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Gli strumenti della LIM 1

Gli strumenti della LIM


Premessa

In questo modulo vedremo come si utilizza la LIM.

Innanzitutto la penna digitale, l’accessorio più importante per usare la Lavagna Interattiva Multimediale: serve in tutte le attività che si intendono svolgere in classe (a meno che non si abbia a disposizione una LIM che risponde anche al tocco delle dita). Ne vedremo la calibrazione e le funzionalità.

Vedremo anche i comandi principali dei software gestionali più diffusi, come creare, salvare e lavorare sui file, gli strumenti base per creare delle lezioni interattive e coinvolgenti e numerosi esempi di funzionalità applicate ad esercizi.

Sebbene si siano fatti diversi riferimenti alle marche più diffuse di LIM, e ai relativi software, anche attraverso la presenza di immagini, si è scelto di dare dimostrazione degli strumenti e delle funzioni principali attraverso le immagini del software della Promethean Active Primary, nella consapevolezza che tali strumenti e funzioni sono universali per tutti i software LIM, potrebbero cambiare soltanto le icone e la posizione degli strumenti, ma non la loro essenza.


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Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare.

ALBERT EINSTEIN


Sommario1. Utilizzo della LIM..........................................................................................................................6

1.1. Cosa posso fare?...................................................................................................................6

1.2. La comunicazione multimodale..............................................................................................7

1.3. la Comunicazione multimediale..............................................................................................8

1.4. Esempio di attività didattica con e senza LIM........................................................................9

2. PRIMI PASSI...............................................................................................................................10

2.1. Funzionalità della penna digitale..........................................................................................10

2.2. Funzioni base dei software gestionali: comandi principali....................................................12

2.3. Strumenti di base: la barra degli strumenti...........................................................................19

2.4. Annota il desktop..................................................................................................................37

2.5. Acquisizione di risorse multimediali: “inserisci” e “cattura”...................................................38

2.6. Galleria risorse multimediali.................................................................................................40


1. Utilizzo della LIM

1.1. Cosa posso fare?La LIM, associata al software di gestione per le attività didattiche, offre numerosi vantaggi, il più immediato e concreto è sicuramente il fatto che consenta di superare la staticità della lavagna tradizionale. Questo superamento, da intendersi come una possibilità maggiore, uno strumento che può e dovrebbe affiancarsi alla lavagna di ardesia, senza che questa venga eliminata completamente, avviene attraverso l’uso di una lavagna interattiva che permette di avvalersi di tutte le potenzialità dell’ambiente digitale.

«È un supporto dell’attività del docente e rappresenta uno strumento versatile, adatto a tutti gli ordini di scuola, influisce positivamente sull’attenzione, la motivazione e il coinvolgimento degli studenti e può contribuire a migliorare la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli studenti attraverso l’uso di una varietà di contenuti multimediali (testi, immagini, video, etc.) nella didattica»1.

Gli stessi studenti e i docenti definiscono la LIM in classe come uno strumento che influisce positivamente sia sulla comunicazione sia sui processi di apprendimento e insegnamento. In che modo?

• Consente una più facile memorizzazione, dovuta al maggiore coinvolgimento attivo;

• Permette momenti di attività didattica, con nuove metodologie e diversi canali comunicativi;

• Stimola e consente momenti di condivisione e confronto fra i docenti stessi, su metodologie e contenuti.

Ma la lavagna interattiva multimediale permette comunque, e ancora, un approccio tradizionale agli strumenti dell’insegnamento, consentendo l’utilizzo personalizzato delle risorse digitali. Vale a dire che sullo schermo della lavagna è possibile scrivere e disegnare come sulla lavagna tradizionale, attraverso l’apertura di una pagina bianca (si apre in automatico all’apertura del software, come si vedrà meglio in seguito) e la penna digitale. Ciò facilita la familiarizzazione da parte dei docenti che non si sentono esperti o sicuri con le TIC (Tecnologie di Informazione e Comunicazione).

La LIM è uno strumento importante per comunicare un messaggio. Se un docente deve tenere una lezione, ha bene in mente quale sia la dinamica della comunicazione e cercherà di essere il più chiaro, coinvolgente, ed efficace possibile.

Il modello della comunicazione, secondo Paul Grice, prevede:

• L’emittente, che trasmette il messaggio,

• Il ricevente, che è il destinatario del messaggio,

• Il canale di comunicazione, per trasferire l’informazione,

• Il codice formale, mediante il quale si trasmette l’informazione,

• Il contesto di riferimento, in cui il processo si sviluppa,

• Il referente, ovvero l’oggetto della comunicazione, a cui si riferisce il messaggio,

1 Biondi G., LIM. A scuola con la Lavagna Interattiva Multimediale, Giunti, Firenze 2009.


• Il messaggio, il contenuto della comunicazione.

Modello comunicativo.

La buona riuscita della comunicazione dipende sia dell’emittente che dal ricevente. Sicuramente la variabile del contesto influisce sui processi di significazione del contenuto, sia per l’emittente che il ricevente.

Ma influisce fortemente, sulla buona riuscita della comunicazione, anche il codice formale scelto e utilizzato.

La LIM in questo contesto può diventare strategica, se usata al pieno delle sue potenzialità. Infatti consente al docente di svolgere una lezione multimodale, cioè caratterizzata da più codici comunicativi, e multimediale, ovvero che utilizza materiali e contenuti multimediali.

