Giovenale Sintesi

1

Click here to load reader

Transcript of Giovenale Sintesi

Page 1: Giovenale Sintesi

GIOVENALE

Vita Giovenale (Aquino 50-60 ca. - ? 140 ca.), poeta satirico latino. Visse a Roma tra il I e il II secolo

d.C.; qui realizzò ben sedici satire in esametri, che offrono una minuziosa e vivace descrizione della

società romana del suo tempo, di cui Giovenale, appartenente al ceto piccolo-borghese, criticava le sperequazioni sociali.

Poetica L’attività poetica di Giovenale prosegue la fiorente tradizione dei grandi satirici Lucilio, Orazio e

Persio. La satira di Giovenale, almeno in una prima stagione, non si propone di educare e di

correggere, ma solo di denunciare i difetti di una società in forte crisi. Gli argomenti maggiormente discussi nei suoi testi sono:

• Mitologia, svalutata in quanto futile e inverosimile; e a tal riguardo critica aspramente la produzione letteraria contemporanea caratterizzata dalla ripresa di motivi mitologici.

• Realtà, piena di casi mostruosi e caratterizzata da un vasto degrado morale.

• Vizi umani, denunciati dall’autore poiché hanno comportato il decadimento dei costumi

(Giovenale evita l’attacco personale dei contemporanei.)

• Mos maiorum, preso in considerazione come metro per misurare la perversità e la corruzione dei tempi moderni.

• Divitiae, di cui Giovenale mette in risalto le conseguenze negative sulla società: la ricchezza è considerata dall’autore una fonte d’ingiusta discriminazione, poiché chi la possiede se ne serve

come prova della sua superiorità nei confronti del povero. A tal proposito si nota nel satirico un avvicinamento alla dottrina stoica secondo cui il “ricco” avido era, nella sua

incontentabilità, sostanzialmente povero mentre il “povero” privo di desideri era, nella sua

autosufficienza, realmente ricco.

• Clientela, messa in risalto nelle prime satire attraverso la descrizione della giornata del

“cliente”; quest’ultimo, ponendosi sotto la protezione di un padrone, sarà costretto a sopportare umiliazioni e continue delusioni.

• Avversione per i Greci e gli orientali, considerati i veri e propri responsabili della decadenza

del mos maiorum.

• Omosessualità, tradimento dell’ideale di fierezza virile trasmesso dagli antenati.

• Immoralità femminile, marcata dalla figura di “Messalina” l’”imperial meretrice”.

Altri temi trattati sono: il giusto mezzo, il cattivo esempio degli adulti, i privilegi dei militari, l’amicizia e altri ancora che costituiscono il piano tematico del secondo Giovenale; in cui si ritrova

anche una serie di comportamenti corretti e positivi da adottare come rimedio alla crisi sociale. Si

assiste dunque alla ripresa del “filone moraleggiante”.

Stile Per quanto concerne lo stile di Giovenale, occorre innanzitutto evidenziare il mezzo dell’indignatio utilizzato nelle prime satire (si tratta di un atteggiamento di indignazione scelto dall’autore per

provocare una reazione nei lettori, o meglio, per suscitare in loro le sue stesse sensazioni) e poi l’uso

dell’ironia e dello scherno, notevole in particolar modo nelle ultime satire. L’impianto linguistico è invece complesso e la testimonianza risente di un considerevole

pessimismo di fondo.