Glossario - Voltimum Italia – Il primo portale Europeo dell · Parte 2: Presentazione dei dati...
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Associazione Nazionale Produttori Illuminazione.
Glossario
Che cos’è?
Il glossario riassume le principali indicazioni, i termini ed i simbolida riportare sulla documentazione tecnica.
A cosa serve?
Ad uniformare la terminologia tecnica e permettere un approccioadeguato alla letteratura specializzata, anche ai non addetti alsettore.
A chi è destinato?
Allo specialista, al tecnico, al progettista e comunque a tutticoloro che interagiscono con “IL MONDO DELLA LUCE”.
Il linguaggio dell’illuminazione.Glossario dei termini, simboli, codici e acronimi principali.
Sommario
1. Criteri generali
• Riferimenti normativi• Direttive applicabili• Caratteristiche generali• Caratteristiche elettriche, meccaniche, termiche• Caratteristiche prestazionali
2. Apparecchio di illuminazione per interni, professionali e decorativi.
• Modo di installazione• Caratteristiche fotometriche• Componenti elettrici
3. Apparecchio di illuminazione per esterni, arredo urbano e stradale.
• Modo di installazione• Caratteristiche fotometriche• Componenti elettrici
4. Appendice: esempi di codifica delle lampade di uso più comune secondo la pubblicazione IEC 1231 (ILCOS)
Criteri Generali
Parte 1
Riferimenti normativi
Sicurezza:
• CEI EN 60598-1:“Apparecchi di illuminazione – Parte 1: Prescrizioni generali e prove”
Prestazioni:
• UNI EN 13032-1:“Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazioneParte 1: Misurazione e formato di file”
• UNI EN 13032-2“Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione Parte 2: Presentazione dei dati per posti di lavoro in interno e in esterno”
• UNI EN 12464-1:“Illuminazione dei posti di lavoro Parte 1: Posti di lavoro in interni”
• prEN 12464-2:“Illuminazione dei posti di lavoroParte 1: Posti di lavoro all’esterno” (CIE S 015)
• UNI 11142:“Fotometri portatili – Caratteristiche prestazionali”
• Direttiva di Bassa Tensione 73/23/CEE, modificata dalla Direttiva 93/68/CE,recepita in Italia con il Decreto Legislativo del 25 novembre 1996, n. 626 e raccomandazione 1999/519/CE del Consiglio sulla limitazione all’esposizione del grande pubblico ai campi elettromagnetici (0 Hz - 300 GHz).
• Direttiva EMC 2004/108/CE, da recepire entro il 2009.
• Direttiva Sicurezza Generale dei Prodotti 2001/95/CE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 172
• Direttiva 2000/55/CE, sui requisiti di efficienza energetica degli alimentatoriper lampade fluorescenti, recepita in Italia con il Decreto del Ministero delleAttività Produttive del 26 marzo 2002, pubblicato su Gazzetta Ufficiale N. 79 del 04 Aprile 2002.
• Direttiva 85/374/CEE, relativa alla responsabilità per danno da prodotti difettosi, recepita in Italia con il Decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 224.
• Direttiva 2002/95/CE, sulla restrizione dell'uso di determinate sostanzepericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e direttiva 2002/96/CE, sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), recepite in Italia con il Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151.
Caratteristiche generali
A) Pesi e dimensioni:
peso: ......................kg ( dell’ apparecchio funzionante )
diametro.................mm
lunghezza: ............mm
larghezza: .............mm
altezza: .................mm
B) Installazione:
A parete
A plafone
A sospensione
A terra (pavimento)
A incasso (parete / plafone / da terra / carrabile)
Mobile (da terra / da tavolo / a pinza)
C) Applicazione:
lluminazione ordinaria
Illuminazione di riserva
Illuminazione di sicurezza per l’esodo (vie di fuga ed uscite di emergenza), di segnalazione, antipanico, di aree ad alto rischio
D) Marchi di conformità:
E) Marcatura richiesta dalla legge
IMQ
IMQ PERFORMANCE
ENEC
CSQ
CE
Caratteristiche elettriche, meccaniche e termiche
A) Componenti meccanici:
Corpo dell’apparecchio
Supporto
Riflettore
Schermo frangiluce
Schermo lamellare
Deflettore
Diffusore:prismaticopianotrasparente, ecc..
