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GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA LE CARTE GEOGRAFICHE IL RETICOLATO GEOGRAFICO

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GLI STRUMENTI DELLA

GEOGRAFIA

• LE CARTE

GEOGRAFICHE

• IL RETICOLATO

GEOGRAFICO

Che cos’è una carta geografica?

• E’ la rappresentazione ridotta e simbolica

di una parte della Terra (ad es. solo

dell’Italia, o di un semplice comune)

oppure di tutta la superficie terrestre

(planisfero)

• Può riprodurre spazi di dimensioni

differenti come se fossero visti dall’alto.

Carte fisiche, politiche, tematiche

• Esistono tipi diverse di carte geografiche,

che si distinguono, in base al contenuto,

tre tipi fondamentali:

• carte fisiche;

• politiche;

• tematiche.

Carte fisiche, politiche, tematiche

• Le carte fisiche mettono in evidenza tutti gli aspetti e gli elementi naturali di un territorio (montagne, fiumi, laghi. pianure, mari).

• Le carte politiche rappresentano le diversità amministrative e politiche fra stati, regioni, città. In esse sono indicati i confini, i centri abitati, le principale vie di comunicazione.

• Esistono, però, anche carte fisico-politiche: ossia carte geografiche in cui sono rappresentati sia gli elementi naturali che quelli amministrativo-politici di un territorio (ad es. le carte degli stati europei)

Carte fisiche, politiche, tematiche

• Le carte tematiche approfondiscono un particolare fenomeno o aspetto riguardante sia la natura del territorio, sia la vita della popolazione. Sono dette tematiche perché forniscono informazioni su un particolare tema.

Le più usate sono:

• le carte stradali, nelle quali autostrade, strade statali e secondarie sono rappresentate con colori e dimensioni diverse;

• le carte nautiche, che servono per indicare dove ci sono pericoli o ostacoli per la navigazione;

• le carte aeronautiche, che indicano i percorsi che gli aerei devono compiere per volare da un luogo ad un altro;

• le carte climatiche, che riproducono la distribuzione dei diversi climi di un territorio;

• le carte turistiche, che riportano la diffusione, in una determinata area, di monumenti e attrazioni turistiche.

Carte fisiche, politiche, tematiche

• Rientrano nell’ambito delle carte tematiche

anche le carte storiche, che illustrano

argomenti legati alla storia e alla politica di

un certo periodo, come la nascita di uno

stato, le divisioni di un territorio.

Carte fisiche, politiche, tematiche

La riduzione in scala

• “Ridurre in scala” significa rimpicciolire la realtà per poterla rappresentare su una carta geografica. Ciò significa che tutti gli elementi presenti in una carta e le distanze che li separano sono raffigurati, in proporzione, molto più piccoli di quanto siano in realtà.

• Tutte le carte geografiche riportano la riduzione in scala, indicano cioè di quante volte la realtà sia stata rimpicciolita (ad es. di cento, diecimila, di un milione di volte, etc.)

Facciamo un esempio:

• Una strada lunga 20 metri ridotta di 100 volte, corrisponderà, su un foglio, ad un segmento pari a 0,2 metri ovvero 20 centimetri.

• Una strada lunga 100 metri ridotta di 10.000 volte, potremo rappresentarla su una foglio con un segmento pari a 0,01 metri, ossia ad un centimetro.

La riduzione in scala

• La scala di riduzione può essere indicata in due modi diversi, spesso entrambi presenti in una carta geografica:

• la scala numerica, rappresentata da 2 numeri: ad es. 1:10.000; 1:1000.000. Questo rapporto numerico indica che sulla carta le distanze reali sono state ridotte di 10.000 o di 1.000.000 di volte, quindi un centimetro sulla carta corrisponderà, nel primo caso a 10.000 centimetri nella realtà, cioè a 100 metri; nel secondo ad 1.000.000 di centimetri nella realtà, cioè a 10.000 metri corrispondenti a 10 chilometri.

• la scala grafica: è la rappresentazione del rapporto espresso nella scala numerica, cioè una linea nella quale ogni segmento o centimetro corrisponderà ad una determinato numero di chilometri. In questo caso sarà sufficiente misurare sulla carta, con un righello, la distanza tra due località; appoggiando poi il righello sulla scala grafica, potremo vedere a quale distanza reale corrisponderà quella che abbiamo misurato.

