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Documentazione dell’Unità di Lavoro su GLOBALIZZAZIONE e SVILUPPO Classe Istituto Comprensivo Statale “Senigallia Nord Mercantini”, Scuola Pri- maria di Cesanella, classe IV sez. A, insegnante G. Zingaretti Discipline coinvolte italiano, storia, geografia, scienze, religione … Tempi di attuazione Novembre 2010 – maggio 2011 Obiettivo formativo Partendo da una riflessione sui bisogni dell’uomo e sul rapporto biso- gno-risorsa, promuovere la conoscenza del significato dei risvolti delle conseguenze positive e negative di alcuni fenomeni della modernità (sviluppo, globalizzazione, glocalismo ecc.) per acquisire la capacità di interpretare alcuni fatti del mondo attuale e maturare comportamenti coerenti con una cittadinanza planetaria, ido- nei a vivere, ad agire nella complessità della modernità. Mappa concettuale GLOBALIZZAZIONE = UNIFICAZIONE PLANETARIA caratterizzata da INTEGRAZIONE MONDIALE dei PROCESSI ECONOMICI, CULTURALI, DEMOGRAFICI con effetti di SVILUPPO maggiori comunicazioni creolizzazione interdipendenza SOTTOSVILUPPO questione ambientale sfruttamento del lavoro ingiusta ripartizione delle risorse La cui consapevolezza coadiuva il processo di maturazione di una Cittadinanza planetaria Fase Obiettivo Discipline coinvolte Attività REPERTORIO ORM Orga- nizza- zione Risorse Metodo Materiali, mezzi, 0 Rilevare l’ostacolo epistemologico mediante la conversazione clinica. Italiano. Disposizione della classe in una situazione di circle time. Lavoro in grande gruppo. Registratore audio, compu- ter per trascri- zione conversa- zione clinica. Circle time. ***** CONVERSAZIONE CLINICA sui concetti di GLOBALIZZAZIONE e SVILUPPO Che cos’è per voi lo sviluppo? Quando gli Stati si ingrandiscono; quando un Paese si ingrandisce sempre di più; significa diventare più Alla prima domanda gli alunni rispondono rico- noscendo, nello sviluppo, un processo di crescita dei Paesi di carattere quantitativo (dimensione,

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Documentazione dell’Unità di Lavoro su GLOBALIZZAZIONE e SVILUPPO

Classe Istituto Comprensivo Statale “Senigallia Nord Mercantini”, Scuola Pri-

maria di Cesanella, classe IV sez. A, insegnante G. Zingaretti Discipline coinvolte italiano, storia, geografia, scienze, religione … Tempi di attuazione Novembre 2010 – maggio 2011 Obiettivo formativo Partendo da una riflessione sui bisogni dell’uomo e sul rapporto biso-

gno-risorsa, promuovere la conoscenza • del significato • dei risvolti • delle conseguenze positive e negative di alcuni fenomeni della modernità (sviluppo, globalizzazione, glocalismo ecc.)

per acquisire la capacità di interpretare alcuni fatti del mondo attuale e maturare comportamenti coerenti con una cittadinanza planetaria, ido-

nei a vivere, ad agire nella complessità della modernità. Mappa concettuale

GLOBALIZZAZIONE

= UNIFICAZIONE PLANETARIA

caratterizzata da INTEGRAZIONE MONDIALE

dei PROCESSI ECONOMICI, CULTURALI, DEMOGRAFICI

con effetti di SVILUPPO

maggiori comunicazioni creolizzazione

interdipendenza

SOTTOSVILUPPO questione ambientale

sfruttamento del lavoro ingiusta ripartizione delle risorse

La cui consapevolezza coadiuva il processo di maturazione di una Cittadinanza planetaria

Fas

e

Obiettivo Discipline coinvolte Attività

REPERTORIO ORM Orga-nizza-zione

Risorse Metodo Materiali,

mezzi,

0

Rilevare l’ostacolo epistemologico mediante la conversazione clinica.

Italiano. Disposizione della classe in una situazione di circle time.

Lavoro in grande gruppo.

Registratore audio, compu-ter per trascri-zione conversa-zione clinica.

Circle time.

