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(gradino) in cui questa stessa Vita si è organizzata sulla faccia della Terra, anche se non per tutti i li- velli si è ancora trovato un nome. Antropocene Nuova denominazione con il medesimo significato di antropozoico. Antropozoico Era nella quale l’influenza dell’attività del pensiero e della cultura umana emerge come dominante rispetto alle questioni ambientali. Tale concetto venne proposto da Antonio Stoppani già nel 1870 (naturalista). Apparato paesistico In analogia con un apparato di un organismo, sistema funzionale di tessere o eco- topi, disposti in una configurazione specifica nel- l’ecotessuto di un paesaggio (o di una sua unità), caratterizzato dallo svolgere una specifica funzione paesistica. Non si tratta di un sub-paesaggio ma di una complessa configurazione di elementi che svol- gono una certa funzione, pur essendo non sempre connessi. Approccio transdisciplinare Nasce dall’osservazione che le discipline interessate allo studio dell’ambiente sono tante, ma non ricoprono tutte la stessa impor- tanza. Il principio organizzativo dei vari livelli in cui si manifestano le forme di vita resta essenzial- mente biologico, quindi esso deve fungere da inte- gratore primario. Questa affermazione non vuole es- sere prevaricante nei confronti di coloro che pensano che sia la cultura a dirigere le trasformazioni del paesaggio. Ricordiamo, infatti, che Popper sottoli- neava che la natura stessa ha creato, attraverso il linguaggio dell’uomo e attraverso la possibilità di formulare le nostre teorie (e i nostri progetti) in forma linguistica, una nuova dimensione che ricon- cilia natura e cultura: esse sono quindi integrabili, non contrapposte, anche se in ultima analisi si af- ferma che la cultura è figlia della natura. Alleanza In fitosociologia rappresenta il livello tasso- nomico superiore a quello di associazione. Prende il nome da quello latino di una/due specie significa- tive che la caratterizzano, strutturalmente o ecolo- gicamente, con il suffisso -ion. Allometria Relazione quantitativa tra la dimensione di una parte e quella del tutto in una serie di organi- smi di uno stesso tipo (per es. alberi) che differiscono fra loro nella dimensione. Ambiente Etimologicamente indica lo spazio circon- dante un organismo (da ire = andare; iente = colui che va + am = nel senso di intorno). Con tale ter- mine è da intendersi il sistema complesso di fattori abiotici + esseri viventi + condizioni (naturali + chimico-fisiche + biologiche) + relazioni e scambi (di materia, di energia, ma anche di informazione e conoscenza), che si presentano all’interno di uno spazio in cui gli organismi compiono il loro ciclo vitale (nascono, crescono, si sviluppano, muoiono) e che risultano essere indispensabili e insostituibili per permettere la vita degli esseri viventi stessi (cioè sono la condizione necessaria e sufficiente affinché si possa parlare di vita per un qualsiasi essere). Da ciò deriva l’affermazione: “la vita non può esistere senza un relativo ambiente”. Il concetto di ambiente si definisce, quindi, come “intorno re- ciprocamente adattato”, cioè come componente ne- cessaria di ogni sistema vivente, quindi come am- bito di integrazione delle componenti (aria, acqua, suolo, sistemi biotici ecc.). Nella realtà concreta lo spazio circondante si declina in una serie gerar- chica di livelli, proprio in relazione ai livelli di or- ganizzazione della Vita sulla Terra (spettro biolo- gico): in altre parole, dato che l’ambiente è una delle due facce della medaglia “Vita”, ciò è valido sia a livello generale sia per ogni singolo livello Glossario (a cura di Elena Giglio Ingegnoli) 315

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(gradino) in cui questa stessa Vita si è organizzatasulla faccia della Terra, anche se non per tutti i li-velli si è ancora trovato un nome.

Antropocene Nuova denominazione con il medesimosignificato di antropozoico.

Antropozoico Era nella quale l’influenza dell’attivitàdel pensiero e della cultura umana emerge comedominante rispetto alle questioni ambientali. Taleconcetto venne proposto da Antonio Stoppani giànel 1870 (naturalista).

Apparato paesistico In analogia con un apparato diun organismo, sistema funzionale di tessere o eco-topi, disposti in una configurazione specifica nel-l’ecotessuto di un paesaggio (o di una sua unità),caratterizzato dallo svolgere una specifica funzionepaesistica. Non si tratta di un sub-paesaggio ma diuna complessa configurazione di elementi che svol-gono una certa funzione, pur essendo non sempreconnessi.

Approccio transdisciplinare Nasce dall’osservazioneche le discipline interessate allo studio dell’ambientesono tante, ma non ricoprono tutte la stessa impor-tanza. Il principio organizzativo dei vari livelli incui si manifestano le forme di vita resta essenzial-mente biologico, quindi esso deve fungere da inte-gratore primario. Questa affermazione non vuole es-sere prevaricante nei confronti di coloro che pensanoche sia la cultura a dirigere le trasformazioni delpaesaggio. Ricordiamo, infatti, che Popper sottoli-neava che la natura stessa ha creato, attraverso illinguaggio dell’uomo e attraverso la possibilità diformulare le nostre teorie (e i nostri progetti) informa linguistica, una nuova dimensione che ricon-cilia natura e cultura: esse sono quindi integrabili,non contrapposte, anche se in ultima analisi si af-ferma che la cultura è figlia della natura.

Alleanza In fitosociologia rappresenta il livello tasso-nomico superiore a quello di associazione. Prendeil nome da quello latino di una/due specie significa-tive che la caratterizzano, strutturalmente o ecolo-gicamente, con il suffisso -ion.

Allometria Relazione quantitativa tra la dimensionedi una parte e quella del tutto in una serie di organi-smi di uno stesso tipo (per es. alberi) che differisconofra loro nella dimensione.

Ambiente Etimologicamente indica lo spazio circon-dante un organismo (da ire = andare; iente = coluiche va + am = nel senso di intorno). Con tale ter-mine è da intendersi il sistema complesso di fattoriabiotici + esseri viventi + condizioni (naturali +chimico-fisiche + biologiche) + relazioni e scambi(di materia, di energia, ma anche di informazionee conoscenza), che si presentano all’interno di unospazio in cui gli organismi compiono il loro ciclovitale (nascono, crescono, si sviluppano, muoiono)e che risultano essere indispensabili e insostituibiliper permettere la vita degli esseri viventi stessi(cioè sono la condizione necessaria e sufficienteaffinché si possa parlare di vita per un qualsiasiessere). Da ciò deriva l’affermazione: “la vita nonpuò esistere senza un relativo ambiente”. Il concettodi ambiente si definisce, quindi, come “intorno re-ciprocamente adattato”, cioè come componente ne-cessaria di ogni sistema vivente, quindi come am-bito di integrazione delle componenti (aria, acqua,suolo, sistemi biotici ecc.). Nella realtà concretalo spazio circondante si declina in una serie gerar-chica di livelli, proprio in relazione ai livelli di or-ganizzazione della Vita sulla Terra (spettro biolo-gico): in altre parole, dato che l’ambiente è unadelle due facce della medaglia “Vita”, ciò è validosia a livello generale sia per ogni singolo livello

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Archeofita Pianta naturalizzatasi nel territorio in studioprima del 1500 d.C.

Area cuore potenziale Porzione interna di una macchiaresiduale, che si può rilevare oltre le prime tre fascedi disturbo e che è adatta a ospitare le specie originalidi quel paesaggio tipico.

Associazione vegetale Livello unitario base fondamen-tale nella gerarchia tassonomica della fitosociologia.Esso identifica una comunità vegetale che presentauna composizione floristica definita (detta compo-sizione specifica caratteristica), non sempre identicama fluttuante intorno a un valore medio, in rapportoa ben definite condizioni ecologiche di un determi-nato sito. L’associazione occupa, pertanto, un propriospazio ecologico oltre a un proprio spazio geogra-fico. Deriva il suo nome tassonomico da quello latinodi una/due specie significative (non necessariamentele dominanti) che la caratterizzano, con il suffisso -etum.

Attrattore Matematicamente, oggetto geometrico versoil quale convergono nel tempo le linee curve cherappresentano il movimento di un sistema dinamicoall’interno dello spazio delle fasi. Nella termodina-mica di non-equilibrio, un attrattore è, in genere,costituito da una condizione di minima dissipazioneper il sistema, cioè uno stato stazionario, o puntofisso, in quanto funzione in grado di non modificarsianche se sollecitata da un operatore.

Biocenosi Prima definizione di comunità ecologica.Biodiversità Termine oramai di uso comune, anche in

forme improprie, intende l’insieme di tutte le formeviventi geneticamente dissimili e degli ecosistemi aesse correlati. Una definizione scientificamente piùcorretta può essere: “la varietà e variabilità dei si-stemi viventi”, comprendendovi una biodiversitàdei livelli di organizzazione biologica superiori aquello di organismo-individuo, come la biodiversitàpaesistica. Quest’ultima si articola in: a) diversitàdei componenti di un sistema ecologico; b) diversitàdelle loro relazioni nell’organizzazione di tali si-stemi; c) diversità di funzionalità ecologica; d) di-versità complessa. La termodinamica di non-equi-librio evidenzia come la biodiversità diminuiscanella dinamica di un sistema e/o nei livelli di orga-nizzazione biologica quando il sistema e/o l’entitàraggiungono un migliore stato di auto-organizza-zione. A livello di paesaggio si misura con opportuniindici.

Bioma Insieme delle comunità vegetali, animali, umane

(e funghi) che si rilevano a scala di biogeografica odi ecoregione, in risposta a certe condizioni macro-climatiche e del substrato. Si tratta del livello gerar-chico più alto di organizzazione di comunità di or-ganismi viventi. Corrisponde al termine formazionevegetale usato dagli studiosi di vegetazione se a que-sta si aggiungono tutte le altre comunità di organismiviventi che nella formazione coabitano e interagi-scono. Dato un certo bioma, la forma biologica/ti-pologia della “fittest vegetation for”, cioè della ve-getazione di maggior successo ecologico-paesistico,è tipica (es. prateria, savana, taiga, tundra…), anchese le specie che definiscono le comunità vegetalidominanti possono variare.

Bionomia È lo studio delle leggi biologico-ambientalidella Natura, di fatto sinonimo di “ecologia biolo-gico-integrata”, in quanto, trattandosi di entità vi-venti, l’integrazione deve essere effettuata su basebiologica. Infatti, in tali leggi è compreso anchel’uomo, essendo la parte più importante delle com-ponenti della vita, in una integrazione di comples-sità.

