Giornalino La Fiammata n° 5

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LA FIAMMATA A.G.E.S.C.I. Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani Gruppo Scout Livorno 10 – Piazza Due Giugno, 17 e Largo Don Nesi, 3 57100 Livorno indirizzo del sito Web http://www.zonalivorno.it/livorno10/ LUCE DELLA PACE DI BETLEMME 2012 A Livorno dal 1998 il nostro gruppo scout accoglie la luce della Pace Anche quest’anno gli scout dei Gruppi Agesci Livorno 10 e del MASCI di Livorno hanno accolto presso la stazione di Livorno portata in treno la Luce della Pace di Betlemme accesa nella Chiesa di Betlemme nella Cappella della Natività dove c’è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli alimentata dall’olio donato da tutte le nazioni cristiane della terra. L’iniziativa nasce dagli scout Austriaci che ogni anno prima di Natale si recano a Betlemme nella grotta della natività e accendono dalla luce una lampada ad olio che portano in aereo in Austria. Da qui la luce viene distribuita attraverso i gruppi Scout in tutta Europa. La distribuzione in Italia è curata dagli scout di Trieste con la collaborazione delle Ferrovie dello Stato e raggiunge tutte le regioni italiane. A Livorno la luce giunge dal 1998 e da allora gli scout partecipano attivamente ogni anno a questa iniziativa. La luce della Pace è simbolo di Pace e Fraternità per chi la riceve. La Luce, come simbolo di Pace racchiude in se valori etici morali e civili, condivisi universalmente. Questa iniziativa è stata preceduta nel nostro Gruppo da una preparazione con attività sulla Pace e sulla Legalità. Come Cristiani ci sentiamo operatori di Pace e la lampada in questo terzo millennio ci ricorda come la luce di Dio deve rimanere sempre accesa nei nostri cuori e guidare le nostre azioni e le nostre scelte. GIOVANNI 1:4-5 La LUCE splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno sopraffatta. In Lui era la vita e la vita era LUCE degli uomini. Veniva nel Mondo la LUCE vera, quella che illumina ogni uomo =============oo xxxxxxxxx oo============= LA PROMESSA La "Promessa Scout" entra dai piedi e passa dalle mani; una nuova vita fatta di duro lavoro, di impegni seri e carichi di responsabilità, di alte mete da raggiungere; è come acqua pura che alimenta e tiene in vita una pianta; ============= ooxxxxxx oo============== LETTERA AI GENITORI Carissime Famiglie dei nostri lupetti, esploratori, guide e rover “ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO” La comunità dei capi del Gruppo Scout Livorno 10° è lieta di porre alla vostra attenzione la reale necessità di creare all’interno del gruppo un nucleo di genitori, sia mamme che papà e nonni e nonne sempre in gamba, attento alle necessità di supporto alla vita del gruppo; necessità che si presentano durante l’anno, che riguardano tutti gli aspetti della nostra proposta educativa e che necessitano di molte energie che spesso dobbiamo sottrarre alla organizzazione delle attività con i ragazzi; Gli ambiti di un impegno per questo costituendo gruppo riguardano: -la manutenzione (piccoli lavoretti) delle nostre 3 sedi -la pulizia (QUELLA GROSSA) periodica delle sedi e dei bagni. -la cura delle aree verdi intorno alle sedi; -la manutenzione delle attrezzature scout (tende, idraulica, servizi, legname per costruzioni, attrezzi , pentolame, cucine , cordame, idraulica, materiale elettrico, ecc.ecc.) -supporto logistico, se necessario e richiesto , alle attività invernali ed estive ; - aiuto nelle pubbliche relazioni e manifestazioni (Fiera di Santantonino…..); Sappiamo benissimo che la vita familiare e lavorativa nostra e di ognuno di voi è regolata da ritmi che solitamente lasciano poco tempo libero, ma siamo anche convinti che in molti di voi alberga la voglia di fare e di rendersi utili; Vi chiederemo un impegno che non sarà assillante, ma leggero , dinamico, fluido, legato anche al numero delle disponibilità che riscontreremo; in linea di massima 4- 5 ore il mese ; Pertanto se la cosa dovesse interessare e farvi piacere aspettiamo una vostro segnale da dare ai capi unità dei vostri figli; A coordinare questo nucleo di genitori , ci saranno due Capi di riferimento che sono Sandro Marchiori : tel. 0586886443, cell. 3484968330; Franco Norfini : tel. 0586424779, cell.3293280108; La Comunità Capi del Livorno 10° 20 Aprile 2013 Numero 5

