Gli elementi di sintesi della Proposta di PUG · urbana e gerarchia deisuoicentri 2. potenziare la...
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COMUNE DI SISSA TRECASALI
Verso il nuovo Piano Urbanistico Generale
CONSULTAZIONE PRELIMINARE (Art.44 LR.24/2017)
Gli elementi di sintesi della Proposta di PUG
Seduta di chiusuraMartedì 5 marzo 2019
Sede Comunale
ARCHITETTI GIANFRANCO PAGLIETTINI, LUCA PAGLIETTINI, FABIO CECI, RAFFAELLA GAMBINO, ALEX MASSARI, LAURA BRAGALINI, ENGEO SRL
Il percorso partecipativo nella prima fase di formazione del PUG
La proposta di Strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale
SCHEMA DI ASSETTO STRUTTURALE_STRATEGICO
La proposta di Strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale
SCHEMA DI ASSETTO DEL TERRITORIO URBANIZZATO
1. RAFFORZARE LACOMPETITIVITÀ URBANA,MIGLIORANDO ILFUNZIONAMENTO/QUALITÀ DELL’ARMATURAURBANA E GERARCHIADEI SUOI CENTRI
2. POTENZIARE LAQUALITÀ ERIORGANIZZARE LAFRUIBILITÀ DEI SISTEMIINSEDIATIVICONTENENDO ILCONSUMO DI SUOLO
3. POTENZIARE LAQUALITÀ, LAFUNZIONALITÀ E LAFRUIBILITÀ DELTERRITORIO RURALE
4. INCREMENTARE LACAPACITÀ DIADATTAMENTO E DIRESILIENZADELL'AMBIENTE E DELPAESAGGIO
1.1. Qualificare, potenziare e migliorare ilfunzionamento del sistema dei servizi edelle reti1.2 Migliorare l'accessibilità e sviluppo dellamobilità sostenibile1.3 Qualificare e potenziare i sistemiproduttivi esistenti
2.1 Conservare e valorizzazione i centristorici e i beni storici e le permanenze adessi legate2.2 Recuperare e riqualificare il tessutoedilizio nei territori urbani2.3 Rigenerare i tessuti e ridefinire i"margini urbani"
3.1 Valorizzare e qualificare le attività agricole
3.2 Qualificare il sistema insediativo diffuso3.3 Recuperare e valorizzare la struttura
del paesaggio agrario
4.1 Migliorare la funzionalità ecologica, potenziare la biodiversità e agevolare la
funzionalità dei servizi ecosistemici4.2 Riqualificare il patrimonio edilizio
esistente4.3 Integrare il sistema del verde alla rete
infrastrutturale, alle trasformazioni 4.4 Valorizzare i beni di interesse
documentario
1.1.a Definizione delle aree urbane1.1.b Qualificazione della fruibilità degli spazi pubblici1.1.c Individuazione delle principali relazioni territoriali1.2.a Adeguamento e collegamento alla rete sovralocale della viabilità esistente1.2.b Qualificazione del sistema della viabilità esistente1.2.c Qualificazione e potenziamento del sistema della mobilità ciclabile1.3.a Potenziamento del sistema produttivo esistente1.3.b Rigenerazione ex Zuccherificio Eridania1.3.c Riassetto del bacino estrattivo di Sissa
2.1.a Ridefinizione dei Centri storici e individuazione dei beni minori e di contesti daconservare2.1.b Armonizzazione della disciplina degli interventi di recupero2.1.c Individuazione di progetti di qualificazione delle aree pubbliche2.2.a Qualificazione morfologica e funzionale del tessuto urbano consolidato2.2.b Qualificazione morfologica con potenziamento delle dotazioni ecologiche2.2.c Riorganizzazione del tessuto urbano2.2.d Qualificazione edilizia del tessuto consolidato2.2.e Contenimento e qualificazione del tessuto discontinuo2.2.f Qualificazione del sistema dei servizi e specializzazione dei centri2.2.g Realizzazione di attrezzature rivolte alle Politiche abitative (ERS)2.3.a Individuazione delle aree di rigenerazione urbana
3.1.a Qualificazione dell'edificato rurale sparso3.1.b Ampliamento delle destinazioni funzionali3.2.a Contenimento e qualificazione del tessuto edilizio discontinuo lungo strada3.2.b Rilocalizzazione delle strutture agricole incongrue e/o non tradizionali (de-sealing)3.3.a Mantenimento e valorizzazione delle trame e delle specificità dei diversipaesaggi individuati3.3.b Mantenimento e valorizzazione delle tracce archeologiche
4.1.a Realizzazione dell’”Infrastruttura verde”4.1.b Formazione della rete ecologica di supporto all’infrastruttura verde4.1.c Potenziamento delle dotazioni ecologiche del territorio urbanizzato4.2.a Incentivazione della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente confunzione abitativa4.2.b Incentivazione della qualificazione del patrimonio produttivo4.3.a Integrazione del sistema delle dotazioni ecologiche ed ambientali ai processi ditrasformazione4.4.a Strutturazione del sistema di fruizione storico-culturale4.4.4 Strutturazione del sistema di fruizione paesaggistico-ambientale
Il percorso di definizione dei contenuti della StrategiaQUADRO STRATEGICO
OBIETTIVI PRINCIPALI OBIETTIVI SECONDARI AZIONI
