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Pasqua 191'9 -04. BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia A TTUALIT A' DEL SACRA- MENTO DELLA PENITENZA DEL CARDINALE ALBINO LUCIANI POI PAPA GIOVANNI PAe-LO r - « Oggi le difficoltà per il sacer- dote, che ascolta le confessioni, so- no aumentate causa le molte obie- zioni e le idee messe in circolazio- ne contro la Confessione. Lo stes- so confessarsi è raro. Il titolo di un libro dice: "Peccatori cercansi" (Bernard Bro o.p., On demande des pécheurs, Ed. du Cherf, Paris, 1969). Tra l'altro, si va poco a confessarsi a causa di idee inesatte od erronee su vari punti della mo- rale. Permettetemi qualche mode- sto accenno. COSCIENZA PERSONALE Molto si inneggia oggi alla co- scienza personale. E fino ad un certo punto siamo d'accordo: la coscienza è la norma immediata dell'azione morale; essa dev'essere sempre seguita qualunque cosa co- mandi o proibisca. Cosa risaputa. Ma è pure risaputo che ciascuno deve procurarsi una coscienza, che sia prossimo altoparlante interiore, che gli trasmette esatta la remota legge di Dio. Prima, dunque, si ha da cercare ciò che il Signore vuole da noi, scrutando la legge e procu- randosi una"""<:oscienza ben infor- mata sulla legge; poi si deve segui- re la coscienza. Questa, pertanto, comanda sì all'uomo, non obbedisce all'uomo. Ora, succede che chi non ha idee chiare, a furia di sentir parlare di diritti della coscienza, posta un'a- zione peccaminosa, invece di acce- dere al Sacramento, è tentato di cercare pretesti per giustificarsi e mettersi tranquillo. Con suo danno. La confessione sacramentale, infat- ti, è dono offerto da Dio per la si- curezza e la pace dello spirito in ogni caso. Spesso, invece, neppure a chi ha studiato teologia, è facile capire che cosa ha veramente det- to, prima dell'azione, la sua co- scienza; è difficile acquistare la piena pace, dopo i peccati, fuori della confessione. Per me è molto significativo che, sia Chesterton, sia J ulien Green, abbiano ammesso 1lI essere passati dall'Anglicanesimo alla Chiesa cattolica per aver la piena sicurezza del perdono dei propri peccati. LISTA DI PECCATI Si critica la prassi dei moralisti, che vollero, in passato, catalogare i peccati, fissandone quasi col dop- pIO decimetro la specie e la gra- vità. La critica, in parte è giusta. Lo sforzo di essere precisi e mi- nuti portava a due pericoli: di tra- scurare l'aspetto sòggettivo-perso- naIe del peccato e di impegnare il penitente nella ricerca e nell'accu- sa dei peccati più che nello sforzo di conversione. E' successo a Don Orione ragazzo di presentarsi per la confessione a Don Bosco con u- na lunga lista scritta di peccati: tanti, pressappoco, quanti ne ave- va trovati stampati su un catalogo per l'esame di coscienza degli adul- ti. Lo raccontava, sorridendo, lui stesso. La critica, dunque, è giusta da una parte. Dall'altra, però, esami- nare per ordine, su una lista o sca- la mentale, o anche scritta, i pro- pri peccati e interrogarsi sulla loro gravità è cosa utile: affina la co- scienza, fa sentire meglio che il peccato è un male, impegna ad una conversione non generica, ma su punti ben determinati. UVLJONE FONDAMENTALE Si parla troppo - mi sembra - di opzione fondamentale. Un piCCOlO brano con errori - si di- ce - non può venir condannato, se il resto del libro è buono. Una sequenza di film non si giudica se- paratamente, per stralcio, ma dopo aver visto tutto il film. Così - si conclude - il giudizio morale non va posto adesso, subito su que- sta o quella azione singola, ma più tardi sul complesso di tutta la vi- ta. Ci confesseremo dopo. lp questo modo, alcnui credono di non dover confessare singoli at- ti cattivi; essi, dicono, vanno con- siderati solo come parentesi di u- na VIta, che, complessivamente, ci sembra buona. Ma è ragionamento pericoloso. Come in una vita cattiva, ci sono veri atti buoni, così in una vita buona ci sono veri atti cattivi, che bisogna umilmente riconoscere sen- za cercare di giustificarli con il pretesto della vita buona. Anche di questa vita, del resto, il giudi- zio - se sia veramente buona - spetta a Dio. Lo stesso Paolo scri- veva: «lo neppure giudico me stesso, perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore» (1 Coro 4,4). POSIZIONI PERICOLOSE Sempre basandosi sulla opzione fondamentale, al posto della distin- zione bipolare peccato veniale-pec·· cato grave o mortale, alcuni ten- tano introdurre la triade: peccato veniale-grave-mortale. E mortale sarebbe soltanto "un atto, per il quale l'uomo orienta tutta la sua esistenza nel mondo nel senso con- trario all'amore di Dio, o per lo meno in modo inconciliabile con questo amore" (cfr. J. Galot, Eu- carestia e Penitenza, in "Civiltà Cattolica" 19.1.1974, p. 127). Con questa nuova distinzione succede che molti si accostano a ricevere l'Eucarestia senza premet- tere la confessione, a cui obbliga il c. 856 del qc, richiamato an- che da Euch. Mysterium del 26.5. 1976. "Saranno magari peccati gra· vi - si dice - non 'mortali' neL senso appena detto". "D'altra par· te, nel prendere gli anticoncettivi. nel sottomettermi all'interruzione della gravidanza - dice quella donna - io non intendevo affatto andare contro Dio; quindi sto tran- quilla". Posizioni pericolose. Per commettere infatti il peccato, ba- sta sapere che la tale azione è proi- bita da Dio; non occorre commet- terla quasi per sfida, precisamente, perché Dio l'ha proibita. Pio XII osservava c he molti peccati gravi si commettono per un fine in onesto. Una ragazza-madre, per e- sempio, abortisce per conservare il proprio onore; il suo scopo è buo- no; essa non vorrebbe né offende- re Dio né far del male alla propria creatura; sa però che Dio proibi- sce di uccidere. La sua colpevolez- za potrà, magari risultare attenua- ta; in qualche caso si potrà perfi- no arrivare alla buona fede per co- scienza disinformata e per ignoran- za, ma in quel peccato è grave. Certe affermazioni, che leggo in contrario, rischiano di avvicinare i loro assertori a Lutero, che diceva: si salva chi - nonostante i peccati - conserva un legame di fiducia con Cristo. BIPOLARISMO TRADIZIONALE Bisogna dunque restare, credo, al bipolarismo tradizionale: peccati veniali - peccati gravi. Con il cate- chismo si continuerà tuttavia a ri- tenere che il peccato mai è grave. se non è compiuto con piena avver- tenza e deliberazione. Con gli scrit- tori di ascetica si sottolineerà che è difficile spesso tracciare la linea di confine esatta fra il mortale e il veniale, tanto sono numerose e differenti le circostanze di ambien- te e di formazione, di psiche; chi abitualmente si sforza di stare uni- to a Dio, di solito, non si determina di punto in bianco' a commettere un pecato grave; in questo senso A. ttdfi gJ.i A.eeaft,ui e at}U A.utJU4i di

