Gli accessi venosi a lungo termine - docvadis - sito creato dai … · 2017-04-15 · Per cosa...
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06/03/2015
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Accessi Vascolari: Management ed Impianti in Ambito Ospedaliero e Domiciliare
Prof. Roberto Caronna
Gli accessi venosi a lungo termine
www.docvadis.it/roberto-caronna
• > 7 giorni: PICC
• 1- 12 settimane: PICC /catetere tunnellizzato
• 12 settimane - 6 mesi: catetere tunnellizzato
• > 6 mesi: Port (totalmente impiantabile)
Scelta del catetere in base alla durata dell’impiego
Sintesi
Totalmente impiantabile
Parzialmente impiantabile
(tunnellizzato)
Accessi venosi a lungo terminePer cosa viene utilizzato un CVC a lungo termine
Tipi di terapia:
- chemioterapia per tumori solidi infusione discontinua, dura mesi/anni, gestita da pers. Sanitario
- chemioterapia per malattie ematologiche:infusione discontinua, dura mesi e ci sono fasi molto diverse (chemio,trapianto, ecc), possibile necessità di trasfusioni,gestita da pers. Sanitario
- nutrizione parenterale (Crohn, resezioni intestinali estese, fistole enteriche):infusione continua, dura mesi, a volte anni, gestita da pers. Sanitario e/oda parenti o dal paziente
- ipertensione polmonareinfusione continua, dura anni, gestita dal paziente
- malattie neurologiche gravi (malattie convulsivanti, ecc)infusione continua, dura anni, gestita dai parenti
Si evidenzia quindi che ci sono aspetti differenti
� Tipo di farmaci ed eventuali emoderivati
� Gestione del dispositivo (infermiere/paziente/familiari)
� Frequenza delle infusioni (continua/intermittente)
� Durata dell’utilizzo prevista (mesi/anni)
Accessi venosi a lungo termine
Come è fatto il port
Reservoir (Port): forma, grandezza, materiale
Catetere:
�Materiale (silicone)
�Lume del catetere (6,5 o 8 F)
�Numero di cateteri (singolo/doppio)
Cominciamo con il Port-a-cath
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Caratteristiche comuni
Camera posizionata nel sottocute, in genere sulla parte superiore della
parete toracica (dx o sn) raramente sul braccio.
N.B. se posizionato sulla parete toracica inferiore può essere un
CVC che entra in vena femorale ma potrebbe essere anche un port per infusione intraperitoneale (verificare con attenzione prima dell’uso!)
Un catetere che dalla camera raggiunge una vena centrale
Viene punto per via percutanea
Port-a-cath
Materiale del reservoir
Materiale del reservoir: plastica Forme del Reservoir:
Alto profilo: obesiMedio profilo: il più usatoBasso profilo: pazienti molto magri o bambini.
X
PowerPort
Ideato per sopportare infusioni ad alta pressione
(es. mezzo di contrasto della Tc)
Tipologia dei cateteri
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Calibro del catetere e velocità del flusso
• Diametro interno
vs
• Diametro esterno
Il diametro esterno non corrisponde sempre al diametro interno:
in altre parole un diametro esterno grande non vuol dire alto flusso.
Il diametro esterno grande può essere dovuto solo ad un maggiore spessore
della parete del catetere.
Incisione della cute
Longitudinale
Trasversale
Obliqua
Curvilinea
Da quale vena inserire il catetere?
�Succlavia
�giugulare dx o sn?
