostrogruppodiricerca;chesu“StudiSardi”(rivistanatanel1934adoperadiBachisioR.MotzoenegliannidicuiparliamodirettadaLilliuinquantodirettoredell’IstitutodiStudiSardiepoidellaScuoladiSpecializzazioneinStudiSardi)furonopubblicatiimportantilavoridiCireseecheingenere“Studisardi”furivistamoltodisponibileneinostriconfrontiecosìcomedapartenostravifusempre─efinoal2009─collaborazioneconlaScuoladiSpecializzazioneedisponibilitàcomedocenti;

    * l’onestà intellettuale, il rifiuto dell’improvvisazione ed il bisogno (quasi ildovere)di studiare inmodoorganicoeapprofondito ilmondosardo: tratti chehannocontraddistintogliannicagliaritanidiCireseechepoiabbiamocercatoditenerepresentianchenelnostrolavoro.

    «Ilprimocorsodilezioni,1957-1958,fudiargomentononsardo:nonnesapevoabbastanza[…]mimisiastudiare[…]egiàl’annodopo[…]poteidedicarelelezioni[…]allastoriadeglistudidipoesiapopolaresarda[…]»scriveCirese,ricordandolesuerecensioni a Miele amaro diSalvatoreCambosue adalcunidocumentaridiFiorenzoSerra. “La Lapa”, la bella rivista fondata da Eugenio Cirese e diretta da Eugenio eAlberto Cirese11,hacostituitounponteversolaSardegna.Sfogliandonelepagine,oltreallerecensionicitate, troviamoilsaggiodiVittorioLanternariDue culti dell’acqua in Sardegna,unanotadiDiegoCarpitella sulle registrazioni fatte tra l’altro inSardegnaperilCentroNazionaleStudidiMusicaPopolare,unalungaletteradiMilkoMaticetovNarrativa popolare in prosa. Quesiti sulla sua storia in Italia, cui diede risposta Pietrina Moretti (A proposito di una leggenda di Sant’Andrea),unanotadiBiancaMariaGalantisu Ballo tondo sardo e sardana di Catalogna ed una di Pietrina Moretti su Contro il malocchio del bestiame in Sardegna, la segnalazione di Bucrani e mimi ottanesi di FrancescoAlziatoreunacitazionedelnumeromonograficodedicatoallaSardegnadi“IlPonte”(1951)edelloscrittodiRaffaelloMarchisulCarnevaleaMamoiada. Lacitazionedeiprimicorsidilezioneedei“risultati”dellostudiodeveessere

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    spiegatapiùindettaglio.Icorsiediprogrammiperl’esamedinormasiarticolavanoinunaparteistituzionale,uncorsomonograficoeunaricercapersonaledellostudente;neicorsimonograficienellericerchepersonalidapartediCireseepoinostre,siebbeunocchiodiriguardoperlaculturatradizionale,manonnecessariamente,ancheperchéladisciplinaavevacaratteregeneraleenonerafinalizzataall’insegnamentodelletradizionisarde12. Rileggere, oggi e tutti di seguito, i programmi dei corsi tenuti da Ciresedà il senso del reale contributo fornito alla costruzione della nuova demologia e adun’impostazione innovativa degli studi sardi. Il primo corso (1957-1958) riguardò lastoria degli studi italiani di poesia popolare; già nel 1959-1960 il discorso si facevamoltopiùampioeladispensainduefascicoli(Orientamenti generali nello studio delle tradizioni popolari e Avviamento allo studio delle tradizioni popolari)13 prelude in alcune suepartiallateoriadeidislivelliinternidiculturaeall’opposizioneculturaegemonica\culture subalterne; argomento del corso del 1961-1962 (e della dispensa prodotta inquell’anno)fuappuntoIl folklore come studio dei dislivelli interni di cultura delle società superiori; taledispensacostituì il testobasilareper laparte istituzionalefinoal1970-1971ecioèfinoallapubblicazionediCultura egemonica e culture subalterne14. Alcuni corsimonograficifuronodiparticolareimportanzaesegnaronoglistudentiegliallievicontribuendoadindirizzarnelericerche:ilcorsosuGramscidel1969-1970(Concezioni del mondo, filosofia spontanea e folclore in Gramsci),quellosullastrutturadeiproverbidel1968-1969(Prime annotazioni per una analisi strutturale dei proverbi;ladispensa,interamente“fatta”daCireseèunodeiprimiesempidellacuraanchegraficamanonesterioremessanellapreparazionediquestiessenzialistrumenti)15, i due corsi su Propp e lafiabistica(soprattuttoilprimo,1966-1967,sullaMorfologia della fiaba e poi la ripresa deldiscorsoproppiano,1971-1972,conl’analisidiLe radici storiche dei racconti di fate e di La trasformazione delle favole di magia),infineifondamentalicorsisulcantoliricomonostroficoesullametricadellapoesiaoraledel1964-1965,1965-1966e1967-1968(Problemi del canto lirico monostrofico; Appunti sugli schemi metrici del canto lirico-monostrofico esaminati nelle lezioni di storia delle tradizioni popolari tenute nell’anno accademico 1965-1966 ) preceduti dal corso monografico dedicato nel 1960-1961 aNiccolòTommaseo(Niccolò Tommaseo e i canti popolari,dispensa). ComericordaCiresegiàilcorsomonograficodel1958-1959fudiargomentosardoevenneaffiancatodaunacorposaeormaiintrovabiledispensa(Introduzione allo studio della poesia popolare in Sardegna); nel 1962-1963, contrariamente al solito, iprogrammi per Lettere e perMagistero furono differenziati e il corso perMagisterotrattòdellastoriadeglistudidipoesiapopolaresardaedebbecometestodiriferimentoilvolume,appenapubblicato, Poesia popolare e poesia sarda nella storia degli studi;l’anno successivo, 1963-1964, “Mutos e mutettus nel quadro delle forme metrichesarde” fu il temadel corsomonografico; ladispensa (Classificazione descrittiva delle