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Pasqua 191'9 -04.

BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

A TTUALIT A' DEL SACRA­MENTO DELLA PENITENZA

DEL CARDINALE ALBINO LUCIANI POI PAPA GIOVANNI PAe-LO r -

« Oggi le difficoltà per il sacer­dote, che ascolta le confessioni, so­no aumentate causa le molte obie­zioni e le idee messe in circolazio­ne contro la Confessione. Lo stes­so confessarsi è raro. Il titolo di un libro dice: "Peccatori cercansi" (Bernard Bro o.p., On demande des pécheurs, Ed. du Cherf, Paris, 1969). Tra l'altro, si va poco a confessarsi a causa di idee inesatte od erronee su vari punti della mo­rale. Permettetemi qualche mode­sto accenno.

COSCIENZA PERSONALE Molto si inneggia oggi alla co­

scienza personale. E fino ad un certo punto siamo d'accordo: la coscienza è la norma immediata dell'azione morale; essa dev'essere sempre seguita qualunque cosa co­mandi o proibisca. Cosa risaputa. Ma è pure risaputo che ciascuno deve procurarsi una coscienza, che sia prossimo altoparlante interiore, che gli trasmette esatta la remota legge di Dio. Prima, dunque, si ha da cercare ciò che il Signore vuole da noi, scrutando la legge e procu­randosi una"""<:oscienza ben infor­mata sulla legge; poi si deve segui­re la coscienza. Questa, pertanto, comanda sì all'uomo, non obbedisce all'uomo.

Ora, succede che chi non ha idee chiare, a furia di sentir parlare di diritti della coscienza, posta un'a­zione peccaminosa, invece di acce­dere al Sacramento, è tentato di cercare pretesti per giustificarsi e mettersi tranquillo. Con suo danno. La confessione sacramentale, infat­ti, è dono offerto da Dio per la si-

curezza e la pace dello spirito in ogni caso. Spesso, invece, neppure a chi ha studiato teologia, è facile capire che cosa ha veramente det­to, prima dell'azione, la sua co­scienza; è difficile acquistare la piena pace, dopo i peccati, fuori della confessione. Per me è molto significativo che, sia Chesterton, sia J ulien Green, abbiano ammesso 1lI essere passati dall'Anglicanesimo alla Chiesa cattolica per aver la piena sicurezza del perdono dei propri peccati.

