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LA RED
AZION
E
Amadei Simone Caputo Raffaele Greco Annina Mallardo Diana Pescatore Lorenzo Prosciutto Erasmo Santorelli Mariafrancesca Stabile Luca
Anno 2 Numero 1
Lettera dalla redazioneLettera dalla redazioneLettera dalla redazioneLettera dalla redazione
Libera...mente in Web , giunto alla seconda edizione, nasce
dalla voglia di comunicare di noi studenti e dalla necessità di
avere uno strumento rappresentativo che possa far conoscere
il nostro pensiero agli altri. Il giornalino è un modo differente
per esprimersi, dove con immagini e decorazioni possiamo
farvi non solo divertire, ma anche invogliarvi a leggere. I pro-
tagonisti siamo noi alunni, “giornalisti dilettanti”, ma pieni di
entusiasmo e, soprattutto, con tanta voglia di imparare e di
approfondire la conoscenza dei nuovi mezzi di informazione
senza dimenticare il profumo della carta stampata. La redazio-
ne quest'anno è cambiata e speriamo di essere all'altezza dei
nostri compagni che ormai sono alle “superiori”. Una cosa è
certa… non ci manca l’entusiasmo e la voglia di fare bene!
Speriamo che il nostro lavoro sia apprezzato e vi piaccia.
Buona lettura.
Indice Lettera dalla redazione pag. 2
Dal Convitto con amore pag.3
Una comunità multietnica pag.4
L’angolo della Storia pag. 5
Natale a Napoli pag. 6
Natale nel Mondo pag. 7
Paese che vai… pag . 8
Lo sapevi che .. pag. 9
Attualità pag. 10
Inquinamento pag 11 Arrivederci pag.12
Libera...Mente
in web
Foto della redazione
Realizzare un giornalino scolastico, proprio perché non rientra tra le
classiche materie di rito, è un’esperienza molto piacevole, sia per i
docenti sia per gli alunni: sulla “carta” gli studenti esprimono esigen-
ze, voglia di mettersi in gioco e di conoscere. Riuscire a trasformare
un gruppo di ragazzi volontari in una
vera e propria redazione giornalistica è una impresa non sempre faci-
le , ma quando ciò riesce si attua una collaborazione educativa in
cui ogni soggetto può sentirsi parte di una comunità di persone che
apprendono le une dalle altre e che collaborano per il raggiungimento
di un fine comune.
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Dal Convitto con amore
Ancora una volta Il Convitto
va…….. ….a bordo
Una visita su una nave da crociera?
Per molti sembrerà noioso, ma vi assi-
curo che la Costa Diadema, non è una
nave qualunque, bensì la "regina del
Mediterraneo", chiamata così perché è
la nave da crociera più grande e bella
di tutto questo mare.
La Costa Diadema mette a disposizio-
ne dei suoi ospiti librerie, centri per
bambini, vasche idromassaggio, nume-
rosi ristoranti, cinema 4D e poltrone in
piscine coperte, vasche idromassaggio
a strapiombo
sul mare,
campi da ba-
sket e giochi
acquatici per
bambini. Il
teatro non è
molto spazio-
so, ma con un cartellone ricco e diver-
tente. Il giorno sei Novembre, l'Ammi-
raglia delle Costa è approdata a Napoli
perché ha aderito al progetto” la
scuola va a bordo; tra le scuole che
hanno partecipato al progetto, sono
stati scelti due o più alunni delle classi
terze per "esplorare" la nave e tutti i
suoi optional E’ stata un' esperienza
unica e indimenticabile. Per prima co-
sa abbiamo fatto il check-in per imbar-
carci, proprio come se avessimo dovu-
to partire per una crociera. Abbiamo,
poi, incontrato due hostess che ci han-
no accompagnato in questo viaggio,
soddisfacendo tutte le nostre curiosità.
Questa nave è riuscita a stregare Napo-
li con la sua imponenza e bellezza e
rappresenta l'eccellenza italiana dei
nostri cantieri navali e può essere con-
siderata ambasciatrice delle bellezze
italiane nel mondo.
……...al Cinema
Il progetto “Cineforum”,quest’anno propone
“LA SFIDA” intesa come obiettivo da raggiungere. I film
che vedremo sono: Maleficent ,La mafia uccide solo
d’ estate, Belle e Sebastien e Giraffada.