1.2. La comunicazione multimodaleLa comunicazione, quella di tutti i giorni, quella “faccia a faccia”, è una comunicazione multimodale, nel senso che si utilizzano varie modalità sensoriali nell’interazione. Più o meno consapevolmente, ogni persona per comunicare, nella conversazione, utilizza contemporaneamente parole e gesti, utilizza gli occhi, il corpo, il viso. Tutte queste modalità, produttive di un messaggio comunicativo, sono usate contemporaneamente e in modo sincronizzato. Non sono modalità superflue o ridondanti, ma hanno un vero e proprio significato semantico: parole, espressioni facciali, intonazione, gesti, possono servire a ribadire o rimarcare ciò che è detto verbalmente, ma anche per aggiungere informazioni, completare ciò che non è detto a voce, o addirittura per contraddire con il corpo ciò che è affermato.

La persona, o le persone, a cui è rivolto il messaggio, per interpretarlo si servirà a sua volta di udito, vista, tatto, ecc.

L’interazione attraverso il computer, e quindi la LIM, può avvenire in modo multimodale, dal momento in cui si scelgono diversi canali comunicativi, anche contemporaneamente.

Va da sé che, qualora in classe siano presenti eventuali esigenze speciali degli studenti dal punto di vista sensoriale, ma non solo, l’insegnante ha un potente mezzo per utilizzare varie modalità comunicative, per rafforzare un medesimo messaggio, in modo da prevenire l’incomprensione.


Esemplificazione di una lezione multimodale.(Fonte: ilquotidianoinclasse.it)

1.3. la Comunicazione multimedialeQuando un unico supporto riesce a contenere e realizzare più mezzi di comunicazione insieme si parla di multimedialità. Il computer è in grado di trasmettere ogni tipo di contenuto, che sia testo scritto, immagini statiche, filmati e audio, come musica o parlato, sfruttando dunque anche diversi canali comunicativi.

La compresenza nella LIM di una pluralità di canali comunicativi consente di utilizzare, all’interno di uno stesso ambiente di lavoro interattivo, contenuti testuali e audiovisivi, ma anche e soprattutto differenti modalità di interazione, di utilizzo e manipolazione dei contenuti. Di fatto la LIM, dal punto di vista tecnologico, è un’aggregazione di tecnologie preesistenti, eppure la sua forza è l’essere riuscita ad amalgamare nel modo migliore i punti di forza di tali tecnologie, aggiungendo modalità di funzionamento interattive e dinamiche, e favorendo l’attenzione e l’interesse degli studenti.


1.4. Esempio di attività didattica con e senza LIMUn esempio emblematico della sinergia vincente della LIM ci viene da un professore australiano, Dave Hounsell, che ha provato a svolgere una stessa attività didattica prima senza LIM, poi con la LIM e infine solo con il semplice computer e un videoproiettore.

Nello specifico, l’attività, svolta con bambini di 5 anni, consisteva nel fatto che l’insegnante disegnasse alla lavagna un personaggio, Mr. Men, al quale poi erano fatte associare dai bambini brevi frasi.

• Con la lavagna tradizionale. L’insegnante ha disegnato su una lavagna tradizionale e interagito con i bambini. I risultati sono stati buoni, i bambini hanno apprezzato il lavoro, raggiungendo i risultati attesi. L’insegnante solo occasionalmente ha dovuto richiamare l’attenzione.

• Con la LIM. Utilizzando il software KidPix, ha disegnato il personaggio di Mr. Men. In questo caso anche l’attività è stata positiva, inoltre a differenza della precedente esperienza, l’insegnante non ha dovuto richiamare l’attenzione e ha constatato una maggiore carica di energia nei bambini, quindi un maggiore coinvolgimento.

• Con computer e videoproiettore. Chiedendosi se il maggior coinvolgimento non fosse dovuto solo al fatto di utilizzare elementi grafici di per sé, e quindi agli strumenti accattivanti messi a disposizione dal software KidPix, l’insegnante ha deciso di provare la stessa attività didattica con un semplice computer, lo stesso software e un videoproiettore. Dave Hounsell ha scoperto che con questo metodo gli occhi dei bambini e i suoi erano focalizzati sul puntatore del mouse. Ciò non ha consentito ai bambini di lasciarsi coinvolgere dalla creazione del lavoro nell’insieme; mentre nell’esperienza precedente erano concentrati sulla mano dell’insegnante che teneva la penna digitale e si sentivano direttamente partecipi, poiché non c’era la mediazione del mouse. Inoltre anche l’insegnante, dovendo stare concentrato sullo schermo del computer, non poteva rivolgersi facilmente con lo sguardo o il corpo alla classe, rinunciando a quella modalità comunicativa importantissima per il docente che è la comunicazione gestuale, mimica e corporea.

La LIM consente un’interazione più diretta con i contenuti multimediali utilizzati, in quanto non è necessaria la mediazione di mouse o tastiera. Lavorare con il computer attraverso periferiche tradizionali rende più macchinoso il lavoro dell’insegnante.


2. PRIMI PASSIPer usare la LIM in modo efficace è importante che l’insegnante abbia preso confidenza con gli strumenti e le attività di base. Innanzitutto bisogna accendere il computer e la lavagna o il videoproiettore, a seconda della tipologia di LIM a disposizione. Poi bisogna essere sicuri che la penna digitale sia calibrata, una volta avvitato il sistema operativo, per poterla usare correttamente al posto di mouse e tastiera.

2.1. Funzionalità della penna digitale

2.1.1. CalibrazioneLa calibrazione, o calibratura, della penna digitale è un’operazione che permette alla LIM di sincronizzare la punta della penna con il cursore presente sullo schermo.