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    forme metriche dei mutos e dei mutettus sardi) anticipavainparteilvolumeincorsodistampa Struttura e origine morfologica dei mutos e dei mutettus sardi.

    Inquestaprimapartedelloscrittoabbiamomenzionatosoltantogliargomentigenerali dei corsi tenuti da Cirese e i titoli delle dispense prodotte; una lettura piùpuntualedituttiiprogrammiperl’esame(ilcheèorapossibileaccedendoallaraccoltacompletaeinoriginalerelativaaicorsitenutidal1957inpoidaCirese,Delitala,AddariRapalloeLecca;All. C)16puòoffrirespuntoadulterioriconsiderazionisulletematicheaffrontate,sulle letturesuggerite,suirapporti traattivitàdidatticaericercascientifica,sulla continuità di alcuni interessi e puòdaremaggiore sostegno al discorsogeneralesull’apporto dell’insegnamento ciresiano. Elementi apparentemente secondari deiprogrammiealcunecaratteristicheesternedeifoglioriginaliedanchedelledispense17, sonoindicatividelprogressivopassaggio,nelcorsodiuncinquantennio,dalla“manualità”alla“tecnologia”(problemidicuisiparleràpiùindettaglioneiparagrafisuccessivi)edocumentanolaprimaformazionedei“figlienipoti”18. Lacartavergatina,lacartacarbone,icaratteridellaLettera22edell’OlivettiStudio,ilciclostile,lexerocopie,lemacchinedascrivereelettricheequelleelettroniche,lastampa, lafotocopiatura, l’informatizzazione,oltreasegnalare lemodificheformalideimaterialididattici(programmi,dispense,noteinformativeeschededilavoroperglistudentieilaureandi)aiutanoariscopriremondidimenticati,aspettidellavitauniversitariaedell’attivitàdiricerca,almenofinoametàdeglianniSettanta,incuilamanualitàdelloscrivereelaconsultazionelibrariaeranoindispensabili,incuilafotografiaesoprattuttola riproduzione dei suoni si avvalevano di apparecchiature elementari ed ‘arcaiche’rispettoalleattuali;infine,iericomeoggi.,bisognavafareiconticonlacronicaesiguitàdeifinanziamentiperlaricercascientificaeleattivitàuniversitarie. Almenodall’annoaccademico1962-1963 iprogrammid’esameprevedevanoperognistudenteunaprovapraticad’indaginesulcampo,provadacondurreseguendoleindicazionigeneralieiquestionarifornitidaidocenti:èl’iniziodellericerchesistematichelegatealprogettodell’AtlanteDemologicoSardo,dicuisidiràindettaglionellepagineeneiparagrafiseguenti(§2e3).