Finitura superficiale:verniciaturaossidazione anodicafosfocromatazione
Piastra porta - ausiliari
Griglia di protezione
B) Componenti elettrici:
Lampada (designazione ILCOS - vedi Appendice)
Portalampada
Attacco
Alimentatore:ferromagneticoelettronicoclassificazione
Trasformatore:ferromagneticoelettronico
Starter
Accenditore
Condensatore: ......................µF ; V
Fusibile: ......................A
Morsettiera
Sezionatore di linea
Interruttore crepuscolare
Filtro EMC
Cavi
Cablaggi
C) Valori nominali elettrici:
Tensione (o gamma di tensioni): ...........V
Corrente: ...............................................A
Potenza: ................................................W / VA
Rifasamento: .........................................cos
Frequenza..............................................Hz
D) Protezione contro la scossa elettrica - Classe di isolamento:
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
Nessunsimbolo
E) Classe per superficie di montaggio:
F) Gradi di protezione IP:
Protezione contro l’ingresso di liquidi
Normalmente infiammabile
Non combustibile
Normalmente infiammabile quando un materialetermicamente isolante può coprire l’apparecchio
IP X1
IP X2
IP X3
IP X4
Nessunsimbolo
IP X5
IP X6
IP X7
IP X8
Protezione contro l’ingresso di corpi solidi
IP 2X
IP 3X
IP 4X
IP 5X
IP 6X
Nessunsimbolo
Nessunsimbolo
Nessunsimbolo
Nessunsimbolo
G) Informazioni supplementari
Temperatura ambiente (se diversa da 25° C)
Apparecchi a temperatura superficiale limitataper ambienti con polvere (Dust)
Cavi esterni resistenti al calore
Per servizio gravoso
Apparecchi per ambienti a rischio di esplosione
Divieto dell’uso di lampade a luce fredda
Distanza minima dagli oggetti illuminati
Per lampade a cupola riflettente
Disconnettere l’apparecchio dalla rete di alimentazioneprima della sostituzione della lampada
Lampada con accenditore interno
Lampada con accenditore esterno
Pericolo di scossa elettrica per apparecchicon accenditore
Sostituire gli schermi di protezione danneggiati
Lampada ad alogeni che non richiede unoschermo di protezione
Lampada che non consente l’uso di variatore(dimmer)
Lampada ad alogeni che richiede uno schermodi protezione
Lampada non idonea al contatto diretto con l’acqua
Lampada da non toccare a mani nude
Lampada germicida con pericolo di emissione UV-C
Pericolo di danno agli occhi
Lampada da non usare, anche se funzionante, coninvolucro esterno rotto
Alimentatore indipendente
Trasformatore di sicurezza
Apparecchiatura elettrica od elettronica, immessa sul mercatodopo il 13/08/05, soggetta alla Direttiva 2002/96/CE (WEEE)
Trasformatore di sicurezza non resistente ai cortocircuiti
Alimentatore protetto termicamente
Trasformatore di sicurezza resistente ai cortocircuiti
Posizioni di funzionamento (di lampade particolari):
AMMESSA
NON AMMESSA
Caratteristiche prestazionali
Le prestazioni fotometriche di un apparecchio di illuminazione riguardanoprincipalmente i parametri fotometrici dichiarati o pubblicati (verificabili).I parametri fotometrici principali sono il rendimento luminoso ed i valori delleintensità luminose normalizzate (cd/klm) e/o le loro rappresentazioni in curvepolari.
In aggiunta ai parametri fotometrici principali, è possibile fornire altriparametri fotometrici derivati, come ad esempio:
Apertura del fascio luminoso al 50% I(max)
Flusso luminoso (�)
Indica la potenza luminosa emessa da una lampada o da un apparecchio diilluminazione ed è misurato in lumen (lm).I valori tipici di ogni lampada sono riportati sui cataloghi.
Nota: il flusso di una lampada ad incandescenza da 100 W è di circa 1360 lm;quello di una fluorescente compatta da 20 W è di circa 1200 lm.
Rendimento luminoso (LOR - LIGHT OUTPUT RATIO)
Indica la quantità di luce emessa da una sorgente luminosa che viene distribuita nellospazio attraverso l’apparecchio di illuminazione.Il suo valore, che viene espresso generalmente come numero percentuale, sidetermina rapportando la misura del flusso totale emesso dalle sorgenti luminose inaria libera con quello emesso dall’apparecchio funzionante con le stesse sorgenti.
