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Governance Territoriale A.A. 2008/2009 1 Testo di riferimento: Giovanni Tocci Governance urbana e democrazia elettronica Rubbettino, Soveria Mannelli, 2006, pp. 19-24, 30-34, 45-50 Governance urbana e democrazia elettronica 8.01.2009 Governance Territoriale A.A. 2008/2009 2 La politica locale Le recenti trasformazioni, e in particolare i processi di decentramento amministrativo, hanno condotto, sul piano politico, all’acquisizione di una maggiore autonomia delle città e all’ampliamento del loro ruolo. In tale contesto la politica locale riacquista dunque una importanza sempre crescente. Governance Territoriale A.A. 2008/2009 3 Il Local Government: “l’insieme delle istituzioni e procedure attraverso le quali sono governati distretti di piccole dimensioni. La peculiarità del governo locale moderno è il suo essere legittimato secondo i principi della democrazia rappresentativa. Infatti, la partecipazione diretta dei cittadini nelle elezioni dei loro dirigenti locali è stata a lungo identificata come una classica fonte di modelli di democrazia” (Della Porta, 1999: 12). Governance Territoriale A.A. 2008/2009 4 Nell’ambito degli studi sul potere locale grande attenzione viene rivolta alle politiche pubbliche. In questo quadro, le politiche pubbliche vengono definite come azioni compiute da un insieme di attori che agiscono in relazione a questioni di carattere comune e di interesse collettivo. La crescita dell’attenzione verso lo studio delle politiche pubbliche ha contribuito inoltre al superamento di un approccio formalista. Si afferma così il concetto di Governance che delinea il passaggio da una visione strutturale (struttura gerarchica) ad una interazionista tra istituzioni e società (interazioni: relazioni orizzontali). Governance Territoriale A.A. 2008/2009 5 Governance come forma concreta di organizzazione e partecipazione politica allargata e più diretta degli attori pubblici e privati in merito ai processi decisionali. Modello inteso come insieme di relazioni non leggibili in chiave gerarchica dall’alto (istituzioni) verso il basso (cittadinanza), bensì in termini tendenzialmente orizzontali entro un’ottica di concertazione e di interazione paritaria fra le diverse parti. Governance Territoriale A.A. 2008/2009 6 Il concetto di Governance è stato utilizzato, di recente, per designare diversi aspetti: le modalità di organizzazione dell’azione collettiva; i modelli di “governo” che ridefiniscono il ruolo del soggetto pubblico nella riduzione della distanza delle interazioni fra gli attori; una forma specifica di organizzazione e partecipazione allargata e più diretta dell'azione collettiva in merito alla vita della polis.

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Testo di riferimento:Giovanni Tocci

Governance urbana e democrazia elettronicaRubbettino, Soveria Mannelli, 2006, pp. 19-24, 30-34, 45-50

Governance urbanae

democrazia elettronica8.01.2009

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La politica locale

Le recenti trasformazioni, e in particolare i processi di decentramento amministrativo, hanno condotto, sul piano politico, all’acquisizione di una maggiore autonomia delle città e all’ampliamento del loro ruolo.

In tale contesto la politica locale riacquista dunque una importanza sempre crescente.

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Il Local Government:

“l’insieme delle istituzioni e procedure attraverso le quali sono governati distretti di piccole dimensioni. La peculiarità del governo locale moderno è il suo essere legittimato secondo i principi della democrazia rappresentativa. Infatti, la partecipazione diretta dei cittadini nelle elezioni dei loro dirigenti locali è stata a lungo identificata come una classica fonte di modelli di democrazia” (Della Porta, 1999: 12).

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Nell’ambito degli studi sul potere locale grande attenzione viene rivolta alle politiche pubbliche.

In questo quadro, le politiche pubbliche vengono definite come azioni compiute da un insieme di attori che agiscono in relazione a questioni di carattere comune e di interesse collettivo.

La crescita dell’attenzione verso lo studio delle politiche pubbliche ha contribuito inoltre al superamento di un approccio formalista.

Si afferma così il concetto di Governance che delinea il passaggio da una visione strutturale (struttura gerarchica) ad una interazionista tra istituzioni e società (interazioni: relazioni orizzontali).

