Il Polo in movimento: principali risultati della ricerca Report

Polo del ‘900 900 Open

Il Polo in movimento: principali risultati della ricerca 17 Dicembre 2015 Attività a cura di: centro indipendente di ricerca e formazione nel management e nelle politiche della cultura (www.fitzcarraldo.it) Cordinamento della Ricerca e supervisione scientifica Alessandro Bollo Coordinamento delle attività sul campo e report di ricerca Roberto Albano, Giannina Di Martino Indagine sul pubblico: Francesca Belardinelli con il supporto dei volontari di Giovani per Torino SI ringrazia il gruppo di lavoro costituito da Sandra Aloia, Dunia Astrologo, Antonio Damasco, Giovanni De Luna, Paolo Verri Si ringrazia, inoltre, la Città di Torino e tutto lo staff delle manifestazioni e dei luoghi pubblici che hanno ospitato le tappe di questa ricerca. I questionari sono stati somministrati tra i mesi di aprile e ottobre 2015.

GLI OBIETTIVI DELL’ATTIVITA’ [

] partecipazione [

] coinvolgimento [

] ascolto [

] comunicazione [

Il PUBBLICO INTERVISTATO E LE TAPPE EFFETTUATE [

IL POLO ASCOLTA

11 TAPPE COMPLESSIVE 8 a Torino 1 a Fossano 1 a Barolo 1 a Settimo Torinese 7 ad eventi culturali e sportivi in Piemonte 4 in luoghi della città e della prima cintura di cui 2 Biblioteche civiche

[ 741 questionari 195 video interviste

L’ITINERARIO DEL POLO MOBILE

IL PUBBLICO INTERVISTATO Età e genere

[gli intervistati sono prevalentemente giovani e di Torino]

Rilevante la presenza di un pubblico intervistato under 26 con il 35% del totale. La seconda fascia di età rappresentata è quella degli adulti con età compresa tra 46 e 65 anni.

Fasce di età

13-19

20-26

27-35

36-45

46-65

> 65

nessuna risposta

Totale

%

13,0%

21,6%

17,9%

17,8%

21,1%

6,3%

2,3%

100,0%

IL PUBBLICO INTERVISTATO Provenienza e nazionalità

Gli intervistati provengono prevalentemente dalla Provincia di Torino (63%). Il pubblico proveniente da altre province è stato intercettato soprattutto al Festival Collisioni di Barolo e al Torino Jazz Festival. Tra le “altre province” Cuneo è rappresentata con il 10,3% del totale, seguita da Asti con il 2,6%.

63,0%

17,3%

16,1%

1,5%

2,2%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0%

PROVINCIA DI TORINO

ALTRE PROVINCE PIEMONTESI

RESTO D'ITALIA

ESTERO

Nessuna risposta

Il 94,6% degli intervistati è di nazionalità italiana.

[ CONTINUITA’E DISCONTINUITA’ TRA DUEMILA E NOVECENTO

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

GUERRA

INNOVAZIONE SCIENTIFICA

MIGRAZIONI

CONSUMISMO

DIRITTI SOCIALI E

CIVILI

DEMOCRAZIA

GLOBALIZ

ZAZIONE

LAVORO

COMUNICAZIONE DI MASSA

EUROPA

PARTITI/POLIT

ICA

TERRORISMO

SOLIDARIETA

'

RELIGIONI

ALTRO

58,7%

26,2% 24,2% 23,5% 23,3% 21,7% 21,2% 20,5% 19,6%

15,1% 10,7%

5,7% 5,4% 4,1% 2,0%

QUALE DI QUESTE PAROLE ASSOCIA MAGGIORMENTE AL NOVECENTO?

[guerra soprattutto e poi innovazione scientifica e migrazioni le parole del ‘900]

Nel questionario della fase 1 (pre estiva) erano presenti anche le parole volontariato (2,7%) e connessione (2,7%). Nella fase 2 (autunno) sono state incluse le parole diritti sociali e civili (23,3%) e religioni (4,0%) .

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

50,0%

MIGRAZIONI

GLOBALIZ

ZAZIONE

CONSUMISMO

TERRORISMO

COMUNICAZIONE DI MASSA

EUROPA

INNOVAZIONE SCIENTIFICA

LAVORO

GUERRA

DIRITTI SOCIALI E

CIVILI

RELIGIONI

PARTITI/P

OLITICA

DEMOCRAZIA

ALTRO

SOLIDARIETA

'

49,9%

38,6%

33,1%

26,6% 24,3%

16,3% 15,4% 15,4% 13,4%

8,8% 6,7% 5,3% 5,1% 4,0% 3,6%

QUALE DI QUESTE PAROLE ASSOCIA ALL'ATTUALE PERIODO?

