Giornalotto Speciale Autogestione A.S. 2011/2012

5
Speciale Autogestione Ecco il tempo che abbiamo: tre giorni di scuola. E' importante chiamarli giorni di scuola, perché il successo di un'autogestione, la sua proficuità, dipendono proprio da come noi intendiamo quella parola, "scuola". Se la scuola si limitasse infatti soltanto alle lezioni, a una ventina o trentina di studenti che ascoltano un professore e prendono appunti, noi non staremmo facendo qualcosa di utile, staremmo colpevolmente saltando quindici ore di lezione. Abbiamo tre giorni per dimostrare che non stiamo saltando la scuola. Ci riusciremo tutti? Forse molti di noi non riusciranno, o non vorranno. Senz'altro alcuni di quelli che, inconsciamente o consciamente, credono che "scuola" sia sinonimo di "lezioni" o "voti", se ne staranno in disparte e non parteciperanno a quest'iniziativa. Loro si che stanno saltando la scuola! Ma c'è pure un ristretto gruppo di studenti che vede al di là del gesso e della lavagna, che crede nella scuola come luogo di formazione dell'individuo e di crescita personale. Si tratta di persone che sì, sanno che le lezioni classiche sono fondamentali ed imprescindibili, ma si rendono conto che, talvolta, sia necessario ampliare l'orizzonte dell'apprendimento anche ad argomenti paradossalmente "extra-scolastici". E nonostante l'autogestione abbia forse proprio come controindicazione quella di prendere il posto delle lezioni tradizionali, essa è senz'altro uno sprone alla crescita. Eccovi dunque uno speciale del Giornalotto, creato per generare uno scambio di opinioni che vada al di là dell'inchiostro sulla carta. Ed eccovi il mio augurio: dimostriamo di saperci autogestire con serenità e saggezza. Ci si vede! (ma non in cortile durante i gruppi…) Dedicato al Preside Giordano Il Direttore Alessandro Luciano IIIG La Redazione Alessandro Luciano 3G Amalia Castoldi 1F Daniele Florean 4F Giorgio Bondì 3H Federico Lombardi 4G Giada Carioti 3E Stefano Schmidt 3G Viola Dadda 2I Andrea Piazza IF Filippo Agalbato 5C Robert Ballante 3A Corrado Mauriello 2G Agnese Anzani 3F Leonardo de Castro 3G Pietro Fasola 4H Lorenzo Miano 4H Alex de Gennaro 4C Lucas Li Bassi 3G

description

Il numero speciale del Giornalotto in vista dell'autogestione di dicembre 2011

Transcript of Giornalotto Speciale Autogestione A.S. 2011/2012

Speciale AutogestioneEcco il tempo che abbiamo: tre giorni di scuola. E' importante chiamarli giorni di scuola, perché il successo di un'autogestione, la sua proficuità, dipendono proprio da come noi intendiamo quella parola, "scuola". Se la scuola si limitasse infatti soltanto alle lezioni, a una ventina o trentina di studenti che ascoltano un professore e prendono appunti, noi non staremmo facendo qualcosa di utile, staremmo colpevolmente saltando quindici ore di lezione. Abbiamo tre giorni per dimostrare che non stiamo saltando la scuola. Ci riusciremo tutti? Forse molti di noi non riusciranno, o non vorranno. Senz'altro alcuni di quelli che, inconsciamente o consciamente, credono che "scuola" sia sinonimo di "lezioni" o "voti", se ne staranno in disparte e non parteciperanno a quest'iniziativa. Loro si che stanno saltando la scuola! Ma c'è pure un ristretto gruppo di studenti che vede al di là del gesso e della lavagna, che crede nella scuola come luogo di formazione dell'individuo e di crescita personale. Si tratta di persone che sì, sanno che le lezioni classiche sono fondamentali ed imprescindibili, ma si rendono conto che, talvolta, sia necessario ampliare l'orizzonte dell'apprendimento anche ad argomenti paradossalmente "extra-scolastici". E nonostante l'autogestione abbia forse proprio come controindicazione quella di prendere il posto delle lezioni tradizionali, essa è senz'altro uno sprone alla crescita. Eccovi dunque uno speciale del Giornalotto, creato per generare uno scambio di opinioni che vada al di là dell'inchiostro sulla carta. Ed eccovi il mio augurio: dimostriamo di saperci autogestire con serenità e saggezza.

