GIOTTO DI BONDONE - GIOTTO DI BONDONE forse diminutivo di Ambrogio o Angiolo, conosciuto...

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GIOTTO DI BONDONE forse diminutivo di Ambrogio o Angiolo, conosciuto semplicemente come Giotto (Vespignano, 1267 circa – Firenze, 8 gennaio 1337) è stato un pittore e architetto italiano

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  • GIOTTO DI BONDONEforse diminutivo di Ambrogio o Angiolo, conosciuto

    semplicemente come Giotto(Vespignano, 1267 circa – Firenze, 8 gennaio 1337)

    è stato un pittore e architetto italiano

  • CIMABUE GIOTTO

    Madonna in trono, 1280 ca Madonna di Ognissanti, 1310 ca

    Tempera su tavola Tempera su tavola

    424x276cm, Louvre Parigi 325x204cm, Uffizi Firenze

  • • Alcuni aspetti bizantineggianti: fondo dorato, frontalità personaggi, composizione ordinata e simmetrica

    • Figure non appiattite sul fondo, sono reali, hanno consistenza corporea

    • Vergine atteggiamento sciolto e spontaneo, volto dolce e materno

    • Maggior naturalezza• Variazioni cromatiche ginocchio più chiaro• Comunicazione madre-figlio fisica linea

    continua con il manto e la mano

    SALDEZZA PLASTICA E RICERCA DI ESPRESSIVITA’

  • DIVERSAMENTE DAGLI ARTISTI SUOI CONTEMPORANEI, GIOTTO OSSERVA E IMITA LA NATURA:

    1) USA UNA PROSPETTIVA INTUITIVA, CHE DA PROFONDITÀ ALLO SPAZIO RAPPRESENTATO E TRIDIMENSIONALITÀ ALLE ARCHITETTURE

    2) DIPINGE LE PERSONE IN MODO PIÙ REALISTICO. IL CHIAROSCURO RENDE I PERSONAGGI NON PIATTI MA DOTATI DI VOLUME. I VISI SONO ESPRESSIVI

    3)IL CIELO NON È PIÙ UN FONDO ORO MA UN "VERO" CIELO BLU

    VEDIAMO PERCHE’…….

  • GIOTTO È VISSUTO TRA LA FINE DEL 1200 E LA PRIMA METÀ DEL 1300; QUINDI IN PIENO PERIODO GOTICO.

    EGLI È UN GRANDE INNOVATORE DEL LINGUAGGIO PITTORICO.

    PER QUESTO È UNO DEGLI ARTISTI PIÙ IMPORTANTI DELLA STORIA DELL'ARTE.

    ANALIZZIAMO UNO DEI CICLI DI AFFRESCHI PIÙ NOTI DI GIOTTO E SCOPRIAMO IN QUESTE OPERE QUALI SONO LE NOVITÀ INTRODOTTE DALL'ARTISTA.

    IL CICLO DI AFFRESCHI

    DELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO AD ASSISI

    DATA. 1300 CIRCAMATERIALI: AFFRESCOCOLLOCAZIONE: ASSISI

  • LA BASILICA DI SAN FRANCESCO AD ASSISI FU EDIFICATA A PARTIRE DAL 1228, A DUE ANNI DALLA MORTE DEL SANTO. E' COMPOSTA DI DUE EDIFICI SOVRAPPOSTI: LA CHIESA INFERIORE E LA CHIESA SUPERIORE. E FORMATA DA UN'UNICA AULA A QUATTRO CAMPATE, SORMONTATA DA VOLTE A CROCIERA. LUNGO LE PARETI DELLA CHIESA SUPERIORE SONO STATI AFFRESCATI VENTOTTO EPISODI SULLA VITA DI SAN FRANCESCO.

    IL MIRACOLO DELLA FONTEPOICHÉ UN UOMO POVERO AVEVA SETE, FRANCESCO, MESSOSI A PREGARE, FA SCATURIRE DALLA ROCCIA DELL'ACQUA.DOPO CHE L'UOMO SI È DISSETATO, LA SORGENTE, COME È APPARSA, MIRACOLOSAMENTE,SPARISCE.

  • FRANCESCO RICEVE LE STIMMATEMENTRE FRANCESCO PREGA AI PIEDI DI UN MONTE, HA LA VISIONE DEL CRISTO SOTTO LE APPARENZE DI UN SERAFINO CROCEFISSO.QUESTI GLI IMPRIME LE STIMMATE DELLA CROCE ALLE MANI, AI PIEDI E ANCHE ALLLA DESTRA DEL COSTATO: LE STESSE DI GESÙ.

  • LA PREDICA AGLI UCCELLIFRANCESCO SI FERMA AL BORDO DELLA STRADA E SI METTE A PREDICARE A MOLTI UCCELLI, CHE GIOIOSAMENTE ALLUNGANO IL COLLO, ALLARGANO LE ALI, APRONO IL BECCO E, PERSINO, BECCANO LA SUA TUNICA.

