giovanni campagnoli (2007), Politiche giovanili: quali immagini per definirle?, Gavardo (Bs)

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POLITICHE GIOVANILI: QUALI IMMAGINI PER DEFINIRLE e DESCRIVERLE? di Giovanni Campagnoli CONVEGNO POLITICHE GIOVANILIE E MONDO ADULTO Gavardo (Bs) sabato 13 ottobre 2007 Centro Culturale Zane

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Comunità Montana Valle Sabbia POLITICHE GIOVANILIE E MONDO ADULTO Gavardo (Bs) sabato 13 ottobre 2007 Centro Culturale Zane POLITICHE GIOVANILI: QUALI IMMAGINI PER DEFINIRLE e DESCRIVERLE? giovanni campagnoli

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POLITICHE GIOVANILI: QUALI

IMMAGINI PER DEFINIRLE e

DESCRIVERLE?di Giovanni Campagnoli

CONVEGNO

POLITICHE GIOVANILIE E

MONDO ADULTOGavardo (Bs) sabato 13 ottobre 2007

Centro Culturale Zane

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QUELLE DEGLI ADOLESCENTI?

«l’Italia è stato il primo Paese nella storia dell’umanità nel quale (1993) il numero di persone di 65 e più anni ha superato il numero di minori di 0-14 anni ».

Nel corso del 2005 si contano in Italia 137,8 persone di 65 e più anni ogni cento minori di 0-14 anni , valore di gran lunga superiore a quello di tutti gli altri Paesi dell’Unione (media UE 95,1)

La quota di popolazione anziana su quella in età da lavoro è del 30%; tra cinquant’anni, neanche il tempo di due generazioni, potrebbe essere del 65%.

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QUELLE DEI GIOVANI?

«Incentiviamo a uscire di casa i giovani che restano con i genitori, non si sposano e non diventano autonomi. È un'idea importante. Se no rimarranno "bamboccioni"»Padoa Schioppa, 5 ott. ‘07… la polizia canadese ha arrestato il mostro di Toronto, uno dei tanti serial killer, grazie alla preziosa indicazione di uno psicologo: il colpevole aveva oltre trent'anni e viveva con i genitori. A Toronto erano in tutto 4 o 5 [C. Maltese].Il 66% dai 18 ai 35 anni vive con i genitori(quadruplo degli Inglesi) ed il 70% ha la “paghetta” come entrata principale (15% gli Inglesi). La media dei guadagni è di meno di 10.000 euro l’anno (meno del 50% di Tedeschi e Inglesi).I giovani (fino ai 35) sono poco rappresentati dai media (a differenza degli adolescenti), non si parla della condizione studentesca e giovanile. Ad ottobre lo sciopero contro gli esami di riparazione

Carlo Verdone (Cristiano), In viaggio con papà, 1982

di Marco Risi, 1982, con Jerry Calà, il 26enne GiacominoTanguy, F. ’01 «A 28 anni abita ancora con i genitori»

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QUELLE DEI SERVIZI E DEGLI IG

Partecipazione

1.200 IG in Italia, ovvero uno ogni 7 Comuni (da 219 nel ‘93)

3 milioni di giovani/anno

IG e pol giov in larga misura grazie ad interventi affidati dai Comuni dalle cooperative sociali (CGM). Oggi il know how è misto (coproprieta).

Il 60% di questi servizi è gestito dal privato sociale. Nel Veneto esiste un progetto giovani nel 54% dei Comuni dove c’è un IG.

Informazione

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Festa Della Birra

BIRRA AD 1 EURO Tutta la Sera Ore 23.00 Live Dei City Rockers (Band Tributo a Vasco)

Ore 0.00 Filtro Dj-sey commerciale revival

“Sala polifunzionale per l’aggregazione polivalente del territorio”… (CAG 350 in Lombardia, 530 in Italia)

Luogo in città, riconoscibile nella comunità, reti sociali…

Nuovi contesti di aggregazione.. dalle sale prove musicali agli skate park, dagli oratori ai “non profit bar”, dagli spazi dimessi e ritrasformati in imprese sociali giovanili ai net garage…

Quelle degli spazi giovanili nella comunità?

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QUELLE DELLA PARTECIPAZIONE

ATTIVA e dell’IMPEGNO ?

Dare visibilità a:

S.C.N. (45.000 giovani ), 1 su 7 fa volontariato, Comm . equo: 15.000 vol

Poco conosciuta ed adottata

Ripensare il ruolo di forum e consulte per promuovere assetti

variabili

Intercettare nuove forme di partecipazione (meno militanza, rappresentanza, appartenenza)

ASSOCIAZIONISMO GIOVANILE: nuova sfida?