Ci si vede! (ma non in cortile durante i gruppi…)

Dedicato al Preside Giordano

Il Direttore Alessandro Luciano IIIG

La RedazioneAlessandro Luciano 3G

Amalia Castoldi 1FDaniele Florean 4F Giorgio Bondì 3H

Federico Lombardi 4GGiada Carioti 3E

Stefano Schmidt 3GViola Dadda 2I

Andrea Piazza IFFilippo Agalbato 5CRobert Ballante 3A

Corrado Mauriello 2G

Agnese Anzani 3FLeonardo de Castro 3G

Pietro Fasola 4HLorenzo Miano 4H

Alex de Gennaro 4CLucas Li Bassi 3G

PROLa   preparazione   dell'ʹautogestione   è   un   momento  dolceamaro  come  pochi  altri,  perché,  come  si  è  visto  bene   durante   l'ʹassemblea   plenaria,   emergono   le  varie   differenze   tra   gli   studenti   e   le   svariate  posizioni  riguardo  l'ʹimpiego  del  tempo  a  scuola. Dolce  perché  è  bello  vedere  una  componente  consistente  della   popolazione  studentesca   prendere  parte   al   diba>ito,   amaro   perché   diviene   evidente  quello   che,   a   mio   avviso,   rappresenta   il   limite  più  grande  del   Liceo  al   giorno  d'ʹoggi:   la   mancanza   di  una   realtà   sociale  che  sia   un   ambiente  fertile  per   la  creazione   di   un'ʹopinione   individuale   all'ʹinterno  di  un  contesto  pur  eterogeneo. La  realtà  della  Scuola,  infa>i,  è  molto  diversa  da   quella   della   quotidianità.   Il   confronto   durante  un'ʹassemblea   è   dire>o   e   a>ivo,   senza   nulla   che  spinga   chi  ascolta   a   prendere  partito  per  una   o  per  un'ʹaltra  posizione,  se  non  il  diba>ito  stesso.Non   esiste   il   frastuono   ossessivo  della   televisione  che   si   ripete,   non   ci   sono   le   guerre  di   insulti   che  distorcono   il   linguaggio   e   lo   rendono   privo   di  significato. La   preziosità   di   questa   autogestione,  pertanto,  sta  proprio  nel  fa>o  che  nella  discussione  e  nel  dialogo,  l'ʹopinione  mostra  sempre  i  suoi  limiti.Io   sono   quasi   certo   che   le   opinioni   emerse   siano  molte  meno  di   quelle   realmente  esistenti   e  il   fa>o  

che   sia   così   difficile   creare   le   condizioni   per   un  diba>ito   non   solo   rappresenta   una   perdita  inestimabile  per   tu>i,  ma  forse  ge>a  luce  su  un'ʹaltro  fenomeno:  il  fa>o  che  il   dialogo  sia   percepito  come  inutile  per  l'ʹaccrescimento  personale  ed  altrui. A  questo   si   aggiunga   poi,   che   il   momento  storico  di  crisi  stru>urale  rende  necessaria  un'ʹanalisi  della   situazione,   perché   una   realtà   come   quella  a>uale  coinvolge  inevitabilmente  ciascuno  di  noi.Cercare   di   comprendere   diviene   fondamentale  nel  momento  di  cambiamento  e  la   Scuola  deve  essere  il  luogo  per   comprendere,   in   quanto  è  il   luogo  della  formazione   dell'ʹidentità,   il   capitolo   principale   del  romanzo  di  formazione  che  è  la  nostra  esistenza. L'ʹautogestione,   da   questo   punto   di   vista,  diviene   così   una   prospe>iva,   una   meta;   diviene  lo  spazio  concesso  al  singolo  che  prova  a  costruirsi  una  propria  formazione  e  che  ritiene  di  condividerla  con  altri,  il  momento  in  cui  si   tenta   di   dare  un   senso  al  luogo  in  cui  ci  si  trova  ogni  giorno.  L'ʹautogestione  in   questo  momento  è  una   necessità,  così  come  è  una   necessità   la   partecipazione  di   tu>i,  perché  è   lì   che  giace   la   differenza   tra   la   Scuola   e  quello  che  la  televisione  o  i  mezzi  di  comunicazione  di   massa   possono   rappresentare:   il   confronto,  l'ʹargomentazione,  l'ʹinterazione.  

