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Gli acidi grassi essenzialiGli acidi grassi essenziali
Omega 3 e Omega 6Omega 3 e Omega 6
Prof.ssa Tiziana Montalcini
Nutrizione Clinica
Università di Catanzaro
JAMA 1995; 274:1363Non affetti da malattia cv
Campione al momento dell’evento
(N Engl J Med 2002;346:1113-8
Senza malattia CV
Campione congelato
Physicians’ Healthy Study
Follow-up 17 aa; Matching fumo, età
Familiarità
Am J Clin Nutr 2003;77:319–25.
Gli acidi grassiGli acidi grassi Chimicamente sono catene acidiche, di lunghezza Chimicamente sono catene acidiche, di lunghezza
variabile; contengono un numero pari di atomi di carbonio. variabile; contengono un numero pari di atomi di carbonio. Possono essere saturi (nessun doppio legame) o insaturi Possono essere saturi (nessun doppio legame) o insaturi
(doppi legami)(doppi legami) Raramente sono acidi grassi liberi; si trovano incorporati Raramente sono acidi grassi liberi; si trovano incorporati
nelle varie classi lipidiche (principalmente trigliceridi, nelle varie classi lipidiche (principalmente trigliceridi, fosfolipidi, esteri del colesterolo, sfingolipidi, cere, alcoli fosfolipidi, esteri del colesterolo, sfingolipidi, cere, alcoli alifatici, ecc.) alifatici, ecc.)
Nel sangue come frazione libera (FFA) si ritrovano in Nel sangue come frazione libera (FFA) si ritrovano in concentrazione assai esigua (circa l’1,5% di tutti i lipidi concentrazione assai esigua (circa l’1,5% di tutti i lipidi circolanti). circolanti).
Biochimica degli Acidi GrassiBiochimica degli Acidi Grassi
Gli acidi grassi in parte derivano dalla Gli acidi grassi in parte derivano dalla dietadieta, cioè , cioè dalle sostanze grasse, in prevalenza trigliceridi, dalle sostanze grasse, in prevalenza trigliceridi, che introduciamo con gli alimenti (olio, burro, che introduciamo con gli alimenti (olio, burro, carni, formaggi, ecc.) e carni, formaggi, ecc.) e in parte vengono in parte vengono sintetizzati dall’organismosintetizzati dall’organismo. .
La biosintesi avviene principalmente a livello del La biosintesi avviene principalmente a livello del tessuto epatico e, in misura minore, in alcuni tessuto epatico e, in misura minore, in alcuni tessuti extraepatici (sistema nervoso centrale, tessuti extraepatici (sistema nervoso centrale, piastrine, neutrofili, miociti). piastrine, neutrofili, miociti).
La classificazione La classificazione La classificazione in base alla lunghezza ed al grado di La classificazione in base alla lunghezza ed al grado di
insaturazione. insaturazione. (a) acidi grassi a corta catena (SCFA) fino a 4 atomi di (a) acidi grassi a corta catena (SCFA) fino a 4 atomi di
carboniocarbonio(b) acidi grassi a catena media (MCFA) fino a 12 atomi di (b) acidi grassi a catena media (MCFA) fino a 12 atomi di
carbonio con funzione metabolica ed energeticacarbonio con funzione metabolica ed energetica
(c) acidi grassi a lunga catena (LCFA) fino a 18 atomi di (c) acidi grassi a lunga catena (LCFA) fino a 18 atomi di carbonio con un ruolo energetico, metabolico e strutturale carbonio con un ruolo energetico, metabolico e strutturale a loro volta classificabili in:a loro volta classificabili in:
Classificazione -2Classificazione -2 c1) LCFA saturi di cui fanno parte c1) LCFA saturi di cui fanno parte sia i trigliceridi sia i trigliceridi
di deposito sia i componenti strutturali di di deposito sia i componenti strutturali di membranamembrana; ;
c2) LCFA c2) LCFA monoinsaturimonoinsaturi ( (acido oleicoacido oleico 18:1 ω-9) 18:1 ω-9) con funzione ipocolesterolemizzante; con funzione ipocolesterolemizzante;
c3) LCFA c3) LCFA polinsaturi polinsaturi che include AGE- essenziali che include AGE- essenziali (acido (acido linoleicolinoleico e e linolenico)linolenico)
d) acidi grassi a catena molto lunga da 20 atomi d) acidi grassi a catena molto lunga da 20 atomi di carbonio in poi (ω-3, ω-6, ω-9) e loro derivati di carbonio in poi (ω-3, ω-6, ω-9) e loro derivati prostaglandine, trombossani e leucotrieni. prostaglandine, trombossani e leucotrieni.
FontiFonti
Gli acidi grassi saturiGli acidi grassi saturi possono derivare dalla dieta possono derivare dalla dieta Gli acidi grassi Gli acidi grassi monoinsaturi monoinsaturi i più abbondanti nel i più abbondanti nel
mondo animale sono l’acido oleico (18:1 ω-9) e mondo animale sono l’acido oleico (18:1 ω-9) e l’acido palmitoleico (16:1 ω-7) l’acido palmitoleico (16:1 ω-7)
PolinsaturiPolinsaturi: Doppi legami possono essere inseriti : Doppi legami possono essere inseriti in un acido grasso monoinsaturo ad opera di in un acido grasso monoinsaturo ad opera di desaturasi in genere presenti nel mondo animale. desaturasi in genere presenti nel mondo animale.
