GLI IMMIGRATI EXTRACOMUNITARI NELLA PROVINCIA DI V · ture ed etnie diverse facendo diventare la...

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Novembre 2006 GLI IMMIGRATI EXTRACOMUNITARI NELLA P ROVINCIA DI V ITERBO

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Novembre 2006

GLI IMMIGRATI

EXTRACOMUNITARI

NELLA PROVINCIA DI VITERBO

Coordinamento del progetto:Prefettura di Viterbo – Ufficio Territoriale del Governo

Gruppo di lavoro:Prefettura di Viterbo: Edoardo D’Alascio, Alessandra Calisti, Domenico Cuzzoli, Agnese Cristofori Provincia di Viterbo: Mauro Gianlorenzo - Laura PropanaComune di Viterbo: Giancarlo Maria Manetti Camera di Commercio di Viterbo: Francesco Monzillo, Rosa Carozza

Redazione dei capitoli a cura di:Capitolo 1 : Dott. ssa Agnese Cristofori (Prefettura di Viterbo –UTG)Capitolo 2 : Dott.ssa Rosa Carozza (Camera di Commercio di Viterbo) Capitolo 3 : Dott. Francesco Monzillo (Camera di Commercio di Viterbo)Capitolo 4 : Prof.ssa Rachelina Maio (Ufficio Scolastico Provinciale Viterbo),

Dott.ssa Laura Propana (Provincia di Viterbo)Capitolo 5 : Dr.ssa Cinzia Casantini (Comune di Viterbo)Capitolo 6 : Dott. ssa Agnese Cristofori (Prefettura di Viterbo –UTG)

Si ringrazia per la collaborazione:

La Questura di Viterbo

I 60 Comuni della provincia di Viterbo

I Dirigenti Scolastici

L’ Istituto Penitenziario di Viterbo

Gli autori dei vari capitoli e quanti a vario titolo hanno collaborato alla pubblicazione.

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Introduzione

Capitolo 1

Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di ViterboPrefettura di Viterbo – Ufficio Territoriale del Governo

Capitolo 2

Sistema informativo Excelsior 2006Gli immigrati extracomunitari in Provincia di Viterbo Camera di Commercio di Viterbo

Capitolo 3

Gli extracomunitari e l’impresa a ViterboCamera di Commercio di Viterbo

Capitolo 4

Immigrazione ed istruzione Alunni con cittadinanza non italiana a.s. 2005/2006 Provincia di Viterbo

Capitolo 5

I Servizi Sociali per gli extracomunitari nel Comune di ViterboComune di Viterbo

Capitolo 6

Stranieri e devianzaAnalisi dei dati forniti dalla Casa Circondariale di ViterboPrefettura di Viterbo – Ufficio Territoriale del Governo

INDICE

pag 11

pag 41

pag 47

pag 59

pag 69

pag 79

Presentazione

“Amico mio, tu ed io rimarremo stranieri alla vita, el’uno all’altro, e ciascuno a se stesso, fino al giorno in cuiparlerai e io ti ascolterò credendo di ascoltare la miavoce; e fino a quando mi ergerò dinanzi a te pensandodi trovarmi dinanzi a uno specchio.”

Kahlil Gibran

7

I l dossier statistico denominato “Gli immigrati extracomunitari nella Provincia diViterbo”, giunge alla sua terza edizione ponendosi in continuità con le precedentipubblicazioni riferite al medesimo argomento e realizzate nel 2002 e nel 2004.

Lo scopo di tale elaborazione è stato quello di illustrare le variazioni intercorse nelladinamica migratoria in Provincia di Viterbo e di fornire una fotografia della presenzastraniera all’interno del territorio in esame.

La consapevolezza della portata del fenomeno immigrazione all’interno della società ita-liana non può prescindere dall’attenta valutazione strutturale della multiculturalità chesi attesta attraverso una sinergia di politiche ed iniziative volte ad inglobare il riconosci-mento della differenza etnica, culturale, linguistica e religiosa all’interno del nostro tessu-to sociale culturale ed economico.Pertanto, risulta quanto mai opportuno e necessario un monitoraggio costante del feno-meno migratorio, che dimostra di essere multiforme ed in continua crescita e trasforma-zione per poter programmare interventi mirati e duraturi.

Questa terza relazione nasce dal lavoro congiunto delle Istituzioni Pubbliche territorialiquali la Prefettura, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio, ed ha lo scopodi fungere da sistema informativo per la Pubblica Amministrazione impegnata nel cam-po dell’immigrazione, consentendo ad essa di avere chiare le esigenze del territorio e quin-di di indirizzare al meglio i propri piani di intervento.

Il rapporto di ricerca offre una lettura attenta ed analitica sulle diverse tematiche connesseall’immigrazione ed all’integrazione economica, lavorativa e sociale nel territorio della pro-vincia, volta all’individuazione di linee operative rispondenti all’attuale situazione delfenomeno immigratorio.Un sentito ringraziamento va, pertanto, a quanti hanno proficuamente collaborato allastesura del presente volume che viene presentato ufficialmente in occasione dell’8ª Confe-renza Nazionale di Statistica organizzata presso il Palazzo dei Congressi a Roma il 28 e29 novembre 2006.

Alessandro GiacchettiPrefetto di Viterbo

Presentazione

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Il primo capitolo fornisce una panoramica degli aspetti demografici caratteristicidel fenomeno migratorio all’interno del territorio della provincia. Dall’analisi,effettuata in prospettiva storica e organizzata sulla base di variabili strutturali e

territoriali, emerge la continua crescita della popolazione straniera regolarmente soggior-nante che negli anni raggiunge un’incidenza sulla popolazione residente pari al 4,6 stra-nieri ogni cento abitanti. Il secondo ed il terzo capitolo scendono nel dettaglio degli aspetti lavorativi connessiall’immigrazione. Il secondo capitolo fornisce una fotografia delle previsioni di assunzio-ne delle imprese, facendo emergere i bisogni di professionalità provenienti dai vari baciniterritoriali del lavoro con l’obiettivo di riorientare l’offerta formativa professionale; il ter-zo capitolo mette in risalto invece gli aspetti relativi alla creazione di nuove imprese evi-denziando il fenomeno dell’imprenditoria extracomunitaria. Il quarto capitolo focalizza gli aspetti relativi all’istruzione, cuore del sistema sociale inquanto centro di trasmissione culturale e luogo di risoluzione dei problemi legati all’inte-grazione della società. Il quinto capitolo fornisce una panoramica dei Servizi Sociali forniti agli extracomunita-ri all’interno del Comune di Viterbo, con particolare riferimento ai servizi forniti aiminori extracomunitari.Il sesto ed ultimo capitolo, infine, mette in luce gli aspetti legati alla devianza, attraversoi dati forniti dalla Direzione della Casa Circondariale di Viterbo. I capitoli sono seguiti, ove necessario, da un’appendice statistica contenente le tabelle ori-ginarie sulla base delle quali sono stati effettuati i commenti inseriti nel testo.

Introduzione

Capitolo 1

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GLI IMMIGRATI EXTRACOMUNITARINELLA PROVINCIA DI VITERBO

Oggi viviamo in un mon-do sempre più globaliz-zato ed interconnesso

data la diffusione delle nuove for-me di comunicazione, di un mer-cato globale, di sfide che coinvol-gono simultaneamente tutti gliabitanti della terra, nonché deinuovi volti della politica e dellagovernance che assumono ormaicaratteristiche globali1. Tutte que-ste trasformazioni riducono ledistanze fra individui aventi cul-ture ed etnie diverse facendodiventare la questione della mobi-lità territoriale e sociale e, quindi,dell’incontro con lo straniero, unproblema di rilevanza sostanzialeche esige un esame minuzioso ditutte la sue sfaccettature. In parti-colare, l’aspetto demografico dellemigrazioni internazionali, ele-mento strutturale delle futurerelazioni fra i popoli, assume unruolo di fondamentale importan-za per la comprensione delle tra-sformazioni riguardanti la popola-zione. Uno studio dei cambia-menti demografici permette di

evidenziare verso quali nuovi indi-rizzi si stia muovendo il paese econsente la progettazione di inter-venti politici mirati alle caratteri-stiche della situazione specifica equindi alle esigenze emergenti.L’analisi demografica della popo-lazione straniera residente neglianni all’interno del territorio dellaProvincia di Viterbo è stataappunto realizzata con l’obiettivodi fornire, allo stesso tempo, unafotografia del fenomeno migrato-rio nel territorio, con approfondi-menti relativi alle dinamiche diintegrazione, ed uno strumento diconfronto per la valutazione degliaspetti evolutivi dell’affermazionestraniera nella provincia e quindi,per la realizzazione di eventualiinterventi attivi. Il principio guida del dossier èquello di conoscere le criticitàconnesse al fenomeno migratorioanalizzando le cause e tentando diindividuare i problemi anchericonvertendo le strutture interneal fine di sfruttare le potenzialitàinnovative che sono insite nel

processo migratorio. Al riguardo èutile richiamare queste parole diPapa Giovanni Paolo II2: “L’espe-rienza mostra che quando unaNazione ha il coraggio di aprirsialle migrazioni viene premiata daun accresciuto benessere, da un soli-do rinnovamento sociale e da unavigorosa spinta verso inediti tra-guardi economici e umani”.Il quadro della situazione demo-

grafica sarà fornito realizzandouna preliminare panoramica dellapresenza straniera all’interno delterritorio provinciale nel suo com-plesso per poi scendere nel detta-glio sia per quanto riguarda le dif-ferenze legate al genere sia perquanto riguarda le valutazionidelle realtà territoriali compreseall’interno della provincia stessa. Per concludere sarà anche fornitoriepilogo dei dati relativi alletematiche correlate alla presenzadella popolazione straniera e, nel-lo specifico, alle richieste di per-messi e carte di soggiorno, diricongiungimenti familiari edinfine di richieste di cittadinanza.

1 D. Held, A. McGrew, Globalismo e antiglobalismo, Bologna, 20012 Pronunciate dal Papa III Congresso mondiale della pastorale per i migranti e i rifugiati del 1998

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

GLI STRANIERI NELLAPROVINCIA

La popolazione straniera, com-prensiva di cittadini appartenentiall’Unione Europea (U.E)., resi-dente nel territorio della Provinciadi Viterbo nell’anno 2004, ècostituita da 12.248 unità (5.784uomini e 6.464 donne), suddivisiin 1.350 comunitari e 10.898provenienti da Paesi extra U.E.Rispetto all’anno precedente siregistra un incremento di ben

1.963 unità; nello specifico siriscontra un aumento del 14%per i cittadini extra-comunitari edell’84% per quelli dell’UnioneEuropea, esplicabile con l’entratanell’UE, rispetto all’anno prece-dente, di 10 nuovi paesi3. Lacomunità straniera più presenterisulta essere quella provenientedalla Romania che, con 3.247residenti, costituisce il 26,51%dell’intera popolazione stranierapresente in provincia. Segue l’Al-bania con 1.146 presenze (9,36%

del totale), quindi il Marocco(724 presenze, il 5,91% del tota-le) ed infine la Macedonia (648presenze, 5,29% totale). Ilseguente grafico illustra la compo-sizione per cittadinanza degli stra-nieri residenti alla data del 31dicembre 2004. I primi otto paesidi provenienza coprono circa il61% della popolazione stranieradel viterbese e quindi fornisconoun quadro chiaro delle caratteri-stiche etniche della popolazionestraniera residente all’interno del

territorio in esame. Nel 2004 lacomposizione percentuale deglistranieri, per area geografica diprovenienza può essere facilmente

documentata con il seguente gra-fico che illustra la forte presenzadi stranieri provenienti dall’Euro-pa (53, 2%). Le percentuali ripor-

tate nel grafico possono esseremeglio comprese tenendo d’oc-chio i dati numerici in valoreassoluto, riportati nella tabella

Altri paesi

Tunisia

Sri Lanka PoloniaUcraina Macedonia

Marocco

Albania

Romania

39.29%

2,38%

2,87% 3,65%4,74% 5,29%

5,91%

9,36%

26,51%

Grafico 1: Stranieri immigrati per cittadinanza anno 2004. Valori % calcolati sul totale (n. 12.248)

3 Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Slovacca, Slovenia, Ungheria

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

sottostante. Nell’anno 2005 siriscontra un ulteriore incrementodella presenza straniera residenteall’interno del territorio della Pro-vincia di Viterbo. Dalle 12.248unità del 2004 si passa a 13.839unità (6.516 uomini e 7.323 don-ne), di cui 1.597 provenienti dai

territori appartenenti all’UnioneEuropea (il 16,8% in più rispettoall’anno precedente) mentre lerestanti 12.242 provenienti daiterritori esterni all’U.E. (12,35%in più rispetto all’anno preceden-te)4. Si registra quindi un incre-mento di ben 1.591 unità, che

accrescono di circa il 13% il tota-le della popolazione straniera resi-dente. Anche per l’anno 2005 lacomunità rumena si riconfermacome la nazionalità straniera pre-dominante all’interno della pro-vincia e riconfermano la medesi-ma posizione tutti i primi otto

OCEANIA

AFRICA

ASIA

UNIONE EUROPEA

11,03%

9,32%

53,14%

0,20%

15,01%

11,26%

PAESI EUROPEIEXTRA U.E.

