Giornata Della Memoria

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 Se questo è un uomo (P. Levi) Voi che vivete sicuri  Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per un pezzo di pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. Che cosa è il Giorno della Memoria? Perché in Italia viene celebrato il 27 gennaio? Molti Stati hanno istituito un "giorno della memoria". L'Italia lo ha fissato al 27 gennaio, data in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. In effetti altri ebrei, d’Italia e d’Europa, vennero uccisi nelle settimane seguenti. Ma la data della liberazione di quel campo è stata giudicata più adatta di altre a simboleggiare la Shoah e la sua fine. Scelta analoga hanno compiuto numerosi altri paesi che hanno ritenuto opportuno optare per una data comune a tutta l’Europa piuttosto che per una data di rilievo solo nazionale. Che cosa significa Shoah? Shoah è un termine ebraico che significa catastrofe, distruzione totale. Con Shoah si intende la sistematica distruzione della popolazione ebraica perpetrata tra la fine degli anni ‘30 ed il 1945. Cosa significa Olocausto? Il termine italiano olocausto deriva dalla forma greca “olokauston”. Questa parola indicava un sacrificio religioso in cui la vittima animale era interamente bruciata, e non se ne conservava alcuna  parte commestibile. Successivamente essa assunse il valore metaforico di sacrific io estremo  particolarmente cruento. In anni recenti, il termine assume valore analogo a Shoah, anche se è  preferibile utilizzare quest'ultimo, per eliminare qualunque idea di sacrificio religioso insita nell’espressione “Olocausto”. Cosa è Auschwitz? Auschwitz è un complesso di campi nella Polonia occupata dai tedeschi, costituito da un campo di concentramento (Auschwitz 1), un c ampo di lavoro (Buna-Monowitz o Auschwitz 3) ed il più grande campo di ster minio nazista (Auschwitz 2 o Auschwitz-Birkenau). Ad Auschwitz furono uccise tra 1,1 e 1,3 milioni di persone, delle quali il 90% erano ebrei. Auschwitz si trova a pochi chilometri da Cracovia. Quando si parla della Shoah, a quale periodo della storia si fa riferimento? Il periodo a cui ci si riferisce generalmente è quello che va dal 30 Gennaio 1933, quando Hitler salì

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  • Se questo un uomo (P. Levi)

    Voi che vivete sicuriNelle vostre tiepide case,

    voi che trovate tornando a seraIl cibo caldo e visi amici:

    Considerate se questo un uomoChe lavora nel fango

    Che non conosce paceChe lotta per un pezzo di pane

    Che muore per un s o per un no.Considerate se questa una donna,

    Senza capelli e senza nomeSenza pi forza di ricordare

    Vuoti gli occhi e freddo il gremboCome una rana d'inverno.

    Meditate che questo stato:Vi comando queste parole.Scolpitele nel vostro cuore

    Stando in casa andando per via,Coricandovi alzandovi;Ripetetele ai vostri figli.O vi si sfaccia la casa,

    La malattia vi impedisca,I vostri nati torcano il viso da voi.

    Che cosa il Giorno della Memoria? Perch in Italia viene celebrato il 27 gennaio?Molti Stati hanno istituito un "giorno della memoria". L'Italia lo ha fissato al 27 gennaio, data in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. In effetti altri ebrei, dItalia e dEuropa, vennero uccisi nelle settimane seguenti. Ma la data della liberazione di quel campo stata giudicata pi adatta di altre a simboleggiare la Shoah e la sua fine.Scelta analoga hanno compiuto numerosi altri paesi che hanno ritenuto opportuno optare per una data comune a tutta lEuropa piuttosto che per una data di rilievo solo nazionale.

    Che cosa significa Shoah?Shoah un termine ebraico che significa catastrofe, distruzione totale. Con Shoah si intende la sistematica distruzione della popolazione ebraica perpetrata tra la fine degli anni 30 ed il 1945.

    Cosa significa Olocausto?Il termine italiano olocausto deriva dalla forma greca olokauston. Questa parola indicava un sacrificio religioso in cui la vittima animale era interamente bruciata, e non se ne conservava alcunaparte commestibile. Successivamente essa assunse il valore metaforico di sacrificio estremo particolarmente cruento. In anni recenti, il termine assume valore analogo a Shoah, anche se preferibile utilizzare quest'ultimo, per eliminare qualunque idea di sacrificio religioso insita nellespressione Olocausto.

