GIORNATA DELLA MEMORIA 27 gennaio · PDF fileLa vita è bella Regista: Roberto Benigni...

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GIORNATA DELLA MEMORIA 27 gennaio 2018 Ricordiamo ....con Un film "La vita è bella" Un testimone ... Primo Levi Se questo è un uomo” Un racconto storico "L'albero della memoria. La Shoah spiegata ai bambini" www.lamaestraelena.it

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Page 1: GIORNATA DELLA MEMORIA 27 gennaio · PDF fileLa vita è bella Regista: Roberto Benigni Genere: drammatico Attori principali: Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Giorgio Cantarini Luogo

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2018

Ricordiamo ....con

Un film "La vita è bella"

Un testimone ... Primo Levi

“Se questo è un uomo”

Un racconto storico

"L'albero della memoria.

La Shoah spiegata ai

bambini"

www.lamaestraelena.it

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GIORNATA DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio 1945 i soldati russi dell’Armata Rossa abbattevano i

cancelli di Auschwitz e liberavano i prigionieri sopravvissuti allo

sterminio del campo nazista.

Dalla fine degli anni ’30 al 1945 in Europa furono deportati e uccisi

circa sei milioni di ebrei.

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, “Giorno della

Memoria”, al fine di ricordare la Shoah le leggi razziali e la

persecuzione italiana dei cittadini ebrei.

Shoah in lingua ebraica שואה, significa "desolazione, catastrofe,

disastro".

La vita è bella...

Il film famosissimo di Roberto Benigni inizia con questo bellissimo

incipit ..

« Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla.

Come in una favola c'è dolore, e come in una favola è piena di

meraviglia e di felicità »

Dopo la visione e le riflessioni fatte insieme sulla tragica, ma anche

meravigliosa "favola" raccontata nel film di Benigni, scrivi un tuo

pensiero personale.

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La vita è bella

Regista: Roberto Benigni

Genere: drammatico

Attori principali: Roberto Benigni, Nicoletta

Braschi, Giorgio Cantarini

Luogo e anno di produzione: Italia, 1997.

«Questa è una storia semplice, eppure non è facile

raccontarla, come in una favola c'è dolore, e come in

una favola, è piena di allegria e di felicità».

Con questa frase ha inizio il film ambientato verso la fine degli anni Trenta in Toscana,

dove due giovani lasciano la campagna per trasferirsi in città, ad Arezzo. Guido,

interpretato da Benigni, il più vivace, vuole aprire una libreria nel centro storico, l'altro

Ferruccio, fa il tappezziere ma si diletta a scrivere versi comici e irriverenti. In attesa

di realizzare le loro speranze, il primo trova lavoro come cameriere al Grand Hotel

dello zio Eliseo, e il secondo si arrangia come commesso in un negozio di stoffe.

Appena arriva ad Arezzo, Guido incontra casualmente una giovane maestra, Dora, del

cui sguardo si innamora immediatamente e, per conquistarla, inventa l'impossibile.

Dora, però, si deve sposare con un vecchio compagno di scuola. Tuttavia, quando al

Grand Hotel viene annunciato il matrimonio, Guido irrompe nella sala in groppa al

cavallo dello zio e porta via Dora. Si sposano ed hanno un bambino. Imposte le leggi

razziali, arriva la guerra. Guido, di religione ebraica, viene deportato insieme al

figlioletto e allo zio. Dora decide di seguire la propria famiglia nel lager pur sapendo a

cosa sarebbe andata incontro.

Nel campo di concentramento, per tenere il figlio al riparo dai crimini che vengono

perpetrati, Guido fa credere al bambino che quel “viaggio” era il regalo per il suo

compleanno, gli fa credere inoltre che si trattava di un gioco a punti, in cui bisognava

superare delle prove per vincere un carro armato vero . Così va avanti, fino al giorno

in cui Guido viene allontanato ed eliminato. Ma la guerra nel frattempo è finita, Giosuè

esce dal lager su di un carro armato americano, come un vero vincitore. Ciò che gli

aveva promesso il padre si era realizzato, incontra la madre e le va incontro contento,

gridando «Abbiamo vinto!».

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Un testimone …Primo Levi Lettura biografia e scrittura collettiva

Primo Michele Levi (Torino, 31 luglio 1919 –

Torino, 11 aprile 1987) scrittore, partigiano,

chimico e poeta italiano, autore di racconti,

memorie, poesie e romanzi.

Partigiano antifascista, nel 1943 venne catturato

dai nazifascisti e quindi, nel febbraio dell'anno successivo,

deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto

ebreo. Scampato al lager, tornò in Italia, dove si dedicò al compito

di raccontare le atrocità viste o subite. Il suo romanzo e poesia più

famosi sono Se questo è un uomo dove racconta le sue terribili

esperienze nel campo di sterminio nazista.

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri

nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango

che non conosce pace che lotta per mezzo pane

che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna,

senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare

vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato: vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi.

Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa,

la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

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Un racconto storico … “L’albero della Memoria.

La Shoah raccontata ai bambini” Seguendo le vicende e le avventure di Samuele Finzi e della sua famiglia, basate su eventi storici realmente accaduti tra il 1938 e la fine della Seconda guerra mondiale, abbiamo scoperto cosa è accaduto agli ebrei in Italia in quel periodo. Scrivi la recensione del libro letto insieme. Ecco la storia …

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