Maleficent
La rilettura della Bella Addormentata dal punto di vista del-
la cattiva, Malefica. Una bella e giova-
ne donna dal cuore puro con impres-
sionanti ali nere, Malefica vive una
vita idilliaca immersa nella pace della
foresta del regno, fino a quando, un
giorno, un esercito di invasori umani
minaccia l'armonia di quei luoghi. Ma-
lefica diventa la più fiera protettrice
delle sue terre, ma rimane vittima di
uno spietato tradimento, ed è a questo punto che il suo cuo-
re comincia a tramutarsi un pietra. Decisa a vendicarsi, Ma-
lefica affronta una battaglia epica con il re degli umani e,
alla fine, lancia una maledizione contro la piccola Aurora.
Quando la bambina cresce, Malefica capisce che Aurora
rappresenta la chiave per farle trovare la vera felicità e ri-
portare la pace nel regno. Il merito maggiore di questo adat-
tamento va alla realizzazione visiva: in un quadro spettaco-
lare e mozzafiato, esaltato da un magistrale 3D.
La Mafia Uccide Solo Di Estate
Il film narra l'educazione sentimentale e civile di un bambi-
no, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito
Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. E' una
storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conqui-
stare il cuore della sua amata Flora, una
compagna di banco di cui si è invaghi-
to alle elementari che vede come una
principessa. Attraverso questa tenera ma
divertente storia d'amo- re, il pubblico
verrà coinvolto emoti- vamente negli
eventi più tragici della nostra storia re-
cente. Arturo infatti è un ragazzo come
tanti altri dell'Italia degli anni '70 ma, a differenza dei suoi
coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazio-
ni e le azioni criminose della mafia nella sua città.
E’un film delicato – e in certi punti leggero – ma anche for-
te e drammatico, capace di raccontare attraverso gli occhi
innocenti di un bambino le atrocità della mafia.
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Ormai la nostra comunità diventa sem-
pre più multietnica, s’incontrano sem-
pre più persone di varie nazionalità
vuoi per lavoro, vuoi per studio o sem-
plicemente per amore. In tutte le scuole
ci sono molti bambini stranieri che
hanno grandi difficoltà ad intraprende-
re rapporti sia con i professori che con
i compagni. In Italia, naturalmente, per
mancanza di fondi il Ministro non
manda gli interpreti per facilitare l’in-
serimento aumentando sempre di più le
difficoltà dei ragazzi stranieri. Nella
mia classe, ci sono due ragazzini cinesi
che non riescono a seguire le lezioni e
non possono comunicare con i compa-
gni in quanto conoscono pochissimo la
lingua italiana. Noi compagni di classe,
ed i Professori, ce la mettiamo tutta ma
non è sufficiente, anche perché sono di
una nazionalità non molto vicina all’I-
talia e la loro lingua è totalmente diver-
sa dalla nostra. In classe ci sono altre
due ragazze straniere: una Russa ed
una Polacca. Mi auguro che ci sarà
maggiore impegno da parte delle varie
Istituzioni per rendere più facile l’inse-
rimento nella nostra società di queste
“persone speciali” che aumenteranno
sempre più e che dobbiamo essere or-
gogliosi di accogliere perché per tutti è
una grande ricchezza, ovviamente cul-
turale.
Una comunità multietnica
Da Napoli a Parigi Per iniziare il nostro viaggio culturale e turistico partiamo dalla no-
stra città Napoli nàpule in napoletano, gode di un clima mediterrane-
o, con inverni miti e piovosi e estati
calde e secche, ma comunque rinfre-
scate dalla brezza marina che sul
golfo non manca mai.
L'identità napoletana è rappresentata
dal Vesuvio, che si specchia nel gol-
fo, dalle superstizioni popolari o’
cuorno e o’ munaciello; dalla tradi-
zione culinaria, la mozzarella la piz-
za e la sfogliatella. I Napoletani sono
grandi giocatori : la tombola è il
tipico gioco natalizio che viene ac-
compagnato alla smorfia napoleta-
na, altra invenzione popolare , usata
anche per il gioco del lotto, molto diffuso in città; e cosa dire
di Pulcinella?, una delle maschere napoletane più famose e spesso
usata per rappresentare le caratteristiche dei Napoletani. Ma il cuore
di Napoli è il vicolo, dominato dai bassi e dai panni stesi lungo la
strada.
Continuiamo con…….. la Francia La lingua ufficiale è il francese, ma esistono diverse lingue locali
come il basco, bretone, catalano,corso, olandese ecc.