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Governance come forma concreta di organizzazione e partecipazione politica allargata e più diretta degli attori pubblici e privati in merito ai processi decisionali.

• Modello inteso come insieme di relazioni non leggibili in chiave gerarchica dall’alto (istituzio ni) verso il basso (cittadinanza), bensì in termini tendenzialmente orizzontali entro un’ottica di concertazione e di interazione paritaria fra le diverse parti.

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Il concetto di G overnance è stato utilizzato, di recente, per designare diversi aspetti:

• le modalità di organizzazione dell’azione collettiva;

• i modelli di “governo” che ridefiniscono il ruolo del soggetto pubblico nella riduzione della distanz a delle interazioni fra gli attori;

• una forma specifica di organizzazione e partecipazione allargata e più diretta dell'azione collettiva in merito alla vita della polis.

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“In tutte le proprie possibili declinazioni, il termine governance ribadisce la natura dinamica ed interattiva dei processi di partecipazione politica allargata anche a fini di programmazione e gestione della vita pubblica”.

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Il concetto di governance rileva disarticolazione, eterogeneità e frammentazione dei processi di decisione pubblica.

L’autorità locale diviene un attore fra gli altri.

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Il nuovo scenario sociale ha determinato un’evoluzione anche delle città: il loro governo richiede sempre più una differenziazione della propria organizzazione, e richiama la partecipazione di autorità locali, di rappresentanti politici, ma anche di gruppi di privati, istituti pubblici e non.

Governance urbana : “processo di coordinamento mediante il quale i vari attori, le istituzioni e i gruppi sociali, cercano di raggiungere i loro obiettivi discussi e definiti collettivamente in ambienti frammentati e incerti “.

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Dimensioni della governance urbana:

1. Dimensione interna: la governance riguarda la capacitàche una città ha di integrare i gruppi di attori, le organizzazioni e i differenti interessi che in essa interagiscono.

2. Dimensione esterna: capacità di una città a rappresentarsi all’esterno. In altri termini si riferisce alla capacità di difendere una strategia, progetti collettivi unificati nei confronti dello stato, di altre collettività locali, delle imprese, delle istituzioni ma anche di altre città(operazioni di marketing urbano).

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La Governance suggerisce due aspetti importanti:

� Superamento della logica gerarchica secondo la quale lo stato, o il soggetto istituzionale, rappresenta l’attore regolatore o decisore sovraordinato agli altri;

� Pratica della concertazione secondo cui i vari soggetti, pur avendo caratteristiche diverse e obiettivi differenti, partecipano al processo di governance in quanto dotati di proprie risorse da conferire, poteri da esercitare e responsabilità da assumere.

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I campi su cui si concentrano oggi i più significativi processi di governance, ad un livello piùgenerale, fanno riferimento a:

� finalità di sviluppo economico e culturale ecosostenibile;

� integrazione sociale ed equità;

� miglioramento della qualità della vita.

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Se si guarda invece ad analisi più specifiche delle policies, gli interventi possono interessare:

� la tutela e la valorizzazione di contesti ambientali;

� la pianificazione di aree urbane in chiave di integrazione sociale;

� il miglioramento di sistemi di welfare socio-sanitari.

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Governance e

Competizione urbana

Testo di riferimento:Giovanni Tocci

“Il ruolo della governance urbana nella competizione fra città”in E. Marra (in stampa), La nuova competizione urbana, Guerini e

associati, Milano

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•Le dinamiche di cambiamento, hanno condotto le città verso una evoluzione.

•Città e regioni sono diventate protagoniste di politiche di sviluppo che si muovono a livello internazionale per la ricerca di alleanze e sinergie attraverso le quali aumentare la loro competitività.

•Le dinamiche della globalizzazione collocano le città sempre più in uno scenario di competizione internazionale.

La competizione fra città non si gioca più soltanto sul piano economico ma anche sul piano politico e sociale, soprattutto, attraverso nuove forme di governance e strategie per la creazione di opportunità di cambiamento.