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QUELLE DELLA STORIA E DELLA MEMORIA (anche futura)?

Opportunità intergenerazionali ed interculturali (memoria futura) e legalità (Libera): promuovere valori forti (e non solo ciò che viene dai giovani), riprendere ad educare (dopo anni di abdicazione…)

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SCAMBI GIOVANILI : 170 progetti all’anno in Italia, oltre 1.700 giovani

SERVIZIO VOLONATRIO EUROPEO (SVE): 350 progetti all’anno in Italia

40 PROGETTI DI INIZIATIVA LOCALE all’anno, 200 giovani + CAMPI GIOVANILI (2.000 giovani)

QUELLE DELLA MOBILITA’?

Ma anche i “ low cost ” come opportunità per tutti di conoscere nuovi mondi

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QUELLE DELLA CREATIVITA’?

Palestra! Obj: è legare creatività a territorio per lo sviluppo . Importanza di prevedere percorsi che trasformino passioni in lavoro (quindi non solo circuiti, ma anche confronti con il mercato…)

Es: aprire un bar in Italia è molto difficile, farci eventi, cinema digitale o suonare…

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QUELLE EDUCATIVE

TRA SCUOLA ED EXTRASCUOLA?

Legge 440/97: finanziamento del MPI di 8.560.000 euro per le Consulte Provinciali degli Studenti e per la scuola al pomeriggio, da ripartire alle Regioni (Direttiva 33/06)

Circolare 133/96 Ministero Pubblica istruzione "Apertura della scuola alle domande di tipo educativo e culturale provenienti dal territorio"

Scuola come campus e nel Nord Europa anche Ostelli

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QUELLE DEI MEETING, DEGLI ESPERTI E DELLE

RICERCHE?

Criticità: dalle ricerche ai progetti

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QUELLE DEGLI EVENTI? MAGARI ANCHE

MEDIATICI?

Il successo del volontariato in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 (40.000 giovani), dei Mondiali di calcio, la GMG o Loreto, piuttosto che il concerto del 1 maggio o le grandi manifestazioni sindacali sul lavoro (23 marzo 2002, tre milioni di persone a Roma), o il Global Forum a Firenze, il Meeting di Rimini o il G8 a Genova…

Sono esperienze di partecipazione?

La dimensione del fare e organizzare

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QUELLE DEI NUOVI MEDIA E DELLE NUOVE TECNO-LOGIE?

Tecnologie come strumento di partecipazione? La blog-g eneration…

Ma solo due terzi degli studenti italiani usa abitua lmente internet (in Islanda eSvezia il 98%) ed il 19% mai (l’analfabetismo infor matico” è il 59%)

L’uso di internet nei gruppi ad alto reddito è tre v olte superiore rispetto ai gruppi a basso reddito

Buona prassi: netgarace del Comune di Modena

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17 maggio 2006: per la prima volta vi è unaMinistra alle politiche giovanili (il primo è stato Italo Giulio Caiati, Ministro ai problemi della gioventù, nel Governo Andreotti(26.07.1972 - 07.07.1973) Coalizione politica DC-PLI -PSDI)

Dal 2007 vi è un Fondo per le politiche giovanili, (con 130 milioni di euro, lo 0,39% del valore complessivo dell’intera Manovra fiscale, 33,4 miliardi di euro). Inoltre “Giovani&idee”, Accordo x sperimentazioni con Anci (riconoscimento storico del ruolo)

Le finalità sono di promuovere il diritto d’accesso dei giovani alla formazione, all'abitazione, al credito…

CRITICITA’: GOVERNANCE… APQ

QUELLE DELLE FINANZIARIA (o del Governo Centrale)?

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Pochi enti e risorse

(0,09% dei bilanci)

Interventi culturalmente deboli e monotematici(tempo libero, consulte,

eventi…)

Non promozione di temi

attuali e valori forti

Non promozione di partecipazione giovanile

IL CIRCOLO VIZIOSO delle politiche giovanili

Risorse: in Europa dall’1,5% al 2,25%. Una rotatoria stradale equivale alla cifra che stanzia un Comune di medie dimensioni per dieci anni per le politiche giovanili!

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Il tasso di disoccupazione è più che doppio rispetto al tasso globale , che in Europa si attesta sul 17,9% per chi ha meno di 25

anni, rispetto al 7,7% per chi ha 25 anni e più .

In Italia la disoccupazione giovanile è la più alta in Europa

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 20 e 29 anni è pari al 24% tra i laureati (9,3% in UE), 13% tra chi ha un titolo di studio medio (14% in UE), e 10% tra chi ha un titolo di st udio basso (20% in UE)

la quota di giovani con contratti “atipici” è aumentata fino a punte del 60%.

