Gli Impresari

Edoardo Aruta Marco Di Giuseppe Rosario Sorbello

portfolio 2016

GLI IMPRESARI

Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe, Rosario Sorbello) è un collettivo impegnato in un lavoro di ricerca sulle forme della scenotecnica teatrale.

A partire dal ruolo delle macchine teatrali intese come veri e propri congegni di meraviglia, il gruppo intende ragionare sulle implicazioni politiche ed estetiche che ruotano intorno all’utilizzo di questi antichi strumenti di propaganda, considerando il loro valore analogico come virtù essenziale per sviluppare una riflessione sul concetto di tecnica all’interno della società contemporanea.

LA COMMEDIA DELLE MACCHINEPerformance, 45 min.2015

in collaborazione con BluTeatro e Wàla Lab

La commedia delle macchine è un progetto performativo che indaga le capacità scultoree della scena teatrale, a partire dalla messa in scena dell’omonima commedia scritta da Gian Lorenzo Bernini nel 1638 e una serie di sculture ispirate alla tradizione scenotecnica barocca.

Attraverso una struttura metateatrale, la commedia descrive il clima che connotava l’ambiente delle corti italiane seicentesche. Le macchine teatrali sono le protagoniste intorno a cui si sviluppa l’intera vicenda e svolgono, all’interno della pièce, una doppia funzione: evidenziare metaforicamente il carattere di uno stile di vita fatto di inganni e mistificazioni e, attraverso la tecnica, suscitare meraviglia nel pubblico. Il grado di stupore prodotto dallo spettacolo confermava l’abilità dell’artista coinvolto e al tempo stesso rappresentava lo strumento attraverso cui il potere consolidava il proprio prestigio.

È a partire dall’ambiguità politica delle macchine teatrali, strette tra lo statuto di opera e quello di strumento di propaganda, che la performance enfatizza le possibilità espressive dei dispositivi scenici in una direzione più specificamente scultorea. Tutto ciò da forma non tanto ad una interpretazione della commedia del Bernini, quanto ad una nuova rappresentazione che guarda al testo dell’artista napoletano, quale baricentrodi un continuo sbilanciamento.

Gli Impresari, La commedia delle macchine, Museo MACRO, Roma, 2015 © Daniele Alef Grillo

Gli Impresari, La commedia delle macchine, Museo MACRO, Roma, 2015 © Matteo Nardone

Gli Impresari, La commedia delle macchine, Museo MACRO, Roma, 2015. © Daniele Alef Grillo

6

4

Gli Impresari, La commedia delle macchine, prove, Museo MACRO, Roma, 2015

Gli Impresari, La commedia delle macchine, prove, Museo MACRO, Roma, 2015

6

4

Gli Impresari, La commedia delle macchine, Museo MACRO, Roma, 2015

Gli Impresari, La commedia delle macchine, Museo MACRO, Roma, 2015 © Daniele Alef Grillo 64

DAFNEimpianto scenico2015

Produzione Teatro La Fenicein collaborazione con l’artista Giuseppe Abate.

L’impianto scenografico realizzato in occasione del’Opera Dafne, presso la Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia, è caratterizzato da un evidente aspetto ingegneristico. I meccanismi che azionano i dispositivi, al pari dei loro effetti, entrano a far parte della scenografia, innescando un doppio livello di fruizione. Attori, macchine e macchinisti agiscono nel contesto di una scena in grado di rappresentare contemporaneamente l’azione dei diversi protagonisti dello spettacolo.

Gli Impresari, Dafne, macchina della levata di Apollo, Palazzo Ducale, Venezia, 2015 © Daniele Alef Grillo

Gli Impresari, Dafne, Laboratorio Fondazione La Fenice, Venezia, 2015

Gli Impresari, Dafne, movimenti di scena, Palazzo Ducale, Venezia, 2015 © Daniele Alef Grillo

6

464

Gli Impresari, Dafne, prove, Palazzo Ducale, Venezia, 2015 © Daniele Alef Grillo

Gli Impresari, Dafne, macchina del fiume, Palazzo Ducale, Venezia, 2015 © Daniele Alef Grillo

6

4

RIB RID ROIDPerformance, InstallazioneVela Genoa, corda, moschettoni, carrucole, supporti a spinta, impianto luci wifi, tappi antirumore2015

L’intervento, realizzato in occasione di Venice Art Night 2015, trasforma visivamente il palazzo dell’Università di Ca’ Foscari nel luogo in cui si svolgono le vicende narrate nel XII libro dell’Odissea: la nave di Ulisse, l’isola delle Sirene, l’insidioso tratto di mare in cui vivono Scilla e Cariddi.