Biopotenzialità territoriale o Capacità biologica delterritorio Grandezza che rappresenta il flusso dienergia che un sistema deve dissipare (per metroquadro in un anno) per mantenere il suo livello diorganizzazione, ordine e metastabilità. Esprime lacapacità latente di un paesaggio di ritornare al suostato di equilibrio metastabile. Viene stimata conun’apposita metodologia sulla componente vegetaledi un paesaggio o di una sua parte.

BTC Indice che misura la biopotenzialità territorialedi un paesaggio, o di una sua parte, in Mcal/m2/anno.

Caratteri esportabili Caratteristiche o proprietà di unoo più livelli dello spettro biologico, validi anche peraltri livelli dello spettro stesso. Sono specialmente icaratteri corologici.

Caratteri propri Caratteristiche e proprietà tipicheunicamente di un certo livello dello spettro biologico,che permettono di distinguerlo dagli altri livelli.

Classificazione dei tipi di paesaggi Ne esistono nu-merose, a seconda degli aspetti che si vogliono porrein evidenza; volendo privilegiare l’organizzazionefunzionale (ma in maniera integrata) si arriva alladefinizione di sedici classi di tipi di paesaggi (de-serto, semi-deserto, prateria, prateria arbustata, ar-busteto, foresta aperta, foresta chiusa, paesaggio (p.)semi-naturale a biomassa maggiore, p. semi-naturalea biomassa minore, p. coltivato protettivo, p. colti-

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vato produttivo, p. rurale, p. sub-urbano rurale, p.sub-urbano industriale, p. urbano aperto, p. urbanochiuso). Non tutti questi tipi esistono in tutti i conti-nenti e uno stesso tipo (per es. il p. coltivato protet-tivo) si è realizzato in forme diverse anche all’internodi una stessa nazione, in stretto legame con la culturae le tradizioni, nonché con le caratteristiche ambien-tali del territorio. Tutti, comunque, sono sistemicomplessi e il loro comportamento segue le leggidella teoria della complessità.

Comportamento di un sistema vivente Se inteso comecompatibile con le leggi della natura, il comporta-mento non è più determinabile secondo le teoriemeccanicistiche della termodinamica classica (cheidentifica il conoscibile con il controllabile), secondole quali basta registrare alcune coordinate da unostato istantaneo per conoscere uno stato futuro; ènecessaria, invece, una nuova oggettività, perchéogni struttura che segue le leggi della termodinamicadi non equilibrio è prodotta da una successione difluttuazioni amplificate e non può essere compresache in riferimento al suo passato. Tale passato, pro-dotto da eventi imprevedibili, deve essere conside-rato unico e non riproducibile.

Configurazione Disposizione di elementi paesisticigiustapposti o intersecanti e maniera nella quale essisono interconnessi. Esiste sia come configurazionespaziale sia come configurazione funzionale.

Configurazione funzionale Modello di disposizionedi un gruppo di elementi paesistici, anche non con-nessi, in grado di svolgere una certa determinatafunzione.

Configurazione spaziale Modello di disposizione spa-ziale dei componenti di un paesaggio o di sue parti.

Conservazione biologica Disciplina di incontro cul-turale (e applicativo) tra il punto di vista economicodi chi utilizza la natura, quello estetico di chi neammira lo splendore, quello scientifico di chi la stu-dia, senza dimenticare quello etico di chi considerala conservazione come atto sacrale nei confronti delCreato.

Cora (greco χωρα = chora): città e territorio agricoloa essa collegato. Nella Magna Grecia la cora, comeviene sancito nella Tavole di Eraclea1, era distribuitain lotti uguali e in misura bastevole all’autosuffi-

cienza delle famiglie dei coloni, secondo una magliaortogonale regolare. La divisione razionale di unterritorio vergine era riprodotta anche negli impiantiurbani, specie nei quartieri commerciali e residen-ziali, assai prima quindi delle invenzioni ippodameee, ovviamente, delle applicazioni moderne.

Corridoio Concetto che, in maniera indipendente dallascala, identifica una porzione lineare di un territorio,il cui aspetto differisce da quello delle porzioni cir-costanti su entrambi i lati. Può essere lineare, a fasciaecc.

Densità ecologica o specifica, indica il rapporto tra ilnumero di individui e la superficie del loro habitatspecifico all’interno dell’area in esame. Differisce,quindi, in maniera netta dai concetti di densità uti-lizzati in geografia o in pianificazione.

Determinismo Principio secondo cui è lo stato dina-mico specifico di un sistema in un dato momento,unito al valore delle variabili dinamiche e alle inte-razioni del sistema stesso con l’ambiente nello stessomomento, a determinare completamente lo stato di-namico del medesimo sistema (nonché il valore dellevariabili dinamiche e la loro distribuzione probabi-listica) in un momento successivo a quello dato.

Dimensioni Aspetti, caratteristiche, proprietà di un’en-tità vivente passibili di valutazioni qualitative e/oquantitative.

Disturbo Una normale perturbazione (cioè uno/un in-sieme di forze o processi o eventi), da parte del-l’uomo o della natura, condizionanti o vincolanti ilsistema in oggetto. Un disturbo è un fattore struttu-rante di cui nessun sistema vivente può fare a menoper la sua dinamica evolutiva: generalmente è in-corporabile entro la scala superiore. Il disturbo di-venta dannoso quando si verifichi almeno una delleseguenti situazioni: a) il livello di metastabilità dellascala superiore del sistema non è più in grado di in-corporare il disturbo; b) buona parte dei processievolutivi del sistema è bloccata o danneggiata inmodo grave; c) la potenzialità biologica delle com-ponenti di scala inferiore è danneggiata seriamente;d) alterazioni permanenti sono causate alle principalistrutture e funzioni del sistema ecologico.

Diversità In ecologia, concetto strettamente legato allateoria della informazione, come espresso dall’equa-zione di Shannon. Attualmente esistono 8 tipi didiversità. Whittaker ne descrive tre: α (numero dielementi/specie, in un determinato sito); γ (n. dielementi/specie in un gruppo di siti); β (rapporto

1 Databili probabilmente alla fine del IV secolo a.C., relative alladelimitazione e localizzazione di terreni dei santuari di Dionisoe Athena Polias (Frapiccini e Giustozzi, 2004).

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γ/α). Brandmayr introduce la quarta: η (n. specieper ecotopo). Ingegnoli ne aggiunge quattro: ψ (n.di elementi paesistici presenti nell’unità di paesag-gio, o nel paesaggio intero, in relazione alla lorodominanza relativa nell’unità di paesaggio o nelpaesaggio stesso); τ (n. di classi standard di biopo-tenzialità territoriale alle quali vengono ascritti glielementi del paesaggio, in relazione alla loro do-minanza relativa nell’UdP o nel paesaggio stesso);ω (estensione relativa di ciascun tipo di apparato,in relazione alla sua dominanza relativa nell’UdP onel paesaggio stesso); CLD (complex landscape di-versity o diversità paesistica complessa) che tieneconto contemporaneamente delle diversità di ele-mento, di apparato e di distribuzione della biopo-tenzialità vegetazionale.

Eco-bio-noo-geosfera Il pianeta Terra, nella sua com-ponente superficiale, cioè un sistema complessoadattativo auto-organizzantesi, auto-strutturantesi,auto-regolantesi, dissipativo, dinamico e gerarchico.Tale sistema è il risultato della coevoluzione dellalitosfera, dell’atmosfera, dell’idrosfera, della pedo-sfera e della biosfera (protisti, monere, funghi, piantee animali), compresa – nelle ultime migliaia di anni– la noosfera (uomo e i prodotti della sua mente,cioè pensiero, arti, scienza e tecnologia). Nessunadi tali componenti, usualmente suddivise in (1) com-ponenti biotiche (biosfera, pedosfera in parte, an-troposfera in parte) e (2) componenti ambientali (li-tosfera, atmosfera, idrosfera, pedosfera in parte,antroposfera in parte), è mai indipendente dall’altra,anzi tutte coevolvono, influenzandosi reciproca-mente: tutte concorrono a costituire la Vita sullaTerra senza poter fare a meno l’una dell’altra. Lacomponente superficiale del nostro pianeta è, per-tanto, un sistema vivente e corrisponde al massimolivello di organizzazione biologica esistente.

Ecobiota Termine generico che indica un gruppo dielementi biotici in senso ecologico; è sinonimo disistema ecologico ed è valido a tutte le scale.

Ecocenotopi antropici (o, in vario grado, antropizzati)Caratterizzati da una presenza umana permanente,o che l’uomo ha modificato in maniera più o menosostanziale, limitando la loro capacità di autorego-lazione. Necessitano di energia sussidiaria (attual-mente quella proveniente da fonti fossili). Nel casodegli ecocenotopi di tipo (b) e (c) (vedi Ecoceno-topo) essi sono il risultato del reciproco adatta-mento, cioè della coevoluzione (= scambio biuni-

voco con condizionamento reciproco), realizzatosiin un preciso contesto spaziale tra l’antroposfera(uomo + la sua cultura + le sue esigenze socioeco-nomiche locali) e l’ambiente locale (il territorio ele altre comunità di organismi viventi = habitat na-turale).

Ecocenotopi naturali (e semi-naturali) Caratterizzatida una presenza umana (quando c’è) solo saltuariao momentanea2, o quelli nei quali l’uomo non viveo non lavora in permanenza. Essi sono in grado dimantenersi (e compiere il proprio ciclo vitale) solosulla base dell’energia solare e delle loro capacitàintrinseche.

Ecocenotopi urbano-tecnologici Rappresentano ilmassimo livello di antropizzazione. Nella praticasono quelli che l’uomo ha modificato in manierasostanziale, arrivando ad annullare la loro capacitàdi autoregolazione e il loro legame con l’ambientecircostante e rendendoli completamente eterotrofi edipendenti da energia sussidiaria.

Ecocenotopo L’entità unitaria realmente esistente ascala locale, quindi tra la scala territoriale (paesag-gio) e la scala stazionale cioè l’unità multifunzionale(riconoscibile solo se si adotta un punto di vista in-tegrato – per esempio se si “guarda” l’ambiente conun’ottica integrata). La differenza sostanziale rispettoall’ecosistema è che ecosistema è un termine astratto(sistema di relazioni) mentre ecocenotopo si riferiscea una realtà concreta, identificabile concretamentesul territorio con un luogo specifico (= topos) e de-scrivibile come integrazione di un insieme specificodi comunità di organismi (animali e/o vegetali e/oumane e/o di microrganismi) (= coenosis) in un am-biente (= eco, da oikos = casa). È l’elemento minimodell’ecomosaico, la più piccola unità omogenea vi-sibile alla scala di paesaggio.