    1.4. Tradizioni Popolari: figli e nipoti I programmie altri reperti connessi all’attivitàdidattica e aquelladi ricerca(registrieschedeindividualideglistudentiiscritti,schedeindividualideilaureandi,cartedidistribuzioneperlocalitàeperargomentodelleinchieste,relazioniannualietriennali,domande di contributi, progetti di ricerca individuali e di gruppo) contribuiscono adocumentare il percorso di formazione dei collaboratori, citati come referenti per glistudenti,delegatiaguidareilavoriditesi,incaricatiditenerelezionieseminari,impegnati

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    inattivitàcollateralieinstudi,ricerche,pubblicazioni. Ametàdegli anniSessanta si eragià formatounprimogruppodiassistentivolontarie,ChiarellaAddariRapallo,EnricaDelitala,RosaLosengoacuisiaggiunsenel1967unborsista,GiulioAngioni.RosaLosengoavevagiàunapreparazionespecificaessendo stataallievadiCiresedurante il suocorsodi studi edessendosi laureataconluinell’annoaccademico1960-1961con lagiàcitata tesiFolklore della terra e delle pietre in Sardegna;cosìpureGiulioAngionilacuitesicostituìunodeiprimicontributiall’Atlante Demologico Sardo. Enrica Delitala e Chiarella Addari Rapallo si eranolaureate(l’una inLettereModerne, l’altra inLettereClassiche)contesi inLetteraturaitalianaeprobabilmentefuronosegnalateaCiresedaPetronio. ChiarellafulaprimacollaboratriceavendolavoratoconCirese,anchesesoloperunbreveperiodotrail1958eil1959,comeèricordatonellarelazioneannualediCirese:«conl’aiutodelladott.ssaChiarellaAddariedialcunistudentisièprovvedutoa proseguire il lavoro (già iniziato nell’Anno accademico 1957-1958) di schedaturaper autori di tutte le opere interessanti lamateria che sono reperibili nelle bibliotechediCagliari,esièiniziatalacompilazionedelcatalogopersoggetti»(All. C).Dopounintervallo Chiarella riprese l’assistentato nel 1966, prima come volontaria, poi comeincaricataeinfinecomeassistenteordinariadal1969al1983,annoincuifunominataprofessoreassociatodiStoriadelleTradizioniPopolarinellaFacoltàdiMagistero(All. C). EnricaDelitalainiziòilservizionel1960enonsidistaccòmaidallaFacoltàdiLettereedalladisciplina,seguendoivarigradinidellacarrierauniversitaria(assistentevolontaria,straordinaria,ordinaria,professorestabilizzato,professoreordinario)19. RosaLosengoiniziòilvolontariatosubitodopolalaurea,intornoal1962,annoincuitral’altro,comegiàricordato,presentòunacomunicazionesuLe Janas sarde al “CongressodiStudiReligiosiSardi”. L’assistentatovolontarioall’epocacostituivailprimoe incertogradinodellacarrierauniversitaria.Sibasavasureciprocafiduciaeperiniziarenoncomportavaaltrocheunasemplicerichiestadelprofessoreedunadichiarazionecongiuntad’assenzadilegamidiparentela;cometutteleformedivolontariatoeraattivitàgratuitaequindi,disolito,comportavalaricercadiunaltrolavororetribuitoche,perunlaureatoinLettere,eraperlopiùl’insegnamentonelleScuoleSecondarie.Quasituttigliassistentivolontarie inogni casonondi ruolodellanostragenerazione edellanostraFacoltà seguironoquestodoppiopercorso, tantopiùche lepossibilitàdiuno sboccouniversitario eranomoltoaleatorie.D’altronde,credodipoteraffermareche,almenoinizialmente,pernostraingenuitàoperchétutelatedalpostosicurochecioffrivalascuola,nonprendemmomoltoinconsiderazionelapossibilitàdiuninserimentodefinitivonellacarrierauniversitaria(dicui ignoravamoimeccanismie lacompetitività);ciattraevapiuttosto lapossibilitàdidedicarci allo studio ed alla ricerca, di stare in contatto con un ambiente di alta cultura e dacuipotevamoimpararemolto,dioperaresulterritorioediprodurrequalcosadinuovo;

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    iltuttounitoadelusioniedifficoltàderivantidall’insegnamentoscolastico. I primi anni furono sicuramente duri anche per i disagi del doppio lavoro,ma li vivemmo senza vittimismi; furono soprattutto anni di grande apprendistato, incui sigettarono lebasidi tutte le successive ricerche sia individuali siadigruppoedincuiciascunodinoimaturòlesuesceltecheinfluironoanchesull’attivitàdidatticaesull’orientamentodellericerche.