Il percorso di definizione dei contenuti della Strategia
La schematizzazione grafica degli obbiettivi
Il percorso di definizione dei contenuti della Strategia
La schematizzazione grafica degli obbiettivi
Il percorso di definizione dei contenuti della Strategia
La schematizzazione grafica degli obbiettivi
Il percorso di definizione dei contenuti della Strategia
La schematizzazione grafica degli obbiettivi
Il percorso di definizione dei contenuti della Strategiadal quadro strategico allo schema di assetto
Il Quadro strategico individua obiettivi e azioni e la progettualità strategica del PUG esplicitando le relazioni con :• Apporto del processo partecipativo con la popolazione
• Ricadute nel PUG in termini di requisiti e prestazioni richieste• Condizionamenti della Struttura del territorio
• Criticità principali
RICADUTE NEL PUGRequisiti e prestazioni
CONDIZIONAMENTIPRIORITA’ AZIONIAZIONI
La proposta di Strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale
DALLA STRATEGIA ALLA DISCIPLINA
COMUNE DI SISSA TRECASALIVerso il nuovo PUG
LA STRUTTURA DELLA DISCIPLINA E LE PRIME DISPOSIZIONI PER GLI INTERVENTI
OBBIETTIVI E AZIONI DELLA STRATEGIA
DISPOSIZIONI DELLA DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI
Disposizioni generali
(Dimensione ordinaria e straordinaria)
Disposizioni per gli interventi diretti
(Dimensione ordinaria)
Strategia•Relazione della Strategia per la Qualità Urbana
ed Ecologico-Ambientale
•Schema Strutturale Strategico
•Schema di Assetto del Territorio Urbanizzato
Disciplina: elaborati costitutivi•Disposizioni normative per la disciplina degli interventi
•Progetto del territorio comunale (Disciplina degli• interventi diretti)
•Progetto del territorio urbanizzato (Disciplina degli interventi diretti)
STRUTTURA ELABORATI
Consolidamento, sviluppo, riqualificazione dei poli produttivi esistenti
RAFFORZAMENTO E QUALIFICAZIONE
Area industriale/artigianale di Corte sala
Area artigianale di San Quirico
CONSOLIDAMENTO E QUALIFICAZIONE
Area industriale New Fleur
Area industriale Ex Zuccherificio
RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE
Aree di Borgonovo in fregio al Fiume Taro
Area Ex Zamorani
Consolidamento e riqualificazione del sistema insediativo
AMBITO DI GRAMIGNAZZO
Tessuti da Qualificare
Interventi di qualificazione morfologica e funzionale
Interventi di completamento e ridefinizione morfologica e funzionale
Qualificazione del sistema dei servizi
Consolidamento e riqualificazione del sistema insediativo
AMBITO DI TORRICELLA
Tessuti da Qualificare
Interventi di qualificazione morfologica e funzionale
Interventi di completamento e ridefinizione morfologica e funzionale
Qualificazione del sistema dei servizi
Consolidamento e riqualificazione del sistema insediativo
AMBITO DI COLTARO
Tessuti da Qualificare
Interventi di qualificazione morfologica e funzionale
Interventi di completamento e ridefinizione morfologica e funzionale
Qualificazione del sistema dei servizi
Consolidamento e riqualificazione del sistema insediativo
AMBITO DEL CAPOLUOGO
Tessuti da Qualificare
Interventi di qualificazione morfologica e funzionale
Interventi di completamento e ridefinizione morfologica e funzionale
Qualificazione del sistema dei servizi
Consolidamento e riqualificazione del sistema insediativo
AMBITO DI RONCO CAMPO CANNETO
Tessuti da Qualificare
Interventi di qualificazione morfologica e funzionale
Interventi di completamento e ridefinizione morfologica e funzionale
Qualificazione del sistema dei servizi
Consolidamento e riqualificazione del sistema insediativo
AMBITO DI VIAROLO
Tessuti da Qualificare
Interventi di qualificazione morfologica e funzionale
Interventi di completamento e ridefinizione morfologica e funzionale
Qualificazione del sistema dei servizi
COMUNE DI SISSA TRECASALIVerso il nuovo PUG
LA STRUTTURA DELLA DISCIPLINA E LE DISPOSIZIONI PER GLI INTERVENTI
OBBIETTIVI E AZIONI DELLA STRATEGIA
DISPOSIZIONI DELLA DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI
Disposizioni generali: Ambiti e Schede Norma(Dimensione ordinaria e straordinaria)
Aree Progetto e Schede Norma(Dimensione straordinaria)
Disposizioni per gli interventi diretti
(Dimensione ordinaria)
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
Le Aree di Progetto strategico per la rigenerazioneurbana e territoriale
Si tratta di aree di intervento strategici ed esemplificativi degliobiettivi complessivi del PUG, su cui attivare approfondimentiprogettuali specifici.