LISTA DI PECCATI Si critica la prassi dei moralisti,

che vollero, in passato, catalogare i peccati, fissandone quasi col dop­pIO decimetro la specie e la gra­vità. La critica, in parte è giusta. Lo sforzo di essere precisi e mi­nuti portava a due pericoli: di tra­scurare l'aspetto sòggettivo-perso­naIe del peccato e di impegnare il penitente nella ricerca e nell'accu­sa dei peccati più che nello sforzo di conversione. E' successo a Don Orione ragazzo di presentarsi per la confessione a Don Bosco con u­na lunga lista scritta di peccati: tanti, pressappoco, quanti ne ave­va trovati stampati su un catalogo per l'esame di coscienza degli adul­ti. Lo raccontava, sorridendo, lui stesso.

La critica, dunque, è giusta da una parte. Dall'altra, però, esami­nare per ordine, su una lista o sca­la mentale, o anche scritta, i pro­pri peccati e interrogarsi sulla loro gravità è cosa utile: affina la co­scienza, fa sentire meglio che il peccato è un male, impegna ad una

conversione non generica, ma su punti ben determinati.

UVLJONE FONDAMENTALE Si parla troppo - mi sembra

- di opzione fondamentale. Un piCCOlO brano con errori - si di­ce - non può venir condannato, se il resto del libro è buono. Una sequenza di film non si giudica se­paratamente, per stralcio, ma dopo aver visto tutto il film. Così -si conclude - il giudizio morale non va posto adesso, subito su que­sta o quella azione singola, ma più tardi sul complesso di tutta la vi­ta. Ci confesseremo dopo.

lp questo modo, alcnui credono di non dover confessare singoli at­ti cattivi; essi, dicono, vanno con­siderati solo come parentesi di u­na VIta, che, complessivamente, ci sembra buona.

Ma è ragionamento pericoloso. Come in una vita cattiva, ci sono veri atti buoni, così in una vita buona ci sono veri atti cattivi, che bisogna umilmente riconoscere sen­za cercare di giustificarli con il pretesto della vita buona. Anche di questa vita, del resto, il giudi­zio - se sia veramente buona -spetta a Dio. Lo stesso Paolo scri­veva: «lo neppure giudico me stesso, perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore» (1 Coro 4,4).

POSIZIONI PERICOLOSE Sempre basandosi sulla opzione

fondamentale, al posto della distin­zione bipolare peccato veniale-pec·· cato grave o mortale, alcuni ten­tano introdurre la triade: peccato veniale-grave-mortale. E mortale sarebbe soltanto "un atto, per il quale l'uomo orienta tutta la sua esistenza nel mondo nel senso con­trario all'amore di Dio, o per lo meno in modo inconciliabile con questo amore" (cfr. J. Galot, Eu­carestia e Penitenza, in "Civiltà Cattolica" 19.1.1974, p. 127).

Con questa nuova distinzione succede che molti si accostano a ricevere l'Eucarestia senza premet-

tere la confessione, a cui obbliga il c. 856 del qc, richiamato an­che da Euch. Mysterium del 26.5. 1976. "Saranno magari peccati gra· vi - si dice - non 'mortali' neL senso appena detto". "D'altra par· te, nel prendere gli anticoncettivi. nel sottomettermi all'interruzione della gravidanza - dice quella donna - io non intendevo affatto andare contro Dio; quindi sto tran­quilla". Posizioni pericolose. Per commettere infatti il peccato, ba­sta sapere che la tale azione è proi­bita da Dio; non occorre commet­terla quasi per sfida, precisamente, perché Dio l'ha proibita. Pio XII osservava c he molti peccati gravi si commettono per un fine in sè onesto. Una ragazza-madre, per e­sempio, abortisce per conservare il proprio onore; il suo scopo è buo­no; essa non vorrebbe né offende­re Dio né far del male alla propria creatura; sa però che Dio proibi­sce di uccidere. La sua colpevolez­za potrà, magari risultare attenua­ta; in qualche caso si potrà perfi­no arrivare alla buona fede per co­scienza disinformata e per ignoran­za, ma in sè quel peccato è grave.

Certe affermazioni, che leggo in contrario, rischiano di avvicinare i loro assertori a Lutero, che diceva: si salva chi - nonostante i peccati - conserva un legame di fiducia con Cristo.

BIPOLARISMO TRADIZIONALE

Bisogna dunque restare, credo, al bipolarismo tradizionale: peccati veniali - peccati gravi. Con il cate­chismo si continuerà tuttavia a ri­tenere che il peccato mai è grave. se non è compiuto con piena avver­tenza e deliberazione. Con gli scrit­tori di ascetica si sottolineerà che è difficile spesso tracciare la linea di confine esatta fra il mortale e il veniale, tanto sono numerose e differenti le circostanze di ambien­te e di formazione, di psiche; chi abitualmente si sforza di stare uni­to a Dio, di solito, non si determina di punto in bianco' a commettere un pecato grave; in questo senso

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accetteremo anche noi parzialmen­te il concetto di opzione fondamen­tale. Con i teologi poi ricordere­mo che, perduta la grazia santifi­cante e la carità, mediante il pecca­to grave, si può restare uniti im­perlettamente a Dio con la fede e la speranza. QUEL FRATE SCORTICA LE ORECCHIE, MA STRAZIA I CUORI