Rib Rid Roìd prende spunto dall’interpretazione che Theodor Adorno e Max Horkheimer danno dell’Odissea nella loro Dialettica dell’Illuminismo. L’intero poema è visto dai filosofi tedeschi come l’allegoria del processo di definizione del Sé che caratterizza la moderna coscienza illuminata, il tentativo di liberarsi del mito, di relegarlo nel passato al fine di imporre il dominio della razionalità e della tecnica, dell’uomo sulla natura. In particolare, il passo delle sirene viene citato quale metafora della società borghese: i marinai (i lavoratori) devono remare con le orecchie tappate mentre Ulisse (il padrone) grazie all’azione pratica dei suoi compagni è l’unico che può ascoltareil meraviglioso canto. Ma questo privilegio non gli consente di godere appieno della bellezza che ha dinnanzi; “ incatenato “ al suo ruolo sociale egli potrà solo contemplare l’oggetto del suo desiderio, inaugurando così la moderna separazione tra attività intellettuale e lavoro manuale. Così facendo Ulisse, diviene spettatore immobile di uno spettacolo muto, e “il suo grido appassionato, la sua richiesta di liberazione, muore già in un applauso “.

Il progetto prevede anche un’azione rivolta al pubblico della serata: la distribuzionedi tappi anti-rumore prima dell’inizio dello spettacolo. Un invito a utilizzare lo stesso stratagemma di cui si servono i compagni di Ulisse per affrontare il pericolo delle Sirene. La dinamica tra coinvolgimento e negazione dal palco scende in platea.

Gli Impresari, Rib Rid Roìd, Art Night 2015, Università Ca’ Foscari, Venezia 2015 © Daniele Alef Grillo

ì

4

Gli Impresari, Rib Rid Roìd, studio, 2015

Gli Impresari, Rib Rid Roìd, allestimento, Art Night 2015, Università Ca’ Foscari, Venezia 2015. © Daniele Alef Grillo

Monty Pyton, The Meaning of Life (The Crimson Permanent Assurance), still frame, 1983

64

6

Gli Impresari, Rib Rid Roìd, Art Night 2015, Università Ca’ Foscari, Venezia, 2015 © Daniele Alef Grillo

Gli Impresari, Rib Rid Roìd, tappi antirumore, Art Night 2015, Università Ca’ Foscari, Venezia, 2015

6

6

IL CANGIANTECostume, Wall Painting2015

in collaborazione con Wàla Lab

Il Cangiante è un costume di scena dalle sette trasformazioni. Il lavoro si ispira al libro Fluxyearbook 1 di George Maciunas, per la sua capacità di ospitare nello spazio fisico del libro, diversi progetti artistici, intrattenendo con essi un particolare rapporto di senso dato dal cambio di scala e di supporto. Il libro è interpretato come un generatore di possibilità. Così come Fluxyearbook 1 non è un contenitore ma piuttosto un site-specific, allo stesso modo Il Cangiante non è un involucro che riveste il corpo dell’attore, bensì un meccanismo che genera/plasma gli stessi personaggi.

In occasione della mostra “Fluxbooks, from the Sixties to the Future” presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, un grande Wall Painting accompagna l’esposizione del costume. Il Signor Fust e il Signor Sozzet, protagonisti del dipinto, definiscono i passaggi necessari alla realizzazione de Il Cangiante attraverso una conversazione dalla forma ambigua: una mappa concettuale travestita da cartamodello.

Gli Impresari, Il Cangiante (Wall Painting), Palazzetto Tito, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2015

Gli Impresari, Il Cangiante (grafica), Venezia, 2015

66

Gli Impresari, Il Cangiante, in La commedia delle macchine, still da video, Museo MACRO, Roma, 2015

Gli Impresari, Il Cangiante, in La commedia delle macchine, still da video, Museo MACRO, Roma, 2015

Gli Impresari, Il Cangiante, Palazzetto Tito, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2015

66

6

ìIN SUA MOVENZA E FERMO InstallazioneOttone, ferro, legno, pietra, vetro, lampada Par CP 602015

In sua movenza è fermo è la ricostruzione di un dispositivo scenico utilizzato per simulare l’andamento e l’intensità del sole. Una struttura composta da una lampadafissata all’estremità di un braccio periscopico, riproduce il sorgere e il calar del sole attraverso l’azione di un macchinatore che ne varia l’intensità luminosa e la posizione. Il dispositivo viene interpretato nella duplice accezione di strumento e oggetto formalmente autonomo. Esso sublima il carattere illusorio della macchina da un piano prettamente teatrale a quello più sofisticato del design.