*****

CONVERSAZIONE CLINICA sui concetti di GLOBALIZZAZIONE e SVILUPPO Che cos’è per voi lo sviluppo? Quando gli Stati si ingrandiscono; quando un Paese si ingrandisce sempre di più; significa diventare più

Alla prima domanda gli alunni rispondono rico-noscendo, nello sviluppo, un processo di crescita dei Paesi di carattere quantitativo (dimensione,

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grandi, sia per gli Stati che per le persone; riguarda l'aumento delle città; lo sviluppo si ha quando gli Stati hanno rapporti di amicizia con gli altri Stati e non fanno la guerra; significa imparare a condividere le conoscenze e le cose con gli altri Stati.

numero degli abitanti), qualitativo (implementa-zione dei rapporti di amicizia con altri Stati e ri-cerca delle condizioni di pace). Qualcuno associa il concetto di sviluppo a quello di città.

Quanti tipi di sviluppo esistono? Un tipo di sviluppo è avere a disposizione le risorse; l'amicizia; la convivenza in pace; avere le ricchezze.

Alla seconda domanda gli alunni rispondono af-fermando che le varie tipologie di sviluppo sono afferenti alla disponibilità delle risorse, dell’amicizia, della convivenza pacifica, della ricchezza.

Quali elementi rendono un paese sviluppato? Possedere cose; avere il cibo e una casa; avere le fo-reste, gli alberi, le case; avere i vestiti, le scuole, il denaro; gli Stati sono sviluppati quando diventano ricchi; quando c'è un miglioramento nelle aziende; quando i Paesi hanno a disposizione l'acqua, le case, il denaro.

Alla terza domanda gli alunni rispondono riba-dendo in parte l’importanza che nello sviluppo di un paese rappresenta la disponibilità economica, in parte la centralità che ricopre la sua capacità di garantire condizioni di vita buone agli individui che vi abitano.

Quali elementi rendono un paese mal o poco svi-luppato? La guerra, la mancanza di cibo, l'inquinamento; Quando manca il cibo, l'acqua, il denaro, le case; Quando c'è la crisi, le malattie, la povertà.

Alla quarta domanda gli alunni rispondono rico-noscendo nella guerra, nella mancanza di cibo, nell’inquinamento, nella scarsa disponibilità di denaro, nel manifestarsi di crisi, di epidemie e nella diffusione della povertà quegli aspetti indi-catori di un Paese mal sviluppato.

Che cosa si intende per globalizzazione? Il globo terrestre; qualcosa che riguarda le persone di tutta la Terra; la parola azione; mi fa pensare alle persone che fanno lavorare i bambini e che dovreb-bero essere punite; mi fa pensare allo sforzo che fan-no le persone per costruire le cose che vanno a noi, mentre loro non prendono niente; persone che sfrut-tano i bambini o le persone più povere.

Alla quinta domanda gli alunni rispondono af-fermando che la globalizzazione è qualcosa che interessa il globo terrestre e tutte le persone della Terra. Qualcuno associa il concetto a quello di sfruttamento del lavoro, di perdita di diritti uma-ni da parte di alcune persone. Altri chiamano in causa il concetto di “azione”.

Quando si forma la globalizzazione? Come mai? Pochi anni fa; Già da molti anni; Non lo so

Alla sesta domanda gli alunni rispondono soste-nendo che la globalizzazione è un fenomeno re-cente e/o non molto antico. Alcuni non rispondo-no alla domanda.

Quali sono oggi gli effetti della globalizzazione? Gli effetti sono la crisi economica e la povertà; Le malattie, la povertà; Lo sfruttamento sia dei bambini che degli adulti; La possibilità di comprare cose co-struite in altre parti del mondo.

All’ultima domanda gli alunni rispondono rico-noscendo nella crisi economica, nella povertà, nelle malattie e nello sfruttamento umano i prin-cipali effetti della globalizzazione. Qualcuno so-stiene che essa crea le condizioni per poter com-prare cose costruite in altri posti del mondo.

