Giugno 2012 Numero 2 anno XII - AUSL · 2019. 7. 15. · edizione Giugno 2012 Numero 2 anno XII ......

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edizione Giugno 2012 Numero 2 anno XII Periodico lunatico a cura della redazione del Centro Diurno dell’ASL di Piacenza straordinaria “ IL TESTIMONE “ Di Luciano “Lucio” Toffano

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edizione Giugno 2012 Numero 2 anno XII

Periodico lunatico a cura della redazione del C

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“ IL TESTIMONE “ Di Luciano “Lucio” Toffano

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LA REDAZIONE … SI ALLARGA

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Edizione Straordinaria

NUOVI INGRESSI NELLA REDAZIONE ... 2

Scrivere fa bene. A volte molto di più, ri-cerche e studi dimostrano che la terapia del-la scrittura può aiutare in molte occasioni.

La scrittura quindi ha molte funzioni: co-municazione di ciò che pensiamo, ma anche di ciò che sentiamo, nel senso che la usia-mo, come la parola parlata, per esprimere le nostre emozioni, le nostre sensazioni, i no-stri sentimenti.

Alla luce di queste riflessione la nostra re-dazione si allarga. Abbiamo aperto una sede al Centro Diurno di Castel San Giovanni (Distretto di Ponente) che confluisce nelle redazione di Piacenza, ma non brilla di luce riflessa. Brilla di luce propria.

Al momento è composta da 3 redattori a cui abbiamo chiesto di raccontarsi.

Barbara: interessata a collaborare con il giornale, le piace scrivere di moda e gossip ma è anche attratta da argomenti di cultura generale.

Pensa che la scrittura possa essere un mez-zo di comunicazione verso se stessa e gli altri. Evidenzia il bisogno di esprimersi, in questo caso attraverso la scrittura. Parla po-sitivamente della sua famiglia ed è consape-vole della sua malattia.

Emilia: nome d’arte Emilia “59”. Le piace far parte della redazione perché può in que-sto modo vedere gli articoli, scritti di suo pugno, pubblicati su un giornale.

Le interessa la pittura, il giardinaggio e le piacerebbe anche migliorare il suo italiano.

Paolo: focalizza il discorso su se stesso e sulle vicende della sua vita, in modo decisa-mente dettagliato. Per lui è un piacere esse-re entrato nel team del giornale.

Sottolinea inoltre di aver studiato tipografia e di esserne uscito a pieni voti; si sente in

di in grado di parlare di qualsiasi tipo di argo-mento. Pensa che scrivere della propria malat-tia possa essere utile come esempio e testimo-nianza per altre persone.

Ecco come pensiamo si debba scrivere un arti-colo di giornale.

L’articolo di giornale è un testo che informa su una notizia, in grado di raccontare un fatto, con il maggior numero di elementi necessari per capirlo; può essere più o meno lungo, ma deve mettere in grado il lettore di comprendere chiaramente il tema trattato. Vi proponiamo alcune regole basilari.

Fase 1: collocazione dell’articolo (politica, cronaca, cultura, scienze, sport, spettacoli, eco-nomia e finanza)

Fase 2: raccolta delle notizie

Fase 3:Preparazione della scaletta (temi da trattare)

Fase 4: Svolgimento (Chi? Che cosa? Dove? Quando? Perché?)

Fase 5 : Scelta del titolo.

Ovviamente, la creatività di chi tiene la penna in mano gioca sempre un ruolo primario.

La redazione di Castel S.Giovanni

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LA NOSTRA ESPERIENZA

ESPERIENZE 3

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e Edizione Straordinaria

Riportiamo la testimonianza di due stu-dentesse del Liceo Pedagogico “G. Mo-lino Colombini” di Piacenza che hanno frequentato per uno stage il Centro Diurno di Piacenza, all’nterno del per-corso di orientamento scolastico post Scuola Superiore

Ci è capitata la fortuna di conoscere, attra-verso questi cinque giorni di stage, un mon-do a noi sconosciuto. Purtroppo questa è una realtà nascosta che pochi conoscono, e grazie a questo stage noi studentesse abbia-mo capito l’importanza del significato della vita che prima sottovalutavamo.

Nella nostra società il “diverso” è inteso solo in senso negativo, il pregiudizio riguar-do la malattia mentale è un fattore purtrop-po molto diffuso ai giorni nostri. Le perso-ne spesso giudicano senza conoscere feren-do così chi, a causa del suo passato, si trova in una situazione di difficoltà verso se stes-so e gli altri.

In così poco tempo siamo riuscite ad abbat-tere il pregiudizio riguardo queste persone. Ci sono state mostrate le terapie riabilitative che gli utenti seguono per sviluppare e mi-gliorare le loro abilità personali e sociali.

Ci hanno particolarmente colpito due tera-pie: l’arteterapia e il gruppo culturale. In entrambe, gli utenti avevano la possibilità di esternare le loro emozioni e sentimenti, e allo stesso tempo di migliorare le proprie abilità. Nonostante le loro difficoltà, hanno dimostrato di avere delle capacità sorpren-denti! Più che un rapporto di lavoro quello che si instaura tra gli utenti e gli educatori, è un rapporto di amicizia, grazie alla fiducia reciproca gli educatori riescono a gestire la difficoltà dell’utente e a trasformare il do-vere in piacere.