AMERICA

Grafico 2: Stranieri residenti suddivisi per area geografica di provenienza anno 2004.

Tab. 1: Stranieri residenti suddivisi per sesso e per area geografica di provenienza, totaleprovinciale. Anno 2004

* Totale non perfettamente corrispondente con il totale dei residenti per la presenza di apolidi.Fonte: Istat

4 Il dato è comprensivo di alcune unità riferibili agli apolidi

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

paesi in ordine di presenza nume-rica. Il grafico relativo alle presen-ze straniere residenti nel comples-so provinciale, riferito ai primiotto Paesi di provenienza per l’an-no 2005, è proporzionalmenteuguale a quello del 2004, seppurepresenti quantità di poco incre-mentate rispetto ad esso.Anche per il 2005 troviamo quin-di come colonia più presente

quella proveniente dalla Romaniache, con 3.844 presenze, costitui-sce il 27,78% dell’intera popola-zione straniera residente in pro-vincia. Segue l’Albania (9% circadel totale) con 1.251 presenze,quindi il Marocco (826 presenze,il 6 % circa del totale) e la Mace-donia (659 presenze, 4,8% circadel totale). Anche in questo casoil grafico seguente permette di

visualizzare tale composizione delgruppo di stranieri residentiall’interno della provincia e di farnotare come le proporzioni e lacaratterizzazione generale tenda amantenersi nel corso degli annicostante.E’ possibile, inoltre, andare adevidenziare la composizione terri-toriale della componente demo-grafica sotto analisi, definendola

Altri paesi

Tunisia

Sri Lanka PoloniaUcraina Macedonia

Marocco

Albania

Romania

38,90%

2,36%

2,60% 4,00%4,59% 4,76%

5,97%

9,04%

27,78%

Grafico 3: Stranieri immigrati per cittadinanza anno 2005. Valori % calcolati sul totale (n. 13.839)

OCEANIA

AFRICA

ASIA

UNIONE EUROPEA

11,54%

9,04%

53,50%

0,2%

15%

11,67%

PAESI EUROPEIEXTRA U.E.

AMERICA

Grafico 4: Stranieri residenti suddivisi per area geografica di provenienza anno 2005.

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

area geografica di provenienza eper sesso. L’incidenza percentuale5

degli stranieri è pertanto variatanegli anni passando da 4,1 stra-nieri per ogni cento abitanti nel2004 (3,6% se si considera esclu-sivamente il sottogruppo degli

stranieri extracomunitari), datoperfettamente in linea con quelloUfficiale6riferito all’Italia, a 4,6stranieri ogni cento abitanti (4%per gli extracomunitari) nel2005, superiore dello 0,1% rispet-to al dato italiano.

COMPOSIZIONE PER SESSO

La composizione straniera per sesso,già parzialmente evidenziata tramitele tabelle esplicative inserite neltesto del paragrafo precedente, ten-de a mantenere una costanza negli

Tab. 2: Stranieri residenti suddivisi per sesso e per area geografica di provenienza, totaleprovinciale. Anno 2005

* Totale non perfettamente corrispondente con il totale dei residenti per la presenza di apolidi.Fonte: Istat

dal punto di vista dell’area geo-grafica di provenienza.Nell’anno 2005, come per il2004, si registra una forte presen-

za di stranieri residenti provenien-ti dall’Europa (53,5%) ed inoltre,le percentuali relative alle altrearee geografiche di provenienza,

tendono a mantenersi costanti. La tabella seguente fornisce il datonumerico in valore assoluto dellacomposizione degli stranieri per

% IMMIGRATI PER SESSO

MASCHI47%

FEMMINE53%

Grafico 5: Composizione per sesso degli stranieri immigrati residenti. Anni 2004 e 2005

5 Calcolata sul totale della popolazione residente nella Provincia di Viterbo, negli anni 2004 e 2005. Vedi appendice6 Secondo quanto afferma il bilancio demografico nazionale diffuso dall’Istat

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

anni. Le donne risultano essere il53% della popolazione straniera, sianel 2004 che nel 2005, e così gliuomini mantengono anch’essi unapresenza costante che si assestaintorno al 47%. Analizzando neldettaglio la composizione per sessodegli stranieri immigrati si riscontraquanto segue. Sulla base della Tab.1, relativa al 2004, emerge che dalcontinente Africano e Asiatico pro-

vengono principalmente gli uomi-ni, mentre dalle altre aree geografi-che provengono principalmente ledonne. Considerando le Nazioni diprovenienza relativamente al sessodegli stranieri immigrati possiamonotare come ci sia una forte diffe-renza fra uomini e donne in corri-spondenza dei dati relativi all’Alba-nia, al Marocco, alla Macedonia,alla Tunisia ed alla Polonia. La

caratterizzazione degli stranieri pro-venienti dalle prime tre nazionielencate evidenzia una predominan-za del sesso maschile, tendenza chesi inverte invece in corrispondenzadella provenienza tunisina e polac-ca. In linea generale, analizzando ivalori percentuali, possiamo notareanche graficamente come la com-posizione relativa alla cittadinanzatenda a mantenersi strutturalmente

Tab. 3: Composizione per sesso e cittadinanza degli stranieri residenti nella Provincia diViterbo. Anno 2004

Fonte: Istat

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

AFRIC

A

ASIA

AMER

ICA

OCEA

NIA

TOTA

LEUEEU

ROPA

EXTR

A U.E

.

FEMMINE

MASCHI

Grafico 6: Stranieri immigrati per sesso e area geografica di provenienza. Anno 2004.7

7 Cfr. Tab. 1 contenete il dato numerico in valore assoluto.

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

Altri paesi34,13%

Ucraina3,20%

Sri Lanka3,15% Polonia

2,59%Tunisia1,88%

Macedonia7,50%

Marocco7,68%

Albania11,84%

Romania28,03%

Grafico 7: Uomini per cittadinanza (%). Anno 2004.

Altri paesi43,90%

Ucraina1,66%

Sri Lanka2,63%

Polonia4,59%

Tunisia7,29%

Macedonia3,31%

Marocco4,33%

Albania7,13%

Romania25,15%

Grafico 8: Donne per cittadinanza (%). Anno 2004.

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

simile fra uomini e donne, nono-stante le percentuali varino sensibil-mente in corrispondenza dei paesidi provenienza sopra evidenziati.

Il grafico seguente, costruito utiliz-zando i dati della Tab. 2, illustracome si distribuiscono gli stranieriresidenti in relazione al sesso e

all’area geografica di provenienzanell’anno 2005. Anche in questo caso, come perl’anno precedente, è possibile nota-

re che tende a mantenersi costantela predominanza maschile per glistranieri provenienti dall’Africa edall’Asia, mentre si impone il sessofemminile in relazione alle altrearee geografiche di provenienza, inmisura rilevante soprattutto per

quanto riguarda l’Unione Europea. Proseguiamo nell’analisi presentan-do in valore assoluto il dato riguar-dante la composizione per sessorelativa alla cittadinanza. Anche inquesto caso le provenienze maroc-china, albanese e macedone sono

caratterizzate principalmente dagliuomini mentre invece le donnepredominano fra gli stranieriimmigrati provenienti dalla Polo-nia e dall’Ucraina. Da un annoall’altro la composizione per sessodella comunità ucraina si trasfor-

12.000

14.000

FEMMINE

MASCHI

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

AFRIC

A

ASIA

AMER

ICA

OCEA

NIA UE

EURO

PAEX

TRA U

.E.

TOTA

LE

Grafico 9: Stranieri immigrati per sesso e area geografica di provenienza. Anno 2005.8

Tab. 4: Composizione per sesso e cittadinanza degli stranieri residenti nella Provincia diViterbo. Anno 2005

Fonte: Istat

8 Cfr. tabella 2 contenente il dato numerico in valore assoluto

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

ma; le donne nel 2004 erano soloil 36,62% di essa mentre nel 2005sono ben il 77,32% di tutti glistranieri immigrati di origineucraina residenti nella Provincia diViterbo. Per renderne più agevolela lettura è stata inserita anche inquesto caso un’elaborazione grafi-ca tesa ad evidenziare, anche per il2005, la distribuzione percentuale

degli uomini e delle donne sullabase delle nazioni di provenienza.Da un’analisi dei grafici e dei datirelativi ai due anni esaminati nonsi registrano variazioni rilevantirelativamente al sesso maschiledegli stranieri immigrati residentiall’interno della Provincia diViterbo. Per le donne invece siregistra, come è stato già anticipa-

to, una trasformazione per quantoriguarda la provenienza ucraina.Nel 2004, infatti, la popolazionestraniera femminile residente nellaprovincia proveniva solo perl’1,66% dall’Ucraina, nel 2005questo dato subisce un forte incre-mento portando l’Ucraina al quin-to posto, anziché all’ottavo, inordine di provenienza. Nel 2005, il

Altri paesi34,53%

Ucraina2,21%

Sri Lanka2,95 Polonia

3,04%Tunisia3,18%

Macedonia6,75

Marocco7,50

Albania11,16

Romania28,68%

Grafico 10: Uomini per cittadinanza (%). Anno 2005.

Altri paesi42,80%

Tunisia1,63%

Sri Lanka2,29%

Polonia4,86% Ucraina

6,70%

Macedonia2,99%

Marocco4,60%

Albania7,16%

Romania26,97%

Grafico 11: Donne per cittadinanza (%). Anno 2005.

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

6,70% delle donne straniere resi-denti nel territorio in analisi è diprovenienza ucraina, con unincremento, in numero assoluto di384 unità rispetto al 2004.

GLI STRANIERI A VITERBO

La città di Viterbo, ossia la realtàterritoriale più estesa di tutto ilcomplesso provinciale, ospita il

15,42% di tutti gli stranieri pre-senti sul territorio in esame mal’incidenza percentuale degli stra-nieri sul totale dei residenti è infe-riore rispetto al complesso provin-ciale in entrambi gli anni in esame(3,13 stranieri ogni cento abitantinel 2004 e 3,47 nel 2005). A diffe-renza dell’andamento complessivodella provincia, Viterbo vede alprimo posto nell’anno 2004, come

comunità predominante (in termi-ni numerici) lo Sri Lanka che, con236 unità, rappresenta il 12% del-la presenza straniera nella città. Lacomunità cingalese presentacomunque un andamento moltoparticolare poiché si posiziona alsettimo posto nel riepilogo provin-ciale con 352 presenze ma ben il67% di essi è accolto dalla città diViterbo. In successione, sempre

Altri paesi55,01%

Polonia4,06%

Dominicana rep.4,32%

Serbia eMontenegro5,54%

Romania7,17%

Albania7,75%

Sri Lanka12,45%

Cinese rep.Popolare3,69%

Grafico 12: Stranieri residenti a Viterbo per cittadinanza (% calcolate sul tot. 1.896). Anno 2004

valutando le presenze numerichedegli stranieri residenti nella Pro-vincia di Viterbo, troviamo alsecondo posto la comunità albane-se (147 unità), che costituisce il7.78% degli stranieri residenti aViterbo. Anche a livello provincia-

le, come abbiamo detto, la comu-nità albanese si colloca al secondoposto e la città di Viterbo ospitaben il 12,82% di essi. Al terzo posto troviamo poi laRomania (136 presenze) che copreil 7,19% degli stranieri residenti a

Viterbo ma costituisce solo il4.18% del totale degli stranieriprovenienti dalla Romania all’in-terno del territorio provinciale. Aquanto pare, i soggetti di naziona-lità rumena tendono a preferire, adifferenza di quanti provengono

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

dallo Sri Lanka, realtà più piccoledi quella cittadina e quindi tendo-no a stabilirsi principalmente neipiccoli paesi più che nella realtàurbana. Per l’anno 2005 l’andamento èsimile. La comunità cingalesemantiene la sua predominanza intermini numerici all’interno delterritorio della Città di Viterbo, laquale accoglie il 64% di tutte le

persone appartenenti a questanazionalità, presenti su tutto il ter-ritorio della di Viterbo. Anche per il 2005 possiamo ana-lizzare nel dettaglio le presenzenumeriche delle altre nazionalitàpiù diffuse nel territorio. Al secon-do posto troviamo la Romania che,con 149 presenze, costituisce il7,12% del totale degli stranieriresidenti a Viterbo, al terzo posto

troviamo gli stranieri di nazionalitàalbanese (144 presenze) che sono,invece, il 6,88% di tutti gli stranie-ri residenti nella città. Dal 2004 al2005 si registra un incremento dicirca il 10% della popolazione stra-niera residente su questo territorioed inoltre emergono delle lievi tra-sformazioni circa la composizionedi essi, esplicitate tramite i due gra-fici soprastanti.