In funzione del grado di antropizzazione crescente edella dominanza crescente di manufatti antropici,gli ecocenotopi sono raggruppabili in quattro classi:

a) ecocenotopi naturali e seminaturali (per es. forestali,prativi, di pascolo, rimboschimenti…);

b) ecocenotopi agricoli (per es. campi, piantagioni, orti,frutteti, piccole cascine…);

c) ecocenotopi tecnico-rurali (per es. grosse fattorie,

2 Allo stato attuale, affermare che sulla superficie terrestre esi-stano ancora ecocenotopi naturali è un po’ azzardato, in quantogli effetti diretti o indiretti dell’antropizzazione sono percepibilisu tutta la superficie del globo.

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piantagioni industriali, pioppicoltura, villaggi);d) ecocenotopi urbano-tecnologici (per es. piccoli paesi,

quartieri industriali, centri commerciali…).Ecomosaico Mappa ecologico/bionomica del territorio

in esame. Nella pratica l’ecomosaico è costituitodalla giustapposizione di macchie e corridoi in unamatrice (naturale o antropica) di ecotopi e tessere.Rappresenta la reinterpretazione ecologica/biono-mica della carta di uso del suolo.

Ecoregione Entità vivente corrispondente al livello discala regionale, generata dalle interazioni tra speci-fiche condizioni macroclimatiche + definite condi-zioni geografiche, territoriali e del substrato + ilconseguente sistema di sistemi paesistici connessi+ le tipologie di attività umane ammissibili (dai vin-coli generati dagli elementi precedenti). Rappresental’integrazione di un bioma con il suo ambiente econ le relative attività antropiche.

Ecosistema Denominazione ambigua, utilizzata in ma-niera impropria rispetto alla definizione originariadatane da Tansley (1935). In bionomia il termine ri-mane valido solo come unità funzionale dell’am-biente a scala locale, cioè come descrizione funzio-nale dell’interazione tra ciascuna comunità e il suoambiente. L’entità vivente unitaria reale che corri-sponde a questa terminologia è ecocenotopo.

Ecotessuto Concetto introdotto per superare la difficoltàdi rappresentazione grafica della complessità del li-vello biologico che esprime l’entità denominata“paesaggio”, in quanto è un’entità pluridimensionale(cioè che integra in sé diverse dimensioni): possiamoaiutarci pensando alla struttura di un tessuto, comeun tessuto istologico in cui: 1) il fattore tempo (o,meglio, la dimensione temporale), 2) la dimensionespaziale con i suoi vincoli e le sue proprietà, 3) ladimensione del contenuto di informazione e 4) tuttele altre diverse dimensioni (per es. proprietà, com-portamenti, componenti, configurazioni strutturalie funzionali ecc.) si intrecciano e si integrano se-guendo le leggi proprie e peculiari di quel livello ein maniera gerarchica (cioè in relazione alla loroimportanza). Tale modello viene chiamato modellodi ecotessuto ed è graficamente rappresentabile, inmaniera semplificata, in una carta operativa di inte-grazione.

Ecotopo Il più piccolo elemento unitario pluridimen-sionale dell’ecotessuto, in grado di presentare tutti icaratteri funzionali e strutturali del paesaggio cuiappartiene. È il sistema minimo di ecocenotopi/tes-

sere (non meno di due tipi diversi) interagenti e in-terdipendenti, caratterizzati da una comune originegeomorfologica e una riconoscibilità topografica: èun sistema definito da una determinata configura-zione funzionale e un preciso ruolo nel paesaggio.Esso presenta caratteristiche intrinseche (forma, su-perficie, configurazione…) e caratteristiche estrin-seche (per es. il rapporto tra la superficie di marginee la superficie interna oppure l’origine) legate alpaesaggio in cui si trova e che possono influenzarela dinamica delle specie al suo interno.

Elemento paesistico Termine generico utilizzato perindicare, in senso generale, una tessera, un ecotopo,una unità semplice di paesaggio o una unità com-plessa di paesaggio. Presuppone che l’elemento inoggetto sia ancora una unità olistica (in quanto ele-mento paesistico), al suo proprio livello di scala.

Entità vivente Sinonimo di sistema vivente. Sistemain grado di ricevere, processare e trasferire infor-mazioni, utilizzarle per modificarsi rendendosi più“in sintonia” con la situazione in cui si trova, rag-giungere un target, riprodursi, avere una storia, par-tecipare nel processo dell’evoluzione.

Entropia Funzione di un sistema utilizzata sia in ter-modinamica sia in meccanica statistica che in teoriadell’informazione. Esprime il livello di disordine,disorganizzazione e indifferenziazione presente, oprodotto, in un sistema: dato che, nelle trasforma-zioni irreversibili, il sistema tende spontaneamentea un suo aumento, in termodinamica può considerarsicome un indicatore temporale, poiché assegna unverso alla successione degli stati di un sistema (frec-cia del tempo). In bionomia misura l’assenza/scar-sezza di informazioni riguardo a una situazione ol’incertezza associata alla natura di una situazione.

Epistemologia Indagine critica intorno alla struttura eai metodi delle scienze, ai problemi del loro sviluppoe delle loro interazioni (divenendo sinonimo di filo-sofia della scienza).

Equilibrio dinamico In fisica, condizione nella qualediversi processi agiscono simultaneamente per man-tenere il sistema in uno stato che globalmente noncambia nel tempo.

Equilibrio metastabile Stato di pseudo-equilibrio conun più elevato valore di energia libera rispetto alvero stato di equilibrio (in cui l’energia libera tendea zero). In fisica, esprime la condizione nella qualeil sistema è in grado di ritornare allo stato precedentedopo piccole perturbazioni; può essere rappresentato

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da una palla che rimanga in una piccola depressionesulla cima di un picco.

Equitabilità Misura il grado di abbondanza per tuttigli elementi considerati in un sistema. È massimaquando tutti gli elementi risultano presenti con lamedesima abbondanza. Tecnicamente esprimel’equipartizione dell’abbondanza di una certa com-ponente (specie, tessera, ecotopo, fitomassa…) inun sito.

Eterogeneità Esprime la varietà dei modelli/disposi-zioni di un certo definito set di elementi paesistici.In un ecotessuto, l’eterogeneità può essere struttu-rale, funzionale o ecosistemica.

Etimologia del termine paesaggio Il termine, in usonelle lingue neo-latine, deriva probabilmente dallaprimitiva radice sanscrita “pac” indicata nel senso diconficcare. Questo termine, passato poi al verbogreco πηγνυμι con il significato di fissare, piantare,avrebbe originato la parola latina pagus. Nel vecchiolatino la parola pagus indicava anche la campagnadi una città, distinguendola dalla city, e da lì discesel’aggettivo pagensis con molteplici sfumature di si-gnificato, ma sempre inerenti gli abitanti di una cam-pagna o di un territorio di una chiesa. Il passaggioda pagensis a paese avvenne, sembrerebbe, intornoal 1250-1350 d.C. con il significato di “grande esten-sione territoriale coltivata e abitata” (Cortellazzo eZolli, 1985) o di “parte di territorio abitata che puòessere distinta dalle altre per le sue condizioni cli-matiche, linguistiche, culturali ecc.” (Bolza, 1852).Quando nacque il termine paesaggio nel 16° secolocirca, esso venne utilizzato per identificare l’oggettodi un dipinto come una campagna, ma con tutti isuoi attributi, caratteristiche e proprietà. Quindi è er-rato utilizzare questo termine con il solo significatodi visuale, scorcio, panorama, mentre ne è evidenteil legame con l’uomo, secondo il concetto di governoe gestione del territorio, intesi però in senso ecolo-gico.

Evennes Il rapporto tra il valore misurato di abbon-danza o diversità di un tipo di elemento e l’equita-bilità dell’elemento stesso.

Evento zero Disturbo o perturbazione fuori scala cosìintenso da distruggere completamente un sistemaecologico, o una parte di esso, e da dare l’avvio allosviluppo di un nuovo sistema ecologico. Anche l’im-provvisa interruzione di un range di disturbi cronicipuò costituire un evento zero.

Evoluzione (biosistema-ambiente) Reciproca selezione

dei processi di adattamento, con la conservazionedell’autonomia del biosistema.

Fitomassa Peso secco o volume (sopra il suolo) degliindividui di una popolazione di una specie vegetalein una data area.

Fitosociologia Sinonimo di fitocenologia, identifica lostudio delle comunità vegetali, secondo un approccioquali-quantitativo. Nella descrizione delle comunitàvegetali a livello di scala spaziale più ampia diventasinfitosociologia e, integrandovi gli aspetti inerentiil luogo, passa alla geo-sinfitosociologia.

(The) Fittest vegetation for… Termine di difficile resain lingua italiana. Traducibile come “la vegetazionepiù appropriata a…/più idonea per…/più consonaa.../ di maggior successo ecologico-paesistico perle condizioni spaziali e temporali e di contenuto in-formativo di un luogo”. Rappresenta la reinterpre-tazione del concetto di “vegetazione naturale poten-ziale”. Più precisamente questo nuovo concettoindica la vegetazione più adattata e adatta per: a) lespecifiche condizioni climatiche e geomorfologichedi un certo limitato periodo di tempo in un certo,determinato, luogo; b) il principale range di disturbiincorporabili (compresi quelli di origine antropica);c) le condizioni naturali e/o innaturali. Inoltre, lasua presenza deve essere intesa come a macchie, enon come omogenea su estese superfici.

Fluttuazione Variazione nello stato di un sistema al-l’interno del suo proprio campo di esistenza (cioèdel suo campo di metastabilità) in risposta ai normalirange di disturbi. Quando i disturbi superano i limitidel range, il sistema si riorganizza in funzione dellenuove condizioni.

Frammentazione Il processo di rottura/parcellizza-zione di un elemento paesistico o di un’aggregazionedi elementi paesistici in più parti e/o di dimensioniinferiori. È uno dei processi di trasformazione delpaesaggio.

Freccia del tempo Rappresentazione semplificata delconcetto di irreversibilità del tempo, anche a scalacosmica, con una chiara direzione dal passato versoil futuro.