  • IL DONO DEL MANTELLOFRANCESCO INCONTRA UN CAVALIERE NOBILE, MA RIDOTTO IN MISERIA E MAL VESTITO.PRESO DA PIETOSA COMPASSIONE PER IL MISEREVOLE STATO DEL CAVALIERE, TOLTOSI IL MANTELLO GLIELO DONA.DA NOTARE IL PARTICOLARE DELL'EDIFICIO IN ALTO A DESTRA: GIOTTO RAPPRESENTA LO SPAZIO MEDIANTE UNA RAFFIGURAZIONE INTUITIVA; PER QUESTO LE SUE CITTÀ O LE CASE CI SEMBRANO UN PO' INSOLITE, NON SEMPRE VEROSIMILI

  • GIROLAMO ESAMINA LE STIMMATEÈ LA VENTIDUESIMA DELLE VENTOTTO SCENE DEL CICLO DI AFFRESCHI DELLE STORIE DI SAN FRANCESCO DELLA BASILICA SUPERIORE DI ASSISI.LA SCENA, MOLTO AFFOLLATA, È LA DIRETTA PROSECUZIONE DI QUELLA DELLA MORTE DI SAN FRANCESCO CON GIROLAMO CHE SOLLEVA CON UN GESTO MOLTO NATURALE IL VESTITO DEL SANTO ALLA PRESENZA DEI FRATI E DEGLI ECCLESIASTICI.NELLA PARTE PIÙ ALTA È RIPRODOTTO L'INTERNO DI UNA CHIESA (LA STESSA BASILICA SUPERIORE), DOVE SPORGONO UN CROCIFISSO ED UNA MAESTÀ APPESE, PER QUESTO INCLINATE (ANCHE SE LA LORO DISPOSIZIONE È UN PO' FORZATA), MENTRE A DESTRA APPARE UN ANGELO.

  • PARTICOLARE DI UN VISO

  • PRESEPE DI GRECCIO (13° episodio)Durante la notte di Natale del 1223, a Greccio (Rieti), Francesco rievocò la nascita di Gesù, organizzando una rappresentazione vivente di quell'evento. Secondo le agiografie, durante la Messa, sarebbe apparso nella culla un bambino in carne ed ossa, che Francesco prese in braccio. Da questo episodio ebbe origine la tradizione del presepe.

  • Rappresentazione particolarmente realistica: lo spettatore osserva dalla parte di solito riservata ai soli sacerdoti e religiosi (ipotetica abside), dove sono rappresentati con minuzia e vivace descrittività le caratteristiche dell'ambiente oltre il tramezzo che lo separa dalla navata: un ciborio, i frati che cantano nel coro guardando al reggilibro in alto, un pulpito visto dal lato dell'ingresso ed una croce lignea sagomata appesa, vista dal dietro, con tutti i rinforzi, e sapientemente raffigurata obliqua mentre pende verso la navata.Una folla di persone assiste alla scena in primo piano di Francesco con il santo Bambino tra le mani (provvisto pure lui di aureola), ma le donne non possono entrare e osservano dalla porta. Molto reale è la collocazione dei personaggi nello spazio, che appaiono su piani

  • Una folla di persone assiste alla scena in primo piano di Francesco con il santo Bambino tra le mani (provvisto pure lui di aureola), ma le donne non possono entrare e osservano dalla porta. Molto reale è la collocazione dei personaggi nello spazio, che appaiono su piani diversi senza dare l'effetto di librarsi nell'aria o di schiacciarsi l'uno sull'altro, come nelle tavole di pittori di poco più antiche. Solo i frati sporgono in alto perché sono in piedi sugli stalli del coro. Essi hanno le bocche aperte perché stanno cantando e lo sguardo diretto al badalone (leggio) con un codice che riporta le parole e la musica.

    La stesura dimostra un ampio ricorso ad aiuti di bottega.

  • IL CICLO DI AFFRESCHI

    DELLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI

    Compianto sul Cristo morto

    DATA: 1303-1305MATERIALI: AFFRESCO

    COLLOCAZIONE: PADOVA

  • La Cappella degli Scrovegni, dedicata alla madonna della Carità, fu fatta costruire nel 1302 da Enrico Scrovegni per espiare le colpe del padre (usuraio) e per mostrare la propria ricchezza

  • Maria Cleofe e le Pie donne

    Maddalena

    S. Giovanni Evangelista

    Giuseppe d’Arimatea (lenzuolo)

    Nicodemo (vaso con aromi)

    Angeli (volti disperati, movimento verso dolore umano

    Maria

  • Accostamento volti forte emotività

    DRAMMATICO AFFETTUOSO

    TENSIONE

  • Colore intenso e brillante che accentua gli elementi naturalistici

    Forte contrasto:- Angeli gialli – cielo blu- Diversi colori dei mantelli- Corpo di Cristo pallido e grigio –

    veste blu scuro di Maria

    LINGUAGGIO ARTISTICO: il colore

  • La luce proviene dall’alto e ‘sbianca’ le vestiLe ombre sulle vesti rendono il VOLUME dei corpi

    LINGUAGGIO ARTISTICO: la luce

  • Le ombre sulle vesti rendono il VOLUME dei corpi

    LINGUAGGIO ARTISTICO: il volume

  • Spazio reale albero, rocce (colori vividi, natura spoglia) diversi piani delle figure = profondità

    LINGUAGGIO ARTISTICO: lo spazio

  • LINGUAGGIO ARTISTICO: la composizione

  • Maggior espressività data, oltre che dai volti e dai movimenti delle braccia, anche dal colore del cielo