GLOSSARIO - Corsi di Laurea a Distanza -...

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GLOSSARIO ACIDI CARBOSSILICI composti caratterizzati dal gruppo acido -COOH, che può dare legami a idrogeno conferendo loro punti di ebollizione relativamente elevati e miscibilità in acqua (termini a basso peso molecolare); il loro nome si ottiene con il termine acido ed il suffisso -oico. Possono essere ottenuti per ossidazione di unaldeide, inversamente possono essere ridotti ad aldeidi e per sostituzione dellOH formano vari derivati (tra cui, esteri ed ammidi). ( Unità 14, pa g . 27) (OSSO) ACIDO composto che in acqua dà soluzioni con proprietà acide ottenuto per reazione di un ossido acido con H 2 O; gli idracidi sono invece frutto di una reazione diretta tra lelemento e H 2 . ( Unità 3, pa g . 4) ACIDO di Arrhenius: sostanza che in acqua si dissocia per dare ioni H + di Brönsted-Lowry: donatore di protoni di Lewis: accettore di una coppia di elettroni (accolti in un orbitale vuoto disponibile) ( Unità 12, pa g . 4) AFFINITÀ ELETTRONICA misura della variazione di energia che accompagna lacquisto di un elettrone. Secondo le convenzioni comunemente adottate, essa L negativa se la reazione L esotermica, e positiva per processi endotermici; passando da valori negativi a valori progressivamente piø positivi, lacquisto di un elettrone avviene con maggiore difficoltà. ( Unità 5, pa g . 12) ALCANI idrocarburi saturi, a catena lineare o ramificata, in cui il C presenta ibridazione sp 3 e forma esclusivamente legami semplici; i loro nomi, caratterizzati dal suffisso ano, costituiscono la base

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ACIDI CARBOSSILICI

composti caratterizzati dal gruppo acido -COOH,che può dare legami a idrogeno conferendo loropunti di ebollizione relativamente elevati emiscibilità in acqua (termini a basso pesomolecolare); il loro nome si ottiene con il termineacido ed il suffisso -oico. Possono essere ottenutiper ossidazione di un�aldeide, inversamentepossono essere ridotti ad aldeidi e per sostituzionedell�OH formano vari derivati (tra cui, esteri edammidi).(Unità 14, pag. 27)

(OSSO) ACIDO

composto che in acqua dà soluzioni con proprietàacide ottenuto per reazione di un ossido acido conH

2O; gli idracidi sono invece frutto di una

reazione diretta tra l�elemento e H2.

(Unità 3, pag. 4)

ACIDO

• di Arrhenius: sostanza che in acqua si dissociaper dare ioni H+

• di Brönsted-Lowry: donatore di protoni• di Lewis: accettore di una coppia di elettroni(accolti in un orbitale vuoto disponibile)(Unità 12, pag. 4)

AFFINITÀ ELETTRONICA

misura della variazione di energia che accompagnal�acquisto di un elettrone. Secondo le convenzionicomunemente adottate, essa è negativa se lareazione è esotermica, e positiva per processiendotermici; passando da valori negativi a valoriprogressivamente più positivi, l�acquisto di unelettrone avviene con maggiore difficoltà.(Unità 5, pag. 12)

ALCANI

idrocarburi saturi, a catena lineare o ramificata, incui il C presenta ibridazione sp3 e formaesclusivamente legami semplici; i loro nomi,caratterizzati dal suffisso �ano, costituiscono la base

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per costruire i nomi delle molecole più complesse.Sono composti apolari, in generale poco reattivi;possono dare reazioni di combustione e disostituzione.(Unità 14, pag. 9)

ALCOLI

composti caratterizzati dal gruppo polare - OH (cuicorrisponde nel nome il suffisso �olo) che possonoessere interessati da legame a idrogeno tra molecoleadiacenti, con conseguente solubilità in acqua edelevate temperature di ebollizione. Possono essereottenuti per riduzione di aldeide o acidocarbossilico (alcool primario) o di un chetone(alcool secondario); inversamente, ossidando unalcool primario o secondario si ottengonorispettivamente un�aldeide e un chetone.(Unità 14, pag. 19)

ALDEIDI

composti che presentano il gruppo carbonilico altermine della catena ( - CHO), cui corrisponde ilsuffisso di nomenclatura -ale e che possono essere

ottenuti per ossidazione di un alcool primario; perriduzione danno alcoli primari, per ossidazioneacidi carbossilici.(Unità 14, pag. 24)

ALOGENI

(Gruppo VII) tutti caratterizzati da molecolebiatomiche, possono presentarsi in diversi stati fisicie sono molto reattivi; hanno proprietà molto similitra loro, conseguenza della somiglianza tra lestrutture elettroniche. Nei composti possonoassumere diversi numeri di ossidazione.(Unità 5, pag. 8)

AMMINE

derivati organici dell�ammoniaca, in cui atomi diH sono sostituiti da radicali R. Nel nome vengonoindicati i nomi dei radicali, seguiti da �ammina�,ma in certi casi si usano nomi comuni.I composti a basso peso molecolare sono gassosi emolto solubili in acqua, in cui danno soluzionibasiche. Formano legami a idrogeno, ma rispettoall�acqua questi sono più deboli a causa della

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minore elettronegatività di N rispetto ad O.(Unità 14, pag. 30)

ANELLO AROMATICO

struttura caratteristica del benzene (C6H

6) e dei suoi

derivati che comprende un anello esagonale in cui gliatomi di C (ibridati sp2) presentano legami C - Ctutti equivalenti, con legami p delocalizzati; lamolecola reale del benzene può essere consideratacome intermedia tra le due strutture possibili in cuisi hanno legami singoli e legami doppi alternati.L�anello aromatico può dare reazioni disostituzione.(Unità 14, pag. 17)

ANODO

elettrodo cui è associato il processo di ossidazione,che rappresenta il polo negativo di una pila ed ilpolo positivo di una cella elettrolitica.(Unità 13, pag. 4 e pag. 20)

ATOMO

la più piccola particella costitutiva di un elemento,

caratterizzata da specifiche proprietà chimiche.Riguardo alla struttura:• il nucleo è costituito da protoni e neutroni• esso occupa un volume limitato dell�atomo• in esso si concentra la quasi totalità della massadell�atomo(Unità 1, pag. 10, Unità 4 pag. 6)