Gnoseologia (da γνωσισ = conoscenza) Termine usatoper indicare la teoria della conoscenza umana – cosìcome si è consolidata grazie alla speculazione filo-sofica di Kant – con riferimento soprattutto alla ri-cerca dei suoi fondamenti, alle sue strutture e mo-dalità, nonché alla validità della conoscenza umana,intesa essenzialmente come relazione tra soggetto

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conoscente e oggetto conosciuto. Habitat umano (HU) Concetto definibile come l’in-

sieme delle aree a) dove la popolazione umana vive,b) che gestisce in modo permanente totale o parzialee c) nelle quali apporta energia sussidiaria limitandola capacità di autoregolazione dei sistemi naturali.Esso si distingue dall’analogo concetto usato in ur-banistica, in quanto considera la dimensione funzio-nale delle tessere: così anche una foresta naturale puòcontenere una percentuale di HU. Viene utilizzatocome indice, stimato in maniera opportuna, e la suaimportanza risiede nel fatto che costituisce la variabileindipendente nei modelli di studio dei paesaggi, anchenel caso di bassi livelli di antropizzazione. Seguendoil concetto di ecotessuto, l’HU considera la dimen-sione multifunzionale delle tessere e può anche esseredefinito come l’insieme degli apparati funzionali pae-sistici più significativi e, oggi, anche quantitativa-mente preponderanti nella maggior parte della bio-sfera.

Habitat standard pro capite (teorico minimo) Gran-dezza che misura, in maniera integrata, la quantitàdi spazio ecologico necessaria a un organismo ani-male o individuo per vivere in maniera consona.

Incorporazione dei disturbi In un’entità vivente diun determinato livello di organizzazione biologica,capacità di resistere a disturbi di scala inferiore o diadeguarsi alle conseguenze di quel/quei disturbo/i,usandolo/i per migliorare la propria struttura od or-ganizzazione.

Integrazione Combinazione di dati, elementi com-plessi, modelli e informazioni concernenti un sistemavivente. Tale combinazione, che nel caso della bio-nomia avviene in maniera gerarchica (cioè secondoil grado di importanza di ciascun elemento in quelcontesto) su base biologica (si tratta di entità viventi)necessita della conoscenza, per ogni sistema inesame, della storia, della scala e del contesto.

Intersezione Gruppo di caratteristiche o proprietà incomune a due o più elementi paesistici.

LaBiSHH Metodo di valutazione ecopaesistica del-l’habitat umano attraverso a) lo studio dei caratteristorici e culturali dell’ambiente antropizzato, b) l’ap-plicazione di appositi indicatori ecologici, c) lo stu-dio dei processi e d) il significato bionomico delrapporto uomo-natura.

LaBiSV Metodo di valutazione ecopaesistica della ve-getazione attraverso a) studio dei caratteri geograficie storici dell’unità di paesaggio; b) identificazione

degli elementi del paesaggio e dei tipi di vegetazione;c) rilievo dei parametri di tessera, fitomassa, ecoce-notopo e contesto ecopaesistico; d) ordinazione evalutazione dei parametri e stima della qualità eco-logica della BTC; e) esame dei problemi emersi escelta dei valori di normalità.

Livello di organizzazione biologica Sinonimo di li-vello di organizzazione della Vita sulla Terra, corri-sponde a una tipologia di sistema vivente. I livellisono correttamente identificabili solo attraverso unpunto di vista integrato, proprio dell’ecologia avan-zata (unified ecology e bionomia del paesaggio) erappresentano i tipi di entità viventi realmente esi-stenti sulla superficie terrestre. Pur essendo le de-nominazioni adottate per la loro identificazione pas-sibili di miglioramento, ciò non inficia l’esistenzadi dette entità.

Logica fuzzy Logica di ragionamento per approssima-zioni, utilizzata quando si considerano sistemi o pro-cessi troppo complessi per potere essere spiegati emodellizzati dalla matematica tradizionale, ancheperché spesso senza limiti ben definiti e/o con datisfumati.

Macchia Concetto indipendente dalla scala, che indicauna porzione omogenea (o con micro-eterogeneitàripetentesi in maniera similare in tutta la sua esten-sione) non lineare di territorio che differisce, peraspetto o per contenuto, dalla matrice circostante.Può essere composta da una singola tessera, da piùtessere analoghe, da un singolo ecotopo o da un in-sieme di ecotopi analoghi.

Macchia residuale All’interno di una unità di paesag-gio, frammento del tipo di paesaggio originario didimensioni sufficienti a essere rilevabile oltre la fa-scia di disturbo cronico.

Materialismo Insieme di teorie filosofiche che, ne-gando l’esistenza del soprannaturale, spiegano la re-altà (realtà che esiste indipendentemente dal soggettoconoscente) e gli eventi del mondo basandosi uni-camente sulla materia. Il materialismo filosoficomarxista parte dal principio che il mondo e le sueleggi sono perfettamente conoscibili e conosciute,che la conoscenza delle leggi della natura, verificatadall'esperienza, dalla pratica, è una conoscenza va-lida e che ha il valore di una verità oggettiva.

Materialismo dialettico Teoria dialettica della naturae della storia (fondata sul metodo dialettico di Hegel,utilizzato però in chiave materialista ed elaborata daEngels e poi ripresa da Lenin). Essa può definirsi

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come dottrina della materia in movimento e motivala capacità creativa ed innovativa della Natura nel-l’Universo, sulla base di una dialettica intrinseca allarealtà naturale stessa. Il termine "dialettico" (che con-siste nell'interazione di due tesi o princìpi contrap-posti come strumento di indagine della verità) spiegala dinamica interconnessione tra i processi e l'uni-versalità del mutamento affermando che qualsiasiente è soggetto ad un processo di autotrasformazione,dovuto al fatto che il suo contenuto è costituito daforze in opposizione (logica della contraddizione perHegel); ciascuna cosa si muta insomma costante-mente in qualcosa di diverso da sé, in maniera rivo-luzionaria, con svolte brusche e violente.

Matrice Il tipo di elemento paesistico presente per lamaggiore estensione superficiale o con la più altaconnessione, in un paesaggio; esso gioca il ruolodominante nel funzionamento del paesaggio e necaratterizza il tipo.

Medico dei sistemi vitali complessi Nuova figura diecologo integrato, formato allo studio della bionomiae delle altre discipline ecologiche avanzate, il qualedeve essere in prima istanza un medico, conscioperò del fatto che la fase di anamnesi (metodo sto-rico) può risultare in questo campo più vasta e im-pegnativa che non a scala di organismo o di popola-zione. L’identificazione delle cause che produconouna patologia riscontrata necessita, inoltre, di unabuona conoscenza: a) della “anatomia” e della fi-siologia del paesaggio, b) dell’insieme dei disturbipatologici e c) di una analisi semeiotica, in cui anchegli studi percettivi possono dare un contributo posi-tivo.

Metastabilità Stato di un sistema oscillante intorno auna posizione centrale, ma suscettibile di essere rein-dirizzato verso un’altra condizione di equilibrio me-tastabile.

Metodo a scheggia Metodo di analisi del comporta-mento di un sistema complesso, nella sua totalità,attraverso la creazione di differenti modelli separati,ciascuno in grado di rilevare la combinazione di dueo più aspetti, e la loro successiva integrazione.

Metodo clinico-diagnostico Metodo di studio dei si-stemi viventi complessi che, in analogia con la me-dicina, ricerca lo stato di salute di uno specifico si-stema vivente mediante il confronto con lo statoconosciuto come normale (circolo vizioso fisiolo-gia-patologia3) – ma considerando il sistema stessocome un unicum – e, successivamente, elabora una

diagnosi e suggerisce delle proposte terapeutiche dimiglioramento, scegliendo su quali e quanti para-metri intervenire, in che modo e per quanto tempo.

Metodo iterativo Metodo che permette il raggiungi-mento dei risultati desiderati attraverso successiveapprossimazioni o la ripetizione di cicli di opera-zioni, che arrivano via via più vicine al risultato fi-nale.

Microcora Una distribuzione spaziale di elementi eco-logici in un determinato sito.

Modelli disciplinari Rappresentazioni logiche attra-verso opportuni parametri esplicativi – che permet-tono confronti precisi – delle differenti branche diuna disciplina.

Modello Sistema matematico, geometrico o fisico ilcui comportamento, che obbedisce a certe determi-nate regole, viene utilizzato per comprendere unaltro sistema fisico o biologico a cui esso è analogoin qualche modo.

Movimento di un sistema Il passaggio di un sistemada una condizione di stato (a) a una (b).

Multidimensionalità Concetto che esprime la nume-rosità delle “dimensioni” che sono coinvolte in unpaesaggio, tra le quali ricordiamo la dimensionetemporale, la dimensione spaziale, la dimensioneconfigurazionale, la dimensione informativa, quellatematica, quella di integrazione ecc.

Multifunzionalità Capacità di un qualunque elementopaesistico di svolgere più funzioni contemporanea-mente.

Naturalità Buono stato ecologico di sistemi in cui puòessere presente anche l’uomo.

Neg-entropia Detta anche apporto di informazione, èla misura numerica dell’informazione generata nellaselezione di uno specifico simbolo o messaggio.Essa è uguale al negativo del logaritmo della proba-bilità del simbolo o del messaggio selezionato.

Neofita Pianta arrivata nella località di studio dopo il1500 d.C.

Olismo Approccio secondo cui la totalità di un sistemacomplesso è funzionalmente maggiore della sommadelle sue parti.

Omeoresi Il mantenimento di un flusso dinamico ri-corrente in un sistema biologico.

3 In base al quale la conoscenza del funzionamento completo diun sistema vivente necessita il prodursi di un’alterazione, ma perguarire un’alterazione è necessario conoscere il funzionamentodel sistema.

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Omeostasi Capacità di autoregolazione. Rappresenta iprocessi in grado di mantenere uno stato stazionarioin un sistema ecologico.

Operatore Insieme di regole di azione (operative) peruna certa funzione o processo, in grado di realizzareuna trasformazione.

Paesaggio Entità vivente che si rinviene al livello diorganizzazione biologica che corrisponde alla scalaspaziale territoriale. Si può scientificamente definirecome: sistema di ecocenotopi in una configurazionericonoscibile. Rappresenta il primo livello in cui ilrapporto uomo-natura si esprime nella sua pienezzae complessità, e il più importante in cui si realizzauna completa integrazione tra ecocenotopi antropicie naturali a una scala compatibile con le scelte e lenecessità amministrative. Rappresenta anche la realtàconcreta con la quale si devono confrontare sia l’in-cidenza dei disequilibri ambientali sia il problemadello sviluppo sostenibile, che non è infatti costituitadai singoli ecocenotopi, bensì dal loro livello orga-nizzativo gerarchicamente superiore, cioè il paesag-gio4. Così il territorio/paesaggio non può più esserevisto solamente come mero supporto per le azioniumane che lo plasmano: deve essere visto come en-tità vivente, capace di influenzare persino la culturaumana, attraverso i suoi propri comportamenti, lesue proprie esigenze. Tutti gli altri aspetti, geogra-fico-economici, estetici, letterari, politici, devonotenere conto di quanto sopraesposto.