[migrazioni su tutte seguita da globalizzazione consumismo e terrorismo le parole del nostro presente]

Nel questionario della fase 1 (pre estiva) erano presenti anche le parole volontariato (9,0%) e connessione (16,8%). Nella fase 2 (autunno) sono state incluse le parole diritti sociali e civili (8,7%) e religioni (6,7%) .

[più migrazioni,

consumismo e globalizzazione

e meno guerra, innovazione scientifica

e democrazia]

CONFRONTO DUEMILA E ‘900

PAROLE CHIAVE 900 2000 900 vs 2000

GUERRA 58,7% 13,4% -45,3%

INNOVAZIONE SCIENTIFICA 26,2% 15,4% -10,8%

MIGRAZIONI 24,2% 49,9% 25,8%

CONSUMISMO 23,5% 33,1% 9,6%

DEMOCRAZIA 21,7% 5,1% -16,6%

GLOBALIZZAZIONE 21,2% 38,6% 17,4%

LAVORO 20,5% 15,4% -5,1%

COMUNICAZIONE DI MASSA 19,6% 24,3% 4,7%

EUROPA 15,1% 16,3% 1,2%

PARTITI/POLITICA 10,7% 5,3% -5,4%

TERRORISMO 5,7% 26,6% 20,9%

SOLIDARIETA' 5,4% 4,0% -1,3%

ALTRO 2,0% 3,6% 1,6%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

GUERRA

INNOVAZIONE SCIENTIFICA

MIGRAZIONI

CONSUMISMO

DEMOCRAZIA

GLOBALIZZAZIONE

LAVORO

COMUNICAZIONE DI MASSA

EUROPA

PARTITI/POLITICA

TERRORISMO

SOLIDARIETA'

ALTRO

58,7%

26,2% 24,2% 23,5% 21,7% 21,2% 20,5% 19,6% 15,1%

10,7% 5,7% 5,4%

2,0%

13,4% 15,4%

49,9%

33,1%

5,1%

38,6%

15,4%

24,3%

16,3%

5,3%

26,6%

4,0% 3,6%

TEMATICHE A CONFRONTO PER GENERE E ETA’

Sul ‘900 non si riscontrano sostanziali differenze incrociando le risposte per genere, mentre compaiono sul nostro secolo.

GENERE GUERRA INNOVAZIONE SCIENTIFICA CONSUMISMO COMUNICAZIONE DI

MASSA

FEMMINE 14,1% 3,8% 50,8% 30,0%

MASCHI 57,1% 23,7% 22,0% 5,1%

Differenze per genere sulle parole del nostro secolo

TEMATICHE A CONFRONTO PER GENERE E ETA’

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

MIGRAZIONI GLOBALIZZAZIONE TERRORISMO COMUNICAZIONE DI MASSA

CONSUMISMO

13-19

20-26

27-35

36-45

46-65

> 65

Sul ‘900 non si riscontrano sostanziali differenze incrociando le risposte per età, mentre compaiono sul nostro secolo.

Differenze per età sulle parole del nostro secolo

TEMATICHE A CONFRONTO PER CLASSI DI ETA’

Le tabelle seguenti riportano le voci su cui si riscontrano le più rilevanti differenze a seconda dell’età dei rispondenti

Differenze per età sulle parole del nostro secolo

Differenze per età sulle parole del ‘900

60,2%

21,5%

26,6%

2,7% 16,4%

51,06%

27,66%

12,77%

19,15%

6,38% 0,0%

10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0%

GUERRA LAVORO GLOBALIZZAZIONE SOLIDARIETA' EUROPA

Under 27

Over 65

44,5%

36,7% 29,7% 25,8% 38,3%

59,6%

31,9%

17,0% 19,1%

31,9%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0%

MIGRAZIONI GLOBALIZZAZIONE TERRORISMO COMUNICAZIONE DI MASSA

CONSUMISMO

Under 27

Over 65

C'È QUALCOSA DI SPECIFICO NEL NUOVO MILLENNIO CHE LE SEMBRA RAPPRESENTARE UN PASSO INDIETRO RISPETTO ALLE CONQUISTE DEL '900?

