Giovani e Il Fumo

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Sia le industrie del tabacco che le autorità sanitarie, quando si parla di fumo di sigaretta, hanno grande attenzione per i giovani. L’interesse dell’industria del tabacco è continuare a vendere sigarette in particolar modo mirando ai giovani , mentre le autorità sanitarie possono sperare di veder diminuire nei prossimi anni il numero dei fumatori e delle patologie legate al fumo.In genere si incomincia a fumare nell’adolescenza: si inizia con poche sigarette e poi si finisce per fumare sempre di più. La nicotina influenza il cervello e il comportamento. Gli adolescenti che fumano hanno più amici che fumano. Ma l’influenza che possono esercitare gli amici fuori casa non è superiore a quella che esercitano i familiari tra le mura domestiche. Infatti, secondo me è la famiglia il luogo dove può nascere il vizio del fumo,molti ragazzi credono che sia un’atteggiamento da imitare,molti iniziano a fumare per sentirsi più grandi,mentre altri fumano perchè la sentono come una cosa proibita e quindi è una situazione che li affascina molto.In molti sono coscienti sul danno che provoca la sigaretta,magari molte volte pensano anche “questa sarà l’ultima,domani smetto”,ma poi c’è sempre quel motivo per cui non riesci a farlo.Secondo me si può smettere ma non servono tutti quei prodotti che stanno inventando come ad esempio:cerotti antifumo transdermici,gomme da masticare,sigaretta elettronica e quant’altro ancora secondo me con l’impegno e la buona volontà si può sempre riuscire in tutto. Come dissuadere i giovani dal fumo Persuaderli a smettere di fumare facendo leva sulle malattie causate dal fumo, a questa età non serve a nulla. Solo tra i 10 e i 13 anni i ragazzi si lasciano indirizzare dai genitori e dai divieti espliciti. Negli adolescenti tra gli 14 e i 19 anni, invece, ad influire in maniera determinante sono gli esempi concreti: di genitori non fumatori, fratelli maggiori e persone speciali. Questo risultato dovrebbe incoraggiare i genitori a cui sta a cuore la salute dei figli a smettere di fumare Il problema del fumo tra i ragazzi è grave. Molti, iniziano a fumare tra i dodici e i tredici anni, soprattutto negli ultimi tempi, sono più i maschi che le femmine.

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Sia le industrie del tabacco che le autorità sanitarie, quando si parla di fumo di sigaretta, hanno grande attenzione per i giovani. L’interesse dell’industria del tabaccoè continuare a vendere sigarette in particolar modo mirando ai giovani , mentre le autorità sanitarie possono sperare di veder diminuire nei prossimi anni il numero dei fumatori e dellepatologie legate al fumo.In genere si incomincia a fumare nell’adolescenza: si inizia con poche sigarette e poi si finisce per fumare sempre di più. La nicotina influenza il cervello e il comportamento. Gli adolescenti che fumano hanno più amici che fumano. Ma l’influenza che possono esercitare gli amici fuori casa non è superiore a quella che esercitano i familiari tra le mura domestiche. Infatti, secondo me è la famiglia il luogo dove può nascere il vizio del fumo,molti ragazzi credono che sia un’atteggiamento da imitare,molti iniziano a fumare per sentirsi più grandi,mentre altri fumano perchè la sentono come una cosa proibita e quindi è una situazione che li affascina molto.In molti sono coscienti sul danno che provoca la sigaretta,magari molte volte pensano anche “questa sarà l’ultima,domani smetto”,ma poi c’è sempre quel motivo per cui non riesci a farlo.Secondo me si può smettere ma non servono tutti quei prodotti che stanno inventando come ad esempio:cerotti antifumo transdermici,gomme da masticare,sigaretta elettronica e quant’altro ancora secondo me con l’impegno e la buona volontà si può sempre riuscire in tutto.

Come dissuadere i giovani dal fumo

Persuaderli a smettere di fumare facendo leva sulle malattie causate dal fumo, a questa età non serve a nulla. Solo tra i 10 e i 13 anni i ragazzi si lasciano indirizzare dai genitori e dai divieti espliciti. Negli adolescenti tra gli 14 e i 19 anni, invece, ad influire in maniera determinante sono gli esempi concreti: di genitori non fumatori, fratelli maggiori e persone speciali. Questo risultato dovrebbe incoraggiare i genitori a cui sta a cuore la salute dei figli a smettere di fumare

Il problema del fumo tra i ragazzi è grave. Molti, iniziano a fumare tra i dodici e i tredici anni, soprattutto negli ultimi tempi, sono più i maschi che le femmine.

I giovani iniziano a fumare per trovare un modo per farsi notare dagli amici perché in famiglia non vengono considerati abbastanza. Inizialmente è solo una prova che si trasforma in vizio stimolante a cui non possono fare a meno. Uno dei luoghi più frequentati dai giovani fumatori è all’aria aperta in compagnia di amici, lontano dai genitori.

Solo pochi fumano in presenza di familiari. Ci sono però dei ragazzi che non fumano perché hanno disgusto dell’odore, hanno timore di essere scoperti dai genitori, hanno avuto esperienze negative e desiderano non rovinarsi la salute.

Diventare un fumatore è una scelta che spesso non nasce da reali motivi, ma una volta presa è difficile cambiare la situazione, perché la vita senza sigarette sembra privata di un momento di piacere, di sicurezza e di prestigio. Talvolta il fumo è una scelta fatta principalmente per sentirsi all'altezza degli altri.