Gli animali non posseggono però desaturasi per Gli animali non posseggono però desaturasi per inserire doppi legami oltre il nono-decimo atomo di inserire doppi legami oltre il nono-decimo atomo di carbonio,carbonio,
Ne consegue che negli ac polinsaturi tutti i doppi Ne consegue che negli ac polinsaturi tutti i doppi legami sono situati nella legami sono situati nella porzione carbossilicaporzione carbossilica della molecola (acidi grassi polinsaturi non della molecola (acidi grassi polinsaturi non essenziali )essenziali )
Gli acidi grassi essenzialiGli acidi grassi essenziali Gli acidi grassi essenziali sono generalmente suddivisi in Gli acidi grassi essenziali sono generalmente suddivisi in
due classi, ω-3 ed ω-6, a seconda della posizione del loro due classi, ω-3 ed ω-6, a seconda della posizione del loro primo doppio legame nella porzione metilicaprimo doppio legame nella porzione metilica della della molecola. molecola.
I capostipiti sono I capostipiti sono l’acido α-linolenico (18:3 ω-3) e l’acido l’acido α-linolenico (18:3 ω-3) e l’acido linoleico (18:2 ω-6) entrambi di origine vegetale, non linoleico (18:2 ω-6) entrambi di origine vegetale, non sintetizzati. sintetizzati.
I microsomi epatici e cerebrali posseggono la capacità di I microsomi epatici e cerebrali posseggono la capacità di allungare e desaturare ulteriormente gli acidi grassi allungare e desaturare ulteriormente gli acidi grassi capostipite forniti con la dietacapostipite forniti con la dieta, formando attraverso una , formando attraverso una serie alternata di desaturazioni ed allungamenti serie alternata di desaturazioni ed allungamenti gli acidi gli acidi grassi polinsaturi a catena lunga da cui si formano gli grassi polinsaturi a catena lunga da cui si formano gli eicosanoidieicosanoidi e i mattoni costituenti le membrane cellulari e e i mattoni costituenti le membrane cellulari e mitocondriali. mitocondriali.
Caratteristiche biochimiche, biochimico-cliniche ed Caratteristiche biochimiche, biochimico-cliniche ed azioni biologiche degli Acidi grassi azioni biologiche degli Acidi grassi ωω-3 ed -3 ed ωω-6-6
L’acido linoleico e l’acido α-linolenico, sono acidi grassi L’acido linoleico e l’acido α-linolenico, sono acidi grassi essenziali, in quanto essenziali, in quanto l’organismo umano non è in grado di l’organismo umano non è in grado di sintetizzarli da altri acidi grassi.sintetizzarli da altri acidi grassi. Gli acidi grassi ω-6 ed ω-3 Gli acidi grassi ω-6 ed ω-3 sono sono componenti fondamentali delle membranecomponenti fondamentali delle membrane plasmatiche; inoltre, la loro trasformazione metabolica dà plasmatiche; inoltre, la loro trasformazione metabolica dà origine agli origine agli eicosanoidi, che sono importanti mediatorieicosanoidi, che sono importanti mediatori di di numerose reazioni cellulari. Prostaglandine, trombossani e numerose reazioni cellulari. Prostaglandine, trombossani e leucotrieni derivano tutti dal metabolismo degli acidi grassi leucotrieni derivano tutti dal metabolismo degli acidi grassi ω-6 ed ω-3 attraverso reazioni catalizzate dagli enzimi ω-6 ed ω-3 attraverso reazioni catalizzate dagli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi. ciclossigenasi e lipossigenasi.
L’enzima.-6-desaturasi rappresenta una barriera L’enzima.-6-desaturasi rappresenta una barriera per ambedue le serie ω-6 ed ω-3 per ambedue le serie ω-6 ed ω-3
L’attività catalitica dell’enzima è inibita o bloccata L’attività catalitica dell’enzima è inibita o bloccata da: da:
grassi saturi, acidi grassi trans, l’iperglicemia, grassi saturi, acidi grassi trans, l’iperglicemia, l’alcool, l’invecchiamento, l’adrenalina (azione l’alcool, l’invecchiamento, l’adrenalina (azione mediata da β-recettori), i glucocorticoidi, una dieta mediata da β-recettori), i glucocorticoidi, una dieta ipoproteica, i virus oncogeni, le radiazioni ipoproteica, i virus oncogeni, le radiazioni ionizzanti. ionizzanti.
Quindi si riduce la sintesi di ω-6 ed ω-3 Quindi si riduce la sintesi di ω-6 ed ω-3
FontiFonti l’acido α-linolenico ( vegetali a foglia verde, nei l’acido α-linolenico ( vegetali a foglia verde, nei
legumilegumi, nella frutta secca, , nella frutta secca, nelle nocinelle noci, in alcuni , in alcuni oli oli come quelli di lino e di soiacome quelli di lino e di soia, nell’estratto di colza o , nell’estratto di colza o ravizzone) ravizzone)
trasformato trasformato in in EPA e DHAEPA e DHA effetti biologici nel effetti biologici nel cervello, della retinacervello, della retina e delle e delle
gonadi e che esplicano una azione protettiva nei gonadi e che esplicano una azione protettiva nei confronti del processo aterosclerotico e confronti del processo aterosclerotico e dell’insorgenza di malattie cardio-vascolari.dell’insorgenza di malattie cardio-vascolari.
l’acido eicosapentaenoico o EPA (20:5 ω-3), l’acido l’acido eicosapentaenoico o EPA (20:5 ω-3), l’acido docosaesaenoico o DHA (22:6 ω-3). docosaesaenoico o DHA (22:6 ω-3).