    Posteriormente al trasferimento di Cirese a Siena vi furono importantiintegrazioniconl’ingresso,nel1972-1973,diAnnaLecca,ricercatriceegiàallievadiCirese,enel1974-1975diLuisaOrrù,assistenteordinariaegiàallievadellaScuoladiSpecializzazioneinStudiSardi.Mavieranostate,evisarannoinseguito,ancherinunceemodifichevariamentemotivate. Nel1967sitrasferìinGermaniaRosaLosengo,cheerastatavalidacollaboratricenellastesuradeiquestionarienell’organizzazionedelleprimeinchiestesulcampoperl’ADS(vedi§2e3). Verso la fine degli anni Sessanta il gruppo dei demologi aveva perduto lasua compattezza perché in seguito all’attivazione dell’insegnamento diAntropologiaCulturale,nel1965-1966,siformò,percosìdire,unasecondascuolaciresiana(GiulioAngioni,PietroClemente,PierGiorgioSolinas,MimmoBua,FlavioDeiana,GabriellaDa Re, Giannetta Murru Corriga e, successivamente, Paola Atzeni e BenedettoCaltagirone formatisi alla scuola di Ernesto De Martino e di Clara Gallini). GiulioAngioni, pur restando formalmente borsista di Storia delleTradizioni Popolari, trovònell’AntropologiaCulturaleorientamentidistudiopiùconsoniaisuoiinteressidiquellidi tipo prevalentemente documentario e descrittivo dell’Atlante Demologico Sardo.Incaricato dell’insegnamento di Antropologia Culturale nella Facoltà di Magisterodal 1971-1972, ordinario dal 1980-1981 nella Facoltà diMagistero e dalla fine deglianniNovantainquelladiLettereeFilosofia,haorganizzatointornoaséedinsiemeaGiannettaMurruCorriga,GabriellaDaRe,BenedettoCaltagironeePaolaAtzeni,unbelgruppodiallievi(ricercatori,dottoratiedottorandi),coniqualituttiperòabbiamoavutocollaborazionesolosporadicaprobabilmenteperscarsaaffinitànell’orientamentoenelletematichediricercaeperl’afferenzaadaltraFacoltàeadaltroDipartimento. L’ingressodiChiarellaAddariRapalloediLuisaOrrùnelruolodegliassociati,rispettivamentenel1983enel1986,influìsugliaspettistrettamentedidattici(ChiarellainsegnòStoriadelleTradizioniPopolarinellaFacoltàdiMagistero,LuisaAntropologiaCulturalenellaFacoltàdiLettereeFilosofia)manonruppelacontinuitàdegliinteressiedelle ricerchedi gruppocollegabili all’ADS. Il legameconChiarella si è espressoinmodoparticolarenell’attenzioneallafiabisticaesuquestoversantesièintensificatodopo ilpensionamento (vedi§3.5). Il legameconLuisa, sempre impostato suampiacollaborazionesulpianodidatticoesuquellodellaricerca,èstatopurtroppointerrotto

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    dallasuamorteavvenutanel1998. Nelcorsodeglianniciascunadinoi(Anna,Chiarella,Enrica,Luisa)hamaturatolesuesceltemetodologicheedisciplinariindirizzandosiversofilonidiricercadiversidaquelliinizialmenteprevistidalprogettodell’AtlanteDemologicoSardo(vedi§2e3). Luisa, fin dagli anni Ottanta, si volse verso l’antropologia medica e seppeorganizzareungruppodiricercamultidisciplinarebenarticolato,attivo,moltoimpegnatosulfrontedelleindaginisullaculturadellagravidanzaedelparto,sulruolofemminilenellamedicina tradizionale,sull’etnobotanica terapeutica.Laconcentrazionesunuovetematiche(tral’altrofinoaquelmomentoscarsamentedocumentateecherichieserounaspecificametodologiad’indagine)noncomportòunascissionedalgruppodiprovenienzaeformazionecomedimostranovariesuepubblicazionied il fattoche,finoagliultimigiorni,curòlarevisionedituttiisuoiscrittisulCarnevaleinSardegna(vedi§3.6)20. Chiarella,comedimostranoancheiprogrammideisuoicorsid’insegnamento21, fece degli studi sulla narrativa di tradizione orale il fulcro delle sue ricerche, ma siinteressò altresì di antroponimia tradizionale, di antropologia dell’abitare, di saperifemminili,facendotral’altroricerchesulcamposuisoprannomi,sullalavorazionedelbisso,sulricamoedaltrilavoriadago.NegliannidelsuoinsegnamentonellaFacoltàdiMagisteroinstauròunafruttuosa(etuttoraviva)collaborazioneconGiannettaMurruCorrigasutemiaiconfinitraisuoiinteressispecificielaculturamateriale. Enrica ed Anna, avendo sempre afferito all’insegnamento di Storia delleTradizioni Popolari nella Facoltà di Lettere e Filosofia (Dipartimento di Filologie eLetteratureModerne),inpraticahannolavoratoininterrottamenteall’AtlanteDemologicosiaperquantoriguardal’acquisizionedeidatibibliograficiedirilevamentosiaperquantoriguardal’organizzazionedell’ArchivioADS;ciònonesclude,ovviamente,losviluppodiricercheautonomeedivenutenegliultimiannipreferenziali(nelcasodiAnnalostudiodeigiocattolieilciclodell’infanzia;nelcasodiEnricaalcuniaspettideicomportamentifunerari)(vedi§3.7)22. Nei prossimi paragrafi cercheremo di illustraremeglio e con riferimenti piùpuntuali,comesononati,comesisonosviluppatiemodificatinelcorsodegliannil’ADSed il suo archiviodocumentario, quale contributohannodato singolarmente i docenticitati ad iniziare daCirese, quali, a parer nostro, siano i limitima anche i valori delprogettoedeisuoirisultati.Limitievaloriche,ovviamente,dovrannoesseredefinitiinformadeltuttoobiettivadagliesternialgruppo.