CONTROAnche   quest’anno,   come   prevedono   consolidate  tradizioni,  insieme  all’arrivo  delle  caldarroste  e  delle  prime  decorazioni  natalizie  è  giunta  la  ferale  notizia:  il   Volta   si   prepara   al   rito  autunnale  dell’agitazione:  non   nella   più   consueta   forma   dell’occupazione   di  tardo-­‐‑novembre   (forse   a   causa   dei   miserandi  risultati   degli   anni   precedenti),   ma   in   quella  dell’autogestione.  La   sola   constatazione   che   la   protesta,   anziché  scaturire   da   eventi   specifici,   si   esprima   a   cadenze  

stagionali,   puntuale  come   l’apertura   della   stagione  scaligera,   mi   predispone   negativamente:   infa>i,  sorge  spontaneo  il  fondato  sospe>o  che  non  si  tra>i,  ad  esempio,  di  una  giusta   reazione  a  scelte  politiche  scellerate,   bensì   di   una   “piacevole   consuetudine”  mirata   ad   allentare   la   tensione   e   la   stanchezza   da  fine   trimestre,   tramite   una   breve   interruzione  dell’a>ività  scolastica.Il   sospe>o,   quest’anno,   è   ulteriormente   avvalorato  dalla   contiguità   tra   il   ponte  di   sant’Ambrogio   e   il  

An!ea Mascare"i VH

periodo   di   autogestione:   si   tra>erà   forse   di   una  coincidenza,  ma   le  date  sembrano  studiate  apposta  per  perme>erci  di  trascorrere  in  santa  pace  i  cinque  giorni  di  vacanza,  non  turbati  da   fastidiosi  compiti  a  casa   da   consegnare   lunedì   12.     Obie>ivo,  quest’ultimo,   assolutamente   condivisibile,   però  mi  pare   poco   serio   conseguirlo   con   la   scusa   di   una  imprescindibile  e  improrogabile  necessità  formativa,  che   rende   necessari   tre   giorni   di   autogestione  collocati   proprio   al   termine   del   ponte   di  Sant’Ambrogio.    Cercando  di   superare  la   diffidenza   derivante  dalla  scelta   delle  date,   ho  valutato  la   proposta   formativa  nei   suoi   contenuti.   La   richiesta   di   tempi   e  spazi   in  cui   sviluppare   un   adeguato   approfondimento   di  temi   che   non   sono   compresi   nel   programma  scolastico  mi  pare  di  per  sé  legi>ima:  vi  sono  infa>i  argomenti   importanti,  che   il   contesto  a>uale   rende  particolarmente  urgente  affrontare  con  un  bagaglio  minimo  di  conoscenze  di  base,  la  cui  tra>azione  non  è   prevista   nell’ambito   delle   discipline   offerte   dal  liceo  scientifico.  Per  esempio,  è  evidente  la  necessità  di  acquisire  competenze  almeno  elementari   in   fa>o  di   economia   e   finanza,   per   potere   interpretare   la  realtà  che  ci  circonda   e  per  poter   agire  su  di  essa   in  modo  consapevole,  anche  tramite  un  voto  ele>orale  espresso   su   basi   razionali   e   informate,   e   non   in  modo  istintivo,  acritico  e  facilmente  condizionabile  (non   manca   poi   tanto   tempo  alla   nostra   maggiore  età!).  Ciò  posto,  cosa  può  offrirci  un’iniziativa   come  quella   dell’autogestione,   rispe>o   ai   canali  informativi   di   cui   ciascuno   studente,   in   modo  individuale,   può   liberamente   usufruire?   Mi  riferisco,   per   esempio,   alla   le>ura   dei   quotidiani,  alle  discussioni   in   ambito  familiare  e  con  gli   amici,  ecc.Il   valore   aggiunto,   a   mio   avviso,   dovrebbe  consistere,  nella  possibilità  di:

-­‐‑ Disporre  di   relatori   qualificati   e  autorevoli,  che  siano  in  grado  di  esporre  con  chiarezza  e  competenza  i  temi  in  esame;

-­‐‑ Assistere  al   confronto  civile   e  costru>ivo  di  persone  portatrici   di   esperienze,  posizioni   e  punti  di  vista  diversi;

-­‐‑ Porre   delle   domande   e   o>enere   risposte  esaurienti.