Oggi il livello di garanzie è di gran lunga inferior e a quello delle persone che hanno iniziato a lavorare tra il 1950 e 1980.

ACCESSO AL LAVORO:

•CPI: 10%

•Interinale: 20% e “Cacciatori di teste”: alta qualifica (< 1%)

•Reclutamento informale: 70% (circa) un giovane su tre lo trova grazie ad aiuti informali, il 60% dei quali consistono in segnalazi oni e raccomandazioni, a cui va aggiunto il 20% di chi trova lavoro nella azienda di familia

QUELLE DEL LAVORO E DELL’IMPRESA?

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ACCESSO ALLE PROFESSIONI E IMPRENDITORIA GIOVANILE

Giovani e CARRIERA

Selezione alla “rovescia” (“yes man”) Ingresso dilatato nelle professioni tutelate Inflazione di stages lavorativi

I giovani IMPRENDITORI ? 53% degli imprenditori ha + di 60 anni mentre trai 30 ed i 40 sono il 5%Secondo l’Agenzia di rating Standard&Poor’s i potenziali problemi di oggi delle aziende nazionali, sono che l’organizzazione aziendale sia centrata prevalentemente su un singolo individuo, spesso anziano e prossimo al pensionamento.

I giovani POCO RESPONSABILI in Italia classe dirigente + vecchiad’EU. I sindaci under 40 sono il 7%. Nel Pubblico solo il 3% ha meno di 29 anni e carriera interna

CAPITALISMO famigliare

5 milioni di imprese famigliari (90%) e solo il 15% arriva alla terza generazione

ACCESSO AL CREDITO DIFFICILE (mkt garantito)

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QUELLE DELLO SPORT?

All’associazionismo sportivo è iscritto il 37% dei giovani (anche se la partecipazione è legata aduna serie di servizi, che alla cittadinanza attiva).

Ai gruppi parrocchiali è iscritto il 32%, adassociazioni culturali il 20%, al volontariato il 19 %, il 18% ad associazioni religiose e a quelle studentesche, alle tifoserie il 13%, ai movimenti

politici e agli scout l’11%.

(VI°Rapporto Iard sulla condizione giovanile naziona le, Milano, ‘06).

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QUELLE DEI

RISCHI?

Aumento del consumo nei giovani di cocaina, anche grazie alla diminuzione del prezzo (alle 150.000 lire nel 1985, tra i 50 ed i 70 euro nel 2005 ) e alla difficoltà nel contrasto (solo uno spacciatore su 3 è incriminato).

Nelle acque del Po, in un giorno, sitrovano 4 chilogrammi di sostanza, equivalente a 40.000 dosi, 27 ogni mille

abitanti (3%). A Firenze 2.700 al giorno!

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QUELLE DEI RISCHI?

Per ogni morto in incidente stradale ci sono poi 2- 3 invalidi molto gravi, 20 ricoverati, più di 250 accessi al Pronto Soccorso. Inoltre:

- più di un decesso su tre riguarda soggetti con men o di 30 anni;

- più della metà dei ragazzi deceduti a 18 anni, muo re a seguito di incidente stradale;

-l'incidente stradale è la prima causa di invalidità grave dei giovani.

- alla guida in stato di ebbrezza viene attribuito il 30% degli incidenti stradali gravi o mortali.Fonte: Relazione annuale ’06 al Parlamento sullo stato del le tossicodipendenze in Italia, 11 luglio ’07

In Italia muoiono attualmente ogni anno in seguito ad incidente stradale circa 6.000 persone (dal 1970 ci rca 125.000 giovani, di cui 25.000 femmine, tutti con m eno di 30 anni). Vi sono poi circa 315.000 giovani con inv alidità di grande rilievo (trauma cranico grave e spinale).

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QUELLE DELLA CASA E DELLA

CITTA’?

Il 50% dei 35enni non ha famiglia

Il 70% dei trentenni (25-30anni) vive con i genitori =2,2 milioni di giovani (20% in F e D, il 10% in UK)

In Italia i matrimoni annui sono meno di 300 mila (erano 400 mila negli anni Settanta ). L’età media al primo matrimonio è attorno ai 32 anni per gli uomini e ai 29 anni per le donne, cosa che finisce per incidere fortemente sull’età media al primo parto.

