Giovani generazioni e politiche pubbliche: dove stiamo andando?

54
Giovani generazioni e politiche pubbliche: dove stiamo andando? © 2014 Giovanni Campagnoli mercoledì 12 novembre 2014

Transcript of Giovani generazioni e politiche pubbliche: dove stiamo andando?

Giovani generazioni e politiche pubbliche: dove stiamo andando?

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

La questione demografica: il degiovanimento

Il 1° gennaio 2013: circa 60 milioni di cittadini: il 34% con più di 54 anni; il 24% meno di 25 anni. Stranieri: circa 4,5 milioni e al di sotto dei 25 anni sono il 32% del totale mentre gli over 54 sono il 9%.

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

Italiani Stranieri

La piramide rovesciata....

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

La piramide rovesciata....

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

non nascono più: - 2,5 mln under 18 in 10 anni615.000 i morti della grande guerra, 415.000 nella Seconda

Se nel 1964 sono nati 1.016.120 bambini (apice del baby boom) nel 2013 sono scesi a 514.308.

La questione demografica

mercoledì 12 novembre 2014

Questioni: rappresentanza....previdenza

status quo vs innovazione

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

Disoccupazione giovanile: il perchè di Garanzia Giovani

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

4 diplomati su 10 nn si iscrivono (dal 73 al 58%), in tre anni, meno trentamila, in un decennio se ne sono volatilizzati 78mila: il 23 per cento del totale.

Fine della società sempre più istruita? e del miglioramento e sviluppo senza fine?

Fuga cervelli... e bassa attrattività...

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

Nel 2012 il 15,9 % di giovani dai 15 ai 29 anni n o n s t u d i a v a , n o n lavorava né seguiva corsi di formazione.La perdita subita dalle economie europee dai NEET è stata stimata a 162 miliardi di EUR, con un incremento di quasi 10 miliardi di EUR rispetto al 2011.

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

Seppur non è al centro dei pensieri di adolescenti e giovani, è comunque parte della vita di molti di loro.

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

Scenari: la comunicazione

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

Da Nativi digitali a bit generation: il wi-fi è inclusione, cittadinanza, partecipazione (nn un gioco).....

mercoledì 12 novembre 2014

2011

Ci vediamo da Mario, prima o poi (1997)

Il contesto

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Non si può non comunicare... I giovani grandi produttori di informazionenew media, strumenti (dal telefono fisso agli smart phone), foto, immagini, i concerti e lo stadio, il qui e ora, “temporary”, da “per sempre” a “solo per”, lo sharing, fare comunicazione da parte di tutti, da puzzle a pixell, oltre 1.000 amici su FB, ma pochi con cui parlare di sè (e il bisogno di relazionalità autentica, di incontro rimane...).

E gli Informagiovani???

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

tre  anni  (il  tempo  di  costruzione  di  uno  spazio)  per  un  

quindicenne  equivalgono  ad  un  quinto  della  sua  vita,  

cioè  quanto  otto  anni  per  un  quarantenne...  Ma  anche  

solo   un   semestre   (che   è   il   tempo   che   intercorre  

generalmente   tra   la   ;ine  dei   lavori  di  uno  spazio  e   la  

sua   inaugurazione),   equivale   ad   un   anno   e  mezzo   di  

vita  di  un  quarantenne.

I tempi rapidi per la bit generation...

mercoledì 12 novembre 2014

8 anni...

1/5 della vita

Quarantenne15 ennne

Tre anni di tempo per

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Le politiche giovanili oggi

Il Fondo Nazionale e le

Regioni

Enti Locali, Prov e

territoriLegislazione europea

© 2014 Giovanni Campagnoli

Da approccio riparativo/

sociale a promozionale

mercoledì 12 novembre 2014

2007 anni 2013

Fondo Nazionale Politiche giovanili: da 130 ml a 5,3: - 96%

mln di Euro

Allo 0,001% la percentuale di spesa dello Stato destinata ai giovani: ogni 100.000 euro, uno è per i giovani (5,3 / 534.490 mln di euro, al netto del debito pubblico). La media destinata ad interventi per i giovani è stata dello 0,1% delle uscite correnti dei bilanci comunali contro un dato europeo che va dall’1,5% al 2,25%

mercoledì 12 novembre 2014

Le Regioni italiane rispetto all’informazione sulle politiche giovanili

© 2014 Giovanni Campagnoli 26

Puglia al terzo posto

mercoledì 12 novembre 2014

Fondo Nazionale Politiche giovanili: da 130 ml di euro nel 2007 a 5,3 mln nel 2013: - 96%

La ricerca del termine “politiche giovanili” su Google dal 2007 ad oggi

mercoledì 12 novembre 2014

Interesse delle politiche giovanili e risorse nel tempo, in Italia

Fondo Nazionale Politiche giovanili: da 130 ml a 5,3, - 96%

Disoccupazione giovanile

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

stessa cosa per ricerca e sviluppo (e già dal 2004...)