Analisi della conversazione clinica Alla prima domanda gli alunni rispondono riconoscendo, nello sviluppo, un processo di crescita dei Paesi di carattere quantitativo (dimensione, numero degli abitanti), qualitativo (implementazione dei rapporti di amicizia con altri Stati e ricerca delle condizioni di pace). Qualcuno associa il concetto di sviluppo a quello di città. Alla seconda domanda gli alunni rispondono affermando che le varie tipologie di sviluppo sono af-ferenti alla disponibilità delle risorse, dell’amicizia, della convivenza pacifica, della ricchezza.

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Alla terza domanda gli alunni rispondono ribadendo in parte l’importanza che nello sviluppo di un paese rappresenta la disponibilità economica, in parte la centralità che ricopre la sua capacità di ga-rantire condizioni di vita buone agli individui che vi abitano. Alla quarta domanda gli alunni rispondono riconoscendo nella guerra, nella mancanza di cibo, nell’inquinamento, nella scarsa disponibilità di denaro, nel manifestarsi di crisi, di epidemie e nella diffusione della povertà quegli aspetti indicatori di un Paese mal sviluppato. Alla quinta domanda gli alunni rispondono affermando che la globalizzazione è qualcosa che inte-ressa il globo terrestre e tutte le persone della Terra. Qualcuno associa il concetto a quello di sfrut-tamento del lavoro, di perdita di diritti umani da parte di alcune persone. Altri chiamano in causa il concetto di “azione”. Alla sesta domanda gli alunni rispondono sostenendo che la globalizzazione è un fenomeno recente e/o non molto antico. Alcuni non rispondono alla domanda. All’ultima domanda gli alunni rispondono riconoscendo nella crisi economica, nella povertà, nelle malattie e nello sfruttamento umano i principali effetti della globalizzazione. Qualcuno sostiene che essa crea le condizioni per poter comprare cose costruite in altri posti del mondo. Mappa mentale Lo sviluppo è Crescita quantitativa e qualitativa – attinente alle città I tipi di sviluppo cono-sciuti sono

Quelli determinati dalla disponibilità di risorse, di ricchezze, di rap-porti pacifici e di cooperazione

Un Paese è sviluppato se Garantisce ai suoi cittadini le condizioni essenziali di vita, crea le condizioni per il profitto economico, assicura la pace e il benessere della persona

Un Paese è mal sviluppa-to se

È povero, non ha risorse, è afflitto dalla crisi, non assicura cibo e salute ai suoi abitanti, non garantisce la pace

La globalizzazione è qualcosa che interessa il globo terrestre e tutte le persone della Ter-

ra – uno sfruttamento del lavoro, la perdita di diritti umani da parte di alcune persone un’“azione” – un fenomeno abbastanza recente

La globalizzazione con-sente/implica

Sfruttamento (dell’ambiente, delle risorse, dei popoli) - condizioni di ingiustizia umana – opportunità di mercato maggiori

Commento alla conversazione clinica Sviluppo In modo abbastanza insolito rispetto a quanto comunemente avviene, gli alunni associano l’idea di sviluppo a una crescita quantitativa legata alle dimensioni di uno Stato o al numero dei suoi abi-tanti, ma anche qualitativa. Mettono in evidenza l’importanza che la condivisione e il dialogo tra Stati hanno in termini di sviluppo che, in questo caso, si avvicina a quello umano, più che all’economico. Analogamente interessante è il fatto che i bambini richiamano il concetto di città e lo associano a quello di sviluppo secondo una logica analoga a quella riscontrabile nelle conversa-zioni cliniche dirette a enucleare l’ostacolo epistemologico connesso al fenomeno urbano. L’idea che per avere sviluppo sia imprescindibile disporre di una condizione di pace è ribadita an-che nelle risposte relative alle tipologie dello sviluppo e in quelle concernenti le caratteristiche di un Paese sviluppato. In entrambi i casi le battute degli alunni includono affermazioni che tradisco-no il mantenimento del riferimento economico (disponibilità di risorse e di ricchezze) e considera-zioni sulla centralità di porre al centro dell’interesse i bisogni essenziali della persona umana. Globalizzazione È debole, nei bambini, l’idea che la globalizzazione sia un processo (solo un alunno parla di “a-zione”): maggiori invece le conoscenze relative alla dimensione del fenomeno (interessa tutto il