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Giornalino La Fiammata n° 5

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LA FIAMMATA A . G . E . S . C . I . A s s o c i a z i o n e G u i d e e S c o u t C a t t o l i c i I t a l i a n i

Gruppo Scout Livorno 10 – Piazza Due Giugno, 17 e Largo Don Nesi, 3 57100 Livorno indirizzo del sito Web http://www.zonalivorno.it/livorno10/

LUCE DELLA PACE DI BETLEMME 2012

A Livorno dal 1998 il nostro gruppo scout

accoglie la luce della Pace

Anche quest’anno gli scout dei Gruppi Agesci Livorno

10 e del MASCI di Livorno hanno accolto presso la

stazione di Livorno portata in treno la Luce della Pace di

Betlemme accesa nella Chiesa di Betlemme nella

Cappella della Natività dove c’è una lampada ad olio che

arde perennemente da moltissimi secoli alimentata

dall’olio donato da tutte le nazioni cristiane della terra.

L’iniziativa nasce dagli scout Austriaci che ogni anno

prima di Natale si recano a Betlemme nella grotta della

natività e accendono dalla luce una lampada ad olio che

portano in aereo in Austria. Da qui la luce viene

distribuita attraverso i gruppi Scout in tutta Europa. La

distribuzione in Italia è curata dagli scout di Trieste con

la collaborazione delle Ferrovie dello Stato e raggiunge

tutte le regioni italiane. A Livorno la luce giunge dal

1998 e da allora gli scout partecipano attivamente ogni

anno a questa iniziativa. La luce della Pace è simbolo di

Pace e Fraternità per chi la riceve. La Luce, come

simbolo di Pace racchiude in se valori etici morali e civili,

condivisi universalmente. Questa iniziativa è stata

preceduta nel nostro Gruppo da una preparazione con

attività sulla Pace e sulla Legalità.

Come Cristiani ci sentiamo operatori di Pace e la

lampada in questo terzo millennio ci ricorda come la

luce di Dio deve rimanere sempre accesa nei nostri cuori

e guidare le nostre azioni e le nostre scelte.

GIOVANNI 1:4-5

La LUCE splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno

sopraffatta. In Lui era la vita e la vita era LUCE degli

uomini. Veniva nel Mondo la LUCE vera, quella che

illumina ogni uomo

=============oo xxxxxxxxx oo=============

LA PROMESSA

La "Promessa Scout" entra dai piedi e passa dalle mani;

una nuova vita fatta di duro lavoro, di impegni seri e

carichi di responsabilità, di alte mete da raggiungere; è

come acqua pura che alimenta e tiene in vita una

pianta; ============= ooxxxxxx oo==============

LETTERA AI GENITORI

Carissime Famiglie dei nostri lupetti, esploratori, guide

e rover

“ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO”

La comunità dei capi del Gruppo Scout Livorno 10° è

lieta di porre alla vostra attenzione la reale necessità

di creare all’interno del gruppo un nucleo di genitori, sia

mamme che papà e nonni e nonne sempre in gamba,

attento alle necessità di supporto alla vita del gruppo;

necessità che si presentano durante l’anno, che

riguardano tutti gli aspetti della nostra proposta

educativa e che necessitano di molte energie che

spesso dobbiamo sottrarre alla organizzazione delle

attività con i ragazzi;

Gli ambiti di un impegno per questo costituendo

gruppo riguardano:

-la manutenzione (piccoli lavoretti) delle nostre 3 sedi

-la pulizia (QUELLA GROSSA) periodica delle sedi e dei

bagni.