Altri paesi58,37%

Serbia eMontenegro4,06%

Dominicana rep.4,16%

Polonia4,68%

Albania6,88%

Romania7,12%

Sri Lanka11,04%

Ucraina3,68%

Grafico 13: Stranieri residenti a Viterbo per cittadinanza (% calcolate sul tot. 2.092). Anno 2005

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Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

I SESSANTA PAESI DELLAPROVINCIA: ANOMALIEE CONFORMITÀ

Da una preliminare analisi dei datirilevati nel dettaglio di ogni singo-lo paese appartenente al territoriodella Provincia di Viterbo, è possi-bile evidenziare come la percentua-le di incremento registrata al livelloprovinciale, che ricordiamo corri-sponde al 13%, tenda a variare daun paese all’altro. Alcuni paesihanno mantenuto costante, nelpassaggio da un anno all’altro, lapresenza straniera sul loro territo-rio, pochissimi registrano un lievedecremento mentre tutti gli altri

sottolineano percentuali di crescitavariabili. In particolare bisogna evi-denziare incrementi prossimi al30% in paesi come Bagnoregio,Bassano Romano e Faleria. Il paese che registra il maggioreincremento delle presenze stranieresul proprio territorio è Bagnoregio,che praticamente vede una presen-za straniera nel 2005 incrementatadi ben il 32,53% rispetto a quelladel 2004. I sessanta paesi si diffe-renziano fra loro e dal resto dellaprovincia anche, e soprattutto, perquanto riguarda l’incidenza9 dellepresenze straniere sul totale dellapopolazione residente. Nel 2004,come nel 2005, presentano un

incidenza superiore al 6% iseguenti paesi: Bassano in Teveri-na, Castel Sant’Elia, Civita Castel-lana, Corchiano, Faleria, Gallese,Monterosi e Orte. In particolare,nel 2005, a Civita Castellana siregistra un incidenza della popola-zione straniera sul totale dei resi-denti dell’8,41% mentre a Cor-chiano ed a Orte riscontriamo cir-ca nove stranieri ogni cento abitan-ti. I paesi della provincia che pre-sentano la maggiore presenza distranieri residenti sul loro territoriosono Civita Castellana, Orte eVetralla. Di questi paesi è possibileillustrare la tabella delle principalinazioni presenti nei due anni.

Tab. 5: Stranieri residenti a Civita Castellana per cittadinanza. Anno 2004/ Anno 2005

Fonte: Istat Fonte: Istat

Tab. 6: Stranieri residenti a Orte per cittadinanza. Anno 2004/ Anno 2005

Fonte: Istat Fonte: Istat

9 Vedi Appendice

23

Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

Di grande rilevanza risultano essereanche le analisi per singolo paeserelative alla composizione dellapopolazione immigrata residente.Si riscontra in alcuni paesi la fortepredominanza di un etnia sullealtre, come ad indicare la creazionee l’affermazione di un nucleo stabi-le di cittadini di una nazionalitàspecifica. Ad esempio, ben il 58% nel 2004ed il 60% nel 2005 degli stranieriresidenti sul territorio di CivitaCastellana provengono dallaRomania. Percentuali molto alte dipresenze rumene le troviamoanche a Corchiano (61% nel 2004e 62% nel 2005), a Castel San-t’Elia (47% nel 2004 e 53% nel2005), a Monte Romano (50% nel2004 e 60% nel 2005) ed a Valle-rano (67% nel 2004 e 74% nel2005). Le origini albanesi sonoinvece predominanti a Canepinadove il 47% nel 2004 ed il 58%

nel 2005 degli stranieri residentisul territorio di questo paese pro-vengono appunto dall’Albania.

STRANIERI E INTEGRAZIONE

La forte presenza straniera sul terri-torio della Provincia di Viterboporta inevitabilmente all’analisidelle azioni e delle procedure atti-vate dagli stranieri stessi al fine direndere regolare la loro presenza inItalia o di ricreare, all’interno delterritorio italiano, il loro nucleofamiliare o, infine, per rendere sta-bile la loro presenza in questo pae-se. Al riguardo è opportuno analiz-zare la quantità di permessi di sog-giorno ritirati, le richieste di ricon-giungimento familiare, le richiestedi carte di soggiorno, intese comeregolarizzazioni, stabili nel tempo,volte ad una formalizzazione piùduratura della propria residenza sul

territorio ed infine le richieste dicittadinanza, quali espressioni dellavolontà dello straniero di integrarsistabilmente all’interno del territo-rio ospitante.

PERMESSI DI SOGGIORNO

L’analisi dei permessi di soggiornoritirati negli anni fornisce una misu-ra del processo di regolarizzazionedella condizione di immigratoall’interno della Provincia di Viter-bo. I dati evidenziano un rilevanteaumento delle richieste di permessodi soggiorno (da 7.458 ritirati nel2004 a 12.355 del 2005, con unavariazione in numero assoluto diben 4.897 permessi), con un sensi-bile incremento degli stranieriextracomunitari regolarmente sog-giornanti nella provincia. La seguente tabella fornisce unamisura della variazione delle richie-ste di regolarizzazione negli anni.

Tab. 7: Stranieri residenti a Vetralla per cittadinanza. Anno 2004/ Anno 2005

Fonte: Istat Fonte: Istat

24

Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

La motivazione prevalente sotto-stante alle richieste di regolarizza-zione è senz’altro quella legata allavoro subordinato. Nel 2004 que-sta motivazione copre ben il54,39% di tutte le richieste diregolarizzazione mentre, nel 2005,costituisce il 42,92% di esse. Evi-dente è inoltre l’incremento di per-messi ritirati per turismo; la per-centuale del 2005 è infatti il dop-pio di quella del 2004 corrispon-dente a questa motivazione.

RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI

Il ricongiungimento familiare èinteso in questo contesto come unprocesso di riunificazione di unnucleo stabile di tradizioni e con-suetudini proprie del modello cul-turale del paese di origine. Dall’analisi emerge una crescitapressoché costante della richiestadi ricongiungimenti familiari maaltrettanto chiaramente emerge unbrusco calo delle stesse in corri-

spondenza dell’anno 2005. Que-sto decremento è attribuibile allaconsuetudine, ormai acquisita, daparte dei soggetti provenienti daalcune nazionalità, ad avviarerichieste di coesione anziché diricongiungimento.In particolare, i cittadini di nazio-nalità rumena sono quelli chemaggiormente fanno uso di questaprocedura poiché tali soggettisono esonerati dalla richiesta delvisto d’ingresso (che di regola deve

Tab. 9: Permessi di soggiorno ritirati. Anni 2004/2005

Fonte: Istat

25

Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

essere richiesto all’ambasciata delpaese di destinazione presente sulterritorio del paese di origine e chedeve essere convertito entro ottogiorni dalla data di ingresso nel

paese ospitante), in quanto mem-bri di un paese di prossimo ingres-so nell’Unione Europea. Il riferi-mento specifico ai soggetti dinazionalità rumena piuttosto che

di altre nazionalità che fanno usodella stessa procedura, dipendedalla forte presenza di tali soggettiall’interno del territorio della Pro-vincia di Viterbo.

CARTE DI SOGGIORNO

Si registra un forte aumento nellerichieste di carte di soggiorno che,ricordiamo, forniscono allo stra-niero una stabilità della sua pre-senza sul territorio del paese ospi-

tante. Negli anni si registra unacrescita continua del numero dicarte di soggiorno rilasciate ed, inparticolare, è possibile notarecome tale crescita presenti unincremento rilevante fra il 2002ed il 2003, una certa stabilità fra

2003 ed il 2004 (presentandocomunque un incremento seppurminimo) ed un forte aumento frail 2004 ed il 2005, anno quest’ul-timo nel quale si registra un datopiù che triplicato rispetto all’annoprecedente.

Anni

Ricongiungimenti familiari

350

2002 2003 2004 2005

300

250

232

295

308

120

200

150

100

50

0

Grafico 14: Richieste di ricongiungimento familiare negli anni.

Tab. 8: Carte di soggiorno rilasciate negli anni e motivazione del rilascio.

Fonte: Questura

26

Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

E’ possibile inoltre andare adanalizzare le motivazioni sotto-stanti alle richieste di tale docu-mentazione. Dal grafico si evin-ce che la crescita continua del

dato si accompagna ad una pro-porzione pressoché stabile inrelazione alle differenti motiva-zioni. È chiaro, infatti, che lamotivazione preminente risulta

essere quella relativa al lavorosubordinato, segue la richiestaper motivi familiari e, da ultimo,la motivazione legata al lavoroautonomo.

1000

1000 1000 1000 1000

900

800700

600

500400

300200

1000

90 240281

940

N° di carte soggiornorilasciate

Anni

Grafico 15: Carte di soggiorno rilasciate negli anni.

Anni

500

2002 2003 2004 2005

400

300

200

59

229

138

18

84

144

36

101

464

123

353

100

0

Lavoro subordinato

N° c

arte

di s

og

gio

rno

Lavoro autonomo

Famiglia

Grafico 16: Carte di soggiorno rilasciate negli anni per motivazione della richiesta.

27

Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

RICHIESTE DI CITTADINANZA

E’ interessante infine evidenziarei dati relativi alle richieste di cit-tadinanza. Fra il 2004 e il 2005 siregistra una diminuzione relativa-mente alla richiesta di cittadinan-za nel territorio. Seppure il calosia minimo, si registra un decre-mento del 4,81%, esplicabile, innumero assoluto, con il passaggioda 196 richieste effettuate nel2004 a 187 del 2005. Il graficoevidenzia chiaramente che sonoprincipalmente le donne ad inol-

trare richieste di cittadinanza sot-tolineando in tal modo una mag-giore volontà delle donne, rispet-to agli uomini, a ricercare unacollocazione stabile all’interno delterritorio ospitante. La tendenzadelle donne è quindi quella diintegrarsi a differenza degli uomi-ni che probabilmente tendonoinvece a preferire permanenzemeno durature. Analizzando infine la nazionalitàdei richiedenti cittadinanza pos-siamo affermare con certezza che,sia nel 2004 che nel 2005, sono

principalmente gli stranieri diorigine rumena ad inoltrare taletipo di richiesta. Nel passaggio daun anno all’altro cambia però lacomposizione dei richiedenti cit-tadinanza relativamente allanazionalità di provenienza. Nel2004, infatti, dopo la Romaniatroviamo, rispettivamente, ilMarocco la Polonia e l’Albania,mentre nel 2005 la sequenza deiprimi quattro paesi cambia equindi troviamo al secondo postola Polonia seguita dalla Repubbli-ca Dominicana e dall’Ucraina.

160

2004 2005

48

148

42

145

140

120

100

80

60

40

20

0

M

F

Grafico 17: Richieste di cittadinanza suddivise per anno e per sesso.

Fonte: Questura

Appendice Statistica

30

Appendice Statistica - Capitolo 1Ta

b.1

.1:

Rie

pil

og

o p

rovi

nci

ale

stra

nie

ri p

er c

itta

din

anza

. A

nn

o 2

004

Fon

te: I

stat

31

Appendice Statistica - Capitolo 1Ta

b.1

.2:

Rie

pil

og

op

rovi

nci

ale

stra

nie

ri p

er c

itta

din

anza

. A

nn

o 2

005

Fon

te: I

stat

32

Appendice Statistica - Capitolo 1

Tab.