Si tratta delle aree individuate sulle tavole PS1 e PS2 relativea: 1 - Progetto Golena
2 - Gramignazzo e la Porta di Taro
3 - Borgonovo
4 - Area ex Zamorani
5 - Aree centrali di Sissa
6 - Corte Sala
7 - Aree centrali di Trecasali
8 - Ex Zuccherificio
9 - Ronco Campo Canneto e il «Progetto Boschi»
12
3
4
5
6
7
8
9
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
1
1 - Progetto Golena
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
2
2 - Gramignazzo e la Porta di Taro
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
3
3 - Borgonovo
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
4
4 - Ex Zamorani
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
5
5 - Aree Centrali di Sissa
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
6
6 - Corte Sala
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
7
7 – Aree Centrali di Trecasali
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
8
8 – Ex Zuccherificio
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
9
9 – Ronco Campo Canneto e il «ProgettoBoschi»
Prestazioni di qualità urbana
Prestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesse
Parametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
DISPOSIZIONI PER LA PROMOZIONE DEL RIUSO E DELLA RIGENERAZIONE URBANA
AMBITO DI GRAMIGNAZZO: Scheda norma
AMBITO DI GRAMIGNAZZO: Scheda Area Progetto
Prestazioni di qualità urbanaPrestazioni di qualità ecologico-ambientale
Funzioni non ammesseParametri urbanistici di riferimento
Prescrizioni specifiche
Disposizioni Generali
Perimetro del TU, Ambiti Urbani Consolidati e Ambiti Specializzati per Attività produttiveArticolazione in Ambiti e disposizioni per la qualità urbana e degli spazi pubblici e per la qualità ecologico ambientale
Disposizioni per le Aree Progetto
Per la qualità urbana e degli spazi pubbliciPer la qualità ecologico ambientale
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI ACCORDI OPERATIVI
DISPOSIZIONI PER LA PROMOZIONE DEL RIUSO E DELLA RIGENERAZIONE URBANA
AMBITO DI GRAMIGNAZZO: Scheda norma
Disposizioni Generali
Perimetro del TU, Ambiti Urbani Consolidati e Ambiti Specializzati per Attività produttiveArticolazione in Ambiti e disposizioni per la qualità urbana e degli spazi pubblici e per la qualità ecologico ambientale
Disposizioni per gli interventi diretti
Articolazione in zoneUsi, parametri, modalità di intervento
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI INTERVENTI ORDINARI
AMBITO DI GRAMIGNAZZO: Zonizzazione
DISPOSIZIONI PER LA PROMOZIONE DEL RIUSO E DELLA RIGENERAZIONE URBANA
AMBITO DI SISSA: Scheda norma
Disposizioni Generali
Perimetro del TU, Ambiti Urbani Consolidati e Ambiti Specializzati per Attività produttiveArticolazione in Ambiti e disposizioni per la qualità urbana e degli spazi pubblici e per la qualità ecologico ambientale
Disposizioni per gli interventi diretti
Articolazione in zoneUsi, parametri, modalità di intervento
LE DISPOSIZIONI GENERALI DISCENDENTI DALLA STRATEGIA COME INDICAZIONI PER GLI INTERVENTI ORDINARI
AMBITO DI SISSA: Zonizzazione
Disposizioni GeneraliAmbiti ad alta vocazione agricola produttiva, Aree di valore naturale ed ambientale, Ambiti agricoli di rilievo paesaggistico
Disposizioni per la valorizzazione dell’attività agricola
Disposizioni per la valorizzazione delle attività compatibili con il territorio rurale
Disposizioni per favorire e incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente
Disposizioni per la valorizzazione del paesaggio e le risorse ecologico-ambientale presenti
DISPOSIZIONI PER LA TUTELA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE
Struttura meccanismo di recupero del patrimonio edilizio
Possibilità di recupero per tipo edilizio
Indicazioni specifiche per zoneIl ventaglio di usi per il recupero delle strutture recenti nella zona agricola delle frazioni
rivierasche, rivolto ad incentivare il riequilibrio territoriale
Riferimenti alle Linee guida per il recupero e la valorizzazione delle componenti tipologico-architettoniche di rilievo ed alle Linee guida per la tutela e valorizzazione del paesaggio
Le possibilità di trasferimento dei fabbricati «incongrui» che non rivestono particolare valore storico testimoniale
Disposizioni GeneraliAmbiti ad alta vocazione agricola produttiva, Aree di valore naturale ed ambientale, Ambiti agricoli di rilievo paesaggistico
Disposizioni per la valorizzazione dell’attività agricola
Disposizioni per la valorizzazione delle attività compatibili con il territorio rurale
Disposizioni per favorire e incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente
Disposizioni per la valorizzazione del paesaggio e le risorse ecologico-ambientale presenti
DISPOSIZIONI PER LA TUTELA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE
Rurali tradizionali di valore Rurali tradizionali non di valore Strutture agricole recenti
• All’esterno del TU• Per gli interventi ammessi dall’art.5
della LUR• Attraverso Accordo Operativo