-la cura delle aree verdi intorno alle sedi;

-la manutenzione delle attrezzature scout (tende,

idraulica, servizi, legname per costruzioni, attrezzi ,

pentolame, cucine , cordame, idraulica, materiale

elettrico, ecc.ecc.)

-supporto logistico, se necessario e richiesto , alle

attività invernali ed estive ;

- aiuto nelle pubbliche relazioni e manifestazioni (Fiera

di Santantonino…..);

Sappiamo benissimo che la vita familiare e lavorativa

nostra e di ognuno di voi è regolata da ritmi che

solitamente lasciano poco tempo libero, ma siamo anche

convinti che in molti di voi alberga la voglia di fare e di

rendersi utili;

Vi chiederemo un impegno che non sarà assillante, ma

leggero , dinamico, fluido, legato anche al numero delle

disponibilità che riscontreremo; in linea di massima 4-

5 ore il mese ; Pertanto se la cosa dovesse

interessare e farvi piacere aspettiamo una vostro

segnale da dare ai capi unità dei vostri figli;

A coordinare questo nucleo di genitori , ci saranno due

Capi di riferimento che sono

Sandro Marchiori : tel. 0586886443, cell. 3484968330;

Franco Norfini : tel. 0586424779, cell.3293280108;

La Comunità Capi del Livorno 10°

20 Apr i le 2013

Numero 5

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LA LUNGA STRADA PER DIVENTARE CAPO

DELL’AGESCI

In questi mesi tre nostri capi hanno frequentato

i campi di formazione per diventare capi. Siamo contenti

anche perché nel nostro gruppo abbiamo una tradizione

di serietà riguardo alla formazione. Attualmente ci sono

11 capi con “Nomina a capo” , 3 capi con CFA, 2 con

CFM e 3 Tirocinanti

E’ una lunga strada per prepararsi a diventare capi

educatori dell’Agesci.

Chiede di entrare nella Comunità Capi in generale un

ragazzo che conosciamo da anni, che è stato con noi e

ha preso la Partenza, quindi ha fatto le scelte

fondamentali della proposta scout e le vive con serietà.

Qualche adulto può venire anche da fuori

dell’associazione. Di tutti la comunità capi si fa

garante.

Il patto associativo

Questo giovane adulto si impegna a iniziare la strada

per diventare educatore scout, ha fatto le tre scelte del

Patto Associativo, il documento fondamentale a cui si

riferiscono tutti i Capi educatori dell’Associazione: il

Patto Associativo comprende:

la scelta cristiana, in cui si chiede ad ogni capo

educatore di vivere con coerenza la scelta cattolica;

la scelta scout in cui si chiede che ogni capo accetti il

metodo educativo scout;

la scelta politica in cui si chiede che ogni capo si

impegni a evitare qualsiasi ideologia che preveda la

violenza e scelga l’impegno di aiutare a migliorare la

società.

Il tirocinio

A questo punto parte il tirocinio: per un anno il nuovo

capo fa esperienza con i ragazzi come aiuto a capi

esperto, gli si affidano gradualmente degli incarichi e

partecipa attivamente alle attività dei ragazzi, alle uscite

e ai campi estivi e invernali. Contemporaneamente

partecipa agli incontri di formazione teorica e pratica

che vengono proposti dalla Zona e dalla Regione scout

che hanno funzioni di formazione e coordinamento.

Verifica insieme con i capi dei ragazzi del branco o del

reparto la sua formazione al metodo e sviluppa le

capacità tecniche, di animazione e di organizzazione.