Poche risorse anche per il sociale

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

Il mondo adulto? E’ ancora in attesa che passi la nottata generazionale? Dai “bamboccioni” (Padoa Schioppa, 2007) a “sfigati fuori corso” (M. Martone, 24 gennaio 2012), da “mammoni” (Cancellieri, 7 febbraio 2012), a “choosy” (Fornero, 22 ottobre 2012), da “senza ambizioni” (J. Elkann, 14 febbraio 2014), fino alla prossima, passando sempre per Neet...

Il mondo adulto sa riconoscere nei giovani non i portatori di problemi (fosse solo per il fatto di non aver causato la crisi), ma di soluzione? Sa riconoscere nuovi valori giovanili?

Il mercato ha individuato il “consum-attore”: consapevole, partecipativo e responsabile: nuova categoria al 24%

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

In questo contesto di sfiducia, come fare politiche giovanili? Chi riorganizza la speranza? Adulti significativi? Terzo settore? Org. giovanili? Start up? Desiderio? Passioni? Le politiche dell’autonomia nn hanno prodotto risultati significativi(casa, credito, lavoro...)

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

I “lavori” dei giovani

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

Anche gli spazi, visto che siamo “pieni di

vuoti”...= beni comuni

mercoledì 12 novembre 2014

Creatività

Oggi le nuove start up giovanili si avviano soprattutto grazie alla dimensione di know how, creatività, innovazione

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Imprese creative....(non industria creativa...)

Creatività è saper trovare una soluzione nuova applicandola ad un contesto noto, riuscendo così ad

individuare un bacino di occupabilità locale (v. “Silicon Valley”) ad alto contenuto di valore sociale e/o culturale, educativo, artistico, o relativo agli ambiti dei

servizi al turismo e valorizzazione ambientale, comunicazione e informazione, green economy.

Sono tutti ambiti considerati “a basso contenuto di investimento” e quindi non tecnologici, dove il mix “idea e

persone” prevale sul capitale investito

Giovanni Campagnoli - Nuove generazioni interpreti del cambiamento: desiderio, competenze e reti come motore, mezzi e strumenti di nuove imprese

mercoledì 12 novembre 2014

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Cambiamenti anche da procurare e non solo da subire

IDENTIKIT DEI GIOVANI STARTUPPERS

Imprenditori “nonostante” (desiderio per 1 su 4)Ricercatori di lavoro appassionante, coinvolgimento ed autorealizzativo del proprio talento

Generazione “mille euro” (no “get rich quick”)

Minori certezze non sono minori opportunità

Il sogno/desiderio e' il più grande incentivo (Leopardi?)

Lavorano in rete, fanno “economia del co”, scambiano e condividono

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Tradizione ...e innovazione / re-interpretazione (oceano blu)

Cooperazione

- WE.Economy (economia del cooperare, co-working, hub, fab lab...)- cooperazione creativa e team- co-generazione di lavoro (anche manuale, con intelligenza delle mani)- cooperare anche per e nelle reti locali che già esistono- strutture organizzative molto orizzontali (lean organization)

Mutualità, dono e volontariato

- share, wiki, free

Economicità- low cost o “fare di più con meno” (es. viaggiare per capire), ma anche nuovo welfare per il “bisogno di comunità” che questi tempi indicano- riuso, design, green e risoprire il bello

Reciprocità e Convivialità

- leggerezza, informalità, ... non violenza...

“quote sociali”- crowfunding, microcredito,- dall’imprenditore come “proprietario dei mezzi di produzione” a gestore di reti, da “mercati da conquistare” a “mercati da creare”

Prodi pionieri/intraprendenza

- START UP + resiliance per superamento ostacoli (“imprenditori nonostante”)- segnalare/forza inadeguatezze del sistema (normative, fiscali, culturali, ...)

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Buone pratiche:

= competenze

Percorsi:dai Lab alle start

up

Luoghi:dai CAG ai Fab Lab

Mobilità/partecipazione:da low cost a scambi

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Le “8 competenze chiave” della UE alla base dei percorsi di apprendimento di politiche giovanili

Giovani e lavoro: due cuochi per ogni operaiola crisi ha cambiato profondamente le aspirazioni dei giovani e ha provocato il crollo delle iscrizioni agli istituti professionali con indirizzo industriale, scese al minimo storico rispetto al boom delle scuole di enogastronomia, turismo e anche agraria. Un nuovo segnale?