Pattern strutturale Schema, modello strutturale checaratterizza un certo paesaggio o una sua unità, infunzione della geologia e/o geomorfologia e/o idro-grafia del luogo. È in stretta relazione con l’apparatoscheletrico del paesaggio e con i processi struttu-ranti.

Perturbazione Vedi disturbo.Positivismo Termine che deriva etimologicamente dal

latino positum (participio passato neutro del verboponere) tradotto come ciò che è posto, fondato, cheha le sue basi nella realtà dei fatti concreti. Il termineentra nella terminologia filosofica europea con Au-

guste Comte e in pratica sostiene che: a) la scienzaè l’unica conoscenza possibile; il metodo scientificoè l’unico valido; il ricorso a cause/principi inacces-sibili al metodo scientifico non dà origine a cono-scenza; b) il metodo scientifico va esteso a tutti icampi che riguardano l’uomo e la società; c) il pro-gresso scientifico è determinante in prima e ultimaistanza per il superamento delle crisi capitalistiche;d) la funzione peculiare della filosofia consistequindi nel riunire e nel coordinare i risultati dellesingole scienze, in modo da realizzare una cono-scenza unificata e generale.

Progressismo relativista Essendo il progresso la veritàdipendente dal cambiamento, quindi verità relativa,dal momento in cui l’uomo pensa di essere l’auten-tico creatore di sé, il progressismo diviene lo scopoprimario dell’umanità al fine di migliorare semprepiù le condizioni e le libertà dell’uomo. In nomedel progresso si possono così compiere atti di di-struzione della natura.

Razionalismo Atteggiamento o movimento filosoficoche considera che la realtà sia retta da un principiorazionale (l’idea, la necessità, la verità…) e quinditutta pienamente intellegibile.

Regione Porzione di territorio, più o meno estesa, concaratteristiche o proprietà che permettono di distin-guerla dall’intorno. Pur avendo una sua scala spa-zio-temporale di riferimento, il termine può essereusato per estensioni sia di poco minori sia maggiori.

Relativismo gnoseologico Concezione filosofica se-condo la quale la conoscenza si basa non su criterioggettivi, riconosciuti da tutti come certi, ma unica-mente soggettivi, essendo priva di punti sicuri di ri-ferimento: così un gran numero di fenomeni, enti,grandezze e la stessa conoscenza della realtà nonhanno un valore assoluto, bensì solo relativo. In par-ticolare, la conoscenza rimane limitata alle relazionidei fenomeni tra loro e non può essere estesa allarealtà assoluta ed unitaria che è alla base di quelcomplesso di relazioni.

Riduzionismo ontologico Il riduzionismo rispetto aqualsiasi scienza sostiene che gli enti, le metodologieo i concetti di tale scienza debbano essere ridotti alminimo sufficiente a spiegare i fatti, cioè non biso-gna aumentare senza necessità le entità coinvoltenella spiegazione di un fenomeno; l'ontologia (unadelle branche fondamentali della filosofia) è lo studiodella natura dell'essere in quanto tale, nonché del-l'esistenza e della realtà in generale, così come delle

4 Ricordiamo che scientificamente il termine paesaggio non hanulla a che vedere con panorama, visuale, scorcio. È piuttosto untermine che – derivando etimologicamente da “regione abitata”– rappresenta l’insieme dei caratteri e delle dimensioni di un ter-ritorio (fisionomia, struttura, interazioni, processi, storia, etero-geneità, percezione, comunità viventi, riferimenti culturali,aspetti fisici del territorio…) in una localizzazione geografica-mente definita.

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categorie fondamentali dell'essere e delle loro rela-zioni. Così il riduzionismo ontologico rappresentauna delle tre forme esistenti di riduzionismo e sot-tolinea la sostanziale unità dell'essere (Essere-Uno-Tutto). Con ciò postula l'esistenza di un unico prin-cipio ontologico, essenza, sostanza o energia divinain questo universo e in altre dimensioni metafisiche,proponendo il concetto di non-dualismo (in realtàinteso in maniera differente dalla filosofia occiden-tale rispetto a quella orientale) in opposizione al-l’idea di pluralismo, poi dualismo. Inoltre, in strettarelazione con il riduzionismo causale, afferma che“il tutto è la somma delle parti”: in altre parole, so-stiene che “le cause agenti sul tutto producano sem-plicemente la somma degli effetti delle singole causeagenti sulle parti”.

Scientismo In filosofia, concezione epistemologica estre-mamente rigorosa secondo la quale la conoscenzascientifica deve essere il fondamento di tutta la cono-scenza in qualunque dominio, anche in etica e in po-litica. Quest’accezione del termine, originata dal po-sitivismo, ritiene che l’universo sia essenzialmenteconoscibile, ma che nessuna conoscenza sia accettabilese non stabilita dal metodo scientifico. Pertanto è re-spinta ogni forma di metafisica tradizionale. Attual-mente “scientismo” è usato spesso in senso dispregia-tivo, per criticare un dogmatico eccesso di fiducia nelmetodo scientifico e negli scienziati.

Sistema adattativo Sistema in grado di modificare sestesso in risposta a cambiamenti e richieste nuoveda parte del suo ambiente. Un sistema biologicoadattativo è in grado di definire il suo dominio/am-bito di perturbazioni ambientali pertinenti, specifi-cando l’ammissibilità dei vincoli ambientali.

Sistema auto-organizzantesi Un sistema in grado distrutturarsi, autoregolarsi in maniera autonoma, uti-lizzando informazioni derivanti da processi biologicio tecnologici e ricevute sotto forma di materia oenergia.

Sistema caotico Sistema, semplice o complesso, il cuicomportamento dipende in maniera così stretta esensibile dalle condizioni iniziali (dallo stato iniziale)che il comportamento stesso e le condizioni finalinon sono prevedibili – e non possono essere distinteda un comportamento random – pur essendo stret-tamente determinate da un punto di vista matema-tico. Ciò dipende dal fatto che questi sistemi ampli-ficano le pur minime differenze iniziali in manieraesponenziale, agendo come uno zoom.

Sistema cognitivo Sistema in grado di acquisire, pro-cessare, immagazzinare e richiamare al presente leinformazioni ricevute attraverso i sensi e che è con-scio di questa sua capacità.

Sistema ecologico Termine generico con il quale sipuò indicare, in bionomia, ciascuna delle entità deilivelli di organizzazione biologica. Non è sinonimodi ecosistema.

Sistema paesistico Sistema formato da un insieme dipaesaggi con caratteristiche geomorfologiche e ve-getazionali specifiche, a una scala compresa traquella territoriale e quella regionale.

Sistema vivente Esiste come un tutto organico, cioèuna entità unica, complessa, adattativa, auto-orga-nizzantesi, autopoietica, autotrascendente, dinamica,gerarchica, dissipativa, superiore alla somma delleparti componenti; essa agisce in funzione sia delleproprietà delle sue parti componenti sia della dispo-sizione delle stesse nello spazio (configurazione) siadella dimensione spazio-temporale delle sue particomponenti e di se stessa in rapporto a ciò che lacirconda. Per esempio, le stesse componenti (un bo-sco, un fiume, due colline, un gruppo di individuiumani, tre ettari di campi, una strada e una ferrovia)creeranno sistemi diversi con comportamenti diversia seconda del modo in cui si disporranno sul territo-rio.

Specie caratteristiche In botanica, specie la cui distri-buzione corrisponde a uno spazio ecologico ristretto.In fitosociologia, specie che crescono soltanto inquella associazione.

Specie chiave Set di specie che serve a definire univo-camente una fitocenosi, un’associazione fitosocio-logia o uno specifico habitat. Ecologicamente sitratta di specie che occupano una posizione criticanella comunità, essendo insostituibili. Spesso, manon sempre, sono anche le specie che danno il nomealla cenosi, pur essendo in numero ridotto o rare.

Specie focali Specifico gruppo di specie differenti ingrado di rappresentare un insieme di domande/ne-cessità spaziali e funzionali che realmente racchiudeed esprime la totalità delle necessità di tutte le altrespecie presenti nel territorio in studio.

Specie generaliste Specie animali che presentano ca-ratteristiche di nicchie multifunzionali e comporta-menti non specializzati.

Specie ingegnere Organismi che controllano, diretta-mente o indirettamente, la disponibilità di risorseper altri organismi, inducendo cambiamenti nello

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stato fisico di materiali sia biotici sia abiotici, maanche creando, modificando negli aspetti fisici omantenendo un habitat.

Specie ombrello Le specie animali più esigenti, quindi,le prime a rarefarsi o sparire a seguito della distru-zione dei loro habitat.

Specie permeanti Specie animali altamente mobili tradiversi sottosistemi e/o tessere, di diverse età e gradidi organizzazione, presenti in un paesaggio e/o trastrati verticali diversi di una tessera, per esempiovegetata. In genere sono abili nello sfruttare le con-dizioni migliori di ciascun sito o sistema attraver-sato.

Specie specialiste Specie del regno animale che evi-denziano comportamenti peculiari e nicchie specia-listiche.

Spettro biologico In linea teorica insieme di tutti (spet-tro, gamma, …) i livelli di organizzazione della Vitasulla Terra; nella pratica spesso formulato in manieraconfusa, mescolando differenti approcci o punti divista. Così l’approccio più geografico si concentrasulla disposizione spaziale delle componenti sullasuperficie terrestre (configurazione spaziale); quellobiotico è focalizzato più sulle componenti; quelloambientale (della ecologia classica) sottolineal’aspetto funzionale, in un insanabile contrasto conl’approccio precedente; quello antropico, infine, sot-tolinea quanto vi sia di legato all’attività umana con-creta e di pensiero. La bionomia rilegge e integra iprecedenti punti di vista, identificando i tipi di entitàviventi che caratterizzano ogni singolo livello (com-pletando anche i livelli mancanti tra scala locale escala globale) e dando loro un nome.