1.3:

Str

anie

ri r

esid

enti

nel

la P

rovi

ncia

di V

iter

bo p

er a

rea

di p

rove

nien

za (3

1 di

cem

bre

2004

)

Fon

te: I

stat

33

Appendice Statistica - Capitolo 1

Tab.

1.4:

Str

anie

ri r

esid

enti

nel

la P

rovi

ncia

di V

iter

bo p

er a

rea

di p

rove

nien

za (3

1 di

cem

bre

2005

)

Fon

te: I

stat

34

Appendice Statistica - Capitolo 1

Tab.1.5: Popolazione residente divisa per sesso - Totale stranieri residenti - Incidenza stranierisul totale residenti. Anno 2004

Fonte: Istat

35

Appendice Statistica - Capitolo 1

Tab.1.6: Popolazione residente divisa per sesso - Totale stranieri residenti - Incidenza stranierisul totale residenti. Anno 2005

Fonte: Istat

36

Appendice Statistica - Capitolo 1

Tab.1.7: Totale stranieri residenti 2004/2005 - Incremento numerico - Incremento percentuale (%)

Fonte: Istat

37

Appendice Statistica - Capitolo 1

Tab.1.8: Comune di Viterbo - Stranieri per cittadinanza. Anno 2004

Fonte: Istat

38

Appendice Statistica - Capitolo 1

Tab.1.9: Comune di Viterbo - Stranieri per cittadinanza. Anno 2005

Fonte: Istat

39

Appendice Statistica - Capitolo 1

Tab.1.10: Richieste di Cittadinanza. Anni 2004/2005

Fonte: Questura

Capitolo 2

SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR 2006GLI IMMIGRATI EXTRACOMUNITARI

IN PROVINCIA DI VITERBO

L a nona indagine Excelsior èstata come di consueto rea-lizzata da Unioncamere in

collaborazione con il Ministero delLavoro e della Previdenza Sociale edell'Unione Europea (FSE) attra-verso la rete delle Camere di Com-mercio, e coinvolge, a livello nazio-nale, un campione di oltre100.000 imprese con almeno undipendente. L’indagine, oltre a for-nire una fotografia dettagliata delleprevisioni di assunzione delleimprese italiane con almeno undipendente ci da anche importantiinformazioni sulla domanda effet-tiva di professioni nei diversi baciniterritoriali del lavoro, permettendodi orientare le scelte degli enti for-mativi e dei decisori istituzionali inmateria di politiche della formazio-ne scolastica e professionale in baseai bisogni di professionalità espres-si dalle imprese per il breve emedio periodo. La fotografia che viene fatta del-l’Italia mostra un paese in movi-mento verso un’espansione ed uncambiamento della struttura occu-pazionale, con l’ingresso di nuoveprofessionalità le quali, costitui-scono un’occasione di rinnova-mento per le imprese in vista delle

numerose sfide nei mercati inter-nazionali, all’insegna dell’innova-zione e della ricerca. Per l’Italia siprevede, nel 2006, la creazionenetta di oltre 99mila nuovi posti dilavoro, lo 0,9% in più rispetto al2005: vengono richiesti laureati e,soprattutto, diplomati, con i con-tratti a tempo determinato cheguadagnano terreno su quelli atempo indeterminato. Le imprese di piccola e piccolissi-ma dimensione (fino a 49 dipen-denti) presentano l’incremento piùelevato con un tasso di entrata parial +10,1% mentre sono le impresefino a 9 dipendenti che hanno ilmigliore tasso di variazione2005/2006 (+3,1%). Anche nelLazio si registra un saldo positivodel +0,8%, al quale corrisponde untasso di entrata del +6,6% e diuscita del +5,8%. Per la provinciadi Viterbo l’indagine prevede chenel 2006 le imprese viterbesi effet-tueranno 2660 nuove assunzioni afronte di 2060 uscite, con un saldopositivo di 600 unità pari al+1,9%. Il tasso di entrata che siprevede di avere è pari al 9,5%mentre quello di uscita è del 6,6%,valori che per il 2005 si attestavanoal 7% per il primo e al 5,2% per il

secondo con un saldo uguale aquello dell’anno 2006 e pari al+1,9%. In generale, analizzando igrandi settori, industria servizi ecostruzioni è quest’ultimo che pre-senta il saldo tra entrate ed uscitepiù elevato, +4,7%, seguito dalcomparto dei servizi che pur pre-sentando un elevato turnover sia iningresso che in uscita mette asegno un +1,6%, in coda l’indu-stria che presenta comunque untasso positivo, +1,3%. (Tabella 1).Alla buona performance dellecostruzioni, comparto molto viva-ce nella provincia di Viterbo, siriconduce anche l’espansioneoccupazionale della lavorazione dellegno-mobilio (+2,7%) e quelladell’industria ceramica e della lavo-razione dei minerali non metallife-ri con un saldo del +1,3%. Nei servizi un discorso a partemerita la crescita occupazionale inalberghi ristoranti servizi di ristora-zione e servizi turistici. Infatti,negli ultimi anni, la filiera del turi-smo nella Tuscia viterbese è statacaratterizzata da positivi tassi divariazione occupazionale (+4% nel2006), segno di una crescita diquesto importante comparto perl’economia provinciale.

41

42

Questa in generale la situazioneoccupazionale previsionale delprogetto Excelsior, il quale effet-tua anche una prospettiva di mas-sima circa l’assunzione di lavora-tori extracomunitari. Entrando infatti nel vivo dell’ar-gomento oggetto di approfondi-mento, dall’indagine risulta che il23,3% delle assunzioni in Italiasarà coperta da extracomunitari,ovvero nell’ipotesi massima162.320 unità, mentre nel Laziola percentuale è del 23,4%. Inprovincia di Viterbo, comemostra la tabella 2, l’assunzionedi extracomunitari sarà nell’ipote-

si massima di 640 unità, ovverodel 23,9% del totale delle nuoveassunzioni mentre nell’ipotesiminima di 540 unità, 20,2%. Leindicazioni di minimo e massimosono da intendersi come previsio-ne del numero di immigrati per iquali le imprese hanno già decisol’assunzione (minimo) e il nume-ro di assunzioni di personaleextracomunitario per le quali leimprese non hanno escluso talepossibilità, pur senza aver ancoradeciso in tal senso (massimo). Nel 2005 il numero massimo diextracomunitari previsti è stato di370 unità, 17,3% degli assunti

mentre nel 2004 è stato di 661 ilquale rappresentava oltre il 29%del totale degli assunti. È eviden-te che in termini assoluti il nume-ro di lavoratori extracomunitariche si intendono assumere nel2006 è quasi duplicato rispetto aquello del 2005, segno di unamaggiore richiesta da parte delleimprese che potrebbe esseredeterminato anche da una mino-re adesione della popolazionelocale alle richieste delle impreseper i profili professionali da rico-prire. I settori che prevedono unmaggior fabbisogno di lavoratoriextracomunitari nell’ipotesi mas-

Tab. 1 - Movimenti e tassi previsti per il 2006 per settore di attività e classe di dimensione

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2006

Sistema informativo Excelsior 2006 Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

43

Sistema informativo Excelsior 2006 Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

Tab. 2 - Assunzioni previste dalle imprese per il 2006 di personale proveniente da Paesiextracomunitari, per settore di attività e classe dimensionale

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2006

sima sono quello dell’Industria, lecui assunzioni riguardano quasiesclusivamente operai specializzatie conduttori di impianti, cosìcome nelle costruzioni la cui per-centuale di entrata di lavoratoriextracomunitari sul totale delleassunzioni supera il 40%. L’indu-stria alimentare e delle bevande

richiede nell’eventualità massima il61,5% di lavoratori extracomuni-tari sul totale degli assunti e il38,5% nella supposizione minima.Per l’industria ceramica queste per-centuali oscillano da un minimodel 22,7% ad un massimo del29% ed il lavoro che gli extraco-munitari sono chiamati a svolgere

è soprattutto quello di addetti allemacchine o al magazzino. Nei Ser-vizi il fabbisogno scende e si con-centra soprattutto nei servizi sani-tari dove la percentuale rispetto altotale delle assunzioni è del 27,8%.Anche nei trasporti e nei servizituristici si richiedono significativiingressi di lavoratori extracomuni-

parte di fabbisogno di figure pro-fessionali considerate “di difficilereperimento”, soprattutto nel casodi operai specializzati nel settoredelle costruzioni, e di personalenon qualificato. Nei servizi questanecessità si presenta per le profes-sioni relative alla vendita ed ai ser-

tari, 22,4% nel primo e 18,3% nelturismo dove presumibilmente illavoro che questi andranno a svol-gere sarà quello di addetti alle puli-zie. La tabella 3 mostra infatti come iruoli che in generale gli extraco-

munitari andranno a ricoprire sia-no quelli di operaio specializzato,il cui fabbisogno dal 2005 è piùche raddoppiato, e di personalenon qualificato passato da 20 unitàdel 2005 a 150 nel 2006. Nessunarichiesta per dirigenti e direttori e

per le professioni ad elevata specia-lizzazione.I principali settori di impiego,tabella 4, sono quello delle costru-zioni, dell’industria e dei servizi.L’interesse ad assumere manodope-ra extracomunitaria ricopre una

vizi alle famiglie con assunzione diextracomunitari per professionisocio-assistenziali. I motivi delladifficoltà di reperimento del27,4% delle assunzioni previsterisiede nella mancanza di qualifica-zione necessaria (29,6%) in tutti isettori produttivi, insufficienti

motivazioni economiche (27,9%)soprattutto nell’industria e nellecostruzioni e la ridotta presenza(23,7%) della figura da inserire inparticolare nelle costruzioni. Resi-duali le percentuali riguardanti lapresenza di turni diurni notturni efestivi e la mancanza di idonee

44

Sistema informativo Excelsior 2006 Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

Tab. 3 - Le professioni più richieste di lavoratori extracomunitari nel 2006 e nel 2005 pergrandi gruppi professionali

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2006

Tab. 4 - Assunzioni previste dalle imprese di personale proveniente da Paesi extracomunitari

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2006

strutture formative. Per oltre il60% degli extracomunitari daassumere non è richiesto alcuntitolo di studio a conferma del bas-so livello delle mansioni chedovranno svolgere, per il 14% èrichiesto solo una qualifica profes-sionale o tecnica mentre per il17% viene richiesto il diploma.Solo al 3% di questi viene richiestoun titolo universitario, per profes-sioni che si inseriscono nell’ambitodei servizi e che saranno inseriticome quadri o impiegati. Perquanto riguarda l’età degli extraco-munitari che gli imprenditori pre-sumono di assumere per il 40%circa si prevede un’età fino a 29anni in particolare nel settore dellecostruzioni, superiore a 30 anniper il 12,5%, mentre per la restan-te parte l’età non è rilevante. L’in-dagine evidenzia anche una ten-denza verso l’ “etnicizzazione” dialcuni profili professionali: gliimmigrati sono, infatti, moltoricercati in particolare nel settore

socio-sanitario (assistenti a domici-lio, infermieri professionali) e dellepulizie, ma anche in edilizia e nel-l'industria meccanica. La richiestadi lavoratori extracomunitari nascequasi sempre dalla difficoltà direperimento di manodopera locale,dalle condizioni lavorative e retri-butive non appetibili per i lavora-tori italiani e dalla massiccia pre-senza di lavoratori extracomunitariper determinate professioni tale dastereotipare la loro idoneità nellesvolgere queste mansioni al puntoda creare una barriera all’accessoper i lavoratori italiani. Occorresottolineare che l’indagine Excel-sior non tiene conto delle impreseagricole le quali fanno ricorso ailavoratori immigrati in agricoltura,in particolare per impieghi di tipostagionale. L’ingresso dei nuovilavoratori extracomunitari, secon-do l’Unioncamere, comporteràanche la necessità di efficaci politi-che di integrazione sociale e cultu-rale, con particolare riguardo alle

politiche abitative. Il ricorso allamanodopera extracomunitaria èquanto mai importante per nonbloccare gli ingranaggi delle impre-se e creare così problemi di svilup-po. Infatti l’inserimento di extraco-munitari nel mercato del lavorosopperisce alle carenze di personalee di manodopera ed il loro inseri-mento si può definire di carattereaddizionale e non concorrenzialecon la popolazione locale. Il lavoroche sono chiamati a svolgere infat-ti, è spesso caratterizzato da bassisalari e da condizioni ritenute trop-po dure dagli autoctoni. Per questo un considerevolenumero di imprese, anche in unarealtà produttiva come quellaviterbese che non si caratterizzaper l’elevato sviluppo, consideranol’ingresso di questi lavoratori unavera e propria ricchezza, indispen-sabile per mantenere il livello diproduttività e competitività con-quistato sui mercati locali, nazio-nali ed internazionali.