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

LAVORO

DIRITTI SOCIALI,

UMANI E CIVILI

SOLIDARIETA

'

COMUNICAZIONE DI MASSA/

POLITICA/PARTITI

RAPPORTI UMANI

DEMOCRAZIA

DISCRIMINAZIONE

25,4%

12,5% 9,1% 8,2% 7,5% 6,9% 5,8% 5,6%

[lavoro e poi diritti sociali, umani e civili e solidarietà i passi indietro del nostro secolo]

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

NO

VALORI TRADIZIONALI

POLITICA/PARTITI/S

INDACATI

INFORMAZIONE (MEZZI TRADIZ.)

RAPPORTO CHIESA STATO

NAZIONALISMO

IDEA DI STATO, C

ONFINI

IDEOLOGIE TOTA

LITARIE

24,2%

20,3%

13,9%

10,8%

6,2% 4,8% 4,3% 3,6%

CI SONO COSE DEL ‘900 CHE LE SEMBRANO TOTALMENTE SORPASSATE E INADATTE PER IL VIVERE DI OGGI?

[Per il 24% dei rispondenti nulla del secolo scorso è inadatto per il nostro secolo. Valori tradizionale (famiglia e condizione femminile), politica e i sindacati e comunicazione tradizionale risultano superati e inadatti]

* Per valori tradizionali si intende soprattutto famiglia e condizione femminile

[Il POLO E LE ASPETTATIVE DEL PUBBLICO

QUALI ARGOMENTI LE PIACEREBBE VENISSERO TRATTATI DA QUESTO NUOVO POLO CULTURALE DI TORINO?

0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0%

COMUNICAZIONE/LINGUAGGI

GUERRA CONFLITTI TERRORISMO (di ieri e di oggi)

MIGRAZIONI

DEMOCRAZIA/CITTADINANZA

GLOBALIZZAZIONE/ECONOMIA

COSTUME E SOCIETA' (come sono cambiati)

SESSUALITA', GENERE, DIRITTI

POLITICA E MOVIMENTI SOCIALI

SCIENZA/TECNOLOGIA

MAFIA

STORIA DELL'ITALIA REPUBBLICANA/STORIA DELL'EUROPA

SPORT, PRATICHE E COSTUMI SPORTIVI

ALTRO

28,7%

27,3%

26,9%

23,1%

23,1%

22,8%

22,5%

20,8%

20,2%

13,0%

11,7%

10,3%

2,4%

… E CON QUALI PROPOSTE?

0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% 40,0%

EVENTI PERFORMATIVI

LUOGO DOVE RILASSARSI LEGGENDO

MOSTRE TEMPORANEE

CONVEGNI, DIBATTITI, INCONTRI

GRUPPI DI LETTURA/GRUPPI DI DISCUSSIONE

LABORATORI/ATTIVITA' DIDATTICHE

VIDEO/CINE RASSEGNE

BIBLIOTECA PER CONSULTAZIONE

MATERIALI AUDIO VIDEO DA CONSULTARE ONLINE

36,3%

35,1%

34,3%

29,8%

29,1%

25,6%

21,9%

18,9%

14,8% [una sala lettura con mostre e spazi per eventi performativi. Sono queste le priorità per il pubblico]

LE PROPOSTE per fascia di età

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

50,0%

Mostre temporanee

Gruppi di lettura / gruppi di discussione

Convegni, dibattiti, incontri

Biblioteca per consultazione

Un luogo dove rilassarsi

Eventi performativi

Video / cine rassegne

Laboratori / attività

didattiche

Materiali audio-video da

consultare online

13-19

20-26

27-35

36-45

46-65

> 65

Mostre temporanee per gli adulti

Un luogo dove rilassarsi per studenti e anziani

Eventi, performance e

rassegne per gli adulti

Lab didattici per i giovanissini

LE PROPOSTE per fascia di età

30,1% 28,9% 31,3% 24,2%

43,8%

31,3%

19,1%

28,1%

16,8% 17,0%

27,7%

31,9%

17,0%

46,8%

14,9% 14,9%

19,1%

8,5%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

50,0%

Mostre temporanee

Gruppi di lettura / gruppi di

discussione

Convegni, dibattiti, incontri

Biblioteca per consultazione

Un luogo dove rilassarsi

Eventi performativi

Video / cine rassegne

Laboratori / attività didattiche

Materiali audio-video da

consultare online

Under 27

Over 65

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

50,0%

Sì, come spettatore e utente di servizi

Sì, anche partecipando a laboratori e attività educative

Sì, partecipando attivamente alla realizzazione di progetti

speciali

No, perché questi eventi non si conciliano con i miei ritmi di

vita

No, non mi interessano questi argomenti

45,7%

17,0% 15,2%

11,6%

0,7%

SAREBBE INTERESSATO A PARTECIPARE ALLE ATTIVITA’ DEL POLO?