Poiché i comandi vengono impartiti con la penna digitale, come abbiamo già detto in precedenza, e il risultato dell’elaborazione dei comandi viene realizzato dal videoproiettore, è fondamentale che quest’ultimo sappia in quale punto la penna si trova in un determinato momento

Dunque la calibratura allinea esattamente il punto in cui si trova la penna e l’immagine riprodotta dal proiettore.

Per capire se è necessario calibrare, una volta accesi il computer e la LIM, è sufficiente poggiare la punta della penna sullo schermo e verificare se il cursore visualizzato sia in corrispondenza o meno della punta della penna digitale. Se non c’è corrispondenza, bisogna richiamare la funzione di calibrazione toccando un punto specifico dello schermo (questo dipenderà dalla marca di LIM a disposizione). Basterà poi seguire le istruzioni sullo schermo, che solitamente prevendono che si segua, con la punta della penna, un bersaglio, toccandolo nel punto centrale, mano a mano che questo si riposiziona in varie parti dello schermo.

Calibrazione della penna digitale su LIM Promethean. Il programma di calibratura si presenta simile anche per LIM di altri produttori.


2.1.2. Funzioni base della penna. Cosa posso fare?Le penne si dividono in attive e passive. Le prime per funzionare necessitano di una batteria per essere alimentate, le secondo invece no e presentano solitamente un pulsante per accenderle e spegnerle.

Sono inoltre presenti sulla penna altri pulsanti che servono per riprodurre le funzioni del mouse tradizionale.

Muovere il cursorePer muovere il cursore sullo schermo, così come si farebbe tenendo il mouse in mano e sposandolo, è sufficiente avvicinare la punta della penna digitale allo schermo, distante pochi millimetri, e muoverla secondo la direzione desiderata. Il cursore segue il movimento della penna.

ScriverePer scrivere invece è necessario selezionare lo strumento adatto, penna o pennarello. Dall’apposita tavolozza degli strumenti. Una volta selezionato lo strumento per la scrittura è necessario appoggiare la punta della penna sullo schermo e tenere premuto mentre si tracciano le lettere

Casella degli strumenti, Hitachi StarBoard.

Nell’esempio sono visibili i tasti funzionali della penna digitale. È necessario leggere accuratamente il manuale di istruzioni specifico per il modello di penna che si ha a disposizione,

per conoscere le funzioni specifiche dei tasti.(Fonte: www.emaze.com)


Clic tasto sinistro, doppio clic, clic tasto destroDato che la penna digitale emula le funzioni di un mouse, vediamo come si possono realizzare con la penna digitale le funzioni fondamentali e maggiormente usate con il mouse.

Il tradizionale clic con il tasto sinistro del mouse, con la penna si realizza semplicemente toccando con la punta, rapidamente ma con fermezza, l’oggetto desiderato sulla lavagna.

Il doppio clic si può realizzare, in base alle tipologie tecnologiche della LIM, o con il doppio “tocco” della punta del pennino sulla lavagna, o con un pulsante apposito presente sul pennino stesso.

Il tasto destro del mouse, che solitamente consente di aprire sullo schermo un menù rapido, relativo alle funzioni e azioni ammesse per quello specifico programma in uso, si realizza con la penna, solitamente, tenendo la punta a pochi millimetri dallo schermo e premendo il pulsante specifico.

TrascinamentoL’ultima funzione base, che frequentemente si utilizza con l’ausilio del mouse e che per la LIM si realizza con l’uso della penna digitale, è il trascinamento di un oggetto, o finestra, da una parte all’altra dello schermo. Per fare questo è necessario fare clic sull’oggetto e mantenere premuta la punta della penna sullo schermo e spostarla, senza staccarla fino a trascinamento concluso.

2.2. Funzioni base dei software gestionali: comandi principaliOgni LIM, come è stato detto, oltre ai driver che consentono al sistema operativo di riconoscerla come periferica, ha un suo software gestionale.

Questi software presentano sempre di più opzioni e strumenti nuovi e funzionali, pensati per consentire all’insegnante di fare una didattica innovativa con contenuti originali e accattivanti. Aumentano le barre di controllo, i menu, le icone colorate a ogni nuova versione. Questo può creare un senso di inadeguatezza nel docente e sentimenti di frustrazione, che creano un blocco all’approccio di tali tecnologie.

Uno dei maggiori problemi è legato al fatto che non risulta semplice capire, soprattutto per chi sta iniziando a usare la LIM, quali siano gli strumenti e le funzioni principali per poter costruire e gestire una lezione con la LIM, e quali invece quelle secondarie o accessorie, i cui risultati spesso si raggiungono con un insieme di strumenti di base.

Ecco perché è importante innanzitutto capire quali siano le funzioni primarie, quelle da cui partire per creare esperienze didattiche riuscite, senza ansia o timori.

2.2.1. Area di lavoro: stageUna volta aperto, il programma della LIM entra in esecuzione e si apre automaticamente una pagina vuota su cui lavorare.

La pagina è simile a una slide bianca di PowerPoint e viene aperta in un’area di lavoro, detta finestra di annotazione o stage.


La pagina è l’area su cui si potrà lavorare, sia direttamente con la penna digitale come fosse una lavagna tradizionale, quindi con scritte e disegni a mano libera, sia importando materiali didattici multimediali, o ancora scrivendo attraverso la tastiera. In seguito tutte queste possibilità saranno analizzate nel dettaglio.

In Active Primary, all’apertura del programma, si apre una finestra che chiede l’operazione iniziale che si vuole compiere. Sullo sfondo è già aperta la pagina vuota del Flipchart.

Inizialmente la pagina aperta nello stage è una, è possibile però aprirne di nuove senza che questa prima e le successive vengano cancellate, ma rimangono attive nella presentazione. Il file che contiene le diverse pagine della presentazione è denominato:

• flipchart dalla Promethean e dalla Hitachi,

• workspace file dalla Turning,

• notebook dalla Smart.