    Credoopportunaun’ultima riflessionedi caratteregenerale edall’interno sulnostrogruppodi ricerca. Nelmesedi novembredel 2009, come si è detto all’iniziodiquestepagine,abbiamoavvertitoconpienaconsapevolezzachestavaperchiudersiun’epoca:ilgruppodidatticoediricercastrettamentedemologicoediscuolaciresianaormaicostituitosolodaEnrica,AnnaeChiarellanonlasciavaeredidiretti.

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    E’ ben vero che nel corso degli anni molti neolaureati collaborarono allericercheinatto,all’organizzazionedell’archivio,allostudiodeidocumenti;masitrattòsempredilegamitemporaneiechenonsitrasformaronomaiinundefinitivoinserimentonell’Università.Aldi làdellecapacitàedelle sceltepersonalideicollaboratori, senzadubbio noidocentinonabbiamosaputocompletare la formazionedegliallieviononabbiamoavutol’opportunitàdifarlo;probabilmentesiamostatefrenatedaunlatodaltimoredialimentarevaneaspettativeedall’altrodalsensodimediocrestimaneiconfrontidellanostramateriacheavevaamareggiatomoltimomentidellanostravitauniversitaria. Tuttavia,unosguardoretrospettivoalnostrolavorosiadidatticosiadiricercascientifica,nonciportaarinnegarequestolungopercorso;grazieancheall’ininterrottosostegnodiCirese,io,AnnaeChiarella(efinchévisse,Luisa)abbiamoformatoungruppocoeso,amicale,solidale, lontanoda logichedicarrieraebasatosul rispettoreciproco.ForseancheperquestoCirese,dopoiltrasferimentodell’ArchivioADSaNuoroepoinelcorsodellastesuradiquestepagine,ciscriveva:«grazieperillavorocosìfaticosomacosì importanteperinostristudi:èconsolantel’amorecheportateperi tantiannidi lavoro e di dedizione comuni [...] è bello chedopopiùdi cinquanta anni, insiemesiamoancora»;«misiconfermaillietoapprezzamento[…]colpiscechetuttalavicendaculturaledall’atlanteall’archivioedoltresiastataalfemminile»23.

