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Gli alunni della classe quarta di polla capoluogo presentano Il progetto extracurriculare Pc a scuola “alla scoperta delle favoleANNO SCOLASTICO 2012/2013 L’insegnante coordinatrice:

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Gli alunni della classe quarta di polla capoluogo presentanoIl progetto extracurriculare Pc a scuola “alla scoperta delle favole”

ANNO SCOLASTICO 2012/2013L’insegnante coordinatrice:CANCRO MARIA CARMELA

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LA FAVOLAChe cos’è la favola?

La favola è un genere letterario molto antico e presente in tutte le civiltà.Il termine ”favola” deriva dal latino

“fabula” e significa narrazione.La favola ha la

caratteristica,attraverso una breve narrazione in prosa o in versi di

impartire insegnamenti morali, per permettere agli uomini di distinguere

il bene dal male.

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STRUTTURA DELLA FAVOLA

I personaggi , solitamente animali , che compaiono all’interno della favola sono sempre in numero limitato e rappresentano simbolicamente i caratteri, i vizi , le virtù . I caratteri che essi esprimono sono in netta contrapposizione tra loro. La

contrapposizione si risolve in un’unica scena ben definita. I protagonisti personificano l’ignoranza, la vanità, la malvagità oppure la saggezza, la

prudenza, l’astuzia, la tenacia . La rappresentazione è spesso amara . I furbi e i potenti spesso hanno la meglio sui deboli , sugli umili.

La morale della favola ha la funzione di insegnare al lettore quali sono i comportamenti da seguire e quali sono quelli da evitare .La morale può essere

esplicitata all’inizio e, più spesso, a conclusione della vicenda ,oppure può mancare del tutto ed essere implicita,sottintesa ma facilmente intuibile.

La struttura della favola è semplice ed è costituita da un solo episodio che si svolge in un breve arco di tempo.

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La lepre e la tartaruga

di Gianni Rodari

• Un bel giorno , la lepre e la tartaruga si misero d’accordo per andare nel bosco.

• La tartaruga si alzò per prima e svegliò la lepre:-Su comare,il bosco è lontano, è ora che ci avviamo.

• -Va pure avanti-,rispose la lepre.-Voglio fare ancora un pisolino. Tanto,una polentona come te,la raggiungo quando voglio.

• -Vedremo,vedremo-,disse la tartaruga,e pian piano si mise in cammino. Era già arrivata al margine del bosco, ma la lepre ancora non si vedeva.

• Ma ecco passare un fringuello,che gridò:-Tartaruga,hai sentito cos’è successo?La lepre dormiva nella sua tana,una volpe l’ha scovata e se l’è mangiata . Ormai è inutile che l’aspetti.

• -Povero leprotto -,disse allora la tartaruga,-essere svelto di zampe non serve a nulla a chi è duro di sonno.

• MORALE ESPLICITA ossia spiegata chiaramente.

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LA VOLPE E IL CORVO

Un corvo se ne stava appollaiato sul ramo di un albero stringendo col becco un pezzo di formaggio.Passava nelle vicinanze una volpe affamata e lo vide .Le venne l’acquolina in bocca e cercò il modo migliore per ingannare il corvo.L’ albero era alto:bisognava lavorare d’astuzia.-Come sei bello!-cominciò la volpe furbacchiona.-E che piume meravigliose hai!..Sono lucide e splendenti come la seta!Il corvo ascoltava compiaciuto muovendosi con grazia per farsi ammirare.-L’armonia del tuo corpo è fuori del comune!...E la tua testa è nobilissima!Il corvo non stava più in sé dalla gioia.-E la tua voce!...Oh,la tua voce è di sicuro più dolce di quella dell’usignolo … Fammela ascoltare !-Cra …cra…cra…!-gracchiò il corvo. E il formaggio gli cadde dal becco.-La volpe lo afferrò al volo e se lo mangiò in un boccone,lasciando il corvo vanitoso a bocca asciutta.--Caro corvo-gli disse allontanandosi,-se tu avessi anche un po’ di cervello, sicuramente saresti il migliore degli animali. -MORALE: NON FATEVI INGANNARE DAGLI ADULATORI

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Un topolino si divertiva a correre avanti e indietro sopra la schiena di un leone addormentato.All’improvviso il re degli animali si svegliò,afferrò il topino e stava per mangiarselo,quando il meschinello lo supplicò:-Pietà,signor leone!Ti scongiuro,non mi mangiare!...Lasciami libero!...- Perché dovrei risparmiarti?-chiese il leone.-Perché così un giorno ti potrò ricambiare il favore-spiegò il topetto.

Il grosso animale sorrise benevolmente e lo lasciò andare.Il giorno dopo il leone fu catturato e legato ad un albero con una corda robusta . I lacci erano stretti e vani gli sforzi della bestia per liberarsi.Dalla foresta lo udì il topolino che subito accorse . In fretta cominciò a rosicchiare la corda e in breve il leone fu liberato.-Hai visto che sono riuscito a ricambiare il favore? Ricordati che anche i piccoli possono risolvere grandi problemi e conoscono bene la riconoscenza.MORALE:I PICCOLI AMICI A VOLTE POSSONO ESSERE GRANDI AMICI.