In basso si nota il browser delle pagine, con le tre pagine attive, di Active Primary.


Nell’area di lavoro è inoltre presente una casella degli strumenti, detta anche barra, che può essere fissa o mobile, nel senso che è possibile spostarla all’interno dell’area lavoro, posizionandola dove è più comodo. Solitamente, di default, è collocata, a seconda dei programmi, in alto o di lato. Contiene una serie di icone mediante la quali si possono attivare le diverse funzioni.

Caselle degli strumenti. A partire da sinistra, la prima è Turning Workspace, la seconda Hitachi StarBoard, la terza e la quarta sono Promethean, la quinta, posta sotto, è Smart Notebook.

2.2.2. Gestire i fileCome in ogni programma, anche nei software gestionali della LIM ci sono delle funzioni base che consentono di lavorare sui file, che, ricordiamo, sono chiamati flipchart, notebook o semplicemente file di presentazione.

Queste funzioni sono: crea nuovo file, salva, stampa, chiudi e apri un file esistente. Solitamente a queste azioni si accede da un menu a tendina posto nella barra dei menu, che si trova in alto.

Menu dei comandi (Active Primary).


I comandi più importanti possono essere disponibili anche all’interno della barra degli strumenti, come per esempio l’icona del floppy disk per salvare.

I file contengono pagine che possono ospitare diversi oggetti, forme e funzionalità interattive, come suoni, animazioni ecc.

È possibile tenere aperti più file contemporaneamente, esattamente come avviene per altri programmi. In questo modo l’insegnante può spostarsi facilmente da una presentazione a un’altra, per copiarne degli elementi o intere pagine.

I file salvati potranno essere utilizzati più volte, in occasioni diverse, possono essere scambiati con i colleghi e condivisi in rete nei diversi repository, delle banche dati che raccolgono le “lezioni digitali” e i contenuti preparati dai docenti (se ne parlerà più dettagliatamente in seguito).

Come abbiamo visto parlando del formato dei file salvati, può essere ancora problematico lo scambio di file che sono stati realizzati con software diversi, in particolare i software proprietari della LIM in uso.

In Italia le lavagne attualmente più diffuse, ripetiamo, sono quelle delle aziende Smart, Turning, Hitachi e Promethean. Molti produttori, non solo quelli citati, nel tentativo di distinguere il proprio prodotto, hanno realizzato anche i software gestionali per lavorare con la LIM. Le presentazioni che si possono realizzare con questi software possono essere condivise efficacemente fra insegnanti purché sia possibile aprirle e utilizzarle. Chiaramente se entrambi gli insegnanti, sia chi ha ideato la presentazione, sia chi decide di utilizzarla, utilizzano lo stesso programma, non ci sono difficoltà. Nel caso in cui i software siano diversi, invece, si deve verificare se il software di chi vuole utilizzare la presentazione dia la possibilità di importare file realizzati con programmi diversi. Alcuni programmi offrono questa possibilità. In caso contrario si può agire in due modi:

• Chiedere all’insegnante che ha progettato il file della lezione di salvarlo in un formato compatibile con la LIM che si ha a disposizione. Il file di “scambio”, che ha estensione .iwb, è oramai implementato da tutti i principali produttori di lavagne multimediali.

• Installare sul proprio computer una versione base del programma con cui è stato realizzato il materiale, versione che consiste in un visualizzatore (viewer o player in inglese), ovvero programma che permette l’utilizzo del file, ma non la modifica. Questi applicativi si scaricando direttamente, in modo gratuito, dalla rete.

I software più diffusi utilizzano le seguenti estensioni:

• Smart Notebook: .xbk, .nbk, .notebook

• Promethean ActiveInspire: .flp

• Turning WorkSpace: .gwb

• Hitachi StraBoard: .yar

2.2.3. Le pagineNel momento in cui viene creato un nuovo file, si apre immediatamente una pagina vuota, bianca. Questa pagina è il contenitore dei diversi materiali che il docente decide di utilizzare per la sua lezione.

In una stessa presentazione si possono aprire più pagine, ognuna delle quali può contenere dei contenuti o può essere usata per fare annotazioni o scrivere con la penna digitale. Nel momento in cui si crea una nuova pagina, questa diventa la pagina corrente, le altre rimangono comunque presenti e si possono vedere nel browser delle pagine, a sinistra nell’area di lavoro.


Browser delle pagine. Esempio di presentazione con Smart Notebook.

In questa finestra di visualizzazione si vedono le pagine esistenti e la loro disposizione.

Per passare da una pagina all’altra è possibile:

• toccare con la penna digitale la pagina che interessa,

• oppure si può scorrere tra le pagine secondo l’ordine di posizione, utilizzando i tasti “avanti” e “indietro”,

presenti nella barra degli strumenti

Tasti per navigare tra le pagine della barra degli strumenti di Smart Notebook.

Le pagine possono essere create, duplicate, spostate e cancellate.

Le nuove pagine create hanno lo sfondo bianco, è possibile però cambiare il colore di sfondo della pagina. Si può per esempio farlo nero, per non affaticare eccessivamente la vista degli alunni, utilizzando lo strumento pennarello bianco, o con un colore chiaro, per scrivere.


Impostazione dello sfondo (Active Primary).


È possibile inoltre impostare sullo sfondo delle griglie che rappresentano la pagina a righe o a quadretti, per facilitare il lavoro alla lavagna, oppure la carta millimetrata, i pentagrammi, ecc.