Partecipa al campo di formazione dei tirocinanti che è

propedeutico per la sua scelta di servizio.

Il campo di formazione metodologica (CFM)

Dopo un certo periodo di esperienza il nuovo capo

partecipa al campo scuola di formazione metodologica,

che dura una settimana, in cui gli vengono insegnati e

fatti vivere gli strumenti educativi del metodo scout

nella branca prescelta, quindi l’allievo impara il metodo

dei lupetti oppure il metodo del reparto oppure il

metodo della branca rover. Per la branca rover

l’esperienza ci dice che è bene che lo facciano capi con

lunga esperienza di servizio. In questo campo di

formazione si vivono concretamente le esperienze che i

capi vivono quando sono con si ragazzi, si discutono

anche le problematiche psicologiche e gli scopi educativi

di ogni gesto e di ogni gioco o momento educativo, le

problematiche riguardo alla responsabilità educativa e

giuridica. Alla fine del campo viene redatto dai capi

formatori un attestato di partecipazione e una

valutazione che viene inviata alla Comunità capi, che

contiene un giudizio sull’andamento e il comportamento

del capo e dei consigli alla Comunità Capi per la

prosecuzione della sua formazione educativa.

Il campo di formazione associativa (CFA)

Lo scopo del campo, che dura una settimana, è di

verificare la propria vocazione a diventare educatori

scout. Si verificano di nuovo le scelte del Patto

Associativo. L’allievo fa una valutazione critica della

sua esperienza educativa e del rapporto educativo tra

adulto e ragazzo nel metodo scout, visto nella

continuità educativa delle branche, quindi delle varie età

dei ragazzi. All’allievo si propone un ripensamento sul

suo essere capo educatore e capo catechista. Alla fine

del campo viene redatta una relazione finale sull’allievo

che viene inviata alla Comunità capi.

La nomina a capo

Se il capo ha almeno ventuno anni, se ha passato tutte le

fasi dell’iter di formazione, se ha svolto bene almeno

due anni di servizio in una branca, se c’è l’approvazione

della comunità capi, della zona scout, se i giudizi dei

campi sono stati positivi, allora i capi scout nazionali

dell’Agesci fanno la nomina a capo, che è riconosciuta a

livello internazionale.

La formazione permanente

Ma i capi continuano ogni momento la loro formazione.

Ogni settimana è occasione di confronto e formazione

nelle riunioni di comunità capi e della branca. Inoltre la

zona Agesci e la regione Agesci propongono momenti

di formazione permanente per la branca, su argomenti

pratici e teorici e continuano e approfondiscono temi

educativi riguardo al metodo ad esempio come si

gestisce una riunione, un gioco, un momento di

progressione personale ecc. Le occasioni di formazione

permanente sono continue e di alto livello durante tutto

l’anno. Spesso il capo si confronta con altri modi e con

altre esperienze educative di altri capi che diventano

uno stimolo a migliorare la qualità educativa dello

scautismo che sta proponendo.

Il progetto del Capo

E’ momento di confronto personale con la Comunità

capi di verifica delle proprie scelte che viene fato ogni

anno. Aiuta il Capo a organizzare e verificare il suo

progetto di crescita personale. Si articola in un

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ripensamento e nella proposta di azioni in vari ambiti:

io e la realtà

io e il servizio educativo

io e la Comunità Capi e l’Associazione

io e la fede.

Non manca più nulla: quindi, come si vede, la formazione

dei capi è una strada lunga e continua, in cui ogni capo ha

continui momenti di confronto con gli altri capi. La

preparazione alla fine serve perché ogni ragazzo venga

educato personalmente, e venga ricercata per ciascun

ragazzo la strada migliore e più adatta per lui.

LA FIABA DEL VECCHIO MULINO

In fondo a una valletta verde, nel folto di un bosco di abeti,

c’era una volta un vecchio mulino.