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globo e tutte le comunità del mondo) e quelle concernenti gli effetti negativi (sfruttamento del lavo-ro minorile, ingiustizie sociali perpetrate della multinazionali ecc.) Gli alunni manifestano delle insicurezze quando si chiede loro di collocare l’origine della globaliz-zazione nel tempo, ma sembra che intuiscano si tratti di qualcosa di non molto antico. Il quadro che emerge dalle risposte fornite a seguito della sollecitazione destinata a rilevare i ri-flessi della globalizzazione nella vita degli individui è, complessivamente, negativo. Solo un bambi-no rileva una positività che riscontra nella maggiore opportunità di acquisto all’interno di un mer-cato internazionale. Matrice cognitiva Ciò che sanno Lo sviluppo • è economico e umano • è quantitativo e qualitativo • impone la conduzione di una battaglia contro le malattie, la povertà, la fame, la scarsità di risorse ecc. La globalizzazione • interessa tutto il mondo e tutti i popoli • ha effetti negativi in termini di ingiustizie sociali ed economiche e rispetto alla perdita di di-ritti da parte di alcune collettività • è qualcosa di cui si sente parlare molto in tempi recenti • si basa su reti visibili e invisibili, su interazioni tra sistemi, su intreccio di scambi non sem-pre eticamente corretti Ciò che non sanno Lo sviluppo • necessita che le sue dimensioni qualitativa e quantitativa interagiscano perché esso possa as-sicurare il benessere della comunità e la pace • impone una cooperazione tra popoli basata sul rispetto reciproco, sul riconoscimento delle reciproche importanze, su un’equa spartizione delle risorse, su un’efficienza economica garante di una distribuzione meno impari delle ricchezze La globalizzazione è • un processo che ha effetti negativi, ma anche positivi • ha origini antiche • un fenomeno che, se ben condotto, può sortire anche effetti positivi e incrementare lo svi-luppo umano di determinate popolazione che attualmente versano in condizioni di assoluta povertà

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Fas

e Obietti-vo

Discipline coinvolte

Attività

REPERTORIO ORM Orga-nizza-zione

Risorse Metodo Materiali,

mezzi

1

Intuire, percepire, definire il concetto di globalizzazione.

Italiano, geografia.

«Il giro del mondo in 24 ore». Indagine sui prodotti della vita quotidiana: annotazione delle provenienze dei cibi, dei capi di abbigliamento, di oggetti di cancelleria, di accessori per lo sport o della tecnologia di uso quotidiano. Completamento e osservazione di carte tematiche. Letture di consolidamento; dibattito.

Lavoro con il gruppo classe.

Planisferi. Tabelle per raccolta dati. Lettura di brani antolo-gici.

Espositivo, euristico-partecipativo operativo e dialogico; problem sol-ving; dibatti-to guidato.

*****

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Fas

e

Obiettivo Discipline coinvolte

Attività

REPERTORIO ORM Organiz-zazione

Risorse Metodo Materiali,

mezzi

2

Definire la globalizzazione, conoscere le origini e le principali tappe di sviluppo del fenomeno.

Italiano, storia, geografia.

Illustrazione della storia del fenomeno e degli sviluppi, avvalendosi di slides di PPT. Lettura dal libro di testo. Dibattito: definizione della globalizzazione.

Lavoro in piccolo gruppo, di intergrup-po e con la classe.

Libro di testo. Slides di PPT.

Espositivo, euristico-partecipativo operativo e dialogico; costruzione attiva del sa-pere indivi-duale.

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Fas

e Obiettivo

Disci-pline coin-volte

Attività

REPERTORIO ORM Orga-nizza-zione

Risorse Metodo Materiali, mezzi

3

Scoprire le dimensioni del fenomeno della globalizzazione (economica, tecnologica, culturale, demografica, politica).

Italiano, storia, geografia, cittadinanza e costituzione.

Analisi di carte tematiche (e/o svolgimento di esercizi) inerenti: flussi migratori, rete delle comunicazioni, diffusione della tecnologia, delocalizzazione dei comparti produttivi, multinazionali ecc. Compilazione di schede. Dibattito. Letture dal libro di testo.

Lavoro in pic-colo gruppo e inter-gruppo.

Lavagna lumino-sa, lucidi da pro-iezione. Carte tematiche ed esercizi su car-te riprodotte su lucido da proie-zione. Schede di raccolta dati ap-positamente pre-disposte. Libro di testo.