Il rendimento può risultare un elemento utile nella valutazione dell’apparecchio, a pattoche si consideri nel suo contesto: nell’illuminazione dei luoghi di lavoro puòdeterminare la scelta fra due apparecchi aventi lo stesso tipo di distribuzionee la stessa potenza, mentre invece diminuisce di significato in ambito decorativodove prevalgono generalmente gli aspetti estetici.
Temperatura di colore (K)
Indica l'apparenza del colore di una sorgente luminosa.Essa viene espressa in gradi Kelvin (K) e corrisponde alla temperatura di uncorpo metallico (platino) incandescente che emette una luce simile a quelladella sorgente in esame.
Ad esempio:
Apparenza del colore
Calda
Intermedia
Gruppi di apparenza di colore delle lampade
Temperatura correlata del colore TCP
K
Fredda
minore di 3 300 K
da 3 300 K a 5 300 K
maggiore di 5 300 K
Resa del colore (Ra - Rendering average)
Indica l'effetto sulla percezione del colore di un oggetto, prodotto dalla unasorgente luminosa rispetto a qello realizzato dalla lampada campione: il suovalore massimo è perciò 100.Essa indica in pratica quanto il colore di un oggetto illuminato artificialmentesia vicino a quello percepito con l'illuminazione naturale.
Per la prestazione visiva e la sensazione di comfort e di benessere è importante chenell'ambiente i colori degli oggetti e della pelle umana siano resi in modonaturale e che facciano apparire le persone attraenti e in buona salute.I colori di sicurezza devono essere sempre riconoscibili come tali (ISO 3864-1).Le lampade con indice di resa del colore minore di 80 non dovrebbero essereusate in interni dove le persone lavorano o permangono per periodi lunghi.
Efficienza (� )
Il rapporto fra il flusso luminoso e la potenza elettrica nominale dà il valoredell'efficienza misurata in lumen/watt (lm/W).
Ad esempio una lampada a vapori di sodio ad alta pressione da 400 W produce unflusso di 55.500 lm, per cui l'efficienza risulta: 55.500/400 = 138 lm/W.Quando il flusso luminoso delle lampade a scarica è riferito alla potenzaassorbita comprese le perdite negli alimentatori, l'efficienza complessiva èpiù bassa e va valutata caso per caso, secondo il tipo di alimentatore (convenzionale,a basse perdite, elettronico, ibrido).Per l’esempio suddetto, con perdite pari a 50 W, l’efficienza diventa 122 lm / W.
Intensità luminosa ( I )
Indica la quantità di flusso luminoso distribuito in una determinata direzione edipende quindi, generalmente, dal gruppo ottico dell'apparecchio.È misurata in candele (cd).Essa viene utilizzata in primo luogo per identificare e confrontare facilmentele prestazioni degli apparecchi mediante le curve fotometriche (dette anchedi ripartizione).
Le curve, rappresentate generalmente su diagramma polare, danno unaimmediata valutazione della distribuzione spaziale della luce, senza costringerei non addetti ad interpretare le tabelle delle intensità.Queste curve appaiono sui cataloghi degli apparecchi; i valori in cd indicatisono rapportati al valore di 1000 lm del flusso di lampada, al fine di utilizzarele stesse curve per lampade di potenza diversa: sono quindi date in cd/klm.
I piani rappresentati ruotano intorno all’asse fotometrico primario che è laverticale che passa dal centro (fotometrico) dell’apparecchio.
Ad esempio, nella rappresentazione C-� per apparecchi stradali, il piano C0°è longitudinale alla strada, il C90° è perpendicolare ad esso.
Luminanza ( L )
È il rapporto tra l'intensità nella direzione di osservazione e la superficie luminosaapparente che indica la sensazione percepita dall'occhio dell'osservatore eprodotta da una superficie luminosa o illuminata; è misurata in cd/m2.Il concetto di luminanza si applica sia a superfici illuminate (fondo stradale,gruppo ottico dell'apparecchio) che alle sorgenti luminose.
È data dalla relazione: L = I / Adove I è l'intensità e A è la proiezione dell'area.
La luminanza, in qualche caso, per interni con superfici diffondenti è data da:
L = � E /�
dove � è il fattore di riflessione ed E è l’illuminamento sulla parete.
Superficie luminosa apparente
I è l'intensità e A è la proiezione dell'area nella direzione dell’osservatore
Esempio di buona distribuzione della luminanza in un ufficio
La luminanza è la grandezza chiave per le strade a traffico motorizzato.Il suo valore dipende dalla posizione dell’osservatore, dalla geometria dell’impianto,dalle proprietà riflettenti del manto stradale, dal flusso delle lampade e dalladistribuzione dell’intensità luminosa degli apparecchi.
