GITA SAN FIORENZO- BRA- POLLENZO 23 SETTEMBRE 2017 · GITA SAN FIORENZO- BRA- POLLENZO 23 SETTEMBRE...
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GITA SAN FIORENZO- BRA- POLLENZO
23 SETTEMBRE 2017
• Ore 8,30 partenza da Novara per Bastia Mondovì
• Incontro con la guida
A pochi chilometri dalla ricca e famosa zona di grandi vini della Langa, nei pressi
di Bastia Mondovì, sorge tra il verde della campagna la chiesa di San Fiorenzo, un
autentico gioiello dell'arte gotica . Costruita sulla tomba del Santo agli inizi del II°
millennio, come testimonianza tangibile di una fede profonda, tramandata per
generazioni, fu dapprima "cappella del pellegrino" che si affacciava su una delle
più importanti vie del sale e, attraverso l'immagine del grande San Cristoforo
dipinto sull'ingresso, invitava i viandanti alla sosta.
Affidata nel 1409 alla famiglia Della Torre, ricca non solo di mezzi economici ma
anche di una profonda fede cristiana, Bastia trovò in Bonifacio Della Torre il
mecenate che, con ardore e passione, si impegnò all'ampliamento della chiesetta
di San Fiorenzo, realizzando la splendida cappella che a tutt'oggi possiamo
ammirare.
La sua semplice struttura racchiude all'interno un ciclo di affreschi così
straordinario ed imponente da lasciare stupefatto il visitatore. Sono ben 326 mq.
di affreschi (ripartiti in 51 riquadri, più le figure del presbiterio) realizzati a più
mani dalle migliori scuole popolari del XV secolo: pareti policrome, arte semplice,
spoglia di orpelli ma ricca di misticismo e di profonda religiosità; una "Biblia
pauperum" che, attraverso le storie dei Santi, della Vita e della Passione di Cristo,
del Paradiso e dell'Inferno, si fa catechesi per istruire, ammaestrare e confortare
non solo la gente semplice della comunità rurale di allora, ma anche l'incantato
visitatore di oggi. Gli affreschi portano la data del 24 giugno 1472.
Sono incerte le attribuzioni, ma probabilmente intervennero i principali artisti
che all’epoca lavoravano nella zona: Antonio da Monteregale, Giovanni ed Enrico
Mazzucco, i fratelli Biazaci di Busca e il Canavesio.
Lungo la navata e nel presbiterio sono raffigurate come su un palcoscenico le vite
di alcuni santi, tra cui quella di San Fiorenzo, martire della legione Tebea, e la
vita di Gesù.
Ma la parte più suggestiva e apprezzata è la raffigurazione del Paradiso e
dell’Inferno.
Il primo è rappresentato come un luogo sereno e ordinato, il cui cammino per
raggiungerlo sono le Sette Opere di misericordia, raffigurate fuori dalle mura della
Gerusalemme Celeste.
Speculari rispetto alle Sette Opere di Misericordia ci sono i Sette Vizi Capitali che
conducono direttamente alla bocca di Lucifero e all’inferno, popolato da demoni
seviziatori che infliggono le peggiori pene alle anime dannate .
• Proseguimento per Bra (con possibilita’ di breve sosta a Carru’ per una
breve visita al Castello).
Bra
• Pranzo a Bra presso il Ristorante Boccondivino
Organizzandoci possiamo prenotare e acquistare la salsiccia di Bra
E’ l’unica salsiccia prodotta con carni di vitello che, secondo la leggenda, può fregiarsi di una Concessione regia di Casa Savoia a firma di Re Carlo Alberto nel 1847. L'atto proibiva la produzione di salsicce bovine in tutto il territorio nazionale con l’eccezione di quella prodotta a Bra dai macellai locali. La leggenda vuole che tale provvedimento fosse stato emesso per non danneggiare la forte
comunità ebraica della vicina Cherasco che, per motivi religiosi, non poteva consumare carne di maiale. Successivamente, per evitare un rapido irrancidimento delle carni, i macellai braidesi miscelarono il grasso suino alla carne magra, sostituendo così l'utilizzo del grasso bovino.
Da questa nobile esclusiva è nata la tradizione che è divenuto motivo di vanto dei macellai cittadini che si tramandano l'antica ricetta di padre in figlio. La salsiccia di Bra viene preparata con carne magra di vitello che unita a pancetta di maiale (20-30%), e macinata finemente assieme al condimento è insaccata nel budello naturale.
Dal 2003 la salciccia di Bra è protetta da un marchio di qualità e da un disciplinare di produzione redatto a cura del Consorzio macellai braidesi. La salciccia di Bra è inoltre riconosciuta nell'Atlante
dei prodotti agroalimentari tradizionali del Piemonte.
• Nel pomeriggio partenza per Pollenzo.
L’Agenzia di Pollenzo nasce nel 1835, per volontà di re Carlo Alberto di Savoia,
come centro direzionale delle tenute sabaude e polo per le sperimentazioni agro-viticole.
L’idea di restituire ad un utilizzo pubblico il complesso architettonico dell’Agenzia
di Pollenzo nasce alla fine degli anni Novanta per volontà dell'associazione internazionale Slow Food.
Oggi l’Agenzia ospita la sede della prima Università degli Studi di Scienze Gastronomiche al mondo, le Tavole Accademiche, l’Albergo dell’Agenzia e la
Banca del Vino: una struttura che ha come obiettivo quello di diventare un punto di riferimento per la cultura enogastronomica e la politica dell'alimentazione di
qualità a livello internazionale.
• Sara’ effettuata la visita guidata alla la Banca del vino/Museo e cantine storiche.
La Banca del Vino è una società cooperativa nata da un’idea di Carlo Petrini alla fine degli anni novanta, costituita allo scopo di creare la memoria storica del vino
italiano, selezionando, stoccando e conservando i migliori vini della penisola.
• Visita delle cantine con degustazione di due vini.
• Al termine delle visite rientro a Novara.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER PERSONA:
euro 89 sulla base di 30 paganti La quota comprende
- Il viaggio in bus GT - Le visite guidate come da programma - Il pranzo
- L’ingresso alla banca del vino con visita guidata e degustazione di due tipi di vino -Assicurazione sanitaria e bagaglio