    Cosa Auschwitz?Auschwitz un complesso di campi nella Polonia occupata dai tedeschi, costituito da un campo di concentramento (Auschwitz 1), un campo di lavoro (Buna-Monowitz o Auschwitz 3) ed il pi grande campo di sterminio nazista (Auschwitz 2 o Auschwitz-Birkenau). Ad Auschwitz furono uccise tra 1,1 e 1,3 milioni di persone, delle quali il 90% erano ebrei. Auschwitz si trova a pochi chilometri da Cracovia.

    Quando si parla della Shoah, a quale periodo della storia si fa riferimento?Il periodo a cui ci si riferisce generalmente quello che va dal 30 Gennaio 1933, quando Hitler sal

  • al potere diventando Cancelliere della Germania, fino alla fine della guerra in Europa, l8 Maggio 1945.

    Quante furono le vittime ebree?E' molto difficile dare una risposta precisa a questa domanda; in mancanza di dati assolutamente precisi, ci riferiamo qui a recenti ricerche. Yisrael Gutman e Robert Rozett, nella Encyclopedia of the Holocaust, stimano le perdite ebraiche tra i 5.59 ed i 5.86 milioni. Altri ricercatori, tra cui Wolfgang Benz, parlano di un numero di vittime stimato tra i 5.29 e i 6 milioni. La maggior parte degli storici generalmente accetta la cifra approssimativa di sei milioni.

    Quali furono le altre popolazioni perseguitate dai nazisti?Tra i gruppi perseguitati dai nazisti e dai loro collaboratori, vi erano zingari, serbi, testimoni di Geova, omosessuali, tedeschi oppositori del nazismo, partigiani e Resistenti di tutte le nazionalit, delinquenti abituali, slavi, malati di mente, disabili ed asociali, come, ad esempio, mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti.

    Che cos' un campo di sterminio?I campi di sterminio erano luoghi in cui i deportati erano uccisi, spesso tra atroci sofferenze, per la fame, e le atrocit a cui erano sottoposti. I corpi delle persone morte venivano bruciati o sepolti in fosse comuni.

    E' vero che nei campi di concentramento venivano eseguiti esperimenti sulle persone?Nel contesto della Shoah, i medici tedeschi eseguirono esperimenti pseudoscientifici utilizzando come cavie migliaia di deportati nei campi. Molto spesso queste pratiche portavano alla morte dei deportati dopo atroci sofferenze e mutilazioni fisiche. Tristemente famosi sono gli esperimenti cui ad Auschwitz il dottor Josef Mengele sottoponeva i deportati, in particolare i gemelli.

    Qual il significato del termine "Soluzione Finale", e qual la sua origine?Il termine "Soluzione Finale" (Endlsung) si riferisce al piano nazista di sterminare tutti gli ebrei d'Europa. Il termine fu usato alla Conferenza di Wannsee (Berlino, 20 Gennaio 1942) dove gli ufficiali tedeschi ne discussero la realizzazione e ne pianificarono lorganizzazione.

    Quali gruppi furono perseguitati dai nazisti in Germania per essere considerati nemici dello stato?Il Terzo Reich considerava nemici e quindi perseguitava Ebrei, Sinti e Rom, socialdemocratici, comunisti, dissidenti politici, oppositori del nazismo, testimoni di Geova, criminali abituali, e "asociali" (ad esempio mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti), omosessuali, malati di mente e disabili. Ogni individuo che poteva essere considerato una minaccia per il nazismo correva il rischio di essere perseguitato. Gli ebrei, comunque, erano l'unico gruppo destinato ad un totale e sistematico annientamento.

    Chi sono i "Giusti delle Nazioni"?Yad Vashem, lIstituto per la Memoria della Shoah che ha sede a Gerusalemme, ha conferito onorificenze a circa 20.200 Giusti tra le Nazioni. Si tratta di non ebrei che, con le loro azioni, hannoaiutato gli ebrei a salvarsi dalle persecuzioni.

    Gli ebrei si ribellarono ai nazisti?Molti ebrei presero parte alla resistenza armata, nonostante le difficili condizioni e la lotta impari. La rivolta del ghetto di Varsavia, che fu condotta tra laprile ed il maggio 1943, rappresenta un incredibile episodio di coraggio. Alcuni gruppi partigiani ebraici operarono in varie zone, in particolare nellEuropa dellEst. La sproporzione di forze e numerica era tale, comunque, da renderemolto difficile qualsiasi tentativo di Resistenza.