EPA e DHA sono i più importanti acidi grassi a EPA e DHA sono i più importanti acidi grassi a lunga catena della serie ω-3 e svolgono lunga catena della serie ω-3 e svolgono nell’organismo umano funzioni strutturali e nell’organismo umano funzioni strutturali e funzionali. funzionali.
Il DHA funzione strutturale; presente nei fosfolipidi dei Il DHA funzione strutturale; presente nei fosfolipidi dei sinaptosomi sinaptosomi cerebrali, nella retinacerebrali, nella retina e nei fosfolipidi dei canali e nei fosfolipidi dei canali intramembrana del sodio. ruolo importante nello sviluppo e intramembrana del sodio. ruolo importante nello sviluppo e nella maturazione cerebrale, dell’apparato riproduttivo e del nella maturazione cerebrale, dell’apparato riproduttivo e del tessuto retinico. tessuto retinico.
L’EPA è il principale precursore delle prostaglandine della L’EPA è il principale precursore delle prostaglandine della serie 3, le quali posseggono una importante attività serie 3, le quali posseggono una importante attività antiaggregante piastrinica. antiaggregante piastrinica.
precursore di prostaglandine PGI3; la produzione di precursore di prostaglandine PGI3; la produzione di leucotrieni B5 (molto meno infiammatori rispetto ai leucotrieni B5 (molto meno infiammatori rispetto ai leucotrieni B4), l’attività fibrinolitica; la deformazione degli leucotrieni B4), l’attività fibrinolitica; la deformazione degli eritrociti; l’aumento delle HDL. (antiinfiammatorio, eritrociti; l’aumento delle HDL. (antiinfiammatorio, antiaggregante)antiaggregante)
FUNZIONI AGE
FUNZIONI AGE
Una diminuzione o assenza di acidi grassi ω-3Una diminuzione o assenza di acidi grassi ω-3 comporta una maggiore produzione di acido comporta una maggiore produzione di acido arachidonico, arachidonico, un aumento dell’aggregazione un aumento dell’aggregazione piastrinica e la formazione di trombossanipiastrinica e la formazione di trombossani, un , un aumento dell’attività dei macrofagi, una aumentata aumento dell’attività dei macrofagi, una aumentata formazione di interleuchina 1, di leucotrieni 4, del formazione di interleuchina 1, di leucotrieni 4, del PAF un incremento delle LDL, delle VLDL, dei PAF un incremento delle LDL, delle VLDL, dei trigliceridi e della viscosità ematica. trigliceridi e della viscosità ematica.
Omega- 6Omega- 6
Precursore è Precursore è l’acido linoleicol’acido linoleico (18:2 ω-6), cui (18:2 ω-6), cui deriva l’acido deriva l’acido arachidonicoarachidonico (20:4 ω-6). (20:4 ω-6).
l’acido l’acido linoleico è presente negli oli di semilinoleico è presente negli oli di semi; ; l’acido arachidonico è tipico del mondo l’acido arachidonico è tipico del mondo animale essendo un prodotto di conversione animale essendo un prodotto di conversione dell’acido linoleico. dell’acido linoleico.
Omega-6Omega-6 L’acido arachidonico è presente nei fosfolipidi di L’acido arachidonico è presente nei fosfolipidi di
membranamembrana ed è importante, nello sviluppo ed è importante, nello sviluppo embrionale e nell’accrescimento del bambino, embrionale e nell’accrescimento del bambino, produce le prostaglandine della serie 2 , produce le prostaglandine della serie 2 , trombossano A2trombossano A2 ad ad attività pro-infiammatoria e attività pro-infiammatoria e aggregante piastrinica .aggregante piastrinica .
Dall’acido arachidonico Dall’acido arachidonico tramite la via tramite la via lipossigenasica si formano i leucotrienilipossigenasica si formano i leucotrieni, che hanno , che hanno una azione broncocostrittrice– Slow Reacting una azione broncocostrittrice– Slow Reacting Substance of Anaphylaxis). Substance of Anaphylaxis).
Effetti finaliEffetti finali gli acidi grassi ω-3 (EPA) formano prostaglandine della gli acidi grassi ω-3 (EPA) formano prostaglandine della
serie 3 e leucotrieni della serie 5 riducono i processi serie 3 e leucotrieni della serie 5 riducono i processi infiammatori, provocano vasodilatazione e riducono la infiammatori, provocano vasodilatazione e riducono la broncocostrizione. broncocostrizione.
Il fabbisogno giornaliero degli acidi grassi ω-3 EPA e DHA Il fabbisogno giornaliero degli acidi grassi ω-3 EPA e DHA è di 1 g al giorno (circa lo 0,5% delle calorie totali) mentre è di 1 g al giorno (circa lo 0,5% delle calorie totali) mentre per l’acido γ-linoleico ω-6 è di 560 mg al giorno (circa lo per l’acido γ-linoleico ω-6 è di 560 mg al giorno (circa lo 0,25% delle calorie totali). In condizioni di alterato 0,25% delle calorie totali). In condizioni di alterato assorbimento è consigliabile raddoppiare le dosi. assorbimento è consigliabile raddoppiare le dosi.
