Google Earth per l'escursionismo

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Tutorial Google Earth per l’escursionismo by agh Tutti conoscono Google Earth (si spera!) ma non tutti conoscono le potenzialità di questo straordinario programma. Le funzioni di base sono molto semplici e intuitive. Si può esplorare il territorio, a varie altezze (dallo spazio fino a livello del suolo), praticamente di tutto il mondo, grazie all’assemblaggio di migliaia di fotografie satellitari ad alta definizione. Per l’escursionista è molto utile per studiare il percorso, calcolare distanze, pendenze, e anche avere una specie di “anteprima” sulla tipologia del territorio (prati, boschi, rocce etc). Dulcis in fundo nel programma c’è anche una specie di simulatore di volo con cui sorvolare a “volo d’uccello” il territorio. Tra le funzioni più utili (anche se un pochino più complicate da gestire), la possibilità di importare cartine e tracce gps per studiare il percorso, per rivederlo a posteriori, per tracciare un itinerario.

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Come usare Google Earth per preparare al meglio le nostre escursioni

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Tutorial Google Earth per l’escursionismoby agh

Tutti conoscono Google Earth (si spera!) ma non tutti conoscono le potenzialità di questo straordinario programma. Le funzioni di base sono molto semplici e intuitive. Si può esplorare il territorio, a varie altezze (dallo spazio fino a livello del suolo), praticamente di tutto il mondo, grazie all’assemblaggio di migliaia di fotografie satellitari ad alta definizione.

Per l’escursionista è molto utile per studiare il percorso, calcolare distanze, pendenze, e anche avere una specie di “anteprima” sulla tipologia del territorio (prati, boschi, rocce etc). Dulcis in fundo nel programma c’è anche una specie di simulatore di volo con cui sorvolare a “volo d’uccello” il territorio.Tra le funzioni più utili (anche se un pochino più complicate da gestire), la possibilità di importare cartine e tracce gps per studiare il percorso, per rivederlo a posteriori, per tracciare un itinerario.

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Se non l’avete ancora fatto, scaricate Google Earth subito, gratis, da qui (sia per mac che per windows)http://www.google.com/intl/it/earth/index.html Vediamo di seguito alcune delle operazioni più interessanti di Google Earth per l’utilizzo escursionistico. Incorporare una mappa digitale in Google Earth

Ci sono due sistemi principali:

A) importare una mappa digitale (ottenuta con uno scanner) e posizionarla sul territorio

Impostare l’ingrandimento di Google Earth posizionandosi grossomodo sulla zona che interessa, ad altitudine di circa 25 km.

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Importare una mappa digitale in Google Earth

1) dal menu AGGIUNGI scegliere "overaly immagine"2) scegliere il file della mappa digitale dal vostro computer, preferibilmente in formato jpg, può essere come detto la scansione di una mappa topografica qualsiasi, preferibilmente però in scala 1:25-000. Quando il file è caricato NON CHIUDERE LA FINESTRA di dialogo. 3) ora sulla mappa importata appaiono dei segni verdi ai vertici e al centro della mappa: tirando col mouse i vertici verdi, posizionare la mappa, aiutandosi con la barra della trasparenza. Iniziare dal centro, cercando un punto noto o evidente (una cima, un lago, un rifugio etc), quindi aggiustare gli angoli tirando i vertici fino a che, sempre aiutandosi con la barra della trasparenza e ingrandendo o rimpicciolendo la schermata, i dettagli della mappa coincidano col terreno in google earth (al centro e ai vertici).

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4) Quando la mappa è posizionata correttamente chiudere la finestra di dialogo. Ora la mappa può essere accesa/spenta o resa più o meno trasparente agendo sul cursore nella colonna di sx.

Posizionare la mappa tirando i vertici in corrispondenza dei segni verdi

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Agire sulla barra della trasparenza per visualizzare la mappa

La mappa, tramite il menù salva luogo con nome, può essere esportata in formato .kmz o .kml in modo da poterla passare ad un amico, per reimportarla in GE senza dover rifare la trafila un po’ noiosa del posizionamento.

B) importare una mappa preparata come nella procedura descritta in precedenza ed esportata direttamente in formato .kmz (il file kmz contiene la mappa già posizionata e pronta per GE, basta il solito doppio click e si apre automaticamente dentro Google Earth (se non si apre automaticamente basta usare “apri file”). La mappa così importata può essere visualizzata in trasparenza sul terreno, muovendo il relativo cursore.

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Disegnare un tracciato in Google Earth

Quanto è lunga l’escursione che abbiamo in mente? Avendo preferibilmente precaricato una mappa, tracciare con l’apposito strumento il percorso usando il mouse, ricalcando i sentieri oppure tracciando liberamente. Una volta tracciato il percorso, senza chiudere la finestra di dialogo, è possibile vedere, cliccando sull’apposito menù, il chilometraggio complessivo. Anche la traccia così ottenuta può essere esportata in formato kmz o kml (selezionandola e scegliendo l'opzione «salva luogo con nome»)Tracciare un percorso con l’apposito strumento

Tramite la finstra di dialogo è possibile modificare le cartteristiche grafiche della traccia (colore, spessore etc) e verificare la lunghezza in km

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Importare una traccia GPX ottenuta con un apparecchio GPS o logger

Gli strumenti GPS, o i semplici logger (cioè che registrano solo la traccia), possono esportare le tracce registrate in formato GPX o KMZ sul proprio computer. I files così ottenuti possono essere importati facilmente in GE col solito doppio click (o con “apri file”).

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l GPS logger

Un gps logger è il modo più semplice ed economico per ottenere una traccia gps da importare in Google Earth. Pratico, di semplice uso, poco costoso (circa 50-70 euro), con batteria di tipo telefonico (Nokia, dura tranquillamente una intera giornata). Come funziona? In pratica lo si accende alla partenza della gita, si attende circa 1 minuto da fermi che sincronizzi i satelliti, quindi lo si mette nella tasca superiore dello zaino e poi lo si spegne alla fine della giornata. Tutto qui. Un apposito tastino permette di contrassegnare lungo il percorso dei punti di interesse (una baita, un bivacco, un bivio, una sorgente etc). Un gps logger può essere comprato facilmente in rete, un buon modello è il TRANSYSTEM i-Blue 747A Plus che si trova anche su Amazon. Chiaramente un logger non è di nessun aiuto per l’orientamento, in quanto la sua funzione è solo quella di registrare la traccia gps. Alcuni logger mostrano le coordinate geografiche su un piccolo dispaly. I logger possono essere eventualmente abbinati con un telefono cellulare smartphone (con cavetto o via Bluetooth) per visualizzare la posizione sulle mappe, anche se a nostro parere questo diventa un sistema macchinoso e poco pratico. A questo punto meglio un gps tradizionale. Per una trattazione più estesa sull’uso delle carte digitali, con relativo software e hardware, segnalo il bel tutorial di Leonardo PupiCarte di... carta e carte digitali, breve guida alla navigazione GPS