BASE

• di Arrhenius: sostanza che reagisce con gli ioniH+ per formare acqua e, in alcuni casi, si dissociain acqua generando ioni OH-.• di Brönsted-Lowry: accettore di protoni• di Lewis: donatore di una coppia di elettroni(Unità 12, pag. 4)

BLOCCHI

(nella T. P.)• Blocco-s: in cui gli elettroni più esternioccupano orbitali s, e che comprende i gruppi I e II(primi due gruppi a sinistra).• Blocco-p: in cui gli elettroni esterni occupano

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orbitali p, e che comprende i gruppi III, IV, V, VI,VII, oltre al Gruppo 0 (ultimi sei gruppi a destra).• Blocco-d: in cui vengono progressivamenteriempiti gli orbitali d, e che comprende elementinella parte centrale della Tavola.• Blocco f: in cui vengono riempiti gli orbitali f, eche comprende lantanidi ed attinidi.(Unità 5, pag. 7)

CATALIZZATORE

sostanza che si ritrova chimicamente inalterata allafine della reazione, in grado di aumentare lavelocità di una reazione, facendola avveniresecondo un diverso cammino, a minore energia diattivazione; non produce invece modifichesull�equilibrio. Esempi: catalisi omogenea(catalizzatore nella stessa fase dei reagenti),eterogenea (catalizzatore in fase diversa),enzimatica (reazioni in campo biologicocatalizzate da enzimi).(Unità 10, pag. 9)

CATODO

elettrodo cui è associato il processo di riduzione, cherappresenta il polo positivo di una pila ed il polonegativo di una cella elettrolitica.(Unità 13, pag. 4 e pag. 20)

CELLA ELEMENTARE

unità che si ripete per dare luogo al reticolocristallino e che rappresenta la più piccola porzionedel reticolo stesso; ogni cella elementare è definita datre parametri lineari (lunghezza degli spigoli) e da treparametri angolari (angoli tra gli spigoli). La cella piùsemplice è quella cubica, caratterizzata da spigolidella stessa lunghezza e perpendicolari tra loro(angoli di 90°).(Unità 7, pag. 5)

CHETONI

composti in cui il gruppo carbonilico si trovaall�interno della catena (- CO -), cui corrisponde ilsuffisso di nomenclatura -one, e che possono essereottenuti per ossidazione di un alcool secondario; perriduzione danno alcooli secondari, mentre sono

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difficilmente ossidabili.(Unità 14, pag. 24)

COEFFICIENTI STECHIOMETRICI

coefficienti introdotti davanti alle formule delsimbolo di reazione, in modo che venga rispettatoil principio di conservazione della massa;esprimono il numero relativo di molecole direagenti e prodotti che partecipano alla reazione,ma possono assumere anche un significatomacroscopico legato alle quantità in peso disostanza coinvolte nella reazione.(Unità 3, pag. 15)

COMPLESSO ATTIVATO

specie intermedia ad alto contenuto energetico,formata dai reagenti di una reazione, che poi sidecompone per dare i prodotti; la differenza dienergia tra i reagenti ed il complesso attivato (cioèl�energia di attivazione) rappresenta una vera epropria barriera energetica e fa sì che la formazionedel complesso attivato sia spesso uno stadio lento.

La presenza di un catalizzatore, abbassando l�energiadi attivazione, permette di giungere più agevolmenteal complesso attivato.(Unità 10, pag. 9)

COMPOSTI ORGANICI

molecole che contengono principalmente C ed H, etalvolta elementi elettronegativi (come O, N, P, S ealogeni), studiate nel campo della chimica organica;sono caratterizzate da strutture stabili in cui gliatomi di C formano quattro legami covalenti,dando origine a catene o anelli molto stabili divaria lunghezza.(Unità 14, pag. 3)

CONCENTRAZIONE

(di una soluzione) indica la quantità di solutopresente in una certa quantità di soluzione e puòessere espressa in vari modi:• molarità (M) = mol/l• normalità (N) = eq/l• molalità (m) = mol/kg solvente

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• % peso = g soluto in 100 g di soluzione• % volume = g soluto in 100 cm3 di soluzione• frazione molare (χ) = moli componente i-esimo/ moli totali(Unità 8, pagg. 4 e ss.)

CONFIGURAZIONE ELETTRONICA

indica come gli elettroni sono distribuiti negliorbitali di un atomo e ne determina le proprietàchimiche; la configurazione elettronica può esserecostruita a partire dal numero atomico, secondo unprocedimento di riempimento progressivo degliorbitali ad energia crescente (principio dell�Aufbau).(Unità 4, pag. 13)

CORPO PURO

porzione limitata di materia, costituita daparticelle di un unico tipo, che può anche essereindicato con il termine sostanza (pura): un corpopuro è quindi costituito da una sola sostanza.(Unità 1, pag. 7)

COSTANTE DI AVOGADRO

(NA = 6,022�1023) esprime il numero di particelle

contenute in una mole di qualsiasi specie chimica emette in relazione il numero di unità strutturali conla quantità di materia.(Unità 2, pag. 10)

COSTANTE DI DISSOCIAZIONE

(di un acido o di una base) costante di equilibriorelativa alla dissociazione di un acido o di una baseche dà una misura quantitativa di quanto la specie èdissociata, e quindi della sua forza (alti valori di K→ specie molto dissociata → acido/base forte, bassivalori di K → specie poco dissociata → acido/base debole).(Unità 12, pag. 6)

COSTANTE DI EQUILIBRIO

(legge dell�equilibrio chimico) rapporto tra ilprodotto delle concentrazioni all�equilibrio deiprodotti ed il prodotto di quelle dei reagenti(ciascuna elevata ad un esponente pari al coefficientestechiometrico del simbolo di reazione bilanciato); il

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suo valore è costante ad una certa temperatura.Oltre a questa costante (K

c) è possibile definire una

analoga costante (Kp) in cui, al posto delle

concentrazioni, compaiono le pressioni parziali deicomponenti gassosi che partecipano alla reazione.(Unità 11, pag. 6)

DIAGRAMMA DI STATO

rappresentazione grafica che consente, per unaspecie chimica pura, di conoscere i campi distabilità di ogni stato fisico in funzione dellatemperatura e della pressione e di definire lecondizioni di temperatura e pressione alle qualicoesistono in equilibrio più stati fisici.(Unità 7, pag. 29)