Infatti, siamo state segnate proprio da questa consapevolezza e volontà da parte degli utenti di potenziare se stessi: è difficile che in un am-bito lavorativo si possano instaurare dei rapporti di questo tipo.

E’ proprio questo che ci ha confermato, ancora una volta, che il nostro desiderio è quello di aiu-tare nel miglior modo possibile queste persone e di fare nostra la soddisfazione dei loro progres-si.

Vogliamo infine ringraziare tutta l’equipe per la disponibilità e per averci trasmesso questa loro passione e dedicare agli utenti un pensiero.

“Non possiamo sapere cosa ci potrà acca-dere nello strano intreccio della vita. Noi però possiamo decidere cosa deve accade-re dentro di noi, come possiamo affrontare le cose, e quale decisione prendere, e in fin dei conti è ciò che veramente conta.”

Elisa Gazzola, Arianna Bianchi

Un particolare del Murales del sottopas-saggio a Borgotrebbia eseguito dal Grup-po di Arteterapia

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HRISTO ZLATANOV

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INTERVISTA 4

Hristo Zlatanov incontra la redazione di Edizione Straordinaria. Ne nasce una chiacchierata “alla no-stra maniera”: irriverente, informale e fuori dagli schemi.

La tua altezza ti crea problemi nella vita norma-le?

“Sono alto 2 metri e 04. Con la mia altezza ci convi-vo da sempre. Se vogliamo, l’unico problema è di-vertente: il letto. Ho dovuto farlo fare di 2 metri e 20 perché in un letto normale dormirei con le caviglie fuori dal materasso”.

E’ vero che altezza è mezza bellezza?

“Sì, ho una moglie bellissima che in effetti è molto alta”.

In che ruolo giochi?

“Sono schiacciatore e ricevitore”.

A furia di schiacciare la palla, hai problemi alle dita?“

No, alle dita no. Si subiscono più traumi alle spalle, ai gomiti e alle ginocchia” .

Dopo una partita sei stanco?

“Quelle perse mi stancano molto, anche psicologica-mente. Se vinco mi stanco meno, il morale è più al-to”.

Quante ore di allenamento al giorno?

“Due ore e mezzo al mattino per l’allenamento fisico individuale; poi due ore e trenta al pomeriggio per l’allenamento di squadra e tattico”.

Che bilancio faresti, ora, della stagione 2011-2012?

“All’inizio non eravamo concentrati, perché siamo una squadra nuova e non eravamo affiatati al punto giusto. Con il passare delle partite, abbiamo ingrana-to meglio ci siamo rifatti sul finire della stagione”.

Quando riporterete lo Scudetto a Piacenza? “L’ambizione è quella, sperando che arrivi il prima possibile. Non è mai facile vincere: il 2009, l’anno dello Scudetto, è stato un anno fantastico”.

Zlatanov esulta dopo un’azione

I festeggiamenti dopo lo scudetto vinto nel 2009

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INTERVISTA 5

Dove sei nato?

“Sono nato a Sofia da genitori bulgari Da picco-lo mi sono trasferito in Italia con loro, mio papà era anche lui un giocatore professionista di pal-lavolo. Anche quando loro sono tornati in Bul-garia, io sono rimasto qui, nel Belpaese”.

Sei naturalizzato italiano?

“Ho la doppia nazionalità, italiana e bulgara. Sono in Italia da quando avevo 12 anni. Della Bulgaria ricordo con un po’ di amarezza il clima che c’era negli anni del comunismo”.

Cosa ti piace del nostro paese?

“Mi piace tutto. Come in ogni luogo possiamo trovare cose positive e altre meno”.

Mare o monti? In vacanza vai sempre nello stesso luogo?

“Ho le mie tappe fisse. Quando c’è il tempo ci vado, amo sia il mare che la montagna”.

Hobby preferiti?

“Ne ho pochi, quando posso mi piace stare con gli amici e fare anche delle grigliate se possibile. Non disdegno mai la musica, an-cora meglio se ascoltata sul divano.”

Hai dei figli? Cosa ti auguri per loro?

“Auguro ai miei figli ogni bene, ovviamen-te. E, certamente, seguiranno la loro strada senza imposizioni”.

Cosa ne pensi della malattia mentale?

“E’ difficile rispondere. Non mi sono mai avvicinato a questo mondo”.

Sei favorevole all’integrazione nella so-cietà civile dei malati di mente o è meglio curarli in situazioni protette?

“L’integrazione dipende sempre dall’intelli-genza da chi ti sta vicino”.