    Alla fine della Guerra i criminali nazisti vennero puniti?Al termine della Seconda Guerra Mondiale vi furono diversi processi contro i criminali di guerra nazisti. Si svolsero a Norimberga, e videro processati i capi politici, militari ed amministrativi del Terzo Reich che erano stati catturati. Alcuni gerarchi furono condannati, ma molti dei pi importanti

  • capi nazisti, come Hitler, Himmler e Gobbels, si suicidarono dopo la sconfitta, mentre numerosi altri riuscirono a fuggire.

    Un momento cruciale delle origini quello che ogni anno gli Ebrei celebrano con la festa di Pesach,cio la Pasqua ebraica, che rievoca la conquista della libert e l'esodo, cio l'uscita dall'Egitto. Questo racconto narrato nel secondo libro della Bibbia, detto dell'Esodo. Dopo molte vicissitudini,gli Egizi lasciarono uscire gli Ebrei, trattenuti nel loro paese. In quella notte Dio pass sull'Egitto e poi sul Mar Rosso, che si apr davanti alle trib guidate da Mos, in fuga verso la libert, e la terra promessa. Per quarant'anni, narra la Bibbia, gli Ebrei vagarono per il deserto, ricevettero la rivelazione dei comandamenti sul Sinai, e attesero di poter entrare nella terra che Dio aveva loro assegnato. Dietro questo mito delle origini c' probabilmente la realt storica di un'ondata migratoria verificatasi a cavallo della preistoria.

    Fra i momenti della storia ebraica destinati a lasciare ancora una volta un segno nella memoria del popolo vi l'esilio di Babilonia. All'inizio del 6 secolo a.C. il regno del Sud, che comprende i territori delle trib di Giuda e Beniamino e ha per capitale Gerusalemme, viene conquistato da Nabucodonosor, sovrano di Babilonia, il quale non si limita a prendere il potere, ma deporta gran parte della popolazione. Il regno del Nord, quello che comprendeva i territori delle altre dieci trib, era gi stato sconfitto e i suoi abitanti deportati anni addietro a opera di Salamanassar, re di Assur. Questi eventi sono narrati nel secondo libro dei Re della Bibbia. Finisce cos l'epoca del Primo Regno in terra d'Israele, e comincia un breve esilio: grazie all'editto di Ciro (538 a.C.), infatti, una cinquantina d'anni dopo gli Ebrei poterono tornare alla loro terra.

    Una prima svolta importante fu la predicazione di Ges: un ebreo vissuto nella Palestina di allora che ha cambiato il volto del mondo. Il nome Palestina deriva probabilmente da quello dei Filistei, una popolazione di stirpe fenicia che viveva sulle coste. I primi cristiani, seguaci del messaggio di Ges, furono Ebrei che vivevano all'epoca in quella terra e in altre regioni del Mediterraneo.

    L'altro evento fu la conquista della regione da parte dei Romani, che arrivarono, dopo lunghe e travagliate successioni di potere, alla fine dell'epoca ellenistica. Conquistata la terra d'Israele, i Romani si trovarono di fronte a una situazione molto delicata e a un popolo quello ebraico piccolo ma estremamente difficile da domare. E soprattutto ben deciso a non prestare culto alle divinit pagane: furono anni di lotte, rivolte, disordini, finch nel 70 d.C. l'imperatore Tito decise di risolvere drasticamente la situazione, distruggendo il Tempio di Gerusalemme, l'unico luogo di culto in cui gli Ebrei offrivano sacrifici e preghiere al loro Dio, mettendo a fuoco tutta la citt e cacciando il popolo ebraico dalla sua terra. In questa data precisa inizia dunque la seconda diaspora,che esilio e dispersione al tempo stesso: cacciati dalla loro terra, gli Ebrei si sparpagliarono per il mondo, incominciando dalle citt dell'Impero Romano.

    Diaspora e persecuzioniNella diaspora gli Ebrei hanno costituito delle piccole comunit: bisognava organizzare la liturgia (con la distruzione del Tempio, unico luogo di culto a Dio, la preghiera sostitu la pratica di offerte esacrifici), garantire la distribuzione della carne macellata secondo le norme scritte nella Bibbia, provvedere all'istruzione dei bambini. La comunit detta in ebraico qehillah ed come una piccola societ con le sue regole, all'interno della societ pi grande che detiene il potere.