Strategia riabilitativa ambientale (environmental re-habilitation strategy) Sostiene la necessità, per qual-siasi intervento (puntuale o di scala più ampia), disostituire “la sostenibilità di uno status quo” o “larestaurazione di uno status quo ante” (di entrambi iquali non si verifica “la salute ecologica”), con l’ela-borazione di un obiettivo strategico di risanamentocon funzione riabilitativa; tale obiettivo viene defi-nito dalla integrazione (gerarchica) e dalla compati-bilità tra le necessità umane (socio-politico-econo-miche) e le necessità terapeutiche di salute ecologicadel paesaggio in esame (anche nella sua componenteumana). Tale strategia ha validità anche alle scalesuperiori con modalità di studio proprie.

Teoria del caos Teoria che studia come i sistemi –siano essi semplici o più o meno complessi – sono

in grado di acquisire, nel corso dei loro movimenti,gradi di libertà che non avevano precedentemente eindirizzarsi verso un comportamento caotico, purrimanendo descrivibili a partire da equazioni deter-ministiche.

Teoria della informazione Branca della teoria dellaprobabilità che studia modalità, caratteristiche e pro-prietà della trasmissione di messaggi.

Termodinamica di non-equilibrio Detta anche ter-modinamica dei processi irreversibili, studia il do-minio della molteplicità delle soluzioni di equazioninon-lineari. In pratica esprime la ricchezza di com-portamenti all’interno di un universo coerente.

Territorio Porzione di superficie terrestre normata ogestita, o, per gli animali, difesa. L’etimologia nonè chiara, probabilmente derivando da περιχωριον(pericorion), che indica le parti intorno alla χωρα(chora).

Tessera: la più piccola unità omogenea rinvenibile sulterritorio alla scala spaziale di paesaggio. In biono-mia corrisponde all’ecocenotopo.

Unità di paesaggio (UdP) Parte di un paesaggio, oeco-bio-noo-geodistretto, distinguibile dal resto percaratteristiche e proprietà tipiche, funzionali e/ostrutturali (per es. dal punto di vista geomorfologicoo della copertura vegetale o dell’antropizzazione),con confini ben identificabili anche se talvolta rap-presentati da un gradiente. Non si tratta di una sem-plice organizzazione spaziale di ecotopi, anche sefossero riuniti a formare una macchia, bensì di uninsieme integrato di ecotopi organizzati. La sua strut-tura non è sempre immediatamente riconoscibile ecosì, per delimitarla, è necessario spesso indagarein maniera approfondita sulla sua struttura e sullesue trasformazioni.

Unità di paesaggio complessa Disposizione intera-gente di unità di paesaggio semplici, ricorrenti estrutturanti, la cui origine è ascrivibile al medesimogruppo di processi geomorfologici. Può rappresen-tare un’ampia parte di un paesaggio.

Unità di paesaggio operativa Rappresenta il distrettochirurgico di intervento, cioè la porzione di paesag-gio nella quale si trova inserita la zona di studio, mai cui limiti (a causa di vincoli amministrativi o di-pendenti dal lavoro richiesto), pur essendo identifi-cati il più possibile secondo i criteri della Bionomiadel Paesaggio, devono purtroppo in parte discostarsida questi, o rimanendone all’interno o sforandone.

Unità di paesaggio semplice Disposizione interagente

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di ecotopi ricorrenti e strutturanti (in senso geomor-fologico) distinguibili dal resto del paesaggio strut-turalmente o funzionalmente.

Valutazione ecologica biologico-integrata Metododi valutazione che – acquisito scientificamente chei sistemi viventi si strutturano per cooperazione eintegrazione tra le componenti e che, nel paesaggioantropizzato, le componenti principali sono vege-tazione e uomo – è applicabile a entrambe le com-ponenti, umana e vegetale, declinato opportuna-mente, cioè come LaBiSV (per la componentevegetale: landscape biological survey of vegetation)e come LaBiSHH (per quella umana: landscapebiological human habitat evaluation).

Vegetazione naturale potenziale Nell’accezione clas-sica, il tipo di vegetazione – già conosciuto in ma-niera deterministica, a priori – che ha la possibilitàdi esistere in un certo determinato luogo, in assenzadell’uomo e su vaste superfici, interpretato come lamigliore vegetazione per quel luogo, indipendente-mente da tutti gli altri fattori, umani o naturali e daltempo.

Vincolo Interazione complessa di più fattori che in-fluiscono sul comportamento di un sistema (nonsempre in maniera lineare), o agendo sul comporta-mento dei suoi elementi componenti oppure attra-verso dei limiti imposti dai livelli superiori di orga-nizzazione.

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Autodisciplina, 12Autoecologia, 18, 19Autofunzione, 29Autorganizzazione, 21, 40, 42, 43Avvenimento, 156Avvoltoi, 117Ayas, 115, 152, 180

BBailey, 69, 189Baldo, 272, 275, 278Barbieri, 76Barene, 28, 54, 56, 82, 118, 204Baroldi, 86Beccacce di mare, 118Behe, 73Berlino, 193, 232, 233, 245-247Berne e Levy, 88Bernini, 118Bertarelli, 160Bertrand, 19Besate Ticino, 178Bibbia, 71, 72Biforcazione, 30, 39, 42, 77, 131-133Big-bang, 72Biodiversità, 25, 65, 108, 179, 209, 254, 313Biodiversità complessa, 66, 67, 120, 147Bioingegneria naturalistica, 208Bioma, 22Bionomia, 4, 17, 19, 20-25Biopotenzialità territoriale vedi anche Capacità biologica, 64Biopotenzialità territoriale media di quartiere, 236Biosfera, 124, 143, 212Biotopflächenfaktor, 128Birapporto, 141Bitterlich, 103Black box, 36Bletterbach, 299Boltzman, 91Bosco forte, 162, 163Box, 91, 95, 98, 99, 106, 107, 258, 259Bradisismo, 56, 118Braun-Blanquet, 13, 91, 106, 257Brembo, 255-257, 261, 263, 267Brescia, 217, 218

AAbbondanza, 122Abruzzo, 117, 120, 191Acervo, 116Acquerello, 152Adattamento, 21, 74Adda Sud, 178Aggregamento di funzioni, 219Ahimsa, 10Allarme ambientale, 86, 88Alleanza, 112, 113, 175Allergie, 86, 88Alpago-Novello, 121Alpine endemiche, 112, 273Ambienti geodinamici, 56, 57Anamnesi, 81, 158, 195, 201Anati, 159Antinfiammatorio, 86, 87Antirazionale, 8Antropocene, 21Antropozoico, 21Apparati ecologico-funzionali, 53Aracnidi, 118Arbusteti, 54, 97, 146, 166, 167Arbusteti mediterranei, 97Arbusti a rosetta, 106Arbusti arborescenti, 107Architettura rurale, 124,126Archivi storici di Stato, 160Ardeidi, 118Area basimetrica, 102, 103, 105Area di tranquillità, 263Area metropolitana, 125, 192-194, 232, 233Areale, 121, 122, 140Aree indisturbate, 180, 181, 186, 262Arendt, 6Arnol’d, 38, 40Arte, 9, 149-151, 243, 244Artemisieto, 177Aspetti pedologici, 57Assiomi, 8, 11Ateneo Antonianum, 3Atlantiche, 112, 273Attrattore, 29, 30, 37, 39, 41, 42, 58, 77, 111Attrattori strani, 42

Indice analitico

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Bretagna, 118Briofite, 106Bronowski, 12Brundtland, 226BTCS (biopotenzialità territoriale alla soglia di maturità), 173,

251Burel e Baudry, 51, 58, 118, 132

CCalcagno Maniglio, 159Calpestabilità, 244Cambiamento climatico, 14, 118Cambiamento di stato ecologico, 256, 265Cambriano, 73, 75, 76Camefite, 106Campania, 189, 192Campi avvenimentali, 157Campi creazionali, 75 Canopy, 59, 96Canton Ticino, 164, 165, 255, 267Caos deterministico, 41Caos edge, 40Capability, 206Capacità biologico-territoriale della vegetazione, 23, 79, 93,

173, 174, 231Capitolato speciale d’appalto, 208Capriolo, 62, 119Carabidi, 118Carattere degli elementi del paesaggio, 94Caratteri esportabili, 22, 48Caratteri intrinsechi, 48Caratteristiche fisionomiche, 151, 153Caratteristiche sistemiche, 174, 176, 307-310Caravello, 123Cardiopatie ischemiche, 88, 267Caribù, 119Carlo VI d’Asburgo, 160Carson, 86Carta degli habitat, 283Carta delle resistenze, 211Carta faunistica, 122Carta fisionomico-ecologica della vegetazione, 301, 306Cartella clinica, 200, 201, 203Cascina Malpensata, 256, 265Cascine, 48, 54, 126-128, 159, 179CaSp (caratteristiche specifiche della formazione), 175, 176Castagneto, 109, 164, 165, 177, 178, 280, 310, 312Castori, 115, 116Catasto, 160, 162, 163CAU - Caratteri aggiuntivi dell’HU, 130Ceduo composto, 95, 101, 258Ceduo semplice, 95, 100, 102, 258Cembreta, 116Certezze meccanicistiche, 8, 91Cervo, 62, 119, 120Chiarie, 106, 292, 293, 296Cibernetica, 27, 32, 43Cicerone, 10Cina, 7

Cinture verdi, 245Circuitazione, 63, 81, 119, 140, 197Circumboreali, 112, 273Città satelliti, 125Civitella Alfedena, 120CNR, 92, 93, 159Coefficienti allometrici, 103, 104Coevoluzione, 21, 59, 77, 203Coltivi legnosi, 97, 146Columella, 17, 179, 206Compensazione locale, 219Complementarietà, 56, 92, 166, 219Complessità, 26, 27, 43, 173, 203Componente faunistica, 115Comportamento emergente, 39Comune di Milano, 233, 241, 250, 253, 254Comunità, 19, 123, 244Con.Eco.For., 86, 191, 251, 291, 293, 300Concezione evolutiva dell’universo, 75Condizioni iniziali, 41-43Configurazione funzionale, 82Configurazione spaziale, 22, 47, 82, 117Congruenza strutturale, 219Connessione, 58, 140, 197, 211, 213, 236, 237, 261Connettività, 63, 119, 140Consorzio Italiano per le Infrastrutture Lombarde, 255, 265,