Alcuni danno l'ostracismo alla formula "la Penitenza opera ex 0-

pere operato". Vogliono così rea­gire all'ignoranza e all'abitudine, che facevano del Sacramento una specie di bacchetta magica, del con­fessore un distributore automatico di assoluzioni, dei penitenti, cri­stiani, che agivano per formalismo convenzionale, in cerca solo di pIa-

. care le angustie dell'animo e non di rinnovare la propria vita con sincera conversione, Resta, però,

vero che, poste le dovute condi­zioni, la Confessione rimette i pec­cati in modo diverso dalle altre buone opere penitenziali e dall'at­to di contrizione; non solo essa can­cella le colpe del passato, ma elar­gisce energie spirituali per il futu­ro. Ciò si verificherà con più effi­cacia, se il Sacramento è preceduto da una buona istruzione. "Verbum et sacramentum" diceva S. Agosti­no. "Evangelizzazione e Sacramen­ti" ha ripetuto la CEI. E Bourda­loue al re Luigi XIV, che gli chie­deva cosa pensasse di un certo pa­dre Onorato, che predicava con poca eloquenza, ma con grande successo di uomini al confessiona­le, rispose: "Maestà, quel frate scortica le orecchie, ma strazia i cuori, convertendoli. Al suo con­fessionale vengono restituite le bor­se, che i mariuoli rubano durante le prediche mie" ».

NOTE PASTORALI LiTURGICHE LA VISITA ALLE FAMIGLIE

All'indomani dell'Epiania l'Arci­prete ha iniziato la visita alle fami­glie della Parrocchia ed ha portato in tutte le case la benedizione del Signore. Praticamente è stato im­pegnato, tutte le ore libere da altri impegni di forza maggiore, meno le fest_e, per la durata di due mesi.

Portare il saluto, scambiare alcu­ne parole, rispondere a domande, interessarsi di eventuali persone so/ferenti ecc., è cosa bella che mol­tissime persone, grazie a Dio, an­cora apprezzano. L'Arciprete è ri­conoscente e grato per la cordiale accoglienza che ovunque gli è stata riservata. Se ha ancora qualche raccomandazione da fare, continua suggerire che alla Domenica si fac­cia di tutto per partecipare alla Messa e che si accompagnino an­che i ragazzi e i fanciulli e che ogni sera si dedichi qualche tempo alla preghiera e almeno qualche volta alla settimana si faccia un po' di lettura sul Vangelo.

SI AVVICINA LA PASQUA

Per gli adulti quest'anno si è ri­presa la predicazione quaresimale del mercoledì. Il Direttore del « Don Bosco» Prof. Don Resi, sta sviluppando con tanta competenza e saggezza il tema suggerito dalla Pastorale del Vescovo: Il Sacra­mento della Confessione.

Per i giovani dell'Oratorio Don Lino Meneghetti, il carissimo Sale­siano, che da cinque anni presta il servizio liturgico domenicale, terrà alcune conversazioni formati­ve nella sera degli ultimi lunedì di Quaresima.

Per le donne Don Sergio Mo­retto proporrà alcuni temi di gran­de attualità nel pomeriggio di Lu­nedì, Martedì e Mercoledì della set­timana santa alle ore 15.

PRIMA COMUNIONE

COMUNIONE SOLENNE

CRESIMA

La prima Comunione sarà cele­brata anche quest'anno in due tur­ni, il 6 e il 13 Maggio. La prepa­razione dei fanciulli della prima Comunione è iniziata ancora in se­conda e si svolge mediante la pre­murosa assistenza dei Catechisti in varie zone della Parrocchia. Ulti­mamente sono stati fatti alcuni in­contri con i genitori per sollecitare la collaborazione delle famiglie, in­dispensabile per la buona prepa­razione dei figli.

La Comunione Solenne dei ra­gazzi di quinta sarà celebrata la domenica 20 Maggio.

La Comunione Solenne è un mo­mento privilegiato di verifica. I ra­gazzi dopo due anni di catechismo e di Messa partecipata, sono invi­tati ad esprimere e manifestare con gioia la volontà di cam'minare nel­la via della vita con l'appoggio del­l'amico Gesù.

La Cresima sarà amministrata la domenica 24 Giugno, festa del Pa­trono della Parrocchia S. Pietro, alla Messa delle ore 9.00. I giova­ni che si preparano alla Cresima sono una ottantina; 54 di essi fre­quentano la terza Media. Sono sud­divisi in quattro gruppi e frequen­tano le istruzioni in Orario nella giornata di venerdì.

Il Consiglio Pastorale Sono trascorsi sei mesi da quan­

do il Consiglio pastorale ha mosso i primi passi per collaborare con i Sacerdoti nelle numerose attività che si rendono necessarie in Par­rocchia. Vogliamo ora effettuare una piccola verifica su ciò che è stato programmato. Ognuno dei mesi trascorsi è stato caratterizzato da un argomento centrale su cui si è concentrata la nostra attività.