La cucina francese offre piatti rinomati :gli antipasti sono composti
quasi sempre di verdure cotte e accompagnate da salse di ogni ti-
po, patè di selvaggina o pesce serviti "en croûte", cioè in crosta di
pane, o "en terrine" se cotti in apposite terrine da forno. Meno popo-
lari e molto più costosi sono le lumache “les escargots”, le ostriche ,
huitres, i molluschi ,moules, e l'astice.
Famosa nel mondo è la pasticceria francese con la
sua pâtisserie (tarte, pâte, gâteau, galette, biscuit,
flan ecc.), confiserie (caramelle e confetti), crème glacée (gelati e
sorbetti) e chocolaterie.
In un viaggio in Francia non potete non visitare la Tour Eiffel e non
scoprire con mano tutte le curiosità esistenti su questo grandioso
edificio. Durante il soggiorno parigino, potrete affittare uno dei me-
ravigliosi appartamenti sulla Senna e fare un giro in BATEAUX
MOUCHES…
Qui termina il nostro viaggio!!!
L’ angolo della Storia Pagina 5
Il 9 Novembre il
mondo ha celebrato il
25° anniversario di
un avvenimento stori-
co: la caduta del Mu-
ro di Berlino; con
questo articolo vo-
gliamo provare a ri-
costruire e commen-
tare la vicenda di
questo simbolo che
ha diviso per decenni
la città (ma, ideal-
mente, l’intera Euro-
pa) in due parti.
Berlino, 9 novembre1989 - Tra incredulità, lacrime di gioia
e abbracci la sera del 9 novembre 1989 cadeva il Muro di
Berlino. Quella parete di cemento alta quattro metri e lunga
centosessanta chilometri, di cui quaranta dentro Berlino, e-
retta il 13 agosto del 1961, cessava così di dividere la città,
cadendo sotto i colpi della perestroika di Mikhail Gorbaciov
e la pressione di centinaia di migliaia di manifestanti pacifi-
ci. "Per le strade c'era una fiumana di gente e tutti, sia quelli
che vivevamo all'Ovest, che tutte le centinaia di migliaia di
persone che erano arrivate dall'Est, erano increduli.
Berlino, 9 novembre2014
Da quella notte sono passati 25 anni e per ricordare questo
storico anniversario, la capitale tedesca ha organizzato un
fine settimana di festeggiamenti e acceso un'installazione di
8.000 palloncini di elio lungo l'ex tracciato centrale del mu-
ro, un'immagine pensata per rievocare la fine della Guerra
Fredda. I palloncini bianchi, ognuno affidato a un "padrino",
sono stati liberati in cielo la sera del 9: una creazione artisti-
ca per dire no a qualsiasi passata e futura divisione. Il "Volo
" dei palloncini è stato accompagnato dalle note dell' "Inno
alla gioia", della Nona Sinfonia di Beethoven.
Penso che la Caduta del Muro di Berlino sia un grande frutto
del sogno di libertà che tanti uomini e donne hanno seguito
nei secoli, anche al prezzo del sacrificio di tante vite; credo
anche che tutti gli Europei debbano fare tesoro di questa e-
sperienza, di fronte a tanti luoghi del mondo che oggi sono
in guerra ed a tanti che vengono nel nostro continente cer-
cando pace e libertà.
Ricordare i momenti belli della storia è segno di civiltà e
speranza in un futuro migliore.
Tutti gli uomini li-
beri, ovunque si trovino, sono cit-
tadini di Berlino.
Come uomo libe-
ro, quindi, mi
vanto di dire: Io sono un Berline-
se”.
(J.F.Kennedy).
“Una buona testa ed un
buon cuore sono sempre u-
na formidabile combinazio-
ne “
Il Sudafrica ricorda Nelson Mandela,
nel primo anniversario della sua morte.
L'ex presidente e simbolo dei diritti
civili è morto il 5 dicembre 2013 a 95
anni, dopo una lunga malattia. A Preto-
ria, la vedova Graca Machel lo ha ri-
cordato in una cerimonia formale ai
piedi della statua di bronzo alta 9 metri
che lo raffigura. Erano presenti oltre
alla famiglia di Madiba anche il suo
legale George Bizos e il suo stretto a-
mico e compagno di prigionia Ahmed
Kathrada. Dopo la cerimonia, nel me-
moriale all'aperto Freedom Park è stata
celebrata una funzione interreligiosa.
Non solo Pretoria, però, oggi ricorda
l'uomo che cambiò il destino del Suda-
frica. Commemorazioni sono in pro-
gramma in tutto il Paese, tra cui a Qu-
nu, villaggio natale di Mandela.