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Sistema informativo Excelsior 2006 Gli immigrati extracomunitari nella Provincia di Viterbo

Tab. 5 - Assunzioni previste nel 2006 di difficile reperimento

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2006

Capitolo 3

GLI EXTRACOMUNITARI E L’IMPRESA A VITERBO

E’ ormai da molti anni chela presenza degli extraco-munitari in Italia sta gene-

rando un dibattito politico eideologico piuttosto forte chenon sempre riesce ad essere luci-do a causa proprio delle varieideologie degli esponenti dei varischieramenti. Gli effetti che sca-turiscono da questi afflussi di per-sone sono estremamente articola-ti e vanno studiati nella loro inte-ra complessità. E’ proprio appro-fondendo i vari aspetti di questofenomeno, che ci si rende contodella crescita esponenziale degliimmigrati provenienti dall’ester-no dell’Unione Europea cheaprono una nuova attività in Ita-lia. Inquadrando più corretta-mente il fenomeno degli impren-ditori extracomunitari, in uncontesto più ampio relativo allapresenza regolare di stranieri1 nelterritorio italiano, si ha la possibi-lità di apprezzare meglio tutti glieffetti quali-quantitativi e le con-seguenze che ne derivano.In Italia alla fine del 2005 si con-

tano 2.446.977 stranieri regolari(Statistiche demografiche –ISTAT) su di una popolazionetotale di 58.751.711 (Statistichedemografiche – ISTAT) con unaquota percentuale pari al 4,2%,in pieno trend di crescita. Unodei motivi che inducono più fre-quentemente un extracomunita-rio a richiedere il permesso disoggiorno è, oltre a quello fami-liare, quello lavorativo, sia essosubordinato o autonomo. Questaseconda fattispecie, seppur moltomeno rilevante della prima in ter-mini quantitativi, appare fonda-mentale per quel che attienel’aspetto sociologico ed economi-co, e sarà proprio questa che verràanalizzata in seguito.I dati di partenza consideratisono quelli rilevati dai Registridelle Imprese delle Camere dicommercio italiane, in particolaredell’Ente viterbese, che consento-no di studiare le cariche d’impre-sa possedute da persone aventiuna nazionalità di Paesi Extraco-munitari2. A tale proposito si pre-

cisa che per comprendere il feno-meno nella sua globalità, sonostati analizzati, non solo i “Titola-ri” d’imprese individuali, maanche diverse figure, tra le quali,gli “Amministratori” di società, i“Soci” e le “Altre cariche” (com-poste per lo più da Sindaci, Revi-sori e Procuratori). In Italia gliextracomunitari che si occupanodi imprenditoria sono oltre376.000, e questo è un dato ten-denzialmente in aumento rispettoagli anni passati, che va ad iscri-versi in una situazione nazionalesicuramente positiva, come rile-vano i dati dei Registri delleImprese italiane al 30 giugno2006. Questo fenomeno assumeuna discreta rilevanza anche invirtù della difficoltà che riscontrail cittadino straniero nella costitu-zione dell’impresa. Infatti, oltre ainormali adempimenti richiesti aicittadini italiani per l’apertura diuna nuova attività, l’extracomu-nitario – perlomeno quello cheintende richiedere il visto d’in-gresso o, che già presente in Ita-

47

1 Nel seguito di questo articolo con “straniero” si intenderà solo quello di nazionalità extra Unione Europea, anche in virtù di quanto previsto dalla norma-tiva nazionale in materia di immigrazione.2 Il termine “nazionalità” straniera è in realtà utilizzato impropriamente, in quanto la banca dati che consente di estrarre le cariche imprenditoriali relativeai vari soggetti fornisce il dato in base alla località di nascita e non rispetto alla cittadinanza. Per questo alcuni dati, in particolare quelli di ex colonie (vd.Libia) o Paesi di tradizione migratoria per gli italiani (vd. Argentina) possono essere sovrastimati. Fortunatamente per quanto riguarda la provincia di Viter-bo queste presenze non modificano sostanzialmente il senso e la portata del fenomeno oggetto di studio.

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lia, desidera convertire il permes-so di soggiorno per studio inlavoro autonomo - deve produrreuna serie di certificazioni e nullaosta relativi al possesso di requisi-ti oggettivi e soggettivi, nonchéattestazioni di parametri finanzia-ri connesse al tipo di attività daesercitare e la dimostrazione dipossesso o di facile reperibilità deimezzi finanziari richiesti. Anche la situazione della provin-cia di Viterbo non si discosta daquesto trend ascendente: è evi-dente, infatti, dall’analisi delletabelle 1 e 2, il notevole incre-mento che si riscontra negli ulti-mi anni nelle cariche imprendito-riali della cittadinanza extraco-munitaria della Tuscia. Dalla finedel 2003 al termine dell’anno2005 si è assistito ad una crescitaconsistente di tutte le carichericoperte dai cittadini extracomu-nitari, per una variazione totale,nel periodo considerato, pari al41,88%, incremento ancora mag-giore di quello riscontrato nelbiennio precedente (34,85%).L’aumento più rilevante si è regi-strato tra i titolari di impreseindividuali (+56,24%) che ovvia-mente sono la tipologia di impre-sa, dal punto di vista della naturagiuridica, più semplice da porrein essere. La figura di Ammini-stratore di società evidenzia, nellesue componenti di amministrato-re unico, Presidente del C.d.A.,Consigliere delegato, ecc…, unprogresso inferiore, ma sempremolto robusto, pari al 34,46%,con un volume che è passato dalle177 unità di fine 2003 alle 238del 2005. Meno apprezzabili,seppur di una certa importanza,le variazioni intervenute per le

figure dei soci (Società di capitalie di persone), +13,27%. L’unicavariazione negativa riguardal’esercizio di “Altre cariche”(composte per lo più da Sindaci,Revisori e Procuratori), che hasegnato un consistente decremen-to, pari al -50%, comunque pocosignificativo. Questi mutamenti risultanoimportanti anche in considerazio-ne della corrispondente evoluzio-ne registrata tra le cariche posse-dute dai cittadini italiani, la qua-le, pur avendo riscontrato unacerta crescita, è risultata inferiorea quella dei cittadini stranieri eriportata nella tabella 1. Questaargomentazione è resa ancora piùevidente dall’analisi della tabella3, che rappresenta la quota per-centuale di cariche in impreseviterbesi possedute da cittadiniprovenienti da Paesi extracomu-nitari, che dimostra un andamen-to in forte crescita. Da questi datisi nota come si sia rafforzata latendenza già in atto negli ultimianni, con la quota di extracomu-nitari impegnati a vario titolonella gestione di imprese, che èpassata dall'1,59% del 2003 al2,27% del 2005; comunque lavariazione più cospicua è quellarelativa ai titolari extracomunita-ri, che in soli due anni ha eviden-ziato un aumento di oltre unpunto percentuale, passando dal2,09% al 3,28% del totale. Menorilevante, ma comunque signifi-cativa, la quota degli Ammini-stratori extracomunitari che, nelperiodo considerato ha fatto regi-strare un andamento positivo,con un valore che a dicembre2005 è giunto all’1,43% rispettoall’1,18% di fine 2003. Anche la

quota di soci extracomunitari ècresciuta passando dall’1,47%all’1,67%. In controtendenza ilpeso degli extracomunitari impe-gnati nell’esercizio di altre caricheche, nel biennio 2003-2005, hasegnato un’involuzione, dallo0,6% del 2003 allo 0,41% del2005.Analizzando la dinamica degliimprenditori extracomunitari persettore di attività spicca il settoredelle Costruzioni, il quale, nelperiodo 2003-2005, ha vistonuovamente crescere in manieraesponenziale lo stock delle cari-che ricoperte dagli extracomuni-tari (+111,32%). In particolare,in questo settore sono cresciutinotevolmente sia i titolari diimprese individuali (+112,09%),sia i soci (+166,67%) e gli ammi-nistratori di società (+155,56%),portando il numero degliimprenditori stranieri che eserci-tano questa attività a vario titoloa 224 unità alla fine del 2005.Molto importante anche il com-parto del Commercio all’ingrosso eal dettaglio che, complice anchel’attività del commercio ambu-lante che favorisce l’imprendito-ria extracomunitaria, ha segnatoun notevole incremento(+48,96%), con un picco per ititolari di imprese individuali(+55,76%), giunti a quota 514 eche rappresentano ben il 56,2%del totale delle imprese indivi-duali gestite da extracomunitari.Naturalmente questa situazione èstata favorita in maniera determi-nante dalla riforma del commer-cio (D. Lgs. 114/98), che ha dimolto semplificato la proceduradi apertura delle unità locali eser-centi il commercio, ed in parte

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sembra aver influito, come vedre-mo meglio in seguito, anche latradizionale predisposizione dialcune etnie per questa tipologiadi attività. In particolare, comegià detto, è proprio il commercioambulante nelle sue componentidi posteggio fisso e itinerantequello che più di altre tipologiesta interessando le popolazioniextracomunitarie.Tra gli altri settori che hannoevidenziato una certa evoluzionesi segnalano quello degli Alberghie ristoranti (+25% nel biennio) equello definito dei “servizi alleimprese”, composto da Attivitàimmobiliari, noleggio, informati-ca e ricerca e sviluppo, che seppurmeno significativo in valoreassoluto assume una discretaimportanza considerando che sitratta di un’attività poco tradi-zionale e che necessita di altaspecializzazione. Questo settore ha messo a segno,nel periodo 2003-2005, un pro-gresso pari al 26% e conta unrilevante stock di cariche ricoper-te, per la maggior parte suddivisatra titolari di imprese individualied amministratori di società.Desta un qualche interesse ancheil settore del trasporto e della logi-stica, anche se numericamentepoco importante sembra rappre-sentare per la popolazione stra-niera una nuova scelta di lavoroautonomo, infatti l’incrementodelle imprese individuali nelbiennio considerato è stato pari al271,43%.Incrementi di qualche rilievo sisegnalano anche nelle attivitàmanifatturiere (+2,5%), nell’agri-coltura (+9,21%) e negli altri ser-vizi pubblici, sociali e personali

(+7,14%) La presenza dell’im-prenditoria extracomunitaria,oltre ad essere, come abbiamovisto, un fenomeno che acquistauna rilevanza sempre maggiore,appare piuttosto diffuso e distri-buito in tutto il territorio viterbe-se, anche se con ampie differen-ziazioni. Se nel 2003, solo treComuni, tra l’altro molto piccoli(Barbarano Romano, Onano eProceno), non avevano alcunapresenza di impresa collegata aglistranieri, alla fine del 2005 solouno di questi è rimasto privo diquesta presenza imprenditoriale.Dalla fine del 2003 al 30 giugno2006, tra i 60 Comuni della pro-vincia di Viterbo, solo Farnese eVejano presentano un decremen-to, tra l’altro minimo, nella pre-senza di imprenditori extracomu-nitari, mentre gli altri territorifanno registrare aumenti general-mente piuttosto robusti. Il Comune che presenta il mag-gior numero di manager stranieri,com’era lecito attendersi, è Viter-bo, con 334 unità, l’87,1% dellequali concentrate nella tipologiadi cariche più importanti, gliamministratori di società ed ititolari di imprese individuali. Arafforzare l’importanza di questodato, basti pensare che in questoComune sono presenti oltre il23% del totale delle caricheimprenditoriali extracomunitariedi tutta la provincia di Viterbo.In quest’ipotetica graduatoriasegue a notevole distanza, conmeno della metà della numerositàriscontrata per il Comune diViterbo, Civita Castellana, con135 cariche esercitate da cittadiniextracomunitari. Con un ammon-tare di gran lunga inferiore, ven-

gono appresso, con volumi pres-soché analoghi, Tarquinia, 52,Fabrica di Roma, 52 unità, Vasa-nello, 51 e Montalto di Castro,50. Se invece di considerare ivalori assoluti si tiene conto dellaquota percentuale degli impren-ditori stranieri sul totale operantenei vari Comuni, il quadro che siprofila presenta delle differenzia-zioni di rilievo. Il primo Comune, secondo que-sto particolare indicatore, anchese con valori assoluti non elevati,è Bassano in Teverina, con un’ele-vatissima quota percentuale, pariall’11,64%, seguito da Gallese(7,86%), Vasanello (7,63%),Arlena di Castro (6,06%) eBomarzo (6,03%), c’è però darilevare in realtà che questo risul-tato è per lo più dovuto ad unacospicua presenza nelle altre cari-che, figure che dal punto di vistagestionale non sono moltoimportanti. Se ci si concentramaggiormente sulla presenza diimprese individuali, il quadro cheemerge presenta delle differenzia-zioni importanti, tra i titolari diimprese individuali notevole ilpeso degli extracomunitari neicomuni di Lubriano (5%), Orte(8,57%) e Soriano nel Cimino(5,26%). Questa concentrazionedi titolari di imprese individualistranieri fa prefigurare una mag-giore e migliore integrazione dellacomponente demografica extra-comunitaria.E’ possibile ora esaminare neldettaglio quali sono gli Stati checontribuiscono alla crescita diquesto fenomeno. Appare dove-roso precisare che in questoambito assume particolare rile-vanza l’analisi della presenza del-