Sfondo con carta millimetrata (Active Primary).

Ma è in alternativa possibile caricare sullo sfondo immagini per fare delle attività specifiche, per esempio lavorare con le carte geografiche, oppure con la tavola periodica degli elementi.

Impostazione dello sfondo con carta geografica dell’Italia (Active Primary).


2.3. Strumenti di base: la barra degli strumentiDopo aver compreso come muoversi all’interno del software e come lavorare con le pagine, si dovrà imparare a conoscere e utilizzare gli strumenti principali. Questi sono raggruppati in una specifica barra, detta appunto la barra degli strumenti.

All’interno della barra gli strumenti sono rappresentati da icone che hanno un significato facilmente intuibile. Ogni software utilizza delle proprie icone, che in alcuni casi possono differire rispetto ad altri programmi, ma nel complesso tutte mettono a disposizione gli strumenti principali. In alcune versioni più recenti è possibile che l’utente scelga quali comandi inserire all’interno per averli velocemente a disposizione. In ogni caso nella barra dei menu si trova tutta la gamma completa dei comandi che il software mette a disposizione.

Per attivare uno strumento è necessario toccare con la penna digitale la relativa icona. Una volta selezionato e attivato, lo strumento rimane attivato fino a che non ne viene selezionato un altro.


2.3.1. Modalità di lavoro: comando selezionaEssendo, il software gestionale della LIM, un programma di authoring, ovvero che consente di creare e modificare dei contenuti, sono presenti al suo interno due modalità di lavoro:

• Modalità costruzione, per costruire un contenuto o prodotto, creando oggetti, contenuti, e intervenendo sulle loro caratteristiche e proprietà (cambiare colore, cambiare dimensioni, ecc.);

• Modalità utilizzo, per usarlo, ovvero visualizzarlo, in modo simile a quello che accade nell’utilizzo del programma PowerPoint, per cui, dopo aver creato la presentazione, la si manda in esecuzione e la si fruisce in modo passivo. In questa modalità il tocco della penna sullo schermo serve per far avanzare la visualizzazione e non per modificarla.

Nei software della LIM esiste un pulsante apposito che consente il passaggio da una modalità all’altra, il pulsante selezione, che ha solitamente la forma del puntatore del mouse.

Icona “seleziona” nella barra degli strumenti di Smart Notebook.

In alternativa, sarà sufficiente selezionare uno qualsiasi degli altri strumenti operativi, gomma, penna, evidenziatore, ecc. Scegliere uno strumento operativo rende esplicita l’intenzione di modificare il lavoro e non solo visualizzarlo.

Il comando seleziona ha però anche altre funzioni che è indispensabile conoscere per poter utilizzare al meglio il programma.

• Consente di selezionare uno o più oggetti contenuti all’interno della presentazione, per poi agire su di essi, cambiandone le proprietà, spostandoli, raggruppandoli. Oggetti sono tutti i singoli elementi presenti nella pagina, possono essere forme, immagini, o anche il testo, e sono tutti inizialmente autonomi. Per selezionare un oggetto si può toccare con la penna digitale l’oggetto scelto oppure si può tracciare un rettangolo, sempre con penna digitale, intorno all’oggetto.

• Consente di modificare gli oggetti selezionati. Se per esempio si vuole rimpicciolire un quadrato inserito all’interno della pagina, sarà necessario toccare il quadrato, si attiveranno così i punti degli angoli. Fatto questo, poi bisogna agire con la penna digitale sugli angoli, tenendola a contatto con la lavagna e spostandola in una direzione o nell’altra. Per modificare o attribuire proprietà all’oggetto, si può fare azionando il pulsante della penna che apre il menu contestuale di scelta rapida, il tasto che corrisponde al click destro del mouse per semplificare.


Oggetto inserito che si può modificare con gli angoli attivi e con il menu delle proprietà (Active Primary).


• Un’altra possibilità è quella di collocare gli oggetti su piani differenti, sopra o sotto altri oggetti. Ogni volta che un oggetto viene creato, di default viene collocato su un piano superiore rispetto all’oggetto precedente e quindi a tutti gli altri. Per modificare l’ordine di sovrapposizione è necessario selezionare l’oggetto da spostare e, attraverso il pulsante sulla penna che corrisponde al click destro del mouse, selezionare “porta avanti” o “porta indietro” dal menu di scelta rapida.

Oggetti su piani differenti (Active Primary).

• Infine è possibile, con il pulsante seleziona attivato, raggruppare o separare gli oggetti presenti. Raggruppare più oggetti vuol dire creare un oggetto unico costituito da quelli che prima erano oggetti singoli. Gli oggetti singoli rimangono esattamente come sono stati creati e nella posizione in cui stavano, non avvengono sovrapposizioni o composizioni; semplicemente raggruppati tutti insieme, subiscono tutti insieme contemporaneamente le modifiche che si voglio realizzare, di proprietà, di dimensioni, di spostamento, ecc. È un modo rapido ed efficace per lavorare su diversi oggetti simultaneamente, trattandoli come se fossero appunto un unico oggetto. La funzione “separa” consente invece di separare più oggetti che erano precedentemente stati raggruppati all’interno della pagina, con i comandi del software della LIM. Se vengono inserite nella pagina composizioni di immagini o forme realizzate con un altro programma, all’interno della pagina del software LIM saranno trattate come un unico oggetto dall’inizio. Quasi sempre i comandi “raggruppa” e “separa” si possono realizzare dal menu contestuale di scelta rapida (sempre tasto destro della penna digitale).

Raggruppare oggetti (Active Primary).