    Note:1 CopiaselezionatadellacorrispondenzadipostaelettronicaèorainAll. A.2 Sicogliel’occasioneperprecisarechetuttiilaureaticheèstatopossibileraggiungeresonostatiinformatideldeposito.Letesiovviamentesarannoconsultabilisolosecondolenormestabilite.3 Ilvolumeuscitonel2011(ediseguitocitato“Testa”conrinvioallasiglabibliografica,èstatopreceduto,nel2010,daunaversioneinserita in reteeche in fotocopiaeraentrataa farpartedell’ArchivioADS(All. C).Si segnalachemolti scrittidiA.M.Ciresesonodisponibili in rete.4 NonsempreèpossibilescinderequestodiscorsogeneraletraledueFacoltà(diLettereeFilosofiaediMagistero,divenutapoiScienzedellaFormazione)etraivariCorsidiLaurea(Filosofia,LettereClassiche,LettereModerne,MaterieLetterarie,Pedagogia,LingueeLetteratureStraniere)inquantoc’èstataquasisemprecondivisionedeilocali,dellebibliotecheespessodeidocenti.Viceversa,quantosidiràinseguitoapropositodell’insegnamentodiStoriadelleTradizioniPopolari,riguardainmodopiùspecificoilCorsodiLaureainLettere Moderne.5 Fenomenoanalogo,inparticolaretralafinedell’OttocentoeiprimidecennidelNovecento,siriscontrainaltrisettoridelpubblicoimpiego;èbennotoadesempiol’apportodatoaglistudisardi,edinparticolarmodoaglistudidipoesiapopolare,daprofessoridiscuolesecondarieoriginaridel“continente”.6 InAllegato Bsonostatiinseritiitestidipiùdifficilereperibilitàoinediti(vedi§4.Appendice. Indice degli Allegati).7 Occorrericordareatalepropositol’importanteconvegnogramscianocheebbeluogoaCagliarinel1967edacuisileganotantediscussionietantistudi;vedi:Gramsci e la cultura contemporanea. Atti del Convegno internazionale di studi gramsciani (Cagliari 23-27 aprile 1967)acuradiPietroRossi,Roma,EditoriRiuniti1969-1970;traletantecomunicazionianchequelladiCirese,Concezioni del mondo, filosofia spontanea, folclore,vol.2°,pp.299-328.8 Neiraccontienegliscritti,peresempiodiCirese,siritrovailsensodellostarenell’isolaedelritornareallapropriacasa,nelconfinedeldistaccorappresentatodall’aeroportodiElmas:Barattocheadunacertaoradiceva«Stapartendol’ultimoaereo»;Serraocon«gliscatoloniimmensistivatiafaticatraisedili:bamboleperl’amatanipote»(All. B).9 Deidocentilocalihocitatosoltantoalcunideglispecialistiinstudisardi,mailcorpodocentedeltempoebbeancheegregistudiosiinaltrisettori;giustamentePietroRossi(All. B)sottolineailruolonell’IstitutodiFilosofiadistudiosiqualiGiovanniSolinaseAlbertoPala;enonsipuònonricordarel’anglistaVittoriaSanna(presideinannidifficilidellaFacoltàdiMagistero)bennotaeapprezzataoltrei