Gli extracomunitari e l’impresa a Viterbo

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Gli extracomunitari e l’impresa a Viterbo

l’imprenditoria proveniente daiPaesi a Basso e Medio-Basso Reddi-to3, i quali, oltre a rappresentarela quota di gran lunga maggiori-taria, rappresentano l’aspetto checulturalmente, socialmente, ed inparte economicamente, appare ilpiù interessante. Nel prosieguodella trattazione verranno, quin-di, trascurati alcuni dati, pur pre-senti in tabella, relativi alla pre-senza di imprenditoria prove-niente dai Paesi ad Alto Reddito,come Svizzera e Stati Uniti. IlPaese extracomunitario che più diogni altro contribuisce alla com-ponente imprenditoriale dellaTuscia Viterbese è il Marocco,seguito dalla Romania4. Eccettoquesti due Stati, che insieme for-mano una quota superiore al35% del totale dell’imprenditoriaextracomunitaria, la distribuzionesi presenta molto più frammenta-ta e diversificata, anche se conalcuni valori piuttosto cospicui.Oltre i singoli Stati può essereinteressante analizzare la presenzadei Continenti. Tra quelli cheper il loro apporto possono essereconsiderati più importanti figura-no al primo posto, con una quotadel 38,4%, i Paesi europei extra-UE, anche se è opportuno sotto-lineare due aspetti: il primo attie-ne la presenza, per circa il 15%,di Paesi ad Alto Reddito (vd.Svizzera) ed il secondo è relativoal fatto che questo ammontare èdiminuito con la prima fase del-l’allargamento dell’Unione Euro-pea , ed è destinato a flettere ulte-riormente in maniera più drastica

non appena ci sarà la seconda fasedell’allargamento dell’UnioneEuropea5, che comprenderà Paesiche attualmente figurano tra gliExtracomunitari, come la Roma-nia e la Bulgaria, dal 2007. Seguel’Africa, con il 36,1% delle cari-che provenienti da Stati extraco-munitari. Questo dato rivestenotevole importanza non solo dalpunto di vista quantitativo, maanche da quello qualitativo, inquanto il Continente Nero è for-mato esclusivamente da Stati aBasso e Medio-Basso Reddito.Anche nell’importante compo-nente americana, 12,6%, si evi-denzia, anche se scarsa, la presen-za di Paesi ad Alto Reddito, comeStati Uniti e Canada, che insiemepesano per circa l’1,6%, mentre èl’America latina che è la più rap-presentata, con in testa Argentinae Brasile. Con dei valori simili aquelli del continente americano,ed in crescita rispetto agli ultimianni, si trova l’Asia con una quo-ta dell’11,8%. Di questa presenzava sottolineata, oltre alla discretaconcentrazione del Bangladesh,un aumento importante dell’im-prenditoria cinese, che nell’ulti-mo biennio ha registrato un +23%; per il resto il continenteasiatico conta una presenza piut-tosto dispersa e per lo più forma-ta da Paesi a Medio-Basso Reddi-to. Infine, con una percentualeresiduale, 1,0%, si trova l’Austra-lia, unica presenza del continenteOceanico.Interessante anchel’analisi delle specializzazioni del-le componenti imprenditoriali

straniere. Tra le varie Comunità,infatti, tendono a prevalere dellespecializzazioni economiche, lequali sono dettate non solo dal-l’indole propria di un’etnia, maanche dalla possibilità di avereuna serie di informazioni, capaci-tà e supporti fondamentali perdeterminate attività, che sonospesso rivolte, almeno in parte,alle stesse comunità straniere resi-denti in Italia. A testimonianza diquesto fenomeno, basta vedere laconcentrazione di cariche deiMarocchini e dei Senegalesi nelcommercio (rispettivamentel’89,6% ed il 98,6% delle caricheimprenditoriali di questi Stati siconcentrano in questo settore), odegli Albanesi e dei Romeni nelsettore delle costruzioni (con unaquota del 62% per i primi e del56,3% per i secondi), specializza-zione comune a quasi tutti i PaesiSlavi. O ancora, il commercio pergli Stati asiatici, in particolareBangladesh, Iran e Cina; per que-st’ultima provenienza, che comesi è già detto risulta in forte cre-scita, oltre ad evidenziare una for-te presenza nel commercio, si tro-vano alcune concentrazioniimportanti, come l’attività mani-fatturiera, in particolare nel com-parto della produzione di abbi-gliamento, e la ristorazione. Que-sto fenomeno risulta piuttostoevidente anche dal cambiamentodel panorama urbano dei Comu-ni più importanti della provincia.Come risulta evidente dalla tabel-la 7, il fenomeno dell’imprendi-toria extracomunitaria è tutt’altro

3 World Bank Analytical Classification4 La Romania dal 1° Gennaio 2007 entrerà nell’Unione Europea e di conseguenza uscirà dal computo della popolazione extracomunitaria.5 Dal 1° maggio 2004 sono entrati a far parte dell’Unione Europea la Polonia, l’Ungheria, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Slovenia, la Litua-nia, la Lettonia, l’Estonia, Cipro e Malta.

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Gli extracomunitari e l’impresa a Viterbo

Tab. 4: Presenza di extracomunitari nelle imprese viterbesi per Comune (giu. 2006)

Fonte: Ns. elaborazioni su dati Infocamere - Camera di Commercio di Viterbo

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Gli extracomunitari e l’impresa a Viterbo

Tab. 5: Quota di extracomunitari nelle imprese viterbesi per Comune (giu. 2006)

Fonte: Ns. elaborazioni su dati Infocamere - Camera di Commercio di Viterbo

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che giunto a maturazione, infattiin un solo semestre il totale dellecariche d’impresa detenute daglistranieri è passato dalle 1301 uni-tà, di fine 2005, alle 1409, di giu-gno 2006 (+8,3%). Soprattutto,il peso dei manager stranieri sultotale si è incrementato, arrivan-do al 2,45% rispetto al 2,27% diinizio anno. C’è da notare chel’incremento più consistente si èverificato proprio in quelle cari-che ritenute più importanti dalpunto di vista gestionale, i titolaridi impresa individuale gli ammi-nistratori di società ed i soci.Soprattutto per i titolari si è con-tinuato a registrare un consistenteprogresso (oltre l’8%), a confer-ma che soprattutto per i Paesi aBasso e Medio-Basso Reddito, pre-valgono le imprese individuali,che per loro natura sono le menostrutturate e le meno complesse. Da quanto detto, risulta più cheevidente l’impatto che l’impren-ditoria extracomunitaria sta aven-do sul tessuto produttivo e socialedella provincia. L’influenza diquesto fenomeno sulla vita socia-le ed economica della TusciaViterbese può essere senz’altrodefinita positiva, per diverseragioni. Lo sviluppo dell’impresa da partedella comunità degli immigratirappresenta un’importante risorsaper gli stessi cittadini stranieri, eciò contribuisce ad eliminare operlomeno attenuare una serie diproblematiche connesse alla pre-senza degli extracomunitari sulterritorio italiano. Qualsiasi fonte di reddito, infatti,agisce positivamente nel ridurre ifenomeni di emarginazione socia-le e le conseguenti devianze di

natura criminale. Oltretutto, daquesto punto di vista, è impor-tante sottolineare che il radicarsidi una sana cultura imprendito-riale tra gli extracomunitari, daun lato favorisce la regolarizzazio-ne delle iniziative e dall’altradisincentiva il fenomeno del lavo-ro sommerso e delle attività abu-sive, ancora molto presentisoprattutto nei settori tradizionalidel commercio, delle costruzionie di alcuni tipi di servizi. Se que-sti sono i maggiori risvolti dalpunto di vista sociale, non vannotrascurati alcuni effetti di naturapiù che altro economica. Si è infatti rilevata una importan-te funzione di collegamento del-l’imprenditoria extracomunitariacon i Paesi di origine, collega-menti che generano interessantifunzioni di interscambio, anchein considerazione delle attivitàche più si prestano a queste inter-connessioni e che spesso sonoquelle più praticate dagli extraco-munitari, come il commercio, intutte le sue derivazioni di detta-glio, ingrosso ed import-export, oaltre attività che seppur non pre-senti tra le attività principaligestite dagli stranieri, generanoelevati livelli di interscambio,come il turismo o l’intermedia-zione monetaria e finanziaria.Questi legami e connessioni con idiversi Stati contribuiscono adaumentare l’apertura della pro-vincia verso l’estero, che se da unlato può aumentare la concorren-za internazionale dei prodottilocali, fenomeno comunque ine-vitabile nell’era della globalizza-zione, dall’altro genera beneficieconomici e gestionali basati sul-l’introduzione di prodotti viter-

besi all’estero e su metodi diapprovvigionamento migliori perprezzo e qualità. C’è comunque da considerare,come già accennato, che perl'esercizio delle attività imprendi-toriali – perlomeno nella fase diprimo ingresso - l'extracomunita-rio deve fornire adeguate garanziecirca le risorse personali, e la pro-pria capacità imprenditoriale. Oltre a ciò va tenuto anche contoche per la normalità dei casi l’im-presa extracomunitaria scontaaltri tipi di difficoltà che vannodalla carenza di mezzi economicie finanziari, e la difficoltà di otte-nimento degli stessi, ad una gene-rale scarsa integrazione nel tessu-to imprenditoriale locale. In conclusione, sarebbe quindiauspicabile una maggiore atten-zione all’imprenditoria stranierain generale ponendo in essereattività finalizzate alla semplifica-zione per la realizzazione di qual-sivoglia attività da parte degliimmigrati, prendendo come rife-rimento anche le attività di primoorientamento già sperimentatecon successo in altre aree italiane. Lo sviluppo dell’imprenditoria, odel lavoro autonomo, come giàdetto, può generare un’importan-te funzione di integrazione deicittadini stranieri, fondamentale,anche in considerazione degliapprezzabili e benefici effetti diricaduta sul territorio, siano essidi natura sociale, culturale odeconomica.