• All’interno del TU• Per incrementare gli indici assegnati dalla
Disciplina per gli interventi edilizi diretti• Attraverso Permesso di Costruire Convenzionato
Infrastruttura verde
DISPOSIZIONI PER L’INCREMENTO DELLA RESILIENZA DEGLI INSEDIAMENTI E DEL TERRITORIO
Ambiti portanti della rete ecologica (corridoi principali PTCP)
Direttrici di connessione trasversale(corridoi ecologici secondari PTCP)
- Reti dei canali e macchie /filari arborei diffusi (stepping stone non urbanizzate PTCP)
Rete diffusa
Nodi ecologici strategici(nodi strategici PTCP)
Normativa degli Ambiti di valore ambientale e naturale
Progetto boschi
Rete verde urbana
Rete polivalente di fruizione
Normativa specifica per:
disciplina di PUG per RELorganizzazione
Normativa specifica
Normativa specifica per nodo
Infrastrutture specifiche
Normativa specifica in Ambiti ad alta vocazione della piana produttiva
DISPOSIZIONI PER L’INCREMENTO DELLA RESILIENZA DEGLI INSEDIAMENTI E DEL TERRITORIO
Ambiti portanti della rete ecologica (corridoi principali PTCP)
Fascia del Po
Fascia del Taro
Fascia delle Lorno e delle Risorgive
Disciplina specifica degli ambiti per:• Mantenimento della biodiversità dei nodi
di valore naturalistico esistenti dellaRiserva di Torrile, Bosco Maria Luigia,garzaia Zamorani, area dei Fontanili,foce Taro
• tutela dei caratteri naturalistici e delle funzioni degli habitat, gestione integrata degli ecosistemi acquatici, continuità della vegetazione ripariale
• contenimento delle trasformazioni sia edilizie che infrastrutturali , individuazione di misure compensative non inferiore al doppio per interventi eventuali
•Attuazione degli interventi in applicazione delle misure di conservazione previste per i SIC
• protezione della qualità e quantità delle acque
•promozione dei servizi legati alla fruizione del tempo libero, della conoscenza, della didattica e della formazione
• indicazioni per aree di prioritario atterraggio di interventi di compensazione di interventi legati ad AO
Luoghi che forniscono i principali servizi ecosistemici al comune
Ambiti di valore ambientale e naturale
disciplina di PUG per RELorganizzazione
Nodi ecologici strategici(nodi strategici PTCP)
Riserva di TorrileGarzaia Zamorani
Boschi di Maria LuigiaFoce Taro
Boschi di RigosaEx Cava Mucco
Risorgive di Viarolo
Infrastruttura verde
DISPOSIZIONI PER L’INCREMENTO DELLA RESILIENZA DEGLI INSEDIAMENTI E DEL TERRITORIO
disciplina di PUG
San Nazzaro, DugaraTrecasali, Ronco C.C:Viarolo
- Reti dei canali e macchie /filari arborei diffusi (stepping stone non urbanizzate PTCP)
Rete diffusa
disciplina di PUG per RELorganizzazione
Normativa specifica in Ambiti ad alta vocazione della piana produttivaNormativa per le direttrici
Direttrici di connessione trasversale(corridoi ecologici secondari PTCP)
Disciplina del TR i:- Azioni legate: potenziamento o formazione
vegetazione a filare o macchia isolata e vegetazione spondale canali, formazione di isole di rigenerazione e depurazione delle acque, bacini per fitodepurazione , creazione di canali sinuosi, aree allagate permanentemente (piccoli stagni), interventi per la fauna(posa reti antinutrie…) , acquisizione di piccole aree, diffuse da dedicare a servizi ecologici, incentivazione della ‘biodiversità agronomica’
- Attivazione di incentivi (fiscali..) legati a progetti condivisi con Consorzio e/o per la formazione di ulteriori connessioni trasversali
- Applicazione di misure di compensazione solo in caso di recuperi e/o trasformazione dall’agricolo
- Formazione di fasce tampone (incolti e boscate) da prescrivere nelle situazioni critiche
DISPOSIZIONI PER L’INCREMENTO DELLA RESILIENZA DEGLI INSEDIAMENTI E DEL TERRITORIO
- Progetto boschi
-Rete verde urbana
-Rete polivalente di fruizione
Infrastrutture specifiche
Progetto boschi:
Individuazione di aree agricole non edificabili che generano indici trasferibili , e possono disporre di quantità incrementali aggiuntive per gli agricoltori volte alla realizzazione delle aree anche con finalità produttive.Bosco Tibre I° stralcio della cispadana: costituisce misura di mitigazione/compensazione in sede di progettazione della CispadanaBosco Tibre II° costituisce misura di mitigazione/compensazione in sede di progettazione del secondo tratto da parte dell’ente autostradeBoschi di frazione:Aree che generano una capacità edificatoria da utilizzare per incrementare gli indici assegnati negli interventi all’interno del TU, in cambio della loro cessione al Comune. Non sono edificabili, salvo interventi di rigenerazione (con contestuale ridefinizione dei margini urbani).In caso monetizzazione/cessione o di trasferimento di diritti per incremento indici in aree interne al TU vanno con Permesso di Costruire Convenzionato e dispongono di una capacità assegnata pari a 0,1 mq/mq Possono essere coinvolte in interventi di rigenerazione urbana che si attuano attraverso Accordo Operativo. In tal caso la capacità edificatoria non è assegnata dalla Disciplina, ma da AO.