Natale a Napoli... Pagina 6
Natale a Napoli propone eventi di grande prestigio e suggestione capaci
di amalgamare arte, tradizioni, cultura locale, divertimento unitamente
a luoghi ricchi di fascino .
Forte del successo raccolto nelle scorse stagioni, il calendario degli e-
venti del Natale a Napoli vuole valorizzare i luoghi della nostra città
offrendo spettacoli natalizi di ogni genere.
Canti gospel, artisti di strada, musica live, spettacoli della tradizione
partenopea, danza, parate in maschera per grandi e per piccini, aperitivi
e degustazioni, arricchiranno le strade del quartiere Chiaia per vivere
insieme la suggestiva e gioiosa atmosfera del Natale.
Il risultato sarà un’ atmosfera capace di emozionare ogni età, di coin-
volgere partecipanti e spettatori in un evento che partirà il 14 dicembre
e proseguirà fino alla vigilia di Natale.
A differenza delle grandi città in cui si svolgono i tradizionali mercatini
per le strade e per le piazze durante il mese di dicembre, a Napoli il
Natale è presente tutto l’anno.
Infatti nel cuore del centro storico, nella zona compresa fra Via San
Gregorio Armeno e Spaccanapoli, è tutto un susseguirsi di botteghe
artigiane aperte tutto l’anno specializzate nella realizzazione di presepi
ricchi di pastori e capanne artigianali affiancate sia da statuine tradizio-
nali sia da quelle raffiguranti personaggi famosi antichi e contempora-
nei presi dalle notizie e dal gossip, oltre agli intramontabili Pulcinella,
Totò e Maradona, a grandezza standard o addirittura naturale!
Ovviamente sotto le feste di Natale il quartiere si ammanta di un’atmo-
sfera tutta gioiosa e pittoresca, dove potrete assaporare lo spirito del
Natale tradizionale napoletano.
Suggestive le luci che illuminano già dalla fine di novembre molti quar-
tieri di Napoli: uno spettacolo di luminarie natalizie innovative, origina-
li, a basso consumo di energia e tematiche.
Natale a Napoli significa anche buon cibo condiviso in famiglia. I tradi-
zionali pranzi e cenoni natalizi sono parte integrante della cultura parte-
nopea. Spaghetti alle vongole, insalata di rinforzo, insalata russa, capi-
tone fritto, minestra maritata, struffoli, roccocò e persino la pastiera,
prima un dolce tipicamente pasquale e oggi sempre più diffuso anche a
Natale sulle tavole napoletane. Tante, insomma , le ricette partenopee
che rendono davvero speciali e golose le festività natalizie.
RICETTA DEGLI STRUFFOLI
difficoltà: media
Tempo di preparazione: 20 min.
+ tempo frittura
porzione: per 10 persone
ingredienti:
- Farina 600 gr
- Uova 4 + 1 tuorlo
- Zucchero 2 cucchiai
-Burro 80 gr (
1 bicchierino di limoncello o
rum,
- Scorza di mezzo limone grat-
tuggiata
- Sale un pizzico
- Olio (o strutto) per friggere
Per condire e decorare:
-Miele 400 gr
-Confettini colorati (a Napoli si
chiamano "diavulilli")
Confettini cannellini (confettini
che all'interno contengono aromi
alla cannella)
-100 gr di arancia candita, 100 gr
di cedro candito, 50 gr di zucca
candita
(si trova solo a Napoli: si chiama
"cucuzzata")
Ma che bellu presebbio…
Quant’è bello!!
(Natale in Casa Cuppiello)
Alaska: le feste di Natale in iniziano appena dopo il
Ringraziamento e terminano con le famiglie che ballano
per le strade e che si godono lo spirito di festa. I bambini
portano le tradizionali stelle di Natale in processione per
le strade e vanno in visita di casa in casa dove vengono
serviti dolci e prodotti tradizionali di Natale: biscotti,
caramelle, ciambelle, salmone affumicato.
Francia: le celebrazioni cominciano il 5 dicembre con
San Nicola, ma il momento più importante è quello della
vigilia di Natale. Le campane delle chiese e le voci dei
cori intonano canti francesi chiamati “Noels”. Il giorno
di Natale le famiglie vanno in Chiesa e dopo usciti van-
no ad una festa ricca di piatti succulenti che terminano
con il tradizionale “Buche de Noel”, una crema di burro
glassata. Una delle feste più belle in Francia è la Fête
des Lumières, il Festival delle Luci di Lione, una cele-
brazione di quattro giorni per la Vergine Maria.