266Constraint, 27, 28, 56, 92Contagion, 138, 170Contenuto di informazione, 29, 122, 139, 261Context role sub system, 49Continentalità, 113, 137, 304Contrasto, 138, 148, 149, 166, 170Convenzione europea sul paesaggio, 206, 225Cora, 22, 47Corine Land Cover, 189Cornacchie, 118Corno Bianco, 299Corologia, 112Correlazione specie/BTC, 313Corridoi alberati, 50, 196, 213Corridoio ecologico, 50, 51Corrispondenza biunivoca, 141Cortex, 26, 88Cortisolo, 86-88Cosmopolite e sub cosmopolite, 112CRA (consiglio ricerca in agricoltura), 189, 191Creazione, 6, 61, 72, 78, 301Creazionismo, 14Creazionismo –radicale, 71Cristo, 10Criteri di verifica formale, 234, 244Criteri terapeutici, 80, 203-205Criterio fitosociologico, 106Criticità, 120-122Criticità regionale alta, 121Cronotopo, 21Cusago, 112, 171, 172, 231Cuvier, 73

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DDante Alighieri, 6Darwin, 71-76Dati geologici e geomorfologici, 135Decibel, 215, 266Deficit di trasformazione, 64, 65, 217, 289Degenerazione, 78, 109, 277DEI (depth of edge influence), 59Delimitazione, 287, 317Densità ecologica, 61, 62, 88, 123Densità stradale, 214Denton, 75Design, 73, 206, 207Devoniano, 75Dimensionamento progettuale, 252Dimensione frattale, 42, 141, 142, 235, 237Dinamica della vegetazione, 92Dinamica delle classi di BTC, 146, 272Dinamica di trasformazione, 28, 77, 161, 193Dinamica storica di sistema, 223, 269Dipendenza, 6, 34, 41, 221Direzione dei lavori, 208Disegno, 149-153, 206, 207Diseguaglianza di Clausius-Carnot, 29Disetaneiformità, 96Dissezione, 119Distanza di influenza, 111 ,149Disturbi, 20, 23, 25, 30, 31, 110Disturbo ambientale, 25Diversità, 25, 65, 119Diversità culturale, 226Diversità complessa (vedi Biodiversità complessa)Diversità paesistica funzionale, 65, 204Diversità paesistica strutturale, 65, 236, 296DNA, 10, 11Doberdò, 52, 53, 210, 211Dominanza, 65, 109, 111, 236Duvigneaud, 94

EEcocenotopo, 49, 50, 93, 94, 105Ecoiatra, 5, 14, 15, 207, 228Ecologia generale, 4, 14, 18-20, 25, 137, 227Ecoregione, 22, 106, 189Ecosfera, 22, 116Ecotessuto, 48, 49, 111Ecotoni, 50, 59, 170Effetto isola, 84Effetto potatura, 89Efficienza di rete, 213, 277Einstein, 7, 11, 21, 72, 91, 150Eldridge, 73Elefanti, 115Elenco floristico, 105, 106, 112Elenco prezzi unitari, 208Ellenberg, 112, 113, 271, 304-306Emilia-Romagna, 189, 192Energia libera, 29, 244Entità vivente, 3, 14, 49, 66, 85, 128, 155, 243

Epifite, 106Epigenetica, 76Epistemologia, 3, 4, 11, 12, 43, 150Equazioni differenziali, 33, 34, 36-39, 41Equilibri punteggiati, 73Equilibrio ecologico, 25, 31, 67, 203Erbivori, 116, 117Ermer, Hof e Mohrmann, 128, 186Esotiche, 83, 112, 117, 126, 212, 219, 247Esperienza, 11, 19, 91, 149, 150Estensione dell’habitat, 120Etica ambientale, 3, 8, 10, 11, 12Eurasiatiche e paleo temperate, 112Eurimediterranee, 112, 272, 304, 305Eurocaucasiche, 112Europa, 69, 96, 121, 126, 127Europa Centrale, 53, 232, 247Eurosiberiane, 112, 273Evaluation scores, 199, 263, 264, 276Evennes, 138Evento zero, 23, 60, 108Eziopatogenesi, 81, 87

FFaggeta, 177, 178, 279, 280, 309, 311Faggeta prealpina, 309Falinski, 61, 78Farina, 19, 124, 167Fase di degradazione, 108Fase di fluttuazione, 109Fase di ricreazione, 108Fase di rigenerazione, 109Fattore di naturalità delle tessere urbanizzate, 129Fattore limitante, 28Feasibility, 206Fenomeni di riorganizzazione, 60, 74Ferraguti, 73Finke, 19Fisionomia, 150, 151, 307-311Fitocenosi associazione fitosociologia, 106, 257Fitomassa epigea, 102, 105, 173, 174, 279, 305Fittest vegetation, 23, 92, 109, 165, 257Fitting ambientale, 88, 244Fluttuazione, 78, 108-111Forbs, 107Foresta boreale, 94, 119Foresta del Gariglione, 92, 93Foresta temperata, 94Foreste (sclerofille) mediterranee, 97, 146, 174Forma delle macchie, 219Forman, 19-21, 58, 67, 119, 125, 139, 206, 253Forman e Godron, 17, 19, 30, 48-51, 58, 63, 68, 124, 170, 237Forme biologiche, 106, 108Formiche, 115, 116Fornasari, 120, 122Fragilità, 122Frammentazione, 47, 58, 119, 120, 296, 297Francesco di Assisi, 3Freccia del tempo, 30, 156

341Indice analitico

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Funzione d’onda, 39Funzioni antropiche, 131, 133Fuzzy system, 35

GGabbiani, 118Galbiate, 211Galilei, 9, 11, 12Gamberi, 117Gandhi, 7, 10, 12Gardner, 19, 20Genesi, 12Genova, 113, 117, 225, 304-306Geofite, 106, 118Geometria frattale, 42, 141Germania, 18, 118, 225, 304, 305Gestalt, 26, 234Gheppi, 117Giacomini, 123, 212Gingerich, 72Giurassico, 75Gödel, 8, 12, 72Goodall, 150Gould, 73, 247Gradualità, 72, 206Grafo planare, 139, 140, 213Graminoidi, 106, 146Grana, 81, 138, 205, 219, 237-240Grandi mammiferi, 116, 117, 119, 215, 279

HHabitat procapite, 61Haeckel, 18Hartmann, 149Hilbert, 8Hinterland, 83, 193, 231, 233Historia, 155, 156Home range, 61, 120, 148Homo sapiens, 123Homothetic invariant, 141HU equivalente, 131HuCE, 148, 198, 261, 276

IIconografia, 163ID (indice diagnostico), 200, 264, 282, 289, 290, 297Idolatria, 11, 12IGM (Istituto Geografico Militare), 160Immunodeprimente, 86Incendio, 20, 60, 111, 117, 118Incorporazione dei disturbi, 31, 79, 110Indici bioclimatici, 137Indirizzo progettuale, 249Individui adattati, 74Inferenza logica, 11Informazione, 11, 21, 59, 146, 159, 162Ingegnoli Alessandro, 31Ingegnoli Giuseppe, 14Inghilterra, 40, 71, 119, 158

Input, 28, 34, 63, 158Inquinamento luminoso, 267Instabilità di Benard, 43Insulae, 124Intercettazione delle precipitazioni, 128Interferenza della strada, 216Interventi perequativi, 220Invarianti della dinamica, 42Isola di calore, 231, 245Isozaki, 249Israel, 3, 9, 11, 72ISTAT, 159, 162, 189

JJaws transformation, 78

KKarren, 279, 285, 289Krummholz, 106

LLaBiSHH (Landscape Bionomical Survey Of Human Habitat),

128LaBiSV (Landscape Bionomical Survey of Vegetation), 93, 96,

173, 174, 178, 257, 302Lago di Como, 127, 160Lago di Garda, 136, 304Laguna di Venezia, 13, 28, 56, 200, 204Lamarck, 71Langè, 24, 123, 159, 155, Lanza del Vasto, 7Lariceto, 152, 177, 310Laudisa, 11Lazio, 189, 192, 193, 267Le Notre, 157Legame, 27, 28, 42, 66, 140Legame fra fisiologia e patologia, 26, 66Legge urbanistica, 219Leggi della forma, 76Leibnitz, 9Lenin, 7Leonardo da Vinci, 17Leoni, 117Leser, 19Libellule, 118Libeskind, 241, 249Limitatio, 61, 123Limiti di degrado, 89Limonieto, 177, 204Linearizzazione, 35Livelli gerarchici, 27, 40Livello sonoro, 266Lombardia, 79, 133, 159, 160, 189, 194Loppio, 166, 213, 277, 278, 280, 304Lorenz Edward, 32, 41Lorenz Konrad, 9, 10, 21, 73, 149, 234Loveno, 113, 160, 304, 305, 306Luce, 113, 151, 271, 273, 304Ludwig e Tongway, 80

342 Indice analitico

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Lupi, 117Lyapunov, 32, 37, 42

MMacchia paesistica, 50Macroevoluzione, 73Malcevschi, 122Mammona, 13, 14Mandelbrot, 42, 140-142, 235Manzelli, 21, 71Margulis, 72Maria Teresa, 160Martin pescatore, 117Marxismo, 6Massa, 86, 120Master plan, 234, 248, 249Matematica, 8, 9, 11, 33, 38, 40, 41Materialismo dialettico, 7-9Matrice paesistica, 51, 58, 127Maxiclive, 135, 136Mc Harg, 19, 206Medicina, 4, 11, 25, 67Medico ecologo, 14, 85, 207, 228Megacora, 22Megalopoli, 125, 126Memoria ecologica, 60, 76Mendel, 71Metalli pesanti, 215, 267Metapopolazione, 63, 120Metastabilità, 30, 77, 111, 146Metastabilità complessa, 66, 147, 148Metastabilità generale, 120, 146, 147, 272-275Microcora, 22Milano, 231-234, 243Milne, 141Miotossicità catecolaminica, 87Misura dell’informazione, 224Modelli di rilievo della vegetazione, 97Modelli progettuali, 241Modello a Frammentazione, 48Modello HU/BTC, 145, 236Modello variegato, 48Monod, 9, 75, 76Monte Biaena, 305, 306Monza, 83, 84, 248Mori, 64, 146, 166, 170, 270, 285, 301-306Mosaico di conversione, 170-172Mosè, 12Moss, 19

NNapoli, 193Naturalità, 25, 129, 208Naturalità diffusa, 209Naveh, 67, 68Necromassa, 102Neo-darwinismo, 25Neofite, 126Neurite, 86

Newton, 9, 33, 38Nicchie territoriali, 74Nitticora, 117Nocciolaie, 116Non-equilibrio, 316, 325Non-violenza, 10, 12Noosfera, 22, 74, 318Nord Africa, 123Normalità di un paesaggio, 80NOx, 215, 267Nucleosoma, 76Numero di alberi, 250-252Nunatak, 278Nutrie, 117Nutrienti del suolo, 113, 304