DIFFRATTOMETRIA DI RAGGI X

Tecnica analitica che consente di identificare lefasi cristalline presenti in un campione. RadiazioniX di lunghezza d�onda opportuna vengono inviatesul campione e danno luogo a fenomeni didiffrazione; si ottiene un diffrattogramma, la cuiinterpretazione permette di riconoscere le

sostanze presenti.(Unità 7, pag. 5)

ELEMENTO

è caratterizzato da un simbolo e da un numerod�ordine, il numero atomico, che ne determina laposizione nella Tavola Periodica; può esistere sottoforma di diversi isotopi.Il termine veniva usato fino a Lavoisier comesinonimo di sostanza semplice, ma con la scopertadegli isotopi e della struttura dell�atomo si carica dinuovi significati.(Unità 1, pag. 10)

ELETTROLISI

insieme di fenomeni che si verificano quando unelettrolita viene attraversato da una correnteelettrica, con trasformazione di energia elettrica inenergia chimica; affinché il processo avvenga, si devefornire energia per far avvenire una reazione redoxche avverrebbe spontaneamente nel verso opposto.La forza elettromotrice associata al processo è

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negativa.(Unità 13 pag. 19)

ELETTROLITA

sostanza che in soluzione si scinde totalmente oparzialmente in ioni, dando luogo al fenomeno delladissociazione; in base alle modalità con cui questaavviene si distinguono:• elettroliti forti, completamente dissociati in ioni(sali, alcuni acidi e alcune basi)• elettroliti deboli, parzialmente dissociati in ionie parzialmente presenti sotto forma di molecole nondissociate (soltanto acidi e basi).(Unità 12, pag. 3)

ELETTRONEGATIVITA�

esprime la tendenza di un atomo in una molecola adattrarre gli elettroni di legame e nella tavola periodicadiminuisce in un gruppo dall�alto verso il basso edaumenta in un periodo da sinistra a destra; quindi, inon-metalli hanno valori di elettronegatività elevati,mentre i metalli sono caratterizzati da valoriinferiori. I valori relativi di elettronegatività di due

atomi impegnati in un legame permettono divalutarne la polarità.(Unità 6, pag. 11)

ENERGIA DI ATTIVAZIONE

(EA) di una certa reazione chimica è la minima

energia che le particelle devono possedere quando siurtano affinché la reazione avvenga. Se l�energiadi attivazione di una reazione è elevata, in base allateoria cinetica, la frazione di molecole con energiasufficiente sarà piccolo, e quindi la reazione saràlenta; la velocità sarà più elevata ad una temperaturamaggiore (energia cinetica media maggiore, quindifrazione di particelle con energia sufficientementeelevata più grande). Il catalizzatore fa avvenire lareazione con un meccanismo ad E

A minore, e quindi

aumenta la velocità di reazione.(Unità 10, pag. 7)

ENERGIA DI IONIZZAZIONE

energia necessaria per strappare un elettrone da unatomo, trasformandolo in ione; generalmente, perstrappare elettroni successivi al primo sarà necessaria

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una quantità di energia più elevata.(Unità 4, pag. 17)

ENERGIA DI LEGAME

energia per mole che deve essere fornita perrompere un certo legame; la stabilità di unamolecola, quindi, è tanto maggiore, quanto piùalta è la sua energia di legame.(Unità 6, pag. 3)

ENTALPIA

(H) funzione di stato che corrisponde al calore direazione a P costante, e la cui variazione è uno deifattori che si considerano per valutare la spontaneitàdi una reazione chimica; le reazioni esotermichesono caratterizzate da ∆H < 0, quelle endotermicheda ∆H > 0.(Unità 9, pag. 5)

ENTROPIA

(S) funzione di stato che può essere messa inrelazione con lo stato di disordine di un sistema eche consente, unitamente alla variazione di entalpia,

di valutare la spontaneità di una certa reazionechimica.(Unità 9, pag. 10)

EQUAZIONE CINETICA

viene determinata sperimentalmente ed esprime larelazione di proporzionalità tra la velocità di unareazione e la concentrazione di uno o più reagenti;per una una generica reazione chimicaaA + bB → prodotti, può assumere una forma deltipo: v = k [A]m [B]n.Oltre a dipendere dalla concentrazione dei reagenti,la velocità di reazione può essere modificata da varifattori, tra cui la superficie di contatto tra i reagenti,la temperatura, la presenza di luce o di catalizzatori.(Unità 10, pag. 5)

EQUAZIONE DI CLAUSIUS-CLAPEYRON

è valida per passaggi di stato di un sistemacostituito da un�unica specie chimica ed esprime lavariazione della tensione di vapore al variare dellatemperatura.(Unità 7, pag. 13)

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EQUAZIONE DI STATO DEI GASPERFETTI

mette in relazione le variabili che descrivono un gas;per n moli di gas: PV = nRT.Modificando opportunamente questa relazione, èpossibile risalire al peso molecolare ed alla densitàdel gas.(Unità 7, pag. 19)

EQUAZIONE DI VAN DER WAALS

(per i gas reali) l�equazione di stato valida per i gasideali deve essere modificata riguardo a due aspetti:il volume materialmente occupato dalle molecole delgas e le interazioni tra le molecole stesse. Da unlato, la pressione esercitata dal gas sulle pareti delrecipiente è minore di quella di un gas idealemantenuto nelle stesse condizioni, dall�altro ilvolume realmente a disposizione delle particelle èinferiore a causa del volume occupato dallemolecole del gas.(Unità 7, pag. 25)

EQUILIBRIO CHIMICO

situazione dinamica che si stabilisce in un sistema incui avvengono una reazione (diretta) e la suareazione inversa, per cui le concentrazioni deireagenti e dei prodotti sono costanti e le velocitàdelle due reazioni assumono lo stesso valore; inqueste condizioni, il sistema mantiene invariate lesue proprietà dal punto di vista macroscopico.(Unità 11, pag. 5)

ETERI

composti di formula generale R1- O - R

2, nel cui

nome si indicano i radicali seguiti da �etere�; sonocomplessivamente poco reattivi, in quanto il legameetereo è stabile, e possono essere usati comeanestetici.(Unità 14, pag. 23)

FARADAY (leggi di)

relazioni che riguardano gli aspetti quantitatividell�elettrolisi.1. La massa di un certo elemento ridotta (oossidata) agli elettrodi durante un�elettrolisi è

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proporzionale alla quantità di elettricità che è passataattraverso la soluzione.2. Le masse di diversi elementi ridotti (o ossidati)dalla stessa quantità di elettricità sono proporzionaliai loro pesi equivalenti.(Unità 13, pag. 22)

FORMULA MINIMA

(o formula empirica) indica il numero relativo diatomi dei diversi elementi contenuti in una sostanzacomposta; può essere determinata a partire dairisultati dell�analisi qualitativa (composizionepercentuale).(Unità 2, pag. 16)

FORZA ELETTROMOTRICE

(E) differenza di potenziale che si stabilisce tra ledue semicelle e che fornisce un�indicazionequantitativa della probabilità che nella cellaavvenga una certa reazione redox, per cui unvalore positivo della f.e.m indica che la reazioneredox corrispondente è spontanea. In condizionistandard, E° = E°

c - E°

a.