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    nostriristretticonfini,autricefral’altrodiunostudiosuVirginiaWoolfchecostituisce«unapietramiliarenell’anglisticaitalianadeglianniCinquanta»,ediunapreziosaedizionecriticadellaReligio MedicidiThomasBrownecheebbenumerosiriconoscimentiinternazionali;ringrazioLauraSannaperleinformazionitrasmessemi.10 TraicongressitenutisiaCagliari,madicuinonabbiamoilprogramma,bisognaricordarealmenoquelloorganizzatodaErnestoDeMartinonel1962(Atti del Congresso di studi religiosi sardi,Padova,Cedam1963);parteciparonoconrelazioniancheAlbertoM.Cirese(L’assegnazione collettiva delle sorti e la disponibilità limitata dei beni nel gioco di Ozieri e nelle analoghe cerimonie vicino-orientali e balcaniche , in Atti…pp.175-193)eRosaLosengo(Le janas sarde, in Atti…pp.269-284).11 “LaLapa.Argomentidistoriaeletteraturapopolare”uscìaRietitrail1953eil1955;nel1991vennefattaunaristampaanastatica(Isernia,MarinelliEditore)involumeunicoeconintroduzionediPietroClemente.12 La specificità sarda dell’insegnamento ha riguardato soltanto la Scuola di Specializzazione in Studi Sardi il cui ordinamentodidatticocomprendevaduedisciplinedemo-socio-antropologiche:Antropologia e sociologia della Sardegna ed Etnografia e tradizioni popolari della Sardegna; nel primo anno di istituzione della Scuola, 1971-1972, i due insegnamenti furono tenuti rispettivamente daAlbertoMarioCireseedaEnricaDelitala.13 Cosìrisultanellacopiareperita,mailtitolodelsecondofascicolo(chiaramentecontinuazionedelprimo)derivadaunaindicazionemanualeincopertina;delrestoEugenioTesta(Testa,1959a)attestasoloiltitoloOrientamenti generali…;èperòdanotarecheTestaindicaunnumerodipaginecomplessivo(160)leggermenteinferioreaquellodeiduefascicolicitati(171);ilprogrammadelcorsodel1960-1961fornisceladizione“Avviamento allo studio delle tradizioni popolari”inrelazioneallaparteistituzionalemasenzafareriferimentoalledispenseprodotte.Siconsiderichele“dispense”all’epoca,comedimostranoinostriesemplari,eranodifatturamoltocasalinga;nellanostraFacoltàpervariannifuronodistribuitedaglistoricibidelliPernicianoeMargagliotti.14 Cultura egemonica e culture subalterne. Rassegna degli studi sul mondo popolare tradizionaleebbeunaedizioneparzialenel1971cuiseguìnel1973l’edizionecompleta(Palermo,Palumbo),cioèquellache,nelletanteristampe,formòinostristudentifinoal2009.15 VediinpropositoquantoscrivePietroClementeinIn-segnamenti di Alberto Mario Cirese,Roma,CISU2002,p.10-20.16 Ilfaldonedatoall’ISREcontienelecopieoriginalireperitedeiprogrammicagliaritanidiCiresediStoriadelleTradizionipopolaridal1957-1958al1971-1972ediStoriadellereligionidel1964-1965annoincui,inseguitoaldecessodiErnestoDeMartino,Cireseebbel’incaricotemporaneodiinsegnamentodelladisciplina;ancheinquestocasoilcorsomonografico“IltotemismonellainterpretazionediClaudeLévi-Strauss”,fudiquellichelascianoilsegno.NonsonopresentinelnostroarchiviotuttiiprogrammidiAntropologiaCulturaleprobabilmenteperchétrasmessiaidocentidellamateria.InInsegnamenticit.oltreaicitatiprogrammièstatopubblicatoilprogrammadiAntropologiaCulturaledel1970-1971. Inoriginalesono inseritianche tutti iprogrammireperitideicorsidiStoriadelleTradizioniPopolaritenutidaEnricaDelitala,AnnaLeccaeChiarellaAddariRapallo.NonèstatarintracciataladocumentazionerelativaallaScuoladiSpecializzazioneinStudiSardi.17 LedispensecuratedaCireseedaisuccessividocentisonoentrateafarpartedell’ArchivioADSesonostatedonateall’ISRE,cosìcometuttalaraccoltadellarivista“BRADS”elepubblicazionicollegabiliallericercheinoggetto;purtroppo,comesièdetto,nontutteledispenseelepubblicazionicitatenelcorsodiquestoscrittosonostatereperite.18 Siriprendel’espressionedaicitatipassidiPetronioilqualeovviamenteavevainmentelasuascuola,cosìcomequiciriferiamosoltantoallascuolademologicadiCirese;tuttaviaoccorrericordarechelamaggiorpartedeidocentilocalicheneivarisettoridisciplinariresseroledueFacoltàecrearonoalorovoltanuovescuole,siformarononeglianniSessanta;nonvengonoquicitatisoloperchél’elencosarebbe troppo lungo.19 Diamoquidiseguitoiltitolodeicorsimonografici:“Problemigeneralidellostudiodelletradizionipopolari”(1972-1973);“Problemirelativi allo studiodellapanificazione tradizionale sarda” (1973-1974); “Problemidipoesiapopolare italiana” (1974-1975); “Criteri etecnichedidocumentazione:dallacollezionedeidatiallalororappresentazionecartografica”(1975-1976);“Formeecontenutidellapoesiatradizionalesarda”(1976-1977);“L’inchiestasulcampo”(1977-1978);“Problemidimetodologia:ricercasulcampo;museografia”(1978-1979); “Questioni generali: l’oggetto della ricerca demologica; l’arte popolare ed i problemi della etnomuseografia; problemi relativiallostudiodell’abbigliamentotradizionale”(1979-1980);“Problemirelativiallostudiodell’abbigliamento(conparticolareriguardoallaSardegna)” (1980-1981); “V.Propp: dagli studi sullafiaba a quelli sulle feste” (1982-1983); “Dal formalismo russo al funzionalismopraghese:P.Bogatyrëv”(1983-1984);“Avviamentoallaricercafolklorica.Criterietecnichedidocumentazioneedianalisi.Lanarrativatradizionale.L’alimentazione”(1984-1985);“L’antropologiadellamorte”(1985-1986);“AlimentazioneepaneinSardegna:laprospettivademologica”(1987-1988);“AlimentazioneepaneinSardegna:problemirelativiallarilevazionedeidati,allaschedaturadeidocumenti,alla esposizionemuseale dei reperti” (1988-1989); “Problemi di analisi della poesia popolare sarda. Ragionimetriche” (1989-1990);“Ideologiedellamortenellasocietàmoderna”(1990-1991);“Fontietnografichesarde:lerelazionidiviaggio”(1992-1993);“Vitaprivataevitaquotidiana”(1993-1994);“Aspettidellaletteraturatradizionaleinprosa”(1994-1995);“Avviamentoallametodologiadellaricerca:spoglio,rilevamentosulcampo,analisideidati.Leggendeeleggendeurbane.Ilfolkloredell’infanzia”(1995-1996);“Viaggiecontattidicultura”(1997-1998);“CulturaalimentareeciclodelpaneinSardegna:aspettidellatradizionepopolare”(1998-1999).20 PerunprofilopiùdettagliatodiLuisaOrrùsivedanoin“AM.RivistadellaSocietàItalianadiAntropologiaMedica”,5-6,1998,pp.463-468:TullioSeppilli,In memoria di Luisa;EnricaDelitala,Ricordo di Luisa Orrù;FulviaPutzolu,TeresaUsala,Tesi di laurea su