OOber-Eggen, 299Occhio clinico, 150Odum, 19, 23, 64, 94, 206Oggettivismo riduzionista, 3Olmsted, 206, 245Olocene, 60, 74Oltrepò Pavese, 128, 152Omologia, 141Omotetia, 141, 142Operatore, 29, 36Ordine attraverso fluttuazioni, 23, 29, 92, 224Organismo etero topico, 124Orno-ostrieti, 66, 196, 270, 304Orofite, 112, 273, 305Orsi, 117, 119Osio Sotto, 255, 256, 258-260, 262-265Output, 28, 33, 34, 158

PPadovese, 3, 10Paesaggio storico-culturale, 22Paesaggisti, 17, 18, 158Pagus, 17, 320Pappagalli, 117Paradigmi scientifici, 20, 23, 25, 91Parametri di ecocenotopo, 94, 173, 174, 179, 285Parco Citylife, 232, 243, 249-254Parco del Monte Barro, 117, 118, 167, 168, 211Parco del Ticino, 179, 231Parco della Sila, 92, 93Parco naturale di Paneveggio, 5Parco naturaliforme, 60, 157Parco Nazionale d’Abruzzo, 117Parco Sempione, 231, 239, 250Parma, 123Passo del Lavazé, 299, 300Patologie oncologiche, 88Pattern di base, 219Pattern geomorfologici, 52Pauli, 150Pecceta, 106, 109, 174, 280, 311Pecceta Mista, 178, 280, 311

343Indice analitico

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Pecceta montana, 164, 176, 250, 307, 310Pecceta subalpina, 52, 116, 291, 293Pecore, 117, 118Pedemontana, 210, 255, 265Percezione delle forme, 26, 150Permanenza, 102, 112Permeabilità, 58, 63, 180Perogalli, 123, 159Petrarca, 17Pettirosso, 117Phyla, 73Physis, 3Piani corporei, 73, 76Pianura Padana, 128, 267Piattelli-Palmarini, 73Piemonte, 189, 191, 192Pignatti, 65, 69, 113, 137, 177, 257Pineta di impianto, 310Pineta mista, 308, 309Pineta orientale di Pinus sylvestris, 307, 308Piste da sci, 54, 293, 296Piussi, 100, 103, 250, 251Plantule, 106, 109, 164Poincaré, 32, 38, 41Polarizzazione, 58Polveri sottili, 215, 267Popper, 8, 9, 11, 21, 73, 315Porosità della matrice, 51, 187Porter, 253Positivismo, 6Potential core area, 186-188, 197, 262Praterie, 50, 58, 97, 108, 128, 145, 146Preconcetto, 8, 9, 20, 24, 209PRG, 219, 220, 277, 285Primack, 209Prioni, 76Proap, 253, 254Processi geomorfologici, 56, 57, 115Processi irreversibili, 25, 29, 30, 228, 325Processi ricreativi, 78Processo evolutivo, 14, 29, 156Processo normale, 26, 66Progettazione ecologica, 14, 151, 203, 206-208, 231Progetti definitivi, 208Progetti esecutivi, 208Progettualità, 9, 205, 206Prognosi, 200, 201Progresso, 6, 7, 13, 323Propagule bank, 60, 61Proprietà emergenti, 23, 26, 32, 40, 49, 91, 155, 234Prigogine, 11, 23, 25, 27, 29, 30, 43, 75, 76, 156PUP Trentino, 222, 223, 269, 280

QQualità della fauna, 121Quartiere Citylife, 232, 234, 249Querceto con olmi, 258Querceto misto, 248, 257, 304Querco-carpineto, 106, 163, 172, 248

RRacconigi, 157Rapporti fra elementi e loro paesaggio, 94Rapporto Ambientale, 220 Rapporto densità di rete, 213, 214Rarità, 120, 121RCE, 142, 143Reazioni del suolo, 113Regime montuoso marino, 69Regione Toscana, 180Regno Lombardo-Veneto, 159Regolazione generale del paesaggio, 55Rehabilitation strategy, 228Reimoser e Gossow, 61, 119Relascopio, 103, 105, 294Renania-Palatinato, 133Responsabilità, 6, 7, 10, 15, 29, 208, 220, 228Resy, 180Rete ecologica, 50, 212, 213, 231, 232Reti di informazione, 59, 74Retroazione, 34, 35Ricostruzione dei fatti, 157Ricostruzione del paesaggio, 169, 170Riduzionismo, 3, 9, 11, 13Rigenerazione, 78, 109, 110Rinnovo, 107, 108Riserva di Cornino, 211Risposta simpatica, 86, 88Rivas-Martinez, 91, 137Robinieto, 310Roma, 117, 123, 193, 285Romani, 135, 136Ronzo-Chienis, 164Rowlands, 6Ruelle, 26, 42Ruolo strategico delle macchie residuali, 186Russia, 7

SSaibene, 126, 159Salinità, 113Sapere a priori, 21, 55, 74Schizzo, 152, 249Schweingruber, 164Scientismo, 6-8, 155, 243Scienza della vegetazione, 13, 91, 280Scoiattolo, 117Scolitide, 164, 178, 280Selezione di gruppo, 59, 74Selezione naturale, 71, 73Sensibilità faunistica, 120-123, 275Serengheti, 115Sermonti, 76SIC, 209, 278, 279, 285-288Sica, 159Sicilia, 51, 128, 191-193Siligardi Enzo, 220, 280Sindromi, 67, 80, 81, 83-88, 200, 201Sindromi ischemiche, 86, 87

344 Indice analitico

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Sinecologia, 19Sistema ad anello chiuso, 34Sistema immunitario, 86-88Sistema ipercomplesso, 38, 85, 146, 151, 203Sistemi adattivi (o adattativi), 22, 25, 26, 234Sistemi complessi, 25, 26, 31, 38, 39, 43, 156Sistemi dinamici, 28, 34, 38Sistemi dinamici orientati, 33, 34Sistemi economici, 227Socrate, 6, 10Soglia di maturità, 173, 174, 294, 302, 312Soglie regionali di trasformazione, 64Sole, 72Solzenicyn, 9Spagna, 9Spartineto, 177Spazio ecologico, 61, 91, 316Spazio minimo vitale, 22Spazio vitale, 55, 61Specie alloctone, 106, 247Specie floristiche, 285, 286Specie focali, 121Specie generaliste, 73Specie ingegnere, 115Specie ombrello, 121Spencer, 71Spettri coro logici, 112, 113, 271, 273Stabilità strutturale, 37, 38, 40Stadio climacico, 91, 301Stadio climax, 77Stambecchi, 117Stasi, 73, 75, 156Stati passati, 161, 165Stati Uniti, 71, 117, 123, 126, 212Stato di normalità, 80, 93, 173, 195Stenomediterranee, 106, 272Steppiche, 112, 273, 305Stepping stones, 54, 140, 213Sternidi, 118Stivo, 272, 275, 278Stoppani, 21, 315Storia del clima, 159Storia del paesaggio, 159Storia dell’architettura del paesaggio, 159Storia dell’urbanistica e del territorio, 159Storia delle ville e dei castelli, 159Storia naturale, 156Storni, 117Stratificazione, 107, 110, 176, 246Stress adrenergico, 86-88Struttura urbana, 124Strutturazione gerarchica, 77Studi storico-archeologici, 159Studio acustico, 266Studio di incidenza ambientale, 283 Successione ecologica, 61, 77, 78, 301Succhiello di Pressler, 163Succulente, 106, 107Suffrutici, 106

Suitability, 206Sukopp, 124, 236Source-sink, 109, 139Svizzera, 194, 255

TTabarelli De Fatis, 159Tallofite, 106Tansley, 19, 319TAR, 267Tarski, 8Tassi, 83, 119Tasso di eterozigosità, 59Tavola dicotomica, 107TCI, 159Teillhard de Chardin, 72Temperatura, 113, 136, 137, 245, 246, 304Terapie di risanamento, 89Termiti, 115Termodinamica, 23-25, 77, 316, 317, 319Thom, 38, 40, 76Thompson, 76Torah, 12Tipi di verde urbano, 235, 241, 246, 247Tipizzazione dei paesaggi, 68Tiziano, 17Torino, 193, 255, 256Toscana, 128, 133, 180, 189, 191, 193Traiettoria di un sistema, 28Transetto, 153, 177, 231, 232Trasformata di Laplace, 36Trasformazione di stato, 28Trasformazione di uscita, 28Trentino Alto Adige, 52, 152, 189, 190, 193Troll, 19Türkenschanz Park, 246Turner, 17, 19, 20, 117, 137Tutela della salute, 25, 89Tüxen, 91

UUccelli, 116-119, 121, 139, 275, 283UHI (urban heat islands), 126, 244, 245Umidità, 60, 113, 245, 304, 305Unesco, 123, 212, 226, 298Ungulati, 61, 62, 117, 119, 297Urban Ecology, 124Urban Region, 125, 232, 233Urbs et territorium, 123

VVal d’Aosta, 189-192Val d’Ega, 291, 293, 299Val di Fiemme, 52, 120, 291Val Masino, 250, 251Valle dell’Adige, 278, 286Valutazione, 155, Cap.9, 220, 235, 237, 288-291, 297Valutazione di impatto ambientale, 31, 85, Cap.13, Cap.14Valutazione ecologica delle aree industriali, 132

345Indice analitico

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Valutazione ex post, 225, 269VAS, 220-224, 269, 282Vaud-Ginevra, 194, 195Vegetazione potenziale, 91, 92, 257, 301Vegetazione primaria, 92Veneto, 159, 162, 189, 190Verde urbano, 179, 219, 235, 237, 246Verità, 6-13, 150Vertice, 140Vienna, 246, 247Villa Carlotta, 127, 160Villa Vigoni, 112, 127Ville storiche, 127Vincoli, 27, 31, 56, 92, 136Vitruvio, 124, 179, 206Vocabolario Treccani, 17, 18, 155Volpi, 117, 119Volume di fitomassa, 103, 105, 195Von Bertalanffy, 23, 26, 31

Von Neumann, 8, 9, 32Vulnerabilità della fauna, 121

WWallace, 71WCED, 226Weismann, 71Whittaker, 64, 317

YYellowstone, 20, 117Yeuda, 76

ZZanzi, 23, 156Zeeman, 38, 40Zoagli, 112, 113, 304-306Zonneveld, 19, 63, 124, 181ZPS, 198, 209, 211, 221

346 Indice analitico