Francesco Alicastro

Filippo Orlandi

Hugo Rondino

PALMARES

SCUDETTI 1

TITOLI NAZIONALI 1 Campionato di Serie A

TROFEI NAZIONALI 1 Supercoppa italiana 1 Coppa Italia Seria A2

TROFEI INTERNZAIO-NALI

1 Coppa delle Coppe

Coppa CEV

ALTRI TITOLI 1 Campiona to italiano di Beach– Volley

Il capitano con la coppa

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Il Parco dell’Uccellina

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Arriva l’estate ed ecco un itinerario consigliabile, uno di quelli naturalistici di rara bellezza: il Par-co dell’Uccellina, situato nella Maremma in To-scana. Il Parco Naturale dell’Uccellina è vasto oltre 10-000 ettari e si estende sul tratto costiero tirrenico da Principina a Mare fino s Talamone, mentre ad est arriva fino alla statale Aurelia. Il Parco è stato istituito nel 1975 dalla Regione Toscana grazie ad una legge regionale istituita per salvaguardare il patrimonio naturale. La parte centrale e meridionale è occupata dai Monti dell’Uccellina che hanno il punto più alto nel Poggio dei Lecci (451 m.slm): da queste col-line si domina con lo sguardo tutta la costa tirre-nica e il mar Tirreno con le Isole del Giglio, Elba e Corsica con un panorama veramente insupera-bile: molto bella e caratteristica è la veduta del fiume Ombrone quando sfocia nel mare e le cui acque, di colore scuro, si spingono al largo mi-schiandosi gradatamente con quelle verdi del ma-re. La sede del centro delle visite al Parco si trova ad Alberese, come già detto, è un susseguirsi di di-versi ambienti naturalistici dai Monti dell’Uccel-lina alla pineta della Marina di Alberese, alla fo-ce del fiume Ombrone fino alle Paludi della Trappola. A nord della foce dell’Ombrone il territorio si presenta pianeggiante ed è occupato dalle paludi della Trappola, un sistema di specchi d’acqua temporanei e permanenti; a sinistra dell’Ombro-ne si estende un territorio caratterizzato da dune e pineta, attraversato da canali superficiali risa-lenti alle prime bonifiche. La parte centrale e meridionale del Parco è domi-nata dai Monti dell’Uccellina, un insieme di rilie-vi che culmina nei 417 metri di Poggio Lecci e che sono completamente coperti da una fitta ve-getazione prevalentemente formata da macchia mediterranea. Sui Monti dell’Uccellina insistono antiche torri ed edifici religiosi: Torre di Castelmartino, di Collelungo, di Cala di Forno, della Bella Marsi-lia e l’Abbazia di San Rabano.

ITINERARI 6

L’Abbazia di San Rabano nella macchia

dell’Uccellina

Scorcio naturalistico

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ITINERARI 7

Il Parco dell’Uccellina

Per accedere al Parco il solo modo è quello di recarsi al Centro Visite di Alberese per usufruire del servizio autobus: qui ogni ora a partire dalle h.9 alle h.14 comprese, si viene portati all’interno del Parco in località “Pratini” dove hanno inizio diversi itinerari: è già possibile incontrare i cinghiali lungo la strada interna.

La fauna del parco è composta da varie spe-cie: prevalgono i cinghiali ei daini, ma non mancano i caprioli, istrici, volpi, faine e donnole. Per quanto riguarda la flora questo è, senza dubbio, il regno della macchia me-diterranea con lecci, querce, corbezzoli, gi-nestre, timo, cisto marino e rosmarino.

Un’altra pianta presente è la quercia da su-ghero, per cui può capitare di incontrarne qualcuna a cui è stata tolta la corteccia per prendere il sughero.

Mi preme ricordare, inoltre, che il Parco Regionale dell’Uccellina ha ricevuto a Stra-sburgo, recentemente, il rinnovo del Diplo-ma Europeo. Questo Diploma è il più alto riconoscimento assegnato ad un area protet-ta in virtù delle buone pratiche messe in atto sul territorio. Un risultato non scontato, un esame superato con il massimo del pun-teggio. Fino ad oggi, ai 7 parchi italiani che possono fregiarsi del titolo, il diploma euro-peo poteva essere revocato o rinnovato ogni 5 anni. Stavolta, visto il livello di eccellen-za raggiunto ad Alberese, il rinnovo sarà valido per 10 anni, grazie ad una gestione dinamica ed illuminata delle risorse natura-li.

Ubaldo Cordova

La collocazione del Parco in Toscana

Il logo del Parco Regionale

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Il caro-caffè

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Il nostro glorioso caffè, pausa fumante dopo un lavoro impegnativo.

Pensiamo al caffè e pensiamo ai marocchini che ce l’hanno fatto gustare ed apprezzare.

Poi ci sono la gradazioni appetibili come cap-puccino, caffè normale, caffè espresso, caffè macchiato, ginseng.

Si presenta accompagnato o meno da brioche, Krapfen, dolcetti o biscottini.

Ma parliamo di prezzi:

il caffè passa da 1,00 a 1,20.

il capuccino da 1,30 a 1,50

il caffè corretto e the da 1,50 a 1,70

amari o liquori da 2,00 a 3,00 e da 3,00 a 4,00.