(Unità 13 pag. 5)

FORZE INTERMOLECOLARI

(spesso indicate genericamente come forze di Vander Waals) forme di interazione tra le molecole dinatura elettrostatica, più deboli rispetto ai legamiionici e covalenti, che conferiscono alle sostanzeproprietà specifiche, rilevanti soprattutto allo statoliquido e solido. Comprendono:• interazioni dipolo-dipolo• interazioni dipolo-dipolo indotto• interazioni dipolo indotto-dipolo indotto(Unità 6, pag. 15)

GAS

stato fisico della materia in cui le particelle, sonolontane ed hanno energia elevata, per cui simuovono liberamente nello spazio disponibile; igas hanno massa definita, non hanno un volumedefinito, ma occupano tutto lo spazio disponibile,assumono la forma del recipiente e sono moltocompressibili.(Unità 7, pag. 3)

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GAS IDEALE

• le particelle sono soggette a continui movimenticasuali;• le particelle hanno volume trascurabile rispettoal volume del gas;• non vi sono interazioni tra le particelle;• gli urti tra le particelle sono perfettamenteelastici.In pratica, i gas reali si avvicinano tanto più alcomportamento ideale quanto più bassa è lapressione e quanto più alta è la temperatura.(Unità 7, pag. 16)

GAS NOBILI

(Gruppo 0) sono caratterizzati da una grandeinerzia chimica, che può essere messa in relazionecon lo strato esterno completo, molto stabile. Sipresentano come molecole monoatomiche e, acausa delle ridotte interazioni tra atomi, hannobassi punti di ebollizione e di fusione.(Unità 5, pag. 8)

GRUPPI

(nella T. P.) colonne verticali che riuniscono glielementi con configurazioni elettroniche simili;elementi di uno stesso gruppo presentano proprietàchimiche analoghe.(Unità 5, pag. 6)

GRUPPO FUNZIONALE

raggruppamento di atomi che caratterizza leprincipali categorie di composti organici e conferiscealle molecole della classe proprietà chimichecaratteristiche; questo sistema permette diraggruppare un vasto numero di composti in unnumero relativamente limitato di classi.(Unità 14, pag. 19)

HESS (legge di)

il calore sviluppato in un processo chimico apressione costante è indipendente dal fatto che ilprocesso avvenga in uno o più stadi; associata allalegge di Lavoisier-Laplace (il calore richiesto perdecomporre una sostanza è uguale al caloresviluppato nella sua formazione), permette di

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IDROCARBURI

composti che contengono esclusivamente C ed H eche possono essere alifatici (con struttura a catena)o aromatici (derivati dal benzene); gli idrocarburialifatici si suddividono a loro volta in saturi(contenenti solo legami C-C semplici) ed insaturi(contenenti anche doppi e tripli legami).(Unità 14, pag. 9)

IDROCARBURI INSATURI

comprendono alcheni e alchini: gli alcheni, in cuiil C è ibridato sp2, presentano un doppio legameC-C, hanno nomi caratterizzati dal suffisso �ene edanno principalmente reazioni di addizione aldoppio legame (tra cui, reazioni dipolimerizzazione); gli alchini sono idrocarburicontenenti tripli legami (C ibridato sp), hannonomenclatura simile a quella degli alcheni(suffisso -ene sostituito con �ino) e dannoanch�essi reazioni di addizione al triplo legame,che si trasforma in legame doppio.(Unità 14, pag. 13 e pag. 15)

ricavare calori di reazione che non possono esseremisurati direttamente, a partire da reazioni di cuisono noti i ∆H.(Unità 9, pag. 9)

IBRIDAZIONE

metodo per cui un certo numero di orbitaliatomici viene combinato attraverso unprocedimento matematico, per dare luogo allostesso numero di orbitali ibridi equivalenti,caratterizzati da una specifica geometriamolecolare; la particolare forma degli orbitaliibridi consente una sovrapposizione più efficace epermette quindi la formazione di legami più forti.• Ibridazione sp3 (1 orbitale s + 3 orbitali p):geometria tetraedrica, con angoli di circa 109°• Ibridazione sp2 (1 orbitale s + 2 orbitali p):geometria trigonale piana, con angoli di 120°• Ibridazione sp (1 orbitale s + 1 orbitale p):geometria lineare, con angoli di 180°(Unità 6, pag. 23)

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IONE

particella dotata di carica; se la carica è positiva siparla di catione, se è negativa di anione.(Unità 1, pag. 10)

ISOMERI

composti caratterizati dalla stessa formulamolecolare, ma da formule di struttura diverse;nell�isomeria di struttura gli isomeri presentanodiversa disposizione nei legami che uniscono gliatomi, mentre si ha isomeria geometrica neicomposti contenenti doppi legami, in relazione allaposizione relativa dei sostituenti da parti opposte deldoppio legame.(Unità 14, pag. 6)

ISOTOPI

atomi di uno stesso elemento caratterizzati tuttidallo stesso numero atomico (cioè lo stessonumero di protoni), ma da un diverso numero dineutroni nel nucleo (diverso numero di massa).(Unità 4, pag. 5)

IDROLISI

fenomeno che nelle soluzioni acquose di sali puòdeterminare un pH acido, neutro o basico perl�instaurarsi di equilibri acido-base dovuti a reazionecon il solvente (cioè l�acqua); solo gli ionigenerati dalla dissociazione del sale derivanti daacidi o basi deboli danno reazioni di idrolisi.• soluzioni dei sali di acidi forti e basi forti:soluzione neutra• soluzioni dei sali di acidi deboli e basi forti:soluzione basica• soluzioni dei sali di acidi forti e basi deboli:soluzione acida• soluzioni dei sali di acidi deboli e basi deboli: sivaluta caso per caso, confrontando la forza relativadell�acido e della base.(Unità 12, pag.13)

