Giotto, una libera interpretazione del diario di un Maestro.

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Sabato 9 marzo Gran freddo e vento mi costrinsero a non uscire da casa. Cenai con minestra e pane. Domenica 10 marzo Taddeo e Lapo bussarono diverse volte nella mattina ma non risposi mai. Mi richiamarono anche nel pomeriggio ma non aprii a nessuno. Lo sanno benissimo che non voglio essere disturbato mentre disegno.

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Cosa avrebbe scritto Giotto in un suo ideale diario, durante la realizzazione degli affreschi in Santa Croce?

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Sabato 9 marzo

Gran freddo e vento mi costrinsero a non uscire da casa.Cenai con minestra e pane.

Domenica 10 marzo

Taddeo e Lapo bussarono diverse volte nella mattina ma non risposi mai. Mi richiamarono anche nel pomeriggio ma non aprii a nessuno. Lo sannobenissimo che non voglio essere disturbatomentre disegno.

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Martedì 12 marzo

Continuai la preparazione dei disegni.Già da tempo la volta della cappella era finita e dipinta in fresco.

Presto sarebbe stato il tempo di cominciare anche le pareti.

Feci molti disegni dettagliatidei volti e dei capelli.

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Giovedì 14 marzo

Lapo venne a portarmi notizie dalla cappella.Le pontate a sinistra e destra sarebbero state pronte in poco tempo.Mi portò qualche uovo e 10 once di pane che mangiammo a pranzo insieme.

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Venerdì 15 marzo

Corso si occupò di controllare quanti

pennelli ci fossero e il loro stato di usura, se gli sparvieri e le mestole fossero in ordine.Preparò anche qualche

nuovo pennello.Verificai di persona

lo stato dei secchi e dei vassoi di legno per portare la calcina.Il legno era in buone

condizioni e solo alcuni manici di corda erano da

sostituire.

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Lunedì 18 marzoIncaricai Duccio di attendere

l'arrivo del carico di calcina e sabbia che

avevo ordinato.

Venerdì 22 marzo10 libbre di ocra gialla

7 libbre di ocra rossa8 libbre di verdeterra

15 libbre bianco di San Giovanni

Il giovane apprendista Daniello cominciò il lavaggio dei colori con acqua di fonte.La sera gettò via l'acqua con le impurità venute a galla e riempì di nuovogli orci d'acqua pulita.

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Lunedì 25 marzo

Mi recai nella cappella per controllare lostato deilavori.

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Il ponteggio era finito e l'intonaco di preparazione veniva steso dagli

operai.

Martedì 2 aprile

Cominciammo a battere le corde per divider gli spazi.Il lavoro fu lungo e difficoltoso a causa del poco spazio.

Tornai a casa stanco ma felice di vedere che il mio lavoro

finalmente stava partendo.

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Mercoledì 3 egiovedì 4 aprile

Dovetti rimettere le mani sui disegni preparatorii per controllare le misure prese nella cappella.

La sera di giovedì cenai con una frittata, fichi secchi e pane in compagnia di Taddeo.

Lunedì 8 aprile

Il mio allievo mi aiutò a riportare le figure nella prima pontata in alto. Nel pomeriggio tutta la

scena fu rifinita con ombre, acquerellate con la sinopia.

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Mercoledì 10 aprile

Lapo e gli altri aiutanti prepararono i colori in previsione del fatto che il lavoro in fresco sarebbe iniziato a

giorni. Macinarono con la pietra di porfido i colori e li misero nei coccini per conservarli

aggiungendo acqua di fonte.

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Intanto gli altri operai setacciavano la sabbia e la impastavano con la calcina nella giusta proporzione. Se la calcina è ben grassa e fresca ci vogliono due parti di sabbia e una di calcina.

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Dopo la trasportarono lentamente sulle pontate, pronta per i giorni successivi.

Venerdì 12 aprile

Cominciai a dipingere.

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Venerdì 19 aprile

Maso e Geri stesero l'intonaco sulla parte

delle figure che avrei voluto finire entro la giornata. Controllai bene che livellassero la superficie con l'assicella e la

lisciassero perfettamente.

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Ero impaziente di riportare il disegno delle tre teste. Il clima umido mi permise di lavorare con la giusta lentezza alla stesura del verdaccio sui volti. Ritengo sempre che questo lavoro sia importante per la resa finale.Il mio allievo preparò le varie

sfumature di cinabrese per rifinire i volti seguendo i miei consigli.La sera tornai a casa tardi e cenai con la minestra.

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Mercoledì 24 aprile

Riposai tutto il giorno approfittando della giornata piovosa e fredda.Desinai poco ma esagerai a cena: capretto, tre once di pane e due uova affrittellate, cacio e vino.

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Giovedì 25 aprile

Uscii di buon mattino per recarmi alla cappella, il lavoro era soltanto all'inizio!

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Fare un affresco in otto mosse:

Impastare il grassello di calce e sabbia.

Bagnare bene il supporto con una spugna.

Stendere l'impasto con la cazzuola. Usare il frattazzo bagnato con movimenti circolari.

Lisciare con la cazzuola. Trasferire il disegno con un cartone bucato.

Ripassare le linee di contorno. Dipingere sull'intonaco fresco.