Bosco ottomulini si attua con le stesse modalità dei boschi di frazione
Normativa specifica
disciplina di PUG per RELorganizzazione
DISPOSIZIONI PER L’INCREMENTO DELLA RESILIENZA DEGLI INSEDIAMENTI E DEL TERRITORIO
- Progetto boschi
-Rete verde urbana
-Rete polivalente di fruizione
Infrastrutture specifiche
rete verde urbana
Verde urbano , disciplinato con norma prestazionale, che individui parametri minimi per zone urbane e/o da realizzare come dotazione , potenziabile con incentivi in caso di de sealing anche di aree asfaltate) organizzato in •Verde pubblico e verde pubblico per lo sport a bassa infrastrutturazione•Verde privato non trasformabile (parchi, giardini, aree arborate)Fasce o aree di mitigazione da formare con prescrizioni anche in relazione agli interventi ordinari, e/o con incentivi•Connessioni a verde urbane :•Viali urbani (strade alberate) integrano la dotazione esistente, vengono realizzati dalle ‘aree progetto’ , o su progetto pubblico o come dotazioni per interventi di ordinaria, sempre su progetto gestito dall’amministrazione •Rete dei percorsi urbani pedonali su sedimi esistenti a collegamento dellle aree per servizi da dotare di sistema del verde arboreo-arbustivo minimo, vengono realizzati dalle ‘aree progetto’ , o su progetto pubblico o come dotazioni per interventi di ordinariaProgetto parcheggi: aree a parcheggio da trasformare progressivamente mediante sostituzione delle pavimentazioni totalmente impermeabilii,anche con soluzioni totalmente a verde carrabile, dotazione di verde arboreo e di verde di arredo, da affincare come alternativa alle dotazioni necessarie per la gestione degli interventi ordinari.
Normativa specifica
disciplina di PUG per RELorganizzazione
DISPOSIZIONI PER L’INCREMENTO DELLA RESILIENZA DEGLI INSEDIAMENTI E DEL TERRITORIO
Normativa specifica
Disciplina per formazione pisteciclopedonali, sempre con dotazione averde, coerenti con le direttrici diconnessione trasversale, da normarecome dotazioni ecologiche in ordinariae/o da attuare con Progetti specifici diiniziativa pubblico-privata e/o dautilizzare come ricadute dicompensazioni in caso di AO.
Disciplina dei luoghi e delle mete:saranno oggetto di indicazionispecifiche prestazionali sia quandolegate a dotazioni esistenti, siaquando legate ad aree di progetto
rete polivalente di fruizione
disciplina di PUG per RELorganizzazione
- Progetto boschi
-Rete verde urbana
-Rete polivalente di fruizione
Infrastrutture specifiche
COMUNE DI SISSA TRECASALI
Verso il nuovo Piano Urbanistico Generale
CONSULTAZIONE PRELIMINARE (Art.44 LR.24/2017)
L’apporto della Valsat al percorso di definizione della Strategia e della
Disciplina
Le sintesi valutative
Analizza lo statoValuta le condizioni
Assumi il progetto di Piano
Verifica impatti e definisci misure
Analizza lo statoValuta le condizioni
Costruisci la strategia di piano verificando impatti e ricadute
definisci misure che supportano il progetto di piano
Monitora
Monitora
VALSAT PER IL DLGS 152/06
VALSAT PER PER LA LR24/17
VALSAT E LEGGE REGIONALE 24/17
VALSAT E LEGGE REGIONALE 24/17
F1c
Indagini preliminari sullo stato dell’ambiente: il quadro ambientale parte del Quadro Conoscitivo del PUGriconoscimento dei sistemi funzionali, delle strutture, delle situazioni di valore e critiche
valutazioni dello stato di funzionalità dei sistemi
Quadro dei condizionamenti: problemi, opportunità, prestazioni
F1F1aF1b
F1e
QV- Quadro conoscitivo
indicazioni per la definizione della strategia: individuazione degli obiettivi e delle azioni per perseguirliF2 F2a
Supporto e elaborazione
della Strategia
F1dSV -Sintesi
valutative e quadro dei
condizionamentiCondizionamenti del Contesto: direttive ambientali, previsioni sovra-ordinate- driving force
Coerenza interna tra strategia e determinazioni del PUG
F3a Alternative: confronto “scenari tendenziali” e proposta strategica del PUG
valutazione degli impatti per le Aree di Progetto strategico per la rigenerazione urbana e territoriale
Misure di mitigazione e compensazione
F4 F4a Monitoraggio del PUG : definizione degli indicatori per monitorare il raggiungimento degli obiettivi del piano
F3 F3bF3c
Valutazione di sostenibilità
del PUG
Monitoraggio
F3d
PROCESSO DI VALSAT
SV - SINTESI VALUTATIVE DEI SISTEMI FUNZIONALI
Individuazione dei sistemi di riferimento e delle relative componenti che costituiscono la struttura ambientalee territoriale del Comune
•ECOLOGICO-AMBIENTALE
•STORICO- PAESISTICO
•INSEDIATIVO-INFRASTRUTTURALE
Sono state definite per ogni sistema :
il riconoscimento degli elementi strutturali che connotano il territorio (art.35 comma 4, art 32)
l’individuazione le situazioni critiche che hanno determinato o possono determinare impatti
L’individuazione delle componenti da conservare e valorizzare
STRUTTURE CRITICITA’ VALORE
Riconoscimento delle strutture, dei sistemi e del valore
Sistema ecologico-ambientale
Riconoscimento delle strutture, dei sistemi e del valore
Sistema insediativo-infrastrutturale
Riconoscimento delle strutture, dei sistemi e del valore
Sistema storico -paesistico
Sintesi delle criticità
Sono state definite per ogni sistema :
ai fini della determinazione degli obiettivi di qualità ambientale (art 34 ) e paesaggistica (art 69 comma1)
QUADRO DEI CONDIZIONAMENTI PER LA STRATEGIA
