GLI ESPERTI

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GLI ESPERTI. Sergio Arzeni direttore presso l’OCSE del Programma LEED Giuliano Cazzola esperto di problemi del lavoro e di politiche sociali e previdenziali Innocenzo Cipolletta presidente della UBS-Warburg (Italia) e della Marzotto - PowerPoint PPT Presentation

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GLI ESPERTI

Sergio Arzeni direttore presso l’OCSE del Programma LEED

Giuliano Cazzola esperto di problemi del lavoro e di politiche sociali e

previdenziali

Innocenzo Cipolletta presidente della UBS-Warburg (Italia) e della

Marzotto

Giuseppe Pennisi esperto di finanza pubblica e professore di Economia

dello Sviluppo

Maria Paola Potestio preside della Facoltà di Economia dell’Università

Roma Tre

Stefano Zamagni professore di Economia Politica all’Università di

Bologna

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EFFETTI DELL’ALLARGAMENTO SULL’ITALIA•Permarrà l’euroscetticismo (opposizione al nuovo

assetto europeo, critiche agli euroburocrati).

•Nuovo baricentro ad est: collegamento ai corridoi 5 ed 8 e ruolo dell’Italia nel Mediterraneo. Rischio isolamento nel Sud d’Italia.

•L’immigrazione proverrà dai nuovi Stati membri e dal Nord-Africa. La cultura simile sarà elemento di integrazione.

•Gli imprenditori italiani (soprattutto del Nord-Est): favorevoli ad aprire le frontiere interne all’Ue.

•La contrattazione collettiva sarà incentrata sulle differenziazioni salariali.

•Specializzazioni produttive: beni di consumo e macchine utensili.

•Investimenti in ricerca e innovazione.

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IL CONFRONTO SOCIALE•Il ruolo delle parti sociali sarà più rilevante che in altri

Paesi dell’Ue; tuttavia difficile convergenza, eccetto che sui temi della previdenza.

•Sindacati convergenti sulla tutela dei “nuovi lavoratori”, senza però la capacità di avvicinarli e organizzarli.

•Cresce l’erogazione dei servizi all’impiego a livello locale attraverso gli enti bilaterali (efficacia nell’orientamento, ma non nella promozione della previdenza integrativa e del collocamento).

•Articolo 18: aspre divisioni nel movimento sindacale e nel Centro-Sinistra.

•Referendum: si raggiungerà il quorum, con effetti smorzati sul quadro politico.

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MERCATO DEL LAVORO

•Crescita lenta dell’occupazione, a causa:

- della congiuntura economico-politica;

- di politiche dell’occupazione poco incisive.

•Il lavoro dipendente a tempo indeterminato continuerà ad incidere positivamente sul tasso di occupazione.

•Le nuove forme contrattualistiche:

- maggiore diffusione nella P.A. sia centrale che periferica;

- raggiungeranno un “tetto”, con una maggiore diffusione al Sud;

- favoriranno l’inserimento dei giovani in prima occupazione.

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POLITICHE DEL LAVORO•Politiche passive: minor peso, ma comunque una voce di

spesa rilevante.

•La riforma del mercato del lavoro interverrà sulla ridistribuzione della spesa:

- possibilità per le aziende di scegliere contratti più flessibili;- più tirocini formativi e meno contratti formazione lavoro;- più incentivi in tasca ai lavoratori.

•Le misure più efficaci: formazione per i soggetti deboli.

•Le misure meno efficaci: emersione delle imprese e del lavoro nero.

•Nonostante il decentramento, mancherà la completa regionalizzazione delle politiche del lavoro.

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FORMAZIONE E SERVIZI PER L’IMPIEGO•Formazione a basso valore aggiunto: scarsa integrazione

tra formazione e istruzione professionale. Esperienze di punta.

•Formazione promossa dal Fse a scarsa efficacia di occupabilità:

- mediocre progettazione;- formazione troppo teorica e slegata dalla realtà:- concentrazione delle iniziative nel Centro-Nord;- assenza di controlli e valutazioni sull’efficacia delle iniziative.

•Servizi per l’Impiego: aumentano i soggetti privati; enfasi sul non profit, grazie alla legge delega e all’implementazione della welfare society.

•Attori locali: efficacia nella promozione dell’occupazione e nell’erogazione dei servizi all’impiego. Marcate differenze tra Centro-Nord e Sud.