COINVOLTI 32%

INTERESSATI

INDIFFERENTI 12%

PARTECIPANTI ATTIVI 15%

SAREBBE INTERESSATO A PARTECIPARE ALLE ATTIVITA’ DEL POLO?

[l’interesse e il coinvolgimento crescono in parallelo con il titolo di studio]

Liberi professionisti e artigiani le categorie professionali più facilmente coinvolgibili in maniera attiva

I PARTECIPANTI ATTIVI Chi sono?

TITOLO%DI%STUDIO %LAUREA 41,6%

DIPLOMA 29,2%

POST%%LAUREA 14,0%

LICENZA%MEDIA%INF.%E%LICENZA%ELEMENTARE 14,2%

CATEGORIA)PROFESSIONALE %studente 30,1%libero)professionista 22,1%impiegato 18,6%inoccupato))/)disoccupato 6,2%

FASCE&DI&ETA' %

13-19 14,2%20-26 23,0%27-35 26,5%36-45 15,0%46-65 15,0%> 65 3,5%N/A 2,7%

I COINVOLTI Focus sui potenziali partecipanti attivi. Quali temi?

TEMATICHE %DEMOCRAZIA/CITTADINANZA 35,4%

COMUNICAZIONE/LINGUAGGI 31,9%

SESSUALITA',:GENERE,:DIRITTI 27,4%

MIGRAZIONI 26,5%

SCIENZA/TECNOLOGIA 26,5%

COSTUME:E:SOCIETA': 25,7%

GUERRA,:CONFLITTI,:TERRORISMO: 24,8%

GLOBALIZZAZIONE/ECONOMIA 22,1%

POLITICA:E:MOVIMENTI:SOCIALI 18,6%

ALCUNE RIFLESSIONI A MARGINE Il Polo del ‘900 ha deciso di avviare un originale quanto inusuale percorso di ascolto e di interrogazione della cittadinanza che risponde a una duplice esigenza e consente una duplice funzione. Da un lato si riconosce, infatti, l’importanza della cittadinanza quale interlocutore potenziale e privilegiato del nuovo Centro rispetto a un ventaglio di azioni, di progetti e di servizi che hanno l’ambizione di uscire dai circuiti canonici degli esperti e degli addetti ai lavori per avvicinare nuove e più ampie platee di possibili destinatari e di portatori di interessi che spesso richiedono di essere (ri)conosciuti prima ancora che coinvolti. Dall’altro, si attribuisce alla fase di ascolto un mandato che è quello di andare oltre la semplice raccolta di impressioni e di opinioni, per porsi come fulcro analitico cruciale per orientare le traiettorie di progettazione condivisa del Polo del ‘900. Quest’ultimo aspetto merita una qualche sottolineatura. Sono molto rare, in particolare nel panorama nazionale, le esperienze di nascita di istituzioni culturali in cui la programmazione culturale e la progettazione del sistema di offerta si perfezionano anche grazie all’ascolto organizzato dei potenziali destinatari. Si tratta di un approccio user centric che le forme più evolute di design dei servizi hanno già fatto proprio per la definizione, ad esempio, di attività e funzioni a uso pubblico in contesti urbani e che connota alcune delle migliori esperienze internazionali di progettazione di “luoghi culturali”. Uno dei casi più celebri è, forse, quello degli Idea Store di Londra, che rappresentano un modello evoluto di biblioteca di pubblica lettura aperta alla cittadinanza in cui il design degli spazi e dei servizi è stato concepito a partire da ricerche di mercato e analisi del tessuto socio-culturale dell’area molto approfondite (1). .