�Femorale
�Vena cefalica (preparazione chirurgica)
Puntura della Vena Succlavia odella Vena Giugulare Interna
rischio di pnx
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CUT DOWN : 0%CUT DOWN : 0%(preparazione chirurgica della vena cefalica)(preparazione chirurgica della vena cefalica)
PNEUMOTORACEPNEUMOTORACE
SUCCLAVIA : 0,8 SUCCLAVIA : 0,8 -- 4%4%
GIUGULARE : 0,1 GIUGULARE : 0,1 -- 0,9%0,9%
COMPLICANZA LEGATA ALL’APPROCCIO PERCUTANEO
Preparazione chirurgica della vena cefalica nel solco del pettorale
Nessun rischio di Pnx
PNEUMOTORACEPNEUMOTORACE
FATTORI DI RISCHIO
••tentativi ripetuti (>2) tentativi ripetuti (>2) ((MansfieldMansfield 1994)1994)
4,3 %
24 %
0
5
10
15
20
25
1
>2
Il numero di passaggi dell'ago è maggiore nei pazienti che sviluppano pnx (5,6 vs 1,9, p=0.0008)
CorrelazioneCorrelazione tratra numeronumero didi punturepunture,,successosuccesso delladella proceduraprocedura e e complicanzecomplicanze
TENTATIVITENTATIVI SUCCESSISUCCESSI COMPLCOMPL. .
11 43%43% 2 %2 %
22 40%40% 4.8 %4.8 %
33 23.4 %23.4 % 7.2 %7.2 %
44 4.2%4.2% 13 %13 %
> 4> 4 < 3%< 3% > 27 %> 27 %
Vantaggi della puntura della vena giugulare destra
� ampio calibro
� superficiale
� più lontana dall’apice del polmone
� decorso più rettilineo verso l’atrio destro
� minore incidenza di complicanze
Ulteriori accorgimenti per ridurre le complicanze della puntura della vena
giugulare
• Guida ecografica (ecoguidata o ecoassistita)
• Utilizzo dell’ago spia (21 G)
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ControindicazioniControindicazioni
Deformità della parete toracica
Sospetta compressione della v. cava superiore
Anatomia locale alterata
Pregressa tromboflebite succlavio-ascellare
Precedente incannulazione di lunga durata
Sospetta lesione dei vasi succlavi di un lato
Alterazione delle coagulazione
Pazienti poco collaboranti
Deformità della parete toracica
Sospetta compressione della v. cava superiore
Anatomia locale alterata
Pregressa tromboflebite succlavio-ascellare
Precedente incannulazione di lunga durata
Sospetta lesione dei vasi succlavi di un lato
Alterazione delle coagulazione
Pazienti poco collaboranti
}}Si punge illato oppostoSi punge illato opposto
Puntura della vena succlavia COMPLICANZE PERIOPERATORIE COMPLICANZE PERIOPERATORIE RELATIVE A 1505 PORT RELATIVE A 1505 PORT
• Pnx con drenaggio (1.4%) 21 • Pnx non drenati (0.7%) 11 • Malposizionamento catetere(0.8%) 12• Ematoma ingravescente
(puntura arteriosa) (0.3%) 4• Sieroma (0.1%) 2
• TOTALE 50/1505 (3,3%)
Embolia gassosa: sintomi
• dispnea
• tachicardia
• Cianosi
• Polso debole
• Alterazione dello stato di coscienza
LESIONI SECONDARIE ALLA LESIONI SECONDARIE ALLA MANOVRA DI VENIPUNTURA
MONITORAGGIO ECG ?GRADO DI INTRODUZIONE
DEL FILO GUIDA
FILO GUIDAFILO GUIDAE CATETEREE CATETERE
ARITMIE CARDIACHE DA ARITMIE CARDIACHE DA STIMOLAZIONE ATRIALESTIMOLAZIONE ATRIALE
LESIONI DA MANOVRA LESIONI DA MANOVRA ENDOVASALE
INTRODUTTORE E INTRODUTTORE E CATETERECATETERE
–– LESIONI LESIONI ENDOTELIALI ENDOTELIALI TROMBIGENETROMBIGENE
–– PERFORAZIONE PERFORAZIONE VCSVCS
–– TAMPONAMENTO TAMPONAMENTO CARDIACO (!!)CARDIACO (!!)
MODALITA' DI ESECUZIONE DELLA
MANOVRA (?)