“Ma questa è una fiaba – dirà qualcuno – e noi siamo

grandi”.

“E’ vero, questa è una fiaba e voi siete grandi”. Ma è anche

vero che vi sono fiabe più vere delle storie vere, più

profonde della sapienza dei saggi, più trasparenti di uno

specchio di acqua limpida e quieta.

Ascoltate dunque la fiaba del Vecchio Mulino e vedrete…

l’amore in agguato.

Il Vecchio Mulino era stanco, era solo. La fonte che gli dava

la vita si era disseccata. Da lunghi anni dormiva mentre gli

abeti, tutt’intorno, vegliavano, dondolando tristi e

silenziosi le loro cime verso il cielo.

Ma ecco che un bel giorno il richiamo scrosciante e allegro

dell’acqua di un rivo lo scosse dal suo torpore.

“Mulino, Mulino, su sveglia! Il grande fiume che scorre

laggiù ci manda da te per metterti in moto, ci manda da te

per darti la vita. Sveglia Mulino…!” E subito le acque

presero a lambire le vecchie mura, a scorrere forte, sempre

più forte, finché le ruote scricchiolando – e con quanta

fatica – finalmente si misero a girare. Gira, gira sempre più

forte, più sciolte, più svelte, le ruote destarono le mole dal

loro pesante sonno di pietra. Gira, gira le mole macinarono

il buon grano generoso e ben presto dalle madie ricolme

sgorgò un candido fiume di soffice farina. Attenti, pronti

dalla loro vedetta, se ne accorsero gli Angioletti e capirono

subito che laggiù, in quella valletta verde, c’era un bel

daffare per loro.

Scesero svelti nel cuore della notte, frusciando luminosi tra

gli alberi come tante lucciole in festa; entrarono nel

Vecchio Mulino e lavora, lavora, trasformarono ben presto

la bianca farina in una montagna di pane dorato.

Alle prime luci del mattino, infarinati come tanti piccoli

mugnai, se ne volarono alla loro dimora, lasciando nel

bosco tante candide scie, mentre uno squisito profumo si

spandeva per la valle e saliva su su, verso il cielo.

“Questo pane è il nutrimento del mondo – disse fra sé e sé

il Vecchio Mulino – non voglio, non posso tenermelo tutto

per me!”

Chiamò allora a raccolta i bimbi di tutta la terra (dei piccoli

ci si può sempre fidare) e quando li ebbe tutti intorno a sé,

attenti, sospesi, ammutoliti, così parlò con la sua voce

antica: “Ragazzi miei, ho qui una montagna di pane dorato,

eppure laggiù nel mondo, molti molti uomini hanno

fame… Alcuni tendono la mano e trovano l’aiuto che

cercano: è facile dare a chi chiede.

Altri invece non parlano, non si lamentano. Nessuno si

accorge di loro!”.

Una vocina si levò dritta e sicura come una piccola freccia

d’argento: “Noi, noi li sapremo trovare!” Era il più piccino

che per farsi sentire si era arrampicato in cima alla madia.

“Noi, noi, noi ” ripeterono tutti in una voce sola.

“E’ proprio questo che aspettavo da voi!” – riprese allora il

Vecchio Mulino con la voce un po’ rauca per la

commozione – “A voi non sfugge la traccia della lepre nel

bosco, la scia della lucertola sul prato. Voi siete abituati ai

pazienti agguati fra le alte erbe nel folto della macchia.

Siete capaci di sorprendere il segreto del fiore che sboccia,

dell’uccellino che prepara il suo nido, dell’insetto che

scompare tra la sabbia.

E così sono certo che vi sarà facile scoprire, snidare, la

stanchezza, la fame, le speranze che si nascondono a volte

dietro all’imposta socchiusa di una povera casa, nel sorriso

triste della vecchietta seduta sull’uscio, nel passo stanco

dell’uomo che cerca lavoro, negli occhi sgranati del bimbo

che tace… Andate dunque, con un bel pane stretto sul

cuore e sulle labbra una sola, silenziosa, domanda: ‘E oggi,

fratello, che cosa ti posso dare?’ E sia il vostro dono una

meravigliosa sorpresa, il più bel segreto dell’Amore!”