Note di Patologia Note di Patologia Una diminuzione di acidi grassi ω-6 Una diminuzione di acidi grassi ω-6
comporta lesioni della cute, anemia, comporta lesioni della cute, anemia, aumento dell’aggregazione piastrinica, aumento dell’aggregazione piastrinica, trombocitopenia, steatosi epatica, ritardata trombocitopenia, steatosi epatica, ritardata cicatrizzazione delle ferite, una aumentata cicatrizzazione delle ferite, una aumentata suscettibilità alle infezioni, diarrea e ritardo suscettibilità alle infezioni, diarrea e ritardo di crescita nell’età evolutiva.di crescita nell’età evolutiva.
Note di Patologia-2Note di Patologia-2
Una diminuzione di acidi grassi ω-3 è Una diminuzione di acidi grassi ω-3 è caratterizzata da sintomi neurologici, ridotta caratterizzata da sintomi neurologici, ridotta acuità visiva, lesioni cutanee, ritardi di acuità visiva, lesioni cutanee, ritardi di crescita, riduzione della capacità di crescita, riduzione della capacità di apprendimento, elettroretinogramma apprendimento, elettroretinogramma anormale. anormale.
Acidi grassi Acidi grassi ωω-3 ed -3 ed ωω-6 nella prevenzione e -6 nella prevenzione e nella terapia nella terapia
1)1)prevenzione di malattie cardio-vascolari e dei fattori di rischio per l’aterosclerosi;
2)prevenzione e terapia di patologie immunoallergiche e cutanee;
3) patologie congenite del metabolismo quali l’Adrenoleucodistrofia e la fenilchetonuria
Studi recenti indicano che regimi dietetici ricchi di Studi recenti indicano che regimi dietetici ricchi di acido α-linolenico determinino una riduzione della acido α-linolenico determinino una riduzione della mortalità cardio-vascolare, in particolare della mortalità cardio-vascolare, in particolare della morte improvvisa e delle recidive di infarto morte improvvisa e delle recidive di infarto miocardico, senza influenzare colesterolemia e miocardico, senza influenzare colesterolemia e pressione arteriosa, fattori classici di rischio pressione arteriosa, fattori classici di rischio coronarico. coronarico.
Nella dermatite atopica soprattutto nell’età Nella dermatite atopica soprattutto nell’età infantile. infantile.
l’importanza degli acidi grassi insaturi ω-3 e ω-6 l’importanza degli acidi grassi insaturi ω-3 e ω-6 sono le neoplasie della mammella, del colon, della sono le neoplasie della mammella, del colon, della prostata, artriti, disturbi mentali, disturbi della vista, prostata, artriti, disturbi mentali, disturbi della vista, patologie immuni. patologie immuni.
Acidi grassi Acidi grassi ωω-3 ed -3 ed ωω-6 e nutrizione artificiale -6 e nutrizione artificiale la la somministrazione orale porta alla incorporazione degli acidi somministrazione orale porta alla incorporazione degli acidi
grassi ω-3 nelle membrane cellulari solo dopo una dieta di grassi ω-3 nelle membrane cellulari solo dopo una dieta di parecchie settimaneparecchie settimane, mentre la somministrazione , mentre la somministrazione parenterale porta a questo risultato entro pochi giorni. parenterale porta a questo risultato entro pochi giorni.
Un apporto di acidi grassi essenziali ω-3 ed ω-6 è Un apporto di acidi grassi essenziali ω-3 ed ω-6 è particolarmente indicata nei prematuri e nei neonati di particolarmente indicata nei prematuri e nei neonati di basso peso alla nascita, in considerazione che l’organismo basso peso alla nascita, in considerazione che l’organismo ha a disposizione solo scarse risorse endogene per la ha a disposizione solo scarse risorse endogene per la rapida crescita in peso. rapida crescita in peso.
Inoltre, nel periodo perinatale la capacità di sintetizzare Inoltre, nel periodo perinatale la capacità di sintetizzare acidi grassi insaturi a catena lunga dai loro precursori è acidi grassi insaturi a catena lunga dai loro precursori è ridotta. L’arricchimento della alimentazione con acidi grassi ridotta. L’arricchimento della alimentazione con acidi grassi insaturi ω-3 ed ω-6 porta ad una normalizzazione della insaturi ω-3 ed ω-6 porta ad una normalizzazione della concentrazione di acidi grassi nei fosfolipidi e si correla con concentrazione di acidi grassi nei fosfolipidi e si correla con un migliore sviluppo cerebrale e delle funzioni visive. un migliore sviluppo cerebrale e delle funzioni visive.
Immuno-terapiaImmuno-terapia
I pazienti con malattie caratterizzate da una I pazienti con malattie caratterizzate da una componente infiammatoria sembra che componente infiammatoria sembra che traggano buoni benefici dalla traggano buoni benefici dalla somministrazione di acidi grassi ω-3, grazie somministrazione di acidi grassi ω-3, grazie agli effetti antinfiammatori ed agli effetti antinfiammatori ed immunomodulatori oltre all’effetto immunomodulatori oltre all’effetto antiaggregante e vasodilatatore con antiaggregante e vasodilatatore con aumento della perfusione microvascolare aumento della perfusione microvascolare con riduzione del rischio trombotico. con riduzione del rischio trombotico.