Cina: il piccolo numero di cristiani in Cina chiama il
Natale “Sheng Dan Jieh”, che tradotto significa “Festival
della Santa Nascita”. Essi decorano le loro case con
piante sempreverdi, manifesti, carta e catene luminose.
L’albero di Natale non manca, ma è chiamato “albero di
luce” e viene decorato con lanterne, fuori bellissimi, ca-
tene di carta rossa che simboleggiano la felicità.
Germania: come noi, i tedeschi si preparano le settimane
prima di Natale per festeggiarlo. Già quattro domeniche
prima di Natale usano fare una “corona di Avvento” fat-
ta di rami di abete o di pino
con quattro candele colorate.
Ogni domenica accendono una
candela della corona, cantano
canzoni natalizie, mangiano
biscotti. In queste settimane le
case sono piene di odori deli-
ziosi di pagnotte di pane dolce
da forno, dolci con frutta can-
dita, biscotti speziati detti
“Lebkuchen”.
In Germania inoltre si usa fe-
steggiare San Nicola,
che viaggia a dorso di un mulo nel bel mezzo della notte
del 6 dicembre e lascia piccole sorprese, come monete,
cioccolato, arance e giocattoli ai bambini buoni di tutta
la Germania. San Nicola visita anche i bambini nelle
scuole e nelle case ed in cambio i bambini preparano
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In Inghilterra: in Inghilterra il Natale è freddo, umido e
nebbioso. La vigilia di Natale è molto impegnativa e
molto importante per le famiglie inglesi. Avvolgono re-
gali, biscotti da cuocere, appendono calze sopra il cami-
no. Poi tutti si raccolgono attorno all’albero e si racconta
una classica storia natalizia, come ad esempio “A Chri-
stmas Carol”. I bambini dopo aver scritto la lettera a
Babbo Natale la gettano nel fuoco, così che i loro desi-
deri possono andare su per il camino ed essere “letti”
durante la sua visita notturna qualcosa per lui: poesie,
dolci, canzoni.
Australia: in Australia, il 25 dicembre corrisponde alle
vacanze estive, così molte feste natalizie si svolgono
all’aperto. L’evento popolare più importante è il Carols
by Candlelight, in cui le persone si riuniscono di notte
per accendere candele e cantare canti natalizi .
… e nel mondo
Non importa cosa trovi sotto l’albero, ma chi
trovi intorno.
Stephen Littleword,
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Paese che vai……. Natale che trovi
ITALIANO: Hey Scozzese! Tu cosa hai chiesto per Natale?
SCOZZESE: Ancora niente, non vedo l’ora di bruciare la mia lettera nel camino!
RUSSO: Bruciarla? E perché?!
SCOZZESE: In Scozia, i bambini scrivevano le loro lettere a Babbo Natale, espri-
mendo i loro desideri. Queste lettere venivano gettate nel camino, e Babbo Natale le
leggeva attraverso il fumo prodotto.
FRANCESE: Ma, quindi, tutti hanno i camini nelle case?
SCOZZESE: No, infatti ci si può rivolgere a Babbo Natale tramite telefonata o addirittura di persona! Cosa ha di
particolare il Natale in Francia?
FRANCESE: Da noi, i bambini usano lasciare le proprie scarpette vicino al camino, per essere riempite con frutta,
dolci e noci da Babbo Natale. E in Russia?
RUSSO: C’ era una tradizione, ormai in disuso, che consisteva nel mettere delle colombe in una gabbia e nascon-
derla in un abete. Poi venivano liberate come buon augurio. Nella mia famiglia lo facciamo tutti gli anni!
ITALIANO: Quali sono le specialità culinarie? Da noi, gli struffoli sono tra i dolci di Natale più famosi. Sono del-
le palline di pasta fritte, poi passate nel miele, infine decorate con confettini e frutta candita. Una bontà!
FRANCESE: Il dolce rappresentativo in tutta la nazione è la Bûche de Noël, il tipico fagotto al cioccolato di Na-
tale. Ha la forma di un ceppo d'abete, decorato proprio come un albero di Natale.
SCOZZESE: Noi facciamo la Dundee Cake, è una torta ricoperta di mandorle, fatta con una pasta leggermente
burrosa e molto profumata, arricchita con frutta secca tritata, uvette e marmellata.