IDROSSIDO

composto caratteristico dei metalli ottenuto perreazione tra ossido basico e acqua; in soluzioneacquosa presenta proprietà basiche.(Unità 3, pag.4)

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LEGAME COVALENTE DATIVO

(o coordinativo) legame in cui uno solo dei dueatomi fornisce entrambi gli elettroni di legame, adesempio mettendo a disposizione un doppiettosolitario.(Unità 6, pag. 10)

LEGAME DI VALENZA (teoria del)

modello in cui la formazione di un legamecovalente viene interpretato in termini disovrapposizione tra gli orbitali dei due atomiimpegnati nel legame; il legame ottenuto è tantopiù forte quanto più efficace è la sovrapposizionedegli orbitali. Se la zona di sovrapposizione sitrova sulla congiungente tra i due nuclei si ha laformazione di un legame σ; per sovrapposizionelaterale, meno efficace, si ha invece la formazionedi un legami π, generalmente più debole rispettoal legame σ.(Unità 6, pag. 20)

LEGAME IONICO

legame adirezionale di natura elettrostatica, che si

LEGAME A IDROGENO

particolare tipo di interazione dipolo-dipolo,caratterizzato da un�intensità elevata e da un parzialecarattere direzionale, che può formarsi quando unatomo di H è legato ad un atomo fortementeelettronegativo. Può essere intramolecolare(all�interno di una stessa molecola) oppureintermolecolare (tra molecole diverse); la suaimportanza è legata al fatto che le proprietà fisiche echimiche delle sostanze interessate si modificano inmisura rilevante.(Unità 6, pag. 16)

LEGAME COVALENTE

legame che si forma tra atomi di elettronegativitànon troppo diversa, attraverso la condivisione di dueelettroni, ciascuno fornito da uno dei due atomi chepartecipano al legame; è fortemente direzionale ela zona di massima densità corrisponde alsegmento che unisce i nuclei degli atomi legati.(Unità 6, pag. 8)

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(Unità 5, pag. 4)

LIQUIDO

stato fisico della materia in cui le particelle, rispettoal solido, sono più lontane tra loro, meno ordinate,ed hanno energia superiore, per cui sono in gradodi vincere le forze che le trattengono e dimuoversi, seppure in misura limitata; i liquidihanno massa e volume definiti, assumono la formadel recipiente e sono poco compressibili.(Unità 7, pag. 3)

MASSA ATOMICA RELATIVA

rapporto tra la massa assoluta di un atomo e lamassa della dodicesima parte dell�atomo di 12C(unità di massa atomica (uma) = 1/12 della massaatomica del 12C).La massa molecolare relativa si ottiene sommando lemasse atomiche relative degli atomi checompongono una molecola.(Unità 2, pag. 6)

forma tra atomi con elevata differenza dielettronegatività e che comporta l�acquisto/cessionedi uno o più elettroni.(Unità 6, pag. 7)

LEGAME METALLICO

modello in cui il metallo viene rappresentato daun reticolo di ioni positivi immersi in un �mare dielettroni� delocalizzati, liberi di muoversiall�interno del reticolo; pur nella sua semplicità,permette di spiegare le principali proprietà deimetalli (conducibilità elettrica, lucentezza,malleabilità e duttilità).(Unità 6, pag. 18)

LEGGE PERIODICA

(Mendeleev, 1868) le proprietà dei corpi semplici,come le forme e le proprietà delle combinazioni,sono funzione periodica della grandezza del pesoatomico.Egli propose quindi una classificazione basata sullasimilitudine nel comportamento chimico e sul pesoatomico crescente.

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(Unità 5, pag. 8)

METALLI DI TRANSIZIONE

elementi distribuiti in tre serie (quarto, quinto e sestoperiodo) in cui si ha il riempimento degli orbitali 3d,4d e 5d, rispettivamente; in questa zona dellaTavola periodica gli elementi presentano analogiadi proprietà anche orizzontalmente, e questo puòessere messo in relazione con la struttura elettronicapoco dissimile.(Unità 5, pag. 9)

METALLI E NON-METALLI

la maggior parte degli elementi della tavola periodicasono metalli, mentre i non-metalli sono concentratinella parte destra della tavola; metalli e non-metallivengono spesso separati da una linea diagonale ascalini: gli elementi lungo questa linea sono imetalloidi (o semi-metalli), con proprietà intermedie.Tra le proprietà considerate per distinguere i metallidai non-metalli, la conducibilità elettrica e la natura(acida o basica) degli ossidi.(Unità 5, pag. 7)

MASSA MOLARE

massa in grammi di una mole di sostanza,generalmente espressa in grammi per mole(g mol-1). Come la mole, anche la massa molarepuò essere riferita ad atomi, molecole e ioni.(Unità 2, pag. 11)

MATERIA (attributi della)

• la materia è caratterizzata da tre stati fisici(solido, liquido, gassoso)• è possibile passare da uno stato all�altro inopportune condizioni• ciò avviene attraverso trasformazioni invertibili• in queste trasformazioni si ha sempreconservazione della massa(Unità 1, pag. 3)

METALLI ALCALINI

(Gruppo I) hanno tutti un elettrone s nello stratoesterno (ns1), sono molto reattivi e perdonofacilmente gli elettroni esterni, formando ioni stabilicon carica +1.

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MOLECOLA

agglomerato definito e strutturato di atomi che puòesistere in modo indipendente; è caratterizzata daspecifiche proprietà chimiche dovute agli atomipresenti nel loro insieme.(Unità 1, pag. 10)NERNST (equazione di)

relazione che consente, noto il potenziale di unareazione redox in condizioni standard, di ricavare ilpotenziale della stessa reazione quando leconcentrazioni/pressioni parziali delle speciecoinvolte non sono unitarie.(Unità 13, pag. 11)

NEUTRALIZZAZIONE

reazione acido-base usata nelle titolazioni; sidetermina la concentrazione incognita di unasoluzione di acido (base) valutando il volume di unasoluzione di base (acido) a concentrazione notache la neutralizza completamente(Unità 8, pag. 11, Unità 12 pag. 15)

NUMERO ATOMICO

MISCELA

(detto anche corpo non puro) porzione di materiacostituita da più sostanze diverse, ciascuna dellequali mantiene la propria identità e può, attraversoun metodo adatto, essere separata dalle altre.Esistono, miscele omogenee, in cui ogni partepresenta le stesse proprietà fisiche, e misceleeterogenee, in cui è possibile distinguere parti chehanno proprietà fisiche diverse.(Unità 1, pag. 7)