PUNTURA DELLA VENA FEMORALEpuntura facile e senza rischi
alta % di successo
però
- non è vera via centrale - medicazione non ideale - maggiore incidenza infezioni - maggiore incidenza trombosi
venosa
NB: indicata nei pazienti - con grave pat. respiratoria (non rischio di Pnx)- occlusione della v. cava superiore
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Port con CVC in vena femorale Port con CVC in vena femorale
Port con CVC in vena femoraleComplicanze tardive
Il port non funziona:
non infondenon si aspira il sanguenon si riesce a pungeresi gonfia il sottocutecompare febbre con brivido
durante l’infusione
frequenza delle complicanze frequenza delle complicanze correlate ai sistemi venosi correlate ai sistemi venosi totalmente impiantabilitotalmente impiantabili
0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00
infezione locale
occl. catetere
trombosi vaso
pnx
dislocazione
altre
%
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Tipi di infezione
sede: punto di uscita del catetere tunnellizzato, tunnel, tasca di alloggiamento del Port, catetere.
Come si manifesta:
• Segni cutanei: dolore, iperemia, rigonfiamento, essudato
• Batteriemia: febbre, leucocitosi ed emocolture positive
Pazienti a rischio di infezione del CVC
Indicazioni al
CVC
Manipolaz. Immuno-
depressione
durata
CVC
Oncologia Scarse Medio-grave lunga
Ematologia Frequenti Grave Media
Nutrizione Frequenti Medio-grave Lunga
Terapia intensiva Frequenti Medio-grave Breve
Ipertensione
polmonare
Frequenti Assente lunga
Microrganismi responsabilidell’infezione.
• Staph epidermidis 25-50%
• Staph aureus 25%
• Candida 5-10%
• Gram negativi: pazienti dopochirurgia sporca (??)
Complicanze tardive
Il port non funziona:
non infondenon si aspira il sanguenon si riesce a pungeresi gonfia il sottocute
durante l’infusione
compare febbre con brivido
Cause di rottura
• Infusione ad alta pressione: > 2 cc/sec
• Pinch Off Syndrome
Rottura del catetere
Caratteristiche della “Pinch off syndrome”
• approccio mediale alla vena succlavia(problema che riguarda solo i CVC in v. succlavia)
• il catetere infonde con difficoltà e si aspira con
difficoltà
• all’Rx si vede un’angolatura del CVC
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PINCH PINCH -- OFFOFF
COMPLICANZA LEGATA ALL’APPROCCIO COMPLICANZA LEGATA ALL’APPROCCIO PERCUTANEO SOTTOCLAVEARE, E LEGATA PERCUTANEO SOTTOCLAVEARE, E LEGATA
ALL’INTERAZIONE DEL CATETERE CON L’ANGOLO ALL’INTERAZIONE DEL CATETERE CON L’ANGOLO COSTOCLAVEARECOSTOCLAVEARE
Incidenza: 1,1%
Vena succlavia
Venipuntura succlavia sottoclaveare
• Sindrome del pinch-off:
PINCH PINCH -- OFFOFFEvidente angolatura del CVCEvidente angolatura del CVC
Rottura parziale del CVC con stravasodi mezzo di contrastoRottura parziale del CVC con stravasodi mezzo di contrasto
Rottura completa del catetere con stravaso di mezzo di contrasto e
frammento embolizzato in atrio dx.
Rottura completa del catetere con stravaso di mezzo di contrasto e
frammento embolizzato in atrio dx.
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Complicanza tardiva: rottura del CVCCateteri per la rimozione dei frammenti dall’atrio dx o
dall’arteria polmonareCateteri per la rimozione dei frammenti dall’atrio dx o
dall’arteria polmonare
Rimozione endovascolare del frammento del CVCdall’atrio dx attraverso la vena femorale dx.Rimozione endovascolare del frammento del CVCdall’atrio dx attraverso la vena femorale dx.
Rimozione endovascolare del frammento del CVCdall’atrio dx attraverso la vena femorale dx.Rimozione endovascolare del frammento del CVCdall’atrio dx attraverso la vena femorale dx.