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Capitolo 4

IMMIGRAZIONE ED ISTRUZIONEALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA a.s. 2005/2006

Nell’anno scolastico 2005- 2006, supera i 2.000 ilnumero di alunni con

cittadinanza non italiana presentinelle scuole della Provincia diViterbo. Provengono da 70 Paesidel mondo e rappresentano unapercentuale che supera il 6% del-la popolazione scolastica com-plessiva. Oggi la scuola, specchioprincipale della società che cam-bia, sta affrontando in manieraefficace, creativa e responsabile lacrescita costante degli alunni dinazionalità straniera.Questo fatto,pur rimanendo sempre un feno-meno complesso che richiede unacostante programmazione e uncontinuo monitoraggio, sta manmano perdendo quell’accezionedi emergenza ed eccezionalitàriscontrata nei primi anni 90 .Dietro la definizione di “alunnocon nazionalità straniera” si pos-sono distinguere ritratti diversi:coloro che sono nati in Italia dagenitori stranieri, coloro che arri-vano ad un certo momento dellavita per ricongiungersi ai fami-gliari, i minori che sono venutiqui da soli, i bambini figli deirichiedenti asilo politico, i piccoligiunti qui in seguito ad adozioneinternazionale, i figli di coppia

mista che hanno un genitoreimmigrato. I bambini e i ragazzistranieri che nascono o che arri-vano in Italia hanno dunque per-corsi, storie e biografie differenti.Ciò che accomuna bambini eragazzi con storie e viaggi cosìdiversi è il vissuto, reale o simbo-lico, della migrazione, intesa nonsolo come spostamento da unluogo di vita ad un altro, maanche come cambiamento pro-fondo della propria identità,dovuto soprattutto alla ridefini-zione dei legami e delle apparte-nenze. La migrazione può diven-tare chance e risorsa per la pro-pria identità e per il proprio futu-ro, ma comporta sempre una fati-ca aggiuntiva volta a tessere lega-mi, dare senso e significato a pra-tiche e riferimenti, ritrovare ilproprio posto nel mondo a parti-re da vissuti di provvisorietà eincertezza.Le scuole della provincia di Viter-bo, analizzato e interpretato ilfenomeno nelle sue mille sfaccet-tature, hanno reagito cercando ditrovare le giuste soluzioni.Per questo motivo sono stati atti-vati progetti di accoglienza perl’integrazione degli alunni stra-nieri e di educazione intercultura-

le.Secondo questa prospettivasono stati modificati, parzialmen-te o totalmente, i contenuti disci-plinari per adeguarli ad un’otticainterculturale, promosse iniziativevolte a sensibilizzare gli alunni ele famiglie sui temi legati all’edu-cazione interculturale, createcommissioni volte a favorire ildialogo interculturale.Sono stati inoltre studiati metodie strategie per attuare fasi di acco-glienza ed inserimento, incontricon le famiglie e attività di recu-pero, il tutto dando vita ad unsistema di sinergie che coinvolgo-no Scuola - Comuni – Provincia– Regione, ma anche le Associa-zioni che da anni si interessano diintegrazione: UNICEF e Amne-sty International, organizzazioniinternazionali di volontariato chepromuovono sia la cultura deidiritti per tutti sia l’integrazionee l’accoglienza dell’altro.Il fine della scuola è quello diottenere e migliorare l’integrazio-ne di tutti attraverso il dialogo, ilrispetto reciproco e il confronto,rifiutando la logica dell'assimila-zione e della costruzione o il raf-forzamento di comunità etnichechiuse. Per garantire tutto questoil Ministero dell’Istruzione pro-

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muove un monitoraggio sulle“buone pratiche di integrazione”ed emana le “ Linee guida perl’accoglienza e l’integrazione deglialunni stranieri” (C.M. 24 del 1marzo 2006) allo scopo di “pre-sentare un insieme di orientamenticondivisi sul piano culturale ededucativo, di individuare alcunipunti fermi sul piano normativo e

di dare alcuni suggerimenti dicarattere organizzativo e didatticoal fine di favorire l’integrazione ela riuscita scolastica e formativa,ferma restando l’autonomia delleistituzioni scolastiche e la lororesponsabilità in materia” , ed haistituito nel 2004, presso la suasede, l’Ufficio per l’integrazionedegli alunni stranieri.

Dal punto di vista quantitativo,la presenza degli alunni stranierinelle scuole della Provincia diViterbo si attesta a 2.113 unità,rilevate presso le scuole a conclu-sione delle iscrizioni dell’annoscolastico 2005-2006, aumentan-do quindi la presenza del 23,1%rispetto all’anno precedente.La crescita delle presenze stranie-

Immigrazione ed istruzioneAlunni con cittadinanza non italiana a.s. 2005/2006

Tab. 1: Alunni stranieri iscritti nelle scuole pubbliche - Variazione assoluta e percentuale.Anno scolastico 2004-2005 / 2005-2006

Fonte: Scuole Provincia di Viterbo

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Grafico 1: Confronto alunni stranieri iscritti nelle scuole pubbliche.Anno scolastico 2004-2005 / 2005-2006

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re nella scuola è confermata dal-l’analisi dell’incidenza percentualedi alunni con cittadinanza nonitaliana sugli iscritti totali che siregistra al 6% ( 6 iscritti stranierisu 100 alunni ), aumentando diun punto percentuale rispettoall’anno precedente. La scuola ele-mentare rileva la maggiore presen-za di alunni stranieri 7% ( ogni

100 alunni iscritti 7 sono stranie-ri). Coerentemente con la struttu-ra demografica e le dinamichesociali della presenza stranieracaratterizzate da “strategie” diinserimento, nascite e ricongiun-gimenti famigliari, segue la scuolaprimaria e secondaria di I gradocon il 6% ed infine la scuola supe-riore frequentata da pochi ragazzi

stranieri, 3 ogni 100 iscritti.Le tipologie di scuola secondariasuperiore con la maggiore presen-za di studenti stranieri sono gliistituti tecnici e professionali, aiquali si iscrivono il 66 % deglistudenti stranieri. Ciò delineaaspetti di criticità nell’inserimentoscolastico degli stranieri residentinel territorio provinciale (così

Immigrazione ed istruzioneAlunni con cittadinanza non italiana a.s. 2005/2006

Tecnicoprofessionale65,5%

Licei34,4%

Grafico 2: Percentuale di iscritti alle scuole secondarie di II grado

come in quello regionale e nazio-nale); per gli studenti la scuolasembra soprattutto un luogo dipreparazione al lavoro caratteriz-zato da un basso livello di qualifi-cazione. Ciò spesso comporta

liana proviene prevalentementedai paesi dell’Europa dell’est; il32% dalla Romania, segue l’Al-bania con il 10% ed è solamentein terza posizione uno stato africa-no, il Marocco, con il 6%.

l’abbandono scolastico precoce e,come dimostrano i dati sull’occu-pazione per età, un’entrata nelmondo del lavoro piuttosto pre-coce. Il nucleo famigliare deglialunni con cittadinanza non ita-

Fonte: Scuole Provincia di Viterbo

62

Immigrazione ed istruzioneAlunni con cittadinanza non italiana a.s. 2005/2006

ALTRI PAESI28,5%

ROMANIA28,5%

PERU’1,9%

SRYLANKA2,1%

MOLDAVIA2,4%

BALGLADESH2,5%

POLONIA3,3%

UCRAINA3,4% MACEDONIA

5,3%

MAROCCO5,7%

ALBANIA10,5%

TUNISIA2,0%

Grafico 3: Alunni stranieri iscritti nelle scuole pubbliche per nazione di provenienza delnucleo familiare - Distribuzione percentuale. Anno scolastico 2005-2006

Tab. 2: Alunni stranieri iscritti nelle scuole pubbliche per nazione di provenienza del nucleofamiliare. Variazione assoluta e percentuale. Anno scolastico 2004-2005 / 2005-2006

Fonte: Scuole Provincia di Viterbo

Appendice Statistica

64

Appendice Statistica - Capitolo 4

Tab. 4.1: Incidenza alunni stranieri sul totale degli iscritti scuola d’infanzia. Anno scolastico 2005/2006

Fonte: Scuole Provincia di Viterbo

65

Appendice Statistica - Capitolo 4

Tab. 4.2: Percentuale di alunni stranieri sul totale degli iscritti scuole primarie.Anno scolastico 2005-2006

Fonte: Scuole Provincia di Viterbo

66

Appendice Statistica - Capitolo 4

Tab.4.3: Percentuale di alunni stranieri sul totale degli iscritti scuole secondarie di I grado. Anno scolastico 2005-2006

Fonte: Scuole Provincia di Viterbo

67

Appendice Statistica - Capitolo 4

Tab. 4.4: Percentuale di alunni stranieri sul totale degli iscritti scuole medie di II grado.Anno scolastico 2005-2006

Fonte: Scuole Provincia di Viterbo

Capitolo 5

I SERVIZI SOCIALI PER GLI EXTRACOMUNITARINEL COMUNE DI VITERBO

L 'immigrazione su vasta sca-la è in Italia un fenomenorecente mentre altre nazio-

ni hanno sperimentato da tempo osi sono formate e sviluppate da unamiscela di immigrati dalle originipiù diverse. Emerge la difficoltà dicontrollare i flussi migratori, chedovrebbero essere compatibili conle possibilità e gli interessi econo-mici del paese d'accoglienza.Nel-l'impostazione di una politica pergli immigrati si deve tener presenteil dilemma dell'Integrazione checonsideri non soltanto gli aspettieconomici o politici ma anchequelli educativi, culturali, parteci-pativi e familiari. Per tale motivonella città di Viterbo, come in altrezone, in questi anni si è operatoper predisporre misure efficaci perun buon andamento sociale e lavo-

rativo dei nuovi arrivati. Neglianni 2004 e 2005 il numero degliextracomunitari nel Comune diViterbo è aumentato sensibilmen-te. Tale crescita ha comportato unamaggior numero di richieste diaiuti non solo economici da partedei cittadini stranieri.Il Servizio Sociale, in questi anni,ha cominciato a porsi, nei con-fronti di questi cittadini come pergli altri utenti, con modalità pro-gettuali e non assistenziali, facendosì che le richieste di contributi eco-nomici rimanessero stabili nell'an-no 2004, determinando inveceuna diminuzione considerevolenell’anno 2005. Il Servizio Socialedel Comune di Viterbo ha operatoaffinché gli stranieri avessero unamaggiore possibilità occupazionalee si integrassero maggiormente nel

tessuto urbano. Sono notevolmen-te aumentate le richieste per quan-to riguarda le previdenze di leggecome “L’integrazione al canone dilocazione”1(L.431/98 ) e la richie-sta di aiuti economici alle famiglieper quanto riguarda il contributoper i libri scolastici e le borse distudio; sono queste le spese cheincidono maggiormente sul reddi-to degli stranieri e non solo.Data l'importanza dell'integrazio-ne socio-culturale il Comune offresoprattutto ai minori la possibilitàdi fruire di servizi e strutture perconsentire l' incontro e la comuni-cazione con gli altri in ambitoextrascolastico, offerte aggregativee socializzanti frequentate sia daminori italiani che extracomunitari(ludoteche, centri ricreativi, mensescolastiche, asili nido ecc.) per dar

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Tab. 1: Alunni stranieri iscritti nelle scuole pubbliche - Variazione assoluta e percentuale.Anno scolastico 2004-2005 / 2005-2006

1 Vedi appendice statistica Tab. 3 riferita al 2004 – Tab. 4 riferita al 2005

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modo ai genitori di dedicarsi alleloro attività lavorative. Dalle cono-scenze degli stranieri che frequen-tano il Servizio Sociale possiamodire che il settore della collabora-zione familiare è quello più etniciz-zato e ha aiutato le donne nell'in-serimento nel mondo del lavoro siaper quanto riguarda il lavoro dibadante che quello all'interno dellefamiglie; un altro settore in cuisono impiegati è quello dell'edili-zia mentre altri risultano impiegatinell'agricoltura.Le occupazioni a cui si dedicanogli stranieri sono nella maggiorparte dei casi svolte con modalitàdi lavoro saltuario.Per accedere ai Servizi del Comunedi Viterbo i cittadini stranieri,regolarmente muniti di permessodi soggiorno e residenti nel Comu-

ne, presentano istanza e dichiara-no, sotto la propria responsabilità,o in alcuni casi, presentando ilmodello I.S.E.E., le condizionieconomiche del loro nucleo fami-liare.Emerge il problema dell' ita-lianizzazione linguistica chedovrebbe essere la più piena possi-bile; le condizioni linguistichedegli immigrati nel momento chearrivano nelle nostre città sono lepiù disparate. Molti extracomuni-tari posseggono un titolo di studiod'istruzione medio-superiore con-seguito nel paese di origine, e avolte conoscono più lingue, manon riescono a trovare una colloca-zione lavorativa adeguata alle lorocompetenze.Per gli adulti immigrati la preoc-cupazione più urgente è la ricercadi un lavoro e la pratica delle rela-

zioni con il paese ospite per cuispesso apprendono spontaneamen-te la lingua in ambito extrascolasti-co mentre alcuni frequentano uncorso di lingua italiana.Diversa è la situazione dei figlidegli immigrati che accedono allascuola nel paese d'immigrazione.E' importante prevedere unapprendimento dell'italiano piùcompiuto di quello dell'apprendi-mento spontaneo dei genitori. Su tali motivazioni e ai sensi dellalegge 286/98 il Comune di Viter-bo ha messo in atto negli anni2004 e 2005 il progetto “Sostegnoper l’apprendimento della linguaitaliana nelle scuole dell’obbligo”.Il progetto prevede all’inizio del-l’anno scolastico, per le scuole pri-marie e secondarie di primo grado,l’invio di una modulistica al fine di

I Servizi Sociali per gli extracomunitari nel comune di Viterbo

160

140

120

100

80

60

40

20

02004 2005

FREQUENZE ASILI NIDO

CONTRIBUTO LIBRISCOLASTICI

BORSE DI STUDIO

ESONERO ASILI NIDO

ESONERO MENSESCOLASTICHE

RICOVERO PRESSOSTRUTTURE

Grafico 1: Servizi forniti ai minori extracomunitari nel Comune di Viterbo

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conoscere il numero di alunni stra-nieri frequentanti e il livello dellaloro conoscenza della lingua italia-na. Successivamente con le scuoleinteressate vengono programmaticorsi individualizzati, in orario sco-lastico, adeguati alle conoscenzedei singoli alunni.I risultati raggiunti sono soddisfa-centi e le scuole auspicano la pro-secuzione di tali progetti.Il Comune di Viterbo dal mese digiugno 2004 ha attivato il progetto“Viterbo per i richiedenti asilo erifugiati” entrando a far parte dellarete territoriale del Sistema di pro-tezione per i richiedenti asilo erifugiati istituito dalla legge189/02.