70% in contesti informali

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

In questa nostra epoca le città sono il vero luogo di produzione di beni

e servizi, materiali e immateriali, che determinano l’evoluzione dei

legami sociali e dei valori che li alimentano. I territori e le città, e non

le singole istituzioni, le singole iniziative, le singole organizzazioni,

possono determinare il destino del sistema Paese. Di conseguenza,

per le politiche giovanili va sottolineata la necessità che siano

riconosciuti funzioni e ruoli che i territori hanno nel determinare il

modello di ogni “sistema Paese”, anche sperimentando nuove forme

di patti territoriali per la gioventù e lo sviluppo locale condotti da

partnership adeguate ai modelli europei. (1)

(1)  ITER  (2013)

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Le nuovi reti sui territori!!! - La rete è composta da soggetti diversi (e nn i soliti noti del sociale...)- pre-esiste - è generativa se amalgama positivamente “talenti” diversi- la creatività si sviluppa “contaminandosi” e permettendo re- interpretazioni del la realtà ed individuazioni di opportunità- nella rete non esiste cento e periferia, ma nodi, dove ognuno è centro e si “porta nel mondo” il proprio...- l’innovazione non procede ricercando l’unanimità dei consenti, ma con condivisioni a immediate e poi a cascata- “Serendipity”- Politiche giovanili così intese educano a tutto ciò ed hanno a che fare con lo sviluppo locale.mercoledì 12 novembre 2014

La cooperazione europea in materia di gioventù

© 2014 Giovanni Campagnoli 43

Fonte:- Risoluzione del Consiglio su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (2010-2018), 29.11.2009

...Fino al 2018 ... perseguirà gli obiettivi:i) creare per tutti i giovani, all'insegna della parità, maggiori opportunità nell'istruzione e nel mercato del lavoro;i i ) promuovere f ra tut t i i g iovan i la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e la solidarietàiii) si è giovani da 13 anni!! (e nn fino a quando...).

mercoledì 12 novembre 2014

Il semestre italiano di Presidenza EuropeoLa  priorità  tematica  generale  della  cooperazione  europea  in  materia  di  gioventù  

per   il   periodo   compreso   tra   il   1°   luglio   2014   e   il   31   dicembre   2015   sarà   il  

conferimento   di   responsabilità   ai   giovani   ed   affronterà   l'accesso   ai   diritti   e  

l'importanza  della  partecipazione  politica  dei  giovani  (1)

(1)  Risoluzione   del   Consiglio   del   20   maggio   2014,   sulla   panoramica   del   processo  di   dialogo   strutturato,   compresa   l'inclusione  

sociale  dei  giovani

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

I settori delle politiche giovanili

L’animazione socioeducativa può portare

un contributo

Fonti:- Risoluzione del Consiglio su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (2010-2018), 29.11.2009- Risoluzione del Consiglio sull’animazione socioeducativa, (2010/C 327/01), GUUE 4.12.2010

Nell'ambito del “Quadro” si considerano questioni trasversali i l sostegno a l l 'an imazione s o c i o e d u c a t i v a e l a s u a promozione.

mercoledì 12 novembre 2014

Le linee guida della UE in materia di gioventù:- Erasmus+: 19 miliardi di euro per 5 milioni di persone per studiare, formarsi o fare volontariato all'estero

- Pacchetto occupazione della Commissione: Eures, il primo posto di lavoro all’estero

- Garanzia Giovani: 7,3 miliardi di euro© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Le organizzazioni giovanili, le strutture di

informazione e consulenza per i giovani e

l 'animazione socioeducativa professionale

dovrebbero essere riconosciute come canali per

sviluppare le capacità e le competenze dei

giovani, specialmente di quelli con minori opportunità

È essenziale creare strutture dedicate ai giovani

guidate da animatori socioeducativi, in cui tutti i

giovani, inclusi quelli non appartenenti ad alcuna

organizzazione ed i giovani con minori opportunità,

possano incontrarsi, creare e essere coinvolti in

progetti

Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sulla panoramica del dialogo strutturato con i giovani sulla partecipazione dei giovani alla vita democratica in Europa, Gazzetta Ufficiale Unione Europea, Bruxelles, 11.12.2012.