La nuova tabella entra in vigore dal maggio o al max da giugno ed è firmato dall’Assemble-a Consumatori del lunedì 6/2/2012. Dal 2002 il caffè e affini non sono più aumentati.

Insomma la colazione,nonostante tutto, rima-ne e invitante, a parte il prezzo.

Eloisa Braghieri

Il caffè... un po’ di storia

Nessuno può datare con precisione l'appari-zione del caffè, ma la leggenda racconta di un pastorello di nome Kaldi, nello Yemen che aveva notato che il suo gregge era molto eccitato dopo aver mangiato delle bacche selvatiche di caffè. Ne aveva dunque raccol-to un sacco per portarlo presso una confrater-nita di monaci non lontano. Il capo dei reli-giosi, dopo aver provato qualche bacca, ne decreto' la pericolosità asserendo che tratta-vasi di un frutto diabolico, ne getto' tra le fiamme il resto delle bacche. L'aroma che ne scaturì' fu così intenso e delizioso, che attiro' tutta la congregazione che, una volta ritirate dal fuoco le bacche, ne fecero bollire così' tostato il contenuto. Leggenda a parte, sap-piamo che gli Arabi ebbero il monopolio del caffè secoli durante e che punivano chiunque provasse a venderlo come pianta o seme (quahwha in arabo designa sia la bevanda che il luogo dove gli uomini si riunivano). Solo i grani tostati potevano essere oggetto di commercio. Ma, alla fine dell'assedio di Vienna da parte dei Turchi dell'impero otto-mano, il 12 settembre 1683, delle piante e dei semi di caffè furono recuperati dagli au-striaci. E', peraltro, in questa occasione che furono inventati i "kipffels", i cornetti a for-ma di mezza luna, per festeggiare la vittoria contro i Turchi. A Parigi, un nobile siciliano, tal Procopio de' Coltelli apri' il primo caffè : Le Procope nel 1686. Esiste ancora al giorno d'oggi e si può' dire che sia il più vecchio caffè d'Europa. Con Luigi XIV, il caffè diventa alla moda. Sembra che dobbiamo ad una delle sue con-cubine l'invenzione di metterci lo zucchero. Oggi, il primo produttore mondiale è il Bra-sile. Tra un centinaio di varietà conosciute, solo due rivestono un'importanza commer-ciale. La "coffea canephora" o Robusta e la "coffea arabica" o Arabica.

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Arte e poesia

ARTE E POESIA 9

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S’alza quieta l’ombra della sera tardi,

sotto la pioggia rinnega il dolore

Il viandante che barcolla

Sul marciapiede sconnesso

Ti sta bene se questa notte

Anticipi i tuoi ricordi

All’amico, che stanco

S’è rifugiato nell’auto?

Manca un quarto d’ora

Ed il sereno albore salirà

Sulla città gelata

Dal vento nordico

Quando suona la tua sveglia?

La mia la porto dentro

E rintocca

Ad ogni quarto.

Scava sempre

Il tic-tac della memoria

E a questo punto

Non può più cicatrizzare.

Luciano “Lucio” Toffano

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Magica Sabrina, la streghetta garbata e gentile

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NATI DA UNA MATITA... 10

Sabrina, la streghetta dell'Archie Comics, gentile e garbata, a differenza di diversi al-tri personaggi della casa editrice statuniten-se.

La piccola strega ha come servitore Salem, un gatto che è uno stregone trasformato in animale per punizione. Parlando di un epi-sodio, la sua amica Maurizia voleva invitar-la ad un concerto, mentre le sue zie Hilda e Zelda volevano portarla alle terme. Non sapendo cosa scegliere, aveva acquistato un orologio magico che le permetteva di viag-giare nel tempo, dalle terme al concerto e poi ripetendo i viaggi tra i due eventi.

Ma finendo per usare troppo l'oggetto stre-gato era diventata vecchia, pur rimanendo all'epoca di quando era quattordicenne, e aveva dovuto ricorrere all'aiuto di uno stre-gone capace di trasportarla all'inizio della vicenda, dove aveva detto all'amica che pri-ma doveva chiedere il parere delle sue zie, le quali pensavano che dopotutto Sabrina aveva capito il suo errore e che era perdo-nabile.

Nella scuola, al di là delle apparenze, dove la maggior parte frequenta corsi normali, vi è una classe dove i professori -un uomo il professor Snart ed la signora McGroony- insegnano la magia, visto che a frequentarla vi è un'altra ragazza, Cassandra, rivale di Sabrina che alcune volte si dimostra più in gamba, e molto spesso piuttosto infastidita dai buoni risultati della streghetta dai capel-li biondi.

I bisticci non sono rari, ma il più delle volte finiscono con riappacificamenti tra le due ragazze, seppure a volte sembra che a vo-lersi vendicare di soprusi più veri che pre-sunti come per l'avversaria dai capelli bruni, sia anche Sabrina. Ma senza mai arrivare a ferire fisicamente e psicologicamente l'av-versaria.

Sabrina vive con le due zie streghe, in una vec-chia costruzione in legno, tipica dell'architettu-ra residenziale tradizionale degli Stati Uniti.

