Giuseppe Rinaldo Basili - Dialogo
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Giuseppe Rinaldo BasiliDIALOGO
CURATOREMaria Yvonne Pugliese
UFFICIO STAMPA E COORDINAMENTOGiovanna Segalla
FOTOGRAFIEGiuseppe Basili
STUDIO GRAFICO ED IMPAGINAZIONEUnion Made - EU
STAMPAPixart
RINGRAZIAMENTICantina Rio MaggioL.J.S.Sandwich Time
AndreaMarcoEmanuele
PierfrancescoClaudio
copertina: Drops 3, acrilico su tela, 18x24, 2013 (particolare)
GIUSEPPE RINALDO BASILI
DIALOGOl’armonia degli oppos�
a cura di Maria Yvonne Pugliese
Palazzina Azzurra - San Benede! o del Tronto - 26 o! obre / 6 novembre 2013
2
DialogoMaria Yvonne Pugliese
La meraviglia dell’uomo è saper trovare soluzioni anche
nei momen� di maggiore incertezza. Da sempre questa
energia è ciò che più mi commuove del nostro vivere.
In questo compito di ricerca costante chi più di tu�
urla, si impegna e dedica interamente la propria vita,
è l’ar� sta, nelle diverse discipline: musica, teatro,
le� eratura, cinema, poesia e arte. E’ per questo che ho
scelto questo lavoro, per stare vicina a chi ha delle for�
“visioni”, a chi lavora duramente per trovare il modo di
rappresentare una nuova visione del mondo. Il ruolo
del vero gallerista è proprio questo stare in mezzo,
vivere da un lato la società contemporanea con tu� o il
suo vivo nervosismo e dall’altro ascoltare e selezionare
quegli ar� s� che possono farci ragionare in modo
nuovo e quindi trovare delle soluzioni al nostro disagio.
Ar� s� che vivono e parlano dell’oggi e comunicano con
opere in forte relazione con la contemporaneità, per
tecnica, sogge� o, este� ca.
Scegliere ques� ar� s� e aiutarli nel loro percorso è un
lavoro che ha anche un peso e� co e la galleria lo svolge
accompagnata da cri� ci dell’arte, fi losofi , ar� s� stessi e
collezionis� o appassiona� sostenitori dell’arte.
Giuseppe Rinaldo Basili ha compiuto un salto
importante nel suo percorso ar� s� co ed è per ciò
che presen� amo il suo lavoro in una mostra pubblica.
Cercherò di argomentare la scelta in questo breve
testo.
Oggi viviamo in un mondo complesso per svaria�
aspe� che tu� conosciamo: tecnologici, economici,
sociali. Ci sen� amo come intrappola� in un fl usso
chiamato sviluppo a cui i mass media conferiscono un
cara� ere di precarietà e superfi cialità. Ma il fl usso è
questo ed è inarrestabile. Non è ques� one di opporsi o
fare resistenza, ma di capire come meglio mantenere il
lato umano vitale.
Il sociologo Alain Touraine ha scri� o nel 2004 un
saggio in� tolato “La globalizzazione e la fi ne del
sociale” in cui delinea i nuovi paradigmi della vita
colle� va e personale. “L’elaborazione di una società
mondiale sarà lenta e diffi cile, ma anche inelu� abile.
S� amo assistendo alla compresenza e mescolanza
di realtà contrapposte. Ma bisogna dare a ognuno la
possibilità di essere un a� ore, ben preparato, prote� o,
informato e orientato, della vita sociale. Il futuro è lo
sguardo sui singoli individui considera� in se stessi… I
rappor� di ciascuno con se stesso e con gli altri sono
tanto importan� quanto, un tempo, la conquista del
mondo”.
In questo profondo momento di cambiamento Basili
riconosce e rappresenta questa pluralità e me� e i
singoli in dialogo tra loro. Analizzeremo dopo come,
per ora ci soff ermiamo sulla parola che dà il � tolo alla
mostra: il dialogo.
Il dialogo è segno di disponibilità all’ascolto, al rispe� o
dell’altro, all’autocri� ca. E’ un incontro da uomo a
uomo, con una intensa e profonda volontà reciproca
di perseguire e approfondire un confronto. Il dialogo
non è fa� o per convincere l’altro, ma per conoscerlo.
E conoscere vuol dire anche essere manifestamente in
disaccordo, ma con totale rispe� o per il pensiero e il
sen� re dell’altro. Il dialogo era alla base della fi losofi a
dell’an� ca Grecia, ha avuto poi fortune altalenan� ma è
stato ripreso nel XX secolo, in par� colare dall’esperienza
ermeneu� ca. E’ Hans-Georg Gadamer (1900-2002)
a dire che “..è in quanto linguaggio, dunque dialogo,
che l’essere può venire compreso”. Ed è di appena un
mese fa un bellissimo esempio di dialogo: quello tra
Papa Francesco e Eugenio Scalfari. Dunque un tema di
estrema a� ualità.