Complicanze tardive
Il port non funziona:
non infonde
non si aspira il sangue
non si riesce a pungeresi gonfia il sottocutecompare febbre con brivido
Il port non funziona
• malposizionamento
• Occlusione (trombosi)
N.B. eseguire sempre un Rx torace per verificare la posizione ed
il decorso del CVC
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La punta del CVC è migrata in vena giugulareLa punta del CVC è migrata in vena giugulare MALPOSIZIONE DEL MALPOSIZIONE DEL CATETERE:CATETERE:KINKINGKINKING
Per trombosi si intende
• Trombosi del CVC
• Trombosi della vena (0.3-28%)
• Fibrin sheath (fodero di fibrina)
Trombosi del CVC
In genere legata ad una cattiva gestione
Non infonde o
fa molta resistenzaall’infusione
Infonde ma non si aspira
il sangue
Fibrin sheath (fodero di fibrina)
FIBRIN SHEATH
• È un deposito circonferenziale di fibrina
• Può verificarsi anche precocemente
(trombofilia del paziente oncologico)
• In genere è possibile l’infusione ma non siaspira sangue
• Il liquido infuso si diffonde tra catetere e trombo e provoca dolore durante l’infusione
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Fibrin sheath: il mezzo di contrasto si diffonde tra catetere e trombo (catetere malposizionato)
Fibrin sheath
Trombo murale
Dovuto ad un microtrauma della parete
della vena da parte del catetere.
Si tratta di una trombosi della vena, parziale o totale.Il rischio di rimozione per
occlusione di cateteri
posizionati a livello del
terzo superiore della cava
è pari a 2.6 volte rispetto
a quelli posizionati a livello
atriale.
Trombosi venosa parietale CVC-correlata:
Fattori di Rischio
Posizione dell’Posizione dell’estremitaestremita’ del catetere’ del catetere
Trombosi venosa profonda (TVP) correlata al Trombosi venosa profonda (TVP) correlata al catetere: catetere cortocatetere: catetere corto
0%
28,6%
1,5%
3%
PERCENTUALE PERCENTUALE DIDI MALFUNZIONAMENTO DEL CVC A MALFUNZIONAMENTO DEL CVC A SECONDA DELLA POSIZIONE DELLA PUNTA SECONDA DELLA POSIZIONE DELLA PUNTA RISPETTO ALL'ATRIO DESTRORISPETTO ALL'ATRIO DESTRO
2 cm
4 cm
6 cm
86 %
31 %
16 %
14 %
1.2 %
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Altre cause di trombosi venosa
• Catetere grande in una vena piccola
• Stasi venosa (compressione cavale)
• Stato ipercoagulativo (oncologia, piastrinosi)
Trattamento della trombosi del CVC
• Aspirazione e lavaggio con eparina
• trombolisi
Lavaggio del CVC
• Lavaggio con fisiologica e poi con eparina
• Lavaggio a pressione positiva intermittente
Trombolisi con Urochinasi
• UK 5,000u/cc
somministrare , aspettare 5 min e aspirare
• nessun risultato:
aspettare 30 min, poi aspirare,
ripetere se necessario
Controindicazioni alla trombolisicon urochinasi
� Emorragie digestive in atto
� Patologie intracraniche
� Chirurgia recente
N.B. Il catetere va rimosso senza tentare la trombolisi se è presente una tromboflebite settica (febbre)
Se è presente una trombosi venosa profonda documentata mediante TC o venografia,
procedere a terapia con anticoagulanti orali o con eparina a basso pesomolecolare a dosi terapeutiche.
Trombosi della vena succlavia dx e della cava superiore
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Ha senso utilizzare una profilassi antitrombotica?
Non ci sono evidenze sulla utilità di una profilassi con terapia anticoagulante postoperatoria.