Espositi-vo, euri-stico-parteci-pativo e dialogi-co; coo-perative learning, metodo Jigsaw.

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Fas

i

Obiettivo Discipline coinvolte

Attività

REPERTORIO ORM Organiz-zazione

Risorse (materiali, mez-

zi) Metodo

4/5

Conoscere e riconoscere gli effetti positivi e negativi della globalizzazione.

Storia, Italiano, geografia, cittadinanza e costituzione.

Presentazione di Slides di PPT sull’argomento. Illustrazione di casi di studio. Dibattito.

Lavoro in-dividuale, in piccolo gruppo, di intergrup-po e con la classe.

Computer, vi-deoproiettore. Slides PPT. Quaderno in-dividuale.

Espositivo, euristico-partecipati-vo e dialo-gico; pro-blem sol-ving.

Gli effetti positivi della globalizzazione

La globalizzazione è un fatto difficilmente contestabile caratterizzato da una dimensione planetaria e da un elevato grado di complessità.

Secondo alcuni studiosi, lo sviluppo delle reti globali ha prodotto benefici soprattutto per le popolazioni più povere del mondo, che hanno potuto usufruire di aiuti e migliorare il proprio livello di vita.

GlobalizzazioneProcesso che unisce sempre più le comunità

umane

Maggiore integrazione, unità ed omogeneità

EFFETTI POSITIVI

Produce

Gli effetti negativi della globalizzazione

Altri, invece, sottolineano gli effetti negativi, come la crescita del divario fra ricchi e poveri oppure la mancata soluzione di gravi problemi umanitari a livello mondiale (fame, emergenze sanitarie, ecc….).

Gli stessi studiosi evidenziano come i gravi problemi ambientali, ad esempio la deforestazione, la desertificazione, gli squilibri nell’ uso di risorse fondamentali come l’ acqua, i cambiamenti climatici richiedono iniziative ed interventi a scala globale.

Globalizzazione Processo che unisce sempre più le comunità umane

Maggiore frammentarietà, crescita del divario tra Paesi ricchi e Paesi

poveri in termini di SVILUPPO

EFFETTI NEGATIVI

Produce

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Fas

e

Obiettivo Discipli-ne coin-

volte Attività

REPERTORIO ORM Organiz-zazione

Risorse (materiali,

mezzi) Metodo

6

Riflettere sui concetti di bisogno e risorsa e sulla personale modalità di soddisfare i primi, utilizzando le seconde, sulle conseguenze che ciò comporta in rapporto allo sviluppo e all’incremento degli effetti negativi della globalizzazione.

Storia, Italiano, geografia, cittadinanza e costituzione.

Attività ludica: gioco del naufragio e relativo debriefing, finalizzato a riflettere sui propri bisogni e alla modalità con cui si soddisfano.

Lavoro individua-le e con il gruppo classe.

schede per classificare i bisogni primari e secondari. Quaderno individuale.

Espositivo, euristico-partecipativo e dialogico; ascolto di testimoni privilegiati, tutoring e/o peer-teaching.

GGGIII OOOCCCOOO DDDEEELLL NNNAAAUUUFFFRRRAAA GGGIII OOO

Tempo 1 ora Supporti Una lavagna o dei fogli di formato grande per appuntare le scelte dei ragazzi; fogli e

penne a disposizione per eventuali note o appunti. Obiettivi

1. esplorare le potenzialità ed i vincoli di un determinato ambiente naturale; 2. introdurre il concetto di bisogni primari; 3. esplorare i modi in cui diversi ambienti possono soddisfare tali bisogni; 4. riflettere sulla necessità di cooperare per aumentare le capacità di sopravvi-

venza e la qualità della vita individuale; 5. comprendere l’importanza di soddisfare i propri bisogni in modo rispettoso