In un sondaggio emerge che i ragazzi sono a conoscenza dei danni alla salute provocati dal fumo, ma allo stesso tempo sono poco consapevoli del problema della dipendenza: il 44% degli intervistati ritiene che smettere di fumare sia semplice. I dati dicono che in minore età sia maggiore la dipendenza dalla nicotina. Il periodo individuato come maggiormente a rischio è l’età compresa tra gli 11 e i 17 anni.

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Le conseguenze del fumo minorile sono: -incidenza maggiore di raffreddori -peggioramento delle capacità respiratorie -ridotta energia e peggioramento delle prestazioni sportive -rallentamento della crescita A lungo termine invece tutti gli organi ed apparati, non solo i polmoni e il cuore come comunemente si crede, sono più o meno “rovinati” dal fumo.

A scuola, il maggior numero di ragazzi fuma le sigarette. La mia soluzione per stare lontano da questo veleno?Richiesta molto difficile perché mi coglie leggermente impreparato ma cercherò di poter dare un consiglio adeguato.Qualche volta mi è capitato di fumare qualche sigaretta ma non ho mai trovato quella dipendenza anche perché i miei genitori mi hanno fatto capire che fumare la sigaretta colpisce la mia salute e può causare malattie che piano piano ti portano alla morte. Nessuno può obbligare qualcuno a non fumare perché se una persona sceglie di fumare è una sua libera scelta ma deve essere consapevole di quello in cui va incontro: malattie, invecchiamento della pelle, problemi respiratori… e consiglierei ai genitori di aprire un dialogo con i propri figli e cercare di farli capire che la sigaretta non migliora la tua persona ma la distrugge e penso che le campagne anti fumo dovrebbero incrementarsi e far capire ai giovani, le persone più colpite da questo fenomeno, che fumare è tossico.

Fumo: ne abbiamo pieni i Fumo: ne abbiamo pieni i.. polmoni! Fumare una sigaretta dal principio fa sentire grandi, (meglio se con una birra nell'altra mano). Tutto inizia cosě per gioco, magari per non sentirsi inferiori agli altri, poi diventa un'abitudine, un bisogno, fino a trasformarsi in una vera e propria dipendenza, certo meno grave della dipendenza dalla droga, ma comunque assai dannosa. La sigaretta contiene infatti circa 5000 sostanze dannose all'organismo, alcune allo stato gassoso, altro allo stato corpuscolare; č una miscela di droghe leggere, a cui il nostro corpo mano a mano si abitua, arrivando a farci rincarare la dose. I principali effetti negativi di tali sostanze possono essere: - Diminuzione dell'ossigenazione dei tessuti; - Effetto citotossico ed irritante; - Effetto cancerogeno; - Acceleratore tumorale. Questi sono solo i principali effetti dannosi che ci procuriamo con il piacere di fumarci una sigaretta; forse varrebbe la pena pensare che per il piacere di una sigaretta roviniamo la nostra vita, ed allo stesso tempo quella dei nostri cari, e non solo. E' una grossa assurditŕ sentire i fumatori dire che "tanto fanno del male a se stessi, che la vita č la loro e possono farne quello che vogliono"; in realtŕ si tratta di egoismo, in quanto forse rovinano la vita anche dei loro cari, in quanto non č certo piacevole per chi ti vuole bene vedere che ti danneggi con le tue stesse mani, come se non succedessero giŕ abbastanza disgrazie che da un giorno all'altro ti cambiano l'esistenza. Ma non si tratta solo di una sofferenza per il male altrui, perchč bisogna anche fare i conti con gli effetti del fumo passivo, che non sono meno dannosi di quelli del fumo aspirato direttamente dalla sigaretta; allora forse i fumatori dovrebbero pensare anche che non hanno alcun diritto di rovinare la vita degli altri, visto che i luoghi dove fumano non hanno alcuna limitazione, aperti o chiusi che siano. Anche se si limitassero a fumare nelle loro abitazioni danneggerebbero comunque i loro familiari, soprattutto i figli. Gli effetti visti sopra, possono portare assai frequentemente alla morte, in quanto sono le principali cause di problemi respiratori gravi, di enfisema polmonare, del cancro ai polmoni ed alle alte vie respiratorie; ma anche di altri problemi meno gravi: invecchiamento della pelle ( a causa della riduzione di ossigenazione delle cellule),

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sterilitŕ maschile e femminile, impotenza, caduta dei capelli, alito cattivo, macchie sui denti e sulla pelle. Forse l'aspetto fisico puň avere poca importanza, ma perchč dobbiamo mettere a rischio la nostra salute fisica con il fumo, quando giŕ siamo costretti a respirare un'aria inquinata? Lo smog, tuttavia, non ha lo stesso effetto del fumo della sigaretta, in quanto il nostro organismo č dotato di sistemi di un importante sistema di difesa che agisce come un vero e proprio filtro capace di trattenere le polveri , i germi e le sostanze tossiche che altrimenti giungerebbero ai polmoni assiem

Ma il fumo, oltre alla dipendenza, porta conseguenze molto più gravi, come disturbi cardiaci, affaticamento e nei casi più gravi, tumori. Ne vale la pena quindi di mettere a rischio la propria vita e la prorpia salute, solamente per apparire ”fighi” con i nostri compagni