Il leone e il topo

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il vento e il soleIl Vento e il Sole discutevano animatamente per definire chi fosse il più forte dei due.Alla fine si accordarono per una sfida .Il vincitore sarebbe stato dichiarato il più forte.-Vedi quel passante laggiù sulla strada?-chiese il Vento indicando un uomo che camminava ignaro del grave litigio.-Vediamo chi è più bravo a spogliarlo di tutti i suoi vestiti!-Accetto la sfida!Il Vento all’improvviso cominciò a soffiare con inaudita violenza . Il passante si riparò dietro un grosso albero, si strinse intorno al corpo il cappotto, si avvolse la sciarpa attorno al collo,calzò a fondo il cappello sul capo.Più il Vento aumentava la forza,più il passante si stringeva nelle sue vesti.Il Vento,sfinito,si diede per vinto e si rivolse al Sole:-Non ci sono riuscito . Ora tocca a te.-Amico mio,hai sbagliato tattica . Non devi usare la violenza,ma la persuasione . Guarda!Il Sole cominciò a risplendere sempre più intensamente .I suoi raggi giungevano sulla Terra di minuto in minuto più infocati.L’uomo cominciò a sentir caldo, sempre più caldo,e si coprì di sudore . Si tolse il cappello e la sciarpa e sbottonò il cappotto . Ma il caldo eccezionale ed improvviso non cessava . Lì vicino scorreva un torrente;l’uomo si liberò delle vesti e si tuffò nell’ acqua fresca.Il Sole si rivolse al Vento,felice di aver vinto la gara:-Ho avuto ragione:la persuasione ha sempre la meglio sulla violenza.La favola insegna che la gentilezza e la delicatezza sono spesso molto più efficaci della violenza.

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LA VOLPE E L’UVAUna volpe,a digiuno da più giorni,cercava qualcosa per placare la fame.Vide su un’alta vite un bel grappolo d’uva matura,pieno di acini grossi e succosi.-Finalmente ho trovato qualcosa di buono da mettere in bocca!-esclamò speranzosa.Spiccò un gran salto,ma non riuscì ad afferrare neanche un acino di quell’ottima uva.Provò di nuovo . Prese la rincorsa,saltò,allungò le zampe anteriori,ma … restò a bocca asciutta.La fame aumentava man mano che cresceva il dispetto.L’astuta bestiola tentò ancora . Raccolse tutte le sue forze e spiccò un salto eccezionale. Ma l’uva era lontana,sicura tra i pampini.-Meglio così- esclamò la volpe sfinita.-A me l’uva acerba proprio non piace!La favola è stata scritta per coloro che disprezzano a parole ciò che non possono avere.

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LA CICALA E LA FORMICAdi Jean de La Fontaine

• La cicala che imprudente

• tutta l’estate al sol cantò,• provveduta di niente• nell’inverno si trovò,• senza più un granello e senza• una mosca in la credenza.• Affamata e piagnucolosa• va a cercar della Formica• e le chiede qualche cosa,• qualche cosa in cortesia,• per poter fino alla prossima• primavera tirar via:• promettendo per l’agosto,• in coscienza l’animale,• interessi e capitale .• La Formica che ha detto• di prestar malvolentieri• le dimanda chiaro e netto:• “Che hai fatto fino a ieri?”• “Cara amica a dire il giusto• non ho fatto che cantare• tutto il tempo.”Brava ho gusto;• balla adesso,se ti pare.”• MORALE:CHI NULLA FA,NULLA

OTTIENE.

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ALLA FORMICAdi Gianni Rodari

• Chiedo scusa alla favola antica• se non mi piace l’avara

formica.• Io sto dalla parte della cicala• che il più bel canto non vende, • regala .

• RIVOLUZIONE• Ho visto una formica • in un giorno freddo e triste• donare alla cicala• metà delle sue provviste .

• Tutto cambia:le nuvole,• le favole,le persone …• La formica si fa generosa …• È UNA RIVOLUZIONE .

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L’OMO E LA SCIMMIADi trilussa

• L’ Omo disse a la Scimmia:• -Sei brutta,dispettosa:• ma come sei ridicola!• ma quanto sei curiosa!

• Quann’io te vedo,rido:• Rido nun se sa quanto!...• La Scimmia disse:-Sfido!• T’arissomijo tanto!• La morale della favola c’insegna,• che prima di prendere in giro • qualcuno (e il meglio è di non provarci• mai perché l’azione è brutta in sé),• bisogna pensarci bene per non correre• il rischio di trovare uno più spiritoso di noi,• che può facilmente esporci al ridicolo.

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Nicola P.

Siria

Giusep-pe C.

France-sca C.

Stefa-nia

Serena

Manuel

Laura

France-sco

Daniel

Giusep-pe D’A

Elena

Nicola L.

Berna-dett

Antonio

PietroC.

Pietro S.

Federi-ca

Rita

Fran-cesca A.

frFrancesca S.

Franco Gabriele