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Creazione divalore

aggiunto

Crescita divisibilitàesterna

Città: abilità competitiva e risorse istituzionali

Efficace struttura di governance

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In un’ottica di competizione urbana, gli attori pubblici dovrebbe orientare il loro ruolo alla creazione di modelli di governance che diano alla città uno status di attore e che permettano ad essa:

• di attuare strategie di posizionamento sulla scena internazionale per attirare investimenti, capitale, risorse umane qualificate;

• di promuovere alleanze e forme di cooperazione con altre città o regioni;

• di mantenere o rinsaldare il capitale sociale territoriale e la qualità urbana.

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Ma la governance non sottintende sempre e comunque il raggiungimento di accordi unitari tra gli attori.

La creazione di una rete di relazioni tra gli attori, che giungono ad accordi condivisi attraverso la negoziazione, è il presupposto di base per l’implementazione di politiche che favoriscano la competitività territoriale e la qualità della vita.

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La novità del modello di governance riguarda la concertazione, ovvero la cooperazione tra attori con interessi diversi e potenzialmente in contrasto.

La coesistenza tra cooperazione e competizione è però possibile poiché la concertazione locale, pur non eliminando il contrasto degli interessi, individua un terreno su cui la cooperazione è possibile tra attori che competono, eventualmente, su altre questioni e in altre sedi (Pichierri, 2005).

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La competitività tra le città dipende dall’efficacia dei processi di governance nell’attrarre nuove imprese e nuovi investimenti.

I fattori che maggiormente incidono sulla localizzazione di nuovi impieghi, delle attività e delle funzioni importanti sono costituiti:

• dal complessivo miglioramento della qualità urbana;

• dagli interventi di rigenerazione del tessuto urbano;

• dalle politiche di equità sociale.

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Gli obiettivi dei processi di governanceurbana mirano al raggiungimento di una equilibrata stabilità tra:

• crescita economica e maggiore benessere collettivo

• esigenze di competitività e maggiore equità sociale.

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Gli attori istituzionali danno risposta a queste sfide attraverso strategie di “rigenerazione urbana” per costruire e diffondere una immagine positiva della città.

In questa prospettiva si collocano due tipi di politiche:

• I progetti di grande scala (Progetti di trasformazione di parti rilevanti del tessuto urbano);

• Le politiche integrate (Azioni direttamente orientate alla soluzione dei problemi di povertà e di esclusione sociale).

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Ma le modalità di governance delle città non sottintendono la formula universalmente risolutiva.

È necessario evidenziare i meccanismi e i processi che permettano di ottenere una governance più o meno importante, più o meno strutturata.

La governance urbana può giocare un ruolo rilevante nello scenario della competizione urbana solo abbandonando l’idea della governance come ricetta risolutiva di tutti i problemi.

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Governance e politiche urbane9 -12.01.2009

I progetti di grande scalae

le politiche integrate

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I progetti di grande scala

� I progetti nascono dalla necessità di rinnovo di quartieri degradati e marginali delle città

� In occasione di manifestazioni e/o eventi importanti

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Alcuni esempi

� Londra (Docklands)

� Berlino (Adlershof)

� Lille (Euralille)

� Bilbao (Abandoibarra)

� Torino (Lingotto)

� Milano (Bicocca)Governance Territoriale A.A. 2008/2009 26

Guggenheim - Bilbao

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Guggenheim - Bilbao

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Guggenheim - Bilbao

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� Lisbona (Expo 1998)

� Torino (Olimpiadi 2006)

� Milano (Expo 2015)

Mega eventi e progetti di grande scala

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Expo 2015 (Milano)

I numeri dell’evento

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Mappa dell’area espositiva - 1

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Mappa dell’area espositiva - 2

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La Torre Centrale

La nuova torre dovrebbe sorgere a ridosso della stazione TAV di Rho-Pero e farà da collegamento tra l’attuale Area-Fiera e l’Area-Expo.