CINESE: In Cina, Buon Natale si dice:“Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun”. Non ci sono piatti natalizi tipici e la
maggior parte delle persone non celebra il Natale e forse non ne ha mai sentito parlare! La cosa strana è che gli
alberi di plastica, e le decorazioni natalizie sono fatti proprio in Cina, ma la gente che li fa probabilmente non ne
sa il motivo. Babbo Natale, noi lo chiamiamo “Dun Che Lao Ren”. Che Lao Ren”. UCRAINO: A casa mia, conserviamo le tradizioni dell’Ucraina: i regali vengono portati la
notte tra il sei e il sette gennaio, da…
RUSSO:…. da Ded Moroz, il nostro Babbo Natale! Già dal sei Gennaio iniziamo a preparare
la tavola, la ricopriamo di paglia e mettiamo dell’aglio agli angoli, contro le malattie, e al cen-
tro del tavolo va il piatto principale: Socivo, un mix di cereali.
UCRAINO: Nella mia famiglia, seguiamo un’ importante tradizione: mettiamo vicino alla
finestra un piatto di kotia, per le anime dei defunti. Prima di scartare i regali, i ragazzi vanno
in giro per le strade per cantare canzoni natalizie porta a porta.Le specialità sono: pollo arro-
sto, kvas di barbabietole, zuppa di crauti, puree di acciughe, burro alla mostarda, maiale con i
funghi e stinco in fiori di lavanda.
POLACCO: La tradizione che mi piace di più del mio paese… Quella di sedersi ad aspettare all’aperto, la com-
parsa della prima stella….. è l’inizio dei festeggiamenti che iniziano con la cena.
BRASILIANA: Il venticinque Dicembre è caratterizzato dalla Grande Sfilata su un carro natalizio siede Babbo
Natale circondato da tante decorazioni colorate e luminose.
DOMENICANA: Wow che allegria! Invece nel mio paese a Natale si raduna tutta la famiglia e si organizza un
grande e allegro cenone, i miei piatti preferiti sono il riso e fagioli e il maiale arrosto. Infine dopo la cena e una
bella digestione, al suon di musica ad altissimo volume …… SI BALLA TUTTI INSIEME!!!!
PERUVIANO: Gli abitanti ballano le Galas, Layqas o Tuscup, danze di origine medioevale, dove si dimostrano
abilità di illusionismo. Ad Ayacucho si festeggia la natività con oggetti artigianali della zona, piatti tipici e gruppi
di ballerini, musica e personaggi mascherati che percorrono le vie. Si preparano biscotti per i bambini, si mangia
pesce, yucca e si beve masato, una bevanda fatta con il mais. A Chachapoyas e in altri villaggi della regione Ama-
zonas, escono "Las Pastorcitas", gruppi di collegiali travestite con abiti tipici della zona, composti da gonne, cintu-
re colorate e cappe bordate.
TUTTI: E’ proprio vero...Paese che vai...Natale che trovi
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• La sindrome di CAPGRAS vi fa credere che tutte
le persone a voi care siano state sostituite da sosia
• Le mucche sanno salire le scale ma non sanno scen-
derle
• La paura è la causa più frequente di morte per i koa-
la
• In Etiopia ci sono 13 mesi all’anno
• Mangiando sedano si consumano più calorie di quel-
le assunte
• Gli scorpioni possono trattenere il fiato per 6 giorni
• Ogni tre secondi la terra si sposta di 1400 metri
• Dopo la morte si perdono 21 grammi; si pensa che
sia il peso dell’anima
• Mentre leggi questa frase 22000 cellule del cervello
muoiono e altrettante nascono
• Le meduse non muoiono di vecchiaia
• Il cervello umano fa più di 7000 pensieri al giorno
• Appena nati si vede in bianco e nero
• Se fate 8000 passi al giorno è come se in tutta la vo-
stra vita aveste fatto 5 volte il giro della terra
• Le mele, le patate e le cipolle hanno lo stesso sapore
se mangiate con il naso tappato
• E’ impossibile ingoiare e respirare contemporanea-
mente
• Le stelle marine non hanno cervello
• In Giappone si possono affittare cani da compagnia
Come si sente un maiale innamorato?
Cotto
Come si chiama la città dei sassi al suolo?
Sas-suolo
Quale nazione produce più frutta al mondo?
la macedonia
Cosa fanno due api dopo il matrimonio?
La luna di miele
Perché i mostri vanno nelle città d'arte?
Per vedere le mostre
Dove si sposano le mucche?
Al muuuunicipio
Cos' è che più è caldo più è fresco?