Mettiamoci alla prova

• Per disegnare una carta geografica si rimpicciolisce il territorio; per conoscere la distanza reale tra due luoghi bisognerà invece moltiplicare le distanze misurate sulla carta per il valore della scala.

• Quale sarà allora la distanza reale tra due località lontane 4 centimetri su carte che hanno le seguenti scale?

• 1:25.000 4 X 250 = 1000 m = 1 km

• 1:50.000 = 4 X 500 m = 2000 m = 2 Km

• 1:200.000 = 4 X 2000 m = 8000 m = 8 Km

Ora mettiti alla prova!!!!!!!!!

• 1:500.000 = ?

• 1:1000.000 = ?

Piccola scala e grande scala

• Le scale variano in base a ciò che si vuole rappresentare.

• Se il territorio è molto grande, ci sarà bisogno di rimpicciolire molto la realtà: avremo cioè una carta a piccola scala (ad es. la carta dell’Europa che è, in genere, di 1:15.000.000).

• Una carta in cui la realtà viene ridotta in misura più limitata, sarà a grande scala (ad es. la carta di un comune che è in genere di 1:25.000).

• Per capire se una carta è a piccola o a grande scala basterà osservare il secondo numero della frazione (il primo sarà sempre 1 perché indica la realtà). Più questo è grande, più grande sarà la porzione di superficie terrestre rappresentata (piccola scala); più il denominatore sarà piccolo, più grande e dettagliato sarà il territorio rappresentato (grande scala).

Piccola scala e grande scala

• In base alla scala e, procedendo dalla scala più grande a quella più piccola, distingueremo vari tipi di carte:

1. Pianta o mappa: è una carta in cui la scala non supera il rapporto 1:10.000; in essa la rappresentazione della realtà è molto dettagliata e riguarda, ad esempio, un quartiere della città (pianta) o una proprietà terriera (mappa).

2. Carta topografica: ha una scala compresa tra 1:10.000 e 1:150.000 ed è utilizzata per la rappresentazione di aree limitate e ricche di particolari.

3. Carta corografica: ha una scala compresa tra 1:150.000 e 1:1000.000 ed è usata per rappresentare aree abbastanza estese, corrispondenti ad una Provincia o ad una Regione.

4. Carta geografica: ha una scala compresa tra 1:1000.000 e 1:50.000.000 ed è adatta a rappresentare superfici estese della Terra, come, ad esempio, uno stato o un continente (planisfero, mappamondo).

Esempi di carte “a piccola scala”

• Planisfero

Cosenza: piantina/mappa

Simboli e colori delle carte

• Per riuscire a leggere correttamente una carta geografica, bisogna osservare la legenda che l’accompagna, nella quale troviamo il significato dei segni convenzionali in essa presenti (ad es. il simbolo di una città, di una ferrovia, di un’autostrada, di un aeroporto, etc.)

• Nelle carte geografiche sono utilizzati anche alcuni colori convenzionali: ad es. il verde per le pianure, il marrone per le montagne, l’azzurro per i mari, il laghi, i fiumi. Le gradazioni di verde, giallo, marrone, indicano le differenti altitudini, mentre le gradazioni dell’azzurro rappresentano le diverse profondità del mare.

Le curve di livello

• Per rappresentare i rilievi e le profondità marine in modo più preciso si possono utilizzare, oltre ai colori, anche le curve di livello.

• Si procede come se le montagne o le profondità del mare venissero tagliate a fette, in orizzontale, ad esempio ogni 100 o 1000 metri. Su ogni piano orizzontale avremo disegnata una linea chiusa che unisce tutti i punti della montagna che si trovano alla stessa altezza: tale linea si chiamerà isoìpsa, termine che deriva dal greco e significa, appunto, “medesima altezza”.

• Lo stesso procedimento potrà essere usato per rappresentare le profondità marine: si parlerà, in questo caso, di isòbate, termine derivante sempre dal greco e che significa “medesima profondità”.

Le curve di livello

• L'andamento del rilievo in una

zona può essere configurato in

vari modi legati

essenzialmente alla scala della

carta ed alle sue finalità.

• La isoipsa è la linea ideale

che unisce tutti i punti del

terreno aventi la stessa altezza

rispetto al livello del mare.

• Allo stesso modo, si

rappresentano i fondali marini

utilizzando le curve di livello: in

questo caso si tratta di isobate

(dal greco ísos= " uguale" e

báthos = "profondità").