Le politiche integrate

� Mirano alla rigenerazione,dal punto di vista fisico economico e sociale, di aree degradate

� Accanto alla ricostruzione degli edifici, prevedono la formazione professionale, lo sviluppo di nuove attività e nuovi servizi, soprattutto, al fine di generare opportunità per le fasce più deboli della popolazione

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La città nello scenario competitivo globale

Competizione è per:

� Attirare residenti� Attirare imprese� Attirare turisti� Attirare know-how e talenti� Accedere a livello governativo a risorse

internazionali

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Strumenti di Promozione urbana

Eventi

Architettura“griffata”

CulturaCinema,Pubblicità

ICT

Promozione

Urbana

Eventi

Architettura“griffata”

CulturaCinema,Pubblicità

ICT

Promozione

Urbana

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•Set Cinematografico

•Centro d’Arte Contemporanea

•Sede Giochi Olimpici Invernali 2006

•Laboratorio di progettazione urbanistica

I numeri del piano di risanamento:

•Sei milioni di mq demoliti e ricostruiti

•Due miliardi di euro investiti

•Centinaia di cantieri aperti

Torino: una “mole” di eventi

Rivendicazione della propria immagine attrattiva e trasformazione in salone di eventi:

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Il Piano Strategico

� Il piano strategico è un documento di programmazione, un atto volontario di costruzione e condivisione di una visione futura di un territorio, del suo posizionamento, di esplicitazione di obiettivi e strategie da conseguire mediante politiche ed interventi pubblici e privati. Il piano strategico rappresenta uno strumento di mobilitazione per riunire volontà, formulare obiettivi prioritari e generare partecipazione.

� Lo sforzo strategico nasce dalla necessità di effettuare una trasformazione profonda e radicale della città, unendo energie pubbliche e private.

� Caratteristica necessaria per il successo di un piano strategico si è dimostrata la multisettorialità. L’obiettivo principale e più generale del piano, lo sviluppo economico della città, è raggiungibile soltanto se corredato dalla

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Il Piano Strategico di Torino: le tipologie di intervento

Obiettivo: collocare la realtà torinese in una migliore posizione in ambito europeo ed internazionale.

Sei linee strategiche:� Integrazione dell’area metropolitana nel sistema

internazionale; � Costruzione del governo metropolitano; � Sviluppo della formazione e della ricerca; � Promozione dell’imprenditorialità e dell’occupazione; � Promozione della città in centro di cultura, turismo,

commercio e sport; � Miglioramento della qualità urbana e condizioni di vita dei

cittadini.

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Politiche Culturali e Cultural Planning

La cultura:

� Favorisce il rilancio economico urbano e l’occupazione

� È uno strumento di coesione sociale e territoriale

� Favorisce la rigenerazione urbana

Il cultural planning

“È la pianificazione e l’uso strategico ed integrato

delle risorse culturali per lo sviluppo urbano e della

comunità.”

Colin Mercer (1991, 1996)

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Politiche Culturali vs Cultural PlanningPOLITICHE CULTURALI CULTURAL PLANNING

Prospettiva Basata sulla disciplina –Prospettiva frammentata guidata da “comparti”

disciplinari – teatro, danza, musei etc.

Basata sul luogo– prospettive più “comprensive” radicate nel

luogo.

Definizione di Cultura

Basata sull’arte – arti “nobili” e industrie culturali

per lo più europee.

Risorse culturali– concezione allargata del patrimonio o delle

risorse culturali locali.Logica dell’Investimento Comunale

Importanza intrinseca–“l’arte per l’arte”, più gli

impatti economici.

Guidata dai benefici– enfasi sui contributi allo sviluppo

urbano (inteso in senso ampio).Visione del

Ruolo del Governo

Dall’alto – vecchia focalizzazione

dell’amministrazione pubblica su finanziamento,

regolazione, possesso.

Dal basso– nuova focalizzazione

dell’amministrazione pubblica sulla possibilità di in mettere in grado di agire, di supportare le comunità locali (“governare la barca, non remare”); modello più orientato allo sviluppo di

comunità.

Fonte: Porrello e Bozzoli, 2004/2005

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Governance e nuovi modelli di sviluppo

16.01.2009

LA GOVERNANCE TERRITORIALE IN CONTESTI EXTRA URBANI

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

LA GOVERNANCE TERRITORIALE IN CONTESTI EXTRA URBANI

� Città = area urbana = governance urbana

� Campagna = area rurale = governance territoriale

– LA CITTA’ E LA CAMPAGNA IERI = CONTRASTO

– LA CITTA’ E LA CAMPAGNA OGGI = CONTINUUM

� Nel contesto calabrese si può parlare di governace urbana?