    Quando infatti il cristianesimo comprese che per diffondersi fra le genti era necessario penetrare nella civilt romana, abbandonando il fronte dei vinti gli Ebrei sconfitti e privati della propria nazione per quello dei vincitori, rinneg le proprie origini e inizi a diffondere il disprezzo per la radice ebraica.

    Furono secoli di cosiddetto antigiudaismo. Per un verso questo popolo doveva sopravvivere perch era il testimone della passione di Ges Cristo; per l'altro era considerato colpevole di un delitto imperdonabile: la morte di Dio in croce, della quale erano invece storicamente responsabili i Romani che allora dominavano il paese. In questo modo gli Ebrei avevano rifiutato la rivelazione.

  • La diaspora, la dispersione del popolo ebraico, divenne cos il marchio infamante, la dimostrazione della loro dannazione. La teologia e la politica, la letteratura e la fede contribuirono a diffondere questa immagine negativa degli Ebrei. Fra i tanti eventi di questa storia si possono ricordare le Crociate, che nel Medioevo fecero molte vittime innocenti: i combattenti diretti a liberare la terra santa dagli infedeli islamici che all'epoca la governavano, passando per l'Europa uccisero moltissimiEbrei e incendiarono e distrussero le loro case.

    Dai ghetti all'emancipazioneNel 1492 gli Ebrei di Spagna, una comunit molto numerosa e fiorente, furono posti di fronte all'alternativa tra la conversione e l'esilio. Pi o meno a quell'epoca si defin la distinzione fra Ebrei vissuti nelle aree del Mediterraneo e dell'Oriente, detti sefarditi (in ebraico Sefarad significa "Spagna"), e quelli che abitavano nell'Europa del Nord, detti ashkenaziti (Ashkenaz significa "Germania"), cui si deve la creazione di una lingua con la sua grande letteratura, l'yiddish. Gli Ebreispagnoli parlavano invece il ladino, un miscuglio di antico spagnolo ed ebraico.Pochi anni dopo la cacciata dalla Spagna nacque in Italia il primo ghetto, a Venezia. Da molti secoli,peraltro, gli Ebrei erano costretti ad abitare in determinati quartieri e non in altri, non potevano possedere case n terreni, avevano un'assai limitata libert di movimento.

    In molte citt dell'Europa agli Ebrei era concesso di abitare solo a patto che svolgessero una attivit professionale all'epoca proibita dalla Chiesa. Si trattava del prestito, su pegno o a interesse, esercitato dagli Ebrei attraverso i banchi (gli antenati delle banche). Questa attivit a cui furono per lo pi costretti alla radice della diceria secondo cui gli Ebrei sono avari, attaccati al denaro: ma non avevano altra scelta!

    Cos vissero dunque per molti secoli, finch fra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento inizi il lungo cammino per l'emancipazione (cio la liberazione) degli Ebrei. Un cammino fatto anche di passi indietro e difficolt, che si complet solo nel 20 secolo. Finalmente accolti nella societ deglialtri, molti di loro si gettarono a capofitto in questa nuova esperienza, liberandosi di un passato travagliato. Questo spiega anche la conseguente affermazione di molti Ebrei nelle scienze, nelle arti,nella letteratura, nell'impresa e nella finanza: lo slancio di entusiasmo da parte di un popolo sempre rifiutato, che ora vuole dimostrare a s stesso e agli altri le proprie capacit e la propria riconoscenza per essere stato finalmente affrancato e accettato.

    La Shoah e la nascita di IsraeleEccoci all'epoca contemporanea, e in particolare a quel 20 secolo carico di due eventi fondamentalinella storia ebraica: la Shoah, cio lo sterminio di sei milioni di Ebrei a opera dei nazisti, e la rinascita dello Stato di Israele, nel 1948. L'antisemitismo nazista stato a lungo studiato: fu insiemeuna teoria della razza (fondata sull'errato presupposto che gli Ebrei siano una razza) e della superiorit. Strascichi d'odio antigiudaico, concretizzatosi in una macchina organizzativa di immense proporzioni. La soluzione finale progettata dai nazisti consisteva nell'eliminazione fisica di tutti gli Ebrei dalla faccia della Terra: essa ha cambiato il volto dell'Europa e del mondo, da allora. Lo Stato di Israele, peraltro, non rinacque solo dalle ceneri dello sterminio: il movimento sionista era sorto gi alla fine del secolo precedente, e aveva riportato molti Ebrei alla loro terra d'origine, allora sotto dominazione ottomana.

    shoah Termine ebraico (tempesta devastante, dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; vocabolo preferito a olocausto in quanto non richiama, come questultimo, lidea di un sacrificio inevitabile.