Le Fotografie

• Se si vuole conoscere davvero un luogo, bisogna viverci per un po’ di tempo. Ma se questo non è possibile, che cosa si può fare?

• In passato ci si affidava ai racconti di coloro che c’erano stati o a qualche dipinto o disegno.

• Oggi un grande aiuto ci viene fornito dalle fotografie, dalle riprese cinematografiche e da quelle video.

• Per imparare a leggere le immagini è importante sapere, però, che queste variano moltissimo tra di loro, in base alla grandezza del territorio osservato.

Le Fotografie

• Fotografie panoramiche: ritraggono un paese, un tratto di costa, una collina, una parte di montagna, etc. (ad es. molte cartoline sono fotografie panoramiche).

• Fotografie aeree: sono immagini riprese a scatto continuo durante i voli a bassa quota. In questo caso il territorio che si può osservare è ben più ampio e contiene molti più elementi (case, fiumi, pianure, monti, etc.).

• Fotografie satellitari: sono scatti digitali effettuati a notevole altezza (oltre 900 km) da satelliti artificiali e poi elaborate da un computer. Più che di vere e proprie fotografie, dovremmo quindi parlare di immagini satellitari, in quanto capaci di mostrarci tutto il globo terrestre.

• Fotografie storiche: sono quelle scattate nel passato, utili soprattutto perché, se confrontate con quelle di oggi, ci aiutano a capire come si è trasformato un territorio.

Fotografie aeree e immagini satellitari

• Nelle due foto in alto possiamo vedere due

bellissime immagini aeree di Cassano allo Jonio

(CS) e di Pizzo Calabro (VV)

Fotografie aeree e immagini satellitari • Vediamo, in questo caso,

due esempi di immagini

satellitari molto

suggestive del territorio

italiano e dell’Europa.

Poli, emisferi, paralleli e meridiani

• La Terra è una sfera leggermente schiacciata sui poli: Polo nord e Polo sud.

• La linea immaginaria che unisce i due poli, passando attraverso il centro della Terra si chiama asse terrestre.

• I geografi hanno poi immaginato tante altre linee che attraversano la superficie della Terra formate da cerchi e semicerchi: i paralleli.

Poli, emisferi, paralleli e meridiani

• Cosa sono i paralleli? Sono circonferenze

immaginarie, parallele tra di loro, e sempre più

piccole man mano che ci si avvicina ai poli.

• Il parallelo fondamentale è chiamato Equatore:

è la circonferenza più grande e divide la Terra in

due parti chiamati emisferi. Quello a nord è detto

Emisfero boreale, quello a sud Emisfero

australe. Ogni emisfero è suddiviso in 90

paralleli, quindi se ne contano in totale 180.

Poli, emisferi, paralleli e meridiani

• Esistono altri paralleli importanti? Si

• Oltre all’Equatore ci sono i due tropici e i due circoli polari.

• Il Tropico del Cancro e il Circolo polare artico si trovano tra l’Equatore ed il Polo nord.

• Il Tropico del Capricorno e il Circolo polare antartico si trovano tra L’Equatore ed il Polo sud.

Poli, emisferi, paralleli e meridiani

• Cosa sono invece i meridiani?

• Sono semicerchi immaginari, perpendicolari all’Equatore (vanno da polo a polo), che dividono la Terra in tanti spicchi.

• Il meridiano più importante, è quello che passa per Greenwich, località nei pressi di Londra dove si trova un famoso osservatorio astronomico.

• I meridiani sono 360 in tutto, 180 in direzione ovest e 180 in direzione est.

Emisferi e Asse terrestre

Paralleli e meridiani

Le coordinate geografiche

• Paralleli e meridiani formano una specie di

“reticolato geografico” che avvolge tutta la

Terra. Facendo riferimento alle linee di

questa rete immaginaria è possibile

indicare l’esatta posizione di una qualsiasi

località, indicando le sue coordinate

geografiche: latitudine e longitudine.

Le coordinate geografiche

• Cosa sono dunque la latitudine e la longitudine?

• E’ chiamata latitudine la distanza tra un qualsiasi parallelo e l’Equatore; è detta longitudine la distanza tra un qualsiasi meridiano e quello di Greenwich.

• Queste distanze si misurano in gradi e nei sottomultipli del grado.