Variabile che influisce sul numero medio di figli per donna (ridotto ad un terzo rispetto ai desideri e 31 anni il primo parto). Pochi servizi

Il posponimento dei matrimoni implica un posponimento delle nascite. Infatti:

• I nati naturali (i bambini nati fuori dal matrimonio), rappresentano poco meno del 15% delle nascite. Nella UE si riscontrano valori molto più alti con punte estremamente rilevanti in Svezia (55,4 nati naturali ogni 100 nati), Bulgaria (48,7), F. (47,4), Danim (45,4) e RU (42,3)

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ACCESSO ALLA CASA

•Il 70% dei trentenni (25-30anni) vive con i genitori =2,2 milioni di giovani (20% in Francia e Germania, il 10% in Inghilterra)•I trentenni (26-35 anni) proprietari di casa sono solo il 35% (italiani “adulti”: 81%)

DIFFICILE INDIPENDENZA ABITATIVA

•I contributi statali per alloggi sociali: 0,2% (media EU: 3,8%)

’95 ’05

Numero case in affitto: -15%In proprietà: + 6%

Prezzi alle STELLE : livello max degli ultimi 25 anni!!!

ACCESSO AL CREDITO DIFFICILE

MOTIVI: 70% prezzi e reddito 30% convenienza + nuovi equilibri

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QUELLE DELLA CASA E DELLA

CITTA’?

Si può supporre che la rete dei nidi e dei servizi integrativi attualmente offra mediamente accoglienza a oltre l’ 11%dei bambini in età.

Anche se l’aumento della ricettività della rete è da considerarsi più che significativo, è tuttavia lontano dagli obiettivi assunti dagli Stati membri dell’Unione europea sulla partecipazione alla vita “educativa” fissato ad almeno il 33% dei bambini al di sotto dei tre anni.

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NUOVI MODELLI DI COPPIE E DI FAMIGLIE

Nell’ultimo decennio sono triplicate passando dall’1,3% al 3,8 % del totale delle coppie italiane (convivenza prematrimoniale, forma di prima unione senza figli e di durata limitata scelta soprattutto dai giovani, anche se nel 44,7% si tratta di famiglie ricostituite in cui almeno uno dei partnerha alle spalle una separazione o un divorzio)

Coppie di fatto

Negli ultimi dieci anni le separazioni legali sono aumentate del 56,9% ed i divorzi del 59,4%. Non solo: oggi un matrimonio su tre si conclude con una separazione. CHI AIUTA LE GIOVANI COPPIE? I Nonni?

Aumento delle separazioni

Oltre cinque milioni di famiglie, cioè il 23% del totale, non replica il modello tradizionale, quello cioè della coppia sposata con figli. Così ci sono coppie “adulte” (tra i 35 e i 44 anni), sposate e non, che non hanno figli per scelta (DINK) e si assiste ad una diminuzione del numero delle coppie con figli (tra il 1993 e il 2003 si è passati dal 48% al 41,9%).

Nuovi modelli di famiglia

Torino: 105.889 coppie con figli, ma anche 31.112 madri con figli e 6.203 padri con figli (il 26% delle famiglie,una su quattro, è composta da un solo genitore (2003).

Famiglie monogenitoriali

Situazione attualeScenari

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FORMAZIONE, ISTRUZIONE E INNOVAZIONE1/2

• Solo 3a media : 22,3% (EU: 15,7%)

• Diplomati : 73% (quartultimi in EU; Norvegia: 95%)• Laureati : 10% e > 70.000/anno in materie tecniche (Corea e

Giappone: 40%)• Formazione continua (25-64 anni): 6,8% (EU:10%; Danimarca: 27,6% e Svezia: 35,8%)

• Università : 0,84% del PIL (EU: 1,33%)= - 40% a studente

• Spesa pubblica x ricerca 1% PIL (EU: 2%)= - 50%

• Investimenti educativi (2002): 4,75% (Nel 2001: 4,98%; UE: 5,25%; F: 5,81%; N:7,63%)

• Studenti stranieri : Bolzano (max) il 10%, Bologna il 3,5%, alla Columbia University: 22%

• Docenti stranieri : Bocconi, il top, 4%, Copenhagen e a Vienna il 28%, London Business School il 60%

• Studenti che lavorano : in EU, uno su 2 lavora

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FORMAZIONE, ISTRUZIONE E INNOVAZIONE 2/2

• Fuga di cervelli: 4.000 ricercatori all’anno con borse da 1.000 €/mese• Professioni e mestieri ad alto indice creativo: 14% della popolazione (media: 30%; ITA: 34°su 39 )

• Uso di internet: 2 su 3 e nei gruppi di alto reddito è 3 volte superiore. Analfab. informatico : 59% (=19 mld eu)

•Divari socio-economici territoriali in aumento con fughe di laureati (40% dei laureati meridionali è al nord,

700.000 negli ultimi 10 anni)

• il 50% dei ragazzi italiani tra i 15 ed i 19 anni esclude di iscriversi a facoltà scientifiche , il 29% ci sta pensando ma poi

non lo fa, mentre solo il 18% è sicuro di questa scelta

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QUELLE DELLA FORMAZIONE PER

OPERATORI ED AMMINISTRATORI?