NOVEMBRE - Il mese è stato dedIcato alle Missioni. Si sono or­ganizzati incontri di preghiera con Padre Arnaldo Comboniano; si è attuata la mostra del libro e la rac­colta della carta. Il ricavato di un milione è stato suddiviso tra di­verse Missioni che gravitano attor­no alla nostra Diocesi.

DICEMBRE - Si celebra il Na­tale. E' questa una festa partico­lare in cui tutti si sentono migliori, si vuoI rinnovare in noi il senti­mento di fratellanza ed amore cri­stiano ricordando soprattutto colo­ro che soffrono. Alcune persone coadiuvate dalle Dame della S. Vin­cenzo, si sono recate a far visita a persone anziane ed ammalate, of­frendo loro, oltre a qualche dono, parole di affetto e di conforto. Un buon gruppo di Scouts si è inoltre recato alla Casa di Riposo di S. Vi­to per far trascorrere il fine d'an­no in allegria anche a coloro che troppo spesso si sentono soli.

GENNAIO - Si mette in eviden­za l'importanza di conoscere, per meglio viverla, la Parola di Dio. Si organizzano incontri mensili di preghiera, guidati da Don Resi.

Egli ci propone, con grande com­petenza, delle riflessioni su argo­menti attualissimi del Vangelo.

FEBBRAIO - Si celebra la gior­nata della vita. Sgomenti per ii dìlagare della piaga dell'aborto. i componenti del Consiglio Pastora­le ntengono opportuno promuove­re un incontro-dibattito a cui par­tecipano un medico ginecologo, il dott. Marcora e un moralista. il prof. Don Resi. Si porta a cono­scenza che esistono centri orgamz­zati, detti per la vita, in cui le ra­gazze-madri possono trovare aiuto anche economico ed ambie'nte a­uatto per serenamente accogliere e non respmgere una materl11tà. Sia­mo convÌnti che la vita è un dono Che nobilita e non sminuisce la donna, qualunque siano le condi­zioni in cui si trova.

MARZO - Si vive la Quaresima. Dopo aver letto e meditato la let­tera pastorale del Vescovo circa la Penitenza si ritiene di promuove­re una catechési sulla - Parola di Ula e sull'insegnamento del Magi­stero della Chiesa, da proporre a­gli adulti nei cinque mercoledì di Uuaresima, avente come scopo una profonda riflessione sul Sacramen­to ùeila Confessione, in vista di una buona e santa Pasqua da cele­brare con cuore rinnovato. La par­tecipazione agli incontri già inizia­ti, non è granché numerosa, non vogliamo però scoraggiarci. Siamo lieti di poter offrire un buon ser­vizio cristiano a chiunque ne vo­glia approfittare.

Eliana Francesconi

Un cammino di fede per i nostri ragazzi

Con l'avvio degli incontri di ca­techesi anche per i gruppi che si stanno preparando alla Cresima, sono attualmente circa seicento i ragazzi che si incontrano ogni set­timana con i loro catechisti per un comune cammino di fede. E' una realtà confortante, se si pensa alla nutrita schiera di educatori im­pegnati in questa fondamentale at­tività educativa e formativa. Le fa­miglie avvertono la necessità di porsi accanto a loro per una col­laborazione costruttiva? Soltanto se i ragazzi trovano nelle proprie famiglie sensibilità e incoraggia­mento può realizzarsi per loro una maturazione cristiana autentica e destinata a produrre frutti per il futuro.

Sono in programma anche que­st'anno incontri zonali per i geni­tori; si spera che a nessuno sfugga l'importanza di questo invito a par­tecipare ai problemi dell'educazio­ne cristiana dei propri figli.

I ragazzi, se opportunamente se­guiti e spronati, sanno concretare il loro impegno cristiano offrendo la propria adesione ad iniziative che assumono un particolare signi­fìcatò educativo; essi si organizzano a gruppi per visite ad anziani o ammalati, partecipano alla liturgia festiva in qualità di lettori offren­do con il servizio festivo della Pa­rola una testimonianza di impegno a tutta la comunità ecclesiale.

Questi particolari momenti sono curati dai Catechisti che sanno va-

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lorizzarli ed inserirli nel piano edu­ccltivo programmato e realizzato in comune; ogni mese infatti, essi si incontràno per uno scambio di e­sperienze e di riflessioni e per sta­bilire un programma che possa a­vere un'impostazione unitaria per tutti i ragazzi di una stessa classe.

M erita un particolare riconosci­mento anche il gruppo «Porte A­perte », che si impegna assidua­mente per la liturgia festiva, ani­mandola con un nutrito repertorio di canti spesso accompagnato an­che da qualche chitarra.

Flavia Sacilotto

Attività dell'Oratorio L'DralOrio Don Bosco sta dive­

nenao una scrUlIura sempre più im­porrante per la nostra comunità parroccniale. Sttumo constatanao che i'(jralOrio, così come attual­melllB e, come spazio, addirittura è insufficiente ad ospitare quanti, per moiceplici motivi, ivi si incon­lrano.