I pazienti che possono, dunque, beneficiare della I pazienti che possono, dunque, beneficiare della somministrazione parenterale di acidi grassi ω-3 somministrazione parenterale di acidi grassi ω-3 sono oltre ai (1) post-traumatizzati e post-chirurgici sono oltre ai (1) post-traumatizzati e post-chirurgici quelli con: (2) sepsi e Sindrome di Risposta quelli con: (2) sepsi e Sindrome di Risposta Infiammatoria Sistemica (SIRS); (3) rischio di Infiammatoria Sistemica (SIRS); (3) rischio di processi infiammatori intensi; (4) funzione processi infiammatori intensi; (4) funzione immunitaria compromessa; (5) malattie immunitaria compromessa; (5) malattie infiammatorie dell’intestino (colite ulcerosa e infiammatorie dell’intestino (colite ulcerosa e morbo di Crohn); (6) funzione polmonare morbo di Crohn); (6) funzione polmonare compromessa (scompenso polmonare acuto o compromessa (scompenso polmonare acuto o cronico); (7) trapianto renale; (8) patologie cronico); (7) trapianto renale; (8) patologie cutanee infiammatorie (psoriasi, eczema atopico); cutanee infiammatorie (psoriasi, eczema atopico); (9) patologia caratterizzata da grave stress (9) patologia caratterizzata da grave stress metabolico. metabolico.
Gli acidi grassi ω-3 ed ω-6 presentano nella loro Gli acidi grassi ω-3 ed ω-6 presentano nella loro struttura doppi legami con tendenza ad struttura doppi legami con tendenza ad autoossidarsi sia durante la conservazione che autoossidarsi sia durante la conservazione che nell’organismo; l’ossidazione può essere nell’organismo; l’ossidazione può essere prevenuta efficacemente aggiungendo un prevenuta efficacemente aggiungendo un antiossidante come la vitamina E (la riduzione dei antiossidante come la vitamina E (la riduzione dei livelli di ac arachidonico nei campioni conservati è livelli di ac arachidonico nei campioni conservati è indice di ossidazione)indice di ossidazione)
Dosaggio nei fluidi biologici (sangue intero) e nei Dosaggio nei fluidi biologici (sangue intero) e nei tessuti (membrane GRossi) con metodiche tessuti (membrane GRossi) con metodiche affidabili per sensibilità e specificità (gas-affidabili per sensibilità e specificità (gas-cromatografia) cromatografia)
Un’aumentata assuzione di EPA e Un’aumentata assuzione di EPA e DHA comporta:DHA comporta:
Arricchimento delle membrane cellulari a spese Arricchimento delle membrane cellulari a spese dell’AA (anche miocardio)dell’AA (anche miocardio)
Inibizione, per competizione, degli enzimi Cox e Inibizione, per competizione, degli enzimi Cox e LOX LOX
Produzione di PG serie 3 (PG3, trombossano Produzione di PG serie 3 (PG3, trombossano A3), leucotrieni serie 5A3), leucotrieni serie 5
Interferferenza con la sintesi dellìAA dal Interferferenza con la sintesi dellìAA dal precursore ALprecursore AL
Modulazione canali ioniciModulazione canali ionici
Azioni antitrombotiche-antiinfiammatorieAzioni antitrombotiche-antiinfiammatorieantiaritmicheantiaritmiche
Bibliografia Bibliografia 1) Agostoni C, Bruzzese MG: Gli acidi grassi: classificazione biochimica e funzionale. Ped. Med. Chir. 1) Agostoni C, Bruzzese MG: Gli acidi grassi: classificazione biochimica e funzionale. Ped. Med. Chir.
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17) Willett WC: Specific fatty acids and risk of breast and prostate cancer: dietary intake. Am. J. Clin. 17) Willett WC: Specific fatty acids and risk of breast and prostate cancer: dietary intake. Am. J. Clin. Nutr. 1997; 66: 1557-1563. Nutr. 1997; 66: 1557-1563.
E’ la dieta delle popolazioni costiere E’ la dieta delle popolazioni costiere dell’area mediterranea, variamente dell’area mediterranea, variamente influenzata da abitudini alimentari influenzata da abitudini alimentari locali, Greco-Latine ed Arabe.locali, Greco-Latine ed Arabe.
Definizione di Dieta MediterraneaDefinizione di Dieta Mediterranea
Abbondanza di alimenti di origine vegetale Abbondanza di alimenti di origine vegetale (Frutta, vegetali, pane e cereali, patate, piselli, (Frutta, vegetali, pane e cereali, patate, piselli, ecc.ecc.