2.3.2. Navigazione nelle pagine: comandi “avanti” e “indietro”I comandi “avanti” e “indietro” consentono di visualizzare una pagina o un’altra, rispettivamente la successiva e la precedente a quella visualizzata al momento.

Questo permette di muoversi liberamente tra le pagine nel corso di una visualizzazione di materiali e contenuti durante la lezione.

2.3.3. Scrivi, disegna ed evidenzia: penna ed evidenziatore

PennaUno degli strumenti maggiormente utilizzati è la penna, che consente di scrivere a mano libera sulla pagina, come si farebbe su una lavagna tradizionale. Lo strumento penna di solito è attivo non appena si avvia il programma, quindi sarà sufficiente posizionare la penna su un punto dello schermo e iniziare a scrivere. Altrimenti bisognerà selezionarlo dalla casella degli strumenti.

Ogni programma prevede uno spessore e un colore predefiniti:

• per la penna solitamente la dimensione del tratto è 4 pixel, il colore è il nero,

• per l’evidenziatore la dimensione del tratto è 20 pixel, il colore è il giallo semitrasparente.

Queste caratteristiche possono essere facilmente cambiate nella forma, nel colore e nello spessore.

Strumenti penna ed evidenziatore (Active Primary).

Comandi “avanti” e “indietro” nella barra degli strumenti di Turning Workspace.


Le parole scritte alla lavagna a mano libera vengono poi trasformate in oggetti vettoriali. Concretamente vuol dire che si può agire su di esse come si fa con qualsiasi altro oggetto, ovvero se ne può modificare la dimensione, si può rotare o attribuire altre proprietà.

Scritta a mano considerata un oggetto vettoriale (Active Primary).

Analogamente, con la penna digitale si possono disegnare delle forme, anch’esse trasformate in oggetti vettoriali.

Sia per le parole che per le forme esiste una funzione che permette il riconoscimento ottico. Per attivarlo è necessario:

• Selezionare il testo scritto a mano o la forma disegnata a mano,

• Attivare con il tasto destro della penna il menu di scelta rapida,

• Scegliere il comando riconoscimento.


Riconoscimento di testo e immagini e trasformazione (Active Primary).


Il riconoscimento del testo è una valida alternativa all’utilizzo della tastiera, sia a quella fisica del computer sia a quella virtuale del software di gestione della LIM (argomento approfondito nella sezione inserimento testo).

È solitamente molto accurato, ma se dovesse accadere che la parola non venga riconosciuta correttamente, è presente un menu a tendina con una serie di alternative tra le quali scegliere per trovare quella giusta.

Con lo strumento penna è possibile rispondere a domande, annotare, nominare cose o parti del contenuto, ecc.

Esempio di un esercizio di matematica. È possibile scrivere la risposta direttamente con la penna digitale nella casella apposita.

EvidenziatoreL’evidenziatore è uno strumento che consente diversi utilizzi per le lezioni, ed è quindi molto importante. Consente di evidenziare le parti di un testo che si vogliono mettere in rilievo o di tracciare percorsi ben visibili all’interno di un esercizio, ecc.

Esempio di utilizzo dell’evidenziatore in un esercizio di pregrafismo.


Esempio di analisi logica attraverso l’uso dell’evidenziatore.

2.3.4. Forme, linee e freccePer inserire frecce, linee o forme, oltre a tracciarle a mano libera con la penna, si può usare lo strumento apposito.

Barra dello strumento forma (Active Primary).


Per collocare la forma o la linea sulla pagina:

• selezionare l’icona desiderata,

• posizionare la penna in un punto della pagina,

• toccare lo schermo e mantenere il contatto mentre si trascina, fino ad ottenere dimensione desiderata.

Una volta inserita, la forma o la linea può essere modificata nelle dimensioni, usando gli angoli per il ridimensionamento, e nel colore con lo strumento “riempi e colora”.

Angoli e punti che consentono di ridimensione o ruotare l’oggetto, se si agisce su di essi.


Oggetti grafici vettoriali e immagini bitmapPer utilizzare al meglio le possibilità grafiche e visive che la LIM offre, è bene conoscere la differenza fra oggetti vettoriali e immagini bitmap.

• Gli oggetti grafici vettoriali sono immagini che vengono prodotte dal computer, che elabora ogni singolo

elemento matematico che compone l’oggetto, ovvero punti, linee, curve e poligoni elementari. Ogni

volta che viene effettuata una modifica all’oggetto, il computer rielabora di volta in volta ogni elemento,

quindi può essere ingrandito e rimpicciolito senza perdita di risoluzione. Però un oggetto vettoriale,

essendo composto da segmenti, non da punti, non è modificabile come un’immagine bitmap, non si può

per esempio eliminare solo una parte dell’immagine, ma l’oggetto deve essere selezionato ed eliminato

completamente.

• Le immagini bitmap, invece, sono costituite da singoli punti colorati, i pixel appunto, che la compongono

come un mosaico. Gli elementi che compongono l’immagine sono definiti al momento della sua

produzione e sono definitivi, nel senso che ogni modifica di dimensione dell’immagine comporta una

perdita di risoluzione.

2.3.5. Gomma e strumento “riempi e colore”

GommaLo strumento per cancellare nella maggior parte dei software è raffigurato con l’icona della gomma. Per eliminare un oggetto intero è possibile anche selezionarlo e spostarlo nel cestino.

Strumento cancella e strumento gomma (Active Primary).


“Riempi e colora”Lo strumento “riempi e colora” è utilizzato per associare un colore a elementi quali pagine e forme, sia per il contorno sia come riempimento all’interno. Selezionando il comando attraverso l’icona, si apre una tavolozza di colori lateralmente o nella parte inferiore dello schermo.