Limiti alla trasformabilità sostenibile della città e del suo territorio
il riconoscimento degli elementi strutturali che connotano il territorio (art.35 comma 4, art 32)
l’individuazione le situazioni critiche che hanno determinato o possono determinare impatti
L’individuazione delle componenti da conservare e valorizzare
STRUTTURE CRITICITA’ VALORE
Elaborazioni cartografiche
DALLE SINTESI VALUTATIVE AL QUADRO DEI CONDIZIONAMENTI
Quadro dei condizionamenti per la strategia
Quadro dei condizionamenti per la strategia
DAL QUADRO DEI CONDIZIONAMENTI ALLA STRATEGIA: QUADRO STRATEGICO
La Valsat supporta la definizione delquadro degli obiettivi/azioni dellaSTRATEGIA
DAL QUADRO DEI CONDIZIONAMENTI
ALLASTRATEGIA
OBIETTIVI PRINCIPALI OBIETTIVI SECONDARI
AZIONI categorie normative territorializzate da declinare con specifiche per: incentivi, mitigazioni,
dotazioni ecologiche
1. Rafforzare la competitività urbana, migliorando il funzionamento e la qualità dell’armatura urbana e la gerarchia dei suoi centri
1.1. Qualificare, potenziare e migliorare il funzionamento del sistema dei servizi e delle reti
1.1a Definizione delle aree urbane
1.1.bQualificazione della fruibilità degli spazi pubblici
1.1.c Individuazione delle principali relazioni territoriali
1.2Migliorare l'accessibilità e sviluppo della mobilità sostenibile
1.2.a Adeguamento e collegamento alla rete sovralocale della viabilità esistente
1.2.b Qualificazione del sistema della viabilità esistente 1.2.c Qualificazione e potenziamento del sistema della mobilità ciclabile
1.3 Qualificare e potenziare i sistemi produttivi esistenti
1.3.a Potenziamento del sistema produttivo esistente 1.3.b Rigenerazione ex Zuccherificio Eridania1.3.c Riassetto del bacino estrattivo di Sissa
2. Potenziare la qualità eriorganizzare la fruibilitàdei sistemi insediativi,contenendo il consumo disuolo
2.1 Conservare e valorizzazione i centri storici e i beni storici e le permanenze ad essi legate
2.1.a Ridefinizione dei Centri storici e individuazione dei beni minori e di contesti da conservare
2.1.b Armonizzazione della disciplina degli interventi di recupero2.1.c
Individuazione di progetti di qualificazione delle aree pubbliche e degli spazi ad esse connessi.
2.2 Recuperare e riqualificare il tessutoedilizio nei territori urbani
2.2.a Qualificazione morfologica e funzionale del tessuto urbano consolidato (rif. art 33 c.3 lett.b e art.7 c.4 lett.b),
2.2.b Qualificazione morfologica con potenziamento delle dotazioni ecologiche del tessuto urbano consolidato rif. art 33 c.3 lett.b e art.7 c.4 lett.b),
2.2.c Riorganizzazione del tessuto consolidato di media densità2.2.d Rinnovamento edilizio del tessuto consolidato di media/bassa densità
2.2.e Contenimento e qualificazione del tessuto discontinuo ai margini delle aree urbane
2.2.f Potenziamento del tessuto discontinuo a medio‐bassa densità 2.2.g Qualificazione del sistema dei servizi e specializzazione dei centri 2.2.h Realizzazione di attrezzature rivolte alle Politiche abitative (ERS)
2.3 Rigenerare i tessuti e ridefinire i "margini urbani"
2.3.a Individuazione delle aree di rigenerazione urbana (rif. art 33 c.3 lett.a e art.7 c.4 lett.c),
2.3.b nuove urbanizzazioni nel territorio urbanizzato completamento (lotti isolati)
3. Potenziare la qualità, lafunzionalità e la fruibilitàdel territorio rurale
3.1 Valorizzare e qualificare le attività agricole3.1.a Qualificazione dell'edificato rurale sparso3.1.b Ampliamento delle destinazioni funzionali legate all'agricoltura
3.2 Qualificare il sistema insediativo diffuso,
3.2.a Contenimento e qualificazione del tessuto edilizio discontinuo lungo strada
3.2.b Rilocalizzazione delle strutture agricole incongrue e/o non tradizionali (desealing)
3.3 Recuperare e valorizzare la struttura delpaesaggio agrario
3.3.b Mantenimento e valorizzazione delle trame e delle specificità dei diversi paesaggi
3.3.a valorizzazione del sistema delle permanenze archeologiche in relazione alla struttura del territorio agricolo
4. Incrementare la capacità di adattamento e di resilienza dell'ambiente e del paesaggio
4.1 Migliorare la funzionalità ecologica,potenziare la biodiversità e agevolare lafunzionalità dei servizi ecosistemici
4.1.a Realizzazione dell’’Infrastruttura verde’ 4.1.b Formazione della rete ecologica di supporto all’infrastruttura verde 4.1.c
Potenziamento delle dotazioni ecologiche del territorio urbanizzato
4.2 Riqualificare il patrimonio edilizioesistente
4.2.a Incentivazione della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente con funzione abitativa, (rif.art 33 c.3 lett.b e art.7 c.4 lett.a)
4.2.b Incentivazione della qualificazione del patrimonio produttivo ad elevato impatto (rif. art 33 c.3lett.b e art.7 c.4 lett.a)
4.3 Integrare il sistema del verde alla reteinfrastrutturale, alle trasformazioni
4.3.a
Integrazione del sistema delle dotazioni ecologiche ed ambientali ai processi di trasformazione
4.4 Valorizzare i beni di interesse documentario
4.4.a Strutturazione del sistema di fruizione con la valorizzazione delle mete e la conservazione delle risorse
4.4.b Strutturazione del sistema di fruizione :organizzazione del sistema delle mete e dei luoghi,
obiettivi/azioni di progettualità
già attivate
obiettivi del territorio:…collegamento
dei due centri…..