Olio di oliva (principale sorgente di grassi)Olio di oliva (principale sorgente di grassi) Pesce e pollame consumati in quantità da Pesce e pollame consumati in quantità da
moderata a bassamoderata a bassa Piccoli quantitativi di carne rossa, uova e Piccoli quantitativi di carne rossa, uova e
formaggiformaggi Moderata quantità di vinoModerata quantità di vino
Caratteristiche Dieta MediterraneaCaratteristiche Dieta Mediterranea
IL LYON HEART STUDY IL LYON HEART STUDY Caratteristiche studioCaratteristiche studio
•Studio di prevenzione secondaria randomizzato•423 pazienti di sesso maschile con storia personale di infarto miocardico•Randomizzazione:dieta mediterranea (219) vs dieta ipolipidica “prudente” (204)•Follow-up: 46 mesi•End-point: infarto non fatale o morte coronarica
0,75
0,8
0,85
0,9
0,95
1
1,05
1 2 3 4 5
anni follow up
sopr
avvi
venz
a
diet meditcontrollo
-70%p<0.003
Lyon heart study - RisultatiLyon heart study - Risultati
Lyon Diet Lyon Diet Heart StudyHeart Study
RisultatiRisultatiSopravvivenza cumulativa senza infarti, angina, rivascolarizzazione
Circulation 1999; 99:779
DIABETEDIABETE
Prevenzione diabete con Prevenzione diabete con modificazioni stile di vitamodificazioni stile di vita
Anni
Inci
denz
a cu
mul
Dia
bete
(%)
0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.000
10
20
30
40
Stile di vita
controllo
Diabetes Prevention Program
Effetti della restrizione dietetica Effetti della restrizione dietetica in sogg con diabete tipo 2in sogg con diabete tipo 2
Rapida riduzione del rilascio epatico basale Rapida riduzione del rilascio epatico basale di glucosio (elevato abnormemente nei di glucosio (elevato abnormemente nei sogg. con diabete) sogg. con diabete) – Aumentata captazione dell’insulina da parte del Aumentata captazione dell’insulina da parte del
fegatofegato– Soppressione di produzione epatica di glucosio Soppressione di produzione epatica di glucosio
da parte di corpi chetonici (che aumentano da parte di corpi chetonici (che aumentano durante il dimagrimentodurante il dimagrimento
Miglioramento sensibilità insulinaMiglioramento sensibilità insulina
Terapia nutrizionale e diabete Terapia nutrizionale e diabete tipo 2tipo 2
Dieta ipocalorica (restrizione calorica pari a 250-Dieta ipocalorica (restrizione calorica pari a 250-500 calorie/die rispetto all’introito calorico usuale)500 calorie/die rispetto all’introito calorico usuale)
Riduzione grassi totali e dei saturi (< 10% Riduzione grassi totali e dei saturi (< 10% dell’introito calorico). Le calorie provenienti dai dell’introito calorico). Le calorie provenienti dai polinsaturi dovrebbero essere polinsaturi dovrebbero essere ≤≤ 10% 10%
Riduzione colesterolo a Riduzione colesterolo a ≤≤ 300 mg/die 300 mg/die L’introito di Proteine non va cambiato, tranne in L’introito di Proteine non va cambiato, tranne in
casi di nefropatiacasi di nefropatia Non ci sono evidenze per suggerire Non ci sono evidenze per suggerire
supplementazioni con vitamine o mineralisupplementazioni con vitamine o minerali
Terapia nutrizionale e diabete Terapia nutrizionale e diabete tipo 2 tipo 2
I Carboidrati dovrebbero rappresentare il 55% I Carboidrati dovrebbero rappresentare il 55% delle calorie assuntedelle calorie assunte
Non esistono prove a supporto dell’abolizione Non esistono prove a supporto dell’abolizione degli zuccheri semplicidegli zuccheri semplici
Possono essere usati dolcificanti acalorici Possono essere usati dolcificanti acalorici come saccarina, aspartame acesulfamecome saccarina, aspartame acesulfame
Fibre 20-35 g/dieFibre 20-35 g/die Sodio non più di 3 g/die, se ipertesi < 2,4 Sodio non più di 3 g/die, se ipertesi < 2,4
g/die se anche nefropatici < 2 g/dieg/die se anche nefropatici < 2 g/die Alcool: non più di due bicchieri/die (maschi) e Alcool: non più di due bicchieri/die (maschi) e
non più di 1 (femmine)non più di 1 (femmine)
Indice Glicemico (IG)Indice Glicemico (IG)
E’ stato sviluppato per comparare gli E’ stato sviluppato per comparare gli effetti dei vari carboidrati sulla glicemiaeffetti dei vari carboidrati sulla glicemia
Misura l’area sotto la curva della glicemia Misura l’area sotto la curva della glicemia postprandiale dopo carico di 50 g di CHO postprandiale dopo carico di 50 g di CHO comparata a quella del glucosio o pane comparata a quella del glucosio o pane bianco (standard)bianco (standard)
IG < 55 =basso IG < 55 =basso IG 55-70=moderato IG 55-70=moderato IG >70=altoIG >70=alto
Non misura il tempo del raggiungimento del Non misura il tempo del raggiungimento del picco glicemico, che in genere è costante picco glicemico, che in genere è costante
( raggiunto nello stesso tempo) ( raggiunto nello stesso tempo) Indica quanto aumenta la glicemia (quantizza Indica quanto aumenta la glicemia (quantizza