MOLE

quantità di sostanza che contiene un numero diparticelle uguale a quello presente in 12 g dicarbonio 12. La mole permette di collegare il livellomicroscopico (cioè quello in cui si consideranoatomi, molecole, ecc.) con il livello macroscopico, incui si ha a che fare con quantità di sostanza chepossono essere pesate e maneggiate. A seconda dellaspecie chimica, esisteranno moli di atomi dimolecole, di ioni, di elettroni, ecc.(Unità 2, pag. 10)

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GLOSSARIO

NUMERO DI OSSIDAZIONE

(N.O., detto anche stato di ossidazione) può esseremesso in relazione con il numero di elettroni che unatomo utilizza per formare legami ed esprime il suostato relativo di ossidazione o riduzione;corrisponde alla carica ipotetica che ogni atomo diuna formula acquisterebbe attribuendo gli elettronidi legame in base all�elettronegatività degli atomi.(Unità 3, pag. 3 e pag. 9)

NUMERO QUANTICO

• N. Q. PRINCIPALE (n): può assumere valoripositivi interi (1, 2, 3, �), indica il livello in cui sicolloca l�elettrone, e quindi è in relazione con ledimensioni e l�energia dell�orbitale.• N. Q. ANGOLARE (o secondario, l): puòassumere valori interi positivi da 0 a n-1 (n è ilnumero quantico principale) ed indica la formageometrica dell�orbitale.• N. Q. MAGNETICO (m): può assumere ognivalore intero, zero incluso, compreso tra +l e -l (l è ilnumero quantico angolare) e può essere messo inrelazione con l�orientamento dell�orbitale nello

(Z) è la caratteristica più importante per definirel�elemento; esso esprime il numero dei protonipresenti nel nucleo (e quindi anche il numero dielettroni nell�atomo neutro), nonché la posizionedell�elemento nella tavola periodica.(Unità 4, pag. 6)

NUMERO DI COORDINAZIONE

in un solido, esprime il numero di particelle (osferette) con le quali una particella è a contatto inuna determinata struttura. Ad esempio, le struttureesagonale compatta e cubica compatta hannonumero di coordinazione 12.(Unità 7, pag. 7)

NUMERO DI MASSA

(A) esprime la somma dei neutroni e dei protonipresenti nel nucleo; isotopi diversi dello stessoelemento sono caratterizzati dallo stesso numeroatomico, ma da diverso numero di massa.(Unità 4, pag. 6)

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GLOSSARIO

usano per gli orbitali atomici.(Unità 6, pag. 25)

ORDINE DI REAZIONE

Nell�equazione cinetica determinatasperimentalmente:• l�ordine di reazione rispetto ad un singoloreagente è dato dall�esponente cui è elevata laconcentrazione di quel reagente• l�ordine globale della reazione è dato dallasomma degli esponenti delle concentrazioni deireagente.(Unità 10, pag. 6)

ORDINE DI REAZIONE

Nell�equazione cinetica determinatasperimentalmente:• l�ordine di reazione rispetto ad un singoloreagente è dato dall�esponente cui è elevata laconcentrazione di quel reagente• l�ordine globale della reazione è dato dallasomma degli esponenti delle concentrazioni dei

spazio.• N. Q. DI SPIN (m

s): esprime il senso di

rotazione dell�elettrone attorno al proprio asse e puòassumere i valori di ½ e - ½.(Unità 4, pag. 8 e pag. 10)

ORBITALE

funzione d�onda, soluzione dell�equazione diSchrödinger, che rappresenta una regione dellospazio attorno al nucleo caratterizzata da un�altadensità elettronica, in cui è massima la probabilitàdi trovare l�elettrone.Esistono orbitali di diverso tipo (s, p, d, f),ciascuno con caratteristiche proprie; ogni orbitalepuò contenere un massimo di due elettroni.(Unità 4, pag. 9)

ORBITALE MOLECOLARE (teoria dell�)

Un orbitale molecolare è il risultato dellacombinazione lineare degli orbitali atomiciappartenenti agli atomi che costituiscono lamolecola; questi orbitali molecolari possono essereriempiti secondo regole analoghe a quelle che si

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GLOSSARIO

PARTICELLE SUBATOMICHE

(Unità 4, pag. 6)

PERIODI

(nella T. P.) righe orizzontali, in cui gli elementi sonodisposti in ordine di peso atomico crescente; lungoil periodo si ha una graduale variazione delleproprietà, legata alle variazioni nella strutturaelettronica.(Unità 5, pag. 6)

PH

misura dell�acidità o basicità di una soluzione; sicalcola attraverso il logaritmo decimale della

reagenti.(Unità 10, pag. 6)

OSSIDO

composto binario con l�ossigeno; gli ossidi deimetalli e dei non metalli, pur avendo formuleanaloghe, hanno proprietà diverse e si parla,rispettivamente, di ossidi basici e ossidi acidi.(Unità 3, pag. 4)

OTTETTO

configurazione molto stabile, caratteristicadell�ultimo livello dei gas nobili, che gli altri elementitendono a raggiungere cedendo, acquistando ocondividendo elettroni, in modo assumere laconfigurazione elettronica del gas nobileprecedente o seguente.(Unità 6, pag. 4)

allecitraP aottepsir(assaM)enotorpledalleuq

aottepsir(aciraC)enotorpledalleuq

enotorP 1 1+

enortueN 1 0

enorttelE 0481/1 1-

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GLOSSARIO

legame può essere quindi valutata calcolando ladifferenza di elettronegatività (∆EN) dei due atomiimpegnati nel legame stesso.(Unità 6, pag. 11)

POLIMERI

molecole formate da lunghe catene di unità che siripetono, derivate da molecole più piccole, dettemonomeri, le cui proprietà sono legate allastruttura della catena che costituisce la molecola.Possono essere ottenuti principalmente attraversoreazioni di addizione (somma tra doppi legami) ereazioni di condensazione (reazione tra gruppifunzionali diversi).(Unità 14, pag. 30)

POTENZIALE STANDARD DI RIDUZIONE

(E°) potenziale della semicella considerata misuratoin condizioni standard rispetto alla semicellastandard ad idrogeno (platino lambito da H