    Fra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei vennero sistematicamente uccisi dai nazisti del Terzo Reich con lobiettivo di creare un mondo pi puro e pulito (v. fig.). Alla base dello sterminio vi fu unideologia razzista e specificamente antisemita che affondava le sue radici nel 19 sec. e che i nazisti, a partire dal libro Mein Kampf (La mia battaglia) di A. Hitler (1925), posero a

  • fondamento del progetto di edificare un mondo purificato da tutto ci che non fosse ariano. Alla soluzione finale (cos i nazisti chiamarono loperazione di sterminio) si arriv attraverso un processo di progressiva emarginazione degli Ebrei dalla societ tedesca. Le leggi di Norimberga del1935 legittimarono il boicottaggio economico e lesclusione sociale dei cittadini ebrei; dal 1938, e in particolare dalla cosiddetta notte dei cristalli (8-9 novembre 1938, quando in tutta la Germania le sinagoghe furono date alle fiamme e i negozi ebraici devastati) in poi, il processo di segregazionee repressione sub unaccelerazione che sfoci nella decisione, presa dai vertici nazisti nella Conferenza di Wannsee (gennaio 1942), di porre fine alla questione ebraica attraverso lo sterminio sistematico. Lo sterminio part dalla Germania, ma si espanse via via con le conquiste del Terzo Reich, colpendo gli Ebrei dei paesi occupati, vale a dire di quasi tutta Europa. Essi furono in una prima fase ghettizzati, cio forzosamente concentrati in appositi quartieri delle citt (il principale ghetto europeo, per estensione e numero di abitanti, fu quello di Varsavia), e in seguito deportati neicampi di concentramento e di sterminio, costruiti soprattutto in Europa orientale. Ad Auschwitz, Treblinka, Dachau, Bergen Belsen, Mauthausen (ma furono decine e decine i campi disseminati in Europa, tasselli di un sistema pianificato nei minimi dettagli) giungevano ogni giorno convogli carichi di persone. Dopo la selezione iniziale, che salvava temporaneamente coloro che erano in grado di lavorare, una parte veniva inviata direttamente verso la meta cui tutti i deportati erano infine destinati: la camera a gas. I campi di sterminio erano anche luoghi di torture, di esperimenti pseudoscientifici su cavie umane (come quelli effettuati sui gemelli di J. Mengele), di lavori sfiancanti e selezioni quotidiane: di tali atrocit rimasta testimonianza nelle memorie di coloro cheriuscirono a sopravvivere. Vittime dello sterminio, oltre agli Ebrei, furono anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici.

    In Italia il regime fascista aveva emanato nel 1938 le leggi razziali che, tra laltro, escludevano gli Ebrei dalle scuole, da molte professioni, dalla vita sociale. La deportazione e lo sterminio iniziaronodopo il settembre 1943 quando, in seguito al crollo del regime fascista e allarmistizio, i Tedeschi occuparono lItalia settentrionale. Le autorit della Repubblica sociale italiana collaborarono alla deportazione. Uno dei primi episodi fu il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943, nel corso del quale furono catturate oltre 1000 persone. Il campo di Fossoli, in provincia di Modena, divenne il luogo di transito verso i campi dellEuropa orientale, in cui trovarono la morte circa 8000Ebrei italiani.

    Oggi gli Ebrei sono nel mondo circa 13 milioni: abitano soprattutto nello Stato di Israele e negli Stati Uniti. In Italia (dove gli Ebrei non sono mai scomparsi del tutto) esiste una comunit molto piccola: oggi vivono qui circa 29.000 Ebrei. Molti di loro abitano in Italia da almeno cinquecento anni e hanno qui radici profonde: si sentono Ebrei non meno che Italiani, perch l'identit per tutti, non solo per loro non mai un fatto esclusivo.