Al di là del legame familiare, anche loro si tro-vano a volte ad avere idee diverse e bisticciare per problemi della loro nipote, finendo anche per dovere dare la stura ai loro ricordi di in-cantesimi o consultando i classici libri magici tipici dei maghi e delle streghe, tutti prove-nienti dall'Altro Regno, ovvero il Mondo delle Fate, su cui a volte fanno ritorno.

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Magica Sabrina Insomma una sorta di modern fantasy ma gen-tile, garbato e chiaro, dove essendo prodotto per l'America ed essendo umoristico, come è anche intuibile dalle sembianze dei personag-gi, eventualità come la morte di un personag-gio non sono neppure considerabili tali.

Sabrina ha anche un amico che vorrebbe cor-teggiare, Harvey, e che intelligente e gentile si mostra sempre amichevole e pronto ad aiutar-la. Cassandra naturalmente, vorrebbe portargli via l'amico, ma sovente non riesce a ottenere ciò se non per qualche minuto dell'episodio, chiedendo ad egli di aiutarla, però con l'inten-to -appunto- dissimulato di sottrarlo a Sabrina.

Incantesimi mal formulati e qualche nemico con poteri magici, a volte con sembianze di mostri, ma senza mai arrivare a descrizioni realistiche del loro aspetto, interferisce e a volte mette a soqquadro la situazione in cui si trovano gli studenti.

Spesso però a complicare le cose è qualche evento o contesto organizzato dagli studenti nel corso dei normali avvenimenti di un anno di scuola, dove la magia costituisce l'innesco per la vicenda, che poi Sabrina deve rendere innocua,

Ma senza arrivare a impaurire neppure un bambino, bisognerebbe dire.

Insomma un cartone che Italia 1 oltre una de-cina d'anni fa trasmetteva nella fascia pomeri-diana che ha inizio alle 16.00. Senza bisogno di censurare o alterare i dialoghi come finiva-no per fare Alessandra Valeri Manera e le sue collaboratrici per alcuni cartoni di origine giapponese.

Fabio Asinari

Archie Comics

Archie Comics è un editore di fumetti sta-tunitese, specializzato nelle serie destinate agli adolescenti.La Archie ha iniziato la sua attività nel 1939 con il nome di MLJ Comics (dalle iniziali dei suoi fondatori: Maurice Coyne, Louis Silberkleit e John L. Goldwater). L'editore ha dapprima pubbli-cato storie di supereroi: The Shield supere-roe patriota), The Comet, The Hangman, Roy the Superboy, Steel Sterling, ecc.La serie Archie e le serie parallele sono state adattate per diversi media: sceneggiati ra-diofonici, serie animate (Sabrina, Sabrina Vita da Strega ), ma anche canzoni (con il gruppo The Archies, che canta Sugar Su-gar, canzone che avrà un successo planeta-rio).

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River-Park

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Immerso nelle colline della Val Trebbia Pia-centina, meta di tanti fine settimana di nu-merosissimi turisti di“ giornata” alla ricerca del classico diversivo estivo, ecco spuntare il River Park. Il parco acquatico può offrire l’occasione di relax e divertimento proprie di una prolungata vacanza anche a chi non può permettersi di allontanarsi per lungo tempo dalla città.

Si presenta come una somma di attrazioni acquatiche e di attività sportive. Il parco è diviso in 6 aree.

Area RELAX: luogo dove abbronzarsi, ri-lassarsi e divertirsi in assoluta tranquillità, allegre e prorompenti fontane, getti d’acqua fresca, un continuo beneficio e tonificante massaggio contro lo stress della calura esti-va.

La LAGUNA: questa nuovissima zona di-spone di lettini e nicchie idromassaggio, un percorso con acqua corrente, ideale per il rilassamento muscolare.

Area FAMIGLIA: un’area attrezzata ed or-ganizzata per gli ospiti più piccoli in cui di-vertirsi ed imparare, grazie ad un apprezza-tissimo servizio di mini-club.

STRUTTURE: mentre i genitori si rilassano sullo sdraio, i bambini potranno divertirsi sui coloratissimi mini-scivoli creati per loro nella più assoluta sicurezza.

A rea GIOVAN I:a rea nata per da re r i l evanza a i g iovan i , f amos i pe r essere rumoros i e r i cch i d i ener -g ia . La zona a l l es t i ta p revede un ’ -a t t i v i t à s im i l e a que l l a che s i v i ve d i no t te , qu ind i è p rev is ta l a p re -senza d i pe rsonagg i rad io fon i c i che an imeranno l e g io rna te .

A rea SPORT: ques ta zona vanta s t ru t tu re adat te a p ropos te d i f i t ness , spor t e d i ver t imento . Da so t to l ineare un ’a rena per s i tuaz io -n i eccez iona l i con una cap ienza d i o l t re 1000 pos t i . I l pa rco ap re a g iugno, tu t t i i g io rn i de l l a se t t ima-na , da l l e 10 a l l e 19 , o ra r i o in cu i ap re l a p izzer i a .