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    tematiche di antropologia medica di cui Luisa Orrù è stata relatrice,fotocopiainAll. B. 21 Icorsimonograficifuronodedicatia:“IntroduzioneaglistudidifiabisticadaiGrimmaPropp”(1983-1984);“Antropomonimiatradizionalenellesocietàsuperiori;nozioni introduttiveallostudiodellaparentela;sistemitradizionalididenominazionedellepersoneconparticolareriguardoperl’usodelsoprannome”(1984-1985);“Ilnomeelerappresentazionisimboliche”(1985-1986);“Antropologiadell’abitazione”(1986-1987);“Iluoghidellafiaba,iluoghinellafiaba”(1988-1989);“Problemidimetodonelladocumentazione,analisi,edizionedeitestinarratividitradizioneorale”(1989-1990);“Lapoesiapopolaresardatradizionale:studieproblemi”(1990-1991).22 Perunquadropiùdettagliatoedocumentatodituttelequestionirelativeallacarrieraedall’attivitàdidatticaescientificadiciascunodeidocentisirinviaadAppendice (§4.2)edinparticolareall’All. C.DiamoquidiseguitoiltitolodeicorsimonograficitenutidaAnnaLecca:“Laricercademologica.LapanificazionetradizionaleinSardegna”(1991-1992);“L’infanzianellatradizionepopolare”(1992-1993,suppl.L.Orrù\AntropologiaCulturale);“Ilgiuoconellatradizionepopolare”(1996-1997);“IlCarnevaleinSardegna”(1999-2000);“Lafesta”(2000-2001);“L’infanzia”(2001-2002);“L’acquanellatradizionepopolaresarda”(2002-2003);“L’infanzianellaculturapopolare”(2003-2004);“Lafiabanellatradizionepopolare”(2004-2005);“Insettieanimalitratradizioneeimmaginario:miti,credenze,tabùeusipopolariinSardegna”(2005-2006;2006-2007);“IlpartoelanascitanellaSardegnatradizionale:credenzeepratiche”(2007-2008).23 All. A:email18.11.2009,20.12.2010.

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    2. ADS: Atlante Demologico Sardo

    2.1. La nascita del Repertorio e dell’Atlante Demologico Sardo La presentazione ufficiale del progetto di ricerca “Repertorio e AtlanteDemologico sardo” (ADS) fu fatta nel corso della prima «Conference Internationale de travail sur la cartographie ethnologique, Zagreb febbraio 1966». Cirese, che virappresentava l’Italia insiemeaGaetanoPerusini1, distribuì aipartecipantiun fascicolociclostilato intitolato “Bollettino del Repertorio e dell’Atlante Demologico Sardo” (1,1966)edito«acuradellaCattedradiStoriadelleTradizioniPopolaridell’UniversitàdiCagliari» e contenente «paginedi saggio»; in apertura, laPresentazione di Alberto M. Ciresecheriportiamointegralmentequidiseguitosiaperchéètuttorailtestobasilarepercomprenderemotivazioni,finalità,propositiemetodologiadell’ADS,siaperché,datalasuacollocazione,nonhaavutograndediffusionee,perunasvista,nonèstatoinseritonellasillogedeiprimiscritti“sardi”diCiresepubblicatanelgiàcitatoAll’isola dei Sardi2:

    «Isolata,manonprivadirelazionitaloraanchestretteconlavicendaculturalemediterraneadallapreistoriaadoggi;conservativaalpuntodaapparire talvoltacome“immobile”incertisuoilineamenti“arcaici”,etuttaviacapacedioffrirenumerosiisegnidelsuomotointernodiscelte,adattamenti,innovazioni;riccadiunaculturatradizionaleassaicompattamainsiemesegnatadastratificazioniedifferenziazionistoriche,socialiegeografiche;fortediunradicatoediffusosensodellapropriapeculiaritàstorico-culturale,econtemporanea