    Ma allora dire ebreo non come dire israeliano?No, la parola ebreo indica una categoria religiosa , mentre israeliano una categoria nazionale. Esse non sono sinonimi, n vanno per forza a braccetto, bench molti ebrei siano di fatto cittadini israeliani ed Israele sia uno stato ebraico.

    Cos lantisemitismo?E un sentimento, una teorizzazione o un comportamento di avversione, disprezzo, discriminazione o persecuzione contro gli ebrei. In alcuni casi violento, come nella Shoah. Lantisemitismo sempre basato su stereotipi e pregiudizi, ossia sullassegnazione a tutti gli ebrei di caratteristiche uguali.

  • Cosa c alla radice dellostilit antisemita?Lostilit antisemita un sentimento di inimicizia, di avversione, manifesto o nascosto, verso gliebrei in quanto tali: tale sentimento, che pu esprimersi in forme meditate o impulsive, affonda lesue radici nel pregiudizio. Per pregiudizio intendiamo unopinione acritica che precede e preclude ilgiudizio razionale e che genera un sentimento negativo (ostilit) nei confronti di una persona cheappartiene a un certo gruppo e solo per il fatto che appartiene a questo gruppo. Nel nostro caso,ostilit verso gli ebrei in quanto ebrei. Il meccanismo del pregiudizio incasella automaticamente lepersone in una categoria o gruppo attribuendo loro, individualmente, le caratteristiche negativepreconfezionate ritenute tipiche di quella categoria o gruppo (Tutti sanno che gli ebrei, Gliebrei sono tutti, ecc.) Resta aperta la questione: perch a quel particolare gruppo si attribuisconole caratteristiche negative che il portatore di pregiudizi proietta su tutti i suoi componenti? Larisposta sta nellesistenza degli stereotipi.

    Che cos uno stereotipo?Gli stereotipi sono linsieme delle caratteristiche preconfezionate, attribuite come tipiche, a unacategoria o gruppo sociale, sono una sorta di immaginario collettivo a cui attinge il pregiudizioindividuale. Gli stereotipi non sono quindi una creazione individuale ma vengono appresidallambiente; essi rappresentano la controparte sociale e la fonte di alimentazione dei pregiudiziindividuali. La creazione e larricchimento degli stereotipi riflette lesercizio nel tempo del potereculturale, religioso e politico esercitato da un gruppo maggioritario e forte ai danni di un gruppominoritario e debole.

    E vero che gli ebrei sono sempre stati perseguitati nella storia?No, non vero. Nel corso dei secoli vi sono stati sia periodi di dura persecuzione sia periodi di felice convivenza o di civile coesistenza tra la maggioranza della popolazione e la minoranza ebraica.

    Da dove arriva limmagine dellebreo usuraio e strozzino?Limmagine dellebreo usuraio uno stereotipo molto antico. Esso deriva da una serie di eventistorici sviluppatisi in Italia durante il Medioevo, che fecero s che molti ebrei intraprendessero imestieri di prestatore di denaro ed esattore delle tasse. Infatti, nel IV secolo dellera volgare, agliebrei, allora schiavi romani, venne vietato il possesso fondiario e spesso anche il lavoro nei settorimercantili e artigianali. Contemporaneamente la Chiesa viet ai cristiani ogni mestiere cheimplicasse il rapporto col denaro, ritenendolo peccato. Gli ebrei si trovarono cos costretti adintraprendere le attivit di finanzieri, banchieri, prestatori di denaro, cambiavalute, etc. Essi venneroper ben presto accusati di essere sfruttatori della povera gente: nacque cos lo stereotipodellebreo strozzino, poi alimentato nel corso dei secoli da varie politiche pubbliche, avvenimentistorici e propagande antisemite.

    E quella dell avido ebreo?I sovrani feudali in quella stessa epoca spesso utilizzavano gli ebrei come funzionari amministrativi che rastrellavano il denaro necessario con tassazioni e confische per finanziare la politica dei sovrani: pi i sovrani diventavano avidi, pi gli ebrei diventavano esosi.