Il pane
Cos'è che ha i denti ma non mangia?
Il pettine
Cos'è che di notte senza che nessuno le met-
ta compaiono e di giorno scompaiono?
Le stelle
Ridi che ti passa Papà sei sicuro che la pizza si faccia così?
zitto e rimettiti in forno
Il cervello deve essere buono, se lo bevono
tutti.
Colmo della sventura: morire di fame presso
le isole Sandwich
Ridi... Fa bene
Ah ah ah
ATTUALITA’ Pagina 10
25 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.
Tale iniziativa venne istituita dall’Assemblea Generale
dell’ONU nel 1999 allo scopo di mettere in luce questo
preoccupante fenomeno e mobilitare l’opinione pubbli-
ca, ma soprattutto per non dimenticarne la sua tragicità.
Causa predominante di questo increscioso fenomeno
sono la religione e l’amore. La violenza sulle donne
non conosce confini ma, purtroppo, troppo spesso ha le
chiavi di casa. Ma si può amare qualcuno fino a procu-
rargli la morte? Amare qualcuno non significa adope-
rarsi per il suo bene, per la sua felicità? Io penso che
all’amore inteso quale sentimento si sia sostituito all’a-
more quale possesso, che per motivi di varia natura e a
volte banali, porta a tragiche conseguenze. Purtroppo,
quasi sempre, le donne per paura di ritorsioni o per ver-
gogna non denunciano
e lasciano che questi
atti violenti restino
impuniti. Mi chiedo,
per quale motivo una
donna al primo segna-
le o alle prime parole
di minaccia non allon-
tana da sé e per sem-
pre l’uomo che la sta
oltraggiando, ma non solo gli resta accanto cerca di
coprire il responsabile dei segni che porta addosso di-
cendo ai figli, ai colleghi o agli amici di aver nuova-
mente sbattuto contro una porta. E’ mia convinzione
che occorre parlare, raccontare la propria storia senza
alcuna vergogna, incontrarsi, muoversi assieme allo
scopo di una presa di coscienza della gravità dell’atto
di violenza. Una delle cause spesso non menzionate è
la totale assenza di colloquio che dovrebbe esistere in
una coppia e nell’ambito familiare. Sempre più spesso
accade che in una casa, per motivo di lavoro, viene a
mancare il collante necessario per alimentare e se mai
rinsaldare un rapporto. Manca la condivisione di inte-
ressi, manca un vero e proprio progetto di vita. Si fini-
sce per diventare estranei pur vivendo sotto lo stesso
tetto. Quindi ritengo che il colloquio, la discussione
pacata, il chiarimento su alcuni aspetti o su alcuni mo-
menti della propria giornata sia necessario. Non sedia-
moci intorno ad un tavolo per mangiare una minestra
che magari si raffredda perché continuiamo a giocare
con il cellulare, a leggere il giornale o guardare la TV,
ma guardiamoci negli occhi e con grande tenerezza
apriamoci al confronto!
CON LA MARMELLATA COMBATTIAMO LA
VIOLENZA
Dolci e marmellate per sfuggire a un marito violen-
to o a un padre aguzzino. Melone e pepe bianco,
mela e liquirizia, peperoncino e pomodori verdi: è
questo il gusto della libertà a Casal di Principe, nel
casertano, dove il centro antiviolenza Casa Lorena
ha inaugurato una linea di confetture di qualità.
Non solo perché fatte con ingredienti equo e solida-
li, dei presidi Slow Food e delle cooperative agri-
cole del territorio. Ma perché a prepararle sono
donne e ragazze sfuggite alla violenza domestica o
alla tratta sessuale. E che, per essere davvero libe-
re, devono lavorare. Impresa facile per nessuno,
tanto più al Sud.