QUADRO STRATEGICO
DAL QUADRO STRATEGICO ALLE DETERMINAZIONI PER DOTAZIONI TERRITORIALI
OBIETTIVI PRINCIPALI OBIETTIVI SECONDARI
AZIONI categorie normative territorializzate da declinare con specifiche per: incentivi, mitigazioni, dotazioni
ecologiche
1. Rafforzare la competitività urbana, migliorando il funzionamento e la qualità dell’armatura urbana e la gerarchia dei suoi centri
1.1. Qualificare, potenziare e migliorare il funzionamento del sistema dei servizi e delle reti
1.1a Definizione delle aree urbane
1.1.bQualificazione della fruibilità degli spazi pubblici
1.1.c Individuazione delle principali relazioni territoriali
1.2Migliorare l'accessibilità e sviluppo della mobilità sostenibile
1.2.a Adeguamento e collegamento alla rete sovralocale della viabilità esistente
1.2.b Qualificazione del sistema della viabilità esistente 1.2.c Qualificazione e potenziamento del sistema della mobilità ciclabile
1.3 Qualificare e potenziare i sistemi produttivi esistenti
1.3.a Potenziamento del sistema produttivo esistente 1.3.b Rigenerazione ex Zuccherificio Eridania1.3.c Riassetto del bacino estrattivo di Sissa
2. Potenziare la qualità eriorganizzare la fruibilità deisistemi insediativi,contenendo il consumo disuolo
2.1 Conservare e valorizzazione i centri storici e i beni storici e le permanenze ad essi legate
2.1.a Ridefinizione dei Centri storici e individuazione dei beni minori e di contesti da conservare
2.1.b Armonizzazione della disciplina degli interventi di recupero2.1.c Individuazione di progetti di qualificazione delle aree pubbliche e degli spazi ad esse connessi.
2.2 Recuperare e riqualificare il tessuto edilizio neiterritori urbani
2.2.a Qualificazione morfologica e funzionale del tessuto urbano consolidato (rif. art 33 c.3 lett.b e art.7 c.4 lett.b),
2.2.b Qualificazione morfologica con potenziamento delle dotazioni ecologiche del tessuto urbano consolidato rif. art 33 c.3 lett.b e art.7 c.4 lett.b),
2.2.c Riorganizzazione del tessuto consolidato di media densità2.2.d Rinnovamento edilizio del tessuto consolidato di media/bassa densità
2.2.e Contenimento e qualificazione del tessuto discontinuo ai margini delle aree urbane
2.2.f Potenziamento del tessuto discontinuo a medio‐bassa densità 2.2.g Qualificazione del sistema dei servizi e specializzazione dei centri 2.2.h Realizzazione di attrezzature rivolte alle Politiche abitative (ERS)
2.3 Rigenerare i tessuti e ridefinire i "margini urbani"
2.3.a Individuazione delle aree di rigenerazione urbana (rif. art 33 c.3 lett.a e art.7 c.4 lett.c),
2.3.b nuove urbanizzazioni nel territorio urbanizzato completamento (lotti isolati)
3. Potenziare la qualità, lafunzionalità e la fruibilità delterritorio rurale
3.1 Valorizzare e qualificare le attività agricole3.1.a Qualificazione dell'edificato rurale sparso3.1.b Ampliamento delle destinazioni funzionali legate all'agricoltura
3.2 Qualificare il sistema insediativo diffuso,
3.2.a Contenimento e qualificazione del tessuto edilizio discontinuo lungo strada
3.2.b Rilocalizzazione delle strutture agricole incongrue e/o non tradizionali (desealing)
3.3 Recuperare e valorizzare la struttura delpaesaggio agrario
3.3.b Mantenimento e valorizzazione delle trame e delle specificità dei diversi paesaggi
3.3.avalorizzazione del sistema delle permanenze archeologiche in relazione alla struttura del territorio agricolo
4. Incrementare la capacità di adattamento e di resilienza dell'ambiente e del paesaggio
4.1 Migliorare la funzionalità ecologica,potenziare la biodiversità e agevolare lafunzionalità dei servizi ecosistemici
4.1.a Realizzazione dell’’Infrastruttura verde’ 4.1.b Formazione della rete ecologica di supporto all’infrastruttura verde 4.1.c
Potenziamento delle dotazioni ecologiche del territorio urbanizzato
4.2 Riqualificare il patrimonio edilizio esistente
4.2.a Incentivazione della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente con funzione abitativa, (rif. art 33 c.3lett.b e art.7 c.4 lett.a)
4.2.b Incentivazione della qualificazione del patrimonio produttivo ad elevato impatto (rif. art 33 c.3 lett.b e art.7c.4 lett.a)
4.3 Integrare il sistema del verde alla reteinfrastrutturale, alle trasformazioni
4.3.a
Integrazione del sistema delle dotazioni ecologiche ed ambientali ai processi di trasformazione
4.4 Valorizzare i beni di interesse documentario
4.4.aStrutturazione del sistema di fruizione con la valorizzazione delle mete e la conservazione delle risorse
4.4.b Strutturazione del sistema di fruizione :organizzazione del sistema delle mete e dei luoghi,