Uuesi'anno ['Oratorio è centro di calechesi per i bambini delle elementari, i ragazzi della prima media e gli adolescenti e giovani che SI stanno preparando alla Cre­suna; alcuni pomeriggi vari grup­pi di catechisrno si susseguono dal­ie ore 14.00 alle ore 17.30: questo dato è significativo. L'Oratorio è dunque ii luogo dove bambini, ra­gazzi, adolescenti e giovani si pre­parano, seguitì dai loro catechisti, alla celebrazione di tappe impor­tanti per la vita di fede .

L'Oratorio è inoltre centro di at--..1 __ tività formativa per i gruppi giova­

nili che ivi operano. Ogni sabato pomeriggio il Gruppo Porte Aper­te, il Gruppo Gabbiani Azzurri ed il Gruppo AGESCI (Lupetti, Scout, NoviziatoJ si incontrano per una verifica sulla settimana e per un confronto con la Parola di Dio del­la domenica. In questo periodo, in preparazione alla Pasqua, i suddet­ti Gruppi giovanili intendono, con degli incontri particolari, tenuti dal

Salesiano Don Lino, prepararsi al sacramento della Confessione, sa­cramento che qualche volta, spe­cialmente a Pasqua, viene fatto in modo sbrigativo; si auspicherebbe arrivare ad una celebrazione co­munitaria della Penitenza in modo serio e sufficientemente preparati.

infine l'Oratorio sta svolgendo WIa intensa attività ricreativa-spor­tiva. Nel complesso sportivo del­['Oratorio ha avuto luogo la fase comunale della Corsa Campestre ed ora sono in corso i Giochi del­la Gioventù a livello calcio. Fra non molto verranno riaperti i due campi da tennis. Ad evidenziare la portata dell'attività sportiva cal­cistica, infine, è sufficiente tener presente che fn:L il sahtlto e. la -do­menica giocano nei campi del no­stro Oratorio parrocchiale ben set­te squadre.

Nella ricreazione ed in un sano sport i ragazzi manifestano meglio se stessi e si preparano ad impegni maggiori.

Speriamo che i lavori per un parziale completamento della strut­tura dell'Oratorio possano essere iniziati: per poter svolgere una cer­ta attività pastorale e ricreativa ser­vono, oltre l'impegno e la dispo­nibilità delle persone, pure anche delle funzionali strutture.

Don Antonio

Avvenimenti tristi LA MORTE DI TRE ADOLESCENTI

Il mese di dicembre è stato se­gnato da alcuni dolorosi eventi.

Tre adolescenti sono morti a po­chi giorni di distanza l'uno dal­l'altro. Mascarin Gianluca di Ivo e Mascarin Silvj di Riccardo di anni 15, Toffolon Gianni di anni 12. Gianluca e Gianni sono morti per gravi incidenti, Silvj per grave ma­lattia. Parenti, amici e conoscenti -in grande numero si sono stretti affettuosamente attorno alle rispet­tive famiglie, così dolorosamente

provate e larga fu la partecipazione degli azzanesi ai funerali dei cari ragazzi. Vogliano essi dal cielo ot­tenere conforto e rassegnazione per i desolati genitori e fratelli.

« IL CIUI»

L'ultimo funerale dell'anno 1978 è stato quello di Elio Lovisa, co­munemente detto « Il Ciui ». E' deceduto improvvisamente la sera del 27 Dicembre. Il Ciui è l'ap­pellativo con il quale lo scomparso era da tutti conosciuto, è un no-

me che rievoca e rievocherà anche riposante, del giallo acceso delle per gli anni da venire, per tanti messi, dell'azzurro del cielo della amici e conoscenti una caratteri- campagna azzanese, che il Ciui più stica figura di azzanese profonda- di ogni altro, vedeva dall'alto del mente legato alle tradizioni della campanile. propria terra. E' stato per lunghis- Altra sua spiccata passione fu la simo tempo campanaro e al cam- squadra di calcio azzanese, alla panile, che amava come una sua quale prestò la propria opera in creatura, ha dedicato tanta cura. qualità di massaggiatore. Faceva Si dilettava a dipingere. E' stato un parte anche della Corale Azzanese, cartellonista provetto. Nei suoi qua- che lo ha salutato, durante la cele­dri, dislocati anche all'estero, è brazione liturgica del funerale, as­trasfusa soprattutto con l'acquarel- sieme a una grande folla che gli lo, una stupenda sintonia di colori. ha tributato l'ultima affettuosa te­Sono i colori smaglianti del verde -.- stimonianza di amicizia e simpatia.

corrispondenza T aiariol Giovanni grazie dei sa­

luti e dell'offerta per il Bollettino. . Armando e Rosina Facca grazie del

vostro ricordo e dell'offerta per il Bollettino. Eugenio e Olga Favret, vi ricordo caramente e grazie per l'offerta al Bollettino. Mascarin Francesco, sempre riconoscente per le care parole e per l'offerta per il Bollettino. Mascarin Giovanni ri­cambio cari saluti e grazie per l'of­ferta per il Bollettino.