Il Polo del ‘900 ha, pertanto, deciso di impostare una fase di ascolto con i cittadini di Torino e del Piemonte articolata in momenti di confronto e animazione e in un percorso di ricerca vera e propria basata su questionari e su video-interviste. I tempi, i luoghi e le regole di ingaggio sono stati definiti a partire da un assunto di base molto semplice: prima di far venire le persone al Polo occorre che il Polo vada dalle persone. La convinzione è che per fare in modo che la Storia apra davvero “le porte al futuro” occorre avere gli occhi e i piedi ben piantati nel presente; un presente in cui - per chi si mette in ascolto (e questo vale in particolare per un centro che intende produrre e offrire cultura) – non si può prescindere dal considerare i centri quanto le periferie, gli eventi dell’arte quanto la vitalità indaffarata dei mercati rionali, le manifestazioni sportive e la quotidianità accogliente e vivace di una biblioteca di quartiere, le domande, i timori e i sogni di persone che facciamo sempre più fatica a ospitare – anche solo temporaneamente – nelle categorie e negli schemi che hanno contribuito a raccontarci e comprenderci anche solo alcune decadi orsono. Quali pubblici per il Polo del ‘900? Dove andare a intercettare quelle aree più o meno estese ed eterogenee di individui, gruppi e comunità che esprimono – anche solo in potenza e in latenza - bisogni, interessi, istanze, disponibilità a partecipare e a mettersi in gioco che possono essere soddisfatte o anche solo prese in carico dagli attori di San Celso e San Daniele? La domanda, tutt’altro che oziosa, obbliga a una riflessione più ampia e preliminare sulla missione e sul ruolo di un’istituzione culturale che nasce e opera nel contesto attuale, sul tipo di relazioni che vuole instaurare con le diverse comunità di riferimento, sugli impatti che intende generare, sui conseguenti modelli di funzionamento e di sostenibilità. Considerando queste premesse si coglie con maggiore chiarezza il senso del progetto “Polo Open” e il viaggio della 500 in particolare. Abbiamo voluto che fosse una Fiat 500 d’epoca personalizzata ad accompagnare il Polo nella sua esplorazione fatta di incontri casuali, di performance di street artists, di parole importanti da consegnare al gioco dei confronti tra il secolo odierno e quello passato, di libri da sfogliare nel cofano di un’utilitaria attrezzata come set televisivo per sondare umori, percezioni, opinioni e aspettative nei confronti del Polo prossimo venturo (2). Di quel viaggio e di quegli incontri rimangono diverse tracce e un bagaglio di dati, stimoli e considerazioni importanti per la progettazione futura. .

I risultati del percorso appaiono di grande interesse sia per i contenuti che emergono sia per l’utilizzo che, auspicabilmente, ne conseguirà. Uno degli obiettivi della ricerca, condotta attraverso i questionari e le video-interviste, era quello di comprendere quali temi e fenomeni le persone associano maggiormente al tempo presente e quali quelli che vengono attribuiti al Novecento; il confronto consente di interpretare i fenomeni dell’oggi attraverso la lente della continuità e della discontinuità con il recente passato del secolo scorso (3). La chiave di lettura può essere ricca di spunti e di stimoli per chi si candida a diventare un luogo partecipato di condivisione della storia e della cultura del ‘900 per comprendere e agire la contemporaneità. L’indagine ha altresì analizzato aspettative, interessi e modalità di coinvolgimento da parte della cittadinanza (con particolare attenzione alle nuove generazioni e ai nuovi cittadini), che è stata ambiziosamente e coraggiosamente considerata come “il” pubblico potenziale di riferimento e la vera sfida in termini di audience development. Sono stati raccolti 750 questionari e circa 200 video interviste andando in giro tra Torino e il Piemonte in occasione di eventi culturali e sportivi, di fiere e concerti, nelle biblioteche di pubblica lettura e nei luoghi di aggregazione nelle periferie della città. Quali sono i principali risultati emersi(4)? Le parole che le persone associano maggiormente al Novecento sono Guerra/conflitti (58,7%) seguite da innovazione scientifica (26,2%), migrazioni (24,2%) e consumismo (23,5%). Le parole, invece, maggiormente associate al presente sono migrazioni (49,9%), globalizzazione (38,6%), consumismo (33,1%) e terrorismo (26,6%). Dal confronto è interessante notare come per molte persone e in particolare per i più giovani, alcuni temi di forte attualità mediatica siano datati e collocati principalmente nella dimensione temporale del presente, pur avendo una genesi lontana. Alcune parole chiave come “migrazioni”, “terrorismo”, “consumismo” e “globalizzazione” sono, infatti, indicate come fenomeni del presente pur avendo avuto, in realtà, una genesi e uno sviluppo novecentesco. Non stupisce, da questo punto di vista, che la parola “lavoro” sia associata maggiormente al secolo scorso che ai giorni nostri e, non a caso, il tema del lavoro è indicato come il principale passo indietro del nuovo millennio rispetto alle conquiste del secolo scorso (25,4%) seguito dai diritti sociali e civili (12,5%) e dal valore della solidarietà (9,1%).