Con lo strumento riempi e colora si possono modificare i colori degli oggetti o degli sfondi (Active Primary).



2.3.6. Strumento testoPer inserire il testo in una pagina, oltre a scrivere con la penna a mano libera, c’è la possibilità di usare la tastiera.

• Selezionare l’icona testo toccando con la penna digitale,


• Toccare in un punto della pagina dove si vuole che compaia il testo,

• Scrivere utilizzando la tastiera fisica del computer,

• Oppure aprire la tastiera virtuale a video del software; in questo caso apparirà una tastiera dal basso dello schermo, del tutto simile alla tastiera fisica del computer. Basterà dunque toccare i tasti con le relative lettere, corrispondenti a ciò che si vuole scrivere.

Esempio di immissione testo con lo strumento tastiera virtuale a video.(Fonte: www.lauraproperzi.it)


Il testo immesso viene visualizzato laddove è stato posizionato il cursore. Carattere, dimensione e colore sono predefiniti, ma possono essere facilmente cambiati con la barra degli strumenti di formattazione, similmente a come avviene con programmi di videoscrittura quali Word. Quindi con gli strumenti di formattazione posso cambiare carattere, dimensione, colore, attributi (grassetto, corsivo, sottolineato), il contorno del riquadro e il riempimento eventualmente (come per una casella di testo).

Casella di testo dove inserire il contenuto (Active Primary).

È possibile inoltre impostare l’interlinea, l’allineamento, i rientri, gli elenchi puntanti. Infine è possibile eseguire il controllo ortografico immediato, per cui gli errori di ortografia vengono visualizzati in rosso.

Esiste una funzione interessante nei software di gestione della LIM, che consente di estrarre automaticamente delle parole presenti in una frase. Si può così svolgere un esercizio di analisi grammaticale aggiungendo un effetto interattivo stimolante.

Comando per estrarre alcune parole da un testo (Active Primary).


2.3.7. Pulsante “altri strumenti”Per richiamare velocemente strumenti che non sono presenti nella casella degli strumenti, esiste, proprio nella barra strumenti, un’icona apposita. Fra gli strumenti altri più utili ne ricordiamo alcuni che trovano un impego facilmente, tanto da diventare indispensabili.

Strumenti geometriciFra questi ci sono il righello, il goniometro, il compasso, che, similmente ai loro corrispondenti fisici, consentono di lavorare in modo preciso e agevole su figure, forme, mappe, ecc. a mano libera.

Disegno a mano libera di una circonferenza attraverso l’uso dello strumento compasso.Strumenti geometrici (Active Primary).

Strumenti per le presentazioniPermettono di realizzare presentazioni del materiale didattico in modo efficace attraverso l’uso di semplici effetti scenografici. Due sono i più utili, la tendina e la torcia (spotlight).

• La tendina permette di mascherare parti dello schermo, sia completamente che parzialmente. Questo consente di guidare la lettura dei contenuti, seguendo l’ordine e i tempi prestabiliti. Se per esempio l’insegnante ha la necessità di spiegare prima determinati argomenti, in modo propedeutico a quelli successivi, che però si trovano all’interno della stessa area di lavoro, può nascondere la parte di schermo che non interessa immediatamente e che anzi potrebbe distrarre l’attenzione dai contenuti propedeutici. Oppure può essere utilizzata per effettuare delle verifiche o delle interrogazioni. La tendina si può spostare facilmente trascinandola in alto, in basso, a destra e a sinistra.

Icona per aprire la barra con gli altri strumenti e barra degli altri strumenti (Active Primary).


Esempio di utilizzo della tendina e suo relativo spostamento.

• Anche la torcia è uno strumento molto utile per guidare la visione di un’immagine. Funziona però in modo diverso dalla tendina. Invece di pensare a quale parte dello schermo vogliamo oscurare, con la torcia si pensa a quale parte dell’immagine vogliamo esaltare e sulla quale si vuole che si concentri l’attenzione. La torcia crea una simulazione di disco di luce, imitando il funzionamento di una torcia reale, che si concentra sul punto da esplorare, mettendo in ombra il resto dell’area di lavoro, oscurandola completamente o velandola parzialmente, a seconda dei programmi e delle impostazioni. Il suo utilizzo più comune è nelle lezioni di storia dell’arte.

Icona dello strumento tendina e tendina attivata (Active Primary).


Strumento torcia, chiamato riflettore in Active Primary, con le sue relative opzioni; strumento attivato.

Gestione dei dispositivi interattiviSi trovano, solitamente toccando il pulsante degli altri strumenti e selezionandolo dal menu contestuale, i controlli per gestire gli eventuali altri dispositivi presenti in aula, che si intendono utilizzare. Come si è visto, sono i telecomandi, i risponditori e le tavolette interattivi. Questo strumento di gestione consente di associare i vari dispositivi al software della LIM in uso. Infatti per poter funzionare, devono prima essere riconosciuti dal software. Anche l’utilizzo di più penne digitali contemporaneamente deve essere gestito dal programma, quindi sarà necessario associare le penne digitali che si intendono usare insieme, abilitando il software attraverso le impostazioni.

Icona per registrare altri dispositivi e procedura guidata (Active Primary).


Altri strumenti e gadgetDifferenti a seconda dei vari software, sono una serie di strumenti, semplici da utilizzare per creare semplici attività didattiche o da integrare nelle lezioni. Sono i dadi, la calcolatrice, la sveglia, il testo scorrevole, l’inchiostro magico, ecc.

Gadget orologio in Active Primary.

Gadget calcolatrice e dadi in Active Primary.