dell’ambiente e degli altri. Svolgimento del gioco

I ragazzi devono immaginare di trovarsi su una nave, contenente virtualmente di tutto, su cui viene lanciato un allarme affondamento. Entro cinque minuti, ogni passeggero deve abbandonare la nave, portando con sé, oltre ai propri vestiti, solamente un ogget-to con cui nuotare fino alla riva di un’isola tropicale distante 300 metri. Con un bino-colo è possibile appurare che esistono fiumi, sorgenti d’acqua, una fitta vegetazione tropicale ed un’abbondante fauna di piccola e media taglia. Non si vedono altri esseri umani. Prima di scegliere, i ragazzi possono fare domande. In seguito viene attivata una discussione perché i ragazzi possano riflettere e distin-guere i bisogni primari - nutrirsi (mangiare e bere acqua potabile), ripararsi dalle in-temperie, difendersi dai pericoli, curare la propria salute, riprodursi; bisogni seconda-ri: compagnia, occupazione lavorativa, interessi, istruzione, qualità ambientale, pace e stabilità, salute e sanità, agi materiali (riscaldamento ecc.) - da quelli secondari. Ciò consente loro anche di notare come, in seguito alla crescente specializzazione dei sa-peri, ad un individuo tipo del mondo moderno occidentale manchino le conoscenze di base e gli spazi per soddisfare da soli i propri bisogni primari - identificare le piante per raccoglierle o coltivarle, costruire un riparo, crearsi degli abiti, anche rudimentali; fabbricare utensili; trasformare e conservare i prodotti naturali. La riflessione conduce anche a far rilevare come il soddisfacimento dei bisogni primari nella modernità de-termina un impatto ambientale e sociale notevole (mangiare merende confezionate con imballaggio di plastica o un panino con il salame ha un impatto ambientale assai diverso!

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Fas

e

Obiettivo Discipline coinvolte

Attività

REPERTORIO ORM Orga-nizza-zione

Risorse (materia-li, mezzi)

Meto-do

7

Approfondire le differenze nella modalità di accedere allo sviluppo e agli effetti positivi della globalizzazione in prospettiva spaziale e temporale.

Storia, Italiano, geografia, cittadinanza e costituzione.

Confronto tra stili di vita e rispettivi impatti ambientali, socio-culturali ed economici. Interviste a rappresentanti della generazione precedente finalizzate a evidenziare le modalità con cui alcuni bisogni venivano soddisfatti in passato. Lettura di brani antologici finalizzati a mettere in evidenza le inique condizioni di vita delle comunità della terra. Riflessioni e commenti.

Lavoro con il gruppo classe e lavoro individu-ale.

Letture ed approfon-dimenti.

Esposi-tivo, euristi-co-parte-cipati-vo e dialo-gico.

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Fas

e

Obiettivo Discipline coinvolte

Attività

REPERTORIO ORM Organizza-

zione Risorse

(materia-li, mezzi)

Metodo

9

Approfondire e consolidare le conosce con e le abilità acquisite.

Storia, Italiano, geografia, cittadinanza e costituzione.

Intervento di un’esperta di ONG in classe. Approfondimenti e ampliamento delle tematiche trattate.

Lavoro in piccolo gruppo, con la classe ed individuale.

Materiali e giochi svolti dall’esperta.

Espositivo, euristico-partecipativo e dialogico; problem sol-ving.

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Laboratorio globalizzazione e sviluppo. Approfondimento sui diritti umani.

LABORATORIO GLOBALIZZAZIONE E SVILUPPO

(4 ore)

Presentazione del percorso didattico. Presentazione dei ragazzi a coppie (hobby, canzone preferita…). Lo squilibrio tra Nord e Sud del mondo: quale è il Nord e quale il Sud? La carta di Mercatore e la Carta di Peters. (Slide) Gioco di ruolo “La nostra impronta”. (Per questa attività è necessario uno spazio vuoto, scotch e 4 gessi colorati.) “Che cos’è la povertà nel Sud del mondo”: visione di fotografie e filmati sulla situazione di vita nel Sud del mondo, in particolare in Africa. Riflessioni condivise con la classe. Brainstorming sulla parola “povertà”. “Le cause della povertà nel Sud del mondo”. Considerazioni conclusive su “Cosa possiamo fare noi per sconfiggere la povertà?”