I piccoli non se lo fecero ripetere due volte. In un baleno

della montagna di pane non rimasero che poche briciole

dorate sparse sul terreno. E il Vecchio Mulino, contento, si

rimise al lavoro.

NOTIZIE DAL REPARTO:

Il giorno 19 gennaio nella parrocchia della Rosa, si è svolto

l’incontro di tutte le CONCA dei Gruppi Scout di Livorno

cioè di tutti i capisquadriglia e vice capisquadriglia dei

Vari reparti della città.

Noi abbiamo partecipato in 7 a questo evento e la maggior

parte di noi erano i più piccoli di tutti poiché siamo un

reparto molto “giovane” ma non per questo meno carico di

energia.

Tutte le riflessioni della giornata erano incentrate su come

possiamo essere buoni ma soprattutto responsabili capi e

vice capisquadriglia.

Abbiamo fatto vari giochi: uno era Tabù dove dovevamo

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mostrare tutte le caratteristiche e gli atteggiamenti che un buon capo e vice deve possedere.

In un altro gioco dovevamo scegliere dei pregi e alcune virtù ,simboleggiati da alcuni organi, come cervello per pensare

orecchie per ascoltare e cuore per saper amare, e comporre il nostro “capo o vice ideale”.

Al termine dei giochi siamo andati alla messa celebrata da padre Nike.

Abbiamo cenato insieme e al termine della serata c’è stato il bivacco durante il quale ci siamo scambiati e abbiamo

imparato nuovi canti e giochi.

Per ricordarci di quest’incontro molto importante i capi reparto che lo organizzavano ci hanno regalato una spilla )da

attaccare al fazzolettone, così da non scordarci mai cosa abbiamo imparato oggi.

Questa esperienza è stata molto significativa e ci ha permesso di confrontarci con esploratori e guide di altri reparti e

riflettere su noi stessi e sul ruolo che dobbiamo portare a termine per essere sempre pronti in tutte le difficoltà che si

possono presentare durante il nostro cammino proprio come dice il motto di reparto:

ESTOTE PARATI. Irene

============================oo xxxxxxxxxxoo==========================

IL NOSTRO FAZZOLETTONE

Il fazzolettone rosso con striscia gialla è quello del Gruppo Livorno 1° di San Giuseppe; i colori sono quelli del quartiere

San Marco Pontino; questo gruppo nato nel 1975 chiuse nel 2000; da questo gruppo nacque nel 1986 per gemmazione

il Gruppo Livorno 10°; fu aggiunta al fazzolettone base una striscia celeste che ricorda i colori del quartiere Corea;

QUIZ NODI SCOUT

Proponiamo a tutti i Genitori degli

scout del Gruppo un gioco :

Tra tutti coloro che indovineranno

il nome dei nodi sotto riportati

inviando una Email al seguente

indirizzo ; [email protected] o

consegnando la risposta ai capi

unità verrà estratta una bottiglia di

Vino (Buono)

CAMPEGGI ESTIVI DEL

GRUPPO

Branco Dhak : Pracchia (PT) 20-27

luglio 2013

Branco Waingunga : Poggio di Loro

(AR) 28 luglio –04 agosto 2013

Reparto Meloria Rosa dei venti:

Sereto (Ar) 6-14 luglio 2013

Noviziato Clan Scirocco: Via

Francigena ultima settimana

Agosto

INIZIATIVE DI GRUPPO

02 Giugno Cresime a Valle

Benedetta

09 Giugno Giornata con i genitori a

San Rossore

12-13 Giugno Fiera di

Sant’Antonino Via Provinciale

Pisana