Gli Impresari, In sua movenza è fermo, in La commedia dell’arte contemporanea (scena II), Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 2015

Gli Impresari, In sua movenza è fermo, in La commedia dell’arte contemporanea (scena II), Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 2015 © Mario Ciaramitaro

Gli Impresari, Studio per macchina del sole su fondale scenico, 2014

66

6

Gli Impresari, In sua movenza è fermo, in La commedia dell’arte contemporanea (scena II), Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 2015

Gli Impresari, In sua movenza è fermo, in Dafne, Palazzo Ducale, Venezia, 2015

6

6

PRATICA DI FABRICAR MACHINE E SCENE NE’MUSEIInstallazioneLegno, ferro, stoffa, plastica2015

Il lavoro è realizzato con i materiali di recupero provenienti dalla 15esima Biennale di Architettura di Venezia. Esso riproduce un meccanismo scenografico di età barocca impiegato per rappresentare il movimento del mare negli spettacoli teatrali. Originariamente costituita da rulli in legno a superficie elicoidale posti su cavalletti laterali, il dispositivo prevedeva la presenza di stoffe adagiate sui rulli, fatte girare da manovelle collocate alle estremità: i colori della stoffa simulavano la superficie marina, il suo movimento riproponeva con verosimiglianza l’ondeggiare dei flutti.

Gli Impresari, Pratica di fabricar scene e machine ne’musei, in La commedia dell’arte contemporanea (scena I), dettaglio, Galleria di Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2015

Gli Impresari, Pratica di fabricar scene e machine ne’musei, in La commedia dell’arte contemporanea (scena I), Galleria di Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2015

6

6

Nell’intervento realizzato per la residenza Coefficiente H, il collettivo propone una maquette della macchina impiegando la ceramica al posto della stoffa per la realizzazione dei rulli e delle quinte. Servendosi della ceramica per la costruzione del dispositivo, Gli Impresari da un lato accolgono un materiale distintivo del territorio in cui sono ad operare, dall’altro acuiscono la dimensione artificiosa del congegno, complicandone l’idea di movimento e la sua funzionalità originaria.

Attualizzare un antico strumento di potere e propaganda, rivisitare forme e iconografie del passato legate al controllo dell’opinione pubblica, non si qualifica come mera azione citazionistica o abilità tecnica fine a sé stessa, ma porta ad interrogarsi sugli odierni meccanismi di macchinazione, potere e comunicazione mass-mediale per mezzo di un immaginario personalissimo che trova nella tradizione una possibilechiave di accesso alla contemporaneità. Gli Impresari costruiscono di fatto uno “strumento indiretto” per sollecitare una riflessione sulla contingenza politica e culturale, mostrando ciò che di norma veniva nascosto, ribaltando il punto di vista, creano una sorta di emblema delle plurali strategie di comunicazione e spettacolarizzazione della realtà. (Elena Magini)

Gli Impresari, Pratica di fabricar scene e machine ne’musei, ceramica smaltata, Tenuta di Sticciano, Certaldo (FI), 2015

Gli Impresari, Pratica di fabricar scene e machine ne’musei, ceramica smaltata, Tenuta di Sticciano, Certaldo (FI), 2015

6

6

Gli Impresari, Come si puo’ in un attimo far annuvolare il cielo, Atelier Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2014

Portici di Piazza San Marco, Venezia

ìCOME SI PUO IN UN ATTIMO FAR ANNUVOLARE IL CIELOInstallazioneStoffa, corda2015

La Commedia dell’arte prevedeva la messa in scena di spettacoli in cui gli attori non recitavano testi, ma li improvvisavano sulla base di un medesimo canovaccio. Per la mostra di fine residenza della Fondazione Bevilacqua La Masa, Gli Impresari decidono di operare secondo la stessa prassi, sostituendo però l’attore con la scultura e proponendo uno scenario basato sulla stessa idea di improvvisazione controllata tipica della Commedia dell’arte. La performance presenta il lavoro degli artigiani dietro le quinte in un momento di studio di due effetti scenici. Come si può in un attimo far annuvolareil cielo rappresenta una delle due installazioni realizzate ed è composta da otto tende veneziane, di quelle utilizzate come difesa dalle intemperie dai negozianti di Piazza San Marco.