• Si parla di latitudine nord o sud a seconda che la località si trovi situata nell’emisfero boreale o australe (sopra o sotto l’Equatore).

• Si parla di longitudine est oppure di longitudine ovest a seconda che un luogo si trovi ad est o ad ovest rispetto al meridiano di Greenwich (meridiano 0)

Latitudine e longitudine

• La LATITUDINE è la distanza tra

un qualsiasi punto A della

superficie terrestre e l'equatore. Il

valore della latitudine è compreso

tra 0°(zero gradi) e 90°(novanta

gradi).

Ad esempio: ROMA: 42° Nord

• La LONGITUDINE è la distanza

tra un qualsiasi punto A della

superficie terrestre e il meridiano

fondamentale . Il meridiano

fondamentale è chiamato

meridiano di Greenwich, la sua

longitudine è 0°

Ad esempio: ROMA:12° Est

Proviamo a rispondere

• 1) Quanti sono i meridiani?

• 2) Quanti sono i paralleli?

• 3) Con quale numero viene indicato l’Equatore?

• 4) Da quale nazione passa il meridiano 0?

I fusi orari

• La Terra è sferica e ruota attorno al proprio asse da ovest verso est. L’influenza dei raggi del sole inciderà quindi in maniera diversa, nell’arco della giornata, nelle diverse parti del mondo.

• Ciò significa che l’ora locale varia da luogo a luogo, anche tra due città che si trovano all’interno di una stessa nazione.

• Proprio per questo si è deciso di adottare una convezione che stabilisce un sistema orario internazionale: il sistema dei fusi orari.

I fusi orari

• Cosa sono i fusi orari?

• Sono delle porzioni o spicchi di territorio, corrispondenti all’incirca ai meridiani. La superficie della Terra è stata divisa in 24 di questi spicchi. Tutti i luoghi che si trovano all’interno di uno stesso fuso orario avranno la stessa ora.

• Il primo fuso orario corrisponde al meridiano di Greenwich. Quando si cambia fuso, si spostano di un’ora le lancette dell’orologio: di un’ora in più se ci si sposta dal meridiano di Greenwich verso est, di un’ora in meno se ci si sposta verso ovest.

• Quando a Greenwich è mezzogiorno, sul meridiano opposto sarà mezzanotte, perché si sono attraversati 12 fusi orari. Tale meridiano costituisce la linea internazionale del cambio di data.

I fusi orari

• Che cos’è la linea del cambiamento di data?

• E’ una linea immaginaria tracciata nell’Oceano Pacifico, attraversando la quale, in direzione est, si tornerà indietro di un giorno; al contrario, andando verso ovest, si andrà avanti di un giorno.

• Ad esempio: se durante un viaggio in aereo o in nave sull’Oceano Pacifico, si attraversa la linea del cambiamento di data, bisognerà ripetere la data del giorno in corso se si è diretti ad est; spostare la data al giorno successivo se si procederà verso ovest.

I fusi orari

• I fusi orari coincidono esattamente con le linee dei meridiani?

• Non sempre. Questo perché si è scelto di far coincidere i fusi con i confini di uno stato o di più stati vicini.

• Se il territorio di uno stato, però, è molto esteso nel senso della longitudine, come gli Stati Uniti, il Canada, il Brasile, la Russia, la Cina e l’Australia, le differenze di fuso orario saranno inevitabili.

• Ad esempio: negli Stati Uniti, quando a New York è mezzogiorno, a Dallas saranno le undici, a San Francisco le nove.

I fusi orari • La figura mostra come la Terra sia stata suddivisa in 24 parti (24 ore) chiamate fusi orari,

ciascuno corrispondente ad un’ora.

• Immaginiamo che a Roma sia mezzogiorno. Per i luoghi come NewYork che si trovano ad Ovest, è ancora mattina, non è ancora mezzogiorno. Per i luoghi come Pechino che si trovano ad Est è ormai pomeriggio, il mezzogiorno è già passato.

• Ogni fuso ha una longitudine di 15°.

• L’Italia si trova nel fuso +1, come alcuni paesi dell’Africa.

• LINEA DEL CAMBIAMENTO DI DATA = è una linea che passa per l’Oceano pacifico. Le persone che attraversano la linea di cambiamento di data andando da O verso E (dall’Australia verso l’America) sono indietro di un giorno, quelle che attraversano la linea da E verso O (dall’America verso l’Australia) devono andare avanti di un giorno.