CoordinamentoTrasversalità traAssessoratiMetodo ConnessioniImpresa, casa, lavoroNon solo tempo liberoRisorse (1%)

Vicenza, 15-16-17 Novembre 1984: Gli Enti locali per una politica a favore dei giovani

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QUELLE DELLA FORMAZIONE PER

OPERATORI ED AMMINISTRATORI?

Vicenza, 15-16-17 Novembre 1984: Gli Enti locali per una politica a favore dei giovani

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Vicenza, 15-16-17 Novembre 1984: Gli Enti locali per una politica a favore dei giovani

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QUELLE DELLA FORMAZIONE PER

OPERATORI ED AMMINISTRATORI?

Vicenza, 15-16-17 Novembre 1984: Gli Enti locali per una politica a favore dei giovani

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Per “politiche giovanili” si intende un sistema di interventi a valenza “pubblica”con la finalità generale di promuovere opportunità per arrivare ad essere cittadini pienamente titolari di diritti e di doveri.

Ciò garantendo una serie di “accessi”attraverso dei percorsi chiari ed esplicitati, che portano a cogliere (grazie e sopprattutto) ad un’azione informativa ed orientativa delle opportunità legate alle capacità, agli interessi, alle passioni, agli entusiasmi ed ai meriti dei giovani.

Obiettivo è che i giovani arrivino, in tempi più brevi di quelli attuali, a godere sia di una piena fruibilita’ dei diritti di cittadinanza, che di una consapevolezza nella titolarità di doveri.

Così facendo si facilita un’azione di inserimento sociale e personaleconsapevole nella società, ritenendo che esiste un diritto ad essere giovani, cosìcome vi è quello all’infanzia, riconosciuto universalmente.

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Non solo: essendo la partecipazione il fondamento stesso e l’essenza di una democrazia, va pensato che il compito di educare a questa forma di convivenza comune venga assunto dallo Stato, nell’ambito dei suoi compiti fondamentali.

In modo che si educhi, fin dalle giovani generazioni, alla soluzione condivisa e partecipata dei problemi, a contare nelle situazioni che riguardano i giovani direttamente, a partecipare attivamente, ad un rapporto corretto con le istituzioni, al rispetto delle regole e a come cambiarle, alla cittadinanza, quindi.

Le politiche giovanili sono quindi l’infrastruttura dentro la quale tutto ciòaccade, il contenitore in cui tutto ciò èpensabile e dove sono visibili e note le opportunità ed i diritti, ma anche, forse soprattutto, i percorsi per renderli conseguibili, nei diversi ambiti territoriali e livelli istituzionali.

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QUANDO PARLIAMO DI POLITICHE GIOVANILI, QUALI RAPPRESENTAZIONI ABBIAMO?

1. QUELLE DEGLI ADOLESCENTI?O DEI GIOVANI?

2. QUELLE DEGLI SPORTELLI E DEI SERVIZI?

3. QUELLE DEGLI SPAZI E DELLE RETI DELLA COMUNITÀ LOC ALE?

4. QUELLE DELLA PARTECIPAZIONE E DELL’IMPEGNO?

5. QUELLE DELLE STORIA E DELLA MEMORIA?

6. QUELLE DELLA MOBILITA’?

7. QUELLE DELLA CREATIVITA’?

8. QUELLE EDUCATIVE NELLA SCUOLA E NELL’EXTRASCUOLA?

9. QUELLE DEI MEETING, DEGLI ESPERTI E DELLE RICERCH E?

10. QUELLE DEGLI EVENTI? MAGARI MEDIATICI?

11. QUELLE DEI NUOVI MEDIA E DELLE NUOVE TECNOLOGIE?

12. QUELLE DELLE FINANZIARIA (o del Governo Centrale )?

13. QUELLE DEL LAVORO, PROFESSIONI ED IMPRESA?

14. QUELLE DELLO SPORT?

15. QUELLE DEI RISCHI?

16. QUELLE DELLA CASA E DELLA CITTA’? E DELLE GIOVAN I COPPIE?

17. QUELLE DELLA FORMAZIONE, INNOVAZIONE E UNIVERSIT A’?

18. QUELLE DELLA FORMAZIONE PER OPERATORI ED AMMINIS TRATORI?