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REPORT LABORATORI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE L’Africa Chiama Onlus-Ong Dott. Elena Sanchi Ho sviluppato le attività di laboratorio presso la scuola primaria del Polo scolastico Mercantini di Cesanelle di Senigallia con le classi III A e III B, IV A e IV B sui temi “Globalizzazione e svilup-po” e “Cittadinanza e costituzione”. Il primo incontro (2 marzo 2011) , della durata di 4 ore, con la classe IV A, si è basato sulla globa-lizzazione seguendo lo schema previsto nella presentazione del laboratorio. I vari punti sono stati rispettati e alcuni di essi hanno coinvolto particolarmente gli alunni solleci-tando la loro curiosità, come, ad esempio, la visione della mappa di Mercatore e quella di Peters e delle foto dei bambini di alcuni paesi africani. Sono stati, questi, strumenti concreti per trasmettere concetti altrimenti difficili perché, forse, lonta-ni dall’esperienza dei bambini. Solo il punto sulle “cause della povertà nel Sud del mondo” è stato appena toccato per mancanza di tempo. Il secondo incontro (16 marzo) ha coinvolto le classi III A e III B insieme (27 bambini in tutto) ed ha affrontato l’argomento “Cittadinanza e costituzione”. Siamo partiti con un brainstorming sulle parole “dignità” e “pace” in quanto contenitori dei diritti umani, per arrivare ad una scelta delle parole più significative da “portare nella propria valigia per-sonale”. La canzone Imagine di J. Lennon, proiettata in un video interpretato dai bambini di tutto il mondo, ha suggellato l’efficacia di questo momento e, ad esse, si sono unite le voci dei nostri bambini in un coinvolgimento grande e di forte emozione. E’ stato un modo per acquisire il concetto di diversità e, nello stesso tempo, di unità dell’essere u-mano. Dal lontano si è poi ritornati al vicino, all’esperienza dei rapporti nella classe, alle regole da rispet-tare in essa cercando, attraverso un confronto, i legami con le regole più generali che gli uomini do-vrebbero rispettare per una convivenza di pace e di collaborazione. Abbiamo approfondito soprattutto il valore dell’uguaglianza tra gli uomini e il concetto di inviolabi-lità dei diritti umani, facendo riferimento, a livello internazionale, alla Dichiarazione universale dei diritti umani (1948) e, a livello nazionale, alla nostra Costituzione (art.2 e art.3). Il terzo incontro (23 marzo) si è svolto con le classi IV A e IV B insieme, anch’esso sulla “Cittadi-nanza”. Lo svolgimento è stato simile rispetto a quello precedentemente descritto per le classi III, anche se alcuni passaggi, come per esempio, il discorso sull’Onu, sono stati più sviluppati e approfonditi perché rivolti a bambini un po’ più grandi che si sono fatti coinvolgere maggiormente. Il quarto e ultimo incontro (30 marzo) è stato suddiviso in due parti: le prime 2 ore hanno visto coinvolte le classi III A e III B insieme, le altre 2 ore la IV A. Ho ritenuto opportuno, d’accordo con la maestra referente Gioconda Zingaretti, ritornare al punto di partenza e all’obiettivo del nostro lavoro: educare ai diritti umani nella scuola elementare significa educare ai sentimenti di fiducia e di tolleranza sociale. Dalla conoscenza di sé, dei propri sentimenti e delle proprie reazioni, si può giungere a conoscere gli altri e a relazionarsi meglio con loro, supe-rando le diversità che possono separare e cogliendo ciò che avvicina e unisce. Siamo arrivati così a costruire insieme l’”Arcobaleno dei sentimenti”, nel quale troviamo posto tutti sia attraverso la diversità dei colori sia nel simbolo che incarna: ponte fra l’Io individuale e tutti gli altri, simbolo di molteplicità e di pace. Elena Sanchi

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Fas

e

Obiettivo Discipline coinvolte

Attività

REPERTORIO ORM Organiz-zazione

Risorse (materiali,

mezzi) Metodo

10

Verificare le conoscenze e le abilità acquisite

Storia, Italiano, geografia, cittadinanza e costituzione.

Svolgimento di un questionario strutturato, semistrutturato e/o non strutturato, impostato sulle conoscenze e le abilità, predisposto dall’insegnante di classe.

Lavoro in piccolo gruppo, con la classe ed individua-le.

Scheda strut-turata per ve-rifica delle conoscenze e delle abilità

Espositi-vo, euri-stico-partecipa-tivo e dia-logico; problem solving.