Parliamo di prezzi. Sono diversi le tariffe per adulti, tariffe e bambini: Giuste riduzioni per la famiglia. Si possono fare anche diverse tipologie di abbonamenti.

Per avere informazioni più dettagliate sull’or- ganizzazione e sui prezzi potete consultare il sito internet del Parco Acquatico.

Eloisa Braghieri

I divertenti scivoli del River Park

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Il racconto inizia da Gragnano

PROVINCIA 13

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Largo ai paesi della nostra bella provincia, che magari conosciamo solo per averli attra-versati con la nostra automobile.

Il racconto inizia da Gragnano Trebbiense (paese di chi vi scrive) situato in Val Luret-ta, in piena Pianura Padana, tra il fiume Trebbia e il torrente Luretta.

Il suo territorio vide la battaglia della Treb-bia in cui, secondo il racconto dello storico romano Polibio, nel dicembre del 218 a.C.Annibale inflisse una pesante sconfitta al console romano Tito Sempronio Longo.

L'esercito dei Cartaginesi, accampato nei pressi di Tavernago, riuscì a bloccare la fan-teria romana nell'alveo paludoso del torrente Luretta. Le tombe di alcuni ufficiali romani sono state rinvenute nella frazione di Cam-premoldo Sopra, che ricava il suo nome da campus mortuorum.

Un'antica leggenda cerca di spiegare l'origi-ne del nome del paese. Secondo questa leg-genda nella zona del paese i campi di grano erano come protetti da una benedizione e producevano enormi quantità di frutto, an-che di eccellente qualità, tanto che ogni an-no era necessario costruire nuovi granai do-ve riporre il grano. Così da "grano"e "granai" il paese trasse il suo nome, ancora oggi nello stemma del comune e nello scu-detto della squadra del paese figura una spi-ga di grano.

Vi segnalo una curiosità nell'ex campo spor-tivo, situato dietro il municipio, venne ospi-tato dal 1962 al 1975 un famosissimo torneo notturno di calcio a 7. A questo torneo par-teciparono moltissimi campioni dell'epoca: Mario Da Pozzo, Pierino Prati e Pietro Ana-stasi.

L ’es ta te è a l l e po r te e v i segna lo anche g l i even t i cu l t u ra l i de l l ’ e -s ta te g ragnanese che s i d iv idono i n 4 ca tegor ie .

Va l T idone Fes t i va l : ser i e d i con -cer t i d i mus i ca c lass i ca /e tn i ca e j azz . Il Festival rappresenta una interessante vetrina soprattutto per i giovani che si sono maggiormente distinti nei Concorsi Interna-zionali di Musica della Val Tidone, il cui nome compare in cartellone al fianco di quello di musicisti fra i più grandi del nostro tempo.

Orzorock: una serata all’insegan della musi-ca e del divertimento per i giovani.

1° Visione: Rassegna cinematografica all’a-perto per tutti.

L’ultima Provincia: spettacoli teatrali rivolti alle famiglie.

Paolo Mombelli

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MAKE-UP

TENDENZE 14

Tend

enze

Edizione Straordinaria

Cosa non deve mancare nel nostro

beautycase, dalle adolescenti fino a donne della mia età.

Un consiglio per le ragazze che vogliono piacere sia ai propri fidanzati che agli altri!

Per semplificarvi la vita e per rimuovere

il make-up comperate profumatissime

salviettine struccanti a meno di 3 euro.

Subito dopo potrete applicarvi una

crema idratante, ispirata ai trattamenti

di medicina estetica, il cui utilizzo

attenua le rughe stimolando la produzione di collagene.

Voglio dire che avrete una pelle più

luminosa e stirata senza passare dal

chirurgo estetico!

Come si può tralasciare l’immancabile smalto per unghie, osate un azzurro

deciso oppure un turchese, sono colori di tendenza quest’anno e non sbaglierete!

Come tocco finale vi consiglio le acque

profumate per il corpo, in commercio ve ne

sono di ottime a partire dai 20 euro in su, che vi

rinfrescheranno e vi renderanno affascinanti.

Un consiglio di cuore spassionato: esistono in commercio prodotti di qualità a poco

prezzo, dunque ragazze ,ricordatevi, per

fare economia domestica già da piccole

risparmiate!!

Barbara Castellani

LA MANICURE

Fare la Manicure porterà dei benefici sull’inte-ra mano. La Manicure offre esfoliazioni, che eliminano le cellule morte della pelle e dei du-roni che crescono intorno alle unghie. Di con-seguenza, il trattamento permette alle cellule della pelle di crescere e rigenerarsi. L’intero processo allevia anche lo stress, molte donne lo vedono come un modo per rilassarsi.

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La Rosa “Don Juan”

POLLICE VERDE 15

Pol

lice

verd

e Edizione Straordinaria

Cos’è “Don Juan”?

E’ un rosa rampicante, rosso cremisi e pro-fumata.

Con un piccolo aiuto questa bellissima rosa darà vita a profumati fiori scarlatti che riempiranno i muri dei vostri giardini in po-co tempo.