    Si sente spesso dire che gli ebrei sono molto potenti ed influenti: puoi spiegarmi perch?Lidea della potenza ebraica e dellinfluenza che questo gruppo eserciterebbe sugli equilibri politici ed economici mondiali fa parte dellideologia antisemita. Uno dei fattori che influirono maggiormente sulla genesi del mito della cospirazione ebraica fu lo status acquisito dagli ebrei in

  • seguito allemancipazione ebraica: essi ebbero allora l'occasione di affacciarsi liberamente al mondo del lavoro e delle economie capitalistiche e grazie ad un antico radicamento urbano, ad unalta qualificazione professionale, allassenza della propriet fondiaria e ad una marcata alfabetizzazione ottennero uno spazio significativo allinterno del mercato. Linserimento lavorativoebraico danneggi i ceti borghesi e diede talvolta vita ad invidie, discordie e competizioni. Il relativo successo economico e finanziario, la mobilit sociale e il presunto potere conseguito da alcuni ebrei fecero sorgere lidea che gli ebrei fossero i promotori, oltre che i principali profittatori, dei nuovi assetti economici e politici. Essi vennero cos accusati di essere gli autori di un piano complottistico volto a soggiogare il mondo sotto il loro dominio. La teoria cospirativista ebraica poi divenuta oggetto di grande popolarit nei primi decenni del XX secolo, con la pubblicazione deiProtocolli dei Savi di Sion: un pamphlet redatto dalla polizia segreta russa che contiene relazioni totalmente false e pretende di svelare i particolari di una presunta cospirazione internazionale degli ebrei volta alla progressiva conquista e dominio del mondo.

    Ma perch ce lhan tutti con loro? Qualche colpa lavranno pure avutaCome abbiamo visto, il popolo ebraico il popolo della diaspora, che da sempre vive sparso per il mondo, in ogni luogo. Oggi siamo abituati a vedere diverse etnie che vivono nelle nostre citt e la diversit non ci stupisce (bench ad alcuni infastidisca), ma una volta le migrazioni non godevano di spostamenti cos facili e le comunit locali, non essendo abituate ad entrare in contatto con popolidiversi e stranieri, non erano abituate alla diversit culturale: gli ebrei erano spesso gli unici infiltrati, su cui ricadeva ogni forma di xenofobia e dunque ogni tentativo di esclusione, pi o meno violenta. Gli ebrei sono da sempre stati gli Altri, i Diversi per eccellenza per tutti, poich hanno sempre vissuto in contesti diasporici, venendo ad essere una minoranza quasi ovunque e perci aggiudicandosi infiniti trattamenti denigratori e xenofobi; che hanno reso il repertorio dei fenomeni antisemitici cos vario ed esteso. Per di pi lebreo esercita una particolare diffidenza nel mondo occidentale e cristiano poich non facilmente distinguibile, essendo spesso simile sia fisicamente che culturalmente ai cittadini comuni e dunque difficile da individuare ed eventualmente isolare.

    Nel mondo ci sono stati moltissimi stermini e il popolo ebraico non lunico ad aver subito una grande perdita per colpa di una gratuita e irrazionale violenza altrui: perch allora si parla moltissimo della Shoah mentre altre stragi quasi non vengono commemorate? Tuttavia labbondanza di queste cerimonie non esito di un eccessivo vittimismo da parte degliebrei, ma piuttosto della particolare natura del genocidio antiebraico. Levento della Shoah infattiun unicum storico, che ha avuto un impatto notevole sulla coscienza europea, costruitasi proprioattorno a questo evento. Inoltre quello ebraico stato uno sterminio di dimensioni mondiali,pianificato a tavolino ed avvalsosi di un avanzato grado di tecnologia, cosa che non era maiavvenuta in precedenza. Gli ebrei non erano nemici diretti della Germania nazista, n un popolo dasterminare per ambizioni di conquista territoriale o per una loro effettiva minaccia ai paesi chestavano combattendo la guerra. Il loro sterminio fu programmato a freddo, per pura ideologia e conlobiettivo di estirpare il popolo ebraico a livello mondiale, solo per puro odio. Ben pochi purtroppovi si opposero.

    Ma allora dire ebreo non come dire israeliano?Cos lantisemitismo?Cosa c alla radice dellostilit antisemita?Che cos uno stereotipo?E vero che gli ebrei sono sempre stati perseguitati nella storia?Da dove arriva limmagine dellebreo usuraio e strozzino?E quella dell avido ebreo?Si sente spesso dire che gli ebrei sono molto potenti ed influenti: puoi spiegarmi perch?Ma perch ce lhan tutti con loro? Qualche colpa lavranno pure avuta