6

6

Gli Impresari, Come si puo’ in un attimo far annuvolare il cielo, in La commedia dell’arte contemporanea (scena I), Galleria di Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2015

Gli Impresari, Come si puo’ in un attimo far annuvolare il cielo, in La commedia dell’arte contemporanea (scena I), Galleria di Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2015

6

6

IL VENTO COME SI FINGAInstallazione, performanceLegno, stoffa2014

in collaborazione con il sound artist Guido Modanese

La “macchina del vento” è composta di un cilindro di assi di legno, unito da due telai rotondi, con bordo rialzato per tenere in strada la tela, fermata da entrambi i lati sotto la base della struttura. Il tamburo è sostenuto da due telai portanti uniti. Una manovella per farlo girare velocemente. La tela sfregando contro le facce del tamburo, produce il sibilo del vento.

Gli Impresari, ll vento come si finga, in La commedia dell’arte contemporanea (scena II), Cenacolo Palladiano, Fondazione Giorgio Cini, Venezia, 2015

Gli Impresari, Il vento come finga, particolare, Cappella di San Simonino, Trento, 2014

Gli Impresari, Il vento come finga, Cappella di San Simonino, Trento, 2014 © Pierluigi Cattani Fagion

6

6

66

MACHINA DEL TUONOInstallazione, performanceLegno, ferro, corda, acciaio2014

in collaborazione con il collettivo How We Dwell

Un dispositivo dalle dimensioni architettoniche ma dallo spirito effimero. Il progetto comprende la ricostruzione di una macchina della saetta seicentesca, insieme ad una struttura in legno di supporto, che permette al dispositivo di funzionare senza la presenza della graticcia di un teatro. La base della struttura è composta da una cassa di risonanza che trasforma il secco rumore prodotto dal collasso delle lastre di ferro, nel cupo rimbombo proprio del tuono. L’effetto si fa così luogo della collaborazione, un elemento fondamentale nelle pratiche di entrambi i collettivi.

Ribaltando il piano visivo dello spettatore, l’opera si impone nello spazio svelando il meccanismo che si cela dietro a un artificio spettacolare come la riproduzione di un tuono, così come veniva concepito nel teatro antico. Lo spettatore si trova però, ancora una volta, in una posizione ambigua: il meccanismo è svelato, ma non la forza che lo muove.

Gli Impresari, Machina del tuono, Fondamenta 3.0, Festa della Sensa, Venezia © Daniele Alef Grillo 6

Gli Impresari, Machina del tuono, Venice Art Night 2014, Cà Rezzonico, Museo del Settecento veneziano, Venezia, 2014

Gli Impresari, Machina del tuono, Fondamenta 3.0, Festa della Sensa, Venezia, 2014 © Daniele Alef Grillo

6

6

GLI IMPRESARI

www.impresari.tumblr.comgliimpresari@gmail.comstudio: Giudecca 796, Venezia

2015

La commedia delle macchineMuseo MACRO, Roma

DafneProduzione Teatro La Fenice, Palazzo Ducale, Venezia

Rib Rid RoìdArt Night 2015, Università Ca’ Foscari, Venezia

Text(iles)a cura di Giulia Meloni, Stefano Mudu, Claudio PiscopoUniversità IUAV, Venezia

Fluxbooks. From the Sixties to the Futurea cura di Giorgio Maffei, Patrizio Peterlini, Stefano Coletto, Angela Vettese Galleria di Piazza San Marco, Palazzetto Tito, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia

La commedia dell’arte contemporaneaCenacolo Palladiano, Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Atelier 2014, Mostra di fine residenzaa cura di Rachele D’OsualdoGalleria di Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia

2014

Another Second Skin a cura di Marco Tagliafierro e Stefano ColettoGalleria di Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia

Acquisizionia cura di Wunderkammer TrentoCappella di San Simonino, Palazzo San Salvadori, Trento

You are not Welcomea cura di S.a.L.E DocksMagazzini del Sale, Venezia

La Tempestaperformance di Paolo Buggiani e Guido Modanesea cura de Gli ImpresariFestival delle Arti Giudecca e Sacca Fisola, Venezia

Art Souvenir Al-Bunduqiyyaa cura di Cecilia Tirelli La Fenice Gallery, Venezia

Venice Art Night 2014Ca’ Rezzonico - Museo del settecento veneziano, Venezia

Fondamenta 3.0a cura di Gianluca D’incà Levis Fondamenta della Misericordia, Venezia

Residenze

2015 - Programma artisti in residenzaMuseo MACRO, Roma

2014 - Atelier ProgramFondazione Bevilacqua La Masa, Venezia

Coefficiente HAssociazione Culturale Caba, Tenuta di Sticciano, Firenze