Tanto bella quanto impegnativa da curare, Don Juan esige molti nutrienti.

Ecco alcuni consigli per coltivarla in modo ottimale.

E’ una rosa di stagione che viene preparata principalmente in autunno. Piantate dei pali legandoli bene e ponete la rosa nel terreno, dopo di che ricopritelo con foglie secche.

Nel periodo tra il tardo inverno e l’avvento della primavera vengono messe le piante a radici nude a dimora e alla comparsa delle prime gemme fogliari si concimano le rose più vecchie.

In Estate si procede con il mantenimento. Vengono tolti i fiori appassiti e accorciati i rami lasciando da due a cinque foglie per ogni ramo.

Infine, durante la primavera successiva, vi è un ulteriore potatura: effettuarla in modo leggero sui rami, che hanno oramai un anno, per inco-raggiare la crescita di altri fusti.

Sebbene questa rosa sia resistente può essere attaccata dal mal bianco, una malattia fungina che si manifesta come polvere biancastra su fo-glie e boccioli.

Spero vivamente che non vi capiti, ma in tal caso asportate le parti attaccate dal parassita e spruzzatevi un fungicida.

Emilia 59

La rosa Don Juan

Significato della rosa

Simbolo per eccellenza di amore, devo-zione, ammirazione, bellezza e perfezio-ne, la rosa è uno dei fiori di aspetto ele-gante più apprezzati da secoli. La “rosa degli amanti” è notoriamente in tutto il mondo quella rossa che, nella mitologia, era il fiore sacro a Venere, la dea romana dell'amore, e che è rimasta l’espressione immortale di romanticismo più inconfon-dibile per dichiarare il sentimento di a-more profondo e appassionato a una per-sona speciale, soprattutto il giorno di San Valentino.

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Torta soffice allo yogurt

SUGGERIMENTI 16

S

ugge

rim

eti

Edizione Straordinaria

La torta soffice allo yogurt è un dolce semplice e leggero, ideale per la prima colazione o la merenda. La presenza dello yogurt e della scorza di limone, conferisce alla torta soffice allo yogurt un sapore fresco e invitante, particolarmente gradito durante l’estate.

Ingredienti:

- Burro 120 gr.

- Uova 4 intere più 2 tuorli

- Vanillina 1 bustina

- Yogurt bianco intero 250 ml

- Zucchero 125 gr.

- Farina 200 gr.

- Lievito 1 bustina per dolci

-1 limone (la buccia grattugiata)

- Amido di mais 150 gr.

1 pizzico di sale

Pr e p a ra z ion e :

Separate i tuorli dagli albumi. Tagliate il burro a cubetti e lasciatelo ammorbidire a tempe-ratura ambiente, quindi unite metà dello zucchero e la vanillina: sbattete con le fruste di uno sbattitore fino a ridurre gli ingredienti in una crema gonfia e chiara. Sempre sbatten-do, unite i sei tuorli.

Incorporate lo yogurt a temperatura ambiente e la scorza grattugiata del limone biologico e mescolate per amalgamare bene il tutto .Montate a neve gli albumi con il pizzico di sale unendo il restante zucchero; aggiungete delicatamente gli albumi montati al composto di burro e uova .Dopo aver setacciato la farina, l’amido di mais e il lievito, aggiungeteli (sempre molto delicatamente) agli altri ingredienti precedentemente mischiati. Versate il tutto dentro ad uno stampo del diametro di cm 24 imburrato ed infarinato e infornate la torta allo yogurt in forno già caldo a 180° per circa 30-35 minuti.

CONSIGLIO:

Volendo, al posto del limone, potete aromatizzare la torta con la scorza grattugiata di aran-

cia.

Elisabetta & Paola

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TEATRO TRASVERSALE

TEATRO 17

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eatr

o T

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le

Edizione Straordinaria

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Progetto Trasversale Teatro

Si è svolto all’inizio di maggio presso il Teatro San Matteo il saggio conclusivo del Laboratorio Teatrale del DSMeDP condotto da Lucia Vasini e Diego Bra-gonzi.

Il saggio è il risultato di quattro mesi di lavoro sulle tecniche teatrali, tra Commedia dell’Arte, tecniche di improvvisazione e lezioni di canto.

Nell’Aprile 2004 nasceva il Progetto Trasversale presso l’U.O.C. Riabilitazione del DSM di Piacenza , ambientato nel Teatro dei Filodrammatici , in forma di Laboratorio Teatrale. Afferivano Pazienti dei Cen-tri Diurni di Piacenza e Fiorenzuola, e la conduzione spettava a Lucia Vasini e Diego Bragonzi, tutt’ora alla guida artistica del nostro Progetto Trasversale.

Successivamente, dal 2004 ad oggi, il Laboratorio si è ampliato diventando Progetto trasversale e compren-dendo l’utenza delle RTP e dei CSM.

Nel febbraio 2012 il Laboratorio Teatrale continua, distinto dalle altre due articolazioni del Progetto Tra-sversale Teatro: Progetto Europeo e Produzione Tea-trale.