Si ricam-mano cordiali saluti e auguri a quanti hanno scritto, tan­to gentilmente, in occasione delle Feste. Seguono i nomi: Suor Ro­berta Reginato, Suor Noemi Pascot, Suor Bernarda Marcuz, Suor Tere-

sa Del Rizzo, Suor Mercedes Teso­lin, Suor Eugenia Tesolin, Suor Stefania Galassi, Suor Berenice Pozzerle, Suor Luigia Menegozzo.

Emigranti: Arduino e Vittoria Piccinato, Guerrino e Dosolina Sartor, fam. Arduino Candido, Cle­mente e Antonietta Candido, Pie­rino e Narcisa Roman, fam. Socra­te Bergamo, Elena e Vittorio Cam­pagna, Alfio e Alida Sorgi, Antonio e Maria Sponga, Antonio Tondato, fam. Danilo Stradiotto, fam. Itala Candido, fam. Francesco Del Riz­zo, fam. Pierantonio Bassan, Guer­rino e Lina Mascarin, ono Umberto Badanai, Italia Facca.

orario --settimana santa DOMENICA: Ore 11.00 Benedizione dell'olivo e Messa. Ore 15.00 Vespero e inizio della ADORAZIONE EUCARISTICA. Ore 18.30 Messa Vllspertina.

LUNED\' . MARTEDI' . MERCOLED\': Ore 7.00 Messa ed esposizione del Santissimo. Ore 11.45 Sospensione adorazione. Ore 15.00 Predica per le Donne. Ore 19.00 Messa.

MERCOLED\': Ore 11.30 Chiusura della ADORAZIONE EUCARISTICA.

SOLENNE TRIDUO PASQUALE GIOVED\': Ore 8.30 Confessioni dei ragazzi. Ore 15.00 Confessioni. Ore 19.30 CONCELEBRAZIONE DELLA MESSA. VENERDI': Ore 15.00 AZIONE LITURGICA DELLA MORTE DI GESU'. Ore 17.00 Via Crucis a S. Croce. Ore 19.30 Funzione - Predica della PASSIONE· PROCESSIONE. SABATO: Ore 15.00 Confessioni. Ore 22.00 FUNZIONE DELLA VEGLIA PASQUALE CON MESSA. Avvisi:

La solenne Adorazione Eucaristica si compie nelle giornate di lunedì - martedì - mercoledì: Ogni famiglia è invitata a fare qualche tempo di preghiera-adorazione.

Ci saranno Confessori per la libertà e comodità delle Confessioni. Siamo esortati a ricevere la Comunione Pasquale nei giorni di giovedì - venerdì • sabato - domenica.

E' molto raccomandata la devozione alla Croce con il bacio al Crocifisso. Venerdì è giornata di astinenza dalle carni e di digiuno. L'olivo benedetto, come il solito, sarà portata nelle case dai ragazzi.

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Pago 4 BOLLETTINO PARROCCHIALE

Anagrafe Parrocchiale

(da Dicembre a Marzo)

BATTESIMI Savani Ilaria di Mauro, Ansel­

mo Claudia di Giacomo, Rizzetto Deborha di Pierluigi, Favretto Tho­mas di Nevio, Moschetta Juri di Luigi, Sponga Stefania di Angelo, Rosset Flavio di Mario, Brusadin Paolo di Giorgio, Chiaradia Osiri­de di Mario, Bidinot Adriana di Giorgio, Iseppi Monica di Libero, Lovisa Daniela di Sante, Mascarin Federica di Paolo, Spada Marina di Danilo, Pezzutti Elisa di Fosco, Delle Vedove Michele di Claudio, Pretto Denis di Graziano, Cogo Igor di Luigino, Rosset Francesco di Giovanni, Pigat Cristian di Car­lo, Battiston Giuseppe Antonio di Sergio, Martin Alessandro Bruno, Sala Natalj di Gabriele, Fiore Da­niela di Giovanni, Mezzaroba Ma­ra di Mario.

MATRIMONI

Spagnol Aldo e Turcatel Mara, Favot Elvj e Goi Emanuela, Ca-

il buon (da Dicembre a Marzo)

Lascito in morte di Diana Vitto­rio 2.000.000; Sposi Spagnol Aldo e Turcatel Mara 90.000; fam. in morte di Basso Nestore 30.00; fam. in morte di Del Bel Belluz Olivo 30.000; Sposi Gismano Francesco e Sacilotto Ligia 10.000; fam. in morte di Mascarin Amabile 10.000; fam in morte di Milanese Alfonso 28.000; fam. in morte di Mascarin Silvy 10.000; sposi Favot Elvy e Goi Emanuela 10.000; battesimi di Dicembre 68.000; 40° di Secondin Mario e Teresa 10.000; sposi Ca­marca Antonio e Nardi Mara 10 mila; Valeri Maria a ricordo del marito Stefano 10.000; Gregoris E­velina a ricordo del marito Ame­rico 100.000; fam. in morte di Bia­suzzi Agnese 30.000; nonni e zii in morte di Toffolon Gianni 50 mila; Zaina Carolina unitamente ai figli a ricordo del marito Riccardo 20.000; Tolusso Mirella a ricordo del marito Sergio 30.000; sposi Mu­rador Silvano e Zaina Anna Maria 5.000; Toffolon Angelo in morte del figlio Gianni 40.000; a ricordo di Del Bel Belluz Olivo N.N. 10 mila; latteria sociale di S. Pietro 20.000; fam. in morte di Loisotto

marca Antonio e Nardi Mara, Mu­rador Silvano e Zaina Anna Maria, Vood Major e Lovisa Rosanna, Fa­siello Gabriele e Bottolo Tiziana, Mucignat Maurizio e Doretto Da­niela.