NO!

Perché?

MEDIO PICCOLE AREE URBANE STRETTAMENTE

INTERCONNESSE CON AMPIE AREE RURALI

SI PUÒ PARLARE DI GOVERNACE TERRITORIALE IN CALABRIA?

NO!

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

Assenza di un network territoriale

L’interconnessione tra le diverse componenti paesaggistiche, culturali, storiche, umane, ecc. presenti

sul territorio calabrese, uniti a servizi quali trasporti, infrastrutture, ristoranti, alberghi, musei, ecc. producono

in qualsiasi contesto territoriale (globale) rendite economiche, riconducibili nella maggior parte dei casi al

comparto TURISMO

In Calabria tali elementi potrebbero rappresentare il traino dell’economia regionale

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

Quali sono i principali problemi?

� Politiche adottate fino ad oggi inappropriate� Sistema normativo inadeguato� Interventi di emergenza e non programmati� Assenza di relazioni tra gli stakeholders del territorio� Assenza di relazioni tra le varie risorse e attori del

territorio

Assenza di offerta unitaria dei territori sia a livello locale che nazionale

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

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I principali modelli di offerta territoriale nel comparto Turismo:

� I distretti turistico culturali;

� I sistemi turistici locali; legge 135/2001.

Non importa il NOME del sistema

L’importante è che le strategie si basino su alcuni elementi

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

ELEMENTI BASILARI DEL SISTEMA:

� Azioni coordinate di energie e risorse locali� Approccio territoriale integrato� Cooperazione tra gli stakeholders� Orientamento a politiche bottom-up� Coinvolgimento della popolazione alla programmazione � Programmazione per obiettivi prioritari

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

ELEMENTI INNOVATIVI DEL SISTEMA

Confini territoriali

� Forte dinamicità

Governance basata sull’autogoverno (coordinato)

Interconnettori con le aree urbane e le mete turistiche tradizionali

� Nuova identitàdella Aree Rurali

Valorizzazione delle unicità dei contesti territoriali

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

CONSIDERAZIONI FINALI

In conclusione, processi coerenti di sviluppo locale devono necessariamente partire da una valutazione del capitale

ecologico, di quello culturale e di quello sociale, provando ad attivare direttamente gli attori presenti in loco, vera fonte di sapere ed innovazione, in quanto

portatori di conoscenze localizzate e specifiche.

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

CONSIDERAZIONI FINALI

Il problema ha possibilità di soluzione solo se la salvaguardia e la riscoperta di tali importanti elementi di attrazione sia coadiuvata da un’adeguata governance

che passa attraverso azioni mirate di organizzazione del territorio realmente efficaci, ai fini di permettere una reale fruibilità delle risorse da parte dei turisti stessi.

IL CONTESTO CALABRESETra problemi di governance e modelli di sviluppo

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Testo di riferimento:Giovanni Tocci

Governance urbana e democrazia elettronicaRubbettino, Soveria Mannelli, 2006, pp. 50-56; 119-123; 125-133;

138-145; 152; 166-177

Governance e new ICTs:Casi di studio

22.01.2009

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E-governance un concetto a più dimensioni:

E-governmentprocessi e strutture per la distribuzione di servizi elettronici agli utenti.

E-democracyprocessi e strutture includenti tutte le forme di interazione elettronica tra istituzioni e cittadini

Governance Territoriale A.A. 2008/2009 56

“Struttura relazionale tridiaca”: Governo

Cittadini Soggetti economici

L’e-governance come ipotetico modello

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1. Informazione2. Interazione

3. Transazione4. Trasformazione

Articolazione del processo: le quattro fasi

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• Una città all’avanguardia in campo tecnologico e nell’applicazione delle IT alle attività di governo

• Il primo Centro Elaborazione Dati installato in un grande comune italiano (1970)

• Il sito web del comune contiene spazi interattivi per il dibattito online

• Una delle realtà europee più avanzate in tema di nuove IT

• Capitale europea di Internet

• Siti web ad-hocper la consultazione e il dibattito online

Torino

Stoccolma

I Casi di studio

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Il caso Torino

Il cambiamento dell’area metropolitana e le dinamiche interconnesse:

•Processo di riqualificazione urbana

•Elevata vocazione tecnologica

Torino e il rinnovamento urbano: verso la nascita di una nuova città

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Torino: una “mole” di eventi

•Set Cinematografico

•Centro d’Arte Contemporanea

•Sede Giochi Olimpici Invernali 2006

•Laboratorio di progettazione urbanistica

I numeri del piano di risanamento:

Sei milioni di mq demoliti e ricostruiti

Due miliardi di euro investiti

Centinaia di cantieri aperti

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Torino e le tecnologie

• Tecnocity: il triangolo tecnologico Torino-Novara-Ivrea

• Il primo Centro Elaborazioni Dati in un grande comune italiano.

• CSI-Piemonte: Consorzio per il Sistema Informatico

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Tipologie di intervento: Il piano strategico

Obiettivo: migliore posizionamento della realtà torinese sulla scena internazionale

Sei linee strategiche:• Integrazione dell’area metropolitana nel sistema internazionale; • Costruzione del governo metropolitano; • Sviluppo della formazione e della ricerca; • Promozione dell’imprenditorialità e dell’occupazione; •Promozione della città in centro di cultura, turismo, commercio e sport; • Miglioramento della qualità urbana e condizioni di vita dei cittadini.

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Linee politiche

Il problema del digital divide si presentasotto un duplice aspetto:

digital inclusion social inclusion

Le soluzioni implicanointerventi differenziati

politiche di accesso

politiche di sostegno

Le iniziative - 1

Attraverso il proprio sito web il comune di Torino offre una vasta gamma di iniziative e prestazioni tecnologiche:

• Registrazioni video e collegamenti in diretta alle sedute del Consiglio Comunale.

• Oltre un milione di euro di transazioni ICI.

Circa l’80% di biglietti per spettacoli e attività ludiche viene prenotato e pagato tramite il sito web.

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Le iniziative - 2

Filo diretto con il cittadino: spazio interattivo per la comunicazione e l’interazione tra utenti e PA

Il portale dei servizi della città: Torino Facile la carta abilitata a servizi online ed offline

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Le iniziative - 3

• Un furgone attrezzato, munito di antenna satellitare e provvisto di computer portatile, permette al dipendente comunale di fare operazioni sul posto per conto del cittadino richiedente.

• Web Days: Iniziative di approfondimento culturale e di alfabetizzazione informatica in cui addetti della PA forniscono computers e assistenza per l’accesso ad Internet, ai servizi online, alle aree di dibattito.

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Il caso di Stoccolma

Stoccolma:capitale europea di internet

Concentrazione tecnologica ed elevato livello di competenze: tradizione radicata nella cultura locale

Espansione del settore delle ICTs: miglioramento degli aspetti di democraticità e partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

Le linee politiche

La politica prevalente insiste sulla necessità di promuovere forme di iniziative civiche

Il Piano Strategico esprime la necessità di offrire spazi piùampi di interazione online

Il programma di rinnovamento delle politiche e delle attivitàdella città si sviluppa sulla base di una strategia di miglioramento qualitativo

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Un esempio di consultazione online: Il caso di un nuovo

aeroporto nell’area urbana di Stoccolma.

L’apertura del sito web Ny Flygplats originò un dibattito

intenso che coinvolse attivamente attori pubblici e privati .

Risultato: La partecipazione fu tanto significativa da

indurre le autorità alla bocciatura del progetto.

Le iniziative

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Servizi interattivi

Il sito web della municipalità di Stoccolma offre una vasta gamma di servizi interattivi

finestra di dialogo che fornisce informazioni sui programmi dell’agenda politica;

Possibilità di avanzare proposte sulle questioni in esame.

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Offre possibilità di intervento e dialogo;

Il forum elettronico Insyn:

Altri casi: Kalix

Kalix : municipalità della contea di Norrbottens situata nel nord della Svezia.

Online town hall: progetto riguardante il piano di consultazione per il ridisegno del centro storico della cittàaperto a tutti gli abitanti con più di 11 anni di età.

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Altri casi: Bollnäs

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Bollnäs Dialogen: un forum elettronico per dibattiti e consultazioni online su rilevanti questioni di interesse pubblico.