I valori tradizionali e famigliari (24,2%), la politica e i partiti (20,3%) e l’informazione con i mezzi tradizionali (10,8%) rappresentano, invece, gli aspetti del secolo scorso più sorpassati e inadeguati a sopravvivere nella condizione presente. In termini di aspettative rispetto al Polo del ‘900 le persone si sono espresse proponendo una molteplicità di argomenti che vorrebbero vedere affrontati dal nuovo centro: comunicazione e linguaggi (28,7%), guerra, conflitti e terrorismo (di ieri e di oggi) (27,3%), migrazioni (26,9%), democrazia e cittadinanza, globalizzazione e cambiamenti nei costumi sociali sono i temi che alle persone interesserebbe vedere trattati da un centro di cultura capace di fornire chiavi interpretative ai grandi interrogativi del tempo presente. Utili, ai fini delle future progettualità, anche le risposte sulle modalità di interazione e di uso del Polo. Il pubblico è interessato a partecipare a eventi performativi (36%), a mostre (34%), ma anche semplicemente a vivere un luogo in cui rilassarsi in un ambiente stimolante e accogliente per la lettura (35%). Il Polo viene, inoltre, immaginato come uno spazio in cui poter partecipare a convegni e incontri, a gruppi di discussione e ad attività didattico-laboratoriali. In relazione alle modalità di possibile coinvolgimento del pubblico si individuano tre grandi gruppi: i “coinvolti” (32%), persone disponibili a partecipare attivamente ad attività laboratoriali e a prendere parte a forme di co-progettazione proposte dal centro, gli “interessati” (la maggioranza, circa il 45%), persone interessate a fruire in modo più “leggero” dei servizi e degli eventi del Polo e gli “indifferenti” (12%) persone a vario titolo non interessate al tipo di offerta proposta. Tra le righe emerge, in molte delle persone intervistate e ascoltate, un bisogno diffuso di orientamento e di comprensione dei grandi cambiamenti sociali ed economici in atto, che, nella loro evoluzione vorticosa e complessa, fiaccano la capacità comune di estrarre senso dall’agire individuale e collettivo nel presente e di prefigurare scenari perseguibili e desiderabili di futuro. Calvino diceva che “d'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”; buon viaggio Polo. Alessandro Bollo

NOTE 1) Il processo è durato quasi un anno ed ha coinvolto la cittadinanza in molti modi: incontri aperti con il pubblico e altri mirati alle comunità specifiche, banchi davanti ai maggiori supermercati o a eventi culturali all’aperto. Sono state, inoltre, condotte circa ottocento interviste in profondità con abitanti il più possibile rappresentativi della composizione demografica della municipalità per raggiungere quell’80% della popolazione che rappresentava i cosiddetti “non-utenti”. 2) Per un maggiore approfondimento sul progetto Polo Open e sui viaggi della 500 si rimanda alla pagina http://www.polodel900.it/tour-della-cinquecento/ 3) L’intuizione di utilizzare la coppia continuità/discontinuità come chiave di analisi e di interpretazione dei dati della ricerca è debitrice della riflessione teorica e degli stimoli del Prof. Giovanni De Luna che qui sentitamente si ringrazia. 4) I dati qui presentati si riferiscono alla parte di ricerca condotta attraverso questionari. Le video-interviste hanno dato origine a un documento audiovisivo di 12 minuti che ricostruisce il senso del viaggio e degli incontri e propone alcune delle risposte più significative e ricorrenti nell’ambito di un percorso di ascolto basato su 9 domande-chiave. L’intero girato (più di due ore di registrazione, con circa 1.400 risposte) è a disposizione del personale degli Istituti e del Polo per analisi e utilizzi specifici.

Il Polo in movimento: principali risultati della ricerca Report