individuazione dotazioni ecologiche
individuazione dotazioni territoriali
misure di riequilibrio ambientale
individuazione dotazioni ecologiche
misure di riequilibrio ambientale
La Valsat supporta l’individuazione degliinterventi e delle misure necessarie perrispondere agli obiettivi generali (art. 34c.1) di• riduzione delle pressioni,• miglioramento delle dotazioni territoriali• miglioramento della qualità di vita dei
cittadini
misure di riequilibrio ambientale
misure per la qualità
VALUTAZIONE DEL PUG: ‘SCENARI’ E ‘COERENZA’ NEL QUADRO DEL NUOVO PROCESSO
Scenari e strategia: lo “scenario tendenziale”
- diminuzione/aumento delle pressioni- aumento della resilienza delle componenti ambientali - sostegno alla vulnerabilità/sensibilità delle componenti - miglioramento delle dotazioni territoriali- miglioramento della funzionalità delle reti - miglioramento della fruibilità del territorio
Scenario che che individua le dinamiche prevedibili con l’attuazione delle previsioni vigenti di piano. Si rilevano:
Confronto dello Scenario tendenziale con la Strategia :a, significativa riduzione delle pressioni
……….diminuzione dei rischi e recupero delle situazioni critiche……
b, miglioramento qualitativo delle dotazioni ………con interventi diretti a
c. Miglioramento della qualità della vita aprendo a nuove opportunità…… e nuove dotazioni ambientali
Coerenza interna tra Strategia e Determinazioni del PUG
La verifica evidenzia quando la disciplina del PUG è:• efficace per raggiungere l’obbiettivo• non sufficientemente efficace• non adeguata a permettere il raggiungimento dell’obbiettivo
Nel rapporto disciplina /strategia possono essere proposte soluzioni migliorative che presuppongono Alternative per il raggiungimento degli obiettivi
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI E DELLE MISURE PER LE AREE DI TRASFORMAZIONE
La rispondenza del PUG alla Strategia -di cui alla precedente verifica - esclude ‘concettualmente’ che le azioni del PUG possano confliggere con gli obiettivi ambientali e quindi con le componenti ambientali coinvolte.
La valutazione degli impatti attiene esclusivamente alle azioni che presuppongono interventi di trasformazione territoriale che possono avere complessità e declinazioni diverse definibili mediante
Accordi Operativi
Indicazioni per le valutazioni da approfondire nelle Valsatdegli A.O.
1 - Progetto Golena2 - Gramignazzo e la Porta di Taro3 - Borgonovo4 - Area ex Zamorani5 - Aree centrali di Sissa6 - Corte Sala7 - Aree centrali di Trecasali8 - Ex Zuccherificio9 - Ronco Campo Canneto e il «Progetto Boschi»
Trasformazioni territoriali : le aree progetto
Misure per i requisiti e parametri prestazionali di mitigazione/ compensazione ambientale da porre alla base degli AO
COME SI ILLUSTRA LA VALSAT: IL DOCUMENTO DI VALSAT
IndiceL’indice evidenzia la necessaria coerenza del Documento di Valsat con i contenuti previsti del Dlgs152/06 Allegato IV e dalla DGR 173/2001
1. Processo di Valsat in relazione alla Legge regionale 24/17 ed ai contenuti e obiettivi del PUG (p.a, allegato VI)
2. Quadro conoscitivo e diagnostico : stato dell’ambiente e del territorio (p.b, allegato VI) 2.1 diagnosi del QC2.2.scenario tendenziale2.3 condivisione delle conoscenze e processo partecipativo
3. Sintesi valutative e condizionamenti 3.1 strutture, caratteri e funzionamento dei sistemi insediativo –infrastrutturale, ecologico-ambientale, paesistico-storico culturale (p.c, allegato VI) 3.2 Situazioni di particolare valore ambientale (comprese le aree tutelate) e paesaggistico (p.d, allegato VI)3.3 Situazioni critiche (p.d, allegato VI) 3.4 Condizionamenti del contesto: obiettivi ambientali (internazionali, nazionali e regionali), pianificazione sovraordinata e ‘driving force’ (p.e, allegato VI)
4. Strategia del PUG inerente il miglioramento della qualità urbana e la sostenibilità degli interventi (p.a, allegato VI) 4.1 individuazione degli obiettivi4.2 costruzione del quadro strategico4.3 Schema di assetto strutturale strategico
5. Valutazione del PUG5.1 Ragione delle scelte individuate: confronto tra Strategia proposta e lo “scenario tendenziale” (p.h, allegato VI) 5.2 Coerenza e efficacia delle misure adottate dal Piano rispetto gli obiettivi strategici : indicazioni migliorative5.3 Valutazione degli impatti e misure di mitigazione degli interventi trasformativi e delle aree di rigenerazione (schede per aree di intervento) (p.f/g, allegato VI)
6. Monitoraggio (p.h, allegato VI)
…un apposito rapporto ambientale e territoriale denominato “documento di Valsat ‘