t FUNERALI

Basso Nestore di anni 72 vedo­vo di Sorgi Olga; Del Bel Belluz Olivo di anni "'4 marito di Filippi Mira; Milanese Alfonso di anni 68 marito di Travani Vittorina; Ma­scarin Gianluca di Ivo di anni 15; Mascarin Silvj di Riccardo di an­ni 15; Mascarin Amabile fu Giu­seppe di anni 86; Toffolon Gianni di Angelo di anni 12; Brunello A­gnese di anni 56 vedova di Bia­suzzi Romeo; Sponga Stefania di Angelo di giorni 2; Lovisa Elio fu Giovanni e11 anni 57; Ceciliot Ida di anni 69 vedova di Loisotto Lui­gi; Peschiutta Eugenio fu Eugenio di anni 62; Piccinin Teresa fu Vit­torio di anni 77; Gasparotto Am­brogio di anni 74 vedovo di Basso Angelina; Zorzes Maria di anni 69 vedova di Pigat Emilio; Minetto Carla di anni 36 moglie di Del Riz­zo Ernesto; Martin Agostino di an­ni 63 vedovo di Pantarotto Teresa.

cuore Ida 10.000; sposi Wood Major e Lovisa Rosanna 10.000; battesimi di Gennaio 65.000; lascito in mor­te di Piccinin Teresa 100.000; per­sona amica a ricordo di Piccinin Teresa 12.500; fam. a ricordo di Milanese Santina 15.000; sposi Fa­siello Gabriele e Bottolo Tiziana 5 mila; Bottos Rosaria a ricordo dei suoi defunti vicini e lontani 10.000; sposi Mucignat Maurizio e Doretto Daniela 10.000; familiari in mor­te di Monticco Anna in Moretti 15.000; Tolusso Elsa a ricordo del marito Enrico 15.000; familiari di Buttignol Giovanni a ricordo dei propri defunti 35.000; Luchetta 1-rene a ricordo del fratello Giovan­ni 15.000; figli in morte di Ga­sparotto Ambrogio 50.000 e dipen­denti INPS, amici di Piero, 54.000; battesimi di Febbraio 15.000; in morte di Pigat Maria Beatrice la famiglia 35.000 e il gruppo C.B. di Azzano 30.000; fam. a ricordo di Mercante Abramo 10.000; 25° di Del Bel Belluz Antonio e Maria 10.000; fam. in morte di Del Riz­zo Carla 15.000; Moret Mario in occasione del prossimo matrimonio 15.000; Niceta e Gianna Linassi a ricordo dei propri defunti 30.000;

battesimi di Marzo 90.000; a ri­cordo di 1\1artin Agostino fratelli Eilrico c Giuseppe e nipote Eleo­nora 22.500. EMIGRANTI: Pro Bollettino

Zanette Rino 5.000 più 10.000 alla Chiesa; Suora Mascarin 5.000; Mascarin Mariano 7.500; Zaina

ZAINA RICCARDO m. 2-3-78

nello anniversario lo ricordano moglie e figli.

MASCARIN AMABILE m. 18-12-78

cognata e nipoti la ricordano con affetto.

GASPAROTTO AMBROGIO m. 12-2-79

figli e parenti lo ricordano con rimpianto.

LONGO MARINO m. 14-3-75

moglie e figli lo ricordano nel 4° anniversario.

Vitto rio 3.00); Bert1'unda Regil1 u 1 :1 .'YJ ; TOlllbto Delfina 10.000; P.l11 on li11 ,\ ci;' i:l'lrl 5.000; Santin Elisa 8.000; Belluz Rosina in Fac­ca 7.000; Mascarin Giovanni 7 mila ; Mascarin Francesco 14.000; Favret Eugenio 8.350; Taia1'io1 Giovanni 5.820.

FABRIS SECONDO m. 21-4-74

moglie e figli lo ricordano nel 5° anniversario.

BASSO NESTORE m. 1-11-78 i

figli e parenti con affetto lo ricor- I dano. ~

TESOLIN ENRICO m. 19-2-78

moglie e figli lo ricordano nel 1 ° anniversario.

V ACCHER AGOSTINO m. 23-2-1976

la moglie e i figli lo ricordano nel 3° anniversario.

Direttore responsabile Mons. Domenico Cadore