Giuseppe Rinaldo Basili lavora al dialogo già dal 2007,
quando ha abbandonato il paesaggio e ha riconosciuto
nel colore il suo linguaggio essenziale. Da allora le sue
opere, sempre pi� oriche, hanno a� raversato diverse
fasi, chiamate SCRAP, PETALS, DROPS. La materia si è
fa� a sempre più pura e il colore autonomo. Si tra� a
di pixel, come nel mondo dei computer, di piccoli fl ash
di informazione, come nella nuova teoria della fi sica
quan� s� ca.
Il mio interesse per il lavoro di Basili sta proprio qui.
Nella sua a� enta visione di una società complessa in
cui tu� o convive a stre� o conta� o e nella sua capacità
di rappresentarla con riferimen� chiari a tecnologie e
scienze contemporanee.
Basili, come dicevo, coglie nel colore la più grande sintesi
del messaggio e ci regala quadri dove rappresenta la
forza della compresenza in una mol� tudine armonica
e piacevole. Un’opera che, de� o semplicemente, ci fa
stare bene e ci perme� e di percepire la diff erenza tra
ciò che c’è nel quadro e ciò che non c’è nel mondo.
L’occhio vaga nei quadri di Basili, libero di scegliere il
proprio percorso ed è appagato in ogni istante. Tu� o
convive in armonia, anche gli oppos� .
Cerco di vivere il mio tempo, di ascoltare, provo-
care, s! molare, interagire, a" raverso un linguag-
gio pi" orico fa" o di for! contras! croma! co/
gestuali e di materia tracimante; una materia
viva che por! lo spe" atore a partecipare all’ ope-
ra stessa a" raverso la sua interpretazione/rea-
zione; ad avere il desiderio di sfi orarla, amarla,
sen! rla; a considerarla come fosse l’altro che ci
tende la mano e ci invita a comunicare con lui.
Giuseppe Rinaldo Basili
Paesaggio
Scrap
Petals
Drops
4
Petals 39, olio su tela, 30x30 cm, 2011
Drops, acrilico su tela, 80x80 cm., 2013
6
Scrap 2, olio su tela, 30x30 cm., 2010
Drops 08, acrilico su tela, diametro 80 cm., 2013
8
GIUSEPPE RINALDO BASILI
“Nella concezione di Giuseppe Rinaldo Basili, ma sopra� u� o
nella sua sensibilità d’ar� sta, il colore è di per sé immagine;
per questo dal suo alfabeto egli ha cancellato l’immagine
tradizionale, cioè la fi gura, lasciando che il colore supplisca
ad essa non per una ma per una mol� tudine di “presenze”;
esso esprime la pluralità, sia in termini quan� ta� vi che di
diversità, diventando così strumento d’una espressività
estesa, in certo senso ecumenica: un esperanto che giunge
a ciascuno. Ed è questa l’idea che Basili ha dell’arte stessa:
un medium che trascende i singoli linguaggi e si off re
come “evento comunica� vo” per un’emozione dire� a e
universale.” (Lucio Del Gobbo)
PRINCIPALI ESPOSIZIONI
2013
Dialogo a cura di Maria Yvonne Pugliese, Palazzina Azzurra,
San Benede� o del Tronto (AP)
AAF 2013, Milano
2012
AAF 2012 Hamburg (DE)
Offi cina delle Emozioni, Chiostro dei Domenicani, Lecce
Art FaCTory 02, Catania
Small Size Show, Galleria Overlook, Quarrata (PT)
AAF 2012, Milano
2011
54° Biennale di Venezia, Palazzo delle Esposizioni, Torino
Arte Padova 22, Padova
Forlì Arte 15, Forlì
La Bella Vs La Bes" a, ex Ma� atoio, Fermo
Senza Titolo, Galleria Vista, Roma
Art4Business, Malpensa Fiere, Busto Arsizio (VA)
2010
Arte Immagina 12, Reggio Emilia
Arte Padova 21, Padova
Traffi c, Il Parmigianino Art Café, Pescara
Arte in Fiera 6, Longarone (BL)
Art in the City, Hotel Baia del Mar, Jesolo (VE)
Nel Colore la Vita, Galleria An� chi Forni, Macerata
KunStart 10, Bolzano
Il Colore è Immagine, Alexander Museum, Pesaro
2009
A# er Eight/2, Caff è Emporio, Roma
Immagina Arte in Fiera 11, Reggio Emilia
Feedback “n” Stripes, Libreria Rinascita, Ascoli Piceno
2008
Rosso Spirito Di-Vino, Enopolis c/o Palazzo Jona, Ancona
2007
Il Paesaggio dell’Anima, Caff e’ Le� erario, Fermo
2006
3 dì d’Arte, Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno
Veregra Street Fes" val, Montegranaro, (FM)
2005
Sala esposi� va comunale, Teramo
Finito di stampare
nel mese di ottobre 2013
Palazzina Azzurraviale Bruno Buozzi, 14
San Benedetto del Tronto - AP
[email protected] - www.yvonneartecontemporanea.com