la risposta glicemica) di un alimento in la risposta glicemica) di un alimento in paragone ad alimenti standard (glucosio o paragone ad alimenti standard (glucosio o pane bianco)pane bianco)
Carico Glicemico (GL) si ottiene moltiplicando Carico Glicemico (GL) si ottiene moltiplicando IG x quantità del CHO nell’alimento, IG x quantità del CHO nell’alimento, specificando quindi l’effetto di quella quantità di specificando quindi l’effetto di quella quantità di CHO in quell’alimento, sulla glicemia ematicaCHO in quell’alimento, sulla glicemia ematica
Studi indicano che alimenti a basso IG Studi indicano che alimenti a basso IG migliorano il controllo glicemico in soggetti con migliorano il controllo glicemico in soggetti con diabete (Brand- Miller 2003)diabete (Brand- Miller 2003)
Comunque effetti sugli outcomes Comunque effetti sugli outcomes (complicanze) sono inconsistenti (complicanze) sono inconsistenti
(Pi-sunyer 2002; Franz 2003)(Pi-sunyer 2002; Franz 2003) LimitiLimiti-Stesso alimento in paesi diversi può avere IG -Stesso alimento in paesi diversi può avere IG
diverso (patate australiane hanno un IG> diverso (patate australiane hanno un IG> americane)americane)
--Frutta matura maggiore indice glicemico della Frutta matura maggiore indice glicemico della acerba (mele verdi nel diabete)acerba (mele verdi nel diabete)
-Indice glicemico aumenta con calore (tempo di -Indice glicemico aumenta con calore (tempo di cottura e T)cottura e T)
- Legato anche alla Quantità di carboidrati che si - Legato anche alla Quantità di carboidrati che si assumeassume
IPERTENSIONEIPERTENSIONE
Sodio e IpertensioneSodio e Ipertensione
0
10
20
30
0 10 20 30 40
AlaskaIsole Marshall
NordamericaGiappone del sud
Africa(bantu)
Giappone del nord
% sogg ipertesi
Con
sum
o so
dio
g/di
e
Sodio e mortalità (NHANES)Sodio e mortalità (NHANES)
0
5
10
15
20
25
30m
orta
lità/
1000
per
s/an
no
1 2 3 4 1 2 3 4
mort totmort cvd
Quartili sodio Quartili sodio/calorie1.5 1.8 2.6 4.5Sesso M g/die
0.7 1.2 1.8 3.0Sesso F g/die
Diet And Reinfarction TrialDiet And Reinfarction Trial
NONONO
NONOSI
NO
NONONO
NO
NONOSI
SI
SISI SI
SI
SI
SI
SI
SISI
Grassi < 30%2 por pesce/sett> 18 gr fibre/d
2033 maschi con pregresso IMA
Grassi < 30% No Grassi < 30%vs12 por pesce/sett No 2 por
pesce/settvs2
> 18 gr fibre/d No > 18 gr fibre/d
vs3
Blurr et alLancet 19892: 757
DARTDART
Grassi < 30%
2 por pesce/sett
> 18 gr fibre/d
No Grassi < 30%
No 2 por pesce/sett
No > 18 gr fibre/d
1
2
3
Blurr et al Lancet 1989;2: 757
% Grassi32%35%
2,30,7
19
9
gr EPA/sett
g/d fibre
MORTAL TOT (2 aa)
10.9%11.1%
9.3%
12.1%
9.9%
12.8%p<0,05
Ruolo degli antiossidantiRuolo degli antiossidanti
L’ossidazione delle LDL porta ad L’ossidazione delle LDL porta ad espressione delle molecole di adesione, e espressione delle molecole di adesione, e ad una loro più avida internalizzazione da ad una loro più avida internalizzazione da parte dei macrofagi.parte dei macrofagi.
Gli antiossidanti dietetici (in grado di inibire i Gli antiossidanti dietetici (in grado di inibire i processi ossidativi) sono Vitamina C, vit, E e processi ossidativi) sono Vitamina C, vit, E e ββ-carotene-carotene
Homocysteine as a Risk Factor for Homocysteine as a Risk Factor for Coronary Heart DiseaseCoronary Heart Disease
6 of 6 published studies from 1991 6 of 6 published studies from 1991 through 1997 showed significant through 1997 showed significant relationship of elevated homocysteine relationship of elevated homocysteine and increased risk of CHDand increased risk of CHD
New studies show reduction in New studies show reduction in homocysteine levels decrease risk of homocysteine levels decrease risk of CHDCHD
Studio NHSStudio NHS RR per coronaropatie basso (0.66) nelle donne RR per coronaropatie basso (0.66) nelle donne
che si trovavano nel quinto quintile di consumo che si trovavano nel quinto quintile di consumo di vit. Edi vit. EStudio HPFS (Health professional follow-up)• RR per coronaropatie basso negli uomini
che consumano elevate quantità di β-carotene NHANES I
• RR per coronaropatie basso nei soggetti che consumano elevate quantità di vit C
TRIALS• Risultati per lo più deludenti con le
supplementazioniSUGGERIMENTI
Consumare una dieta bilanciata assumendo alimenti ricchi in antiossidanti
DietaDietaIntroito calorico correlato al raggiungimento o mantenimento del peso accettabile (BMI)Riduzione dell’assunzione di grassi a meno del 30% dell’apporto calorico totaleRiduzione dell’assunzione di grassi saturi a meno del 10% dell’apporto calorico totale (Riduzione formaggi, insaccati)Aumento dell’uso di acido oleico e linolenico (Olio di oliva come condimento principale,pesce almeno 2 volte/sett.)Riduzione del colesterolo nella dieta (≦ 300 mg/die)Aumento del consumo di carboidrati complessi (frutta e verdura)
Cereali
Latte e derivati
Zuppe
Pesce
Crostacei frutti di mare
Carni
Pane integrale, cereali integrali senza
zucchero, pasta, riso,crakers.