La LUMINANZA IN UN PUNTO ( L ) è il quoziente tra l’intensità luminosa,emessa da un elemento del manto stradale contenente quel punto nelladirezione di osservazione e l’area della proiezione ortogonale dell’elemento disuperficie sul piano perpendicolare a detta direzione.
Caratteristiche della luminanza stradale edella sua misurazione
Illuminamento ( E )
Indica la quantità di flusso luminoso che cade su una superficie.Si misura in lux (lx) ed è il parametro principale per la progettazione e laverifica di un impianto.
L’illuminamento è il rapporto tra il flusso emesso (lm) e l'area illuminata A ( m2 ):
� = � /�
Si parla di illuminamento:
• Orizzontaleper individuare il livello di illuminazione della superficie stradale (parametro fondamentalenelle tabelle normative)
• Verticaleper individuare il livello di illuminazione degli
“ostacoli” (es. caselli) o delle pareti di un ufficio.
• Semicilindricoper individuare il livello di illuminazione disoggetti tridimensionali (persone)
Nell’illuminazione stradale, l’illuminamento costituisce il parametro utilizzato per strade commerciali, locali o residenziali anche perché è facilmente misurabile ed il relativo calcolo è piuttosto facile.
Modellato
Il modellato è il risultato dell'equilibrio tra illuminazione diffusa e direzionale.Esso è un valido criterio di qualità dell'illuminazione applicabile praticamentea tutti i tipi di interni.L'aspetto generale di un ambiente interno è esaltato quando le sue caratteristichestrutturali, le persone e gli oggetti al suo interno sono illuminati in modo taleche forme e trame dei tessuti sono rivelati in modo chiaro e piacevole.Questo si verifica quando la luce proviene in modo predominante da unadirezione, le ombre, essenziali per ben modellare, si formano quindi senzaconfusione.L'illuminazione non dovrebbe essere né troppo direzionale, per non produrreombre troppo dure, né troppo diffusa per non perdere completamente l'effettodel modellato, rendendo l'ambiente luminoso monotono.
Nell’illuminazione pubblica, un’adeguato modellato è essenziale per consentireai pedoni di identificare, a distanza sufficiente, le figure in avvicinamento.
Il rapporto tra l'illuminamento verticale Ev e quello semicilindrico Es è unabuona guida per quanto riguarda il grado di modellato.Il valore raccomandato è:
m = Ev / Es�1,3
Uniformità generale ( U 0 ) e longitudinale ( U I )
L’uniformità generale ( U 0 ) è il rapporto fra il valore minimo misurato inqualsiasi punto di griglia nell’area di calcolo ed il valore medio dato dallamedia dei punti di calcolo.
Nell’illuminazione stradale, l’uniformità longitudinale ( U l ) è il rapporto fra ilvalore minimo e massimo nella direzione longitudinale lungo l’asse diciascuna corsia.
Fattore di riflessione (�)
Indica la percentuale di flusso luminoso riflesso da una superficie.È importante nel calcolo dell’illuminazione degli interni, in quanto superficipiù chiare o più scure determinano grandi differenze nei risultati.
Fattori di riflessione raccomandati dalla norma EN 12464 - 1
Abbagliamento
L'abbagliamento è la sensazione visiva prodotta da superfici che determinanoelevati gradienti di luminanza all'interno del campo visivo e può esserepercepito come abbagliamento molesto o debilitante.
In luoghi di lavoro in interni, l'abbagliamento molesto può essere prodottodirettamente dagli apparecchi d'illuminazione o dalle finestre.Se i limiti dell'abbagliamento molesto sono soddisfatti, l'abbagliamento debilitanteassume generalmente un'importanza trascurabile.
UGR ( Unified Glare Ratio)
La classe dell’abbagliamento molesto determinato da impianti di illuminazioneartificiale in interni è definito indice unificato di abbagliamento (UGR)
Il calcolo dell’UGR avviene tenendo conto tra l’altro anche dell’indice diposizionamento dell’osservatore (indice di Guth); tutte le ipotesi necessariealla determinazione dell'UGR devono essere dichiarate nella documentazionedel progetto. Ll’indice di posizione di Guth p viene ricavato secondo irapporti H/R e T/R delle 3 coordinate T, R ed H necessarie ed illustrate nellafigura.