2 alla

pressione di 1 atm, immerso in una soluzione 1 M inioni H+); fornisce un�indicazione sulla tendenza delle

concentrazione degli ioni idrogeno cambiato disegno (pH = -log [H+]) e assume per lo più valoricompresi tra 0 e 14.(Unità 12, pag. 8)

PILA

sistema costituito da due elettrodi immersi inopportune soluzioni, separate tra loro da un settoporoso, che consente di trasformare energia chimicain energia elettrica, mediante una reazione redoxspontanea; la forza elettromotrice assume valoripositivi.(Unità 13, pag. 3)

POLARITA�

distribuzione asimmetrica delle cariche in unamolecola, dovuta alla diversa attrazione esercitatasugli elettroni di legame da atomi dielettronegatività differente; si genera un dipolo, chepuò essere rappresentato formalizzando unaparziale carica negativa sull�elemento piùelettronegativo ed una parziale carica positiva suquello meno elettronegativo. La polarità di un

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GLOSSARIO

equilibrio reagisce ad una perturbazione esterna conuno spostamento dell�equilibrio che si oppone allaperturbazione.(Unità 11, pag. 12)

PRODOTTO DI SOLUBILITA�

costante di equilibrio relativa all�equilibrio didissociazione di un solido poco solubile, fino adottenere una soluzione satura in cui gli ioni di saledisciolto sono in equilibrio con il soluto non scioltoe la concentrazione del solido può essereconsiderata costante.Viene usato per composti abassa solubilità: i valori di K

s sono, quindi,

generalmente molto piccoli (anche inferiori a 10-40).(Unità 12, pag 16)

PRODOTTO IONICO DELL�ACQUA

costante di equilibrio relativa alla dissociazionedell�acqua, in cui [H

2O] può essere considerata

costante ed inglobata nella costante; la costanteK

w = [H+] [OH-] assume a 25°C il valore costante di

1•10-14 mol2 l-2e può essere usata per calcolare [H+]

varie specie a dare ossidazione o riduzione.(Unità 13, pag. 7)

PRINCIPIO DELLA MASSIMAMOLTEPLICITÀ

(regola di Hund) se più elettroni occupano orbitalidegeneri, essi occupano il maggior numero possibiledi orbitali singolarmente e con spin parallelo;successivamente si dispongono gli altri elettroni,che si accoppiano ai precedenti.(Unità 4, pag. 14)

PRINCIPIO DI ESCLUSIONE DI PAULI

esclude che in un atomo o una molecola possanocoesistere due o più elettroni caratterizzati daiquattro numeri quantici uguali.(Unità 4, pag. 11)

PRINCIPIO DI LE CHATELIER

permette di prevedere dal punto di vista qualitativocome viene influenzato l�equilibrio di un sistema dauna variazione di concentrazione, di temperatura edi pressione; si basa sul fatto che ogni sistema in

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GLOSSARIO

REAZIONE CHIMICA

trasformazione per cui da una serie di sostanze,(reagenti), si ottengono altre sostanze, (prodotti).Ogni reazione chimica può essere rappresentata conun simbolo di reazione, in cui compaiono le formuledi tutte le specie che partecipano alla reazione.(Unità 3, pag. 15)

REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE

(reazioni redox) processi che possono essereinterpretati ipotizzando un trasferimento dielettroni dalla specie che si ossida a quella che siriduce; confrontando il valore del N.O. di tutte lespecie presenti, è possibile correlare le variazioni nelN.O. con un acquisto o una cessione di elettroni.(Unità 3, pag. 18)

RESA

rapporto percentuale tra la quantità di prodottorealmente ottenuta e la quantità teoricamenteottenibile; spesso le rese sono decisamente inferiorial 100 % per ragioni legate alla formazione di

quando si conosce [OH-], e viceversa.(Unità 12, pag. 9)

PROPRIETÀ COLLIGATIVE

proprietà delle soluzioni che dipendono dal numerodi particelle presenti e non dalla loro natura, tra cuil�abbassamento relativo della tensione di vapore,l�innalzamento ebullioscopico, l�abbassamentocrioscopico e la pressione osmotica. Le relazionivalide per soluzioni ideali devono esseremodificate quando si considerano soluti che dannodissociazione, introducendo il coefficiente di Van�tHoff.(Unità 8, pag. 14)

REAGENTE LIMITANTE

in una reazione chimica che avviene in presenza diun eccesso di uno o più reagenti, è il reattivo chesi consuma completamente e che determina laquantità massima di prodotto ottenibile.(Unità 3, pag. 26)

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GLOSSARIO

sottoprodotti, alle manipolazioni necessarie per lapurificazione del prodotto, ecc.(Unità 3, pag. 28)

RETICOLO CRISTALLINO

struttura caratteristica di un solido cristallino,risultato della ripetizione nelle tre dimensioni dellospazio della cella elementare.(Unità 7, pag. 5)

SALE

composto ottenuto sostituendo parzialmente ototalmente gli H di un acido con un metallo; nei duecasi si ottengono rispettivamente sali acidi e salineutri.(Unità 3, pag. 4)

SIMBOLI DI LEWIS

rappresentazione in cui il simbolo chimicodell�elemento rappresenta il nucleo con gli stratiinterni di elettroni dell�atomo e gli elettronicosiddetti di valenza, disposti nel livello esterno,vengono rappresentati con puntini; elementi

appartenenti ad uno stesso gruppo della tavolaperiodica presentano formule di Lewis uguali.(Unità 6, pag. 5)

SISTEMA

porzione limitata di materia, distinta dall�intorno,che può interagire con esso attraverso trasferimentidi materia e di energia e può essere aperto, chiuso oisolato. Il suo stato viene definito dai valori di uncerto numero di variabili, che sono funzioni distato di quel sistema se la loro variazione inseguito ad una trasformazione non dipende dalcammino percorso, ma soltanto dagli stati inizialee finale.(Unità 9, pag. 3 )

SOLIDO

stato fisico della materia in cui le particelle sonodisposte in modo ordinato le une vicine alle altre ehanno limitate possibilità di movimento a causadelle forze di attrazione che le tengono insieme; isolidi hanno forma, massa e volume definiti e non

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GLOSSARIO

sono compressibili.(Unità 7, pag. 3)

SOLIDI COVALENTI

macrostrutture che possono essere consideratecome un�unica molecola di grandi dimensioni,tenuta insieme da legami covalenti; essendo i legamiforti, questi solidi possono essere deformati condifficoltà, sono molto duri, hanno punti diebollizione e di fusione molto alti e sono cattiviconduttori. Esempi: diamante, carburo di silicio,silice.(Unità 7, pag. 8)