Anatra, oca, carni grassi, salcicce,
salumi, patè, pelle pollame
Consommés, zuppe vegetali
Pesce bianco e grasso, alla griglia e
lesso. Evitare la pelle.
ostriche, capesante
Tacchino e pollo senza pelle, vitello, coniglio, cacciagione, agnello
lattante
Latte parzialmente scremato, formaggi con
pochi grassi (edam, gouda, ricotta 2 uova/sett)
Frittura di pesce
Cozze, aragoste, scampi
Manzo magro, prosciutto, pancetta, agnello, maiale,
fegato 2/mese
Cornetti Brioche
Latte Intero, condensato, formaggi grassi, yogurt intero
Zuppe grasse, pesce fritto in oli grassi
Gamberi, gamberoni, calamari
raccomandati moderatamente da evitareA l i m e n t i d a c o n s u m a r e :
Grassi
raccomandati moderatamente da evitare
Frutta eVerdura
Dolci eGelati
Bevande
CondimentiSpezie
A l i m e n t i d a c o n s u m a r e :
Olii monoinsaturi, e polinsaturi, margarine
non idrogenate (o.oliva)
Sale, Maionese
Sorbetti, gelati di frutta, macedonie,
meringhe, budini con latte magro
Tè, caffè, acqua, bibite a basso
contenuto calorico
Pepe, mostarda, erbe, spezie
Patate al forno o fritte con oli adatti. Secca: anacardi,
pistacchi
Alcol, bevande al cioccolato a basso contenuto di grassi
Condimenti per insalata a basso contenuto di grassi
Burro, strutto, lardo, grassi idrogenati, olio
palma e cocco
Patate fritte in oli non adatti, vegetali salati, salatini. Secca: cocco noccoline
salate
Bevande al cioccolato, irish coffee, frappè,
caffè alla turca
Tutte le verdure e i legumi, patate bollite, tutte le frutte
se in scatola senza zucchero
Secca: Noci mandorle castagne Gelati, budini, frittelle,
creme con panna o burro biscotti farciti, pizze, snacks. Cioccolato,
caramelle mou, barrette al cocco
Biscotti e merendine preparati con
margarina o olii insaturi. Pasta di
mandorle, marzapane, torrone
Dieta mediterraneaDieta mediterranea consumare giuste razioni di pasta condita con sugo consumare giuste razioni di pasta condita con sugo
di pomodoro e olio di oliva cotta "al dente" di pomodoro e olio di oliva cotta "al dente" accompagnare il pasto con il paneaccompagnare il pasto con il pane usare come condimento preferito l'olio di oliva, usare come condimento preferito l'olio di oliva, ricorrere con frequenza alle "carni alternative" ricorrere con frequenza alle "carni alternative" quando si deve ricorrere al "fast-food",preferire il quando si deve ricorrere al "fast-food",preferire il
classico "panino con formaggio" classico "panino con formaggio" consumare pesce con regolarità, con particolare consumare pesce con regolarità, con particolare
attenzione al pesce azzurro (sarde, alici,sgombri). attenzione al pesce azzurro (sarde, alici,sgombri). completare abitualmente il pasto con verdura e frutta completare abitualmente il pasto con verdura e frutta
fresca. fresca. accompagnare i pasti con modiche quantità di vinoaccompagnare i pasti con modiche quantità di vino
Osservazioni di Keys e White sulla Osservazioni di Keys e White sulla popolazione di Nicotera popolazione di Nicotera
anno 1960anno 1960
0
100
200
300
400
500g/
die
cerealilegumipescecarneortaggifruttaolio olivavino
Bassa Bassa incidenza di incidenza di infarto del infarto del miocardio miocardio
Mortalità per cardiopatia ischemica nel Mortalità per cardiopatia ischemica nel sesso maschile X 100.000 ab (35-64 sesso maschile X 100.000 ab (35-64 anni) anni)
Dati ISTAT
Nicotera
Crevalcore 148 +
121 - 147
< 103
20
40
60
80
100
carboidr
lipidi
proteine
%
Crevalcore Nicotera
Consumo giornaliero di nutrienti
3200 Cal3200 Cal 2300 Cal2300 Cal
Consumo di pesce e mal. Consumo di pesce e mal. Cardiovascolari Cardiovascolari (x 1000)(x 1000)
0
5
10
15
20
25
< 1/mese 1-3/mese 1/setti 2-3/sett 4-5/sett > 6/sett
porzioni pesce
CABG MI non fat Mort X CHD
NEJM 1995; 332:977
Differenze dietetiche nei 4 gruppi di abitanti Differenze dietetiche nei 4 gruppi di abitanti di Crevalcore e Montegiorgio di Crevalcore e Montegiorgio (alimenti g/die)(alimenti g/die)
F. Fidanza, Proceedings of the Nutrition Society, 50, 1991F. Fidanza, Proceedings of the Nutrition Society, 50, 1991
GRUPPI 1 2 3 4
N. 439 185 423 489
Amidi 455 434 401 590
Carne 77 101 105 93
Pesce 21 18 22 21
Vegetali 51 42 55 55 Olio d’oliva 30 5 43 26 Frutta 155 212 198 196
Alcool 150 67 55 62
Mortalità (%) in 4 gruppi, con abitudini alimentari Mortalità (%) in 4 gruppi, con abitudini alimentari differenti, nelle comunità di Crevalcore e differenti, nelle comunità di Crevalcore e Montegiorgio (20 anni di osservazione) Montegiorgio (20 anni di osservazione)
F. Fidanza, Proceedings of the Nutrition Society, 50, 1991F. Fidanza, Proceedings of the Nutrition Society, 50, 1991
GRUPPI 1 2 3 4
N. 439 185 423 489
C.I. 11.1 10.2 10.1 11.6
ICTUS 6.9 5.9 7 3.6
TOTALE 52.3 43.7 40.1 38.2