Bollnäs: cittadina situata nel centro-nord della Svezia che si estende su un’area di circa 1.800 Kmq e una popolazione di 28.000 ab.

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I Risultati della Ricerca - 1

Il caso Italiano:

�Elevati livelli in termini di applicazione delle ICTs ma spesso il PC viene utilizzato come semplice “impiegato elettronico”.

�Buoni risultati in campo di comunicazione istituzionale e maggiore trasparenza dei processi decisionali ma non in termini di piena ed effettiva partecipazione dei singoli cittadini .

Più e-government eMeno e-democracy

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I Risultati della Ricerca - 2

• Possibilità di influenzare la fase di stesura delle policies

• Informazione sulle proposte: organi istituzionali e cittadini usano un linguaggio chiaro ed univoco

• Possibilità per i cittadini di un ruolo attivo nel processo di implementazione delle procedure

Principi base del modello svedese

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Quattro aspetti significativi:

� Livello di alfabetizzazione informatica

� Stile di governo

� Interfacce organizzative

� L’Interaction design

I Risultati della Ricerca - 3 Alfabetizzazione informatica - 1

Il differente livello di alfabetizzazione informatica:

� Digital divide tra popolazione giovane e anziana

� In termini di dotazione infrastrutturale dell’hardware

� Propensione agli investimenti in innovazione tecnologica

� Investment in ICTs

Spesa in ICTs in % de l PIL (1992-2002)

2,02 2,24

4,265,57

2,73

8,3

0

2

4

6

8

10

Spesa ITs Spesa CTs Spesa Totale ICTs

Fonte: Ministero pe r l 'Innovazione e le Tecnologie, 2004

Italia Svezia

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Alfabetizzazione informatica - 2

Alfabetizzazione informatica della PA:

La rapida innovazione tecnologica richiede una veloce qualificazione in conoscenza informatiche

Dalla comparazione dei due casi l’Italia mostra bassi investimenti in formazione della PA

Investimento annuo pro capite formazione della PA

€ 144

€ 345 € 293

€ 489

0

150

300

450

600

Regioni/Län Comuni/ Local Authorities

Fonte: Ministero IT, Statistics Sweden, 2004

Italia Svezia

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Lo stile di governo

� La propensione al coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali è strettamente connessa allo stile di governo

� Maggiore disponibilità degli amministratori pubblici svedese, rispetto ai decision-makers italiani, alla partecipazione attiv dei cittadini

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Page 14: Governance urbana La politica locale Giovanni Tocci · attraverso le quali aumentare la loro competitività. •Le dinamiche della globalizzazione collocano le città sempre più

Le interfacce organizzative

Il problema delle interfacce emerge con maggiore evidenza nel contesto italiano

�Sottovalutazione degli aspetti organizzativi nei processi di e-democracy

�Assenza di gruppi integrati preposti alla gestione della conversazione elettronica tra cittadini e amministratori

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L’interaction design

I problemi di accesso e reperibilità delle informazioni dipendono dalla complessità degli strumenti disponibili:

�Gli utenti spesso interagiscono attraverso dispositivi specificamente tecnici

�Lo sviluppo di siti web specificamente rivolti al dialogo tra istituzioni e attori privati favorisce più elevati livelli di efficacia

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Considerazioni finali

� Il problema cruciale risiede nelle consuetudini civiche e nelle azioni politiche consolidate nei diversi paesi

� I processi tecnologici non inducono da soli ad una maggiore partecipazione e coinvolgimento

� La tecnologia è insufficiente in assenza di una forte domanda sociale

Governance Territoriale A.A. 2008/2009 81 Governance Territoriale A.A. 2008/2009 82

Marketing urbano:le nuove potenzialità di attrazione

della città

26.01.2009

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Percezione delle città

Governance Territoriale A.A. 2008/2009 84

Reimmaginare la città: quasi un decalogo

1. Film commission

2. Presenza delle archistars

3. Possibilità diu vivere la città in modo espoerienziale

4. Riscoperta del waterfront

5. Megaventi

6. Musei importanti

7. Eventi culturali ripetuti

8. Luci della città

9. Collegamenti wi-fi accessibili a tutti

10.Riscoperta della memoria storica

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Visitatori e istituti d’arte