Abbagliamento TI ( Threshold Increment )
L’abbagliamento può compromettere la prestazione visiva, tanto da rendereimpossibile la percezione affidabile di un ostacolo o l’identificazione dellapersona.
L’abbagliamento debilitante, valutato per le strade a traffico motorizzato, causa unacompromissione misurabile delle facoltà visive, ad esempio dell’acuità visiva.Esso influisce quindi negativamente sulla concentrazione del guidatore e puòcausare incidenti.
La luminanza di velo è il fattore primario dell’Indice TI; l’abbagliamento debilitantesi verifica per una luminanza eccessivamente alta nel campo visivo.La fonte di abbagliamento diffonde in pratica luce sulla retina, creando unvelo e riducendo il contrasto dell’immagine.
Abbagliamento riflesso
L’abbagliamento riflesso è relativo a lampade, apparecchi, finestre che siriflettono su superfici lucide e schermi dei terminali.
In particolare, per i videoterminali, sono stati normalizzati i seguenti limiti:
Classe dello schermo(secondo la ISO 9241-7)
Qualità dello schermo
Luminanza media degliapparecchi che sonoriflessi nello schermo
I III
Buona Media Bassa
II
� 1000 cd/m -2 � 200 cd/m -2
Fattore di manutenzione ( M )
Indica il decadimento medio del flusso luminoso lungo la vita dell’impiantoper effetto dell’invecchiamento delle lampade e dell’offuscamento del gruppoottico dell’apparecchio (lampada, riflettore, calotta traslucida…).Le Norme EN prevedono che il fattore di manutenzione sia calcolato e dichiaratodal progettista. In assenza di ciò, negli impianto sia in interni che in esterni,si raccomanda il valore di 0,67 (2/3; vedi grafico).
Il valore di illuminamento (E) o di luminanza (L) mantenuti sono dati dal valoreiniziale moltiplicato per il fattore di manutenzione.
Nell’illuminazione stradale, il fattore di manutenzione deve essere determinatoprendendo in considerazione le specifiche condizioni di installazione (altezzadal suolo, inquinamento dell’atmosfera, tenuta del vano ottico, tipo di sorgenteluminosa, condizioni di alimentazione, tipo e frequenza degli interventi dimanutenzione).
Apparecchi di illuminazionePer interni, professionali e decorativi.
Parte 2
Modo di installazione
• A parete
• A plafone
• A sospensione
• Nei mobili
• A terra (pavimento)
• A incasso (parete / plafone / da terra / carrabile)
• Mobile ( da terra / da tavolo / a pinza)
Caratteristiche fotometriche per apparecchi professionali
• Rendimento luminoso (LOR)
• Tabella delle intensità luminose
• Curve di ripartizione dell'intensità luminosa in C-� nei semipiani C
ad intervalli di 15° e angoli � di 5°.
• Angolo di apertura del fascio luminoso
• UGR
• Coefficienti di utilizzazione
• Curve Isolux
Componenti elettrici
• Lampada (designazione ILCOS - vedi Appendice)
• Alimentatore: ferromagnetico / elettronico
• Trasformatore: ferromagnetico / elettronico
• Portalampada / Attacco
• Accenditore
• Starter
• Condensatore
• Fusibile
• Morsettiera
• Pressacavo
• Passacavo
• Cavi / Cablaggi
• Filtro EMC
• Variatore di luminosità
• Rilevatori di presenza
• Regolatori automatici di flusso
• Inverter
• Batteria
• Dispositivi di commutazione
Apparecchi di illuminazionePer esterni, arredo urbano e stradale.
Parte 3
Modo di installazione
• Su palo
• Su braccio
• A sospensione
• A plafone
• A parete
• Da incasso a terra / carrabile
Caratteristiche fotometriche
• Rendimento luminoso (LOR)
• Tabella delle intensità luminose
• Curve di ripartizione dell'intensità luminosa in C- � nei semipiani C ad
intervalli di 5° e angoli � di 2,5° (da C0° a C180°) per gli stradali e ad
intervalli di 15° con angoli � di 5° per gli altri apparecchi.