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

L’animazione socioeducativa: termine di “ampia portata”

Fonte: Risoluzione del Consiglio su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (2010-2018), 29.11.2009

animatori socioeducativi

processi di apprendimento non formale

partecipazione volontaria.

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Fonte:- (1) - Risoluzione del Consiglio sull’animazione socioeducativa, (2010/C 327/01), GUUE 4.12.2010

O b i e t t i v o è s o s t e n e r e e riconoscere il valore aggiunto del contributo economico e sociale dell'animazione socioeducativa, in quanto:

- [...] può contribuire allo sviluppo d e l l ’ a u t o n o m i a e d e l l a responsabi l izzazione, del la creatività, della consapevolezza c u l t u r a l e e s o c i a l e , d e l l ' i m p r e n d i t o r i a l i t à e dell'innovazione dei giovani, della p a r t e c i p a z i o n e s o c i a l e , d e l l ’ i m p e g n o v o l o n t a r i o , cittadinanza attiva, inclusione (1);

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Fonte:- (1) - Risoluzione del Consiglio sull’animazione socioeducativa, (2010/C 327/01), GUUE 4.12.2010

— [ . . . ] , ha un no tevo le impat to socioeconomico in quanto può produrre a t t i v i t à e c o n o m i c a , f o r n i s c e infrastrutture, crea vantaggi economici ed aumenta l'occupazione (giovanile).

Il mercato del lavoro può beneficiare delle capacità e competenze personali e professionali acquisite attraverso l'animazione socioeducativa, sia dai partecipanti sia dagli operatori e animatori socioeducativi.

Tali capacità e competenze dovrebbero essere valutate e riconosciute in maniera efficace (1);

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Per un'effettiva partecipazione alla società, i giovani

devono acquisire e sviluppare le competenze chiave

necessarie per l'apprendimento permanente:

- competenze di comunicazione,

- competenze digitali,

- «imparare a imparare»,

- competenze sociali e civiche,

- consapevolezza e l'espressione culturali;

- la partecipazione e

- promozione di un equo e libero accesso di tutti i giovani

all'apprendimento permanente.

Fonte: Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di

Consiglio, sulla promozione di forme nuove ed effettive di partecipazione di tutti i giovani alla vita democratica in Europa, GU 9.6.2011

© 2014 Giovanni Campagnoli

mercoledì 12 novembre 2014

Le linee guida della UE in materia di gioventùConclusioni del Consiglio europeo su politica per la gioventù ed “Europa 2020”: Conclusioni del Consiglio sulla piena realizzazione del potenziale della politica per la gioventù nel perseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, Bruxelles 3 maggio 2013

mercoledì 12 novembre 2014

(1) Il valore della politica per la gioventù deve essere riconosciuto per il modo in cui tale

politica favorisce i risultati positivi per i giovani nell'istruzione e nella formazione,

nell'occupazione e nell'inclusione sociale. La prossima generazione di Fondi strutturali e di

investimento europei sarà determinante per l'investimento nei giovani e nelle loro competenze,

e per potenziarne l'occupabilità e l'accesso al mercato del lavoro...

(6) È necessario riconoscere le capacità dei giovani in termini di creatività, innovazione, imprenditorialità e adattabilità - giudicate di valore inestimabile per promuovere il ritorno

sostenibile a un rinnovato benessere economico e sociale negli Stati membri e per creare una

società più inclusiva - e mettere a disposizione risorse adeguate per tali capacità...

mercoledì 12 novembre 2014

(27) mettere specificamente in luce in che modo le misure inerenti alla politica per la gioventù (sotto forma ad esempio di lavoro giovanile e apprendimento non formale e

informale), aiutino i giovani a sviluppare abilità e competenze trasversali che consentono loro di accedere alle opportunità di istruzione e formazione e di lavoro, le

quali possono aumentare la loro autonomia e il loro avanzamento, nonché a sviluppare le loro

capacità personali e sociali e ad acquisire competenze occupazionali e imprenditoriali...

(30) inserire una dimensione di politica giovanile nelle politiche di attuazione della

Strategia Europa 2020, in particolare con riguardo al lavoro giovanile e al riconoscimento e alla convalida dell'apprendimento non formale e informale....

(31) facendo maggiore chiarezza sulle modalità con cui tali programmi incoraggiano

l'apprendimento basato sulle capacità, sulle esperienze e imprenditoriale, il quale rafforza e consente la partecipazione dei giovani alla società, all'istruzione e alla

formazione, all'occupazione, segnatamente per quanto concerne i giovani con meno

opportunità

mercoledì 12 novembre 2014