Complicanze tardive
Il port non funziona:
non infondenon si aspira il sanguenon si riesce a pungeresi gonfia il sottocute
durante l’infusione
compare febbre con brivido
MALPOSIZIONAMENTO CAMERA E CATETERE
TRASLAZIONETRASLAZIONE
Rx in piediRx supino
Traslazione
Rx in piediRx supino
Traslazione
Col tempo la traslazione può favorire
la dislocazione completa del CVC
Traslazione
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disconnessione disconnessione
del cateteredel catetere
Complicanze tardive
Il port non funziona:
non infondenon si aspira il sanguenon si riesce a pungere
si gonfia il sottocutecompare febbre con brivido
"FLIP" della "FLIP" della cameracamera
Mancato fissaggio ?Mancato fissaggio ?Mancato fissaggio ?Mancato fissaggio ? Posizione lateralePosizione lateralePosizione lateralePosizione lateraledella cameradella camera
Tasca "larga"Tasca "larga"Tasca "larga"Tasca "larga"Paziente attivoPaziente attivoPaziente attivoPaziente attivo
Complicanze tardive
Ulcerazione della cute
Reservoir posizionato
troppo superficiale
Decubito del reservoir
Ulcerazioni della cute
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Gestione infermieristica
Utilizzare sempre l’ago di Huber o
il Gripper
Aghi per la puntura del Port Port-a-cath
gripper
Gestione infermieristica
Non utilizzare il port se sono presenti:
�Arrossamenti�Dolorabilità
�Rigonfiamento �Calore
Scegliere una lunghezza idonea dell’ago per pungerlo
Utilizzare sempre una tecnica rigorosamente sterile
Cambiare l’ago almeno ogni settimana per infusioni continue
Lavaggio del Port
Lavare con 10-20 cc di fisiologica, poi
Lavare con soluzione eparinizzata:
-Esistono fiale già preparate da 5 cc con 500 Unità di eparina
N.B. le confezioni di Eparina Vister contengono Eparina alla
Concentrazione di 5000 unità/ml !!!!
Necessario diluirle!!!
Es. prendere 1 cc di Eparina Vistermetterlo in una fisiologica da 100 cc (500 unità di Eparina Vister)prenderne 10 cc e lavare il port
Lavare il Port una volta al mese se non viene mai utilizzato
Lavare sempre e subito il port dopo averlo usato per fare prelievi ematici o trasfusioni di sangue o plasma (non infondere mai piastrine)
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Perché scegliere di impiantare un Port?
Vantaggi
vantaggio esteticominimo impatto sull’attività giornalierapossibile il bagno ed il nuoto
- tecnica di impianto relativamente più
complessa- puntura da parte di operatori esperti- puntura sgradita (dolorosa)
- necessità di aghi dedicati- possibili stravasi per dislocazione dell’ago
dal port o per puntura errata
- basso flusso- tecnica di rimozione relativamente
complessa- costo elevato
- autogestione difficile- non adatto a prelievi ematici (rischio di
ostruzione)
PORT
Svantaggi
Quale CVC a lungo termine scegliere?
CVC tunnellizzati
Vantaggi
facile gestione
autogestioneaccesso senza punturaimpossibile stravasocosto contenutofacile rimozione
Quale CVC a lungo termine scegliere?
CVC tunnellizzati
Svantaggi
peggiore risultato esteticopossibile rottura accidentale ella parte esterna
Quanto tempo può stare un Port?
Il Port può rimanere in sede per anni
Il Groshong dopo 2/3 anni può creare una reazione fibrosa a livello del tunnel sottocutaneo
che ne rende complessa la rimozione.
La scelta di un CVC a lungo termine deve tenere conto di:
1. Farmaci da infondere (chemio, nutrizione, antibiotici, altro … farmaci neurologicio per ipertensione polmonare)
2. Quanto tempo deve rimanere (giorni, mesi, anni)3. Frequenza delle infusioni
- continua o intermittente- giornaliera, settimanale, mensile
4. Affidabilità del paziente e dei familiari (sede di residenza, ass. domiciliare efficiente)5. Quanti lumi6. Punta valvolata o aperta7. Deve fare aferesi?8. Da quale vena entrare9. Dove deve essere posizionata la punta10 preferenza del paziente
Totalmente impiantabile
(PORT)
Non autogestibile
Parzialmente impiantabile
(tunnellizzato)
autogestibile
In conclusione