2.3.8. Annulla e ripristinaQuesti due comandi consentono di annullare azioni sbagliate o di ripetere un’azione annullata. Sono di aiuto nel caso vengano compiute azioni indesiderate, o per errore o per distrazione.


2.4. Annota il desktopCon questa funzione si potrà operare su diversi applicativi presenti sul computer, utilizzandoli però attraverso il software della LIM.

Per fare questo si deve operare avendo bene in mente i diversi piani di lavoro di cui si è parlato in precedenza. Si dovrà scegliere di utilizzare gli altri applicativi all’interno del software LIM, quindi nel piano di lavoro della LIM, non all’esterno del software LIM. Vale a dire che si lavorerà su “immagini” dell’applicativo scelto, non al suo interno, perciò utilizzando gli strumenti del software LIM e non gli strumenti propri dell’applicativo scelto.

Per attivare questa funzione bisogna:

• Toccare con la penna digitale l’icona dello strumento “annota desktop”;

• Si aprirà una finestra che rappresenta il desktop del computer o un applicativo già aperto, il software della LIM passa in secondo piano e rimarrà attiva in primo piano solo la barra degli strumenti della LIM;

Con il comando annota desktop attivato, si lavora sul desktop con gli strumenti della LIM, ovvero si agisce sul piano di lavoro della LIM (Active Primary).

• Scegliere un applicativo da utilizzare;

• Verificare che sia attiva l’icona “seleziona” della barra degli strumenti, per potersi muovere liberamente all’interno del programma;

• Se si vuole operare sull’applicativo, scegliere e toccare uno strumento della barra degli strumenti e utilizzarlo sul programma. Per esempio se si vuole cercare su internet il significato di una parola, si potrà aprire il browser di navigazione, cercare la parola, toccare lo strumento evidenziatore della LIM ed evidenziare il significato della parola sullo schermo, esattamente come se fosse su carta stampata. In questo modo non si agisce sul piano del browser ma si agisce all’interno del software LIM.


Esempio di parola cercata su internet, attraverso il comando annota desktop si può sottolineare il significato della parola lavorando sul piano della LIM (Active Primary).

• Per tornare nuovamente all’area di lavoro del programma della LIM è necessario selezionare nuovamente il comando “annota desktop”.

2.5. Acquisizione di risorse multimediali: “inserisci” e “cattura”Il pulsante, o i pulsanti a seconda dei diversi software, per acquisire le risorse multimediali, consente di inserire nella pagina elementi vari sui quali impostare il lavoro. È chiaramente uno strumento fondamentale dal momento che la didattica con la LIM si basa proprio sull’impiego di risorse multimediali.

• Materiali già presenti sul disco del computer. Nel caso in cui si voglia aggiungere un’immagine alla pagina, o un suono, o un’animazione, ecc. è necessario:

• Toccare con la penna l’icona del comando “inserisci file multimediali”,

• Si aprirà una finestra di dialogo per esplorare le risorse presenti sul proprio computer

• Scegliere il file desiderato e toccare il pulsante “scegli”.

Il file così selezionato apparirà all’interno della pagina dell’area di lavoro della LIM.

Inserimento di file multimediali, cliccando sull’icona si apre la finestra di dialogo per scegliere il file da inserire (Active Primary).

Icona per inserire i file multimediali (Active Primary).


• Materiali “catturati” da Internet o da altri applicativi. Nel caso in cui si vogliano inserire immagini o altri file multimediali non “scaricati” già sul proprio pc, ma da programmi che sono in esecuzione mentre si prepara la presentazione o mentre si tiene la lezione, si deve utilizzare lo strumento “cattura”, dopo aver selezionato la modalità “annota desktop”. La funzione “cattura” consente di catturare:

• Immagini statiche, attraverso lo strumento “macchina fotografica”, che permette di scattare un’istantanea dell’intera schermata o di una parte specifica, delimitata con la penna digitale;

Con lo strumento cattura, è possibile catturare un’immagine dal desktop, delimitandone un’area specifica (Active Primary).


• Filmati, attraverso lo strumento “cinepresa”, che permette di effettuare delle riprese dell’intero schermo e delle azioni che vengono visualizzate sul computer;

• Audio, attraverso lo strumento “microfono”, che permette di registrare la voce di chi parla o l’audio presente in un video o in una canzone.

2.6. Galleria risorse multimedialiLo strumento della galleria risorse multimediali consente di organizzare bene le risorse sul proprio computer, o presenti su un server in rete, e immagazzinarle in maniera efficace; ma anche di accedere al loro utilizzo.

Selezionando l’icona relativa, si aprirà una finestra di dialogo che elenca le risorse contenute e la loro posizione o il loro raggruppamento, attraverso un albero di categorie.

Finestra di dialogo della galleria risorse multimediali (Active Primary).

Icona dello strumento registra schermo o un’area dello schermo (Active Primary).

Icona dello strumento per registrare l’audio (Active Primary).

Icona strumento per inserire file dalla galleria delle risorse (Active Primary).


Le risorse presenti sono di tipo diverso, come diversi sono i materiali multimediali che si possono utilizzare con la LIM. Sono immagini, sfondi, suoni, detti oggetti elementari se sono singoli; oppure sono detti complessi se sono organizzati in più pagine, come una presentazione di PowerPoint per esempio.

Infine le risorse possono essere personali, quindi relative al profilo del singolo docente, oppure condivise, ovvero relative a più docenti.

Per una scuola, immagazzinare le risorse su un server presente in rete favorisce lo scambio tra docenti che in questo modo potranno accedere ai materiali, propri o condivisi, utilizzando un qualsiasi computer connesso alla rete.


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