Inizialmente il progetto è statofinanziato dal Fondo nazionale perle politiche e i servizi dell'asilo eprevede l'accoglienza di tre nucleifamiliari, per un massimo di 15persone, presso degli appartamentipresi in affitto nelle Città.I beneficiari del progetto possonoessere richiedenti asilo, rifugiati opersone in possesso del permessodi soggiorno per motivi umanitari.Ente gestore del progetto è l'ARCINuova Associazione-Comitatoprovinciale di Viterbo, che in data21 giugno 2004 ha stipulato unaconvenzione con il Comune diViterbo. Nel periodo dell'acco-glienza il progetto prevede l'eroga-zione di interventi di prima assi-

stenza a attività di orientamentosocio-sanitario, legale e al mondodel lavoro.In particolare i beneficiari del pro-getto sono accompagnati duranteil disbrigo delle pratiche legate allarichiesta di asilo, all'acquisizionedel libretto del servizio sanitarionazionale, presso tutti gli uffici egli sportelli del territorio funzionalial loro inserimento lavorativo.L'Assessorato alle Politiche Socialimette a disposizione per questoprogetto proprio personale specia-lizzato (assistente sociale), tutti iservizi e strutture attivi nel territo-rio comunale (asili nido, centriricreativi, soggiorni estivi, progettogiovani ecc..).

I Servizi Sociali per gli extracomunitari nel comune di Viterbo

Appendice Statistica

74

Appendice Statistica - Capitolo 5

Tab. 5.1: Servizi offerti agli extracomunitari dall'1/1/2004 al 31/12/2004

Fonte: Comune di Viterbo

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Appendice Statistica - Capitolo 5

Tab. 5.2: Servizi offerti agli extracomunitari dall'1/1/2005 al 31/12/2005

Fonte: Comune di Viterbo

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Appendice Statistica - Capitolo 5

Tab. 5.3: Altri servizi offerti agli extracomunitari dall'1/1/2004 al 31/12/2004

Fonte: Comune di Viterbo

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Appendice Statistica - Capitolo 5

Tab. 5.4: Altri servizi offerti agli extracomunitari dall'1/1/2005 al 31/12/20052

Fonte: Comune di Viterbo

2 I dati delle tabelle soprariportate sono stati raccolti con rilevazione manuale e cartacea

Capitolo 6

STRANIERI E DEVIANZAANALISI DEI DATI FORNITI DALLA

CASA CIRCONDARIALE DI VITERBO

C ome ogni gruppo socialeanche quello degli stra-neri extracomunitari pre-

senta problematiche legate all’or-dine e alla devianza. Una defini-zione soddisfacente di devianza fainevitabilmente riferimento alsistema sociale a all’inquadramen-to normativo che lo caratterizza.La devianza può essere in questocontesto definita come una viola-zione della norma sociale conconseguente attivazione di com-portamenti non conformi alleaspettative di ruolo, in pocheparole consiste nel mancatorispetto delle norme sociali istitu-zionalizzate. Ovviamente il con-cetto di devianza, date le premes-se, è molto relativo poiché legatoal contesto e al momento storicodi riferimento ed inoltre è estre-mamente variabile poiché assumedifferenti gradazioni a seconda deilimiti di tollerabilità che ciascunsistema sociale adotta relativa-mente alle diverse specie di “non-conformismo”. Alla devianza sono legate funzionipositive e negative. Essa può costi-tuire un elemento di disgregazionedel sistema sociale provocando cri-

si nell’identità sociale ed inducen-do a sistemi di controllo più rigi-di, ma può anche essere funziona-le per la società mettendo in evi-denza la necessità di un cambia-mento e fornendo le linee direzio-nali di tale trasformazione. Ladevianza si presenta quindi, contutta la sua ambivalenza, comeuna necessità funzionale per ilsistema sociale. Conseguentemente, il controllostatale è attivato per mantenereuno stato di equilibrio all’internodel tessuto sociale e può essereagevolmente definito come quel-l’insieme di processi mediante iquali la società e i gruppi che lacompongono influenzano la con-dotta dei membri singoli al fine diindirizzarli verso la conformitàalle norme del gruppo1. A questo punto ci troviamo inevi-tabilmente di fronte ad una realtàcaratteristica della nostra società,il carcere, istituzione realizzata perassolvere la doppia funzione:punitiva, che si esplica con lalimitazione della libertà del sog-getto che ha violato le regole dellaconvivenza sociale e rieducativaindirizzata verso la correzione del

cittadino con l’obiettivo di resti-tuirlo alla collettività trasformatoe socialmente riadattato. Perriprendere le parole di CesareBeccarla, tratte dall’opera Deidelitti e delle pene, pubblicata aLivorno nel 1764, il carcere servea far si che “ogni pena non sia unaviolenza di uno o di molti controun privato cittadino, dev’essereessenzialmente pubblica, pronta,necessaria, la minima delle possibilinelle date circostanze, proporziona-ta ai delitti, dettata dalle leggi”.Perqueste ragioni, è ovvio che l’Ordi-namento Penitenziario Italianoprevede i medesimi trattamentidetentivi sia per i rei autoctoni cheper quelli provenienti da altrenazionalità. Scendendo nel dettaglio della real-tà territoriale di riferimento, ossia,la Provincia di Viterbo, è possibileavviare un’analisi dei dati relativialla popolazione straniera presenteall’interno della Casa Circondaria-le di Viterbo.A fronte di un generale incremen-to della popolazione detenuta pre-sente all’interno del penitenziario,si registra, in corrispondenza deidati relativi agli stranieri, una cre-

79

1 Secondo quanto affermano Roucher e Warre.

costituiscono un gruppo socialemolto diversificato relativamentealla provenienza. Nel 2004 sicontavano 46 differenti naziona-lità di provenienza dei detenuti

mentre negli anni precedentiquesta quota non raggiungeva iquaranta paesi. Considerando nel dettaglio la cit-tadinanza dei detenuti stranieri2,

possiamo notare che la popola-zione straniera detenuta nel peni-tenziario di Viterbo provieneprincipalmente dalla Romania,seguita da Albania, Marocco e

80

scita continua negli anni ed undecremento significativo relativa-mente al dato corrispondente allarilevazione del 26 Aprile 2006. Ildecremento si associa, ovviamen-te, ad un ridimensionamento del-la percentuale di stranieri detenuti

rispetto al totale, numericamentesi passa da circa 41 stranieri ognicento detenuti ad una nuova con-dizione in cui gli stranieri si ridu-cono al 35% circa della popola-zione detenuta. Il grafico seguente evidenzia chia-

ramente l’andamento precedente-mente sottolineato. Circa i detenuti stranieri presentinel penitenziario in data 26 Apri-le 2006, è possibile inoltre affer-mare che essi provengono da 55differenti nazionalità e quindi

Stranieri e devianzaAnalisi dei dati forniti dalla Casa Circondariale di Viterbo

Tab. 1: Confronto dei dati sulla popolazione detenuta.

Fonte: Direzione Casa Circondariale di Viterbo

Periodo della rilevazione

Detenuti

Stranieri

700

600

500

400

300

200

100

0

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408

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660

229

291212

11/05/9

9

26/02/0

2

12/10/0

4

26/04/0

6Grafico 1: Detenuti ospitati negli anni dalla Casa Circondariale di Viterbo con evidenzasugli stranieri.

2 Vedi appendice statistica

81

Stranieri e devianzaAnalisi dei dati forniti dalla Casa Circondariale di Viterbo

Tab.2: Confronto dati su posizione giuridica detenuti stranieri.

Fonte: Direzione Casa Circondariale di Viterbo

Tunisia. Analizzando invece latipologia dei reati commessi è pos-sibile affermare che la pena piùdiffusa consiste nella violazionedella norma sugli stupefacenti,

seguono poi i reati contro la perso-na ed il patrimonio. Per scendere più nel dettaglio dellecaratteristiche del gruppo in esa-me, è possibile fornire uno spec-

chietto dei dati relativi alla posi-zione giuridica dei detenuti. Inrelazione a questi dati bisogna sot-tolineare che coloro che si trovanoin una posizione giuridica definiti-

va o ricorrente sono sottopostiall’osservazione scientifica dellapersonalità da parte dell’equipetrattamentale operante all’internodell’Istituto. Per i detenuti appel-lanti e giudicabili viene svoltaessenzialmente un’attività di soste-gno. Si dispone anche dei datirelativi alla presenza di tossicodi-pendenti e alcoldipendenti all’in-terno del penitenziario.

I dati evidenziano un incremento,fra il 2002 ed il 2004, di straniericon problematiche legate alladipendenza sia da stupefacenti cheda alcool. Fra il 2004 e il 2006 siassiste invece ad un decrementorelativamente alla tossicodipen-denza e ad una stabilità nell’alcol-dipendenza. Infine è rilevante for-nire una panoramica delle attivitàscolastiche attivate all’interno del

penitenziario3. Emerge con evi-denza l’incremento costante degliiscritti alle scuole elementari e laforte prevalenza di stranieri fra diessi. Bisogna però sottolineare chenegli anni la percentuale di stra-nieri iscritti rispetto al totaledecresce passando da circa il 94%nel 2001/2002, a circa il 75% nel2004 e si riduce ulteriormente acirca il 61% nel 2006.

Tab.3: Confronto dati su Tossicodipendenza e Alcoldipendenza fra italiani e stranieri negli anni.

Fonte: Direzione Casa Circondariale di Viterbo

3 Vedi appendice statistica

Appendice Statistica

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Appendice Statistica - Capitolo 6

Tab. 6.1: Detenuti stranieri suddivisi per Nazionalità.

Fonte: Direzione Casa Circondariale di Viterbo

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Appendice Statistica - Capitolo 6

Tab. 6.2: Attività culturali organizzate all’interno della Casa Circondariale di Viterbo.

Fonte: Comune di Viterbo

*) con la nuova organizzazione delle scuole dell’obbligo, non esiste più la netta distinzione tra scuole elementa-ri e scuole medie.#) i dati relativi alle scuole superiori sono riferiti all’anno scolastico 2005/06. Tale attività didattica è coordina-ta dagli Assistenti Volontari operanti all’interno dell’Istituto e, a causa delle difficoltà derivanti dall’individua-zione di un numero sufficiente di AA.VV. disponibili per lo svolgimento di tale attività, si è ritenuto necessarioconvogliare i docenti esclusivamente sul Reparto detentivo di A.S.Due detenuti di A.S. hanno conseguito il diploma di maturità presso l’Istituto Pedagogico di Viterbo e, stu-diando completamente da solo, anche un detenuto del Reparto di Massima Sicurezza.

BIBLIOTECA DETENUTI

MASCHILE: su 6.000 testi presenti, 500 sono in varie lingue (francese, spagnolo, inglese, tedesco e tra i testi dellabiblioteca sono stati inserite 40 copie del corano in lingua araba)

Per i detenuti stranieri di fede islamica sono stati approntati idonei locali ove gli stessi possono riunirsi in preghiera.

Finito di Stampare: Novembre 2006

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