RIFLESSIONI DA UNA PICCOLA DONNA:
“NINA”
Martedì 25/11/2014 in occasione della giornata sui
diritti delle donne, noi delle classi medie abbiamo
assistito allo spettacolo “Nina”: un viaggio da Na-
poli a Palermo di una famiglia raccontato dalla ma-
dre e dal fratello della protagonista. Durante il viag-
gio Nina si chiederà il perché dei pochi diritti che
hanno le donne sia in ambito familiare che lavorati-
vo. Ricco di battute e video, lo spettacolo risulta
divertente e coinvolgente . Durante il viaggio in na-
ve si sviluppano due fazioni contrapposte formate,
la prima dal padre e il fratello la seconda da Nina e
sua madre: entrambe discuteranno, sulla posizione
della donna nella società . Il dibattito continuerà
fino alla fine del viaggio, tra un mal di mare e una
risata . Alla fine dello spettacolo noi ragazzi abbia-
mo avuto la possibilità di intervenire facendo do-
mande agli attori. Abbiamo riflettuto e discusso arri-
vando alla conclusione che siamo nel 2014 e ancora
le donne vengono maltrattate e sfruttate. Quello che
colpisce dello spettacolo è la curiosità di Nina che la
spinge a scoprire cose che difficilmente vengono
chieste da una bambina, ma anche la sua determina-
zione : il futuro siamo noi e possiamo plasmarlo
solo se lo vogliamo veramente. Lo spettacolo finisce
con l’arrivo a Palermo accolti dalla loro nonna che
Nina saluta : Nonna… da grande farò il presidente
della repubblica
L’Inquinamento nel mondo La terra nella sua prima forma era semplicemente perfetta, noi umani ci siamo evoluti sempre di più imparando
sempre più cose e combinando sempre più guai, ma niente di ciò che abbiamo fatto è paragonabile a come abbia-
mo trasformato la terra. Il nostro mondo è trascurato ed è stato rovina-
to da tutti noi, in sintesi stiamo parlando di un problema di cui sicura-
mente tutti ne avrete sentito parlare "L'INQUINAMENTO" .
Esistono diversi tipi di inquinamento: atmosferico, idrico, del suolo,
urbano, acustico, domestico, chimico, fotochimico, biologico elettro-
smog, luminoso, termico, genetico, radioattivo, nucleare, naturale, ar-
chitettonico, agricolo ed industriale. Se vi dovessi parlare di tutti do-
vrei usare tutto il giornalino dato che ne sono tanti,ma ,anche per non
annoiarvi, parlerò solo di quelli più importanti.
L'INQUINAMENTO IDRICO
Questo tipo di inquinamento è dovuto allo scarico di rifiuti nei fiumi,
mari, laghi ecc. questi rifiuti raggiungono le falde acquifere (le nostre
fonti di acqua pulita) e le sporcano non permettendoci di bere. In sinte-
si l'inquinamento idrico è l'inquinamento dell'acqua
L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Questo tipo di inquinamento è dovuto a tutti i gas tossici emanati da macchine, fabbriche ecc. tutti questi gas rag-
giungono l'atmosfera e la sporcano rendendo impossibile la respirazione in quella zona. In sintesi l'inquinamento
atmosferico è l'inquinamento dell'aria.
L'INQUINAMENTO ACUSTICO
Questo tipo di inquinamento è dovuto a tutte le onde sonore emesse
da: auto, auricolari, microfoni, ma anche il semplice parlare ad alta
voce è un inquinamento acustico! Tutto ciò infastidisce il nostro cor-
po stancandolo e stressandolo .
Ci sono diversi modi per cercare di risolvere questi problemi. Uno dei
tanti è fare la raccolta differenziata che consiste nel dividere i rifiuti
in diversi tipi: vetro, plastica ecc. Un altro è limitare l'uso delle mac-
chine che producono smog .
Tutti noi possiamo e dobbiamo partecipare al miglioramento della
pessima situazione che il nostro mondo è costretto ad affrontare.
Uniamoci e combattiamo l’inquinamento perché il Mondo è Nostro!
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UN MONDO INASPETTATO
Al telegiornale, ogni sera
c'è sempre chi si dispera.
Alluvioni e terremoti
creano intorno solo vuoti.
La natura è infastidita
e rende la terra inaridita.
La mano dell' uomo prepotente
trasforma ogni essere vivente.
La cattiveria umana non ha fine,
nel nostro mondo troppe spine.
Molte donne sono maltrattate
invece di essere coccolate.
E genitori che diventano assassini
dei loro stessi bambini.
Voglio che cambi questa terra
senza vivere più in guerra.
Le speranze non devono essere sogni
ma trasformarsi in veri bisogni.
E' sempre bello sognare
ma qui si deve realizzare.
Insieme, uniti con amore
ritroviamo un po' di candore
Riscopriamo cosa la natura ci ha dato
prima che venisse trasformato.
Via tutto il male oscuro
per un posto più sicuro.
Convitto Nazionale “ Vittorio Emanuele II”
Libera...Mente
in web
La Redazione ringrazia per il lavoro
svolto e si scusa se ,per mancanza di
spazio, non sono stati pubblicati tutti
gli articoli inviati
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