• Angolo di inclinazione dell’apparecchio
• Coefficienti di utilizzazione
• Curve Isolux
• Indice di abbagliamento TI
Componenti elettrici
• Lampada (designazione ILCOS - vedi Appendice)
• Alimentatore: ferromagnetico / elettronico
• Trasformatore: ferromagnetico / elettronico
• Portalampada / Attacco
• Accenditore
• Condensatore
• Portafusibile e fusibile
• Sezionatore di linea
• Interruttore crepuscolare
• Morsettiera
• Pressacavo
• Pressacavo
• Cavi / Cablaggi
• Filtro EMC
• Regolatori automatici di flusso
Codici di designazione ILCOS(International Lamp Coding System)
delle lampade di uso più comune
Appendice
ILCOS L - Versione ridotta
LAMPADE ADINCANDESCENZA DESCRIZIONE SIGLA estensione
SIGLADESCRIZIONE
Ordinarie
Compatte
IA
IB
Pera
Candela
Conica
Globo
Piccola pera
Tubolare
Fungo
Sfera
Candela acolpo di vento
Candela a oliva
Candela atortiglione
I_A
I_B
I_C
I_G
I_S
I_T
I_M
I_P
I_BA
I_BB
I_BF
Altre(senza riflettore) IN
A riflettore IR
A riflettorediretto
A pera concalotta riflettente
A sfera concalotta riflettente
IRR
IRA
IRP
A riflettorePAR ordinario
A riflettorePAR dicroico
IPAR
IPARD
SEZIONE LETTERALE
LAMPADE ADALOGENI
(veicoli inclusi)DESCRIZIONE SIGLA estensione
SIGLADESCRIZIONE
MonoattaccoA doppio attacco
Con riflettore dicroicoCon riflettore metallicoCon riflettore in vetro
AlluminatoCon riflettore interno
HSHDHRHMHA
HP
Da proiezione
Per campi diaviazione
Per semafori
H_P
H_S
HSGBT
H_A
H_G
HSGB
HSGT
H_T
Da foto / studiovideo / teatro
A candela
Tubolare
Autoprotetta
A candelatubolare
H_ _S
LAMPADE FLUORESCENTI SIGLADESCRIZIONE
Per uso generale
A doppio attacco
Con riflettore interno
Ad U
Per alta frequenza
A quattro tubi
Quadrata
Monoattacco
A due tubi
A più tubi
Circolare
FD
FDR
FDU
FDH
FSQ
FSS
FS
FSD
FSM
A globo
Tubolare
Circolare
Per alta frequenza
Con alimentatore incorporato
A globo
A riflettore
FSC
FSG
FS_H
FB
FTB
FBC
FBG
FBR
LAMPADE AL SODIOALTA PRESSIONE SIGLADESCRIZIONE
T ubolare chiara
Ellittica diffondente
Ellittica chiara
A doppio attacco
A colore migliorato
Ad alta resa cromatica
A riflettore
Per sostituzione
ST
SE
SC
SD
S_M
S_H
SR
S_Q
LAMPADE AL SODIOBASSA PRESSIONE DESCRIZIONE SIGLA
Monoattacco
Monoattacco a risparmio energetico
LS
LSE
LAMPADE AL MERCURIOALTA PRESSIONE DESCRIZIONE SIGLA
T ubolare chiara
Ellittica diffondente
Ellittica chiara
A riflettore
A luce miscelata
A luce miscelata a riflettore
QT
QE
QC
QR
QB
QBR
LAMPADE AD ALOGENURIMETALLICI DESCRIZIONE SIGLA
T ubolare chiara
Ellittica tubolare diffondente
Ellittica o tubolare chiara
A doppio attacco, chiara
Autoprotetta
A doppio attacco senza bulbo esterno
A riflettore
MT
ME
MC
MD
MN
MR
M_S
LAMPADE SPECIALI DESCRIZIONE SIGLA
Xenon ad alta pressione
Emettotrice IR
Emettitrice UV
XX
XIR/_ _
XUV/_ _
Esempi di codifica ILCOS
IAA / W - 40 - 230 - E27
Lampada ad incandescenza ( I ) standard ( A ), con bulbo di dimensione>45 mm ( A ), opalino ( W ), 40W di Potenza, Tensione nominale di 230V,dotata di attacco E27.
FD - 36 - E - G13
Lampada fluorescente lineare a doppio attacco ( FD ), 36W di Potenza,dotata di starter esterno ( E ) e attacco G13.
FSD - 11 - I - G23
Lampada fluorescente compatta mono-attacco a due rami ( FSD ), 36W diPotenza, dotata di starter interno ( I ) e attacco G23.
SE - 150 - H/E - E40
Si tratta di una lampada elissoidale al sodio ad alta pressione ( SE ), 150W diPotenza, alta tensione interna ( H da 70 a 180V ), dotata di accenditoreesterno ( E ) e attacco E40.