SOLIDI IONICI

macrostrutture formate da atomi con fortedifferenza di elettronegatività, tenute insieme dalegami ionici, di natura elettrostatica; hanno elevatadurezza e punti di fusione elevati, sono solubili neisolventi polari, sono cattivi conduttori allo statosolido e buoni conduttori allo stato fuso. Esempi:NaCl, CsCl.(Unità 7, pag. 9)

SOLIDI MOLECOLARI

solidi dei non metalli e di composti dei non metalli,formati da molecole in cui gli atomi sono legati traloro tramite forti legami covalenti, mentre le singolemolecole sono tenute insieme da deboli forze di Vander Waals; i cristalli non conducono, sono teneri,hanno bassi punti di ebollizione e fusione e sidispongono spesso in impaccamenti compatti.Esempi: iodio, saccarosio, ghiaccio, CO

2 (ghiaccio

secco).(Unità 7, pag. 10)

SOLUZIONE

miscela omogenea di due (o più) specie chimiche,comprendenti un solvente ed un soluto. Esistonovari tipi di soluzioni: gassose, liquide e solide; lesoluzioni più frequentemente studiate sono quellecostituite da un gas, un liquido o un solido in acqua.(Unità 8, pag. 3)

SOLUZIONI TAMPONE

soluzioni che si mantengono ad un pH costante

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GLOSSARIO

anche in seguito ad aggiunta di piccole quantità diacido o di base; sono generalmente costituite da unasoluzione di una acido debole e di un suo sale (adesempio, CH

3COOH/CH

3COONa) oppure di una

base debole e di un suo sale (NH3/NH

4Cl).

(Unità 12, pag. 15)

SOSTANZA

sul piano empirico, una sostanza è caratterizzata daproprietà ben definite (ad esempio, il punto diebollizione e di fusione, la densità, ecc.) diversetra una sostanza e l�altra, ma che non variano inporzioni diverse della stessa sostanza, mentre alivello microscopico, una sostanza è costituita daunità strutturali di un unico tipo (atomi, molecole oioni).Le unità strutturali delle sostanze semplici sonoatomi o molecole di un solo elemento, quelle dellesostanze composte sono molecole formate da atomidi più elementi diversi.(Unità 1, pag. 8)

SPETTROMETRO DI MASSA

strumento di analisi che consente di separare gliatomi in funzione della loro massa e permette divalutare le quantità relative dei diversi atomipresenti; gli atomi vengono trasformati in ionipositivi e separati, deviandoli con un campomagnetico o elettrico.(Unità 4, pag. 5)

SPONTANEITA� (criterio di)

la spontaneità di una reazione può essere associataad un valore positivo della variazione di energialibera (∆G = ∆H - T∆S), funzione di stato cheintegra fattore entalpico e fattore entropico. Soloin alcuni casi essi sono entrambi favorevoli (∆H < 0,∆S > 0), più frequentemente, essi agiscono inopposizione e la spontaneità del processo dipendedal prevalere dell�uno o dell�altro termine; le reazioniendotermiche spontanee sono più frequenti atemperature elevate in quanto, al crescere di T,aumenta il peso del termine entropico.(Unità 9, pag. 11)

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GLOSSARIO

STATI STANDARD (in termodinamica)

• GAS: il gas puro a P = 1 atm e T = 298 K• LIQUIDI: liquido puro a P = 1 atm e T = 298K• SOLIDI: forma allotropica stabile a P = 1 atme T = 298 K• agli elementi nei loro stati standard siattribuisce H = 0Le variazioni di entalpia che si riferiscono atrasformazioni tra stati standard vengono indicaticon ∆H°; a seconda dei processi, essi possonoessere rappresentati, ad esempio da ∆H°

form, ∆H°

combus, ∆H°

fusione, ∆H°

evaporazione, ecc.

(Unità 9, pag. 8)

TAVOLA PERIODICA

classificazione in cui gli elementi sono ordinati inbase al numero atomico crescente; elementi di unostesso gruppo, cioè di una stessa colonna dellaTavola, presentano proprietà chimiche simili graziead una forte somiglianza nella configurazioneelettronica.

(Unità 5, pag. 5)

TENSIOATTIVI

sostanze in grado di abbassare la tensionesuperficiale di un liquido; hanno grande importanzain campo industriale e sono largamente usati neidetersivi.(Unità 7, pag. 12)

TENSIONE DI VAPORE

è la pressione esercitata da un vapore in equilibriocon il liquido, è costante a temperatura costante egeneralmente aumenta al crescere dellatemperatura; i liquidi con tensioni di vapore elevatevengono definiti volatili, quelli con basse tensioni divapore non volatili.(Unità 7, pag. 13)

TENSIONE SUPERFICIALE

l�energia richiesta per aumentare l�areasuperficiale di un liquido, portando molecoleinterne alla superficie, cioè ad un livello di energiapiù elevato; il liquido tende a mantenere una

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GLOSSARIO

superficie esterna minore possibile (ad esempio,nella goccia), assumendo lo stato a minore energia.(Unità 7, pag. 12)

TEORIA CINETICA DEI GAS

trattazione di tipo statistico che consente di valutaree rappresentare graficamente la distribuzionedell�energia cinetica delle particelle di un gas ad unacerta temperatura; a temperature crescenti, siosserva un appiattimento della curva, con unmassimo in corrispondenza di un valore di energiapiù elevato.(Unità 7, pag. 14)

TERMODINAMICA (principi della)

PRIMO PRINCIPIO: esprime la conservazionedell�energia e definisce la variazione di energiainterna del sistema come somma dal calore ceduto/acquistato e dal lavoro compiuto(∆E = q -w).SECONDO PRINCIPIO: i processi spontaneiproducono un aumento nell�entropia dell�universo

(∆S > 0).(Unità 9, pag. 4 e pag. 10)

VELOCITÀ DI REAZIONE

velocità con cui varia la concentrazione di un certoreagente o prodotto nel tempo, espressa, adesempio, in moli l-1 sec-1; riportando su undiagramma la velocità di reazione in funzione dellaconcentrazione della specie considerata, si osservauna relazione di proporzionalità.(Unità 10, pag. 3)

VOLUME MOLARE DEI GAS

una mole di qualsiasi gas occupa a condizioninormali (T = 0°C, P = 1 atm) un volume pari a22,4 l(Unità 3, pag. 29)

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