Purtroppo,   devo   constatare   che   raramente   questi  obie>ivi   sono   stati   raggiunto   nelle   precedenti  esperienze   di   occupazione   e   autogestione,   o   nelle  assemblee  di  istituto.Infa>i:

-­‐‑ I   relatori   esterni   non   erano   stati   scelti   in  modo   a>o   a   garant ire   un’adeguata  competenza  e/o  la  pluralità  delle  posizioni;

-­‐‑ I   lavori   si   svolgevano   in   un   clima   di  disordine,  sconfinante  nell’inciviltà;  

-­‐‑ Non   c’era   un   moderatore   in   grado   di  garantire   a   ciascun   interlocutore   il   dovuto  rispe>o,   e   la   possibilità   di   esprimersi   in  modo  completo  e  sereno;

-­‐‑ Queste   iniziative   non   hanno   innescato,  almeno   apparentemente,   alcun   processo   di  formazione  e  di  crescita.

Aggiungo  una  considerazione  che,  dal  mio  punto  di  vista,  è  estremamente  grave  e  di  per  sé  è  sufficiente  ad   invalidare   queste   iniziative:   al   termine   delle  sessioni  di   occupazione  o  di   autogestione,  infa>i,  la  scuola   viene   sempre   lasciata   in   uno   stato   di  sporcizia   e   degrado   assolutamente   deplorevoli   e  indegni  di  una  comunità  civile.Concludo   togliendomi   un   sassolino   dalla   scarpa:  l’anno  scorso,  a  causa  dell’occupazione,  il  liceo  Volta  non  ha  partecipato  alle  Olimpiadi  di  Matematica:  un  appuntamento,   questo,  per   il   quale  molti   di   noi   si  erano  preparati  con  entusiasmo  e  impegno.  Il  nostro  liceo  è  una   scuola  di  punta  di  Milano,  noi  ne  siamo  orgogliosi   e   non   acce>iamo   che   una   minoranza  (speriamo)  di   irresponsabili  ne  me>a   in  discussione  la  serietà  e  la  reputazione.      

Giovanni Compagnoni IIIG

QUANDO Lunedì Economia

MartedìPolitica

MercoledìSocietà

8.20-9.00 Introduzione  giornata Introduzione  giornata Introduzione  giornata

9.00 - 10.45-­‐Piazza  fontana

-­‐Nuovo  governo  Mon4  -­‐Crisi  economica  e  crisi  

del  debito  -­‐Boico<aggio

-­‐CAPITALISM,  A  LOVE  STORY  

-­‐DEBITOCRACY

-­‐Rivoluzioni  arabe-­‐Cambiare  il  paradigma  

(come  cambiare  la  scuola)-­‐Censura  ai  tempi  di  

internet-­‐De  Andrè

-­‐FRAGOLE  E  SANGUE-­‐I  DIARI  DELLA  MOTOCICLETTA

-­‐Donne  e  ques4one  femminile

-­‐DiriP  per  i  soggeP  LGBIT  e  welfare-­‐Flash  mobs

-­‐Rassegna  stampa-­‐An4proibizionismo

-­‐Tolkien-­‐L'ONDA-­‐MILK

11.15 - 13.00 -­‐Acqua  pubblica  -­‐An4fascismo  -­‐Precarietà  e  

disoccupazione  giovanile  

-­‐Speculazione  edilizia-­‐Open  source  -­‐Arte  in  cor4le-­‐NAZI  ROCK  

-­‐Israele  e  Pales4na-­‐No  tav-­‐Occupy

-­‐Musica  e  poesia-­‐Arte  in  cor4le

-­‐DIGA  DEL  VAJONT

-­‐Emergency-­‐Giovani  in  poli4ca

-­‐Sex  work-­‐Mafia  a  Milano-­‐Disinteresse    e  

società  all'interno  del  Volta

-­‐Arte  in  cor4le-­‐ALLA  LUCE  DEL  SOLE-­‐BOYS  DON'T  CRY

13.00 Pranzo  sociale Pranzo  sociale Pranzo  sociale

14.30 in poi

-­‐Corteo  per  Piazza  Fontana

-­‐Concerto  per  Piazza  Fontana

-­‐Come  disegnare  manga  e  fumeP

-­‐Giocoleria-­‐Writer

-­‐Tornei  spor4vi-­‐MW3/FIFA12

-­‐Teatro  dell'oppresso

-­‐Come  disegnare  manga  e  fumeP

-­‐Giocoleria-­‐Writer

-­‐Tornei  spor4vi-­‐MW3/FIFA12

-­‐Musica  e  poesia

Il Programma