Foto di gruppo degli partecipanti al Progetto

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Edizione Straordinaria

LA FANTASIA VA OLTRE….. 18

Sora Giulia e Attila

La

fant

asia

va

oltr

e….

Quel giorno pensai che ogni cosa,persona o fatti, cani e gatti fosse puramente casuale.

Cioè :

- Chi ha sporcato per strada?

- Chi ha calpestato le aiuole?

- Chi si è inserito in telefonata?

Ma ad ogni modo, Attila è sempre presente, è sempre vigi-le, è sempre affettuoso!

Con il suo osso in bocca, i suoi occhi neri, mi di-ce :”Quando arriverà la prossima primavera!”.

.

Eloisa Braghieri

Un giorno Ferranti disse al nonno Pietro “si siamo in falli-mento” la mamma Rina disse anche che le chitarre sono co-me dei gatti.

E’ come fare dei gatti e curarli allora Iulian Lennon disse “me gho la chitarra ad me pere” e disse Iacopini “già asfal-tata”.

Allora il Gatto Danilo disse “non va l’unico modo per per-dere la testa è avere gambe” Purtroppo Antoine ha una pasta sorbetto, disse il Cella “undici paste no! il cabaret non le contiene”

Allora disse Gianni Rivera “se nasco nasco se no no” e allo-ra disse la moglie dello zio Giorgio “sono una Gaglioffi e ho un cane Zuki e allora si sa Bari Lecce 1 -1 e Inter Chievo 2-2.

Il Clavudio

La chitarra Kramer e il batterista Roddie

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O

rosc

op

o

Edizione Straordinaria

OROSCOPO 19

OROSCOPO ESTATE 2012

Il cielo ti chiede di usare la

tua energia con intelligenza

e quindi in modo strategico,

avvicina alleati preziosi e

condividi le responsabilità.

La presenza di Giove, è una

protezione celeste per avvia-

re ogni tipo di esperienza,un

momento nel quale ciò che

decidi è destinato a diventa-

re decisivo.

Mesi di trasformazione in-

teriore e di lavoro pratico,

ma il fine è diventare ciò

che desideri ardentemente

ovvero una persona centra-

ta, soddisfatta, felice.

La combinazione astrale che

guida le scelte nel 2012 è

sottile e interessante, sembra

aiutarti a dirigere i tuoi sfor-

zi verso una crescita interio-

re che finora è stata discon-

tinua.

Mettere radici e stabilizzare

la sfera professionale sem-

brano due priorità che non

possono proprio più aspet-

tare. Abbracciate una nuova

filosofia di vita.

Non puoi più aspettare e ra-

zionalizzare, è arrivato il

momento dell’azione decisa,

determinata, ambiziosa. Ar-

chivia le titubanze, i dubbi e

le insicurezze. Agisci!

Avrai in molti momenti il

freno a mano tirato , non che

normalmente tu sia veloce a

decidere, ma prenderai deci-

sioni importanti.

Avrai occasioni per dimo-

strare a te stesso che la rou-

tine non fa paura.I passaggi

di terra che guideranno le

scelte, devono essere volti

alla ricerca della stabilità

Le indicazioni astrali per la

prima parte dell’anno 2012

sono promettenti e parlo

della sfera pratica. Otterete

risultati professionali.

Momento perfetto per cam-

biare consapevolmente lavo-

ro, città, posizione di co-

mando. Basta sperimentare

ma consolida quello che hai

avviato negli ultimi mesi del

2011.

La questione da risolvere

potrebbe riguardare la sfera

economica o di lavoro.

Non avere fretta nel giudi-

care negativamente queste

nuove regole.

I tempi sono maturi per

imboccare una direzione

nuova e trovare quello che

hai sempre cercato. Il per-

corso non sarà senza peri-

coli, prudenza!

Morena Menotti

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CAPOREDATTORE

Riccardo Delfanti

IN REDAZIONE:

Francesco Alicastro,

Fabio Asinari, Eloisa

Braghieri, Castellani

Barbara, Ubaldo Cor-

dova, Cinzia Ghidoni,

Emilia Maggi , More-

na Menotti, Paolo

Mombelli, Filippo Or-

landi, Paola Pedrini,

Francesca Ponzini,

Claudio Pellegrino,

Hugo Rondino, Elisa-

betta Rossi, Luciano

Toffano.

Se volete contattare la

redazione di Edizione

Straordinaria, ci tro-

vate presso il

Centro diurno,

P.le Crociate, 1

Piacenza.

Tel 0523-302506

E-mail:

[email protected]

[email protected]

[email protected]

Edizione Straordinaria

LA VIOLINISTA di Monia Sogni www.moniasogni.wordpress.com

Il passato

Rivedo i luoghi dove un giorno ho pianto:

un sorriso mi sembra ora quel pianto.

Rivedo i luoghi dove ho già sorriso...

Oh! Come lacrimoso quel sorriso!

Giovanni Pascoli

Ricordando Giovanni Pascoli a 100 anni dalla scomparsa